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Bilancio sociale e di missione 2009

Indice

Il nostro Bilancio Sociale e di Missione

Presentazione

Presentazione del Presidente

Il filo della solidarietà, il valore della cooperazione

L’Identità Aziendale

La mission

La storia

Le principali tappe attraverso le persone

Il territorio di riferimento

L’assetto istituzionale

La Struttura Organizzativa

I risultati economici

La relazione con i portatori di interesse

I Soci

Il credito ai Soci

La campagna associativa

I prodotti e i servizi bancari per i Soci

La comunicazione ai Soci

Il cocktail di benvenuto ai nuovi Soci

Il premio agli studenti più meritevoli

Il “Premio Speciale Pietro Cammarata”

La Banca premia i nuovi nati

Il concorso fotografico: “la tua isola felice”

La nuova campagna pubblicitaria istituzionale

La gita sociale: “Paris mon amour“

Il dono natalizio per i Soci

I collaboratori

La formazione e la valorizzazione

La convention per il personale a Segesta

Banca Don Rizzo 1a classificata al Torneo Regionale di Calcetto per le BCC

La comunicazione interna

La sicurezza sul lavoro

I clienti

La rete di vendita e i nuovi canali distributivi

La raccolta

Gli impieghi

I fornitori

La comunità locale

Il contributo alle istituzioni locali

Le sponsorizzazioni sociali

Il sostegno alle organizzazioni locali

La beneficenza e la cooperazione sociale

Il Centro Studi Don Rizzo

Le attività svolte nell’anno 2009

Il Sistema “a rete” del Credito Cooperativo

Il movimento del Credito Cooperativo

L’art. 2 dello Statuto della Banca di Credito Cooperativo (Cassa Rurale)

La Carta dei Valori del Credito Cooperativo

La Carta della Coesione del Credito Cooperativo

Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interessi

Stima vantaggio per il Socio-Cliente

La ripartizione del valore aggiunto tra i portatori di interesse

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Il nostro bilancio sociale e di missione

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Bilancio sociale e di missione 2009

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Il nostro Bilancio Sociale e di Missione

Con il Bilancio Sociale e di Missione la Banca si pone l’obiettivo di fornire elementi di valutazio-ne circa l’aspetto sociale dell’attività aziendale, di verifica della coerenza dell’impresa rispetto agli scopi statutari e di comunicazione del valore creato verso i propri portatori di interessi.

Il bilancio si configura, in tal modo, come il do-cumento in cui sono riepilogati i valori e la rela-zione tra la nostra Banca ed i principali portatori di interesse, coerentemente con l’identità di im-presa cooperativa a mutualità prevalente e nel rispetto dei requisiti mutualistici imposti dalle nuove norme in tema di diritto societario.

Il documento si articola in quattro macro sezioni, tra cui la prima risulta essere quella dedicata al-l’identità aziendale, in cui viene dato particola-re rilievo all’assetto istituzionale e organizzativo della Banca, alla storia e al contesto di riferimen-to e in fine alla dimensione economica, attra-verso l’illustrazione dei risultati economici degli ultimi due anni.Particolare attenzione è stata riservata alla se-zione dedicata alla relazione che la Banca in-staura con i portatori di interesse, attraverso l’illustrazione dei rapporti di interscambio tra le due parti, i momenti e gli strumenti di relazione con i Soci, i Clienti, i Collaboratori, i Fornitori e la Comunità locale.Indispensabile è risultata la sezione dedicata al movimento del Credito Cooperativo, al fine di dare rilevanza all’appartenenza della Banca ad un sistema a rete e di coesione, rappresentato dalle varie strutture del Credito Cooperativo, in

tempo, e la flessibilità, ovvero l’adattamento alla situazione della nostra Banca, in modo da favo-rirne uno sviluppo modulare.Altrettanta importanza è stata attribuita tra i col-laboratori della Banca nella diffusione della cul-tura della rendicontazione, al fine di indirizzare il nostro operare sempre più verso un percorso di miglioramento e non un adempimento o, tanto meno, una moda, in modo da arricchire il docu-mento di contenuti ritenuti utili e significativi.

La consapevolezza che si è voluta ulteriormente favorire, è stata quella di rendere la rendiconta-zione uno strumento di governance a tutti gli ef-fetti, cercando allo stesso tempo di far emergere il legame tra la missione della Banca, i valori e la prassi, in modo da poter rendere il bilancio so-ciale e di missione un vero e proprio strumento di verifica della coerenza della BCC.

cui diventa in tal modo possibile, individuare una cornice valoriale attraverso cui poter accre-scere ulteriormente la qualità del servizio verso i portatori di interesse.In conclusione del bilancio si è, in fine, assegnata la sezione dedicata al valore economico gene-rato dalla Banca, in cui è stata proposta una ri-lettura in chiave sociale della contabilità econo-mica, in modo da evidenziare la ripartizione tra i vari portatori del valore generato dalla Banca.

Dal punto di vista degli aspetti metodologici, anche quest’anno nel definire il nostro bilancio sociale e di missione, si è deciso di fare sempre riferimento sia alla Carta dei Valori del Credito Cooperativo, definita in occasione del XII con-vegno nazionale di Riva del Garda (dicembre 1999), che alla nuova Carta della Coesione del Credito Cooperativo, approvata in occasione del XIII convegno tenutosi a Parma nel mese di dicembre 2005.Il modello di rendicontazione si è, pertanto, svi-luppato sulla scorta di quello predisposto dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali e ha seguito essenzial-mente il criterio del confronto con gli standard messi a punto da centri di ricerca o strutture spe-cializzate (soprattutto quelli di settore) e della caratterizzazione, tenendo conto delle peculia-rità delle BCC.

In termini di principi ispiratori utilizzati per la rendicontazione degli eventi realizzati nell’anno 2009, si è inoltre cercato di favorire la gradua-lità, ovvero l’approfondimento del modello nel

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Presentazione

Presentazione

Cari Soci,

è con vero orgoglio che vi presento la settima edizione del nostro Bilancio Sociale.

Ciò testimonia che sono trascorsi otto anni da quando abbiamo deciso di intraprendere questa esperienza, convinti che tale strumento ci avreb-be aiutato a sviluppare sempre di più la consa-pevolezza di essere dei cooperatori del credito.

La redazione del Bilancio Sociale, infatti, rappre-senta un momento importante della vita della nostra Banca, in quanto è l’occasione in cui veri-fichiamo il Valore Aggiunto che nell’anno siamo riusciti a generare.

In altre parole, il Bilancio Sociale è il documento che da un lato raccoglie, analizzando tutte le at-tività che la Banca ha organizzato durante l’anno e dall’altro, attraverso un rendiconto, calcola non già il reddito d’esercizio ma la ricchezza (valore aggiunto) che attraverso queste attività la Banca ha realizzato nel territorio per le persone che vi abitano.

Quest’anno in particolare siamo riusciti ad an-ticiparne la stesura di circa otto mesi e questa è un’altra testimonianza di quanto questo stru-mento sia ormai divenuto essenziale per noi an-che da un punto di vista gestionale.

Riteniamo, infatti, che non debba esserci più differenza tra ciò che concerne le attività tipi-camente “gestionali” e le attività di “missione”. Sperimentiamo ogni giorno come l’azione della

BCC, orientata a strategie coerenti con i principi cardini del nostro movimento, produca anch’es-sa valore.

Pensiamo che non debbano esistere due tipi di gestione: una commerciale deputata a generare reddito e una’altra vocata ad operare con l’obiet-tivo di raggiungere, crediamo solo formalmente, gli obiettivi di BCC.

Ritengo che l’attività dell’impresa debba essere concepita con la consapevolezza dell’enorme re-sponsabilità sociale di cui deve farsi carico.

Sperando di essere stato insito a trasmettere lo spirito con cui è stata orientata l’attività che vi presentiamo, colgo l’occasione per augurarvi una buona lettura.

Il Presidente Giuseppe Mistretta

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Presentazione

Il filo della solidarieta’, il valore della cooperazione

statuto sociale, che rappresenta la carta costitu-zionale della nostra Banca.L’art. 2 recita che “la Banca ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, cultu-rali ed economiche degli stessi, promuovendo lo sviluppo della cooperazione e del risparmio, nonché la coesione sociale e la crescita respon-sabile e sostenibile del territorio nel quale ope-ra“.In queste parole c’è tutto il senso ed il contenuto dell’opera che una Banca di Credito Cooperativo oggi è chiamata a svolgere.Tutto ciò ha cercato di esprimere la nostra Banca in questo 2009 così difficile, dando credito ed assumendosi maggiori responsabilità per esem-pio con una crescita degli impieghi alla clientela

Con il 2009 ci siamo lasciati alle spalle un anno pieno di difficoltà per le famiglie e per le impre-se, e che ha messo a dura prova tutto il sistema paese nel suo complesso.Non vi sono state purtroppo aree del paese o particolari ambiti produttivi rimasti immuni alle difficoltà del momento; tutti hanno subito le conseguenze di questo impoverimento com-plessivo che ci ha portato indietro nel tempo in termini di status economico.Un arretramento non vi è stato purtroppo soltan-to in termini economici. Oggi si sta peggio in ter-mini di benessere complessivo, dato dal livello delle relazioni sia tra singoli, che tra gli ambiti diversi della società.Condizione probabilmente figlia di un model-lo sociale e culturale che ha prevalso in questi decenni, dove la ricerca del soddisfacimento dei bisogni individuali, immaginato come raggiungi-mento della felicità, non ha costituito la strada per la realizzazione di un livello di benessere collettivo.In questo contesto ciascuno ha le sue respon-sabilità e, per il ruolo che riveste, è chiamato a compiere scelte che possano incidere e determi-nare la condizione di una collettività.E la nostra Banca ha ruolo e responsabilità sui territori nei quali svolge la sua attività.A questo compito abbiamo cercato di assolvere prima di tutto svolgendo la nostra missione di soggetto che dà credito a coloro che vivono e si impegnano nella crescita dei territori dove la Banca opera.È il richiamo fondamentale all’art. 2 del nostro

nella misura del 10%, contro una media della provincia di Trapani prossima allo zero.Lo abbiamo fatto, con i nostri collaboratori, con le società del nostro gruppo che sono state sem-pre più vicine al territorio.Abbiamo cercato di farlo collaborando con le istituzioni locali, con le associazioni rappresen-tative delle categorie produttive, con tutta la ga-lassia delle realtà che nei nostri territori si occu-pano di cultura, di sport, di tempo libero, di aiuto a chi ha più bisogno da tutti i punti di vista.Lo abbiamo fatto sviluppando iniziative di mu-tualità anche a livello internazionale insieme, ancora una volta, ad altre BCC ed alle società del gruppo bancario.Tutto ciò, sempre in una visione di sistema, in una visione cooperativa, in una logica di mutualità.Con questi principi e con questi valori, vogliamo continuare nel futuro, uomini e donne del Cre-dito Cooperativo, a svolgere il nostro compito di co-costruttori di un modello di società che sia in grado di promuovere il raggiungimento di un livello di benessere collettivo, che passi attraver-so la crescita del benessere economico ma non abbia come fine ultimo soltanto questo.E’ questo il messaggio di speranza di cui voglia-mo essere portatori, pur consapevoli delle dif-ficoltà del momento, per contribuire a creare il futuro per le giovani generazioni di questi terri-tori che non vogliamo conoscano l’esperienza di allontanarsi dalla loro terra per cercare di trovare lavoro altrove per immaginare il loro futuro.Come quei giovani che hanno avuto la possibili-tà di inserirsi nel gruppo dei collaboratori della

Banca trovando un’opportunità per la loro cre-scita professionale e per potersi immaginare una vita da costruire vicino ai propri cari e nella loro terra.Non vogliamo dimenticarci della favola del ragno raccontata da Alfredo Ferri, padre nobile del Cre-dito Cooperativo: “Un ragnetto, magro per fame, scendendo lungo il suo filo, si posò tra alcune foglie tessendovi la sua tela.Il posto era buono ed il ragno si fece robusto continuando ad allargare la sua tela ed il suo potere.Un bel giorno, nell’ispezionare il suo territorio per ripararvi alcuni fili, si imbattè in un lungo e robusto filo che scendeva dall’alto.Apparentemente non svolgeva più alcuna fun-zione e il ragno, ritenendolo inutile, lo tagliò.Era il filo dal quale era disceso e che sosteneva la bella tela.Questa, privata del suo sostegno, si afflosciò su se stessa avvolgendo lo stesso ragno e tutto finì”.Il filo che ci sostiene e sul quale abbiamo co-struito la nostra realtà è il filo della solidarietà che sempre dovremo avere presente, stando attenti a non ritenerlo mai inutile tanto da deci-dere di reciderlo.

Il Direttore Carmelo Guido

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L’identità Aziendale

L’Identità Aziendale

La storia

Nei 107 anni della sua storia, la Banca Don Rizzo ha subito diverse variazioni nelle denominazio-ni e nelle dimensioni costitutive, senza però mai perdere il valore di essere una Banca del territo-rio e che agisce per la sua comunità.

Fondazione della Cassa Rurale ed Operaia di Prestiti “L’Assunta” di Alcamo

Costituzione della Cassa agricola e professionale di Alcamo

Modifica denominazione in Cassa Rurale ed Artigiana “Don Rizzo”

Inaugurazione della prima filiale a Balestrate

Inaugurazione dell’Agenzia di Città

Inaugurazione dei locali della Sede di Via Vittorio Emanuele II e della “Sala delle Assemblee”di Via Manzoni

Inaugurazione dell’Agenzia di Camporeale

Inaugurazione dell’Agenzia di Castellammare del Golfo

Trasformazione in Società Cooperativa a Responsabilità Limitata

Acquisizione della Cassa Rurale “Fede e Lavoro” di Mazara del Vallo, posta in liquidazione

Fusione per incorporazione della Cassa Rurale “S. Paolo” di Guarrato (Trapani) e trasferimento dello sportello a Trapani

Fusione per incorporazione della Cassa Rurale di Terrenove (Marsala)

Acquisizione della Cassa Rurale “S. Carlo” di Tommaso Natale (Palermo) in liquidazione volontaria e trasferimento dello sportello a Palermo

Inaugurazione dell’Agenzia di Partinico

Modifica denominazione sociale da “Cassa Rurale ed Artigiana Don Rizzo” a “Don Rizzo Banca di Credito Cooperativo”

Modifica dello Statuto Sociale sulla base del nuovo schema statutario predisposto dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo

Cessione del ramo aziendale costituito dalle dipendenze di Mazara del Vallo, Terrenove, Trapani e Palermo

Inaugurazione dell’Agenzia di Palermo di Via De Amicis 38

Inaugurazione dell’Agenzia di Trappeto

Modifica della denominazione sociale in “Banca di Credito Cooperativo Don Rizzo di Alcamo (Trapani) - Società cooperativa a responsabilità limitata”

Celebrazioni del Centenario della fondazione della Banca

Inaugurazione dell’Agenzia di Calatafimi-Segesta

Inaugurazione della nuova Direzione di Via Stefano Polizzi (Alcamo)

Modifica dello Statuto Sociale per adeguarlo alla riforma del nuovo diritto societario

Inaugurazione dell’Agenzia di Terrasini

Fusione per incorporazione della BCC Ericina di Valderice e cambio denominazione in Banca Don Rizzo Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale

Inaugurazione dell’Agenzia di Carini

Acquisizione dello sportello di Montelepre del Banco di Sicilia del Gruppo Unicredit

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La mission

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tà sociale) che può essere misurato dai bene-fici per i soci legati alla fruizione a condizioni più vantaggiose dei prodotti e servizi bancari offerti dalla Banca e ad altri benefici legati ad attività che sempre la Banca promuove a loro favore;

– del valore creato a favore del territorio (utilità per territorio) che può essere misurato dalle risorse investite nella complessiva progettua-lità a favore delle comunità locali.

