“le soft skills” - camera di commercio...

“LE SOFT SKILLS”

Le competenze trasversali: come giudicano gli studenti la loro formazione scolastica, l’importanza che hanno nel mondo del lavoro e le proprie capacità.

Un progetto di alternanza scuola lavoro in Camera di Commercio di Como

A cura di:

Timoteo Canclini, 3A Liceo Classico A. Volta, Como Riccardo Mazza, 3A Liceo Scientifico E. Fermi, Cantù Martina Ratti, 3C Liceo Classico A. Volta, Como Caterina Lorenzon, U.O. Studi e Statistica, Camera di Commercio di Como

Tutor aziendale: Walter Algarotti, Area promozione delle imprese e sviluppo del territorio

Febbraio 2019

Progetto Alternanza Scuola Lavoro - Camera di Commercio di Como – Pag. 2

Sommario

1 Obiettivi ..................................................................................................................... 3

2 Definizione di competenze trasversali ....................................................................... 3

3 Analisi del campione: principali caratteristiche ........................................................ 4

4 Analisi delle soft skills ................................................................................................ 5

4.1 Saper lavorare in gruppo ............................................................................................... 6

4.2 Saper lavorare in autonomia ......................................................................................... 6

4.3 Il problem solving .......................................................................................................... 7

4.4 Essere creativi ............................................................................................................... 7

4.5 Avere spirito di iniziativa ............................................................................................... 8

4.6 Saper ascoltare .............................................................................................................. 8

4.7 Saper parlare in pubblico .............................................................................................. 9

4.8 Saper superare le difficoltà ........................................................................................... 9

4.9 Avere capacità di sintesi .............................................................................................. 10

4.10 Sapersi adattare (essere flessibili) ............................................................................... 10

5 Disallineamento tra prestazione, formazione e attese delle imprese ..................... 11

6 Il caso “creatività” ................................................................................................... 13

7 Giudizio sull’allenamento delle soft skills nella formazione scolastica ................... 14

8 Etica dello studio ed etica del lavoro ....................................................................... 14

9 Il progetto alternanza scuola lavoro presso l’U.O. Studi e statistica della Camera di

Commercio di Como ........................................................................................................ 16


1 Obiettivi

Il progetto di alternanza scuola lavoro che ha avuto luogo in presso la Camera di Commercio di Como, nell’unità operativa studi e statistica, ha coinvolto tre studenti provenienti da tre diverse classi di due licei della provincia di Como, uno ad indirizzo classico, l’altro scientifico. Il progetto, della durata di due settimane, aveva i seguenti obiettivi:

1. Definire l’elenco delle soft skills; 2. Selezionare un gruppo di competenze da sottoporre a indagine statistica; 3. Comprendere quanto gli studenti si ritengano forti in ognuna di esse; 4. Comprendere quanto, secondo loro, la scuola formi queste competenze; 5. Comprendere quanto esse, a loro avviso, siano importanti nel mondo del lavoro; 6. Evidenziare eventuali gap tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro a questo

riguardo; 7. Indagare il concetto di etica dello studio e di etica del lavoro e individuare potenziali

discrepanze tra i comportamenti e le aspettative.

Per la realizzazione dell’indagine è stato sviluppato un questionario online attraverso la piattaforma Google Moduli, diffuso attraverso le chat Whatsapp di classe e di istituto dei tre studenti. I dati raccolti sono stati successivamente elaborati con l’utilizzo di Microsoft Excel.

2 Definizione di competenze trasversali

L’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei lavoratori) articola le competenze in queste tre macro categorie:

1. Competenze di base, cioè quelle che garantiscono alla persona la cittadinanza e sono ritenute fondamentali per la sua occupabilità. Sono le conoscenze minime che rappresentano il prerequisito per l'accesso alla formazione. Sono quelle che aiutano a collocarsi in un posto di lavoro: capacità di espressione, di comprensione del contesto economico e legale che sono indispensabili in diversi tutti i contesti.

