arnheim, la teoria dell'espressione nella gestalt
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La teorla dell'espressluue ucllamblto
della Gestalt
di Rudol] Arnlieint
II; \I(VARD UNIVEIt:SlTY
Milano, Bompiani, 1970
Che casu vogliumo dire e s . .rt uuncme con it tcnnine .4espres-
sione", equal
eh t ganuna di :.ie,llifiLlli ch e .:sso ricopre? A I
giorno d'oggi no n esistc alcuna deliuizione chc sia gcncralmcnte
accettatu. Pe r chiurire do che si iuicnde COli .. espressione" nelle
p ro ssim e pa gin e SOIlO percio neccssarie due precisazion i: in pri-
mo Iuogo, indicarc il tipo di stimolo perceuivo che (; in gioco
nel fenomeno considcr.uo: in sccondo luogo, i\ gcnere Ji pro-
cesso mentalc 0 1 1 qu.rlc l: dovuta l'esistcnzn del Ienomeno stesso.
Questa dclimituzione del campo di studio ci port era a scoprire
che la gamma degli ogg~tli pcrceuivi du: implic.mo l'esprcssione,
d al pu nto Ji vista ddl.1 ieoria clell« Ccsralr, C iuaspcunuuucmc
vasta, e a defin ire l'esprcssione come il prodot hI di varie pro-
prieta percerrive tr,ISClIJ";Il~ u s ou ov al uu ue &1 alrrc correuti.
1) Consideriamo il prime Ji qllc:.ti due pun ti. N I."II 'usu 1:01'-
rente, it termine .. espressione ' si riierisce Ioud.uncntalmcutc .1
mani fe st uz io ni c om p or tu rn cn tu li lk!!.1 personali ti l umana, S i puo
dire esprcssivo il 1IIo..Jos ia < I i "pp'll'il'c che di agir~ del corpo
urnano. LI Ioruu 1I lc proporzion i del VUllO e dd!c muui, le lell-
sioni c il riuno delle uzion i m uscolari, l'an ..latura, i ge~ti e ului
movimcnri possono costituire oggcui di osservazione. Oggi ino l-
ire si ununette comuncmcnte che l'c sprc ssio ne \,a lla O Il di lU delle
osservazioni riguardarui i! piano curporeo, L~ "recnichc pro-
ie tti vc " u til iz za no dr~!ticnraucristici sull'am bicntc, e reuzioni aJ
esso, 1 1 m od o in cui IIIl inclividuo si veSIC, il m odo in cui tieue
la SlI., stanza, usa ;1 linguaggio , I. . penna, i\ penncllo; e cosl
pure icolori, ifillri e il gcnerc di occupazioni che prclerisce: il
significate clie cgli auribuisce a deteruiin.ue im m ug in i, m elo dic II
In:
Documenti sulla
della forma
Henle
psicologia
a cura di Mary
Rlprodouo con il PCllIIC»U ddt a "Psycbologic . .1 Rcyh:w", vol, 56, n. 3.19-1,) .
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1 1I;1(.:hied'inchiosrro, lu storia che Ia recirure ai suoi fantocci, . . di ,•.1 sua mterprcrazione I una pane drumrnatica; queste e ahre
nurnerose manifestazioni possono essere chiamate ..espressive", in
'lu .J nto p en n~ tto n? di raggiungere conclusion! circa la personalira
o J ! morn en ta ne o sta re d 'u nim o dell'individuo. G li p sic olog i d ella
Gc~ t il lt .cs~endono it campo del fenomcni espressivi al di I a di
quesro lim ite. Per m otivi che ora discutercm o cssi ritengono cheI'csprcssionc r iguardi anche og getti in an irru ui, c om e m on ta gn e,nuvole, sirene e macchine.
. 2 ) S (;tbilile Ie possibili fon ti dell'espressione, occorre indicare
rl ~roecsso mentale ch e dol luogo al f en om cn o. S ec on do la psico-!Llgl;I delL! Gestah le vurie esperienze che so no com unem enre
d.issifieatc C om e "percczion c di espressione" so n o provocate da
1I~1( e rt o. 1 lt !l ll cr o d i p roc e ss i p si co log ic i, iq uali d ov reb bero essered l: fe re IlZ I :1 I1 l 'u no d al l' al .l ro s u] p ia no teoretico, Akune di que-
MI: e sp cn en ze so no p arz la lm cn te 0 com pletam cnte basate su una
cLllloseel.lzlI ucqu is i t a cmp lr ic amcnre. La scm pI i ce o s se rvaz io ne dim?hl: srgarcue fumate a meta in un portacenere non suggeri-('cube akun rupporro con 1 0 1 tensione nervosa a un visitutorep ll lv l: ll ic n ll : d u lin pianetu abiuuo da genre che non Iuma. Le
p :l l0 1 e V I VA GUERRA e V IVA DON PI0* tracciate sui m urid l U I~ villa gg io Ita lia no r iv ele ra nn o Ia m en tu li ta d eg li abitanti solo
.1 dll ~a che esse rendono ornaggio a un carnpione ciclista e alparroco del villaggio. A i fini che ci proponiam o in queste pagine" _I II' . 0 ,
; .us~ ue espenenza passata per l'in terpretazione delle osserva-Z !U I\I perceuive verra escluso dal cam po dell'espression e, e rife-n to so lu uu o " I I " ps ico log ia dd l'npprcnd imento .
, . CI occupcrem o s~ ltan:o di quei casi in cui, secondo la psico-.uglOl dcll;! ~estnlt,. I d at i s en so ri a li irn plican o un n ucleo espres-
~I\,O, ~ ·h ee di p er s e s ~c ss o e vid en te su l p iano pe rc e tt iv o , Il modo
In CUI una persona nene le labbra serrate, alza la voce, ucca-
le~ la la testa di un bambino, 0 carnmina in modo esitante im -
p lI cil f .llto .r i i. q u ali, s i a fle rr na , p os so no e sse re in te si d ir etr am en te
fl~ 1 l ow ~ lgl1 lfic ato tram ite la se rn plice in tro spe zion e. I m om cn ti
~I 9u~s.la esprcssione ,~ ire.tt:l non si lim itano agli aspetti e al-I ,IIII.VIta corporca dellmdlvlduo stesso, rna possono inerire an-ehe. III un certo gen ere di m ateria le "proicttivo" com e nel rosso
~cm ;l.~te de,l, vestito prediletto di una donna, 0 n e! c ar atte reclllozlOnale della m uslca che essa prcferisce. S i afIerm a, oltre
• In j tJI iano ncl tc~to.
a cio, che unche gli ogger ti inauimati sono Iunti di espressionedireua. L'uggressiva scarica di un Iu lm in e 0 il disicnsivo riuno
delhi pioggia colpiscono l'osscrvatore co n qualita PI:l"l'~ll~Ve che,secondo h I psicologia d elb G estalt, debbono cssere dlsll~l~e Sll~
piano teorico da cil) che l'osservatore sa circa Iii nil ll l~·a IISlc.1di
questi evcnti, S i a ssume comunque che p~·al ieilmell~e. III IlIl~C lc
esperienze concrete si combinano Iauori II I entrambi I geucrr,
Procedimenti c risultati, - Che cos'e l'espression c, c com e puo
I'osservatore sperimemarla? P er m ezzo e li quali Iauori perceuivi,
e in quale m odo le conligurazioni di stim ,?li P :ll~ lIl:i1 no. (~lIcst\!espcrienze in uno spctuuore? Durante. g,1 UIt."1l1 vcnucmqueanni 0 gi u di Ii num crose riccrche spcrirncn tuli son o S late de-, ) . ..dicate iii Icnomeui tid!.! esprcssion e, m u a quun tu pare non SI crnai cercato di risponderc alle nostre domande. Limitate com'era-
n o O Ilrapporto fm le ll11 11blita di comportarnento . . I i u na p er so na
e do che accade in lei sul piano psicologico, tuli riccrche si con-
centrarono su un preble IIIu, indubbiam ente im porrantc: in quale
rn isu ra de gli osscrv ato ri, alle na ti. 0 men ?, p an ic ol: lI" Ille nte s e.h :-zionati oppure di cilpacilil n orm uli, son o In grudo til ouenerc 111-
Ionnazioni validc suI rem poruneo statu d'anim o di una persona,o della sua costituzionc psichica perm ancntc, sulb base dell'us-
scrvazione del suo v olto , d ella v oce , de ll'a uda tura , d ella scrittu ra,
ecc.?Cia vale per i vari espcrim crui condoui con lot tecnica dd-
l 'accoppi.uncnro t" m atdlin g") ad cg uau un cn re ria ssu rui da l \x ro u~ ~-worth (2-1, I'P. 242·256) c da A llport e V ernon (1, pp. 3·20). SI·
m ilm ente nel cam po delle tecniche proicttive gli psicologi hannacercato le correlazioni fril i truui di personalita c le reazioni a
stimoli ambientali. Quasi sem pre questi stim oli implicano fat-
tori del genere di quelli consider,ui ill q uesto stu dio . T uua via ,
alrneno fino ad ora, si C discusso ben poco in m odo esplicito circa
il perdu! e iI c om e de term in ate pc rce zio ni pro vo cun u le rea.d~lIli
o sse rva te. V i 50110 prove chc C l 'i nt er a s tr uu ur a d e l v olto , p iu t-ro sro c he la so rn rn a de lle su e pu rti, a d etcrrn in ure l'e sp rc ssion e (2).