Il perseguimento della missione aziendale si svolge, tuttavia, nella logica d’impresa, coniu-gando, lo scopo sociale con la necessità di non pregiudicare la realizzazione di un livello di auto-finanziamento tale da garantire il mantenimento nel lungo periodo di equilibrati livelli di patrimo-nializzazione e il rispetto sostanziale e sistemati-co delle condizioni di sana e prudente gestione.La Banca, dunque, nell’esercizio della propria at-tività ha sempre operato e continuerà ad operare a sostegno dei soci e delle comunità locali, fa-cendosi portavoce e sostenitrice non solo delle iniziative economiche, ma anche sociali e cultu-rali, rivenienti dalla base sociale e dalla clientela in generale. Tale azione e comportamento messo in pratica, porta ad identificare la Banca non solo come mera istituzione creditizia, ma anche come orga-nizzazione sociale che è nel territorio ed è parte integrante del territorio. La Banca ha, pertanto, predisposto azioni volte ad ampliare il numero della compagine sociale, po-tenziando le iniziative per accentuare la centrali-tà del Socio, migliorando in tal modo gli aspetti connessi ai servizi bancari e alla consulenza, nonché alle attività di promozione sia in campo finanziario sia in campo socio-culturale. Tutto ciò ha portato l’Istituto ad essere riconosciuto sempre di più come naturale partner operativo, economico e finanziario per dare un significativo contributo allo sviluppo dell’economia locale.

La ricerca e l’affermazione di un chiaro scopo aziendale (mission) rappresenta l’obiettivo prin-cipe aziendale e su di esso la Banca delinea e costruisce il proprio agire.La mission aziendale identificata dalla Banca per l’anno 2009, può essere chiaramente descritta nella seguente definizione:

“Creare Valori”La Banca si impegna a:

creare valore a beneficio dei Soci, dei Clienti e dei Dipendenti;svolgere una funzione di sostegno allo svilup-po del territorio;creare valore economico in termini di valore aggiunto;ottimizzare l’adeguatezza del capitale a fronte degli assorbimenti attuali e prospettici.

La mission trova espressione compiuta nell’art. 2 dello Statuto, che cosi recita:“Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. La Società ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perse-guendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuoven-do lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza, nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E’ altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci”.Tali principi ispiratori costituiscono la base del modus operandi della Banca al fine di realizzare la massimizzazione:– del valore creato a favore dei propri soci (utili-

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L’identità Aziendale

Le principali tappe attraverso le persone

Il Socio rappresenta la figura centrale su cui poggia lo sviluppo della Banca; presente nella “mission” stessa della Banca, ne ispira il modo di essere e di agire secondo i principi cooperativi della mutualità. In progressiva crescita negli oltre cento anni dal-la costituzione della Banca, la compagine sociale ha avuto un’ulteriore impulso con l’affiliazione dei Soci della BCC Ericina.

Dalla costituzione della Cassa agricola e profes-sionale di Alcamo ad oggi si sono succeduti:

PRESIDENTI

1907 Cav. Vincenzo Virgilio1934 Dott. Giuseppe Galati1946 Dott. Gaetano Lucchese1949 Ing. Vito Guarrasi1952 Sig. Salvatore Stellino1958 Comm. Giovanni Filippi Patti1965 Dott. F.sco Paolo Lucchese1995 Dott. Benedetto Lucchese1996 Dott. Agatino Geraci1999 Dott. Giuseppe Mistretta

Evoluzione della compagine sociale e del numero di dipendenti dal 1902 al 2009.

DIRETTORI

1907 Sac. Giuseppe Rizzo1909 Rag. Lucio Gregorini1934 Dott. G. Battista Benenati1946 Dott. Giuseppe Rocca1964 Dott. Rosario Gaggi1971 Rag. Vittorio Lipari1994 Rag. Paolo Ferrara1997 Sig. Secondo Lo Grasso1998 Rag. Luigi Audino1999 Rag. Cataldo Mancuso2006 Dott. Carmelo Guido

Il Territorio di Riferimento

La Banca opera con 14 filiali ubicate su tredici comuni che si distribuiscono sul territorio di rife-rimento che si estende dalla provincia di Trapani a quella di Palermo.

La cartina seguente evidenzia la dislocazione geografica dei comuni nei quali la Banca è in-sediata con una propria unità e dei comuni nei quali può operare ai sensi delle autorizzazioni dell’Organo di Vigilanza.

Alcamo, Calatafimi-Segesta,Castellammare del Golfo, Erice, Valderice

PROVINCIA 13 COMUNI DI INSEDIAMENTO

21 COMUNI DI COMPETENZA

(LIMITROFI)

TRAPANI

PALERMO

Buseto Palizzolo, Custonaci, Gibellina, Paceco, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Salemi, Trapani, Vita

Balestrate, Camporeale, Carini, Montelepre, Palermo, Partinico, Terrasini, Trappeto

Altofonte, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Cinisi, Capaci, Carini, Ficarazzi, Giardinello, Misilmeri, Monreale, Torretta, Villabate

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L’Assetto Istituzionale

Il Consiglio di Amministrazione

L’identità Aziendale

Il Collegio Sindacale

PresidenteSindaco EffettivoSindaco Effettivo

Sindaco SupplenteSindaco Supplente

QUALIFICA NOME ATTIVITÀ COMUNE DI RESIDENZASergio Amenta

Francesco ParrinoVincenzo De LucaPietro CastiglioneGiuseppe Ingoglia

commercialistacommercialistacommercialistacommercialistacommercialista

PalermoAlcamoAlcamo

Erice - Casa SantaCastellammare del Golfo

Il Collegio Sindacale

Tutti i componenti del collegio sindacale sono dottori commercialisti.

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Tra gli organi societari, ai quali in base a quan-to previsto dallo Statuto è demandato l’eserci-zio delle funzioni sociali, risulta di particolare importanza l’Assemblea dei Soci che elegge il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sin-dacale. L’Assemblea rappresenta il momento

Il Consiglio di Amministrazione

istituzionale di manifestazione della volontà dei 3.500 circa Soci stessi che, indipendentemente dal numero di azioni possedute, hanno il diritto di esprimere uno ed un solo voto.

Sulla base di quanto riportato dalla Carta dei Va-lori del Credito Cooperativo “gli amministratori si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare va-lore economico e sociale per i Soci e la Comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a

curare personalmente la propria qualificazione e formazione permanente”.

Il Consiglio di Amministrazione per l’esercizio 2009 non ha subito alcuna variazione e continua ad essere composto dal Presidente e dai dodici consiglieri in carica dall’anno precedente.

PresidenteVicepresidente Vicario

Vicepresidente OnorarioConsigliereConsigliereConsigliereConsigliereConsigliereConsigliere ConsigliereConsigliere Consigliere Consigliere

QUALIFICA NOME ATTIVITÀ COMUNE DI RESIDENZA

Giuseppe Mistretta *Vincenzo NuzzoAndrea Santoro

Massimiliano AlecciaGiuseppe Alesi *

Vito AstaGiuseppe Cassarà

Gianfranco Cassarà *Camillo Navarra

Andrea OddoVito SanclementeAntonio Spezia *

Giuseppe Varvaro *

imprenditoreex dirigente az. farmaceutica

ex presidente BCC Ericinaimprenditore

dirigente regionaleartigiano

imprenditorecommercialista

agronomoimprenditore

consulente del lavoroimpiegato

funzionario CNA Palermo

PalermoAlcamo

ValdericeAlcamoAlcamoAlcamoAlcamoAlcamo

Castellammare del GolfoValdericeCustonaciValdericePartinico

* Componenti del Comitato Esecutivo

Come afferma l’articolo 43 dello Statuto “Il Col-legio Sindacale vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adegua-tezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e

contabile adottato dalla Società e sul suo concre-to funzionamento”.Anche il Collegio Sindacale non ha subito alcuna variazione nella sua composizione e risulta for-mato da 3 sindaci effettivi e 2 sindaci supplenti.

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La Struttura Organizzativa

L’identità Aziendale

La Banca a seguito della fusione e dell’amplia-mento dimensionale conseguito ha deliberato una nuova struttura organizzativa, la quale ri-spetto alla precedente si differenzia per la ridu-zione delle aree da tre a due, la suddivisione di alcune funzioni in staff per meglio specificarne

le funzionalità e la riconduzione tra le unità di staff di alcune funzioni precedentemente alloca-te al di sotto delle aree.

L’organigramma aggiornato è rappresentato di seguito:

Banca Don Rizzo Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale Organigramma 2010

La nuova struttura organizzativa, pertanto, è composta dalle seguenti strutture: Direzione Ge-nerale con le funzioni in staff e due Aree.

Nella Direzione Generale si realizza l’accentra-mento dei poteri gestionali, organizzativi, di pia-nificazione e controllo dell’intera Banca, com-preso tutto il comparto crediti.

Al di sotto della Direzione Generale sono allo-cate le due Aree, di cui una rivolta al mercato (Area Commerciale) ed una rivolta alla gestione operativa, contabile e finanziaria (Area Ammini-strativa). Esse coordinano altre unità operative di livello inferiore, aventi funzioni omogenee (Ser-vizi/Uffici), nonché la rete delle filiali.

L’organico è costituito al 31/12/2009 da 107 ri-sorse, così distribuite:

• Direzione Generale e Unità in Staff: 27

• Area Commerciale: 66

• Area Amministrativa: 14

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L’identità Aziendale

Abbiamo già avuto occasione di rilevare che il “valore” è una variabile che ha tre dimensioni: una di carattere sociale (che considera, analizza e misura il valore nella logica delle relazioni con i “portatori di interessi”), una di carattere am-bientale (valore in termini di “sostenibilità”) ed una di carattere economica. In questo paragrafo consideriamo la dimensione economica.

I risultati economici

Indici Patrimoniali

Indici di rischiosità del credito

Dati Patrimoniali(importi in migliaia di euro)

Indici di Redditività ed Efficienza

Dati Economici(importi in migliaia di euro)

Indici significativi

Indici di Produttività(importi in migliaia di euro)

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La relazione con i portatori di interesse

La relazione con i portatori di interesse

Obiettivo primario di questa sezione del bilancio sociale è quella di analizzare le diverse dimen-sioni della relazione sociale tra la Banca e i suoi stakeholder, in modo da verificare l’effettiva coe-renza tra gli interessi e le aspettative di questi ul-timi e le scelte effettuate dall’Istituto di Credito, il tutto all’interno di un processo di governance democratica.

Di seguito alcuni dei principi fondamentali della Carta dei Valori, che definisce le regole di com-portamento, i principi cardine e gli impegni della Banca nei confronti dei suoi portatori di interes-se e soprattutto verso i soci.Il Credito Cooperativo ispira, infatti, la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona; investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valo-rizzarlo stabilmente (art. I).L’impegno si concentra, in particolare, nel sod-disfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qua-lità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti (art, II).Il Credito Cooperativo promuove la partecipa-zione al proprio interno, in particolare quella dei soci, alla vita della cooperativa. Favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l’accesso al credito, contri-buisce alla parificazione delle opportunità (art. IV).Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento (art. VI).

I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della Banca lavorando intensamente con essa, promuovendo lo spirito e l’adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di con-trollo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale (art. IX).

I Soci

La compagine sociale

Il Socio rappresenta la figura centrale su cui pog-gia lo sviluppo della Banca, pertanto, è presente nella “mission” stessa e ne ispira il modo di esse-re e di agire secondo i principi cooperativi della mutualità.

I Soci sono considerati il primo patrimonio della Banca di Credito Cooperativo e, allo stesso tem-po, sono i proprietari dell’azienda e come tali ne

condizionano l’indirizzo strategico; gli ammini-stratori e come tali i responsabili della gestione; i primi clienti e quindi colonna portante del-l’operatività con i quali la Banca opera per legge “prevalentemente” per quanto riguarda l’eroga-zione del credito; il miglior biglietto da visita del-la Banca, ovvero i testimoni dell’impresa.

proprietari amministratori

primi clienti testimoni

SOCI

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L’affiliazione dell’intera compagine sociale della BCC Ericina di Valderice ha altresì permesso di ridurre la forte concentrazione dei Soci di Alca-

mo, sede storica della Banca, rispetto ai Soci che risiedono al di fuori (dal 26,5 al 46,1% rispetto al 2007).

La relazione con i portatori di interesse

Consapevole dell’importanza di custodire e svi-luppare questo patrimonio, la nostra Banca ha adottato una strategia ed una politica di radi-camento nel territorio e di partecipazione della Comunità Locale, indirizzata altresì all’incentiva-zione e alla crescita della compagine sociale.

Nel corso dell’anno, al fine di allinearsi alle li-nee guida deliberate dal Consiglio di Ammini-strazione e a conferma del grande interesse nei confronti della comunità e del territorio in cui la Banca opera, il numero dei Soci è cresciuto sen-sibilmente, raggiungendo quota 3.493.

ALCAMOSede OperativaAgenzia di Città

SOCI PER TERRITORIO/FILIALE

FUORI ALCAMOBalestrate

CamporealeCastellammare del Golfo

PartinicoPalermoTrappeto

Calatafimi-SegestaTerrasiniValderice

EriceCarini

MontelepreAltre zone

TOTALE

31/12/2007numero %

1.7171.127590

73,5%

6209630

1131581533321

16

26,5%

2.337 100,0%

31/12/2008numero %

1.8301.181649

54,7%

1.51510936

127170185382930

65688181019

45,3%

3.345 100,0%

31/12/2009numero %

1.8841.209675

53,9%

1.60911841

130173197383044

65792353321

46,1%

3.493 100,0%

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La relazione con i portatori di interesse

Interessante è la ripartizione dei Soci per set-tore economico, con una netta prevalenza del segmento “famiglie consumatrici” e “famiglie produttrici”.

Classificazione dei Soci per settore economico

SETTORE ECONOMICO%

TOTALE 2008

Finanza e AssicurazioneSocietà di capitali e cooperativeAssociazioni d’impreseSocietà artigianeSocietà non artigianeFamiglie consumatriciFamiglie produttrici artigiane Famiglie produttrici altre

3146

05082

2.120277667

0,1%4,4%0,0%1,5%2,5%

63,4%8,3%

19,9%

TOTALE

%TOTALE

20093

1560

5689

2.216271702

0,1%4,5%0,0%1,6%2,5%

63,4%7,8%

20,1%

3.493 100%3.345 100%

La ripartizione della compagine sociale per an-zianità di servizio evidenzia negli uomini una maggiore anzianità di rapporto rispetto alle so-cietà e alle donne.

Anzianità di rapporto societario al 31.12.2009

ANZIANITÀ % UOMINI

TOTALE 281 8,04% 2.429 69,54%

DONNESOCIETÀ % %

783 22,42%

da meno di 5 annida 5 a meno di 10 annida 10 a meno di 20 annida 20 a meno di 30 annida 30 a meno di 40 annida 40 a meno di 50 annioltre 50 anni

4,95%1,83%1,26%0,00%0,00%0,00%0,00%

138431950488705014

17364440000

39,62%9,13%

14,43%2,52%2,00%1,43%0,40%

39393

28710000

11,25%2,66%8,22%0,29%0,00%0,00%0,00%

%

3.493 100,0%

TOTALE

55,83%13,63%23,90%2,81%2,00%1,43%0,40%

195047683598705014

Dei Soci “Persone Fisiche”, pari complessiva-mente a 3.212, viene inoltre fornita una diversi-ficazione per sesso e per età.

Distribuzione per sesso e per età dei Soci al 31/12/2009

Fino a 30 anniDa 31 a 40 anniDa 41 a 50 anniDa 51 a 65 anniOltre 65 anni

ETÀ %5,17%

16,34%23,54%35,12%19,83%

UOMINI

TOTALE 3.212 100,0% 2.429 75,62%

DONNE100364552912501

TOTALE % %

783 32,24%

166525756

1128637

3,11%11,33%17,19%28,39%15,60%

66161204216136

2,72%6,63%8,40%8,89%5,60%

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Il credito ai Soci

La relazione con i portatori di interesse

A fine 2009 sono 327 milioni di euro gli affida-menti in essere a favore della clientela, di cui il 48,4%, pari a 158 milioni di euro, riservati esclu-sivamente ai Soci.

