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B OLLETTINO S OCIETÀ I TALIANA di S TORIA della S CIENZA APRILE 2019 0

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Bollettino Società italiana di Storia della Scienza

APRILE 2019Nº 0

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Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

redazione

Ilaria Ampollini (Università di Trento), Andrea Candela (Università dell’Insubria); Francesco Paolo de Ceglia (Università di Bari).

PRESIDENTE SISSEzio Vaccari (Università dell’Insubria)

VICE-PRESIDENTEMaria Conforti (Sapienza, Università di Roma)

SEGRETARIO TESORIEREAndrea Candela (Università dell’Insubria)

CONSIGLIO DIRETTIVO SISSIlaria Ampollini (Università di Trento), Monica Azzolini (Università di Bologna), Marco Bresadola (Università di Ferrara), Elena Canadelli (Università di Padova), Andrea Candela (Università dell’Insubria), Maria Conforti (Sapienza, Università di Roma), Francesco Paolo de Ceglia (Università di Bari), Lucio Fregonese (Università di Pavia), Sandra Linguerri (Università di Bologna), EriKa Luciano (Università di Torino), Matteo Martelli (Università di Bologna), Luigi Traetta (Università di Foggia).

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Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

Un SalUto dal PreSidente

Cari Soci della SISS,con la pubblicazione di questo numero

zero del Bollettino della Società Italiana di Storia della Scienza, inizia un nuovo per-corso di informazione, comunicazione e condivisione che intende coinvolgere non solo la comunità italiana degli storici del-la scienza, ma anche tutti coloro che si in-teressano al fascino interdisciplinare dello studio dello sviluppo storico delle scienze e delle tecniche. Riteniamo che l’adozione di un Bollettino periodico - uno strumento che ha spesso accompagnato la storia di molte associazioni culturali e società scientifiche - possa rappresentare ancora oggi una ti-pologia agile ed efficace per raccogliere e comunicare informazioni, idee e proposte. Il Bollettino si affiancherà al nuovo sito web della Società, di prossima attivazione, con l’intenzione di costituire uno spazio infor-mativo aggiornato, aperto al confronto e alla condivisione, ma anche alla crescita della nostra disciplina nei suoi molteplici aspetti, incluse le potenziali ricadute nella società per una maggiore e più consape-vole comprensione del ruolo delle scienze e delle tecnologie contemporanee. Il nu-mero zero è, per sua stessa definizione, una proposta ancora ‘sperimentale’: quindi auspichiamo che la struttura qui presentata possa essere ampliata e migliorata soprat-tutto grazie ai vostri commenti, osservazi-oni e suggerimenti. Permettetemi infine di rivolgere un doveroso ringraziamento e un caloroso apprezzamento per il lavoro svol-to dalla redazione del Bollettino, che ha ac-cettato con entusiasmo di affrontare questo impegno e si sta impegnando con grande energia per la sua crescita futura.Un cordialissimo saluto… e buona lettura!

Ezio VaccariPresidente della Società Italiana di

Storia della Scienza (SISS)

BUSSole

Storia della Scienza e Storia della medicina in italia

di Maria Conforti (Sapienza, Università di Roma)

La storia della medicina, e ancor più il coin-volgimento dei medici in imprese intellettua-li di tipo storico, ha in Italia una tradizione di lunghissima durata. Come ha brillantemente dimostrato Nancy Siraisi, i medici del Rinasci-mento furono fra i primi dotti a porsi il problema delle ‘origini’: del sapere che oggi chiamerem-mo scientifico, ma anche di questioni come il ruolo della corporeità nella nascita delle civiltà. Di più, i medici e i professionisti della cura furo-no tra i primi collezionisti: di oggetti naturalistici, ma anche di reperti antiquari. In questa veste, furono tra i fondatori dell’archeologia e in gen-erale dell’interesse scientifico per l’antiquaria e la storia antica.

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BUSSole

il convegno SiSS 2020di Marco Beretta (Università di Bologna)

Tra il 31 agosto e il 3 settembre 2020 l’Univer-sità di Bologna ospiterà il nono congresso inter-nazionale della European Society for the His-tory of Science. Il convegno verrà organizzato dal CIS (Centre for the History of Universities and Science) e dalla SISS. Nella fase operati-va verranno coinvolti nell’organizzazione anche dipartimenti, istituzioni e musei bolognesi.