M ;I a quale strutturu de l volto c le gata og ni p artico lure e spre s-sione, e perche? Nel lest di R orschach le reazioni ripiche al
colore son o prohabilm cute basil te suIl'espression c. M 'I perch~ gli
atteggiam en ti cm olivi son o legilli 0 1 1 . colore, piU llosto d~e :lIlaform a? E rn est G . S chachtc:1 ha com pllllO lin bvOl"o cia plonlcrein q ue:;t\) c am po, rill:v illld o, p l:r e sem pio , ch e Ie l"isp osle ;Ii c olo ri
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e quelle, aIle, ~sperien~e ~lffettive sono caratterizzate entrambe
d~ una ncetnvna passiva (19), Nel complesso pero a domand
di ques~o genere si e risposto Iinora con affermazioni tcorich:
sornmane e scarsarnente Iondate.
.. ~cr, quant? rig~arda, gl,i studi rig~ardnnti l'ubiIita degli os-
s~rV,\to~I, a pnma ~lsta Slpvela, u~ cunoso contrasto. Un gruppo
d: sperunentatorr nporta infatti risulrati essenzialmente negativi,
~fIn al~ro grup,Po, compos, to. so~rattutt~ da psicologi gestaltisti,
a, erma che gli osser~atorl giudicando ritratti, scritti e materiale
~1 questa ge~ere ragglUng~no una proporzione di risultati positivi
ch~ non puo essere considerata come casu ale, Dagli studi del
pnrno gruppo ,sono sl_ate tr:ltte generalizzazioni pessimistiche. 11
proble,m:l, ~Icll espressrone e trattato talvolta con quella rude
insensibilita ~he carat~crizzo Ie prime aflermazioni dei comporta-
~ncn~isti sull, mtrospezrone. E questo atteggiamento non ha inco-
rnggt.ito b ncerca,
II principale, motivo del contrasto tra j risultati menzionati
v~ c~rcato n,el dillerente modo di aflronrare il problema, Gli stu-
d~o,sl d~1 pnmo ~ruppo si chiedevano: con quale grado di vall-
olta puo ,esser: I~t~rpretala l'espressione della persona comune,
oPl~ure, 0 1 u~ ~ndlvl,duo ~celto a caso in un gruppo particolare?
In altri termlI~I, essi o~dlcavano la lora attenzione alJ'importante
p,roblema prance rela~lvo ~I gr~do. di attendibilita che l'espres-
~lOne p,ossiede nella vita di og~u giorno. Gli psicologi della Ge-
5t,alt, ~ altra parte, adottarono II comune procedimento scientifico
di punficar~ con ,Ia massirna accuratezza possibile il fenomeno in
esam~. Essl studiarono Ie. condizioni ottimali per I'osservazione;e COSIuna gran parte del loro sforzi fu spesa nel selezionare e
comporre gruppi di campioni i quali promettevano di dimo-strare l'esp!essione in modo evidente e vigoroso (2, p. 8).
Accenniamo ad alcuni fattori che possono spiegare i risultati
spesso deludentl ottenuti con materiale scelto a caso.
a) L'osservazione quotidiana suggerisce che Ie modalita strut-
turali del carattere, del temperamento e dell'umore non sl mani-
~est.a~o ~on eguale chiarezza in tutte le persone, Mentre aleuni
md~v.dul s~no. aece~1tuata~en~e de~re5si 0 sollevati , fort i 0 de-
bolt, ~rmont?s! 0. di~a~mo~lOs" caldi 0 freddi, altri ci colpisconocome l~defin1t:, tlepld~, ~uldi. Qualunque sia la precisa natura di
questa .mdefi!l1Lez;a, C! ~I a.ttende che i corrispondenti aspetti delvolt~, Igesti, gli scrim siano eguaimente vaghi nella forma e
percio nell'espressione, Quando si esamina rnateriale di questo
gencre ci si rende conto in alcuni casi che Ie caratteristiche
, I I' .stl'Utturali decisive non so no delineate nettamente. n a tr1 casr
fattori di per se ben dcliniti si compongono in un insieme eh~
non manifcsta ne armenia ne conllitto, rna una mancanza di
unita 0 di legarni che rende i1 ~utt? priyo ,di ,~igl1i~icato! inespres-
sivo. Si possono trovare escmpi evidenri ~I. CIOne, l volt~ ~ttc!lUt1,
per scopi sperimentali, mediante composlzlone di part! indipen-
denti. Se gli osservatori riescono comunque ad. affrontare .c~n
successo un materiale di questa genere, CI0 nvvicnc presumibil-
mente pcrche essi indovinano che cosa ci si propene di signi-
f icare con queste situazioni art if iciali , piuttosto che per aver spe-
rimentato un'espressione viva.b) La presenza della macchina fotografica del ri~rattista tcn~e
a pamlizzare l'espressione e li una persona: q~csta diventa conscia
di se inibita e spesso manilesta una posa innaturale.c) Le fot~grafie istantanC!c sono fasi mon~entanee isolate da
un processo temporale e da un contesto spaziale. Qua1che volta
esse sono fortemente esprcssive. e mppresentllnO in grade eleva to
l'unita da cui sono tratte: rna frequentcmente do non si verifica.
Inoltre I'angolo dal quale lu f(~to e s.cat~ata! l'etletto L!dl'illu~l_i-
nazionc sulla forma, la resa del valori di chiarezza e d. tonalita,
e cOSI pure le modificazioni dovute a1 ritocco, cO,stituiscono tutti
fattori che impediscono di accctlare una foto istantanca come
una immagine Iedele valida.d) Se, ai Iini degli esperimenti col sistema. dcll'a~co~pia:
mente si combine a cnso un certo numero di camplont, si
POSS01;O vcrif icare somiglianze acddcntali deU'espressione, ch~ ren-
deranno difIicile la distinzione, anche se ogru elernento risulta
ben definito di per se, Altri motivi che spiegano In mancanza di
risu1tati coerenti sono discussi da Wolff (23, P- 7)1 . ,In conclusione. sembra che il riconoscimento dell'espresslOne
I Poiche non vi c alcun motive per ritcn~re che ogni f~tografia ri-
produca Ie carat1crist iche csscnzial i dcU'espresslOne, sarebbe I l~lt :n:ssant~sapere con quale criterio sono state scelte le ,fotog~abc per,!1 test tilSzondi (18), Se e vero che il test nella sua mte~rlta, mira ~ ~tabll!r~ le n:a:zioni dc:gli individui II Iwrsonalidl di omosessuah. di as~asslJll sadici, ecc. 51
pongono due domandc. 1) Vi e una completa corrcl~z lonc fra '1ueste maonifestazioni patologichc e certe struuure di personalita ben del!lleate? 2)Queste ultimc sono espresse adeguatamente nelle Iotografie? QUCStl problemlsi POSSOIIO pero evil are, se it test e inteso sell lpheen~ente cm~c ~n ~nezz?per studiare lc reaz ioui de ,?li. individui a. una determina ta sene di ntratu,
indipendcntemenlC d,lH" ongl llc dl quCSII,
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sia S !uto p rovuto a llen ~ibile e v alido solo in co ndizion i ottim ali.
Pl!~ II volto, la voce! 1 gesti, gli scriui ecc. di persone com uni
risulrari se rn bran o m ~ece m en o positiv i. T utta via, per stabilir~
questo. Iatto c ?n s u. {f ic le n te ~ o nd a te zz a, si dovranno ridurre gli
o sta co li c he 51 aggiungono 11 1 seguito a lle in adatte c on dizio ni
spcrimentali.
probabilita a priori che anche il lo ro riconoscim Cll1O 51.\ allo
stesso modo divenrato isrinrivo."
Secondo la concezione di D arw in irapport! fr a il comporta-' \
menta espressivo corporeo c it co ~risp on de!ll.c .ltteg giam en .to .psi: .chico e puramcnte casuale. I gesu espressivi el"<11100 residui di
ab itlldini che in origine aveva no un a fun zio ne,. oppure erano
dovuti "all'azione di reHa del sistema nervoso". Egti non vide
alcun nesso interno Ira u na p .m ic ol4 ?l'e m o da lit a di comporta-
menio muscolare e it corrlspondentc state d'animo.S econdo una vurianre della teoriu a ss oc ia ziu nis tic a i g iu diz i
sull' espressione sana basati S ll stereotlpi. Da questo punto divista I'in te rp re t.lz io ne n on si basa su cia ch~ risu!~ a lblla pene:tra zio ne iru ultiv a sp on ta ne a 0 d all'o ss erv az tO l1 e ripctuta, bensi
su convcnzioni che noi ucceuiamo bdl'c Iaue dal uostro gruppOsociale, Ci C st:\to dctto che i nasi uquilini sono indici di coraggio
e che le lubbra sporgcnti manifestano sensualiru. I so.ste~ill~r!
della teoria genemlml.!nle danno pe r sconiato ch ~ quest: glllllizi
sono sbagliati, nel senso chc I ' info l 'l l1a ; lio ll e non [omlata su e~pc-rienze di prima mano non puo essere acceuutu come vulidu.
