assemblea del clero 2010 bergamo, 15 settembre 2010. «e beata colei che ha creduto...»

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ASSEMBLEA ASSEMBLEA DEL CLERO DEL CLERO 2010 2010 Bergamo, 15 settembre 2010. «E beata colei che ha creduto...»

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ASSEMBLEA ASSEMBLEA DEL CLERODEL CLERO

20102010

Bergamo, 15 settembre 2010.

«E beata colei che ha creduto...»

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Programma pastorale 2010-2011

E beata colei che ha creduto…

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Il 16 giugno è stato presentato lo schema del programma pastorale diocesano che verrà pubblicato…

del 17 settembre 2010del 17 settembre 2010

nella prossima assemblea diocesana

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Programma pastorale 2010-2011

E beata colei che ha creduto…

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L’intento di questa presentazione è

condividere le ragioni teologiche che il programma pastorale sottende

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E beata colei che ha creduto…

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Il tema del programma pastorale 2010-2011 intende

dare attuazione nelle dare attuazione nelle parrocchie a nuove prassi parrocchie a nuove prassi

pastorali per e con le pastorali per e con le famiglie con figlifamiglie con figli

da 0 a 6 anni.da 0 a 6 anni.

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E beata colei che ha creduto…

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Qual è il senso Qual è il senso

del nuovo del nuovo programma programma pastorale?pastorale?

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Programma pastorale 2010-2011

E beata colei che ha creduto…

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Cambiare il volto della parrocchia

Alla luce del Sinodo si vuole…

per renderla sempre più

comunità evangelicanell’oggi.

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Programma pastorale 2010-2011

E beata colei che ha creduto…

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L’icona che ci accompagnerà è

di Lorenzo Lotto,presa dall’affresco della chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco in Bergamo

La Visitazione di Maria a Elisabetta

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E beata colei che ha creduto…

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E beata colei che ha creduto…

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La citazione biblica sarà...

«E beata colei che ha creduto…»

Lc 1, 45

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E beata colei che ha creduto…

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Quali sono le ragioni teologico-pastorali del programma pastorale?

Dobbiamo distinguere diversi livelli.

- L’oggetto

- Lo scopo ultimo

- Gli obiettivi

- Le ragioni pastorali

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E beata colei che ha creduto…

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Lo scopo ultimo è:

Portare le persone e le comunità a credere in Cristo, amando il Padre e i fratelli nello Spirito.

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E beata colei che ha creduto…

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Rappresentiamo questo scopo con il motto:

E beata colei che ha creduto!

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E beata colei che ha creduto…

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Lo scopo ultimo si realizza in una particolare attenzione pastorale

all’esperienza fondamentale dell’esistenza umana

che è

la famiglia…la famiglia…

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Nella vita della famiglia deve manifestarsi

la luce del Vangelo del Matrimonioe della Vita,

al fine di rinnovare la vita stessa della comunità parrocchiale…

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E beata colei che ha creduto…

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Questo significa:

Accogliere in rendimento di grazie il Regno e il Vangelo della Carità nella

provocazione della vita nascente,

costituendo così la Chiesa come comunità di fede e di carità.

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L’oggetto:

I bimbi e le bimbeI bimbi e le bimbe

che nascono in ogni tipo di famiglia e di situazione vitale,

come destinatari della missione evangelizzatrice.

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Gli obiettivi pastorali:

Occorre individuare tappe intermedie che permettano alla comunità di raggiungere lo scopo prefisso!

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E beata colei che ha creduto…

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Gli obiettivi pastorali:

Dalle ragioni pastorali si indicano alcune priorità strategiche…

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E beata colei che ha creduto…

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L’attenzione sulla famiglia si concentra sulla genitorialità

Con due atteggiamenti generali:

• Attenzione agli insegnamenti del Magistero sulla vita e sull’educazione.

• Assunzione di comportamenti comunitari e organizzazioni pastorali

Gli obiettivi pastorali:

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Da questa opzione derivano due attenzioni:

1. Individuare e favorire gli scenari di senso cristiano della famiglia.

2. Accogliere e sostenere nella comunità cristiana il cammino del genitore testimone e annunciatore della fede.

Gli obiettivi pastorali:

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Per la prima attenzione…

Dall’introduzione del Dall’introduzione del VescovoVescovo

e dalla relazione di d. e dalla relazione di d. ChiodiChiodi

rileggiamo il senso umano e rileggiamo il senso umano e cristiano della promessa cristiano della promessa legata alla vita che nasce.legata alla vita che nasce.

Gli obiettivi pastorali:

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Per la seconda attenzione occorre programmare le azioni pastorali in due campi:

1. Le azioni e i comportamenti con le famiglie e per le famiglie.

2. Le strutture di accompagnamento pastorale in parrocchia e in vicariato delle azioni sopra indicate.

Gli obiettivi pastorali:

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Obiettivi di fondo da privilegiare:

• curare la qualità testimoniale dei loro genitori,

• mettere la parrocchia al loro servizio.

Gli obiettivi pastorali:Le azioni e i comportamenti con le famiglie e per le famiglie.

