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News, eventi, approfondimenti, intrattenimento e interviste dal mondo sociosanitario.

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eeeee e/o eeee eeeoeeezeoneVee ee eueeoe 5 eeeee eeeeeeee

e-meel: enoee@enoeeeetWeb: wwweenoeeeet

eeeeeeeetudeo e eomuneeezeone

de eepeeo eenetode eepeeo eenetoeee eobege 7e eeeee eottofeeno ee

tele +3e e5e3 78eee5

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MagazinePeriodico di informazione in materia sociosanitaria

ANOSS

2 La copertina del n° 2 di ANOSS Magazine Unabuonarivistasivede…dallacopertina. 4 Primo Meeting delle Professioni Sociosanitarie Ruolostrutturaledellarelazione 5 Editoriale “Lagentechedormesottolacopertadelconformismoriposabene, sifalesuebelleottooredisonno,mafasognisquallidi”. 6 Talk show formazione: Unalineapermotivareepromuovereintegrazioneprofessionale10 Formazione geriatrica e ottimizzazione delle risorse Un’attenzioneaipostilettodeirepartidigeriatria11 I servizi sociosanitari, la formazione e le domande sul senso dell’esistere TrattodauninterventodelProf.Pessina13 Il piano di lavoro: un “oggetto” da superare LalezionediCoopselios15 Il Metodo Gentle Care L’esposizionefattaalmeetingdiPiacenza16 ANOSS e ANASTE Leprofessionis’incontranoaPiacenza18 Affrontare i problemi della malnutrizione dell’anziano Un nuovo approccio culturale22 Il Middle Management servizi alla persona e la cultura di squadra Il workshop presentato da ANOSS il 14 maggio a Bologna23 Leadership d’avanguardia per la gestione dello stress lavoro correlato nei servizi alla persona Il workshop presentato da ANOSS il 15 maggio a Bologna24 Redazionale Tena Mangiare sano allunga la vita!25 Nutrizione artificiale enterale Considerazioniallalucedirecentievidenze28 Alimentazione in RSA L’opinione di una OSS29 Il fabbisogno nutrizionale degli anziani Dallavalutazionealladefinizionedelfabbisognonutrizionale32 Redazionale Seneca Laformazionepermanenteecontinuainstruttura33 “La filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale il mondo rimane tale e quale” Rubricadifilosofia37 Vita da OSS Racconto38 La porta del paradiso Racconto41 ANOSS Magazine propone Unagiornatadiformazioneantistress42 Lo scafandro e la farfalla Recensione 44 Happy Hour Fumetto46 Oroscopo Astrologiaebenesserepsicofisicodeglioperatori48 Rubrica di cucina Antichericetteregionali

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La copertinadel n° 2 di ANOSS Magazine

Giugno 2013

NUOVE TECNOLOGIE

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AziendeSOCIO-SANITARIE

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via Mussolini, 10 - 35010 Borgoricco - PD - tel. +39 049 9336360 - fax +39 049 9335888 - www.softwareuno.it - [email protected]

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Seunabuonagiornatasivededalmattino,abbia-mopensato,unabuonarivistasivede…dallaco-pertina.Alla copertina assegniamo il compito di dare unconnotatoingeneraleallapubblicazioneeinpar-ticolare di contrassegnare con un’immagine sim-bolicailcontenutoprincipalediqueldeterminatonumero.Nel n° 2 di ANOSS Magazine, partendo da unareportage del Meeting delle professioni socio-sanitarie tenutosi a Piacenza il 4 e 5 aprile scor-si, vienedato spazio a diversi articoli riguardantiil problema dell’alimentazione vista anche comeelementodeterminateperilbenesserepsicofisicodiciascunodinoi.Alimentazioneebenesseresonol’argomento trattatoconmaggior rilievo iquestonumeroecosìloabbiamovolutoporreinevidenzaanchenellacopertina.Sitrattavaditrovareun’im-maginechefossel’iconadelbenesserederivantedaunabuonaalimentazioneelasceltaèricadutasul cuore. Il cuore come centro propulsore dellavita, ilcuorecosì forteecosì fragileauntempo,ilcuoreinfinecomesedeidealeesimbolicadellenostreemozioni.Ilcuorepernoiètuttoelodobbiamodifendereeproteggereancheseguendoprincipicorrettidiali-mentazioneperchéproteggendol’organoproteg-giamolanostraintegritàfisicaementaleediamoun contributo rilevante anche alla nostra stabilità emotiva.Allora la fantasia del grafico si è lanciata in unacomposizione volutamente particolare e ricca divalorisimbolici.Cosìènata lacopertinadeln°2,robustaepersinoaggressivanelcomunicare,noncipermettedifuggiredalforterichiamo.Dice:guardamierifletti!

LafotodicopertinadelN1ritraeilmonumentopostodavantiallastrutturadiPiacenzaExpodovesiètenutoil1°MeetingdelleprofessioniSociosanitarie.Ilmonumentorappresentailgloboterrestrecontuttiicontinentiedèintitolato“Allavoronelmando”.RealizzatoconlacollaborazionedidiverseaziendaèstatoideatodalConsoleProvincialedeiMaestridelLavorodiPiacenza.Èdedicato“atuttigliitalianichehannooperatointuttiicampiconlaboriosità,onestàedingegnoechehannosvoltoillorolavorononsoloinItaliamaintuttoilmondocontribuendoacrescereilprestigiodellanazione”

Dal sito della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia http://www.mdl-piacenza

ANOSS MAGAZINE - TRIMESTRALE N°1 MARZO 2013 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - CN PIACENZA

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1 MEETINGPROFESSIONI

SOCIOSANITARIE4-5 aprile 2013

MagazineANOSS

n°1 MARZO 2013

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Primo Meetig delle Professioni Sociosanitarie

Piacenza Expo 4/5 aprile 2013

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ANOSS Magazine “La gente che dorme sotto la coperta del conformismo riposa bene, si fa le sue belle otto ore di sonno, ma fa sogni squallidi”.

(Mark Cirino, L’amore inutile)

Renato DaperoDirettore Responsabile

Odiolefrasifatte.All’inizio c’è un pensiero che sostiene leparole,mapoilastrutturadiquelpensie-rosiaffievoliscefinoascompariredeltut-toavolte.Cosìcontinuiamoaripetereleparole,ormaivuotee ilpensierosvanitoal massimo diventa il ricordo di un pen-siero,qualcosadiartificiale,di“nonorigi-nale”.Giàimassmediaciinduconoaunaformadiconformismochesconfinaavol-tenell’indifferenza,cerchiamoalmenodinon cadere nelle trappole del linguaggio istituzionale e di settore.Non c’è normacheariguardodeiservizisociosanitarinonaffermi,primaopoi,che“bisognametterel’utentealcentro”enonc’èresponsabilenelleistituzionienellevarieorganizzazio-nichenonaffermicheillavorosocialeèdifondamentaleimportanzaechesideveri-spettoeunplausoaquanti,consensodeldovere,diabnegazioneedirispettoversogliuomini,compionoinsilenzioognigior-noillorodovere….eccecc.Male, molto male lasciarci cullare dalleparole.Bisogna fareattenzioneai conte-nutie leggeretra lerighedeidocumentiufficiali.Si parla di qualità del servizio e si pon-gono quasi sempre in evidenza soltantostandardmaterialiefacilmentemisurabi-li.Nonsivamoltopiùinlàdeimetriqua-dri delle stanzeo dei bagni gli ascensori,laampiezzedeglispazicomuni,ilnumerodegliaddetti.Mabastanopermetterealcentroleper-sone?Siforse,rappresentanounminimocomundenominatoreindispensabile.Nonsipuòfareamenodispazioenonsipuòfareamenodioperatori.Macome facciamoa“farvivere” lo spa-zio?

Èoradiusciredal sonnoche forsecihafattoriposareincompagniadisognisba-gliatiecheperannicihannotenuti lon-tanodalla verità. Laverità che ilwelfarestateitalianoèinunacrisiprofondaesenonsicambiaqualcosafiniràperridurrelaqualitàdellavita.Cisiamoillusiperannidi poter camminare tre metri sopra le nuvoleeadessoèdifficilerendersicontochedobbiamo“scendere”.Pensocomun-quecheilnuovowelfaresaràunacadutasoloperchicontinuaacredereneisognisquallidi,queisognicheiveriarteficidelwelfare ci hanno propinato a coperturadellaloroincapacità,chenoiabbiamoac-cettatopervivereconunasensazionege-nericamentefeliceechecihannoresipiùinsensibileeindifferenti.Noi non cadremo perché sappiamo chepermettere al centro coloro che hannobisogno dei servizi dobbiamomettere alcentroanchecolorocheiservizilifanno.Non dire loro grazie e dimenticarli, nonaccontentarli con un aumento di stipen-diodellozerovirgolacomeinpassatomaportarli a vivere la loro esperienza di la-voro come un momento di orgoglio e di bellezza. Sapendo che il lavorodi curaèquantodipiùintimamenteconnessoalleradiciprofondedellanostraumanitàedèl’espressionepiùaltadellaricchezzaspiri-tualediciascunodinoi.ANOSSMagazinecercheràsempreparoledicontenutoepropostainquestosenso.

1 Mark Cirino. Giovane autore Italoamericano, docente di inglese all’università di Evansville. L’amore inutile è il suo primo romanzo dispo-nibile in edizione economica tradotto da A. Mioni Editore TEA collana Teadue

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Partendo dal problema della limitatezza del-le risorse la discussione ha avuto inizio con unadomanda al Prof. Ceda. “Nel percorso di prepa-razionedeimedicisidaspazioalproblemadellalimitatezzadelle risorse?”. Il professoreammetteche la risposaè complessa inquantonon sareb-be corretto un discorso meramente economico.«Inunperiodouncuicisonosemprepiùanzianiesemprepiùanzianifragilisipuòdirechesiamoinemergenzasanitariaenostrocompitoècrearedeiprofessionisticapacidicapirequalèilfenome-no attuale riferito alla gestione della cronicità».In sostanza la posizione dl professore è che unabuonaformazionegeriatrica-nonsoloaimedici,maatutteleprofessionisanitarie–portaadeiri-

svolti estremamentepositivi, nella compressionedellamorbilità e nella prevenzione della perditadell’autosufficienza,elementochegravamaggior-mentesuicostidelServizioSanitarioNazionale.Lariduzionedellespesecomeconseguenzadell’avercreatodeibuoniprofessionisticapacidiprendersicuradelle persone anzianemigliorandone il per-corsogestionale.L’ottimizzazionedeipercorsige-stionalinasconodallaculturasviluppatadurantelaformazioneditutteleprofessionisanitarie.Alla stessa domanda la dott.ssa Siri pur ricono-scendo che la formazione del professionista puòaiutareasuperarelacrisisidichiaramenoottimi-stadelprofessore.«Comeinfermieri,noiquestacrisilastiamosubendo.Nonriusciamoadaffron-

4 aprile 2013, Auditorium di Piacenza Expo, alle9,30circaparteil1°meetingdelleprofessioniso-ciosanitarie,laduegiornidistudioeconvegnichetantohafattosperareesoffrirelanostraassocia-zione.Laprimamanifestazioneèsul temadella forma-zione,unTalkShow,ovveroundibattitoinformaleallaricercadiunalineapermotivareepromuove-reintegrazioneprofessionaleinunperiododicrisiconconseguentecontrazionedellerisorsedispo-nibiliperiserviziassistenziali.Ho condotto questo momento di confronto conunacertaemozione,siaperchéerailmioimpegnodiaperturanellapiùgrandemanifestazioneorga-nizzatadallanostraassociazionesiaperilruoloe

laqualitàculturaledegliinterlocutorichesitrova-vanoadiscutere.Docentidicattedreimportanticomeilprof.Adria-no Pessina (Ordinario di Filosofia Morale all’U-niversità Cattolica diMilano) e il prof.GianpaoloCeda(Direttoredellascuoladispecializzazioneingeriatriadell’UniversitàdiParma),altriesperticonposizioni di responsabilità come la dott.ssa Pao-la Siri (Presidente del Coordinamento del collegiIPASVI dell’Emilia Romagna) e rappresentanti diassociazionicomeFrancoIurlaro(ANSDIPP),LucaDegani(UNEBA)eIreneBruno(ANASTE)tutticonesperienze di docenza universitaria o di attivitàformative.Unparterredavverobenassortito!

Talk show formazione:una linea per motivare e promuovere integrazione professionale

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tarlaanchesecihannoinsegnatoasaperdefinirelepriorità,ma l’attuale situazione va ad incideresuunaparola chiave: lamotivazione».Dice chealdilàdelfattocheglioperatorisianopreparatiomenosonoperòfondamentalmentedemotivatieciòcreaunproblemacheinvocal’unioneditutteleforzealfinediaffrontarelacrisisenzacheilser-vizioperdainqualità.

Viene coinvolto nella discussione anche il prof.Pessina con invito a sciogliere un dubbio in pre-messa e cioè se gli studi del filosofo oggi sonocondannatiomenoarimaneretralequattromuradell’università.Ilprof.Pessinaprecisacheoltreadesserordinariodifilosofiamoraleèda10annidi-rettore del centro di Bioeticadella Cattolica e inquestoruolodaannisvolgeuncompitoformativoancheneisettoridellamedicina.Lostereotipodel-lafilosofiacomeriflessionediadeptideveesseresmontato tenendocontoche lo studiofilosofico,sindallesueorigini,sièsvoltoapartiredallarifles-sionesull’esperienzapercercaredichiarireilsigni-ficatodell’esperienzastessa.Riconoscechelafilo-sofiahadeglistrumenticoncettualimasottolineache in realtà tutti li hanno. Con ciò ampiamenterispondendosuqualesial’attualitàdellavorodelfilosofochenonvivequindiavulsodallaconcretez-zadeiproblemipraticidelmondo.Ricorda che permolti anni ha portato avanti uncorso dal carattere innovativo sul “disabilityma-nager”sottolineandochequelladellaformazioneèunaquestione fondamentalesucuiperòpochivoglionorealmenteinvestire.Ilpuntodecisivodeldiscorsodelprofessoreèchediformazioneseneparla ma al suo interno manca la capacità di inno-vazione.Si continuanoadirecoseormai“scadu-te”e si applicanoconcettiampiamente superati.Ricordacheconleparolesidefiniscelarealtàeasecondadicomevengonodefinitelecosesideter-minanoicomportamenti.Nonèlastessacosadire“unpaziente”,“unmalato”o“unapersona”,lade-finizionenonirrilevanteperchédiceilmododellarelazione.«Leparolenonsonoinnocenti,avolte

possonofardelmale»zPonemoltaforzasulpun-tochetroppospessosiamoabituatiapensaresu-glialtriquandodiamounadefinizionedell’uomo,ma bisogna riflettere che dando una definizionesull’uomoladiamosunoistessi.Eccounelementodiinnovazionesuglistrumenticoncettualicoiqualisidevepensarel’uomo.Così« quando si parla del-la malattia e del tempo della malattia e delle rela-zioni difficili non partiamo necessariamente dagli altri ma dobbiamo pensare che possiamo essere noi in quelle condizioni ».

Ultimo importante richiamo del prof. Pessina èsulconcettodidisabilitàspessoutilizzatoinmodopietisticoenoninmodotecnico.Occorrericordareche la disabilità non indica la patologia e neanche ilpazientema indica larelazionetraunsoggettochehaunapatologiael’ambiente.Bisognatenerpresente che la disabilità può cambiare a seconda dellerelazionicheverrannoinstaurate.L’idea portante oggi nella formazione è che gli

LE PAROLE CHE SERVONO

•Innovarelacapacitàdipensarelesituazioni.•Tenercontochesonocambiatiirapporti•Tenercontodiimpulsieaspettativecheven gono dalla società•Tenercontoanchedegliaspettigiuridici•Capirelaquestionedecisiva:lariflessione sull’uomo non è una riflessione semplicementesuglialtrimasunoistessi.

Necessità di innovazione

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elementicoiquali si cambia laqualitàdella vitasonodueo forse tre. Inprimis il fattoremedico,maaltrettantoindispensabileèilfattoreambien-tale. Il terzo elemento fondamentale è che ci sideve prendere cura di chi cura gli altri per aspirare aprodurreunabuonaassistenza.«Laqualitàdellavitaaltruidipendeanchedallaqualitàdellanostravita»Permigliorarelamotivazionenonbastadaredegliimpulsi a stimolare con immagini, perché il pro-blema non è la motivazione “allo slancio”ma èlaquotidianità. Infine, l’ultimaaffermazioneèuninvito a riflettere sulla necessitàdi innovazione.Dicecheiltempocambialerelazioniecambiaan-cheigiudizisullesituazioni.

