assemblea di gruppo - anacanzo

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1 Anno 14 Numero 1 Gennaio 2014 Sabato 9 novembre si è celebrata la consueta Messa Sezionale in Duomo a Como. Ringraziando il cielo, e per noi Canzesi, San Miro quest’anno non ha piovuto a dirotto. Il programma si è potuto svolgere per intero con la deposizione delle corone e gli onori al monumento dei caduti sul lungolago di Como. Poi inquadrati e a passo di trentatre, si è sfilato per le vie cittadine, percorrendo viale Geno, Piazza Cavour e arrivando al Duomo. Importante la partecipazione dei gruppi con oltre 80 gagliardetti e degli alpini numerosi e disciplinati ... nel possibile. Sempre apprezzata la fanfara sezionale di Asso che ha intrattenuto una bella folla incuriosita e partecipante in Piazza del Duomo eseguendo “Sventola” e soprattutto l’Inno Nazionale. Numerose le autorità tra le quali il Prefetto Michele Tortora, che non ha voluto mancare nonostante i pressanti impegni; il Sindaco di Como Mario Lucini, sempre vicino agli alpini e il nuovo comandante della caserma De Cristoforis, il colonnello Marco Tesolin. Un alpino. Visibilmente emozionato per quello che è stato un battesimo con i suoi alpini Kristian PROSSIMI IMPEGNI ======================== 14 Febbraio Il Coro canta ad Asso in Chiesa Parrocchiale **** 27 Febbraio Assemblea di Gruppo **** 28 Febbraio Partenza per Frattatodina – fino al 14/04 MESSA SEZIONALE IN DUOMO 90° del Gruppo Alpini Canzo 2 La castagnata alpina a Canzo è sempre un evento atteso e che non delude mai le aspettative. Anche quest’anno ha donato una giornata di svago e di spensieratezza ai cittadini canzesi e non solo. Il grande lavoro che svolgono gli Alpini è stato premiato da una nutrita presenza, nonostante il tempo non sia stato proprio favorevole. La festa è iniziata già dal sabato sera, sotto gli accoglienti tendoni riscaldati, con la possibilità di una bella cena in compagnia; l’ottima cucina e le caldarroste, sempre apprezzate, sono l’occasione per stare insieme. C’è un’atmosfera speciale sotto questi tendoni: l’amicizia e la serenità sono palpabili e le persone, abbandonando per qualche ora le loro abituali occupazioni e preoccupazioni, si uniscono con slancio al canto, intonato da qualche corista e accompagnato dalla fisarmonica di Angelo. Si tratta per lo più di canti popolari e antichi che rasserenano l’animo e ci portano ai tempi andati, che nel ricordo sono sempre più lieti dei tempi attuali. La domenica è iniziata di buon mattino con la cerimonia dell’alzabandiera. Erano già tra noi gli amici del Corpo Musicale Santa Cecilia di Monticelli Brusati, che, con la loro musica hanno solennizzato il momento di intenso patriottismo. Io personalmente non posso fare a meno di commuovermi in queste circostanze, ma ho notato occhi lucidi anche sotto ai cappelli degli Alpini. Roberto e il suo gruppo anche quest’anno ci hanno preparato un percorso artistico e culturale di alto livello. Nel Battistero facevano bella mostra di sè le splendide tavole dell’illustratore Filippo Brunello. E’ un amico degli Alpini che con i suoi colori ci porta in un mondo di fiaba e di sogno. Non per niente ha illustrato diversi libri per bambini. In Sala Roscio c’erano esposte le porcellane di Mazuvi. C’era proprio da rimanere incantati davanti all’armonia e ai colori con cui la signora Gabriella decora la ceramica. I vari oggetti erano disposti elegantemente e facevano bella mostra di sé nella nostra antica sala decorata da quello splendido soffitto a cassettoni. Nelle loro manifestazioni gli Alpini tendono sempre ad aggregare: si sono preoccupati di dare alla Scuola Materna Arcellazzi la possibilità di mettere in mostra e di vendere alcuni simpatici oggetti confezionati dalle mamme e dalle insegnanti, per raggranellare dei soldi sempre utili per lo svolgimento dell’importante ruolo che la Scuola stessa svolge nel nostro paese. Anche la Biblioteca è stata coinvolta nella festa: era eccezionalmente aperta di domenica e aveva esposto dei volumi che parlano di Alpini e di montagne, preparati con amore dalla nostra cara bibliotecaria Miriam. La castagnata alpina è stata occasione di festa anche per le persone aderenti al Gruppo Piera Mazza, che hanno pranzato in compagnia, nella loro bella sede, con la cucina degli Alpini, per terminare con le caldarroste offerte dagli stessi Alpini Nel cortile interno di Villa Meda sono state esposte delle significative fotografie sulla vita del Gruppo Alpini di Canzo e su alcune opere svolte dalla Protezione Civile di Como. Insomma Villa Meda è stata teatro di una giornata speciale e tutta Canzo è stata animata dalla musica della Banda che ha sfilato per le vie del paese. Alla fine di una giornata come questa abbiamo rivolto un grato pensiero a tutte quelle persone, Alpini e amici degli Alpini, che hanno nel cuore il nostro paese e la nostra gente e che sono capaci di tanto lavoro per donarci una giornata di serenità e di amicizia. GRAZIE di cuore a Roberto e al suo favoloso gruppo. Giovanna Gerosa Gianoni CASTAGNATA ALPINA 2013 CASTAGNATA ALPINA 2013 CASTAGNATA ALPINA 2013 CASTAGNATA ALPINA 2013

