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Sostenere la motivazionein Educazione fisica
durante la pandemia Covid19
Francesca VitaliUniversità degli Studi di Verona
SPORTAttività competitiva svolta all’interno di un sistema di
regole e finalizzata alla ricerca di prestazione
Biddle & Mutrie (2008)Bluteau (1990)
ESERCIZIO FISICOAttività fisica strutturata che mira a benefici per la salute
ATTIVITÀ FISICAQualunque tipo di movimento
che determina dispendio energetico
EDUCAZIONE FISICAAttività svolta in ambito scolastico con
finalità sia specifiche sia educative trasversali. Attenzione a processi
cognitivi di controllo e apprendimento motorio
Benefici fisici delle attività motorie e sportive
Attività fisica apporta benefici per la salute:aumenta forza, resistenza, flessibilità, velocità, equilibrio (Janssen & LeBlanc, 2010).
Migliora la risposta del sistema immunitario eaumenta la densità ossea (Boreham & Riddoch, 2001).
Favorisce lo sviluppo di abilità (skills) emigliora le prestazioni fisiche (Côté & Fraser-Thomas, 2007).
Più diffusi: corsa prolungata e esercizi
in ambiente acquatico; bicicletta, sollevamento
pesi, cammino su treadmill, pattinaggio,
tonificazione muscolare/stretching,
camminate sulla neve.
• Riduzione delle stereotipie (ipotesi: affaticamento e sostituzione dell’esercizio alle stereotipie);
• Miglioramento del fitness;• Aumento quantità di attività fisica.
Proposte e benefici dell’attività fisicain bambini con disabilità cognitivo-relazionali
Educazione fisica come forma di tutela della salute.
(WHO, 2004; Biddle & Fuchs, 2009; Kipping, Jago & Lawlor, 2008)
Crescente prevalenza di sovrappeso e obesità infantile e giovanile (oltre che adulta) porta a conseguenze
sociali, economiche e sanitarie.
(dati 2016 su bambini, età 6-11 anni)hiip://www.epicentro.iss.it/
Bambini, sovrappeso e obesità
BMI:• sovrappeso: 20,9%• obeso: 9,8%
(severamente: 2,2%)
Scuola è potente agenzia di socializzazione che ha impatto critico sul futuro stile di vita (attivo o meno).
ATTIVITÀ FISICA E SVILUPPO COGNITIVO
Hillman, C. H., Erickson, K. I., and Kramer, A. F. (2008) Nature Reviews Neuroscience, 9, 58-65.
Benefici dell’AF aerobicasu aspetti specifici del
funzionamento cognitivo.
ATTIVITÀ FISICA E CAPACITÀ DI MEMORIA
Pesce et al. (2009)
I processi di memoria sono facilitati da incrementi dell’arousal fisiologico indotti da attività fisica.
attività fisicaacuta
N=52 studenti (11–12 anni) 20 items free-recall test, 3 sessioni (1 prima e 2 dopo EF) (aerobic circuit training o giochi di squadra) simile intensità esercizio (~ 50% MVPA) e durata (~ 40min) ma differenti compiti cognitivi e interazioni sociali
ATTIVITÀ FISICA (E SPORT)E RENDIMENTO SCOLASTICO
ATTIVITÀ MOTORIA-SPORTIVA REGOLARE
MIGLIORAMENTO ATTIVITÀ CEREBRALE(incremento flusso sanguigno, cambiamenti livelli
ormonali, maggiore livello arousal)
INNALZAMENTO ATTENZIONE
MIGLIORE RENDIMENTO SCOLASTICO
(Cocke, 2002; Tremblay, Imman & Willms, 2000; Dwyer et al., 1983; Shephard, 1997)
N= 59 ricerche (pubblicate fra 1947 e 2009)
Risultati: positiva relazione fra attività fisica, rendimento scolastico (academic achievement) e capacità cognitive,
(ancora più evidenti per le attività aerobiche).
Auspicio: migliorare il rendimento scolasticoattraverso politiche a favore dell’Educazione fisica.