2. Competenze trasversali, riguardano sempre la persona a livello cognitivo e relazionale, non sono connesse ad una attività specifica ma rilevanti in tutte le situazioni. Consentono comportamenti professionali e sono cruciali per la trasferibilità delle competenze in attività differenti. Si fa riferimento al comportamento lavorativo degli individui e a ciò che può influire in modo significativo sulle azioni indipendentemente dalle caratteristiche del lavoro “in sé”. L'introduzione di questo tipo di competenze nasce dalla convinzione che il livello di successo sul lavoro nel prossimo futuro non sarà dato tanto dal tipo di professione intrapresa ma dalla maturazione nei singoli di doti da mettere in campo nell’attività lavorativa. Ad esempio: creatività, problem solving, comunicazione, negoziazione ed adattabilità.

3. Competenze tecnico-professionali, riguardano l'insieme di conoscenze e capacità connesse all'esercizio efficace di determinate attività professionali nei diversi comparti/settori. Sono desunte dalle caratteristiche e dal contenuto del lavoro.

In estrema sintesi con il termine “Soft Skills o competenze trasversali” si intendono capacità di stampo cognitivo, relazionale e comunicativo, che differiscono dalle competenze e capacità tecniche legate a specifiche mansioni o ruoli. Sono caratteristiche personali importanti in qualsiasi contesto lavorativo perché influenzano il modo in cui facciamo fronte di volta in volta alle richieste dell’ambiente che ci circonda.


3 Analisi del campione: principali caratteristiche

All’indagine hanno risposto 336 studenti principalmente iscritti al liceo Fermi di Cantù (scientifico, linguistico e classico) e al Liceo Volta (classico) di Como. Il grafico sottostante mette in luce una netta prevalenza delle risposte date dagli alunni del liceo scientifico (63%), seguiti da linguistico (25%) e classico (10%).

In termini di anno scolastico, la distribuzione delle risposte appare più omogenea, con una prevalenza delle risposte delle classi seconde (28%) e prime (25%).

Composizione percentuale del campione per indirizzo

Composizione percentuale del campione per anno frequentato

Numero degli studenti per classe e indirizzo scolastico

La domanda successiva mirava ad analizzare la vita extrascolastica degli studenti in chiave di partecipazione ad attività quali sport, volontariato, associative, culturali, musicali etc.

L’84,2% degli studenti ha dichiarato di avere svolto nel corso delle superiori una qualche attività, in prevalenza sportiva: gli sport di squadra ed individuali sono stati scelti, ciascuno, dal 40% degli studenti. Non sono risultati isolati, inoltre, i casi di ragazzi molto attivi su più fronti, svolgendo due o più attività extrascolastiche.

Liceo Scientifico

63%

Liceo Linguistico

25%

Liceo Classico

10%

Liceo delle Scienze Umane

1%

Istituto Tecnico

1%

Istituto Profession

ale 0%

Classe Prima 25%

Classe Seconda

28%

Classe Terza 19%

Classe Quarta

12%

Classe Quinta

16%

Indirizzo scolastico 1° 2° 3° 4° 5° Totale

Liceo Scientifico 60 46 38 37 32 213

Liceo Linguistico 18 41 8 0 16 83

Liceo Classico 4 7 16 2 6 35

Istituto Tecnico 0 0 0 1 1 2

Liceo delle scienze umane 0 1 1 0 0 2

Istituto Professionale 0 0 1 0 0 1

Totale complessivo 82 95 64 40 55 336


“Fai o hai fatto attività extra scolastiche da quando frequenti la scuola superiore?” Possibili risposte multiple. Composizione percentuale dei rispondenti (SI/NO) graduatoria per tipo di attività

extrascolastica svolta nel periodo delle scuole superiori.

4 Analisi delle soft skills

La prima domanda che è stata posta ai rispondenti è se conoscessero, o meno, la definizione tecnica di “soft skills”. Ne è risultato un quadro piuttosto deludente: solo uno studente su sei, forse anche a causa dell’uso dell’espressione inglese, sapeva di cosa si trattasse.

Il dato comunque pone forti interrogativi sul fatto che a scuola venga formalizzata una didattica che promuova in modo chiaro e inequivocabile la crescita e il potenziamento delle competenze trasversali di ciascuno studente. Vale a dire: le competenze sono allenate, ma non in modo esplicito. Manca quindi la necessaria consapevolezza tra gli studenti.

“Sai cosa sono le soft skills?”

