bollettino 808

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anno 22 Unità Pastorale della Val Liona Domenica 19 ottobre 2014 XXIX del Tempo Ordinario Giornata missionaria mondiale numero (808) Ufficio dell’Unità Pastorale a SPIAZZO Orario: mercoledì 15.30-19.00 giovedì e venerdì 9.30-12.00 archivio al mercoledì - prenotazione stanze al giovedì Telefono fisso 0444/889557 Cell. Parrocchia 347 3327097 e-mail: [email protected] www.upvalliona.joomlafree.it Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio Vangelo di Matteo 22, 15-21 Dal libro del profeta Isaìa (45, 1.4-6) Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca. Io sono il Signore e non c’è alcun altro, fuori di me non c’è dio; ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci, perché sappiano dall’oriente e dall’occidente che non c’è nulla fuori di me. Io sono il Signore, non ce n’è altri». Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (1, 1-5b) Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace. Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione. Questa domenica vorrei proporvi le letture del profeta Isaia e dell’apostolo Paolo. Esse mi aiutano a riflettere con voi come Dio ‘ci prende’ per realizzare il suo disegno di salvezza e diventarne consapevoli. Ciro, eletto del Signore, diventa strumento di salvezza e di liberazione per il popolo ebreo. Sembra lui mi protagonista, ma guardando con attenzione il primo versetto, ci rendiamo conto che è sempre Dio l’attore principale (“io l’ho preso, per abbattere…per sciogliere…per aprire…”) dovremmo diventare più consapevoli che è Dio che ci prende per realizzare ciò che corrisponde al suo disegno di salvezza. Siamo anche noi degli eletti. Ma ne siamo consapevoli? S.Paolo ringrazia il Signore per l’atteggiamento dei suoi fedeli che hanno messo a frutto i doni della grazia e della pace. Il motivo di ringraziamento è la vivacità della vita spirituale caratterizzata da una vita operosa, da una carità che costa fatica, da una speranza ferma. Paolo ci invita a porci alcune domande: * La mia FEDE è operosa? Cosa faccio perché essa cresca e maturi? Cosa faccio per difenderla, per testimoniarla? Approfitto delle occasioni che la liturgia quotidianamente mi offre e di proposte per la comunità? * La mia CARITÀ è soggetta al variare delle emozioni, è costante anche quando costa fatica? Mi presto volentieri a collaborare, oppure attendo di essere richiesto per offrire il mio aiuto materiale e morale a chi si trova in necessità, sia singolo, che famiglia, che comunità? * La mia SPERANZA è ferma? Sono consapevole della méta che mi attende, desideroso di camminare sulla via che ci conduce a Dio, superando le difficoltà che incontro sulla strada? Concludo con le parole del Vangelo: “rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”

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anno

22 Unità Pastorale della Val Liona

Domenica 19 ottobre 2014 XXIX del Tempo Ordinario Giornata missionaria mondiale

numero

(808)

Ufficio dell’Unità Pastorale a SPIAZZO Orario: mercoledì 15.30-19.00 giovedì e venerdì 9.30-12.00

archivio al mercoledì - prenotazione stanze al giovedì

Telefono fisso 0444/889557 Cell. Parrocchia 347 3327097

e-mail: [email protected] www.upvalliona.joomlafree.it

Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio

Vangelo di Matteo 22, 15-21

Dal libro del profeta Isaìa (45, 1.4-6)

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni,

per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone

rimarrà chiuso.

Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo,

sebbene tu non mi conosca.

Io sono il Signore e non c’è alcun altro, fuori di me non c’è dio; ti renderò pronto all’azione, anche se tu

non mi conosci, perché sappiano dall’oriente e dall’occidente che non c’è nulla fuori di me.

Io sono il Signore, non ce n’è altri».

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (1, 1-5b)

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a

voi, grazia e pace.

Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente

presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel

Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete

stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma

anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.

