unione sarda 21 11-2012

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21 novembre 2012

pagina 19

Salute. Protesta di 40 laboratori su 52: da lunedì al 10 dicembre stop agli esami

Niente analisi per 15 giorniUlteriori tagli alle tari�e ferme al ’98: «Inaccettabile»Camici bianchi in rivolta. Aincrociare le braccia non sa-ranno i medici degli ospeda-li ma i titolari di 40 labora-tori analisi, sui 52 presentiin tutta la regione, che siasterranno dal lavoro (purassicurando il servizio pub-blico), da lunedì prossimo �-no al 10 dicembre. Uno scio-pero che rischia di metterein seria di�coltà tanti pa-zienti e che ha origine dalblocco del budget: «La Asl�ssa un tetto massimo perle nostre fatturazioni chenon possiamo sforare. Ilbudget è bloccato dal 2005.La Regione intervenga»,spiega Francesco Cogoni diAssolab, l’associazione dicategoria che assieme aConfapi e Federlab ha indet-to la mobilitazione.

I L NODO . Le aziende sani-tarie applicano un contrattoper adesione: «O accettiamoquello che ci chiedono o sia-mo fuori dal sistema sanita-rio nazionale», aggiunge Co-goni. Il budget �ssato variain base alla grandezza deilaboratori e al numero delleprestazioni e�ettuate ma inogni caso non si può sforare.«Quando arriviamo al limiteabbiamo due possibilità: odire ai nuovi pazienti di pa-garsi la prestazione o chie-dere loro di cercarsi un altrolaboratorio». Un paradosso,almeno secondo Enrico Tin-ti di Federlab, che spiega:«C’è anche una pronunciadell’Antitrust che a�ermache in questo modo si pena-lizza la concorrenza». In re-altà i laboratori analisi han-no anche una terza opzione:il ricorso al Tar. Una strada

già percorsa da diversi labo-ratori (alcuni hanno anchevinto) e non solo per la que-stione budget.

G LI ALTRI PROBLEMI . Infatti,sul campo c’è anche l’ag-giornamento del tari�ario(la lista delle prestazionirimborsate dalla Asl), fermoal 1998 - «che è stato ulte-riormente tagliato a luglio»,sottolinea Tinti - e soprattut-to il 20% di sconto sugli im-porti delle fatture. Si trattadi una legge imposta dal Go-verno Prodi, che doveva sca-dere nel 2009 e che invece èancora applicata. «In prati-ca le Asl ci pagano solol’80% degli importi fattura-ti», sottolinea Cogoni.

I L DIALOGO . Tutte questio-ni da tempo sul tavolo del-l’Assessorato regionale allaSanità. L’ultimo incontro conil direttore generale Gianlu-ca Calabrò è avvenuto la set-timana scorsa ma non hadato gli esiti sperati. «Siamodisposti a ritirare tutti i ri-corsi se obbligano le Asl a ri-vedere il budget e il tari�a-rio», spiega Cogoni. I tecnicidell’assessorato stanno cer-cando una soluzione. Se nonverrà trovata in tempo, cisarà lo sciopero.

Per questo le tre associa-zioni di categoria hanno giàcomunicato alla Commissio-ne di garanzia sugli sciope-ri le date dell’astensione dallavoro, visto che erogano unservizio pubblico essenzia-le. «Aspettiamo che ci dica-no se dobbiamo scioperarea singhiozzo o in altre for-me che ci comunicheran-no».

Mario Gottardi

Un laboratorio di analisi

Tribunale. L’ex militare è stato assolto dalla violenza sessualeCondannato per le botte alla �danzataAssolto dall’accusa di vio-lenza sessuale, ma condan-nato per quella di maltratta-menti. Verdetto �nale: unanno e quattro mesi di re-clusione. Si è chiuso così, ie-ri mattina, davanti ai giudi-ci della seconda sezione pe-nale del Tribunale, il pro-cesso a carico di Attilio Pili,il 32enne ex caporalmag-giore della Brigata Sassarisalito alla ribalta delle cro-nache per aver aver pesta-to lo scorso gennaio un ven-

ditore di rose bengalese inpiazzetta Savoia.

La vicenda giudiziaria chesi è conclusa ieri risale inve-ce al 2007 e nacque dalladenuncia presentata dall’ex�danzata francese dell’im-putato. Lei, diciassettenne,era arrivata a Cagliari insie-me alla madre, che faceval’artista di strada, e si erainvaghita di Pili. Così avevadeciso di andare a viverecon lui a Sant’Elia. Ad ago-sto però si era presentata

dai carabinieri e lo avevadenunciato: «Mi picchia, mimaltratta, mi tiene segrega-ta e mi ha pure costretto adavere rapporti sessuali». Alprocesso, rispondendo alledomande del pm e dell’av-vocato difensore DonataMamusa, aveva però par-zialmente corretto il tiro,confermando i maltratta-menti ma non le violenzesessuali. Ragione per cui igiudici hanno condannatoPili solo per il primo reato.

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