Entrando maggiormente nel concreto delle specifiche capacità, gli studenti si trovano più a loro agio perché ovviamente le competenze trasversali e il loro utilizzo fanno parte – di fatto - della vita di ciascun individuo. Nella sezione successiva, che va ad analizzare nel dettaglio le opinioni degli studenti su ogni abilità, le opinioni si fanno decisamente più chiare. Le seguenti competenze - selezionate attraverso uno degli strumenti del metodo del miglioramento continuo - sono state analizzate, una per una, per comprendere quanto ogni studente si ritenga forte, quanto la scuola lo abbia formato e quanto siano, a loro avviso, importanti per le imprese e il mondo del lavoro:

1. Saper lavorare in gruppo 2. Saper lavorare in autonomia 3. Il problem solving 4. Essere creativi 5. Avere spirito di iniziativa 6. Saper ascoltare 7. Saper parlare in pubblico 8. Saper superare le difficoltà 9. Avere capacità di sintesi 10. Sapersi adattare (essere flessibili)

84,2

40,8 39,0 15,2

1,5

15,8

59,2 61,0 84,8

98,5

0%

50%

100%

hai svolto attivitàextrascolastiche?

Sport individuale Sport di squadra Volontariato Scoutismo

Si No

No 84%

Si 16%


4.1 Saper lavorare in gruppo

Sebbene il 69% del campione ritenga che saper lavorare in gruppo sia una competenza molto importante nel mondo del lavoro pochi di loro ritengono che la formazione scolastica sia veramente all’altezza delle richieste, infatti solo il 12,5% giudica in modo molto positivo quanto fatto a scuola. Il 43,8% reputa la formazione abbastanza soddisfacente, percentuale esattamente sovrapponibile a quella di chi invece dà un giudizio negativo o molto negativo (in totale 43,7% del campione). L’autovalutazione degli studenti è positiva: quelli che si ritengono abbastanza bravi o molto bravi sono complessivamente il 93,7%. Solo il 6,3% si ritiene poco preparato e nessuno si ritiene del tutto impreparato.

Saper lavorare in gruppo: giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”,

“abbastanza” e “molto”

4.2 Saper lavorare in autonomia

Per quanto riguarda questa competenza, il resoconto dell’indagine statistica appare più omogeneo, infatti i tre grafici visivamente si somigliano, e quindi meno problematico. Gli studenti pensano che saper lavorare in autonomia sia molto importante nel mondo del lavoro (63,1% dei rispondenti reputa questa capacità fondamentale) e si sentono all’altezza di questa sfida: il 97% ritiene di essere abbastanza o molto preparato. La formazione scolastica risulta più che adeguata alle necessità (la didattica odierna dà estrema importanza allo studio in autonomia, basti pensare alle modalità con cui si studia e ci si mette alla prova in classe con compiti e interrogazioni), infatti solo il 3,9% dei rispondenti si dichiara per nulla soddisfatto.

Saper lavorare in autonomia: giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”,

“abbastanza” e “molto”.

0,0 8,3

0,6 6,3

35,4

3,9

59,2

43,8

24,4 33,6

12,5

69,0

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

Autovalutazione dello studente Giudizio sulla formazione scolastica Giudizio sull'importanza nel mondo dellavoro

Per niente Poco Abbastanza Molto

0,0 3,9 0,6 2,1

13,1

3,9

47,9 47,6

30,7

50,0

35,4

63,1

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0




4.3 Il problem solving

Con questa abilità, ovviamente, non ci si riferisce alla bravura nel risolvere problemi tecnici o matematici, ma alla capacità di affrontare in autonomia e con inventiva ed efficacia le difficoltà impreviste e le sfide che inevitabilmente accompagnano tutte le attività.

Il “problem solving” : giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”,

“abbastanza” e molto

Questa competenza è ritenuta assolutamente necessaria nel mondo del lavoro dal 67% degli studenti. La maggior parte dei rispondenti (66,1%) si sente abbastanza preparato a rispondere a questa esigenza e il 20,5% si sente addirittura molto eccellente. Il giudizio sulla formazione scolastica è sostanzialmente positivo perché “solo” il 7,7% dei rispondenti sostiene che la scuola non prepari assolutamente in questo campo e “solo” il 29,2% giudica carente tale preparazione.

4.4 Essere creativi

La creatività è ritenuta rilevante in ambito lavorativo, ma non tanto quanto altre abilità. La maggioranza relativa dei rispondenti (pari al 44,9%) opta, infatti, per l’“abbastanza importante” e solo il 35,1% di essi la reputa di primaria importanza.

