azienda mascheroni in ascolto del rumine - pointvet.it · vale la pena però riassumere bre-vemente...

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Professione Allevatore Ottobre 2011 4 di Luca Acerbis SERVIZIO AZIENDE IN PRIMA PAGINA C he la ruminazione di una vacca ad alte prestazioni sia importante non c’è bisogno di perdere tempo per dirlo. Che debba avvenire in maniera regolare è un fatto altrettanto ovvio. E non ci piove nemmeno sul fatto che ogni situazione in cui si viene a modificare più o meno bruscamente il normale pattern di ruminazione dell’animale è un fatto negativo. Tuttavia, pur riconoscendo al corretto funzionamento del rumine l’im- portanza che ha, i sistemi per capire nella stalla se ciò avviene sono legati a valu- tazioni indirette, ad esempio delle feci o della qualità del latte, a osservazioni dirette dell’animale (sempre più diffici- li con il crescere del numero di animali delle mandrie e la penuria di personale qualificato); comunque sia, c’è sempre un certo margine di incertezza. In que- st’ottica assume allora un significato notevole la possibilità che uno strumento elettronico di recente introduzione sul mercato offre, per uscire dall’incertez- za e disporre di dati frequenti, oggetti- vi, sicuri riguardo al funzionamento ruminale (e non solo). Del RuminAct (questo lo strumento in questione) già ne abbiamo parlato in più di una occa- sione. Vale la pena però riassumere bre- vemente le sue caratteristiche, prima di entrare nel dettaglio di un’azienda del lodigiano che ha adottato questo stru- mento da quasi un anno, ricavandone un’esperienza, seppur limitata tempo- ralmente, non di meno già significativa. Ruminazione ed estro: cos’è e come funziona il RuminAct RuminAct è un sistema sviluppato in Israe- le da un’industria specializzata nei siste- mi evoluti di monitoraggio degli anima- li, tecnologie di mungitura, lattometri elet- tronici e tecnologie correlate. La tecno- logia di RuminAct è concentrata nel col- lare, dotato di cintura, peso e tag da posi- zionare aderente alla parte superiore sini- stra del collo della vacca. Nel tag è con- tenuto un attivometro tridimensionale, in grado di registrare in continuo tutti i movimenti (e non la sola deambulazione) tipici della bovina fin dalle prime fasi del periodo estrale. I dati rilevati vengono tra- smessi via infrarossi a un’antenna e quin- di al software dedicato nella centralina. L’attività motoria della vacca viene sem- pre confrontata alla media della stessa negli otto giorni precedenti ed è in grado di rilevare il picco del calore con una spe- cificità prossima al 95%. Nel tag inoltre è contenuto un microfono, in grado di riconoscere in modo altamente specifico le frequenze del suono di ruminazione emesso dall’animale. Analogamente alla AZIENDA MASCHERONI In ascolto del rumine C’è la possibilità di leggere in tempo reale nella stalla il funzionamento del rumine di ogni vacca. Un dato che può fornire tante informazioni utili. A livello di gruppi, per verificare in tempo reale gli effetti di certe modifiche nei razionamenti, e a livello individuale. Verificando con tempestività cali di ruminazione, prodromici di problemi metabolici e sanitari, è infatti più facile ed economica la loro soluzione. Nella stalla di Alberto Mascheroni, nella frazione Bargano di Villanova del Sillaro (Lodi), tutto questo è la realtà di ogni giorno. Da quasi un anno su tutte le vacche presenti è stato collocato il RuminAct, che monitora l’andamento delle ruminazioni e l’attività motoria degli animali.

