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Assemblea Ordinaria dei Soci Salerno, 29 giugno 2018

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ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

BOZZA DI STAMPA

Salerno, 29 giugno 2018

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FEDERAZIONE CAMPANA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO

ADERENTE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI ED ARTIGIANE

SOCIETA’ COOPERATIVA Sede: via G. s. De Crescenzo, 84133 SALERNO

Tel. 089/408111

Registro Società C.C.I.A. Salerno n. 80052020635 R.E.A. 170013

Albo delle società cooperative A106219

C.F. 80052020635 P.IVA 00756110656

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Consiglio di Amministrazione al 28 FEBBRAIO 2018 Lucio Alfieri* Presidente Valentino Grant* Vice Presidente Vicario Maria Rosaria Di Paola* Vice Presidente

Consiglieri Pasquale Lucibello Camillo Catarozzo* Massimo Cavallaro Gaetano De Feo Pasquale Gentile Amedeo Manzo Rosario Pingaro* Luigi Scorziello Giuseppe Tuozzo* Luigi Zollo * Collegio Sindacale Mariella Rutigliano Presidente Maria Anna Fiocco Sindaci effettivi Raffaele Soldovieri Vincenzo Montone Sindaci supplenti Collegio Dei Probiviri Giovanni Capo Presidente Sergio Gatti componenti effettivi Antonio Torre Andrea Giuffrè componenti supplenti Stefano Trombani Direzione Francesco Vildacci *Membri del Comitato Esecutivo

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LE BCC ASSOCIATE Provincia di Avellino BCC di Flumeri BCC di Serino Provincia di Benevento BCC San Marco dei Cavoti e del Sannio - Calvi Provincia di Caserta BCC Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli Provincia di Napoli BCC Napoli Provincia di Salerno BCC Aquara BCC Campania Centro Cassa Rurale ed Artigiana BCC di Buccino BCC di Buonabitacolo BCC di Capaccio – Paestum Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania BCC dei Comuni Cilentani Banca Monte Pruno Credito Cooperativo di Fisciano, Roscigno e Laurino – società cooperativa BCC di Scafati e Cetara

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RELAZIONE E BILANCIO

AL 28/02/2018

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Signori Rappresentanti le Banche Socie

Lo scorso anno abbiamo ricordato, nella nostra relazione, i 50 anni di storia

della nostra Federazione, abbiamo celebrato quanti hanno partecipato alla

costruzione del Credito Cooperativo e le motivazioni per le quali le

Federazioni furono costituite; abbiamo poi accennato al cambiamento

voluto dalla riforma e quindi all’avvio dei lavori per la costituzione dei

Gruppi Cooperativi, un processo inevitabile che portava con sé tante paure

ma anche ambizioni e speranze di fare bene e far parte di un disegno

organizzativo nuovo e originale, capace di unire cultura locale a respiro

europeo.

E’ di grande attualità la preoccupazione circa la proposta di rinvio

dell’attuazione della riforma del Credito Cooperativo avanzata da parti non

maggioritarie del Sistema e fatta propria dal nuovo Governo che sta

mostrando una elevata sensibilità alle problematiche del Credito

Cooperativo.

Questo proposito pone oggi nuovi interrogativi: si può fermare oggi un

percorso giunto quasi al termine? Quali sono i rischi? Quali sono i costi?

Quali gli effetti negativi e quali i benefici per le Banche e per le Comunità?

Una moratoria o l’eventuale sospensione dei termini entro i quali costituire

i Gruppi Bancari Cooperativi, non risolverebbe i possibili elementi di

debolezza evidenziati dalla mozione presentata in Parlamento, ma

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rischierebbe di produrne altri che potrebbero compromettere l’intero

Sistema delle Bcc.

Teniamo ben presente che in un contesto globalizzato, in cui la velocità e la

capacità di adattamento diventano elementi competitivi, in un settore

bancario in cui si parla sempre più di fintech, di digitalizzazione, di bitcoin,

ecc., rinviare l’attuazione della Riforma corrisponderebbe a immobilizzare

le Bcc per ulteriori 18 mesi e, conseguentemente, ad avvantaggiare le

banche appartenenti al resto del sistema bancario e, quindi, provocare

effetti negativi, forse irreversibili, a territori, imprese e famiglie, visto che

raramente gli altri istituti bancari presentano quel radicamento sul

territorio tipico delle cooperative di credito.

Siamo consapevoli della necessità di dover investire in innovazione: i

cambiamenti di abitudini dei clienti e il quadro regolamentare europeo

sempre in continua evoluzione richiedono sforzi, economici e non solo, che

le singole Bcc non sono in grado di affrontare da sole. Inoltre, la

sospensione, anche se breve, provocherebbe un enorme spreco di energie

visto che da circa due anni sia le candidate Capogruppo che le singole Bcc

stanno investendo in risorse umane e sostenendo costi per milioni di euro

per dare attuazione ad una riforma complessa che ha l’obiettivo di

salvaguardare la mutualità prevalente delle Bcc.

Come non ricordare a noi tutti che l’Organo di Vigilanza in ogni occasione,

segnala che è opportuno affrettare il processo di riforma, soprattutto per

mettere in sicurezza l’intero Sistema.

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La nuova configurazione del Credito Cooperativo servirà quindi, nel

complesso, a rendere più solido l’intero Credito Cooperativo e, alle singole

BCC, di far fronte agli impegni normativi futuri, ai nuovi competitor e

all’innovazione tecnologica in modo più efficace ed efficiente.

Non si può non aver presente che il settore bancario sta subendo una

grande trasformazione: basti pensare all’ingresso, in aree esclusive delle

Banche, di nuovi attori che tradizionalmente si sono interessati ad altre

attività. I nuovi player dispongono di potenti piattaforme tecnologiche

digitali e di forze commerciali capaci di penetrare i mercati locali, di cui

hanno una profonda conoscenza grazie alla mole dei dati che gestiscono.

Sono player globali che offrono sempre più servizi “personalizzati” a valore

aggiunto che si adeguano in modo rapido ai mercati di riferimento.

Abbiamo più volte sottolineato che non si può essere nostalgici di un

passato che non c’è più. La storia deve essere guida del cambiamento e non

ostacolo.

In un mondo in cui la trasformazione sociale e tecnologica evolve

rapidamente, riteniamo sia necessario guardare con occhi diversi al futuro,

con una logica d’integrazione di competenze, di acquisizione di nuove

abilità, muovendosi come forza composta di tante diversità ma con un

corale obiettivo.

C’era e c’è la paura di disperdere il bagaglio di tradizioni e di valori che

hanno sempre contraddistinto il nostro modo di fare Banca, ma il percorso

intrapreso sembra non cancellare le nostre attitudini, ma piuttosto

sfruttarle meglio per permettere ai nostri “piccoli” Istituti di esercitare quel

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ruolo di vicinanza e di assistenza alle economie dei propri territori anche

nell’attuale e complesso contesto di riferimento, potremmo dire che in un

momento difficile il Credito Cooperativo c’è.

Signori Rappresentanti le Banche Socie,

L’esercizio appena trascorso è stato molto intenso, e ci ha visti protagonisti

di una rivoluzione che determinerà importanti novità non solo nell’ambito

delle politiche e delle prassi di Vigilanza bancaria ma anche

nell’organizzazione aziendale delle singole banche.

In questo scenario, di una cosa siamo certi: anche per il futuro non si potrà

prescindere dalla presenza della Cooperazione di Credito. Alla cooperazione

va aggiunto il concetto di “bene comune” sostenuto già dal 700 dal maestro

conterraneo Antonio Genovesi, che trova conferma nella più moderna

teoria del “social capital”, che vede nella fiducia e nella virtù, valori capaci

di creare risorse di tipo relazionale, durature nel tempo, da sfruttare per

perseguire gli obiettivi prefissati.

Il bene comune e lo sviluppo delle comunità si potranno realizzare solo se

vi saranno strutture bancarie in grado di conseguire obiettivi economici.

Non si può avere una Banca Locale Cooperativa se non vi è cultura

d’impresa, cooperativa ma sempre impresa, che deve coniugare

costantemente, nel caso della cooperazione almeno due elementi: l’aspetto

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sociale per cui è stata costituita e l’impresa bancaria che deve produrre

reddito.

Non si possono raggiungere traguardi ambiziosi se non vi è robustezza

patrimoniale, tecnica, tecnologica, e, soprattutto, risorse umane che

sappiano trovare un giusto equilibrio tra impresa e impegno sociale.

Di qui la sfida che attende tutti noi con la costituzione dei Gruppi Bancari

Cooperativi.

La partenza dei Gruppi Bancari è ormai prossima e tutto ciò coincide con il

termine del mandato della Presidenza e del Consiglio di amministrazione.

Era il 25 giugno del 2015 quando a Caserta raccogliemmo il testimone

dall’allora Presidente Petrone. Non possiamo non ricordare il momento che

segnò la lunga storia di un uomo che si è identificato con l’istituzione

Federazione. In quella occasione fu tracciato una sorta di percorso da

realizzare. Un percorso descritto con lungimiranza, con una forte

esortazione all’unità e alla responsabilità verso il Credito Cooperativo.

Ricordiamo le parole del Presidente Petrone “[…] Oggi è richiesto a tutti di

prendere atto della situazione, analizzare lo stato dell’arte, individuare

percorsi da attuare, con coraggio, discontinuità e agire con le velocità che

il mercato e la società chiedono. E’ il momento di agire con determinazione,

ben consci che dovranno essere assunte decisioni difficili, percorrendo

strade mai intraprese fino ad oggi […] Occorre però, rispetto al passato,

definire fin da subito il come si farà [..] Servirà innanzitutto disponibilità:

all’ascolto, disponibilità a mettersi in discussione, disponibilità a mettersi

effettivamente al servizio del bene comune, disponibilità ad evitare

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“superficialità” e autoreferenzialità, disponibilità a percorrere strade

nuove con visioni nuove[…]”.

Su quell’invito la Federazione ha operato, in un contesto non sempre

agevole sia sul fronte interno che sul fronte esterno.

Abbiamo assistito talvolta a contrapposizioni frutto di incomprensioni e di

scelte strategiche che potevano ripercuotersi sui nostri equilibri. A tale

riguardo non possiamo non rilevare che nonostante i maggiori oneri

derivanti dalla soluzione della crisi della BCC Irpina e dalla mancata

corresponsione di contributi per interventi di sostegno in favore delle BCC

in crisi, il contributo associativo sia rimasto inalterato.

Abbiamo dovuto far fronte a numerose difficoltà in un clima di grande

incertezza in considerazione della riforma in atto e di una produzione

normativa in continua evoluzione, che ha messo a dura prova la nostra

capacità di adeguamento.

Nonostante lo scenario descritto, la Federazione ha continuato a fornire il

proprio contributo in termini di assistenza e di sostegno alle Associate. Un

contributo reso possibile anche grazie alla nostra Federazione Italiana che

ha profuso sforzi importanti, in modo particolare per attenuare il peso di

una normativa che tende a non riconoscere una diversità tra banche

sistemiche e sistema di piccole banche, così come avviene in altri paesi.

L’ambiente d’incertezza ha inciso anche sui collaboratori, che hanno scelto

strade diverse entrando a far parte degli organici delle BCC Associate. Ciò

nonostante e senza alcuna sostituzione, la nostra Federazione ha

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continuato a fornire quel supporto, anche di tipo strategico, utile alle BCC

per un avvicinamento alle logiche che vedranno le Capogruppo nell’azione

di direzione e coordinamento.

Dobbiamo segnalare la collaborazione con la Ernst &Young per un primo

esercizio di AQR, utile alle Bcc per fronte alle attività avviate dalle

Capogruppo in materia di AQR.

Signori Rappresentanti le Banche Associate,

in questi anni, abbiamo ascoltato, siamo stati disponibili al confronto,

abbiamo portato il nostro contributo, abbiamo cercato, non senza

difficoltà, di condividere con tutti il nostro pensiero e il nostro agire, scevri

da condizionamenti e sempre nell’interesse delle Banche di Credito

Cooperativo, portando il nostro contributo nelle diverse sedi, quali

Federcasse e le Capogruppo stesse. Ci piace segnalare, a tal fine, la presenza

di nostri collaboratori nei gruppi di lavoro di ICCREA Banca.

Ritornando al contesto della riforma, è importante sottolineare che l’ottimo

lavoro svolto nel confronto parlamentare, ha consentito di realizzare un

impianto normativo originale che non ha eguali; sta a noi fare l’ultimo passo

e dare attuazione concreta con determinazione.

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Va rimarcata l’importanza della posizione assunta in modo congiunto da

Confcooperative, dai tre gruppi bancari e da Federcasse in merito alle

iniziative del rinvio dell’attuazione della riforma. Una posizione che tende,

in continuità con il passato, a preservare e salvaguardare le specificità del

Credito Cooperativo e delle singole BCC, che ha messo in rilievo le criticità

possibili, i profili di una riforma che può essere migliorata ma che deve

comunque consolidarsi.

A tal riguardo sentiamo il dovere di richiamare tutti a non disperdere questa

unità seppure nelle diversità di appartenenza ai diversi Gruppi bancari.

Anche il mondo accademico ha offerto numerosi e importanti elementi di

ragionamento. Il prof. Zamagni, uomo che ha studiato il Credito

Cooperativo e non solo, nell’ultimo suo lavoro, che è una raccolta di scritti

sulla cooperazione di credito, offre a noi tutti riflessioni profonde,

commentando ciò che è stato fatto e quello che non è stato fatto; quanto

di positivo è stato realizzato ma anche gli errori commessi. Il prof. Zamagni

nell’ultima parte del suo scritto “Banche di comunità. Cambiare senza

tradire”, punta i riflettori su tre argomenti di maggiore rilievo:

a) l’occasione persa di creare un gruppo unico che avrebbe avuto

maggiore robustezza;

b) il contratto di coesione che dovrà consentire di regolare i rapporti per

evitare arbitri da parte dei componenti del Gruppo Bancario

Cooperativo, garantendo tutti, in primis le BCC, a tenere

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comportamenti e agire nell’interesse delle singole entità e del

Gruppo nel suo insieme;

c) il management, quel “soft management” parte del sistema di

business e importante per il buon funzionamento di una cooperativa.

Sull’aspetto management viene richiamata l’attenzione di tutti sulla

necessità di creare soft skill rispondenti ad un’impresa cooperativa che

racchiude due anime, quella economica e quella sociale.

Naturalmente in questo inevitabile mettersi in discussione, sarà

fondamentale per tutti gli attori del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo

evitare autoreferenzialità.

Tutti dovremo operare con forza per la maggiore integrazione, evitando che

il cambiamento riguardi solo l’altro e non se stessi.

Abbiamo tutti noi l’interesse che questo Sistema cresca, si perfezioni,

sappia affrontare il futuro in modo adeguato e sia fortemente innovatore

come lo è stato nel passato.

I dati riferiti alle BCC Associate, riassunti nella relazione sulla gestione,

mostrano segnali di inversione di tendenza.

La congiuntura economica, seppure con le incertezze registrate negli ultimi

giorni, sembrerebbe mostrare segnali di consolidamento, pur in un

contesto che ci vede penalizzati, se si guarda all’ampliamento del divario

economico e sociale, che prospetticamente sembra doversi ancora più

dilatare, specie per le regioni del mezzogiorno. Di qui nuovi spazi operativi

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si possono dispiegare, agendo non solo come Banca ma anche come

cooperativa.

Anche in un’ottica di ripresa economica dobbiamo ribadire, con forza, la

necessità di fare efficienza, con uno sguardo più attento alle opportunità di

mercato. In questo percorso non dovremo dimenticare che i risultati

potranno essere conseguiti attraverso la riconversione di parte dei nostri

collaboratori per rispondere alle nuove e diverse esigenze.

Ci aspettiamo che le Capogruppo possano rappresentare il perno di questo

nuovo percorso e che le BCC continuino ad essere protagoniste dei territori

e presso le comunità, con la dotazione di nuovi e più aggiornati strumenti e

prodotti, ma soprattutto possano operare, dopo questa delicata fase, con

un rinnovato entusiasmo sui propri territori.

Vogliamo però sottolineare e chiedere con grande determinazione che il

rapporto sia reciproco, anzi sia di vera corresponsabilità nel miglioramento

e per la crescita.

Abbiamo parlato del cambiamento, esso non riguarda solo il personale delle

BCC, ma dovrà riguardare anche le governance delle singole Banche.

Dobbiamo comprendere che il ruolo degli amministratori nel corso degli

ultimi 10 anni si è modificato, occorre operare in una logica di

consapevolezza della complessità della gestione odierna di una Banca

Cooperativa.

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Una difficoltà che non deriva solo dalla normativa, ma, ribadiamo, dovuta

alla complessità sociale ed economica delle nostre comunità e ad un

mercato che è globale e al tempo stesso ribalta sul locale gli effetti di scelte

o shock di economie di paesi lontani. Lo abbiamo sperimentato con la crisi

finanziaria che è partita dagli U.S.A.

La Riforma ci spinge sempre più ad essere Cooperative con basi sociali

ampie e ciò implica sempre più sapere intercettare fabbisogni, gestire

necessità ed emergenze, ma soprattutto essere veri attori della crescita

delle nostre comunità.

Ma nel nuovo contesto quale è il ruolo delle Federazioni locali?

Non può sottacersi che il ruolo delle Federazioni si trasformerà con

l’attuazione della riforma; alcune funzioni saranno assunte dalle

Capogruppo. Pensiamo, alla compliance, all’internal audit, alla revisione, al

supporto alle funzioni di risk management e alla pianificazione che sono

stati punti di forza delle Federazioni.

Non possiamo non prendere atto che solo ICCREA Banca, una delle due

candidate Capogruppo, si è fatta carico, con vero senso di responsabilità, di

valorizzare quanto di buono vi è all’interno delle Federazioni e di ritenere

necessario assistere da vicino le BCC, consapevole che i cambiamenti vanno

governati con attenzione, con rispetto di una storia consolidata, degli

uomini e delle donne che per anni hanno partecipato a questo progetto del

Credito Cooperativo.

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Da alcuni mesi ci stiamo interrogando sulla necessità di proseguire e su cosa

fare.

Spazi ce ne possono essere, occorre però avere una visione ampia e

prospettica, che deve valutare le interconnessioni con le Capogruppo,

evitare conflitti, essere inclusivi (è una delle ragioni della cooperazione di

credito), rispettare i valori e operare nell’osservanza delle norme.

La Federazione italiana ha ridisegnato il proprio ruolo e ha fatto un passo in

avanti. Collabora con le Federazioni locali per individuare percorsi possibili,

che tengano conto dei vincoli attuali (basti pensare alle riserve indivisibili,

alla gestione delle partecipazioni, al trattamento dell’IVA nell’ambito dei

consorzi).

Abbiamo la convinzione che, come per le Banche Associate, anche per le

Federazioni si debba porre il problema delle dimensioni, sia alla luce del

numero delle BCC attuali sia di quello prospettico.

Abbiamo ragionato sull’idea di formare una Federazione del Meridione,

riprendendo anche qui una proposta del passato che non ha trovato

risposta: era l’anno 2010.

Eravamo convinti e siamo ancora più convinti che il Meridione possa e

debba essere un volano importante per l’intero Credito Cooperativo. E

allora occorre stringere relazioni forti; promuovere la nuova Cooperazione

di Credito; sviluppare la capacità di fare rete non solo tra Credito

Cooperativo ma tra i diversi attori del territorio; con i nostri stessi clienti;

promuovere imprenditorialità; cogliere occasioni per costruire, insieme ad

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altre Organizzazioni presenti sui territori, comunità con cui condividere

progetti, azioni e attività nell’interesse del bene comune.

Possiamo anche affermare, però, che le Capogruppo potranno avvalersi di

“braccia operative” che conoscono profondamente le BCC e il territorio. E’

una proposta che tiene conto delle nostre diversità locali, che solo chi ha

già riconosciuto il valore di queste strutture può meglio comprendere.

Siamo convinti, ma lo abbiamo detto già prima, che occorre non escludere

nessuno.

E’ una proposta, una idea che abbiamo posto sul tavolo per discuterne tutti

insieme.

I tempi stringono: il percorso delle Capogruppo, è ormai quasi del tutto

definito. I prossimi mesi saranno quindi decisivi anche per il futuro della

nostra Federazione.

Occorrerà decidere se essere ancora una società cooperativa consortile o

un’associazione, tenendo conto dei vincoli delle diverse opzioni.

Scelte che i soci saranno chiamati a fare in piena libertà, partecipando con

i propri rappresentanti al confronto già avviato in regione.

Cari Amici,

Nell’avviarci ai saluti ci piace ricordare il fermento vissuto lo scorso anno

per la preparazione del “Forum dei giovani soci del Credito Cooperativo

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Italiano” tenutosi nel nostro meraviglioso territorio e la lezione che i giovani

hanno saputo dare al credito cooperativo.

L’evento, infatti, ha visto protagonisti rappresentanti dell’intero territorio

nazionale indipendentemente dalla scelta fatta dalla loro banca di

riferimento in merito alla Capogruppo.

Tutti hanno partecipato e costruito il manifesto, senza barriere e senza

pregiudizi.

Un esempio concreto di responsabilità, di collaborazione e di cooperazione

che vede nella diversità la ricchezza comune e la capacità di chi, senza i limiti

dell’appartenenza, ha ben presente cosa significhi il bene comune e agisce

di conseguenza.

Ringraziamo per la collaborazione e la disponibilità, gli esponenti locali della

Banca d’Italia nelle persone del dottore Cinque, Direttore della sede di

Napoli, e della dottoressa Sartini, Direttrice della succursale di Salerno.

Un ringraziamento va al Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba per la

vicinanza e l’attenzione che ha dedicato alla nostra Federazione e, per il suo

tramite, ringraziamo lo staff di Federcasse e, in modo particolare, il

direttore Sergio Gatti che nel corso dello scorso anno ha consentito al

Credito Cooperativo di raggiungere risultati importanti.