Aquestopuntopassandoalladott.ssa IreneBru-noladomandacheèvenutaspontanea,viste lesueesperienzecomeformatriceèstatacircailsuoatteggiamento più omeno innovativo. La Brunoraccoglielaprovocazionedelfilosofocircailfattocheleparolecostruisconolarealtàeaffermachesenon simettesignificatonelleazioni formativenonotterremocambiamentisignificativi.Leparo-lecambianoecreano,peresempioinvecedidireche bisogna operare per mantenere le “capacità residue”sidovrebbedire“capacitàesistenti”perevitarelaconnotazionenegativadellaparolaresi-duo.Spezzapoiunalanciaafavoredelletecnicheper attrarre e motivare nel momento formativoperché com’è noto il cervello rimane per pocotempoinatteggiamentodiascoltoattivoevafacil-menteinstandby.Sideveattrarrel’attenzioneedevitarechele loromentivadanoaltrovecosìcheleparolechevengonodettesenevannoenonsisedimentano.Nellapraticabisognapoi applicareleproprieconoscenzeconsentimentoevitandodiessere meccanici per il bene di chi richiede la cura enostro.L’anziano/disabiledeveessereconsidera-tounapersona“intera”eaquestodevonoessererichiamatiancheivertici(direttoriecoordinatori)iqualisaprannomotivareipropricollaboratoriseliconsidererannodeiprofessionisticapaci.AvvocatoDegani.Apreilsuointerventoricordan-docheperparlarediformazionecisideveporreunpuntodidomandasuqualesiailcontestoincuisistaoperando.Ricordadiaverascoltatounale-zionedelprof.Musio(collaboratoredelprof.Pessi-

na)dicuiriportaunafrase:“tuttocambiarispettoall’usodelnome”.Tuttocambiarispettoalnomechediamoallepersoneeanoistessierispettoan-chealcontesto.Lasensazionechesihaavolte,èchetuttosiconfiguricomeunelementodellasa-nitàitaliana.Manoiciclassifichiamocomesocia-liosociosanitari.«personalmenteritengoche lacomponentetuteladellasaluteèunacomponenteaccessoria.Misentodiesserediversodallasanitàenonneaccettoglistessistandardformativi»sot-tolineacheladimensionesociosanitariaèdiversa,chenonc’èunadimensioneunitarianazionalema

c’èunprincipiodisussidiarietàterritorialepercuisideveadeguarel’interventorispettoalladimen-sione della relazione e del territorio, del tipo dibisognoedicomeilbisognoèespresso.Macisipotrebbe convincere di una visione pervasiva del-lasanitàriflettendosuquellochesonoipercorsidivitaeinparticolarela lunghezzadellavitaconirelativiperiodidinonautosufficienzaesuquan-tolanonautosufficienzaoggisiapartedelnostropercorsodivita,delnostropersonalepercorsodivita.Sideverifletteresuquantoilfondosanitarionazionaleitalianodebbaadeguarsicosìdapassa-redaunavisioneospedalocentricae soprattuttodallapresaincaricodell’acuzieaunavisioneincuila qualitàdella vita sulla cui baseunoaccettadipagareletasseefinanziareilsistema.Vieneposta inevidenza lanecessitàdi compiereunarivisitazionedellanostraprofessioneelane-cessitàdiformarelediverseprofessioninell’otticadiuna ridefinizionedeipercorsidiqualitàdivitadellepersoneperlequaliladistinzionetrasanità,sociosanitario,esocialeèassaiflebile.Si evidenzia l’importanza di distinguere tra pa-zienteepersonamanonsolodaunpuntodivistaemotivo/filosofico ma anche in una dimensionesquisitamente economica. Sul fatto economicoponeinrisaltolaproblematicaderivantedalfattocheilmondodeiservizisociosanitarivivedifinan-zaderivatadafiscalità.Unproblemaèchelafisca-litàèbasatasullacapacitàdispesa(IVA)elacapa-citàdiprodurre(IRAP)eanessunosfuggequantopossonoessere in crescitaquestetipologiedi ri-sorse..!L’altroèchecomunquelafiscalitàsibasasullavolontàdiunapersonadiaccettaredipaga-reedinonessereevasivoe,inmerito,introduceil dubbio su quanto uno possa accettare se nonpercepisceunaumentodellaqualitàdellapropria

La forza delle parole

Il rapporto tra servizi e fiscalità

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vita. Per consentire una corretta trasformazionevede lanecessitàdi formareunOSS, formareunmedicouncoordinatoreundirettore..formareunassessoreeformareundirigentedeiservizisocialiinmodocoerenteperunavisioneevoluta,diunsi-stema che sta diminuendo le risorse ma che man-tieneun’evidentenecessitàdi crearecoesione.Elacoesionesiottieneoffrendorisposteconcreteaquellacheoggièlapercezionedelbisognorispet-toallaqualitàdivitainitinere.ProfFrancoIurlaro.Considerata lasuaesperienzadi formatoreean-

chedi direttore di struttura viene chiamato a ri-spondereaunquesitocircal’impegnodeidirettorinellaformazioneall’internodellestrutturechedi-rigono.Esordiscedicendocheprimadidiventaredirettoreavevafattol’animatoreechevolevafar-lopersempre,cosìdiventandodirettorehacreatounaprimacontraddizione,poiaffacciatosialmon-do universitario invece di parlare di sociosanitario haaccettatoun incaricodi insegnamentodieco-nomiadellepubblicheamministrazioniedeccolasecondacontraddizione.Maallafinequestecon-traddizionichemostranodiverseidentitàaiutanoquantomenoaporsicontinuamentedelledoman-de.Percui«essereaziendalista/economistaaiutaadareunacertaconcretezzaerazionalitàalmioagire mentre la parte animatore mi rende invece più piacevole l’approccio all’esperienza». Ricordainfine, nella sua presentazione che venendo dalFriuliVeneziaGiuliahaunagrandeesperienzadigestioneinregimedirisorsescarseperchéquellaregioneinquantoaiservizisocialihasempreavu-torisorsescarse.Diceche,neltempo,èstatonecessarioimpararea ragionare su cosa vuol dire operare con risorse scarse anche nell’ambito formativo. Venendo altemapropostoaffermacheildirettoreinunsiste-maarisorsescarsedevecontaresudueaspetti:ilcapitalesocialecheècapacediavereefaravereachi lavoracon lui,allasuastrutturacon la retechestaattornoe, soprattutto, il capitaleumano.Cioètuttiquellichelavoranoechedevonoessere valutati e consideratinell’ambito di quello checomplessivamente sono e racchiudono nello scri-gnodelle loroconoscenze,competenze,abilitàeancheemozioni.Fare formazione all’interno della struttura vuoldire fare autoformazione cioè interrogarsi conti-

nuamente suquali sono i passagginecessariperaffrontare i problemi, possibilmente lavorandoassiemeperarrivareacapirecome innovare.Af-fermachebisognatenercontodelfattochetuttocambia e che cambiano anche gli operatori che sonoafflittidastanchezza,daproblemifisicieal-troecherichiedorapidiinterventi.Laviachesug-gerisceèchebisognacostruireillavoroingruppocheildirettoredevedecidereconlacollaborazio-nediungruppocoesoconcuièpossibilefaredeipassiavantiassieme.Lasoluzionedunquepuòve-niresolodall’interno,nelcapitaledicuisidispone.Questoperquantoriguardal’impegnointernoperildirettorecheinvecenelleattivitàall’esternopuòtrovarealtrimetodiperfareformazioneinmanie-ra innovativa in tempi di risorse scarse. Rappre-senta l’esistenza della rete associativa come unadelleopzionisucuibasarsiperlacircolazionedellebuoneprassichesonoassolutamentevivacizzantiperchépermettonodicapirechealtriconunaltropuntodivistahannoaffrontatoerisoltounproble-ma.Concludendo, insintesi, larispostadi Iurlaroalladomandadicosafaundirettoreperlaforma-zioneèchenelmicrosideveutilizzarealmegliolepotenzialitàdelnostrocapitaleeall’esternolaretedirelazioneelebuoneprassi.Conl’interventodiFrancoIurlarosièconclusalaprimaparte del dibattito in cui sono state postein evidenza posizioni diverse sul tema della for-mazionenegliannidi“vacchemagre”.Sonostateaffermateideeepropostesiasuitemipiùrilevanticherichiedonoattenzionedapartedei formatorisiasuimetodidipraticarealizzazionedeimomentiattuativi.

Necessità di creare coesione

La rete associativae le buone prassi

Lavorare con il gruppo

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Formazione geriatrica eottimizzazione delle risorse.Un’attenzione ai posti letto dei reparti di geriatria.

A cura di Renato Dapero

Primadi tuttouna fotografiadella realtàperpo-tersi rendere conto in modo trasparente di cosa staaccadendoapartiredalfattochenoncisonole risorse. Lo scenarioèabbastanzadrammatico,tuttelericerchechesonostatefatteinmedicina,infatti,hannoportatosostanzialmenteinunallun-gamentodellavita,giànotevoleedestinatoadin-crementarsi.L’aspettativadivitadopoi65annièperunmaschiodiciottoannieperuna femminaunpo’dipiù,22anni.Quindivièun’aspettativadivitaconsistenteequestaèunabuonanotizia,malanotizianonbuonaèchelagranpartediquestaaspettativadivitaègravatadadisabilità,cioèdaperditadell’autosufficienza.Conunaggravioquin-didiquellichesonoicostiperilsistemasanitarionazionale.Dei22annidicuis’èdettoperledonne,ben14,inmedia,sarannopassatiinunacondizionedidisabi-lità.Idatistatisticimostranounasituazionecheinfuturoprobabilmentenonèdestinataamigliorarecomenonsonodestinateamigliorarequellechesonolerisorse.QuindichedirecircalaFormazio-ne?Èstatodettochesidevesviluppareilconcettogiàespressochelastradagiustaper laformazio-neèfaracquisireatuttiglioperatoriunacultura

geriatrica. La cultura geriatrica è basata su quel-lacheè lavalutazionedapartedituttioperatoridel soggetto anziano e gli strumenti per trovarequalisonoipercorsiformativieipercorsigestio-nalidicuramiglioriperquestisoggettièquellodifare,comeormaituttisanno, lavalutazionemul-tidimensionale. Infatti è proprio la valutazionemultidimensionalesucuisibasasostanzialmentel’approcciogeriatricoalpazienteanziano.Equestoapproccioèsignificativoeglistudichesonostatifattimettono in evidenza come l’applicazione diquestotipodivalutazionedelsoggettoanzianoinqualsiasisettingassistenziale,siachesiailrepartoperacutiolacasaprotetta,oaltro,riesceadaredeisignificativivantagginellacontinuitàdellacura.Siosservachequestisoggettivivonodipiù,l’inci-denzadellademenzaedeldeterioramentocogni-tivo viene rallentato e tendenzialmente raggiun-gonomenofacilmentelanecessitàdiusufruirediserviziresidenzialicomelacasaprotetta.Questi sono dati estremamente significativi, so-prattuttoperché,occorre ribadire,èunconcettoculturale,èunpercorsodiformazionechedevein-teressaretuttiquantiglioperatorichesioccupanodiquesta fasciadi età. È inutileparlaredi invec-

Attesa di vita in crescita

La valutazione multidimensionale

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che l’attuale tendenza è quella di tagliare i postiletto.Forsetagliareipostipuòavereancheunabuonaragione in generale ma certamente non si dovreb-berotagliareipostilettodigeriatria!Praticamente vi è questa discrasia, una sorta dischizofrenianelnostrosistemaincui,di fronteaunapopolazionesemprepiùanziana,semprepiùcompromessa, che ha bisogno sempre maggio-redi interventiditiposenonproprio specialisti-co certamenteditipo culturalmenteappropriatopropriopercercaredirisparmiaredellerisorse,siva in tutt’altra direzione. Questo è qualcosa chedovrebbeinqualchemodofarcirifletterequandoparliamodi formazioneedi appropriatezzadegliinterventi in queste persone quando in realtà lapoliticasanitariava,conatteggiamentoschizofre-nico,intutt’altradirezione.Uninvitoallariflessionechenonsipuònonacco-gliere!

R.Dapero

LADOMANDA-Stiamoinvecchiandoeinuncon-testocosìprivodispuntiperpermettercidiagireconcretamentecomefacciamoasviluppareilno-stropensierosegliaggancipraticinoncisono?Lapoliticanonciaiuta,l’organizzazionenonciaiuta,lamotivazionedelpersonalenonèalta.Cosadob-biamofare?Superato con una battuta (Si potrebbe andarea Lourdes..) il sensodi impotenza che trasparivadalladomandailprofPessinaentraneltemaricor-dandocheIlcentrodibioeticavivefacendoricer-cae facendoprogettidi ricerca.Peresempiodeltemadellemalattiegenetiche,dellaformazioneepiùdi recenteunprogettosullepersone in statovegetativo.Riconoscendochelaquestioneeconomicainognirealtàsipresentacomeunaspettononsecondariointroducedueosservazioni.Laprimaèchelaque-stionedeisoldispessovienepresentatacomesefosseineluttabile.Ilpuntoèchedipendemoltodacomeisoldivengonocollocatiquindiunelementoimportanteèilproblemadicomevengonodistri-buite le risorse. I discorsi sulla popolazione che

I servizi sociosanitari, la formazione e le domande sul senso dell’esistereTrattodauninterventodelprof.Pessina

chiamento, di persone anziane, di case protetteedirepartoperacutiquandononsientrapoi inquestotipodiapproccioepurtroppoquestotipodiconcettoodifilosofiadipensierononèancoradefinitivamenterecepitadainostripolitici,dachicigovernaefaconcretamentelapoliticasanitaria.Èmolto interessante, inproposito,andarea stu-diarelasituazioneospedalierautilizzandoproprioidatidiffusidalMinisterosulleattivitàgestionaliedeconomichedelleASLedelleaziendeospeda-liere.Lapopolazioneanzianaèsemprepiùl’utiliz-zatricediquellichesonoiservizisanitari,infattiil50%circadellegiornatedidegenzaèusufruitodapersoneanziane.Dunquesegliutilizzatoriprinci-palmentesonoappartenentiallapopolazionean-zianasarebbelecitoaspettarsichemoltiesemprepiùnumerosisianoipostilettodigeriatria.Pren-dendoidati,diffusidalMinisteroappunto,relativiall’anno2010,siscopreinvececheilettidigeria-trianeinostriospedali rappresentanosolo il2%.Quindiil2%suunapopolazionecheutilizzaperil50%legiornatediricovero.Siconcludefacilmente

L’allocazione delle risorse

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invecchiasi sentonoormaidaanni,manonsi faconcretamentenullaetuttopassaattraversodueretoriche.Laprimaèlaretoricadellapersona, inqualchemodomoltobuonista,deltipo“vogliamo-cibene”edall’altrapartesisviluppalaretoricadellimite: in ogni caso le risorse sono poche non pos-siamoassisteretutti.Per ilsuperamentodell’em-passecreatodaquestedeveprendere spaziounulterioreconcettofondamentalecheèilconcettodicittadinanza.Lequestioniprincipalicheoccupa-noquestadiscussionehannoachefarecondirittiedoveridicittadinanza.Ilmodellodellasanità,ilmodello del sociale sembrano aver dimenticatochealdilàdegliaspettiumani,relazionaliecc.laquestionefondamentaleèlaquestionedeidiritti.Vienericordatoche lanostraèun’epocacaratte-rizzata da innumerevoli carte dei diritti (ultima-menteèstatafirmataanchelaconvenzioneONUsuidirittidellepersonecondisabilità),malecartedeidirittipossonoessererappresentativedi“dirittidicarta”.Ilprimorischioèchebenchélaloroesi-stenzasiasegnalatainrealtànessunolelegge.Senepuòdedurre,quindichelamaggiorpartedellecartedeidirittiservesolamentea“coprirsilespal-le”nellesituazioniincuisiapronoicontenziosi.Sidovrebbebensaperecheoggi laquestionedellacarta dei diritti e le questioni giuridiche èmoltorilevanteperchéicittadininonsolohannoinqual-chemododelleaspettativedivitamahannoancheunacertaconsapevolezzadiquellichesonoilorodiritti. Hanno ovviamente anche dei doveri, cheavoltericordanomeno.Quindi,daquestopuntodi vista, la questione importante della formazio-nedeveessereelaboratatenendocontodelfattoche, quando esercita l’attività, il formatore ha difrontedellepersone,nonsonosemplicementede-gli operatori sociosanitari o dei medici o altro ma ancheeprimadituttodeicittadini.Cittadiniquindichahannodeidirittiedeidoveri.Èindispensabi-

leperòaquestopunto,e ilprof.Pessinaè statomolto forte inquesto, sottolineare chenella for-mazioneoggisidovràparlaredell’allocazionedel-le risorseedelladistribuzionedelle risorsemaèindispensabile rendersi conto che le responsabilità hannodeidestinatariprecisi.Èimpensabile–con-clude - che si venga a chiedere una responsabilità achifaquestolavoro.Laresponsabilitàèdichiinqualchemodogoverna.Laconclusioneacuiperviene ilprofessoreèchel’unica via per sollecitare le responsabilità è lacittadinanza. Cittadinanza e partecipazione nonsonounacosadipococonto,attengono infattiaquestionichedevonoessereconsideratenellafor-mazione. Cita in proposito il tema del consensoinformato, dell’accanimento terapeutico, il temadell’eutanasia,dellaqualitàdellavita.Nell’ambitodei servizi agli anziani sono temi, dice, destinatiprimaopoiadesplodereperchénellavicendadel-lacronicizzazionedellamalattiaemergonosempredipiù ledomandecheinqualchemodohannoache fareanchecol sensodell’esistereenon solocon lamedicalizzazione.Un’ultima riflessione vie-ne svolta sul tema del risparmio e della rinuncia ai trattamenti.Sidevericonoscerel’opportunitàdeldibattito sulle direttive anticipate (o testamentobiologico)confermando inmerito ildirittodicia-scunosipossaesprimereliberamente,mabisognaevitarechediventinounostrumentooccultoperrisparmiare.Sipuòrinunciareauntrattamentomadeve essere realmente la decisione di rinunciare a qualcosachedisicurosipuòavere.Nonsarebbeunarinunciaseriguardassequalcosachel’interes-satocomunquenonpuòavere.Ilrischiodaevitareèche,innomedell’autonomiadeicittadini,sifini-scaperacconsentirearinuncediprestazionichenonsipossonocomunqueavere.

R.Dapero

Cittadini, prima di tutto

Una rinuncia è talese riguarda

ciò che si può avere

La cittadinanza

Individuare le responsabilità

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Andare “oltre il piano di lavoro”: questo l’obiet-tivoe l’argomentodell’incontrodi cuiparleremoora.L’incontrosiètenuto lamattinadel5AprilealPrimoMeetingdelleProfessioniSocioSanitarieaPiacenza.I temi toccati sono statimolti, e i relatori hannocominciatoparlandodellenecessitàdell’anzianoedi comequeste siano cambiatenel tempo, trop-po velocemente per ricevere risposta immediata e adeguata. Si è così discusso di autobiografie ostralci autobiografici degli anziani, in un dialogocheèstrumentodiascoltoedicuraeincuil’ope-ratore diventa scriba e salvatore della storia di chi assiste.Un’idea importante,cui soggiace la forteconvinzione“cheognistoriadivitasiadaricorda-re”,echesipossaandareoltreil“risultatovisibi-le”,salvandociòchealtrimentiandrebbeperduto.Suquestosfondocomprendiamol’importanzadelprogetto“L’amoreècomeunalbero”diDinaBo-nicelli,RobertaBorsarieSilvanaPutzu,pubblicatoa curadiMartinaBusti conprefazionediDuccioDemetrio; un progetto che raccoglie, dai corteg-giamenti al primo amore, dal matrimonio (nonsemprefruttodiunascelta)alrapportoconfiglienipoti,passandoperverieproprimomentidipoe-sia,storiedivitadianziani“salvate”dallecuratrici.Nelcorsodeltempo,finoadannirecenti, letec-niche hanno avuto troppo spesso il sopravvento sullacomunicazione:anessunovenivarichiestodiascoltare,maatuttivenivaconsegnatounpianodi lavoro;ilchenonimpediscediaffermareoggi,cercandodirovesciarequestatendenza,“ilruolostrutturalee irrinunciabiledella relazioneall’attodi cura”. Il concetto che emerge è: torniamo ad

ascoltare,acomunicare,adaffidarciall’altro.Nonsitratteràmaidiunarelazionesimmetrica,madiuncontattoconlafragilità;glieffettipositividiunacurachesegue l’osservazionee l’ascoltononan-drannoinunasoladirezione.Eparlandodifragilità,dobbiamoconfrontarciconl’Elogiodellafragilitànell’Alzheimerin“Alzheimer.Ilsoledietrolanebbia”,diRenatoBottura,checicostringeaguardare infaccia lafragilità intrinse-ca,ontologicadiciascunodinoi,caratterizzatadalimiti, imprevisti, inadeguatezze e chiusure, e sichiede provocandoci se non sia chi consideriamo fragile a spingerci verso il cambiamento: non cisonoforseessenziali,lepersone“fragili”?Inque-staprospettiva,lafragilitànonsarebbepiùunpro-blemadarisolvere,maunarisorsa;echièfragilenon dovrebbe essere “contenuto”,ma ascoltato.Certo,perascoltareservetempo;eperspenderetempoamigliorarci dobbiamo smettere, almenoperunpo’,diconsiderarlodenaro.Da tutte queste idee e necessità nasce la spintaversoun“nuovomodelloorganizzativo”,chenoncerchiun’efficienzameccanicalegataadoppiofiloalla“neutralitàaffettiva”:l’indifferenzaemoziona-le può forse funzionare per ambientiospedalieri(enonsempre:aquestoproposito,consiglioachifosseinteressatoilbrevesaggio“VivereL’Etnogra-fia. Osservazioni sul rapporto medico-paziente”di Francesca Cappelletto, contenuto nel volumeda lei stessa curato “Vivere l’etnografia”), ma aldi fuoridi essi ènecessario superarlaeadottarenuoviobiettiviemetodicheinnovinounmodelloincrisi,costoso,motivodidisagioperresidentieoperatori.Sitrattadirecuperarel’ideadicomuni-