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Professione Allevatore Ottobre 20114

di Luca AcerbisSERVIZIO

AZIENDE IN PRIMA PAGINA

Che la ruminazione di una vacca adalte prestazioni sia importante nonc’è bisogno di perdere tempo per

dirlo. Che debba avvenire in manieraregolare è un fatto altrettanto ovvio. Enon ci piove nemmeno sul fatto che ognisituazione in cui si viene a modificare piùo meno bruscamente il normale patterndi ruminazione dell’animale è un fattonegativo. Tuttavia, pur riconoscendo alcorretto funzionamento del rumine l’im-portanza che ha, i sistemi per capire nellastalla se ciò avviene sono legati a valu-tazioni indirette, ad esempio delle fecio della qualità del latte, a osservazionidirette dell’animale (sempre più diffici-li con il crescere del numero di animalidelle mandrie e la penuria di personalequalificato); comunque sia, c’è sempreun certo margine di incertezza. In que-st’ottica assume allora un significatonotevole la possibilità che uno strumentoelettronico di recente introduzione sulmercato offre, per uscire dall’incertez-za e disporre di dati frequenti, oggetti-vi, sicuri riguardo al funzionamentoruminale (e non solo). Del RuminAct(questo lo strumento in questione) giàne abbiamo parlato in più di una occa-sione. Vale la pena però riassumere bre-vemente le sue caratteristiche, prima dientrare nel dettaglio di un’azienda dellodigiano che ha adottato questo stru-

mento da quasi un anno, ricavandoneun’esperienza, seppur limitata tempo-ralmente, non di meno già significativa.

Ruminazione ed estro: cos’è e come funziona il RuminAct

RuminAct è un sistema sviluppato in Israe-le da un’industria specializzata nei siste-mi evoluti di monitoraggio degli anima-li, tecnologie di mungitura, lattometri elet-tronici e tecnologie correlate. La tecno-logia di RuminAct è concentrata nel col-lare, dotato di cintura, peso e tag da posi-zionare aderente alla parte superiore sini-stra del collo della vacca. Nel tag è con-

tenuto un attivometro tridimensionale, ingrado di registrare in continuo tutti imovimenti (e non la sola deambulazione)tipici della bovina fin dalle prime fasi delperiodo estrale. I dati rilevati vengono tra-smessi via infrarossi a un’antenna e quin-di al software dedicato nella centralina.L’attività motoria della vacca viene sem-pre confrontata alla media della stessanegli otto giorni precedenti ed è in gradodi rilevare il picco del calore con una spe-cificità prossima al 95%. Nel tag inoltreè contenuto un microfono, in grado diriconoscere in modo altamente specificole frequenze del suono di ruminazioneemesso dall’animale. Analogamente alla

AZIENDA MASCHERONI

In ascolto del rumineC’è la possibilità di leggere in tempo reale nella stalla il funzionamento del rumine di ogni vacca. Un dato che può fornire tante informazioni utili. A livello di gruppi,

per verificare in tempo reale gli effetti di certe modifiche nei razionamenti, e a livelloindividuale. Verificando con tempestività cali di ruminazione, prodromici di problemimetabolici e sanitari, è infatti più facile ed economica la loro soluzione. Nella stalla

di Alberto Mascheroni, nella frazione Bargano di Villanova del Sillaro (Lodi), tutto questo è la realtà di ogni giorno.

▼ Da quasi un anno su tutte le vacche presenti è stato collocato il RuminAct, che monitora l’andamento delleruminazioni e l’attività motoria degli animali.

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rilevazione dell’attività motoria, anchequella ruminale viene trasmessa dal col-lare alla centralina durante il passaggiodell’animale sotto l’antenna: i dati regi-strati ed elaborati dal software sono tra-dotti sul monitor in curve che indicanol’andamento dell’attività motoria e rumi-nale, evidenziando per la prima la fine-stra di fecondazione ed evidenziando perla seconda l’andamento in tempo reale. Il fatto che queste due curve siano messea disposizione contemporaneamenteaumenta notevolmente l’efficacia del-l’informazione per l‘allevatore, fornendoindicazioni ancora più specifiche e sicu-re rispetto alle osservazioni delle singo-le attività. Particolarmente interessante,ad esempio, il collegamento tra il piccodi attività connesso al calore e il con-temporaneo crollo dell’attività ruminale. I due dati collegati aumentano quindi la

