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Andrea Farioli CHE TIPO SEI? APPUNTI E STRUMENTI PER L’ORIENTAMENTO E L’EVOLUZIONE PERSONALE Che_tipo_sei.indd 1 15/09/11 12:40

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Andrea Farioli

CHE TIPO SEI?

APPUNTI E STRUMENTI PER L’ORIENTAMENTO E L’EVOLUZIONE PERSONALE

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Stampato su carta riciclata Settembre 2011

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Dedicatamente

Dedicato a tutti quelli che….

… è da quando avevano cinque anni che sanno cosa fare da grandi

… si sono dovuti laureare in economia e commercio per scoprire

che amano occuparsi di formazione e psicologia

…sono adulti da un pezzo, fanno un lavoro come un’altro ma non

hanno smesso di cercare cosa vogliono davvero fare da grandi

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Immagine di copertina e sua descrizione in appendice: Arianna Ruffinengo

Consulenza ed elaborazione grafica: Enrico Carosio

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INDICE

Introduzione ...............................................................7

Prima parte - GLI APPUNTI .......................................9

A spasso tra le tipologie umane ................................11Tipi umani e orientamento personale ........................17Tipi umani e relazioni positive ...................................19Tipi umani ed evoluzione personale .........................23

Seconda parte - GLI STRUMENTI OPERATIVI ........31

Otto tipi in cerca di autore ........................................34Quali colori hai dentro? .............................................43Questionario di orientamento personale ....................47Tipologie e contesti ...................................................52Quattro racconti per intuire … ..................................61

Terza parte - L’ABC DELL’APPENDICE ....................67

Appendice A

Appunti sulla teoria delle preferenze cerebrali e sulle sue implicazioni didattiche ................................68Appendice B

Esiti-profili del questionario di orientamento personale ....83Appendice C

A proposito di …… .................................................101

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INTRODUZIONE

Ho scritto questo libro per tutte le persone interessate a…

BB “diventare ciò che sono” attraverso la consapevolezza delle loro inclinazioni e l’utilizzo dei

propri talenti

BB praticare la mentalità dell’anti-arroganza, ovvero scegliere modalità relazionali che

riconoscano come un diritto il bisogno di ognuno di sentirsi a proprio agio.

Per allenarsi in tutto questo è fondamentale innanzitutto riconoscere e valorizzare le differenze che

caratterizzano gli esseri umani. Come sappiamo questo non è facile: le persone sono diverse nel loro

modo di percepire il mondo e, nella relazione con l’altro, la difficoltà è sempre dietro l’angolo a causa

di convinzioni, valori, prospettive o stili che mal si accordano con i nostri. Se poi un problema permane,

spesso siamo tentati di attribuirne la colpa all’altra persona, a un suo “difetto di carattere”: chiusura,

diffidenza, presunzione, indolenza, ecc. ecc. Ma questa lettura di tipo moralistico non fa che peggiorare

la situazione. Ma quale è la via d’uscita? Nella maggior parte dei casi si tratta di…

comprendere le strutture mentali di base, sia le nostre che quelle altrui, e trattarle come risorse

anziché come impedimenti.

Ma quali strutture di una personalità sono davvero fondamentali? Quali fanno davvero la differenza?

La risposta la possiamo trovare nello studio dei tipi umani e può essere una risposta interessante sia

per migliorare le nostre competenze relazionali sia per poterci orientare al meglio, ovvero scoprire le

nostre preferenze e inclinazioni naturali. Questa teoria negli ultimi cinquant’anni ha raccolto una serie

contributi molto importanti per l’evoluzione personale e professionale. Tra le varie classificazioni, la più

attendibile e maggiormente utilizzata anche in ambito lavorativo è quella che risale a Carl Gustav Jung,

nella versione moderna di Myers-Briggs.

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Nell’Associazione Aleph pnl umanistica da tempo studiamo e lavoriamo su questo modello come

strumento al servizio dell’evoluzione personale e della leadership umanistica. Io negli ultimi anni mi

sono divertito ad approfondirlo e a metterlo in relazione con la teoria delle preferenze cerebrali, il

concetto di livelli evolutivi della psicosintesi e le più recenti scoperte in campo neurocardiologico1. In

queste pagine troverai il risultato di tutto questo2, esposto con modalità volutamente variegate. Scegli

tu l’ordine che preferisci seguire:

BB Nella prima parte troverai appunti, domande provocatorie e tabelle riguardanti gli aspetti

teorici dei tipi umani3.

BB Nella seconda parte potrai allenarti con una serie di strumenti operativi che negli ultimi 10

anni ho messo a punto e sperimentato nei laboratori formativi che conduco (con ragazzi delle

scuole medie e superiori, insegnanti, operatori d’azienda e organizzazioni non profit).

BB Nella terza parte, incontrerai tre variegate appendici: un ABC cui arrivare o da cui ripartire…

Buona lettura e … buon allenamento!

1 Cfr il modello HeartMath e le ricerche di Anne Marquier (Usare il cervello del cuore) secondo cui le informazioni vengono elaborate dal cervello limbico, dalla corteccia e infine dal cervello del cuore: un vero e proprio cervello che ha effettivamente sede nell’organo cardiaco, dotato di circa 40.000 neuroni e di uno straordinario campo magnetico.2 liberamente e in gran parte tratte da registrazioni audio, video e scritti inediti di Mauro Scardovelli e del gruppo di ricerca Aleph pnl umanistica.3 Questi appunti teorici non hanno la pretesa di sistematicità né costituiscono uno studio scientifico completo. Con esso desidero solo contribuire a divulgare la tematica dei tipi umani e fornire al lettore alcuni spunti di riflessione utili per la sua evoluzione personale e professionale. Per un approfondimento sistematico si rinvia ai testi richiamati in bibliografia

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PRIMA PARTE

GLI APPUNTI

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A SPASSO TRA LE TIPOLOGIE UMANE

“Dobbiamo imparare a perdonare le persone per non essere quello che vorremmo che fossero.

E lasciarle finalmente libere di essere ciò che sono”

Louise L. Hay

Secondo la teoria dei tipi umani in ogni persona esistono quattro coppie di preferenze alternative4:

BB INTROVERT (I) – EXTROVERT (E)

BB SENSOR (S) – INTUITOR (N)

BB THINKER (T) – FEELER (F)

BB JUDGER (J) – PERCEIVER (P)

Tali preferenze dipendono da predisposizioni genetiche e da fattori ambientali.

Per ciascuna polarità ognuno di noi gravita in modo più o meno marcato intorno a una piuttosto che

all’altra. La nostra preferenza tipologica è il risultato di queste combinazioni ed è la struttura su cui

costruiamo il nostro carattere. E’ per così dire paragonabile alle fondamenta di una casa: nel corso degli

anni come sappiamo si possono cambiare molte cose, per esempio l’arredamento, la disposizione delle

stanze ecc. … ma non le fondamenta!

Credo che conoscere questo impianto teorico sia particolarmente utile non in quanto definisca chi

siamo veramente, bensì perché delinea in che modo abbiamo imparato a partecipare alla vita.

4 Ho deciso di mantenere la classificazione in lingua originale. Nelle pagine seguenti troverai la traduzione in italiano delle otto preferenze, una loro breve descrizione e, utilizzando gli strumenti operativi, potrai sperimentare cosa significano per te.

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La tua tipologia è come la tua lingua madre: essa racconta in che modo hai imparato a comprendere il mondo che ti

circonda e a esserne compreso5.

E’ fondamentale chiarire fin da subito che

non esiste una tipologia giusta o sbagliata

Ogni tipologia presenta infatti caratteristiche e punti di forza che possono essere utilizzati in modo utile

e costruttivo se messi in relazione con i nostri bisogni. A proposito di bisogni ….

lo sai che, come essere umano, hai bisogno sia di prevedibilita’ sia di novita’, di sicurezza ma anche di indipendenza?

Le tensioni tra questi opposti creano l’impulso evolutivo. Il tipo psicologico, che è un meccanismo

di adattamento, rientra ampiamente in questa economia naturale. Ciascuna delle quattro categorie

è infatti il risultato di scelte conflittuali e la scelta di un comportamento preclude necessariamente

l’uso simultaneo del comportamento opposto…. del resto se scendiamo le scale non possiamo

contemporaneamente salirle! Tuttavia nella vita le scale è utile saperle salire ma anche scendere. Fuor

di metafora ….

è molto importante che ti alleni a usare le “non preferenze” se vuoi diventare una persona più completa ed evoluta.

A proposito di queste preferenze, nelle pagine seguenti troverai una loro breve descrizione sui cui

potrai riflettere.

5 Come sappiamo ogni essere umano nasce con una vasta gamma di possibilità di adattamento: per esempio tutti da neonati balbettiamo esattamente allo stesso modo, usando tutti i suoni presenti in ogni lingua parlata sulla faccia delle terra. Solo quando cominciamo a imitare i suoni che udiamo intorno a noi certe combinazioni linguistiche subiscono un rinforzo mentre altre vengono abbandonate. Se poi più tardi impariamo a parlare un’altra lingua, in genere recupereremo parte del potenziale sacrificato, anche se sarà molto difficile perdere l’accento che ci viene dalla lingua materna. Lo stesso vale per le funzioni tipologiche: sebbene nasciamo con la capacità di creare molte combinazioni diverse, ci conformiamo all’ambiante sviluppandone solo alcune, in genere quelle che ci risultano più facili, che vengono poi modificate dalle circostanze e dalle aspettative sociali. Ed ecco che, così come avviene quando impariamo a parlare correntemente una lingua, una volta che abbiamo sviluppato un particolare modo di interagire con il mondo, tendiamo a usare le funzioni meno sviluppate con quello che potremmo chiamare un accento comportamentale. (Cfr Lenore Thomson, il libro dei tipi psicologici, Casa Editrice Astrolabio – Ubaldini Editore, Roma 1999)

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Extrovert / Introvert (Estroverso / Introverso)

Questa distinzione descrive la sorgente e la direzione della nostra energia vitale, ovvero come ci ricarichiamo. La mancata comprensione di questa differenza può portare a seri problemi relazionali.

L’estroverso è energizzato e rivitalizzato dal mondo esterno. Le attività che per lui sono più eccitanti e stimolanti tendono invece ad affaticare e svuotare l’introverso. E vale l’inverso: la riflessione, l’introspezione e la solitudine che produce energia all’introverso, tende a scaricare l’estroverso. A scuola, a casa, nel lavoro è importante che entrambi i tipi possano accedere alle loro rispettive fonti di energia. La società attuale tendenzialmente premia gli estroversi. La scuola, infatti, dà spesso molta importanza alla partecipazione e agli interventi (alzare la mano, parlare in classe ecc.). Questo avvantaggia gli estroversi e penalizza gli introversi. Anche l’attività di gruppo svolta in forma orale facilmente premia gli estroversi e penalizza gli introversi.

SPUNTI DI RIFLESSIONE

Per gli estroversi …Il rischio per l’estroverso è di non capire il proprio mondo interno e di iperadattarsi alle richieste esterne; l’estroverso tende a evitare o non riconoscere il conflitto interno. Suo compito è imparare a convivervi e a vedere nel conflitto una preziosa fonte di nuove prospettive. Di fronte a eventi della vita che mettono in crisi il loro sistema di adattamento, hanno bisogno di incrementare la loro parte introversa. Essi tendono a non conoscere i loro bisogni profondi, i loro desideri, le loro emozioni più autentiche, in quanto il loro sforzo è stato tutto nella direzione di modellarsi sulle esigenze del mondo esterno, che per loro è l’unica realtà che conta. Tendono a dipendere dai riconoscimenti esterni. La meditazione è una pratica di introversione, molto utile per riequilibrare gli estroversi.

Per gli introversi… Per loro è importante conoscersi, star bene nella propria pelle, realizzare le proprie potenzialità, avere spazio e privacy sufficienti, essere liberi di seguire la propria strada. Sono convinti che i veri valori vengano “da dentro”, quindi tendono a difendere il loro territorio. Ne deriva che spesso, di fronte a proposte esterne, essi dicano di no, come per tutelarsi dall’invasione. Sentono fortemente il bisogno di rimanere fedeli a se stessi e soffrono di quelle situazioni esterne che chiedono loro troppo adattamento. Se infatti devono adattarsi a situazioni che non possono essere integrate con il loro mondo interno, hanno la sensazione di tradirsi e di esser falsi. Mentre l’estroverso tende ad adattarsi alla realtà esterna, l’introverso fa il contrario: cerca di adattare la realtà esterna a sé. Se si trovano in contesti che sono in sintonia con il loro mondo interno, allora possono sembrare dei perfetti estroversi. Hanno bisogno di meno riconoscimenti esterni rispetto agli estroversi. Anzi, gli introversi hanno spesso un atteggiamento di diffidenza nei confronti di riconoscimenti troppo espliciti o frequenti. L’introverso può giungere a una decisione solo riflettendo al suo interno, senza comunicare una parola agli altri e alla fine magari credere di aver messo gli altri a conoscenza di ciò che ha pensato ….. In effetti lo ha fatto, ma tutto al suo interno!. La loro sfida evolutiva è quindi imparare a usare l’estroversione anche in situazioni non congeniali al loro mondo interno.

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Sensor/iNtuitor (Sensoriale / iNtuitivo)

Questa distinzione riguarda la modalità con cui tendiamo a elaborare le informazioni che riceviamo dal mondo esterno.

Il tipo sensoriale è interessato a ciò che si vede, si tocca e si sente: fa quindi affidamento sui sensi come mezzo fondamentale per raccogliere ed elaborare informazioni Il tipo sensoriale è pratico, realistico e ha i piedi per terra. E’ interessato all’esperienza concreta, alle cose tangibili (no alle teorie, alle spiegazioni, ai concetti generali); le domande giuste per interessare un Sensor sono: chi lo fa? cosa? come? (non perché? e se? Se fosse?). Tende a focalizzarsi sui fatti e sui dettagli e non sulle interpretazioni. Ama i lavori che producono risultati tangibili e non fa molto affidamento su fantasia, immaginazione e intuito.

L’intuitivo tende invece a raccogliere e tradurre le informazioni sensoriali in intuizioni, possibilità, significati e a creare relazioni tra esse. L’intuizione e la visione globale è infatti il suo modo di raccogliere e dare senso alle informazioni e tende a cogliere il senso generale e la visione complessiva degli argomenti che tratta. Trascura invece i dettagli e anzi ne è infastidito. Prova piacere nel sapere come funzionano le cose e ricerca le correlazioni tra esse. Ama fare progetti e guardare al futuro.

Thinker / Feeler (Riflessivo/Emotivo)

Questa distinzione riguarda il modo in cui tendiamo a prendere le decisioni.

Il tipo Thinker è razionale, distaccato, poco coinvolto e analitico. Guarda ai principi generali più che alle circostanze particolari e cerca di far rientrare il particolare nel generale.

In una disputa si basa su ciò che è vero o falso piuttosto che su ciò che può creare armonia. Per la persona Thinker è infatti più importante sentirsi nel giusto piuttosto che essere amato.

La sua forza è l’acutezza della visione generale e dei principi; il suo punto debole è la mancanza di empatia e grounding relazionale: quindi può rischiare di produrre teorie astratte che non tengono conto delle persone.

Il tipo Feeler invece è più partecipe e coinvolto. Prende gli avvenimenti in maniera personale ed è ferito dalle critiche. Ha facilità a mettersi nei panni degli altri e nel decidere tiene conto dei sentimenti delle persone, più che dei principi astratti e di ciò che è bene o vero in assoluto. Preferisce infatti l’armonia e il benessere delle persone alla chiarezza. Ha qualche difficoltà a chiedere per sé ed è subito pronta a ritirare qualsiasi cosa abbia offeso qualcuno; è imbarazzato dai conflitti e cerca di evitarli o di smorzarli. La sua forza è l’empatia e il radicamento relazionale mentre la sua debolezza è non vedere la prospettiva più generale.

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Judger / Perciever (Giudice / Percettore)

Questa distinzione riguarda il come ci orientiamo nella vita, ovvero il nostro atteggiamento generale nel relazionarci con gli altri ed è la più importante sorgente di tensioni relazionali.

La persona che ha la preferenza tipologica Judger ama programmare e pianificare: crea intorno a sé un ambiente strutturato, ordinato e controllato. E’ risoluta e ha facilità a prendere decisioni: segue le regole precostituite e i piani già formati. Non ama le sorprese e gli imprevisti. Crea liste di cose da fare e ha piacere di cancellare ciò che ha scritto sulla lista una volta che ha eseguito il compito. Ama infatti portare a termine i lavori mentre detesta lasciare le cose in sospeso e non definite.

Chi ha una preferenza Perciever invece è un “improvvisatore” che tende a creare intorno a sé un ambiente che gli permette di essere flessibile, spontaneo e capace di reagire alla varietà di situazioni che si possono presentare. Prendere decisioni è fonte di stress e preferisce quindi tenersi le “porte aperte”. Il Perciever si distrae facilmente e passa da una cosa all’altra: ama esplorare, non pianificare. L’ordine non è molto importante, ciò che conta è la creatività, la spontaneità e l’abilità a rispondere agli altri. Ama trasformare il lavoro e lo studio in gioco.

Come abbiamo detto la distinzione judger/perceiver è quella che dà maggiori problemi relazionali: i Perceiver tendono a vedere i Judger come mentalmente rigidi, chiusi e “fissati”; i Judger vedono invece i Perceiver come poco direzionati, indecisi e non affidabili.

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TIPI UMANI E ORIENTAMENTO PERSONALE

“La felicità più grande risiede nel praticare un talento che fa parte della nostra natura”

J.W. Goethe

Credo che il miglior augurio che possiamo fare a una persona sia di diventare ciò che è attraverso la

consapevolezza delle proprie inclinazioni e lo sviluppo dei suoi talenti. Ma in che modo può avvenire

questo? Che possibilità abbiamo di essere quello che sentiamo più coerente con la nostra essenza?

Come puoi realizzare la tua unicità?

Come detto in precedenza è anche per cercare di rispondere a queste domande che ho scritto questo

libro. Nel farlo ho tenuto come stella polare una frase di Umberto Galimberti che mi è rimasta impressa

e che ben sintetizza un percorso che, se già non lo hai fatto, ti invito a intraprendere:

“conosci te stesso, individua la tua virtù e falla esplodere!”.

La persona che riesce a fare questo promuove e diffonde in sé e negli altri benessere e creatività.

Dal momento che, come ci insegna la saggezza popolare, dalle rape è ben difficile spremere sangue, è

molto utile capire quindi quali sono le caratteristiche personali che ci contraddistinguono, ovvero “che

tipo siamo”. Dentro ognuno di noi esiste infatti un potenziale circolo virtuoso tra inclinazioni e talenti…

le tue inclinazioni sono collegate ai talenti che possiedi che, per esprimersi, non possono fare a meno delle tue

inclinazioni naturali.

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Avere consapevolezza delle caratteristiche fondamentali che costituiscono la struttura delle personalità

credo sia un buon sistema per comprendere, scoprire e discriminare elementi molto importanti per

l’orientamento personale e professionale:

BB comprendere come “funzioniamo”, ovvero quali sono le nostre inclinazioni e i nostri

atteggiamenti relazionali per poi riflettere su cosa ci risulta più naturale e dove possiamo

allenarci per migliorare.

BB scoprire dove risiedono i nostri talenti in relazione alle sfide personali e professionali che

desideriamo affrontare

BB discriminare se ciò che stiamo facendo (nello studio e/o nel lavoro) è coerente o in contrasto

con le nostre preferenze tipologiche e con le caratteristiche che esprimiamo naturalmente.

Del resto, come disse Steve Jobs nella celebre lezione magistrale ai laureati di Stanford...

L’unico modo di fare un grand elavoro è amare quello che fai. Se non l’hai aoncora trovato, continua a cercare,

e non accontentarti

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TIPI UMANI E RELAZIONI POSITIVE

“Più conosci, meno giudichi”

Mauro Scardovelli

E’ nota la tendenza dell’essere umano a etichettare e catalogare le persone. Tale atteggiamento crea

distanza relazionale e può dar luogo a fraintendimenti e stereotipi. Non a caso Gregory Bateson,

straordinario pioniere degli studi sulla comunicazione, era solito domandare ai suoi allievi:

“sai che la modalità comunicativa che utilizzi maggiormente è il fraintendimento?”

