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Aree interne, borghi e centri storici: prospettive di rigenerazione urbana e territoriale TOOK MARCHE-CILENTO 2014-2015 Transfer Of Organised Knowledge PON Governance e Assistenza Tecnica giugno 2015

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Aree interne, borghi e centri storici:

prospettive di rigenerazione urbana e territoriale

TOOK MARCHE-CILENTO 2014-2015Transfer Of Organised Knowledge

PON Governance e Assistenza Tecnica giugno 2015

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Reframe workgroup - TOOK MARCHE-CILENTO giugno 2015 00

www.reframeworkgroup.it

piattaforma culturale e professionale per lo svilupp o del piano/progetto di rigenerazione urbana e territoriale delle aree interne nel mezzogiorno

arch. Francesco Ruoccoarch. Franca Maria Belloarch. Massimiliano Ruggiero

• Urbanistica e Pianificazione;• Bioclimatica & Bioarchitettura• Europrogettazione;• Sismica (ARCALAB).

• Presidio e/è Sviluppo per le Aree Interne vs spopolamento

• E’ possibile un’Agenda urbana per le Aree Interne?

• Pianificazione Urbanistica Comunale, Borghi e Centri Storici

• Riqualificazione Energetica;• Riqualificazione Antisismica;• Rivitalizzazione Funzionale.

• AMBITO DI RIGENERAZIONE• Comunità, Borgo e Centro

Storico.

IX Legislatura – Consiglio Regionale

della Campania

Proposta di Legge “Modifiche alla legge regionale 18 ottobre 2002, n. 26 (Norme ed incentivi per la valorizzazione dei centri storici della Campania e per la catalogazione dei beni ambientali di qualità

paesistica. Modifiche alla legge regionale 19 febbraio 1996, n. 13)” - Reg. Gen. n. 478.

ad iniziativa dei consiglieri

on.li Donato Pica, Rosa D’Amelio e Giulia Abbate

Depositata in data 11 settembre 2013

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Reframe workgroup - TOOK MARCHE-CILENTO giugno 2015 01

Obiettivo : trasferire buone pratiche sulla rigenerazione urbana e territoriale dei “borghi”

Risultato : proposta metodologica di un programma di intervento sui 6 comuni del TOOK Marche-Cilento

Contributo : Aree Interne / Borghi / Centri Storici

1°Fase: Metodologie e buone pratiche

2°Fase: Lineamenti per un programma

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Reframe workgroup - TOOK MARCHE-CILENTO giugno 2015 - Metodologie e buone pratiche 02

il punto di partenza1°°°°FASE

Un’area : il Cilento – Parco Nazionale, Sito Unesco, Area Interna, area marginale rispetto aiconsolidati lineamenti dello sviluppo socio-economico, in spopolamento, condisequilibri ambientali-insediativi, significative potenzialità, capitale istituzionale erelazionale da qualificare.

Un ambito : 6 comuni che intendono condividere un percorso sul tema Turismo Sostenibile eborghi, Piaggine, Rofrano, Morigerati, Casaletto Spartano, Tortorella, Camerota,dai connotati differenziati ma lungo una direttrice costa-entroterra (del«calcare»).

Un progetto in corso : TMC con gemellaggio Cilento-Corinaldo per il trasferimento di buonepratiche su Turismo Sostenibile e Smart Countryside (riconoscimento DPS)

Un tema : buone pratiche di rigenerazione urbana del sistema di borghi

Una finalità generale : riattivare nuova domanda

Un sistema di obiettivi : a) destagionalizzare e qualificare l’offerta turistica;b) integrare il sistema di borghi lungo direttrici costa-entroterra;c) identificare il percorso di ciascun borgo;d) presidiare per sviluppare e viceversa;e) rigenerare il patrimonio edilizio esistente in particolare di valore

storico.

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Reframe workgroup - TOOK MARCHE-CILENTO giugno 2015 - Metodologie e buone pratiche 03

tanto per cominciare

nuovi targets emergenti nelcampo turistico:

es. turisti cinesi : gli 11 miliardi didollari spesi in Europa nel 2013diventeranno 37 entro il 2023. Glihotel europei stanno però investendoin servizi dedicati ai cinesi meno delresto del mondo. Venezia, Milano,Roma e Firenze sono le prime 4destinazioni dell'intera Europa(fonte: InterContinental HotelsGroup, www.ihg.com, Maggio 2015).