Essere creativi: giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”,


È tuttavia questa la competenza trasversale che la scuola forma meno di tutte: la preparazione scolastica è giudicata carente o molto carente dalla maggior parte degli studenti. Le scuole frequentate dai rispondenti, quindi, non chiedono agli studenti di essere creativi e non forniscono loro strumenti per migliorarsi in quest’ambito. L’auto giudizio dei rispondenti è invece molto più clemente: la maggioranza relativa degli studenti si giudica

0,9 7,7

0,9

12,5

29,2

3,6

66,1

45,2

26,5 20,5 17,9

67,0

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0



4,2

29,5

2,7

28,3

45,2

15,5

44,0

20,8

44,9

23,5

4,5

35,1

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

Autovalutazione dello studente Giudizio sulla formazione scolastica Giudizio sull'importanza nel mondo dellavoroPer niente Poco Abbastanza Molto


“abbastanza competente” (44%) e il 23,5% addirittura molto competente. Solo il 4,2% ritiene di essere “per niente” creativo. Questa netta discrepanza tra formazione e prestazione pone interessanti interrogativi che saranno oggetto dei prossimi paragrafi.

4.5 Avere spirito di iniziativa

In ambito lavorativo lo spirito di iniziativa è rilevante per la maggior parte dei rispondenti, infatti per il 53% di loro è molto importante e per il 36,6% lo è abbastanza. Gli studenti si ritengono comunque sicuri in quest’ambito: il 46,7% si giudica “abbastanza” competente il 30,1% “molto”. lo spirito di iniziativa è un’altra delle abilità poco allenate o considerate in ambito scolastico: la maggioranza assoluta degli studenti dà alla formazione scolastica un giudizio negativo o molto negativo e solo il 10% la giudica ottimale.

Avere spirito di iniziativa: giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”,


4.6 Saper ascoltare

Saper ascoltare è una competenza che, rispetto ad altre, mostra un minore disallineamento tra formazione, prestazione e aspettativa. È ritenuta una capacità importante nel mondo del lavoro dalla maggior parte dei rispondenti (64,9%) e la formazione scolastica risulta più che sufficiente o addirittura eccellente per la maggior parte degli studenti. Per quanto riguarda l’autovalutazione, quasi tutti gli studenti si sentono bravi o anche molto bravi.

Saper ascoltare: giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”,


2,4

14,9

1,8

20,8

42,0

7,7

46,7

32,4 36,6

30,1

10,7

53,0

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

Autovalutazione dello studente Giudizio sulla formazione scolastica Giudizio sull'importanza nel mondo dellavoroPer niente Poco Abbastanza Molto

6,9 7,7 0,9

6,9

22,0

5,7

43,3 43,5

27,1

42,8

26,8

64,9

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0




4.7 Saper parlare in pubblico

La capacità di parlare in pubblico è ritenuta estremamente importante in ambito lavorativo dalla metà degli studenti. La maggioranza degli studenti ritiene che la scuola aiuti a sviluppare tale capacità in modo ottimale o comunque sufficiente. L’opinione è giustificata dal peso che le interrogazioni orali hanno nel sistema scolastico di valutazione. Certamente sciorinare nozioni non esaurisce il ventaglio di capacità che descrivono il buon oratore, cui viene richiesta anche la chiarezza espositiva, l’uso efficace del linguaggio non verbale, la capacità di coinvolgere emotivamente l’interlocutore etc.

Saper parlare in pubblico: giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”,


4.8 Saper superare le difficoltà

Ci si riferisce qui alla capacità di superare (anche emotivamente) insuccessi e fallimenti, volgendo uno sguardo positivo alle possibili azioni correttive. È l’abilità che più si avvicina al concetto, oggi tanto in voga, di resilienza. Il 75,9% dei rispondenti ritiene che questa competenza sia fondamentale nel mondo del lavoro e un altro 19% la ritiene importante. Per quanto riguarda l’autovalutazione delle proprie capacità, gli studenti si sentono all’altezza delle aspettative, pur con qualche riserva. La somma dei giudizi positivi e abbastanza positivi raggiunge l’86%. La formazione scolastica viene considerata sufficiente nel 42,3% dei casi e ottimale nel 20,8%. Il 38% si dichiara invece insoddisfatto.