sicurezza riguardo all’effettivo caloredella vacca (depurando con ciò l’infor-mazione per l’allevatore da falsi allarmilegati a un incremento di attività dell’a-nimale da altre cause rispetto all’estro).Il RuminAct è in grado di rilevare l’atti-vità motoria e i minuti di ruminazione nonsolo sul singolo animale, ma può dare undato anche per gruppi di animali e per l’in-tera mandria; dai dati registrati vengonocreati importanti report e allarmi che per-mettono all’allevatore di intraprendere lepiù opportune decisioni con la massimatempestività. Per la parte inerente la rilevazione del-l’attività della vacca, che viene misuratatramite gli accelerometri presenti nel tag,essa viene convertita a livello software inun’informazione sintetica chiamata indi-ce di attività che permette di individua-re rapidamente gli animali che stanno

manifestando comportamenti che sidiscostano dalla propria media e da quel-la della mandria. Appena installato su diun animale, il sistema passa attraverso uniniziale periodo di calibrazione in cui vienedeterminata l’attività media. Durante le fasi del calore l’animale modi-fica significativamente la propria attivitàmotoria rispetto alla media precedente eciò verrà elaborato come allarme caloredalla centralina. Non viene indicato soloquali animali sono in calore, ma anchequante ore mancano al momento ottimaleper praticare l’intervento fecondativo. Lostrumento riesce infatti a determinare ilmomento di massima attività (picco dicalore) e conseguentemente calcola ilmomento in cui il successo della FA è fisio-logicamente maggiore.Per quanto attiene alla ruminazione, iminuti in cui essa avviene vengono regi-

▼ Il tag viene messo al collo della vacca, con ilmicrofono che registra l’attività ruminale a sinistra.

▼ Le antenne per la rilevazione del dato sono montate nella sala di mungitura per le vacche in lattazione esopra l’abbeveratoio per le vacche in asciutta e le manze dal quinto mese di gestazione e le vacche nel boxparto. Il sistema ha una capacità di registrazione di 24 ore. Per questo, se per un qualsiasi motivo un animaledovesse saltare una lettura, il dato sarebbe recuperato al passaggio successivo. Una discesa di quasi il 50% diatti ruminali viene segnalato come problema da andare a controllare.

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strati in continuo per ogni singolo animaleed al passaggio dell’animale al di sottodell’antenna, trasmessi alla centralina inpacchetti di due ore. Infine, il programma combina i dati del-l’attività e della ruminazione per deter-minare un indice di sanità che stima lostato sanitario di ogni animale in undeterminato momento. Monitorando l’e-voluzione nel tempo di questo indice siriesce ad identificare con grande anti-cipo i soggetti che si stanno avviandoverso il manifestarsi di una patologia,aumentando così la probabilità di suc-cesso delle terapie.Il sistema segnala come animali da con-trollare quei soggetti che presentano deidati di attività e di ruminazione che sidiscostano dalla media degli ultimi gior-ni. La verifica dei dati degli “animali dacontrollare” permette già di avere un’i-dea di massima del problema che si stamanifestando: ad esempio una zoppiapresenta generalmente una diminuzio-ne più marcata dell’attività motoria e unaminore flessione dei minuti di rumina-zione rispetto ad una dislocazione del-l’abomaso.

