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Architetture di protocolli
Pag. 1
Architetture di protocolli
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 1
Gruppo Reti TLC [email protected]
http://www.telematica.polito.it/
Architetture e protocolli• Definizione CCITT
– Comunicazione: trasferimento di informazioni secondo convenzioni prestabilite
• La comunicazione richiede cooperazione• Una descrizione astratta delle modalità di
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 2
Una descrizione astratta delle modalità di comunicazione tra due o più utenti richiede la definizione di un– modello di riferimento
• Al massimo livello di astrazione il modello di riferimento specifica una– architettura di rete
Architetture di protocolli• Un’architettura di rete definisce gli oggetti usati
per descrivere – il processo di comunicazione– le relazioni tra tali oggetti– le funzioni necessarie per la comunicazione
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 3
le funzioni necessarie per la comunicazione– le modalità organizzative delle funzioni
• Si usano architetture stratificate– semplicità di progetto– facilità di gestione– semplicità di standardizzazione– separazione di funzioni
host 4
subnet 1
subnet 2
Separazione di funzioni: Internet
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 4
router 1
router 2 router 3
host 1
host 2
host 3
subnet 4 subnet 3trasferimento
pacchetti
instradamento
controlloerrori
applicativi
Applicazione
Presentazione
7
6
5
Open System Interconnection OSI
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 5
Sessione
Trasporto
Rete
Collegamento
Fisico
5
4
3
2
1
Architetture stratificate
Application
Presentation
User
Netw. Appl. Application
TransactionService
PresentationService
Data
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 6
OSI
Session
Transport
Network
Data Link
Physical
DECNET
Session
End to End
Routing
Data Link
Physical
ARPA
Service
Internetwork
Network
SNA
DataFlow
Trans.Control
Manag.Service
Virtual RouteExplicit RouteTransm. Group
Data Link
Physical
pathcontrol
halfsession
Architetture di protocolli
Pag. 2
Internet Protocol Suite
OSI ed Internet
Applicazione
Presentazione
OSI
NFS
XDR
Telnet
FTP
SMTP
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 7
Sessione
Trasporto
Rete
Collegamento
Fisico
RPCSNMP
TCP e UDP
IP
Non specificati
ARP e RARPICMP Protocolli
di routing
Piano di gestione
Piano di controllo Piano di utente
B - ISDN
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 8
Livelli alti
AAL
ATM
Fisico
Livelli alti
Protocolli• Definizione CCITT
– descrizione formale delle procedure adottate per assicurare la comunicazione tra due o più oggetti dello stesso livello gerarchico
• Definizione di protocolli:
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 9
Definizione di protocolli:– semantica
• insieme di comandi e risposte– sintassi
• struttura di comandi e risposte– temporizzazione
• sequenze temporali di comandi e risposte
Protocolli• I protocolli sono insiemi di regole:
–semantiche• algoritmi
sintassi
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 10
–sintassi• formati
–temporizzazione
Modello di riferimento ISO/OSI• (Open System Interconnection) è recepito
nei seguenti standard– ISO IS 7498– CCITT X.200
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 11
• I principi fondamentali definiti dal modello di riferimento OSI sono oggi universalmente accettati
• Ciò non significa che tutte le architetture di protocolli siano conformi al modello OSI
mezzi
Sistema 1Sistema 2
Modello OSI
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 12
Sistema j
mezzi trasmissivi
Sistema n
Sistema 3
Architetture di protocolli
Pag. 3
Sistema A Sistema B Sistema C Sistema D
Modello OSI
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 13
processi applicativi
mezzi trasmissivi
SistemaA
SistemaB
strato piùelevato
tt i t(N 1) t t
Strati o livelli
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 14
sottosistema(N+1) - strato(N) - strato
(N-1) - strato
strato inferiore mezzi trasmissivi
SistemaA
SistemaB
Entità– elementi attivi di un sottosistema– svolgono le funzioni di strato– interagiscono all’interno di uno strato
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 15
(N) - strato(N) - entità
mezzi trasmissivi
Stratificazione• Ogni strato (o livello)
– fornisce servizi allo strato superiore– usando
• i servizi dello strato inferiore