A Giulio Magagni e a Leonardo Rubattu, rispettivamente Presidente e

direttore della aspirante Capogruppo, i nostri più sinceri e sentiti

ringraziamenti per l’impegno e la professionalità messe a disposizione del

Credito Cooperativo, che hanno permesso di raggiungere traguardi

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importanti e i migliori auguri di buon lavoro nel nuovo ruolo che li attende,

confidando che collaborazione e dialogo siano alla base delle relazioni

future.

Un ringraziamento a tutti gli esponenti del Credito Cooperativo campano

che in questi tre anni del nostro mandato non hanno fatto mancare la

collaborazione, la vicinanza e gli stimoli per il miglioramento della nostra

azione.

Da ultimo, consentiteci di ringraziare tutti i collaboratori della Federazione,

la loro abnegazione, il senso di appartenenza, l’entusiasmo mostrato anche

in momenti di forte incertezza, ne fanno una forza importante di una

Federazione che ha mostrato di sapersi adeguare ai tempi con lungimiranza.

Grazie.

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

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Economia Regionale Uno sguardo all'economia della regione risulta importante per comprendere le criticità e le opportunità che si prospettano per le Associate. Lo scenario La Campania è stata una delle regioni italiane più pesantemente colpite dalla grande crisi economica e finanziaria, con una perdita di quasi 15 punti di PIL tra il 2008 e il 2013. Nel contempo essa è tra le regioni ad aver finora mostrato il maggior dinamismo nella fase di ripresa, recuperando nel triennio 2014-16 oltre 4 punti percentuali di PIL rispetto ai livelli pre-crisi. Nel 2017, secondo vari indicatori, la ripresa dell'attività economica sarebbe proseguita, mostrando però alcuni segni di attenuazione rispetto al triennio precedente. I divari rispetto al resto del Paese rimangono ancora ampi e diffusi e interessano diversi aspetti del sistema economico regionale, tra cui le meno favorevoli condizioni reddituali e di ricchezza delle famiglie campane, le maggiori difficoltà di accesso dei giovani al mercato del lavoro, la minore produttività delle imprese. Il sistema delle imprese La ripresa dell'attività in regione è stata ancora disomogenea tra i principali settori. Nel comparto industriale, nel 2017, gli investimenti fissi hanno ripreso a crescere ed è aumentato anche il fatturato. Il valore aggiunto è tuttavia ancora ampiamente inferiore ai livelli pre-crisi. A frenare la crescita del settore concorre una produttività che, nonostante il parziale recupero, rimane ancora al di sotto dei livelli medi nazionali. La distanza dalla media nazionale risente della più elevata specializzazione in settori a bassa produttività e della maggiore diffusione di imprese di piccole dimensioni, caratterizzate generalmente da una produttività inferiore. Gravano sulle imprese campane alcune carenze infrastrutturali tra cui quelle legate all’approvvigionamento di energia elettrica. Nel comparto dei servizi, che ha risentito in misura più contenuta della crisi, il fatturato e gli investimenti sono cresciuti a ritmi moderati e il valore aggiunto sta gradualmente tornando ai livelli pre-crisi. Alla ripresa ha contribuito l’espansione sostenuta del turismo, specie internazionale, e del relativo indotto. Nel comparto delle costruzioni, che ha invece risentito pesantemente della lunga crisi, la produzione ha continuato a flettere. Quella relativa all'edilizia privata è stata frenata dall’elevato stock di invenduto ereditato dalla crisi la cui incidenza è ritornata su valori di medio periodo solo di recente grazie alla ripresa del mercato immobiliare. Nel segmento delle opere pubbliche la produzione ha ristagnato. La contrazione degli appalti banditi nel 2017, che segue a una fase di riduzione dei progetti di opere pubbliche, non lascia intravedere a breve una inversione di tendenza per il comparto. Il credito concesso alle imprese, sebbene in rallentamento, ha continuato a crescere a ritmi più sostenuti rispetto all'Italia e al Mezzogiorno. La ripresa del credito, in atto dal 2015, non ha però interessato in modo omogeneo il settore produttivo. A beneficiarne sono state quasi esclusivamente le imprese finanziariamente meno rischiose. I finanziamenti a quelle più rischiose si sono contratti, risentendo sia di una dinamica meno favorevole della domanda di credito sia di un orientamento degli intermediari volto a contenere il rischio di credito.

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Il mercato del lavoro Nel 2017 l'occupazione in Campania ha continuato ad aumentare, sebbene in netto rallentamento rispetto all’anno precedente. Gli addetti sono cresciuti in tutti i principali comparti di attività. La domanda relativamente contenuta di lavoro rivolta a figure professionali altamente qualificate ha contribuito ad alimentare le migrazioni di laureati verso altre regioni, principalmente del Centro Nord, e verso l’estero. Le famiglie Nel 2017 è proseguito l'aumento dei redditi e dei consumi delle famiglie che hanno beneficiato del miglioramento delle condizioni occupazionali. In termini pro capite il reddito disponibile in Campania rimane ampiamente inferiore rispetto alla media italiana e maggiore è l'incidenza delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale. Anche la ricchezza pro capite, che dall'inizio della crisi economico finanziaria si è ridotta in misura più marcata in regione rispetto al resto del Paese, è ampiamente inferiore in Campania rispetto alla media italiana. I prestiti per l’acquisto di abitazioni, che rappresentano la componente principale dell’indebitamento delle famiglie, hanno continuato a crescere a ritmi sostenuti. Si è consolidata la crescita del credito al consumo. Il mercato del credito Nel 2017 i prestiti al settore privato non finanziario hanno continuato a crescere su ritmi analoghi a quelli dell’anno precedente. L'andamento del credito è risultato differenziato tra le varie componenti del sistema bancario. I prestiti erogati alle imprese dalle banche appartenenti ai primi cinque gruppi nazionali hanno rallentato, in controtendenza con il resto del sistema bancario. Quelli alle famiglie hanno registrato una dinamica analoga tra banche. È proseguito il miglioramento, in atto dal 2012, della qualità dei prestiti concessi a residenti in Campania. Il tasso di deterioramento ha continuato a flettere, in particolare per le imprese. Le operazioni di cessione e di stralcio hanno ridotto l'incidenza dei crediti deteriorati sui prestiti complessivi contribuendo, insieme con le maggiori rettifiche di valore apportate a quelli rimasti nei bilanci bancari, a ridurne il valore netto. È proseguito il processo di ridimensionamento della rete territoriale delle banche, soprattutto quelle di maggiori dimensioni, e contestualmente è aumentato il ricorso ai canali distributivi telematici. La finanza pubblica La spesa delle Amministrazioni locali è diminuita nella media del triennio 2014-16, sia nella componente corrente, per effetto del contenimento del personale nel comparto sanitario, sia in quella per investimenti, dopo la forte crescita registrata in chiusura del precedente ciclo di programmazione europea. La spesa effettuata a valere sulla programmazione 2014-2020 è stata del 3 per cento della dotazione complessiva alla fine del 2017, valore distante dall'obiettivo intermedio di spesa da certificare entro la fine del 2018. L'incidenza del prelievo fiscale locale sulle famiglie residenti nei capoluoghi campani è rimasto pressoché stabile, su livelli significativamente superiori alla media nazionale. È proseguito il calo del debito delle Amministrazioni locali, la cui incidenza sul PIL è ampiamente superiore alla media nazionale.

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I prestiti alle imprese Nel 2017 i finanziamenti bancari alle imprese hanno continuato a crescere più che in Italia e nel Mezzogiorno sebbene a un ritmo inferiore rispetto all’anno precedente. L’espansione è stata sostenuta dalla domanda di credito alimentata dalle esigenze di finanziamento sia di investimenti produttivi sia di capitale circolante, a fronte di condizioni di accesso al credito distese. Gli andamenti sono stati eterogenei per banca di attività economica: l’accelerazione nella manifattura si è contrapposta alla sostanziale stabilità nelle costruzioni e al rallentamento nei servizi. L ’indebitamento delle famiglie Nel 2017 i prestiti erogati da banche e società finanziarie alle famiglie campane hanno accelerato, in un contesto di condizioni di offerta distese. Tale andamento riflette sia la dinamica del credito al consumo sia quella dei prestiti per acquisto abitazioni, che rappresentano la componente più rilevante dei prestiti alle famiglie. Le erogazioni di nuovi mutui, soprattutto a tasso fisso, sono ulteriormente aumentate, sebbene in rallentamento rispetto al 2016. La qualità del credito Nel corso del 2017 è proseguito il miglioramento, in atto dal 2012, della qualità dei prestiti di banche e società finanziarie a residenti in Campania: nella media dei quattro trimestri del 2017, il flusso di nuovi prestiti deteriorati è stato pari al 2,6%. Il miglioramento è attribuibile sia alle famiglie sia, soprattutto, alle imprese. Tra quest’ultime, la riduzione dei flussi di prestiti deteriorati ha interessato tutti i comparti di attività economica, seppure in misura più marcata quello manifatturiero; la rischiosità delle costruzioni resta nettamente più elevata. Il tasso di ingresso in sofferenza è rimasto nel complesso sostanzialmente stabile. È invece aumentato per le imprese, in particolare quelle dei servizi, mentre è proseguito il calo per le famiglie. A fronte della riduzione dei flussi di nuovi crediti deteriorati sono aumentati quelli in uscita dai bilanci degli intermediari, in larga parte crediti in sofferenza, tramite operazioni di cessione e stralcio. Nel 2017, l’ammontare delle cessioni di sofferenze del complesso dei residenti campani è stato pari a circa il 17% del loro stock lordo di inizio periodo, in netto aumento rispetto all’anno precedente. L’aumento è stato molto più marcato per le imprese che per le famiglie. La raccolta del circuito bancario Nel 2017 i depositi bancari delle imprese e delle famiglie campane hanno decelerato, risentendo principalmente del marcato rallentamento di quelli delle prime e della dinamica riferita ai primi 5 gruppi bancari. È proseguito il calo dei depositi a risparmio, mentre hanno continuato a crescere, sebbene meno intensamente, quelli in conto corrente. Nel 2017 il valore complessivo delle obbligazioni emesse da banche e sottoscritte da imprese e famiglie della regione è ancora diminuito significativamente.

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I numeri del Credito Cooperativo in Campania Il Credito Cooperativo in Campania archivia un bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 con volumi in crescita sia per gli impieghi che per la raccolta; in ripresa il patrimonio; il conto economico mostra segnali di miglioramento dopo un 2016 poco soddisfacente. L’andamento è in generale in linea con una ripresa economica della regione Campania. La raccolta da clientela, cresciuta di quasi 137 milioni (da 4 miliardi e 171 milioni a 4 miliardi e 308 milioni), ha fatto registrare un incremento del 3,3%. Nel medesimo periodo il sistema del Credito Cooperativo Italiano ha registrato un decremento della raccolta dello 1,4%; mentre per le BCC operanti nell’area geografica “SUD” (comprendente le regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia) la crescita è stata pari all’1,6%, per il sistema Banche il decremento è pari a 3,2%. Si osserva quindi un miglior trend per le BCC della nostra Regione tanto rispetto al dato nazionale che a quello delle aree geografiche confinanti. Gli impieghi netti verso la clientela - passati da 2 miliardi e 641 milioni (dic. 2016) a 2 miliardi e 906 milioni (dic. 2017) - hanno fatto registrare un incremento del 10,2%, pari a circa 265 milioni di € in valore assoluto. Per il totale nazionale delle BCC gli impieghi hanno evidenziato un calo pari allo 1,1%; per quelle operanti nell’area geografica “SUD” gli impieghi sono cresciuti del 4,1%, mentre il sistema Banche ha registrato alla data un decremento del 2%. Anche sotto questo profilo la nostra Regione ha evidenziato risultati migliori rispetto agli insiemi di confronto. In calo il dato delle sofferenze lorde, passate da 343 milioni (dic. 2016) a 324 milioni (dic. 2017). L’aggregato risulta in decrescita del 5,5 % (pari a circa 19 milioni); tale andamento è dovuto alle operazioni di cessioni di crediti no performing effettuate nel corso del 2017 da parte di 3 Associate; a livello nazionale si evidenzia una crescita del 3,8%; mentre per le BCC dell’area “SUD” si è registrato un decremento pari al 15,2%. Il tasso di copertura delle sofferenze a fine anno 2017 è pari al 59,1 per cento in incremento rispetto al dato del 2016 pari al 58,1 per cento. Le sofferenze nette alla fine dello scorso esercizio si sono attestate ad euro 148,7 milioni. L’azione incisiva svolta dalle Banche nella svalutazione dei crediti, consentirà, unitamente alla prima applicazione degli standard contabili IFRS 9, di porre in essere riduzioni, attraverso cessioni di portafogli, delle sofferenze in linea con le indicazioni delle Autorità di vigilanza e delle candidate Capogruppo. Con riferimento al comporto dei “Non performing loans” il dato lordo si presenta in leggera diminuzione, confermando l’andamento generale: euro 571 milioni a fine 2017 rispetto 589 milioni al 31 dicembre 2017. Il grado di copertura dell’intero aggregato alla data del 31 dicembre 2017 è del 44,56 per cento rispetto al 43,03 per cento dell’anno 2016. Il dato mostra un sensibile allineamento rispetto ai dati rilevati dal sistema Bancario. Con riferimento a due indicatori che oggi rappresentano una vista importante dell’andamento degli impieghi, le BCC Campane fanno registrare miglioramenti. Infatti,

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l’indicatore NPL ratio si attesta a 18,04 per cento in riduzione del 2,3 per cento, mentre il Texas ratio passa dal 68,78 per cento a 63,50 per cento, con una riduzione di oltre 5 punti percentuali. Il risultato di esercizio consolidato delle BCC Campane evidenzia un utile complessivo di circa 13 milioni in netto miglioramento rispetto alla perdita rilevata lo scorso anno pari a 11,5 milioni. Lo scorso anno l’Associata BCC di Fisciano fece registrare una significativa perdita che condizionò il risultato della regione. Il conto economico seppure in miglioramento presenta ancora margini di miglioramento soprattutto se si ha riguardo alla parte commissionale. Il margine d’interesse, anche a causa dell’incremento degli impieghi, è in ripresa facendo registrare un incremento del 9,33 per cento, invertendo una riduzione che dura dall’anno 2013 e si attesta a 112.296 mila euro (nel 2016 era 102.715 mila), poco più del dato rilevato nell’anno 2011 quando l’aggregato era di 111 milioni. Il margine d’intermediazione si conferma in aumento del 2,89 per cento e si attesta a 174 milioni poco al di sotto di quanto fatto registrare nel 2012 quanto l’aggregato fece registrare 182 milioni. Si evidenzia che nella composizione del margine di intermediazione, al 31 dicembre 2017, l’impatto derivante da utili rivenienti da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita è pari a 21,7 milioni di euro, dato inferiore del 36,37% rispetto al 2016. Tale minore contribuzione è stata compensata dal minor costo del rischio di credito. Le rettifiche nette per crediti concessi per l’anno 2017 è pari ad euro 32.657 mila, contro i 50.256 del 2016, in termini percentuali il costo per rischio di credito è stato pari al 1,12 per cento in diminuzione dello 0,78 per cento. Le commissioni nette fanno registrare un incremento del 6 per cento, per effetto dell’incremento dei ricavi rivenienti da servizi di incasso e pagamento per euro 1,8 milioni (11%) e della componente relativa al collocamento servizi terzi. Gli incrementi registrati dalle BCC nazionali, le BCC del Sud e dal Sistema bancario sono rispettivamente del 1,9%, 1,4%, 7,4% Le spese amministrative subiscono una lieve riduzione di euro 296 mila, anche se le dinamiche delle due maggiori componenti sono diverse. Le spese per il personale s’incrementano di euro 2.561 mila pari al 3,6 per cento, mentre la componente altre spese si riduce di 2,857 milioni di euro pari al 4,4 per cento. Entrambe le componenti sono interessate da effetti derivanti da fattori non correnti, quali la chiusura del premio di risultato relativo all’annualità 2015 -2016, mentre per le altre spese hanno contribuito alla riduzione una maggiore attenzione da parte delle Banche, i minori interventi di sostegno in favore delle BCC in difficoltà e i minori oneri per il Fondo Europeo di risoluzione realizzati lo scorso anno. Il patrimonio delle BCC campane alla data del 31 dicembre 2017 è pari ad euro 568.112 mila con un incremento del 7,4 per cento. I risultati ottenuti hanno permesso di recuperare quanto avevano eroso le perdite dello scorso anno e riportare l’aggregato a

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valori superiori di quelli dell’anno 2015 quando il patrimonio ammontava a 555,366 milioni di euro. Con riferimento al Patrimonio ai fini della vigilanza prudenziale l’anno 2017 ha fatto registrare una crescita del patrimonio ai fini di vigilanza pari a 4,5 milioni. c. Il CET 1 ratio a livello regionale è pari al 19,6 % (era del 20,18 % a fine 2016), in riduzione dello 0,50 % e comunque superiore di tre punti percentuali rispetto a quello rilevato a livello di sistema BCC attestatosi a fine 2017 al superiore al CET 1 ratio medio nazionale, pari al 16,7. Il dato è migliore anche rispetto a quello rilevato a livello di sistema bancario pari al 13,8%. Il Total Capital Ratio (TCR) è passato dal 20,46% di fine 2016 al 19,88 % del 2017, anch’esso superiore rispetto al dato nazionale pari al 17,1% a dicembre 2017. Alla data del 31 dicembre 2017 le BCC aderenti alla Federazione e presenti in regione sono 15, articolate in 159 sportelli. Nel corso del primo semestre si è realizzato un processo aggregativo (Banca di Salerno Credito Cooperativo incorporata nella CRA/BCC di Battipaglia e Montecorvino Rovella oggi BCC Campania Centro Cassa Rurale ed Artigiana), con il prossimo 1° luglio ci sarà un ulteriore processo aggregativo (la BCC di Buccino incorporata nella BCC Comuni Cilentani) e altri processi potrebbero verificarsi nel corso degli anni. I dipendenti delle BCC sono 1069 e i soci sono 40.710.

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Attività Federali Signori Rappresentanti le Banche Associate, l’esercizio chiuso al 28 febbraio 2018 è sicuramente stato un anno che ha visto la Federazione Campana, e le altre Federazioni, affrontare una situazione d’incertezza e molto fluida, in un contesto normativo e di cambiamenti organizzativi senza precedenti. La costituzione delle Capogruppo e la ridefinizione del ruolo delle Federazioni hanno inciso non poco sull’attività della Federazione. L’organico si è ridotto dal primo febbraio 2017 di due unità che ricoprivano ruoli e funzioni importanti, in quanto responsabili della Funzione Internal Audit e della Funzione Compliance e Organizzazione. Elementi con elevate skills e per le quali notevoli sono stati gli investimenti fatti nel passato. Con il primo marzo di quest’anno anche il responsabile della Funzione Pianificazione, Controllo Rischi, Contabilità e Fiscale ha rassegnato le dimissioni. Fatti che esprimono sicuramente la situazione esistente, il clima d’incertezza e di difficoltà. Nonostante ciò la direzione e i componenti delle funzioni interessate da tale variazione hanno saputo far fronte ai numerosi impegni di cui si dirà in appresso. Agli impegni “ordinari” si sono aggiunti quelli relativi ai “gruppi di lavoro” cui il personale è stato chiamato a far parte in previsione della costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo. Abbiamo garantito la presenza nei gruppi di lavoro del Sistema di Garanzia, del Sistema di Early Warning, dell’Information Comunication e Tecnology, dell’Internal Audit. Tale partecipazione unitamente a quelle delle Banche Associate, oltre a rendere più consapevoli del lavoro e delle metodologie che dovranno essere adottate, consentirà di agevolare l’integrazione delle Associate nel nuovo contesto operativo del Gruppo Bancario Cooperativo. Come di consueto si è ulteriormente rafforzata la capacità del personale della Federazione di agire con modalità interfunzionale, in considerazione della necessità di assicurare una trasversalità di competenze per affrontare sia la copiosa normativa sia la complessità operativa cui le Associate sono quotidianamente sottoposte. La modalità di svolgimento delle attività è stata improntata sempre più in una logica di servizio verso le Banche Associate, creando sempre più una maggiore sintonia tra fabbisogni e risposta di assistenza. Le prime evidenze fornite dalle Capogruppo che intendono svolgere il proprio ruolo in una logica di integrazione delle competenze, con attivazione di modelli organizzativi a matrice, ci convincono della scelta effettuata nel corso degli anni e consentono di essere sicuramente in una situazione favorevole nella fase di attuazione della Riforma con la costituzione delle Capogruppo e l’avvio definitivo della costruzione della macchina operativa dei Gruppi Bancari. Sono stati conclusi i due progetti deliberati e di cui si è data informativa la scorsa assemblea. Si tratta del “AQR BCC Campane” e del “Riposizionamento del Credito Cooperativo Campano”. Il primo ha consentito di mettere in evidenza la situazione delle BCC Campane in materia di credito e segnatamente alla metodologia AQR. L’esercizio ha consentito agli Organi delle BCC di utilizzare metodologie simili a quelle che saranno utilizzate nella fase effettiva che si svolgerà nei prossimi mesi, su indicazione

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dell’autorità di Vigilanza. L’avvio di attività preliminari da parte delle Capogruppo ha consentito alle BCC Associate di non trovarsi del tutto impreparate e per alcune, in considerazione del lavoro eseguito, lo svolgimento dei lavori è stato sicuramente più agevole. Con riferimento al Progetto “Riposizionamento del Credito Cooperativo campano” il lavoro è stato rassegnato alle BCC Associate nel corso del 2017 e rappresenta un’analisi dello stato dell’arte, da cui si è derivata anche una iniziale proposta. Il lavoro, realizzato con la collaborazione del prof. Amendola, ha evidenziato attraverso la messa a punto di specifici indicatori quali fattori considerare per la stabilità delle singole BCC e del sistema regionale nella previsione della costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo. Alle Banche spetterà utilizzare e sviluppare le evidenze prodotte, tenendo conto che alcune delle proposte individuate nella ricerca Aree Bianche sono ancora del tutto attuali e andranno solo aggiornate alla luce delle intervenute modifiche normative. E’ proseguita, come si dirà successivamente, la collaborazione con la società BCC S.I. con la quale è in essere specifico contratto di consulenza. Anche con la soc. Phoenix, per il tramite della Federazione Trentina, non sono mancati momenti di confronto e di collaborazione. L’erogazione dei servizi è avvenuta con le consolidate metodologie: circolari, pareri scritti e verbali, attraverso la disponibilità di mezzi telematici e utilizzo di specifiche tecnologie. E’ stata assicurata la partecipazione alle Assemblee e ai Consigli di amministrazione delle Associate, predisponendo preventivamente documentazione specifica. Non è stato fatto mancare assistenza ai Collegi Sindacali. E’ stata assicurata la collaborazione ai Fondi di Garanzia della Categoria. Le funzioni aziendali dedicate a fornire assistenza alle BCC hanno collaborato con le funzioni di staff della Federazione, assicurando assistenza su specifiche tematiche quali quelle: contabili, fiscali, societarie, amministrazione e gestione del personale. E’ stata assicurata la rappresentanza, nella qualità di revisori e amministratori, nelle società BeaLab e Fondazione Vincenzo Buonocore. La trasversalità delle attività svolte non consente di separare, in termini di rendicontazione dell’attività svolta, i tempi e le competenze impegnate in misura netta, per tale motivo, come è avvenuto negli scorsi anni, potrà presentarsi l’evidenza della stessa attività in più funzioni; ciò a conferma del lavoro interdisciplinare svolto.