Il piano di lavoro:un “oggetto” da superareLa lezione di Coopselios

A cura di Riccardo Rossi

No alla sola efficienza

Operatori che scrivono le “Strie di vita”

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tàdiaccoglienza,editornareadattivare“lapartecurativa”(e,aggiungerei,creativa)“dellatolleran-za”: la comprensione dell’altro – nello specifico,l’attenzione “al contenuto emotivo che l’anzianovuoletrasmettere.”Si cerca così, punto per punto, di passare da unmodello organizzativo a uno di partecipazione,che sibasi innanzituttosull’osservazionee sull’a-scolto,quindisullacura,enonsidiscostimaidalcercare di individuare e soddisfare i desideri, lacreatività,lecapacitàpiuttostochelimitarsiabiso-gniecompitispecificiquantosterili.Nonsitrattanaturalmentedilavorare“senzaregole”,madinonlimitareaessetuttal’esistenza;ilchesiriflettean-chesullostilecomunicativoadottatodairelatori:gliinterventisonostatiintervallatidall’ascoltodel-la canzone “Nel primo sguardo”di LauraPausiniedallaproiezionediscenedaifilm“Quasiamici”(giàrecensitosuANOSSMagazinen.1)e“LoSca-fandroelaFarfalla”(inquestonumeroapag.40),permostrarelafiducia,lanecessitàdellacomuni-cazione, ladurezzadella realtàconcuici sideveconfrontareelanecessitàdiandareavantiintuttalaloroampiezzaepotenza,nonsolologicamavi-siva,musicale,sensoriale.Per non parlare dell’originale presentazione tea-trale“Futuritrascorsi–Comel’anzianopercepiscequestomodello organizzativo” (di e con StefaniaBottazzi, Pasqualina Napoli, Monia Giorgi, SilviaPanini),chemetteinscena–nelverosensodellaparola–iduediversimodellidicuiabbiamopar-lato,uno in cuipredomina il pianodi lavoro, l’a-spettoorganizzativoetecnicoel’altrochetentadimetterealcentrolapersona.L’evento si conclude con una rapida e puntuale di-saminadei risultatiottenutifinoraall’internodelprogettotentatodal2012inCoopselios,chenon

nascondeipunticriticipurelencandoirisultatipo-sitivi:leresistenzealcambiamentosonoinevitabi-li,maquestonondeve–e,d’altronde,nonlohamaifatto–fermareilcambiamento.Comeconcludere,riflessivamente,lemieimpres-sionisuquestiinterventi?Siamotuttiallaricercadiqualcosa,dalnostroprimoconcettosenondapri-ma,edallaprimaall’ultimaparola.“Quellochec’èinmezzo”,lanostrarealtàconsensualediconven-zionifragilietemporanee,èun’attesaoun’avven-tura,un’operad’arteoungioco,asecondadifede,speranza, cultura e riflessioni. In essa cerchiamodiotteneretuttalafelicitàpossibile,fluttuandoinquantoesseriumanitraStoriaeMito,tratecnicaeintuito.E’tuttoquellochesappiamopercerto,sequalcosasappiamo;michiedodunqueseque-stononcisuggeriscadidarepiùimportanzaachitendiamoaescludere,edientrareincontattoconchiè“fragile”.

Modello organizzativo e Modello di partecipazione

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Il metodo Gentle CareL’esposizione fatta al meeting di Piacenza

A cura di Riccardo Rossi

“Entrare inuna casadi riposoperunvecchio si-gnifica invecchiare di colpo di dieci anni. Re-gole, abitudini, spazi, cose, gesti consueti, inti-mità, piccoli livelli di autonomia spazzati via inunanotte, inungiorno.”–LorenzoLicalzi,2005. Con questa frase si apre l’incontro sul metodoGentlecare.Unincontroriccodiimmaginiemeta-fore,usateperaffrontaremegliountemaeun’e-sperienza spiazzante come lademenza;apartiredaquelladello“spettacolo”dell’assistenza, incuiapparetutt’altrocheinsecondopianoilruolodei“suggeritori”,gliOSS,i“custodi”dichirichiedeas-sistenza,deiclienti,deglianzianiedellelorofami-glie. Le esigenzemesse in luce non sono nuove,masonofondamentali:ilriconoscimentodivalore,l’autonomia,ildirittoaunavitadotatadisensoeritmopropri,quella“micro-gentilezza”citatadiret-tamentedaunapersonacondemenza.Perporta-reaterminequesticompiti,irelatorihannoquindiapprofonditol’ideadellecomponentidell’assisten-zacomepartidiunaprotesi,compostadipersone–agentiterapeutici,programmiadattienoninfan-

tiliespazi,acuicongrandesuccesso“dipubblico”si è dedicatonell’ultimapartedell’incontro EnzoAngiolini, parlando di metodi di comunicazionesempliciinterminidiorganizzazioneearredode-glispazi,checreinounambientemisuratoconchideveusufruirne.Porre l’attenzione sul benessere e non sullama-lattia:questoèilmessaggioricorrente;eperfarlovienerimarcatalanecessitàdicoordinareeforma-re ilpersonaleaun lavoro inequipechenonsiavincolatoa schemigerarchici rigidi.Dinuovove-diamosottolineato ilbisognodell’ascolto: sianelconoscere il passato personale e socioculturale del cliente,lasuabiografia,sianellasciarechequestiesprima lepropriepreferenzee ipropridesideri,e analizzando le cause di ogni comportamentoperlasciareilmenopossibilealcaso.Unagrandeambizione,conlaconsapevolezzaesplicitadinonpoter“saltareairisultati”:laresistenzaalcambia-mentoc’èsempre,eanch’essavaaffrontata– incaso contrario, nessun passo in avanti, grande opiccolo,èpossibile.

Elementi dell’assistenza come protesi

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ANOSS E ANASTELe professioni si incontrano a Piacenza.Animatori, fisioterapisti, famigliari e attori: nasce una magia!

A cura di Irene Bruno

Il4eil5aprilePiacenzaaccogliesottounapioggiabattentechenonda requie, leprofessioni socio-sanitarienellorocompletoventaglio.Perqualemotivol’arcobalenoèaffascinanteein-canta lo sguardo di chi lo scorge per primo e chia-mailsuocompagnoperchèdesideracheancheluigodadellastessabeatitudine?Perchèècompostodatanticolori.Esolo il loroaccostamentoesaltal’insiemedandoimportanzal’unoall’altro.Analogamente nel socio-sanitario ogni singolo operatore (includo anche la componente sanita-ria)nonpotrebbetrainare ilpesantecarrocheèlaquotidianitàconisuoiocchionichechiedonoilnostrointervento,conisuoiimprevisti,conlesuesfideamiglioraresenzasosta.Ilpomeriggiodel4abbiamoriunitoduefigurechesolitamente si gravitano intorno, interagisconomaconpolaritàuguale.Datuttalaregionehannoportato esperienze diverse e interessanti con uncomundenominatore:chiciguardaeaspettaunnostroinvito.Le esperienze illustrate: la stanza multisensoria-le(Luca)conlesueluciecoloriesuonineiquali

immergersi e farsi trasportare e rilassare. Il me-todoValidation (LucioeValeria) chepermettedi“costruire” un ponte per raggiungere gli anzianilà,dovesonoesonocostrettiarimanereperchèhannoperso ilcamminopertornarealpresente.Ilfilmato(Federica)cheinquadraglianzianichecismontano inostripregiudizi“voicredetechenoisiamofiniti?Chenonabbiamopiùvalore?Chelanostragiornataèunalagna?”Egiùafardolcirecu-perandovecchiericetteoppureainsegnareaibim-bidelleelementari comepiantare seminiperchènascailnuovovirgulto.Lapoesianell’animazione(ArdentediCuradiStefano)perriscoprireilperchèdelnostrooperato.Chiaradallamontagnamostrala gioia e la spensieratezza della sinergia bambi-no/anziano.Gianni(ex-figliodianzianaresidente)portalasuachitarraneiCaffèAlzheimerconunariattivazionebasatasucanzonid’epoca,eiricordiriaffiorano.Loyogadellarisata:affascinantestru-mentodiespressionechestimolalaproduzionedisostanzenaturalicheilnostrocorpopossiedemanon utilizza, rendendoci un po’ annoiati, apatici,arrendevoli e tristi, e invece questa “ginnastica”dellospiritoèunapanaceapermoltimali:vidiròchenoiabbiamogodutofinoinfondoquei15mi-nutididivertimentopuroe trascinantechecihalasciatoaccaldati,viviesorridenti.GrazieLetizia!QuindilaCenadiGalacheharapitounangolodel-laimpersonaleecementiferaFieraperregalarciunsalone degno di un ricevimento di alta classe: tavo-lirotondivestiticontovaglieimmacolateadiscesatotale, la bianca ceramica dei piatti completatada scintillanticalicieargentatepluriposate (l’im-barazzodelprincipiante.... comemi sono sentitasolidaleconladolceViviandiPrettyWoman).Mail tocco di classe lo hanno regalato i centrotavola: ampieampolledivetrotrasparente,semicolmediacqua sulla quale galleggiavano biglie argentatecon un movimento lento che seguiva l’impercet-tibiedondoliodeltavoloaccarezzatodallebracciadeicommensaliimpegnatinellapiacevoleartedelcibarsieconversare.Roserossesiaffacciavanodalbordo della coppa elegantemente completate dal velodisposacheportarefolidiventoancheoveilventononc’è.Acorona,sedieinteramentericopertedirasobian-co ove appoggiarsi e mollemente posare il mento sullamanoperdaremaggioreenfasiall’ascoltodelvicinoditavolo.

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Quindi la serata a teatro con una prima parte che fosse trait-d’union fra la giornata di formazione/informazionemolto tecnicae il concerto che sa-rebbeseguito.La magia dei Qu.Em., dei quali la sottoscritta sionora indegnamente di farne parte con il cuoregonfiodiorgoglio,checihannomostratocomeletecniche,oveperfettamenteapprese,possanotra-sformarsiinsituazionirealievissute.IltitoloImprovvisazione(1)citrasportainun’altradimensione,oveiltragicorealepassaattraversoilteatroediventasituazionerecitata,talmenteveri-tieracheilcuorenonpuòresistereerialasciaunalacrima che scorre fresca sulla guancia e scendefinoasottolineare la lineadelmento.Unamanosalefurtivaaraccoglierequellagocciadicommo-zione,compliceilbuio,perchènonèfinepiangerein pubblico, particolarmente per l’uomo, ci inse-gnanoleregolediconvenienzasociale.Quella lacrima,alcontrario,dimostrache l’uomoècompostodall’ottantapercentodiacquaedalcentopercentodiemozioni,cheinalcunitrattidivitapossonoesseresopite,addormentate,nasco-ste, rimosse,rifiutatemaprestootardi lanostrastoriadivitavieneachiedereilconto.Ealeièdiffi-cilerifiutarsiedeiduecasil’uno:oilcorpocostrin-geaprestareattenzionealleemozioniparlandoilsuo linguaggiofisico (quantimalanninasconodacontratturenonrisolteonegate)oppurelaperso-na,questosplendidoesserefattodiun’alchimiadielementiintrecciatisuunorditodiconsapevolez-zaeanima,siferma,simetteinascolto,siguardadentro,probabilmentenonsipiace,diceasèstes-so “finqui arrivo,oltrenon ce la faccio”, guardainfaccialademenzaelapersona,lacarapersonacheneèportatrice,esirilassa.Tiprendocomesei,nonlottopiùcontroditeperriaverti,macammino

con te e prendo avidamente tutto ciò che tumipuoidare,senzapretenderedicambiarti.Oraseicosì,comeiotivedo,tisento,tipercepisco,titoc-co,tiannuso,conteassaporoquestasfaccettaturechehai.Paolonellascenafinale,sisiededifronteaFrance-sca.Spegneiltelefonino,suacopertadiLinusperscappareagambelevatedaquestasorellachesicomportainmodostrano,cheèesasperante,chelofaimbestialire,chelofaapposta,chenonlori-conoscepiù.Spegneilcellulare,prendelemanidiFrancescaelaguarda.Nonhailcoraggiodiandareoltre,conquesta estranea dalle imprevedibili reazioni. Maalmeno,dopotantotempo,èli,stali,nonfugge.Alloramiracolosamente,lentamente,arrivandodaspazi lontani,giunge losguardodiFrancescachesifermaperunlungoattimodalsuocontinuoaf-faccendarsisenzaunsensoainostriocchi,ealzaisuoiocchineiqualiesisteunospazioinfinitosenzaluogoesenzatempo.LialzagliocchieifissainquellidiPaolo,muti,fer-mi.Iltemposiferma.Aquelpunto,esoloaquelpunto,lamanodiPa-olosi levacontimidezza, lentamente,maquestavolta inesorabilmente verso il capodi Francesca.Lamanoapertasipostasuqueicapelliunpo’ar-ruffati,viindugia,trasmettecaloreesiriappropriadiunaffettotroppoalungomancato.NonsapremomaicosaFrancescaabbiacompreso,maabbiamovistochenonsièsottrattaaquellacarezza,anzivisièrifugiatacomeuncucciolosot-toilfiancocaldoemorbidodellamamma.E’pro-tezione,èfiducia.E’amore.

(1)Qu.Em.,Youtube-Piacenza,aprile2013

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Affrontare i problemi della mal-nutrizione nell’anziano con un nuovo approccio culturale

Appuntidellalezionemagistraledelprof.Gianpao-loCeda(Piacenza4aprile2013)

LalectiomagistralistenutaduranteilprimogiornodelMeetingdalProfessorCedahailpregiodimet-tere in luce,puntualmenteeconefficacia, ilpro-blema sempre più frequente dellamalnutrizionetraglianziani -omeglio, iproblemi,piùchemaid’attualitàinvirtùdellecondizionidellapopolazio-neover-65,inrelazioneafattoriclinici,psicologicie sociali. Il professoreha indagato cause, conse-guenzeepossibilipercorsiperavvicinarsiallasolu-zioneditaliproblematiche.

IlprofessorCedaparladimalnutrizioneinnanzitut-toinrelazioneagliospedali,incuiilproblemanonèaffrontatospessoeampiamentecomedovrebbe;maquellochediceètantopiùvalidoperchideveprendersi cura a lungo di una persona che neces-sitadiaiutopiùomenocostante-ancheperchécurarsiomenodiquestoproblemapuòprodurreconseguenzenegativeopositivesiasuisoggettiinquestione che su chi è lorod’ausilio. Controllarecheunapersonaanzianaaffidataatempopienoo

menoallenostreattenzionisignifica,sulmedioelungoperiodo,vederecambiamentipositiviindi-rezionediunamaggioreautonomiadiquellaper-sona;significarenderemenoonerosoillavorodeicaregivers,piùpiacevoleiltempospesopercom-pierloepiùefficacievisibiliisuoiriscontripositivi.

Ilgruppodiricercadicuiilprofessorefapartehapartecipato attivamente alla realizzazione di unamanifestazione che pone al centro della propriaattivitàlasensibilizzazionedelpubblicoedegliad-dettiailavori,ilNutritionDay.

Premettiamo, naturalmente, che le informazionieisuggerimentidatinelcorsodellalezionesonovalidinonsoltantoperisoggettianziani:unacor-rettaalimentazioneèun’armavincentedausareperdifenderelasalutedipersonediognietà,eiltemponon faaltrocheaumentarne la rilevanza.Matorniamoaparlaredellamalnutrizioneriferitainparticolareaglianziani.

Graviconseguenzeperlasaluteel’autosufficienzasono causate sia dall’eccessivo apporto calorico sia

Corretta alimentazioneimportante per tutti

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da un’alimentazione insufficiente, e in particolarmododallascarsaassunzionedapartedeisoggettianzianideimacronutrientiedeimicronutrientine-cessariaunavitailpiùpossibilesanaeattiva;dovericercare l’origine di tali problemi? Un ruolo non indifferente è ricoperto dallamancanza di infor-mazione,maanchedallamancanzadiattenzione-diun’attenzionechesitraducainsoluzionioperati-ve-checoinvolgeaddiritturaleistituzioniaddetteallacuradellasalutedeisoggetti.Inpiùambientiènecessariochelacorrettanutrizionesmettadirap-presentareunproblemacollaterale,perdiventaremateria cui ciascunodia il giustopesoe aspettocrucialedelbenesseredellepersone,consideratalasuaimportanzacrucialenonsolo,mainspecialmodo tra gli anziani, chedaessapossono trarreunavitaeunaquotidianitàmigliori,prevenendo.

Lecausediuna scorrettanutrizione sonomolte-plici,el’interventodelProfessorCedanonmancadisottolinearequellepiùlegateallavitaquotidia-na,all’aspettopsicologicoesociale.Questoèveroin particolarmodoper gli anziani che si trovanoinsituazionidiisolamento,totaleoparziale,acuil’aiutonecessariononègarantito, inuncontestosocialeincuileesigenzefamiliarielavorativedellapopolazioneadultaspessoriduconodrasticamen-te le possibilità di dedicare tempo all’assistenzaallepersonevicine; lamalnutrizioneèunarealtàdifficilmenteevitabileperchihadifficoltàafarelaspesadasolo,acucinareipropripasti,persinoadaprire i contenitori degli alimenti; inevitabilmen-te, gli ostacoli che la vita ci pone davanti condi-zionanoilmodoincuicinutriamo,sempredipiùcon lo scorrere del tempo. Concorrono in sensonegativo sull’autonomia dell’anziano, tra gli altrifattori, patologie frequenti come l’artrite, l’artro-sie l’ipertensione.Moltopiùspessodiquantociaspetteremmodifficoltàdiquestotipoconduconoaun’alimentazionescoordinata,senonallarinun-ciaapastiadeguatiequindiaungiustoapportocalorico,conconseguenzedinotevolegravità.

Sebbenegli interventidi curanon vadano sotto-valutati,laprevenzionehaunruolodeterminante:la stradacheapparemegliopercorribileèquelladegliinterventiprescrittivivoltiaformare,sianeglianzianisiainchiliassiste,lacapacitàdinonsmi-nuirelarelazionetrailciboeilnostrocorpo,cam-biandoanche,eforsesoprattutto,lanostra“cultu-radell’alimentazione”.Questoèunodeiprincipalistrumentiperallungarelavitaeprevenirefattoridirischio,inparticolarmodocardiovascolari.

Il professore durante l’esposizione ha analizzatoi cambiamenti che hanno coinvolto in tempi re-centi laclassicarappresentazionediunacorrettaalimentazione tramite l’immagine della piramidealimentare, presentando una differente immagi-neorautilizzata,cherichiamaunpiattoemostraleproporzionitraidiversialimentidaconsumare

neisingolipasti;unconcettoanchepiùvicinoallaspontanea concezione delle persone rispetto allorofabbisognodicibo.Nonsfugge,traivantaggi,lapotenzialitàdiunamaggioresemplicitàdifrui-zionedapartedeisingoli individuidiunascienzacomplessamacheriguardaognunodinoi.Vieneribadita l’importanza di un consumo regolare dipesce,dialimentiricchidifibre;cosìcomequelladiunnoneccessivodosaggiodisale,diunaconsi-stentequantitàdi fruttaevegetali (circa lametàdel“piatto”),diungiustoapportodiproteine,ce-realiecosìvia,senzadimenticareilruolobeneficosvoltodaun“piattino”-seguitandoalasciarcicon-durredall’immaginedelpiatto-dilatticinisullasa-lute(inparticolarequelliconunbassocontenutodigrassisaturi,comesipuòintuire):glieffettipo-sitivivannodallariduzionedelrischiodicontrarreildiabeteditipodue,diincorrereinictuscerebralioincasidicardiopatiaischemica.

