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ASPETTI EMOTIVO-MOTIVAZIONALI
NEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Viviana LionettiPsicologa
Psicoterapeuta
LEGGE 8 OTTOBRE 2010, N.170
Gazzetta Ufficiale n.244 del 18 ottobre 2010
ARTICOLO 1
“La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia
e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento,
di seguito denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive
adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali,
ma possono costituire una limitazione importante
per alcune attività della vita quotidiana”
LEGGE 8 OTTOBRE 2010, N.170
Gazzetta Ufficiale n.244 del 18 ottobre 2010
ARTICOLO 2 - Finalità
“La presente legge persegue, per le persone con DSA,
le seguenti finalità:
a) garantire il diritto all'istruzione; (...)
(...) c) ridurre i disagi emotivo-relazionali; (...);
e) preparare gli insegnati e genitori
nei confronti delle problematiche legate ai DSA; (...)
h)assicurare uguali opportunità di sviluppo delle capacità
in ambito sociale e professionale”
La legge va letta come un movimento culturale in divenire,dove gli insegnanti sono chiamati ad una precisa responsabilità
nel personalizzare e potenziare i percorsi di apprendimento
di ogni singolo alunno
Secondo le neuroscenze,
l'apprendimento è conseguenza dell'ambiente
e dell'esperienza.
L'ambiente può influenzare molto
gli esiti di un Disturbo Specifico di Apprendimento,
ed è perciò compito anche degli insegnanti
vigilare ed intervenire nell'ambiente scolastico
e nelle dinamiche che lo animano
La legge parla di DISTURBO SPECIFICO,cioè di una difficoltà che si manifesta in un ambito specifico di abilità,ma che comporta diverse limitazioni in diversi ambiti della vita dell'individuo,minacciando, perciò, BENESSERE e QUALITA' DELLA VITA
LA DISLESSIA NON E' UN HANDICAP NE' UNA MALATTIA!!!
DISABILITA’SECONDO
L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA'
Incapacità significativa che interferisce con le normali capacità di adattamento
e partecipazione di una persona in un certo ambito di vita
QUALITA' DELLA VITA SECONDO
L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA'
Riguarda la percezione che la persona ha rispettoal proprio benessere e della propria soddisfazionepersonale “nel contesto della cultura e del sistemadi valori in cui vive, in relazione ai suoi obiettivi,
aspettative, standard e preoccupazioni”
LA DISLESSIA COSTITUISCE UNA MINACCIA
ALLA QUALITA' DELLA VITA PERCHE':
� comporta stress e senso di fallimento continuiche possono sfociare in psicopatologie
e difficoltà di adattamento
� richiede una riorganizzazione del senso di
identità e delle dinamiche relazionali nei diversi ambiti di vita
� necessita di un percorso di accettazione della
diagnosi e degli interventi
Comorbilità� Disprassia Evolutiva
� Disturbo da Deficit di Attenzione e/o Iperattività
(ADHD)
� Disturbi del Comportamento
(prevalentemente di tipo oppositivo-provocatorio)
� Disturbi dell'Umore
(Depressione)
� Disturbi d'Ansia
Bisogna poi considerare i SINTOMI ASSOCIATI, spesso
di tipo somatico, causati da sistemi di autoregolazione
e da reazioni ansiose e depressive: mal di testa, mal di
pancia, isolamento, impulsività, oppositività, aggressività
PROVATE A METTERVI
NEI PANNI DI UN BAMBINO DISLESSICO!
ASPETTI EMOTIVO-MOTIVAZIONALI
NEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Viviana LionettiPsicologa
Psicoterapeuta
WENZ-GROSS e SIPERSTEIN, nel 1998, hanno condotto una ricerca
sull'interazione tra stress,supporti sociali e adattamento in ragazzi
affetti da disturbi dell'apprendimento specifici e aspecifici e hanno
riscontrato che i fattori di stress scolastici e sociali sono
direttamente correlati con vissuti di disadattamento, nelle relazioni
con i compagni, gli insegnanti e, meno, con i genitori.
UNO DEI MAGGIORIFATTORI DI STRESS SCOLASTICO
PER I DISLESSI E'LA RICHIESTA COGNITIVA
RICHIESTA COGNITIVA
si fa eccessiva in termini di:
� accessibilità cognitiva
� di risorse attentive da allocare
� di sviluppare maggiori capacità di attesa
nel raggiungere un risultato
� di tempo
� di immagine di sè
IMPORTANTESEGNALARE SUBITO IL DISAGIO
(coinvolgendo anche i colleghi)E OSSERVARE CHE QUESTI SINTOMI
NON DIVENTINO PERSISTENTI,STRUTTURANDOSI IN UNA
PSICOPATOLOGIA VERA E PROPRIA:
� l'umore del bambino è spesso depresso e/o irritabile
� sono aumentate le manifestazioni ansiose
(incubi, paure, eccessiva preoccupazione)
� aggressività e atteggiamenti evitanti o provocatori sono aumentati
� sono comparsi disturbi di tipo somatico
� il bambino è isolato e parla di sè e della sua vita
in modo prevalentemente negativo
COSA FARE PEREVITARE DI AUMENTARE L'AGGRESSIVITA':
� evitare i fallimenti, con compiti irrealistici e inutili
� evitare i giudizi negativi e generalistici
� evitare di commentare criticamente e di fronte alla classe
� utilizzare una didattica personalizzata
� dare opportunità all'alunno di mostrare i suoi successi,
sottolineando l'impegno
� mostrare empatia, accettazione, interesse, progettualità
ASPETTI EMOTIVO-MOTIVAZIONALI
NEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Viviana LionettiPsicologa
Psicoterapeuta
COSA FARE PEREVITARE DI AUMENTARE L'AGGRESSIVITA':
�evitare i fallimenti, con compiti irrealistici e inutili
�evitare i giudizi negativi e generalistici
�evitare di commentare criticamente e di fronte alla classe
� utilizzare una didattica personalizzata
�dare opportunità all'alunno di mostrare i suoi successi,
sottolineando l'impegno
�mostrare empatia, accettazione, interesse, progettualità
NECESSARIOCREARE IN CLASSE UN CLIMA CALOROSO,EMPATICO, COLLABORATIVO E DI FIDUCIA,
LAVORANDO BENESOPRATTUTTO NELLA FASE DI ACCOGLIENZA.