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Anno 14 Numero 1 Gennaio 2014

Sabato 9 novembre si è celebrata la consueta Messa Sezionale in Duomo a Como. Ringraziando il cielo, e per noi Canzesi, San Miro quest’anno non ha piovuto a dirotto. Il programma si è potuto svolgere per intero con la deposizione delle corone e gli onori al monumento dei caduti sul lungolago di Como. Poi inquadrati e a passo di trentatre, si è sfilato per le vie cittadine,

percorrendo viale Geno, Piazza Cavour e arrivando al Duomo. Importante la partecipazione dei gruppi con oltre 80 gagliardetti e degli alpini numerosi e disciplinati ... nel possibile. Sempre apprezzata la fanfara sezionale di Asso che ha intrattenuto una bella folla incuriosita e partecipante in Piazza del Duomo eseguendo “Sventola” e soprattutto l’Inno Nazionale.

Numerose le autorità tra le quali il Prefetto Michele Tortora, che non ha voluto mancare nonostante i pressanti impegni; il Sindaco di Como Mario Lucini, sempre vicino agli alpini e il nuovo comandante della caserma De Cristoforis, il colonnello Marco Tesolin. Un alpino. Visibilmente emozionato per quello che è stato un battesimo con i suoi alpini Kristian

PROSSIMI

IMPEGNI

======================== 14 Febbraio

Il Coro canta ad Asso in Chiesa Parrocchiale

****

27 Febbraio

Assemblea di Gruppo ****

28 Febbraio

Partenza per Frattatodina – fino al 14/04

MESSA SEZIONALE IN DUOMO

90° del Gruppo Alpini Canzo

2

La castagnata alpina a Canzo è sempre un evento atteso e che non delude mai le aspettative. Anche quest’anno ha donato una giornata di svago e di spensieratezza ai cittadini canzesi e non solo. Il grande lavoro che svolgono gli Alpini è stato premiato da una nutrita presenza, nonostante il tempo non sia stato proprio favorevole. La festa è iniziata già dal sabato sera, sotto gli accoglienti tendoni riscaldati, con la possibilità di una bella cena in compagnia; l’ottima cucina e le caldarroste, sempre apprezzate, sono l’occasione per stare insieme. C’è un’atmosfera speciale sotto questi tendoni: l’amicizia e la serenità sono palpabili e le persone, abbandonando per qualche ora le loro abituali occupazioni e preoccupazioni, si uniscono con slancio al canto, intonato da qualche corista e accompagnato dalla fisarmonica di Angelo. Si tratta per lo più di canti popolari e antichi che rasserenano l’animo e ci portano ai tempi andati, che nel ricordo sono sempre più lieti dei tempi attuali. La domenica è iniziata di buon mattino con la