Questa domenica vorrei proporvi le letture del profeta Isaia e dell’apostolo Paolo. Esse mi aiutano a riflettere con voi come Dio ‘ci prende’ per realizzare il suo disegno di salvezza e diventarne consapevoli. Ciro, eletto del Signore, diventa strumento di salvezza e di liberazione per il popolo ebreo. Sembra lui mi protagonista, ma guardando con attenzione il primo versetto, ci rendiamo conto che è sempre Dio l’attore principale (“io l’ho preso, per abbattere…per sciogliere…per aprire…”) dovremmo diventare più consapevoli che è Dio che ci prende per realizzare ciò che corrisponde al suo disegno di salvezza. Siamo anche noi degli eletti. Ma ne siamo consapevoli? S.Paolo ringrazia il Signore per l’atteggiamento dei suoi fedeli che hanno messo a frutto i doni della grazia e della pace. Il motivo di ringraziamento è la vivacità della vita spirituale caratterizzata da una vita operosa, da una carità che costa fatica, da una speranza ferma. Paolo ci invita a porci alcune domande: * La mia FEDE è operosa? Cosa faccio perché essa cresca e maturi? Cosa faccio per difenderla, per testimoniarla? Approfitto delle occasioni che la liturgia quotidianamente mi offre e di proposte per la comunità? * La mia CARITÀ è soggetta al variare delle emozioni, è costante anche quando costa fatica? Mi presto volentieri a collaborare, oppure attendo di essere richiesto per offrire il mio aiuto materiale e morale a chi si trova in necessità, sia singolo, che famiglia, che comunità? * La mia SPERANZA è ferma? Sono consapevole della méta che mi attende, desideroso di camminare sulla via che ci conduce a Dio, superando le difficoltà che incontro sulla strada? Concludo con le parole del Vangelo: “rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”

MESSE dal 19 al 26 ottobre

DOMENICA 19 ottobre Is 45,1.4-6; 1Ts 1,1-5b; Mt 22,15-21 Giornata missionaria mondiale

9.00 CAMPOLONGO con gli animatori

10.30 GRANCONA

Quarta settimana del mese missionario: CARITÀ “da questo tutti sapranno che siete miei discepoli. se avete amore gli uni gli altri” (Gv 13,35)

LUNEDI’ 20 VILLA ore 19.00 – S.Bertilla Boscardin

- Spolaor Gemma, Guglielmo e Elena

MARTEDI’ 21 CAMPOLONGO ore 7.30 (mattino) – Ss. Gaspare e Giuseppe

- Capparotto Maria – fam. Piccoli – ann. Priante Agnese – ann. Belluzzo Giuseppe e Maria –

- Lovato Maria in Cantarella e Paola

MERCOLEDI’ 22 GRANCONA ore 19.00 – S.Giovanni Paolo II, papa

- 30° Peotta Giorgio – 30° Bertoldo Pierina, Toniolo Pietro e Silvano – ann. Covolo Francesco –

- ann. Zerbato Luigi – ann. Zanellato Ruggero – def. Spoladore Mario – ann. Targon Gelmino – -

- ann. Montorio Vittorio – Baldovin Gemma – Galvan Antonella (per compleanno)

GIOVEDI’ 23 SPIAZZO ore 19.00 – S.Giovanni da Capestrano

- ann. Cogo Manuel – Giuriolo Angelo e Cervellin Lisa

VENERDI’ 24 S.GERMANO ore 19.00 – S.Antonio Maria Claret, vescovo

- 7° Franceschi Ida Dina ved. Laverda – ann. Brun Palmira e Muraro Virgilio – ann. Basso Alinda

SABATO 25 SPIAZZO ore 19.00 – pre-festiva S. Carlo Gnocchi

Presentazione dei bambini che saranno battezzati nelle prossime settimane

DOMENICA 26 ottobre Es 22,20-26; 1Ts 1,5c-10; Mt 22,34-40

XXX del tempo ordinario

8.30 S.GERMANO

10.30 VILLA del Ferro con la classe 1943

Attenzione alla variazione di orario domenica 26 ottobre a S.Germano ore 8.30

Domenica 19 e 26: tutte le offerte raccolte all’offertorio delle Messe saranno destinate alle Missioni.

Nelle chiese sono a disposizione i cartellini per i defunti. L’offerta (libera) sarà devoluta alle Missioni.

Impegni settimanali della Comunità

Domenica 19 CAMPOLONGO 9.00 partenza uscita animatori “veterani” e per le matricole

Lunedì 20 SPIAZZO

BAGNOLO

20.45

20.30

Prove Schola Val Liona

Pastorale giovanile vicariale

Martedì 21 VILLA

SPIAZZO

20.00

20.30

Recita del S.Rosario (anche giovedì)

Catechiste (tutte)

Mercoledì 22 SPIAZZO

SPIAZZO

20.00

21.00

CPAE di Campolongo

CPAE di Spiazzo

Giovedì 23 SPIAZZO 20.30 CPU in chiesa, aperto a tutti

Venerdì 24 VAL LIONA pom. Visita agli ammalati

Sabato 25 SPIAZZO 17.00 2° incontro famiglie Battesimi e presentazione bambini

Domenica 26 VILLA

GAMBELLARA

10.15

15.30

Coro Aquiloni per animare S.Messa

Incontro con Sr Albatrosa, postulatrice della causa di

santificazione del beato Giovanni Antonio Farina

Battesimi: Sabato 25 ottobre alle ore 17.00 a Spiazzo, secondo incontro

con le famiglie e i padrini dei battezzandi. Presentazione dei bambini alla comunità durante la S.Messa prefestiva delle ore 19.00