Saper superare le difficoltà: giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”,


9,2 11,9

1,2

30,4 23,8

8,9

46,4 46,1

36,6

14,0 18,2

51,2

0,0

20,0

40,0

60,0



0,3 9,2

0,3

13,7

27,7

3,3

63,1

42,3

19,0 22,9 20,8

75,9

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0




4.9 Avere capacità di sintesi

Questa capacità è una di quelle che, più di altre, mostra un sostanziale allineamento tra formazione, prestazione, aspettative. La distribuzione dei giudizi appare infatti più omogenea con la maggioranza relativa delle risposte a favore della voce “abbastanza”: questa competenza è abbastanza importante nel mondo del lavoro e i ragazzi si ritengono abbastanza preparati, grazie anche alla formazione scolastica, che risulta abbastanza adeguata.

Avere capacità di sintesi: giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per

niente”, “poco”, “abbastanza” e “molto”.

4.10 Sapersi adattare (essere flessibili)

La flessibilità viene considerata una competenza fondamentale nel mondo del lavoro dal 64,6% dei rispondenti. Un altro 27,7% la ritiene comunque abbastanza importante. La preparazione scolastica a riguardo risulta abbastanza adeguata: i giudizi negativi costituiscono il 35,4% delle risposte, mentre il restante 64,6% considera sufficiente o buona la preparazione della scuola a riguardo. Anche l’autovalutazione degli studenti è positiva infatti quelli che si ritengono inadeguati sono davvero pochi.

Sapersi adattare (essere flessibili): giudizio degli studenti sulle proprie capacità, sulla formazione scolastica e sull’importanza nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei

giudizi “per niente”, “poco”, “abbastanza” e “molto”.

3,9 7,1

2,7

23,5 25,6 18,5

56,3 49,7 47,9

16,4 17,6

28,0

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

Autovalutazione Scuola Impresa


1,8

11,6

1,2

11,0

23,8

4,8

52,1 44,6

27,7 35,1

19,9

64,6

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

Autovalutazione Scuola Impresa



5 Disallineamento tra prestazione, formazione e attese delle imprese

L’analisi dei tre grafici seguenti mira a mettere in evidenza potenziali disallineamenti tra la percezione delle attese delle imprese (A), le prestazioni degli studenti (B) e la formazione scolastica (C). Sono stati creati sulla base di una graduatoria delle competenze trasversali costruita sui giudizi positivi, distinguendo il peso delle due modalità “abbastanza” e “molto”.

Una prima considerazione riguarda il posizionamento di ciascuna competenza: è sempre lo stesso o varia? Secondo gli studenti saper superare le difficoltà è la prima delle competenze trasversali richieste dalle imprese. Questa, tuttavia, compare solo al sesto posto della graduatoria che riguarda l’autovalutazione degli studenti e scende addirittura al settimo posto se pensiamo alla formazione scolastica. Una seconda lettura mira invece a valutare quanto le attese delle imprese trovino riscontro nelle prestazioni degli studenti e quanto queste ultime siano incoraggiate dalla formazione scolastica.

In estrema sintesi possiamo dire che:

Gli studenti sono consapevoli che le soft skills sono (tutte) davvero molto importanti per le imprese, infatti il grafico A mostra istogrammi comparativamente molto alti e molto “blu” (il colore dell’importanza fondamentale), fatta eccezione per la capacità di sintesi e la creatività, lievemente più contenute.

Gli studenti danno una valutazione sufficiente alle proprie competenze ma non le reputano adeguate rispetto alle esigenze delle imprese, che ne chiedono invece la padronanza. Il grafico B, infatti, ha istogrammi più bassi rispetto al grafico A e non solo: il colore prevalente è l’azzurro (il colore dell’ “abbastanza”) e non il blu (il colore dell’eccellenza), che non raggiunge praticamente mai la maggioranza assoluta. Fa eccezione il lavoro in autonomia, capacità per la quale metà degli studenti si ritiene ben attrezzato.

Gli studenti per lo più danno un giudizio “sufficiente” ma non “eccellente” alla preparazione scolastica. Il grafico C mostra istogrammi ancora più bassi dei precedenti e di colore prevalentemente azzurro (subottimale): se ne può dedurre che per la maggioranza degli studenti la formazione scolastica è inadeguata rispetto alle esigenze delle imprese.