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 16
• le proprie funzioni
• Identificabili:– fornitori di servizio– utenti del servizio – punti di accesso al servizio: SAP (Service
Access Point)
Servizi• Gli utenti dello strato N, le (N+1) - entità,
cooperano e comunicano usando lo (N) - servizio fornito dallo (N) - fornitore di servizio
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 17
(N+1) - strato
(N) - strato(N) - servizio
usa
fornisce
Servizi
• Un servizio può essere:– connection-oriented (CO): si stabilisce un accordo
preliminare (connessione) tra rete e interlocutori, poi si trasferiscono i dati e infine si rilascia la connessione
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 18
– connectionless (CL): i dati vengono immessi in rete senza un accordo preliminare e sono trattati in modo indipendente
Architetture di protocolli
Pag. 4
(N) - servizio
N+1
N
N+1
N(N) - fornitore
Servizi
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 19
di servizio
Black-Box per le(N+1) - entità
N
N-1
N
N-1
(N-1) - servizio
(N-1) - fornitore
Servizi
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 20
di servizio
Black-Box per le(N) - entità
(N) - entità(N-1) - SAP
(N) - strato
SAP• Ad ogni (N-1)-SAP può essere associata al
più una (N)-entità
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 21
(N-1) - entità
(N 1) SAP
(N-1) - strato
(N-1) - entità
Sistema A Sistema B
(N+1) - protocollo(N+1) - entità (N+1) - entità
Protocolli
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 22
(N) - servizio
(N) - protocollo(N) - strato (N) - entità
(N) - SAP
(N) - entità
(N) - entità(N) - strato
(N) - titolo
Indirizzi
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 23
(N-1) - entità
(N-1) - strato
(N-1) - SAP
(N-1) - indirizzo
Funzioni di identificazione• (N) directory
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 24
(N) - entità (N-1) - indirizzo
(N) - titolo
Architetture di protocolli
Pag. 5
(N) - indirizzo
Funzioni di identificazione• (N) - mapping
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 25
(N) - entità
(N) - SAP
(N-1) - SAP (N-1) - indirizzo
K L MF G H J
Tipologie di mapping
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 26
(N) - strato K K L MEDDC
EDCBA
one-to-one hierarchical tabular
(N) - entitàC
(N) - entitàB
(N) - entitàA
(N) - strato(N-1) - SAP
Connessioni
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 27
(N-1) - strato
(N-1) - connessioni
(N) - entitàC
(N) - entitàB
(N) - entitàA
(N) - strato(N-1) - SAP
Connessioni
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 28
(N-1) - strato
connessionipunto - punto
connessionepunto - multipunto
(N) - entitàA
(N) - entitàB
(N) - entitàC
(N) strato
Connessioni
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 29
(N) - strato
(N-1) - strato
(N-1) - CEP
(N-1) - SAP
(N) - entitàA
(N) - entitàB
(N) - entitàC
(N) strato (N-1) - CEP
Connessioni
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 30
(N) - strato
(N-1) - strato
(N-1) - CEP.id
(N-1) - SAP(N 1) CEP
CEP= Connection End Pointid=identifier
Architetture di protocolli
Pag. 6
Accordo tra tre parti
Le tre parti
Accordo
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 31
(N+1) - entità (N+1) - entità
(N) - fornitore di servizio
LeLe due partiparti
Accordo• Nel caso di trasferimento di informazioni
senza connessione è sufficiente un accordo tra due parti
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 32
Le Le due partiparti
(N + 1) - entità
(N) - fornitore di servizio
(N+1) - entità (N+1) - entità
(N) - fornitore di servizio
Le due parti
Le due parti
Accordo• Nel caso di trasferimento di informazioni con
connessione è necessario un accordo tra le tre parti
Le tre parti
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 33
Le tre parti
(N) - fornitore di servizio
(N+1) - entità (N+1) - entità
(N) - fornitore di servizio
(N+1) strato (N) - CEP
Connessioni• multiplazione di (N) - connessioni su una
(N-1) - connessione
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 34
(N+1) - strato
(N) - strato
(N) - SAP(N) CEP
(N) - CEP
Connessioni• suddivisione di una (N) - connessione su più
(N-1) - connessioni
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 35
(N) - strato
(N) - SAP
(N) - strato (N-1) - SDUSAP
(N) - PDU
Creazione PDU
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 36
interfaccia
(N-1) - strato(N-1) - PCI (N-1) - SDU
(N-1) - PDU