Ma se “etichettare” e “fraintendere” sono attività che facciamo ogni giorno senza accorgercene, è

possibile imparare da questo per diventare più consapevoli e abili nelle relazioni? Credo di sì, del resto

il modo stesso con cui descriviamo le persone e ciò che ci circonda è un importante punto di partenza,

in quanto indirettamente racconta come siamo fatti e come vediamo il mondo.

Accettazione o Criticismo?

E’ come rispondi a questa domanda ciò che fa davvero la differenza nelle relazioni che hai con le persone (te compresa!)

La prima opzione è la premessa per avere relazioni positive e ci rende morbidi e leggeri, la seconda

invece ci rende duri, “pesanti”, talvolta crudeli. E’ quindi fondamentale lasciare andare il giudizio (sia

per sé che per gli altri) per poter conoscere e conoscersi. La strada maestra per fare tutto questo è vivere

la nostra tipologia in modo evoluto e di questo parleremo nel paragrafo successivo.

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Se utilizzata in un’ottica umanistica, la conoscenza delle tipologie umane può aiutarti a passare

dal criticismo-giudizio all’accoglienza-valorizzazione delle differenze, favorendo così l’incontro delle

risorse che ogni persona può portare.

A proposito di accoglienza e valorizzazione… pensa a come ti poni solitamente nei confronti dell’altro

e rifletti su questa domanda:

La tua attenzione è focalizzata sul comprendere i bisogni e le risorse della persona che hai di fronte?

Se sei rimasto un po’ spiazzato da questa domanda, credo che la teoria dei tipi umani rappresenti un

ottimo strumento per allenarti nel Type Watching (*)

(*) IL TYPE WATCHING, ovvero l’arte di celebrare le differenze

A differenza dei nostri schemi che ci portano a “etichettare gli altri”, il type-watching insiste sugli aspetti positivi al fine di celebrare le differenze piuttosto che stigmatizzarle.

Diventare un type-watcher richiede pratica e molta pazienza.

Alcune indicazioni sul Type Watching (T.W.):- Il T.W. più lo si fa e più lo si vuol fare! (si può partire per comprendere come mai con certe persone andiamo più d’accordo per arrivare ad applicare questo modello per capire le diverse culture presenti in un paese).- Spesso chi prova fastidio nell’essere etichettato, etichetta gli altri; ciò ci deve insegnare che nell’attività di T.W. dobbiamo sempre essere attenti e rispettare i diritti degli altri.- Quando determiniamo il tipo di qualcuno non dobbiamo dimenticare che facciamo questa valutazione partendo dalla nostra tipologia; esiste quindi una contaminazione di quest’ultima e più in generale della nostra esperienza su ciò che stiamo osservando.- In generale è meglio iniziare con quelle caratteristiche che sono anche atteggiamenti relazionali e quindi più facilmente visibili (per esempio introverso/estroverso o judger/perciever).- All’inizio è più difficile classificare chi si conosce bene poiché le molte informazioni disponibili in dettaglio rendono più difficile identificare la struttura e le linee generali. Da questo punto di vista una persona estranea rappresenta una interessante “tabula rasa” dalla quale poter cogliere poco per volta le diverse informazioni.

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Il modello dei tipi umani può quindi essere molto utile nelle relazioni in quanto serve non solo a

comprendere come “funzioniamo”, ma può aiutarci a capire cosa è importante per l’altro, ovvero

quali sono gli aspetti di cui è importantissimo tener conto affinché la relaziona possa essere positiva e

costruttiva. I diversi tipi umani sottendono infatti convinzioni e valori che vanno non solo compresi e

rispettati ma che possono diventare delle potenti leve per motivare e costruire “ponti relazionali”.

A tal proposito ricorda che…

accordare il tuo strumento mentale con quello dell’altro favorisce una trama relazionale ove comunicazione e

creatività possono liberamente fluire verso la realizzazione di obiettivi condivisi.

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esercizio

Per saperne di più a proposito dei “valori chiave” di ogni tipologia, ti invito a guardare con attenzione

questa tabella. Annota i valori che senti “più tuoi” e chiedi poi alle persone con cui studi o lavori di fare

lo stesso su di sé…

Estroverso:

Rassicurazione

Relazione

Espressione di sé

Gruppo

Introverso:

Privacy

Poter pensare senza troppe chiacchiere attorno.

Ascolto

Tempi e spazi per sé

Sensor

Qui ed ora

Presente

Dettaglio

Sequenzialità

Utilità / Praticità

Intuitor

Futuro

Immaginazione

Sognare

Visione

Conoscenza

Thinker

Chiarezza

Principi

Verità

Giustizia

Feeler

Armonia

Accordo

Calore nella relazione

Gioia degli altri

Judger:

Pianificazione

Regole / Ordine

Senso di responsabilità

Piacere nel programmare

Prevedibilità

Sicurezza

Perciver:

Improvvisazione

Novità

Nuove opportunità

Piacere nel fare le cose “seguendo l’onda”

Possibilità

Sognare ad occhi aperti

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TIPI UMANI ED EVOLUZIONE PERSONALE

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo

Mahatma Gandhi

Uno degli aspetti a mio avviso più interessanti della teoria dei tipi umani è che essa può esser

considerata non solo uno strumento di conoscenza di sé e degli altri ma anche un’occasione di sviluppo

ed evoluzione personale.

Per addentrarci in queste riflessioni è innanzitutto importante chiarire il concetto di livello evolutivo. A

tal fine può essere utile prendere le mosse da un immagine molto familiare nella ricerca Aleph6: l’ovoide

di Assaggioli, un simbolo utilizzato appunto per indicare i differenti livelli della personalità, ovvero stati

di coscienza caratterizzati da intenzioni, atteggiamenti e filtri percettivi molto diversi tra loro.

6 Cfr Mauro Scardovelli, Conoscenza e liberà, Edizioni Liberodiscrivere, Genova 2008

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E’ fondamentale infatti avere ben presente che …

il mondo che ti circonda è molto diverso a seconda del livello evolutivo su cui sei sintonizzato.

Le tipologie umane possono quindi lavorare a differenti livelli evolutivi e presentano caratteristiche

molto differenti a seconda del livello che abitano.

Nel livello più basso il mondo appare come un campo di battaglia

Qui domina la legge della giungla, ovvero o si attacca o si scappa: mors tua vita mea! Potremmo

chiamare questo livello di consapevolezza la scorciatoia primitiva. Del resto molto tempo fa all’uomo

primitivo serviva un sistema di reazione rapido per garantirsi la sopravvivenza: una differenza di qualche

millesimo di secondo nel reagire a un segnale proveniente dall’ambiente poteva significare la vita o la

morte dell’individuo. Pertanto, per far fronte a tali condizioni e in assenza di una corteccia cerebrale

sviluppata, la natura ha previsto appunto una scorciatoia primitiva che tutti gli esseri umani hanno

ancora in sé. Seguendo questo circuito, l’informazione raggiunge istantaneamente il sistema limbico

del cervello e più specificamente un punto chiamato “amigdala” dove verrà analizzata. Questa parte

del cervello tratta l’informazione secondo tre principi, il cui scopo è essenzialmente quello di assicurare

la sopravvivenza fisica e che, in uno stadio evolutivo primitivo, avevano la loro piena ragion d’essere:

1) la paura (garantire la sicurezza)

2) l’istinto riproduttivo (assicurare la continuazione della specie)

3) la difesa del territorio (garantire uno spazio di sopravvivenza)7

E’ a questo livello che la nostra tipologia mostra i suoi tratti più reattivi, estremi e, quindi, meno utili a

favorire il benessere nostro e di chi ci sta accanto. A questo livello solitamente si può correre uno dei

seguenti rischi:

7 Cfr Annie Marquier, Usare il cervello del cuore, Edizioni Amrita, Torino 2009

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1) utilizziamo la nostra tipologia in modo “estremo” (ma questo spesso aumenta la distanza

relazionale ed emotiva tra le persone)

2) reagiamo con la tipologia opposta (ma come meccanismo di difesa e non come scelta

consapevole e adulta).

La tua tipologia presenta potenzialità e aspetti critici ma i conflitti distruttivi si hanno quando ti trovi nel livello di

consapevolezza più basso

Con l’intento di integrare e ibridare in maniera feconda le scoperte nel campo della neurobiologia con

la teoria psicologica del tipi umani, l’ipotesi che qui si avanza è che questa scorciatoia primitiva abbia

da un lato caratteristiche di base comuni a tutti gli esseri umani e dall’altro declinazioni specifiche che

dipendono appunto dalla nostra tipologia.

Quando per esempio una persona perciever guarda il mondo da un basso livello evolutivo, la sua parte

emozionale entrerà spesso in stato di allarme, a causa magari delle troppe “parentesi aperte” ed ecco,

a questo livello, due sono le ipotesi di (tentata) soluzione:

1) il tratto Perciver si estremizza ancora di più, finendo per aprire ancora più parentesi senza poi riuscire

a chiuderle e finirà nello sconforto e nella rassegnazione;

2) la persona utilizza la tipologia opposta - il Judger in questo esempio - per reazione e per difesa. Tale

tipologia agirà molto probabilmente in modo rigido e giudicante, finendo così per creare contraccolpi

emozionali negativi.

Nel livello intermedio abita l’io adulto (l’io governo)

Qui c’è la legge del do ut des, ovvero la logica del commercio e dello scambio. Ognuno guarda al

proprio interesse particolare e cerca di massimizzarlo, senza necessariamente nuocere all’altro ma

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senza neppure curarsene più di tanto. A questo livello possiamo dire che “tolleriamo” la tipologia altrui

e i tratti tipologici secondari che abitano in noi. Potremmo dire, per esempio, che se la mia tipologia è

Judger posso sopportare ch in me e negli altri esistano dei tratti Perciever ma non ne riconosco a fondo

l’utilità e la bellezza.

Solo nel terzo livello la visione si trasforma in modo radicale

Si scopre infatti che non siamo solo in relazione, ma siamo interconnessi con le altre persone a un

livello molto profondo. Qui c’è la legge dell’Ubuntu (tutto è uno) e il conflitto si scioglie alla radice.

Quando raggiungiamo questo stato è infatti del tutto innaturale farsi prendere dalla fretta o dalla

paura, diventare violenti e giudicare qualcuno, innaturale come darsi apposta una martellata su un

piede. Per usare le parole di Mauro Scardovelli8: “se ci accorgiamo che il serpente di cui avevamo paura

era solo una corda, la nostra paura cessa naturalmente ma non perché abbiamo acquisito più coraggio,

bensì perché avere paura non ha più senso alcuno”.

Se io non alleno la capacità di distinguere se la mia “voce tipologica interna” è evolutiva o involutiva,

rischio di dare ascolto e fiducia alle mie istanze meno evolute. In questi casi, l’Io, inteso come “governo

della persona”, non evolverà e le mie relazioni in quel momento saranno distruttive. E’ anche così che

si distruggono le relazioni e i gruppi di lavoro!

Come dice Annie Marquier nel suo ultimo illuminante testo la nostra percezione della realtà non

equivale necessariamente alla realtà, ma dipende dal circuito cerebrale usato dalla coscienza per

percepirla. E’ noto infatti che tutto ciò che percepiamo con i sensi - vista, udito, tatto, odorato, gusto

- viene trasmesso a un punto del cervello chiamato “talamo”. Quello che invece è meno noto (e che

recenti scoperte scientifiche stanno dimostrando) è che in base allo stato di coscienza della persona

l’informazione percepita può prendere vie diverse, corrispondenti a differenti parti del cervello. Ecco

che, in funzione della via seguita dall’informazione, l’essere umano avrà una certa percezione delle cose,

che provocherà una serie di reazioni fisiche, emozionali e mentali più o meno appropriate, tutt’altro

che dipendenti unicamente dalla situazione oggettiva, come alla mente razionale piacerebbe pensare.

8 Psicologo e psicoterapeuta. Trainer pnl e fondatore di Aleph pnl umanistica integrata. Autore di numerosi libri e pubblicazioni. Più semplicemente una bella persona e un ricercatore entusiasta che ho il piacere di frequentare da più di dieci anni.

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Del resto sappiamo bene che due persone poste nella stessa situazione possono avere reazioni molto

diverse! Victor Frankl a tal proposito amava ricordare che ….

tra stimolo e risposta c’è uno spazio. E’ proprio in questo spazio che si trova il tuo potere di scegliere la risposta ed è in

questa risposta che si trova la tua crescita e la tua libertà.

La chiave è quindi avere chiara visione di ciò che sta succedendo, fermarsi e tirarsene fuori così da

risalire a un livello alto di coscienza. In pratica ricordarsi quotidianamente delle parole di Einstein:

un problema non può essere risolto con o stesso tipo di pensiero che lo ha generato.

Facendo esperienza di questo modello, impariamo a riconoscere ciò che accade al nostro interno e

facciamo quindi il primo passo. Il secondo passo, che è il più difficile, è accogliere i conflitti tra le

“spinte tipologiche” che abitano in noi senza giudicarle.

E tu? …. con che occhio ti guardi?

Se lo sguardo è accogliente ed equanime io posso integrare i valori delle parti coinvolte e crescere in

consapevolezza. Ecco che il mio “io – governo” è una autorità nel senso più evoluto del termine (dal

latino “augere”, far crescere). Se invece sostengo le ragioni soltanto di una parte, ovvero di un “tipo”,

alcune mie parti non si sentiranno riconosciute e il “governo interno” perderà autorevolezza e credibilità.

Facilmente sceglierà la strada dell’autoritarismo, ovvero del “capo”, maestro nel giudicare ciò che non

va così come dice lui). Ecco perché è molto importante praticare un frequente “automonitoraggio dei

nostri stati interni” così da verificare se stiamo andando verso l’evoluzione o l’involuzione. La tabella

che trovi nella pagina che segue può essere di un qualche aiuto a riguardo…

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esercizio

Nella tabella che segue trovate alcuni indicatori di quando “viviamo la nostra tipologia” a livello non

evoluto e altri indicatori di quando invece stiamo nel mondo a livello evoluto. Cerchia gli atteggiamenti

in cui ti ritrovi maggiormente …. può essere un’utile occasione per riflettere e migliorare:

TIPOLOGIAINDICATORI DI UN BASSO LIVELLO

DI EVOLUZIONE INDICATORI DI UN ALTO LIVELLO

DI EVOLUZIONE

ESTROVERSO (E)

Non sai bene come stai se non in relazione a ciò che ti rimandano gli altri.

Non ascolti i tuoi bisogni.

Se non hai qualcosa da fare ti senti irrequieto.

Ti senti in contatto con gli altri e con il mondo esterno.

Trovi piacevole comprendere gli altri e adattarti alle situazioni.

INTROVERSO (I)

Fai fatica a condividere i tuoi pensieri e interessi.

Percepisci l’eccesso di stimoli dal mondo esterno come stress.

Ti senti in contatto con te stesso e ti ascolti.

Ascolti gli altri con attenzione e discrezione.

Esprimi in modo chiaro e sintetico il tuo punto di vista.

SENSORIALE (S)

Dai attenzione ai soli aspetti pratici e materiali.

Trovi fastidioso confrontarti su concetti e idee se non hanno applicazione immediata.

Non hai visione del futuro e delle sue possibilità

Sai osservare in modo preciso e concentrato.

Sei metodico e tendi a iniziare e terminare le cose in modo naturale.

INTUITIVO (N)

Hai poca stabilità di interessi

Nel lavoro e nello studio non hai perseveranza.

Salti alle conclusioni velocemente.

Scambi le possibilità con i fatti.

Hai buona visione delle potenzialità e possibilità di cambiamento.

Sei efficace nel mettere in relazione le cose e lo trovi piacevole..

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THINKER (T)

Ti irrigidisci sulle tue posizioni.

Pensi che i principi siano più importanti delle singole persone

Fatichi a metterti nei panni degli altri e comprenderne il punto di vista.

Sei chiaro e preciso.

Non ti agiti facilmente

Sei affidabile

FEELER (F)

Ti offendi e sei permaloso

Hai paura dei conflitti e tendi a sfuggirli

Hai difficoltà a dire cosa preferisci e a chiedere per te..

Comprendi l’altro e cerchi anche il suo benessere.

Favorisci naturalmente l’armonia e lo star bene insieme.

Valorizzi te e chi hai attorno.

Provi gioia nel condividere.

JUDGER (J)

Hai un atteggiamento giudicante e sprezzante.

Sei convinto di avere ragione e di sapere come devono essere fatte le cose.

Tendi a rinviare il tempo del divertimento e del rilassamento.

Sei preciso e meticoloso.

Sei affidabile e tendi a finire le cose rispettano i tempi.

Sei coerente

PERCEIVER (P)

Ti carichi di troppi progetti

Non ti fermi fino a che non sei impegnato fino alla punta dei capelli.

Pretendi di cavartela sempre improvvisando ma se non ci riesci ti senti frustrato

Vedi opportunità e alternative (anche nelle difficoltà e negli imprevisti).

Sei flessibile e dinamico.

Ami fare tante cose

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Un’ultima pro-vocazione per concludere questa prima parte dedicata agli appunti teorici….

La vita ti mette continuamente di fronte a delle opzioni e in ogni istante tu scegli se…

BB Adattarti alla situazione (Estoversione) o riferire la situazione esterna a te stesso (Introversione)

BB Concentrare l’attenzione su quello che hai davanti agli occhi (Sensor) o immaginare possibilità

diverse (iNtuitor)

BB Analizzare in maniera impersonale (Thinker) o fare valutazione personali (Feeler)

BB Vivere gli eventi in maniera diretta, via via che si svolgono (Perciver) o organizzare gli eventi in

maniera razionale e prepararti ad affrontarli (Judger)

Scegliere in modo attivo e consapevole come comportarsi o agire in modo reattivo e quindi inconsapevole testimonia

giorno per giorno il nostro livello evolutivo!

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SECONDA PARTE

GLI STRUMENTI OPERATIVI

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Per comprendere quali sono le tue preferenze tipologiche con le loro sfaccettature, ti propongo alcuni

esercizi e ti suggerisco di farli con seria leggerezza:

BB leggi le presentazioni degli “otto tipi in cerca di autore” e scegli per ogni coppia quello

che ti assomiglia di più. Di ogni descrizione sottolinea poi le parti in cui ti riconosci e rispondi

alle domande a fine pagina.

BB fai i giochi proposti nella sezione “quali colori hai dentro?” e leggi il brevissimo profilo

generale che emerge e l’appendice sulle preferenze cerebrali.

BB compila il “questionario di orientamento personale:” da qui emergerà il tuo “profilo

tipologico“ più completo (che potrai trovare e leggere in appendice).

BB esercitati con le schede “tipologie e contesti” così da scoprire se e in che modo i tuoi

contesti di vita (scuola/lavoro – famiglia – tempo libero) influenzano il tuo “accento relazionale”.

BB leggi i “4 racconti per intuire” (possibilmente prima di andare a letto). Leggine solo uno per

volta senza rifletterci sopra. Lascia che nel sonno o al mattino arrivino le intuizioni di cui hai

bisogno.

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OTTO TIPI IN CERCA DI AUTORE

DA DOVE RICAVI ENERGIA?

ESTRO

Ciao a tutti. Come va? Mi fa piacere essere qui e avere al possibilità di presentarmi parlando con voi. Mi chiamo Estro. Per me è fondamentale tutto quello che mi capita attorno. Sono un tipo stimolato dalle richieste del mondo esterno e che tende ad adattarsi ad esse: insomma di solito dico sì troppo presto e no troppo tardi. Forse perché sono influenzato dalle aspettative e dall’attenzione degli altri? Del resto è su questo che misuro il mio valore.Solitamente parlo tanto e senza riflettere molto. Dicono che sono una persona cordiale e amichevole. E’ vero soprattutto nei confronti degli altri, non tanto con me stesso: infatti spesso faccio fatica a riconoscere le mie esigenze e i miei bisogni. Divento irrequieto quando lo stimolo esterno non supera una certa soglia e, quando sono stanco,

per ricaricarmi, ho bisogno di uscire di casa o di fare qualcosa insieme ad altri.