II pericolo in dT clti n on stu n e ll 'o ri gi ne s oc ia le della informa-
zione. Cia che conta c che Ia genre comunc ha b ienclcnzu .Illacqllisirc concerti struuunui in m odo semplicc Sl!lla b ils: J i .proVI. !
insufficicnti, che pllssono esscre iraui da espcrt~n.zc di p~'Jlna ?J i S l.! co nJ '1 mano, e a l lI an te n cr e questi concetu nnmuuru a JI-
spetto di Iaui che li contntddicono. Scbbene do possu cssere
con vin cen tc per m oltc va lutozio nl un ilate rali 0 in tl.!n llllen te sba -
gliate d i in div idui 0 gruppi, l'l.!sisten za de gli ste reotipi n on spicga
l'oriaine dei g iudiz! lisiogn om ici. S e questi giudizi parton o dallatr ad fz io nc , q ua l e l'o rig in c d ella tra diz io ne ? E ss i S O Il< ~g ~u sli ?s ba glia ti? A n ch e se spesso m ale applic ate, Ie interprctaztcm trudi-
zionali del f isico e del compol 'tamento posscno tuttavra essere
Iondate su un a prolonda o ss er va zio ne . I n ellett i, forse esse sono
cosl tenaci perche sono ah reuunto vere,
L'empatia. _ La teoria l lel l 'cmpa~i~ manrlenc u na p o~ ~z io ne
inrerrn edia Iru it pUIIIO di vista rrad izionale c un altro pili mo-
d em o. Q uc sta teoria vicne spesso Iormulata COIllI! scmplice esten-
sione di ' lu e ll a a s so c ia z io n is ti ca , e considerate come particolar-
m en te a da na a H \: sp rl.! ssio nc < .Iio gg ctli in an im ari. Q ua nd o g u,u dole colonne di un tcm pio io conosco, in base all'esperienz.\ pas-
T t ? o~i t: . a ss .o c it l' l. io l li s ti c ht : - Che cosa melle l'osservatore in
~raJo JI giudicare l'espr~ ssion e? L a teoria tradizion ale, tra rn an -
c.II.~ a lL t . n? s t~ a generazrone senza treppe discussioni, e basata
sull ;lssocla ~lO lllsn ~o . N el suo saggio sulla vision e, B erk eley (4par. 65) .dbcu te II m odo in cui un indiv iduo appare vergognos~l) arrabbiato agli occhi di un altro .
"quc~te passioni sono invisibili di per sc stesse: esse so no
t~ tt'~ VIU introdotte dull'occh io insiem e con i colo ri e le altera-zrom del volto: questi sono I 'immediaro oggeuo d i v isio ne e
conno tano 'lucile sem plicernen te perche si c osservato che lea ~c ?m pa gn an u. ~ cn zu [a le espcrienza no i non sarernmo in g rado
JI I Jl t~ rp rc ta re I I r ?,s so rc c om e un segno Ji vcrgogna, piuttosto
c he d i c on tc nte zz a.
T •Darw in, nel. suo libro sull'espressione delle emozioni, de -
u.leo alcune ~ ag l~ e a llo . stesso problema (7, 1'1'. 356-359). Egli
ruenne che 1 1 nconoscimento dell'espressione fosse istin tivo 0
appreso, "I b.a~b ini, senza dubb io, irnpareranno presto i m ovi-
menu esprCSS IV I n elle persone p ili anzianc a uorno a lora allo
s te ss .~ m~ d o i~ cu i ~Ii an i~ali im parano 'lucile deg li uom ini", e
pn :clsam ~n t~ .. associa ndo II tra ttam en to b uon o 0 cattivo con Ie
nost!"e aZlOm •
. "Ino ltre, qua~do un bambino piange 0 ride, egli sa su di unPI:1Il0 generale CU ) che sta facendo e do che prova; tanto che
~h. b~st~rebbc un. li~ ve e s~ rc i~ io d ella ragione per capire che
~OS;l :1. p I: II l? e rc . e ~ l r lJ er ~ ~ lg l1 1 li c? n o n e gl i altri. M O l il problemae , q uc st <? 1 nostri bambini acquistano lu loro conoscenza del-! ,e sp re ~ S I? n e s ol t an to med ia n te l 'esperienza, tramite il potere del-
l a sso .c lilz lo ne .e . de lla ra gio ne ? P oic he la maggior parte dei m ovi-m e nu , :s pr es siv i ? c y e .e sse re g ra du alm en te a cq uisita , d iv en ta nd o
s uc ce ss rv am e nte is tm n va , sembra sussistcre un certo grade di
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SJ1,I, il. genere di pressione e contropressione meccanica che si
detcnnina ~clla .co~onna.. Similmente dall'esperienza passata io
so come rm sennrei se m r trovassi al posto della colonnu e se
~Iuel!e.for~~ agissero s~pra il mio corpo ed entro a esso. Io pro-
l~llO 1 miei sc?tlme~t1 nella colonna e mediante questa anima-zrone le conferisco 1 esprcssione.
Lipps, che sviluppo la teoria, :tffermo che l'empatia c basata
sull'associazione (16, p. -t34). Egli dice anche, in cllctti che il
~cl~ere di associa~ionc in gioco pone in rapporto "due cosc unite
msierne, 0 combinate, con necessita, essendo l'una immcdiuta-
mente .d~It., nell'altra e con I'altra". Ma sembra che egli abbiaconccpuo qllest.~ nec~ssita. internu come una connessione pura-
mente ca~.u•.de; infat ti , SU~ItO dopo l'aflermazione riportata, cgli
neg.1 esp.rcuamcnte che 1 1 rapporto Ira l'espressione corporea
dc!1a rabbi a e l'esperienza psichica che l'individuo ha di essa si
poss~ dc~criver~ come una ..ussociazione di somiglianza, identi ta ,
cornspon~cn~a (p. 435). Come Darwin, Lipps non vide alcun
f:lpportO mtrinseco fra Ie modalira di apparenza sul piano percet-
t!.vo e Ie forzc fisich~ ~ psicologiche "al di sotto" di esse. Egli
vide perc una somiglianza srrutturale Ira le Iorze fisiche e
quelle psicologiche sotto n lr ri a sp ct ti , Dopo aver discusso sulle
Io rz e m ecc an ic he , la cui esistenza in un oggetto inanimuto c de-
dotta dall'osservatore tramite l'espericnza passatu, Lipps conti-
nua con queste notevoli aflcrmazioni:
E al !~ conos.ccm:a di queste forze mcccaniche e unira inohre la rappre-
scntazrone di possibili Dlodali til interne del mio proprio comportamento
che non portano allo stesso risulrato, rna hanno il medesimo carattere t: .
11ll~1~.,i~ alt~e parolc ', la .rappn:scnl: lzione di varie poss ibili specie della ~iaatnvua uuenore, che !n modalint unaloghe implica forze impulsi 0 tenderize
che sono libera?lcnte i~ gioco 0 inibiti, i1 cedere agli ~tfctli csterni, il pre:
valere della resistenza, !I sorgere e it risolversi di tensioni fra impulsi, ecc,
Quell~ !or~e, e cosl pure i loro etlcui, uppaiono alia luce delle mie proprie
modalJla di co.mportamen~o,. delle var ie specie della mia auivits , di impuls i,
icndcnze e del loro modi di realizzarsi (16, p. 439).
Lipps anticipo in tal modo iI principio dell'isomorfismo della
Gestalt, po~enJ~ in r~Pl~orto Ie, forze Iisiche nell'oggetto osser-
vato e [a dinamica psichica nell osservarore; e in un passo sue-
ce~sivo delle stesso lavoro cgli applica la "associazione di sorni-
gha!lZe d:lle ca.ratter~sti~he". m:cbe ai rapporti fra iI ritmo per-CCpltOdel suom muslca" e II rltmo di altri processi psichici che
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si instaurano neU'ascohalOre. Cio signilica che ulmeno riguardo a
una caratteristica strultural\!, e precisamente il riuno, Lipl~S
lim mise una possibile somiglianZi\ intcruu fra determinate conf!'
gurazioni percettive e il significate esprcssivo che esse comuni-
cano , , 1 1 'osserva tore.
1/ PIIIIIO di vista del/a Gestalt, - Secondo II I teoria della
espressione della Gesl<llt la corrisponJenza Ira comportamento
Iisico e comportamcnto psichico 1)1'0 essere scoperta sulla scm-
plice base della correlazione statistica, rn a si insiste che l'asso-
cinzionc ripetuta non costituisce n~ l'unico nc il. piu a~evole
mezzo per ouenere una comprensionc della esprcsstone. Gli stu-diosi di questa corrcntc ritengono che it compol'lar~ento espres-
sivo rivdi il suo signilicaio direuamentc nella percezlone,. Questa
concezione e 'basatu sui principio dell'iso~norfismo, per 11 ,!u~l~processi che si verificano in campi diversi yossono essere sirnili
nella lora organizzazione strutturalc. Applicate al c~rpo e alla
mente, questa principle porta alia scguerue uffermazlonc: se le
Forze che determinano il comportamenlo corporco sono struttu-
ralrncnte sirnili a qucllc che caratlerizzano i corrispondenti sta~i
menruli puo divcnire comprcnsibile perchc si possa leggere II
signilicuto psichico direttalllente dull'aspcno e dal comporta-
mente di un indivlduo.Non ci proponiumo in questa scde di pl'Ovare la valiJila
dell'ipotesi gestaltisla2• Ci limitercmo .~ ri1e~a~~ "kline de~le sue
irnplicazionl. Finora, del rcsto, sono dlsponlb!1t solo brevi espo-
sizioni della teoria. Tuuavia irilievi di Kohler (12, pp. 216-247)
e di K offk a (1 0, pp. 654-661) riguardo a questa argomento so no
abbastanza espliciti: per spiegare la dirctta compre?sione de~-l'espressione tramire II I percezione non sarebbe sufIiCtel~te cons!:
derare l' isomorftsmo solo It due livelli, e doe quello del processi
1 A qucsto pruposiio assumono ril ievo le osservazioni fal l<.' . sui b. '~I l:bini Gia ai suoi tempi Darwin rimase perplcsso per it Iauo che I b'IIIlLIIlIscmbravoino compreudere diret lamenle un sorr iso 0 it dolorc , quando eraancora "troppo presto perdu! avessero POIUIO imparllr.e qualc?sa d~II'espe-ricnzu" (7, p. 358). Secondo 1 0 1 Buhler (6, p. 377). ". 1 bumbino dl Ire 0
quauro rnesi reagisce POSiliv'l lIIcnte s ia a un tono 01 voce adiruto che gcn-tile; dai cinque ui scue mcsi iI bambino. ritlcue l'espressione ~SSUl~I'I,.~cominciu a piungere per una voce che >Wlda 0 per un g.est.o I1llllaCCIOSO•sulla base della "direuu inf1uenzll sensoriulc". PI'OVC uheriori dovr;tllllO ve-nir; d ..n a oimosl raziolle dctlaglia til dell e somiglianzc sl rutlurali (dr. pp.