Architetture di protocolli
Pag. 7
Creazione PDU• Sulle unità dati esiste la possibilità di
– segmentazione – concatenazione
• La segmentazione può avvenire sia
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 37
g pcostruendo più (N) - PDU da una (N) - SDU, sia generando più (N-1) - SDU da una (N) -PDU
• Analogamente per la concatenazione
Sistema A Sistema B Sistema C Sistema D
Trasferimento informazioni
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 38
mezzi trasmissivi
percorso delle informazioni
ApplicazioneP t i
RicevitoreTrasmettitore
ApplicazioneP t i
dati APCI ASDU
Trasferimento informazioni
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 39
PresentazioneSessioneTrasporto
ReteCollegamento
Fisico
PresentazioneSessioneTrasporto
ReteCollegamento
Fisico
APCI ASDUPPCI PSDU
SPCI SSDUTPCI TSDU
NPCI NSDUDLPCI DLSDU
bit o simboli
utente(N) - servizio
utente(N) - servizio
ESTA
ERM
A
ZIO
NE
OST
A
(N+1) - strato
Primitive
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 40
(N) - entità(N) - entità
(N) - SAP (N) - SAP
(N) - protocollo
RIC
HIE
CO
NFE
IND
ICAZ
RIS
PO
( )
(N) - strato
fornitore dell’(N) - servizio
Primitive• Insieme di interazioni su una interfaccia che
avvengono in tempi diversi e che permettono di offrire un servizio
• Esempio: servizio di trasferimento di una lettera nel sistema postale
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 41
lettera nel sistema postale– Deposito della lettera nella buca delle lettere da
parte del mittente– Consegna da parte del portalettere della lettera
nella buca delle lettere del destinatario• Simile a procedura
Fornitore del servizio
Utentedel servizio
Utentedel servizio
P i iti P i iti
Servizio confermato
Uso di primitive
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 42
del servizioPrimitiva di richiesta
Primitiva di conferma
Primitivadi indicazione
Primitivadi risposta
Architetture di protocolli
Pag. 8
Fornitore del servizio
Utentedel servizio
Utentedel servizio
Servizio non confermato
Primitiva
Uso di primitive
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 43
del servizioPrimitiva di richiesta Primitiva
di indicazione
Fornitore del servizio
Utentedel servizio
Utentedel servizio
Servizio iniziato dal fornitore
Uso di primitive
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 44
del servizioPrimitiva
di indicazionePrimitiva
di indicazione
Apertura di connessione
(N) - fornitore di servizio
(N+1) - entità (N+1) - entità
(N) - CONNECT
Uso di primitive
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 45
( )
(N) - CONNECT
(N) - CONNECTREQUEST
CONFIRM
INDICATION
RESPONSE
(N) - SAP (N) - SAP
(N) - CONNECT
Trasferimento dati
(N) - fornitoredi servizio
(N+1) - entità (N+1) - entità
(N) - DATA
Uso di primitive
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 46
(N) DATA(N) - DATAREQUEST
INDICATION
(N) - SAP (N) - SAP
Chiusura di connessioneiniziata dall’utente
(N) - fornitore di servizio
(N+1) - entità (N+1) - entità
(N) - DISCONNECT
Uso di primitive
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 47
( )
(N) - DISCONNECTREQUEST
INDICATION
(N) - SAP (N) - SAP
applicazione
presentazione
i
Protocollo di applicazione
Protocollo di presentazione
Protocollo di sessione
applicazione
presentazione
i
Setti strati OSI
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 48
sessione
trasporto
rete
collegamento
fisico
mezzi trasmissivi
Protocollo di trasporto
Protocollo di rete
Protocollo di collegamento
Protocollo di strato fisico
sessione
trasporto
rete
collegamento
fisico
Architetture di protocolli
Pag. 9
ApplicazionePresentazione
ApplicazionePresentazione
•• sistemi terminalisistemi terminali•• sistemi di rilegamento (relay)sistemi di rilegamento (relay)
SISTEMA A RELAY SYSTEM SISTEMA B
Sistemi
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 49
PresentazioneSessioneTrasporto
ReteCollegamento
Fisico
PresentazioneSessioneTrasporto
ReteCollegamento
Fisico
Rete
mezzi trasmissivi
Colleg.Fisico
strati ditrasferimento
strati ditrasferimento
strati diutilizzazione
protocolli di utilizzazione
strati ditrasferimento
Reti pubbliche
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 50
apparecchioterminale
nodo diaccesso
nodo ditransito
sezione di accesso sezione di rete interna
protocolli diaccesso
protocolli direte
Strato 1: fisico• Physical layer:
– fornisce i mezzi meccanici, fisici, funzionali e procedurali per attivare, mantenere e disattivare le connessioni fisicheh il it di ff tt il t f i t d ll