Alla prova del campo

Una delle prime realtà a dotarsi del Rumi-nAct è stata quest’azienda della frazioneBargano di Villanova del Sillaro, in pro-vincia di Lodi. Il titolare, Alberto Mascheroni, ad occu-parsi di zootecnia da latte ci è arrivatodopo una laurea in architettura e tra lostudio e l’azienda divide ora la giorna-ta e le ore di lavoro. L’azienda contavauna sessantina di vacche in lattazioneall’inizio dell’avventura di Albertomascheroni, ora ne conta 150. Oltre altitolare (che non può essere sempre pre-sente, come detto) il resto del persona-le di azienda è dato da lavoratori immi-grati, tre egiziani. Pertanto è una tipi-ca situazione riscontrabile in molte dellenostre stalle, nelle quali la manodope-ra è ridotta, il titolare non riesce ad esse-re presente in maniera continuativa e lagestione day by day è fatta da personaledipendente straniero. Ecco allora cheAlberto Mascheroni ha dato all’aziendaun’impronta gestionale che potesse fare

pesare meno il limite di questa situa-zione. E all’interno di questo percorso siinserisce la decisione di adottare il Rumi-nAct. Innanzitutto, nella mandria c’era

un problema riproduttivo pesante. Unproblema legato principalmente alla rile-vazione dei calori (conseguenza direttadi una disponibilità di manodopera

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▼ Il gruppo di lattazione su cuccette, con materassino e poi una lettiera di truciolo ventilato. Dopo il parto, inun box su lettiera, le vacche passano in un recinto ancora su lettiera, da dove escono per passare alle cuccettequando la lattazione è ripresa regolarmente e si è verificata l’assenza di problemi metabolici o riproduttivi.

Il display del RuminAct indica intempo reale gli animali da verifi-

care, perché segnalati in calore oper diminuzione dell’andamentodella ruminazione. Per finestre suc-cessive, apribili toccando lo scher-mo, si approfondisce il livello del-l’informazione, accedendo allecurve. Particolarmente interessanteil doppio cono relativo al momen-to del calore segnato dalle due linee,quella rossa dell’attivometria e quel-la verde della ruminazione. I due pic-chi, positivo e negativo, sono simul-tanei in corrispondenza del calore.L’andamento della ruminazione haun collegamento anche con l’avvi-cinarsi al parto della vacca, che èsegnalato da movimenti specificidella curva di ruminazione. Una set-timana prima il grafico di rumina-zione e quello dell’attivometria sonopiù frastagliati. Nel giorno del partole curve hanno un andamento ana-logo a quello del calore, con unpicco dell’attivometria e un crollodella ruminazione. Tutti i dati sonomemorizzati ed è possibile vedereper ogni animale, per ogni gruppoe per l’intera mandria l’andamentostorico delle curve ruminali e quel-le dell’attivometro.

Dal display tutte leinformazioni che servono

Guarda

il filmato su

www.pointvet.it

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senza particolare esperienza e di pocotempo in stalla del titolare, come si èvisto). E il RuminAct che c’entra in tuttoquesto? “Mi ha colpito – spiega Alber-to - non solo per la sua parte relativaal monitoraggio ruminale, ma anche perle sue specificità come attivometro. Èancora presto per fare bilanci precisi, ma

il dato riproduttivo in questa azienda èsicuramente migliorato”.

Segnali dal rumine

L’aspetto legato alla segnalazione dei calo-ri è strettamente connesso a quello dellaruminazione, e, grazie alla caratteristiche