Petralia Soprana (PA), sabato 23Maggio 2015, convegno «AlbergoDiffuso: sviluppo di un turismosostenibile nei piccoli ComuniChinese Friendly »:

«L’albergo diffuso oggi rappresental’unica possibilità di sviluppo dei piccolipaesi che possono attivare un turismo noninvasivo all’interno dei centri storici facendodiventare albergo le case vuote (…) LaCina sembra lontana ma è più vicina diquanto crediamo se consideriamo che icinesi sono abituati a spostarsi per lunghetratte. A ciò possiamo aggiungere che iborghi possono dare ai cinesi una cosache le città non possono offrire e cioèl’autenticità ” (Giancarlo Dall’Ara).

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Reframe workgroup - TOOK MARCHE-CILENTO giugno 2015 - Metodologie e buone pratiche 04

scenario attuale: opportunità e criticità

prevalenti CRITICITA’• crisi socio-economica ed spopolamento aree interne;

• segnali di ripresa ma per il Sud persistono condizioni strutturali negative; in particolare in assenza di «ossatura urbana» (Rapporto ISTAT 2015) � che può fare il «locale» in attesa dello Stato?

• assenza di densità di relazioni urbane rende poco competitivi � strategie di inclusione sociale, smart planning, co-gestione dello spazio urbano;

• con l’incedere della globalizzazione il divario Nord-Sud in Italia aumenta (Il Sole 24ore, 26 Apr 2015)

• crisi del settore viario e del governo del rischio idrogeologico;

• indebolimento/indefinizione degli enti intermedi;

• condizione di «stallo» dell’esperienza Parco;

• stagione dei PUC in corso ma a rilento ed in fase critica (Lr 16/2004);

• attualità del tema «aree interne» ma scollegato rispetto ai processi metropolitani (� tripartizione PON CMt – POR CMd– Strategia Aree Interne);

• aumenta il consumo di suolo: la Campania ha raggiunto il 9,8% del suolo totale (Ispra, 2015) � non ci possiamo più permettere i «borghi abbandonati, case vuote e centri storici disabitati»;

• età media crescente rispetto alle nuove tecnologie.

prevalenti OPPORTUNITA’• processo in corso di condivisione interna e gemellaggio

esterno � TMC;

• differenziata offerta turistica potenziale lungo direttrice costa-entroterra basata su identità chiare e differenti (mare-collina, fiume, montagna);

• atteso servizio alta velocità per Sapri;

• strategia nazionale e regionale sulle aree interne �

presidio e/è sviluppo;

• programmazione fondi strutturali 2014-2020 ruolo delle dimensione urbana � quale urbanità?

• processo di riassetto amministrativo in corso (L.56/2014);

• per ridurre il consumo di suolo, ottimizzare il patrimonio esistente, la rigenerazione urbana per qualificare e rilanciare il settore edile;

• Protocollo di Intesa 2014 tra Ance e Parco sulla rigenerazione urbana e bioedilizia (secondo elaborazioni Ance 2014, l’investimento potenziale in Prov SA delle ristrutturazioni è circa 574 Mleuro)

• L’economia collaborativa (sharing economy) per rivitalizzare la città, la comunità, il mercato socio-economico e culturale e per fornire servizi nelle aree carenti (co-housing, co-working,…) � ruolo del supporto tecnologico

• ruolo dei saperi tradizionali ed antichi.

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e’ possibile un’agenda urbana delle Aree Interne?

Ipotesi di lavoro: per un programma di innovazione e qualificazione dell’offerta turistica e socio-economica dell’area TOOK MC, è necessario strutturare il sistema dei borghi lungo la direttrice costa-entroterra:

b

Il sistema dei comuni e dei borghi chepartecipa al progetto TOOK Marche-Cilentosi sviluppa proprio lungo l’areale che è statoclassificato come «ultraperiferico» nellalettura ministeriale delle Aree Interneregionali della Campania.

sperimentare strategie peril rilancio delle Aree Interne

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Reframe workgroup - TOOK MARCHE-CILENTO giugno 2015 - Metodologie e buone pratiche 06