Fortispintesinotanoindirezionediunapproccioculturale,unapproccio chemiri aun’educazionealla nutrizione, capace di cambiare più efficace-mentediimposizioniointegrazioniforzateleabi-tudinialimentaridellapopolazioneeleloroconse-

Alimentazione e isolamento sociale

Alimentazione patologie

Una nuova cultura dell’alimentazione

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guenze,utileinviadirettaoindirettaspecialmenteper lepersone inuna fasciad’etàcompresa tra isessantacinqueegliottant’anni,attiveerelativa-mentesane(perquanto,daisessantacinqueanniinpoi,almenol’80%degliindividuisembripresen-tare almeno una patologia e circa la metà ne pre-sentaalmenotre),che(nelcasomoltofrequentedell’eccesso)possonoconadeguatecorrezionial-lungare lapropria speranzadivitaeminimizzareil rischio di contrarremolte patologie. LemisuredaprendereinquestosensocomincianoaessereadottateindiversiPaesianchedagoverninaziona-li e sono caldamente incoraggiate da gruppi come laAmericanHeartAssociation.

Secirivolgiamoapersonecosiddette“fragili”,chehannopiùpatologiedaaffrontare,poi,ilproblemadellamalnutrizioneperdifettosiriveladellamas-simaimportanza-nonsoloneicasiincuil’apportocaloricosiainsufficiente,maancheinquelliincuisono leproporzioni aessere scorrette,ovvero incuivengonoamancaremacronutrienti(carboidra-ti, grassi, proteine) o micronutrienti, vitamine emineralidicuivedremolarilevanzafondamenta-le; leconseguenzeleconosciamo:aumentodellamortalitàedelleospedalizzazioni,piùrischiodica-dute,ridottaforzamuscolareequindifunzionalitàfisica, aumentodi asteniaedepressione. Leper-centualidisoggettimalnutritioarischiodimalnu-trizione(chevanno,secondounostudio,dal40%nelle persone attive, che vivono in casa, all’86%diquellericoverateneirepartiperacuti)sonopiùchepreoccupanti.

Irischiconnessiaunostatodimalnutrizioneperdifettodiapportocalorico(e/odimacroemicro-

nutrienti)salgonovertiginosamenteperleperso-neche,acausadell’isolamentosocialecuiabbia-mogiàaccennatoodiimpedimenticollegatiaunapolifarmacologia complessa e quindi a patologiemultiple,trovanodifficoltànelleazioniquotidiane,dalla spesa alla preparazione dei pasti. La man-canza di aiuto e la debolezza fisica conseguenteaparticolaristatidisalutehannoquindiunaforteincidenzanegativasull’alimentazionedell’anziano.Spessooltreunacertasoglianonè laproporzio-netra inutrientiacambiare inmodocontropro-ducente,mapiùingeneraleèl’apportocaloricoaessereridottodrasticamente.

Maseandiamoavalutarel’assunzionedisostan-zequaliadesempioilcalcio,ilcuiruoloprimarionelmantenimentoenelladifesadiunoscheletro“sano” è o dovrebbe esserci ben noto, ponendocome metro di paragone le quantità giornaliereconsigliate(ungrammopergliuominiemilledue-centomilligrammiper ledonne)notiamocheglistudi evidenziano pericolose carenze nella quasitotalitàdeisoggetti.LostessovaleperlavitaminaC,presentesoprattuttonegliagrumi;el’importan-zadeifolatiperlaproduzionediglobulirossioltrecheperlariduzionedeirischidimalattiecardiova-scolarivienenonsolosottolineatadalprofessore,mavieneanchepresa inesame inquanto fulcrodiun’azionemessainpraticadalleautoritàstatu-nitensiapartiredal1995,annoincuilapoliticadifare aggiungerealle farineacido folicoper leggehaportatoaunasignificativariduzioneadesem-piodellemortiperictuscerebrale.Politichesani-tariediquestotipo,ancheperquantoriguardalariduzionedell’utilizzodisaledacucina,nonsonoancora state attuate in Italia, con conseguenze

Malnutrizione per difetto

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spiacevoli (anche, inambientesanitario,dicarat-tereeconomico).UncapitoloparticolareecomplessoèquellochevedeprotagonistalavitaminaD,cheinfluiscepe-santemente sull’assorbimento del calcio e conse-guentementesullamineralizzazionedell’osso,maanche sul cuore (abbassando i livelli pressori) esull’integritàmuscolare-untrattodanonsottova-lutare,inquantoinfluiscedirettamentesuquantoisoggettipossanoessereattivieautosufficienti;adimostrarlo è, tra gli altri, il Longitudinal AgeingStudy di Amsterdam, che mette in luce come ipazientipiù carentidi vitaminaD rischinomoltodi più in termini di autonomia. Gli alimenti checontengono questa vitamina sono principalmen-teilsalmonefresco,learingheel’oliodifegatodimerluzzo,non facili da ritrovare frequentementeneipastideglianziani;inoltreilcibopuòdareunapercentualeminimadivitaminaDrispettoaquel-laprodottaquandol’epidermideentraincontattoconlalucesolare.Manegli individuiinetàavan-zatalatrasformazionedellavitaminaècomunqueinferiore:nerisultapertanto forse indispensabilel’integrazione.

Altroelementoimportanteperlaforzamuscolaredeglianzianienonsoloèilselenio,lacuicarenzapuòportare indirettamenteauna ridotta funzio-nalitàtiroideaeallosviluppodiproblemiasvaria-tilivelli; inparticolareèfrequenteunadebolezzacheimpedisceoostacolaleazionideisoggetti.Masevogliamounesempiolampantedell’importanzadelselenio,bastiguardareallezonedellaCinaincuisisviluppa, inconcomitanzaconunsuolopo-verodi selenio, la cosiddettamalattiadi Keshan,laqualepuòportareaunacardiomiopatiaditipodilatativosoprattutto inoccasionedi infezioni vi-rali abbastanzabanali. Tornandoperòai “nostri”anziani,sonostatidocumentatianchecasidiane-mia, dovuti a cause apparentemente inspiegabilimaconnessealdeficitdialcunimicronutrienti(tracuiappuntoilselenio),unfattorechetuttaviacon-tinuaavenire sottovalutatooperlomeno trascu-

rato.Malostessodiscorsopotrebbeesserefattoadesempioper ilmagnesio,concludendoquestabrevecarrellatadicenniedesempi.

Lalezionepassapoiaosservareladupliceecom-plessa relazione tra l’assunzione di farmaci e lamalnutrizione:l’assorbimentoelareazioneaitrat-tamentifarmacologicidaunlatoel’assunzionediunadeguatoquantitativodicalorieconlecorretteproporzionitraidiversitipidinutrientidall’altrosiinfluenzanoreciprocamente,inunlegamecrucialee,dinuovo,inattesadiesserepienamentericono-sciutoevalorizzato inmododievitaregliaspettipiùspiacevolidiquestorapportoproblematicoep-pure,auncertolivello,inevitabile.

Avviandoci alla conclusione, dobbiamo prenderele informazioni offerteci dal professore e trarnenonsemplicementeuneserciziodimemoriaodierudizione, ma qualcosa che possa essere utilenell’assistenza,allivellomacroscopicodellepoliti-chesanitariesucuiisingoliindividui,chedianooricevanoassistenza,possonofarepoconell’imme-diato,maancheallivellocosiddettomicroscopicodellavorodiognuno,epiùingeneraledellavitadiognuno:nell’ambitodellanutrizionecomeinquasituttiglialtri,ilmigliormodopercambiareleabitu-dinidiqualcuno(chequestosignifichiuninvitoaunamigliorealimentazioneoadedicarepiùtem-poachinehabisogno),perinsegnarequalcosailprimopassoèimpararlasullapropriapelle.Senzadimenticarecheimpararenonsignificacancellarecon un colpo di spugna i problemi dal mondo che ci circonda, e senza scordare quindi la necessitàdiintegrazioni,diinterventichemigliorinolecon-dizionidellepersoneaccantoaquelliprescrittivi.Bisogna insomma fare del nostromeglio con glistrumenticheabbiamoadisposizione,dallabreverubricadiunarivista(nelnostropiccolo)chepro-pone scorci su un’alimentazione diversa seppurtradizionaleaisuggerimentiall’attenzione,nel la-vorodituttiigiorni,all’alimentazionedichisiamochiamatiadaiutare.

Il selenio

Malnutrizione e assunzione di farmaci

Il capitolo “Vitamina D”

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Il Middle Managementnei servizi alla persona e la cultura di Squadra

Il workshop presentato da ANOSS il 14 maggio a Bolognadestinato aCoordinatori Responsabili dinucleo,infermieri,OSSeprofessionals

Le sfidepostealmondo sociosanitario inquestointerminabileperiododicrisicolpisconotutti,maun’attenzione particolare dobbiamo rivolgere aicomponentidelMiddleManagement su cuipe-sanomaggiormentetuttiglielementidistresscheconnotanoquestanostraepoca.Il capo intermedio è sempre esposto verso l’altoeversoilbassodellastrutturaorganizzativa.Nel-la ricerca di un elemento di conducibilità tra i due mondi,spessolontani,sidevemisurareconattidipianificazionecontrolloperrisponderealrequisitodiunaproduzionebuonaconildispendiodirisor-sedate,siscontraconl’eternoproblemadell’inte-grazioneedella ricercadisensodellapropriaedaltruiazione.

Daquestabasesièsviluppatoilnostroworkshopehaaffrontatoproblemidigestionenotiedam-piamenteconsolidatiinletteraturasecondal’otti-ca nuova di un manager che saprà trarre dal suo interno le risorse ideali necessarie ad un rinnova-mentoglobaledell’approccioaiserviziutilizzandoil concetto di “Squadra” e di “gioco di squadra”cercandoditradurreinpraticaquelsognochesolopuò sostenere lo sforzo di mantenere al centrol’uomoavendougualerispettoperladignitàdegliutentiresidentielaprofessionalitàdeglioperatori.

Il workshop, a cui è stato tributato un grandesuccessodipubblico (oltre100partecipanti) si èsvoltoattraversolapresentazionedeirisultatidelProjectworkrealizzatodaalcunepartecipantial1°corsoorganizzatodaANOSSsulMiddlemanage-mentneiserviziallapersona.RitaSpottihaoffertolasuaesperienzaconsisten-tenellaricercadiunaviaper l’automotivazione,mentre Marcella Marenghi ha raccontato come sia riuscitaarealizzareilsuosognodipoterdedicareun po’ del suo tempo di lavoro all’incontro perso-naleconiresidentidellasuastrutturaalfinedien-trareinunasituazionedimaggiorempatiaconglistessi.MarianaBoldhachiusoconun’esperienzadigrandeinteressechehapostoinevidenzatuttele difficoltà che si incontrano nell’evoluzione deirapportiall’internodell’organizzazione,rispettoaiproblemiprofessionalieperquellianchemaggiorichedevono affrontare coloro che come lei pro-vengonodanazionilontaneconelementiculturaliinevitabilmentediverse.Tuttelerelazionisonostateapprezzateeseguitedaundibattitoampioacuihapresoparteattivamoltepersonedalpubblico.

Il buon risultato del corso e della presentazionediquestiprojectworkciinducearitenereutileeimportanteproseguireinquestaesperienzadifor-mazione sulmiddlemanagement che ANOSS hasperimentoechecontinueràaproporreancheinfuturo.

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Leadership d’avanguardia perla gestione dello stress lavoro correlato nei servizi alla persona

Il workshop presentato da ANOSS il 15 maggio a BolognadestinatoaDirettori,coordinatori,medi-ci,responsabilidinucleo,infermieri,OSS.

“Leadership d’avanguardia per la gestione dellostresslavorocorrelatoneiserviziallapersona”…Una sala gremita di personeha assistito interes-satissimaaquestamattinataintornoaltemadel-la leadership socio sanitaria moderata da Nicola Pisaroni, esponsabile socio sanitario dell’IstitutoBiazzidiCastelvetro(Piacenza)ePresidenteAnossRegioneEmiliaRomagna

LauraPanelli,direttoredellaCasaperAnzianiCit-tàdiAstiha presentatounarelazione daltitolo“Lagestionedellerisorseumanetralimitiesogni”illustrandolasuaesperienzadi leadershippressoquestagranderealtàpiemontese.

Letizia Espanoli, assistente sociale formatrice econsulente, con la sua relazione “Strumenti perleadershipd’avanguardiaperlostaffdirettivo”harichiamato l’attenzione sulle parole della leader-ship:ispirare(stimolarelafantasiaelacreatività),dirigere (creare l’armonia del direttore d’orche-stra), condurreal successo (percorrere ilviaggiodal sogno alla luminosa realizzazione). “I nostriostacoli diventano inevitabilmente il nostro tram-polino”haribaditoLetiziaEspanoli,citandoilnotoformatoremondialeRobinSharma

Antonella Paolino, responsabile centro diurnoCasa perAnziani Cittàdi Astinella sua relazione“Risultatiridentidiunaesperienzareale”harac-contatoilsuoannodilavoroconstrumenticomeloyogadellarisata,ilreikikomyo…semplicistra-tegiaperportarearmoniaecrescitanellasquadradilavoro.

Laquotidianitàall’internodeiserviziècomplessa.L’utenzanonsolo interpella l’operatorenelle suecompetenzemaspesso“lacera”partidisestessoedellasuaanima.Lasofferenzadell’altrosiinsinuaneipensierie richiamaparti irrisoltedelsuoesi-stere.Ladotazioneformativacheoggièdataallefiguresociosanitariesirivelagiornodopogiornosemprepiùcarenteperconsentire livellidientu-siasmoemotivazionealtienelcontempogaranti-reun“benessere”complessivodell’operatore.Laformazionedellaleadershipoggièunacondizionenecessariaperavviareneiserviziprogettiperma-nentiperilsostegnoall’operatore.LetiziaEspanoli,salutando ipresentied invitandoli aesprimere ilmegliodelloropotenziale,harichiamatoallame-moriadituttilafrasediSaint’ExuperyAntoine“Sevuoicostruireunabarca,nonradunareuominipertagliarelalegna,dividereicompitieimpartireor-dini,mainsegnalorolanostalgiaperilmareampioeinfinito”.Questaèveraleadership.

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Un regime alimentare basato sul consumo di pro-dotti agroalimentari provenienti da agricolturabiologicaproteggedallecarenzenutrizionalisup-portando la funzionalitàdel sistema immunitariooltreaoffrireilpiaceredellariscopertadelsaporeoriginaledeiprodottistagionali

L’alimentazionecentratasull’assunzionediprodot-ti certificatibiologici nasce dalla necessità di co-niugareilbisognodimangiareinmodopiùsanoenaturaleelaconsapevolezzacrescentedelrispettoambientale.Lasceltaattualediunostilealimen-tare sano non può evitare di prendere in conside-razione l’opzione“bio”,qualeelementodigaran-ziadiqualitàesoprattuttodiassenzadisostanzetossichenocive.Ilmetododiproduzionebiologico–dal campoalla tavola -èchiamatoa risponde-reallespecifichedefiniteinsedecomunitariaeasottostarealleverifichedeglientidicontrollocheemettonolecertificazioni.

Ottimizzarel’apportonutrizionaleUn’alimentazione imperniata sul consumo di ali-mentiprovenientidafiliere–agricoleezootecni-che-biologichegarantisceunapportoappropriatodielementinutrizionalioltreasostenerel’attivitàdel sistema immunitario. I prodotti provenientida agricoltura convenzionale, per contro, risulta-noimpoveritidall’impiegodeiconcimichimici:gliazotati determinano una diminuzione del valorebiologicodelleproteine,iconcimipotassiciabbas-sano le percentuali il magnesio e oligominerali e iconcimifosfaticifornisconounaminorequantitàdivitamine.

Un’assicurazionesullavitaSecondo alcuni ricercatori dell’Università di Da-vis,California,iprodottiagrolimentariprovenien-tidacoltivazionibiologiche,rispettoaglialimentiderivanti da coltivazioni convenzionali, conten-gonounamaggiorequantitàdiantiossidanti– inparticolare carotenoidi e flavonoidi – i principaliantagonisti dell’invecchiamento cellulare. L’ap-profondimentocondottosuunampionumerodipomodoricoltivatisecondodiversisistemihaevi-denziatocomeicampionicoltivatibiologicamentepresentasseroil97%inpiùdicanferolo,il79%inpiùdiquercetinaeil31%inpiùdinaringina,men-treilsuolocoltivatoconmetodibiologicimigliora

neltempo.Lapolpadipesche,pere,susineearan-cebiologicheconterrebbe inoltremenoacqua,esarebbequindipiùriccadinutrienti.

GaranziadinaturalitàL’agricolturabiologica si basa sull’utilizzodi ferti-lizzanti naturali quali letame, sostanze organichecompostate (sfalci) e sovesci, incorporando nelterrenopianteappositamenteseminatequali tri-foglioosenape.Ladifesadellecoltureavvieneinviapreventiva,selezionandospecieresistentiallemalattieeintervenendocontecnichedicoltivazio-ne appropriate. Tra queste spiccano la rotazionedellecolture,cheimpediscelacreazionediunam-biente favorevole alla proliferazionedei parassitioltreagarantireunutilizzopiùrazionaleemenointensivo delle sostanze nutrienti del terreno; lapiantumazionedisiepiedalberiricreandounpa-esaggio capace di ospitare i predatori naturali e di creareunabarrieradall’inquinamento; la con-sociazione,cioèlacoltivazionecontemporaneadipiantediverse,l’unasgraditaaiparassitidell’altra.

AlessandraPedraglio

AlimentazioneBIOLOGICO:mangiare sano allunga la vita!

Biodinamica: il bio con una marcia in più

L’agricoltura biodinamica rappresenta un passosuccessivoalprocessodiproduzionebiologicoindirezionediunavisonepiùam-piaedolistica.Definitonel1924dalfonda-toredell’antroposofiaRudolfSteiner,ilme-todo biodinamico comprende il biologico concentrandol’attenzionesuisistemidire-lazioniviventi,osservabilisuipianimateria-leesottili.Secondoilprincipiodell’interre-lazioneunapiantaèunorganismoviventeesattamentecomeilsistemahumus-terre-no,ilcompost,l’animale,l’aziendaagricola,ilpianeta,ilsistemaplanetario.