cerimonia dell’alzabandiera. Erano già tra noi gli amici del Corpo Musicale Santa Cecilia di Monticelli Brusati, che, con la loro musica hanno solennizzato il momento di intenso patriottismo. Io personalmente non posso fare a meno di commuovermi in queste circostanze, ma ho notato occhi lucidi anche sotto ai cappelli degli Alpini. Roberto e il suo gruppo anche quest’anno ci hanno preparato un percorso artistico e culturale di alto livello. Nel Battistero facevano bella mostra di sè le splendide tavole dell’illustratore Filippo Brunello. E’ un amico degli Alpini che con i suoi colori ci porta in un mondo di fiaba e di sogno. Non per niente ha illustrato diversi libri per bambini. In Sala Roscio c’erano esposte le porcellane di Mazuvi. C’era proprio da rimanere incantati davanti all’armonia e ai colori con cui la signora Gabriella decora la ceramica. I vari oggetti erano disposti elegantemente e facevano bella mostra di sé nella nostra antica sala decorata da quello splendido soffitto a cassettoni. Nelle loro manifestazioni gli

Alpini tendono sempre ad aggregare: si sono preoccupati di dare alla Scuola Materna Arcellazzi la possibilità di mettere in mostra e di vendere alcuni simpatici oggetti confezionati dalle mamme e dalle insegnanti, per raggranellare dei soldi sempre utili per lo svolgimento dell’importante ruolo che la Scuola stessa svolge nel nostro paese. Anche la Biblioteca è stata coinvolta nella festa: era eccezionalmente aperta di domenica e aveva esposto dei volumi che parlano di Alpini e di montagne, preparati con amore dalla nostra cara bibliotecaria Miriam. La castagnata alpina è stata occasione di festa anche per le persone aderenti al Gruppo Piera Mazza, che hanno pranzato in compagnia, nella loro bella sede, con la cucina degli Alpini, per terminare con le caldarroste offerte dagli stessi Alpini Nel cortile interno di Villa Meda sono state esposte delle significative fotografie sulla vita del Gruppo Alpini di Canzo e su alcune opere svolte dalla Protezione Civile di Como. Insomma Villa Meda è stata teatro di una giornata speciale e tutta Canzo è stata animata dalla musica della Banda che ha sfilato per le vie del paese. Alla fine di una giornata come questa abbiamo rivolto un grato pensiero a tutte quelle persone, Alpini e amici degli Alpini, che hanno nel cuore il nostro paese e la nostra gente e che sono capaci di tanto lavoro per donarci una giornata di serenità e di amicizia. GRAZIE di cuore a Roberto e al suo favoloso gruppo. Giovanna Gerosa Gianoni

CASTAGNATA ALPINA 2013CASTAGNATA ALPINA 2013CASTAGNATA ALPINA 2013CASTAGNATA ALPINA 2013

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“Celebrazione 4 novembre Domenica 3 novembre 2013, alle ore 11,15, ci siamo trovati in Piazza della Chiesa, per prendere parte alla celebrazione del 4 Novembre. In questa giornata si ricorda l’unità nazionale e le Forze Armate. In corteo con il nostro cartellone rappresentante la storia del Milite Ignoto, abbiamo dato inizio al corteo, il tutto diretto dal signor Fontana. In cerchio, in piazza Monumento, abbiamo ascoltato le note della canzone del Piave e l’Inno del Silenzio, mentre alcune Autorità deponevano una corona di alloro. Proseguendo sempre uniti, siamo arrivati nella piazzetta dedicata ai Caduti Alpini della prima guerra mondiale. Disposti in cerchio, con il nostro cartellone che ‘guardava’ la folla, lo abbiamo spiegato. Hanno preso poi la parola gli alunni delle classi quarte, raccontando con frasi significative il 4 novembre e suonato con il flauto la canzone dell’”Addio”. E’ stato il nostro turno: abbiamo presentato e recitato la poesia “Sorridere alla vita” di Battista Cherubini. E’ stata poi la volta del Sindaco, il quale nel suo discorso ha reso omaggio al Milite Ignoto. A conclusione della nostra rappresentazione abbiamo intonato la canzone del Piave. In ultimo hanno recitato i ragazzi di terza media, che prendendo in prestito i cappelli degli alpini presenti, hanno testimoniato con frasi di grande valore, la vita di questi Alpini. Il nostro coordinatore dopo aver ringraziato le Forze dell’Ordine, l’Arma dei Carabinieri, la Protezione Civile, i Gruppi