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BUSSOLE

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LA STORIA DELLA MEDICINA di M. Conforti

La storia della medicina fu quindi molto praticata, magari anche per ragioni di affermazi-one nel ‘conflitto delle facoltà’, da medici la cui educazione comportava tra l’altro la capac-ità di utilizzare testi complessi in lingue morte, quindi uno skill di tipo filologico. Il passaggio dalla lettura di testi tramanda-ti per secoli, se non millenni, alla storia tout court sembrò abbastanza ovvio. Quando, nei primi decenni dell’Ottocento, alcune facoltà mediche italiane si dotarono di insegnamenti di storia della medicina, questi furono una trasformazione di precedenti insegnamenti ‘sulla dottrina di Ippocrate’, giudicata non più necessaria per la for-mazione tecnica del medico, ma pur sempre interes-sante.

Da ciò una caratter-istica specifica della storia della medicina, mai davvero superata, almeno per il Novecen-to: praticata da medici, non da storici, divenne una sorta di propedeutica o accompagna-mento allo studio di questioni scientifiche specialistiche. Al di là delle ragioni profonde e rispettabili per questo atteg-giamento – casi raccolti an-

che secoli prima potevano offrire elementi interessanti; la clinica si basava su gesti tramandati per generazioni e risalenti in ultima istanza alla Grecia classica – la storia ‘dei medici’ fu quasi sempre inter-nalista, e spesso apologetica. Nel momento in cui si affinava-no gli strumenti del ‘mestiere dello storico’, i medici, con le dovute eccezioni, li ignoraro-no.

Ciò non impedì di raggiun-gere risultati anche ragguar-devoli, sul piano ad esempio del collezionismo: come è noto, la storia della medicina anche in altri paesi cominciò con importanti raccolte libra-rie e museali. Negli anni ’20 e ’30, gli storici della medicina in Italia vissero in modo vario la ‘concorrenza’ della storia del-la scienza, che aveva origini e metodi molto diversi, essendo perlopiù praticata in ambito fi-losofico, come storia del pen-siero scientifico. Un terreno comune fu trovato nel collezi-

onismo, così come in riviste con una storia gloriosa come la Rivista critica di storia delle scienze mediche e naturali.

Il vero discrimine, tuttavia, fu politico. La storia della me-dicina riuscì, attraverso la rivendicazione di una ambi-

gua ‘latinità’ o classicità della corrente medica dominante, il costituzionalismo di clini-ci come Achille De Giovanni o Giacinto Viola, a proporsi come scienza eminentemente ‘italiana’ prima, poi fascista. Non solo: la medicina, che si voleva disciplina ‘umanistica’ e non tecnica – gradita così anche al cattolicesimo – rius-cì più di molte scienze ‘dure’ o di laboratorio a sopravvivere durante l’idealismo. Ne è pro-va, ad esempio, il posto che la medicina e la sua storia hanno nell’Enciclopedia Italiana.

Nel secondo dopoguerra i migliori storici della medicina italiani – tra i quali, per fare alcuni nomi, il vecchio Arturo Castiglioni, che era stato in discreti rapporti con il regime, ma era poi stato costretto dal-le leggi razziali a fuggire e lavorare negli Stati Uniti, o il giovane Luigi Belloni – furo-no costretti a fare i conti con il metodo storico, con un lavoro meticoloso sulle fonti e sui

testi, con la prob-lemat izzaz ione dell’impresa del-lo storico e dello storico della sci-enza. La storia della scienza, dal

canto suo, rimase spesso sorda alle esigenze e alle dif-ficoltà di un sapere come la medicina, compromesso più di altri con la pratica, e la cui storia non poteva prescindere da dimensioni sociali, antro-pologiche, materiali, religiose.

Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

la dicotomia e il conflitto tra Storia della medicina e Storia della Scienza non hanno Più

lUogo né SenSo

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Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

che coS’È la Storia della ScienzaPAOLA GOVONI, Bologna: Carocci, 2019. Nuova edizione.

Questa edizione riveduta, aggiornata e ampliata di Che cos’è la storia della scienza presenta i successi recenti della disciplina come frutto del dialogo tra scienze di frontiera e studi sociali. Ponendo a confronto letture diverse di sfide controverse -dall’eliocentrismo all’editing genomico- il libro è una guida ad al-cuni classici del settore e insieme una riflessione su un approccio integrato necessario per tracciare mappe utili a navigare tra natura, tecnologie e società.

il Segreto degli elementiMARCO CIARDI, Milano: Hoepli, 2019.