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Iltemadellanutrizioneumanahaacquisitonegliultimi anni nuove rilevanti evidenze, non ultimala conoscenzadel ruolocorrelatodellaflorabat-tericaintestinale,meglioconosciutacomeMicro-biota,motivando lanecessitàdi rivedere le lineeguida.Indubbiamentesistasviluppandounnuovomododipensareallacorrettaalimentazione,nonpiùbasatasufondamentigeneralisti,dimostratisifuorvianti,comequantitàdigrassianimaliegrassisaturio“punitivo”dicibivietatibensìsuun“mo-dello”complessivodialimenti(es.modellomedi-terraneo),connutrientiinteragentiall’internodeidiversicibieconl’organismostesso,lorobiodispo-nibilità,enelcontemponecessariperprovvedereal fabbisogno equilibrato di almeno 40 nutrientiessenziali,cioènonproducibilidalcorpoumano.Accanto ai vegetali, cereali e legumi, sono statirivalutati alimenti altamente nutritivi e salutaricomeuova, latteederivatie lestessecarni,pur-chénoncontaminati(additivi,conservanti,nitrati,xenobioticiaggiunti,ecc)o“processati”dallemo-dernetecnologie,con ideologiepiùdimercatoalowcostchedisalute.Valeancheilconcettocheleproduzioni“agricole”intensiveimpoverisconoilterrenoequindiilcon-

tenuto “originario” dei prodotti, in particolare disaliminerali.Inoltre,unapiùapprofonditaanalisidelruolome-tabolicodelmicrobiotaedialtrifattoritipoquelligenetici(nutrigenetica,nutrigenomica)elostiledivitacontribuirannoarenderel’alimentazione“ot-timale”semprepiùun“fattopersonale”.Lamalnutrizioneperdifettoneipaesiindustrializ-zatièunalogicaconseguenzadi“erronei”consiglidieteticinonchécondizionefrequente inunapo-polazioneanziana,soprattuttosefragileeobbliga-taadassumerenumerosifarmaci.Possiamodistin-guereunamalnutrizionedacarenzadiassunzione(caloricoproteicapiùingenerale,odasingoliopiùmicronurienti)edun’altra,favoritadallepatologie(diseaseassociated).Lamalnutrizioneècausariconosciutadimaggioremorbilitàemortalità.Ladistinzionenelle2formeprincipali è comunque un concetto importanteperché laprognosidifferisceegli interventi“cor-rettivi”nutrizionalidevonoesserediversificati.Accantoadunfacilericonoscimentodiunquadroconclamatodimalnutrizione,sonostatiidentificatiestudiatinumerosiparametridivalutazionedellostatonutrizionale(daindiciantropometrici,impe-

Nutrizione artificiale enterale:considerazioni alla luce di recenti evidenze

Franchi Fabrizio – Direttore UOC Geriatria AUSL Piacenza

Alimenti rivalutati

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denziometricioparametribioumoralicomealbu-mina,allescaledivalutazionetipoMiniNutritio-nalAssessment),soprattuttoorientatiacondizioniiniziali di malnutrizione o comunque a “rischio”.Attualmente un vero gold standard riconosciutonon esiste nella pratica quotidiana anche se l’A-SPEN(AmericanSocietyofParenteralandEnteralNutrition)haprodottoloscorsoannounConsen-sus Statement di assoluto valorema indaginoso.La necessità di uno strumento facile e di rapidoimpiegonerendedifattodifficilel’applicabilitàinnumerosi contesti, soprattutto quello ospedalie-rodoveil“tempo“èprezioso:ilchenonsignifica“qualità”dicura.Altrotemadirilievoèquandointervenireconunsupportonutrizionaleartificiale,compresiiltimingola“superiorità”dellanutrizioneenteralerispettoquellaparenteralecomeespressonellepiùrecen-tilineeguida.E’ indubbiocheletecnologie(hightech)abbianomiglioratolaprognosidimoltema-lattie,maèaltresìverochequelleditipoinvasivohannoaumentatoeffettiindesiderati“pericolosi”comeinfezioni-sepsi,associateallecure.In tal senso anche la nutrizione artificiale non sisottraeaquestorischio,maseèbenconosciutoperquellaparenteralemenonotoècheanchelaenteralenonèesenteda talepericolo.Aquestopunto, entra in gioco il ruolo del microbiota, inparticolare quello intestinale: capitolo “neglect”daimedicifinoadunpaiodianniorsonomacheattualmente è diventato la nuova frontiera diricerca.Ilmicrobiota si componedi batteri, eucarioti, vi-rus eArcheae, che ci accompagnanoper tutto ilcorsodellavita,insimbiosiconilnostrocorpo.Haunpatrimoniogeneticocomplessivo(microbioma)150voltesuperiorealnostro,eall’internodell’in-testinosirapporta-inunostretto“contatto”-coniprincipalisistemaendocrinoeimmunitario,non-chéconquellochevienedefinito il2°cervello. Ilmicrobiota intestinaleè ingradodiprodurrenu-trienti essenziali come le vitamine K e del com-plesso B (folati e B12 compresi), di sintetizzareaminoacidi (esempio lisina), di estrarre energia“aggiuntiva” dal cibo, di condizionare processimetabolici(esempiolipogenesi,produzionedico-lesterolo)einfiammatorio/immunitari,distabilireun rapportobidirezionale con il cervelloedaltromoltoancora.Sisonodimostratecorrelazioniconmalattiecomeildiabeteel’obesità,oconl’anzianofragile; inol-tresièriscontratalapossibile“reversibilità”dellasindromemetabolicacon“trapiantofecale”oad-diritturaavanzatal’ipotesidicontrastarelamalnu-trizionemodificandoilmicrobiotaocomunquelesuefunzionimetaboliche.Ilmicrobiota,soprattuttorappresentatonelgros-sointestino,sicomponedi2phylabattericidomi-nanti principali (Firmicutes e Bacteroidetes) cheasecondadellaprevalenzadell’unoodell’altrooa variazioni del loro rapporto possono, di fatto,

renderedifferenti“metabolicamente”2organismiumaniaconfronto:sièosservatoneisoggettiobe-siunadifferenteproporzionedei2phylarispettoaisoggettimagri,conaumentodeiFirmicutesedi-minuzionedeiBacteroidetes.Finoapocotempofasipensavailmicrobiotapiuttostostabilenelcorsodellavita.Siè invecevistochepuòmodificarsiel’anzianoneèparticolarmente“suscettibile”.L’alimentazione gioca un ruolo importante nelmodulareilmicrobiota.Adesempiolespeciedelgenere Bacteroides sono prevalenti con una ali-mentazionedi lungadurataproteicaegrassiani-mali, mentre le specie del genere Prevotella siassocianoadunadietariccadicarboidrati.Lostileoccidentale “non” è ideale perché fornisce poconutrimentoainostrimicroorganismi,condiminu-zionesiadelloronumerochedilorodiversità.Unapprocciodi interessepermantenere l’equilibriomicrobico intestinale sembraessere l’usodi pre-parati batterici (probiotici) associati a prebiotici(fibrasolubileecompostibifidogeni).Perché la nutrizione enterale può contribuireall’infiammazione,adiminuzionedelledifese im-munitarieea sepsi?Verrebbesubitodapensarealle conseguenze delle polmoniti ab ingestis (omegliodaaspirazione)oppurealle infezionidellastomianellaPEG.Lepossibilispiegazionipartonodalriscontro,dap-primainstudianimalieinseguitonell’uomo,chealcune formulazioni standard enterali, povere diomega-3 e fibre (es. oligofruttosaccaridi, FOS) sicorrelavano a stati infiammatori e ad aumentatatraslocazionebattericadall’intestino,findallefasiinizialidisomministrazione.Si è visto recentemente che una frazione dellamembranacellulare deibatteriGramnegativi, illipopolisaccaride (LPS), aumentava transitoria-mente incircoloconcibiparticolarmentecalorici(soprattutto abbondanza di grassi saturi a lungacatena)maancheperaltricomponentipresentioassentinelpasto.Difattoèdasconsigliareunapportoipercaloriconella1-2°settimanadiiniziodellanutrizionearti-ficiale.IlLPSdeterminanell’uomounaaumentataproduzione di fattori pro-infiammatori con dimi-nuzione delle difese immunitarie e insulino resi-stenza (endotossiemia metabolica). Nei soggettiobesi si riscontraunamaggior concentrazionediLPS,chepermoltiautorisarebbeall’originedellasindromemetabolica.Naturalmente unmaggior passaggio del LPS nelnostro sangue dipende anche dalla funzione dibarrieradelnostrointestinochepuòessereinde-bolitadaldigiuno,daischemiaintestinale,dall’usodiantibiotici,dall’eccessivaassunzionedigrassiecarenzadifibrealimentari,mentreèprotettaadesempiodaoliodioliva,omega-3,latteederivati,noci, fruttacomefragole.Moltediquestecondi-zionipossonoinoltrecreareunadisbiosi,cioèunosquilibriodellafloraintestinale(adesempiodimi-nuzionedeibifidobatteri),cheasuavoltapuòau-

Nutrizione artificiale

Alimentazione e microbiota

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mentarelapermeabilitàintestinaleefavorireunamaggioretraslocazionebattericaafrontedidimi-nuitedifeseimmunitarie.Alla lucedi queste considerazioni, soggettiparti-colarmente critici potrebbero essere predispostia sepsi con soluzioni enterali standard rendendonecessario invece un approccio con altre formu-lazioni, più “specialistiche”, o condotto da maniesperte.Anchelarialimentazioneinchièstatoadigiunoperlungotemponecessitadimolteatten-zioni,consideratal’elevatamortalitàinanzianipersindrome da refeeding. Purtroppo nonostante lenumeroseraccomandazionieprotocolliesistenti,iclinicipreferiscono“usually”agiresecondo“giu-diziopersonale”potendoinstaurareunanutrizio-neartificialeconmaggiorfacilitàrispettoatempitrascorsi, e avendo un non giustificato “need tofeed”aldilàdellerealinecessitàdimoltipazienti:sicuramentenonvengono“persi”soggettichene-cessiterebberodisupportomasiespongonotantialtriairischidellaalimentazioneartificiale.Undiscorsoapartemeritanoifabbisogninutrizio-nali,inparticolarequelloproteico.Generalmenteiclinicinonespertiprivilegianoilcalcolodelfab-bisognoenergetico,“dimenticandosi”adesempiodi un adeguato calcolo dell’apporto proteico in quelle condizioni ipercataboliche (senza citare lanecessitàditantialtrimicronutrienti).Le miscele di nutrizione enterale generalmentenonfornisconoinquestisoggettipiùdel50%delfabbisogno proteico, se non aumentando “senzanecessità” laquantitàdimisceladasomministra-reedeterminandounoverfeedingcalorico,conlerelativenocive ripercussioni sullo statodi salute.Inquestecondizioniunapprocciocomplementarecon aminoacidi via parenterale eviterebbe al sog-getto di essere “povero” di proteine e quindi

piùcagionevole.Un altro capitolo riguarda l’utilizzo del sondinonaso gastrico/PEG come via di somministrazionedimedicamenti in formulazione liquida.General-menteapHacido,possonodeterminareunaoc-clusione del sondino interagendo con le proteine intatte e poiché altamente iperosmolari rispettoall’ambienteintestinalepossonocausareaddomi-nalgiaediarreaosmotica.LametodicadellaPEG,tantopropagandatainannirecenti, sarebbe controindicata negli oldest old,neisoggettianzianiconstatoinfiammatorio(PCR>10mg/l),incoloroconbassoBMIocondiabeteperaumentatamortalità.Spessoimpiegatainsog-getticondemenzaavanzata,piùperrichiestedeicaregivers o per “gestione facilitata”, non ha de-terminatobenefici in terminedi sopravvivenzaequalitàdivita.Iltuttononprecludeunanutrizioneartificialedilungadurataindeterminatipazienti.Unarecentemetanalisiataleproposito,havalida-toilruologestionaledellaequipemultidisciplinare(comprendente anche caregiver e paziente) conauditprogrammati,senzatuttaviaidentificareunacorrelazionetrarisultatietipologiadell’equipee/odiinterventi.Quantunque sia percepibile un miglioramentodel soggetto nutrito artificialmente, le evidenzenon dimostrano differenze statistiche in terminidi complicanze, infezioni e rericoveri ospedalieririspettoaunmetododigestionepiùtradizionale.Unmodestobeneficiostatisticamentesignificativoriguardasololariduzionedelcostomedio,dicirca620dollari.

Ruolo dell’equipe multidisciplinare

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Unaresidenzaassistenzialedeveessereunluogodivitapercreareilqualeènecessariochel’anzia-noabbiaintornoasèunambienteumanoilpiùfa-miliarepossibiledovepossasentirsialsicurocomeincasapropria.Dopounaesperienzaadireilverononlunghissimamamolto significativa, sento di poter affermarechelepersonechecivengonoaffidate,primaan-cora chedipersonale tecnicamente ineccepibile,richiedonosoprattutto“competenzaumana”.Perdedicarsiaquestepersoneinmodoadeguato,glioperatori devono avere la capacità di individuare e soddisfarequeibisognichemoltospesso l’ospitenonènemmenoingradodiesprimere.L’OSSdevesempreessere ingradodimettere inattodiversestrategieperoffrirestimolieducativialfinediaccompagnaregliospitiinqueltortuosopercorsovoltoalmantenimentodelpotenzialediautonomiadicuiciascunodispone,adeguandodivoltainvoltail livellodiassistenzaalgradodidi-pendenza, sempree comunquenel rispettodell’individuo.Il problema concreto che quotidianamente glioperatorisitrovanoadoveraffrontareèlagestio-ne dei tempi: ilmantenimento delle autonomie,infatticomportalanecessitàdidedicarsiallaper-sonaconcalmaperché la frettaviene recepitaepuòdiventarefattoredifrustrazioneperchiriceve

assistenza, scatenando timore, ansia e, in alcunicasi,aggressività.Il momento dei pasti è uno degli appuntamentiquotidianidurante iqualiglioperatorisi trovanoadaffrontaresvariatedifficoltà,laprimadellequa-liègarantirelanecessariaedequilibratanutrizio-neadogniospite.C’è chinonha lo stimolodella fame, chimangiainmodo compulsivo, chi nonha lo stimolodellasazietà,chideveessereimboccatoacausadipa-tologie fisiche. C’è anche chi non ricorda più acosaservonoleposateesiconfondenonsapendocosafaredelcibochehanelpiatto.Soprattuttoinquestocasolafiguradell’operatoreoanchedelfa-miliareeventualmentepresenteè fondamentale:aiutare la persona nel reiterare il gesto di portare ilcucchiaioallaboccamettendo lapropriamanosullasua,rispettareitempinecessaripermastica-reedeglutire, ripetere ilmovimento senza farglipercepirelafretta,ilparlargliconcalmasenzaper-dersiindiscorsilunghiecomplicati,maconpochesempliciparole,ilporgerglil’acquadabereperchénonsadiavernebisogno;tuttoquestoinsommaèciòchenoituttipossiamoedobbiamofareperaiutarliperdarepiùdignitàallaloroesistenza.Per-chélavitaèunaruotachegirapertuttiedognunodiquestianzianipotrebbeesserenostramadreonostropadre.

Alimentazione in RSAL’opinione di una OSS

A cura di Paola Fedele

Gestione dei tempi

L’OSS aiuta a superare difficoltà pratiche

fondamentali

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Il fabbisogno nutrizionale degli anzianiDalla valutazione alla definizione del fabbisogno nutrizionale

A cura di Giuseppe Menculini

ComeintuttiiPaesioccidentali,ancheinItaliaglianzianisonoinnettacrescita,raggiungendoormaiil20%dellapopolazione.Studicondottiadhoccidimostranochenelmentreglianzianisanisonogeneralmenteinunbuonostatonutrizionale–purrimanendoarischiodimalnutrizione–,noncosìsipuòdirepercolorochevivonoinsettingdilungo-degenza,magariinsolitudine,affettidanumerosemalattieoancheincondizionidipovertà.C’è anche un problema di ordine culturale checondiziona molto spesso l’evoluzione verso statidicarenzanutrizionaleecioèunadiffusaopinio-neche l’anziano, inquantotale,debbamangiarein maniera sostanzialmente diversa dall’adulto.Condizioniparticolarilegatealmetabolismo,qua-li ildiabete, ledislipidemie, l’obesità lasindromemetabolica,peraltropresentiancheinetàadulta,possonorealmentecostituireunmotivodiatten-zione alimentare,ma in tutte le rimanenti situa-zionil’aspettoqualitativodellanutrizioneneglian-zianinondifferiscedaquellodelleetàpiùgiovani.Anzianisanichemantengonoleproprieabitudinialimentari sono spesso in sovrappeso; il manteni-mentodell’usualeapportocalorico,noncompen-satodaunproporzionaledispendioenergeticoaseguitodellariduzionedelleattivitàfisicainetàavanzata, porta non infrequentemente all’incre-mentoponderale.Completamente diversa, invece, è la condizionenutrizionale degli anziani che vivono nei luoghienellecondizionisoprariportati, inRSA, inRPoa domicilio, ma senza un ottimale supporto perassicurare un’adeguata nutrizione. RiprendendoquantoprevistodalProgettodellaComunitàEuro-peaintemadinutrizione,potrebbesembrarenonparticolarmentedifficile“…garantirechetuttigliindividui di unapopolazione abbiano accesso adalimentisufficientiperquantitàequalità,nonchénutrizionalmenteadeguatipercondurreunavitaattivaesana,senzariguardoal lorostatosocialeedeconomico”. Tuttavia, la realtà sembraesseremoltodiversa:nelmentreleinformazionisullosta-tonutrizionalediquestapartedianzianinonsonoancoraoggiesaustivedellasuarealedimensione,èforte,nettaediffusalapercezionecheilproble-madellamalnutrizionesiagrandeecon implica-zionimoltoimportantiperlasaluteedilbenesserepsicofisicodellepersone.Lamalnutrizioneinetàavanzataemoltoavanza-

ta èuna condizione caratterizzatada alterazionedellostatofunzionaleestrutturaledell’organismoconseguentealladiscrepanzachesivieneacrearetrailfabbisognoel’introitodeglialimenti;essaèmaggiormente rappresentata indifetto (iponutri-zione)piuttostocheineccesso(sovrappeso/obe-sità).InItalia,lamalnutrizionenellepersoneultra65en-ni è stata stimata essere pari a circa il 5%, maaumenta notevolmente dal 36,6% all’85% tra lapopolazione che vive nelle strutture di lungode-genza;questanotevolevariabilitàdipendeprinci-palmentedalfattocheilproblemaèsottostimato,misconosciuto e spesso non si fa diagnosi di ca-renzaalimentare.Eppurecisonodaticheindicanocome la mortalità sia maggiore in persone che as-sumono la metà delle calorie necessarie al proprio fabbisogno,cheunbassoBMI(BodyMassIndex)siaunfattoreprognosticonegativoper laqualitàdivita,chelosviluppodiproblematichecognitivesiamaggiore inanzianiarischiodimalnutrizionerispettoaquelli“normonutriti”.E’anchenotocomeunostatodimalnutrizioneelecomplicanzeadessocorrelatesia,amenoentrocertilimiti,reversibileecheilrecuperodel5%delpeso corporeo sia in grado di ridurre l’incidenzadella morbilità e della mortalità. Per tali ragionidiventaimprescindibileconsiderarelanutrizionecome uno dei principali problemi da tenere sem-prepresentenellaquotidianapraticaassistenziale.TuttigliOperatoricheassistonoglianzianidevonoessere consapevoli che una nutrizione adeguataèessenzialepercontrastarel’evoluzioneinevita-bilmente peggiorativa di alcune patologie croni-cheetà-correlate,perattuarelaprevenzioneneiconfrontidialcunespecifichesituazioni(integritàcutanea,performancecognitive,autonomia),permantenereunbuonostatodisaluteedaffrontarel’invecchiamentonellemiglioricondizionipossibili.Ancorpiùrilevanteècogliereprecocementeise-gnidiallarmeperunpotenzialesviluppodimalnu-trizione;lalororilevazione,fattasecondomodalitàeprocedureadeguate,èlabasesucuicostruireunvalidoprogettonutrizionalefinalizzatoadevitareglistaticarenzialigravieleloroconseguenze.Pertanto,perprevenirelasindromedamalnutri-zioneèopportuno conoscere ilmaggiornumerodiinformazionisull’anzianorelativamenteallesueabitudiniodisabitudinialimentari.Alcunetipiche