Il gap esistente tra la formazione scolastica (non di rado criticata) e l’autovalutazione delle competenze (ben più mite), si presta a diverse spiegazioni:

I ragazzi hanno acquisito altrove le necessarie competenze trasversali per esempio attraverso la partecipazione ad attività extrascolastiche quali sport di squadra (evidente il collegamento con la capacità di lavorare in gruppo) o individuali, specie se a livello agonistico (qui la capacità di lavorare per obiettivi o in autonomia sono chiamate in campo), attività teatrali (saper parlare in pubblico) etc. Questa tesi trova parziale conferma nel fatto che chi ha dichiarato di prendere parte a due o più attività extrascolastiche pensa di avere più frecce al proprio arco e ha una maggiore autostima.

È credenza diffusa quella secondo cui le competenze trasversali siano innate e pertanto facciano parte del patrimonio genetico dello studente che quindi non le ha acquisite né a scuola né fuori dalla scuola.

La scarsa conoscenza del mondo del lavoro e dei suoi standard può avere indotto alcuni a sopravvalutare le proprie capacità senza averle messe veramente alla prova. Potrebbe essere questo il caso di chi si dichiara “creativo” senza avere di fatto portato a termine qualcosa di veramente tale.


Graduatoria delle competenze trasversali, costruita sulla base della somma dei giudizi positivi

“abbastanza” + “molto”

A) Importanza delle competenze trasversali nel mondo del lavoro (opinione degli studenti)

B) Autovalutazione delle proprie capacità (opinione degli studenti)

C) Giudizio sulla formazione scolastica ricevuta (opinione degli studenti)

75,9 63,1

69,0 67,0 64,6 64,9 61,0 53,0 51,2

35,1 28,0

19,0 30,7 24,4 26,5 27,7 27,1 29,8

36,6 36,6

44,9 47,9

94,9 93,8 93,5 93,5 92,3 92,0 90,8 89,6 87,8

80,1 75,9

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

superare ledifficoltà

lavorare inautonomia

lavorare ingruppo

problemsolving

flessibili ascoltare COMP.TECNICHE

spirito diiniziativa

parlare inpubblico

esserecreativi

capacità disintesi

50,0

33,6 45,8

35,1

20,5 22,9 30,1

16,4 23,5

14,0

47,9

59,2 46,4

52,1

66,1 63,1 46,7

56,3 44,0

46,4

97,9 92,9 92,3 87,2 86,6 86,0

76,8 72,6

67,6

60,4

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0


lavorare ingruppo

ascoltare essereflessibili

problemsolving



capacità disintesi

esserecreativi

parlare inpubblico

35,4 26,8

17,6 19,9 18,2 17,9 20,8 12,5 10,7

4,5

47,6

43,5 49,7 44,6 46,1 45,2 42,3

43,8 32,4

20,8

83,0

70,2 67,3 64,6 64,3 63,1 63,1 56,3

43,2

25,3

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0


ascoltare capacità disintesi

essereflessibili

parlare inpubblico

problemsolving


lavorare ingruppo


esserecreativi

Molto Abbastanza Totale parziale


• Creatività, spirito di iniziativa e, in misura minore, anche il lavoro di gruppo, sono aree critiche per la formazione scolastica. La scuola apparentemente non chiede ai giovani di esercitarle.

6 Il caso “creatività”

In questo paragrafo mettiamo a fuoco in modo specifico i gap già menzionati, con particolare riguardo al caso “creatività” .

Il primo gap evidenziato è quello che riguarda la differenza tra le attese delle imprese e le prestazioni dello studente. Si manifesta così: il 35,1% dei ragazzi ritiene che sia fondamentale nel mondo del lavoro ma solo il 23,5% ha capacità all’altezza delle aspettative.

Il secondo gap riguarda la differenza tra le capacità degli studenti e il giudizio sulla formazione scolastica. Questo gap ha due manifestazioni:

1) Il 23,5% dei rispondenti si ritiene molto creativo ma la scuola lo ha sostenuto in modo adeguato solo nel 4,5% dei casi.