3~8·399).
3lB
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p sich ici c he si v erifican o 1 )t:II'in divio uo o sse rvato e q uello de lla
corrispoit~cntc:-~t t ivi t~. .comportamentale. Cerchcrem o ora d i deli-
n eare un cerro num ero di l iv e ll i p s ico log ic i e I is ic i, n el la p er so na
o sse rv ar a c n ell'o sse rv aro re , c ntro iqua li d evo no csiste re stru t-lu te di ca ran cre isom orfic o per re nde re p lausibile In spiegazione
p ro po siu O nlin Gestal t .~ up po ~i: lI no c he l'in div id uo A com pia un gesto "gentile",
ch e C spenm en tato in quan to talc du un ossc rva tore B . S ulla basedel parallel ismo psicofisico postulato dalla Gestalt si dovrebbe
a ss um ere c he is en ti me ru i d i t cn er ez za dl A ( tabella 1, livello I)corrispondono a ipotetici precess] nel sistema nervoso el i A (li-
vello II) e che id ue p ro ce ssi, q ue llo p sic hic o e quello Iisiologico,
scno isomorfici . cioe simil i nella struttura.
II processo nervoso d irig era Ie f orz e muscolari c he p ro du co no
il gesto del braccio C della rnano di A (llvello III). S l dovra
assum ere ino ltrc che la con figurazione d inam ica dell'azione e
dell'in ib lzione m eccan ica n ei m uscoli di A corrisponde stru ttu-
ralmerue alia configurazione delle Iorze fisiologiche e psichiched ci l iv e ll i I I c I. L'nzione r nu sc ola re s ar a nccompagnuta da una
esperienza cincstesica (livcllo IV), che dcv'essere anch'essa iso-
m orlicu rispeuo ag li altri livelli. L 'esperienzn cinestesica non si
v er if ic a s emp re , C non e strct tamente indispcnsubile, ComunqucI'affinitil srruuurale fra la gentilezza sperirnenturn d el p ro prio
g esro e la g cn tile az a e gu alrn en te sperimenratu del p roprio um ore
{;ua sen tire ad A che il suo gesto e u na m an ife sta zlo ne a de gu ata
del su o state d 'a nim o.
Infine le forze muscolari dd livello III dctenuincranno itm ovim cn to del braccio e della 111<\110 di A in una curva , pon iam o,
a cnrauere parubolico (livello V); e ancora un a volta !a confer-
ma zi on e gCOI l1 el ri c: 1 . u questa CU!V:l .d~vrc~be essere !solllorficarispeuo alla srruuura dci process: dci livelli preCe(\cllll. Un ele-
mentare escmpio geometrico potl'U chiarire il ~igl~if i~l l IO.dl qllest~
llfferm azionc . S ui piano geom etrico un ccrchio e I ! ~·H;u1tato d~una b en d c te rm i n: lt :l condizione struuurnle. Esso e II luogo di
tutti i pumi che 50no equidistanti '!:I un centro. ~I~:I pllr:lbol:~soddisfa :I du e condizionl di questo genere. ESSll e ~I luogo ~I
tutti ip un ti c qu id is tam i du un puruo c da una linea rcua . '
L:l parabola puo essere c o ns k l: r: lt a. u n . c ompr o~ n cs so fra du e ~Sl-
genze struuurali: e ognuna <.IIt:11!eSI?enz.e s r uccorda can l'al-
tra. E possihile stubilire qualche specie di ntpporto. £ rn q ue ste
c:lr:mcrisliche g eom crrichc della p urub ol ''. e .la p artic ola re con-figul":lzionc di Iorzc Iisiche alb quale attribu iam o lu gcnulezza?
S i puo pensare a q ue l g cn ere (Ii p ro cc ~s i Iis lc i c he p ro du c~ InlC~
ciati pam bolici. In balistica ad esempio, lu CUl'V:l parabolicn II I• •• , .. f I I' .
una r ra le tr o ri n c il risu ltaro d i un IIcomprorncsso 1 " : 1 II c Il·CZIOIlC
d ell'im pu ls o o rig in ale e q ue ll a d ell'a ltn lz io nc g mv it: lz io na le , d ov e
Ie due forze "c ed on o" l'u na a ll',tltm4.. ..
A questa punto c necessario spOSlal"~ l:t ( ~e ti c. I" IZIOI l~ Ja il a
persona osservutu A all'o sservato rc B . G il O ~ c 1 1 1 l i l B l 'I ce ~ ol luunu immugine (livellu V I) del gesto compruto dal braccio c
---_._-_.
J QuCSlO puo essere illustrate unche in termini di gcollle triil pro!~t-
tiva affcrmando ch e hi p;lnlhohi in qu an ro sezione com ca ~ Uiltil d.~III1l-contro Ira In sczione orizzouta]«, c do c it cerchio, e 1:1SC"lIOIlC verticale,
do c it triangolo isoscele. . . .. .• U no dei princlp i sui quuli c b:lsnt~ ~':In:lhs~ del,la SCI'IttUr:! ind ica
ch e hi cO ll li gu r; tz iO I lC g ra lkO l ri il cl te c ara ue ri sti ch e d ln am ic hc d el c om p o r ta -m ente m ororio di chi scrivc, le quali II lo ro v ol 1:1. s on o p ro do ue ~ 1 1Iu nac on li gu r: lz io ll c ti pie u d i f ur ze m us co ln ri. L o s te ss o Isumorhslllo fn! II COlli-
porlmllenlO m uscolarc e le sue m:lIlifcst;lzioni. g r a lich e. C 51:110 . lpphc: lIo allerecniche de l disegno, Lungfeld (15. p. 129) ella BOWie (5. pp, 35 e ~7.79)a prn posito d el p rin cipio de l "Illovimcnlo viventc" ("S:i D o" ) n e} hl PI~IUr:t!-:i: lpponc:sc: MUll I ISpCtlCl curaueristico della 'p1Il1II·a!:Iilppone~e. ': 1:1 rorzadella pennellata, in g erg o rec nico [ud« 110 cbllsura 0 flit": 110 t~lUr. Qu:"~dosi rolppresentll 'JO ull llct to che sugger isce furta, come ad escmpio .1I1li1 .rll?l{l~parete rocciosa, it becco e gli sperom 411 un uccello da preda, .gh 1 I~ lI gl ! < II
una tigre. il tronco e i raml di ~lJl albero, lie! Il?Olllelltu.1II ~U I vle~eapplicate iI pennello l 'urt istu deve I I lv o c;m :. e u v ve ru re , If;llllll.e II Pfoprt~1siste ma n erv oso il se ntim en to d elh i I orz a, III modo d,I comunicar lo CUll II
, 1 . f· II' d ioin ro."braccio e I. , 1ll:1Il0 ,II pellllcliu. e trnsmet tcr 1. 1 IIImc a oggeuo IpIllIO.
TADELLA 1
L iv el li i somo rf ic i
A . P er so na o ss er va ta
I. State d'animoI I. Correlate n cr vo so d i II! I. Forze muscolari] V . Correlate c i nc s tc s ic o d i I'VV. Forma e movimento del corpo
PsicologicoEleurochimicoMeccanicoPsicologicoGeometr ico
B. Osservarore
VI. Proiezione rCUntCII di VV I I. P ro iez io ne c on ie ale d i V IVIII . Correlate perceuivo di V II
GecmetricoElenrochimicoPsicologico
-----_._--
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) In questa Iase un ceno numero di fuuori puo interferirc co n laproieztone ,adcguata delle carat terist iche esscnzial i del corpo A sull 'orgauoncclIo~e di ,n " Nel casu specifico, ad esernpio, puo currare in gioco I'un-golo U I prorezione nel determinare 51 ! I' imrnagine ret inica prospeuica con-~ervcra Ic carat tcrist iche essenzial i del movimenro parubolico se 1 0 tra-s~orlllcra in una traccia di stimoli di srruuuru umbigua oppure del tuuodiverse. (In fotografia e nel cinema questi Iauori influenz:mo que! generedi espressione che si ouiene riprcducendo oggett i fi sici .) Simili Iattori in-fl.ucnzcranno h I fedcha di altre qualita pcreeltivc che cOlllunic'lIlo l'csprcs·~lom:.