Abitudini alimentari

Il progetto della Comunità Europea

Nutrizione e problematiche cognitive

Pregiudizi e condizioni reali

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patologie età-correlate (demenza, depressione,Parkinson,ictus,poliartropatia),cosìcomel’eden-tulia,l’isolamentoelapolifarmacoterapiasonoingrado di ridurre l’apporto alimentare; altre condi-zioni,qualilelesionidapressione,ilvomito,lasin-dromediarroica o damalassorbimento, possonoinvecefavorirelaperditadielementinutrizionali;ildiabete,l’insufficienzarenale,ildistiroidismosonopatologieche,modificandoilmetabolismo,posso-no influire negativamente sullo stato nutriziona-le;conseguenzeditraumifratturativie interventichirurgici, ustioni, sindromi neoplastiche, febbree infezionisonocondizionicheaumentanonote-volmenteilfabbisognonutrizionale; infine,causediordinesociale,comelasolitudine,lapovertà,laperditadiruoloall’internodellafamiglia,lalonta-nanzadaiservizisonofattoriimportantiperl’equi-librionutrizionaledeglianziani.Unacorrettagestionedelproblemacominciaquin-didallaregistrazionedellecondizionidirischioedalla condivisione con lefigureprofessionali cheintervengonoavariolivellonell’assistenza;maan-chel’osservazionedelcomportamentoalimentaredell’anziano, l’annotazione di quanto introduceognigiornosonofondamentalipereventualipre-cocisupplementazionieper laprevenzionedellecomplicanzecosiddette“maggiori”.Oggiabbiamoadisposizionenumerosistrumenticheciconsentonodivalutarelostatonutrizionaledegli anziani equindi di porre in essere specificiinterventi. A quelli di tipo anamnestico sopra ri-portatieaquellistrumentali(TCeDEXA),accurati,manonsempredifacileaccesso, siaggiungono:1) lavalutazioneclinicagenerale,conparticolareattenzioneallacute,alsottocute,allemucose,allacondizione muscolo-scheletrica; 2) dati antropo-

metrici,comeilBMI–BodyMassIndex-,laplico-metria,lacirconferenzadelpolpaccio;3)illabora-torioche,attraversoildosaggiodialcuni“marker”(albumina,pre-albumina,transferrina,RBP–Pro-teinaleganteilretinolo), ciconsentediquantifi-care un eventuale stato di carenza nutrizionale.Da numerosi anni c’è a disposizione delle figureprofessionali uno strumento per la valutazionepraticaeglobaledellostatonutrizionale,validatoa livello internazionale, che è ilMini NutritionalAssessment (MNA).Tale strumento, concepito inmododafacilitarelaraccoltadiinformazionispe-cifiche,è estremamentesempliceesuddiviso intre parti (valutazione antropometrica, globale ecomportamentale) ed una per l’autovalutazione,consentendodidefinireilpazienteinbasealpun-teggio ottenuto come “ben nutrito” (punteggio≥24), “a rischio di malnutrizione” (compreso tra23,5 e 17) e “malnutrito” (punteggio <17). Datalasuasemplicità,ilMNAèsicuramenteunostru-mentodifacileaccessoecompilazionepertuttigliOperatori, che fornisce dati importanti, concretied esaustivi sullo stato nutrizionale della perso-naechedovrebbefarpartedel lorobackgroundculturaleeprofessionale. IlMNAsièdimostrato,infatti,efficacenelprevenirelosviluppodistatica-renzialiimportanti,nelrecuperodipesocorporeo,masoprattuttonelmigliorarelaqualitàdellavitadeglianziani,riducendolamortalitàelamorbilità.Unaltromomentoimportantenellagestionedellanutrizione inetàavanzataè individuare il fabbi-sogno energetico, in quanto questo può variarea seconda delle situazioni che si presentano. Daimportanti studi condotti sugli anziani residentiinRSA,èemerso,purtroppo,chel’apportomediogiornalierodicalorieinanzianilungodegentièparia 1164 Kcal., espressione di un evidente inade-guatoapportonutrizionale;moltodiverse,infatti,sonoleindicazionidelle“Lineeguidaperunasanaalimentazione italiana”, in cui l’apporto caloricogenericamente raccomandato per anziani ultra-75ennichenonsvolgonounaparticolareattivitàfi-sicaèparia1700-1950Kcal.pergliuominie1500-1750Kcal.perledonne.Laprogressivaperditadimassamagra e la riduzione sempre piùmarcatadi attività fisica, tipiche dell’età molto avanzata,modificano senza dubbio le necessità caloriche,perchériduconoilfabbisognoenergeticodibase;purtuttavia,sarebbeopportunononscenderealdisottodelle1400-1500Kcal./die, inquantononverrebbe assicurata la copertura nell’apporto di tuttiglielementinutrizionalinecessariadunacor-rettaalimentazione.Salvosituazioniparticolari,ladietaperl’anziano,deveprevedereunfabbisognodiproteineugualeaquellodell’adulto,facendori-ferimentoprincipalmenteal latte,ai formaggi, ailegumi,alleuova,alpesce-comeveicolodiacidigrassipolinsaturiomega3-eallacarnemagra,checontengonoanchecalcioedferro,elementispessocarenti;icarboidraticomplessi,comequelliconte-nutineicereali,nelpaneintegrale,neilegumiein

Strumenti di valutazione

Partire dallecondizioni di rischio

Individuare il fabbisogno energetico

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certeverdureofruttasonodapreferireinquantofornisconoenergia,oltrechefibre,ferro,vitamineadaltriminerali;nonèconsigliabileinvecericorre-reazuccherisemplici,carboidratiraffinatioacibiprontiedifacileconsumo,comealcunisalumi,in-saccati, formaggistagionati,ricchidigrassisaturie sale, potenziali elementi favorenti l’insorgenzao l’aggravamento di ipertensione o disturbi meta-bolici. La dieta deve essere per quanto possibilevaria,correttamentesuddivisadurantelagiornataedaccompagnatadafrequenteedadeguataintro-duzionediacquaCi sono poi condizioni che aumentano anche diparecchio il fabbisognonutrizionaledegli anzianici sono: l’inattività/allettamento (+20% del BEE– Basal Energy Expenditure calcolata attraversola formuladiHarris-Benedict), le lesionidapres-sione(da+20%finoaldoppiodelBMR),lafasepost-chirurgica(≥25%delBMR),lafebbre(+7%delBMRperognigradodiTColtre i37°C), le sepsi/gangrene(finoa+75%delBMR).Occorre,quindi,esseresempremoltoattentiasoddisfareibisogninutrizionalideglianziani,ancorpiùladdoveque-stipresentanocondizionidi criticità. L’esperienzaclinicaedassistenzialeatutt’oggimaturataintaleambito, dimostra che solo l’approcciomultidisci-plinareè ingradodidare risposteadeguateediporreinessereinterventispecifici,miratiallapre-venzionedi staticarenzialioal loro trattamento.Ilnutrizionista,ilgeriatra,l’infermiere,l’OSSsonolefigureprofessionalimaggiormentecoinvoltenelprocesso e su cui ricade la maggiore responsabilità delsuccessodegliinterventi;attraversolerispetti-vecompetenze,infatti,ognunoèdeterminantenelportare a termine il progettonutrizionale. L’OSS,vivendomaggiormente a contatto con l’anziano,rappresenta il primo“sensore”per la rilevazionedeisegnidiallarme,momentodelicatoedifficile

proprioperchérichiedebuonaconoscenza dellamateria ed abilità professionale nel riconoscerli.L’OSSèaltresìlafiguramaggiormenteingradodimonitorare l’efficaciadiun trattamentodieteticoprescritto, attraverso la registrazione delle mo-dificazioniclinicheepsico-comportamentaliacuil’anzianopuòandareincontroneltempo.Daquantosopraespostoemergechiaramentelanecessità di una gestione organizzata e coordi-natadelleproblematichenutrizionalineglianzia-ni:dallafasediregistrazionedeidatianamnesticie clinici a quella della definizionedellamiglioredieta,dallapreparazione alladistribuzionedeglialimenti secondo modalità corrette e rispettosedellacondizioneedelladignitàdellepersone,finoallaverificadell’efficaciadeltrattamentodietetico.Lacomplessitàdell’argomentoimpone,quindi,unequilibrio tra cultura, metodo e organizzazione;solograzieadessisaràpossibilerispondereade-guatamentealleesigenzeedaibisogninutrizionaliemergenti degli anziani, evitando interventi tar-divi,nonigradodicorreggeresituazionicritiche,ormaitroppoavanzateenonsuscettibilidimiglio-ramento.Laformazionespecificadellevariefigureprofessionalie lapromozionedi idoneepoliticheperunacorrettaalimentazionesonoquindiipun-tifondamentaliperlosviluppodiunasemprepiùforteculturanutrizionalechepossaprodurreco-noscenzeecompetenzeoperativeavariolivello.

Menculini Giuseppe, GeriatraDirettore Sanitario RP”Creusa Brizi Bittoni” Città della Pieve (PG)RP”Casa Serena”- Fond. Zeffirino Rinaldi Ma-gione (PG)RP “ Sodalizio San Martino” PerugiaImpegnato nell’attività formativa per l’impianto di un sistema di valutazione multidimensionale per l’anziano, unico per l’intera Regione Umbria (suite di strumenti interRAI), collabora anche con lo Stu-dio VEGA s.r.l. per la formazione degli operatori che si occupano di servii per anziani.

Le figure professionali responsabili

Equilibrio tra cultura e metodo

Elementi consigliati

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Laformazionepermanenteecontinuainstruttura:unmotorepercostruirequalitàerisparmiaresuicosti…Uno dei temi che viene spesso trascurato in un momentodicrisicomel’attuale,ancheinunsetto-redelicatoecomplessocomequellodell’assisten-zaedelsocio-sanitario,èlaformazione.Negliultimianni,isistemidiaccreditamentocreatidallevarieregioniitalianehannoportatoaqualifi-caretantioperatorieinparticolaresonostatequa-lificatelefigureprofessionalidegliOperatoriSocioSanitari(OSS).IntaleambitoAssociazioneSeneca,entediforma-zionenatonel1989eaccreditatopressolaregioneEmiliaRomagna,ha investitouna rilevantepartedellapropriaattivitàeprofessionalitàcreandounramo specifico per garantire una formazione diqualità impostata sulla multidisciplinarietà, dovepossonoconfrontarsilediversefigureprofessiona-licheoperanonellestrutture.AssociazioneSenecasostiene da sempre il tema dell’aggiornamentodeglioperatori,perdarmodoalsettoresociosa-nitariodiaverecomefocusprincipalelepersone,sianoessegliassistitioglioperatoristessi.Associa-zioneSenecahaformatoeriqualificato,neglianni,oltre 500 operatori socio sanitari nella provincia di Bologna e ha permesso a circa 700 persone l’ac-cessoalsistemadellacertificazionedellecompe-tenzeperoperatorisociosanitari.Inoltre,SenecahaformatoResponsabilidelleAttivitàassistenziali

(RAA)ecoordinatoridistrutturae,attraversose-minari di aggiornamento e di approfondimentosempre molto partecipati, ha creato importantimomentidiconfrontoeanalisi.Investirenellaformazionevuoldireinvestirenellepersone, produrre quella qualità percepita dagliutenti delle strutture. Da sempre crediamo chela formazionevadagestitaeprogrammata cometuttiglialtristrumentidicrescitaaziendaleperchérappresenta un motore che può accompagnare lo sviluppoe,sebenorganizzata,puòessereanchefinanziata attraverso i fondi interprofessionali equindinongravaresuicostidelleimprese.Laformazionediventaquindiunmotoredisvilup-pochepermettedidiminuireicostiediinnalzarelaqualitàdelservizio.Lapartecipazioneadeventicome ilmeeting delle professioni socio sanitarieorganizzatodaAnossoadExpoSanitàrappresentaunmomentoimportantediconfronto.LostrumentocheutilizziamopertenereaggiornatiinostricontattièunanewslettercheSenecainviacostantemente.AssociazioneSeneca siaffiancaalle strutturepercrearepercorsi formativieper trovare strumentiperfinanziarelastessa.Laqualitàelepersonealcentro!

Renzo ColucciResponsabile della formazione nel settore Socio-Sanitario

AssociazioneSenecaPiazza dei Martiri 1943-1945, [email protected]

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Platone e AristoteleLe idee ela verità empirica

“La filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale il mondo rimane tale e quale”A cura di Giulia Dapero - Specializzanda in Filosofia teorica - Università di Torino

È per scardinare le fondamenta di questo tantosimpatico quanto vacuo luogo comune che mipropongo di scrivere alcune righe in sostegno di questadisciplina,cheèdapochicosìtantoamata,edamolticosìpococonosciuta.Tenendopresentechequasiognifilosofo,findaitempipiùantichi,siè interrogato sulla funzionedella propria attivitàeha cercatodidarneunapersonaledefinizione,il mio obiettivo è qui quello di proporre la miamodestaepersonalevisionesulvaloreel’essenzadellafilosofia,percercaredichiarirnel’utilità,an-cherelativamentealleattivitàdicuracheanoiquiinteressano.Perprimacosa,quindi,partireidalledomandepiùbasilariecomuni:chièilfilosofo?Incosaconsisteconcretamentelasuaattivitàquoti-diana?

Amioparere,quandosiricevonodomandecomequeste è come se ci si trovasse di fronte ad unbivio.Ovvero, siha lapossibilitàdi scegliereunastradapiuttostocheun’altraperarrivareallarispo-sta,maunadiquesteduestradeèpienadi insi-die e conduce ad una visione non propriamente positivadelruolodelfilosofonellasocietàumana.

Sfortunatamente,questasembraperòesserean-che quella più frequentemente intrapresa, comebendimostra l’esistenzadel luogocomunesoprariportato. Nell’immaginario comune, infatti, i fi-losofipaionoessere studiosi eruditi chepassanolamaggior parte del loro tempo entro i ristretticonfini accademici, arrovellandosi per problemichesembranoaverescarsaattinenzaconlarealtàchecicircondaedesponendole lorosoluzioni inoperetantobenscrittequantopococomprensibiliperilpubblico.Certo,ognitantopoiquestigrandidottimettonoanchepiede fuoridalle“alte sferedellateoria”perraggiungereitalk-showtelevisivie allora il loro elegante eloquio si rivolge a que-stionipiùconcreteearrivafinoalleorecchiedelcomunespettatore,cheascoltamoltointeressatoquellichesonosenzaalcundubbiodelleautoritàinmateria(qualecheessasia).Inognicaso,però,nonappenalatelevisionesispegne,pocoèrima-sto del contenuto profondo di quelle parole allospettatore, che può continuare serenamente aservirsidellepropriecomodeconvinzionipregres-seperaffrontare lavitadiognigiornooperfareconsiderazionisullasituazionepoliticadelpropriopaese.Ebbene,siècosìcapitodoveconduceinfi-nequesta strada, che relegapiuttostoaimarginidellarealtàcondivisa lafiguradelfilosofo, intesocomedottoautorevole,madifficilmentecompren-sibile e non propriamente indispensabile per gli al-triuomini.Tuttavia, sono certa avrete intuito che non è suquesta strada chehopiaceredi camminare. Tor-niamoquindiinsiemealprincipiodovesiaprivailbivio,eproviamoavederechesuccedeseimboc-chiamol’altravia.Camminandolungoquest’altrosentiero,cominciamoavedereifilosofisottounalucediversa.Noncisembranopiùuominicosìric-chi d’erudizione e profondità da esserequalcosadi superiore, edunqueanchedi troppo lontano,rispettoall’uomocomune. Infatti, l’immaginedelfilosofochepossiamoedobbiamocostruirciora,èquelladiunuomochesièimpegnatoarifletteresuproblemidi fronte ai quali si è trovato, e chelohafattomettendo indubbioescavandoparti-colarmente in profondità su svariate questioni,piuttostochearrestarsiagliaspettipiùsuperficialieovvidellavita.Ifilosofihannoproblematizzatoegettatounosguardocriticosuipiùdiversiaspettidellavita:sisonofattidomandesullarealtànatu-

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rale,suquellasocialeepolitica,sullaconoscenza,sullaverità,sullanaturadell’uomo,sullinguaggio,sull’arte, sulle relazioni umane, sui sentimenti,sullareligione,sullascienzaepersino,comegiàsièdetto, sullafilosofia stessa. Ifilosoficioè, sonoqueipensatorichehannovolutorifletterecritica-mente su tutti i profondi problemi della vita perimpedirechequestivenisserolasciatiallacasualitàoallamanipolazionedapartedeipotericostitui-ti.Dunque,ifilosofidovrebberoesserevisticomemaestrichesonoallaparidi tuttiglialtriuominiperchéconquesticondividonol’appartenenzaallacomunespecieedunqueimedesimiproblemi,mache si differenziano per il fatto di avermaggior-menteapprofonditol’analisidiquesti.Essiinoltre,conlaloroformazionehannoacquisitogliadegua-tistrumentiperfareciòalmeglio,avendopotutousufruirenonsolodellapropriaparticolaresensi-bilità,maavendoanchepotutostudiareafondoipensieridi tutti i lorosimilipredecessori,daipiùvicinineltempofinoarisalireaipiùantichi.Proprio da un famoso filosofo tra questi antichimi piacerebbe prendere un’idea per descrivere la filosofia.SitrattadiciòchescrivePlatoneapropo-sitodeifilosofinellasuaoperaintitolataSimposio.Quieglilidefiniscecomecolorochestannoametàstradatragli ignorantiedisapienti,assimilandoliall’Amore,chedaunlatoportaconsélamancan-zaedall’altroildesideriodicolmarlaattraversolaricercadell’amato.Uscendodallametafora,dun-que, il filosofo sarebbe colui chenondisponediconoscenzecertebell’epronteperesserevenduteatuttiglialtriesseriumani,maècoluicheconti-nuaamettereindubbio,aricercare,asottoporreal vaglio critico la vita in tutti quegli aspetti chesfuggonoaglialtriperpigrizia,perscarsasensibi-lità,percomodità.Eglinonpotràesserviutilenelsenso in cui lo èper voi il commercialista chevigestisce icontidi famiglia,ocomeloè ilmedicocherisolveilvostromalesserefisico,ocomel’inse-gnantechevifornisceleprezioseindicazionitecni-che per condurre il vostro lavoro di cura nel modo piùadeguato.Ilfilosofononpotràfarenulladitut-tociòperchélesuecompetenzesonodiverseesimostrerannoutilinelmomentoincuilequestionisi faranno più delicate,meno tangibili di quantopossanoessereiproblemipiùmateriali,comeunamalattiafisicaoletassedapagare.Arriveràinvo-stroaiutoquandositratteràdiriflettereconatten-zioneecriticitàperesempiosulsensodiciòchefatequotidianamentenelvostrolavoro,sulvaloreelesfumaturepiùumanecheessopossiede,op-puresullecondizionidelpresentepoliticoesocialechevicirconda,chetroppospessoqualcunocercadi manipolare e distorcere per perseguire i propri interessi.Taleaiuto,però,nonconsisteràneldareparticolari istruzioni o precise informazioni, manell’accompagnare le persone in un percorso di ri-flessione,mostrandocomeuntema,unfatto,unacondizionelavorativaopoliticapossanoesserevi-stidatantipuntidivista,consideratisottodiverse

angolature,comegiàsianostatistudiatieanaliz-zatidaprospettiveumaneprecedentineltempo.Fattoquesto,avreteacquisitopiùmezzipermette-reindiscussionelevostreideeeconvinzionicircaquelparticolareelementomesso in luce,avendocosìacquisitolapossibilitàdimodificarelevostrevisioni generali grazie alle quali vi orientiate nelmondo,ediquianchelapossibilitàdicambiarelevostreazionineiparticolariambitidellavitaincuiquotidianamentevimuovete.Iltutto,visaràresopossibiledallaguida inizialedelfilosofo,masaràportatoaterminesoltantograzieall’eserciziodelvostrointellettoedellavostravolontà,incomple-taautonomia,permettendovicosìdiguadagnare,conlavostrapersonaleriflessione,voltapervolta,ungranellodipreziosalibertà.

