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Approcci alla valutazione delle politiche sociali Giuseppe Moro Università degli studi di Bari “A. Moro”

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Approcci alla

valutazione delle

politiche sociali

Giuseppe Moro

Università degli studi di Bari “A. Moro”

Oggetti

Il progetto può essere considerato l’elemento

base e non divisibile dell’azione pubblica la cui

responsabilità manageriale è identificata con

una certa precisione; esso viene realizzato in

un tempo e con delle risorse predeterminati, è

costituito da un insieme definito di attività ed è

finalizzato al conseguimento di uno o più

obiettivi.

Oggetti

Il programma è un insieme coordinato di

differenti tipi di azione, con degli obiettivi

operativi definiti, con delle risorse

finanziarie e un tempo di realizzazione

delimitati, con le fasi che lo compongono

identificate in modo generale.

Oggetti

La politica è un insieme di programmi e

misure che condividono uno stesso

scopo generale e hanno come destinatari

settori o fasce di popolazione, ma che

possono avere differenti obiettivi specifici

e diverse modalità di management e

livelli di responsabilità.

Oggetti

I servizi sono strutture organizzative

stabili nel tempo e spesso disegnate

seguendo un modello burocratico; tali

strutture si rivolgono a specifici gruppi di

utenti, erogando prestazioni in modo

continuo, per far fronte a bisogni di solito

ben identificati.

Tre categorie di esiti di un

programma

Le realizzazioni (output): sono il prodotto immediato del programma.

I risultati (outcome): sono le conseguenze provocate dall’aver realizzato quel prodotto. Solitamente si tratta di vantaggi che sono usufruiti dai diretti destinatari di un programma.

Impatti (impact): sono le conseguenze di secondo livello che si verificano nel contesto sociale più ampio in cui si è svolto un programma, non coinvolgendo solo i suoi diretti beneficiari

Gli approcci alla

valutazione

Quali sono le prospettive metodologiche

più utili per indagare gli oggetti che si

collocano ai vari livelli del sistema di

welfare?

I modelli valutativi

Definiamo “modelli” le elaborazioni

concettuali che selezionano i caratteri

essenziali della valutazione e ipotizzano

le modalità con cui essi verranno fatti

interagire nella pratica valutativa.

Il disegno della

valutazione

Il disegno della valutazione è costituito dalle fasi e dalle procedure che consentono di realizzare concretamente un processo valutativo.

Disegnare una valutazione, a somiglianza di quanto accade per qualsiasi attività di ricerca sociale, significa organizzare a livello simbolico le attività che poi verranno svolte praticamente.

Il disegno concreto della valutazione è il frutto sia delle interazioni con i diversi attori sia delle casualità che nascono nel corso della ricerca e che possono far scoprire aspetti nuovi del programma e della sua attuazione meritevoli della nostra attenzione.

La valutazione dei progetti

Il carattere unitario e puntuale dei

progetti può consentire l’impiego di

metodi sperimentali e quasi sperimentali

Il modello sperimentale

Fondamento: la teoria della causalità

Metodo: gruppi sperimentali e di

controllo, selezionati a caso nello

sperimentale puro

Misurazione: prima e dopo l’intervento, a

a parità di altre condizioni

Il disegno sperimentale

1. Riclassificazione degli obiettivi

2. Scelta di misure valide e di strumenti

attendibili

3. Isolamento degli effetti estranei al

programma

4. Analisi dei dati.

La valutazione dei progetti

Un approccio alternativo:

LA VALUTAZIONE COSTRUTTIVISTA

L’approccio costruttivista

È finalizzato:

Alla comprensione di ciò che accaduto

tramite le interpretazione dei diversi attori

sociali

Alla verifica della capacità di un

intervento di favorire l’apprendimento di

tutti i soggetti coinvolti

Elemento centrale della

valutazione costruttivista

• Sviluppare costruzioni condivise

sull’oggetto della valutazione nel gruppo

degli stakeholder (circolo dialettico

ermeneutico).