Si puo ritcnere che la proiezione dello siimolo l~Crcetliyo sul-
lu corteccia visiva dia luogo a una certa conhgurazlone di Iorze
elettrochimiche nel campo cercbrale. I ben noti esperirnenti sui-
Ia percczione della Gestalt dimostrano che le stimolazioni red-
niche sono soggette II proccssi orgunizzativi quando raggiungono
il livello corticale. In base a tali processi gli dementi delle configu-
razioni visive sono percepiti in raggruppamenti, in funzione dei
principi di Wertheimer. Inoltre qualsiasi configl~rmdone ~isiva
appare come un'unita organizzatl l, P o d i a qll~\le alcuni .dc~lent1 pre:
dorninanti determiniU10 la forma complessiva e la dlreZlone degli
assi Iondamcntali, mentre altri elementi avrnnno [unzioni subor-
dinate. Per gli stessi motivi in determinate condizioni s~no perce-pite modificazioni della forma c della grandezza oggettlve.
S i puo osservare come tutti questi risuluui spcrimentali riguar-
dino fondamentalmente gli elleni delle Iorze e delle tcnsioni che
organizzano il campo corticale. Ma vi ~ forse l.m .moti~<? va1i~I~
per ritenere che solo gli elf!!!!i di questi process Idinumici, e .cloe
i raggmppamenti, Ie gerarchie d.i flll1z}oni ~trutturali,.le modil icu-zioni di forma e di gnmdezza, siano rilless! nell'csperlenza percet-
tiva? Perche non llovrehbero avere if [oro corrispctrivo psicolo-
gico unche le stessc tensioni delle. forz~ cO.rticali? Set~lbra. piau:
sibile ritenere che esse rapprescntlno I cquivalcntc Iisiologico di
ci o che viene sperimeruato come espressione.In una teoria del genere l'esprcssione costituirebbe una parte
inteurule dei processi clemcntari della percezlone. L'!!spressionl!
po"~ebbe quindi essere dejinila COWL' il { ' (J r r is /~Ol1lh: lI le ps ico_log~-co del processl dlnamici cbe portano all'organizzauone ~l~g! t stt-
moll percettlui. E c hiaro che siarno ben 100~t:\I~idella verthC~l con-
creta di questa a ffe rm az ic ne , r na le assunzlont fondamentah sullequali essa si basa sono diventate piu concrete da quando Kohler
e Wallach (14) hanno spiegato ifenomeni della grandezza percet-
tiva, della forma e delhi -localizzazionc medh1l1te. l'azione delle
furze e1ettrochimichc. II futuro ci dir:' sc la teorta possa esserc
estesa fino a ricoprire ifcnomcni dell'espressione.
Ritorniamo al problema che avevamo posto piu sopra: co-
me cioe la percezione della forma, del movimento, ccc. p~ssa POl'-
tare a un osscrvatore I'esperienza dirctta di una espressionc, che
C str~lt tural11lente simile all 'organizzezlone della configumzione di
stimoli osservata. Abbiamo acccnnato pili sopra alla costellazione
di forze Iisiche che portano un oggctto a seguire un tracciato pa-
rubolico. II fisico ci potr:' dire sc l'esempio tmtto dalla balistica
dal1,~ Olano. di A .. Perchc questa !mmagine dovrebbe produrre in1~ l'impressione di un gesto gentile? Puo darsi che la configura-
ZlOncgeomctrica del gesto, e cos! pure Ia contigurazione di forze
muscoluri che 1 0 d et erm in a , i rn p li ch in o c ar at te ri st ic he strutturali
che csprimono cornpromesso, Ilessibilita e ccdevolezza. Ma que-
s~o Iatto di pe~ se non e sufl iciente per spiegare I'esperienza
du:eua che B nc.cvcrebbe dalla sua osscrvazione percettiva. E
ch': l.1"Oche I. ! teoria dcl~a espressione della Gestalt non puo limi-
tarsi a mostrare come I processi psichici possano essere derivari
dal comportamento corporeo. II problema fondamentale e ora
giustilicare come la percczione della forma, del movimento, ecc.
possa provocare nell'osservatore I'esperienza diretta di un'espres-
Slone, che e strutturalmcnte simile all'organizzazione della con-
figurazione di stimoli osservata,
II gesto di A viene proiettato sulla retina degli occhi di B 5 , e
pe r mezzo delle imm ag in i retin ich e su lla c ortc ccia v isiv a del cer-
v:lIo di B (livclio VII) e in tal modo B percepisce ilgesto di A
(livello VIII). Esiste una possibile sorniglianza fra Ia struttura
gcometrica della configurazione di stimoli e la struttura dell'e-
spressione che talc configuruzione porta all 'osservatore? E oppor-
luna a questa proposito rifarsi alia nostra unalisi maternatica del
cerchio e della parabola. Alcuni sernplici esperimenti confcrma-
no cio che gl i artisti gia conoscono pcr esperienza, e cioe che tina
curva circolare appare piu "dum", rncno Ilessibile di una curva
pam~)olic:\. In confronto nl ccrchio la parabola ha un aspetto pitt
gentile.
Si potrebbero spiegare questi Iatti pensando che l'osservatore
conosca, tramite l'esperienza passata, le caraueristiche gcornetri-
che di queste configurazioni 0 la natura delle Iorze Iisiche che spes-so Ie producono. Ma questo ci riporterebbe alla teoria associazio-
nist.ica. DaI punto di vista della Gestalt si presenra un'altra spie-
gazione.
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possa essere invertito. E possibile che un trucciato parabolico, co-
me quello proiettato nel campo corticule, dia !uogo in determina-
te condizioni a una configurazione di Iorze che implichino fattori
s tr uu ur al i d i " compr or nc ss o" 0 "cedcvolezzn"> Se C COS1si po -trebbe ucccrtare l'isomorfismo Ira le Iorze cortical! e que11e dc-serine relat ivamenre ai livelli I-V.
Siamo aITivati in tal modo a concludere III descrizione dei li -velli isomorfici . Se quanto abbiarno affermato c corretto, la tesi
ddh~Gestalt porta alle seguenti conclusioni. Un osservatore puo
coglierc udeguatumcnte 1 0 stare d'animo di un'altra persona in
b;,~e all'aspctto corporeo che essa manifesta, se la situazione 'psi-
chien dell.! persona osservata e l'esperienza perccttiva dell'osser-
vatore sono struuuralmente simi li, in virtu di un cerro numeroJi livelli isomorfici intermedi.
che 1 0 1 genre spesso osserva e descrive l'espressione del viso pur
non cssendo in grade di indicate la forma, le dimensioni, la dire-
zione ecc, dei traui che dctcnninuno talc espressione. Negli stu-
di sperimentali ci si rcnde conto che i soggetti, anche quando han-
no l'oggetto osservato clavunti ugli occhi, trovano dilficile c disa-
gevole prender nota della conligurazionc [ormale. Essi ricadono
costantcrnente nclle caraucristiche espressive, che descrivono li-beramente c con naturalczza. Si Pu~) rilevure nell'esperienza cornu-
ne come la genre possa ricordure con chiarezza I'espressione di
persone od oggetti senza esscre in grade di indicarne il colore 0 la
forma. Asch osserva:II
Moho prima eli renderci como (he il colo-re di una scena e camhiato POSSi;UllOuvvertire che i1 carauerc del-
!J scena non e pili quel!o di prima" (3, p. 85). Per citare un ultimo
Iatto, il modo in cui l'artistu, 1 0 scrittore 0 il musicista ullrontunola propria materia C guidato fondamcntalmcnte dall'cspressione".
L'espress i one COllie una qlla /ita perce ttiua . - In base alia de-
finizione che abbiarno COS!formulate l 'espressione andrebbe con-
s!~!cnl!a come parte integralc .del processo percettivo elementare,
C I O non dovrebbe sorprenderci. La percezione e un scmpi ice stru-
memo per la registrazione del colore, della forma, dei suoni, eCCe
solo finchc viene considcrara scpuratamcnre dall'organismo di cui
fa parte. NcI suo contesto pili propriurnente biologico la percezio-
ne appare come i1 mezzo mediante cui l'organisrno ouiene infor-
mazioni sulle forze ambient al i amichevoli, ost il i 0 che cornunque
1 0 rig~ar~ano da vicino, e alle quali esso deve reagire. Queste
forze SI rivelano nel modo pili dircuo tramite do che abbiamo de-serine come espressione.