Conti CorrentiMutuiPortafoglioEstero

AFFIDAMENTI % NON SOCI

TOTALE 158.199.645 48,4% 168.506.754 51,6%

TOTALEA SOCI % %

326.706.399 100,00%

15,2%30,0%

6,2%0,2%

94.415.731185.809.723

43.860.9462.620.000

28,90%56,87%13,43%

0,80%

44.865.02287.867.28723.607.336

1.860.000

13,7%26,9%

7,2%0,6%

49.550.70897.942.43620.253.610

760.000

Ripartizione degli affidamenti a Soci ed a Clientela (Non Soci)

La campagna associativa

L’ampliamento della compagine sociale è sta-to sempre un obiettivo prioritario per la Banca, anche nel rispetto della normativa vigente, la quale prevede che l’aumento delle attività di ri-schio complessive derivi per la maggior parte da un’operatività con i Soci, come aspetto determi-nante per lo sviluppo ed il rispetto dei principi di localismo e mutualismo che stanno alla base di tutte le attività.

Il Consiglio di Amministrazione della Banca, a tal proposito, nella seduta del 17 settembre 2003, ha deliberato nuove condizioni associative al fine di ampliare il numero dei propri associati e in tal modo aumentare il valore economico e sociale per la Comunità.

In particolare:

• I Soci vengono suddivisi nelle due grandi cate-gorie Privati (persone fisiche e imprese indivi-duali) e Società, destinatarie di diversi privilegi ed agevolazioni;

• La quota minima di sottoscrizione per i Priva-ti e le Società viene fissata ad € 516,00 (100 azioni da € 5,16);

• Il sovrapprezzo da applicare alla sola prima azione è pari a € 55,60 (Assemblea dei Soci del 27 maggio 2007);

• Nuovi benefici economici su prodotti e servi-zi bancari vengono approvati e riconosciuti ai Soci rispetto alla clientela ordinaria;

• Particolari benefici sul servizio “Conto Cor-rente”, in relazione a spese di tenuta conto ed alle spese per operazioni (150 operazioni omaggio), vengono riservati ai Privati che sot-

toscrivono almeno 500 azioni e alle Imprese che sottoscrivono almeno 1000 azioni;

• I Soci esistenti, alla data di entrata in vigore delle nuove condizioni associative, godono dei benefici economici previsti per i Privati con almeno 500 azioni e le Società con alme-no 1000 azioni;

• A partire dal primo gennaio 2010 e con deli-bera del CdA del 27 ottobre 2009, anche ai Soci con quote inferiori a 500, sono ricono-sciute 60 operazioni omaggio su base annua.

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I prodotti e i servizi bancari per i Soci

La relazione con i portatori di interesse

Nell’ambito dei rapporti di carattere bancario, si rispetta il principio di mutualità e di centralità dei Soci, ricercando per questi ultimi il migliora-mento continuo della qualità e della convenien-za dei prodotti e dei servizi offerti.E’ stata, infatti, realizzata un’ampia gamma di vantaggi pensati in esclusiva per i Soci, in re-lazione alla concessione del credito ma anche

su un’offerta di prodotti bancari a condizioni di particolare vantaggio. Le condizioni applicate ai Soci sono differenti in base al numero di quote possedute, pertanto, sono definiti Soci di cate-goria A quelli che posseggono oltre 500 quote, mentre Soci di categoria B quelli che ne posseg-gono meno di 500.

Conti correntiLa Banca ha destinato ai propri Soci un conto corrente ad hoc, prevedendo tassi debitori par-ticolarmente vantaggiosi: dal 6% per importi di affidamento fino a 10.000 euro e 7% per impor-ti superiori.

Il conto non prevede alcun costo per i Soci di ca-tegoria A, mentre per i restanti il costo ammon-ta a 8 euro trimestrali. Sono previste, inoltre, un congruo numero di operazioni omaggio che va-riano dalle 150 operazioni annuali gratuite per i Soci A alle 60 per i Soci B.

Operatività elettronicaLa carta di debito Cash Soci prevede la prima emissione gratuita e i successivi rinnovi al costo di 5 euro.

La carta di Credito Cooperativo a saldo con fido di default di 2.000 euro, non ha alcun costo di attivazione e ha una commissione annua di 10 euro.

La carta di Credito Cooperativo revolving con fido di default di 2.000 euro, non prevede alcun costo di attivazione e ha tassi agevolati sulle va-rie soglie dell’importo affidato.

MutuiAlle diverse tipologie di Mutui (acquisto prima casa, prestiti personali, edilizia, ecofinanzia-menti, etc...) sono applicati tassi e commissioni (spese sull’erogato, pagamenti rate per cassa, etc...) più vantaggiosi.

Remote bankingL’Inbank Base e l’Inbank Gold hanno rispetti-vi canoni mensili di 1,03 e 5,16 euro. L’Inbank Gold Corporate Banking (CBI) prevede, invece, un canone mensile di 7 euro.

Operazioni di raccolta direttaSu tutte le spese e le commissioni inerenti ope-razioni su depositi titoli, titoli di stato, obbliga-zioni, azioni, diritti, premi, opzioni e warrant, i Soci godono di riduzioni sensibili rispetto a quanto previsto da catalogo. Lo stesso discorso è applicabile sulle valute estere, accrediti di pen-sioni estere, depositi in divisa, finanziamenti in divisa, crediti documentari e fidejussioni su operazioni con l’estero.

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La relazione con i portatori di interesse

P.O.S.Le spese e le commissioni previste sono ridotte dello 0,1% rispetto a quelle previste per i clienti ordinari e sono pari allo 0,3% sul transato per benzine e GDA e pari allo 0,9% sul transato per altre attività.

Cassette di sicurezzaAnche sulle cassette di sicurezza, in essere solo nella Sede Operativa, i Soci hanno delle agevo-lazioni, consistenti in sconti che variano dai 20 euro per le cassette da 20 dm3 ai 100 euro per quelle da 162 dm3.

AssicurazioniPolizze r.c. auto, polizze danni e responsabilità varie sono offerte a condizioni particolari rispet-to alla clientela ordinaria.

La comunicazione ai Soci

Per garantire ai Soci un’informazione adeguata e per avvisarli tempestivamente sulle iniziative della Banca, generando in tal modo un senso di appartenenza, sono stati creati e potenziati una serie di strumenti di informazione istituzionale.

Nello specifico:

• Sito internet: nel mese di ottobre è stato ef-fettuato il suo restyling e il suo potenziamento, sia nella sezione grafica che info-documentale, a seguito del rinnovamento della campagna pubblicitaria istituzionale. Sono stati arricchi-te le sezioni dedicate ai soci, alle news e agli eventi realizzati dalla Banca, prevedendo tra l’altro, l’inserimento di specifici dossier tema-tici sugli aspetti sociali in cui si è intervenuti.

• Newsletter: è stato creata con lo scopo di rag-giungere e informare tempestivamente diversi segmenti di utenti (Soci, dipendenti, CdA) sulle

iniziative di carattere culturale, sociale, artistico e ricreativo proposte dalla Banca. Attualmente circa la metà dei soci usufruisce di tale servi-zio.

• Bilancio sociale: durante il 2009 è stato distri-buito a tutti i Soci che ne hanno fatto richiesta e che hanno preso parte alle assemblee o a par-ticolari eventi. Il bilancio è inoltre presente sul sito internet della Banca in tutte le sue edizioni a partire dal 2003 ed è stato anche realizzato su DVD, al fine di semplificarne ed aumentarne la distribuzione.

• Bilancio d’esercizio: è stato consegnato ai Soci partecipanti all’Assemblea ed è stato distribui-to presso le filiali, in modo da renderlo disponi-bile a chi ne facesse richiesta.

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La relazione con i portatori di interesse

Il cocktail di benvenuto

ai nuovi Soci

Da sempre i Soci appresentano il valore fondan-te della Banca Don Rizzo, ed è per questo che ad essi offre una serie di attività e di servizi che esulano dal carattere strettamente bancario, an-dando a costituire tutti quei vantaggi che posso-no essere definiti extra-bancari.

L’ingresso dei nuovi Soci rappresenta un mo-mento di grande importanza per la vita della Banca, celebrato con l’organizzazione di ceri-monie di ammissione e di presentazione, nelle quali viene data l’opportunità ai nuovi associati di prendere parte ad un aperitivo o ad una cena, permettendo loro di incontrarsi e avere i primi contatti con gli organi istituzionali della Banca, con lo scopo di evidenziare e conoscere le carat-teristiche distintive del Credito Cooperativo. Tut-te le cerimonie sono, inoltre, incentrate su focus tematici mirati e di approfondimento, che varia-no dall’ambito culturale, a quello sociale e non per ultimo ambientale e contano sulla presen-za e sugli interventi di prestigiose personalità a supporto e analisi delle tematiche trattate.

Nello specifico, nel corso del 2009, la Banca ha realizzato due grandi cerimonie di benvenuto ai nuovi Soci, in cui si ha avuto il piacere di ac-cogliere e stabilire un rapporto diretto con circa 170 di essi.

BalestrateGiovedì 9 luglio 2009

Il Consiglio di Amministrazione della Banca, in data 19 maggio 2009, ha deliberato l’ammissio-ne di nuovi 98 soci che hanno preso parte alla presentazione ufficiale realizzatasi presso la struttura turistico alberghiera Marina Holiday di Balestrate. All’incontro, oltre alla presenza del Presidente, del Direttore Generale e dei Vice Direttori della Banca, si sono registratati gli interventi da parte del Dott. Napoleoni, Responsabile dell’Area Ter-ritoriale Centro Meridionale di Iccrea Banca e del Prof. Giuseppe Frisella, docente di finanza azien-dale della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Palermo.Nel corso della cerimonia di benvenuto, ad ogni Socio è stato consegnato un kit contenente: un certificato azionario, una guida all’identità delle BCC “Conoscere il Credito Cooperativo”, una spilla in argento con lo stemma del Credito Cooperati-vo e del materiale informativo promozionale sul valore di essere Soci. Al termine della presentazione realizzata nella sala convegni della struttura, i Soci e le loro fa-miglie hanno potuto prendere parte all’aperitivo e alla cena che si sono tenuti nella splendida location del giardino-terrazza dell’albergo, con vista sull’incantevole porto di Balestrate.

Il valore di essere Socio

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La relazione con i portatori di interesse

TerrasiniVenerdì 4 dicembre 2009

Il 4 dicembre, presso il Museo Regionale di Storia Naturale del Palazzo D’Aumale di Terrasini, con delibera del CdA della Banca del 13/10/2009, sono stati ammessi 73 nuovi Soci.L’incontro, oltre che a incentrarsi sulla presen-tazione dei Soci, si è basato su una giornata di studio dal tema “Gli itinerari culturali subacquei come proposta di turismo sostenibile”, con l’obiet-tivo della valorizzazione del patrimonio cultura-le del territorio.

In tale occasione, la Dott.ssa Francesca Oliveri, archeologa presso la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, ha guidato i nuovi Soci e le loro famiglie, alla scoperta delle sale di espo-sizione del Palazzo e dei tesori custoditi presso il Museo Regionale di Storia Naturale e della Mo-stra Permanente del Carretto Siciliano.

La cerimonia si è conclusa con la consegna ai Soci del kit contenente il materiale informativo sul Credito Cooperativo e con un buffet prepa-rato dagli studenti dell’Istituto Alberghiero di Carini.

Il premio agli studenti più meritevoli

Per tutti i Soci ed i figli dei Soci, che nel corso dell’anno scolastico si sono distinti negli studi ottenendo il massimo dei voti all’esame finale, la Banca assegna una borsa di studio.

I riconoscimenti elargiti per l’anno scolastico 2008/2009 sono stati distribuiti secondo le ti-pologie seguenti:

• 100 euro per la licenza media;

• 200 euro per la scuola media superiore;

• 300 euro per la laurea breve, a cui si aggiun-gono ulteriori 200 euro se seguita da laurea specialistica;

• 500 euro per la laurea specialistica.

Cerimonia di premiazione del Premio di Studio

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La relazione con i portatori di interesse

ELENCO DEI PREMIATI • LICENZA MEDIA E MEDIA SUPERIORE

Butera AlbertoGallo GiuseppeFinazzo MartinaPirrone ChiaraRagona DeboraDitta AnnaMorrone GabrieleLodato AlessandraVallone Samuele AntoninoAmore ClaudiaGrillo Nadia

N. COGNOME E NOME

LICENZA MEDIA

123456789

1011

Allegro GiancarloAlesi DomenicoIlardi PietroDe Blasi RobertoVarvaro Alberto

N. COGNOME E NOME TIPO DI MATURITÀ

12345

LICENZA MEDIA SUPERIORE

Maturita’ ClassicaMaturita’ ScientificaMaturità ClassicaMaturità scientificaMaturita’ Scientifica

Pirrello Giulia

Parrino Luisa

Gioè Nicoletta

Renda Francesca Maria

Cruciata Ignazio

N. COGNOME E NOME TIPO DI LAUREA

1

2

3

4

5

LAUREA I° LIVELLO (CORSO TRIENNALE)

Laurea Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva

Laurea Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva

Laurea in Lettere e Filosofia

Laurea in Educatore Interculturale

Scienze dell’Amministrazione

ELENCO DEI PREMIATI • LAUREA

Adamo Nicola Blunda Daniele Vilardi Stefano Amato Vincenza Ruggeri Daniela Varvaro Alberto

N. COGNOME E NOME TIPO DI LAUREA

123456

LAUREA SPECIALISTICA 2° LIVELLO (CORSO DURATA 2 ANNI)

Laurea Computer Engineering Degree classAttività MotorieIngegneria ElettronicaScienze del Servizio SocialeArchitetturaIngegneria per la difesa del suolo

Vallone ValeriaVesco Rosalia Vallone TeresaSammartano FabioParrino Cristina

N. COGNOME E NOME TIPO DI LAUREA

12345

LAUREA SPECIALISTICA CICLO UNICO

Medicina e chirurgia Medicina e ChirurgiaPsicologiaGiurisprudenzaArchitettura

Il “Premio Speciale Pietro Cammarata”(Ex Consigliere della Banca dal 1996 al 2005)

Per onorare la memoria e commemorare la fi-gura del Socio ed Amministratore Dott. Pietro Cammarata, scomparso prematuramente il 18 dicembre 2005, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato nell’aprile 2006 di istituire il “Pre-mio Speciale Pietro Cammarata”, consistente in una targa ricordo da assegnare allo studente che, nell’ambito del “Premio di Studio Banca Don Rizzo”, è risultato meritevole di particolare menzione.

Cammarata si era, infatti, distinto per essere un uomo di grande personalità e con indiscusse doti umane e professionali, lasciando un vivo ricordo in tutta la compagine sociale per la me-ritoria e impegnativa opera svolta in nove anni di attività.

Cerimonia di premiazione del Premio Speciale Pietro Cammarata

Per l’anno 2009 il premio è stato assegnato al Dott. Ignazio Cruciata, laureatosi con 110 e lode in Scienze dell’Amministrazione presso la Facol-tà di Scienze Politiche dell’Università degli Stu-di di Palermo, che ha realizzato la tesi dal titolo “Don Giuseppe Rizzo fondatore della cassa rurale e operaia l’Assunta di Alcamo”.

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La relazione con i portatori di interesse

La Banca premia i nuovi nati

La Banca propone una nuova iniziativa per i pro-pri Soci: Baby Express, contanti auguri. Il primo libretto di deposito a risparmio con 100 euro da donare a tutti i nuovi nati, figli di Soci.