2) Il 44% dei rispondenti si reputa abbastanza creativo ma la scuola gli ha dato un corrispondente livello formativo solo nel 20,8% dei casi

Sono valide anche in questo caso le tre spiegazioni già menzionate:

1) Si ritiene che creatività non si eserciti a scuola, ma nelle attività extrascolastiche 2) Si ritiene che la creatività sia innata e non abbia bisogno di essere esercitata 3) I ragazzi non hanno modo di capire che cosa voglia dire essere creativi e non

conoscono veramente gli standard di performance delle imprese.

35,1 23,5

4,5

44,9

44,0

20,8

15,5 28,3

45,2

2,7 4,2

29,5

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Giudiziosull'importanza nelmondo del lavoro

Autovalutazionedello studente

Giudizio sullaformazionescolastica

Molto Abbastanza Poco Per niente Non so

1°GAP

2°GAP


7 Giudizio sull’allenamento delle soft skills nella formazione scolastica

Di fronte ad una domanda diretta il 57% degli studenti, dopo aver appreso cosa sono le soft skills, dichiara che la scuola non fa abbastanza per allenarle.

Composizione percentuale (SI/NO) delle risposte alla domanda “Secondo te la scuola fa abbastanza per allenare le soft skills?”

Coloro che credono che la scuola non formi queste competenze si sono espressi anche sulle possibili cause di questa mancanza.

Va notato che, malgrado le soft skills siano ormai una richiesta esplicita del mondo del lavoro, il 61,3% degli studenti ritiene che la scuola non attribuisca a questo aspetto sufficiente importanza. D’altro canto, anche nei casi di maggiore consapevolezza, nei fatti le competenze trasversali non vengono allenate perché non sono ritenute strumenti didattici (il 39,3% la pensa in questo modo), perché mancano le necessarie competenze tecniche per esercitarle (30,9%), o perché non basta il tempo a disposizione (25,7%).

Per chi ha risposto NO alla precedente domanda: “perché secondo te la scuola non allena queste abilità?” Possibili risposte multiple. Graduatoria delle opzioni.

8 Etica dello studio ed etica del lavoro

Le domande successive del questionario mirano ad analizzare i concetti di etica dello studio ed etica del lavoro, con lo scopo di definire eventuali discrepanze tra i comportamenti effettivi e quelli attesi, prima nel mondo scolastico e poi nel mondo lavorativo. Il dubbio sottinteso è che alcuni comportamenti possano trascinarsi anche dopo la fine del percorso scolastico.

Il quadro che emerge mette in evidenza idee piuttosto chiare su quali siano i comportamenti che uno studente deve tenere in classe: pressoché l’unanimità ritiene che avere rispetto degli insegnanti sia fondamentale, così come essere puntali, non saltare le verifiche in classe o non

Si 43%

No 57%

61,3

39,3 30,9 25,7

0

10

20

30

40

50

60

70

Poca considerazionedella loro importanza

Non sono sfruttaticome strumenti

didattici

Mancanza dicompetenze degli

insegnanti

Mancanza di trempo


copiare. Cala lievemente il grado di approvazione quando si parla di “rispetto delle consegne” e “rispetto delle regole”. Tutti questi comportamenti positivi, insieme ad altri, sono considerati parte dell’etica dello studio da parte dei rispondenti. Nella quotidianità, tuttavia, le maglie si allargano perché la corrispondenza tra quello che si deve fare e quello che si fa effettivamente diminuisce. Per esempio il 66,7% degli studenti rispondenti dichiara di aver copiato nell’ultimo anno, il 53,9% di essere arrivato in ritardo, il 24,7% di aver consegnato un compito in ritardo e il 13,7% di aver risposto male ad un insegnante. Evidentemente si ritiene che, malgrado tutto, questi comportamenti siano in certa misura tollerabili. Si noti comunque che il 64% dichiara di non sapere cosa sia l’etica dello studio.