INTRO

Ciao. Mi fa piacere parlare di me in forma scritta. A parlarvi di persona sarei stato più in difficoltà. Io sono un tipo che preferisce ascoltare piuttosto che parlare e, dopo essere stato in gruppo, mi ricarico stando un po’ da solo. Ho bisogno infatti di pace, tranquillità e spazio per me stesso. Detesto per esempio essere interrotto soprattutto quando sono co ncentrato su qualcosa. Quando poi devo prendere una decisione sono solito ritirarmi in solitudine per avere chiarezza.Ho la tendenza a riflettere e a voler approfondire le situazioni e so che alcune persone trovano un po’ pesante questo mio atteggiamento. Io invece sono innervosito da chi parla tanto e da chi lo fa senza prima riflettere. Del resto io penso prima di parlare e mi piacerebbe che gli altri facessero la stessa cosa.Mi sento energizzato dal flusso di pensieri e idee che produco al mio interno ma di solito non sento il bisogno di condividere con gli altri le mie riflessioni; sono anzi affaticato dalle discussioni. Amo tuttavia confidarmi con gli

amici intimi e quando mi sento particolarmente a mio agio posso persino assomigliare al mio amico Estro.

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ASSOMIGLI PIU’ A ESTRO O A INTRO?

Assomiglio di più a

Aspetti del personaggio in cui mi ritrovo particolarmente:

Aspetti del personaggio in cui NON mi ritrovo:

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OTTO TIPI IN CERCA DI AUTORE

COME ACCEDI ALLE INfORMAZIONI E ALLE PERCEZIONI?

SENCiao ragazzi. Io sono SEN. Sono un tipo pratico, concreto, uno con i piedi per terra. Sono infatti interessato a ciò che si vede, si tocca, si sente: insomma all’esperienza concreta e alle cose tangibili. Non mi piace invece ascoltare le teorie, le spiegazioni astratte e i concetti generali. Le domande che mi faccio e che spesso rivolgo alle persone con cui collaboro sono: Che cosa? Come? Chi lo fa? Difficilmente mi sentirete chiedere il perché? o perdere tempo a chiedermi “e se fosse? “e se invece?”. Per me è molto meglio focalizzarsi su quello che ho sotto gli occhi, sui fatti e sui dettagli e non sulle interpretazioni o sulle diverse possibilità. Per fare un esempio, quando guardo un’aiuola io vedo i singoli fiori e non il giardino nel suo complesso. Del resto io adoro concertarmi su ciò che faccio al momento, vivo nel presente e il futuro non mi interessa più di tanto. Infatti non faccio affidamento su immaginazione e intuito e nel lavoro preferisco occuparmi del mio ambito, piuttosto che conoscere l’ambito più grande nel quale sono inserito. Quando mi danno istruzioni ho bisogno che siano chiare e dettagliate.In conclusione se avete voglia di pensare al futuro o di impegnarvi nella fantasia, non cercatemi! Io preferisco

occuparmi di ciò che ho sotto mano, qui ed ora!

INTUEhilà! Mi chiamano INTU perché mi viene naturale intuire, avere visione complessiva, ovvero tradurre ciò che vedo e sento in intuizioni, possibilità e relazioni tra le diverse cose Tendo a cogliere il senso generale, la cornice, la visione complessiva e mi piace porre le cose in uno schema di riferimento teorico. Amo fare progetti, guardare al futuro più che al presente o al passato. Molto spesso esco dallo schema sequenziale, ovvero fare una cosa, concluderla e poi iniziarne un’altra. Preferisco invece un approccio “a salti” che mi faciliti il collegare le cose tra loro: per esempio mi piace leggere più libri per volta, e se non sono romanzi magari inizio a metà, per poi magari tornare indietro.I dettagli non mi interessano, li trascuro e anzi ne sono infastidito. Mi piace invece sapere come funzionano le cose, l’humour e i giochi di parole e, come ti ho detto, ricercare le correlazioni tra le cose.I miei amici mi dicono che tendo a dare risposte generali a quesiti specifici e che spesso sembro assente e un po’ con “la testa tra le nuvole” ….forse è perché penso più cose alla volta?Quando mi capita di coordinare un gruppo di persone, tendo a dare istruzioni generali e mi aspetto che vengano correttamente interpretate. Detesto infatti scendere nelle istruzioni particolari e questo vale anche per le istruzioni che mi piace ricevere dagli altri; mi basta avere la visione generale e conoscere la struttura complessiva entro cui il loro lavoro è inserito e apprezzo poi il sentirmi libero di muovermi.

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ASSOMIGLI PIU’ A SEN O A INTU?

Assomiglio di più a

Aspetti del personaggio in cui mi ritrovo particolarmente:

Aspetti del personaggio in cui NON mi ritrovo:

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OTTO TIPI IN CERCA DI AUTORE

COME PRENDI LE DECISIONI?

THINK

Sono una persona che tende a prendere decisioni in modo impersonale, ovvero mi baso sulla logica e sull’analisi della situazione. Per me contano molto regole, leggi e principi. Forse per questo dicono che sono distaccato e poco coinvolto ma per me è importante essere calmo e obiettivo anche in situazioni difficili. I miei valori guida sono quelli della giustizia e della coerenza. Guardo all’etica e ai principi generali più che alle circostanze particolari. In pratica per me è più importante fare la cosa giusta che essere approvato e apprezzato dagli altri. Del resto mi baso più sulla mente che sul cuore e ho una buona capacità di prevedere e pianificare gli ostacoli in maniera realistica.

Ho fiducia nella libertà intellettuale e di coscienza e nei diritti dei singoli.Tendo invece a rinviare quando si tratta di considerare gli aspetti interpersonali; del resto il mio motto sul lavoro è “prima raggiungiamo l’obiettivo poi ci chiediamo se stiamo bene”.

fEEL

Ciao a tutti! Come va? Io bene. Innanzitutto desidero dirti che sono contento che tu mi stia ascoltando e spero di non annoiarti. Mi chiamo Feel e sono una persona che nutre molto interesse per i sentimenti delle persone. Quando prendo una decisione mi viene naturale farlo tenendo conto del rapporto con gli altri e dei bisogni delle persone. Più che dei principi astratti o di ciò che è vero in assoluto, ciò che conta per me sono i valori condivisi e l’andare d’accordo. Infatti preferisco l’armonia e il benessere delle persone alla chiarezza

Mi faccio coinvolgere dalle situazioni e mi sento ferito dalle critiche. I miei amici dicono che me la prendo a livello personale! Ripongo fiducia nel consenso, nella compassione e nella lealtà. Sento un senso di responsabilità verso gli altri e ho una certa facilità a mettermi nei panni degli altri: del resto sono molto abile a prevedere le necessità e le reazioni degli altri e ho una buona comprensione del linguaggio del corpo e del come vengono dette le cose. Se penso di avere offeso qualcuno sono subito pronto a ritirarmi e a chiedere scusa; del resto pongo al primo posto il desiderio di essere coinvolto positivamente con le persone. Cerco quindi di evitare tutto ciò che mi distoglie da questa priorità e, visto che sono imbarazzato dai conflitti, cerco di evitarli o di smorzarli. Del resto il mio motto sul lavoro è “prima viene lo star bene insieme poi gli obiettivi”. Sono infatti preoccupato del benessere degli altri ma spesso ho invece qualche difficoltà a chiedere per me, ovvero a dire di cosa ho bisogno e cosa preferisco.

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ASSOMIGLI PIU’ A THINK O A fEEL?

Assomiglio di più a

Aspetti del personaggio in cui mi ritrovo particolarmente:

Aspetti del personaggio in cui NON mi ritrovo:

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OTTO TIPI IN CERCA DI AUTORE

QUAL è IL TUO ATTEGGIAMENTO NELLA VITA?

JUDGEBuongiorno. Quando poco fa ho saputo che questa mia presentazione sarebbe finita su un testo sono rimasto spiazzato e a ma questa sensazione di spiazzamento non piace nemmeno un po’. In caso di vostre future richieste vi chiedo pertanto di darmi più preavviso. Del resto io sono un tipo che desidera sapere il prima possibile cosa accadrà in modo da prepararmi e non sono pronto né amo l’imprevisto; non per nulla i miei amici mi chiamano il pianificatore! Mi piace infatti creare intorno a me un ambiente ordinato e controllato. Sono una persona risoluta e ho facilità a prendere decisioni anche se non dispongo di tutti gli elementi. Tendo a seguire le regole e, pianificato il lavoro, mi attengo ai piani fatti. Sono convinto che se ognuno facesse ciò che deve fare le cose andrebbero meglio!Come avrete capito preferisco le situazioni strutturate e l’organizzare tempo e sforzi per rispettare obiettivi e scadenze mentre non mi piacciono gli imprevisti e sono restio al cambiamento. Amo portare a termine i lavori che ho iniziato mentre detesto lasciare le cose in sospeso, non definite. Ho infatti un grande senso di responsabilità e sono molto fedele alla parola data. Mi piace avere le cose sotto controllo e decidere, dal momento che quasi sempre ho le idee chiare sul che cosa bisogna fare.In genere non mi accorgo invece delle mie esigenze fisiche fino a che non crollo e tendo a rinviare il tempo del divertimento

e del relax a quando ho finito tutto ciò che devo fare. Insomma “prima il dovere e poi il piacere!”

PERCIECiao ragazzi. Mi chiamo Percie. Chi mi conosce sa che sono un tipo curioso, adattabile ed entusiasta. Reagisco con flessibilità a tutto ciò che accade e che attira la mia attenzione. Sono infatti un “improvvisatore” e tendo quindi a creare intorno a me un ambiente che mi permette di essere flessibile, spontaneo, adattabile e capace di reagire alla varietà di situazioni. Quando devo decidere, infatti, spesso non mi accontento delle informazioni che ho raccolto in merito e, dopo aver deciso, vado comunque in cerca di nuove opzioni. Del resto, a esser sinceri, prendere decisioni mi causa stress e allora preferisco tenermi “le porte aperte”.Mi distraggo facilmente e amo passare da una cosa all’altra, esplorare l’ignoto, giocare al gioco del “se fosse…”. Non mi piace invece pianificare. Forse anche per questo tendo a caricarmi di troppi progetti e non mi fermo fino a che non sono impegnato fino alla punta dei capelli e mi diventa impossibile portare a termine tutto. L’ordine per me non conta molto anche se devo ammettere che a volte vorrei essere più ordinato. Ciò che conta di più è la creatività, la spontaneità e l’abilità a rispondere agli altri, E per questo che cerco di trasformare il lavoro in gioco e per farlo cambio spesso l’argomento di discussione seguendo l’ispirazione del momento anche perché ritengo che la scelta giusta si mostrerà strada facendo. Mi sento insomma come un surfista: quel che conta è capire il momento in cui l’onda sta cominciando a formarsi e lasciarsene portare, affidarsi e partecipare così da creare l’esperienza sul momento.Quando sono attratto da qualcosa che mi stimola a volte, lo ammetto, non vedo i problemi in maniera realistica e sono imprudente: non tengo conto dei rischi o dei limiti di tempo e a volte faccio la fine del surfista che viene travolto dall’onda!

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ASSOMIGLI PIU’ A JUDGE O A PERCIE?

Assomiglio di più a

Aspetti del personaggio in cui mi ritrovo particolarmente:

Aspetti del personaggio in cui NON mi ritrovo:

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QUALI COLORI HAI DENTRO?

Esegui in rapida successione i giochi9 che seguono:

A) In ogni coppia di parole o frasi sottolinea di getto quella che più ti descrive:

BB quieto / loquace

BB osservatore / coinvolto

BB intimo / aperto

BB riflessivo / orientato all’azione

BB riservato / socievole

BB pacato / diretto

BB cauto / irruento

BB aspetti che gli altri smettano di parlare prima di aprir bocca / interrompi spesso gli altri mentre

parlano per contribuire al discorso

BB rifletti in silenzio prima di dire la tua opinione in una discussione / dici la tua opinione subito e

di getto per poi magari perfezionarla

Se hai scelto in maggioranza i primi aggettivi o frasi molto probabilmente sei maggiormente

Introverso, in caso contrario sei maggiormente estroverso.

9 Liberamente tratto dal modello Insight Discovery a sua volta fortemente basato su quello di Carl Gustav Jung (1875-1961) comunemente noto come Tipologia analitica.

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B) Leggi attentamente queste descrizioni e poi scegli quella che descrive come ti pare

maggiormente di essere quando prendi decisioni o esprimi giudizi

Tipo Pensiero (Thinker)

Questo tipo di persona preferisce decidere seguendo le regole della precisione e dell’analisi. E’

essenzialmente riflessivo e il suo obiettivo è la verità oggettiva, indipendentemente dalla personalità e

dai desideri delle persone coinvolte. E’ più abile a trattare con cose che necessitano di essere fatte in

modo impersonale piuttosto che coinvolgendosi in modo più diretto.

Tipo Sentimento (feeler)

Questo tipo di persona organizza e decide sulla base dei valori personali, del mi piace - non mi piace,

del “sento che è più giusto così”. E’ quindi una persona essenzialmente soggettiva e punta a prendere

le decisioni non sulla base di una soggettività astratta bensì tenendo conto delle personalità delle

persone, dei contraccolpi relazionali, delle ricadute sulla propria e altrui “immagine” che la decisione

porta con sé. Esprime il meglio di sé quando ha a che fare con situazioni di coinvolgimento umano e

sociale.

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C) Il mio piano cartesiano tipologico

Prendi un foglio di carta e traccia due rette tra loro perpendicolari che si incontrano al centro (il

“punto zero”) e dividono il foglio in quattro quadranti. Sull’asse orizzontale scrivi a sinistra una I (per

Introversione) e a destra una E (per estroversione). Sulla linea verticale invece annota in basso S (per

Sentimento) e in alto P (Pensiero).

Ora, sapendo che nessuno è al 100% Estroverso o Introverso, metti una tacca sull’asse orizzontale

su dove ti senti voi rispetto a queste tipologie. Fai poi lo stesso per la polarità Pensiero – Sentimento.

Quando avrai tracciato due righe parallele a quelle del piano cartesiano e a partire dalle due tacche che

hai segnato, ecco trovato un “incrocio” che ti colloca e ti aiuta a descriverti secondo il modello di Jung

seppur in maniera approssimativa.

Nella pagina seguente trovate riportato10 un breve profilo generale per ogni quadrante, in modo che in

ognuno di voi possano sorgere delle intuizioni utili nella vostra “ricerca del talento”. Tra parentesi ho

indicato una “etichettatura di energie colorate” che si rifà alla denominazione utilizzata nel modello

di Insight Discovery e richiama la teoria delle preferenze cerebrali che ho brevemente richiamato in

appendice.

10 Cfr. Bruno Viano nell’interessante libro si Sebastiano Zanolli “Dovresti tornare a giudare il camion, Elvis”; Edizioni Franco Angeli, Milano 2011.

P

EI

S

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Pensiero Introverso (Energia Blu Mare)

Tendi a sentire forte il desiderio di conoscere e comprendere approfonditamente il mondo attorno a te. Ti piace pensare prima di agire e mantenere un punto di vista distaccato e obiettivo. Dai valore all’indipendenza di giudizio e di intelletto. Preferisci la comunicazione scritta in modo da mantenere chiarezza. Irradi attorno a te un desiderio di analisi e precisione. Per contro in una giornata “no” tendi a diventare rigiro, freddo nei rapporti, sospettoso e pignolo, inutilmente perfezionista.

Sentimento Introverso (Energia Verde Natura)

Tendi a focalizzarti sui valori e sulla profondità delle relazioni. Vuoi che gli altri possano fare affidamento su di te. Difendi ciò che per te è importante con pacifica determinazione e persistenza. Preferisci relazioni democratiche, che valorizzino l’individuo e irradi un desiderio di comprensione. Per contro nelle giornate “no” tendi a diventare chiuso e silenzioso, a pretendere che siano gli altri a capire cosa ti ha ferito senza che tu glielo dica, a diventare indolente e lento.

Sentimento Estroverso (Energia Giallo Sole)

In genere sei molto socievole, raggiante e amichevole. Sei solitamente positivo e coinvolto in buone relazioni umane. Apprezzi la compagnia degli altri e credi che la vita e il lavoro dovrebbero essere essenzialmente divertimento. Ti accosti agli altri in maniera persuasiva e democratica, irradiando un desiderio di socievolezza e trasmettendo entusiasmo e ottimismo a chi ti circonda. Per contro nelle tue giornate negative, ovvero a un basso livello evolutivo, tendi a essere disordinato e avventato, indiscreto ed esagerato nelle tue espressioni, impulsivo e frenetico.

Pensiero Estroverso (Energia Rosso fuoco)Hai in genere molta energia e la spendi senza risparmiarti. Sei orientato all’azione e sei sempre in movimento. Sei positivo, obiettivo, rivolto alle realtà e riesci a farti valere. Trasmetti attorno a te determinazione e sicurezza. In una giornata “no” tendi a rivolgerti agli altri in maniera autoritaria, irradiando un desiderio di potere e controllo,

e potrai risultare aggressivo, intollerante, provocatorio e impaziente.

Nota: in questo modello queste quattro energie di fatto di mixano in ognuno di noi, e ogni individuo

è diverso dall’altro a seconda del livello di ogni energia che esprime, proprio come ogni sfumatura di

colore è diversa dalle altre a seconda di che quantità di colori primari (rosso-giallo-verde-blu) ha dentro.

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QUESTIONARIO DI ORIENTAMENTO PERSONALE

Istruzioni per l’uso:

BB Leggi le frasi contenute nelle tabelle in senso orizzontale e metti una X alla sinistra della frase

in cui ti riconosci maggiormente (una sola X per ogni riga)

BB Alla fine di ogni tabella conta le X e cerchia la parola chiave (la tipologia) che corrisponde al tuo

risultato (VEDI LE 4 COPPIE TIPOLOGICHE QUI SOTTO ELENCATE)

o INTROVERSO (I) – ESTROVERSO (E)

o SONSORIALE (S) – INTUITIVO (N)

o THINKER (T) – FEELER (F)

o JUDGER (J) – PERCEIVER (P)

BB SCRIVI LE 4 LETTERE DELLA TUA TIPOLOGIA QUI SOTTO:

………………………………………………..

BB Vai a vedere quindi il tuo “profilo” in appendice e sottolinea le parti in cui ti riconosci. Evidenzia

anche quelle che non ti piacciono o ti danno fastidio. Nell’eventualità in cui le colonne abbiano

quasi lo stesso numero di crocette, leggi i due o tre profili risultanti e scegli poi quello in cui ti

riconosci maggiormente.

Buon allenamento!

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ENERGIA

Porti attenzione a ciò che accade attorno a te (eventi esterni)

Porti attenzione alle tue reazioni interne e ai tuoi pensieri

Sei socievole Difendi la tua privacy (tempi e spazi per te)

Hai ampiezza di interessi (tanti interessi diversi)Hai profondità di interessi (alcuni interessi che ti piace approfondire)

Ti carichi spendendo energia (uscendo, organizzando, facendo, …)

Ti carichi risparmiando energia (riposo, quiete, silenzio, …)

Ti adatti alle situazioni e a dire SI Tendi a dire NO e ad essere poco adattabile

Sei influenzato dalle aspettative degli altriNon tieni molto conto di quello che gli altri si aspettano da te

Parli molto e ripeti le cose Sei preciso nel parlare e dici solo ciò che è essenziale

Hai bisogno di ripetute conferme dall’esterno,Hai poco bisogno di conferme e non ne dai molte agli altri

Sei stimolato dalle richieste del mondo esternoTendi a difenderti dalle aspettative, dalle attenzioni e richieste degli altri

Parli e poi pensi Pensi e poi parli

Agisci e poi rifletti Rifletti e poi agisci

Dici ciò che stai pensando Ti tieni dentro ciò che stai pensando

Per te le interruzioni sono stimoli Per te le interruzioni sono distrazioni

…….. ……….

Se la colonna di sinistra ha totalizzato il punteggio maggiore sei ESTROVERSO (E)

Se la colonna di destra ha totalizzato il punteggio maggiore sei INTROVERSO (I)

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INfORMAZIONI

Hai buona percezione sensoriale (osservi e ascolti con attenzione ciò che ti circonda)

Utilizzi il tuo “sesto senso” e le tue intuizioni più che ciò che percepisci con i sensi

Hai i piedi per terra Hai la testa tra le nuvole

Hai senso pratico Apprezzi le teorie

Cogli la realtà in modo specifico, ovvero cogli i fatti e i dettagli (per esempio se guardi un giardino noti i singoli fiori, non il giardino nel suo insieme).

Cogli la realtà in modo globale, ovvero tendi a vedere tutto l’insieme e non il dettaglio: (es. se guardi un giardino noti il giardino nel suo insieme, non i singoli fiori)

Ami le cose concrete e sei realistaSpesso ti senti ispirato ma tendi a non essere concreto

Sei accurato e meticoloso Non ti viene naturale approfondire

Sei deciso Sei originale

Ami fare le cose in sequenza (una cosa dopo l’altra) Nel fare le cose procedi a salti e passi da una cosa all’altra.