L’obiettivo è quello di educare sin da piccolis-simi alla cultura del risparmio e alla fiducia nei confronti di una Banca che seguirà i propri Soci passo dopo passo nella vita.

Per comunicare l’iniziativa è stata ideata una apposita campagna pubblicitaria, realizzando pieghevoli informativi e locandine distribuite in tutte le agenzie. La campagna ha come prota-gonista una cicogna che consegna il dono con il simbolo BCC alle famiglie dei Soci.

L’iniziativa è stata accolta con grande entusia-smo dai Soci che l’hanno vissuta come una ulte-riore attenzione da parte dell’Istituto.

Durante il 2009 sono stati versati 1.400 euro.

Il concorso fotografico è una iniziativa riservata ai Soci e ai Dipendenti della Banca Don Rizzo e annualmente ha per oggetto contenuti e temi inerenti le caratteristiche distintive della Banca, del suo territorio e della sua gente.

Il tema scelto per la quinta edizione del concorso è stato “la tua isola felice”, argomento stretta-mente legato alla nuova campagna istituzionale realizzata dalla Banca che, in tal modo, ha voluto comunicare in modo diretto e incisivo il deside-rio di porsi come “l’isola felice” dei propri Soci, un luogo che garantisce sicurezza e affidabilità.

Come per il passato, le fotografie pervenute sono state selezionate da un’apposita giuria di professionisti, presieduta dal condirettore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi, e composta dal Presidente della Banca, Giuseppe Mistretta, dal Direttore Generale, Carmelo Guido, dall’archi-

Il concorso fotografico: “la tua isola felice”

tetto Riccardo Agnello e dal Dirigente Regionale dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, Carmelo Notaro.

La commissione, riunitasi presso la sede del Giornale di Sicilia, ha votato in data 27 novembre 2009, le 12 foto più significative, pubblicandole sull’edizione 2010 del calendario della Banca.

Gli autori dei primi tre scatti selezionati, in occa-sione della cerimonia di premiazione, svoltasi il 18 marzo 2010 presso la Sala Assemblea della Banca in Alcamo, hanno ricevuto come premio la carta prepagata Tasca con un credito rispettiva-mente di 200, 150 e 100 euro.

Giuria e premiazione del Concorso Fotografico 2009

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La relazione con i portatori di interesse

I premiati del concorso fotografico 2009

Alessandro Maimone • 1° classificatoDaniele Viola • 2° classificatoMichele Caruso • 3° classificatoGaspare Gruppuso • 4° classificatoDomenico Licari • 5° classificatoGaspare Gruppuso • 6° classificatoGaspare Gruppuso • 7° classificatoAlessandro Maimone • 8° classificatoFlavia Cottone • 9° classificatoOreste Orlando • 10° classificatoDaniele Viola • 11° classificatoDaniele Viola • 12° classificato

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La nuova campagna pubblicitaria istituzionale

“La tua isola felice” è la nuova campagna istitu-zionale con cui la Banca continua a comunicare al territorio i propri valori e la propria missione.

Creata dall’agenzia Ada Comunicazione, la cam-pagna si articola graficamente nell’immagine di un verde atollo sperduto nel mare, raffigurante il simbolo delle Banche di Credito Cooperativo. Tra le acque cristalline emerge lo slogan: Banca Don Rizzo, la tua isola felice.

L’obiettivo della campagna è quello di consolida-re l’identità di una Banca di Credito Cooperativo che, da più di cento anni, scambia idee e valori con il territorio di appartenenza, con le persone e le imprese che ci vivono. La Banca ha, in tal

modo, voluto quest’anno comunicare in modo diretto e incisivo il desiderio di porsi come “l’Iso-la Felice” dei propri Soci e dei propri clienti, un luogo che garantisce sicurezza e affidabilità.

Oltre che su raffigurazioni grafiche, la campagna ha preso forma attraverso uno spot audiovisivo della durata di 30 secondi, che richiama in modo esplicito i valori del radicamento nel territorio, l’attenzione all’ammodernamento tecnologico e il sostegno alla crescita economica e morale del-la Comunità Locale.

Lo spot, trasmesso nei principali cinema ed emit-tenti televisive, è anche disponibile sul sito web della Banca www.bancadonrizzo.it.

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Il dono natalizio per i Soci

La relazione con i portatori di interesse

Anche per l’anno 2009, in occasione delle festi-vità natalizie, la Banca ha offerto ai propri Soci un dono, simbolo di scambio e promozione del proprio territorio e dei prodotti tipici.

Per l’occasione è stato realizzato un pacco dono contenente i migliori vini locali delle cantine del territorio, un panettone artigianale Fiasconaro con confettura biologica, crema al pistacchio e

naturalmente non sono mancati la tradizionale agenda settimanale e il calendario per il nuovo anno.

La Banca, attenta alle esigenze della comunità bisognosa del proprio territorio, ha devoluto ol-tre 500 pacchi dono alle associazioni umanitarie locali.

La gita sociale: “Paris mon amour”

Con la finalità di promuovere la coesione sociale (art. 2 dello Statuto), attraverso operatori turisti-ci convenzionati, la Banca organizza iniziative di carattere ricreativo rivolte prioritariamente ai propri Soci.

Dal 1 agosto al 8 agosto 2009, per questi ultimi, è stata organizzata una gita sociale alla scoperta delle infinite bellezze architettoniche e dei ca-polavori artistici di Parigi.

In particolare sono stati visitati i Castelli della Loira, il castello di Blois, Chenonceau, il museo del Louvre, la reggia di Versailles e non sono mancati momenti ludici trascorsi al Parco giochi Eurodisney.

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La relazione con i portatori di interesse

“…noi siamo quelli di sempre ….”Una nuova filosofia, un nuovo stile di vita, non vengono regalati.

Devono essere pagati cari e acquisiti solo con molta pazienza e grande sforzo.

(Fëdor Dostoevskij)

I Collaboratori

Le linee guida della gestione delle risorse umane della Banca e’ ispirata ai criteri del coinvolgimen-to e della centralità della persona. Esprimere nel proprio lavoro energia, disponibilità e identità costituiscono il modus operandi che sta alla base dell’agire quotidiano dei nostri collaboratori.

Nello specifico, i dipendenti si impegnano a:

• comprendere e praticare nei fatti l’identità coo-perativa

• curare la propria professionalità come un bene prezioso

• contribuire alla crescita della BCC, attraverso l’agire quotidiano delle competenze

• contribuire a rendere la BCC realmente diffe-rente

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La relazione con i portatori di interesse

Interesse della nostra Banca e’, infatti, lo svilup-po delle competenze, della capacità di operare in team, della sensibilità commerciale, della flessibilità, dell’orientamento al cliente, della re-sponsabilità e della professionalità.

Nella vita dell’impresa determinanti sono le persone. Dal loro coinvolgimento e dalla loro capacità dipende la realizzazione degli obiettivi d’impresa. La nostra principale e primaria risorsa sono le energie umane. I collaboratori in partico-lare costituiscono l’anima operativa dell’azienda ed in qualche misura ne rappresentano il volto.

La pianta organica al 31 dicembre 2009 com-prende 107 unità, con una distribuzione abba-stanza articolata tra maschi e femmine. L’attuale organico sconta, comunque, un’età media abba-stanza elevata (49 anni), con il 52% del perso-nale con età superiore a 50 anni e solo 4 dipen-denti nella soglia più bassa sotto i 30 anni.

Il livello di scolarizzazione indica 24 laureati, 78 diplomati e 5 con licenza media inferiore.

Composizione del personale per età

QUALIFICA N.

Dirigenti 1Quadri direttivi 253a Area Professionale 802a Area Professionale 11a Area Professionale 0TOTALE 107

Fino a 30 anniDai 31 a 40 anniDai 41 a 50 anniDai 51 ai 60 anniOltre i 60 anni

ETÀ %

4%9%

36%45%

7%

TOTALE 107 100,0%

TOTALE

41038487

Composizione del personale per qualifica

Il costo del personale nel 2009 ammonta a 8,4 milioni di euro, a cui si aggiungono i seguenti benefici:

- i buoni pasto, per una spesa complessiva di 159 mila euro;

- le spese formative per un totale di 60 mila euro;

- i premi assicurativi per le polizza infortuni di-pendenti e le quote di iscrizione alla Cassa Mu-tua Nazionale per il rimborso delle spese per

prestazioni sanitarie, per un complessivo di 90 mila euro;

- i contributi per il mantenimento del Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori Don Rizzo, per una spesa di 15 mila euro.

Importante per la salvaguardia della specificità delle BCC è inoltre il contratto collettivo nazio-nale che la categoria, unica realtà in ambito ban-cario, mantiene distinto da quello ABI.

La formazione e la valorizzazione

La Banca ha sempre più investito nella crescita professionale e delle competenze dei collabora-tori. Il sistema delle valutazioni delle prestazioni è uno strumento adottato dalla Banca da alcuni anni al fine di orientare le prestazioni del perso-nale nella direzione più coerente con le strategie aziendali. Il sistema, dopo una prima configura-zione iniziale, di fatto, introduce una nuova me-todologia che, partendo dalla definizione delle prestazioni attese dai singoli collaboratori, pro-duce una chiara comunicazione e condivisione delle attese ed indirizza il relativo sviluppo delle

capacità necessarie all’ottenimento dei risultati.

La formazione è stata, inoltre, strumento im-portante per veicolare all’interno dell’azienda i principi e la filosofia della nostra Banca, nonchè per coinvolgere i collaboratori nelle strategie tracciate.

Nello specifico, sono stati 55 i corsi effettuati che hanno impegnato il 97% del personale di-pendente per complessive 5.443,2 ore.

Riepilogo attività formativa per anno

AREA FORMATIVA ANNO 2009

ANTIRICICLAGGIOCOMPLIANCECONTABILITÀCONTROLLICREDITOESTEROFINANZA E ASSICURAZIONEFINANZA E ASSICURAZIONE - ISVAPINFORMATICALAVOROLEASING-FACTORINGMANAGERIALEMARKETINGPRIVACYPROCESSIRELAZIONALEVENDITATOTALE COMPLESSIVO

314,0127,5102,068,0

785,8 0,0

789,8915,0720,0

9,0 0,0 0,04,0 0,089,6

1.518,50,0

5.443,2

5,82,31,91,2

14,40,0

14,516,813,20,20,00,00,10,01,6

27,90,0

100,0

ORE %

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La relazione con i portatori di interesse

La Banca ha realizzato, in data 10 dicembre 2009, presso la sala conferenze del Parco Elimi di Calatafimi - Segesta, la convention per il personale dal titolo “L’identità per lo svilup-po della BCC”.

Obiettivo del workshop, inserito nell’ambito del progetto Copernico di Federcasse ed a cui han-no partecipato l’intero C.d.A e tutto il personale dipendente, è stato quello di promuovere l’Iden-tità Cooperativa e rendere in tal modo visibile il “valore della differenza”.

Nel dettaglio, durante il dibattito, curato dai due docenti Luciana Gulli e Giulio Carè di SEF Con-sulting, si è cercato di sviluppare la consapevo-

lezza dei cambiamenti che si stanno producen-do nello scenario di riferimento e che richiedono l’individuazione di precise “differenziazioni” di comportamenti, riconoscibili a livello di struttura operativa.

La convention per il personale a Segesta In uno scenario che cambia ….

dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente.Lucio Anneo Seneca

A conclusione del convegno, a tutte le donne è stata regalata una sciarpa prodotta dalle congre-gazioni ecuadoriane che la Banca sostiene nel sociale nell’ambito della missione che ha realiz-zato in quelle terre.

Una ulteriore occasione di confronto tra i dipen-denti è stata, infine, quella realizzata durante la cena che si è tenuta presso la sala ricevimenti della struttura.

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La relazione con i portatori di interesse

La Banca ha vinto la XIV edizione del Torneo Re-gionale di Calcetto per le BCC.

La manifestazione è stata organizzata dalla Fe-derazione Siciliana e si è svolta nei giorni 11, 12 e 13 settembre presso l’hotel Brucoli Village di Siracusa.

Al torneo hanno partecipato le principali BCC e le principali società del movimento della Regio-ne Sicilia. Tra di esse il Credito Etneo (campione in carica), la Federazione Moscra/Iside, la BCC Pachino, la BCC Lercara Mussomeli, la BCC San Francesco, la BCC Altofonte/Caccamo, la BCC To-niolo, la BCC Sambuca, la BCC San Giuseppe e la BCC Regalbuto che ha disputato con la Banca Don Rizzo una finale entusiasmante e ad altissi-mi livelli competitivi.

Le partite di calcetto sono state animate dalla bravura e dalla passione dei partecipanti che si sono sfidati a viso aperto ma con molto fair play.

La squadra, composta dal Direttore Generale (Guido C.), dai due consiglieri (Aleccia M. e Spe-zia A.) e dai dipendenti (Blunda A., Calandra A., Cartuccio S., Coppola V., Giacalone B., Gruppuso G., Ingrassia M. e Petrone B.), ha mostrato sin dal-la prima partita l’intenzione di non volere molla-re facilmente.

Grazie ad una grande determinazione, ad un gruppo compatto e ad una buona dose di ambi-zione è riuscita a salire sul podio dei vincitori.

Banca Don RizzoIa classificataal Torneo Regionaledi Calcetto per le BCC

Lo sviluppo della comunicazione all’interno dell’azienda è fondamentale per una partecipa-zione diretta dei collaboratori alle iniziative e ai progetti, per una comunicazione sempre più biu-nivoca e sempre più integrata. Ogni anello della catena, in tal modo, può sentirsi parte attiva di un processo unico e funzionale alla concreta at-tuazione degli obiettivi di risultato da raggiun-gere.

La comunicazione interna viene garantita attra-verso:

• le riunioni periodiche per l’informazione e la formazione sui nuovi prodotti e sulle nuove disposizioni operative, per l’analisi ed il monitoraggio dei risultati con-seguiti;

• gli incontri per la presentazione del bilancio d’esercizio, del bilancio so-ciale e del piano operativo annuale;

• l’applicativo di posta elettronica lo-tus notes, che consente una rapida distribuzione delle informazioni a tutto il personale rappresentando il fulcro per la gestione della docu-mentazione aziendale (circolari, co-municazioni, inviti ad eventi, campa-gne di sviluppo, etc…).

La Banca ha, inoltre, realizzato nel 2009 due progetti legati al tema della comunicazione, dai titoli “Comunicare in banca” e “Verso una leadership com-petente”.

Con il primo progetto si è creato un

percorso di formazione mirato ad una comuni-cazione efficace, finalizzato a favorire e rende-re funzionale lo scambio di informazioni tra gli operatori, tra gli stessi e i clienti e di creare un clima collaborativo.

Il progetto “Verso una leadership competente”, è stato, invece, indirizzato ai quadri direttivi, con la finalità di sensibilizzare il lavoro in gruppo, aumentare la conoscenza in merito alle compe-tenze comunicative fondamentali per il lavoro in team e implementare la conoscenza dei proces-si motivazionali quali leve strategiche per il rag-giungimento degli obiettivi organizzativi.

La comunicazione interna

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La relazione con i portatori di interesse

In relazione a quanto previsto dal Decreto Le-gislativo 81/2008, la Banca si è affidata ad una società esterna, specializzata nel settore, per l’assunzione dell’incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e di medico competente.

Nel corso del 2009, l’attività di consulenza si è espletata in accertamenti periodici presso le di-verse sedi di lavoro e in sopralluoghi finalizzati all’acquisizione di dati utili alla redazione dei documenti di valutazione dei rischi per le nuove filiali. Inoltre, gli Uffici e i Servizi interni hanno predisposto tutte le attività necessarie all’appli-cazione concreta ed esaustiva della normativa.