Popolaz 2013ab

Trend 2001-2013 %

Età Media 2014

Tass Natività 2013 %

Densità 2013ab/kmq

N°comp medfamiglia 2013

Reddito Med 2011 €

Piaggine 1.371 -22,5 50,8 +2,2 21,8 2,16 6.988

Rofrano 1.628 -25,6 48,4 +3,1 25,6 2,23 4.200

Tortorella 540 -10,3 49,8 +5,5 15,7 2,07 5.805

CasalettoS 1.442 -13,5 47,7 +4,2 16,6 2,36 4.499

Morigerati 691 -11,3 47,6 +5,8 32,6 2,32 4.423

Camerota 6.774 -0,9 44,0 +7,1 95,9 2,14 5.336

Vallo d Luc 8.659 -1,8 42,9 +6,9 341,9 2,72 9.995

Sapri 6.835 -2,8 44,4 +6,4 481,33 2,38 8.549

Corinaldo 5.082 -1,3 46,9 +7,1 105,1 2,50 11.009

Prov SALE 1.105.485 +3,0 42,2 +8,4 224,5 2,58 7.786

Prov ANCO 479.275 +6,8 45,0 +8,1 247,0 2,35 13.268

Reg CAMP 5.869.965 +3,0 40,6 +9,1 431,7 2,73 7.609

Reg MAR 1.553.138 +6,8 44,9 +8,2 160,2 2,40 12.051

ITALIA 60.782.668 +6,7 43,7 +8,5 201,7 2,35 12.159

di chi e cosa stiamo parlando (fonte: www.comuni-italiani.it)

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articolazione della metodologia: reti e nodi nelle Aree Interne

proposta metodologica:

Agire per Reti : azioni associate per il policentrismo e per superare il comunitarismo chiusoCOLTIVARE VISIONE es. Preliminare di piano intercomunale

Attivare i Nodi della Rete : per garantire fattibilità e attuazione superando esiguità di risorse, puntando alla specializzazione dei nodi nella rete nell’integrazione territorialeAPPROFONDIRE OPERATIVITA’es. Avvisi di manifestazione di interesse per gli operatori a presentare proposte per Programmi Integrati

Integrare:- Riqualificazione energetica- Riqualificazione antisismica- Rivitalizzazione funzionale

da «Linee guida per costruire una Strategia di area-progetto » (DPS nov 2014):

• Assumere una visione di medio (3-5 anni) e lungo periodo(15-20 anni)

• Assumere schema logico rispondendo a domande :

a. Quale la motivazione che induce l’alleanza tra i comunidell’area-progetto?

b. Quali condizioni iniziali e quali attori dell’area?c. Quali le tendenze in atto, in assenza di intervento?d. Quali lo scenario desiderato ed i risultati attesti?e. Quali sono i punti di innesco del cambiamento?f. Quali le azioni per realizzare il cambiamento?

• Individuare bisogni e risorse già disponibili (non potenziali)e dedurne “vie di fuga ”

• Rapportare le vie di fuga a “filiere cognitive ” del territorio,correlando interventi di sviluppo a interventi sul sistema deiservizi essenziali

• Fare leva sulle “forze vive ”, interne ed esterne al territorio.

� motivazioni alla base dell’area perimetrata� natura dei problemi� opzione zero e scenario: attenzione a ciò che già c’è� risultati attesi� indicatori e target� azioni ed agenti� strumenti e risorse� accordo di programma quadro

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articolazione della metodologia: proposta di legge

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articolazione della metodologia: un esempio

possibili sperimentazioni

PUC Vallo della Lucania (PCA int, 2013)adottato con DGC n°193 del 13.11.2013

Perimetro zona A «centro storico»

Aree pubbliche strategiche rinviate a Studio di Fattibilità per Project Financing

Si propone di integrare il piano con la correlazione tra ambiti mediante comparti edificatori, per trasferimento di misure premiali

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Reframe workgroup - TOOK MARCHE-CILENTO giugno 2015 - Metodologie e buone pratiche 10