Ami i fatti Ami le possibilità e hai molta immaginazione

Ami l’esperienza attuale, il tempo presente Sei attirato dalle potenzialità future

Valuti l’esperienza presente confrontandola con quella passata.

Valuti l’esperienza presente immaginandone le potenzialità future

Hai fiducia nell’esperienza passata per risolvere i problemi (tradizione)

Hai fiducia nel tuo ingegno nel risolvere i problemi (innovazione)

Quando apprendi nuove capacità le applichi (ti chiedi: “come fare?”)

Quando apprendi nuove capacità le trasformi (ti chiedi “e se …?”

Ami la semplicità e la chiarezza Ami la complessità

Sei incredulo e diffidente di fronte a cose non confermate dai fatti

Sei affascinato da ciò che non coniosci, da ci che è nascosto, invisibile

…….. ……….

Se la colonna di sinistra ha totalizzato il punteggio maggiore sei SENSORIALE (S)

Se la colonna di destra ha totalizzato il punteggio maggiore sei INTUITIVO (N)

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DECISIONI

Fai attenzione a ciò che pensi Fai attenzione ai sentimenti (tuoi e degli altri)

Non ami mostrare i tuoi sentimenti Ti lasci “guidare dal cuore” e da ciò che senti

I sentimenti ti imbarazzano Manifesti i tuoi sentimenti

Tendi a esercitare il self-control Ti senti e ti mostri coinvolto nelle situazioni

Cerchi di essere oggettivo nel’analizzare un problema e nelle valutazioni

Sei soggettivo nell’analizzare un problema e nelle valutazioni

Sei logico e analitico Comprendi “a pelle”

Ami la chiarezza Ami l’accordo e l’armonia

Ricerchi e desideri la veritàVivi in modo forte la compassione e tieni in molta considerazione i sentimenti delle persone

Segui le leggi e i principi generali Tieni conto delle situazioni e circostanze in cui ti trovi

Ti piace la fermezzaSei propenso a far eccezioni alla regola e a valutare caso per caso

Ti piace notare cosa non è corretto Ami dare e ricevere apprezzamenti

Tendi a essere diretto e sinceroFatichi a dire la tua opinione (se pensi che possa creare conflitti o dispiaceri)

Sei portato a cogliere le differenzeCogli più le similitudini e i punti di accordo che le differenze

…….. ………

Se la colonna di sinistra ha totalizzato il punteggio maggiore sei THINKER (T)

Se la colonna di destra ha totalizzato il punteggio maggiore sei FEELER (F)

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ATTEGGIAMENTO

Ti piace programmare Ti piace improvvisare

Ti regoli in base a programmi generali e procedure Reagisci alle situazioni momento per momento

Sei uno che tende a criticare e giudicare Sei aperto e flessibile

Sei risoluto e deciso Ti piace esplorare

Ti piace prendere decisioniTi piace ricercare nuove informazioni prima di decidere (rinvii le decisioni)

Sei orientato all’obiettivo Sei orientato alla scoperta

Per te sono importanti le priorità e l’ordine Ami avere più obiettivi simultanei

Tendi a prevedere e controllare le cose (riduci lo stress attraverso la pianificazione)

Sei adattabile alle situazioni (riduci lo stress lasciandoti aperte le possibilità).

Ami le regole e non sei disposto a cambiarleSei aperto alle possibilità e procedi per tentativi e aggiustamenti successivi

Sei un pianificatore e tendi a rispettare le scadenzeRinvii i lavori e ci metti mano solo in presenza di una scadenza.

Ti attieni ai progetti e ti piace seguirne pochi e beneSei entusiasta e partecipi in modo determinato a tante idee-progetto

Sei affidabile Sei impetuoso e a volte imprudente

Il lavoro prima di tutto Il lavoro deve essere divertente e avere uno scopo

Le scadenze vanno rispettate Le scadenze sono solo indicative

Sei preciso e ordinato. Soffri se sei in un ambiente disordinato.

Sei tollerante del disordine

…….. ……….

Se la colonna di sinistra ha totalizzato il punteggio maggiore sei JUDGER (J)

Se la colonna di destra ha totalizzato il punteggio maggiore sei PERCEIVER (P)

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TIPOLOGIE E CONTESTI

Metti una x in ogni colonna-contesto in cui ti ritrovi nella frase relativa. Confrontati con qualcuno che

frequenti nei vari contesti e senti la sua opinione a riguardo.

ExTROVERT (ESTROVERSO) fAMIGLIA LAVOROTEMPO LIBERO

- per ricaricarmi di energia, cerco il contatto con le persone

- ho bisogno del supporto degli altri e sono quindi attento al feed-back che mi giunge dal mondo esterno

- tendo a dipendere dal giudizio degli altri e ad adeguarmi alle aspettative sociali

- non mi concentro a lungo su qualcosa

- tendo a parlare prima di pensare

- tendo ad esternare il mio pensiero;

- ho bisogno di comunicare per pensare: (infatti mi chiarisco le idee parlando e a volte ragiono a voce alta per comunicare con gli altri)

- rischio di invadere lo spazio e il tempo degli altri

- preferisco parlare che ascoltare; non sono un buon ascoltatore

- amo il coinvolgimento e il contatto con le persone

- mi trovo a mio agio in mezzo a tante persone, anche se poco conosciute

- amo gli incontri e le feste e le cene con tante persone diverse

- quando vedo una persona da sola cercano di tirarla fuori dalla solitudine e di coinvolgerla

- mi sento svuotato se sto troppo tempo in solitudine

- amo parlare con tante persone e telefonare

- mi capita di interrompere le persone, di intervenire molto nelle conversazioni e ho spesso bisogno di dire la mia

- non sono infastidito da una telefonata che mi interrompe un’attività

- riesco a leggere con la TV accesa e non mi faccio distrarre facilmente

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- amo generare idee insieme a un gruppo

- fare molte riflessioni senza avere la possibilità di condividerle fa calare la mia energia e motivazione

- facilmente cerco di essere al centro dell’attenzione

- tendo a vedere gli introversi come persone problematiche, scarsamente socievoli e adattate

- tendo a rinviare il momento della riflessione, dell’introversione, dello stare quieti e in silenzio

TOTALE …… ….. …..

Introvert (Introverso) fAMIGLIA LAVOROTEMPO LIBERO

- mi ricarico stando da solo; dopo essere stati in gruppo ho bisogno di un po’ di solitudine

- tendo ad approfondire le situazioni

- riesco a concentrarmi a lungo su qualcosa (ma ho bisogno di un luogo tranquillo e di non essere interrotti e disturbati)

- penso e rifletto prima di parlare e auspico che gli altri facciano la stessa cosa

- sono innervosito da chi parla troppo senza prima riflettere, da chi interrompe e da chi interviene troppo

- mi viene naturale ascoltare

- ho bisogno di pace, tranquillità e spazi per me

- ho bisogno di ritirarsi in solitudine per avere chiarezza e prendere buone decisioni

- non sento il bisogno di condividere i miei pensieri e riflessioni

- sono energizzato dal flusso di pensieri e idee che produco al loro interno, ma le discussioni mi affaticano

- preferisco ascoltare piuttosto che parlare

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- mi concentro su ciò che sto facendo, ma mi disturbano le interferenze e le interruzioni (per esempio fatico a concentrarmi se la TV è accesa, se squilla il telefono, se altri parlano)

- spesso mi definiscono una persona “chiusa” o “timida”

- sono riservata/o e riflessiva/o

- amo incontrarmi e confidarmi con una o poche persone

- non mi piacciono le persone che fanno troppi complimenti

- tendo a rinviare i momenti di condivisione in gruppo, o di lavoro in gruppo

- in situazioni famigliari e in cui mi sento a mio agio, mi apro e parlo anche tanto

TOTALE …… ….. …..

Sensor (Sensoriale) fAMIGLIA LAVOROTEMPO LIBERO

− letterale, pratico, realistico, piedi per terra, concreto

− sono interessato all’esperienza concreta, alle cose tangibili (no alle teorie, alle spiegazioni, ai concetti generali); la domanda che si pone è cosa? come?

− sono interessato a ciò che si vede, si tocca, si sente. Faccio affidamento sui sensi come mezzo fondamentale per raccogliere informazioni

− guardo i fatti e i dettagli, non le idee e le interpretazioni

− prediligo domande e risposte precise e specifiche

− il futuro non mi interessa molto, vivo nel presente e non sogno il futuro

− amo i lavori che producono risultati tangibili

− non capisco perché alcune persone cercano di migliorare qualcosa che funziona

− ascolto in modo preciso e sequenziale

− non amo fare affidamento su fantasia, immaginazione e intuito

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− leggo tutto dall’inizio alla fine (non a salti o a pezzi)

− ho bisogno di istruzioni chiare e dettagliate

− interpreto letteralmente le frasi

− nel lavoro preferisco occuparmi del proprio ristretto ambito, piuttosto che conoscere l’ambito più grande nel quale sono inserito

− credo solo a ciò che vedo e ascolto

- tendo a rinviare quando è il momento di pensare al futuro o di impegnarmi nella fantasia. Preferisco fare ciò che è sotto mano, qui ed ora

TOTALE …… ….. …..

Intuitor (Intuitivo) fAMIGLIA LAVOROTEMPO LIBERO

− tendo a cogliere la visione complessiva, il senso generale, la “cornice”

− l’intuizione e la visione globale è il mio modo di raccogliere e dare senso alle informazioni (infatti tendo a tradurre le informazioni che mi arrivano dai 5 sensi in intuizioni, possibilità, significati e relazioni tra le diverse cose)

− tendo a porre le cose in uno schema di riferimento teorico

− trascuro i dettagli

− penso più cose alla volta (spesso dicono che ho “la testa fra le nuvole”)

− amo il futuro più che il presente o il passato

− esco dagli schemi sequenziali, e prediligo un approccio casuale (mi piace per esempio leggere più libri per volta, e in modo non sequenziale, tranne che nei romanzi, mi piace iniziare a metà, tornare indietro, saltare delle parti ecc.)

- amo l’humour e i giochi di parole

− ricerco le correlazioni tra le cose piuttosto di accettarle così come sono

− tendo a dare risposte generali a quesiti specifici

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− descrivo le situazioni in termini generali e di struttura, privi di dettagli

− quando coordino o guido un gruppo, tendo a dare istruzioni generali, e mi aspetto che vengano correttamente interpretate;

− voglio avere la visione generale, conoscere la struttura complessiva entro cui il loro lavoro è inserito

- tendo a rinviare il momento di considerare i dettagli e mi infastidisce dovermene occupare

TOTALE …… ….. …..

Thinker (Riflessivo) fAMIGLIA LAVOROTEMPO LIBERO

− mi piace mantenermi distaccato e poco coinvolto emotivamente

− sono analitico (porto attenzione alle parti e agli elementi che costituiscono l’insieme)

− spesso sono calmo anche in situazioni difficili

− guardo ai valori obiettivi, ai principi generali più che alle circostanze particolari (cerco di far rientrare il particolare nel generale)

− quando c’è una discussione mi baso su ciò che è vero o falso piuttosto che su ciò che può rendere felici le persone coinvolte

− mi baso più sulla mente che sul cuore

− sono una persona chiara e diretta. Questo mi piace anche se a volte gli dicono che sono di un pò freddo e che non mi prendo cura degli altri

− non mi agito su cose di poca importanza

− credo che per lavorare bene è più importante essere nel giusto piuttosto che essere amato,

− sono logico e “scientifico”e tendo a produrre ideologie astratte

- tendo a rinviare quando si tratta di considerare gli aspetti interpersonali della vita

TOTALE …… ….. …..

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feeler (Emotivo) fAMIGLIA LAVOROTEMPO LIBERO

− prendo gli avvenimenti in maniera molto personale

− mi sento ferito dalle critiche

− mi sento coinvolto nelle situazioni

− ho facilità a mettermi nei panni degli altri

- mi emoziono facilmente

− nel decidere tengo conto dei sentimenti delle persone, più che dei principi astratti, di ciò che è bene o vero in assoluto

− mi preoccupo del benessere degli altri

− ho difficoltà a chiedere per sé (dire ciò di cui ho bisogno)

− se qualcuno si offende per una mia opinione, sono subito pronto a ritirare quanto detto

− preferisco l’armonia (e il benessere delle persone) alla chiarezza

− sono imbarazzato dai conflitti e cerco di evitarli o di smorzarli

- pongo al primo posto il loro desiderio di essere coinvolto positivamente con le persone

TOTALE …… ….. …..

Judger (Giudice) fAMIGLIA LAVOROTEMPO LIBERO

− sono un pianificatore, un “compositore”

− creo intorno a me un ambiente strutturato, ordinato, pianificato, e controllato

− risoluto, ho facilità a prendere decisioni

- seguo le regole precostituite e i piani già decisi

− pianifico il mio lavoro e mi attengono ai piani fatti

− c’é sempre un posto per ogni cosa, ho un ordine per tutto

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− penso spesso che “se ognuno facesse ciò che deve fare le cose andrebbero meglio”

− amo la programmazione e sono restio a cambiare quanto programmato e deciso

− non mi piacciono le sorprese e gli imprevisti

− mi piace creare schemi e compilare liste

- mi piace di cancellare ciò che ho scritto sulla lista delle cose da fare una volta che ho eseguito il compito

− amo portare a termine i lavori

− detesto lasciare le cose in sospeso e non definite

- tendo a rinviare il tempo del divertimento e del rilassamento (prima il dovere poi il piacere)

TOTALE …… ….. …..

Perceiver (“Percettore”) fAMIGLIA LAVOROTEMPO LIBERO

− mi piace improvvisare

− tendo a creare intorno a me un ambiente che permette di essere flessibili e spontanei

- sono adattabile, capace nel reagire a situazioni diverse e nel rispondere agli altri

− prendere decisioni mi causa stress e tendo quindi a rinviare le decisioni (per mantenere sempre aperte le porte a nuove informazioni e possibilità)

− mi distraggo facilmente e passo da una cosa all’altra

− amo esplorare le cose che non conosco

− non amo pianificare

− raggiungo i miei obiettivi ma con difficoltà nel rispetto del tempi

- l’ordine per me non conta molto anche se a volte vorrei essere più ordinato.

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− amo trasformare il lavoro in gioco: ciò che conta di più è la creatività, la spontaneità

− cambio spesso argomento di discussione seguendo l’ispirazione del momento

− tendo a mantenere le opzioni aperte

- tendo a caricarmi di troppi progetti e non si fermo fino a che non “scoppio” (troppa carne al fuoco)

- mi lascio influenzare dall’ultima persona che incontra, dall’ultima idea o prospettiva emersa

- tendo a ritenere che la scelta giusta si mostrerà strada facendo (sono poco organizzatore, poco istituzionale)

- di fronte ai problemi penso che comunque me la caverò improvvisando ma se non ci riesco, mi sento frustrato..

TOTALE …… ….. …..

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QUATTRO RACCONTI PER INTUIRE …

In aereo(…… a proposito di estroverso e introverso)

Mi trovo in aereo. Viaggio da solo. Sto andando in Sardegna a tenere un corso di formazione. Alla

mia sinistra una signora inizia a parlarmi e nel giro di pochi minuti mi ha già raccontato tutta la sua

vita anche se io non penso di averla incoraggiata in alcun modo. La sua energia aumenta mentre si

sviluppa la conversazione e finiamo con il dialogare per più di mezz’ora. Alla mia destra noto poi una

persona interessante e decido di comunicare con lui, ma alle mie domande, molto gentilmente, sorride

e risponde in maniera molto sintetica con dei “si” e con dei “no”.

Da questa brevi accadimenti potrei dedurre che la signora sia un tipo estroverso e che il signore sia

invece un tipo introverso. Ma attenzione ad arrivare a conclusioni repentine…. E se l’uomo sulla destra

fosse un tipo estroverso che, così come capita spesso a me durante i viaggi di lavoro, è stanco di parlare

e ha voglia di starsene per conto suo a praticare un po’ di introversione?

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Luciana e Ranello(…… a proposito di sensor e intuitor)

C’era una volta una valle abitata solo da rane e da uccelli.

Le rane abitavano in uno stagno e avevano una visione della realtà molto profonda di quello che avevano

attorno. Osservavano lo stagno e ciò che era nelle immediate vicinanze nei minimi particolari ed erano

solite risolvere i problemi uno alla volta e in modo preciso. Questo le rendeva delle attente conoscitrici

della vita circostante: conoscevano la loro piccola parte di valle nei dettagli e sapevano distinguere tutti

i profumi dei fiori e delle piante che crescevano nei pressi dello stagno. Faticavano tuttavia a sognare e

immaginare possibilità non ancorate a quello che potevano sentire, vedere e toccare. Cosa c’è al di la

del nostro stagno? E se fuori dal mio ambiente ci fossero tesori nascosti? Queste erano domande che

le rane non si ponevano mai.

Gli uccelli abitavano invece negli alberi sulla cima di un’alta collina. Per loro era naturale spingere lo

sguardo fino all’orizzonte e vedere la valle dall’alto e nella sua completezza. Amavano volare ed erano

capaci di riunire differenti punti di vista e di intuire possibili soluzioni ai problemi della valle nel suo

complesso. Non erano interessati ai dettagli ma all’esplorazione e alla visione generale.

Sebbene sia sciocco sostenere che gli uccelli siano migliori delle rane perché vedono più lontano e sono

intuitivi oppure che le rane siano migliori degli uccelli perché vedono più da vicino e sono più connesse

ai loro sensi, i due gruppi di animali si guardavano con sospetto e si criticavano a vicenda. Per le rane

infatti gli uccelli erano solo dei sognatori sconclusionati mentre per gli uccelli le rane erano ottuse

e pignole. La valle era vasta e profonda al tempo stesso, ma questi aspetti della realtà rimanevano

separati nelle menti e nelle vite dei suoi abitanti.

Ma un giorno tutto cambiò grazie all’incontro di una Raganella e di un Quetzal.

La Raganella è un piccolo animaletto della famiglia delle rane, di un bel colore verde brillante e con dei

dischi adesivi di colore rosso alle estremità delle dita che le consentono di arrampicarsi agevolmente su

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alberi e cespugli. E fu proprio nell’esplorare un piccolo albero nelle vicinanze dello stagno che incontrò

un -Quetzal. Fu molto colpita dal suo coloratissimo piumaggio: il dorso verde con sfumature blu e nere,

il suo petto rosso, il sottocoda completamente bianco e sul capo una bella cresta verde. “Che tripudio

di colori, ma chi sei tu? Non ti ho mai visto prima”, disse la raganella mentre guardava il suo becco, di

un bel giallo intenso.

“Io sono un quetzal e non è facile vedermi. Infatti vivo tra le chiome più alte degli alberi e da qui vedo

tutta la valle: forse è per questo che gli Aztechi e i Maya mi consideravano il Dio del cielo. Il fatto è che

io sono curioso e oggi mi sono spinto fin quaggiù, su questo piccolo cespuglio”. “che buffo, anche

io sono molto curiosa” disse divertita la raganella “ e oggi sono arrivata fin quassù, su questo grande

cespuglio”.

I due provarono immediatamente un grande simpatia e capirono subito che stando insieme la loro

vita non sarebbe stata più la stessa. Da quel giorno iniziarono a frequentarsi assiduamente. Il Quetzal

imparò dalla Raganella ad affinare e portare attenzione ai sensi, a esplorare la valle da vicino e perfino a

immergersi nello stagno per vedere cosa c’è in profondità sotto il livello dell’acqua. La Raganella invece

imparò dal Quetzal ad ampliare la sua visione del mondo, ad arrampicarsi su alberi sempre più alti e a

intuire le connessioni tra fenomeni che accadono nella valle in luoghi lontani tra loro.

Ogni sera, tornati a casa, raccontavano ai loro simili le incredibili avventure che stavano vivendo con

l’amico e grazie a questi racconti appassionati, gli animali della valle incominciarono pian piano a

vedersi non più come estranei da criticare ma come tesori nascosti da conoscere ed esplorare.

La leggenda narra che i due si innamorarono e andarono a vivere insieme con il sogno, che appariva

impossibile, di avere dei figli. Ma dato che sembra proprio che ogni cosa venga alla luce dopo esser

stata covata nei sogni, l’impossibile smise di essere tale ed ebbero due gemelli. Fu per onorare questa

nuova possibilità di esplorare il mondo in modo più completo che li chiamarono Luciana e Ranello,

i primi di una nuova specie in grado di percepire la realtà con la visione complessiva e l’intuito degli

uccelli unita al dettaglio e alla profondità sensoriale delle rane.