Alpini, le Associazioni varie, gli Amici in Banda e tutta la popolazione in generale, ha concluso rendendo omaggio al concittadino Gabriele Moreno Locatelli, UOMO DI PACE E DI FRATELLANZA UNIVERSALE !” Classi V Scuole Elementari Canzo

lassi V

4 NOVEMBRE 2013

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RADUNO RADUNO RADUNO RADUNO

2222°RAGGRUPRAGGRUPRAGGRUPRAGGRUPPAMENTO PAMENTO PAMENTO PAMENTO

A CASTEL SAN PIETRO A CASTEL SAN PIETRO A CASTEL SAN PIETRO A CASTEL SAN PIETRO

TERMETERMETERMETERME

Il 20 ottobre si è svolto presso Castel San Pietro Terme il raduno del secondo Raggruppamento: Lombardia e Emilia-Romagna. Seppur difficilmente paragonabile ad una Adunata Nazionale, il raduno di Raggruppamento è sicuramente qualcosa che gli somiglia molto. L’aria che si respira è di amicizia e condivisione, gli accenti diversi si fondono in unico senso di appartenenza che, anche in zone non alpine, e sfido chiunque ad avvistare una montagna in provincia di Bologna, ci dimostra quanto l’aver servito con il cappello Alpino in testa abbia insegnato a stare al mondo a tutti noi; bello lo striscione : Naja scuola di vita. Il borgo di Castel San Pietro è stato certamente una location appropriata. Raccolta attorno al suo castello la popolazione ci ha accolto in maniera gioviale, come sempre in terra romagnola, e scortato la nostra sfilata tra due ali festanti e plaudenti. Bella la presenza della sezione di Como con quasi 90 gagliardetti e la fanfara sezionale. Devo dire di avere apprezzato in maniera particolare il discorso del nostro nuovo presidente nazionale Sebastiano Favero che, da buon Friulano, non ha girato attorno agli argomenti ma ha colpito nel segno facendo capire come gli Alpini non seguono la corrente e se serve sono in grado di picchiare i pugni sul tavolo. Applauso scrosciante. Grazie Presidente. Consiglio vivamente a tutti gli alpini Canzesi di segnarsi fin da ora sul calendario l’appuntamento per il prossimo ottobre perché, oltre ad una splendida occasione per vivere l’essere Alpini anche con la famiglia, il prossimo anno il raduno di Raggruppamento si terrà a Monza.

Kristian

IL CORO DEGLI ALPINI DI CANZO E IL CORO PARROCCHIALE DI WOLPERTSWENDE CANTANO E FANNO MUSICA INSIEME Il concerto del gemellaggio tra il coro degli Alpini di Canzo e il coro parrocchiale di Wolpertswende è stato uno spettacolo musicale veramente riuscito.Il Coro degli Alpini di Canzo sul Lago di Como è legato da una stretta amicizia con la città italiana di Menaggio, anch’essa sul lago di Como, a noi gemellata. Qui gli alpini spesso accompagnano con il loro canto le diverse manifestazioni. Durante gli incontri per il gemellaggio tra Wolpertswende e Menaggio sono iniziati gli stretti contatti con il Coro degli Alpini di Canzo. Nel 2008 ha avuto luogo a Wolpertswende un concerto simile. L’edizione di quest’anno è stata nuovamente un successo. Il coro a cappella degli alpini ha colpito ancora per le forti voci maschili, contemporaneamente il Coro di Wolpertswende ha saputo entusiasmare il pubblico con divertenti melodie della Svevia.In questo fine settimana il coro di Wolpertswende e la commissione comunale per il gemellaggio hanno accolto complessivamente 53 ospiti provenienti da Menaggio e Canzo, che hanno alloggiato per la maggior parte presso le famiglie di Wolpertswende e Mochenwangen. Gli alpini hanno partecipato anche alla funzione domenicale nella chiesa cattolica di

Mochenwangen dove il parroco Stefan Pappelau ha celebrato parte della messa in lingua italiana, conferendo così all’evento una particolare atmosfera.Tutti, parti interessate e collaboratori alla manifestazione, hanno potuto chiaramente percepire che la musica unisce e fa scomparire le barriere linguistiche. E’ stato un fine settimana all’insegna della musica e dell’amicizia e un momento importante per il nostro gemellaggio.Un sentito ringraziamento va alle famiglie di Wolpertswende e Mochenwangen che hanno ospitato i nostri amici, ai membri del coro di Wolpertswende per l’organizzazione e l’impegno e ai membri del comitato gemellaggio per l’organizzazione e la cura nei contatti con le città sul Lago di Como a noi gemellate. Chiunque fosse interessato alle attività di gemellaggio con Menaggio o con la città polacca di Ciasna nell’alta Slesia è calorosamente invitato ai nostri incontri o può comunicarcelo via mail o telefonicamente al comune di Wolpertswende (tel: 07502/9403-0, email: [email protected]) Il vostro interesse e collaborazione sarebbero sicuramente graditi. Sindaco Daniel Steiner