~n campo psil. :?logico vi sono prove a sostegno di questa afler-
~az~one. In elletti le osservuzloni fntte sui primitivi e sui bambi-
ni mate da Werner (21, pp, 57-82) e da Kohler indica no che Ie
IIqualits fisiognomiche", come le chiama \X'erner, sono percepite
anche piu direttamente delle qualita "tecnico-geometriche" come
!a grandezza, la forma 0 il movimento, L 'cspressione appare come
II contenuto prima rio della percezione, Registrare un fuoco sern-
plicemente come un complesso di indizi e di forme in movimcnto
anzichc sperimentare con irnmediatezza 1 0 1 violenza eccitante del-
le Iiarnmc, presuppone un atteggiarnento assai specifico, poco fre-
quente e innaturale. Sebbene l'importanza pratica dell'espressio-
ne, e quindi l'anenzione che Ie viene datu, sia diminuita nella no-
stra culturu, non si puo aflermarc che vi siuno siuti cambiamenti
fondamentali a questo riguardo. Darwin (7, pp. 359-360) nota
General izzuzione "dill teo r ia . - Il fenomeno dcll'esprcssione
e state discusso finora csscnzialmente nel suo aspctto pill noto,
cioe come una manilcstazione Iisic .. dei processi psichici. Tuua-
via, secondo alcune considerazioni che ora svolgercmo, si trutra
di un fenomcno piu univers ..lc. L'cspressione non esjstc solo
quando vi e una mente dietro .1 essu, un burattinaio che muove i
fi li. L 'espressione non C limituta all'organismo viveruc dotuto di
coscien za. U nit Iiam rn u, un a (ugH a che rotola, il lumento di unasirena, un salice piangeutc, una ripida roccia, una sedia Luigi XV,
le spaccature in una parete, il calore di una teiera, la spinosa dile-
sa di un porcospino, i colori di un trarnonto, una fontana clie zum-
pilla, iIampi e il tuono, il movirnento contralto di un pezzo di
ferro pieguto: tutto cio comunica per mezzo dei sensi un'espres-
sione. L'importunza di questo Iatto e stata oscuratu dall'ipotesi
comune per cui in questi casi l'cspressione umana sarebbe sempli-
cernente trasferita agli oggctti, Mil se l'espressione t: una carat-
teristica inerente iii Iauori percertivi, diventa difliclle ritenere che
l'espressione non-umaria possa essere solo antropomorfismo, una
If pathetic fallacy". E l'espressione umaria, piuuosto, che deve' )
essere considerata come un casu particolare di un Ienomeno phi
generale. Il confronto dell'espressione di un oggetto con uno sta-
to d'animo urnano C un processo secondario (cfr. p. 315). Un sali-
• Quesro ha porturo all 'ideu sbagl ia tu che la percczione del l'espres-sionc abbia semprc un f .: anl l lc rc cSICIi f .:O .
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ce piangente non sembra triste perche ha un aspetto simile a una
persona triste, E piu giusto considerate le cosc diversamente: poi-
ch e Ia forma, l 'inclinazione e la f le ss ib ilita d ei rami del s al ic e t ra -
smettono l'espressione di un passivo penzolare, un confronto con
I e coni igurazicni psicofisichc, strutturalmente simili, relat ive alia
tristezza degli esseri um ani, puo i rnporsi solo a un livcllo secon-
dario.L'espressione e descrit ta talvolta come "it percepire can l'im-
./ m ag in az io ne ". Gottshalk, che si esprime in questi termini, afler-Ina (9): "Qualcosa viene percepi to, come se fosse elfett ivamente
presente nell'oggetto della percezione, sebbene esso sia, letteral-
mente, solo suggerito e non reulm en te H . La musica non e letteral-mente t ri st e, g ui a 0 gentile; solo creature derate di sensi 0 di sen-tirnenti, come gl i esseri umani, potrebbero essere tali." Se la no-
stra lingua possedesse una maggior quantita di parole atte a deno-
tare i diversi tipi di espressione in quanta tale, invece eli conferi-
1 ' 1 . : loro un nome in base agli stati ernotivi a cui si applicano, risul-
rerebbe chiuro che il fcnom eno in questione e "eflertivamenrepresente nell'oggetto della percezione", e non semplicemente as-
sociuro a esso tramite I'imrnaginazione.Anche nel comportamcnto umano il legume di una espressio-
ne con un corrispondcnte state d'animo non ha que! carattere di
necessita che talvolta e dato per scontato. Kohler (12, pp. 260-
264) ha rilevato che normalrnente noi consideriamo e reagiamo
ai cornportarnenti fisici espressivi, cosi come essi sana per s e stes-si, indipendentemente dalla coscienza de!le esperienze psichiche
che tali comportamenti riflettono. Noi percepiamo i movimcnti
lenti, torpidi, "addorrnentati" di una persona in contrapposizione
a quel1i svegli, decisi e v ig or os i d i u n'a lr ra , ma non andiam o n e-cessariamente al di Ia del significate di quest'aspetto, pensando
esplicitamente alia stanchezza 0 al vigore Iisico che stan no dietro
a esso. La stanchezza e il vigore sono gia insiti nello stesso com-
portarnento fisico; essi non sono distinti in alcun modo essenziale
dal pigro scorrere del catrame 0 dall'energico squillo del carnpa-
nello del telefono.
Questa pili ampia concezione implica delle conseguenze pra-
tiehe. In base a eSS:1, per esernpio, non si puo amrnettere che ilfenomeno dcll'espressione appartenga Iondamentalmente alla sfe-
1 ' < \ delle emozioni 0 della personalita, dove comunemente viene
considerate. Le grandi possibili ta che 1 0 studio della espressione ri-
serva per questi campi della psicologiu sono state Iinora quasi tra-
scurate, c vero; rna l'espcrienza di questi ultimi deccnni dimostra
che si Ianno ben pochi progressi se non si precede unzitutto a chiu-
rire la natura dell'espressione',
E fJ et ti s ec o nd ar i. - 11Ienomcno ddl'cspressione, in sensa stret-
to e limitato ai livelli V - VIII della tabella 1. II terrnine "espres-
sione", cOSIcom'e inteso in queste pagine, si riferisce quindi a una
esperienza che si verifica quando uno stimolo sensoriale agisce
sulla corteccia visiva del cervello di un osservatore, I processi che
possono aver data origine allo stimolo, COS1 come quelli che la sri-
rnolazione corticale provoca in altri centri del cervello, sono sup-
plemen tari.Una volta v er lf ic ata si 1 01stimoluzione p erc ettivu , p uo se gu ire
un certo numero eli Iatti sccondari,1) L'osservutore B puo dedurre, dnll 'espressione del compor-
tamento COl' porco di A, che particolari processi psichici si stanno
verificando in A; doe tra mite la pe rce zio ne del l ivello V 1'0s-servatore ott iene una conosccnza riguardante it livello 1. L'osser-vazione di un gesto gentile porta alla eonclusione: A si trova in
uno stato d'unimo gentile. Questa condusione puo essere basata su
una sorniglianza isomoriica ira iI cornportamento osservato e UIJO
stato d'animo conosciuto 0 immnginabile per ['osservatore. III
altri casi questa conclusione puo Iondarsi sull'esperienza passaru.
Lo sbadigliare, pel ' esernpio, rrasmctte l 'espressione diret ta e li una
irn pro vvisa e sp an sion e; rn a il rapporto Ir a 1 0 sbadigliure e la fa-
rica 0 In noia vienc scoperto con l'apprendimento. Lo Sh!SSO scm-
~) bra valere per gIi spasmodici scoppi di suoni che chiamiarno rise,
• e che in s c stessi sono ben lonrani dal suggerire ilarita, tanto clie
r es ta no in compr en sib ili u llo scirnpanze: questi per i1 r es to " in te r-p re ta immedi at ament e e correttamente anche i piu lievi cambia-
• menti dcll'espressione umana, sia in sense amichevolc sia in sen-
so minaccioso" (11, p. 307). E importante rilevare che un' espres-
sione puo essere correttamente pcrcepita e descritra, mentre le in-
Ierenze che derivano dol essa possono essere sbagliate. Se in un
esperimcnto 1'80% degli osservatori sono concordi nel Iure una
attribuzione "errata", non basta liquidare it risulrato considcran-
1 Una volta fauo questo, sara possibile e necessario affrontare 1111
ultcriore problema riguardante l 'inl lucnza dd! 'inlera personalita ~u1!7 mo:dalita di osservazione dell'espressione. A Vincent Van Gogh 1 cipressicomunicavano un'espressione che non comunicano a molie altre persone(dr. KolIka, 10, p. 600).
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II ru olo de ll'e sp er ic nza p as sa ta . - Sebbene non vi siano prove
che il fenomeno centrale dell'espressione sia basato sull'appren-
d!memo, vale la pena di notate che, nella maggior parte dei casi,I'interpretazione dell'esprcssione percepita viene inlluenzata da
quanta si conosce circa la persona 0 I'oggetto in questione, e ilcontcsto in cui essi sl presentano. Una semplice occhiara provo-
chers poco pill che un'impressione generale delle forze in gioco,
per quanto forte e netta possa essere un'esperienza del gcnere.
L'au.mentare della conoscenza porters a interpretazioni pili dille-
renzrate, che prenderanno in considerazione la peculiarita del con-
teste. Si puo pensare, per esernpio, all'espressione che ci comuni-
ca il comportamenro di un anirnale, del quale non conosciamo le
abitudini, e le modiucazioni che si verilicano in seguito a una mag-
giore familiarira con esso. La conosccnza non interferisce con l'e-
spressione in s e stessa, rna si limita a modificare il modo in cui
essa viene interpretata, tmnne i c~lsi in cui In conoscenza modifica
l'aspetro di colui che cornunica l'espressione, ossia la stessa confi-
gurazione percertiva, Una Iigura lineare, per esempio, puo modi-
Iicare In sua struttura percettiva e percio In sua espressione se si
scopre im provvisam en re che si Halla di una Iigura urn an a. L e so-
pracciglia sollevate souo viste tese perche le percepiamo come una
deviazione dalla nosizionc normale che ci c nota. L'espressione
degli occhi del mongoli 0 delle labbra dci negri c influenzata, per
un osservatore bianco, dal fauo che egli le concepisce come devia-
zione rispetto al volto norrnale della propria razza. Dal punto di
visra della Gestal t l'esperienza pussata, I tt conosccnza, l 'apprendi-
mente e la memoria sono considerati come fauori del contestoternporale in cui appare un deterrmnato fcnomeno, C O S ! come itcontesto spaziale, sui quale gli studiosi di questa corrente hanno
concentrate lu loro aucnzione durante i primi sviluppi della teo-
ria, il contesto temporale influenza il modo in cui lin Ienorneno
viene percepiro. Un oggetto sernbra grande 0piccolo a second a
che siu visto, sul piano spaziale, ill compagnie di oggetti pill gra.nd~
o pili piccoli. Lo stesso vale per it contesto tcmporale. Gli edifici
di una citta di media grandezza sembrano alii a chi viene dalla
campagna, mentre scmbrano piccoli a chi vcngu da New York, e
I'espressione che essi comunicano c di conseguenzu diversa. La 1l111-
sica di Mozart ouo sembrare serena e distesa a un ascolturore rno-
derno, che la perccpisce nel contcsro temporalc della musica del
XX secolo; essa invece comunicava un'espressione di violenta pas-
sione e di soflerenza disperata ai suoi contemporanei, in rapporto
alla musica che essi conoscevano. Questi esempi non dimosrrano
l'assenza di una connessione intrinseca fra le conligurazioni pcrcct-
live e le espressioni che esse comunicano, rna provano sernplice-
mente che le esperienze non possono essere valutate isolatarncnte
dal loro contesto globale, di natura spaziale e temporule.