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Spock e McCoy, tipi alla Star Trek(…… a proposito di tinker e feeler)

Mi trovavo in montagna godendomi il sole di agosto in val Gardena in compagnia di un libro interessante

e una fresca radler - un mix tra birra chiara e limonata molto dissetante – quando sento una voce che si

rivolge a me: “Ti piace star Trek?. Apro gli occhi e vedo che chi mi sta facendo questa insolita domanda

è un Signore dai capelli rossi, barba riccia e bretelle verdi con disegnate delle stelle alpine stilizzate”.

“Sì – rispondo – soprattutto la prima serie …. Perché me lo chiedi?”. “Bè vedo che sei interessato a

temi che mi stanno molto a cuore – dice indicando il libro che stavo leggendo (intitolato la ragione delle

emozioni). E’ curioso come questo tema sia collegato a Star Trek”. Io lo guardo con un’aria che è un mix

tra la curiosità e il pesce lesso. Lui prosegue “Vedi, io sto leggendo un libro sui tipi umani e sono arrivato

proprio al punto in cui spiega come da un punto di vista tipologico sia la riflessività che l’emotività sono

criteri di ragionamento. Entrambe ci permettono di prendere decisioni basate su quel che sappiamo

essere prevedibile. E questa distinzione risulta chiarissima in Star Trek, nell’eterno conflitto tra McCoy, il

medico di bordo, e Mr Spok, l’addetto scientifico, per metà uomo e per metà vulcaniano. Entrambi sono

uomini prevalentemente ragionevoli, tecnicamente efficienti e preparati dal punto di vista scientifico. La

differenza fondamentale fra di loro sta nei criteri su cui si basa il loro ragionamento.

Spock è un tipo Tinker: riflessivo, ragiona per logica. Creca la soluzione più opportuna a un problema,

senza lasciarsi ostacolare dal bisogno di approvazione né sentirsi obbligato a tener conto delle

convinzioni e delle opinioni altrui.

Il dottor McCoy è invece la quintessenza del tipo Feeler, il tipo emotivo: ragiona per valori umani che,

quando si tratta di prendere decisioni per risolvere un problema, impongono di tenere conto dei rapporti

e delle relazioni delle persone. Spesso è musone in quanto le sue aspettative dominate dall’emotività

vengono in genere frustrate dalle motivazioni e dai comportamenti degli altri membri dell’equipaggio.

In un certo senso il suo ruolo, nel susseguirsi dei vari episodi, è quello di fare da coscienza morale del

gruppo, proponendo una visione umana alle decisioni pragmatiche che sono già prese”.

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Si ferma, sorseggia qualcosa dalla sua borraccia e poi mi domanda: “Ti ricordi di quando McCoy, Spok

e gli altri si sono schiantati su un pianeta primitivo?”. Io rispondo dì sì anche se non era del tutto vero,

ma non per la mia classica compiacenza da Feeler poco evoluto, bensì per il piacere di vedere dove

vuole andare a parare senza creare intoppi.

“In quel frangente McCoy inorridisce nello scoprire che Spock vorrebbe lasciare i morti insepolti. Spock

ha riflettuto che la sopravvivenza del gruppo è uno scopo più logico che non una funzione rituale non

necessaria. McCoy ha ragionato da una prospettiva diversa: egli è convinto che se Spock non dimostra

il giusto rispetto per la vita umana, che si esprime anche nel rito, perderà la collaborazione del gruppo,

anche se ha agito per garantire la sopravvivenza di tutti”.

Intervengo, oramai rapito dal flusso dei pensieri di questo inaspettato e loquace compagno: “quindi

non si tratta di una contrapposizione tra ragione ed emotività. Ora capisco che entrambi affrontano la

situazione in maniera razionale ma uno con i criteri impersonali della logica, l’altro con quelli personali

dei valori… ma non come finisce la storia….”

“Nel momento culminante della storia McCoy stringe i denti e rammenta a Spok che ben di rado la

vita e la morte sono questione di logica. <<può darsi>> ammette Spok, <<ma realizzare uno scopo è

sempre questione di logica>>. E’ proprio qui che il Tinker e il Feeler divergono ma la cosa bella è che

grazie a questa loro diversità possono imparare l’uno dall’altro ed evolvere:

Spock, come gran parte dei tipi Thinker, dovrà ricordare che il desiderio di approvazione, di riconoscimento

e di sostegno può essere illogico, ma non necessariamente irragionevole e che di questo è bene tenere

conto, come di qualsiasi altro dato funzionale al suo obiettivo.

McCoy, come tutti i tipi Feeler, deve ricordare che prendere una decisione sulla base della logica

può essere un metodo impersonale, ma non necessariamente disumano. Del resto ben difficilmente

potrebbe lui stesso praticare la medicina senza far ricorso a leggi e principi impersonali”.

Apro gli occhi, che avevo chiuso per alcuni secondi: ”posso offrirti una Radler?”

Ma di fronte a me non c’è più nessuno.

Sarebbe stato logico salutarci?

E’ umano esserci rimasto male per non sapere nemmeno quale era il suo nome?

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I due seggiolai(…… a proposito di Judger e Perciever)

Messico. Poche miglia dal confine con gli Stati Uniti. Un turista americano passeggia per la strada

polverosa e deserta di un caratteristico paesino. La sua attenzione viene attratta da due negozi che

vendono seggiole, uno esattamente di fronte all’altro, opposti non solo come posizione rispetto alla

strada ma anche come stile con cui i “seggiolai” hanno arredato il locale e si presentano al pubblico,

Uno appare estremamente ordinato: ogni cosa è al suo posto e le seggiole sono esposte in fila e in

cadenza di colore. Un chiaro cartello alletta il turista: una seggiola 20 dollari, tre seggiole uguali 50

dollari.

Il negozio di fronte incuriosisce per il suo disordine e per bizzarri accostamenti. Le seggiole sono messe

un po’ dappertutto alternate a tappeti, oggetti di paglia e sombreri multicolori. Un cartello con lettere

scritte storte spiazza il turista americano: una seggiola personalizzata 15 euro. Due seggiole uguali: 40

Euro.

“Ma come è possibile? Deve esserci un errore!” si domanda ed esclama a voce alta.

“No, signore, non c’è nessun errore” - risponde sorridendo l’artigiano uscendo dalla sua bottega – “se

no chi mi paga la noia di fare una seggiola uguale all’altra?”.

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TERZA PARTE

L’ABC DELL’APPENDICE

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APPENDICE A

APPUNTI SULLA TEORIA DELLE PREfERENZE CEREBRALI E SULLE SUE IMPLICAZIONI DIDATTICHE

LE PREfERENZE CEREBRALI

Noi esseri umani possediamo 4 SEGNI DISTINTIVI che ci rendono unici: le impronte digitali, la pianta dei

piedi, l’iride dell’occhio e lo sviluppo della corteccia cerebrale.

Questo significa che ognuno di noi è nato con una “impronta digitale” anche nel cervello che ci

rende unici e irripetibili. Lo sviluppo del cervello non è un fattore ereditario e stimola delle aree in

modo predominante facendo si che gli individui sviluppino gusti, preferenze, processi mentali e una

personalità individuali. Le preferenze cerebrali e le loro caratteristiche sono illustrate nello schema

seguente, in cui potrete identificare il vostro colore predominante. E’ opportuno sottolineare che ogni

persona possiede caratteristiche di tutte le aree (colori), ma che si identificherà prevalentemente con

una soltanto, che sarà quella che tendenzialmente dirige le sue azioni, comportamenti e decisioni.

Sottolinea per ogni personalità le parole che ti descrivono. Poi leggi il profilo di quella in cui ti sei più

riconosciuto.

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AREA EMISFERO SINISTRO EMISFERO DESTRO

CORTICALE

PERSONALITA’ RAZIONALE (BLU)

PERSONALITA’ SPERIMENTALE(GIALLO)

Analitico

Concreto

Orientato alla soluzione di problemi

Severo

Razionale

Possessivo

Intellettuale

Ironico

Competitivo

Individualista

Selettivo nelle amicizie

Gusto per termini precisi

Procede per ipotesi

Intuitivo

Esploratore

Agente di cambiamento

Creativo

Innovatore

Ricercatore

Simultaneo

Originale

Ragiona per associazioni

Temerario

Leader

Ribelle

Audace

Sognatore

Rivolto al futuro

PERSONALITA’ ACCURATA(VERDE)

PERSONALITA’ EMOTIVA(ROSSO)

L

I

M

B

I

C

O

Organizzato

Attento ai particolari

Metodico

Disciplinato

Formale

Corretto

Preciso

Diligente

Sequenziale

Rispetta le tradizioni

Emotivo - Controllato

Fedele

Ordinato

Verifica i fatti

Curato

Rituale

Servizievole

Obbediente

Espressivo

Parlatore

Gesticola molto

Sportivo

Flessibile

Distratto

Spontaneo

Scherzoso

Partecipe

Fa domande

Ascolta

Affettuoso

Emotivo - Esplosivo

Cooperativo

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LA PERSONA BLU

Parola chiave Fatti

Caratteristiche generali Seria e formale. Sorride poco ed è difficile che esprima pensieri e sentimenti.Analitica, obiettiva e realistica. Pensa molto e sottopone tutto ad analisi.

Cosa ama I numeri e la matematica. Considera tutto in base all’equazione costi-benefici.

Sistema rappresentativo preferenziale

In genere è uditiva

Abilità principale Soluzione dei problemi, analisi, statistiche, finanza.

LA PERSONA VERDE

Parola chiave Forma

Caratteristiche generali Ordinata, metodica e precisa. Molto cauta, rifugge dai rischi e sorprese e ama la sicurezza. E’ molto conservatrice.

Cosa amano L’ordine.

Sistema rappresentativo preferenziale

Visivo

Abilità principale Pianificazione operativa, supervisione, amministrazione e organizzazione.

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LA PERSONA ROSSA

Parola chiave Sentimenti

Caratteristiche generali Emotiva e sensoriale. Alto livello emotivo. Hanno il dono naturale della parola. Mantengono rapporti amichevoli. Sono scherzosi e di grande lealtà. Si consegnano completamente al lavoro e alle persone che stimano.

Cosa amano La compagnia, le battute e i giochi di parole. L’equipe e il lavoro di gruppo.

Sistema rappresentativo preferenziale

Cenestesico

Abilità principale Facilità di esprimere idee, rapporti interpersonali, lavori redazionali, insegnamento, formazione.

LA PERSONA GIALLA

Parola chiave Immaginazione

Caratteristiche generali Creativa, dotata di senso artistico e abili nella strategia. Entusiasta e innovatore. Ribelle e non conformista. Sognatrice e idealista. E’ portatore di cambiamento. Immaginativa, sperimentale, impetuosa. Scherzosa e curiosa.

Cosa amano Le sorprese. Infrangere le regole e i luoghi comuni. Le metafore. La visualizzazione e l’integrazione.

Sistema rappresentativo preferenziale

Visiva

Abilità principale Creare, innovare e introdurre cambiamenti.

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LE PREfERENZE CEREBRALI

APPUNTI SU METODOLOGIA E DIDATTICA PER DOCENTI

LIVELLI DI COMUNICAZIONE E IMPLICAZIONE PER LA DIDATTICA DEL LAVORO DI GRUPPO

Vi sarà sicuramente capitato di osservare che esistono persone con cui interagite facilmente e

senza problemi mentre con altre la comunicazione è più difficile, le relazioni sono tese e nasce un

“disagio”. L’origine di tutto questo si trova essenzialmente nelle affinità e nelle differenze tra i “colori”.

Prende il nome di “area di disagio” il fastidio che percepiamo nei confronti di una persona che non

condivide i nostri stessi processi e comportamenti. Dal disagio e dall’incomprensione nascono i blocchi,

l’intolleranza e i conflitti.

La comunicazione tra persone dello stesso colore è invece più fluida e l’intesa spesso è alta, perché

l’empatia riguardo ai gusti e alla personalità è maggiore.

La comunicazione tra colori compatibili (vale a dire appartenenti allo stesso emisfero cerebrale) è

stimolante e rafforzante.

Comincia a diventare complicata la comunicazione tra aree opposte: tuttavia se hanno entrambe una

collocazione corticale o limbica (blu e giallo o verde e rosso) ci saranno delle differenze, ma con un

piccolo sforzo questo tipo di relazione può trovare una conciliazione.

I problemi più seri si presentano tra quadranti opposti (diverso emisfero e diversa area cerebrale), cioè

tra azzurro e rosso e tra giallo e verde. Qui la comunicazione rischia di essere accidentata: c’è difficoltà

di intesa, competizione ed esaltazione delle differenze. In questi casi è fondamentale ricordare che si

tratta di differenti personalità e non è necessariamente vero che l’altro voglia contraddirvi per principio.

La conoscenza delle preferenze cerebrali ci serve da strumento per rendere più efficace la nostra attività

didattica, risolvere i conflitti, ampliare il margine di tolleranza e facilitare i contatti e la convivenza con

persone di colore diverso dal nostro …. Perché non utilizzare tale conoscenza?

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TABELLA RIASSUNTIVA DEI LIVELLI DI COMUNICAZIONE TRA I QUADRANTI

INTERAZIONECARATTERISTICA DELLA

COMUNICAZIONENOTE

Tra persone dello stesso colore Fluida, TribaleGrande intesa

percezioni simili

Tra persone di quadranti compatibili (verde e azzurro /

rosso e giallo)Buona, soddisfacente

Quasi nessuna differenza percettiva

Tra persone di quadranti complementari (azzurro e

giallo / verde e rosso)Stimolante, sinergica

Le diversità di percezione richiedono uno sforzo

maggiore per comunicare

Tra persone di quadranti opposti (azzurro e rosso /

giallo e verde)

DifficoltosaImprontata al confronto

Conflitto dovuto a opposte modalità percettive. Più che sforzo occorrono tolleranza e accettazione del punto di

vista dell’altro

Macro ipotesi operative per la didattica di lavoro a sottogruppi

Dividere il gruppo in sotto gruppi di colore uguale può essere utile:

BB Nella fase iniziale di un percorso formativo

BB Nella fase dell’ideazione o di produzione di ipotesi (con l’obiettivo di fare emergere la

differenziazione dei processi di pensiero tra i diversi gruppi di lavoro)

BB Per confrontare modi e stili differenti dei diversi sottogruppi di porsi di fronte a un problema

BB Per fare emergere punti di forza e criticità di ogni gruppo

BB ………………….

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Dividere il gruppo in sotto gruppi di colori compatibili può essere utile:

BB Nella fase intermedia di un percorso formativo

BB Nella fase dell’ideazione o di produzione di ipotesi (con l’obiettivo di stimolare la nascita di

ipotesi insolite)

BB Nella fase in cui ogni sottogruppo deve decidere o scegliere una soluzione / risultato / ipotesi / ecc

BB …………….

Dividere il gruppo in sotto gruppi di colori appartenenti a quadranti opposti può essere utile:

BB Nella fase “matura” di un percorso formativo

BB Nella fase decisionale (se ci si pone l’obiettivo di lavorare sul miglioramento dei processi

comunicativi, sulla gestione dei conflitti e sulla accettazione-integrazione delle differenze di

punti di vista)

BB Nei role playing o analisi di casi per rendere evidenti le barriere alla buona comunicazione e le

manovre difensive

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Lo studente blu: L’intellettuale

Descrizione

In genere è introverso. Ha buona capacità di ragionamento e analisi. E’ abile nel mettere insieme

fatti, discuterli con ordine, considerare le ipotesi contrarie e valutarle con appropriatezza. Fa continue

domande su argomenti diversi e cerca precisione e profondità nelle informazioni che riceve. Non è

particolarmente comunicativo ed è difficile entrare in contatto con lui.

E’ serio, può apparire distaccato e non sorride facilmente. E’ molto selettivo nelle amicizie e in

genere i suoi amici sono più grandi oppure persone adulte (in quanto negli altri cerca informazioni

e conoscenze).

E’ il tipico bambino che no si accontenta di una risposta qualunque alla sue numerose domande,

perché vuole capire la ragione delle cose. Per questo stesso motivo è studioso, abile con i numeri e

nel calcolo.

Ha un udito molto buono e considera importante la precisione del linguaggio; ha infatti l’abitudine

di correggere chi usa parole in modo inappropriato o inesatto. Può fare commenti sarcastici. Ama

tanto la musica quanto il silenzio

Stile di apprendimento: la teoria

Ha difficoltà a integrare le conoscenze basandosi sull’esperienza casuale. Preferisce conoscere la

teoria, capire le regole e il funzionamento della cose prima di passare alla sperimentazione. Una buona

spiegazione teorica, astratta, accompagnata da uno schema, sono basi indispensabili per acquisire una

conoscenza solida.

Attitudini e tendenze professionali

Svolge facilmente attività analitiche, matematiche, mentali e razionali. Alcune sue possibili inclinazioni

professionali sono: ragioniere, amministratore, ricercatore, scienziato, fisico, matematico, archivista,

economista, psichiatra, filosofo.

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Come comportarsi con un bambino blu?

BB Evita di essere troppo esigente riguardo al contatto umano

BB Rispetta la sua individualità

BB Accetta la sua sicurezza

BB Preparati a ricevere critiche per la tua improprietà di linguaggio

BB Aspettati domande concrete e rispondi in modo dettagliato.

BB Evita di improvvisare. Se ignori la risposta, sii sincero: digli che non lo sai, ma che potete cercare

insieme

BB Fornisci fonti di informazioni come libri, enciclopedie, internet, riviste, ecc. Portalo a visitare

biblioteche, musei e centri culturali.

BB Esprimiti senza divagare e vai “al sodo”. Spiega le cose in modo conciso, preciso e chiaro

BB Offri continue opportunità per mostrarsi brillante, facendo domande su qualcosa che conosce

bene.

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Lo studente verde: Il disciplinato

Descrizione

La sua emotività controllata gli dà a volte una aria un po’ rigida o impacciata. E’ riservato, timido

e non gli piace che qualcuno si immischi nella sua vita privata.

E’ prudente e si nasconde dietro una corazza protettiva, ma quando riesce a liberarsene diventa

un bambino affettuoso. E’ studioso, diligente ed è spesso dotato di una capacità di applicazione

superiore alla media. E’ infatti un tipo pratico, meticoloso, ordinato, metodico e organizzato.

Evita le situazioni rischiose e cerca la sicurezza. Si prende tutto il tempo che gli serve ed è molto

efficace all’interno di una struttura che gli trasmette sicurezza.

Si adegua alle regole, ama la routine e ha una forte autodisciplina. Non occorre ricordargli le

cose perché sa benissimo quali sono i suoi doveri. Gli piace collezionare oggetti.

E’ il classico bambino di cui i genitori vanno orgogliosi, perché è un “bambino modello”.

In genere è ordinato, pulito, attento, obbediente, studioso, servizievole, educato e disciplinato.

Stile di apprendimento: la struttura

Ama le cose pianificate e strutturate. Non tollera la disorganizzazione. Gli è difficile comprendere testi

che non hanno una struttura, un ordine, una sequenza o che non sono chiari e leggibili. Non è in grado

di prendere appunti se l’argomento non viene esposto in modo logico e riscrive in bella i suoi appunti

finché acquistano un ordine e un aspetto perfetti.

Attitudini e tendenze professionali

Tende ad attività di organizzazione e controllo, di documentazione e classificazione. Alcune sue possibili

inclinazioni professionali sono: ingegneria, meccanica, biologia, chimica, odontoiatria, amministrazione,

contabilità, ambiti militari, controllo qualità.

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Come comportarsi con un bambino verde?

BB Rispetta l’ordine, le regole, la gerarchia e la forma

BB Accetta i suoi rituali

BB Inizialmente niente domande dirette o personali.

BB Cerca di non infastidirlo: si irrita raramente, ma se si sente provocato può avere delle reazioni

esplosive.

