arbitrato e conciliazione

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ALTERNATIVE DISPUTE RESOLUTION: CONCILIAZIONE E ARBITRATO IN PROSPETTIVA GENERALE E NEL SISTEMA DEL D.LGS. 28/2010 ACEF 10° Meeting Nazionale Prof. Avv. GIORGIO BERNINI, LL.M., S.J.D., Michigan Law School; former President of International Council for Commercial Arbitration (ICCA) già Ordinario nell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Senior Partner, Studio Bernini e Associati, Bologna Avv. MELISSA HUERTO Associate Studio Bernini e Associati, Bologna

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Intervento al 10° Meeting ACEF

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Page 1: Arbitrato e Conciliazione

ALTERNATIVE DISPUTE

RESOLUTION:

CONCILIAZIONE E

ARBITRATO IN PROSPETTIVA

GENERALE E NEL SISTEMA

DEL D.LGS. 28/2010

ACEF 10° Meeting Nazionale

Prof. Avv. GIORGIO BERNINI,LL.M., S.J.D., Michigan Law School;

former President of International Council for Commercial Arbitration (ICCA) già Ordinario nell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna;

Senior Partner, Studio Bernini e Associati, Bologna

Avv. MELISSA HUERTO Associate Studio Bernini e Associati, Bologna

Page 2: Arbitrato e Conciliazione

ALTERNATIVE DISPUTE

RESOLUTION:

CONCILIAZIONE E

ARBITRATO IN PROSPETTIVA

GENERALE E NEL SISTEMA

DEL D.LGS. 28/2010

ACEF 10° Meeting Nazionale

Prof. Avv. GIORGIO BERNINI,LL.M., S.J.D., Michigan Law School;

former President of International Council for Commercial Arbitration (ICCA) già Ordinario nell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna;

Senior Partner, Studio Bernini e Associati, Bologna

Avv. MELISSA HUERTO Associate Studio Bernini e Associati, Bologna

Page 3: Arbitrato e Conciliazione

ALTERNATIVE DISPUTE

RESOLUTION:

CONCILIAZIONE E

ARBITRATO IN PROSPETTIVA

GENERALE E NEL SISTEMA

DEL D.LGS. 28/2010

ACEF 10° Meeting Nazionale

Prof. Avv. GIORGIO BERNINI,LL.M., S.J.D., Michigan Law School;

former President of International Council for Commercial Arbitration (ICCA) già Ordinario nell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna;

Senior Partner, Studio Bernini e Associati, Bologna

Avv. MELISSA HUERTO Associate Studio Bernini e Associati, Bologna

Page 4: Arbitrato e Conciliazione

1. La giustizia conciliativa in Italia.

2. Caratteristiche della composizione extragiudiziale delle controversie

3. Caratteristiche dell’oggetto della disputa e modalità operative che militano a favore dell’impiego di metodi ADR

4. La conciliazione quale espressione di un pricipio tratto dal diritto europeo

Page 5: Arbitrato e Conciliazione

5. La situazione italiana: impieghi ottimali della conciliazione quale strumento affidato alla discrezione dei privati e disarmonico panorama legislativo attinente alla conciliazione regolamentata nelle modalità procedimentali e per settore

Page 6: Arbitrato e Conciliazione

6. Distinzione tra mediazione, arbitrato e altri metodi ADR

Metodi aggiudicativi: il terzo si pronuncia sulla controversia.

Metodi consensuali: il terzo coadiuva le parti alla ricerca di una soluzione concordata.

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Page 7: Arbitrato e Conciliazione

6. Distinzione tra mediazione, arbitrato e altri metodi ADR

1. Metodi aggiudicativi:

1.1. Arbitrato (806 – 840 c.p.c.)

1.2. Arbitraggio (1349 c.c.)

1.3. Perizia contrattuale.

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Page 8: Arbitrato e Conciliazione

6. Distinzione tra mediazione,

arbitrato e altri metodi ADR

2. Metodi consensuali:

1.1. Negoziazione.

1.2. Mediazione/conciliazione.

1.3. Early neutral evaluation.

1.4. Mini trial.

1.5. Summary jury trial.

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Page 9: Arbitrato e Conciliazione