LO SCOPO E' QUELLO DI CREAREUN CLIMA DI CONDIVISIONE
TRA GLI ALUNNI E GLI INSEGNANTICHE VALORIZZI LE DIVERSITA' DI CIASCUNO
FASE DI ACCOGLIENZA
�organizzare spazi e tempi dedicati alla conoscenza degli alunni
�aiutarli a prendere consapevolezza delle proprie difficolta',
potenzialita', aspettative, stile cognitivo
�promuovere una cultura di rispetto della diversita‘
e dell'inclusione
�parlare ai ragazzi della dislessia
�parlare delle difficolta' specifiche degli alunni
solo dietro loro consenso esplicito
�favorire una riflessione continuativa su strategie
e metodologie personalizzate
utili al raggiungimento del successo scolastico
ASPETTI EMOTIVO-MOTIVAZIONALI
NEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Viviana LionettiPsicologa
Psicoterapeuta
Benso (2010) propone una interpretazionedel disturbo di lettura come strettamente correlato alla difficoltà attentive e del sistema esecutivo.
IL SISTEMA ESECUTIVO È QUEL SISTEMA DEPUTATO AL CONT ROLLO,MONITORAGGIO, ANALISI, PROGRAMMAZIONE
E PROBLEM SOLVING DI PENSIERI E AZIONI,SUPERVISIONANDO IL FLUSSO DELLE OPERAZIONI AUTOMATI ZZATE
(come la lettura e la scrittura).LE RISORSE ATTENTIVE SONO CONDIZIONATE
DALLE EMOZIONI(POSITIVE O NEGATIVE)E DALLA QUANTITÀ DI MOTIVAZIONE ESERCITATA
(SCARSA O ABBONDANTE)
L'EMOTIVITA' E' QUINDI FONDAMENTALEPER LA SOPRAVVIVENZA DELL'UOMO
E PER L'APPRENDIMENTO
Anatomicamente,EMOZIONE e COGNIZIONE
trovano un punto di incontro nel GIRO DEL CINGOLO, la stessa area cerebrale che si attiva durante la lettura
e fornisce le energie attentive necessarie.
Autoregolazione
E' la capacità di vincere conflittitra sistema cognitivo/attentivo e le emozioni
attivando sistemi di Controllo
SE IL SISTEMA VA IN BLOCCOSI ATTIVANO SISTEMI SOTTOCORTICALI DI RISPOSTA,
CIOE' IMMOBILIZZAZIONE O FUGA
COSA SUCCEDE AD UN DISLESSICOSOVRACCARICO DI STIMOLI E RICHIESTE???
Autodeterminazione
E' una combinazione di abilità, conoscenze e convin zioniche permettono alla persona di impegnarsi
in comportamenti finalizzati, autoregolati e autono mi. La sensazione di poter controllare la propria vita
è fortemente correlata con la funzionalitàdell'autoregolazione e la prognosi di successo.
I PROCESSI DI APPRENDIMENTOSONO CONDIZIONATI DA MOTIVAZIONI ESTRINSECHE
(la lode dell'insegnante, il premio dei genitori)E DA MOTIVAZIONI INTRINSECHE
(la soddisfazione personale di potercela fare)
Per promuovere l'autodeterminazione,e la motivazione intrinseca, dei propri alunni
l'insegnante può:
� favorire l'autonomia nello studio� dare la possibilità al bambino di partecipareall'elaborazione dei propri obiettivi formativi
� dare possibilità di scelta e decisioni� valorizzare l'iniziativa del soggetto tramiteun approccio metacognitivo, che incrementila consapevolezza dei propri processi di apprendimento
� comunicare interesse e calore affettivo
Autodeterminazione
Autostima ed Autoefficacia
Autostima: giudizio globale espresso su se stessie sulle proprie capacità, in termini di valore,
dignità, accetabilità e amabilità.E' condizionata dalle aspettative altrui
Autoefficacia: giudizio sulle proprie capacitàin termini di competenza e bravura
in specifiche aree di vita
PER LE LODI NON UTILIZZARE I TERMINI“INTELLIGENZA”, “BRAVURA” O “COMPITO SEMPLICE”,
PERCHÈ’ LA CONSEGUENZA IMPLICITA È’ CHEIL BAMBINO SI SENTA POCO INTELLIGENTENELLO SVOLGIMENTO DI COMPITI SEMPLICI!
Resilienza
Possibilità di adattarsi con successo alle esperienz e
di vita difficili, utilizzando l'insieme delle risor se
individuali e relazionali che lo proteggono
dall'impatto negativo di eventi di vita e stress.
Riflettere sulla natura del disturboe sull'impatto nelle diverse aree di vita
(non solo quella scolastica) VEDERE LA DISLESSIA COMEUN'OCCASIONE DI CRESCITA!