BB Evita di fargli fretta e dagli tempo per riflettere: non gli piace sentirsi sotto pressione e ha

bisogno di tempo per riflettere prima di prendere una decisione

BB Preparati, perché ti sottoporrà dei problemi pieni di dettagli esasperanti, dato che è meticoloso

e pignolo e spesso cerca il pelo nell’uovo

BB Valorizza il suo senso dell’organizzazione e il suo talento organizzativo

BB Apprezza le sue capacità di analizzare i problemi in dettaglio prima di passare all’azione

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Lo studente rosso: Il sentimentale

Descrizione

In genere è un estroverso. Ha il dono del contatto umano. E’ sempre sorridente, aperto e dalla

conversazione facile.Cerca di stabilire rapporti semplici e intimi. Ha il senso innato della riconciliazione,

perché teme il conflitto. E’ generoso, spontaneo, umano, abile nella comunicazione. Sa ascoltare e

tenere in considerazione i desideri degli altri.

Il suo tallone d’Achille è che si lascia dominare dalla propria affettività (è molto emotivo e sensibile). Si

appassiona alla difesa dei suoi valori e delle sue idee. Difetta di calma e pazienza. Negli aspetti teorici

di un argomento tende a ritrarsi se non si sente competente; sembra spaventato e non osa ammettere

di non aver capito. Reagisce male ai rimproveri e alle critiche, perché si pone principalmente sul piano

personale.

E’ attivo e scaltro. E’ portato nell’eprimere emozioni e sentimenti. Gli piace toccare ed essere toccato.

Quasi sempre si diverte un mondo e se la spassa giocando con gli amici.

E’ un bambino tenerissimo e i genitori ne sono incantati, perché li abbraccia, li bacia e ripete quanto gli

vuole bene. Si fa amici ovunque e sa attirarsi la simpatia degli altri.

Stile di apprendimento: la condivisione

Ha bisogno di condividere quello che ha ascoltato per verificare di avere capito le informazioni che

gli sono state trasmesse. Stabilisce un dialogo con le persone che gli sono intorno. In classe fa spesso

domande all’insegnante e chiede continuamente ai compagni per rassicurarsi di avere capito la stessa

cosa. Ha facilità a studiare e a fare i compiti in gruppo.

Attitudini e tendenze professionali

Tende a una attività di relazione e a quelle in cui entrano in gioco le emozioni e la sensibilità. E’ portato

ai lavori che gli permettono di interagire con gli altri. Alcune sue possibili inclinazioni professionali

sono: pubbliche relazioni, comunicazione, pedagogia, psicologia, gestione delle risorse umane, sport,

medicina, veterinaria.

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Come comportarsi con un bambino rosso?

BB Sforzati di comprenderlo anche se hai l’impressione che sia una perdita di tempo (dato che i

problemi potrebbero trovare una soluzione più rapida se venissero affrontati in modo diretto)

BB Sii affettuoso e tenero. Dagli dimostrazioni di affetto.

BB Ha bisogno anche di dimostrazioni verbali di vicinanza e affetto

BB Avvicinalo sempre con un sorriso e un’espressione aperta

BB Sii paziente e tollerante

BB Lascia che si esprima e ascoltalo, anche se dovrai tornare molte volte sull’argomento.

BB Valorizza la sua preoccupazione e la sua disponibilità verso gli altri

BB Fagli sentire che è apprezzato e che è molto simpatico

BB Esprimigli gradimento per ciò che fa, per la sua capacità di animare gli altri e di ascoltarli

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Lo studente giallo: L’avventuriero

Descrizione

E’ originale, indipendente, competitivo e non passa inosservato in un gruppo. E’ innovativo e creativo,

ama le sorprese ed è sempre pronto a sperimentare qualcosa di nuovo. Quando si presenta un

problema, stupisce per la sua capacità di cogliere l’essenziale e di proporre molteplici soluzioni. A volte

è stravagante e poco concreto, ma spesso fa proposte interessanti e innovatrici.

Ha uno spirito leggero ma anche pungente. Fa uso di paradossi e metafore; crea attorno a sé un

ambiente dinamico e sa individuare facilmente le incongruenze. In genere è indisciplinato e disattento,

a volte approssimativo e disordinato. Si esprime con scarsa precisione e preferisce passare i tempo a

fantasticare piuttosto che occuparsi di problemi quotidiani.

Il bambino giallo è quello che soffre di più se è costretto entro confini rigidi, se è obbligato a seguire regole,

istruzioni o a riflettere in modo ponderato senza lasciar correre a briglia sciolta la sua immaginazione e

il suo stato d’animo. Fatica ad assumersi le responsabilità: è inquieto, ribelle, iperattivo e scaltro.

E’ il classico bambino leader che ama sperimentare. E’ un eccezionale stratega e questo lo porta a

cercare momenti di solitudine per pianificare i suoi obiettivi.

Stile di apprendimento: le idee

Si anima e acquisisce nozioni scegliendo le idee che emergono dal ritmo delle lezioni. Apprezza soprattutto

l’originalità, la novità e i concetti che lo fanno pensare. In particolare ama le impostazioni sperimentali che

danno priorità all’intuizione e che comportano la ricerca concreta di idee per raggiungere un risultato. E’

molto competitivo, quindi impara più in fretta se l’apprendimento implica la competizione.

Attitudini e tendenze professionali

E’ abile nella attività innovative in cui si richiede capacità strategica e innovazione. La sua principale

caratteristica è quella di essere molto competitivo, per cui possiede una elevata capacità (spesso unita

a difficoltà nel delegare).

Alcune sue possibili inclinazioni professionali sono: analista di mercato, informatico (sviluppo di sistemi),

pubblicitario, grafico, designer, artista, architetto, sport estremi, leader in campo aziendale, sociale o

spirituale.

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Come comportarsi con un bambino giallo?

BB Ascolta i suoi sogni rispetto alle molteplici possibilità che intravede per realizzare ciò che desidera

BB Ascoltalo con grande attenzione (a volte è difficile seguirlo e corri il rischio di venire trascinato

in continue divagazioni)

BB La sua capacità di fare più cose contemporaneamente può risultare destabilizzante e disturbante

per gli altri … perciò devi essere molto paziente

BB Mostrati allegro e condividi il suo umorismo

BB Chiedigli come risolverebbe lui i problemi

BB Lascia vagare il suo pensiero associativo e dagli spazio e tempo per immaginare un mondo

diverso

BB Aiutalo a oggettivare (concretizzare) i suoi sogni

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APPENDICE B

ESITI-PROfILI DEL QUESTIONARIO DI ORIENTAMENTO PERSONALE

ISTJ - “fai quello che deve essere fatto”

Sei una persona guidata dal senso di responsabilità e dalla meta da raggiungere; Abile nella parola e in diverse abilità comportamentali, puoi venir considerata estroversa dagli altri, ma solo in contesti/situazioni piuttosto definite.Il tuo grande senso di responsabilità e il tuo voler “raccogliere i dati” deriva dalla componente Sensor; Tendi a focalizzarti al tuo interno concentrandoti sui dati obiettivi e pragmatici. La tua attitudine al “qui ed ora” ti porta a valutare in modo molto concreto e a programmare con cura. Ti aspetti un simile comportamento da chiunque chiedendo molto agli altri in tutte le situazioni. Dall’esterno puoi sembrare una persona impaziente e ossessiva; spesso eccelli a scuola e nel lavoro raggiungendo posizioni di prestigio ma questo non ti distanzia dalla tua componente Introversa poiché ciò che fai non é fatto per importi all’attenzione degli altri bensì perché é il tuo lavoro, ovvero fai ciò che deve essere fatto!Le donne di questa tipologia riescono molto bene nella attuale società (responsabilità e leadership), andando però in contrasto alle naturali caratteristiche femminili e ciò spesso comporta conflitti interni.L’uomo é invece in sintonia con le caratteristiche di genere dell’uomo deciso e che sa cosa deve esser fatto.Sei tendenzialmente una persona ordinata e precisa e ti occupi della casa in maniera efficiente, rispettando gli orari e dando molta importanza agli avvenimenti familiari (vacanze, feste di compleanno, ecc.).Per te essere genitori é una responsabilità che dura tutta la vita e tale funzione é presa molto sul serio: imponi regole precise ai figli, e talvolta al partner, e ti aspetti che queste vengano seguite senza discussioni. Apprezzi ruoli ben definiti in cui ognuno ha le sue incombenze e responsabilità; non sopporti invece perdere tempo (anche il rilassarsi é una attività pianificata ed eseguita doverosamente).La tua parola é sacra. Le azioni parlano molto di più delle parole e pertanto più che dire cento volte “ti amo”, preferisci dimostrarlo ogni giorno nei fatti.Sei fieramente leale e puoi diventare fanatica nel rispetto degli obblighi.Tali caratteristiche riguardano anche il bambino ISTJ: ordinato, preciso, va bene a scuola, mantiene in ordine la camera, ha forte senso del dovere e dei ruoli; entra in crisi nel contatto con altri “tipi” che non sono così ordinati e programmati o se una figura di autorità delude le loro aspettative.Con l’avanzare dell’età certe rigidità tendono a scomparire facendo emergere tratti più spontanei e immediati.

Struttura del lavoro/studio adattoSei incline a materie di studio e lavori abbastanza individuali, orientati ai risultati, che richiedono obiettività e tendenzialmente pianificabili. Sei invece meno portata per materie e lavori che richiedono pensiero astratto e spontaneità interpersonale.

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ISfJ - “un alto senso del dovere”

Ti piace essere al centro dell’attenzione, sei veloce e tendi a “far bene le cose” (ovvero in modo pulito e preciso,con un alto senso del dovere e dell’obbedienza). La tua fonte di energia é interna e la realtà per te risiede in quelle cose che si possono vedere, ascoltare e toccar con mano. Ti viene spontaneo metterti al servizio degli altri in modo preciso e ordinato. Prendi infatti gli incarichi in modo molto serio e questo è il risultato del tuo senso del dovere, della tua lealtà e vocazione a servire l’umanità. Sei una persona caparbia ma ti fermi di fronte all’autorità (che tendi a rispettare molto).Ti è capitato più di una volta di venir criticata perché sei troppo disponibile cosicché gli altri possono approfittarne; Talvolta puoi esser vista un po’ come lo “lo zerbino” (del matrimonio, dell’ufficio, della classe, ecc).Tali caratteristiche sono lo stereotipo del genere femminile: tranquille, stabili, riservate, gentili, accudenti, dipendenti, obbedienti.Dato che per lo stereotipo maschile vale il contrario, come uomo puoi essere pressato dalla società a sopprimere alcune tue caratteristiche “femminili” con il rischio di diventare per reazione un “super-macho”.In genere nelle relazioni il senso del dovere prevale; sei inoltre una persona precisa e attenta nell’uso delle parole viste come forme di “contratto” da rispettare. Appari molto seria ma sei quietamente attratta dalle cose bizzarre ed estreme. Tuttavia ti lasci andare solo in occasioni speciali. Di solito per te viene prima il lavoro poi il gioco.Essere genitori é una responsabilità seria: sei diligente, protettiva, paziente. Se tali caratteristiche diventano eccessive, corri il rischio di diventare sottomesso ai figli (che ti considerano “una santa”).Programmi meticolosamente le attività del tempo libero e ciò può diventare quasi un dovere.Se per qualsiasi circostanza non puoi esercitare il tuo naturale altruismo, ti arrabbi e facilmente maturi dei sensi di colpa.Il bambino ISFJ rappresenta lo stereotipo del figlio ideale: ama giocare da solo, non fa domande, é pulito e obbediente e tende a essere uno studente modello.Gli eventi in famiglia per te sono importanti perché consentono l’espressione delle tradizioni e rappresentano una preziosa occasione per darsi da fare a beneficio di tutti.Da anziani gli ISFJ si consentono delle “uscite” dalla loro pianificazione ed espressioni più da estroversi.

Struttura del lavoro/studio adatto:Come studente prediligi i corsi ben organizzati e pratici. Ami muoverti in sentieri ben definiti e ti senti soddisfatta se tutto procede secondo la programmazione prevista.Il lavoro é divertimento e soddisfazione e rappresenta per te una parte importante della vita.

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INfJ - “una ispirazione per gli altri”

Sei una persona gentile, compassionevole e tendenzialmente accettante. Ciò che ti guida é la tua intuizione che genera al tuo interno un fiume infinito di idee che non comunichi molto ma metti spesso al servizio degli altri in maniera molto ordinata e precisa. Spesso sei caparbia e tale caratteristica a volte si accompagna a una certa rigidità, spingendoti a richiedere molto a coloro che ti circondano (soprattutto se devono raggiungere un obiettivo utile agli altri).Sei una sognatrice, creativa, accudente e ordinata e ciò ti rende una “forza tranquilla”, fonte di ispirazione per molti. Hai bisogno di tipi estroversi per meglio sfruttare la tua profonda ricchezza di intuizioni. Chi ti sta loro vicino può sentirsi frustrato poiché si rende conto di percepire solo una piccola parte della tua ricchezza interiore. Sei comunque una riserva di quiete e introspezione immaginativa che può ispirare crescita negli altri.Spesso possiedi una naturale abilità nella conduzione dei gruppi, ma tale competenza, insieme ad altre, spesso non emerge poiché resta chiusa nel tuo interno, dato che ami poco comunicare all’esterno.La donna con questa tipologia é avvantaggiata: infatti come feeler possiedi le caratteristiche “materne” associate all’idea di femminilità, anche se, a causa dell’introversione, spesso tali caratteristiche non risultano espresse appieno e mostri un comportamento esteriore piuttosto distaccato. Devi lavorare sodo per essere capita e far capire agli altri i tuoi bisogni.Per gli uomini le qualità tipologiche non sono quelle culturalmente attribuite al genere: la fragilità apparente può essere compensata da un alto grado di caparbietà.La tua predisposizione all’interiorità spesso non espressa fa si che tendi a portare dei fardelli a volte molto pesanti dentro di sé, che provocano tensioni e forti sensi di colpa.Come genitore ti assumi in toto la responsabilità della crescita dei figli e cerchi di offrir loro tutte le opportunità disponibili; infatti li stimoli, rinforzi e aiuti con tutti i mezzi. La casa e lo stile di vita sembra pulito e ordinato agli estranei, ma dietro tutto ciò ci sono milioni di progetti e di libri. La casa stessa deve essere stimolante e congeniale a tutto ciò.Gli eventi familiari sono opportunità per esplorare e apprendere e ti dedichi a essi con motivazione, anche se soffri particolarmente le tensioni che si creano in famiglia poiché tendi a personalizzarle, rimproverandoti anche per problemi che non hai creato (in questi casi tendi a fuggire).Negli anni della maturità e della terza età, puoi beneficiare dei tuoi sogni e desideri, se riesci ad allentare le tensioni compulsive legate a prendersi cura di tutti e di tutto.

Struttura del lavoro/studio adattoCome ragazzi/studenti sei spesso compiacente anche se piuttosto ostinata, affamata di conoscenza. Risulti un eccellente studente e preferisci i corsi teorici e astratti.Come manager hai una mentalità aperta e sei interessato sia alle persone che ai compiti. Ti piace sviluppare azioni rivolte alla crescita dei tuoi collaboratori. La più grossa sventura che ti può capitare é rappresentata dalle tensioni a livello relazionale.

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INTJ - “in qualunque cosa c’é spazio per migliorare”

Hai un mondo interno molto ricco e dalle infinite possibilità che diventa attenzione costante al miglioramento, su qualunque cosa.Naturalmente propensa all’organizzazione, tendi ad avere una visione generale anche se sei in grado di concentrarti anche sui dettagli; piuttosto perfezionista, risulti una persona affidabile e precisa nelle tue attività e quindi punto di riferimento per gli altri.Sei molto indipendente e a volte tale caratteristica può essere percepita come arroganza o freddezza, cosicché le relazioni profonde si sviluppano lentamente; in realtà é il tuo modo di stimolare e prenderti cura degli altri. Statisticamente ci sono più maschi di questo tipo che femmine (del resto le caratteristiche tipologiche sono in contrasto con quelle tipicamente femminili).Come genitore la tua attenzione allo sviluppo personale diventa un modello per i figli: incoraggi l’autonomia e l’autosufficienza e questo può essere percepito come “abbandono” o “incoscienza” da parte di altre persone.Anche nelle relazioni positive c’é spazio di miglioramento: apprendere e confrontarsi, questo è veramente importante per te e se vieni criticata su tali questioni diventi rischi di deprimerti.La casa riflette i tuoi interessi concettuali: tanti libri e, nella parte più privata e “autentica”, segni di tante idee e progetti partiti a metà; sogni e fantasie sono il modo con cui ti rilassi, ma spesso a tale copiosa produzione progettuale non segue la realizzazione pratica, e così ti autocritichi anche duramente creandoti frustrazione.I bambini di questo tipo rispecchiano le caratteristiche di autonomia e ricerca prima ricordate e le loro camere sono spesso veri e propri laboratori e causano frequenti discussioni per l’ordine con i genitori.Più in là con gli anni alcune “punte” si addolciscono: inizi a preferire la realizzazione immediata e scopri la parte emozionale e soggettiva della vita.

Struttura del lavoro/studio adattoA scuola sei uno studente motivato, ma ti annoi per i dettagli delle materie insegnate in classe; ugualmente gli eventi familiari possono essere positivi se ti senti stimolato e, in ogni caso, sarai tu sola a decidere se parteciparvi o meno.Il lavoro é il laboratorio in cui i progetti diventano realtà; come manager tendi quindi a forzare te stesso e i tuoi collaboratori in tale continua progettualità. Come collaboratore ami avere i tuoi spazi di libertà nel lavoro e, se vieni controllata troppo assiduamente, puoi reagire male. Anche il luogo di lavoro é perciò un “sistema migliorabile”; quando ciò non avviene, tendi all’autocritica.

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ISTP - “pronto a provare tutto almeno una volta”

Sei una persona riservata e cauta dal punto di vista delle relazioni interpersonali ma sei pronto a provare e sperimentare tutto almeno una volta. Focalizzata verso l’interno, sei guardinga verso ciò che ti circonda e attenta nel prendere decisioni; la tua visione del mondo é molto concreta. Tendi a lasciarti le porte aperte e puoi essere soggetto a insospettati sbalzi di umore. Hai l’attitudine a prenderti carico e a voler aggiustare subito ciò che si rompe.Un tuo motto è “non mi camminate sopra” ma questo modo di dire può avere vari significati: 1) non statemi addosso perché non so come reagirò se lo fate, 2) sono io che voglio “fare pressing” su di voi, 3) lasciatemi stare perché é una perdita di tempo e di energia.Sei molto capace manualmente e preferisci tuffarti nei compiti senza leggere procedure o istruzioni.I tuoi interessi vengono sempre prima dei compiti assegnati, spesso percepiti come noiosi, obbligatori e non pratici; puoi essere così assorbita dai tuoi interessi che tutto il resto passa in secondo piano e, quando sei in questo stato, lavori bene, con precisione ed entusiasmo.I maschi sono abbastanza aderenti con lo stereotipo di genere (es. occupazioni pratiche/manuali o ad alto rischio); le femmine con questa tipologia spesso sono considerate invece mascoline. In ogni caso i lavori troppo routinari o troppo teoretici non fanno per te.Spontaneità e immediatezza caratterizzano le tue relazioni, ma anche pacato distacco su cose che non sono di tuo interesse, cioè immediate; ciò crea una certa imprevedibilità di comportamento che può anche piacere poiché conferisce un aria di mistero.Come genitore non credi tanto nella pianificazione e aspetti a vedere cosa ti porta ogni giorno, facendo ciò che é necessario in quel momento; non ti imponi ai figli ché anzi lasci piuttosto liberi e in autonomia. Nel conflitto puoi venir fuori con forza e drammaticità nell’immediato, poi, quando subentra la calma, esponi una serie di alternative per uscire dalla situazione.Credi molto nello spazio e nell’autonomia personale e, poiché questo é realmente uno dei tuoi più importanti valori, talvolta tendi paradossalmente a “imporre” tale libertà agli altri. Gli eventi familiari ti vedono più coinvolta nella preparazione che nell’evento stesso.Nella maturità ci può essere una nuova focalizzazione che comporta maggior tempo dedicato alla socialità e alla realizzazione di vecchi sogni nel cassetto.

Struttura del lavoro/studio adattoL’apprendimento é efficace se passa attraverso la sperimentazione e la pratica.A scuola e nel lavoro ami osservare ciò che ti circonda e collezionare dati e informazioni poiché tendi a controllare tutto ciò che succede; di fronte a un’emergenza cogli il cuore del problema e lo risolvi, ma questa tua abilità, apparentemente istintiva,

é frutto di lunga osservazione e analisi.

