testure estratto 3

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Testure Estratto 3

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testure

girolamo de simone

Esempio tratto da: I. M. Tosto, La voce musicale, EDT, Torino 2009

Primaria e secondaria di I grado

Indicazioni su alcuni strumenti• Le estensioni didattiche (per alcuni autori,

‘tessiture’) variano se:• Gli alunni hanno cominciato il percorso in prima

media o avevano già studiato precedentemente• Metodo dell’insegnante• Livello medio della classe• Pertanto, prima di immaginare una trascrizione a

densità polistrumentale, è preferibile consultarsi con gli altri docenti di musica/strumento chiedendo esplicitamente a quale estensione / tessitura possiamo fare riferimento

• Tuttavia, si possono dare alcune coordinate di lavoro, come segue…

Tastiere• Alcuni suggerimenti per la sezione delle tastiere:• Non usare più di quattro tastiere + pianoforte. Una delle

quattro può essere un vero e proprio organo – un’altra un pianoforte elettrico, che si aggiunge a quello acustico.

• Trucco: nella trascrizione intervenire sulla densitàdell’intonazione, raddoppiando con una tastiera, posta ‘dietro’alla sezione degli archi, le seconde parti, non tematiche, di quella sezione; analogamente si può rafforzare la tenuta delle chitarre raddoppiandone le seconde parti.

• Non raddoppiare le sezioni di accompagnamento accordale.• La scrittura pianistica è di grande complessità. Indicazioni per

piccole mani: disegnare l’andamento melodico tenendo conto delle posizioni ‘su cinque note’, prevedendo se gli alunni sono piccoli, solo pochi spostamenti laterali, ovvero procedendo per posizioni ‘armoniche’ più che per spostamenti del pollice. Per lo stesso motivo, evitare uso di raddoppi d’ottava, e tecniche stancanti di polso o doppio meccanismo.

Altre indicazioni sono in: Girolamo De Simone, Il pianoforte, Edizioni Liguori, Napoli 2008

Percussioni• Non usare più di tre o quattro strumenti a percussione,

per non saturare la densità timbrica e non rendere indistinte le altre parti.

• Poiché spesso alle primarie non si dispone di alunni che studino espressamente le percussioni, usare figure ritmiche semplici (semplificare le complesse).

• ASSOLUTAMENTE non raddoppiare legnetti o triangoli o qualsiasi altro strumento a percussione: satureremo la partitura e rischieremo errori frequenti nelle entrate.

• Se si fornisce uno spartito, fornire ai ragazzi anche una ‘linea guida’ tematica, per evitare che si smarriscano durante l’esecuzione.

violino

viola

violoncello

contrabbasso

flauto

chitarra

• gli esempi riportati sono tratti prevalentemente dal celebre manuale di Alfredo Casella- Virgilio Mortari, La tecnica dell’orchestra contemporanea, Ricordi, Milano 1950 (uscito dopo la morte di Casella e piùvolte ristampato) e di Carlo Jachino, Gli strumenti d’orchestra, Curci, Milano 1950, pubblicazione che ho scelto per essere stata premiata dal Ministero della Pubblica Istruzione in un concorso nazionale del 1946.

FLUXUS

Vorrei i musicisti liberi. Certi di esserlo. Non li vorrei spaventati. La musica è copiare, cambiare,

cercare, trovare.

Giuseppe Chiari

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