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I CANTI I CANTI I CANTI I CANTI

DEGLI DEGLI DEGLI DEGLI

ALPINIALPINIALPINIALPINI

Da questa edizione vorremmo

inaugurare una nuova rubrica: I

canti degli Alpini.

Andremo, non solo, a cercare le

nostre canzoni ma anche a

spiegare il contesto storico in cui

sono state composte e le battaglie

che le hanno ispirate.

Monte Nero

Una delle versioni

L’alpino piemontese Domenico Borella compose questo canto sul luogo dell’azione, attribuendogli il curioso titolo di Canzone umoristica del 3* Regg. Alpini alla conquista del Monte Nero , ispirandosi almeno nella cadenza musicale delle strofe, a una vecchia canta milanese: il vile nero; losco individuo della malavita milanese che veniva denominato il Moro della Vetra (dal nome dell’omonima Piazza). Altri ritengono che la canzone derivi da un canto di pescatori liguri detta “la barcassa” prendendo ad esempio la famosa impresa di Tripoli del 1825. Il 31 maggio 1915, attaccando il Monte Nero

(2.245 mt) dominante la riva sinistra dell’Isonzo, i battaglioni alpini Exilles, Susa e Val Pellice e la 7° batteria da montagna, avevano conquistato la cresta Vrata-Vrsie-Potoce e nei giorni successivi l’avevano mantenuta contro gli attacchi del 3° e 4° reggimento Honved e di reparti della 50° divisione austro-ungarica. La mattina del 16 giugno, sotto la direzione del generale Etna, fu iniziata l’azione per la conquista del Monte Nero. Il maggiore Trebaldi fece attaccare i trinceramenti nemici di Vrata-Ptoce per agevolare l’avanzata degli alpini dal Vrata al Monte Nero. Nello stesso tempo, dal Kozliak, mosse il maggiore Pozzi con due compagnie dell’Exelles.

L’attacco del maggiore Trebaldi, vigorosissimo, condusse all’occupazione di posizioni poste tra Lomez e Monte Nero che gli alpini difesero accanitamente. Arrampicatesi sul monte, la 31° compagnia comandata dal capitano Rosso e la 84°, comandata dal capitano Albarello entrambe del Susa, attaccarono all’arma bianca conquistando le trincee nemiche; lievissime furono le perdite; gravi invece quelle del nemico con numerosi morti e feriti, più di 600 prigionieri, armi e munizioni. L’azione delle truppe alpine meritò il rispetto degli austriaci che coniarono la famosa frase “Giù il cappello davanti agli alpini”. Tale posizione fu tenuta dall’esercito italiano fino all’offensiva di Caporetto nell’ottobre del 1917. Così terminava il primo mese di guerra (giugno 1915) durante il quale le nostre truppe avevano conseguito notevoli risultati sul fronte orientale. Avevano passato il basso Isonzo, si erano stabilite a Gradisca d’Isonzo, a Monfalcone e sul Carso. Avevano inoltre forzato il passaggio del medio Isonzo in località Plava, conquistando le

alture circostanti. Tutto il massiccio del Monte Nero era stato conquistato, le nostre truppe si spingevano a nord verso Plezzo, minacciando a sud Tolmino.

Kristian

Quattro buoni motiviQuattro buoni motiviQuattro buoni motiviQuattro buoni motivi per sentirsi orgogliosiper sentirsi orgogliosiper sentirsi orgogliosiper sentirsi orgogliosi di essere lombardidi essere lombardidi essere lombardidi essere lombardi

≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈

1. Teodolinda, regina dei

Lombardi Nel settimo secolo dopo Cristo, fu capace di dare prosperità al suo popolo senza far uso della guerra. Papa Gregorio si congratulò con lei scrivendo: «Non crediate, nobilissima figliola, di aver poco meritato del sangue che si sarebbe dovuto versare da una parte e dall'altra».