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 51
– ha il compito di effettuare il trasferimento delle cifre binarie scambiate dalle entità di strato di collegamento
– le unità dati sono bit o simboli– definizione di codifiche di linea, connettori, livelli
di tensione
Strato 2: collegamento• Data link layer
– fornisce i mezzi funzionali e procedurali per il trasferimento delle unità dati tra entità di strato rete e per fronteggiare malfunzionamenti dello strato fisico
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 52
strato fisico– funzioni fondamentali:
• rivelazione e recupero degli errori di trasmissione• controllo di flusso• delimitazione delle unità dati
Strato 3: rete• Network layer
– fornisce i mezzi per instaurare, mantenere e abbattere le connessioni di rete tra entità di strato trasportof i i i f i li d li l
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 53
– fornisce i mezzi funzionali e procedurali per lo scambio di informazioni tra entità di strato trasporto
– funzioni fondamentali:• instradamento• controllo di flusso e congestione• tariffazione
Strato 4: trasporto• Transport layer
– fornisce alle entità di strato sessione le connessioni di strato trasporto
– colma le deficienze della qualità di servizio delle i i di t t t
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 54
connessioni di strato rete– ottimizza l’uso del servizio di strato rete– funzioni fondamentali:
• controllo d’errore • controllo di sequenza• controllo di flusso
Architetture di protocolli
Pag. 10
Strato 4: trasporto – è lo strato più basso con significato da estremo a
estremo– esegue la multiplazione e la suddivisione di
connessionipermette la frammentazione di messaggi in
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 55
– permette la frammentazione di messaggi in pacchetti e la loro ricomposizione
Strato 5: sessione• Session layer
– assicura alle entità di presentazione una connessione di sessione
– organizza il colloquio tra le entità di t i
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 56
presentazione– struttura e sincronizza lo scambio di dati in modo
da poterlo sospendere, riprendere e terminare ordinatamente
– maschera le interruzioni del servizio trasporto
Strato 6: presentazione• Presentation layer
– risolve i problemi di compatibilità per quanto riguarda la rappresentazione dei dati da trasferirei l i bl i l ti i ll t f i
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 57
– risolve i problemi relativi alla trasformazione della sintassi dei dati
– può fornire servizi di cifratura delle informazioni
Strato 7: applicazione• Application layer
– fornisce ai processi applicativi i mezzi per accedere all’ambiente OSI
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 58
• Esempi di servizio– trasferimento di file - FTAM– terminale virtuale - VT– posta elettronica - X.400
Esempio• Rete semplicissima
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 59
U 1 N 1 U 2
Esempio• Supponiamo che una (4) - entità debba
comunicare con una (4) - entità remota e seguiamo passo - passo– primitive
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 60
– SDU– PDU
Architetture di protocolli
Pag. 11
Esempio
123
123
12344
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 61
• servizio di strato 3 con connessione• servizio di strato 2 senza connessione• servizio di strato 1 senza connessione
U 1U 1 N 1N 1 U 2U 2
1 1 1
A HX X’
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 62
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
A, HX, X’Esempio
Z
Direttorio
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 63
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-CONNECT.request(H, A, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 64
B
C
I
J
D
E
F
G
AA HHXX X’X’
N-PDU(H, A, VCid’, call request, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 65
BB
CC
II
JJ
DD
EE
FF
GG
A HX X’
A, ZA, HEsempio
Z
Instradamento
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 66
B
C
I
J
D
E
F
G
Architetture di protocolli
Pag. 12
A HX X’
B, DA, ZEsempio
Z
Mapping
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 67
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
DL-DATA.request(D, B, DL-SDU, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 68
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