Sperimentazione in una scuola primaria della Scuola Universitaria Federale dello Sport
di Macolin (SUFSM), Berna (Svizzera).
YouTube“La scuola in movimento”
hiip://www.youtube.com/watch?v=9_Ah_VyUeNM
Aspetto enfatizzato in letteratura:possibilità di insegnare attraverso l’Educazione fisicadiverse abilità utili non solo nel contesto motorio, ma trasferibili ad altri ambiti della vita
(Gould & Carson, 2008; Gould, Collins, Lauer, & Chung, 2006, 2007).
Abilità per la vita
Gestire l’attenzione
Assumere responsabi-
lità delle proprie azioni
Saper fare scelte e
prendere decisioni
Saper organizzare
il proprio tempo
Saper comunicare
in modo efficace
Avere capacità di leadership
Controllare emozioni e gestire lo
stress
Abilità per la vita
(life skills)
(Gould, Collins, Lauer, & Chung, 2006)
Scopo: verificare se un (a) life skills program in EF(goal-setting, self-efficacy, problem-solving,
comunicazione, self-regulation, social skills) avesseimpatto positivo su fitness, sport skills, funzioni
esecutive e se (b) abilità fisiche e sportive fosseromediate da life skills e funzioni esecutive.
N= 90 studenti (14-15 anni)
GS: life skills program in EF (docenti interni e no ore addizionali)GC: EF tradizionale
Risultati: (a) life skills program in EF ha migliorato fitness aerobica, sport skills passaggio e funzioni esecutiveinibitorie; (b) fitness e sport skills erano mediate da
incrementi di life skills (decision-making).
Misure: pre- e post-intervento (fitness: aerobica e muscolare; sport skills: passaggio e dribbling calcio e
basket; funzioni esecutive: inibizione e memoria di lavoro)
Life skills intervention:Linee-guida (Brunelle, Danish, & Forneris (2007) e programmi:
GOAL (Danish, 2002) and SUPER (Danish, 2002).
Educazione fisica è parte integrante di un
progetto educativo per la crescita e lo sviluppo
dei più giovani, come occasione di movimento piacevole e divertente.
Due principi del comportamento umano:(Martens, 1996)
COME EDUCARE E MOTIVARE?
principio della valorizzazione personale
principio del divertimento
Educatore motorio-sportivo dovrebbe:
rendere l’apprendimento motorio-sportivo
piacevole
far conseguire il successo personale
(esprimere potenziale)
• Modello del flusso (flow) (Csikzentmihalyi, 1975)
• Modello della motivazione intrinseca (Ryan & Deci, 2000)
• Modello del divertimento nello sport (Scalan e Lewthwaite, 1986)
• Modello degli stati emozionali indotti dall’esercizio (Abele e Brehm, 1993)
• Modello degli stati Psico-Bio-Sociali (Hanin, 2000; Robazza e Bortoli, 2003)
Il divertimento è una cosa seria!
Altrimenti, probabilità di non impegnarsi.
Sentirsi capaci, bravi!
Percezione di competenza
ABBANDONO
Auto-efficacia (self-efficacy) (Bandura, 1977)
Motivazione intrinseca (Self Determination Theory) (Ryan and Deci, 2000)
Orientamento motivazionale (Achievement Goal Theory) (Nicholls, 1984)
PRINCIPALI APPROCCI IN EDUCAZIONE FISICA
PREMESSA #1Tutti gli approcci teorici considerano come aspetto
fondamentale la percezione di competenza.Bortoli (2010)
PREMESSA #2Percezione di competenza è SOGGETTIVA!
La motivazione è un processo personale, ma il contesto sociale è rilevante e
ha un impatto critico sulle valutazioni personali.Roberts (2001)
PREMESSA #3
TEORIA DELL’AUTO-EFFICACIA
Convinzione di essere o meno capaci di mettere inatto uno specifico comportamento (es. eseguirecorrettamente un gesto/esercizio) (Bandura, 1977).
Fiducia nelle proprie capacità di realizzare leprestazioni necessarie a raggiungere i risultati attesi(es. organizzarsi con lo studio per partecipare agliallenamenti) (Bandura, 1995).