2. I Comuni Con la creazione dei Comuni, i lombardi si sono liberati dal giogo dell'imperatore Barbarossa. Tra di essi, fu il Comune di Milano a ricoprire il ruolo di capofila, primo esempio nella storia mondiale di nazione democratica, poiché nell'antica Grecia esisteva la schiavitù.

3. Bonvesin de la Riva Nel Duecento, scrisse, in lingua lombarda, un poema epico nel quale descrive i regni dell'aldilà. È una sorta di sceneggiatura della vita dopo la morte, di forte suggestione poetica, che anticipò di più di trent'anni la Divina Commedia di Dante.

4. La qualità della vita Durante l'epoca di Lorenzo Sforza detto il Magnifico, la Lombardia raggiunse contemporaneamente la maggior densità di popolazione e la maggiore ricchezza pro capite del mondo. Ancora oggi la Lombardia è terreno ambìto dalle potenze economiche mondiali. Stefano Prina

“Spunta l'alba del quindici giugno

comincia il fuoco l'artiglieria

Il Terzo Alpini è sulla via

Monte Nero a conquistar.

Monte Nero monte rosso

traditor della vita mia

ho lasciato la mamma mia

per venirti a conquistar.

Per venirti a conquistare

ho perduto tanti compagni

tutti giovani sui vent'anni

la lor vita non torna più.

Colonnello che piangeva

a veder tanto macello

fatti coraggio Alpino bello

che l'onore sarà per te”.

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UN CORO DI UN CORO DI UN CORO DI UN CORO DI

...EMOZIONI ...EMOZIONI ...EMOZIONI ...EMOZIONI "... Or la squilla dà segno

della festa che viene

ed a quel suon diresti

che il cor si riconforta..."

( G. Leopardi ) Mi piace citare questo bellissimo verso del Sabato del Villaggio di Leopardi, per sottolineare la gioia dell'attesa del dì di festa, che si prepara nel predisporre il corpo e l'animo a vivere con serenità il giorno del riposo. Vivere la festa non è infatti solo il godere del suo compimento, ma è anche assaporarne l'attesa, nella disposizione emotiva dell'animo per cogliere gli aspetti gioiosi che la accompagnano. Per tale motivo, quest'anno ci si è introdotti alla festa patronale di S.Andrea, la cui ricorrenza liturgica si commemora il 30 novembre, con un evento canoro di notevole rilevanza culturale. Nella serata di sabato 23 novembre la Chiesa parrocchiale di Fabbrica Durini ha ospitato il Coro Gruppo Alpini Canzo, trasformandosi in uno scenario storico, con la rievocazione di tanti momenti drammatici delle grandi guerre. Vivo ancora con emozione il ricordo di questo evento, per tanto atteso e desiderato e in breve intensamente vissuto e realizzato. La serata è stata presentata dal carissimo Roberto Fontana, capogruppo degli alpini di Canzo, al quale sono molto affezionata, sia per legami familiari, sia per un profondo senso di stima e di ammirazione per l'impegno sociale e umano, che da tempo sostiene, a favore di tante iniziative territoriali. Diverse le cante presentate, ciascuna con una sua dedica speciale a persone presenti,

come Don Lodovico, Parroco del paese, e Don Franco, a Regina, Assessore ai Servizi Sociali o a persone del paese conosciute dal coro, come la signora Ilva o la sottoscritta. Il coro., magistralmente diretto dal maestro Baraldi, ha cantato le gesta eroiche di tanti alpini, partiti al fronte anche in giovane età, lasciando i propri affetti e le proprie sicurezze, per difendere con coraggio e convinzione la propria patria. Storie di fatiche, di separazioni, di lutti e di stenti, ma anche di coraggio, di speranza, di pace e di libertà, esempi umani di silenzioso eroismo e di difesa convinta dei propri valori, come del resto ha fatto il nostro patrono S.Andrea che ha lasciato il suo mestiere di pescatore, per seguire Gesù da lui riconosciuto come il