Testimoni della Gioia Lettera pastorale alla Diocesi di Vicenza per l’anno 2014 - 2015

(segue…) IMPORTANTE PER GLI ADULTI

Il tema dell’annuncio del Vangelo agli adulti ci lascia esitanti, abituati come siamo a riservare le forze migliori verso i

bambini e i ragazzi dell’età scolare per iniziarli alla vita cristiana. Ora non si tratta di abbandonare l’educazione

cristiana dei fanciulli ma di aggiornare il modo con cui lo facciamo. Siamo chiamati ad aiutare i genitori a superare la

delega alla parrocchia per fare in modo che il primo annuncio avvenga nelle case, in famiglia. Sul modo di farlo

dobbiamo riflettere ancora un po’, ma la parrocchia, in una rinnovata tensione missionaria, deve spostarsi nei luoghi

dove la gente vive. I nuovi orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia Incontriamo Gesù confermano la bontà

della nostra Nota catechistico pastorale e in modo più esaustivo e convincente offrono dei nuovi motivi e indicazioni

pratiche per continuare sulla strada tracciata. Il nuovo Consiglio pastorale diocesano che inizierà a trovarsi il prossimo

novembre potrà considerare le questioni riguardanti i cambiamenti dell’iniziazione cristiana dei fanciulli che sono

emerse nell’affrontare il tema lo scorso anno. Alcune parrocchie coadiuvate dall’ufficio catechistico hanno iniziato a

porre dei cambiamenti a partire dalle indicazioni contenute nella Nota. Altre parrocchie da anni sperimentano una

catechesi famigliare. Mi sembra importante ora invitare le comunità a camminare insieme, soprattutto se già costituite

o nella prospettiva di essere unite in unità pastorale, per superare difformità che rendono difficile un cammino comune

e disorientano le famiglie.

Ogni comunità dunque è chiamata ad interrogarsi se il modo con cui annuncia e fa catechismo permette e realizza

l’incontro con Gesù. Papa Francesco parlando a noi Vescovi riuniti in assemblea lo scorso 19 maggio ha detto: «Non

attardatevi ancora su una pastorale di conservazione - di fatto generica, dispersiva, frammentata e poco influente - per

assumere, invece, una pastorale che faccia perno sull’essenziale, che faccia incontrare Gesù, il Signore».

Nel frattempo vi chiedo di verificare attentamente il modo con cui prepariamo al battesimo le famiglie e pensare a qualche

modalità per continuare a offrire aiuto e competenza a quei genitori che desiderano educare alla fede fin da piccoli i propri

figli. Siamo consci che i cambiamenti costano fatica ma lo facciamo consapevoli della loro necessità e sono convinto che ne

vedremo presto i frutti.

Mi piacerebbe che in questa prospettiva la nostra Chiesa tornasse a dare una particolare attenzione al mondo giovanile: il

“Sinodo dei giovani”, l’indagine “C’è campo”, il testo della pastorale vocazionale “Chiamati dalla vita, chiamati dal

Vangelo”. Non devono restare degli eventi archiviati ma ci ricordano l’ineludibile responsabilità di dare voce, spazio, fiducia

alle giovani generazioni, che tanto ci stanno a cuore ma che spesso rischiamo di lasciare ai margini della vita ecclesiale.

Il Convegno catechistico diocesano che si terrà fra pochi giorni è occasione opportuna aperta a tutti i presbiteri, catechiste e catechisti per conoscere i nuovi itinerari secondo la Nota pastorale Generare alla vita di fede. Una Chiesa popolare ma adulta Non dimentichiamoci di sostenere anche le espressioni popolari della fede: il pellegrinaggio, la visita alle famiglie, la

testimonianza nei luoghi di lavoro, le devozioni e la preghiera semplice e comunitaria come il rosario. La religiosità popolare

rappresenta la dimensione missionaria del popolo di Dio nella sua forma spontanea: permette la testimonianza nei luoghi di

lavoro, nelle istituzioni, nel sociale e più facilmente raggiunge le periferie, siano esse fisiche o esistenziali.

I laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio. Un pensiero pieno di stima e riconoscenza lo rivolgo ai presbiteri che si domanderanno dove e come trovare forze ed energie

per portare avanti una missione così impegnativa. Lo faccio con parole che io stesso ho accolto e ho sentito particolarmente

significative: «Amate con generosa e totale dedizione le persone e le comunità: sono le vostre membra! Ascoltate il gregge.