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FUNZIONE LEGALE-SINDACALE Legale L’attività di carattere generale - svolta anche in ottica compliance (nel cui ambito sono richiamate altre attività svolte unitamente a detta Funzione) mediante la predisposizione di alcune decine di lettere circolari – ha tenuto conto soprattutto delle novità normative e giurisprudenziali, che continuano ad interessare incessantemente il settore bancario e la categoria del credito cooperativo.

Si è provveduto quindi alla illustrazione della portata delle innovazioni e alla predisposizione o l’aggiornamento di schemi e modulistica per la concreta applicazione delle disposizioni, con particolare riferimento ai seguenti argomenti, suddivisi per aree tematiche.

Operazioni di banca e profili connessi: - presentazione e pagamento in forma elettronica di assegni bancari e circolari (L. 12

luglio 2011, n. 106; Regolamento della Banca d’Italia del 22 marzo 2016); - modifiche unilaterali dei contratti bancari e finanziari, attuate ai sensi dell’art. 118

del T.U. bancario - nota della Banca d’Italia n. 412631, approvata dal Direttorio in data 28 marzo 2017;

- “conti di pagamento” e “conto di base” - recepimento della Direttiva 2014/92/UE (Payments accounts directive – PAD);

- patto marciano in materia di finanziamenti alle imprese - art. 48- bis T.U.B. – Decreto Banche (D.L. 3 maggio 2016, n. 59 convertito nella L. 30 giugno 2016, n. 119);

- patto marciano in materia di crediti immobiliari ai consumatori - art. 120-quinquiesdecies T.U.B. – Decreto Banche (D.L. 3 maggio 2016, n. 59 convertito nella L. 30 giugno 2016, n. 119);

- divieto di emissione di libretti di deposito a risparmio al portatore – D. Lgs. 25 maggio 2017, n. 90;

- trasparenza informativa per i conti di pagamento – D. Lgs. del 15 marzo 2017, n. 37; - conto corrente dedicato ai notai – L. 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il

mercato e per la concorrenza); - servizio SEDA (SEPA compliant Electronic Database Alignment) – revisione modello

di remunerazione ai sensi della Circolare ABI del 21 luglio 2017, prot. n. USP/ULG/UOF/UTR/001570;

- sevizi di pagamento nel mercato interno - recepimento della Direttiva UE 2015/2366 – PSD 2;

- protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione degli stessi - attuazione del Regolamento UE del 27 aprile 2016, n. 679;

- servizi di pagamento - D. Lgs. del 15 dicembre 2017, n. 218; - Prestito Vitalizio Ipotecario - art. 1 L. 2.4.2015, n. 44;

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- risoluzione stragiudiziale delle controversie - utilizzo del nuovo Portale dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) che consentirà ai ricorrenti di trasmettere e gestire i ricorsi interamente online;

- utilizzo di parametri di indicizzazione dei finanziamenti in presenza di valori negativi; - nuove istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi (TEGM) ai sensi

della legge antiusura;

impiegando, nel complesso, circa 180 giornate lavorative.

Revisione (o integrazione) della modulistica contrattuale e documentazione accessoria: conto corrente; conto in divisa; conto di pagamento; conto corrente dedicato ai notai; servizio SEDA; deposito al risparmio intestato a minori; cassa continua; crediti documentari e stand-by letter of credit import; servizio compravendita moneta estera; anticipo su fatture; credito immobiliare ai consumatori (MCD), esempi di compilazione del Prospetto Informativo Europeo Standardizzato (PIES); certificati di deposito, la cui attività è stata dispiegata attraverso quasi 150 giornate lavorative.

Diritto societario e ordinamento bancario: - riforma delle banche di Credito Cooperativo (D.L. 14.2.2016, n. 18, convertito nella

L. 8.4.2016, n. 49, circolare B.I. n. 285/2013 – 19° aggiornamento del 2.11.2016); - adempimenti preventivi, svolgimento dei lavori e incombenze successive alla tenuta

delle assemblee annuali; - accertamento dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza degli

esponenti bancari; - schema di Decreto Ministeriale in materia di requisiti di onorabilità, professionalità

e indipendenza degli esponenti aziendali – Linee Guida BCE maggio 2017; - riconducibilità delle azioni BCC-Cr nel novero degli strumenti finanziari

(comunicazione Consob del 3.12.2015, n. 0092545).

L’impegno preponderante, che nel complesso è stato pari a circa 100 giornate lavorative, è stato rivolto agli approfondimenti relativi alla riforma della normativa che disciplina le Banche di Credito Cooperativo, ivi compresa la partecipazione attiva, all’interno del Sistema, alle attività di consultazione in ordine alle Linee Guida per le banche Less Significant italiane in materia di crediti deteriorati (NPL).

A favore delle singole Associate sono stati effettuati, con un impegno di circa 150 giornate lavorative, oltre 200 interventi (pareri, consulenze, ecc.), riferiti alle operazioni di banca, tra i quali i più rilevanti hanno riguardato: le commissioni di istruttoria veloce (CIV) e tassi di interesse sugli sconfinamenti (funzionamento delle procedure di un outsourcer informatico), i rapporti di conto corrente, di deposito a risparmio, la liquidazione DR nominativo, di apertura di credito, di apertura di credito ipotecaria, di mutuo, il pegno, le clausole contrattuali degli interessi con parametri di indicizzazione negativi, il recesso contrattuale, il credito immobiliare ai consumatori, il contratto SEDA, il pignoramento presso terzi, l’accollo del mutuo, la firma grafometrica, la variazione di status, i certificati di deposito, rapporti intestati a procedure espropriative e concorsuali,

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richiesta di documentazione bancaria e le relative spese, gli assegni bancari e circolari (nuova procedura CIT, smarrimento degli assegni, decesso del legale rappresentate della società traente, decisioni ABF su assegno falso, iscrizione in C.A.I., pagamento tardivo di assegno, assegno con data inesistente, quietanza liberatoria ex art. 8 L. 386/1990), la fideiussione (interdizione del garante, amministrazione di sostegno), la successione ereditaria; gli accordi, le transazioni e i piani di rientro, il credito documentario e gli adempimenti antiriciclaggio (obbligo di registrazione e conservazione dei dati), le bozze, i riscontri e le controdeduzioni a fronte di esposti, reclami, diffide, istanze di mediazione e ricorsi all’ABF, i procedimenti amministrativi e giudiziari in tema di sanzioni antiriciclaggio e di vigilanza, la valutazione dei rischi, ai fini dell’eventuale costituzione di apposito fondo in bilancio, delle cause passive (anatocismo, nullità del contratto per difetto di forma, danni ecc.), il deposito transitorio per offerta reale (art. 1210 c.c.), le modifiche unilaterali (lo ius variandi e l’art. 118 TUB), il subentro della curatela fallimentare nei contratti di credito, il sequestro preventivo e conservativo, la contabilizzazione degli sconfinamenti e la compensazione tra debiti e crediti, il sequestro di banconote false, le polizze facoltative.

In materia di diritto societario, si è provveduto, attraverso l’espletamento di attività per circa 100 giornate lavorative, ad assistere le Banche Associate in ordine a: operazioni di fusione e intese preliminari relative ad altre iniziative della specie; modifiche statutarie; trasferimento di azioni; rimborso del capitale ai soci cessati; cessione di attività e passività; compensi degli amministratori; politiche di remunerazione; conflitti di interessi; incompatibilità con la qualifica di amministratore; sostituzione degli amministratori; verifica dei requisiti per la candidabilità di amministratori; ipotesi di cumulo di cariche di gestione, sorveglianza e controllo detenute in imprese concorrenti (divieto di interlocking); pubblicità della nomina del presidente del collegio sindacale; autovalutazione e definizione della composizione degli organi sociali; adempimenti assembleari, svolgimento dei lavori e verifica dei relativi verbali; locazione di immobili di proprietà delle banche; contributi delle banche aderenti alla Federazione e cause di recesso da quest’ultima.

E’ stata prestata, altresì, assistenza e consulenza nella gestione del rapporto contrattuale di outsourcing informatico in fase di dismissione da parte di una Associata.

E’ stata assicurata, per un totale di circa 40 giornate lavorative, la partecipazione alle riunioni della Commissione Legale, operante presso Federcasse, e a quelli del Gruppo di Lavoro interfederale che si occupa della modulistica contrattuale, per un totale di n. 15 incontri ed è stato fornito supporto per la difesa della Federazione in procedimenti giudiziari relativi ad azioni di responsabilità nei confronti di esponenti di ex Associate.

Sindacale

E’ stata assicurata alle Banche Associate l’assistenza in merito alle novità relative all’instaurazione, allo svolgimento e alla cessazione dei rapporti di lavoro, sia per gli aspetti normativi che retributivi e contributivi.

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Indicazioni di carattere generale sono state fornite, con un impegno di circa 60

giornate lavorative, in ordine ai seguenti argomenti: esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato, responsabilità solidale in materia di appalto, prestazioni ordinarie, emergenziali e straordinarie del fondo di solidarietà per il sostegno dell'occupabilità, dell'occupazione e del reddito del personale del credito cooperativo, assenze per malattia – riduzione del periodo di prognosi riportato nel certificato medico, assenza per malattia – accertamento idoneità alla mansione specifica, lavoratori chiamati a svolgere funzioni elettorali, congedo retribuito del padre per nascita figlio, collocamento obbligatorio, rilevazione e segnalazione dei dirigenti sindacali 2017 ai sensi dell’accordo sulle libertà sindacali 31.7.2014, procedura di deposito contratti collettivi di 2° livello - premio di risultato 2017; ripartizione dei costi sostenuti per i permessi usufruiti dal personale delle BCC, che riveste la carica di dirigente sindacale, disciplina utilizzo buoni pasto, contribuzione ferie non godute, assegni familiari.

E’ stata fornita assistenza alla Delegazione Sindacale Regionale durante il confronto con le OO.SS. locali per la definizione del Premio di Risultato del 2017, per la stipula dell’Accordo per le Prestazioni Integrative Regionali della Cassa Mutua.

E’ stata, altresì, garantita consulenza e assistenza alle Associate per l’applicazione di provvedimenti disciplinari al personale e per la definizione di controversie (n. 10), in sede di Commissione di Conciliazione prevista dall’art. 15 del C.C.N.L.

Sono stati curati, inoltre, i rapporti con l’Ufficio Provinciale Servizi per l’Impiego per la stipula della convenzione ex art. 11, L. 68/99 per l’assunzione di un lavoratore disabile e con l’ASL per la richiesta di visita medico collegiale per verifica dell’idoneità alle mansioni specifiche di un collaboratore rientrato dopo un lungo periodo di malattia.

Due Associate – interessate da processi di fusione o incorporazione - sono state assistite nello svolgimento delle procedure sindacali di cui all’art. 22 del predetto C.C.N.L.

Le attività descritte nei due periodi precedenti hanno richiesto all’incirca 40 giornate lavorative.

Sono stati resi, attraverso l’espletamento di attività per circa 80 giornate lavorative, numerosi pareri sia scritti che orali sull’applicazione delle norme contrattuali nazionali ed integrative e sulle materie che seguono: verifica dei requisiti pensionistici per accedere alle prestazioni straordinarie del fondo di solidarietà per il sostegno dell'occupabilità, dell'occupazione e del reddito del personale del credito cooperativo, disciplina del contratto a termine e del rapporto del lavoro part-time; dimissioni e preavviso, dirigenti RSA, impugnativa licenziamento, assegnazioni mansioni e relativo inquadramento – dequalificazione, riconoscimento inquadramento superiore per mansioni effettivamente svolte, permessi legge 104/1992, prestazioni di lavoro occasionale, trattamento di fine rapporto da corrispondere agli eredi, indennità studio, assenza per malattia e day hospital, welfare aziendale, emolumenti arretrati,

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trasferimento del dirigente sindacale e lavoratrice in allattamento, responsabile della sicurezza per i lavoratori – permessi sindacali, cessione rapporti di lavoro, contratto di apprendistato e tirocini curriculari ed extracurriculari, disciplina delle ferie e delle festività non godute, tipologie contrattuali e incentivi alle assunzioni, contestazione di addebiti e irrogazione di sanzioni disciplinari.

Intensa è stata la collaborazione con la funzione preposta alla gestione del personale della Federazione, su specifici argomenti quali ad esempio la dichiarazione delle retribuzioni e autoliquidazione del Premio annuale INAIL, la presentazione del periodico prospetto informativo dei lavoratori disabili ai sensi della L. n. 68/1999, la redazione delle disposizioni interne di servizio relative alle modalità di svolgimento del rapporto di lavoro e la predisposizione del budget e del consuntivo relativi al costo del personale della Federazione.

FUNZIONE ORGANIZZAZIONE E COMPLIANCE La Funzione nel corso dell’esercizio ha presieduto e svolto ordinarie attività di assistenza alle Associate su aspetti e problematiche di natura organizzativa e di supporto alle Funzioni di Conformità e Antiriciclaggio. Nel corso delle attività è stato completato il progetto “Piano dei controlli Antiriciclaggio”. Il progetto, sollecitato da numerose Bcc, tende a realizzare “Controlli a distanza in tema di Antiriciclaggio” ha preso avvio a dicembre 2016 ed è proseguito per tutto il 2017, ha consentito di mettere a punto un set significativo di elaborazioni, che sulla base di indicatori opportunamente selezionati, consentono di inquadrare le caratteristiche operative dei clienti e di controllare il corretto adempimento degli obblighi antiriciclaggio. La citata metodologia è stata testata presso una Bcc pilota e poi estesa a tutte le banche Bcc Sistemi informatici mediante specifici incontri, che hanno consentito di dare un apporto importante. Per le attività di estrazione delle informazioni contenute negli archivi informatici aziendali la Federazione Campana si avvale del supporto di Bcc Sistemi Informatici, mentre per le Bcc utenti Phoenix le citata elaborazioni dovranno essere richieste al proprio outsourcer informatico. In data 6 ottobre 2017 è stato notificato alle Banche utenti Bcc S.I. il documento che illustra l’esito del progetto le caratteristiche, i costi e i tempi del piano dei controlli. Completate le fasi preliminari di studio di fattibilità e di predisposizione dei supporti metodologici ed organizzativi è stata avviata la fase di contrattualizzazione ed attivazione del servizio a tutte le Bcc utenti Bcc Sistemi Informatici. I primi report di controlli a distanza sono stati trasmessi a dicembre 2017. Essi rappresentano un utile supporto per la Funzione Antiriciclaggio, ma anche per tutte le unità organizzative, nell’intercettare operatività della clientela della Banca cui dedicare approfondimenti. La Funzione, a fronte delle costanti implicazioni di carattere organizzativo che l’evoluzione normativa comporta, ha continuato a garantire le tradizionali attività di

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consulenza e assistenza in ambito organizzativo nonché supporto alle Funzioni di Conformità operative presso le singole Associate. Tali attività sono state realizzate sia a distanza (mediante email ovvero telefonicamente) sia tramite interventi in loco presso le strutture tecniche. In tale ambito si è operato in modo da garantire costantemente raccordo e coordinamento tra le diverse unità organizzative della Federazione competenti su differenti profili normativi. È stata assicurata la partecipazione ai Gruppi di Lavoro istituzionali attivi presso Federcasse in materia di Antiriciclaggio, Privacy e Finanza. Con riferimento all’attività svolta nei confronti delle Associate si è provveduto a fornire consulenza organizzativa e supporto all’aggiornamento della regolamentazione interna, laddove ne sia pervenuta richiesta, anche mettendo a disposizione standard documentali (Regolamento Cassa, Regolamento di Istituto, Regolamento del Credito, Procedure per la gestione del contante, Policy Mifid II, etc). Il mancato rinnovo del contratto di esternalizzazione di talune attività della funzione di conformità, in ogni caso, non ha comportato nessuna variazione del servizio, che come in passato, senza la richiesta di alcun corrispettivo, sono stati garantiti supporti e consulenza con specifico riferimento all’originario perimetro operativo della funzione di conformità (Trasparenza, Servizi di Investimento e Mifid II, Privacy, Usura ed Antiriciclaggio). Per tali normative sono stati forniti alle Associate i supporti necessari per l’identificazione degli interventi organizzativi e di mitigazione, laddove necessari, funzionali a garantire la conformità dei processi e della regolamentazione interna. In funzione dell’approccio interdisciplinare che connota la gestione del rischio di non conformità, l’attività è stata condotta anche in collaborazione con la Funzione Legale e Sindacale, assieme alla quale è stata assicurata l’analisi, l’interpretazione di nuove norme, gli impatti organizzativi e la produzione di alcune circolari. Il supporto alle Funzioni di Conformità operative presso le Associate per la redazione della Relazione annuale consuntiva relativa al 2017 e la predisposizione del Piano delle Attività 2018 è stato garantito mediante la consueta circolare di fine anno che riepiloga le attività poste in essere ed il dettaglio delle circolari emanate a fronte dell’evoluzione normativa per ciascuno degli ambiti inclusi nel perimetro della funzione di conformità. Sono state redatte circa 50 Circolari, che hanno comportato un impegno di 140 giorni uomo. In particolare gli interventi hanno riguardato: a) per l’antiriciclaggio l’aggiornamento della regolamentazione interna per effetto della pubblicazione del D. Lgs 90 del 25 maggio 2017; b) per la trasparenza, l’analisi di impatto relativa alla Delibera Banca d’Italia n. 197/2017 avente ad oggetto la gestione delle modifiche unilaterali delle condizioni economiche; l’analisi d’impatto derivanti dalla Delibera del Garante per la protezione dei dati personali del 26 ottobre 2017 relativa la provvedimento interpretativo di alcune disposizioni del codice “SIC”; c) per i dormienti, la predisposizione di una circolare di analisi degli impatti derivanti dai chiarimenti forniti sulle modalità di applicazione della disciplina dei rapporti dormienti e di altre tipologie di deposito; d) in tema di sistemi di pagamento, la predisposizione di una circolare di analisi degli impatti per effetto del recepimento della Direttiva Ue 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno – PSD2; ; e) in tema di sistemi di assegni, la

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predisposizione di una circolare di analisi degli impatti per effetto della pubblicazione del Regolamento della Banca d’Italia del 22 marzo 2016, ex art. 8, comma 7, lett. e) del decreto legge 13 maggio 2011 n. 70, convertito nella Legge 12 luglio 2011, n. 106; f) in tema di privacy, la predisposizione di una circolare contenente la Guida applicativa al Regolamento UE 679/2016 in materia di protezione dei dati personali; g) in tema di trattamento del contante, la predisposizione di una circolare di analisi degli impatti derivanti dalla pubblicazione della nota di chiarimenti della Banca d’Italia relativa all’esternalizzazione dell’attività di gestione delle monete metalliche; h) in tema di servizi di investimento, la predisposizione di diverse circolari di analisi di impatto derivanti dalla pubblicazione del D. Lgs 3 agosto 2017, n. 129, in attuazione della Mifid II e dell’operatività sulle azioni proprie. Nel proseguire il percorso di condivisione tra tutte le Funzioni aziendali di documenti e supporti, secondo la prevalente logica dell’interfunzionalità e di conservazione della documentazione di lavoro, tutte le circolari prodotte sono state rese disponibili per la struttura e le Banche stesse, nei data base dedicati, esistenti dal 2009. L’assistenza alle Associate, a fronte di quesiti e dubbi interpretativi sottoposti, è stata garantita con un costante supporto mediante incontri/supporti telefonici, e-mail di risposta a specifici quesiti e con interventi in loco (circa 60 risposte via e-mail). Con specifico riferimento all’assistenza in tema di antiriciclaggio è continuata la collaborazione con il dott. Maddalena, in raccordo con il quale sono stati forniti numerosi pareri in materia di identificazione del titolare effettivo e segnalazione di operazioni sospette. FUNZIONE POLITICHE FORMATIVE E GESTIONE RISORSE UMANE FONCOOP

Il piano Reform finanziato da Foncoop, iniziato nel novembre 2016 e chiuso con l’attività d’aula nel settembre 2017, è stato rendicontato ad inizio anno. Il progetto ha riguardato un piano complessivo di 135 giornate, per un totale di 13 corsi, di cui uno suddiviso in 10 edizioni, che ha visto il coinvolgimento di 435 risorse appartenenti alla Federazione e a 13 BCC aderenti al piano. Nel complesso è stato sviluppato un programma formativo per un numero totale di 58.725 giornate/uomo. Il piano ha riguardato temi di carattere manageriale, specialistico, con valutazione delle competenze in entrata e in uscita su taluni corsi. Una serie di corsi su temi di Mifid II hanno anticipato quanto poi successivamente è stato svolto con un progetto ad hoc. PROGETTO MIFID II COORDINAMENTO CENTRALIZZATO A partire dal mese di luglio in conformità con i dettati normativi in materia di MIFID II è stata svolta con Accademia BCC un’attività di assessment valutativo con il coinvolgimento di 161 collaboratori delle BCC. Successivamente, per rispondere al dettato normativo nel tempo modificato, è stata intrapresa un’importante azione formativa è stata svolta in tema di MIFID II, ivi compreso una fase di assessment. La