Dunque, se avete avuto la pazienza di accompa-gnarmilungoquestasecondavia,potremmofareinsiemeancoraunultimopasso inunadirezioneche più ci preme. Ovvero, proviamo a conside-rarequaleè losguardochevienecomunementegettatosulleprofessionidicuraesucolorocheleesercitano. Tendenzialmente, si avrà un’alta pro-babilitàdiimbattersiinunavisionedeprezzanteedenigrantedellefigurecheesercitanoquestotipodi attività, formalmente e ipocritamente definiterispettabilissime, ma di fatto relegate ai marginidella gerarchia sociale. Da ciò, discendono variproblemi che ricadono sotto quella categoria di

Lafilosofiadeverispondereaquestetredoman-de:a)cosapossoconoscere?b)cosapossofare?c)cosapossosperare?(Kant)Discendiamoall’internodinoistessi:piùsaràpro-fondo ilpuntoacuiarriveremo,più fortesarà laspintachecifaràrisalireallasuperficie.L’intuizio-nefilosoficaèquestocontatto,lafilosofiaquestoslancio.(Bergson)Si possono dire solo poche cose sulla filosofia.Anzichéspiegarelungamentequalesialasuaes-senza,cilimitiamoadirechecosafacciapartedelfilosofare:cheilfilosofosiriservalapossibilitàdisbagliare.Questocoraggiodell’errorenonsignifi-ca solo che egli abbia il coraggio di sopportarlo,mamoltodipiù: il coraggiodiammetterlo,que-stocoraggioècioèquellodell’intimosacrificiodelproprio se stesso nella capacità di ascoltare e im-parare,ilcoraggiodeldibattitopositivo.(M.Heidegger,Logica.Ilproblemadellaverità,In-troduzione)Nonimportaqualimetodiunfilosofopossausare,purchéabbiaunproblemainteressanteetentisin-ceramentedirisolverlo.(Popper)La maggior parte degli uomini sono filosofi inquanto operano praticamente e nel loro praticooperare è contenuta implicitamente una conce-zionedelmondo,unafilosofia.(Gramsci,“Quadernidelcarcere”,10,II)

Accompagnare nella riflessione

L’ignorante e il sapiente

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questionidifficilmentetangibiliper lequali,sidi-ceva,dovrebbeoccuparsipropriolafilosofia.Da uno sguardo avvilente come quello che si èdetto, infatti,derivaperesempio ladifficoltàperquesta categoria di lavoratori di sentirsimotivatiquotidianamente nel portare a termine i propricompiti, nonché la difficoltà di valorizzarsi comepersonecherivestonounruolodavveroutileperlasocietà,ol’incapacitàdisviluppareemettereinluceirisvoltilegatiallarelazioneumanachesonoinsitiinquestotipodiattività.Rispettoaquesteealtresimiliproblematichecivienequindi inaiutolafilosofiadeitempipassatiepresenti.Essaciac-compagnanelleriflessioni,ciincoraggiaametterein discussione le nostre idee e a scardinare i pre-giudizichenestannoafondamento,perprocede-repiùserenieconsapevolinellanostrarealizzazio-ne come persone che lavorano giorno per giorno in un mondo e per un mondo composto di altre personeche,comenoi,sonocarichediesigenze,desideriepotenzialitàdasviluppare.Insostanza,èperincentivarequestotipodibenes-sereepermigliorarelecondizionidivitainquestosensopresentato,chehovolutospenderepocheparolesull’utilitàdellafilosofia,lacuipotenza,mipare, potrà essere legittimamente sfruttata perl’indagineattornoainumerosi temiconnessialleattivitàdi cura. In conclusione,quindi, comesin-tesi lapidaria del messaggio che spero di essere riuscitaatrasmettere,viregalounafrasedelfilo-sofo italiano contemporaneo Nicola Abbagnano(1901-1990): “Ogniverofilosofoèunmaestroocompagno di ricerca, la cui voce ci giunge affie-volitaattraverso il tempo,mapuòaverepernoi,

Fu settantacinque anni or sono: sulla fine del1875; avevo meno di dieci anni e da poco tempo eroentratoincollegio.Unanotte,aunasensibilescossadi terremoto inNapoli, tutto il collegio sisvegliòo fusvegliato;glialunni,grandiepiccoli,sirivestirono,eleclassio“camerate”siconfuseronellastanzapiùampia,allegri,comesonoiragazziquandoaccadequalcosadiimprovvisoenenasceconfusione. Tra i presenti era un giovane prete,sottile,ascetico,unodeinostripreferiti,che leg-geva,comesempre, tutto intento inun fascicolocheavevatramani.-MachecosaleggedonLeo-nardo?-domandaiauncompagnobeneinforma-to.-Leggefilosofia.-Echesignificafilosofia?-Èunacosadicuinessunocapisceniente.-Iorestaialungoconquestadefinizioneinmenteeconlacorrelativaimpressione:cheèpoil’ideachenehaeneavràsemprelastragrandemaggioranzadegliuomini.Egiovacheciòsia,elafilosofiamantengauncertocaratterediesoterismochesegnilosfor-zoconcui lospiritopassadallaconoscenzadellecoseaquelladelsèstessochelehaprodotte.Maio rido talvolta trameeme,al ricordodiquelloche fu ilmioprimo incontro con la signora Filo-sofia, alla quale ho poi dovuto consacrare tantapartedelmiotempo.(B.CrocearticolotrattodaQuadernidella“Criti-ca”direttidaB.Croce,marzo1950n.16,pagina126,rubrica“Notizieeosservazioni”,articoloIV)

periproblemicheoracioccupano,un’importanzadecisiva.”(inprefazionealla“Striadellafilosofia”)

“La Scuola di Atene” di Raffaello Sanzio. Un affresco che raffigura filosofi, matematici e altri grandi dell’antichità.

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Ben ritrovati tutti!.Oggi parleremodi unadellecausepiù frequentichevengono riscontratenel-lanostraprofessione,madellequalimisembrasiparlipoco,probabilmenteperchéunatotaleam-missionediquesteconseguenzecomporterebbe,se fossepossibile,unesercitodi richiestedipre-pensionamentievarie,perlequalinélestrutturein prima persona, né altri enti, diciamo così, re-sponsabili,riuscirebberoagestire,matant’è.Si tratta dello Stress Da Oss, conosciuto anchecome Burnout, o più semplicemente come “Sin-dromeDellaPadella”!.Lecondizionidilavoro,adirpocovincolantiacuisiamosottopostisonobennoteatutti:personalesempre insufficiente rispetto ai residenti dei re-parti,perquantosefacessimoquestarichiestaairesponsabilidellaRegione,cidirebberociòchegiàsappiamo:ilnumerodeglioperatoriècalcolatosulnumerodeiposti letto,ovvero,adesempionellarealtàdellanostrastruttura,citroviamoadessereindueoperatorineiturnimattinopomeriggiochedevonoseguireiventiresidentidelpianoincuisiopera.Ilpunto,però,nonè,amodestopareredichihasololaterzamedia,unfattodinumeri(postilettodiminuiticonconseguentenumerodiopera-toriecc.ecc.),maditipodiresidenteedellesuenecessità, lequaliesigenzeenecessitàcambianocompletamente lecarte in tavolae inumerifini-scono “per aria”. Credo che tutti abbiano capitociòchevogliodire,maperesserepiùinequivoca-bilispieghiamoperesteso.Se è vero che oggi i residenti dei reparti sonomenodi parecchi anni fa, è altrettanto vero cheècambiatoilresidentetipo,ovvero,mentrenegliannipassatisuunrepartoditrenta/trentacinqueresidenti, lametà erano i gloriosi e ormai inesi-stenti autosufficienti, oggi, vuoi per effetto delbadantato,vuoiperchéunarettadistrutturanonsono poche centinaia di euro, ma praticamentel’ammontarediunostipendio(circa)dichi lavora,vuoi,infine,perunnuovomododipensarelaper-sonaanzianainsocietàeinfamiglia,equindi,finquando possibilemantenerli nella propria realtàfamigliare e sociale, colui o colei che entra oggiinstrutturasièridottoadessereappartenenteasoloduerealtàbendistinte:Alzheimereallettatipiùomenopermanenti.Naturalmente,ancheseinnumeromoltominorecicapitaancoraqualchenonautosufficienteconcuiperòsipuòallacciare,

diciamocosì,undialogo,semplicementeperchélasalutementaledelsoggettononèstatacompro-messadallamalattia,conciòsonosempreperso-ne che hanno bisogno di essere seguite nelle loro necessitàedesigenze,chenonsonopoche,comesipuòimmaginare.Larealtàtipodiunrepartodistrutturachevivia-mooggi comeOss (enon solo) èpiùomeno laseguente:iventiresidentisonocompostidasog-getticonAlzheimerpiu’omenoconclamato,allet-tatipermanentieallettatichevengonomobilizzatiduevoltealgiorno,traquesti,daparecchianni,i“nuoviarrivati”,iportatoridiPEG.Comebensap-piamononsonopernulla realtà facilidagestire,e soprattutto,per coloro cheancora riesconoadaverecontatticonglialtri,farconvivere.Ecco,dueOssperturnochedevonogestireuncosìvastoecomplicatomaredinecessitàedesigenzeepriori-tàvarie,equivalgonoaduepompierichedevonocercaredispegnereunvulcano.Capiamoche,doveraffrontareinquestecondizio-ni,seigiornisusetteunasimilerealtà,èveramen-teunalotta,primadituttoconséstessi,perchésitrattadiresistere,dimettercisempreilmassimo,di sapere anche gestire il proprio turno insiemeallacollega,sullabasedelleprioritàoaltrochesipresentanoquelgiorno, sperandoche i residentisianoinunafasequantomenotranquilla,maspes-soticapitachesiapralaportadell’ascensoreevie-ni accolto da grida di guerra che arrivano da ogni angolo del reparto, ecco, già solamente questo,saremobuoni,faun30%diStressDaOss,perchégiàsaichearrivareallafinedelturno,ancoraunavolta,ecomesempre,richiederàunautocontrolloeunnonfarsiprenderedallosconfortoinpercen-tualipernullaindifferenti!.SifaprestoadireOss……Allaprossima!.

Vita da OSS

A cura di Gianluigi Rossetti

Gianluigi Rossettimentre firma le copie

del suo libro.

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La porta del Paradiso

di Mara Caminati

E’venerdìsonolequindicihofinitoilmioturnoemenevadoacasa…iopossofarlo:penso,anda-recasa…moltiinquestastrutturanonlopossonofare:èquestalalorocasa.Per uscire dal mio luogo di lavoro devo passareper il centrodiurno.Èvenerdì c’è lamessaoggi,mentreattraversoicorridoimeloripetonotuttelepersonecheincontro.Midico“èvero,c’èlamessa”.Lafunzionereligiosanell’istitutodovelavorositie-neilvenerdìlosodaunavitamaquelgiorno….Dicevo,attraversoilcorridoioemisoffermopres-soilcentrodiurnodove,inattesachelafunzioneiniziunaventinadipersoneresidentinell’istituto,recitanoilrosario.Osservo.Liconoscotuttimaquelgiornomisoffer-moaosservare.Guarda,midico, guardaGiovanni com’èattento,e Maria che non tace un secondo come ascolta in silenzioeripetelapreghierasenzaurlare.Osservo. Il piccolo altare ricavato da un tavolinoeilparrococheindossal’abitoperiniziarelafun-zione.Lafunzione inizia,chipuòsialzaaltririmangonoseduti,manonimportaNostroSignorecapirà.Tuttiinsilenzioetuttifermi,maquandomaisonostaticosìfermi.Osservo questo momento importante per loro,tantoimportantedafarsvanireognimalattia,ognidisturboanchequello comportamentalepiù rile-vante.La funzione prosegue e il mio sguardo cade sulparroco che recita le parole della messa e sui suoi movimenti.Sonoattrattadalmuroallesuespalle.Benmime-tizzatac’èunaporta.Laguardocomeselavedessiperlaprimavolta.Maquellaportacomunicaconlachiesadelpaese,dovecomeintuttelechiese,ladomenicasicelebralamessa.Allorami dico, perché non chiedere il permessoalla canonica per poterla aprire e accompagnare questepersoneinunaVERAchiesaelasciarecheancheloroascoltinolafunzionereligiosaladome-nicacomefannotuttiicattolici.Il mio pensiero già galoppa. Pensa, la messa ladomenica,inunaverachiesainsiemeagliabitan-tidelpaese, insiemecome tutticomequelli che“stannofuori”.Magariqualcunoincontradeivec-chi compagni, persone che conosce da tempo e

chenonvedepiùacausadell’istituzionalizzazione.Pensa i preparativi, “ci facciamoparticolarmentebellioggi,andiamoamessa,èDomenica”ungior-nodiversofinalmenteungiornochenonsiacometuttiglialtriscanditodaregoleeorarichenessunodiloroadeciso.Pensa, ladomenica anche i famigliari sono liberida impegni lavorativi, potrebbero venire ad ac-compagnarli loro alla funzione, e quella porta cipermetterebbediaccedereconfacilitàallachiesa….unaVERAchiesaunaveramessatuttiinsieme.Così,vadoechiedoachi lavora in istitutodapiùtempo,mamidiconoche la richiestaègià statafatta“tempoindietro”manonsipuòfare.Strano!Pensoio,maqualeinsuperabileproblemaesiste per impedire l’apertura della porta che co-munica con la chiesa?Osservo ancora le persone che ascoltano con at-tenzione la messa… bhè! Sì! Non sono propriocome“quelli fuori”altrimentistarebbero “fuori”.Alcuninonpossonopermettersidicamminare inautonomia,altrihannoaddiritturabisognodiunacarrozzinaperpotersispostare,maquellacarroz-zinaper loroequivaleallenostregambe,solounpo’piùingombrantemalafunzioneèlastessa.Sìèvero,qualcunononè“bello”avedersinonècomequeglianzianichesivedonosullerivisteperanzia-ni…appunto.Qualcunononriesceadavereunaposturacorrettaquandoèsedutosullacarrozzina,machecolpahaseèemiplegicoeilsuobraccioèbloccatoacau-sadellamalattia.Equalecolpapuòaverequellapersonacheacausadiuneffettocollateralediunmedicinalehaunasalivazionepiùaccentuatadelnormale…..haunfazzolettoinmano,sipulisce.Imieipensierisifannocattivi.Nonpuòessereperquesto.Nontuttisonobelliavedere,siamoperso-neenonsiamotutteuguali,perfortuna.Ilmotivopercuiquellaportanonpuòessereaper-tadeveessereunaltro.Midiconocheperfarpassarelecarrozzine,lapor-tadeveesseretoltadallostipite,midiconoancorachec’èungradinoelapedanadi legnoètroppostretta e le ruote delle carrozzine escono da unlato perciò diventa complicato trasportarle in sicu-rezza. Ahhhh….VediMaraquantibruttipensieriper nulla? È questo ilmotivoper cui non si puòaprirequellaporta.Bisognerebbetoglierlaemetterlaapostoprimae

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dopolafunzioneesoprattutto,bisognerebbecer-careunapedanapiùlargapersuperarequell’enor-mebarriera architettonica cheè il gradino tra lachiesaeilcentrodiurnositonell’istituto.Bhèdicolofacciamonoi,ENO!Laportanonènostra.Accidenticheproblema!!!!Unveroproblema….Poiallamemoriamitornaunafrase,lettatempofasuungrande libroun“librone”unocontantepaginematante,anzisenonricordomale,eranotre i “libroni”….non ricordo su quale dei tre l’holettaedèunafrasedettadaunapersonachenonc’èpiùsullaterraora,mamidiconocheancheLuieragrandemaGRANDE….VERAMENTE.La frase diceva pressappoco così “ lasciate che ipargoli venganoame”. Bhè!Nonpossopropriodire che questi siamo “pargoli” diamine, hannosoloqualchemese inpiùmanonstiamocertoaguardare il capello vero? Chissà cosa voleva dire con questa frase. Peròquandol’hadettaa“onordelvero”,devodirenon

so incheluogositrovasse,dicertoeraun luogosenzaportenégradini.Nelfrattempolamessaèfinita,ilparrocositogliegli ornamenti e passa tra le persone a dare lorounaparoladiconforto.Ilmiosguardosiriposasullaportacheorasenzal’altaresinotaancorameglioesi fa triste,ma lamessa è finita e le persone tornano nel propriorepartochisole,chiaccompagnateepassanoda-vantiame,nonc’ètempoperlatristezzanonèilluogonéilmomento.Misonodetta:“sorridiMara,salutaedesci:iltuoturnoèfinitoun’orafa”.Arriverannoaltrivenerdì,altremesseealtreportechiuse.Apensarcibene,anchequeltipodellafraseimpor-tante,riuscirebbeoraafaraprirequellaporta?Èunaportanormalissima,micaabbiamochiestodifaraprirequelladelParadiso!!