Si riferisce a cosa si pensa di poter fare.
Task self-efficacy
Self-regolatory efficacy
Auto-efficacia
(self-efficacy) (Bandura, 1977)
1. Realizzazione di prestazioni
2. Esperienze sostitutive
4. Sensazioni fisiologiche
3. Persuasione
SELF-EFFICACY Pensieri
Emozioni
Comportamenti
FONTI DI SELF-EFFICACY
Riuscire a fare
Vedere qualcuno che sa fare
Sentirsi dire che si riesce a fare
Reazioni collegate ad avercela fatta
RICADUTE APPLICATIVE
Adeguata formulazione di
obiettivi
EducatoriIncoraggiamenti,
comunicazione assertiva
Controllo sensazioni fisiologiche
Metodologie didattiche
Teoria della self-efficacy
Genitori
(Bandura, 1977)
Teoria della motivazione intrinseca/estrinseca(Self determination theory) (Ryan and Deci, 2000)
MOTIVAZIONE
INTRINSECA ESTRINSECA
Pratica sportiva o motoria per proprio interesse e piacere
Coinvolgimento sportivo o motorio per qualche
ragione esterna
Motivazione intrinseca(senza rinforzi o pressioni esterne)
condizionata da
BUONA QUALITÀ DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI (anche senso di appartenenza e legami affettivi)
(Ryan & Deci , 2000)
COMPETENZApercezione di efficacia e controllo personale su
azioni ed eventi
AUTONOMIApossibilità di scelta delle
proprie azioni
Educatori
Buona qualità delle relazioni interpersonali
Autonomia
Competenza
Comunicazione edinamiche di gruppo
Feedback,comunicazione
assertiva
RICADUTE APPLICATIVE
Teoria della motivazione intrinseca (Ryan and Deci, 2000)
Emozioni piacevoli associatea pratica motoria e sportiva
Bambini, ragazzi, adulti, anzianiintrinsecamente motivati
Teoria dell’orientamento motivazionale(Achievement Goal Theory) (Nicholls, 1984)
PERCEZIONE DI COMPETENZA
Standard esterni (confronto con gli altri)
Standard personali (confronto nel tempo con se stessi)
Orientamento sull’io (ego)
Orientamentosul compito (task)
Superare gli altri Fare come gli altri, ma
con meno sforzo
Apprendere nuove abilitàMigliorare propria performance Fare del proprio meglio
• impegno limitato e rinuncia di fronte a compiti con esito incerto, • spesso comportamenti disfunzionali,• livello maggiore di stati emozionali negativi.
Prevalente orientamento sul compito:
• favorito l’impegno, anche di fronte alle difficoltà,• adozione di strategie e comportamenti funzionali, • maggior coinvolgimento ed investimento emotivo,• emozioni e sentimenti positivi.
Prevalente orientamento sull’io:
Orientamento motivazionale individuale(fattore personale)
Clima motivazionale (sport, scuola, etc.) (fattore situazionale)
Insegnanti di Educazione fisica, genitori, allenatori (teammates e peers)
Struttura dell’ambiente di allenamento che trasmette agli atleti obiettivi e valori ritenuti importanti e che incoraggia lo sviluppo di uno
dei due tipi di orientamento.
CLIMA MOTIVAZIONALE
CLIMA MOTIVAZIONALE(Nicholls, 1984; Ames, 1992)
Accento su miglioramenti personali, cooperazione, apprendimento di abilità.
Riconoscimento impegno. Errore è parte dell’apprendimento.
Orientato su competenza(mastery)
Accento su confronto interpersonale, competizione, risultato.
Valorizzazione dei più abili. Errore non è tollerato (punito).
Orientato su competizione(performance)
Creare un clima motivazionale orientato sullo sviluppo di competenza (mastery)!
Modello TARGET (Epstein, 1988)
RICADUTE APPLICATIVE PER DOCENTI
Task
Authority
Recognition
Grouping
Evaluation
Time
Obiettivi individualizzati
Coinvolgimento
Progressi
Eterogenei
Individuale
Dare tempo
COME?