del RumiAct. I due dati si sostengono a vicenda per dareun risultato più preciso. Come spiega Piero Pasquale, il nutrizio-nista che segue l’azienda e che ha “pilo-tato” l’inserimento del RuminAct in essa. “La curva della attivometria e quella dellaruminazione hanno un punto in comune:in corrispondenza del calore si ha, da unlato, un picco dell’attività motoria e, dal-l’altro, un crollo di quella ruminale. Eccoperché, “leggendo” entrambe la curve, ilsistema è in grado di dare un indicazio-ne di calore con maggiore sicurezza di altrisistemi, basati unicamente sul dato delmovimento dell’animale”. Concentriamoci sulla curva della rumi-nazione, e sulle sue applicazioni concre-te. Ancora Pasquale: “Il RuminAct avver-te l’allevatore indicandole sullo schermo(eventualmente anche con sms) se ci sonoanimali da controllare, perché l’andamentodei loro cicli di ruminazione ha subito unrallentamento rispetto alla norma, defi-nita, per ogni animale, dall’analisi dei datidella prima settimana in cui il tag è statoposizionato. Anomalie della ruminazione possonoessere espresse anche a livello di gruppoo di mandria, e questo fornisce informa-zioni utilissime per allevatore, veterina-rio e nutrizionista.Se il dato del singolo animale è utile perindividuare precocemente un problemasanitario, inizio di chetosi o di acidosi oun problema podale che impedisce allabovina di continuare a recarsi ala man-giatoia come dovrebbe, quello relativo aun gruppo è particolarmente interessan-te perché permette di valutare a pochis-sime ore di distanza se – ad esempio perun cambio di razione, per un uso di unforaggio al posto di un altro, di un tagliodi fieno particolare, di una diversa lun-ghezza di trinciatura, la casistica è assaiampia – l’andamento della ruminazioneha subito una modifica indesiderata. E quindi intervenire prontamente con dellemisure correttive, senza attendere che ildanno si manifesti in termini di sanità oproduzione. Possiamo cioè usare il dato del RuminActper gestire con la massima precisione –perché il riscontro è quasi immediato –il razionamento”. ■

Per Alberto Mascheroni

“Utile su tutta la mandria,

indispensabile in transizione”

Il RuminAct è uno strumento in grado di for-nire informazioni che consentono il facile

incremento del tasso di fertilità, l’ottimizza-zione della efficienza alimentare e la riduzionedell’incidenza delle patologie. Elementi che,pur se l’ha installato nella sua azienda dapoco tempo, trovano d’accordo AlbertoMascheroni e sui quali non ha dubbi il nutri-zionista Pasquale. “L’analisi dei dati di tuttala mandria - sottolinea il tecnico - permettedi avere della chiare indicazioni su come otti-mizzare la razione, migliorando l’efficienzanutrizionale e identificando rapidamente glieventuali errori. La misurazione degli effet-tivi minuti di ruminazione permette di “cen-trare” la razione, permettendo di copriremeglio i fabbisogni degli animali ad alta pro-duzione. L’abbassamento della fibra a valo-ri corretti generalmente consente un aumen-to dell’ingestione che nelle vacche freschefavorisce un più rapido recupero del deficitenergetico. Inoltre, la verifica dei minuti diruminazione di mandria permette di verificarel’effettiva capacità di alcuni alimenti come la

paglia (inseriti esclusivamente a questoscopo) di stimolare la ruminazione. RuminActquindi consente anche di verificare l’abilitàdell’operatore che cura l’alimentazione dellebovine, registrandone immediatamente erro-ri ed omissioni e funge quindi sia da ausiliodiagnostico nell’individuazione precoce deglianimali problema, sia come strumento peril monitoraggio della reazione dell’animale allaterapia”. Conferma Alberto Mascheroni: “IlRuminAct mi permette di tenere sotto con-trollo un animale trattato per un principio dichetosi, monitorandone la rapidità con cuiriprende l’attività ruminale, indice della riso-luzione della malattia; oppure, un animalecurato per una zoppia, verificando la ripre-sa della deambulazione e dell’ingestione edell’attività ruminale conseguente. Per que-ste ragioni trovo che, pur essendo utile sututti i capi della mandria, come ho fatto io,sia quasi fondamentale almeno per il grup-po delle vacche in transizione perché forni-sce un ausilio importantissimo per seguirepasso passo questa delicatissima fase”.

▼ Da sinistra: Piero Pasquale, il nutrizionista che segue l’azienda; Alberto Mascheroni, il titolare; ShaalanMgdi e Abdel Hamid Mohamed, due dei tre dipendenti.

segue da pag. 6

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