Conoscenza ed esperienza direttamentc percepita si fondono
spesso dando luogo a una esperienza di caratrere diverso e pill
complesso. Quando osserviamo la dolcezza della curva nella fru-
sta di un cocchiere, consapevoli allo stesso tempo dell'uso aggres-
sivo di quell'oggetto, l'esperienza che ne risulta contiene un ele-
rnento di contraddizione. Queste comraddizioni sono sfrutrate da-
g1i artisti: pensiamo all'efTetto di misrero prodouo dall'assussino
che si muove dolcemente e narla con voce vellutata.
Infine I'esperienza percetriva dell'espressione puo essere in-
Iluenzata da quel tipo di sensibilizzuzione, per la quale nell'edu-
cazione artistica e musicale l'allievo impara a "vedere" c ad
dolo un Iallimento. L'alto grado di concordanza rappresenta di
per 5 1 ! un fatto psicoJogico dcgno di interesse. L'anendibilita delle
risposte dell'osservatore a uno stimolo percettivo e un problema
del rutro diverso dalla validita delle risposte stesse, cioe dal Iatto
che la diagnosi dell'osservatore sia Ifgiusta" oppure no.
2) L'espressione osservata puo provocare il corrispondcnte sta-
to d'animo in B. Nc1 percepire il gesto gentile di A l'osservatore
puo sperimcntare lui stesso una sensazione di tenerezza. (Lipps
parla di ..s imp at iu cmpa te ri ca " distinguendola dalla IIsimpatia
semplicc" [16, p. 417]).
3) L'espressione osservata puo provocare lit corrispondenteesperienza cinestesica, doe una sensazione di leggerezza rilassa-
til. Gli ctletti dcscritti in (2) e (3) possono essere casi di un cerro
genere di "risonanza", basata sull'isornorlismo. Proprio come un
suono induce una vibrazione eli frequcnza simile in una corda tesa,
i vari livelli dell'esperienza psicologica come quello visivo cine-o b J ,
~tcS!CO 0 emotive sembrano sollecirare in ognuno degli altri livel-
li sensazioni che hanno una struttura simile.
4) L'csprcssione percepita puo ricordarc a B altre osservazio-
ni in cui e statu in gioco un'espressionc simile. r n tal modo l'e-
sperienzu passata non V:C:1C considerata come la base per l'apper-
cczione dell'espressione; piuttosto la diretta osscrvazione dell'e-
spressione diventa la base per i t confronto con osservazioni simili
nel passato,
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"ascoltare". Facendo 5 1 che la gente apra gli occhi e Ie orecchie a
cio ch7 e dirertamente percepibile si ottiene una piu adeguata pe-
n.et.r~z!on~~elIa co~figuraz,onc data a livello sensoriale, e 1a pos-slbllua di ncevere 10 tal modo un'esperienza pill ricca di conte-
nuti espressivi. l!n modo scialbo 0 erronearnente impostato di ri-
spondere percetnvamenre puo essere vivacizzato 0 corretto.
II malo della cinestesi. - Spesso possiamo avvertire che una
persona, che stiamo auuulmente osservando, si comport a fisica-
mente in un modo in cui noi stessi ci siarno cornportati preceden-
temente, e questo accade anche se probabilmente ilnostro prece-~ente compor.tam~nto non e state da noi direttamente osservato
In uno specchio. Forse confrontiamo it nostro state d'animo come
I~ ricordiamo dalla precedente espcrienza, con l 'espressione' comu-
~lcata ~al. cOIl1I~ortame~to corporeo dell 'altra persona, e con 1 0
I, state d ammo riflesso 10 quel comportamento. Probabilmente 1a
'\. percezione cinestesica del proprio comportamento muscolare e di
.-; I particolare irnportanza in queste situazioni. Se il comportamento
muscolare e l'esperienza cinestesica sono isomorlici diviene chiaro
perche talvoh? si e cosf consapevoli dcll'aspetto del proprio vol-
to, dell'atteggiamento e dei gestio Si puo avere per esempio una
sensazione di questo genere: "Ora sono esattamente simile a mio
padre!" L'esempio piu convincente 10 si trova negli atrori e nei
ballerlni, che sono in grado di comportarsi in quel particolare mo-
do soprattutto ~r.a~ie a~ controllo .cinestesico. Eppure i lore gesti
sono comprensibili agli spettaton sul piano visivo. Vi sarebbe
dunque una corrispondenza valida fra i1 comportamento corporeo
e la relat ive percezione cinestesica. E in rapporto a problemi delgenere che possiamo spiegarci la capacita del lattante di imitare un
osscrvatore che sorride 0mostrare la punta della lingua. II cieco
e questo c un fatto particolarmente interessante, esprirne isuoi
sentimenri, sia pure imperfettarnente, anche se non ha mai potu-
to osservare visivamente l'espressione degli altri. II cieco com-
prende anche certi gesti, sulla base della propria esperienza cine-stesica,
L'isomorfismo potrebbe spicgare perche spesso c sufliciente
assumere un particolare utteggiamento Iisico (livelli III e lV) perentrare in un particolure state d'animo (livello I). L'inclinare ilcapo e il congiungcre le mani nella preghiera rappresenta qual-
cosa di phi che un uueggiameruo scelto per motivi puramente ac-
cidentali, il cui significate derivi solo dalla tradizione. La sensa-
zione cinestesica che accornpagna questa posizione e struttural-
mente simile all'atteggiamento psichico chiarnato dcvozione. "In-
chinarsi" al volere eli una potcnza supcriore e uno state d'anirnocosi direttarnente legato al corrispondente gesto fisico, che nella
cornune espressione linguistica si lisa it termine Iisico per descri-
vere una condizione psicologica, I rituali non solo esprirnono i
sentimenti della genre, rna aiutano la genie ad assurnere isenti-
menti richiesti, Raddrizzando la spina dorsale provochiarno una
sensazione rnuscolare che C consona all'atteggiamento eli orgoglio,
introducendo COS1nel nostro state d'animo un elemento eli arro-
gante autosufliclenzat.
Anche le attivita motorie "pratiche" sono accompagnate in mi-
sura maggiore 0 minore da srati d'anirno strutturalmentc corri-
spondenti, 11 colpire 0 it rornpere gli oggetti, pel' esempio, nor-
malmente evoca ilforte tono emotive d ell'a ssalro . L im itursi a d af-fermare che cio accade perche gli uomini sono uggressivi signilica
evadcre it problema. Ma se it carattere dinamico della sensazione
cinestesica che accompagna i1 colpire 0 il rornpcre assorniglia alle
dinamiche emotive dcll'assalto, allora ci possiarno attendere che
l'una di queste condizioni evochi l'altra, per "risonanza" (efr. p.
315). In base a questa affinita I'aggressivita, qualunque sia la sua
origine, puo esprimersi in comportnmenti motori di questo gene-
reo Probabilmente questo parnllclismo vale per tutta l'attivita IIlO-toria, Comportamenti muscolari come afIerrare, oflrire, sollevare,
raddrizzare, lisciare, liberare, piegare, correre e fermarsi sernbra-
no produrre costanternente efletti di risonanza psichica. Di conse-
guenza, illinguaggio usa questi termini rnetaforicamente per espri-
mere stati d'animo. I fenomeni psicosomatici patologici dipenden-
ti dal linguaggio ("Mi viene da vornitare a sentire queste cose!")
possono essere considerati gli cfletti piti drarnmatici di una inter-
II cicc~. come l'individuo dotato di vista, e conscio dd gesti che compie
sctto l'lIlfluenza dell e varie emozionl, Egl! alza le spalle e solleva le brae-
~ia per espr imere ind if lerenza e sorpresa, Gli s tessi gest i, che egl i r iconosee
III una statua, evocheranno in lui quei particolari sentimenti (20, p. 320).
B La teoria del le emozioni di James e basara su una profonda osser-vazione ps icologica. Ma essa lion e val ida quando ident if ica la sensazionecinestesica con In total ita dcll 'esperienza ernot iva, nnzlche descriverla comeuna componente che rinforza c talvo lta susci ta l 'emoaione per In sornigl ianzastrutturale che si veri f ica Ira ques tl due tipi di esperi enza,
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dipendenza generale. E difficile rendersi conto dell'ampiezza e del-
l'imporranza de l fenomeno limitandosi a osservare le attivita mo-
torie che non hanno una effettiva utilita, 0 che non l'hanno phi. Si
puo allermare invece che tutti gli atti di caratrere motorio sono
espressivi, anche se in misura diversa, e che tutti quanti trasmct-
tono I'esperienza dei corrispondenti processi menrali di ordine su-
pcriore, sia pure in modo non accen tun to. Percio non si possono
considerate i movirnenti semplici atavismi, COS! come fece Darwin.