La sicurezza sul lavoro

I Clienti

Per assicurare la migliore attenzione possibile al Cliente e garantire un servizio efficiente e di qualità, la Banca ha individuato tre linee diretti-ve di intervento:

a. formazione del personale, affinché assicuri professionalità e competenza, oltre che corte-sia e attenzione;

b. relazione basata sulla fiducia, sulla disponibi-lità e sull’attenzione alla persona;

c. estensione delle modalità di contatto con la clientela, affiancando ai canali tradizionali quelli più innovativi.

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La relazione con i portatori di interesse

I nostri Clienti sono serviti da una rete di sportel-li che operano in un contesto territoriale distri-buito tra le due province di Trapani e Palermo.

Il compendio del lavoro che essi generano am-monta al 31/12/2009 a:

• 347,4 milioni di euro di raccolta diretta;

• 279,8 milioni di euro di impieghi;

• 45,6 milioni di euro di raccolta indiretta.

La rete di vendita e i nuovi canali distributivi

Suddivisione dei Clienti per le Filiali della BancaFonte: Estrazione Marketing Strategico (Prodotto Analyzer).

COMUNE - FILIALE % DONNEANNO APERTURA

UOMINI SOCIETÀ

Sede OperativaAgenzia di CittàCastellammare del GolfoCalatafimi-SegestaValdericeCasa Santa EriceFiliali prov. Trapani

193619731978200420082008

CLIENTI

10.516 4.916 3.727

539 2.821 1.227

23.746

30,3%14,2%10,7%

1,6%8,1%3,5%

68,4%

4.905 2.505 1.848

282 1.639

721 11.900

5.156 2.175 1.755

199 1.033

389 10.707

455 236 124

58 149 117

1.139

BalestrateCamporealePartinicoPalermoTrappetoTerrasiniCariniMontelepreFiliali prov. Palermo

19691977199119981999200820082008

2.376 1.918 2.202 1.240 1.294 559 181 1.221

10.991

6,8%5,5%6,3%3,6%3,7%1,6%0,5%3,5%

31,6%

1.060 831 856 442 605 186

60 499

4.539

97 52

166 221

39 68 29 50

722 TOTALE 34.737 100,0% 17.630 15.246 1.861

1.219 1.035 1.180

577 650 305

92 672

5.730

Distribuzione clientela per classi di età

La Banca è inoltre presente sul territorio con 18 sportelli Bancomat, di cui 5 con funzioni avan-zate di versamento e tre installati in strutture esterne alla Banca (Palazzo Comunale di Alcamo, Baglio Isonzo di Scopello e Piazza Petrolo di Ca-stellammare del Golfo).

La presenza è inoltre diffusa sul territorio attra-verso:• 715 apparecchiature P.O.S.;• 2.745 contratti InBank (home banking);• 8.260 carte bancomat;• 2.725 carte di Credito Cooperativo.

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La relazione con i portatori di interesse

La raccolta diretta si attesta, a dicembre 2009, a 347,4 milioni di euro, mentre la raccolta indiretta ad 45,6 milioni di euro di valore nominale.

La raccolta

Nell’attività di raccolta del risparmio, la Banca basa la propria attività di gestione sui seguenti principi:

• valutazione continua e personalizzata dei pro-fili di rischio-rendimento della clientela;

• valutazione dell’adeguatezza dell’operazione con riferimento agli obiettivi di investimento e alla propensione al rischio dichiarati o desu-mibili da comportamenti assunti nella prece-dente operatività da parte della clientela;

• assenza di politiche incentivanti per favorire

la distribuzione e la negoziazione di specifici strumenti finanziari;

• non intrattenimento di rapporti che possono consentire al personale di ricevere utilità da terzi, tali da poter indurre a tenere comporta-menti in contrasto con gli interessi degli inve-stitori.

Per fornire un’assistenza completa e gratuita ai risparmiatori la Banca ha aderito, per il tramite dell’Istituto Centrale di categoria, nel 2003 al-l’Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentina e nel 2004 al Comitato per la tutela degli obbligazionisti Parmalat.

Ma l’iniziativa più qualificante ed innovativa re-centemente varata dalla nostra categoria, a cui la nostra Banca ha aderito, è il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle Banche di Credito Cooperativo (FGO), realizzato dal Credito Coo-perativo per la tutela del risparmio obbligazio-nario, che si aggiunge al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.

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La relazione con i portatori di interesse

Gli impieghi con la clientela sono arrivati a quota 279,8 milioni di euro.

La scomposizione tra crediti in bonis, pari a 252,7 milioni di euro, e crediti deteriorati, pari a 27,6 milioni di euro, è altresì rilevabile dal grafi-co sottostante.

Gli impieghi

Gli impieghi, a conferma della vocazione auten-ticamente locale della Banca, sono concentrati nella zona di competenza operativa e seguono la filosofia del frazionamento del rischio per concretizzare il principio cooperativo.

I Fornitori

I Fornitori sono scelti prevalentemente nell’am-bito locale o all’interno del Sistema del Credito Cooperativo, e comunque sempre nell’intento di soddisfare al meglio le esigenze della Banca.

La spesa complessiva sostenuta nel 2009 am-monta a 5,4 milioni di euro.

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La comunità locale

La Comunità Locale

La Banca si caratterizza per essere un’impresa a responsabilità sociale, sulla base del suo dettato statutario ma anche dell’impegno che scaturisce dal patrimonio genetico aziendale.

Questa svolge, infatti, un’intensa azione di so-stegno economico a favore di iniziative di natura culturale, sociale, artistica, ambientale e sporti-va realizzate da organizzazioni che agiscono nel territorio locale.

La ricchezza che viene creata resta, in tal modo, nel territorio ed è rivolta alla Comunità Locale facendo in modo che valide idee ed iniziative a favore di una migliore qualità della vita abbiano la possibilità di essere realizzate, grazie al sup-porto e all’appoggio economico e umano diret-tamente offerto.

Nello specifico, la Banca interviene attraverso diverse modalità:

• Pubblicità istituzionale, di prodotto e Spon-sorizzazioni per iniziative ed eventi che preve-dono la corrispettiva promozione e pubblica-zione del logo e dell’immagine della Banca. Per l’anno 2009 sono stati erogati € 113.024.

• Rappresentanza per una somma complessiva di contributi erogati pari a € 176.951.

• Erogazioni liberali concesse a favore di par-rocchie, onlus e associazioni culturali e sporti-ve dilettantistiche no profit con finalità di pro-mozione sociali e del territorio. Durante l’anno sono stati contabilizzati € 14.600.

• Beneficenza erogata attraverso l’utilizzo di un

La Banca Don Rizzo “è legata alla comunità locale da un’alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione, promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale”.

(da art. 7 della Carta dei Valori)

fondo specifico a cui annualmente il Consiglio di Amministrazione della Banca destina una parte degli utili di gestione. Nel totale la comu-nità locale ha usufruito di € 74.720.

I contributi totali deliberati nell’anno 2009 e di competenza dell’esercizio sono stati di € 368.768.

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La comunità locale

La Banca ha fornito supporto concreto agli Enti ed alle Istituzioni presenti sul territorio attraver-so lo svolgimento di servizi di tesoreria e di cas-sa per:

Comune di Balestrate (PA)

Comune di Borgetto (PA)

Comune di Calatafimi Segesta (TP)

Comune di Camporeale (PA)

Comune di Trappeto (PA)

Comune di Valderice (TP)

Unione dei Comuni Elimo Ericini (TP)

Direzione Didattica 1°, 2° e 3° Circolo Alcamo (TP)

Direzione Didattica “L. Pirandello” Castellammare del Golfo (TP)

Direzione Didattica Balestrate (PA)

Direzione Didattica “G. Falcone” Carini (PA)

Direzione Didattica 1° Circolo Partinico (PA)

Direzione Didattica “Giovanni XXXIII” Montelepre (PA)

Liceo classico “G. Ferro” Alcamo (TP)

Istituto Comprensivo Scuola Materna Cinisi (PA)

Istituto Comprensivo “G. Pagoto” Erice (TP)

Istituto Autonomo Comprensivo “A. Manzoni Montelepre (Pa)

Istituto Magistrale “V. F. Allmayer” Alcamo (TP)

Istituto Professionale “Ignazio e Vincenzo Florio” Trapani (TP)

Il contributo alle istituzioni locali

Istituto Professionale per l’Agricoltura Partinico (PA)

Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Danilo Dolci” Alcamo (TP)

Scuola media “S. Bagolino” Alcamo (TP)

Scuola media “P. M. Rocca” Alcamo (TP)

Scuola media “N. Navarra” Alcamo (TP)

Scuola media “R. Evola” Balestrate (PA)

Scuola media “G. Pascoli” Castellammare del Golfo (TP)

Scuola media “Giuseppe Piazzi” Palermo (PA)

Scuola media “G. Pitrè” Castellammare del Golfo (TP)

Scuola media “L. Sciascia” Camporeale (PA)

Scuola media “G.B. Grassi Privitera” Partinico (PA)

Scuola media “A. Manzoni” Montelepre (PA)

Scuola Secondaria di 1° grado “N. Nasi” Erice (TP)

Casa di Ospitalità per Indigenti “A. Mangione” Alcamo (TP)

Croce Rossa Italiana - Comitato Locale Alcamo (TP)

Opera Pia “Regina Elena e Vittorio Emanuele II” Castellamare del Golfo (TP)

Istituzione Teatro Comunale Valle di Erice (TP)

Il rapporto con le Istituzioni Locali e gli Enti Pub-blici non si è esaurito in una procedura meramen-te burocratica, ma si è trasformato in un servizio nel quale la Banca si è impegnata a supportare le esigenze finanziarie degli Enti stessi, a garantire consulenza in materia finanziaria e normativa, ad erogare contributi per iniziative promozionali e sociali sul territorio, a fornire strumenti evoluti per la gestione degli incassi e dei pagamenti.

Nei contratti che regolano il rapporto di tesoreria e di cassa sono, di norma, previsti contributi an-nui per sovvenzionare iniziative di natura istitu-zionale. Nel corso del 2009 la Banca ha erogato agli istituti scolastici 33.500 euro a sostegno di iniziative a carattere culturale.

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La comunità locale

Tra le diverse iniziative di sponsorizzazione so-ciale realizzate nel 2009, la Banca è stata main sponsor del Calatafimi Segesta Festival 2009, il cui programma è stato caratterizzato da dieci spettacoli teatrali e tre musicali per un totale di 18 appuntamenti al Teatro Antico, a cui aggiun-gere quattro spettacoli e una mostra-installazio-ne nella città di Calatafimi Segesta.

Anche in questa seconda edizione, il festival siciliano ha puntato sulle rappresentazioni clas-siche, portando in scena dal 2 al 29 agosto, nel Parco Archeologico, soprattutto le tragedie gre-che in vesti più o meno rivisitate.

Autori classici, quali Omero, Virgilio, Euripide, Aristofane, Plauto, Seneca e Petronio, si sono mescolati ad autori più recenti e a nuove pro-poste drammaturgiche come Paladini di Fran-cia, pluripremiato spettacolo della Compagnia Koreja di Lecce, o lo spettacolo Minnazza di Leo Gullotta. Le proposte musicali si sono, invece, alternate tra la tradizione popolare siciliana e il grande concerto di Fiorella Mannoia, a cui ha fatto da contraltare il progetto “Mito e sogno nel teatro interattivo”, direttamente promosso dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani.

La sponsorizzazione dell’evento da parte della Banca, unita all’intervento diretto dell’Assesso-rato regionale ai Beni Culturali e dell’Assessora-to regionale al Turismo, sono stati elementi che hanno contribuito sempre di più a ottimizzare le risorse e i mezzi finalizzati allo sviluppo cultura-le e turistico del territorio.

Le sponsorizzazioni sociali

Il Calatafimi Segesta festival 2009 La Banca promuove lo sviluppo artistico e musi-

cale del territorio e delle comunità locali, soste-nendo l’attività delle organizzazioni che svolgo-no questo ruolo, realizzando e sponsorizzando direttamente numerose attività e iniziative di tipo artistiche e musicali.

L’Associazione Amici della Musica di Alcamo, ente promotore ed organizzatore della stagio-ne concertistica in abbonamento, del Concorso Internazionale per Cantanti Lirici “Città di Alca-mo” e del Premio Internazionale per la Cultura “Vissi d’Arte-Città di Alcamo”, nata per volontà di numerosi appassionati e cultori della musica, ha sempre avuto l’obiettivo di favorire la migliore diffusione della musica nel territorio e in parti-colare la valorizzazione dei giovani.

Nell’anno 2009, la Banca è stata lo sponsor uf-ficiale dell’intera stagione concertistica di Alca-mo, che ha avuto il suo culmine nella serata del 4 ottobre 2009, in cui si è tenuto il Concerto di Gala dei Vincitori del Concorso Internazionale per Cantanti Lirici “Città di Alcamo” e si è realiz-zata la consegna del Premio Internazionale per la Cultura “Vissi d’Arte - Città di Alcamo” quale ri-conoscimento a personalità della Cultura e del-l’Arte mondiale che “in modo disinteressato ma entusiastico, professionale e costante hanno svol-to le loro attività in campi della conoscenza, della ricerca e delle arti dove trovano conforto, stimolo, interesse tutti gli esseri umani”.

Concorso Internazionale per Cantanti LiriciAmici della Musica di Alcamo

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La comunità locale

Concerti, mostre, proiezioni, installazioni d’arte, gastronomia, laboratori di fumetti e musica et-nica hanno caratterizzato nei giorni 11, 12 e 13 settembre 2009 le strade di Castellammare del Golfo.

La Banca in collaborazione con l’Associazione Turistica Pro Loco di Castellammare ha dato vita alla terza edizione di PLAS “Per Le Antiche Scale”, la rassegna di creatività che ha animato il centro storico di Castellammare del Golfo e più parti-colarmente le antiche scale del paese e che per secoli sono state crocevia dei popoli del Medi-terraneo.

La manifestazione si è sviluppata nel segno del-l’interculturalità ed è stata dedicata ai tanti mi-granti morti nel tentativo di raggiungere le coste siciliane.

La rassegna di creatività P.L.A.S.“Per Le Antiche Scale“Castellammare del Golfo

Dal 4 al 6 dicembre 2009, si è svolta, presso il Comune di Alcamo, la manifestazione “Wine Weekend. Vetrina dell’Alcamo DOC”. L’evento, sponsorizzato dalla Banca, ha offerto ad enotu-risti e visitatori l’occasione di conoscere i luoghi di produzione del vino, di degustare le tipiche produzioni locali, di assaggiare le prelibatezze gastronomiche della zona, di ricevere materiale illustrativo ed informativo sul territorio e di ac-quistare le eccellenze locali.

L’obiettivo di proporre al pubblico e ai turisti un weekend tematico finalizzato a far conoscere il patrimonio paesaggistico, storico, culturale e promuovere le “Strade del vino Alcamo Doc” ed i possibili abbinamenti tra gastronomia e vino, si è concretizzato grazie allo svolgimento di nume-rose iniziative che hanno richiamato un grande numero di visitatori più che mai entusiasti e in-teressati alle attività in programma.

Il Wine Weekend. Vetrina dell’Alcamo DOC

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La comunità locale

Sabato 27 giugno 2009, la Banca ha organizzato, al Palazzo D’Aumale di Terrasini, la presentazio-ne del libro “Hms Thunderbolt, vissuto e morto due volte” di Cristina Freghieri che narra la sto-ria del sommergibile inglese, affondato durante l’ultima guerra nelle acque di San Vito Lo Capo in Sicilia.

Il libro è la ricostruzione storica degli eventi che hanno portato al duplice affondamento del Thunderbolt e le ricerche subacquee nel tentati-vo di localizzarlo. Durante le ricerche in mare e quelle a terra, negli archivi della storia, l’autrice ha ricostruito l’identità di quell’involucro ferro-so su cui il destino aveva disegnato un percorso definito. Nel libro, pertanto, non si trova solo un resoconto dettagliato degli eventi, ma anche i sentimenti di uomini che sono morti con digni-tà accettando la sorte amara, nella convinzione che il loro sacrificio non si sarebbe disperso nel nulla.