Composizione percentuale delle risposte alla domanda: “Sai cosa è l’etica dello studio”

“Quali delle seguenti voci fanno, secondo te, parte dell’etica dello studio?” Possibili risposte multiple. Graduatoria delle opzioni. Composizione percentuale (SI/NO)

Composizione percentuale delle risposte (SI/NO) alla domanda “Nell'ultimo anno scolastico ti è capitato di:”

Si 36%

No 64%

98,2 97,0 96,1 95,2 89,6 84,8 82,7 80,1 74,4

1,8 3,0 3,9 4,8 10,4 15,2 17,3 19,9 25,6

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Avererispetto

degliinsegnanti

Esserepuntuali

Esserepresenti aicompiti in

classe

Non copiare Impegno esacrificio

Rispettare leconsegne

Rispettare leregole

Interessenegli

argomentitrattati

Motivazione

Si No

66,7 53,9

31,3 24,7 13,7

33,3 46,1

68,8 75,3 86,3

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Copiare Arrivare inritardo

Saltare unaverifica

Consegnareun compito in

ritardo

Risponderemale ad uninsegnanteSi No


Passando al mondo del lavoro il grado di consapevolezza cresce: solo il 45% degli studenti dichiara di non sapere cosa sia l’etica del lavoro.

Composizione percentuale delle risposte alla domanda: “Sai cosa è l’etica del lavoro?”

Data la minore conoscenza del mondo del lavoro, tuttavia, avere consapevolezza di quali siano i comportamenti attesi e gli standard qualitativi delle prestazioni professionali diventa più difficile e, alla luce del poi, il primo confronto reale può lasciare i giovani disorientati e disarmati di fronte a delle attese che non sempre sono così chiaramente definite come avviene nel mondo scolastico.

In generale comunque essere educati, rispettare i termini, impegnarsi e sacrificarsi, non essere assenteisti, sono comportamenti auspicabili per la maggioranza delle persone ma non per tutte.

Giudizio degli studenti su quanto siano importanti questi comportamenti nel mondo del lavoro. Composizione percentuale dei giudizi “per niente”, “poco”, “abbastanza” e “molto”.

9 Il progetto alternanza scuola lavoro presso l’U.O. Studi e statistica della Camera di Commercio di Como

Questo progetto nasce dagli spunti raccolti dal libro “La ricreazione è finita” di Roger Abravanel e Luca D’Agnese, Rizzoli.

La Camera di Commercio di Como, anche in virtù delle nuove competenze assegnate in tema di alternanza scuola lavoro, ha voluto non solo contestualizzare nella realtà locale alcune riflessioni più generali ma anche raccogliere la sfida del potenziamento delle competenze trasversali, partendo da affermazioni come queste:

Si 55%

No 45%

0,6 0,3 0,6 0,9 0,0 0,0 0,6 2,1

14,6 16,4

25,3 24,7

84,8 83,3

73,5 72,3

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

Essere educati Rispettare i termini Impegnarsi e sacrificarsi Non essere assenteisti



oggi le imprese vogliono lavoratori in grado di essere essi stessi capi: devono sapersela cavare da soli di fronte alle difficoltà senza continuamente chiedere aiuto, organizzando il proprio lavoro, risolvendo problemi. Di conseguenza alle impese interessano caratteristiche personali che hanno a che vedere con i valori individuali e con la capacità di relazionarsi con gli altri.

Oppure:

l’etica del lavoro ha al centro concetti come iniziativa, imprenditorialità, flessibilità, atteggiamento positivo, spirito critico.

Il progetto è stato sviluppato con due scopi principali, portati avanti di pari passo:

1) Accrescere la conoscenza sul tema delle competenze trasversali, in particolare analizzando le opinioni degli studenti (liceali) della provincia di Como;

2) Promuovere attivamente l’uso delle competenze trasversali nella realizzazione del progetto stesso, allenando queste capacità:

Saper lavorare in gruppo,

Saper lavorare per obiettivi,

Saper lavorare in autonomia,

Saper parlare in pubblico e saper comunicare,

Avere spirito di iniziativa,

Saper essere creativi.

Oltre alla redazione del presente report, infatti, è stato chiesto ai ragazzi di presentare pubblicamente i risultati della ricerca al gruppo di lavoro scuola alternanza della Camera di Commercio.

In particolare, il progetto ha consentito di:

Favorire il trasferimento di conoscenze tra pari,

Promuovere il confronto tra persone con esperienze diverse,

Vedere più aspetti, portare a termine un lavoro di maggior peso,

Promuovere tra i partecipanti comportamenti “virtuosi”,

Promuovere la cultura scientifica e la verifica “su campo” di tesi e idee.

Il progetto, inoltre, risulta facilmente replicabile e viene pertanto messo a disposizione di tutti gli interessati.

È stato presentato ufficialmente in occasione di Young, Lariofiere, il 20 ottobre 2018.

“le soft skills” - camera di commercio...

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