7. Scelta dello strumento di composizione delle

controversie

7.1. Attenuazione della differenza tra arbitrato e conciliazione.

7.2. La cultura arbitrale.7.3. Arbitrato ad hoc e arbitrato

amministrato: rispettivi vantaggi e svantaggi

Page 10: Arbitrato e Conciliazione

7. Scelta dello strumento di composizione delle

controversie

7.4. Scelta dell’organismo che amministra l’arbitrato.

7.5. Adempimento spontaneo del lodo vs impugnativa del medesimo

Page 11: Arbitrato e Conciliazione

7. Scelta dello strumento di composizione delle

controversie

7.6. Implementazione del procedimento arbitrale

7.6.1. Nell’arbitrato ad hoc

7.6.2. Nell’arbitrato amministrato

Page 12: Arbitrato e Conciliazione

7. Scelta dello strumento di composizione delle

controversie 7.7. Rapporto contrattuale tra gli

arbitri e le parti nell’arbitrato ad hoc

7.8. Rapporto tripartito nell’arbitrato amministrato ove compare come parte anche l’ente amministratore

7.9. L’arbitrato multiparte

Page 13: Arbitrato e Conciliazione

7. Scelta dello strumento di composizione delle controversie

7.10. Criteri per la scelta del regolamento arbitrale e caratteristiche dello stesso: salvaguardia del diritto di difesa e del giusto processo

7.10.1. Atto di missione, convenzione arbitrale o programma arbitrale: strumenti di garanzia o impedimenti ad un sollecito e corretto svolgimento del procedimento arbitrale?

Page 14: Arbitrato e Conciliazione

7. Scelta dello strumento di composizione delle controversie

7.10.2. Scelta e nomina degli arbitri con conferma, o meno, da parte dell’ente amministratore, della designazione dell’arbitro effettuata dalla parte

7.11. Controllo del procedimento arbitrale e/o del lodo da parte dell’ente amministratore e dovere dello stesso di adoperarsi per l’esecuzione espontanea del lodo.

Page 15: Arbitrato e Conciliazione

LA CULTURA DELLA CONCILIAZIONE: I TIPI DI

MEDIAZIONE/CONCILIAZIONE PROPOSTI DAL LEGISLATORE

Obbligatoria

Pubblica

Amministrata

Forza di contratto

Monocratica

Preprocedimentale

Facoltativa

Privata

Ad Hoc

Titolo esecutivo

Collegiale

Endoprocessuale

Page 16: Arbitrato e Conciliazione

8. Il d.lgs. 4 marzo 2010 n. 28, attuazione dell’art. 60 della legge 18 guigno 2009 n. 69 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione dlle controversie civili e commerciali.

Page 17: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE

Definizione:

Procedura alternativa di risoluzionedelle controversie commerciali,volontaria e riservata nella quale unterzo neutrale (privo di poteri decisori)aiuta le parti a gestire la controversia e araggiungere un accordo.Metodo consensuale e non contenzioso.

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Page 18: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE

Dimensioni:

1. Procedurale: che si concretizza in un susseguirsi di comportamenti che vedono coinvolti i tre (o più) protagonisti della scena (mediazione);

2. Negoziale: l’atto nel quale vengono sintetizzati gli esiti del procedimento, che si traduce nel vero e proprio accordo di conciliazione (conciliazione).

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Page 19: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE

• Ambito di applicazione: diritti disponibili dalle parti.

Modelli di conciliazione1. Valutativo: il conciliatore

formula una proposta 2. Facilitativo: il conciliatore si

limita a facilitare la discussione e il negoziato tra le parti

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Page 20: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE

Elementi caratterizzanti della conciliazione

1.Informalità

2.Volontarietà

3.Riservatezza

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Page 21: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE

Elementi la cui presenza favorisce la conciliazione

1.L’omogeneità di forze tra i contendenti;

2.La sussistenza di un quadro più ampio di rapporti che trascenda il singolo litigio;

3.Analisi della intrinseca natura del contenzioso: esiste un metodo di risoluzione idoneo ad ogni tipo di controversia.

