sviluppo sostenibile il concetto viene introdotto nel 1987 nel cosiddetto rapporto bruntland o il...

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Sviluppo sostenibile• Il concetto viene introdotto nel 1987 nel cosiddetto “Rapporto

Bruntland” o “il futuro di tutti noi”

• Viene definito come ”..quello sviluppo capace di soddisfare le necessità della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità”

• La conferenza mondiale su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro del 1992 affrontò l’interrelazione tra sviluppo, risorse e ambiente naturale, qualificandola come una delle sfide principali per il pianeta

• Nel 2002 a Johannesburg si è tenuto il Vertice mondiale sullo Sviluppo Sostenibile. Sono state individuate tre azioni guida:– modifica dei modelli di sviluppo, consumo e produzioni non sostenibili

– politiche e meccanismi finanziari per consumi e produzioni sostenibili

– promozione e diffusione delle procedure di Valutazione Ambientale e del ciclo di vita dei prodotti

Sostenibilità• Implica l’integrazione tra ambiente, economia e società

• Per una vera sostenibilità si dovrebbero integrare Valutazioni Ambientali, analisi costi/benefici e analisi di Corporate Social Responsability

Pianificazione/programmazione sostenibile

• I nuovi p/p non devono sfruttare le risorse ambientali al di sopra delle loro capacità di rigenerazione: servono nuove tecnologie e metodi per conseguire gli obiettivi

• In Europa il Consiglio di Cardiff del 1998 è stato il punto di partenza per l’integrazione effettiva della dimensione ambientale in tutte le politiche settoriali europee (industria, energia, agricoltura, ecc.)

• In tal senso la VAS introduce tali istanze sin dalla fase di orientamento e preparazione dei piani e programmi

• L’integrazione della dimensione ambientale deve essere effettiva ma non tale da rallentare il processo di pianificazione

La VAS si integra nel piano in tutte le sue fasi

Sostenibilità nella pianificazione

• Deliberazione n°57 del 2 agosto 2002 del CIPE “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile”, promossa a seguito della prima strategia europea sullo sviluppo sostenibile

Sostenibilità nella pianificazione

• Presupposti fondamentali:

– Protezione e valorizzazione dell’ambiente sono fattori trasversali di tutte le politiche settoriali, delle relative programmazioni e dei conseguenti interventi

– Le pubbliche amministrazioni perseguiranno gli obiettivi di cui sopra nei limiti delle risorse finanziarie autorizzate a legislazione vigente e degli stanziamenti di bilancio destinati allo scopo

Sostenibilità nella pianificazione

• Doc. 10917/06: nuova strategia dell’UE in materia di sviluppo sostenibile (SSSE) del 15/16 giugno 2006 poiché:

– Permangono tendenze non sostenibili in relazione

• a cambiamenti climatici e consumo energetico,

• minacce per la salute pubblica, pressione demografica e invecchiamento della popolazione

• povertà ed esclusione sociale,

• gestione delle risorse naturali, perdita di biodiversità,

• utilizzazione del suolo e dei trasporti

– Si profilano nuove sfide, in particolare

• la necessità di modificare progressivamente i nostri modelli attuali di consumo e produzioni non sostenibili,

• la necessità di modificare l’approccio non integrato all’elaborazione delle politiche

Sostenibilità nella pianificazione

• Oltre alle 7 sfide e corrispondenti obiettivi generali vengono assunti come riferimento anche i contenuti della Convenzione Europea del Paesaggio di Firenze (2000): “sviluppo sostenibile fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente”

Sostenibilità nella pianificazione

• Aalborg Commitments: 10 riferimenti essenziali per l’impegno nello sviluppo sostenibile in ambito urbano tra cui

– Governance allargata

– Progetti di sostenibilità locale (A21) e globale (es. cambiamenti climatici)

– Pianificazione e progettazione urbana (aree svantaggiate o dismesse)

– Trasporti sostenibili

– Sfruttamento delle risorse naturali

• Sono stati approvati alla Aalborg + 10 Conference nel 2004, previsti per l’attuazione della Carta di Aalborg (1994 – città sostenibili)

• La sottoscrizione della Carta di Aalborg da parte di città e regioni ha introdotto l’Agenda 21 a livello locale e l’elaborazione dei Piani d’azione a lungo termine per uno sviluppo durevole e sostenibile

Riferimenti internazionali• National Environmental Policy Act (NEPA, 1969, USA)

– Obbligo di VIA per tutte le azioni degli enti del governo federale (progetti, politiche, piani, programmi, leggi, regolamenti, ecc.)

• Direttiva 85/337/CEE - Direttiva del Consiglio 97/11/CE– Direttiva sulla VIA e successive integrazioni

• Direttiva 92/43/CEE “Habitat”– ZPS, SIC e relativa Valutazione di Incidenza; conservazione di habitat

naturali & seminaturali, flora e fauna selvatiche

• Direttiva 96/61/CE “IPPC” (Direttiva 2008/1/CE)– Prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento

Autorizzazione Ambientale Integrata

Coordinamento con VIA

Riferimenti internazionali• Convenzione di Aarhus 25 giugno 1998

– Informazione, partecipazione pubblica ai processi decisionali ed accesso alla giustizia in materia ambientale

• Direttiva 2003/35/CE del Parlamento e del Consiglio– Partecipazione del pubblico nell’elaborazione di p/p in materia

ambientale e accesso alla giustizia

• Direttiva 2003/4/CE– Messa a disposizione del pubblico e diffusione dell’informazione in

materia ambientale

Inquadramento in ambito ambientale europeo

SSSE PAE Firenze (doc 10917) (CEP 2000)

VAS

(42/2001)

VIA IPPC Danno Acque

(85/337) (96/61) (04/35) (00/60)

Habitat EMAS Partecipazione (92/43) (Reg 01/761) (03/35)

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