CLIMA MOTIVAZIONALE(Nicholls, 1984; Ames, 1992)
Compiti graduali per difficoltà Attività individualizzate Studenti fissano obiettivi a breve
termine, si autovalutano, tengono traccia dei miglioramenti
Studenti coinvolti (es. scelta task) Lavoro a piccoli gruppi con studenti
simili o diversi per abilità Educatore premia impegno e
miglioramenti Dà il tempo per imparare
Mastery
Compiti non graduali Attività decise da Educatore
Educatore fissa gli obiettivi, valuta e tiene traccia degli studenti migliori
Studenti poco coinvolti Lavoro individuale
Educatore invita pubblicamente gli studenti a raggiungere un alto livello
di prestazione rispetto agli altri Impegno, sforzo e miglioramenti non
sono valutati
Performance
Si può valutare il clima motivazionale?
Clima motivazionale creato da insegnante di EF
(Bortoli et al., 2008)
1. L’insegnante di educazione fisica è molto attento al fatto che le mie abilitàmigliorino2. L’insegnante di educazione fisica considera solo le prestazioni dei più bravi3. L’insegnante di educazione fisica è molto soddisfatto quando gli allievi miglioranograzie al loro impegno4. Gli allievi vengono incoraggiati a fare meglio dei loro compagni5. L’insegnante di educazione fisica è molto soddisfatto quando le abilità di tutti gliallievi migliorano6. L’insegnante di educazione fisica elogia gli allievi solo quando sono più bravi dei lorocompagni7. L’insegnante di educazione fisica è pienamente soddisfatto quando ciascun allievoapprende qualcosa di nuovo8. Solo gli allievi con le migliori prestazioni vengono apprezzati e lodati9. L’insegnante di educazione fisica si assicura che io abbia ben compreso una abilitàprima di procedere con la classe all’insegnamento di altre abilità10. L’insegnante di educazione fisica stimola la competizione fra gli allievi11. L’insegnante di educazione fisica ritiene che gli errori degli allievi facciano partedell’apprendimento12. L’insegnante di educazione fisica loda gli allievi solo quando fanno meglio dei lorocompagni
Il modello TARGET è efficace?
CLIMA MOTIVAZIONALE IN EFRecenti studi hanno mostrato come agendo
sul clima motivazionale si modificanogli atteggiamenti dei giovani allievi verso l’EF.
Clima motivazionale mastery crea atteggiamenti positivi dei più giovaniverso l’EF e le attività motorie in genere.
(Digelidis, Papaioannou, Laparidis & Christodoulidis, 2003;Jakkola & Liukkonnen, 2006;
Todorovich & Curtner-Smith, 2002;Weingand & Burton, 2002)
N= 22 studi che hanno applicato il modello TARGET in EF(da scuola primaria a secondaria di II grado)(Brasile, Finlandia, Grecia, Spagna, UK e USA)
Classi di studenti con docenti EF che creano clima motivazionale mastery vivono l’EF come esperienza
piacevole e divertente, sono più motivati intrinsecamente, migliore percezione di competenza, migliore soddisfazione, meno noia durante le lezioni.
N= 108 studentesse (14-15 anni)12 lezioni in EF svolte con clima mastery e clima performance(modello TARGET)
Clima motivazionale performance: orientamento all’io più alto, livelli più bassi di emozioni piacevoli/funzionali e
livelli più alti di emozioni spiacevoli/disfunzionali.
Percepire un clima motivazionale mastery (situazionale)tende a condizionare l’orientamento motivazionale
(personale) (Roberts et al., 2007)
Orientamento motivazionale sul compito (task) rende studenti di EF più motivati intrinsecamente, fa vivere EF come esperienza divertente, sono meno annoiati, vivono emozioni positive (divertimento, speranza) (Mouratidis et al., 2009)
Clima motivazionale influenza emozioni (stati psico-bio-sociali) (Bortoli & Robazza, 2007)
Efficacia modello TARGET(Epstein, 1988)
Grazie dell’attenzione!
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