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ISfP - “vedi molto ma condividi poco”

Dimostri serenità e apprezzamento per la vita, uniti a una sensibilità verso gli altri. Il tuo desiderio é di vedere qualsiasi cosa intorno a te e vivere armoniosamente; non sei invadente con gli altri e anzi non capisci i motivi per cui altre persone impongano limiti e divieti. Talvolta tale caratteristica comporta una scarsa espressione delle tue necessità a favore di quelle degli altri e il rischio di essere facilmente sovrastata e dominata dagli altri (“invisibilità”).Creativa e pratica, tendi a essere una persona timorosa nell’offrire i tuoi servizi agli altri; sei un tipo non convenzionale nel problem-solving poiché riesci a intuire la strada giusta seguendo schemi non prefabbricati.La ricerca di calore nelle relazioni e di flessibilità sono caratteristiche più femminili, mentre l’esser riflessivo, riservato e pratico sono tratti più maschili; l’insieme di queste caratteristiche comportano la non necessità di guidare e di condurre nonché la tendenza a non voler cambiare, controllare o semplicemente capire il mondo, ma prenderlo e viverlo così com’é. Perciò tendi a non comparire molto e quando ricevi apprezzamenti, tendi a rifiutarli o considerare tutto ciò casuale.Come genitore ami la relazione con i figli e sei sempre di supporto nei loro confronti, amorevole e con modi pacati e tranquilli. Non tendi a controllarli e ciò può comportare in questi ultimi un senso dimancanza di struttura e di guida forte da parte tua.In amore non parli molto ma tendi a dimostrarlo in molti modi (regali, attenzioni particolari, ecc.).Il tuo stile di vita é generalmente rilassato ma attivo (soprattutto attività manuali, e in genere non tanto rivolte ad un obiettivo, ma spontanee; ti rilassi infatti con attività libere, per il solo piacere di farle, anche se ciò comporta una lunga lista di attività non concluse).Negli eventi familiari non ami le lunghe pianificazioni o le cose troppo complicate che impediscono lo svolgersi fluido e spontaneo degli eventi stessi.In età matura tali tratti restano costanti e, in pensione, riesci a occuparti di più di quegli interessi che prima avevi trascurato.

Struttura del lavoro/studio adattoA scuola sei come un esploratore curioso che sembra non avere fretta, talvolta imprevedibile e con scarsa attenzione ai tempi e alle regole; pur volendo compiacere gli altri, agendo così raramente ottieni buoni risultati secondo gli altri. Poco interessata alle concettualizzazioni astratte, rispondi meglio alle esperienze pratiche ed immediate.Il lavoro per te deve essere piacevole, gratificante e possibilmente utile per gli altri; meno importante é il denaro; come manager tendi alla non direttività e alla creazione di ambienti aperti e attenti alle relazioni che consentono la crescita dei collaboratori.

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INfP - “realizzare un nobile servizio per aiutare la società”

Idealista: scopri i tuoi ideali attraverso una visione soggettiva del mondo e li usi per aiutare gli altri in molti modi: è così che ti senti realizzata! Molto severa con te stessa relativamente ai tuoi valori, non senti però la necessità di imporli agli altri; se questi violano tali valori, però, puoi diventare aggressiva.Gli uomini di questa tipologia possono essere considerati “forti e tradizionalisti” ma anche troppo gentili e “imbranati”. Sei carente nell’assumerti iniziative e responsabilità, a meno che qualcuno violi i tuoi valori fondamentali. Agli altri puoi apparire una persona incostante e strana: morbida in un momento, rigida in un altro; sei comunque profonda, melanconica e non facile da capire.Nelle donne la “dolce sottomissione” unita però alla tua forza interiore e alla determinazione, rappresentano tratti di personalità apprezzati socialmente.Come tutti gli introversi ti sforzi nella ricerca della tua identità, attraverso un lavoro interiore che prevede però infinite possibilità e ramificazioni, dal momento che consideri come queste potenzialità possano essere utili a te e agli altri, mantieni sempre aperte le porte per assorbire nuovi dati ed informazioni. La casa e i luoghi di lavoro possono essere pieni di manuali di “ come si fa per ..........” (stirare, piantare fiori, aggiustare mobili,ecc.). In generale le tue relazioni sono più rilassate che rigide e sempre in cambiamento in rapporto a come mutano le esigenze degli altri.Come genitore tendi a focalizzarti su pochi valori coltivati e curati con attenzione e se questi sono rispettati, il tuo compito educativo scorre facilmente; in generale sei positiva e affermativa e ciò consente ai tuoi figli di considerarti come un amico e un confidente. La criticità può collegarsi alla preferenza introversa che comporta lentezza nell’aprirsi agli altri o difficoltà di esprimere apprezzamenti ai figli o alla preferenza Perciever che ti rende faticoso il passaggio ai figli di regole, norme e strutture, cose di cui hanno bisogno.Fatichi ad affrontare argomenti che potenzialmente sono in grado di creare disaccordi e disarmonie. La tua serenità esteriore in contrapposizione con la questa rigidità interiore può comportare disturbi psicosomatici (gastriti, coliti, ecc.). La tua tendenza alla compiacenza, anche a tuo scapito, ti porta ad essere una persona tenera e disponibile, ma se ciò viene non riconosciuto, o peggio, criticato, la tua reazione sarà dura.Gli eventi familiari sono per te espressioni di vita essenziali e a loro dedichi molto tempo ed energie. La pensione ti consente di affrontare e dedicarsi alla pila dei manuali del ”come si fa per.........” con un ritmo che non si rallenta negli anni.

Struttura del lavoro/studio adattoBuono studente, tendi a compiacere i tuoi insegnanti addirittura iscrivendoti a corsi non utili o piacevoli. Sei una persona che è molto critica con se stessa (“avrei potuto far meglio!”) spendi molte energie nella contrapposizione tra autoapprovazione ed autodenigrazione.Sei attratta da organizzazione non profit e da occupazioni in ambito socio-educativo (talvolta corri il rischio di portare sul lavoro il tuo criticismo e ciò impedisce la piena espressione delle tue capacità).

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INTP - “un amore per il problem-solving”

Personificazione del “professore distratto”. La tua riflessività unita alla tua capacità intuitiva ti porta a esplorare tutte le possibilità mentre la componente Thinker e Perciever richiede l’analisi di tali possibilità con flessibilità e mente aperta a qualsiasi nuovo dato.Lo sforzo é quindi teso a rendere coerenti e coordinare una serie di informazioni che proliferano senza fine; ciò comporta che le soluzioni raggiunte o le tue rappresentazioni, siano sempre suscettibili di cambiamenti anche all’ultimo minuto in relazione a nuovi elementi introdotti. Tutto ciò é molto eccitante per chi è simile a te, ma può essere molto frustrante e fonte di conflitto per gli altri, specialmente per chi ha una spiccata componente JudgerSei una persona molto critica con te stessa e anche molto orgogliosa; ti senti immersa in un processo di miglioramento continuo. I tuoi valori trainanti sono integrità, intelligenza, competenza, perfezione concettuale e autoguida. Qualsiasi progetto diventa una sfida mentale e, una volta analizzato e schedulato, diventa campo per possibili migliorie; tutta questa attenzione alla concettualizzazione può portare a un calo di attenzione quando poi si tratta di realizzare il progetto stesso, poiché ciò é per te meno interessante. Tali caratteristiche sono attribuite più tipicamente agli uomini piuttosto che alle donne, le quali disattendono le aspettative sociali su almeno tre punti: 1) il desiderio costante di rendere la vita conforme a un modello teorico, 2) l’originalità concettuale,3) la preferenza Thinker.Anche una relazione può essere una sfida intellettuale affrontata con la consueta disciplina e rigore; la propensione a “intellettualizzare” può però essere percepita come freddezza o durezza relazionale.Come genitore sei una persona paziente e attenta alla crescita intellettuale dei figli. Desideri che si sviluppino in autonomia e prediligi la crescita mentale piuttosto che cura degli aspetti fisici. Il rischio é che la tua non direttività possa loro creare qualche problema di “disorientamento”, poiché tendi sempre a suggerire nuove possibilità piuttosto che indicare la strada. Il tuo è uno stile del topo “vivi e lascia vivere”.Il tuo amore per la soluzione di problemi può adombrare tutte le altre tue inclinazioni, ad esempio aggiustare un pezzo di un’automobile sarà un’avventura nella quale spenderai molte energie, trascurando altre attività o interessi; una volta risolto tale problema ti sposterai subito a un’altro.Gli eventi familiari sono in genere occasioni divertenti perché consentono di esplorare nuove cose, aspetti, relazioni e pensarci sopra.In età avanzata il sogno e le teorizzazioni, seppur presenti, saranno meno pervasive e si svilupperanno l’Estroversione e un approccio più soggettivo.

Struttura del lavoro/studio adattoA scuola puoi essere vista come molto schiva e argomentativa; una persona che segue troppe cose insieme e quindi deve impegnarsi e lavorare di più per avere successo scolastico.Il lavoro per te deve contenere delle sfide soprattutto di tipo intellettuale altrimenti non sarà apprezzato.

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ESTP - “ l’ultimo realista”

Sei una persona fortemente orientata all’azione, vivi nel momento con grande realismo e non apprezzi le teorie che non hanno un concreto collegamento con il mondo sensibile. La tua attenzione é principalmente rivolta alle cose ed alle persone; tendi a concentrare le informazioni su tutto ciò che é collegato ai cinque sensi e le valuti in modo obiettivo ed analitico. Sei una persona flessibile, spontanea e aperta alle nuove possibilità. Impiegare tempo nella pianificazione e nella preparazione per te significa perdere le possibilità dell’ultimo minuto; ciò che conta é infatti il contatto con la realtà concreta piuttosto che lo studio teorico. Sempre indaffarata e iperattiva, un tuo motto é “agisci ora, paga più tardi!”; questo procrastinare le responsabilità delle tue azioni ti può far percepire negativamente dagli altri tipi.Poiché richiedi sempre risultati concreti e immediati alle tue azioni, spesso le attività che non rispondono in tale modo vengono abbandonate per passare ad altre più gratificanti.Ti viene naturale trovarti al centro dell’attenzione e sei abile negli scherzi pratici; risulti quindi gradevole e di compagnia e riesci a coinvolgere gli altri; ti butti senza timore nelle cose nuove per provarle almeno una volta e hai un appassionato senso di competizione soprattutto nel problem-solving e nell’affrontare sfide eccitanti. Se il lavoro diventa una routine per te perde subito di interesse e preferisci occuparti di altre cose; la tua tendenza a non stabilire norme e procedure ti crea difficoltà nei confronti delle gerarchie di lavoro anche perché nei confronti di un lavoro tendi ad affrontarlo direttamente, ignorando l’eventuale esistenza di procedure già istituite ad hoc.Le donne ESTP sono distanti dalle attese di ruolo: spesso si danno alla competizione sportiva o altre attività analoghe e così si creano la nomea di “maschiacci”.Come genitore hai attese molto realistiche nei confronti dei figli: non é necessario che eccellano o che continuino gli studi, ma fare qualcosa di costruttivo e pratico per la loro vita.Le persone ESTP non si fermano mai e trovano che ci sia sempre molto da fare. Per te il tempo non basta mai! Gli eventi familiari sono ottime occasioni per darsi da fare, ma spesso la tua tendenza a fare in fretta senza completare più di tanto i compiti, crea disagio, così come la tua preferenza ad essere al centro dell’attenzione.Leggi le istruzioni per l’uso di qualsiasi cosa solo se è strettamente necessario e solo le parti collegate a ciò che devono fare; in ogni caso tendi prima a sperimentano da sola.Nella maturità, la tendenza alla sfida rimane anche se un poco ridimensionata da una certa riflessività.

Struttura del lavoro/studio adattoGli studenti ESTP sono spesso non compresi: sono iperattivi e lenti nell’apprendimento, anche se sono creativi e pieni di risorse. La risposta educativa nei loro confronti spesso punta a farli calmare e conformarli alle regole; ma può essere più efficace guidarli anziché controllarli.Adatti alle attività di riparazione, imprenditoriali e sportive.

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ESfP - “ si vive una volta sola”

Vivi principalmente per il momento presente e tendi ad agire prima di pensare, al fine di ottenere un risultato tangibile. Sei insofferente nei confronti delle regole, delle procedure e delle attività di routine. Tendenzialmente accetti molto gli altri (“vivi e lascia vivere”) e cerchi di stabilire relazioni armoniose evitando liti e conflitti. Sei un’accanita realista, con scarsa confidenza con le dinamiche del tuo mondo interiore.Tendi a raggiungere subito conclusioni, senza riflettere tanto e analizzare i fatti a disposizione, ma abbandonandoti alla tua fervida immaginazione. La tua naturale predisposizione per l’azione si coniuga con la voglia di essere sempre al centro dell’attenzione e tutto ciò può essere percepito dagli altri come egoismo, iperattivismo e superficialità. Le persone che hanno contatti con te si sentono eccitate, attive anche se talvolta stanche e senza respiro nel seguire le tue evoluzioni.La tua spontanea immediatezza e concretezza possono essere percepite come superficialità e mancanza di scopo, ma ciò non risponde a verità; é solo il tuo modo di fare. Tendi infatti a iniziare più cose di quante ne finiscano.Come genitore ami gestire molte attività in contemporanea e ciò ti procura eccitazione, ma anche sensi di colpa per le attività che non sono state fatte adeguatamente. Tutto ciò viene riversato sui figli e può sembrare che tu sia in competizione con loro, oppure che soffrano di mancanza di attenzione poiché sei costantemente impegnata. Un’altro inconveniente può essere la mancanza di regole, di direzione ed orientamento che può portare sbandamento nei figli, nonostante il clima di cure amorevoli e di divertimento presente in famiglia.La tua spinta al “fare” é evidente anche nei momenti di rilassamento che, in realtà, sono pieni di attività che servono sì a rilassarsi, ma anche a svolgere qualche compito, comunque per te è importante “fare” qualcosa.Gli eventi familiari sono considerati eccitanti come momenti di festa e di gioco.Negli anni della maturità tali caratteristiche non mutano sostanzialmente.

Struttura del lavoro/studio adattoI ragazzi/studenti sono visti spesso come iperattivi e costantemente bisognosi di gratificazioni; autonomi nello svolgere le loro molteplici attività che cambiano con forte frequenza. Spesso non proseguono gli studi superiori. Infatti, vista la forte richiesta di astrazione e concettualizzazione degli studi universitari, preferiscono lavorare. Coloro che invece proseguono gli studi considerano la vita universitaria una festa pagata dai genitori e spesso non eccellono negli studi.Le scelte lavorative riguardano professioni legate al servizio, cinema e spettacolo, sport; tutto ciò che invece richiede rigida routine non é amato.

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ENfP - “dai alla vita un’ulteriore spinta”

Dinamica, entusiasta, capace nelle relazioni con le persone. Preferisci affrontare la vita in relazione alle sue possibilità, che poi traduci all’esterno con una vitale interazione col mondo in un flusso continuo di possibilità. Hai una forte necessità di essere affermativa con gli altri e di essere confermata al punto che, per perseguire tale scopo, puoi sembrare molto compiacente ed eccessivamente ottimista, esagerando spesso nel dare e richiedere carezze dagli altri. Tale attenzione costante agli altri ti porta a sviluppare le tue capacità relazionali e l’efficacia con le persone, ma talvolta il tuo entusiasmo può essere sovradimensionato ed essere percepito come minacciante piuttosto che di aiuto, soprattutto se combinato con la capacità di rapida intuizione che ti contraddistingue. Il tuo entusiasmo per la vita ti porta con facilità a coinvolgere persone su tuoi progetti, che sperro sono molti e il portarli a termine non é il tuo forte; un’ulteriore difficoltà é rappresentata dalla tua intolleranza per regole e procedure. Tali qualità sono più tradizionalmente attribuite alle donne (socialità, necessità di piacere, intuizione, spontaneità, attenzione per gli altri); i maschi finiscono spesso per compensare tali caratteristiche, poco apprezzate in un uomo, con comportamenti forzati e di natura opposta (competizione, argomentazioni eccessive, ecc.). Sia i maschi che le femmine ENFP possono essere molto seducenti. La loro sensibilità alle relazioni é fondata anche su una naturale capacità empatica di percepire accuratamente le sensazioni e gli stati d’animo degli altri.Fare il genitore di solito é un’esperienza divertente e la casa é un terreno dove fare esplorazioni creative. Tutto questo non favorisce l’ordine e la pulizia. La casa é un posto aperto per gli amici ed i vicini (tale apertura può essere vista come sconcertante da un bambino non ENFP che può essere per questo giudicato immaturo dai suoi genitori ENFP); tutto può essere convertito in gioco e in occasione di crescita. Talvolta il tuo entusiasmo incontenibile ti porta in mille direzioni simultaneamente, creando dispersività e di ciò te ne fai una colpa. Il tuo iperattivismo ti porta a non rilassarti mai e ciò, nel tempo, può essere dannoso a livello non solo psichico ma anche fisico.I bambini di questa tipologia sono croce e delizia per i propri genitori. Tutto ciò che li circonda può essere usato per dare corpo alle loro fantasie, e sono sempre attenti a ricercare l’approvazione da parte dei loro genitori. Ipersensibili alle critiche nei loro confronti, tendono spesso a considerarsi “vittime” e fanno di tutto per essere amati. Gli eventi familiari sono ricercati e consentono loro di esprimere le personali capacità di improvvisazione, anche se frequentemente diventano ipercritici nei loro stessi confronti.Con l’età possono sviluppando la parte Introversa e raggiungere una maggiore stabilità ed equilibrio.

Struttura del lavoro/studio adattoAnche a scuola il tema dominante per te é il poterti esprimere e l’essere te stessa; a questi valori credi molto e aiuti gli altri a raggiungerli. Il lavoro per te deve essere un gioco e ci si deve divertire, possibilmente accrescendo le tue capacità (ad esempio sperimentando nuovi compiti ed attività specialmente inerenti al settore dei servizi al prossimo, come insegnamento, psicologia, ecc.). Come manager sei più leader consiglieri e sostenitori che autoritario e tendi a sostenere i collaboratori nel raggiungimento dei loro obiettivi.

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ENTP - “ una scelta eccitante dopo l’altra”

Sei una persona fortemente inventiva e tendi a coinvolgerti in molte attività (sia di lavoro che di svago). Sei aiutata da una forte intuizione che ti fa scorgere infinite possibilità che tendi a convertire in idee e schemi. Sei più carica nell’abbracciare nuove idee, piuttosto che seguire idee già consolidate.Spesso però la tua propensione a inseguire cose eccitanti ti porta a realizzarne solo alcune, producendo frustrazione in te e negli altri.Ami la visione d’insieme e il pensare in quanti modi possibili le cose possono combinarsi tra loro, producendo molte alternative creative. Secondo te qualsiasi sistema può essere migliorato nella sua efficienza. Le tue vittorie sono sempre eclatanti, come le loro sconfitte.Le donne di questo tipo vanno controcorrente: estroversione, entusiasmo, competitività, argomentazione; tutto ciò le rende poco attraenti per gli uomini che cercano lo stereotipo tradizionale femminile. Impari attraverso la discussione e le sfide e ami provocare gli altri per vedere le reazioni. Tutte queste caratteristiche possono essere viste positive negli uomini.La casa può essere piena delle ultime novità, che hanno anche la funzione di sfidare la creatività dei figli, cosa per te più importante dell’ordine e della programmazione. Il messaggio genitoriale che passi ai figli é “arrangiati” e lo fai con la finalità di spingerli a fare da soli e di aiutarli a espandere il proprio sé. Gli eventi familiari sono opportunità per scambiare idee e proporre attività e stimoli.I bambini ENTP sono sempre pieni di amici, progetti, attività, sfide.Con l’avanzare dell’età tendi a rallentare un poco i ritmi e fare una cernita delle proprie attività, seguendone di più solo alcune.

Struttura del lavoro/studio adattoIl tuo esser focalizzati sulle sfide e sulla continua sperimentazione può provocare diverse forme di instabilità (fisica, emotiva, ecc.). Lo stress sopraggiunge quando ti senti vincolata o sommersa dai dettagli o da una pressante richiesta di programmazione.L’attività lavorativa sarà per te stimolante se conterrà elementi di sfida e possibilità di innovazione, scarsa regolamentazione e ripetitività.