Presentazione del libro HMS THUNDERBOLTdi Cristina Freghieri

Venerdì 11 dicembre 2009 alle ore 20.30, presso la sala ricevimento l”Approdo” di Trapani, il Presi-dente della Banca Don Rizzo, Giuseppe Mistretta e il Direttore Carmelo Guido, hanno consegnato il “Premio Saturno” alle aziende e alle personali-tà di spicco del mondo dell’imprenditoria, della cultura, dell’arte, dello sport e dello spettacolo, che si sono distinte nell’anno 2009 per il loro operato e per le loro capacità professionali.

Il Premio Saturno, giunto ormai alla sua settima edizione, è un premio promosso dall’emittente televisiva Telesud 3 srl insieme alla Camera di Commercio di Trapani, al fine di premiare quelle iniziative che contribuiscono ad accrescere l’im-magine del territorio.

Il Premio per la Cultura è andato allo scrittore Giacomo Pilati, autore del libro “Minchia di re” da cui è stato tratto il film “Viola di mare” pro-dotto da Maria Grazia Cucinotta. A consegnare il premio allo scrittore è stato il Presidente della Banca, Giuseppe Mistretta.

Tra i vincitori per la categoria “produzione” si sono distinte diverse aziende del territorio, mentre per lo sport è stata premiata Veronica Floreno, atleta diversamente abile campionessa italiana di tiro con l’arco.

Premio alle eccellenze del territorio

In ricordo del sommergibile inglese scomparso a San Vito Lo Capo durante la seconda guerra mondiale

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Il sostegno alle organizzazioni locali

Il 1° Festival Internazionale degli aquiloni

Dal 23 al 31 maggio 2009, presso la splendida spiaggia di San Vito lo Capo, si è realizzato il 1° Festival Internazionale degli aquiloni, che ha vi-sto la partecipazione di turisti, cittadini, grandi e bambini, che hanno potuto riscoprire il piacere di fermarsi a guardare il cielo che nell’occasione è diventato fantastico, festoso e pieno di mille colori.

Il festival ha vissuto della magia di migliaia aqui-loni, creando un suggestivo e meraviglioso spet-tacolo fra cielo, terra e mare della provincia di Trapani, giustamente definita “Città del Vento”.

Un evento veramente emozionante dove alcu-ni tra i migliori artisti del mondo si sono esibiti nell’esaltazione di colori e forme originali con-segnati al vento e alle bellezze ambientali ed architettoniche del luogo.

La Banca, d’intesa con il Comune di Castellam-mare del Golfo, ha avviato una iniziativa di in-teresse internazionale collegata alla vela e alle altre attività sportive legate al mare per diversa-mente abili.

In partenariato con enti ed associazioni di rilievo internazionale, tra cui il Comitato Italiano Parao-limpico (C.I.P), la Federazione Italiana Vela (F.I.V) e il Centro “Lars Grael”, si è realizzato una piatta-forma di servizi e opportunità per la velaterapia e la velasolidale, oltre a tutta una serie di servizi dedicati ai diversamente abili e collegati alla cul-tura del mare e della vela.

Il progetto, che è diventato una importante real-tà nazionale e uno dei pochi esempi di questo genere a livello internazionale, è stato presen-tato nel corso dell’evento “Un polo per la disabi-lità, un porto senza barriere: Castellammare del Golfo” che si è tenuto nei giorni 14 e 15 febbraio 2009 a Castellammare del Golfo.

Un polo per le disabilità, un porto senza barriere: Castellammare del Golfo

Porto di Castellammare del Golfo

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La beneficenza e la cooperazione sociale

La missione in Ecuador

Oggi in Ecuador, grazie anche al sostegno del Credito Cooperativo Italiano, si è sviluppata una rete di circa 800 casse rurali, alimentando un cir-cuito finanziario che ha permesso lo sviluppo di attività agricole, artigianali e commerciali per de-cine di migliaia di famiglie di indios, neri e metic-ci. Altra azione è stata quella dei gemellaggi che si sono concretizzati in aiuti economici di importi più contenuti, finalizzati alla realizzazione delle piccole strutture che hanno permesso di aprire nuove casse rurali disseminate in un grande ter-ritorio che va dalla Cordigliera delle Ande fino alla foresta Amazzonica.

Nel 1998 nasce in Ecuador Codesarollo, la Coo-perativa di Risparmio e Credito Sviluppo dei Popoli, con l’obiettivo di fornire servizi finanziari a prezzo giusto a coloro che non ne hanno ac-cesso, il tutto in una logica inclusiva e di pieno rispetto della persona umana. Prende forma in tal modo, quell’idea fondamentale, sottesa alla metodologia del microcredito, di volere rendere l’accesso al credito un diritto umano.

Codesarollo mette a disposizione risorse per sostenere il consolidamento di strutture finan-ziarie locali (casse rurali ed artigiane e casse di credito e risparmio) e consentire in tal modo che

queste ultime operino e reinvestano localmente orientando la loro gestione verso lo sviluppo e l’impulso delle finanze popolari.

In tal modo Codesarollo è riuscita a sostenere indirettamente circa 100.000 famiglie che han-no trovato il riscatto e l’emancipazione prima economica e poi sociale da una condizione di povertà ed indigenza nella quale versavano.

Si è realizzata dal 19 al 28 settembre 2009, la settima missione del Credito Cooperativo in Ecuador che ha visto la partecipazione del-la Banca Don Rizzo, insieme alla presenza di importanti realtà del movimento Cooperativo come Banca Agrileasing. Per la prima volta vi è stato anche l’intervento della Federazione Sici-liana, rappresentata dal vice presidente vicario Avv. Antonio Albano e dal Direttore Dott. Nicola Culicchia. La Banca, con il Direttore Carmelo Gui-do, è stata l’unica BCC presente per il centro sud Italia e si è impegnata con diverse azioni ad aiu-tare le consorelle Casse Rurali Ecuadoriane in un processo di crescita finalizzato a fare emergere dalla povertà con azioni di sviluppo le popola-zioni povere di quella nazione.

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La donazione di un sistema informatico alla U.O. di Medicina Interna del P.O. Villa Sofia di Palermo

La Banca ha donato al reparto di Medicina Inter-na del Presidio Villa Sofia di Palermo, un sistema informatico, dedicato alla gestione dell’attività clinica di reparto caratterizzato da “due Access point e da due computer portatili netbook.” La donazione ha permesso di potenziare la dotazio-ne hardware del reparto e ha, inoltre, consentito un netto miglioramento qualitativo dell’impatto sulla riduzione del rischio clinico e della gestio-ne delle procedure. Le nuove strutture informati-che hanno permesso di mettere in collegamento i diversi presidi dell’azienda ospedaliera, ren-dendo immediato e rapido l’accesso ai database contenenti le informazioni sui pazienti, miglio-rando in tal modo la qualità dell’attività clinica e permettendo la realizzazione di nuove attività scientifiche di ricerca.

Il progetto di ippoterapia con l’associazione “I Girasoli”

La Banca, in collaborazione con l’associazione “I Girasoli Onlus” di Alcamo, ha messo in pratica un progetto di ippoterapia al fine di intervenire per la salvaguardia e il potenziamento della salute psico-fisica e spirituale dei disabili e delle loro famiglie residenti nella provincia di Trapani.

Il progetto ha preso forma attraverso iniziative educative e ricreative, attività sportive e riabili-tative volte a favorire la socializzazione dei par-tecipanti, ottenendo ottimi risultati dal punto di vista terapeutico. Utilizzando l’ippoterapia, una tecnica semplice, con l’aiuto del cavallo, grazie al movimento tridimensionale dello stesso, si è po-tuto intervenire nel migliorare soggetti disabili sia sul piano fisico, come esiti di paralisi celebrali infantile, sia sul piano psichico, intervenendo in tal modo su casi di autismo, di disturbi pervasi-vi dello sviluppo, disturbi comportamentali e di tipo affettivo relazionale.

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CULTURA E ARTE n. 45 contributi per € 92.32060° anniversario Autonomia Comune di Custonaci (TP)Ass. Culturale Esacordo - Guitar Event 2009 - TrapaniAss. Culturale Memorabilia - Salemi (TP) - festività S. GiuseppeAss. per l’Insegnamento della Fisica - Alcamo (TP)Ass.Turistica Pro Loco - Valderice (TP) - pubblicazione libroAssociazione musicale “Sole del Sud” - spettacolo - Valderice (TP)Circ. di Cultura Cinematografica “Segni Nuovi” - Festival Cortiamo 2009 - Alcamo (TP)Convegno “Il pricing nel settore finanziario” - PalermoConvegno “Piano Casa: le opportunità per la proprietà edilizia” - PalermoFondazione Orestiadi ONLUS - Gibellina (TP)Inaugurazione Monumento Carabinieri Caduti nella lotta al banditismo - Montelepre (PA)Liceo Ginnasio Statale “G. Garibaldi” - Palermo - pubblicazione annaliPremio giornalistico Internaz. Sicilia Madre Mediterranea - 5° Edizione - Alcamo (TP)Presentazione libro “Da Donna a Donna” - Terrasin’Art - Terrasini (PA)Pubblicazione “Un Libro per Amico” - I.C. Mirabella - Alcamo (TP)Videoconferenza Telefisco Il Sole 24Ore - Alcamo (TP)7° Premio Saturno 2009 - Trapani che produceAss. Amici della Musica Alcamo Onlus - concorso internazionale cantanti lirici Ass. Culturale Diapason - Concerto Cinema Serenade Ensemble - Alcamo (TP)Ass. Jacopone da Todi - Alcamo (TP)Ass. Jacopone da Todi - Concerto “Ensemble 900” - Alcamo (TP)Ass. Salesiani Cooperatori Sicilia - manifestazione “Non basta amare”

Ass. Socio-Culturale “Pro-Misericordia” Valderice (TP)Festival 2009 Calatafimi Segesta (TP)Centro d’arte coreografica “AGLAIA” Alcamo (Premio Nicola Mirto)Il Bonifato New (inserto pubbl. su mensile)Il Segestano News (inserzione pubbl. su periodico)Sicilia case (inserzione mese novembre)L’Affarone e Quarto Potere (inserzione pubbl. su periodici)The Brass Group - XVI Summertime Blues Festival - Alcamo (TP)Ass. Culturale No Limits - Alcamo (TP)Ass. Culturale Teatrale “La Zagara” - Castellammare Golfo (TP)Ass. DanzArkè - Alcamo (TP)Ass. Culturale Quartiere “Guardioli” Club dell’Emigrante - Borgetto (PA)Centro Studi Salvatore Cottone - mostra fotograficaComitato Regionale Notarile della Sicilia - convegnoComune di Borgetto (PA) - spettacolo musicale “The Others”Gruppo Scout Agesci Alcamo2 - Alcamo (TP)I.A.C. P.M. Rocca Alcamo (TP) - manifestazione “A l’America”Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe” - PalermoParrocchia Maria SS.Annunziata - pubblicazione libro “Storia di Partinico” (PA)Parrocchia Maria SS.della Purità - Valderice (TP) - pubblicazione volume fotograficoProgetto discografico Armando Calabrese - pianista - Valderice (TP)Rotary International - convegno RYLA Centro E. Maiorana - Erice (TP)Scuola Secondaria “G.Mazzini” - Valderice (TP)

La Banca ha effettuato nel 2009 n. 84 contribu-ti per un costo di € 137.588,48 che, in quanto oneri di gestione, sono stati contabilizzati tra i costi di esercizio come spese di sponsorizzazio-ne, rappresentanza ed erogazione liberale, nei settori di intervento di seguito indicati:

SANITA’ E ASSISTENZA SOCIALE n. 2 contributi per € 3.500

Evento “Un polo per le disabilità, un porto senza barriere: Castellammare del Golfo”Medici Senza Frontiera Roma ONLUS

SPORT n. 19 contributi, per € 14.497A.S.D. Alcamese - 1° Coppa RNO Monte Bonifato - Alcamo (TP)A.S.D. Gruppo Podistico Amatori - Valderice (TP)Ass. Socio-Culturale Crocevie - Gara podistica priovinciale - Valderice (TP)Ass. Sportiva Automotostoriche “Scuderia del Castello” Alcamo (TP)Torneo regionale calcetto BCC A.S.D. Kirio 2002 Valderice (TP)A.S.D. Pallavolo TrapaniA.S.D. Trapani Nautica Club - 3° Trofeo Drepanum EnduranceAss. Aquila Club ONLUS Alcamo (TP) - manifestazione automobilisticaERICE HISTORIC CAR - 2° Cronoscalata Storica Monte Erice (TP)Scuola Calcio Adelkam - torneo giovanile Costa Gaia - Alcamo (TP)A.S.D. dei Diritti del Cittadino Cives - PalermoA.S.D. Pallacanestro - Valderice (TP)A.S.D. Pianeta Acqua - Alcamo (TP)A.S.D. Sicania Volley - Erice (TP)A.S.D. Calcio - Valderice (TP)Ass. Polisportiva Drepanina - TrapaniAutomobile Club Trapani - 52° gara automobilistica “Monte Erice” (TP)Torneo bocce Parco Urbano Villa Oliva - Castellammare del Golfo (TP)

TEMPO LIBERO n. 13 contributi per € 24.8221° Festival Internazionale Aquiloni - San Vito lo Capo (TP)Ass. Balata Club (TP) - Presepe ViventeAss. Libera Castellammare del Golfo (TP)Comitato di Fico - Valderice (TP) - Sagra del pane casereccioManifestazione “Salutiamo insieme l’estate” - Club Lauria - PalermoTutti all’Opera - Teatro Massimo - Palermo“Mediterranea 2009” - concorso bellezza Tele Occidente - Montelepre (PA)Ass. “Strada del Vino Alcamo Doc” (TP) - Rassegna enogastronomicaAss. III Millennio Balestrate (PA) - Carnevalandia 2009 Associaz. “S. Andrea in Festa” (TP) - VI° Ed. Festa Estate 2009Associaz. Comitato Carnevale Valderice (TP)Manifestazione “Quando una sfilata è ... Only Art” Giardinello (PA) Pro-Loco Castellammare del Golfo (TP) - manifestazioni varie

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N. 11 contributi ad enti ed associazioni di assistenza socio-sanitaria, per € 15.000

Associazione Naz. Diabetici e Celiaci ONLUS - Castellammare del Golfo (TP)Croce Rossa Italiana - Comitato Provinciale di TrapaniASL n.9 Ospedale S. Vito e S. Spirito - Alcamo (TP) - acquisto fotocopiatriceOspedali Riuniti Villa Sofia - Cervello Palermo - acquisto netbook e stampanteAss. “ I Girasoli” ONLUS - Alcamo (TP)Ass. “Trapani per il Terzi Mondo” ONLUS - Casa Santa (Erice)Ass. “Amici della Salute” ONLUS - Alcamo (TP)Ass. - Solidarietà e Cooperazione - Famiglie disabili ONLUS - Valderice (TP)Comune di Castellammare del Golfo - velaterapia per disabiliGruppo Social FEPP - Codesarrollo - EcuadorUnitalsi - Sottosezione di Trapani

N. 5 interventi a favore di iniziative per la tutela del patrimonio artistico e culturale, per € 15.960.

Restauro statua lignea Parrocchia S.Francesco d’Assisi - AlcamoRestauro cornice in legno Chiesa Madonna della Catena - AlcamoRestauro n. 3 ninfe in legno Santuario di Misericordia –Valderice (TP) Centro Studi Don Rizzo - Alcamo