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novità prevista dalla normativa di una professionalizzazione certificata delle competenze che per quel che riguarda il nostro contesto aveva già avuto una azione preparatoria nell’attività formativa realizzata attraverso la formazione svolta nei mesi precedenti sul tema in parola e finanziata da Foncoop. Si è trattato di una attività complessa e lunga, avente l’obiettivo di rendere le banche pronte alla fase di start up prevista per inizio anno 2018. L’iter ha coinvolto 88 risorse di 11 BCC, che hanno effettuato formazione attraverso la fruizione di un WBT in e.learning erogato da ACCADEMIA BCC, sessioni di formazione frontale ripetute per 4 edizioni, fase finale di assessment il tutto realizzato nello scorso mese di novembre. Già tuttavia ad inizio del nuovo anno sono emerse ulteriori esigenze da parte delle BCC che hanno portato alla progettazione e messa in campo di ulteriori riedizioni dell’iter formativo –valutativo. FORMAZIONE AUTOFINANZIATA I contenuti precipui dell’attività formativa hanno riguardato le molteplici novità normative intervenute nel settore bancario, al fine di ottemperare all’obbligo e all’aggiornamento in materia sono stati svolti corsi in tema di: IFRS9, AQR, antiriciclaggio, ecc. Numerose sessioni sono state erogate non solo in modalità interaziendale ma anche aziendale, con una metodologia che si è avvalsa di casi ed esercitazioni che hanno permesso un apprendimento diretto e motivato, al fine di consolidare ed accrescere le competenze nelle materie di riferimento. L’attività formativa ha nel complesso riguardato tra finanziata ed autofinanziata n. 48 corsi, cui hanno preso parte oltre 1300 collaboratori appartenenti a tutte le BCC associate. Dal corrente anno a supporto degli strumenti in uso alla funzione è stato acquisito un software della procedura Workflow di Zucchetti, che gestisce e controlla tutte le attività legate alla formazione del Personale: l'organizzazione dei corsi; la convocazione dei partecipanti; la rilevazione delle presenze; il rilascio degli attestati e dei crediti formativi. Hanno aderito all’iniziativa, oltre la Federazione, le BCC di Campania Centro, Comuni Cilentani, e San Marco dei Cavoti. FUSIONI: PIANI FORMATIVI In ambito di fusioni tra BCC la funzione ha supportato le banche interessate nell’attività di riqualificazione e di conversione del personale interessato con appositi piani formativi che hanno riguardato, oltre ad approfondimenti su aree di carattere specialistico, il presidio delle posizioni organizzative di livello intermedio, lo sviluppo e la condivisione dell’approccio al cambiamento organizzativo con l’ausilio di modelli e tecniche orientate alla gestione, alla motivazione e all’integrazione delle risorse supporto per la definizione dei piani formativi. FORMAZIONE AMMINISTRATORI E SINDACI L’attualità della riforma in corso nel sistema del Credito Cooperativo ha fatto da sfondo a tutti i corsi erogati nell’annualità. In sintesi le iniziative formative sono state orientate

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al mantenimento alto della consapevolezza e delle responsabilità inerenti il ruolo svolto. I temi hanno riguardato le novità intervenute nello scenario normativo e di governance. In totale tra edizioni aziendali e interaziendali sono stati erogati 11 corsi che hanno visto la presenza di circa 450 partecipanti. FUNZIONE COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE Nel particolare scenario di riforma dell’intero sistema del Credito Cooperativo, anche nel 2017 è proseguito l’impegno della Funzione nello svolgere una puntuale attività informativa e di aggiornamento rispetto alle valutazioni in corso in sede nazionale e nell’ambito del confronto con le controparti istituzionali. In particolare, la Funzione è stata primariamente interessata alla definizione e pianificazione delle attività inerenti la diffusione dell’immagine sia con riferimento al contesto interno – nell’ambito di processi di comunicazione e di marketing condivisi con le BCC socie – che a supporto dell’accreditamento nel mercato regionale di riferimento. In parallelo allo sviluppo e all’organizzazione di eventi di approfondimento e di confronto sugli scenari futuri che attendono le Banche di Credito Cooperativo e i possibili sentieri di cambiamento, sono state intensificate le azioni di media relations, attraverso la stesura di comunicati stampa, interviste su quotidiani, la pubblicazione di redazionali e consulenze specifiche, agendo in questo modo a supporto di alcune BCC che hanno richiesto pareri alla Federazione in materia di informazione e comunicazione volta a rassicurare le comunità della presenza e dell’azione delle BCC. Tutti gli eventi organizzati e sostenuti dalla Federazione hanno avuto un’ottima copertura mediatica con la pubblicazione dei comunicati sulle principali testate giornalistiche nazionali e locali. Nel corso del 2017 con l’obiettivo di valorizzare ancora di più i servizi disponibili in rete, si è provveduto ad inviare quotidianamente la rassegna stampa nazionale ed i comunicati stampa redatti da Federcasse, a tutte le Presidenze, le Direzioni e i Responsabili Comunicazione delle Associate. Assidua è stata la collaborazione con il Servizio Comunicazione/Ufficio Stampa di Federcasse per contrastare gli effetti negativi, in termini di immagine, causate da situazioni di criticità o da processi organizzativi importanti (fusioni, accorpamenti, cambio organi sociali, ecc.) e per garantire supporto per una buona ed efficace comunicazione, al fine di salvaguardare il valore del Credito Cooperativo sul territorio. Resta al momento sospesa la riflessione relativa all’ammodernamento del sito istituzionale, in attesa di avere delle informazioni più complete sull’evolversi della missione della Federazione in prospettiva dell’attuazione della riforma e la costituzione dei Gruppi Bancari. Costante è stata la partecipazione al Gruppo di Lavoro Tecnico Nazionale sulla Comunicazione di Federcasse per la campagna di comunicazione istituzionale 2017 tesa

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a valorizzare e far conoscere ulteriormente l’azione delle BCC sul territorio, la loro specificità organizzativa e normativa, nonché a “raccontare” (attraverso l’azione dello storytelling) i principi fondativi della mutualità. A tal fine, Federcasse, in collaborazione con le Federazioni locali ed i componenti del Gruppo Tecnico Nazionale sulla Comunicazione, ha costituito una redazione social allargata alle BCC: una rete di “sensori” sul territorio con l’obiettivo di alimentare costantemente con notizie locali - in aggiunta a quelle istituzionali - la piattaforma social, rimandando l’utente a visitare il sito della Campagna www.sifaprestoaodirebanca.it. La redazione “diffusa” – che si è avvalsa di blogger professionisti – ha lavorato seguendo un piano editoriale mensile concentrato prevalentemente su tre temi: l’economia “verde” (green), la famiglia, il lavoro. Al fine di valorizzare l’investimento comune e di mantenere alta la visibilità dell’identità di sistema, è stata fornita, ove richiesto, assistenza alle BCC sulla declinazione della campagna 2017 e sono state predisposte note informative contenenti dati utili a rappresentare compiutamente l’essenza e l’azione della cooperazione di credito in questa delicata fase congiunturale, a diffondere informazioni nei Consigli di Amministrazione delle BCC-CR e tra il personale e a perfezionare le relazioni con i media in modo da attestare la solidità e la tenuta del sistema. E’ proseguita l’attività di organizzazione delle consuete iniziative istituzionali. Sono stati curati gli aspetti logistico – organizzativi di eventi, seminari, convegni ed incontri specifici individuandone i temi, coordinando gli interventi dei relatori ed offrendo supporto nell’elaborazione dei testi e delle presentazioni. In particolare, si segnala il supporto dato nell’organizzazione dei seguenti eventi:

• Incontri con gli esponenti dei Club dei Giovani soci delle BCC Campane al fine elaborare azioni comuni, promuovere momenti informativi e di approfondimento, attività di collaborazione, condivisione e scambio di idee, con chi possiede competenze e capacità, per iniziative finalizzate a fare dei giovani il vero motore della rinascita sociale, economica e culturale.

• Incontri con le Associate finalizzati a promuovere lo strumento del microcredito e l’opportunità per le imprese e i professionisti offerta dal Fondo di Garanzia PMI, lo strumento agevolativo che, soprattutto sul nostro territorio ed, in modo particolare, con le operazioni di microcredito, ha già dato significativi risultati creando concrete opportunità per giovani e meno giovani. Le tematiche affrontate durante gli incontri, organizzati con il supporto formativo e la collaborazione di Iccrea Banca, sono state: 1. la riforma del Fondo di Garanzia PMI; 2. la corretta gestione della garanzia; 3. il supporto offerto da Iccrea Banca Impresa alle BCC. Gli incontri, hanno registrato forte coinvolgimento e grande partecipazione.

• Dal 29 settembre al 1° ottobre 2017 si è tenuta a Paestum la settima edizione del Forum Giovani Soci delle BCC sul tema “Essere Giovani Soci. Essere protagonisti. Nell’era dei Gruppi Bancari Cooperativi”. Il forum, finanziato nella parte progettuale e formativa da Fondosviluppo, ed organizzato in

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collaborazione con Federcasse, i Gruppi Giovani Soci delle BCC regionali e Symbola – Fondazione per le qualità italiane, ha posto l’accento sulle specificità del ruolo dei “Giovani Soci” all’interno delle rispettive cooperative di credito. Il proposito di questa settima edizione del Forum è stato, infatti, quello di attivare una riflessione sulla identità e sulle competenze del giovane socio in questo momento di riforma del credito cooperativo in un contesto socio – antropologico in repentina evoluzione. Lo scopo primario è stato quello di dar vita ad una visione del giovane socio non più come semplice corollario della Banca, ma come parte attiva e dinamica. Il progetto si è articolato in due fasi temporali: A. FASE PRE FORUM: questa fase si è attivata a partire da metà luglio 2017

e per tutto settembre fino all’inizio dell’evento. Le attività di questa fase sono state tre:

a. redazione di un documento guida contenente una analisi del contesto socio-antropologico contemporaneo utile a capire come cambia il ruolo delle persone e delle organizzazioni nella società, le parole chiave del Credito Cooperativo e il contesto, una breve guida sulle modalità di essere leader/protagonista;

b. formazione di circa 30 giovani soci (10 indicati dai referenti dei gruppi dei giovani soci campani ed il resto invece individuati dal Comitato Nazionale di Coordinamento dei Giovani Soci) allo scopo di farli diventare facilitatori del cambiamento, animatori dei workshop tematici al Forum e promotori del manifesto nelle loro aree geografiche. Il corso di formazione per i 30 giovani soci è stato in formula weekend + un debriefing on line successivo alla formazione in presenza. Con la partecipazione al corso di formazione intensivo i 30 selezionati hanno ricevuto strumenti concreti di comunicazione/coaching/leadership.

c. Lancio del tema del forum e condivisione dei principali contenuti attraverso una mini campagna di comunicazione digitale pre forum destinata ai potenziali partecipanti al Forum.

B. FORUM: questa fase si è attivata nelle tre giornate del 29-30 settembre e 1 ottobre 2017 e ha rappresentato il momento fondamentale per condividere e vivere l’esperienza di essere giovane socio nella propria comunità di riferimento e per confrontarsi sulla propria identità. Le due dimensioni “Essere giovane socio” ed “Essere protagonista” sono diventate oggetto di approfondimento nella giornata di lavori del sabato 30 settembre 2017 attraverso la divisione in tavoli di lavoro animati dai 30 formatori selezionati nella fase pre-forum e la presenza di un coach/formatore esperto sulla leadership che attraverso attività non solo didattica, ma basata su esercitazioni, giochi di gruppo, attività di team building ha portato tutti i partecipanti a fare una auto analisi sul proprio stile di leadership e ricevere feedback sulla percezione degli altri. Focus principale delle tre giornate è stato quello dell’elaborazione di un “Manifesto dei Giovani Soci nell’era dei Gruppi Bancari Cooperativi”. Il documento è stato redatto con modalità prettamente cooperativa: nelle

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settimane precedenti al Forum attraverso una survey on line sono state definite le 10 parole base, ognuna delle quali è stata poi approfondita e concettualizzata attraverso i tavoli di lavoro. Le 10 parole sono state: Comunità – Cooperazione - Inclusione - Memoria - Qualità – Coraggio – Apertura – Responsabilità - Presenza – Passione. Dalla selezione di queste parole i giovani soci sono giunti alla scelta dei 10 temi sui quali hanno lavorato l’intera giornata del sabato per l’estensione del Manifesto dei Giovani Soci e che hanno fatto da leit motiv all’attività di teambuilding coadiuvata da Symbola. L’elaborato finale, che contiene riflessioni, richieste e impegni, è stato approvato dall’Assemblea della Consulta Giovani Soci e formalmente consegnato ai vertici del Credito Cooperativo presenti a Paestum.

Le presenze registrate al forum sono state di circa 300 giovani in rappresentanza di 14 Federazioni Locali ed oltre 50 BCC. Grande entusiasmo è stato mostrato da tutti i giovani partecipanti per l’organizzazione, la scelta delle location e la ricchezza dei contenuti. Questo forum, infatti, è stato un’importante occasione di scambio e incontro tra i ragazzi e di vita “istituzionale” della Rete. Il successo di questo forum ha messo in gran luce agli occhi di tutto il sistema Nazionale le capacità creative, tecniche ed organizzative della Federazione Campana delle BCC ed ha favorito la nascita di grandi opportunità in termini di ritorno di immagine e di coinvolgimento e partecipazione di tutti i giovani soci presenti sul territorio campano. L’evento ha impegnato totalmente la Funzione in termini temporali e di coordinamento di tutte le attività connesse all’organizzazione ed ai contenuti dell’evento. L’impegno complessivo è stato di oltre 80 giornate uomo. E’ stata assicurata la partecipazione al cantiere di lavoro “Sedi territoriali – Marketing operativo e promozione territoriale” promosso dalla Capogruppo Iccrea Banca in cui è stata effettuata una analisi sul processo di Marketing operativo e sulla fase più analitica delle Campagne commerciali. Nello specifico si è provveduto a mappare per ciascuna attività l’attuale effettuazione della stessa, il Responsabile dell’attività (BCC, società prodotto, società esterna, Federazione, ecc) e lo strumento informatico/di supporto eventualmente utilizzato. L’illustrazione del lavoro ha messo in evidenza la notevole mole di attività da svolgere e la necessità di un coordinamento di tutti i cantieri, in quanto le materie trattate sono risultate essere trasversali e quindi richiedere un intervento per rendere coerente il disegno organizzativo e tecnico. La Funzione è stata, inoltre, impegnata a promuovere un’attività, denominata “Progetto Mercato” finalizzato a modificare i comportamenti commerciali delle BCC in modo da consentire una maggiore penetrazione dei mercati, incrementare e/o intensificare le relazioni con i clienti, migliorare le performance commerciali, ridurrei costi e innovare la prassi della Rete Distributiva. L’azione è stata occasione per avvicinare le associate a tecniche consolidate. L’ampiezza dell’argomento da trattare ha suggerito di suddividere il progetto in più fasi, al fine di poter raccogliere di volta in volta i risultati e, se del caso, reindirizzare l’attività a seconda delle necessità. Le diverse fasi di progetto sono state discusse, approfondite e attivate grazie al supporto consulenziale e formativo fornito dalla società CONSULT PARTNERS, che ha maturato esperienze di successo in importanti

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istituzioni bancarie, compreso il Credito Cooperativo, fornendo alle banche la metodologia per realizzare i seguenti risultati: - definire i cluster di BCC; - riordinare il catalogo prodotti; - avviare la segmentazione della clientela e il relativo CRM a prescindere dalle

piattaforme utilizzate; - definire uno o più modelli distributivi; - affiancare BCC nell’esecuzione delle attività.

Il progetto, quindi, è nato per fornire le risposte alle sfide strategiche a livello distributivo che le BCC Campane devono affrontare:

Nella Prima Fase attraverso la

▪ Revisione del Modello Relazionale, adottando la metodologia CRM ed utilizzando a pieno le capacità delle piattaforme disponibili per attuare attività di implementazione sulla rete in una logica di marketing continuo, comprendendo attività quali: definizione dei criteri per la segmentazione della clientela, definizione delle logiche/modalità di gestione dei clienti in filiale, management di campagne, formazione metodologica.

Di seguito verificando eventualmente la

▪ Gestione delle Filiali non performanti (sotto il punto di equilibrio – break even) operando interventi di riequilibrio,

▪ Definizione del Modello Distributivo, analizzando esperienze esistenti in termini di filiali “leggere” e relativi modelli di servizio in esse implementabili (distretti - filiali a “grappolo”), irrobustendo le capacità delle Filiali strutturalmente piccole e/o collocate in zone a ridotto potenziale, analizzando le situazioni ove operare interventi organizzativi / gestionali “innovativi” (gestori / direttori itineranti; orari ridotti)

Come ogni anno, nel mese di marzo la Funzione ha supportato le BCC nell’attività di pubblicazione dei c.d. “conti dormienti” utilizzando la convenzione stipulata a livello nazionale con l’agenzia di comunicazione di riferimento, coordinando la prenotazione degli spazi e la pubblicazione vera e propria sugli organi di stampa. E’ stato assicurato adeguato supporto agli uffici interni, con particolare riferimento alla funzione di Segreteria degli Organi Sociali. FUNZIONE PIANIFICAZIONE, CONTROLLO RISCHI, BILANCIO, SEGNALAZIONI E FISCALE La Funzione ha garantito alle Associate consulenza ed assistenza sia in materia di vigilanza prudenziale (pianificazione strategica ed operativa, liquidità, ICAAP, SREP, Basilea 3, BRRD, Risk Appetite Framework (RAF) e Risk Management), che in materia di contabilità, bilancio, fiscale.

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Sono stati periodicamente predisposti per il Consiglio di Amministrazione flussi informativi relativi alle attività poste in essere ed all’andamento dei dati economico/patrimoniali delle Associate. Particolare impegno è stato profuso, a partire dal mese di aprile, allo svolgimento di attività di formazione e supporto relative alla introduzione del nuovo principio contabile IFRS9, sia in tema di classificazione e misurazione degli strumenti finanziari che di relative svalutazioni. L’esercizio scorso ha richiesto un notevole impegno per assistere la Funzione Legale Sindacale per fornire dati statistici e ipotesi di impatto per la definizione del Premio di Risultato per il biennio 2015 -2015. Di seguito si illustrano le attività svolte dalla Funzione nel corso dello scorso esercizio. Pianificazione Anche nel corso del 2017 è stata assicurata assistenza ai Consigli di Amministrazione, alle Direzioni e alle funzioni le cui attività rilevano in tema di pianificazione strategica e budgeting. Il supporto forrnito ha riguardato la predisposizione dei documenti di governo, ed in particolare la redazione di Piani Strategici, Piani Operativi-Budget, analisi e commenti relativi agli scostamenti di budget e, laddove richiesto, sono stati predisposti aggiornamenti dei piani già in essere. Sono state, altresì, realizzate analisi di fattibilità sia per l’apertura di nuovi sportelli, che per una loro diversa collocazione. La collaborazione ha riguardato la quasi totalità delle Associate, ed il maggior impegno profuso ha riguardato:

✓ Bcc Battipaglia e Montecorvino Rovella, per il progetto di fusione con la Bcc Salerno;

✓ Bcc Comuni Cilentani, per la predisposizione del progetto di fusione con la Bcc di Buccino

✓ Bcc Terra di Lavoro per l’aggiornamento del piano industriale e la predisposizione del piano operativo/budget;

✓ Bcc Napoli, per la redazione del Piano Operativo - Budget 2017; ✓ Bcc Serino, in ottica sia di sviluppo individuale che di costruzione di progetti di

aggregazione con consorelle; ✓ Bcc Scafati, per la predisposizione del piano operativo e l’aggiornamento del

piano strategico.

Con specifico riferimento alla costruzione di processi di aggregazione, è stato in particolare assicurato supporto sia nella predisposizione dei documenti strategici, che nella interlocuzione con l’Organo di Vigilanza. Nel corso dell’anno è stato formalizzato un nuovo format che inserisce nel piano industriale, sia indicatori – utili in funzione del sistema early warning, sia prove di stress per dimostrare la sostenibilità dell’iniziativa anche in presenza di fattori congiunturali negativi. L’impegno in termini di giornate uomo, che ha interessato le attività fin qui rappresentate, è stato pari a circa 120.

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Sono state realizzate, in ottica di sviluppo / riposizionamento territoriale delle Associate, a seguito di specifiche richieste da parte delle Associate, report contenenti i dati statistici, socio economico e del credito riferiti ai comuni di competenza), utilizzando lo strumento messo a disposizione da Federcasse denominato SIT-Sistema Informatico Territoriale, particolarmente apprezzato per analisi di mercato. L’impegno per fornire report e commenti è stato di circa 30 giornate uomo. Sono state realizzate due sintesi sulle previsioni dei bilanci bancari, sulla base dei “rapporti di consenso” realizzati dalla Società “Prometeia”, dall’ABI e attraverso l’utilizzo dei supporti messi a disposizione da Federcasse denominato Mec–Mesball. È stato predisposto il rapporto Bilanci al 31.12.2016, rivisitato in alcuni contenuti al fine di tener conto dell’evoluzione del contesto di mercato e del diverso grado di rilevanza assunto da alcune grandezze patrimoniali ed economiche. È stato effettuato un aggiornamento semestrale del Rapporto Bilanci. Tale attività ha assorbito circa 20 giornate di lavoro. Il rapporto sui Bilanci delle Associate 2017 è in fase di predisposizione. In stretto raccordo con la Funzione Internal Audit e Controlli, si è provveduto, così come gli anni precedenti, alla predisposizione del “Report Gestionale sull’Icaap”. Sempre con riferimento al processo ICAAP la Funzione Pianificazione ha assicurato supporto nella predisposizione della Informativa al Pubblico, c.d. Pillar 3, con invio di apposita Circolare alle Associate. Tale attività ha assorbito circa 30 giornate di lavoro. Si è partecipato al progetto “Riposizionamento del Credito Cooperativo Campano”, in collaborazione con il Prof. Amendola dell’Università di Salerno e coordinato dal Direttore, realizzando uno studio/analisi del Credito Cooperativo campano partendo dai risultati del progetto “Aree Bianche”. Il Progetto, finanziato da Fondosviluppo ha avuto come output un report avente l’obiettivo di fornire una vista del Sistema Bancario Cooperativo regionale, e possibili spunti per una attività di riposizionamento anche in considerazione della Riforma del Credito Cooperativo e della nuova normativa prudenziale in materia di competenza territoriale delle BCC. Inoltre, con specifico riferimento alla partecipazione ai Progetti di Categoria promossi da Federcasse, si rappresenta che la scrivente Federazione:

- ha partecipato al progetto denominato “IFRS9”, nell’ambito del quale sono stati analizzati gli impatti del nuovo principio contabili sulle Bcc;

- ha partecipato al progetto denominato “Marketing per la Vigilanza Cooperativa”, avente ad oggetto la determinazione di una serie di indicatori volti a fornire informazioni di tipo prettamente commerciale con riferimento alla operatività con i propri soci.