Sono passati 150 anni da quando il chimico russo Dmitrij Ivanovic Mende-leev inventò la Tavola Periodica degli Elementi. Il libro ricostruisce la storia dei personaggi e delle scoperte che condussero alla nascita di una delle immag-ini più celebri della modernità. Una storia straordinaria e affascinante, che si svolge tra idee e laboratori, filosofie e biografie, scoperte ed eventi politici, che vedono protagoniste in particolare due nazioni europee, la Russia e l’Italia. In appendice, tre lettere inedite di Mendeleev a scienziati italiani.

Ne è prova l’assenza quasi to-tale della medicina in una delle opere d’insieme più fortunate della storia della scienza itali-ana, la Storia del pensiero filo-sofico e scientifico (1972- ) di Ludovico Geymonat.

Certo anche a causa di una scarsità o debolezza di lavori specifici, l’assenza della storia della medicina ha contribuito a non problematizzare a suffi-cienza alcune grandi narrazi-oni sulla scienza in Italia: dal-la ‘decadenza’ postridentina all’assenza degli ospedali dal

panorama dei luoghi di scien-za, dal carattere ‘umanistico’ della medicina alla differenza, raccontata come incolmabile, tra scienze matematizzabili e saperi della vita e della cura. Oggi, fortunatamente, super-ata una visione ristretta della storia della scienza a favore di una storia delle scienze, se non dei saperi e delle pratiche scientifiche, la dicotomia e il conflitto tra storia della medici-na e storia della scienza non hanno più luogo né senso.

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BUSSole

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il convegno eShS 2020di M. Beretta

Il congresso si terrà presso il plesso di Via Belmeloro dell’Uni-versità di Bologna, situato nel centro cittadino.

Durante il congresso sono previste visite ai musei ed altri eventi sociali.

Il tema proposto per il con-gresso sarà “Visual and Senso-ry Cultures of Science,” un argo-mento molto ampio ed inclusivo. Sessioni e presentazioni pot-ranno riguardare la storia degli approcci sensoriali agli oggetti scientifici; la costruzione di pra-tiche scientifiche basate sull’uso dei sensi (visione, udito, tatto e

odorato), con particolare atten-zione alla storia del rapporto tra le arti visive e le scienze attra-verso differenti culture, epoche e storiografie; le epistemologie visive e la pratica culturale di pensare scientificamente at-traverso le immagini; la relazi-one tra diversi media (stampa, fotografia, immagine digitale, ecc.) e le discipline scientifiche in vari contesti sociali, politici ed economici.

Gli annunci per la presentazi-one di contributi individuali e di sessioni tematiche verranno pubblicati nell’autunno del 2019.

Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

IL CONVEGNO DELLA SOCIETÀ EUROPEA DI

STORIA DELLA SCIENZA IN PROGRAMMA NEL

2020 ARRIVA A BOLOGNA

dUe finanziamenti Prin Per la Storia della Scienza

Un consorzio costituito dalle sedi universitarie di Bologna, Cagliari, Insubria e Pisa, coordinate da Marco Beretta, si è aggiudicato un finanziamento Prin su un progetto intitolato “Material and Visual Culture of Science: A longue durée Perspective”. Oltre ai membri delle quat-tro sedi locali, parteciperanno al progetto anche Marco Bresadola (Università di Ferrara), Maria Conforti (La Sapienza) ed Elio Nenci (Università di Milano).

Un consorzio costituito dalle sedi universitarie di Bari “Aldo Moro”, Napoli “Federico II” e Univer-sità della Campania “Luigi Vanvitelli”, coordinate da Francesco Paolo de Ceglia, si è aggiudicato

un finanziamento Prin su un progetto intitolato “The Uncertain Borders of Nature: Won-ders and Miracles in Early Modern Kingdom of Naples”. Il progetto si è classificato primo,

tra quelli relativi a tutte le discipline storiche, nella linea di intervento destinata al Sud.

il 15 e il 16 aPrile Si È tenUto a roma, PreSSo il diPartimento di StUdi UmaniStici di roma tre, il convegno “mechaniSm, life and mind in the ‘modern’ era”, organizzato da antonio clericUzio e

Paolo Pecere (roma tre) e charleS Wolf (ghent UniverSity).