Affidatevi al suo senso di fede e di Chiesa, che si manifesta anche in tante forme di pietà popolare. Abbiate fiducia che il

popolo santo di Dio ha il polso per individuare le strade giuste. Accompagnate con larghezza la crescita di una

corresponsabilità laicale; riconoscete spazi di pensiero, di progettazione e di azione alle donne e ai giovani». Questo stile

sinodale sia la caratteristica dominante nel funzionamento degli organismi di comunione e partecipazione ecclesiale rinnovati

lo scorso anno pastorale. Il loro buon funzionamento, che vuol dire assumere fin dall’inizio un valido metodo di lavoro, permetterà di tradurre in progettualità pastorale il rinnovamento di cui sentiamo profondamente il bisogno. Ai laici impegnati nelle parrocchie chiedo uno sforzo per passare dalla disponibilità a collaborare con i propri parroci a quella di stare al loro fianco in modo corresponsabile. Non sono necessarie tante competenze teologiche ma un’autentica carità e una genuina spiritualità di comunione. Poi s’impara facendo strada insieme. Come strumento concreto nel prossimo anno pasto-rale saranno proposti incontri nelle zone della Diocesi per far conoscere i gruppi ministeriali e alcuni corsi di formazione per nuovi componenti. Il Gruppo ministeriale è una risorsa che la nostra Diocesi si è data per promuovere la corresponsabilità laicale e la sinodalità

pastorale. Carissimi voglio concludere questo mio dialogo con voi augurando a tutti entusiasmo e passione per la vita, per tutti

gli uomini e le donne, per la nostra amata Chiesa. Invocando sulla nostra Chiesa locale l’intercessione della Vergine Maria e

del beato Giovanni Antonio Farina vi saluto con le parole della preghiera di colletta di questa festa:

Donaci, Signore, i tesori della tua misericordia

e poiché la maternità della Vergine ha segnato l’inizio della nostra salvezza,

la festa della sua Natività ci faccia crescere nell’unità e nella pace.

Il Signore vi benedica. + Beniamino Pizziol, vescovo

OCCHIO ALLA SVEGLIA!!!!

La notte tra sabato 25 e domenica 26 torna l’ora solare: orologi indietro di un’ora!

CONSIGLIO PASTORALE UNITARIO “allargato” Giovedì 23 ottobre, ore 20.30 a Spiazzo, in chiesa

Preghiamo e riflettiamo sul vissuto della comunità e sull’evangelizzazione (catechesi)

Notizie, informazioni, appuntamenti in diocesi

INCONTRI FORMATIVI DEL LUNEDI’: lunedì 20/27 ott. ore 9.15, presso Centro Diocesano di Vicenza ( Borgo S.Lucia, 51). Lettura dell’Evangelii Gaudium poi riflessione.

CORSO DIOCESANO PER CATECHISTE: presso la Chiesa di Laghetto a Vicenza, inizio lunedì 20 ottobre. Info www.vicenza.chiesacattolica.it sez. evangelizzazione catechesi.

PASTORALE GIOVANILE DIOCESANA, martedì 21 ottobre

ASSEMBLEA DEL CLERO, giovedì 23 ore 9.oo in Seminario

“LA SETTIMANA DELLA COMUNITÀ ”: inizio sabato 25 ott. presso la parrocchia di Laghetto(VI) . Prossimi incontri l’ 8 e 22 novembre. Info: Uff. dioc. per evangelizzazione e catechesi.

CARITAS : sabato 25 ottobre dalle 14.30 alle 18. Incontro formativo in ambito teologico-pastorale. Tema: La Chiesa non può né deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia. Presso Teatro Seminario (VI).

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Preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose

Signore Gesù, tu semini a piene mani nella tua Chiesa

i germi della vocazione al sacerdozio e alla vita religiosa.

Manda il tuo Spirito di sapienza e di fortezza perché molti rispondano

con generosità alla tua chiamata. Vergine Maria, madre della Chiesa

accompagna e sostieni quanti desiderano seguire più da vicino

il tuo figlio Gesù. Amen

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NOTIZIE DALLA COMUNITÀ CIVILE

IL CORSO DI NUOTO di ottobre/dicembre non partirà a causa del mancato raggiungimento del numero minimo

GINNASTICA DOLCE ogni lunedì e mercoledì mattina ore 8.50/9.50 presso la palestra dell’Ist. Comprensivo di

Grancona. Info Daniela 348.7017777

CINEFORUM a SAN GERMANO, giovedì 23 ottobre ore 20.30 film “Still Life” presso la sala della Comunità.

ECOCENTRO di S. Germano : da ottobre per accedere all’eco-centro è obbligatorio

presentare la “tessera sanitaria”.