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Qualità testimoniale dei genitori:

• Conoscere e accogliere ogni famiglia nella sua singolarità

• Avviare e sostenere il cammino di conversione dei genitori

• Aiutare la loro mission educativa

• Creare reti di famiglie

• Condurre all’Eucaristia, fons et culmen

• Favorire servizi per la famiglia

• Favorire la comunitarietà della parrocchia.

Gli obiettivi pastorali:Le azioni e i comportamenti con le famiglie e per le famiglie.

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Lo stile di azione pastorale:

• Programmazione pastorale individualizzata

• Governance pastorale (discernimento comunitario e programmazione condivisa)

• Ministerialità condivisa (programmazione, gestione, accompagnamento)

• Nuovo ruolo del prete (spiritualità)

• Attivazione di servizi alla famiglia (laicità)

• Luoghi ed esperienze di testimonianza cristiana (kerigmaticità)

Gli obiettivi pastorali:Le strutture di accompagnamento pastorale

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Nel testo del programma pastorale gli obiettivi

indicati (per le azioni con le famiglie) sono

1. La conversione dei neogenitori come missionari e testimoni della fede, in un contesto di vita mutato in modo radicale.

2. Dialogo con l’insieme delle reti di solidarietà per una genitorialità diffusa e condivisa.

3. Approntamento di strutture di sostegno alla genitorialità. Scuole d’infanzia, asili nido, proposte formative, nuclei di famiglie per l’accoglienza... Attenzione alla figura dell’adozione e dell’affido e a forme di comunità pensate a partire dai bisogni delle famiglie.

4. Favore per la nascita, lo sviluppo e il coordinamento di gruppi di mutuo ascolto e di mutuo sostegno nel compito educativo e testimoniale cristiano.

5. Cura da parte della parrocchia per un atteggiamento di ascolto e di accoglienza delle famiglie, di valorizzazione della loro oggettiva testimonianza al Vangelo della vita e di aiuto a discernere il senso della loro esperienza.

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Nel testo del programma pastorale gli obiettivi indicati

(per le strutture parrocchiali e vicariali) sono

• Coinvolgimento della comunità e presenza nella comunità preti e laici dedicati a questo ministero, preparati all’ascolto e all’accoglienza.

• Iniziative di proposta catechistica e morale sui temi della vita e dell’educazione, di creazione di strutture e di condizioni di vicinanza e di dialogo.

• Valorizzazione del percorso di preparazione al Battesimo (cfr. nr. 341 C.S.) e di accompagnamento negli anni successivi con più attori.

• Formazione di figure ministeriali laicali in parrocchia e/o in vicariato.

• Revisione del ruolo e della funzione dei gruppi, delle associazioni e dei movimenti presenti in parrocchia e in vicariato.

• La nascita e il coordinamento, nonché l’accompagnamento spirituale e psicologico di gruppi di famiglie; esperienze di condominio solidale e di case-famiglia.

• Attento monitoraggio e accompagnamento progettuale e spirituale.

• Riferimento all’itinerario proposto dal Catechismo dei Bambini. Lasciate che i piccoli vengano a me.

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La posta in palio…

Non è

l’organizzazione della parrocchia…

Ma

la qualità cristiana della vita della comunità

come espressione di fede-carità.

Gli obiettivi pastorali:

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Il Programma pastorale seguirà le seguenti linee:

1.1. Rilettura del 37° Sinodo diocesano.Rilettura del 37° Sinodo diocesano.

2.2. Un’immagine sacramentaria.Un’immagine sacramentaria.

3.3. Gli obiettivi pastorali.Gli obiettivi pastorali.

4.4. Gli snodi operativi.Gli snodi operativi.

5.5. I percorsi operativi.I percorsi operativi.

6.6. Gli allegati d’approfondimento.Gli allegati d’approfondimento.

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Le ragioni pastorali:

- Cfr Sinodo- Mobilità, territorio e

cultura - Individualizzazione della

fede e delle pratiche- Bisogno di comunità- Chiesa: popolo regale,

sacerdotale e profetico- Missione- Metodo

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Sul metodo privilegiamo la determinazione degli

Snodi Snodi

operativioperativi

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Gli snodi operativi

Per snodo operativo s’intende l’insieme organico e omogeneo di condizioni e di strutture che permettono di individuare un senso compiuto nella vita delle persone e della comunità. E’ una specie di ambiente e di struttura entro cui nasce una dimensione vitale. Lo snodo produce e richiede attenzioni pastorali e operative che permettono di ricondurre le azioni pastorali al senso cristiano di un settore importante di vita della comunità.

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Gli snodi operativi: alcune attenzioni…

- Riferimento all’immagine di Chiesa

- Attenzione alle strutture sociali e istituzionali

- Attenzione al valore personale delle tappe del diventare genitori

- Attenzione all’educazione

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Programma pastorale 2010-2011

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Gli snodi operativi1. La genitorialità sia familiare, sia diffusa o

sociale. 2. Il cammino di conversione per valorizzare

l’esistenza come chiamata alla serietà della vita.

3. L‘effettiva struttura familiare (et quidem le situazioni familiari irregolari).

4. La situazione multiculturale e multireligiosa.

5. Le scuole, gli oratori e le strutture educative del territorio e della parrocchia.

6. Il problema culturale e strutturale del lavoro e il quadro socio – demografico