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SISS

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

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PROGRESSUS: CALL FOR PAPERS

la riviSta ProgreSSUS dedicherà il doSSier tematico – nº 2/2019 agli StUdi SUl mondo della faUna ittica: relazioni Umane e Socioeconomi-che in eUroPa nel corSo della Storia. le ProPoSte, corredate di cv, van-

no inviate a [email protected]. tUtte le informazioni SU WWW.riviStaProgreSSUS.it.

DEADLINE

30 APRILE

DEADLINE

30APRILE

ESHS YOUNG SCHOLARS: CALL FOR PROPOSALS

È in Programma PreSSo l’oSServatorio aStronomico di Parigi, dal 10 al 12 SettemBre, la Prima conferenza della Società eUroPea di Storia della Scien-za Per giovani ricercatori, dal titolo tranScUtUral knoWledge. le ProPoSte vanno inviate entro il 30 aPrile. informazioni SU WWW.eShS.ScienceSconf.org.

CONVEGNO

il convegno il corPo. oggetto/Soggetto di conoScenza, in Programma all’UniverSità di roma “tor vergata” (reSPonSaBile carmela moraBito), eS-Plorerà il concetto di corPo da Una ProSPettiva interdiSciPlinare, che in-crocia gli StUdi di Storia della medicina, Storia della letteratUra e dell’ar-te. Per il Programma: WWW.StoriadellaScienza.net/ProSSimi-eventi-neWS/.

17APRILE

DEADLINE

1MAGGIO

CALL FOR PROPOSALS

il Progetto SUrgery & emotion ha aPerto la call for ProPoSalS Per la ProSSima conferenza interdiSciPlinare, dedicata al tema SalUte, cUra e emozioni, in Programma dal 3 al 5 SettemBre 2019 PreSSo l‘UniverSità di

roehamPton. tUtti i dettagli nella Sezione neWS del Sito WWW.SUrgeryandemotion.com.

DEADLINE

30MAGGIO

MEFISTO: CALL FOR PAPERS

la riviSta “mefiSto. riviSta di medicina, filoSofia, Storia” (editor: aleSSan-dro Pagnini) invita ricercatori e StUdioSi a contriBUire con Saggi inediti alla raccolta “leonardo da vinci e la medicina”. tUtte le informazioni Sono diSPoniBili SUl Sito della riviSta.

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SISS

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

5-6GIUGNO

CONVEGNO A TORINO

Si terrà a torino il convegno croSSing the BoUndarieS reaSSeSSing hiS-torical ePiStemology BetWeen Science and PhiloSoPhy. anaStaSio Bren-ner (montPellier) e marco giovanelli (tüBingen) Saranno keynote SPea

erS. a maggio SUl Sito cBtUrinconference.WordPreSS.com il Programma definitivo.

24-27GIUGNO

colloQUio internazionale

Il centro di StUdi SUPeriori SUl rinaScimento (UniverSité de toUrS, Umr 7323 dU cnrS), in collaBorazione con il Programma ard intelligence deS Patri-moineS, organizza la 62eSima edizione del colloQUio internazionale di StUdi

UmaniStici. l’edizione di QUeSt’anno Sarà interamente dedicata alla figUra di leonardo da vinci e in Particolare alla SUa intelligenza creativa.

24-28GIUGNO

DEADLINE

31 MAGGIO

CONVEGNO: CALL FOR PROPOSALS

venezia, 24-25 SettemBre 2019: convegno internazionale di StUdi tranSfer of knoWledge: joUrney and PortS citieS in the gloBal SyStem (16th-19th centUry). le ProPoSte (500 Parole), con Breve PreSentazione Biografica, vanno inviate a [email protected] e a [email protected].

5-7LUGLIO

CONVEGNO A MILANO

aPPUntamento a milano con il iii° convegno internazionale SUlla Stratigrafia. in Programma anche la SeSSione “Storia della Stratigra-fia degli amBienti italiani (xviii-xix Secolo)”. organizzazione: ezio vaccari (chair), andrea candela, marco Pantaloni e lUigina vezzoli (co-organiz-zatori). Ulteriori informazioni QUi: WWW.Strati2019.it.

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SUMMER SCHOOL A LIONE

torna a giUgno la SUmmer School organizzata dall’inStitUt d’hiStoire dU livre. l’aPPUntamento È a lione. l’edizione di QUeSt’anno Sarà dedicata ai liBri illUStrati del xvi° Secolo. Per iScrizioni e informazioni, WWW.ihl.enSSiB.fr.