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Disposizioni di vigilanza prudenziale – Basilea 3 La Funzione, nel continuo, ha assicurato alle Associate supporto nell’analisi e divulgazione dei Regolamenti (UE) attuativi della complessa ed articolata normativa introdotta dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (c.d. CRR), e della Direttiva 2013/36/UE (c.d. CRD IV). In ottica di Basilea 3:

1) È stata garantita assistenza nella interpretazione della normativa sui Fondi Propri, con specifico riferimento ai quali:

- si è predisposto di un apposito tool per ottemperare agli obblighi segnaletici; - sono state fornite indicazioni circa la loro gestione in materia di rapporti con

la base sociale (costruzione Plafond Fondi Propri, limiti al rimborso/riacquisto azioni da base sociale, ai sensi del Regolamento 575/2013 (UE) – CRR.

2) È stata assicurata consulenza nell’ambito della regolamentazione SREP, in materia di interpretazione e relativa applicazione di requisiti aggiuntivi nei confronti delle BCC Associate con specifico riferimento alla loro adeguatezza patrimoniale;

3) È stato fornito supporto per la redazione della Informativa di Terzo Pilastro alle Bcc Campane, assicurando la predisposizione della documentazione qualitativa, oltre che quantitativa per quanto di competenza, conformemente a quanto richiesto dalla Regolamentazione Prudenziale.

4) È stata assicurata consulenza nell’ambito dei progetti di aggregazione che hanno

interessato BCC Campane nel corso del 2017, circa gli impatti che la vigilanza prudenziale ha avuto nella realizzazione di tali aggregazioni. In particolare, sono state realizzate analisi contabili per determinare l’impatto patrimoniale e reddituale, con particolare riferimento alla valorizzazione degli assets e delle passività secondo gli standards contabili internazionali;

5) Relativamente al “Nuovo Rischio di Liquidità – Indicatore Liquidity Coverage

Ratio – Analisi segnaletica”, è stata effettuata una attività di consulenza e supporto sia a distanza che con inteventi presso singola Associate. L’attività in esame ha avuto un impegno pari a 40 giornate uomo.

6) E’ stato assicurato supporto in materia di determinazione dei Contributi relativi alla partecipazione al Fondo di Risoluzione Unico (SRF). L’attività in esame ha avuto un impegno di 5 giorni, in relazione ai supporti forniti per la compilazione dei relativi templates di vigilanza, oltre che per la redazione di 2 circolari in merito;

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Piani Risanamento Per consentire alle Associate di rispondere al provvedimento emato dall’autorità di Vigilanza in materia di redazione dei piani di risanamento, in stretto raccordo con il progetto nazionale promosso da Federcasse, sono stati predisposti due documenti: “guida alla redazione del piano di risanamento” e “bozza del piano di risanamento”, entrambi i documenti sono stati in una prima fase illustrati e condivisi con tutte le Associate e successivamente le stesse sono state assistite “one to one” nella fase di predisposizione e di illustrazione ai rispettivi Consigli di Amministrazione. Fiscale Tra le attività svolte a supporto delle Associate si segnalano:

- Comunicazione mensile alle Associate dello “scadenzario fiscale”; - Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Stabilità per il 2018) – segnalazione alle

associate dei provvedimenti fiscali rilevanti per il sistema bancario mediante l’invio di circolari o note a mezzo mail;

- Assistenza alle associate per la predisposizione e per la trasmissione delle comunicazioni periodiche delle liquidazioni IVA e dei dati delle fatture emesse e ricevute;

- Assistenza alle BCC nella predisposizione e trasmissione telematica delle dichiarazioni IVA mediante l’utilizzo di un Tool di calcolo delle imposte;

- Decreto legge 59/2016 – art. 11: Trasformazione DTA su rettifiche di valore verso la clientela – determinazione del canone;

- Assistenza alle BCC nella predisposizione e trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali RSC, IRAP mediante l’utilizzo di un complesso ed articolato Tool di calcolo delle imposte;

- Calcolo del saldo e degli acconti d’imposta; - Supporto alle associate per l’utilizzo dei crediti d’imposta derivanti dalle

dichiarazioni fiscali, in particolare per quelli derivanti dalla trasformazione delle DTA qualificate;

- Supporto alle Bcc interessate da fenomeni di aggregazione aziendale ex. IFRS3; Si segnala, inoltre, la partecipazione al Gruppo di Lavoro dell’area Fiscale costituito presso Iccrea in cui sono stati trattati, tra gli altri, i seguenti argomenti: - Determinazione degli impatti fiscali conseguenti all’introduzione dell’Ifrs 9; - Predisposizione di un tool imposte unico per tutte le aderenti; - Implementazione di un modello di gestione del rischio fiscale (compliance

fiscale); - Fatturazione elettronica; - Gruppo IVA; - Contenzioso fiscale.

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Contabilità Tra le attività svolte a supporto delle Associate vanno evidenziate:

- Prime indicazioni sulla futura applicazione dell’IFRS 9, in materia di classificazione e valutazione degli strumenti finanziari;

- attività di consulenza per la redazione del Bilancio secondo i nuovi standard contabili IASB e per la produzione delle segnalazioni statistiche di vigilanza riformate in chiave IAS-Compliant;

- sono state predisposte bozze di delibera per la redazione dei bilanci di periodo e di fine periodo e per la relativa approvazione dei risultati economici e si è provveduto altresì ad assistere le BCC nel deposito degli atti societari, presso il registro delle imprese, per conto delle stesse Banche.

FUNZIONE CONTROLLI (INTERNAL AUDIT, REVISIONI, VIGILANZA COOPERATIVA) Internal Audit La Funzione Internal Audit, esternalizzata alla Federazione Campana da 14 Banche di Credito Cooperativo Campane, ha condotto attività di revisione interna in conformità ai piani di audit 2017 deliberati dai Consigli di Amministrazione ed ai contratti di esternalizzazione sottoscritti con le Associate. Nell’esercizio 201 sono stati espletati interventi che hanno riguardato in particolare i seguenti processi: Credito, Filiali, Incassi e Pagamenti, Antiriciclaggio, Trasparenza, Parti correlate, Usura, CAI, Politiche di remunerazione, Governo aziendale, Gestione rischio di Liquidità, Servizi di investimento – MIFID, Tesoreria Enti, Contabilità generale, Infrastrutture e Spese, oltre ad alcuni interventi “straordinari” richiesti dai Consigli di Amministrazione. La Funzione ha inoltre garantito il necessario supporto per la redazione delle Relazioni sulle Funzioni Operative Importanti esternalizzate. Nel corso del 2017 è proseguita la “Valutazione del processo ICAAP” (gli interventi sono stati assicurati “a distanza” con il supporto della Funzione Pianificazione) tramite specifici “Report gestionali” oltre che l’assistenza negli adempimenti in materia di Continuità operativa (Assessment e Test). E’ stata inoltre assicurata, laddove richiesta, la partecipazione alle riunioni di C.d.A. e Collegio Sindacale. Al termine dell’esercizio 2017 sono state erogate, per l’attività di Internal audit e di consulenza, 1.117,5 “gg uomo” per un totale di 154 Report prodotti. Su n° 14 BCC auditate nel 2017, n. 11 BCC hanno beneficiato di un ammontare di “gg uomo” superiore a quanto previsto contrattualmente non sostenendo alcun costo aggiuntivo. Revisione, FGDCC, FGO, FGI, FT Con riferimento ai rapporti con i Fondi sono state svolte le attività di seguito elencate:

a) Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo - sono stati effettuati tutti gli interventi previsti nel piano annuale di revisione

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2017 ed assicurate tutte le attività richieste dal Fondo; - sono state assicurate alle Associate tutte le informazioni e le indicazioni

necessarie per una corretta gestione degli interventi di sostegno deliberati dal Fondo a favore delle BCC-CR.

b) Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo - sono state prodotte le analisi, richieste dal Fondo di Garanzia degli

Obbligazionisti, necessarie per l’assegnazione delle classi di “score” alle BCC consorziate;

- sono state attivate, a favore delle banche con “classi di rischio FGO” 5 o 6 che ne hanno fatto richiesta, le procedure previste dal Titolo IV del Regolamento Operativo Interno per riammettere le stesse BCC alla garanzia del FGO;

c) Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo - sono state fornite alle Associate tutte le informazioni e le indicazioni necessarie

per una corretta gestione degli interventi di sostegno, a favore delle BCC-CR, gestiti dal Fondo.

d) Fondo Temporaneo del Credito Cooperativo - sono state fornite alle Associate tutte le informazioni e le indicazioni necessarie

per una corretta gestione degli interventi di sostegno, a favore delle BCC-CR, gestiti dal Fondo.

Vigilanza Cooperativa Con riferimento alle attività di “Vigilanza cooperativa”, nell’anno 2017 è stato avviato il sesto biennio delle attività di verifica. Gli interventi sono stati effettuati, dai revisori cooperativi della Federazione Campana, per 5 BCC Associate inserite nel calendario concordato con la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo. Le attività in parola hanno comportato un impegno complessivo di 32 giorni lavorativi. A conclusione delle attività di verifica tutte le BCC sottoposte a revisione hanno ricevuto l’attestato di Cooperativa a Mutualità Prevalente. FUNZIONE SERVIZI OPERATIVI La Funzione ha assicurato nel continuo assistenza e consulenza alle Associate nelle attività ed ambiti di propria competenza. Servizio di consulenza ed assistenza in materia di tesoreria enti La specifica professionalità dedicata all’attività in parola, che è riconosciuta sia dal Credito Cooperativo sia dal Sistema Bancario, ha permesso, come si dirà più avanti, di accrescere l’utenza del servizio svolto anche per specifici casi di elevata complessità e essere riconosciuta come punto di riferimento per le realtà del Credito Cooperativo. E’ stata assicurata nel continuo l’assistenza e la consulenza in materia di tesoreria enti nei confronti delle Associate che gestiscono servizi di tesoreria per conto di enti pubblici

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ed in favore anche delle Federazioni regionali che hanno aderito a detto servizio sulla base di un apposito accordo contrattuale che ne disciplina i contenuti ed i costi. Le Federazioni aderenti sono: Federazione Calabria: 8 banche utenti Federazione Friuli Venezia Giulia: 7 banche utenti Federazione Emilia Romagna: 4 banche utenti Federazione Puglia e Basilicata: 8 banche utenti Federazione Siciliana: 8 banche utenti Federazione Abruzzo e Molise 5 banche utenti Banca Sviluppo S.p.A. Nel corso del 2017 hanno aderito al servizio le seguenti BCC:

- BCC di Ostuni (Federazione Puglia e Basilicata, con decorrenza 1/1/2017); - BCC San Francesco di Canicattì (Federazione Siciliana, con decorrenza

1/1/2017); - BCC di Pratola Peligna (Federazione Abruzzo e Molise, con decorrenza dal

21/07/2017).

La consulenza ed assistenza in materia di tesoreria enti ha riguardato in particolare le seguenti attività:

• legal inventory e aggiornamento normativo assicurato attraverso la predisposizione di apposite circolari;

• invio e commento delle più rilevanti pronunce giurisprudenziali in materie di interesse per le banche tesoriere;

• assistenza e consulenza su tutti gli aspetti, anche di carattere operativo, inerenti la gestione del servizio di tesoreria e di cassa svolto per conto degli enti pubblici;

• consulenza nella materia dei finanziamenti agli enti locali;

• redazione di pareri scritti a fronte di quesiti posti sulle tematiche della tesoreria enti e di finanziamento agli Enti locali.

• assistenza nella predisposizione ed aggiornamento della regolamentazione interna delle banche associate, nonché nella strutturazione ed aggiornamento dei controlli di primo e secondo livello relativi al processo tesoreria enti.

Nel corso dell’esercizio l’attività di assistenza è stata erogata attraverso consulenze telefoniche, redazione scritta di pareri richiesti dalle BCC associate alle Federazioni utenti, predisposizione di circolari, note e segnalazioni informative e/o di giurisprudenza. Le attività inerenti i servizi opzionali hanno riguardato:

• la formazione: assistenza nella predisposizione di piani di formazione e di aggiornamento professionale del personale dipendente; docenza in seminari di

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aggiornamento per responsabili ed addetti al servizio tesoreria enti delle banche associate.

• la consulenza in materia di audit sul processo tesoreria enti: consulenza alla funzione di Internal audit della Federazione utente nell’ambito di interventi sul processo tesoreria enti svolti presso le banche associate.

• la consulenza specialistica: consulenza in loco presso le CRA-BCC su specifiche tematiche e problematiche concernenti la gestione del servizio di tesoreria.

Nello specifico, sono state effettuate attività di formazione (docenza) presso le seguenti Federazioni utenti: Friuli Venezia Giulia, Calabria, Emilia Romagna, Puglia e Basilicata, Sicilia, Abruzzo e Molise, nonché in attività di affiancamento e consulenza alle Funzione di Internal Audit sul processo tesoreria enti presso BCC un’associata alla Federazione Friuli Venezia Giulia. Nell’ambito di tali attività è stata molto impegnativa la consulenza svolta in favore della BCC di Cittanova in A.S.. Consulenza che è stata svolta anche con interventi presso la BCC e che ha riguardato, in particolare, il servizio di tesoreria del Comune di Gioia Tauro a seguito sia dello scioglimento degli organi dell’ente ai sensi dell’art. 143 del D.Lgs. 267/200 che della successiva dichiarazione di dissesto finanziario del Comune. Nell’ambito dei rapporti istituzionali e di collaborazione con le altre Federazioni consorelle non aderenti al servizio sono state erogate giornate di docenza per seminari di aggiornamento in favore delle seguenti Federazioni:

• Federazione Lombarda;

• Federazione Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta;

• Federazione Lazio, Umbria e Sardegna;

• Federazione Trentina. Il servizio ha, inoltre, per conto del sistema BCC assicurato la costante partecipazione alle riunioni del gruppo di lavoro “Tesoreria Enti” dell’ABI, nonché al gruppo di lavoro “Comuni di piccole dimensioni” operante nell’ambito della Commissione ARCONET del MEF. Si segnala, infine, che il 29 settembre 2017 è stato organizzato, presso la sede della Federazione, un seminario per gli esponenti aziendali relativo al “Servizio di tesoreria e di cassa per enti ed istituzioni pubbliche- operatività della banca tesoriere e/o cassiere”. Relatori al seminario, coordinato dal dott. Luciano Petrillo, sono stati: l’Avv. Mario Giudice, libero professionista ed esperto della materia, già alla direzione legale del Banco di Sicilia (Unicredit), nonché componente dei gruppi di lavoro ABI in materia di tesoreria enti; il dott. Francesco Cancilla, magistrato della Corte dei conti sezione di controllo per la Regione Sicilia.

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Assistenza Informatica Le attività poste in essere dalla Funzione hanno riguardato anche l’assistenza informatica in materia di utilizzo delle applicazioni rese disponibili dall’outsourcer BCC SI sulla base del contratto di collaborazione sottoscritto il cui termine è previsto al 31.12.2018. Sono stati effettuati interventi di assistenza sia in favore delle BCC Associate, sia per BCC, utenti della BCC Sistemi informatici, con sede in altre regioni. La sperimentata e proficua collaborazione, avviata nell’anno 2004, consente di disporre di specifiche e qualificate professionalità utili anche ai fini organizzativi in quanto inserite nel contesto di attività svolte dalle altre funzioni aziendali. Le attività svolte in loco e attraverso supporto a distanza hanno riguardato:

• l’assistenza post migrazione/fusione del sistema informativo presso la BCC del Cilento di Vallo della Lucania a seguito dell’incorporazione della BCC di Sassano;

• l’assistenza, configurazione e formazione al personale per la nuova procedura TBCassa (gestore di cassa 2.0);

• l’aggiornamento delle procedure relativamente ai rilasci che BCC Sistemi Informatici propone nel corso dell’anno, fornendo assistenza all’ufficio Organizzazione delle Associate per la comprensione e configurazione degli aggiornamenti, la connessa profilatura in sicurezza e la formazione del personale;

• l’assistenza e la configurazione delle procedure Conto Base Fogli Informativi, Firma Grafometrica Avanzata e aggiornamento procedura Isidoc e Gestore Formadoc;

Le attività fuori regione in collaborazione con BCC SI hanno riguardato:

• l’addestramento, la formazione e l’affiancamento del personale per lo svolgimento di attività di operatore di sportello;

• la formazione del personale e l’assistenza alle filiali in occasione di processi di migrazione da altri outsourcer verso BCC SI e che ha riguardato la migrazione della BCC di Gambatesa (Molise) e la migrazione della BCC di Valpolicella Benaco Banca (Veneto).

Gestione del Personale - procedura Rilevazione presenze ed assistenza elaborazione stipendi Nel corso dell’esercizio è stata assicurata nel continuo l’assistenza alla gestione della procedura rilevazione presenze svolta in outsourcing per 9 banche e poi per la Banca Campania Centro (fusione tra la BCC di Battipaglia e Montecorvino e la Banca di Salerno). Tale gestione si è articolata nel monitoraggio delle anomalie e delle attività nelle fasi di back up settimanali e mensili e si è basata sull’intermediazione tra l’ufficio stipendi della

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Federazione Lombarda e le BCC anche in merito alla segnalazione dei dati da inviare al gestore esterno (Federazione Lombarda) per l’elaborazione dei cedolini paga. E’ stata effettuata attività di assistenza in favore delle banche utenti oltre che della stessa Federazione in relazione all’elaborazione dei cedolini paga ed agli approfondimenti tecnici e normativi per la risoluzione di eventuali anomalie, nonché garantita l’assistenza alle Associate per la parte contributiva delle posizioni – INPS anche per problematiche legate ad anni precedenti a quello di esercizio. La Funzione ha continuato a suppore le BCC utenti del servizio paghe e rilevazione in merito ad agni necessità relativa all’utilizzo del portale Zucchetti (assunzioni, timbrature, modifiche dell’organigramma aziendale) ed anche offrendo consulenza in caso di scelte di modifica o cambiamenti sia per cio’ che concerne la parte delle presenze che per qualsiasi voce riferita ai cedolini paga. Altre Attività Tra le altre attività svolte dalla Funzione vi è stata quella relativa alla gestione in outsourcing della procedura Comma (Accertamenti Bancari richiesti ai fini fiscali ai sensi dell’articolo 32 del D.P.R. n. 600/1973) per conto di 3 Associate. È stata inoltre assicurata collaborazione alla Funzione di Internal Audit ai fini dell’assistenza ai test di continuità operativa e per la verifica dei relativi piani generali e documentazione relativa.

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RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL BILANCIO al 28.02.2018

RISULTATI

Gli importi presenti sono espressi in Euro

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Signori rappresentanti i Soci, l'esercizio chiuso al 28/02/2018 riporta un risultato positivo pari a Euro 4.203. Condizioni operative e sviluppo dell'attività La Società, svolge attività di carattere complementare a quelle bancarie, quali la rappresentanza politico-associativa, l'assistenza tecnico-amministrativa, sindacale, legale e di consulenza nei confronti delle banche di Credito Cooperativo della Campania. L'attività è svolta in accordo con gli Organismi del Sistema del Credito cooperativo Italiano, in particolare, della Federazione Italiana delle banche di Credito Cooperativo (Federcasse), cui la società aderisce. Inoltre, la società opera quale articolazione territoriale del Fondo di garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo e del Fondo di garanzia dei portatori di obbligazioni del Credito Cooperativo, sulla base di convenzioni sottoscritte. Ai sensi dell'art. 2428 si segnala che l'attività viene svolta nella sede di Via de Crescenzo e nella sede secondaria di Via San Leonardo. Sotto il profilo giuridico la Federazione controlla direttamente la seguente Società: Società partecipazione controllo attività svolta SI CAMPANIA srl 3.500.000 86% immobiliare Andamento della gestione

L’andamento della gestione è compendiato nella relazione sulla gestione. Andamento della gestione nei settori in cui opera la società Nella tabella che segue sono indicati i risultati conseguenti negli ultimi due esercizi in termini di valore della produzione, margine operativo lordo e il Risultato prima delle imposte.

28/02/2018 28/02/2017

valore della produzione 4.845.463 5.335.840 margine operativo lordo (1.182.925) (1.113.910) Risultato prima delle imposte 20.414 21.779

Principali dati economici Il conto economico riclassificato della società confrontato con quello dell’esercizio precedente è il seguente (in Euro):

28/02/2018 28/02/2017 Variazione

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Ricavi netti 3.633.984 4.183.814 (549.830) Costi esterni 1.785.623 2.329.880 (544.257) Valore Aggiunto 1.848.361 1.853.934 (5.573)

Costo del lavoro 3.031.286 2.967.844 63.442 Margine Operativo Lordo (1.182.925) (1.113.910) (69.015)

Ammortamenti, svalutazioni ed altri accantonamenti

22.366 28.233 (5.867)

Risultato Operativo (1.205.291) (1.142.143) (63.148)

Proventi diversi 1.211.479 1.152.026 59.453 Proventi e oneri finanziari 14.226 11.896 2.330 Risultato Ordinario 20.414 21.779 (1.365)

Rivalutazioni e svalutazioni Risultato prima delle imposte 20.414 21.779 (1.365)

Imposte sul reddito 16.211 21.779 (5.568) Risultato netto 4.203 4.203

A migliore descrizione della situazione reddituale della società si riportano nella tabella sottostante alcuni indici di redditività confrontati con gli stessi indici relativi ai bilanci degli esercizi precedenti.