Messia. Toccanti e coinvolgenti le esecuzioni corali, in una calda armonia di voci, ascoltate dai presenti in religioso silenzio, con un pensiero speciale agli alluvionati di Sardegna, per ricordare come in ogni tempo, di guerra o di pace, sia importante farsi prossimo di chi è in difficoltà, imparando anche dagli alpini a riscoprire quella naturale solidarietà umana, che anima e sprona ciascuno a partire per servire e aiutare. Mi piace ricordare l'atmosfera di calore e di familiarità che si è ben presto

creata nella nostra piccola Chiesa, per la verità neppure tanto affollata di gente, ma riscaldata, in quella fredda e gelida serata di novembre, da tanto calore umano, che ha creato e risvegliato in noi il senso della casa, del essere a casa e del farsi casa per l'altro. Noi abbiamo aperto le nostre porte agli alpini e loro hanno aperto il nostro cuore alle emozioni, risvegliando in ciascuno un naturale senso di amore e di grande rispetto per la vita, in ogni sua forma e in ogni suo manifestarsi, nel tempo e nello spazio. Il silenzio che ha accompagnato l'esecuzione di ogni canta e le parole incisive ed evocative di ogni testo eseguito, hanno stimolato la riflessione personale, nella ricerca spirituale e profonda del senso di tante scelte, di tante azioni, di tanti cammini e

di tante sconfitte, una ricerca che porta inevitabilmente all'umano e al divino, facendo confluire nella vita dell'uomo il dono grande dell'amore di Dio. Ringrazio calorosamente Roberto Fontana che insieme a me ha voluto intensamente questa serata e ringrazio con affetto il Coro Gruppo Alpini Canzo, che ci ha regalato una pausa dallo stress quotidiano, offrendoci una importante e autentica occasione di ascolto, che è diventata preghiera nel cuore di ciascuno di noi. Wilma Ratti

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“Lettera a Gabriele Moreno” Sarajevo, 3 ottobre 2013. Caro Gabriele Moreno, siamo ancora qui, a vent'anni esatti dal momento in cui sei stato colpito su questo ponte. Alcuni di noi non ti hanno conosciuto, hanno solo sentito parlare di te. Non è la tua morte violenta e non voluta che ci ha portati qui, ma la tua vita, per quello che nelle varie tappe della tua ricerca continua hai cercato di esprimere. Hai camminato tanto a piedi scalzi. Avevi imparato a incontrare le persone partendo dai piedi. Una solidarietà la tua, che era da subito condivisione e camminare insieme. Era anche denuncia a fianco di tutti i senzascarpe, i meno dotati e meno fortunati nella vita. Eri particolarmente attento e tenero con i bambini più sfortunati. Tu sei stato ucciso; ma qui a Sarajevo – come per Tonino Bello e altri che qui in Bosnia hanno consegnato la vita – hai consumato la tua ricerca appassionata, il senso profondo del tuo esistere. La tua solidarietà era diretta, concreta, di persona, senza misura e senza esibizionismi. Si direbbe che eri l'antieroe per eccellenza. E' stato il tuo ultimo esporti per sapere della sorte degli altri amici che erano con te su questo ponte, a permettere di essere centrato dal cecchino che ha sparato. Il tuo ultimo grido lancinante, che si è unito a quello di tutti coloro che sono stati colpiti. L'urlo contro la guerra, la più grande ingiustizia contro le persone e i popoli; ma anche il grido di chi crede che non c'è una vita solo dopo la morte, ma una vita che viene espressa al sommo grado con la morte stessa. Su questo ponte stavi esprimendo la tua fedeltà agli amici, la solidarietà alla popolazione di Sarajevo tenuta in ostaggio dalla guerra. Non le parole, ma la tua persona e il tuo camminare, il trovarti su questo ponte dice quanto è stata profonda e diretta la ricerca e la determinazione per la pace. Piedi scalzi, condivisione, giustizia e pari dignità per le persone e per i popoli, impegno diretto a costo della vita per la pace nella concretezza del quotidiano: non sono metafore, ma l'orizzonte che è aperto per ciascuno di noi. E' quanto attende tutta l'Umanità, Terra compresa. Per questo, senza retorica, crediamo anche noi in questo momento, “Gabriele Moreno vive”. don Albino Bizzotto Presidente Beati Costruttori di Pace

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NEW LAPIS

Periodico trimestrale stampato in proprio

Gruppo Alpini Canzo

Via Meda, 40

anno 14 – n. 1 Gennaio 2014

Direttore Responsabile: Fontana Roberto

Comitato di Redazione:

Brenna Giuseppe, Pina Mauro,

Prina Claudio, Rizzi Serafino

Impaginazione grafica

e stampa: Prina Claudio

Foto:

Mario Rusconi

Mail: [email protected]

Sito Internet :

http://anacanzo.altervista.org