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Page 22: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE

Vantaggi:1. Consente la continuazione del

rapporto tra le parti;2. Consente un risparmio di risorse:

rapidità ed economicità del procedimento conciliativo;

3. Preparazione tecnica del mediatore secondo le caratteristiche della controversia

4. Sede neutrale nel caso di liti trasfrontaliere

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Page 23: Arbitrato e Conciliazione

MEDIAZIONE/CONCILIAZIONE

EXTRAGIUDIZIALE

LE SINGOLE APPLICAZIONI

DI SETTORE

Page 24: Arbitrato e Conciliazione

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LE APPLICAZIONI DI SETTORE

- L. 580/93: Riordinamento delle CCIAA;

- D.lgs. 385/93: Settore bancario e creditizio, deliberazione del CICR n. 275 del 29 luglio 2008 e Provvedimento del 18 giugno 2009. Creazione dell’Arbitro bancario finanziario.

- L. 481/95: Istituzione Authority servizi pubblica utilità;

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LE APPLICAZIONI DI SETTORE

- L. 249/97: Istituzione Authority garanzie nelle comunicazioni, D. Lgs 259/03: Codice delle Comunicazioni Elettroniche, e due regolamenti:

352/08/CONS (Controversie tra operatori di comunicazione elettronica)

173/07/CONS (Conciliazione tra utenti ed operatori di comunicazione elettronica)

Page 26: Arbitrato e Conciliazione

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LE APPLICAZIONI DI SETTORE

- L. 192/98: Disciplina della subfornitura nelle attività produttive;

- D.lgs. 58/98: intermediazione finanziaria, D.lgs. 179/2007 e Regolamento della Camera di conciliazione e arbitrato presso la CONSOB, delibera n. 16763 del 29.12.2008.

- D.lgs. 261/99: Servizi postali;

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LE APPLICAZIONI DI SETTORE

- L. 135/01: Riforma legislazione nazionale turismo;

- D.Lgs 68/03: Protezione diritto d’autore;

- D. Lgs. 70/03: Commercio elettronico;

- L . 129/04: Contratti di affiliazione commerciale;

- D.lgs. 206/05: Codice del Consumo;

- D.lgs. 163/06: Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Definizione di mediazione: “attività , comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa” (art. 1).

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Definizione di conciliazione: “composizione di una controversia a seguito dello svolgimento della mediazione” (art. 1).

Ambito di applicazione: controversie civili e commerciali vertenti su diritti disponibili (art. 2).

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Il Mediatore :

- Imparzialità

- Idoneità al corretto espletamento dell’incarico

- Potrà avvalersi di co-mediatori o di esperti iscritti negli albi dei tribunali

- Ha l’obbligo di segnalare le operazioni sospette (normativa antiriciclaggio)

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Il procedimento di mediazione:

- Informalità (uso di modalità telematiche)

- Riservatezza

- Non esistono criteri di competenza territoriale

- Durata: non superiore a 4 mesi

- Partecipazione in buona fede

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Il procedimento di mediazione:

- Il Ruolo della difesa tecnica:

i) individuazione degli interessi delle parti;

ii) assistenza nel corso delle sessioni separate o nel corso del contraddittorio;

iii) valutazione delle informazioni che verranno fornite al mediatore

iv) redazione del verbale di conciliazione

Page 33: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Promozione e diffusione della mediazione :

- Obbligo dell’avvocato di informare l’assistito della possibilità di avvalersi della conciliazione e se la mediazione è condizione di procedibilità della domanda.

N.b. Il documento deve essere allegato all’atto introduttivo dell’eventuale giudizio.

Sanzione: annullabilità del contratto tra l’avvocato e l’assistito.

Page 34: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Il giudice se verifica che il documento non è stato allegato:

- Se la mediazione è condizione di procedibilità: fissa la successiva udienza dopo la scadenza del termine di 4 mesi (se la mediazione è già iniziata ma non si è conclusa); o assegna alle parti il termine di 15 gg per la presentazione della domanda di mediazione (se la mediazione non è stata esperita).