Con il termine RIGENERAZIONE URBANAsi può intendere un processo e/o una politicadi governo del territorio, attivati o supportatida processi partecipativi e di partenariatopubblico/privato, con oggetto il patrimonioedilizio ed urbanistico esistente ed il correlatosistema di relazioni socio-economiche eculturali. L’obiettivo è garantire lapermanenza, il ripristino o il rinnovamentodelle condizioni di vitalità e sostenibilitàsocio-economica, culturale ed ambientale, diqualità urbana, funzionale e prestazionale,in particolare in termini di dotazione diattrezzature, servizi e infrastrutture, dirisparmio energetico e sicurezza dallavulnerabilità sismica ed idrogeologica.

processo/politica

partecipazione e partenariato pubb/priv

patrimonio edilizio ed urbanistico esistente e correlato sistema di relazioni soc.-econ. e cult.

permanenza, ripristino o rinnovamento di condizioni

vitalità/sostenibilità

qualità urbana, funzionale e prestazionale

rigenerazione urbana: una possibile definizione

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una possibile classificazione delle politiche e pratiche di rigenerazione di borghi e centri storici

prevalenza TATTICAazione nel breve-medio periodo e principalmente sul singolo nodo :

• Promuovere un evento o happening• Pratiche di uso temporaneo (es. PopUp Lab)

• Adozione di spazi da riqualificare anche mediante sponsorizzazione

• Riuso di immobili dismessi o sfitti• Esperienze di co-gestione di spazi

(es. Firenze Hub)

• Workshop «residenziale» (es. Next Rieti, E-colonia, …)

• Esperienze di «narrazione di altra urbanità» coinvolgendo su di un determinato luogo o tema più attori (esperti, ricercatori, artisti, artigiani, makers, ..)

making city

prevalenza STRATEGICAazione nel medio-lungo periodo capace di coinvolgere la rete :

• Il ruolo del sistema di valori: Ecovillaggio di Torri Superiore (IM)

• Integrare il resto del centro storico con la parte destinata all’ospitalità: Albergo diffuso Borgo Tufi di Castel del Giudice (IS)

• Il sistema di borghi: Albergo diffuso del Parco delle Madonie

• L’acquisizione dell’intero borgo e lo sviluppo immobiliare: Castello di Postignano, Sellano (PG)

• Nuova residenza a Lecce nei Marsi (AQ)• Brand e borghi: il borgo del benessere di

Riccia (CB)

building city

attivare un processo

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buone pratiche prevalentemente TATTICHEuso temporaneo dei fondi sfitti - Pop Up Lab (Toscana)

fonti: www.popuplab.itPOP UP Lab è un laboratorio di sperimentazione di nuove praticheche lancia una sfida allo svuotamento del centro storico e alla suaimmagine simbolo: la saracinesca abbassata . Per farlo mette inatto un esperimento sociale e culturale: dare nuova vita alla cittàinvitando chi ha una idea interessante a utilizzaretemporaneamente uno dei tanti fondi chiusi del centrostorico . L’iniziativa sfrutta la creatività e l’inventiva di tutte lerisorse sociali: il Comune ed i privati mettono a disposizione glispazi. Tramite una call for ideas , i cittadini mettono in campo leidee e la volontà di tradurle in realtà.Si presenta il caso di Empoli (Firenze, Toscana), cittadina di circa48.000 abitanti.

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buone pratiche prevalentemente TATTICHEuso temporaneo dei fondi sfitti - Pop Up Lab (Toscana)

metodologia e caratteristichea. azione congiunta tra Associazione Pop Up,

comune o comuni, Autorità Regionale per laPartecipazione;

b. tentativo di «riaprire» i centri storici dellecittadine, spesso spopolati per la forza attrattivadei centri commerciali «non naturali» sorti lungole arterie esterne;

c. si individuano i fondi sfitti ed i proprietaridisponibili, prospettando loro promozione dellocale e/o vantaggi fiscali e/o contributi e/o fondiper ritinteggiare il locale prima dell’inserimentotemporaneo;

d. il Comune assume il ruolo di garante e difacilitatore tra domanda ed offerta di spazi;

e. contributi dalla Regione Toscana e dall’AutoritàRegionale per la Partecipazione (Lr 46/2013);

f. Call for Ideas diretta a sollecitare la domanda dispazi per usi temporanei anche in co-gestioneper vendita prodotti, dimostrazioni artigianali,innovazione sociale, promozione di esperienze ecapacità, laboratori ed imprenditoria giovanile;

g. la Call è articolata in modo da promuovereattività ed usi che garantiscano vitalità sociale eculturale, agendo in maniera durevole;

h. significativo ruolo della comunicazione, delmarketing e della condivisione sociale.