Elemento centrale: le

condizioni del circolo

dialettico ermeneutico

tutte le parti in causa devono impegnarsi a partecipare alla valutazione senza ricorrere alle menzogne, agli inganni, agli occultamenti e a qualsiasi altro atteggiamento che possa portare a delle costruzione false;

tutte le parti devono possedere una seppur minima capacità di comunicare;

ci deve essere, da parte di tutti, la volontà di condividere il potere posseduto;

tutte le parti devono essere disponibili al cambiamento;

la disponibilità al cambiamento deve anche includere la volontà di riconsiderare i propri valori;

tutti devono essere disponibili a dedicare il tempo e le energie richiesti.

La valutazione delle

politiche e dei programmi

L’approccio teorico e metodologico che

sembra offrire soluzioni più utili ai

problemi della valutazione di interventi

vasti e complessi è la VALUTAZIONE

REALISTICA

La valutazione realistica

La formula base della valutazione

realistica è: risultato = meccanismo +

contesto;

essa vuol dire che un programma, o una

politica, funziona solo se trasmette delle

idee e delle opportunità appropriate a dei

gruppi sociali che vivono in determinate

condizioni sociali e culturali.

La valutazione realistica

Il lavoro del valutatore:

individuare i meccanismi di un programma

analizzare il contesto in cui si attua la sua azione

stabilire come l’interazione fra meccanismi e contesto produca dei risultati.

Il disegno della

valutazione realistica

1. Teoria: proposizioni sulle configurazioni Contesti – Meccanismi - Outcome

2. Ipotesi: sulle relazioni fra misure, beneficiari e risorse

3. Osservazioni: raccolta e analisi dei dati per testare le ipotesi

4. Generalizzazioni: definizione di quali meccanismi funzionino meglio in certi contesti

La valutazione dei servizi

La valutazione di un servizio stabile può essere indirizzata a molteplici oggetti:

la soddisfazione degli utenti/clienti

la sua efficienza economico/finanziaria

la sua rispondenza a degli standard definiti a livello nazionale o internazionale

la sua capacità di portare a soluzione i casi trattati

La goal free evaluation

Secondo tale modello, la valutazione non

deve essere guidata dagli obiettivi del

programma: non può essere cioè il

programma a stabilire a priori la validità

di un obiettivo, ma tale validità deve

essere sottoposta al vaglio della ricerca

valutativa.

La goal free evaluation

Il giudizio di valore da dare su un servizio può

essere scomposto in due dimensioni:

Valore in sé dell’attività (merit), che può essere

attribuito sulla base dei criteri standard che

misurano la sua qualità

Valore estrinseco (worth) e si riferisce alla

misura in cui un servizio viene incontro ai

bisogni dei destinatari, i quali vivono all’interno

di uno specifico contesto di riferimento

Il disegno della goal free

evaluation

La fase cruciale del processo di valutazione è

quella in cui si definiscono i criteri di qualità:

stabiliti dalle associazioni professionali o dalle

autorità pubbliche

costruiti sulla base delle soglie di prestazione

riconosciute come le più elevate

giudizio degli esperti o del livello di

soddisfazione degli stakeholder

La valutazione può

migliorare le politiche

sociali?

No ad approcci deterministici

Il legame fra valutazione e decisione può

essere : magico, tragico, contraddittorio

Fattori condizionanti il

rapporto tra valutazione e

decisione

Le competenze dei valutatori e la collaborazione con i diversi portatori di interessi

La volontà e capacità dello staff del programma o del sevizio di comprendere e implementare i risultati della valutazione; la corrispondenza fra le proposte di modifica e la cultura pratica, le percezioni e le convinzioni dei professionisti impegnati nelle attività di assistenza

La disponibilità di fondi per migliorare il programma e i cambiamenti che possono intervenire nel contesto organizzativo e politico di riferimento