Page 35: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Il giudice:

- Se la mediazione non è condizione di procedibilità: informa la parte della facoltà di chiedere la mediazione.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Promozione e diffusione della mediazione :

- Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto.

- Il verbale d’accordo è essente dall’imposta di registro entro il limite di 50.000 Euro.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Promozione e diffusione della mediazione :

- Successo della mediazione: le indennità del mediatore può essere maggiorate fino al 25%;

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

- Credito d’imposta: alle parti che corrispondono l’indennità ai soggetti abilitati a svolgere il procedimento di mediazione è riconosciuto:

- In caso di successo della mediazione: un credito d’imposta commisurato all’indennità stessa fino a concorrenza di Euro 500,00.

- In caso di insuccesso della mediazione: il credito d’imposta è ridotto della metà.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Mediazione obbligatoria: condizione di procedibilità della domanda giudiziale

- Controversie in materia di condominio, diritti reali, divisione, successione ereditaria, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilita' medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità (…).

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Mediazione obbligatoria:

- contratti assicurativi, bancari e finanziari.

- Per tali materie è obbligatorio il procedimento di mediazione previsto nel decreto.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

- Per le materie finanziarie, controversie insorte tra gli investitori e gli intermediari, in relazione alla violazione da parte di questi degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza previsti nei rapporto contrattuali con gli investitori (d.lgs. 179/07): il procedimento di conciliazione si effettuerà innanzi alla Commissione di conciliazione e arbitrato istituita presso la Consob.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

- Per le materie bancarie e creditizie: procedimento previsto dall’art. 128 bis del d.lgs. 385/93.

- N.B. L’improcedibilità deve essere eccepita dal convenuto, a pena di decadenza, o rilevata d’ufficio dal giudice, non oltre la prima udienza.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

- Il giudice:

- Se rileva che la mediazione è già iniziata, ma non si è conclusa, fissa la successiva udienza dopo la scadenza del termine di 4 mesi.

- Se la mediazione non è stata esperita, assegna alle parti il termine di 15 gg. per la presentazione della domanda di mediazione.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

- Certezza nella circolazione della ricchezza: i) se l’accordo ha come oggetto uno dei contratti previsti nell’art. 2643 c.c. per procedere alla trascrizione dello stesso la sottoscrizione dovrà essere autenticata da pubblico ufficiale; ii) il tentativo obbligatorio non preclude la trascrizione della domanda giudiziale.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

- Effetti sostanziali della domanda di conciliazione sulla prescrizione e decadenza: i) interruzione/sospensione

- della prescrizione, ii) impedisce la decadenza per una sola volta.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Mediazione delegata:

- La mediazione volta alla conciliazione può svolgersi anche in corso di giudizio (art. 5 c. 2).

- Il giudice, anche in appello, valutata la natura della causa, lo stato dell’istruzione e il comportamento delle parti, può invitare le parti – prima dell’udienza di precisazione delle conclusioni o prima della discussione della causa- a procedere alla mediazione.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Lo svolgimento della mediazione non preclude la concessione dei provvedimenti urgenti e cautelari (art. 5. c. 3).

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

La mediazione obbligatoria e delegata non si applica ai seguenti procedimenti:

a. procedimenti per ingiunzione;b. procedimenti per convalida di licenza o sfratto;c. procedimenti possessori;d. procedimenti di opposizione o incidentali di cognizione relativi all’esecuzione forzata.e. nell’azione civile esercitata nel processo penale.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Mediazione facoltativa: art. 5 c. 5.-Il legislatore ha reso vincolante la mediazione nel caso in cui il contratto, lo statuto ovvero l’atto costitutivo dell’ente prevedano una clausola di mediazione.- La domanda dovrà essere presentata davanti ad un organismo iscritto nel registro.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

L’accordo amichevole e la proposta del mediatore: - Le parti possono raggiungere un accordo amichevole. - Il mediatore può formulare una proposta di conciliazione. Il mediatore formula la proposta se le parti fanno concorde richiesta.Conseguenze sulle spese processuali (art. 13).

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

L’accordo amichevole e la proposta del mediatore: - L’accordo raggiunto può prevedere il pagamento di una somma di denaro per ogni violazione o inosservanza degli obblighi stabiliti o per il ritardo nel loro adempimento (astreintes).