28/02/2018 28/02/2017

ROE netto 0,00 ROE lordo 0,00 0,00 ROI 0,00 0,00 ROS 0,00 0,00

Principali dati patrimoniali Lo stato patrimoniale riclassificato della società confrontato con quello dell’esercizio precedente è il seguente (in Euro):

28/02/2018 28/02/2017 Variazione

Immobilizzazioni immateriali nette 1.304 2.582 (1.278) Immobilizzazioni materiali nette 980.445 992.988 (12.543) Partecipazioni ed altre immobilizzazioni finanziarie

4.466.498 4.466.498

Capitale immobilizzato 5.448.247 5.462.068 (13.821)

Rimanenze di magazzino Crediti verso Clienti 1.172.688 951.360 221.328 Altri crediti 258.103 415.195 (157.092) Ratei e risconti attivi 35.680 35.143 537 Attività d’esercizio a breve termine 1.466.471 1.401.698 64.773

Debiti verso fornitori 650.258 776.396 (126.138) Acconti

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63

Debiti tributari e previdenziali 214.225 199.896 14.329 Altri debiti 951.018 928.057 22.961 Ratei e risconti passivi 77.477 (77.477) Passività d’esercizio a breve termine 1.815.501 1.981.826 (166.325)

Capitale d’esercizio netto (349.030) (580.128) 231.098

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

781.687 797.388 (15.701)

Debiti tributari e previdenziali (oltre l’esercizio successivo)

Altre passività a medio e lungo termine 340.375 327.628 12.747 Passività a medio lungo termine 1.122.062 1.125.016 (2.954)

Capitale investito 3.977.155 3.756.924 220.231

Patrimonio netto (5.145.449) (5.141.246) (4.203) Posizione finanziaria netta a medio lungo termine

Posizione finanziaria netta a breve termine

1.168.294 1.384.322 (216.028)

Mezzi propri e indebitamento finanziario netto

(3.977.155) (3.756.924) (220.231)

Dallo stato patrimoniale riclassificato emerge la solidità patrimoniale della società (ossia la sua capacità mantenere l’equilibrio finanziario nel medio-lungo termine). A migliore descrizione della solidità patrimoniale della società si riportano nella tabella sottostante alcuni indici di bilancio attinenti sia (i) alle modalità di finanziamento degli impieghi a medio/lungo termine che (ii) alla composizione delle fonti di finanziamento, confrontati con gli stessi indici relativi ai bilanci degli esercizi precedenti.

28/02/2018 28/02/2017

Margine primario di struttura (302.798) (320.822) Quoziente primario di struttura 0,94 0,94 Margine secondario di struttura 819.264 804.194 Quoziente secondario di struttura 1,15 1,15

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64

Principali dati finanziari La posizione finanziaria netta al 28/02/2018, era la seguente (in Euro):

28/02/2018 28/02/2017 Variazione

Depositi bancari 1.168.732 1.651.980 (483.248) Denaro e altri valori in cassa 695 585 110 Disponibilità liquide 1.169.427 1.652.565 (483.138)

Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

Debiti verso banche (entro l’esercizio successivo)

3.498 270.608 (267.110)

Crediti finanziari (2.365) (2.365) Debiti finanziari a breve termine 1.133 268.243 (267.110)

Posizione finanziaria netta a breve termine

1.168.294 1.384.322 (216.028)

Obbligazioni e obbligazioni convertibili (oltre l’esercizio successivo)

Debiti verso soci per finanziamento (oltre l’esercizio successivo)

Debiti verso banche (oltre l’esercizio successivo)

Debiti verso altri finanziatori (oltre l’esercizio successivo)

Anticipazioni per pagamenti esteri Quota a lungo di finanziamenti Crediti finanziari Posizione finanziaria netta a medio e lungo termine

Posizione finanziaria netta 1.168.294 1.384.322 (216.028)

A migliore descrizione della situazione finanziaria si riportano nella tabella sottostante alcuni indici di bilancio, confrontati con gli stessi indici relativi ai bilanci degli esercizi precedenti.

28/02/2018 28/02/2017

Liquidità primaria 1,42 1,34 Liquidità secondaria 1,42 1,34 Indebitamento 0,51 0,58 Tasso di copertura degli immobilizzi 1,09 1,09

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L’indice di liquidità primaria è pari a 1,42. La situazione finanziaria della società è da considerarsi buona. L’indice di liquidità secondaria è pari a 1,42. Il valore assunto dal capitale circolante netto è sicuramente soddisfacente in relazione all'ammontare dei debiti correnti. L’indice di indebitamento è pari a 0,51. I mezzi propri sono da ritenersi congrui in relazione all'ammontare dei debiti esistenti. Dal tasso di copertura degli immobilizzi, pari a 1,09, risulta che l’ammontare dei mezzi propri e dei debiti consolidati è da considerarsi appropriato in relazione all’ammontare degli immobilizzi. I mezzi propri unitamente ai debiti consolidati sono da considerarsi di ammontare appropriato in relazione all'ammontare degli immobilizzi. Informazioni attinenti all’ambiente e al personale Tenuto conto del ruolo sociale dell’impresa come evidenziato anche dal documento sulla relazione sulla gestione del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili, si ritiene opportuno fornire le seguenti informazioni attinenti l’ambiente e al personale. Personale Nel corso dell’esercizio non si sono verificate morti sul lavoro del personale iscritto al libro matricola. Nel corso dell’esercizio non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale iscritto al libro matricola. Nel corso dell’esercizio non si sono registrati addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing, per cui la società è stata dichiarata definitivamente responsabile. Ambiente Nel corso dell’esercizio non si sono verificati danni causati all’ambiente. Investimenti

Nel corso dell'esercizio sono stati effettuati investimenti nelle seguenti aree:

Immobilizzazioni Acquisizioni dell’esercizio

Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni 8.275

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Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e consorelle La società ha intrattenuto i seguenti rapporti con le società del gruppo

Società Debiti finanziari

Crediti finanziari

Crediti comm.li

Debiti comm.li

Vendite Acquisti

SI CAMPANIA 165.225 165.225

Totale 165.225 165.225

Tali rapporti, che non comprendono operazioni atipiche e/o inusuali, sono regolati da normali condizioni di mercato e si riferiscono alla locazione di una parte dell’immobile di proprietà della SI Campania situato in Via San Leonardo, presso cui è ubicata la sede secondaria della Società. Informazioni relative ai rischi e alle incertezze ai sensi dell’art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice civile

Ai sensi dell’art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice civile di seguito si forniscono informazioni quantitative volte a fornire indicazioni circa la dimensione dell’esposizione ai rischi da parte dell’impresa. Rischio di credito Si deve ritenere che le attività finanziarie della società abbiano una buona qualità creditizia. Rischio di liquidità Si segnala che:

• la società non possiede attività finanziarie per le quali esiste un mercato liquido e che sono prontamente vendibili per soddisfare le necessità di liquidità;

• esistono linee di credito per far fronte alle esigenze di liquidità;

• la società non possiede attività finanziarie per le quali non esiste un mercato liquido ma dalle quali sono attesi flussi finanziari (capitale o interesse) che saranno disponibili per soddisfare le necessità di liquidità;

• la società possiede depositi presso istituti di credito per soddisfare le necessità di liquidità;

• non esistono differenti fonti di finanziamento;

• non esistono significative concentrazioni di rischio di liquidità sia dal lato delle attività finanziarie che da quello delle fonti di finanziamento.

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Rischio di mercato La società non è esposta ad alcun rischio di mercato. Evoluzione prevedibile della gestione Lo scorso anno si è riferito sulla possibile evoluzione dei diversi Organismi del Credito Cooperativo (Federazione Nazionale, Federazioni locali, Consorzi, ecc.) in funzione dell’attuazione della legge 41/2016 relativa alla Riforma delle Banche di Credito Cooperativo. Il quadro che si è andato sempre più delineando ha attribuito alle Capogruppo dei Gruppi Bancari Cooperativi ruoli e compiti in parte svolti dalle Federazioni e/o da alcune società di servizio con operatività nazionale o regionale. La legge attribuisce alle Capogruppo un ruolo di direzione e coordinamento che assorbirà sicuramente funzioni oggi svolte dalle Federazioni in forma consortile a favore delle BCC, quali ad esempio Internal Audit, Pianificazione, Risk Management e Compliance. In questa logica, nel corso dei primi mesi del 2018 abbiamo assistito ad una riconfigurazione della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo cui la società aderisce. Una decisione che spetterà anche alla Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo. In tal senso il Consiglio di Amministrazione ha intrapreso una valutazione per individuare quali e quanti servizi potranno interessare le banche Associate. E ancora se è possibile creare convergenza con le altre Federazioni del Meridione, per costituire un’entità ancora più solida. Tale percorso dovrà concludersi entro il corrente anno, con l’approvazione da parte dell’Assemblea degli Enti Associati di una proposta che definisca la nuova missione e i nuovi servizi da offrire alle Associate. Vi ringraziamo per la fiducia accordataci e Vi invitiamo ad approvare il bilancio così come presentato. Il Presidente del Consiglio di amministrazione Lucio Alfieri

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69

BILANCIO AL 28 FEBBRAIO 2018

Gli importi presenti sono espressi in Euro

(Conforme alla tassonomia itcc-ci-2016-11-14)

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70

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71

Stato patrimoniale

28-02-2018 28-02-2017

Stato patrimoniale

Attivo

B) Immobilizzazioni

I - Immobilizzazioni immateriali

3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 122 252

4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.182 2.330

Totale immobilizzazioni immateriali 1.304 2.582

II - Immobilizzazioni materiali

1) terreni e fabbricati 938.777 938.777

2) impianti e macchinario 3.332 5.076

4) altri beni 38.336 49.135

Totale immobilizzazioni materiali 980.445 992.988

III - Immobilizzazioni finanziarie

1) partecipazioni in

a) imprese controllate 3.500.000 3.500.000

d-bis) altre imprese 966.498 966.498

Totale partecipazioni 4.466.498 4.466.498

2) crediti

d-bis) verso altri

esigibili entro l'esercizio successivo 2.365 2.365

Totale crediti verso altri 2.365 2.365

Totale crediti 2.365 2.365

Totale immobilizzazioni finanziarie 4.468.863 4.468.863

Totale immobilizzazioni (B) 5.450.612 5.464.433

C) Attivo circolante

II - Crediti

1) verso clienti

esigibili entro l'esercizio successivo 1.172.688 951.360

Totale crediti verso clienti 1.172.688 951.360

5-bis) crediti tributari

esigibili entro l'esercizio successivo 30.247 68.028

Totale crediti tributari 30.247 68.028

5-ter) imposte anticipate 48.676 40.455

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72

5-quater) verso altri

esigibili entro l'esercizio successivo 179.180 306.712

Totale crediti verso altri 179.180 306.712

Totale crediti 1.430.791 1.366.555

IV - Disponibilità liquide

1) depositi bancari e postali 1.168.732 1.651.980

3) danaro e valori in cassa 695 585

Totale disponibilità liquide 1.169.427 1.652.565

Totale attivo circolante (C) 2.600.218 3.019.120

D) Ratei e risconti 35.680 35.143

Totale attivo 8.086.510 8.518.696

Passivo

A) Patrimonio netto

I - Capitale 4.148.500 4.148.500

II - Riserva da soprapprezzo delle azioni 4.000 4.000

III - Riserve di rivalutazione 16.450 16.450

IV - Riserva legale 494.183 494.183

VI - Altre riserve, distintamente indicate

Varie altre riserve 478.113 (1) 478.113

Totale altre riserve 478.113 478.113

IX - Utile (perdita) dell'esercizio 4.203 -

Totale patrimonio netto 5.145.449 5.141.246

B) Fondi per rischi e oneri

1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili 4.597 4.597

4) altri 335.778 323.031

Totale fondi per rischi ed oneri 340.375 327.628

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 781.687 797.388

D) Debiti

4) debiti verso banche

esigibili entro l'esercizio successivo 3.498 270.608

Totale debiti verso banche 3.498 270.608

7) debiti verso fornitori

esigibili entro l'esercizio successivo 650.258 776.396

Totale debiti verso fornitori 650.258 776.396

12) debiti tributari

esigibili entro l'esercizio successivo 87.990 105.101

Totale debiti tributari 87.990 105.101

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73

(1)

13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

esigibili entro l'esercizio successivo 126.235 94.795

Totale debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 126.235 94.795

14) altri debiti

esigibili entro l'esercizio successivo 951.018 928.057

Totale altri debiti 951.018 928.057

Totale debiti 1.818.999 2.174.957

E) Ratei e risconti - 77.477

Totale passivo 8.086.510 8.518.696

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74

Conto economico

28-02-2018 28-02-2017

Conto economico

A) Valore della produzione

1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 3.633.984 4.183.814

5) altri ricavi e proventi

contributi in conto esercizio 171.030 88.518

altri 1.040.449 1.063.508

Totale altri ricavi e proventi 1.211.479 1.152.026

Totale valore della produzione 4.845.463 5.335.840

B) Costi della produzione

6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 20.292 15.656

7) per servizi 1.392.307 1.979.439

8) per godimento di beni di terzi 215.267 204.724

9) per il personale

a) salari e stipendi 1.974.753 2.034.222

b) oneri sociali 530.911 532.884

c) trattamento di fine rapporto 64.409 68.924

d) trattamento di quiescenza e simili 168.618 180.214

e) altri costi 292.595 151.600

Totale costi per il personale 3.031.286 2.967.844

10) ammortamenti e svalutazioni

a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 1.548 7.810

b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali 20.818 20.423

Totale ammortamenti e svalutazioni 72.366 28.233

13) altri accantonamenti 39.838 58.421

14) oneri diversi di gestione 67.919 71.640

Totale costi della produzione 4.839.275 5.325.957

Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) 6.188 9.883

C) Proventi e oneri finanziari

15) proventi da partecipazioni

altri 17.255 16.620

Totale proventi da partecipazioni 17.255 16.620

16) altri proventi finanziari

d) proventi diversi dai precedenti

altri 232 114

Totale proventi diversi dai precedenti 232 114

Totale altri proventi finanziari 232 114

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75

17) interessi e altri oneri finanziari

altri 3.261 4.838

Totale interessi e altri oneri finanziari 3.261 4.838

Totale proventi e oneri finanziari (15 + 16 - 17 + - 17-bis) 14.226 11.896

Risultato prima delle imposte (A - B + - C + - D) 20.414 21.779

20) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate

imposte correnti 24.432 37.845

imposte differite e anticipate (8.221) (16.066)

Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate 16.211 21.779

21) Utile (perdita) dell'esercizio 4.203 -

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Rendiconto finanziario, metodo indiretto

28-02-2018 28-02-2017

Rendiconto finanziario, metodo indiretto

A) Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa (metodo indiretto)

Utile (perdita) dell'esercizio 4.203 -

Imposte sul reddito 16.211 21.779

Interessi passivi/(attivi) 3.029 4.724

(Dividendi) (17.255) (16.620)

(Plusvalenze)/Minusvalenze derivanti dalla cessione di attività 2.941 3.336

1) Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus

/minusvalenze da cessione 9.129 13.219

Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale

circolante netto

Accantonamenti ai fondi 198.291 313.554

Ammortamenti delle immobilizzazioni 22.366 28.233

Svalutazioni per perdite durevoli di valore - (2.365)

Altre rettifiche in aumento/(in diminuzione) per elementi non monetari - (24.389)

Totale rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel

capitale circolante netto 220.657 315.033

2) Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto 229.786 328.252

Variazioni del capitale circolante netto

Decremento/(Incremento) dei crediti verso clienti (221.328) (951.360)

Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori (126.138) 776.396

Decremento/(Incremento) dei ratei e risconti attivi (537) (35.143)

Incremento/(Decremento) dei ratei e risconti passivi (77.477) 77.477

Altri decrementi/(Altri Incrementi) del capitale circolante netto 182.142 800.382

Totale variazioni del capitale circolante netto (243.338) 667.752

3) Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto (13.552) 996.004

Altre rettifiche

Interessi incassati/(pagati) (3.029) (4.724)

(Imposte sul reddito pagate) (3.971) (85.014)

Dividendi incassati 17.255 16.620

(Utilizzo dei fondi) (201.245) 811.462

Totale altre rettifiche (190.990) 738.344

Flusso finanziario dell'attività operativa (A) (204.542) 1.734.348

B) Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento

Immobilizzazioni materiali

(Investimenti) (8.275) (7.394)

Disinvestimenti (2.941) (1.009.353)

Immobilizzazioni immateriali

(Investimenti) (270) (3.477)

Disinvestimenti - (6.915)

Immobilizzazioni finanziarie

(Investimenti) - (196.351)

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Disinvestimenti - (4.270.147)

Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) (11.486) (5.493.637)

C) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento

Mezzi di terzi

Incremento/(Decremento) debiti a breve verso banche (267.110) 270.608

Mezzi propri

Aumento di capitale a pagamento - 5.141.246

Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) (267.110) 5.411.854

Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C) (483.138) 1.652.565

Disponibilità liquide a inizio esercizio

Depositi bancari e postali 1.651.980 -

Danaro e valori in cassa 585 -

Totale disponibilità liquide a inizio esercizio 1.652.565 -

Disponibilità liquide a fine esercizio

Depositi bancari e postali 1.168.732 1.651.980

Danaro e valori in cassa 695 585

Totale disponibilità liquide a fine esercizio 1.169.427 1.652.565

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NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 28/02/2018

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Nota integrativa, parte iniziale Signori Rappresentanti i Soci, il presente bilancio, sottoposto al Vostro esame e alla Vostra approvazione, evidenzia un utile d'esercizio pari a Euro 4.203. Attività svolte La Società, svolge l'attività di carattere complementare a quelle bancarie, quali la rappresentanza politico– associativa, l'assistenza tecnico amministrativa, sindacale, legale e di consulenza nei confronti delle Banche di Credito Cooperativo della Campania. L'attività è svolta in accordo con gli Organismi del Sistema del Credito Cooperativo Italiano, in particolare, della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Federcasse), cui la società aderisce. Fatti di rilievo verificatisi nel corso dell'esercizio Nel corso dell'esercizio è stata varata la legge di Riforma del Credito Cooperativo, i cui riflessi porteranno nella prospettiva futura a ridefinire il ruolo della Società in una logica di continuità aziendale. Criteri di formazione Il seguente bilancio è conforme al dettato degli articoli 2423 e seguenti del Codice civile, come risulta dalla presente nota integrativa, redatta ai sensi dell'articolo 2427 del Codice civile, che costituisce, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2423, parte integrante del bilancio d'esercizio. I valori di bilancio sono rappresentati in unità di Euro mediante arrotondamenti dei relativi importi. Le eventuali differenze da arrotondamento sono state indicate alla voce “Riserva da arrotondamento Euro” compresa tra le poste di Patrimonio Netto. Ai sensi dell'articolo 2423, sesto comma, C.c., la nota integrativa è stata redatta in migliaia di Euro/(in unità di Euro). La nota integrativa presenta le informazioni delle voci di stato patrimoniale e di conto economico secondo l'ordine in cui le relative voci sono indicate nei rispettivi schemi di bilancio. Criteri di valutazione (Rif. art. 2427, primo comma, n. 1, C.c. e principio contabile OIC 12) La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella prospettiva della continuazione dell'attività. L'applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensazioni tra perdite che dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati.

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In ottemperanza al principio di competenza, l'effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti). La continuità di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo rappresenta elemento necessario ai fini della comparabilità dei bilanci della società nei vari esercizi. La rilevazione e la presentazione delle voci di bilancio è stata fatta tenendo conto della sostanza dell'operazione o del contratto. Deroghe (Rif. art. 2423, quinto comma, C.c.) Non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui all'art. 2423 comma 5 del Codice Civile. Mutualità prevalente La Federazione è una cooperativa a mutualità prevalente ed è iscritta nell'apposito albo di cui all'articolo 2512 del Codice civile. La cooperativa svolge la propria attività prevalentemente nei confronti dei soci. Nel prospetto che segue è evidenziata, ai sensi dell'art. 2513 del Codice Civile, la ripartizione esatta dei ricavi rivenienti da prestazioni a soci e non soci.

La Confcooperative, cui la società aderisce per il tramite della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo, ha provveduto a svolgere la consueta revisione per il biennio 2017/2018, con il rilascio da parte del revisore cooperativo, in data 06/10/2017, dell'attestato di rispondenza ai requisiti di mutualità prevalente. Si precisa che Confcooperative è l'ente di vigilanza sulle cooperative ai sensi del D. Lgs. 2 agosto 2002, n. 200.

Immobilizzazioni

Immateriali

Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi e imputati direttamente alle singole voci.

Descrizione Valore Percentuale

Ricavi per vendita servizi a soci 3.427.334 94

Ricavi per vendita servizi a non soci 206.650 6

Total

e

3.633.984 100

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I costi di impianto e ampliamento con utilità pluriennale sono stati iscritti nell'attivo con il consenso del Collegio sindacale. I costi di impianto e ampliamento sono ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni I diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, le licenze, concessioni e marchi sono ammortizzati con una aliquota annua del 25%. Le migliorie su beni di terzi sono ammortizzate con aliquote dipendenti dalla durata del contratto. Qualora, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti. Materiali Sono iscritte al costo di acquisto o di produzione e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. Nel valore di iscrizione in bilancio si è tenuto conto degli oneri accessori e dei costi sostenuti per l'utilizzo dell'immobilizzazione, portando a riduzione del costo gli sconti commerciali e gli sconti cassa di ammontare rilevante. Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate attesi l'utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione. Qualora, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti. Non si è ritenuto opportuno procedere all' ammortamento dell'immobile, in quanto lo stesso è iscritto in bilancio per un valore decisamente inferiore al valore di mercato. Crediti I crediti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e del valore di presumibile realizzo. Per i crediti per i quali sia stata verificata l’irrilevanza dell’applicazione del metodo del costo ammortizzato e/o dell’attualizzazione, ai fini dell’esigenza di dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale ed economica societaria, è stata mantenuta l’iscrizione secondo il presumibile valore di realizzo. Tale evidenza si è verificata ad esempio in presenza di crediti con scadenza inferiore ai dodici mesi, o in riferimento al criterio del costo ammortizzato, nel caso in cui i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo o, ancora nel caso di attualizzazione, in presenza di un tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali non significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato.