Associazione

Pop Up

Comune

Autorità Regionale per la Partec.

Conoscenza ed

individuazione

dei fondi sfitti

e proprietari

disponibili

CALL FOR IDEAS CALL FOR IDEAS CALL FOR IDEAS CALL FOR IDEAS

avviso di

manifestazione di

interesse x attività

che intendono

insediarsi

organizzazione, comunicazione, organizzazione, comunicazione, organizzazione, comunicazione, organizzazione, comunicazione,

promozione, apertura, eventi promozione, apertura, eventi promozione, apertura, eventi promozione, apertura, eventi

e trasferimento in altro comunee trasferimento in altro comunee trasferimento in altro comunee trasferimento in altro comune

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buone pratiche prevalentemente TATTICHEuso temporaneo dei fondi sfitti - Pop Up Lab (Toscana)

Pop Up Lab

ad Empoli dicembre

2014

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buone pratiche prevalentemente TATTICHEuso temporaneo dei fondi sfitti - Pop Up Lab (Toscana)

dove si decide di aprire e dove no. perché?

l’importanza dell’esempio

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buone pratiche prevalentemente TATTICHEuso temporaneo dei fondi sfitti - Pop Up Lab (Toscana)

Riaprire la città per rivitalizzare ilcentro storico. Co-gestire gli spazisfitti attraverso l’integrazione trasaperi, prodotti, mestieri e attività.

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buone pratiche prevalentemente TATTICHEuso temporaneo dei fondi sfitti - Pop Up Lab (Toscana)

artigiani, creatività,socialità, arte, …non basta?

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dalla sperimentazione all’innovazione normativa ed operativa

Con Del.C.C. n°25 del 2 Aprile 2015 si èapprovato il Regolamento Urbanistico2015 del Comune di Firenze disciplinanteinsieme al Piano Strutturale 2010 l’assettodel territorio comunale (art. 17 LUR 1/2005):

“Introduciamo una norma che risponde alleesigenze della città e dei giovani in questafase così difficile. Consentiamo ai giovani diutilizzare in modo temporaneo gli immobilidismessi, superando le destinazioniurbanistiche permanenti. Questopermetterà a loro di avviare attivitàovviamente con destinazioni in formasperimentale e ai padroni di casa diacquisire risorse che ne consentano ilmantenimento. Una misura che serveanche alla città per continuare a crescereed evolversi” (Assessore alle Politiche del Territoriodel Comune di Firenze E. Meucci)

buone pratiche prevalentemente TATTICHEuso temporaneo dei fondi sfitti - Pop Up Lab (Toscana)

numeri ed esiti

• nel caso di Empoli si registrano circa17 spazi rimessi in gioco cometemporary shops e circa 40 attività chehanno risposto al bando.

• inizialmente i giorni dell’evento sonostati 3, ma alcune attività hanno decisodi rimanere almeno fino a 30 giorni.

• si sono sviluppati rapporti tra attività eproprietari anche oltre l’esperienzaPop Up.

• il progetto Pop Up inaugurato aCastelfranco di Sotto e proseguito poiad Empoli, ha quindi coinvolto altri 4comuni ed altri stanno valutando dipartecipare.

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buone pratiche prevalentemente TATTICHEuso temporaneo dei fondi sfitti - Pop Up Lab (Toscana)

suggerimenti

1. rigenerare il senso di comunità prima ditutto;

2. il centro storico come specchiodell’intero territorio sociale, culturaleed imprenditoriale;

3. conoscere il patrimonio ediliziodismesso o sfitto � ruolo strategicodegli agenti immobiliari e degliamministratori di condominio;

4. integrare usi, integrare spazi;5. un progetto semplice , chiaro ed

efficace, motivo delle facile replicabilità;6. il comune o i consorzi tra commercianti

devono assumere capacità e visionegestionali e manageriali (TCM);

7. il comune si frappone tra domanda edofferta rendendo più fluidi gli accordi;

8. agire anche contemporaneamente trapiù luoghi, più centri, più comuni ;

9. cercare la «scintilla ».

valutazione: elementi positivi

• metodologia semplice e facilmentegestibile, quindi traducibile in modello daapplicare anche in altro comune ovveropossibilità di agire contemporaneamente supiù comuni;

• costruzione rete tra comuni credibile ;• ruolo attivo del Comune nel correlare

domanda ed offerta di spazi.

valutazione: elementi critici

• ruolo determinante della filieraistituzionale , fino alla Regione, chefinanzia e supporta l’esperienza;

• la promozione di usi temporanei in immobilidel centro storico non garantisce circa ladisponibilità e l’efficacia dell’azionemanutentiva a lungo termine (es.prestazioni energetiche ed antisismiche deimanufatti).