Essi sono ani Iisici che si veriftcano a causa delhi loro corrispon-
denza interna con 1 0 stato d'anirno della persona che 1 i compie.
Consideriamo proprio uno degli esernpi di Darwin: un individuo
ch e t os si cch ia per imbarazzo non e s er np li cemen te v it ti ma di unaassociazione priva di sense fra uno stuto d'anirno e una reazione
fisica, che era 0 che puo essere anualmcme utilizzabile in simili
circostanzc. Piuuosto, egli produce una reazionc che nella sua
esperienza C lcgata in modo s ig nif ic utiv o a l s uo state d'animo. La
reazione corporea c cornplementnre a 'luella rnentale. Insieme
esse Iormano un alto del cornportamcnto psicofisico globule.
L'organismo umano Iunziona sempre come unitii, sia fisicamente
che ps ich icamente ,
Questa concezione puo essere upplicata alia teo r ia dell'arte,Essa c in grade di chiarire l'intima connessione Ira "cornporta-
mento prutico" e comportarnento arristico. II danzatore, per esern-
pio, non deve dotare i suoi movimenti di un significate simbolico
ai fini artistici, rna fare uso in modo urristicamente organizzato
dell'unira fra reazione Iisica e psichica, che carauerizza l'auivitaurnana in generale.
In sen so phI arnpio, l'espressivita dirctta di tutte Ie qualita
pcrcettive pcrrnette all'artista di comunicare gli cffetti delle piuuniversali e astratte forze psicofisiche, ed egli concretizza tali ef-
Ietri negli oggetti e negli avvenimenti singoli che produce. Men-
tre dipinge un pino egl] puo afIidarsi all'espresslone del torreggia-re e dell'espandersi che quesr'albero comunica sempre all'occhio
umano, e in tal modo puo abbracciare nella sua opera tutta la
ricchezza dell'esistenza, dai suoi prindpi pili generali alle man i-
festuzioni concrete che questi princfpi trovuno negli oggetti indi-
viduali.
re 1 0 stato d'animo di una persona in base al suo aspcuo Iisico.
Di conseguenza nella lcueratura in materia si trovano ben poche
analisi delle conligurazioni perccttive, considerate in rapporto ul-
l'cspressione che esse comunicano. Come esempio di u.n genere di
rice rca particolarmcnte utile in 'lues to campo, accenmamo 1 1 uno
studio di Efron sugli a ue gg iame nti Iis ic i di due gruppi euiici (8).
E ..1 i descrive il comportumento di ebrei dell'est curopeo e di
it:li.lI1i meridionali che risiedono in New York nnalizzando la
gamma, lu rapidira, l'cstensione, la coordinazione e la forma dt;i
loro movimenti. Confronrando i risultati ottenuti COli le mentali-
ta dei due gruppi si avrebbe probabilmente lin ottimo esernpio
e li c io che s ig ni fi es l a s om ig li an za struttural~ fra C~1II~port:m1.entoIisico e attivita psichica. Fra le ricerche spcrirnentali Sl puo ncor-
dare it vecchio studio di Lundholm (17). Died persone, profane in
materia d'arte avevano il compito di tracciarc delle linec, ognu-
na ddle quali'doveva esprimcre il tono alletrivo lli un parricolare
aggcnivo, che vcniva dato verbalmente. Si trovo per esernpio che
soio linee rette, spezznte d o l anguli, erano usate pel' rappresenta-
re aggettivi come cccirunte, Iurioso, duro, potcnte, mentre pel' ag-
gettivi come t ri st e, c almo , pigro, felice venivuno t~satl! solo .lineecurve. L'inclinazlone delle linee verso l'ulto espruneva reststen-
za, energia, forzu; I' inclinnzione verso it basso dcbolezza, mancan-
za di energia, rilussatczza. depressione, ecc, In un pill receure espe-
rimento di Willmann (22), trentadue musicisti avevano il COIll-
piro di comporre brevi moiivi, intesi a rappresentare quattro di-
scuni astrattl. Si riscontro nei compositor! un a certa corrispon-
de~za per cio che riguurdava il tempo, il ritrno, Ia linea melodic.a
e il grado di consonanza prescelti p:r r<ll?prcsentare. I.e ~.mlltcn-
stiche dei disegni. Successivamente disegni e composixroru Iuronousati in esperimenti nei quali ogni cornposizione doveva esserc
associata a un disegno,Per la scarsita di materiale pertinente ci pcrmcttiamo di ac-
cennare a un esperimento che e t roppo Iimituto riguar.do a~ nlln~c-
ro dei casi, c troppo soggettivo riguardo al metodo < 1 1 reglstfal.lo:
ne e di valutazione dei dati per rappresentare una provu della test
che stiarno discutendo. La presenriarno semplicemcnte come un
esernpio di qucl genere di ricerca che promctte risulrati piii
[ertili". Cinque soggcui de l gruppo di danza dd Sarah Lawrence
U» escmpio. - Abbiarno rilevato all'inizio come gli studiosi
abbiano considerate soprattutto un particolare problema: stabili-
re se e in qua!e rnisura dcg!i osservatori siano in grado di giudica-9 I dati sono suui rllccolti e ordinali da Mbs ).me Binney, sludcll'
I cssa a l Sarah Lawrence Col lege .
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TAlllll.LA 2
Analisi del movimenti di danza improvvisati da cinque soggeui
College avevano il compito di irnprovvisare, ciascuno per conto
suo, motivi di danza su questi tre temi: la tristezza, la forza
c la notre, Lo sperimentatore prese appunti sornmari delle varie
configurazioni di danza prodotte, e successivamente le classifico
in base a un cerro numero di categorie. Nella tabella 2 i risultati
S0l10presentati in forma abbreviatu. Si puo vedere che l'accordo,
sui piano numerico, e alto. rna ovviamente non gli si puo dare
un grande peso. Dal punto di vista del metodo si puo rilevare
soltanto che icasi in cui si verifico il disaccordo non si possono
considerate sernplicernente come privi di una mancata 0 inat-
tendibile corrispondenza Ira it compito e la prestazione, Talvolta
infaui il compito perrnette phi di una interpretazione valida. La
"Iorza", per esempio, si esprirne egualrnente bene con movimenti
rapidi 0 lenti. "La notre" e menu direttamente legata a una
particolare conligurazione dinamica di quanto 1 0 siano "la tri-
stella" 0 "l a forza".Pi6. interessante sarebbe ilconfronto Ira le configurazioni dei
movimenti t! i corrispondenti processi psichici. Questo confronto
non puo essere condouo auualmente con sufliciente precisionc,
perche la psicologia non ha ancora elaborate un metodo per de-
. scrivere stati d'animo che ubbia caratteristiche di precisione scien-
,I tifica superiori a quelle delle descrizioni Ietterarie 0 del Iinguag-
gio comune. Dal nostro esempio si puo norare comunque come
le configurazioni dinamiche del cornportamento espressivo per-
mettano descrizioni relarivamente concrete ed esane in termini
di rapidita, estensione, forma, ecc. Anche dalle caratterizzazioni
bruralmente semplif icate della tabella emergono itratti del com-
portamento motorio mediante iquali i danzatori hanno inter-
pretato la tristezza: questi tratti riflcttono l'andatura lenta e Ian-
guente dei processi psicologici, I'indefinitezza dello scopo, il ri-
tirarsi dal mondo, la passivita, che distinguono sul piano psico-
logico la tristezza. Il Iatto che it cornportamento espressivo etanto piu Iacilmente accessibile alla concreta descrizione scien-
tifica merita attenzione, Puo darsi infatti che nel futuro 1 0 studio
del cornportamento diventi ilmetodo da sceglicre, quando gli psi-
cologi cercheranno di ridurre le emozioni e altri processi psichici
a conligurazioni di forze fondamentali. Attualmente l'analisi della
scrittura ha portato a delineare un certo numero di categorie,
come pressione, estensione, direzione, proporzione, ecc., che in-
ducono a ricercare i corrispondenti concerti psicologici.
II nostro esempio puo anche mostrare come sia sterile liqui-
Tristezza Forzu
A n d a tu ra 5: lenta 2: lent a
1: moho rupida1: media1: decrescen tc
Ampieu» 5: piccola, chiusa 5: larga, maestosa
Forma 5: molto diriua3: circolare2: angolare
T ensionc .j: scarsa1: inconsistente
5: molta tensione
Direz ione 5: indefinite, mute-vole, ondeggiante
5: PI't:CiSlI, neua, per 3:10 pili in avanti
Centro 5: passive, spintoverso il basso
5: attivo, centratosui corpo
Notte
5: lenta
3: piccola2: grande:
5: circolare
4: scarsa1: decresccnte
indcfinita, mute-
volc2: per 10 pill verso
il basso
3: passive2: da anivo II passi-
vo
" 1 " . . . " S 'dim! i Icuomeni dell'espressicne come scmp ICI. ste.r~Ol1plc... :
si pU O dimosrrare chc le dinamiche dei process I f islc! c p~lchl~1
sana correlate strutturalmente, e se questa correlazione e eVI:
dentc sui piano percettivo, perde importanza. il prob~eI?a dideciderc se e in quale misura icomportam.en~l es~rc~stvi e le
low interpretazioni siano basati su convenzroru 50cla11.
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