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Spese processuali: - Se il provvedimento che definisce il giudizio corrisponde interamente al contenuto della proposta: il giudice esclude la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice che ha rifiutato la proposta, e la condanna al rimborso delle spese sostenute dalla parte soccombente, nonché al versamento di un ulteriore contributo unificato.

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LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Spese processuali: - Se il provvedimento che definisce il giudizio non corrisponde interamente al contenuto della proposta: il giudice, se ricorrono gravi ed eccezionali ragioni, può escludere la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice per l’indennità corrisposta al mediatore e per il compenso dovuto all’esperto. Il provvedimento deve essere motivato.

Page 54: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Omologazione del verbale di accordo: accertamento effettuato dal presidente del tribunale: sostanziale (non deve essere contrario al ordine pubblico o a norme imperative) e formale.Efficacia esecutiva: il verbale di accordo omologato costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, per l’esecuzione in forma specifica e per l’iscrizione di ipoteca giudiziale.

Page 55: Arbitrato e Conciliazione

LA MEDIAZIONE NEL SISTEMA DEL D.lgs. 28/2010

Registro degli organismi di mediazione, elenco dei formatori: art. 16.-D.M. 223/2004.-D.M. 222/2004.

Page 56: Arbitrato e Conciliazione

Registro Organismi di conciliazione

La normativa di attuazione:

• D.M. 222/2004: modalità di iscrizione e registro di organismi di conciliazione, requisiti dei conciliatori).

• Principi: informalità, rapidità, riservatezza (art. 7).

• Le parti possono derogare qualunque disposizione ad eccezione della dichiarazione di imparzialità del conciliatore (disclosure), oppure della possibilità del conciliatore di concludere il procedimento con una proposta (art. 7).

Page 57: Arbitrato e Conciliazione

Registro Organismi di conciliazione

La normativa di attuazione:

• D.M. 223/2004: ammontare minimo e massimo e criteri di calcolo delle indennità per enti pubblici e criteri per approvazione delle tabelle di indennità spettanti enti privati.

Page 58: Arbitrato e Conciliazione

I METODI ADR NEL DIRITTO COMUNITARIO

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1. Raccomandazione del 30 marzo 19982. Raccomandazione del 4 aprile 20013. Libro verde relativo ai modi alternativi

di risoluzione delle controversie inmateria civile e commerciale (apriledel 2002).

4. Codice di condotta dei mediatori:(luglio 2004).

5. Direttiva sulla mediazione 2008/52 CE

Page 59: Arbitrato e Conciliazione

RACCOMANDAZIONE 98/257/EC

Applicabile alle procedure in cui il terzo trova lui stesso una soluzione che poi presenta alle parti, quale l’arbitrato.

7 Principi: Indipendenza Trasparenza Contraddittorio Efficacia Legalità Libertà Rappresentanza

Page 60: Arbitrato e Conciliazione

RACCOMANDAZIONE 2001/310/CE

Applicabile alle controversie in cui il terzo aiuta le parti a trovare un accordo, senza assumere una posizione formale sulla controversia

PRINCIPI:

Imparzialità

Trasparenza

Efficacia

Qualità

Page 61: Arbitrato e Conciliazione

DIRETTIVA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE

2008/52/CE

• Controversie transfrontaliere

• Esclusa in materia fiscale, doganale, amministrativa, e per la responsabilità dello stato per atti o omissioni nell’esercizio di pubblici poteri

• Procedura volontaria

• Possibilità di esecutività del verbale se richiesto dalle parti

• Riservatezza (salvo eccezioni)

• Attuazione entro il 21 maggio 2011

Page 62: Arbitrato e Conciliazione

Associazione Culturale Economia e Finanza - via Riva di Reno, 65 - 40122 Bologna - Tel. 051 231125 - Fax 051 237553 - www.economiaefinanza.org

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Si ringraziano i partner tecnici_____________________________________________________________________________

Edizione 2010 Meeting Nazionale Evoluzione dei Servizi Professionali della Consulenza

10° MEETING NAZIONALE ACEF

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