Inoltre, sono state effettuate erogazioni per € 40.260, attraverso l’utilizzo del Fondo per la Be-neficenza e la Mutualità, che viene annualmente alimentato per decisione dell’Assemblea con la destinazione di una parte degli utili della gestio-ne, in alcuni dei settori di intervento di seguito specificati:

TUTELA DELL’AMBIENTE E DEL PATRIMONIO ARTISTICO n. 5 contributi per € 2.450

Conv. “Itinerari culturali subacquei come proposta turismo sostenibile” Terrasini (PA)Club Alpino Italiano - Castellammare del Golfo (TP)Legambiente - Circ. Valle Jato - ONLUS - Partinico (PA)Mostra “Le vie del mare” - Terrasini (PA)Scubaland Diving Center - progetto D.E.S. - Ustica (PA)

Parrocchia S. Alberto - Bonagia (TP)Parrocchia Anime Sante - Alcamo (TP)Parrocchia Maria SS. di Misericordia - Valderice (TP)Parrocchia S. Maria di Gesù - Frati Minori - Alcamo (TP)Parrocchia S. Oliva - Alcamo (TP)Parrocchia S. Antonio di Padova - Valderice (TP)Congregazione Maria SS dell’Alto - Alcamo (TP)

Centro Giovanile Salesiano - Alcamo (TP)Comitato Festa S. Cuore di Gesù - Alcamo (TP)Congregazione Salesiane Oblate del Sacro Cuore - Valderice (TP)Congregazione Oblate al Divino Amore - Valderice (TP)Congregazione Sacra Famiglia - Alcamo (TP)Curia Vescovile Diocesi di TrapaniOasi “Regina della Famiglia” Alcamo Marina (TP)Parrocchia Maria SS. di Custonaci (TP)

N. 15 interventi a favore di parrocchie e congregazioni religiose, per € 9.300

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Il Centro Studi Don Rizzo

L’associazione Centro Studi Don Rizzo, costituita l’11 aprile 2002, “non ha fini di lucro ed, ispiran-dosi agli insegnamenti di Don Giuseppe Rizzo, alle sue opere, agli effetti politici e sociali della sua attività, nonché ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa, ha lo scopo di:

– diffondere il pensiero di Don Giuseppe Rizzo, di farne conoscere l’attualità e le refluenze nell’am-bito culturale, economico e sociale;

– sostenere, contribuendo anche al loro sviluppo, le attività culturali, sociali ed economiche nell’am-bito del territorio;

– incrementare e promuovere ogni attività, analisi, ricerca o studio in ogni campo e, segnatamente, in quello culturale, sociale, umanistico, dell’etica e della finanza, con particolare attenzione allo sviluppo del territorio, alle sue risorse, alle attività imprenditoriali e produttive in genere ed al merca-to del lavoro;

– promuovere attività culturali nell’ambito giova-nile per realizzare lo scopo sociale.

L’Associazione, al fine di conseguire il proprio sco-po, provvede a:

• attivare ricerche nei campi di interesse del Cen-tro;

• organizzare e sviluppare corsi, dibattiti, congres-si, convegni, manifestazioni culturali, seminari, conferenze, premi, borse di studio nell’ambito delle tematiche di sua competenza, anche in collaborazione con altre istituzioni scientifiche e culturali, con enti pubblici e con le imprese;

• promuovere ed eventualmente coordinare corsi professionali, di perfezionamento e/o di specia-lizzazione;

• realizzare, direttamente ed indirettamente, anche per incarico di terzi, studi e ricerche nei settori di competenza ed in qualsiasi altro settore purché rilevante ai fini da conseguire;

• svolgere e realizzare anche in proprio, attività editoriali, pubblicando libri, riviste ed atti di con-ferenze, seminari e convegni;

• svolgere ogni attività utile e necessaria al perse-guimento dello scopo, utilizzando ogni mezzo che permetta la più ampia divulgazione delle attività di sua competenza.”

Il Centro Studi Don Rizzo

Le attività svolte nell’anno 2009

L’attività del Centro Studi nel corso dell’anno 2009 è stata incentrata particolarmente su al-cuni avvenimenti culturali, che si possono così sintetizzare:

Il Centro Studi Don Rizzo e l’UNISOM - Consor-zio Universitario per l’Ateneo della Sicilia Occi-dentale e il Bacino del Mediterraneo di Trapani hanno stipulato, in data 29 ottobre 2008, una convenzione di stage con l’obiettivo di forni-re a due allievi del Master di I livello “Business development: europrogettazione e tecniche di accesso ai finanziamenti europei” l’opportunità di un’esperienza di stage formativo della durata di 450 ore.

L’esperienza, che ha permesso ai due parteci-panti di applicare con successo le competenze e le conoscenze acquisite durante la fase d’aula del Master, si è conclusa con la pubblicazione di un DVD e di un libro “Territorio della banca Don rizzo” con lo scopo di mettere in evidenza i di-versi elementi informativi e qualitativi che con-traddistinguono la Provincia di Trapani e quella di Palermo.

Pubblicazione di unrapporto sull’analisisocio-economica delterritorio in cui operaLa Banca Don Rizzo

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Il Centro Studi Don Rizzo

Nel programma dell’anno 2009 del Centro Studi è stato inserito il progetto “Laboratorio di gior-nalismo”, destinato agli studenti del quarto anno degli Istituti Superiori del Comune di Alcamo.

Le attività di laboratorio hanno avuto luogo, in orario extrascolastico, presso i locali del Centro in Via Manzoni n. 15, secondo un calendario condiviso con i dirigenti delle scuole nel periodo compreso tra febbraio e marzo 2009.

Il laboratorio si è composto di due distinte fasi, una teorica con approfondimenti sui temi storici, giurisprudenziali, didattici e linguistici tipici del giornalismo, e l’altra pratica, in cui i partecipan-ti guidati da un tutor hanno “scritto” un articolo su un tema “condiviso” dal gruppo o scelto dal singolo.

All’iniziativa ha partecipato un gruppo di lavoro costituito da 20 studenti, che si è potuto avvale-re degli insegnamenti e della supervisione di più giornalisti professionisti iscritti all’albo.

Il corso di “Laboratorio di giornalismo”

Il Centro Studi “Don Rizzo”, coerente alle finalità statutarie dello stesso, nell’intento di promuove-re e valorizzare gli uomini illustri di Alcamo, che si sono distinti nelle varie discipline, ha voluto organizzare un convegno per portare all’atten-zione degli studiosi e degli alcamesi, la nobilis-sima figura del prof. Girolamo Caruso. Il Profes-sore si è caratterizzato nell’arco della sua vita per essere stato un insigne agronomo che tanto si è prodigato per il rilancio e il rinnovamento dell’agricoltura e dei suoi prodotti sia in Sicilia che in Italia, vantando più di 193 pubblicazioni scientifiche.

Il Convegno è stato realizzato sabato 4 aprile 2009, presso il Centro Congressi Marconi di Al-camo, con la partecipazione dei seguenti rela-tori: prof. Roberto Calia, Storico direttore della biblioteca di Alcamo; prof. Romano Paolo Cop-pini, direttore del Dipartimento di Scienze della Politica, Università di Pisa; prof. Alessandro Ma-soni, vice preside della Facoltà di Agraria; prof. Rossano Massai, direttore del Dipartimento di

Agronomia e Gestione dell’Agro sistema; Mo-deratore: dott. Ernesto Di Lorenzo, giornalista; Sono intervenuti: prof. Giuseppe Giordano, preside della Facoltà di Agraria di Palermo; prof.ssa Vincenza Romano, preside dell’I.T.C. di Al-camo “Girolamo Caru-so”; prof. Gaspare Leo, preside dell’I.P.A.A., di Alcamo.

Conoscere e valorizzare gli uomini illustri di AlcamoGirolamo Caruso

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Il Centro Studi Don Rizzo

Il Centro Studi Don Rizzo, nell’ambito delle at-tività culturali programmate per l’anno 2009, ha inserito fra l’altro il Progetto “Tutti all’Ope-ra” che prevede l’abbonamento di diversi po-sti per gli studenti degli Istituti superiori, negli spettacoli del TURNO S2 SPECIALE SCUOLE più qualche prova generale o antigenerale di opere che il Teatro Massimo mette a disposizione della clientela.

L’interesse mostrato dai ragazzi verso le opere a cui hanno già assistito durante il 2008 e la loro dedizione nel seguire le rappresentazioni, merito anche delle insegnanti che hanno curato la loro preparazione all’ascolto, hanno determinato nel

Il progetto Tutti all’Opera

Consiglio del Centro Studi, la volontà di prose-guire anche per l’anno 2009 con il Progetto “Tutti all’Opera”, in collaborazione con gli Amici della Musica e con il Teatro Massimo di Palermo.

Il Consiglio direttivo del Centro, di concerto con il Presidente della Banca Don Rizzo ed il Diretto-re Generale, anche per il 2009, ha inoltre volu-to dare agli impiegati della Banca ed ai Soci del CRAL l’opportunità di assistere alla prova gene-rale dell’Opera “Rigoletto” di Giuseppe Verdi.

Il programma per la stagione 2009 Opere e Bal-letti indirizzato alle scuole è stato il seguente:

• Die tote Stadt 22, di Erich Wolfgang Korngold, in data 22 aprile ore 18,30;

• Romeo e Giulietta di Sergej Proko’ev, in data 16 maggio ore 16,00;

• Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in data 23 settembre ore 18,30;

• Rigoletto di Giuseppe Verdi, in data 25 no-vembre ore 18,30;

• La bella addormentata di Petr Il’ic Cajkovskij, in data 18 dicembre ore 16,00.

Al fine di incentivare lo spirito critico ed artistico degli studenti, il Centro Studi ha inoltre proposto ai docenti responsabili per ogni Istituto del Pro-getto “Tutti all’Opera” di raccogliere, fra i ragazzi che hanno partecipato, un commento scritto con successiva premiazione del migliore.

Il Centro Studi, in collaborazione con la Banca Don Rizzo, ha organizzato in data 16 maggio 2009, presso la Sala Assemblea della Banca, una Tavola Rotonda per la presentazione dell’ultimo libro del professor Alessandro Hoffmann, “Il mo-dello delle politiche agricole”.

La discussione della Tavola Rotonda sulla pre-sentazione del libro, si è sviluppata intorno al tema “il Territorio protagonista: L’agro di Alcamo e lo sviluppo rurale”. Il Centro Studi ha infatti, fra le sue finalità, quello di porre una particolare attenzione allo sviluppo del territorio ove opera la Banca Don Rizzo, che con l’accesso al credito delle imprese, favorisce, come banca locale, la crescita e lo sviluppo del territorio stesso.

Convegno“Il territorio protagonista: l’agro di Alcamo e lo sviluppo rurale

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Il sistema “a rete” del Credito Cooperativo

La Banca Don Rizzo fa parte del sistema “a rete” del Credito Cooperativo Italiano, una realtà costi-tuita da 426 BCC e Casse Rurali1 (pari al 53,4% per cento del totale delle banche operanti in Italia) che operano sul territorio nazionale attra-verso 4.192 sportelli (pari al 12,3 per cento del sistema bancario), distribuiti in 98 provincie e 2.647 comuni.

Una rete che nel 72,23% dei casi le BCC hanno un solo sportello nei Comuni di insediamento e che nel 20,74% dei Comuni in cui operano (549 Comuni) sono l’unica presenza bancaria, mentre nel 19,49% dei casi (516 Comuni) hanno un solo concorrente.

Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

La presentazione del libro “Bambini…l’altra faccia del mondo”

gli interpreti più veri e spontanei, diventando in tal modo paradigmi di un mondo semplice e vul-nerabile che rivendica i diritti umani e sollecita tutele all’identità tecnica.

La presentazione del libro di Melo Minnella, realizzata il 16 dicembre 2009 presso il Centro Congressi Marconi, dal Centro Studi in collabo-razione con la Banca e Unitre, è l’omaggio di un grande fotoreporter al candore, alla fantasia, alla dignità dei bambini del mondo. Dallo Yemen alla Cina, dall’India alla Birmania, dal Marocco al Mes-sico, dall’Armenia al Lagos, partendo dalla Sicilia. Il libro racconta del lungo viaggio per esplorare il patrimonio di diversità culturali di cui i bambi-ni, nel gioco, nello studio, nella religione, sono

Il Centro Studi Don Rizzo

QUOTE DI MERCATO

N. PERIODO DI RIFERIMENTO

BCC/CRSportelliComuni di presenzaComuni con unica presenza bancariaProvince di presenzaSoci (+7,2%)Impieghi (+6,3%)Raccolta diretta (+7,7%)Patrimonio totale (+6,1%)Tier1 ratio

4264.1922.647549

98993.048125,6 mld147,4 mld18,6 mld14,2%

53,4%12,3%

Sett. 2009Sett. 2009Sett. 2009Sett. 2009

Sett. 2009Sett. 2009Dic. 2009Dic. 2009Dic. 2009Sett. 2009

1 Dati al 30 settembre 2009.88

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Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

Il numero dei soci delle BCC era pari a settembre 2009 a 993 mila unità, con un incremento an-nuo del 7,2 per cento.

Nel corso del 2009 si è assistito ad un forte svi-luppo dell’attività di intermediazione svolta dal-le BCC-CR, soprattutto con riguardo alla funzione di finanziamento.

Gli impieghi economici delle BCC ammontavano a dicembre 2009 a 125,6 miliardi di euro, con un tasso di crescita annua del 6,3 per cento, supe-riore di quello registrato per il sistema bancario complessivo.

Con riferimento alle poste del passivo, la raccol-ta complessiva delle BCC si è sviluppata negli ultimi dodici mesi ad un tasso significativo, pres-soché in linea con la media rilevata nel sistema bancario se escludiamo le emissioni obbligazio-narie che, nelle altre banche, sono state in gran parte riacquistate da altri istituti di credito.

L’aggregato “raccolta diretta” era pari alla fine di dicembre 2009 a 147,4 miliardi di euro (+7,7%).

Con riguardo, infine, alla posizione patrimoniale delle banche della categoria, l’aggregato “capi-tale e riserve” ammonta a dicembre 2009 a 18,6 miliardi di euro, con un incremento del 6,1% su base d’anno. Il tier1 ratio delle BCC è pari a settembre 2009 al 14,2%, mentre il coefficiente di solvibilità è pari al 14,9%. A settembre 2009 il tier1 ratio ed il coefficiente di solvibilità dei 5 maggiori gruppi bancari italiani erano pari, ri-spettivamente, al 7,9% ed all’11,5%.

In particolare, il Credito Cooperativo si configura come:

• una rete di valori

• una rete di strategia

• una rete di cultura

• una rete di comunicazione

• una rete operativa

• una rete internazionale.

Attraverso questa rete, il localismo delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali trova una sintesi più alta e in grado di competere a tutti i livelli.

Il movimento del Credito Cooperativo

Ogni Banca di Credito Cooperativo è inserita nel sistema del Credito Cooperativo nelle sue diver-se articolazioni di rappresentanza associativa (regionale e nazionale) e si avvale dei servizi e dei prodotti delle società specializzate del grup-po.La Banca Don Rizzo è, pertanto, supportata dalla Federazioni Siciliana e dalla Federazione Nazio-nale (Federcasse) che svolgono le funzioni di coordinamento, di orientamento, di assistenza tecnica e di consulenza.La relazione tra le banche associate ed il siste-ma si fonda sul principio di sussidiarietà, che permette alle strutture nazionali e regionali di svolgere alcune funzioni in modo più efficiente

rispetto alla singola BCC, e su quello di solida-rietà, di cooperazione e di mutualità che implica collaborazione e sostegno nel rapporto che lega le BCC tra loro.La Banca di Credito Cooperativo è differente “per norma”, infatti il Testo Unico Bancario del 1993 e le disposizioni di vigilanza della Banca d’Italia, danno una disciplina specifica riguardo ad alcuni aspetti fondamentali quali: • l’operatività con i soci, • la competenza territoriale, • la distribuzione degli utili.