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L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, tenendo in considerazione l'esistenza di indicatori di perdita di durevole. I crediti sono cancellati dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dal credito si estinguono oppure nel caso in cui sono stati trasferiti tutti i rischi inerenti al credito oggetto di smobilizzo. Debiti I debiti sono rilevati in Bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato. Per i debiti per i quali sia stata verificata l’irrilevanza del metodo del costo ammortizzato e/o dell’attualizzazione, ai fini dell’esigenza di dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale ed economica societaria, è stata mantenuta l’iscrizione al valore nominale. Tale evidenza si è verificata ad esempio in presenza di debiti con scadenza inferiore ai dodici mesi, o in riferimento al criterio del costo ammortizzato, nel caso in cui i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo o, ancora nel caso di attualizzazione, in presenza di un tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali non significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato. Ratei e risconti Sono stati determinati secondo il criterio dell'effettiva competenza temporale dell'esercizio. Per i ratei e risconti di durata pluriennale sono state verificate le condizioni che ne avevano determinato l'iscrizione originaria, adottando, ove necessario, le opportune variazioni. Partecipazioni Le partecipazioni in imprese controllate e collegate, iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie, sono valutate al costo di acquisto o sottoscrizione. Le altre partecipazioni sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, ad eccezione della partecipazione detenuta nella società S&F Consulting, oggi Accademia Bcc, in quanto, avendo la stessa effettuato una consistente riduzione del capitale sociale, si è preferito optare per il metodo del patrimonio netto. Le partecipazioni iscritte nelle immobilizzazioni rappresentano un investimento duraturo e strategico da parte della società. Fondi per rischi e oneri Sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Nella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.

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Le passività potenziali sono state rilevate in bilancio e iscritte nei fondi in quanto ritenute probabili ed essendo stimabile con ragionevolezza l'ammontare del relativo onere. Fondo TFR Rappresenta l'effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell'ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data. Imposte sul reddito Le imposte sono accantonate secondo il principio di competenza; rappresentano pertanto: • gli accantonamenti per imposte liquidate o da liquidare per l'esercizio, determinate secondo le aliquote e le norme vigenti; • l'ammontare delle imposte differite o pagate anticipatamente in relazione a differenze temporanee sorte o annullate nell'esercizio; L'Irap corrente, differita e anticipata è determinata esclusivamente con riferimento alla società. Riconoscimento ricavi I ricavi per vendite dei prodotti sono riconosciuti al momento del trasferimento dei rischi e dei benefici, che normalmente si identifica con la consegna o la spedizione dei beni. I ricavi di natura finanziaria e quelli derivanti da prestazioni di servizi vengono riconosciuti in base alla competenza temporale. I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono determinati al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione a termine, ivi compresa la differenza tra prezzo a termine e prezzo a pronti, sono iscritte per le quote di competenza dell'esercizio. Dati sull’occupazione (Rif. art. 2427, primo comma, n. 15, C.c.)

L'organico medio aziendale, ripartito per categoria, ha subito, rispetto al precedente esercizio, le seguenti variazioni.

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Le variazioni in diminuzione si riferiscono a tre dipendenti, che, nel corso dell'esercizio

contabile, hanno rassegnato le dimissioni, assumendo ruoli presso le Associate, un

pensionamento e la scadenza di un contratto a tempo determinato.

Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore del credito, e più segnatamente quello per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali e per i Dirigenti delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali e Artigiane.

Organico 28 /02/2018 28/02/2017 Variazioni in dim Variazioni in aum

Dirigenti 1 1

Quadri 8 10 -2

Impiegati 31 33 -3 +1

40 44 -5 +1

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Nota integrativa, attivo

Immobilizzazioni

Immobilizzazioni immateriali

Movimenti delle immobilizzazioni immateriali (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.)

Immobilizzazioni materiali

Movimenti delle immobilizzazioni materiali

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

1.304 2.582 (1.278)

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

980.445 992.988 (12.543)

Terreni e fabbricati

Impianti e macchinario

Attrezzature industriali e commerciali

Altre immobilizzazioni

materiali

Totale Immobilizzazioni

materiali

Valore di inizio esercizio

Costo 1.324.725 250.092 872 792.999 2.368.688

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Immobilizzazioni finanziarie

Movimenti di partecipazioni, altri titoli e strumenti finanziari derivati attivi immobilizzati

Partecipazioni Le partecipazioni iscritte nelle immobilizzazioni rappresentano un investimento duraturo e strategico da parte della società. Le partecipazioni in imprese controllate sono valutate, nel rispetto del principio della continuità dei criteri di valutazione, al costo di acquisto o di sottoscrizione. Le partecipazioni iscritte al costo di acquisto non hanno subito svalutazioni per perdite durevoli di valore; non si sono verificati casi di “ripristino di valore”. Nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambiamento di destinazione.

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

4.468.863 4.468.863

Partecipazioni in imprese controllate Partecipazioni in altre imprese Totale Partecipazioni

Valore di inizio esercizio

Costo 3.500.000 1.027.448 4.527.448

Svalutazioni - 60.950 60.950

Valore di bilancio 3.500.000 966.498 4.466.498

Valore di fine esercizio

Costo 3.500.000 1.027.448 4.527.448

Svalutazioni - 60.950 60.950

Valore di bilancio 3.500.000 966.498 4.466.498

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Su nessuna partecipazione immobilizzata esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata posta in essere con società partecipate. Si forniscono di seguito informazioni relative alle partecipazioni possedute dalla Società.

Imprese controllate SI CAMPANIA S.P.A. capitale sociale euro 4.091.745,00 Azioni detenute controvalore euro 3.500.000,00 – percentuale di partecipazione 86% Trattasi di una società costituitasi il 10 dicembre del 2004 e della quale fanno parte oltre alla Federazione Campana, nove Banche di Credito Cooperativo Campane. Scopo della società è, oltre quello di effettuare operazioni di compravendita di immobili, la prestazione di servizi relativi alla gestione, alla dismissione ed alla valorizzazione di beni immobili anche nell'ambito dell'attività di recupero crediti. La società alla data del 31/12/2017, ha chiuso il bilancio con una perdita di € 2.751,00 ed ha un Patrimonio netto di € 4.045.036.

Altre imprese ICCREA BANCA S.p.A. capitale sociale euro 1.151.045.403,55 azioni detenute 13.253 - controvalore euro 692.501,10 - percentuale di partecipazione 0,06% CISCRA S.p.A. capitale sociale euro 6.374.500,00 azioni detenute 10.782 - controvalore euro 72.852,09 - percentuale di partecipazione 1,14% ACCADEMIA BCC (ex S.& F. CONSULTING )S.p.A. capitale sociale euro 200.000,00 azioni detenute n° 33 - controvalore euro 3.300,00 - percentuale di partecipazione 1,6% SO.VA.GRI. soc. coop. per azioni capitale sociale euro 1.020.000,00 azioni detenute 320.000 - controvalore euro 163.200,00 - percentuale di partecipazione 16%. La partecipazione relativa alla società Sovagri risulta interamente svalutata in via prudenziale in quanto la società, in liquidazione dal 2003, ha in atto un contenzioso con la Regione Campania avente ad oggetto la quasi totalità dei crediti vantati dalla società stessa. Dalle evidenze in possesso della società, permangono le condizioni per cui tali crediti risultino di esigibilità incerta. BANCA CAMPANIA CENTRO CASSA RURALE ED ARTIGIANA. azioni detenute 20 - controvalore euro 52,80

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E.C.R.A. s.r.l. capitale sociale euro 104.000,00 azioni detenute 200 - controvalore euro 1.040,00 - percentuale di partecipazione 1%. Trattasi della Società Editrice del Credito Cooperativo. BCC ENERGIA – Consorzio del Credito cooperativo per i servizi energetici Patrimonio netto euro 105.556,00 Il Consorzio, che ha sede legale in Roma alla via Lucrezia Romana,41/47, è stato costituito su iniziativa della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo, con l'obiettivo di ridurre i costi che le singole Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali (nonché le loro articolazioni territoriali e le società di sistema) sostengono per l'approvvigionamento di energia. Il Consorzio nasce dall'esperienza maturata negli ultimi anni nell'ambito del progetto “Rileggi la tua bolletta” ideato da Bit Spa, la società del Credito Cooperativo specializzata sui temi dell'agricoltura, dell'alimentazione e dell'ambiente e che aveva consentito alle BCC ed alle società di sistema partecipanti un risparmio tra il 10 e il 15% annuo sui costi di acquisto dell'energia. Sulla base di questo specifico know how, il Consorzio – oltre che a fungere da “centrale di acquisto” sul mercato dell'energia - garantirà ai propri associati non solo vantaggi in termini di costo, ma anche un sensibile miglioramento nelle condizioni complessive di approvvigionamento energetico (controllo delle bollette, audit energetico sui consumi, consulenza per lo sviluppo di prodotti di efficienza energetica, ecc.). CC ICT-SUD capitale sociale euro 100.000,00 – percentuale partecipazione 0.18 % Il Centro di Competenza ICT-SUD (CC ICT-SUD) si è costituito a dicembre 2006 come società consortile a responsabilità limitata. Attualmente è composto da 67 soci di cui 13 Soci pubblici tipicamente Università e Centri di Ricerca, 5 soci pubblico-privati, che raccolgono a loro volta propri soci pubblici e privati e 48 soci privati, in gran parte PMI del settore ICT. L'obiettivo strategico è agevolare una maggiore accessibilità alla ricerca da parte del sistema produttivo e favorire la competitività di beni o servizi tra i componenti del centro, riducendo gli ostacoli causati dalla dislocazione geografica. SETA SRL Capitale sociale euro 1.000.000,00, versati euro 606.000 - valore nom.partecipaz.detenuto euro 25.000 - percentuale partecipazione 4.13%. La società, con sede in Settingiano(CZ) ha per oggetto, tra le altre attività, la costituzione e gestione di sistemi informativi, informatici e telematici territoriali per Enti pubblici e privati, anche interconnessi a livello comunale, provinciale, regionale e nazionale, la prestazione di servizi connessi all'elaborazione ed alla gestione di banche dati per enti pubblici ed Imprese private. FONDAZIONE BEALAB La Fondazione "BEALAB - BANCHE E ASSICURAZIONI LABORATORY" ha sede legale in Napoli, è priva di scopi di lucro ed è autonoma da ogni tipo di ideologia e organizzazione politica, religiosa e sindacale.

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Coerentemente con quanto previsto dalle determinazioni della Giunta Regionale della Campania relative alla costituzione del "Centro Sperimentale di Sviluppo delle Competenze per il sistema finanziario e assicurativo”, (Numero Gara 480819, CIG 04134841 CA, approvato con D.D. n. 13 del 10/2/2012, dell'A.G.C. 17 - Istruzione Educazione, Formazione Professionale Politiche Giovanili - Orientamento Professionale - Osservatorio del Mercato del Lavoro e dell'Occupazione Emigrazione - Immigrazione - Settore Orientamento professionale della Regione Campania), la Fondazione BeALab si propone di promuovere e realizzare un sistema permanente di alta qualificazione delle persone, occupate e non, per migliorare, progressivamente e sistematicamente, il know-how specialistico del settore finanziario e assicurativo. La Federazione è socio fondatore insieme ad Istituzioni Scolastiche, Università, Agenzie Formative e Imprese, in grado di sviluppare nuove professionalità e migliorare la qualità dei servizi/prodotti formativi per il settore finanziario e assicurativo. Variazioni e scadenza dei crediti immobilizzati

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono le seguenti

Dettagli sulle partecipazioni immobilizzate in imprese controllate

Denominazione

Città,

se in

Italia, o

Stato

estero

Codice

fiscale (per

imprese

italiane)

Capitale

in euro

Utile

(perdita)

ultimo

esercizio in

euro

Patrimonio

netto in

euro

Quota

posseduta

in euro

Quota

posseduta

in %

Valore a

bilancio o

corrispondente

credito

SI CAMPANIA

S.R.L.

Salerno 04198240659 4.091.745 2.751 4.045.036 3.500.000 86,00% 3.500.000

Suddivisione dei crediti immobilizzati per area geografica La ripartizione dei crediti al 28/02/2018 secondo area geografica è riportata nella tabella seguente (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.).

Valore di inizio esercizio Valore di fine esercizio Quota scadente entro l'esercizio

Crediti immobilizzati verso altri 2.365 2.365 2.365

Totale crediti immobilizzati 2.365 2.365 2.365

Descrizione 28/02/2017 Acquisizioni Rivalutazioni Riclassifiche Cessioni Svalutazioni 28/02/2018

Altri 2.365 2.365

Totale 2.365 2.365

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Valore delle immobilizzazioni finanziarie

Dettaglio del valore delle partecipazioni immobilizzate in altre imprese

Dettaglio del valore dei crediti immobilizzati verso altri

Attivo circolante

Crediti iscritti nell'attivo circolante

Area geografica Crediti immobilizzati verso altri Totale crediti immobilizzati

Italia 2.365 2.365

Totale 2.365 2.365

Valore contabile

Partecipazioni in altre imprese 966.498

Crediti verso altri 2.365

Descrizione Valore contabile

Altre partecipazioni in altre imprese 966.498

Totale 966.498

Descrizione Valore contabile

Altri crediti 2.365

Totale 2.365

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

1.430.791 1.366.555 64.236

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Variazioni e scadenza dei crediti iscritti nell'attivo circolante

I crediti di ammontare rilevante al 28/02/2018 sono così costituiti:

Si fornisce di seguito un dettaglio per la voce "Crediti Tributari"

Suddivisione dei crediti iscritti nell'attivo circolante per area geografica

La ripartizione dei crediti al 28/02/2018 secondo area geografica è riportata nella

tabella seguente (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.)

L'adeguamento del valore nominale dei crediti è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti che ha subito, nel corso dell'esercizio, le seguenti movimentazioni:

Valore di inizio esercizio

Variazione nell'esercizio

Valore di fine esercizio

Quota scadente entro l'esercizio

Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante 951.360 221.328 1.172.688 1.172.688

Crediti tributari iscritti nell'attivo circolante 68.028 (37.781) 30.247 30.247

Attività per imposte anticipate iscritte nell'attivo circolante

40.455 8.221 48.676

Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante 306.712 (127.532) 179.180 179.180

Totale crediti iscritti nell'attivo circolante 1.366.555 64.236 1.430.791 1.382.115

Descrizione Totale

Verso clienti

Crediti documentati da fatture 853.516

Fatture da emettere 319.172

1.172.688

Descrizione Totale

Credito esercizi precedenti Irap 30.247

30.247

Area geografica Italia Totale

Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante 1.172.688 1.172.688

Crediti tributari iscritti nell'attivo circolante 30.247 30.247

Attività per imposte anticipate iscritte nell'attivo circolante 48.676 48.676

Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante 179.180 179.180

Totale crediti iscritti nell'attivo circolante 1.430.791 1.430.791

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Descrizione F.do svalutazione ex art.

2426 codice civile

Totale

Saldo al 28/02/2017 185.367 185.367

Incremento 50.000 50.000

Saldo al 28/02/2018 235.367 235.367

L'incremento di € 50.000 si riferisce all'accantonamento prudenziale effettuato a fronte dei crediti vantati nei confronti dell'associata Banca Montepruno Credito Cooperativo di Fisciano Roscigno e Laurino, in ordine al contributo associativo dovuto dalla stessa per l'esercizio 2017. Disponibilità liquide

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio.

Ratei e risconti attivi

Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei relativi proventi e oneri, comuni a due o più esercizi e ripartibili in ragione del tempo. Anche per tali poste, i criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. Non sussistono, al 28/02/2018, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.

La composizione della voce è così dettagliata (articolo 2427, primo comma, n. 7, C.c.).

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

1.169.427 1.652.565 (483.138)

Valore di inizio esercizio Variazione nell'esercizio Valore di fine esercizio

Depositi bancari e postali 1.651.980 (483.248) 1.168.732

Denaro e altri valori in cassa 585 110 695

Totale disponibilità liquide 1.652.565 (483.138) 1.169.427

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

35.680 35.143 537

Valore di inizio esercizio Variazione nell'esercizio Valore di fine esercizio

Risconti attivi 35.143 537 35.680

Totale ratei e risconti attivi 35.143 537 35.680

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Descrizione Importo

Premi assicurativi 634

Canoni di assistenza e manutenzione 16.045

Leasing 4.603

Abbonamenti 12.959

Tasse 1.298

Altri di ammontare non apprezzabile 141

35.680

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Nota integrativa, passivo e patrimonio netto

Patrimonio netto

(Rif. art. 2427, primo comma, nn. 4, 7 e 7-bis, C.c.)

Variazioni nelle voci di patrimonio netto

Dettaglio delle varie altre riserve

Disponibilità e utilizzo del patrimonio netto

Le poste del patrimonio netto sono così distinte secondo l'origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l'avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti (articolo 2427, primo comma, n. 7-bis, C.c.)

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

5.145.449 5.141.246 4.203

Descrizione Importo

Riserva da annullamento partecipazione per fusione 198.124

Riserva da concambio 279.989

Totale 478.113

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Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci D: per altri vincoli statutari

E: altro

Origine, possibilità di utilizzo e distribuibilità delle varie altre riserve

Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci D: per altri vincoli statutari E: altro

Fondi per rischi e oneri (Rif. art. 2427, primo comma, n. 4, C.c.)

La variazione è così costituita:

Importo Possibilità di utilizzazione

Capitale 4.148.500 B

Riserva da soprapprezzo delle azioni 4.000 A,B,C,D

Riserve di rivalutazione 16.450 A,B

Riserva legale 494.183 A,B

Altre riserve

Varie altre riserve 478.113

Totale altre riserve 478.113

Importo Possibilità di utilizzazione

Totale 5.141.246

Descrizione Importo Possibilità di utilizzazioni

Riserve da annullamento/concambio 478.112 A,B,C,D

Differenza da arrotondamento all'unità di Euro 1 A,B,C,D

Totale 478.113

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

340.375 327.628 12.747

Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili Altri fondi Totale fondi per rischi e oneri

Valore di inizio esercizio 4.597 323.031 327.628

Variazioni nell'esercizio

Totale variazioni - 12.747 12.747

Valore di fine esercizio 4.597 335.778 340.375

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• incremento del fondo, per complessivi € 139.838, che si riferisce per € 39.838 ad accantonamento dell'esercizio per l'erogazione del premio di risultato 2017 e per € 100.000 ad accantonamento volto a favorire l'esodo di un dipendente;

• decremento, per complessivi € 127.091 si riferisce allo storno per utilizzo dei fondi per l'erogazione dei premi di risultato 2015, per € 58.681 e 2016, per € 58.421 e per € 9.989 all'utilizzo del fondo costituito per far fronte ad oneri tributari relativi alla sede secondaria, relativi a Tari pregressa.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

(Rif. art. 2427, primo comma, n. 4, C.c.)

La variazione negativa è legata al fatto che l'accantonamento netto dell'anno di € 58.453 è stato completamente assorbito dal valore dei tfr liquidati per i cessati e per richieste di anticipazioni del personale. Il fondo accantonato rappresenta l'effettivo debito della società al 28/02/2018 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti.

Debiti (Rif. art. 2427, primo comma, n. 4, C.c.)

Variazioni e scadenza dei debiti

La scadenza dei debiti è così suddivisa (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.).

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

781.687 797.388 (15.701)

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Valore di inizio esercizio 797.388

Variazioni nell'esercizio

Totale variazioni (15.701)

Valore di fine esercizio 781.687

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

1.818.999 2.174.957 (355.958)

Valore di inizio esercizio

Variazione nell'esercizio

Valore di fine esercizio

Quota scadente entro l'esercizio

Debiti verso banche 270.608 (267.110) 3.498 3.498

Debiti verso fornitori 776.396 (126.138) 650.258 650.258

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Il saldo del debito verso banche al 28/02/2018, esprime l'effettivo debito per capitale, interessi ed oneri accessori maturati ed esigibili. I "Debiti verso fornitori" sono iscritti al valore nominale. La voce "Debiti tributari" accoglie solo le passività per imposte certe e determinate, essendo le passività per imposte probabili o incerte nell'ammontare o nella data di sopravvenienza, ovvero per imposte differite, iscritte nella voce B.2 del passivo (Fondo imposte). Nella voce debiti tributari sono iscritti debiti per imposta IRES pari a Euro 3.539, al netto degli acconti versati nel corso dell'esercizio per Euro 2.470, delle ritenute d'acconto subite, pari a Euro 16, e del credito d'imposta IRES residuo per Euro 9.298. Inoltre, non sono iscritti debiti per imposta IRAP in quanto il debito è stato interamente compensato con gli acconti versati nel corso dell'esercizio per Euro 1.793 e con il precedente credito IRAP per Euro 7.314. Nella voce “Altri debiti” confluisce per euro 271.836 il valore delle note credito da emettere nei confronti delle BCC Associate, relativamente alle quote di contribuzione eccedenti i costi dell'esercizio per l'anno 2015 che saranno restituite alle stesse in proporzione ai contributi versati e per € 207.063 il valore delle note credito da emettere per l'anno 2016. Vi confluiscono, inoltre, per € 168.078 i debiti verso dipendenti, che sono comprensivi del valore delle ferie non godute. Altra posta rilevante per € 72.694, riguarda quote di capitale sociale da rimborsare riferite alle BCC di Cerreto Sannita e BCC Cervino - Durazzano incorporate da altre Banche non socie della scrivente. Suddivisione dei debiti per area geografica

La ripartizione dei Debiti al 28/02/2018 secondo area geografica è riportata nella tabella seguente (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.).