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fra TATTICA e STRATEGIA

come fare in assenza di una forte e credibile filier a istituzionale?

Per esempio agendo attraverso l’Economia collaborativa (Sharing Economy ) e cooperativa

� es. COOPERATIVE DI COMUNITA’ (da un’idea-progetto di Legacoop lanciata a fine 2010)http://www.legacoop.coop/cooperative-di-comunita

- implementazione del principio di sussidiarietà nei piccoli comuni, in particolare nei luoghi marginali , conservizi essenziali in crisi per il decremento dell’impegno pubblico e spesso non appetibili per l’investimentoda parte dei privati � come fare senza profitto garantito ?

- si costruisce una rete tra cittadini riuniti in forma cooperativa volta ad agire per il mantenimento erafforzamento della vitalità di una comunità , spesso soggetta a processi di invecchiamento,spopolamento, abbandono, per creare un modello di mutualità innovativo rispetto alla pratica degli attoritradizionali, pubblici e privati;

- la cooperativa di comunità è una realtà cooperativa dove i soci cittadini potranno assumere la qualità disoci utenti , cioè coloro che fruiranno dei servizi che la cooperativa stessa eroga e /o di soci lavoratori ,coloro che per capacità professionale e lavorativa tali beni e servizi li producono;

- l’obiettivo della cooperativa di comunità è creare una forma sociale ed imprenditoriale adeguata ailuoghi, alle comunità che li abitano ed ai valori da essi custoditi e, pertanto, sono generalmente deditead attività agricole ed artigianali, a servizi ambientali e filiera delle energie rinnovabili, escursionismo,turismo sostenibile ed inclusivo, ad attività manutentive, a fornire servizi essenziali (istruzione, trasporti,negozi di vicinato, sanità e servizi socio-assistenziali), a rispondere alle crisi occupazionali e socio-culturalid’area.

- attori coinvolti : Legacoop e CoopFond (Fondo per investire in progetti di economica cooperativa); Comuni;Anci; Protocolli di intesa con Borghi Autentici, Federlegno Arredo, WWF, Legambiente.

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Reframe workgroup - TOOK MARCHE-CILENTO giugno 2015 - Metodologie e buone pratiche 20

fra TATTICA e STRATEGIA

quali strumenti possibili ?

Es. art. 24 e 26 DL «Sblocca Italia» n °°°°133/2014, convertito dalla Legge n °°°°164/2014

Articolo 24.(Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali

in materia di tutela e valorizzazione del territorio)

1. I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi suprogetti presentati da cittadini singoli o associati , purché individuati in relazione al territorio dariqualificare . Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi,piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale,di aree e beni immobili inutilizzati , e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territoriourbano o extraurbano . In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberareriduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per unperiodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'eserciziosussidiario dell'attività posta in essere . Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità dicittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.

Articolo 26.(Misure urgenti per la valorizzazione degli immobili pubblici inutilizzati)

1. In considerazione (…), l'accordo di programma di cui al D.Lgs. 267/2000, avente ad oggetto il recuperodi immobili non utilizzati del patrimonio immobiliare pubblico, costituisce variante urbanistica . Alloscopo di individuare i contenuti dell'accordo di programma, il Comune , (…), presenta una proposta direcupero dell'immobile anche attraverso il cambio di destinazione d'uso all'Agenzia del demanio, che ètenuta a valutarla, entro 30 giorni dalla ricezione della stessa, salvo opponga diversa ipotesi di utilizzofinanziata o in corso di finanziamento, di valorizzazione o di alienazione. (con priorità per gli interventi perERP che riducono il disagio abitativo nonché immobili da destinare ad autorecupero per cooperative, ndr)