I “MARCATORI DI DIFFERENZA” DELLA BCC

NORMATIVI ORGANIZZATIVIGENETICO-VALORIALI STRATEGICI• Costituzione art. 45

(art. 117-118)

• Legge sulla cooperazione

• Testo Unico Bancario

• Fondo Garanzia Depositanti

• Revisione cooperativa

• Diritto societario

• Basilea 2

• Regolamento e direttiva UE

• Mutualismo-reciprocità (società di persone)

• Piattaforma valoriale

• Solidarietà personale

• Vantaggio e non dividendo

• Strumento riscatto e sviluppo

• Funzione educativa

• Essere e fare la banca locale

• Autonomia (auto-governo, …)

• Partecipazione diffusa (democrazia)

• Sostenibilità intergenerazionale

• Solidarietà intercooperativa

• Al servizio dell’economia reale

• Al servizio del “capitalismo di territorio”

• Banca di comunità

• Relazioni di clientela strette e stabili

• Appartenenza ad una “rete”

• Flessibilità

• Prossimità fisica e relazionale

• Conoscenza economia locale

• Stile di governo- metodi di gestione

• Fondi di Garanzia

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Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

Complessivamente la Banca ha investito 4,4 mi-lioni di euro nel capitale di Organismi di Cate-goria del Credito Cooperativo e di Società o Enti comunque strumentali allo sviluppo dell’attività bancaria.

Società del Sistema del Credito Cooperativo e prodotti e servizi utilizzati

Assimoco – MocraAureo GestioniBanca AgrileasingBCC Gestione CreditiBCC SecurisBCC ServiziBCC VitaCedecraCiscraCSD Federazione Nazionale delle BCCFederazione Siciliana delle BCCIccrea BancaPhoenix Informatica BancariaS&F – Sviluppo e Formazione

Prodotti assicurativiFondi Comuni d’Investimento e Fondi PensioniLeasing, factoring e finanza straordinaria Recupero creditiCartolarizzazione sofferenzeGestione centralinoPolizze assicurativeServizi di rete interbancaria e di elaborazioneProdotti pubblicitari e modulisticaServizi direzionali e di elaborazioneOrganismo nazionale di categoriaOrganismo regionale di categoriaServizi centralizzatiSoftware e servizi di elaborazioneConsulenza e formazione

SOCIETÀ PRODOTTI/SERVIZI

Inoltre, il Presidente della Banca è Vice Presiden-te e componente del Consiglio di Amministra-zione della Federazione Siciliana delle Banche di Credito Cooperativo e consigliere del MOCRA S.r.l..

A sostegno delle iniziative volte a sostenere e sviluppare le risorse locali, la Banca ha acquisito le seguenti partecipazioni:

La partecipazione alla gestione e allo sviluppo

SOCIETÀ PRODOTTI/SERVIZI

Sviluppo del Golfo - Società Consortile a rl

Monreale s.r.l.

Soggetto Responsabile del Patto Territoriale dell’Area del Golfo di Castellammare

Soggetto Responsabile del Programma di Iniziativa Comunitaria Leader+ denominato “Terre Normanne”

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I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce, e che derivano dalla sua identità, sono delineati in tre documenti principali:

- il fondamento è l’articolo 2 dello Statuto;

- la Carta dei Valori ne è una declinazione;

- la Carta della Coesione è la sintesi dello stile della mutualità nelle relazioni interne al sistema BCC.

Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

L’articolo 2 dello Statuto della Banca di Credito Cooperativo (Cassa Rurale)

le” a cui appartiene. Attribuisce inoltre alla Banca il compito di promuovere lo sviluppo della coo-perazione e della coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio.

“Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira (ai principi dell’insegnamento

sociale cristiano e) ai principi cooperativi della mutualità senza fini di specula-

zione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comuni-

tà locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento

delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo

sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza non-

ché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel

quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la

scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con

la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate

di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci”

L’articolo 2 dello Statuto afferma, pertanto, che la BCC persegue innanzitutto obiettivi di utilità sociale, che si concretizzano nella funzione di “promuovere il miglioramento delle condizioni morali e culturali dei soci e della comunità loca-

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Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

La Carta dei Valori del Credito Cooperativo

La Carta dei Valori è il “patto” che lega il Credi-to Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della Banca nei confronti del suo pub-blico: Soci, Clienti e Collaboratori.

1. Primato e centralità della persona

Il Credito Cooperativo ispira la propria attività al-l’attenzione e alla promozione della persona.

Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le perso-ne.

Il Credito Cooperativo investe sul capitale uma-no – costituito dai Soci, dai Clienti e dai Collabo-ratori – per valorizzarlo stabilmente.

2. L’impegno L’impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti.

Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia.

Lo stile di servizio, la buona conoscenza del ter-ritorio, l’eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l’approccio solidale, la cura della profes-sionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Coopera-tivo e per chi vi presta la propria attività profes-sionale.

3. Autonomia L’autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fe-condo solo se coordinato, collegato e integrato nel “sistema” del Credito Cooperativo.

4. Promozione della partecipazione

Il Credito Cooperativo promuove la partecipa-zione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa.

Il Credito Cooperativo favorisce la partecipa-zione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l’accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità.

5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L’unione delle forze, il lavoro di gruppo, la con-divisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l’autonomia e migliorarne il ser-vizio a soci e clienti.

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Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

6. Utilità, servizio e benefici

Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro.

Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del terri-torio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo.

Esso è altresì testimonianza di capacità impren-ditoriale e misura dell’efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l’autofi-nanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa.

Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve – in mi-sura almeno pari a quella indicata dalla legge – e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci.

Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fonda-tori e nell’interesse delle generazioni future.

I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all’attività finanziaria singolarmen-te svolta con la propria banca cooperativa.

7. Promozione dello sviluppo locale

Il Credito Cooperativo è legato alla comunità lo-cale che lo esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo.

Attraverso la propria attività creditizia e median-te la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della co-munità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un’at-tività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell’eco-nomia civile.

8. Formazione permanente

Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali.

9. Soci I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, pro-muovendone lo spirito e l’adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di con-trollo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale.

Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sul-l’onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l’altruismo.

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Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

10. Amministratori Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare va-lore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente.

11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impe-gnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimen-to della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e so-ciali della banca per la quale lavorano.

Riva del Garda, dicembre 1999

La Carta della Coesione del Credito Cooperativo

La Carta della Coesione inserisce la BCC nel si-stema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di “rete”.

Il Credito Cooperativo costituisce una risorsa in-sostituibile per le comunità locali e il migliora-mento costante delle forme in cui si esprime la mutualità di rete deve ispirarsi a principi che ga-rantiscano lo sviluppo nella continuità, la fedeltà nell’innovazione, la coerenza nella modernità.

1. Principio di autonomia L’autonomia della singola Banca di Credito Coo-perativo - Cassa Rurale è uno dei principi fonda-mentali del Movimento del Credito Cooperativo. L’autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell’ambito del “sistema”del Credi-to Cooperativo. Tutti i soggetti del “sistema” pro-pongono e gestiscono le proprie iniziative nel ri-spetto dell’autonomia della singola cooperativa. L’autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l’interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria so-stanziale autonomia imprenditoriale impegnan-dosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il “sistema” considera un valore prezioso l’esisten-za del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività.

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Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

2. Principio di cooperazione

La cooperazione tra banche cooperative mutua-listiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per con-servarne l’autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il “sistema” del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili.

3. Principio di mutualità

La “mutualità” di sistema è condizione per realiz-zare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collabora-tivi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territo-rio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo).

4. Principio di solidarietà

La solidarietà all’interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movi-mento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l’operatività e lo sviluppo durevo-le delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell’intero “sistema” del quale essa fa par-te. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l’elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l’aiuto vicendevole nei casi di necessità.

5. Principio di legame col territorio

La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favoren-do la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio)2.

6. Principio di unità L’unità del “sistema” rappresenta un bene ir-rinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarie-tà delle scelte.

7. Principio di democrazia

Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all’interno delle strutture di natura as-sociativa – consortile che nel tempo esse si sono date e si danno.

8. Principio di sussidiarietà

Il “sistema” del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni di-stinte ma tra loro complementari3.

2 Definizione di sistema a rete varata in occasione del 12°Convegno Nazionale del Credito Cooperativo, Riva del Garda 1999.

3 Il valore aggiunto globale lordo stimato è la somma fra il valore aggiunto globale 102

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Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interesse

9. Principio di efficienza Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno esse-re caratterizzate da efficienza. L’efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria.Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno esse-re caratterizzate da efficienza. L’efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria.

10. Principio di trasparenza e reciprocità

Le iniziative e le relazioni all’interno del “siste-ma” del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Tra-sparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l’accessibilità e la circolazio-ne delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle atti-vità comuni, nella consapevolezza della respon-sabilità congiunta e nella prospettiva di un mu-tuo beneficio.

Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interessi

Parma, dicembre 2005

Il sistema“a rete” del Credito Cooperativo

La Banca ha creato valore a favore dei diversi portatori di interessi, contribuendo alla crescita dei Soci, dei Clienti, dei Collaboratori e allo svi-luppo del territorio.

Tutto questo ha una rappresentazione sistemati-ca attraverso la contabilità sociale, ovvero l’ana-lisi del conto economico riclassificato secondo la logica del valore aggiunto.

Il valore aggiunto emerge come differenza tra il valore della produzione e il costo della produ-zione, ovvero gli oneri sostenuti per realizzare la produzione stessa.

Il valore aggiunto caratteristico lordo prodotto dalla Banca nel 2009 è stato di euro 14.498.011, con un decremento del -8,00% rispetto al 2008.

Il conto economico ne evidenzia la formazione.

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Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interessi

Stima vantaggio per il Socio-Cliente

Procedimento:

1) determinazione della raccolta e degli impie-ghi a non Soci;

2) determinazione interessi attivi ed interessi passivi a Soci:

a) interessi attivi da Soci = impieghi a Soci x tasso degli impieghi a Soci

b) interessi passivi a Soci = raccolta da Soci x tasso della raccolta da Soci

c) margine d’interesse verso Soci = interessi attivi da Soci – interessi passivi a Soci

3) determinazione dei tassi di interesse su im-pieghi e su raccolta a non Soci:

a) tasso di interesse attivo stimato a non Soci = (interessi attivi totali – interessi attivi verso Soci) / impieghi a non Soci

b) tasso di interesse passivo stimato a non Soci = (interessi passivi totali – interessi passivi verso Soci) / raccolta da non Soci

4) determinazione interessi attivi e passivi totali stimati = raccolta e impieghi totali x tassi sti-mati verso non Soci:

a) determinazione del margine d’interesse to-tale stimato

5) determinazione interessi attivi e passivi verso Soci stimati = raccolta e impieghi verso Soci x tassi stimati verso non Soci:

a) determinazione del margine d’interesse verso Soci stimato

6) valore per il Socio-cliente = margine di inte-resse verso Soci stimato – margine di interesse verso Soci effettivo.

La ripartizione del valore aggiunto tra i portatori di interesse

La ripartizione del valore aggiunto rispecchia la peculiare natura della Banca.

In particolare essa è fortemente condizionata dalla specifica normativa riguardante le BCC, soprattutto per quanto riguarda l’obbligo di de-stinazione degli utili a riserva, le forti limitazioni alla distribuzione degli utili ai Soci e la destina-zione del 3% degli utili al Fondo per la promo-zione e lo sviluppo della cooperazione.

Merita ancora sottolineare:

• che nel Credito Cooperativo il valore per il so-cio non è misurato tanto dal dividendo ma da altri vantaggi di carattere economico e soprat-tutto meta-economico a lui riservati;

• che il patrimonio alimentato dalle riserve ha nelle BCC un valore peculiare, vista l’indispo-nibilità dello stesso per i singoli e la sua fina-lizzazione, in questo senso, per le generazioni future e per la Comunità locale.

Per calcolare la ripartizione del valore aggiunto è necessario determinare gli stakeholders (porta-tori di interessi) che sono:

• Soci

• Collaboratori

• Collettività nazionale

• Comunità locale

• Patrimonio per lo sviluppo locale

• Sistema cooperativo

• Sistema impresa

Le modalità di ripartizione sono le seguenti:

• SOCI: vantaggio per i Soci Clienti (determinato come precedentemente specificato);

• COLLABORATORI: costo del lavoro dipendente, calcolando oneri diretti ed indiretti, secondo quanto riportato nel conto economico;

• COLLETTIVITA’ NAZIONALE: imposte sul reddi-to dell’esercizio + oneri e proventi derivanti dalla fiscalità differita + altre imposte e tasse di carattere non locale;

• COMUNITA’ LOCALE: elargizioni, sia a carico del Fondo beneficenza e mutualità sia del Conto Economico + imposte di carattere locale, es. ICI;

• PATRIMONIO PER LO SVILUPPO LOCALE: desti-nazione alle riserve patrimoniali;

• SISTEMA COOPERATIVO: destinazione del 3% dell’utile al Fondo per la Promozione e lo Svi-luppo della Cooperazione + interventi a favo-re del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo;

• SISTEMA IMPRESA: rettifiche/riprese di valore su immobilizzazioni.

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Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interessi

Nell’anno 2009 la Banca ha prodotto un va-lore aggiunto globale lordo stimato di euro 16.235.267, idealmente ripartito fra i portatori di interessi verso la BCC.

Per quanto riguarda i Soci, il valore creato è mi-surato da vantaggi sia di tipo economico che di tipo meta-economico. Per tale ragione si sono ricercate altre forme di quantificazione dello scambio mutualistico che hanno consentito l’in-dividuazione di un vantaggio per il socio cliente, ossia per un socio attivo che depositi e/o chieda finanziamenti alla BCC, pari al 10,70% del valo-re aggiunto globale lordo stimato (VaGLS)4.

Il valore creato per i Collaboratori è del 51,93% del valore aggiunto globale lordo stimato, com-misurato in base alle retribuzioni, agli oneri so-ciali ed agli oneri indiretti.

Il valore creato per la Comunità locale è del

1,86% e comprende non solo le elargizioni e la destinazione a fini di beneficenza di parte degli utili, ma anche le imposte ed i tributi di carattere locale.

Il valore creato per la Collettività è del 12,30%, misurato in base alle imposte, tasse e agli altri oneri aziendali di carattere fiscale sul reddito.

La quota di Patrimonio per lo sviluppo, che rap-presenta il valore dell’impresa a garanzia della stabilità per tutti i portatori di interesse, è del 18,65%; esso rispecchia le politiche di accan-tonamento a riserva, obbligatorie e/o volontarie, della Banca. Si ricorda che le banche di credito cooperativo hanno l’obbligo di accantonare a ri-serva almeno il 70% dell’utile di esercizio.

Per il Sistema Cooperativo la Banca ha erogato € 104.907, pari allo 0,65% del valore aggiun-to globale lordo stimato. La normativa obbliga,

Prospetto di riparto del valore aggiunto lordo stimato (in unità di euro)

infatti, le BCC alla erogazione ad un fondo per la promozione e il sostegno della cooperazione (Fondo sviluppo costituito presso la Confede-razione Cooperative Italiane) del 3% degli utili annuali, per il 2009 pari a € 96.737. La Banca, aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, nel corso dell’anno ha erogato € 8.170 a sostegno di BCC in crisi.

La quota per il Sistema Impresa, relativa agli ammortamenti di immobilizzazioni materiali ed immateriali, è pari al 3,30%.

Ripartizione per valore aggiunto

4 Il valore aggiunto globale lordo stimato è la somma fra il valore aggiunto globale lordo effettivo ed un valore determinato come differenziale fra il margine d’interesse effettivo proveniente dall’attività con i soci e il margine d’interesse stimato verso soci, sotto l’ipotesi che non vi sia differenziazione fra i tassi applicati ai soci e ai non soci; si configura, in sostanza, come un risparmio per il socio cliente.

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