DL-PDU(D, B, DL-SDU, DL-PCI)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 69
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
C, EB, DEsempio
Z
Mapping
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 70
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
PH-DATA.request(E, C, simbolo)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 71
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 72
B
C
I
J
D
E
F
G
01100111
Architetture di protocolli
Pag. 13
A HX X’
PH-DATA.indication(E, C, simbolo)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 73
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
DL-PDU(D, B, DL-SDU, DL-PCI)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 74
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
DL-DATA.indication(D, B, DL-SDU, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 75
B
C
I
J
D
E
F
G
N-PDU(H, A, VCid’, call request, ...)
A HX X’
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 76
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
Z, HA, HEsempio
Z
Instradamento
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 77
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
F, IZ, HEsempio
Z
Mapping
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 78
B
C
I
J
D
E
F
G
Architetture di protocolli
Pag. 14
A HX X’
N-PDU(H, A, VCid’’, incoming call, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 79
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
DL-DATA.request(I, F, DL-SDU, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 80
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
DL-PDU(I, F, DL-SDU, DL-PCI)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 81
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
G, JF, IEsempio
Z
Mapping
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 82
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
PH-DATA.request(J, G, simbolo)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 83
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 84
B
C
I
J
D
E
F
G
01100111
Architetture di protocolli
Pag. 15
A HX X’
PH-DATA.indication(J, G, simbolo)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 85
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
DL-PDU(I, F, DL-SDU, DL-PCI)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 86
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
DL-DATA.indication(I, F, DL-SDU, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 87
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-PDU(H, A, VCid’’, incoming call, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 88
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-CONNECT.indication(H, A, CEP.id’, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 89
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-CONNECT.response(CEP.id’, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 90
B
C
I
J
D
E
F
G
Architetture di protocolli
Pag. 16
A HX X’
N-PDU(A, H, VCid’’, call accepted, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 91
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-PDU(A, H, VCid’’, call accepted, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 92
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-PDU(A, H, VCid’, call connected, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 93
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-PDU(A, H, VCid’, call connected, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 94
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-CONNECT.confirm(A, H, CEP.id’’, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 95
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
T-PDU(T-PCI, T-SDU)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 96
B
C
I
J
D
E
F
G
Architetture di protocolli
Pag. 17
A HX X’
N-DATA.request(CEP.id’’, N-SDU, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 97
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-DATA.indication(CEP.id’, N-SDU, ...)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 98
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
T-PDU(T-PCI, T-SDU)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 99
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-DISCONNECT.request(CEP.id’)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 100
B
C
I
J
D
E
F
G
A HX X’
N-DISCONNECT.indication(CEP.id’’)
Esempio
Z
ARCHITETTURE DI PROTOCOLLI - 101
B
C
I
J
D
E
F
G