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ESTJ - “l’amministratore della vita”

Sei una persona portata a imporre i tuoi giudizi e valutazioni sulla vita e sugli altri attraverso schemi e strutture ordinate. Del resto governare e controllare é per te una cosa naturale; Hai i “piedi per terra”, sei organizzata, precisa e abile socialmente. Sai essere appropriata e adeguata ai contesti e sei quindi vista dagli altri come una persona affidabile e pratica. E’ facile che tu finisca nelle posizioni top nelle organizzazioni.Ami scherzare e intervenire su qualsiasi argomento. Questa tipologia é tradizionalmente mascolina, con tendenze “macho”: senso dell’humor e forte tendenza a prendersi cura e a proteggere.Le donne possono essere combattute tra la tendenza alla forza e determinazione e le attese sociali tradizionali (di cura e “morbidezza”).Come genitori tendi a prenderti molto carico della famiglia e dei figli: definisci precisamente i ruoli dei vari membri e ti aspetti che vengano rispettati (es. ruoli tradizionali uomo - donna); se ciò non avviene gli entri in crisi.Il tuo stile di vita é organizzato, controllato e programmato sia per il lavoro sia per il tempo libero.I bambini di questa tipologia sono socialmente attivi e responsabili; tendono a organizzare e dare ordini e si aspettano dai loro genitori fermezza e univocità educativa, oltre a regole precise e ordine. Di fronte a tali comportamenti possono anche protestare ma é ciò che in realtà vogliono; spesso infatti sono strategie per “testare” tali qualità nei genitori e negli altri (insegnanti, educatori, ecc). Anche l’età della pensione é una cosa da programmare e pianificare.

Struttura del lavoro/studio adattoA scuola preferisci i corsi pratici e ben strutturati. Il lavoro é per te una serie di obiettivi che devono essere raggiunti seguendo

una serie di regole e regolamenti, con responsabilità, rispetto dell’autorità e fedeltà al “sistema”.

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ESfJ - “Anfitrione del mondo”

Sei una persona graziosa ed efficace nelle relazioni. Porti armonia e gentilezza nella maggior parte delle situazioni nelle quali sei coinvolta, insieme a fermezza, ordine e struttura.Il temperamento SJ richiede un comportamento piuttosto “freddo”, mentre la preferenza feeler ti porta ad accudire e alla gentilezza: tutto questo ti comporta spesso conflitti interiori.Molto sintonizzata sui bisogni degli altri, sei sensibile alle sfumature che rendono ricca e completa la vita. Sei la personificazione dell’archetipo della femminilità: prendersi cura con gentilezza ed estroversione.La casa é il centro del tuo universo e va difesa contro la durezza del mondo esterno; pulita ed ordinata, fervono spesso le attività. Il relax é da te concepito come pausa nei doveri familiari e anche le feste e i divertimenti devono comunque essere programmati. Nella vita di tutti i giorni, ognuno ha il suo compito e deve rispettarlo.Come genitori sei molto accudente, ma anche normativa (devi, non devi!) e comunque tendi ad anteporre il dovere al piacere.Nelle relazioni sei molto leale fino al sacrificio dei tuoi bisogni in favore di quelli del partner, spinti come sei alla ricerca dell’armonia reciproca.I bambini ESFJ sono graziosi, delicati e puntuali; tendono a essere puliti e facili da educare. Le criticità possono nascere quando le richieste nei loro confronti vanno contro i loro bisogni profondi o se i genitori non sono abbastanza normativi e fermi nel far rispettare le regole.Negli anni della terza età puoi addolcirti di più, ma sei sempre guidata dagli stessi valori. Puoi anche dedicare più tempo a te stessa ma gli interessi centrali rimangono la casa e la famiglia.

Struttura del lavoro/studio adattoA scuola ami gli insegnanti che tengono lezioni ordinate e pianificate e tendi a completare i compiti.Nel lavoro spesso ti orientano in attività di servizio per gli altri.

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ENfJ - “persuasori che parlano in maniera morbida”

Sei una persona abile nel motivare e convincere le persone; il tuo focus nelle relazioni é infatti verso gli altri e sei molto portata a capire le motivazioni altrui. Hai capacità immaginativa e sei in grado di concretizzare tale creatività in maniera ordinata.Hai grandi capacità di leadership: comprendi intuitivamente le situazioni e intervieni con ordine ed efficacia. Per questo motivo spesso raggiungi alti livelli organizzativi nel lavoro in azienda. Viene infatti apprezzata la tua capacità decisionale unita a quella di saper creare climi collaborativi. Puoi tuttavia venire criticata per l’eccessiva “morbidezza” e l’utilizzo di un approccio non molto diretto; a tali critiche rispondi con stupore e puoi “entrare in crisi”. Infatti vedi come tuo compito l’aiutare gli altri a realizzare i loro obiettivi all’interno di situazioni organizzate ma se le tue idee incontrano resistenze, puoi farti abbattere e diventare triste e vulnerabile. Tendi in questi casi ad affrontare le situazioni conflittuali prendendola sul personale, giungendo a provare rancore verso coloro (gruppi o persone) che hanno opposto resistenza. Il conflitto per te diventa una questione di vincere o perdere, anche quando l’altra persona vuole solo porre un’obiezione costruttiva. Animatori nati, possiedi facilità di rapporto e senso dell’umorismo, anche se talvolta la tua estroversione ti porta verso comportamenti di scarso ascolto altrui.L’essere genitori é per te sia una responsabilità sia un piacere: giovani vite da aiutare, guidandole con fermezza in un clima supportante. Sei poco abile nel comprendere le critiche e le ribellioni dei figli e tendi a reagire autocolpevolizzandosi e instillando così nei figli sensi di colpa.Il divertimento deve essere bilanciato dal lavoro al fine di raggiungere un clima di felicità e armonia per tutti. Vivi gli eventi familiari piacevolmente e ti dai da fare per arricchirli e renderli armoniosi in modo da essere apprezzato e ricevere complimenti.Con l’avanzare dell’età puoi sviluppare maggiore capacità di riflessione (che ti può portare a capire che non puoi essere sempre il “salvatore del mondo”) e prendi maggiormente cura di te.

Struttura del lavoro/studio adattoL’apprendimento passa molto attraverso l’imitazione dei comportamenti (i bambini/ragazzi di questa tipologia sono spesso amati e benvoluti dai genitori e dagli insegnanti); tale tendenza all’emulazione può portare però a carriere lontane dalle loro naturali capacità se intravedoi la possibilità di imitare qualche personaggio per te importante. Nei bambini le capacità verbali si sviluppano presto e spesso da adulti diventano speakers o ricoprono cariche dove il parlare ad un pubblico é componente fondamentale. Le

scelte di lavoro ti portano verso carriere di servizio agli altri (non verso lavori “solitari” o potenzialmente conflittuali).

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ENTJ - “i leader naturali”

Persona “di cuore”, argomentativa e robusta: questi sono tre termini che sintetizzano questo tipo. Sei abile nella comunicazione, hai grande abilità di leadership e attitudine al controllo. Le tue energie sono rivolte verso l’esterno, verso un mondo di infinite possibilità, che tendi a tradurre in attività concrete in modi molto ordinati. La vita è una sfida ed é per te un sistema di forze che deve essere capito, guidato e indirizzato con costanza. Hai poca attenzione per le persone che non rischiano, ovvero che non accettano le sfide e ne restano intimidite; ciò é aggravato dalla tua naturale propensione all’arroganza (spesso non riconosciuta ma ben visibile dagli altri). Parti infatti dall’assunto di essere nel giusto fino a prova contraria, tuttavia chiunque ti riesca a dimostrare e convincere del contrario merita approvazione e rispetto. Sei impaziente, non sopporti il doverti occupare di aspetti “piccoli” ma preferisci spostarti su cose più “grandi e belle”. Hai un forte ego che ti porta a sopravvalutarti, ad esempio nelle capacità di relazione e di cura dei dettagli. Quando fallisci su tali aspetti, diventi stressata e frustrata e tendi a criticare te stessa e gli altri in maniera sproporzionata ai fatti accaduti.L’arroganza, la necessità della sfida e del controllo possono mettere in difficoltà la donna di questa tipologia nella loro femminilità in relazione agli uomini e innescare forte competizione con donne di altri tipi; tali caratteristiche possono oscurare la tua capacità di essere accudenti e nutritive.Nell’uomo questi tratti sono più “socialmente accettabili” anche se rischiano, come le donne, di essere lasciati soli, cosa poco piacevole per un estroverso. Gli altri possono criticare la tua aggressività destando in te sorpresa poiché spesso é solo un modo con cui comunichi il tuo entusiasmo; é chiaro che sentendoti criticati, allora sì, puoi arrabbiarsi davvero per difendere, paradossalmente, la tua non aggressività precedente.La tua casa é un’arena per qualsiasi sperimentazione, con relazioni ricche e diversificate; per quanto riguarda la tua durezza si può dire che “can che abbaia non morde”.I figli sono per te giovani menti da guidare ed incoraggiare; lo stile di vita é piuttosto compulsivo poiché i membri della famiglia devono conoscere i loro ruoli e responsabilità e attenervisi. Per te ci si può rilassare ma solo se ciò é stato programmato.Gli eventi familiari sono piacevoli e rappresentano occasioni per organizzare e agire da protagonisti.La vecchiaia é ancora un momento di espansione intellettuale dove però viene mitigata la tua necessità di controllo, anche se resta la voglia di cercare situazioni sfidanti.

Struttura del lavoro/studio adattoI bambini/ragazzi di questo tipo sono piuttosto diretti con tutti e socievoli. Amano farsi coinvolgere e sono rispettati per le proprie capacità ma talvolta rifiutati per la continua centratura di potere che creano. Finiscono spesso nel vedere i loro insuccessi piuttosto che i loro successi (“tutto può essere migliorato”).La tua leadership naturale e la capacità di pianificare i sistemi può portarti ai massimi livelli organizzativi, anche se devi sempre fare i conti con la tua aggressività.

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fRASI “TIPICHE”

(Un ultimo esercizio come controprova: sottolinea le 3 o 4 frasi che più di assomigliano…..Leggi i profili

relativi e scopri dove ti ritrovi ….. c’è anche quello relativa al profilo emerso dal questionario?)

ISTJ - “fai quello che deve essere fatto”

ISFJ - “un alto senso del dovere”

INFJ - “una ispirazione per gli altri”

INTJ - “in qualunque cosa c’é spazio per migliorare”

ISTP - “pronto a provare tutto almeno una volta”

ISFP - “vedi molto ma condividi poco”

INFP - “realizzare un nobile servizio per aiutare la società”

INTP - “un amore per il problem-solving”

ESTP - “ l’ultimo realista”

ESFP - “ si vive una volta sola”

ENFP - “dai alla vita un’ulteriore spinta”

ENTP - “ una scelta eccitante dopo l’altra”

ESTJ - “l’amministratore della vita”

ESFJ - “Anfitrione del mondo”

ENFJ - “persuasori che parlano in maniera morbida”

ENTJ - “i leader naturali”

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APPENDICE C

A PROPOSITO DI ……

A proposito dell’immagine di copertina

PINGOS: Siamo tutti uniti in una grande danza!

Una linea sinuosa che corre su una tela bianca o nera crea un movimento continuo: sono i Pingos,

omini di una tribù africana uniti in una grande danza.

Dal baule dei ricordi ho recuperato le immagine osservate da bambina degli oggetti esotici e tele di

stoffa grezza che i nonni avevano portato con sé in Italia dopo un periodo trascorso in Nigeria.

Questa attenzione all’arte africana unita all’ osservazione di graffiti rupestri ha generato i così detti

Pingos, moderni graffiti che portano con sé un messaggio semplice ma importante risalente al significato

di una antica parola Zulu , Ubuntu.

UBUNTU significa che se a un livello superficiale ci percepiamo come tutti separati, a un livello più

profondo di coscienza siamo tutti collegati e interconnessi, un’unica linea che corre nello spazio.

I Pingos mostrano la strada verso la libertà di poterci sentire tutti artisti e pittori della vita.

Ognuno di noi infatti di-pinge una parte della grande tela che è la nostra Realtà.

Io di-Pingo con il mio muovermi nel mondo la mia vita, e allo stesso tempo anche una parte del quadro

globale: anche il mio semplice agire può contribuire significativamente a ribaltare completamente il

significato di tutta l’immagine, per quanto piccolo mi possa percepire.

Noi diveniamo così tanti Pingos che interagiscono nella danza della vita dove nessuno è protagonista

solitario e ha un senso slegato dal tutto, ma tutti concorrono alla co-creazione della nostra realtà.

Arianna Ruffinengo

www.ariannaruffinengo.com

www.videocomix.it

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A proposito dell’autore

Ho strutturato questo testo sui tipi umani con l’obiettivo di fornire un’occasione di sviluppo e di

evoluzione personale. Per me ogni essere umano possiede innumerevoli qualità e poche cose mi

entusiasmano come il vedere una persona che scopre e valorizza i propri talenti.

Le attività di formazione che propongo nascono dalla mia personale e diretta esperienza, dalla mia

vita, oltre che dallo studio e dalla ricerca permanente. Amo il mio lavoro di formatore e consulente

educativo e il vivere quello che apprendo. Quando mi rendo conto che qualcosa che ho studiato

funziona nella mia vita, desidero condividerlo con gli altri e trovo quindi piacere e senso nello scrivere

strumenti didattici e operativi che possano essere di aiuto ad altre persone.

Penso che un mio dono sia la capacità di tradurre quello che incontro nei corsi di formazione o nei

libri in esercizio, strategia e gioco. Credo che le cose serie si debbano fare in modo divertente e che

l’atteggiamento che abbiamo nei confronti della vita influisca profondamente sull’atteggiamento che

la vita ha nei nostri confronti.

A proposito delle persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo libro

Arianna Ruffinengo (immagine di copertina e suo commento)

Adoro dipingere e disegnare. Immergermi nei colori, come un tuffo nell’acqua fresca di un fiume

di montagna. La natura mi insegna che siamo tutti compartecipi in questo grande gioco della

Vita, ognuno con il suo colore e sfumatura. Il colore è una energia, la linea traccia i sentieri che

portano ai confini della propria Anima, e forse ancora più in là.

Enrico Carosio (consulenza ed elaborazione grafica)

Innamorato della formazione e stregato dal cinema e dall’informatica: ambiti nei quali le persone

sono protagoniste, con le loro storie di successi ma anche di profonda, umana fatica. Sostenuto da un

infantile capacità di stupirmi, è il mio essere curioso nei confronti della vita e del mondo che mi offre la

possibilità di cogliere gli inesauribili meandri del quotidiano di ognuno di noi.

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A proposito di alcuni libri sugli scaffali della mia libreria

Ardy Bassi, G. (2010), Magia in classe, edizioni la meridiana, Molfetta (BA), 2010Bandler, R., Grinder, J (1975 b), La struttura della magia, Astrolabio, Roma, 1979.Bandler, R. (1985), Usare il cervello per cambiare, Astrolabio, Roma, 1986. Bateson, G. (1972), Verso un’ecologia della mente, Adelphi, Milano, 1976. Bateson, G. (1979), Mente e natura, Adelphi, Milano, 1984.Csikszentmihalyi M, La corrente della vita, Frassinelli editore, 1988Berne E., A che gioco giochiamo, Bompiani, 1964Bowlby, J. (1988), Una base sicura, Raffaello Cortina, Milano, 1989.Dalai Lama con Howard C. Cutler, L’arte della felicità sul lavoro, Saggi Mondatori, 2005Childre D. & Rozman D. (2005), La soluzione HeartMath per trasformare l’ansia, Amrita, Torino, 2008Ellis, A. (1990), Autoterapia razionale emotiva, RED ed., Como, 1995.Erickson, M.H., Rossi, E.L., Rossi, S.I. (1976), Tecniche di suggestione ipnotica, Astrolabio, Roma (1979).Erickson, M.H. (1982-84), Opere (a cura di E.L. Rossi), Astrolabio, Roma.Ekman P. (2003), Te lo leggo in faccia, Amrita, Torino, 2008Law Nolte D., I bambini imparano quello che vivono, Fabbri editori, 2000Levy R, O’Hanlon, Bambini che fanno capricci, Edizioni Tea, 2001Farioli A (2003) DOREducare I, esplorazione e movimento, Paoline Editore, MilanoFarioli A. (2003) DOReducare II, ascolto e immaginazione, Paoline Editore, MilanoFarioli A (2007), Api, Leoni, Gechi e Leprotti, Paoline Editore, MilanoFarioli A. (2008), Cosa tieni nel tuo zaino, Paoline Editore, MilanoFerrucci. P., La bellezza e l’anima, Mondadori, Milano, 2009Fromm, E. (1976), Avere o essere, Mondadori, Milano, 1977.Fromm, E. (1991), L’arte di ascoltare, Mondadori, Milano, 1995Gelb M.J. (1998), Pensare come Leonardo, Il saggiatore, Milano, 2010Goleman, D. (1995), Intelligenza emotiva, Rizzoli, Milano, 1996.Gordon, T. (1970), Genitori efficaci, La Meridiana, Molfetta (Bari), 1999.Gordon, T. (1974), Insegnanti efficaci, Giunti Lisciani, Firenze, 1991.Hellinger, B. (2002), I due volti dell’amore, Ed. Crisalide, Spigno Saturnia. Herrigel E. (1975), Lo zen e l’arte del tiro con l’arco, Adelphi Edizioni, Milano, 2011Krishnamurti, J. (1993), La ricerca della felicità, Rizzoli, MilanoLiss, J. (1992), La comunicazione ecologica, Ed. La Meridiana, Molfetta (Bari), 1992. Lowen, A. (1958), Il linguaggio del corpo, Euroclub, Milano, 1979.

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Lowen, A. (1975), Bioenergetica, Feltrinelli, Milano, 1996. Marquier A. (2007), Usare il cervello del cuore, Amrita, Torino, 2007Maslow, A.H. (1962), Verso una psicologia dell’essere, Ubaldini, Roma, 1971.May, R. (1969), Psicologia esistenziale, Astrolabio, Roma, 1970.Novara, D. (2000), Ognuno cresce solo se sognato, La Meridiana, Molfetta, 2010Pierrakos, E. (1990), Il sentiero del risveglio interiore, Crisalide, Roma, 1991.Pierrakos, E. (1993), L’unione creativa, Crisalide, Roma.Rogers, C.R. (1961), La terapia centrata sul cliente, Martinelli, Firenze, 1970.Scardovelli, M. (1998), Feedback e cambiamento, Borla, Roma. Scardovelli, M. (1999), Musica e trasformazione, Borla, Roma.Scardovelli, M. (2005), Conoscenza e libertà, Liberodiscrivere, Genova, 2008Scardovelli, M. (2002), Democrazia, Potere, Narcisismo, Liberodiscrivere, Genova, 2006Scarpa L., Senza offesa, fai schifo!, Ponte alle grazie, Milano, 2011, Sclavi M., Arte di ascoltare e mondi possibili (come si esce dalle cornici di cui siamo parte), Bruno Mondatori 2003.Seligman E. P. Martinm, La costruzione della felicità, Sperling & Kupfer Editori, Milano 2003Talbot, M. (1991), Tutto è uno, Urra, 1997, Milano.Tart, C.T. (1975a), Stati di coscienza, Astrolabio, Roma, 1977.Thich Nhat Hanh (1993), L’amore e l’azione, Ubaldini, Roma, 1995Thich Nhat Hanh (1995), Il sole il mio cuore, Ubaldini, Roma, 1990.Thomson L. (1998), Il libro dei tipi psicologici, Ubaldini, Roma, 1999Watzlawick, P. (1983), Istruzioni per rendersi infelici, Feltrinelli, Milano, 1984.Watzlawick, P., Beavin, J.H., Jackson, D.D. (1967), Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, Roma, 1971.Watzlawick, P., Weakland, J.H., Fish, R. (1973), Change, Astrolabio, Roma, 1974.Zanolli S., “Dovresti tornare a guidare il camion, Elvis”, FrancoAngeli, Milano, 2011

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A proposito di copyright e copyleft

Questo libro è rilasciato sotto licenza Creative Commons (CC BY-NC 3.0) ed è disponibile anche in

versione digitale scaricabile gratuitamente dai siti www.aleph.ws e www.istitutocreativita.eu

Alla versione cartacea viene applicato un prezzo di copertina che non si allontana molto dal costo del

libro scaricato, stampato e rilegato in copisteria.

Spero che tale mio contributo possa arricchire le conoscenze della comunità opensource che promuove

il “copyleft” e incentivare ulteriori spunti di riflessione e approfondimento sugli argomenti trattati nel

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