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E’semprepiùdifficileconciliareillavoroconlavitapersonale…tantecosedafare,tantepersonechehannoaspettativeimportantisudinoi.Ilcorpoelamentespessore-agisconoatuttociò iniziandoainviaresegnalidistress(gastrite,affaticamento,riposo notturno interrotto da risvegli frequenti,malditestapiùfrequenti).Inquestagiornatapo-trai apprendere una nuova strada per migliorare la cura di te stesso e costruire un benessere generale cheticonsentiràdivivereappienoletuegiornate.ABorgonovoV.T.(PC)nell’agriturismoVillaParadi-so

Docenti:

*LetiziaEspanoli-formatriceeconsulenteinareasociosanitariaeducativa- lifeebusinesscoach -leaderdiyogadellarisata-MasterReikikomyoekaruna *MaurizioMeletani -wellness coach, operatoreShiatsu,leaderdiyogadellarisata

Programma

12settembre(Facoltativo)–arrivoesistemazioneOre21.00Meditazioneguidataperilrilassamento

13 settembre

9.00arrivoeregistrazione.Misurazionedellostressdeipartecipanti9.30 Esercizio guidato daMaurizioMeletani perl’aumentodell’energiavitalemattutina9.45 “Ilpensierocrea:dalleteoriediMasaruEmo-to alla programmazioneneurolinguistica.Viaggiodentrolepotenzialitàdellamente”LetiziaEspanoli10.30 Lavisualizzazione– teoriaepratica -Eser-ciziodivisualizzazioneguidatodaLetiziaEspanoli10.45“Ilrespiroqualefontedivita”LetiziaEspanoli11.10Esercizidi respirazioneguidatidaMaurizioMeletani11.30 break(acqua,caffè,frutta,graditisnacksani)11.45Nutrizioneperl’energiavitaleLetiziaEspanoli12.30sessionediyogadellarisatacondottadaLetiziaEspanolieMaurizioMeletani13.00 pranzovegetariano14.00Gestirelostress:ideeperlamenteeilcuore

LetiziaEspanoli15.30Eserciziodicoerenzacardiacadell’istitutodiHearthMathLetiziaEspanoli16.00 Esercizi di stretching deiMeridiani guidatidaMaurizioMeletani16.30 Sessionefinalediyogadellarisataconmisu-razionedellostress17.00 conclusioniIndispensabilecheciascunosiportiuntappetinoo coperta

Quotadipartecipazionedi€.60,00comprensivadelmateriale illustrativo,deipastiedell’abbona-mentoadANOSSMagazineper il 2013.Verrà ri-lasciatol’attestatodipartecipazione.Periscrizio-neinviaremailamagazine@anoss.itconoggettoGIORNATAANTISTRESSeconteneteidatipersona-li.Nome-cognome–entediappartenenza–ruoloprofessionale. Contestualmente effettuare il ver-samentodi€60,00sulC/CPostaleN°1012140362intestatoaSTUDIOECOMUNICAZIONEdiDaperoRenato.Perinfotelefonareal338.4275131

Coloro che desiderano partecipare alla sessionefacoltativadelgiorno12,anchepertrovarsisulpo-stoalmattinodel13,avrannoalorocaricocenaepernottamentopressolastrutturaospitanteacuipuòesseredirettamenterichiestotelefonicamen-teunpreventivo.

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ANOSS Magazine proponeUna giornata di formazione antistress

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“Lo scafandro e la farfalla” (“Lescaphandreet lepapillon”)èunfilmdel 2007 diretto da Julian Schnabele basato sull’omonimo libro di ricordi scrittodaJean-DominiqueBauby,cheriporta la vicenda e allo stesso tempo lavivedaprotagonista.Jean-Dominique Bauby ha avuto unincidente stradale ed è stato colpitodaunictus.E’inoltretraipochisfortu-natiaessereimmersoinunalocked-insyndrome:unaparalisi completachegli lascia solo il controllo degli occhi - l’occhio destro, poi, presenterà deiproblemiedovràesserecucito.AJean-Dominiquenonrestacheunapalpebra da muovere; il resto del suo corpoèmassainerte,prigione.Ilsuoscafandro.Una serie di tecnici, medici, opera-tori specializzati si affannano perprendersi curadi lui,mentredal suo

scafandro, Jean-Do osserva, grida, èterrorizzato,silamenta,sidiverte,flir-ta - senzachenientedi tuttoquestoraggiungailmondoesterno.Maunsi-stemadicomunicazionec’è:E,S,A,R,I,N,T...Uncollaboratoreleggeunal-fabetodiquestotipo,eraggiungendolaletteradesideratavedràlapalpebradel paziente reagire. Così si possonoformare parole (per comporne unapotevanooccorreredueminuti-sem-branopochi,senoncirendiamocon-todiquantolanostravitasiafattadiparole,ediquanteessesiano),richie-ste, reazioni di piacere o dispiacere,intere frasi. Ci si potrebbe scrivereun libro - ed è quello che Bauby fa,congrandemetodoecontrollo,econestremapianificazione.Duecentomilabattitidi ciglio per scriveredella suavitarinchiusanelsuocorpo,deisuoifigli a cuidovevabastare “un’ombra,

Loscafandroelafarfalla

Riccardo Rossi

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un fantasma” di padre, della exmo-glieedell’attualepartnerchenonselasentedivederlo,delpadredelpro-tagonista, di dissapori che venivanonascostiridendoinpassatoeoraven-gonoscioltidaldolorecondiviso.Jean-Dominique Bauby per moltotempo non riesce nemmeno a pensa-reaqualcosacomelafelicità,unavitafelice.“E’questalavita?”Chiede.“E’questalavita?”Con il tempo, scopre di avere duearmi: lamemoria deimomenti felicie l’immaginazione per moltiplicarli.“Possoandareovunque,farequalun-quecosa.”Realizzaresogniedesideri,amare e viaggiare nel tempo e nello spazio,anchesenonaldi fuoridellasuatesta,leggerocomeilbattitod’alidifarfalladelsuocuore.“Lo scafandroe la farfalla”èunfilmchefapaura.Fapauraperchéèreale,indubbiamente reale - come le fettebiscottateeilrischiodifaretardialla-voro;efapauraperchéJean-Domini-quepergliamicièJean-Do,ilcuisuo-norichiamaJohnDoe:cosìinAmericasiindicailcorpononidentificato,maanche“unoqualunque”,comel’italia-noMarioRossi.Chiunque può essere Jean-Do. Perquestounfilmdelgenere-elosforzo

cheèallespalledel librodacuiè ispira-to-vannocompresierispettatiprofonda-mente.Chi si occupa di assistenza deve fare unpassoulteriore.Accettarelafragilità,lapaura,elapuraesemplice fatica,perprendersicuradichièchiusodentro, locked-in, inunmodoonell’altro:ilpadrediJean-Dolochiamaaltelefono da un appartamento che, all’e-tàdinovantadueanni,èdiventato il suocarcere, il suo scafandro: “Anch’io ho lalocked-insyndrome.”Jean-DominiqueBaubynonhaavutounavita lunga comequelladi suopadre,maha avuto delle persone vicino, personeche ha imparato ad amare e che lo hanno aiutatoaviverla,quellavita,unbattitodicigliaallavolta,unpiccolomovimentoallavolta, un debole suono dopo l’altro. Perquellepersoneognipassoèstatodifficile,eognisuccessoèstatoilcoronamentodiunattodifedeneiconfrontidellavita.Chi ha curato Jean-Do, come chi fa assi-stenza, non curava un giardino già ordi-nato,risistemandoidettaglieliberandosidegliscarti,mahafattocrescereunfioredall’asfalto, per usare un’immagine abu-sata;qualcosadifragileemeraviglioso.E a volte, nella vita, bisogna arrendersiallabellezza.

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OROSCOPOAstrologia e benessere psicofisico degli operatori

A cura di Loredana Galiano

ARIETE: (21 /3 – 19/4): il motto: “IO SONO IL PRIMO”

Stateprogrammando leprossime ferieestive.Vi sentiteenergici,vitalieavetevogliadiconfezionateuncestinodifiorifreschi.Sfogliateunarivistaancheonlinecheparladi“cinema”,vidistraemolto!Chi,invece,èrimastoincittàesigodesoloiweekend,suggeriscodicondividerliconunsegnoamico;potrebbeesseredell’Aquario,controcorren-teeanticonformisti,perscoprirequantoèdivertentenonfareprogrammi.Viaccorgetediavereancoraenergie,so-prattuttopermanteneresaldileamiciziestretteduranteleferieestive.Vistateimpegnandoperapprofondireunalinguaechissà,potresteorganizzareunviaggiolow-costperritrovarvituttiquantiinsiemeinunpostocarino.

CANCRO: (21/6 – 22 /7) il motto: “IO MI DIFENDO”

Unmix di energia, ottimismo, grande lucidità mentale.Sietebellicomeilsole,lavostrametaèunasola:mare,mareemareeungiornalesottomanocheparlidi“be-nessere”.Sietemoltocuriosidiusciredalvostroguscioedesplorarenuovimondi.NonsembratepiùdelCancro,voicheamateilvostronido,lavostracasa.Uranocontrariovistamettendoallaprova,vispronaatagliar ilcordoneombelicale,a impararechesipuòcamminareanchedasoli,magariincompagniadiunamicodelsegnodelToro.Ripescatelabicidallacantinaedateviallelunghepasseg-giate.Lepropostedi lavorononvimancano.Concretielucidi:avetetuttosottocontrollo.

LEONE: (23/7– 22/8) il motto: “IO SONO IL MIGLIORE”

Avetegrintaedenergia,eppurequalcosaviturba,Satur-nocontrariovimetteibastonifraleruote,nontuttovacomevorreste.Evidentementedovreste farpulizianellavostravita,buttarequellepesantizavorreperchévecchieeinutili.Intanto,perdistrarviefarnetesoro,sfogliateunarivistacheparlidifotografia,vipiacecosìtanto.Energia,bellezzaesimpatianonvimancano,sonodegliottimiin-gredientipergoderviinpienoilSolleone.Sapetestringereamicizia subito,magari conunodelSagittario,mostrateinteresse edisponibilità versoogni cosa, l’importante èchesianuova.Attrattidacambiamentienovità,vispinge-teoltremaascoltanteilgrilloparlantecheèinvoi

TORO: (20/4 – 20/5): il motto: ”IO MI NUTRO”

Sfoggereteilvostroottimismo,lavostravogliadiuscire,magariconunsegnoamicodeiPesci,conilqualeavven-turarvinelleviesconosciute.Siete giàprontiperpartireper le vacanze. Sieteottimi-stieaffrontatequestomesedifineestateconvogliadifare.Indossateunagiaccacolorata.Nelfrattempopotre-stedareun’occhiataadunmagazinevirtualecheparladi“arredamento”.Occhio ai primi raffreddori, proteggetevi dagli sbalzi ditemperatura,gliimprevistinonmancanomai.

VERGINE: (23/8 – 22/9): il motto: “IO CONSERVO”

Sfogliate giornali che parlino di “lifestyle” e opuscoli,depliant per decidere la meta di quest’anno. Precisi emeticolosi, statevalutandoognidettaglio.Occhioanoncadereingrossiabbagli,nonètuttooroquellochelucci-ca.Simpatici,belli,diottimacompagnia,attirategenteinogniposto,speciequellidelSagittario.Fateacquisticonoculatezza,ildenarononvimanca.Leenergienemmeno.Sietestatibravia risparmiareeper“premiarvi”vicom-prateunprofumoverde,inricordodellepasseggiatenellecampagne.Visentitebeneerilassati.Visentitesicuridivoiepiùambiziosichemai.Comelaborioseformiche,vi

preparateperl’invernocontenaciaelungimiranza.

GEMELLI: (21 /5 – 20/6): il motto: “IO MI DIVERTO”

Lavostraparolamagicachevicontraddistingueè“legge-rezza”.Amatevariare,equindistateprogettandonuoveavventure.Energiaavolontà,entusiasmodavendere.Sie-teelettrizzati,solari,piùloquacidelsolito.Avete scelto di viaggiare con conoscenti, avete strettonuoveamicizie,coninmanounbicchieredivinoleggero,ricordatelechiacchiereeleavventuretrascorse.Potresteconcederviqualchemomentodi relax,evedretecheri-tornareallavorononèpoicosìnoioso.Cercateunmomentochenutrilamenteeunarivistasullascrivaniachetrattadimoda.

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HONORE’ DE BALZAC: “l’astrologia è una scienza immensa che ha regnato sulle più grandi intelligenze”.

ps.:Ovviamenteiluoghidamecitatisonosolodegliesempi:lacrisicolpisceingranpartelapopolazione.Perciònondispera-te,lavacanzapiùpiacevolelasipuòfareanchescendendoognigiornoinspiaggiaconungruppettodiamicioconlapropriafamiglia!Buonevacanze(perchipuòconcedersele)!

BILANCIA: (23/9 – 22/10): Il motto: “IO SCELGO”.

Sieteintroversiemusoni,pocosocievoliesenzaunquat-trinointasca.Aveteconvoisolotantaenergiadabuttarefuori,duranteunacorsaoiscrivendoviinpalestra.Certo,faticheretenonpococonsideratochedovrestestringerelacinghiainfattodifinanze,maalmenostatetentandodinonpensarci.Un’ottimacompagniasaràquelladiunamicoLeone,sa-pràtirarvi su,dedicandoviadunacorsa,a riscoprireunvecchiofilm.Energia,socievolezza,comunicazionenonvimancano. Qualche insoddisfazione alberga nella vostramente,edecidetedicomprarviunlibrodaleggere.

CAPRICORNO: ( 22/12 – 19/1): il motto: “IO DOMINO”

Con la vostra ambiziosa tenacia, andrete in ogni dove.Nullavi ferma: testardiecocciutiandatecontro ilmon-do,nonostanteledifficoltàanzi,vipiaccionolesfidepermigliorarvie imparare.Servestaccare laspina,è impor-tantecheascoltiate i segnali che il vostrofisicoviman-da.E’ importantechevi fermiate inunparcoe leggiateunlibro.Controlastanchezzaaggiungetefogliedimalvaalleminestre.Sarebbel’idealeancheunauto-massaggioalviso.CalmatelamenteripetendoilmantraOM:rilassaericarica.Esfogliateunarivistacheparlidicreatività.Im-mergetevinellanaturaepoiinterrogateviafondo,senzaprefiggervimetetroppoambiziose.Rilassatevi,rallentateiritmi,cisonorimedinaturaliperstarebeneeritrovareunequilibriointeriore.

AQUARIO: (20/1 – 18/1): il motto : “ IO ELUDO”

Da un latoMarte vi rende super attivi e un po’ troppogrintosi,dall’altroVenerepositivaviconsigliadirilassarvierallentareiritmi.Inoltre,MartevispingeasostenerelevostreideeconpassioneeSaturnoafrenarvi.Regalatevimomentidirelaxemeditazionefacendopila-tes.Contro ilmaldi testausa fogli dimelissapestateeapplicatesullafrontecomecataplasma.Otterreteottimirisultati.Ilvostrocompagnodiviaggio,tracuinonacasodelSagit-tariosaràun’ottimacompagnia.Insiemesfoglieretegior-nalicheparlinodiviaggi,saràilvostrofaronegliimmensispazimarini.Relaxemeditazionevibastanoafarvipassa-relacolleraearitrovarel’equilibrioperso.

SCORPIONE: (23/10 – 21/11): il motto: “IO NASCONDO”

Unmese conditodi denaro, comunicazione, socievolez-za,amicichevannoevengono.Ambiziosi, tenaci, lungi-miranti,concreti,passodopopassostateprogettandolevostreidee.Aveteenergia,passione,caricavitale,grintadagirareapiediogniluogocheviattrae.Potrebbeesserciqualcheritardo,masitratterebbediuncontrattempochenonvidistogliedaivostripiani.Ottimistievincenti,sfida-tegliimprevisti;infondolecosefaciliviannoianoperchéamateledifficoltàelavittoria.Belliefascinosi,sietepron-tiperscriverelastoriadellavostraestate,conparticolaripiccanti,consuspenseecontuttoilfiatoingola,sapetetenere il lettoresulfilodelrasoio.Noir, fantasia,avven-tura,conquelpizzicodieroschenonguastavisentiteinvettaalleclassifiche.

PESCI: (19/2 – 20/): il motto: “IO FUGGO”

Sietealtopdeitop.Generosi,simpatici,gioviali,comuni-cativi,belli,conlamentesietegiàinvacanza,immersiinchissàqualiposti.Suinternetavetesceltogiàvariemete,sietefelicieindecisi,basta“crederci”.Visitateimonaste-ri,curiosieriflessivi.PoivolatealtoperilTibet,lavostrametapreferita.Nonsiatevittime,uscitedalvostrocaos,raggiungetel’uscita,mangiatesano,conunarivistatralemanicheparlidimusica.L’ottimismononvimanca.Oc-casioni fortunatevisolleticano ilnaso.Statecambiandopelle.Sietepiùconcreti,affidabili,piùcreatividelsolito.Stateconoscendopotereeambizione,avetevogliadico-struirequalcosadisolido,avetevogliadiconcretizzarelevostreidee.Socievolezza,fortunaesimpatieattirerannoopportunitàdavalutareconlatesta.

SAGITTARIO:(22/11 – 21/12): il motto: “IO VADO PIU’ LONTANO”

Socievolezza, ottimismo, fiducia sono gli ingredienti ot-timi per trascorrere giornate calde con chi volete voi eseguireilvostrosportpreferito.Uranogaleottopotrebbeannunciareuncolpodi fulminee sarete travoltidaunapassioneextra..Genialeecontanteideeintesta,trovaterapidesoluzionietantacreatività.Insommaconvoinoncisiannoiaperniente.Fralevostretanteamiciziesceglietel’amicodellaBilancia:avetebiso-gnodiequilibrioerazionalità!Vi sentite iperattivi, sarebbe bello scaricare queste iperenergieballandosottolestelle

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Un po’ di storia

Questaanticaricetta,originariadellaLucaniae,precisamente,dellazonadiMelfi,èarrivataanoi,tramitelasigno-raSantella,emigrata,parecchiannifa,in terrapiacentina con tutta la fami-glia.Lavoratriceinstancabileeottimacuoca, preparava, spesso, in modoimpeccabile,nelricordodeifigli,piatticheavesseroil”sapore”dellasuaterra,che non poteva dimenticare. È stataospite della residenza Gardenia (re-partoGardenia2)edora,purtroppo,nonèpiù tranoi.Ancora ricordiamocongrandeemozione lesuafisiono-mia e il suo sorriso mentre impegnata a lavorare incucina,si rasserenavaenel raccontare della sua gente e della suaterra.

Le ricette pubblicate sulla rivistaANOSS Magazine,vengono tratte dalricettario“LericettedelGardenia,gustie sapori di una volta”-Il cuore e lamente ricordano antichi gesti in cu-cina.Questo,natodaunprogettodiNillaCellarivoltoallaterapiadellare-minescenza,venne,poi,stampatoperiniziativadiPRO.GES.ediR&GServizi.Tale ricettario partecipò al concorsoindetto, nel 2010, da TENA,”La pas-sione di assistere” vincendo il primopremio per la migliore idea nuova di assistenza.

Ingredienti

fettine di vitello kg. 0,5 patate kg. 1 parmigiano grattugiato: una mancia-tapecorino grattugiato: una manciatapane grattugiato: una manciataaglio: uno spicchiopepe: un pizzico olio extravergine di oliva: 4 cucchiai

Procedimento:

Grattugiare il parmigiano,il pecorino e il pangrattato. Tritare molto fine-mente l’aglio e mescolare assieme tutti gli ingredienti, aggiungendo an-che un pizzico di pepe. Sbucciare le patate e tagliarle a rondelle con uno spessore di circa mezzo centimetro. Ungere una teglia con olio evo e met-tervi uno strato di patate cospargen-dole con la miscela preparata prima. Dopodiché, disporvi le fettine di car-ne tagliate non troppo sottilmente e rialzarle un poco con la forchetta, in modo che non aderiscano troppo alle patate. Ricoprire, nuovamente,con la miscela,poi con le patate e,per finire,con i formaggi,il pangrattato e l’aglio. Irrorare con un filo d’olio e in-fornare per circa un’oretta a 160 gra-di. Si raccomanda,comunque,di verifi-care la cottura.

LA RICETTA PATATE E CARNE AL FORNO

A cura di Nilla Cella

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Formazione Innovativa

“Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a fare

le stesse cose.”a. einstein

Associazione Nazionale Operatori Sociali e SociosanitariANOSS

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