sara russo "io, corpi"
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I materiali utilizzati sono legati all’uomo, alla
creazione; sono umili e allo stesso tempo
preziosi, insieme creano dall’informe
una forma: un corpo.
La scelta è figurativa ed è data dal calco,
riproduzione non solo del corpo, ma della
trasformazione dello stesso in altro… La sottrazione evoca, eliminando i rivestimenti, e
ciò che resta sono le strutture primarie. La forma è ridotta al suo primario valore di segno.
Sara Russo
In questa pagina: Io, donna - 2008, ferro, legno e ceramica - dettaglio Pagina precedente: Abbraccio - 2010, ceramica, ferro, Ø 90 cm
La forma seduttiva non ha spesso a che fare con la nudità. A meno che questa non calpesti una strada descrittiva e personale, priva di connotazione fino ad essere archetipica: forma assoluta ma vuota, seduttiva perché in attesa di essere interpretata, di interagire, di offrirsi a commistioni e sovrapposizioni di altri immaginari.
Questi corpi, formati dalla terra, si impongono con la loro presenza statuaria ma leggera perché la materia si plasma e si consolida per dar vita ad abbracci sognati, sottili intrecci, colori cangianti. Si coprono di dettagli effimeri che raccontano piccole storie: una lacrima, una foglia, un pensiero. Privi di un carattere riconoscibile, sono autoritratti tridimensionali spogli di identità; si vestono di terra e materia, di vissuto, di corrosioni, ruggini e legni e fibre e fogliami, ricami e decori, che li connotano, in un attimo sospeso, nella loro attesa dell'azione erosiva del tempo.
Francesca Caraffini
L’archetipo vestito
Io, San Sebastiano - 2007, ferro e ceramica, h. 180 cm ca.
In queste pagine, dall’alto in senso orario: Corpi/vestito - 2008ceramica, porcellana, legno, smalti, ossidi Volo - 2009, ceramica, porcellana, foglie di felce, fili, 250 x 100 x 110 cm ca. (con Marica Alberatario)Corpi/vestito - 2009, ceramica, porcellana - mostra per-sonale a “la tana delle costruzioni” Vedano O.
Porzioni d’Io, 2011, in collaborazione con Daniele Brunotti. Ceramica incisa con motivi di tatuaggio Nella pagina precedente particolari delle materie e delle superfici: la pelle, la terra, le ferite, le crepe. Dettagli delle seguenti opere realizzate tra il 2006 e il 2010: DIDA MANCANTE / Pancia/vestito - Io, pancia-terra - Io, pancia bianca con lacrima - Io pancia. Edera - La pancia della luna - …vita - Terra
A lato: Vaso Cilindro-foglia - 2008, composizione floreale di
Gianmarco Borasca, Fiorasca, Tradate (VA)
dal basso, in senso orario dettagli di: Ciotole strappate - 2000
Tazza da tè - 2000 Collana Omini - 2010 (con Mariafrancesca Rognoni)
Mughetto - 2007
A lato: Foglia - 2004 dall’alto, in senso orario dettagli di: Foglia - 2004 Radici - 2010, trittico di vasi Vaso gabbia/rattoppo - 2009 (con Marica Albertario)Vasi / Aria - 2003
Sono nata il 14/11/80. Laureatami in pittura e perfezionatami in Terapeutica Artistica all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, gestisco insieme a mia madre, Mariafrancesca Rognoni, un laboratorio d’arte “la tana delle costruzioni” a Vedano Olona (VA): “[…]un laboratorio dove si impara facendo e sperimentando, un capolavorificio di idee al servizio della tecnica nel nome dell’arte. […]”. Qui insieme, progettiamo e realizziamo i manufatti in ceramica e intratteniamo bambini ed adulti con laboratori creativi di vario genere, insegnamo ceramica, raku. Svolgo attività di arte terapia anche collaborando con case di cura, associazioni, cooperative, scuole e aziende ospedaliere.
Pomodoro da tavola - 2008 (con Cinzia Mauri) Antipastiere in ceramica raku, impronte e calchi, smalti. Alcuni Vassoi in legno e gesso
Sotto: Un po’ per uno non fa male a nessuno e Finger for food, 2011 Ciotoline tricolore con cucchiaini/dita da calchi in gesso
“L’impronta è una tecnica di legittimità della somiglianza, ed attraverso questa si può disseminare l’unico.”
Mi piace che in qualche modo gli oggetti, le idee convoglino in un punto e mi trovino lì per poter dare forma. Perché in fondo è questo che ogni artista fa… dare forma alle idee.
www.sararussoarte.itwww.latanadellecostruzioni.it+39 3470794013
In questa pagina: Kokko - 2005, ceramica, ferro, 500 x 100 cm. Vista frontale e dettaglio Pagina precedente Piccola creta - 2007, fotografia, autoscatto, Lago di Schieti (PU)
La terra rappresenta da sempre la materia per eccellenza, sia dal punto di vista concettuale che da quello operativo; è contenitore fisico di simboli e memorie, elemento primo di ogni trasmutazione fisica, momento originario di relazione tra l’uomo e il reale. Il creare dalla semplice e umile terra qualsiasi cosa è una delle qualità specifiche della ceramica. Ringrazio tutte le collaborazioni e gli scambi, la disponibilità, gli insegnamenti e le critiche in particolare per alcune foto Francesco Brina, One to one image, Lonate Ceppino (VA) e Mariafrancesca Rognoni per la presenza quotidiana. Sara
Pianoforte - 2004, installazione a terra, legno, vetro, ceramica, 140 x 100 cm
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