Valore di inizio esercizio

Variazione nell'esercizio

Valore di fine esercizio

Quota scadente entro l'esercizio

Debiti tributari 105.101 (17.111) 87.990 87.990

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 94.795 31.440 126.235 126.235

Altri debiti 928.057 22.961 951.018 951.018

Totale debiti 2.174.957 (355.958) 1.818.999 1.818.999

Area geografica Italia Totale

Debiti verso banche 3.498 3.498

Debiti verso fornitori 650.258 650.258

Debiti tributari 87.990 87.990

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 126.235 126.235

Altri debiti 951.018 951.018

Debiti 1.818.999 1.818.999

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Debiti non assistiti da garanzie reali su beni sociali

Ratei e risconti passivi

Rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. Non sussistono, al 28/02/2018, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.

Debiti non assistiti da garanzie reali Totale

Debiti verso banche 3.498 3.498

Debiti verso fornitori 650.258 650.258

Debiti tributari 87.990 87.990

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 126.235 126.235

Altri debiti

951.018 951.018

Totale debiti 1.818.999 1.818.999

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

77.477 (77.477)

Valore di inizio esercizio Variazione nell'esercizio

Risconti passivi 77.477 (77.477)

Totale ratei e risconti passivi 77.477 (77.477)

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Nota integrativa, conto economico Valore della produzione

La variazione è strettamente correlata a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione. I ricavi delle vendite e delle prestazioni vengono così ripartiti: Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per categoria di attività (Rif. art. 2427, primo comma, n. 10, C.c.)

Si fornisce ulteriore dettaglio della voce:” Altri ricavi e proventi”.

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

4.845.463 5.335.840 (490.377)

Descrizione 28/02/2018 28/02/2017 Variazioni

Ricavi vendite e prestazioni 3.633.984 4.183.814 (549.830)

Altri ricavi e proventi 1.211.479 1.152.026 59.453

Totale 4.845.463 5.335.840 (490.377)

Categoria di attività Valore esercizio corrente

Contributo associativo 2.911.873

Prestazioni di servizi ai soci 515.461

Prestazioni di servizi ai non soci 206.650

Totale 3.633.984

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La voce “Altri ricavi contrattualizzati” si riferisce a corrispettivi rivenienti da contratti per servizi originariamente stipulati dalla incorporata società Ghenos Consultant. Nella voce Sopravvenienze attive gli importi più rilevanti si riferiscono per € 27.179 all'eccesso di Ires stimata in fase di redazione del bilancio di esercizio 2016; per € 35.075 al maggior accantonamento effettuato per i premi di risultato relativi agli anni 2015 e 2016, corrisposti al personale nel corrente esercizio.

Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per area geografica

(Rif. art. 2427, primo comma, n. 10, C.c.)

Costi della produzione

Categoria di attività Valore esercizio corrente

Personale distaccato 519.415

Progetti per le Associate 34.100

Altri ricavi contrattualizzati 108.584

Ricavi Foncoop 158.615

Contributi dirigenti sindacali 12.416

Rimborsi di costi 306.962

Sopravvenienze attive 71.387

Totale 1.211.479

Categoria di attività Valore esercizio corrente

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 3.633.984

Totale 3.633.984

Area geografica Valore esercizio corrente

Italia 3.633.984

Totale 3.633.984

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

4.839.275 5.325.957 (486.682)

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Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e Costi per servizi Sono strettamente correlati a quanto esposto nella parte della Relazione sulla gestione e all'andamento del punto A (Valore della produzione) del Conto economico. Costi per il personale I costi relativi a “salari e stipendi” - “oneri sociali” – “trattamento di fine rapporto” - “trattamento quiescenza e simili” - “altri costi del personale” rappresentano l’effettivo costo per il personale dipendente ivi compresi i miglioramenti di merito, passaggi di categoria, scatti di contingenza, costo delle ferie non godute e accantonamenti di legge e contratti collettivi. Ammortamento delle immobilizzazioni materiali Per quanto concerne gli ammortamenti si specifica che gli stessi sono stati calcolati sulla base della durata utile del cespite e del suo sfruttamento nella fase produttiva. Altri accantonamenti Si è operato l'accantonamento dei fondi necessari all'erogazione del premio di risultato relativo all'anno 2017. Svalutazione crediti L'intero importo si riferisce all'accantonamento prudenziale effettuato a fronte dei crediti vantati nei confronti dell'associata Banca Monte Pruno Credito Cooperativo di Fisciano Roscigno e Laurino, in ordine al contributo associativo riferito all'esercizio 2017.

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Oneri diversi di gestione Tale voce di complessivi euro 67.919, ricomprende:

Proventi e oneri finanziari

Composizione dei proventi da partecipazione

(Rif. art. 2427, primo comma, n. 11, C.c.)

IMU 24.659

Diritti C.C.I.A.A. 500

TARSU 16.636

Imposta Pubblicità 1.401

Acquisto Libri e giornali 18.621

Multe e ammende 4.667

TOSAP 147

Sopravvenienze 395

Vidimazioni e formalità sociali 893

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

14.226 11.896 2.330

Descrizione 28/02/201

8

28/02/201

7

Variazioni

Da partecipazione 17.255 16.620 635

Proventi diversi dai precedenti 232 114 118

( Interessi e altri oneri finanziari (3.261) (4.838) 1.577

Totale 14.226 11.896 2.330

Descrizione Controllanti Controllate Collegate Imprese

sottoposte al controllo

delle controllanti Altre

Dividendi

17.255

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Ripartizione degli interessi e altri oneri finanziari per tipologia di debiti

(Rif. art. 2427, primo comma, n. 12, C.c.)

Altri proventi finanziari

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Imposte sul reddito d'esercizio, correnti, differite e anticipate

Sono state iscritte le imposte di competenza dell'esercizio. Ai sensi dell'articolo 2427, primo comma n. 14, C.c. si evidenziano le informazioni richieste sulla fiscalità differita e anticipata: Fiscalità differita / anticipata Non si sono manifestate differenze temporanee che comportino l'iscrizione di imposte differite. Le imposte anticipate sono state rilevate in considerazione della ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare. Le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate coincidono con accantonamenti per la copertura di rischi ed oneri o di svalutazione crediti.

Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

16.211 21.779 (5.568)

Imposte Saldo al 28/02/2018 Saldo al 28/02/2017 Variazioni

Imposte correnti: 24.432 37.845 (13.413)

IRES 15.324 33.363 (18.039)

IRAP 9.108 4.483 4.625

Imposte differite (anticipate) (8.221) (16.066) 7.845

IRES (8.221) (16.066) 7.845

Totale 16.211 21.779 (5.568)

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Nota integrativa, altre informazioni Compensi, anticipazioni e crediti concessi ad amministratori e sindaci e impegni assunti per loro conto

Categorie di azioni emesse dalla società Il capitale sociale è così composto (articolo 2427, primo comma, nn. 17 e 18, C.c.).

Informazioni sulle operazioni con parti correlate (Rif. art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c.) Non si rilevano operazioni rilevanti con parti correlate realizzate dalla società Informazioni sugli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale (Rif. art. 2427, primo comma, n. 22-ter, C.c.) La società non ha in essere accordi non risultanti dallo Stato Patrimoniale. Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Si porta a conoscenza che l'Associata Banca Monte Pruno Credito Cooperativo di Fisciano, Roscigno e Laurino ha comunicato con lettera del 24 aprile 2018 prot. n. 2018/6457 che l'Assemblea dei Soci in data 21 aprile 2018 ha deliberato il recesso dalla Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo. In relazione a tale comunicazione sono stati attivati gli strumenti previsti dallo statuto, affinchè vengano tutelati gli interessi della società e degli associati in ordine alla decisione assunta dal socio BCC “Monte Pruno”.

Amministratori Sindaci

Compensi 96.545 28.714

Azioni/Quote Numero Valore nominale in Euro

Quote 8.297 500

Totale 8.297

Descrizione Consistenza iniziale, numero Consistenza iniziale, valore nominale

8.297 500

Totale 8.297 -

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Proposta di destinazione degli utili o di copertura delle perdite Si propone all'assemblea di così destinare il risultato d'esercizio:

Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa e Rendiconto finanziario, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili. Il Presidente del Consiglio di amministrazione Lucio Alfieri

Risultato d'esercizio al 28/02/2018 Euro 4.203

3% dell’avanzo di gestione, ai fondi mutualistici per la promozione

e lo sviluppo della cooperazione, ai sensi del comma 4, art. 11

legge 21 gennaio 1992, n. 59

Euro 126

incremento della riserva indivisibile ex art. 12 legge 904

Euro 4.077

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109

RELAZIONE UNITARIA DEL COLLEGIO SINDACALE esercente attività di revisione legale dei conti

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110

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Reg. Imp. 80052020635

Rea.170013

FEDERAZIONE CAMPANA DELLE BCC

Sede in VIA DE CRESCENZO - 84100 SALERNO (SA) Capitale sociale Euro 4.148.500,00 I.V.

Relazione unitaria del Collegio sindacale esercente attività di revisione legale dei conti

Signori Soci della Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo, Il Collegio sindacale, nell’esercizio chiuso al 28/02/2018, ha svolto sia le funzioni previste dagli artt. 2403 e segg. c.c. sia quelle previste dall’art. 2409-bis c.c. La presente relazione unitaria contiene nella sezione A) la “Relazione del revisore indipendente ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39” e nella sezione B) la “Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2, c.c.”

A) Relazione di revisione indipendente ai sensi dell’art. 14 del D.lgs. del 27 gennaio 2010, n.39 Abbiamo svolto la revisione legale del bilancio d'esercizio della Federazione Campana delle BCC, costituito dallo stato patrimoniale al 28/02/2017, dal conto economico e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa. Giudizio senza modifica A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Federazione Campana delle BCC al 28/02/2018 e del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione. Elementi alla base del giudizio Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità del revisore per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

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Responsabilità degli amministratori per il bilancio d’esercizio Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità alle norme italiane che ne disciplinano i criteri di redazione. Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezza dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte. Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell’informativa finanziaria della Società. Responsabilità del revisore E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio d'esercizio sulla base della revisione legale. Abbiamo svolto la revisione legale in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11, del D.Lgs. 39/2010. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione legale al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio non contenga errori significativi. I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d’esercizio. Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

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• abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

• abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della Società;

• abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;

• siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale, tenuto conto di quanto specificato nella relazione degli amministratori con riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione;

• abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione. Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile. Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia. Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d’esercizio Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n.720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione, la cui responsabilità compete agli amministratori della società, con il bilancio d’esercizio della medesima al 28/02/2018. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio di esercizio della Federazione Campana delle BCC al 28/02/2018.

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B) Relazione ai sensi dell’art. 2429, comma 2 del Codice Civile B1) Attività di vigilanza ai sensi dell’art. 2403 e ss., c.c. Conoscenza della società e valutazione dei rischi e rapporto sugli incarichi affidati Dato atto dell’ormai consolidata conoscenza che il Collegio sindacale dichiara di avere in merito alla società per quanto concerne: i) la tipologia dell’attività svolta; ii) la sua struttura organizzativa e contabile, tenendo anche conto delle dimensioni e delle problematiche dell’azienda, viene ribadito che la fase di “pianificazione” dell’attività di vigilanza - nella quale occorre valutare i rischi intrinseci e le criticità rispetto ai due parametri sopra citati - è stata attuata mediante il riscontro positivo rispetto a quanto già conosciuto in base alle informazioni acquisite nel tempo. È stato, quindi, possibile confermare che: - l’attività tipica svolta dalla società non è mutata nel corso dell’esercizio in esame ed è coerente con quanto previsto dall’oggetto sociale; - l’assetto organizzativo e la dotazione delle strutture informatiche sono rimasti sostanzialmente invariati; - le risorse umane costituenti la “forza lavoro”, nonostante alcuni avvicendamenti, non sono sostanzialmente mutate. Le attività svolte dal Collegio sindacale hanno riguardato, sotto l’aspetto temporale, l’intero esercizio e nel corso dello stesso sono state regolarmente svolte e documentate le riunioni di cui all’art. 2404 c.c. e di tali riunioni sono stati redatti appositi verbali debitamente sottoscritti per approvazione unanime. Attività svolta Nel corso dell’esercizio chiuso al 28/02/2018 la nostra attività è stata ispirata alle disposizioni di legge e alle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. In particolare: Abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Abbiamo partecipato alle assemblee dei soci e alle adunanze dell’Organo Amministrativo, svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni deliberate sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non

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sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Durante le verifiche periodiche, il Collegio sindacale ha preso conoscenza dell’evoluzione dell’attività svolta dalla società, ponendo particolare attenzione alle problematiche di natura contingente e/o straordinaria al fine di individuarne l’impatto economico e finanziario sul risultato di esercizio e sulla struttura patrimoniale, nonché gli eventuali rischi come anche quelli derivanti da perdite su crediti. Il Collegio sindacale ha, quindi, periodicamente valutato l’adeguatezza della struttura organizzativa e funzionale dell’impresa e delle sue eventuali mutazioni rispetto alle esigenze minime postulate dall’andamento della gestione. I rapporti con le persone operanti nella citata struttura - amministratori, dipendenti e consulenti esterni - si sono ispirati alla reciproca collaborazione nel rispetto dei ruoli a ciascuno affidati, avendo chiarito quelli del Collegio sindacale. Per tutta la durata dell’esercizio si è potuto riscontrare che:

– il personale amministrativo interno incaricato della rilevazione dei fatti aziendali non è sostanzialmente mutato rispetto all’esercizio precedente;

– il livello della sua preparazione tecnica risulta sostanzialmente adeguato rispetto alla tipologia dei fatti aziendali ordinari da rilevare e può vantare una sufficiente conoscenza delle problematiche aziendali; Abbiamo, altresì, acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo della società, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire. Nel corso dell’esercizio, nel rispetto delle previsioni statutarie, siamo stati periodicamente informati dagli amministratori sull’andamento della gestione sociale e sulla sua prevedibile evoluzione. Possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea dei soci o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale Il Collegio da atto che non sono pervenute denunce o segnalazioni, ai sensi dell’art. 2408 del c.c. e che, nel corso dell’esercizio, non ha rilasciato pareri ai sensi di legge. Dall’attività di vigilanza e controllo non sono emersi fatti significativi suscettibili di segnalazione o di menzione nella presente relazione.

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B2) Osservazioni in ordine al bilancio d’esercizio Abbiamo esaminato il progetto di bilancio d’esercizio chiuso al 28/02/2018, che è stato messo a nostra disposizione in data 29.05.2018 accompagnato dalla relazione sulla gestione di cui all’art. 2428 c.c. Circa l’attestazione che il bilancio d’esercizio al 28/02/2018 rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della Vostra Società ai sensi dell’articolo 14 del D.Lgs. n. 39/2010 rimandiamo alla prima parte della nostra relazione. In merito a tale bilancio forniamo le seguenti ulteriori informazioni: - i criteri di valutazione delle poste dell’attivo e del passivo soggette a tale necessità inderogabile sono stati controllati e non sono risultati sostanzialmente diversi da quelli adottati negli esercizi precedenti, conformi al disposto dell’art. 2426 c.c.; - è stata posta attenzione all'impostazione data al progetto di bilancio, sulla sua generale conformità alla legge per quello che riguarda la sua formazione e struttura e a tale riguardo non si hanno osservazioni che debbano essere evidenziate nella presente relazione; - è stata verificata la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui si è avuta conoscenza a seguito dell’assolvimento dei doveri tipici del Collegio sindacale e a tale riguardo non vengono evidenziate ulteriori osservazioni; - gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dall'art. 2423, quarto comma, del Codice Civile. - è stata verificata l’osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione e a tale riguardo non si hanno osservazioni che debbano essere evidenziate nella presente relazione. Lo stato patrimoniale evidenzia un risultato d'esercizio pari a zero e si riassume nei seguenti valori:

Attività Euro 8.086.510 Passività Euro 2.941.061 - Patrimonio netto (escluso l’utile dell’esercizio) Euro 5.141.246 - Utile (perdita) dell'esercizio Euro 4.203

Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori:

Valore della produzione (ricavi non finanziari) Euro 4.845.463 Costi della produzione (costi non finanziari) Euro 4.839.275 Differenza Euro Proventi e oneri finanziari Euro 14.226 Risultato prima delle imposte Euro 20.414 Imposte sul reddito Euro 16.211 Utile (Perdita) dell’esercizio Euro 4.203

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B3) Osservazioni e proposte in ordine all’approvazione del bilancio Considerando le risultanze dell’attività svolta, il Collegio sindacale non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio di esercizio al 28/02/2018, così come redatto dagli amministratori. Salerno, 07.06.2018 Il Collegio Sindacale dott.ssa Mariella Rutigliano - Presidente

dott.ssa Maria Anna Fiocco – sindaco effettivo dott. Raffaele Soldovieri – sindaco effettivo

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LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CAMPANE DATI STATISTICI E COMPARATIVI

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Anno BCC SPORTELLI SOCI DIPENDENTI

2000 31 97 24.039 656

2001 27 101 24.353 676

2002 26 105 25.410 687

2003 23 109 26.593 710

2004 21 111 27.741 727

2005 21 114 28.832 745

2006 22 118 30.095 777

2007 22 124 31.954 790

2008 21 128 33.280 838

2009 22 131 37.083 878

2010 22 136 38.047 916

2011 21 138 39.196 922

2012 20 148 40.987 934

2013 19 151 39.989 1.016

2014 19 154 41.168 1.013

2015 18 155 38.993 1.003

2016 16 156 40.088 1.060

2017 15 159 40.710 1.069

Banche di Credito Cooperativo Campane

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0

5

10

15

20

25

30

35 31

27 2623

21 21 22 22 21 22 22 21 20 19 19 1816 15

BCC

0

20

40

60

80

100

120

140

160

97 101 105 109 111 114 118124 128 131 136 138

148 151 154 155156 159

SPORTELLI

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RACCOLTA PATRIMONIO RISULTATO RACCOLTA CET 1

DIRETTA (valori di bilancio) ESERCIZIO INDIRETTA RATIO

2000 1.673 859 262 15,06 398 ND

2001 1.949 907 276 13,59 413 ND

2002 2.136 959 291 13,23 419 ND

2003 2.288 1.096 305 13,16 420 ND

2004 2.305 1.219 312 16,80 388 ND

2005 2.582 1.414 357 20,38 384 ND

2006 2.695 1.630 379 25,41 450 ND

2007 2.901 1.822 410 32,37 506 ND

2008 3.021 2.026 439 33,38 544 ND

2009 3.419 2.208 473 22,87 688 22,23%

2010 3.518 2.396 447 4,19 - 800 20,81%

2011 3.434 2.508 456 7,98 876 20,79%

2012 3.233 2.298 475 29,26 773 19,72%

2013 3.560 2.356 507 21,63 755 21,63%

2014 3.781 2.387 545 21,45 380 24,03%

2015 4.024 2.470 555 21,91 404 21,02%

2016 4.171 2.641 526 11,53 - 427 20,18%

2017 4.309 2.906 568 12,83 443 19,68%

ANNO IMPIEGHI

NETTI

Banche di Credito Cooperativo Campane

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MARG. COMM. COMM. MARG. SPESE SPESE ALTRE SPESE

INTERESSE ATTIVE NETTE INTERMEDIAZ. AMMINISTRAT. PERSONALE AMMINISTRATIVE

2000 76,05 13,85 11,14 90,24 60,99 N.D. N.D.

2001 75,73 13,79 10,71 90,44 65,83 N.D. N.D.

2002 76,67 14,91 11,44 91,25 70,48 N.D. N.D.

2003 81,67 17,01 13,28 104,70 74,10 N.D. N.D.

2004 86,23 17,68 13,76 113,11 75,48 N.D. N.D.

2005 89,20 19,96 15,43 115,76 82,14 N.D. N.D.

2006 105,59 20,95 15,80 121,63 86,14 41,49 44,64

2007 120,96 24,08 19,04 140,74 91,72 42,59 49,13

2008 131,56 26,14 21,18 150,62 102,26 49,39 52,87

2009 105,68 31,44 26,86 147,95 106,99 49,32 57,67

2010 101,30 33,01 27,99 127,79 110,49 53,82 56,68

2011 122,77 32,05 26,88 147,62 109,94 53,51 56,43

2012 131,81 38,29 31,54 185,66 111,25 59,17 52,08

2013 120,92 39,65 32,81 187,21 120,64 63,38 57,26

2014 111,53 39,51 32,36 209,65 127,20 66,37 60,82

2015 106,45 42,99 35,71 197,58 132,43 70,40 62,03

2016 102,72 44,93 38,35 169,28 136,00 70,77 65,24

2017 112,30 48,04 40,61 174,16 135,71 73,33 62,38

Banche di Credito Cooperativo Campane

ANNO

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I PRINCIPALI INDICATORI

INDICATORI 2017 2016 2015 2014 2013 2012 2011 2010

ROE 2,40% -2,18% 4,38% 4,76% 4,90% 6,89% 2,73% 0,09%

ROA 22,04% -19,89% 37,41% 39,42% 43,81% 61,39% 27,15% 0,97%

COST INCOME 71,96% 75,08% 62,12% 57,03% 60,55% 63,47% 81,43% 99,66%

COST INCOME RETTIFICATO 81,64% 89,71% 86,01% 83,74% 73,88% 73,64% 80,00% 100,38%

VAR. CREDITI DETERIORATI LORDI -3,11% -0,69% 9,56% 5,07% 9,81% 29,41% 3,97% nd.

NPL RATIO 18,04% 20,38% 22,16% 20,90% 20,52% 18,00% 13,95% n.d.

TEXAS RATIO NETTO 63,50% 68,78% 70,73% 68,54% 78,40% 63,89% 53,94% nd.

COVERAGE RATIO SOFFERENZE 59,17% 58,12% 56,92% 56,22% 57,35% 44,92% 56,01% n.d.

CET 1 RATIO 19,68% 20,18% 21,02% 24,03% 21,63% 19,72% 20,79% 20,81%

TOTAL CAPITAL RATIO 19,88% 20,46% 21,34% 24,49% 22,72% 21,04% 22,30% 22,44%

INDICATORI PROFILO CREDITIZIO

INDICATORI PRUDENZIALI

INDICATORI DI REDDITIVITA'