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SISS

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI

12-15SETTEMBRE

Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

CONFERENZA SHOT

il convegno annUale della Società Per la Storia della tecnologia (Shot) Si terrà a milano dal 24 al 27 ottoBre 2019. tUtte le informazioni PoSSono eSSere trovate SUl Sito WWW.hiStoryoftechnology.org.

24-27OTTOBRE

CONGRESSO SISFA: ISCRIZIONI APERTE

il xxxix congreSSo della Società italiana degli Storici della fiSica e dell’aS-tronomia (SiSfa) Si terrà PreSSo il centro diPartimentale BrUno Pontecor-vo dell’UniverSità di PiSa. le iScrizioni Si aPriranno nel meSe di aPrile, Sotto la voce ‘convegni’ del Sito WeB della Società, WWW.SiSfa.org.

9-13SETTEMBRE

CONFERENZA AD ATENE

l’accademia internazionale di Storia della Scienza, fondata nel 1928, lancia Una nUova Serie di conferenze internazionali che Si terranno ogni

QUattro anni. la Prima, in Programma Per SettemBre, avrà come tema la Scienza in diverSe cUltUre e civiltà. tUtte le informazioni Sono PUBBlicate

SUl Sito WeB WWW.ciahS.hPdSt.gr.

SIMPOSIO INHIGEO

vareSe e como oSPiteranno la 44a edizione del SimPoSio della commiSSi-one internazionale Per la Storia delle Scienze geologiche (international

commiSSion on the hiStory of geological ScienceS – inhigeo).temi del convegno: Storia delle Scienze e della terra in amBiente montano; Sto-

ria della comUnicazione nelle Scienze geologiche; contriBUti alla Storia della geologia.

2-12SETTEMBRE

23-27LUGLIO

MEETING ANNUALE HSS A UTRECHT

Si terrà a Utrecht il convegno annUale della Società di Storia della Scien-za, dal titolo telling the StorieS of Science, oSPitato dal deScarteS cen-tre for the hiStory and PhiloSoPhy of the ScienceS e dal hUmanitieS de-Partment of Utrecht UniverSity. il Programma È diSPoniBile SUl Sito WWW. hSS2019.hSSonline.org.

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BORSA DI RICERCA PRESSO LA BNFDeadline: 22 aprile 2019 ore 23.00. di Parigi.

La Bibliothèque National de France of-fre delle borse di studio per permettere a giovani ricercatori di svolgere un periodo di ricerca presso i propri archivi. Le borse sono bandite con l’intenzione di valorizzare le ricchissime collezioni preservate presso la BNF e di consentire a ricercatori di va-rie discipline di studiare e esplorare le tante risorse inedite presenti. Le candidature van-no inviate entro le ore 23.00 (ora francese) del 22 aprile.

POST-DOC ALLA SCUOLA POLITECNICA DI LOSANNAApertura candidature: 30 aprile 2019.

Il Laboratorio per la Storia della Scienza e della Tecnologia, presso l’École Polytechnique di Losanna, invita a presentare candidature per una posizione post-doc in Storia della Scienza e della Tecnologia. Il progetto potrà riguardare la storia della matematica, della fisica e delle sci-enze naturali, ma anche la storia dell’ingegneria e della tecnologia dal 1750 ad oggi. Ci si potrà candidare a partire dal 30 aprile. La call chiuderà non appena sarà individuato un candidato ritenuto idoneo.

BANDI, POSIZIONI APERTE E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO

OPPORTUNITÀ IN STORIA DELLA MEDICINA Deadline: 2 maggio 2019.

L’Associated Medical Services bandisce borse di studio e fellowships per ricerche nell’ambito della Storia della Medcina. Le candidature devono per-venire entro il 2 maggio. Il propostio di queste borse è quello di promuovere lo studio, l’insegnamento e l’interesse del pubblico per la storia della medicina e delle malattie. Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo www.nshrf.ca/AMS.

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L’UNIVERSITÀ DI PADOVA A OXFORD

Il 14 e 15 marzo 2019 una delegazione dell’Università di Padova, guidata dal rettore Rosario Rizzu-to, si è recata a Oxford per la firma di un Memorandum of Understanding tra il CAM, il Centro per i Musei dell’Università di Padova, diretto dalla prof.ssa Giuliana Tomasella, e il GLAM, l’Oxford Uni-

versity’s Gardens, Libraries and Muse-ums, che include realtà come l’Ash-molean, il Natural History Museum, l’History of Science Museum e il Botan-ic Garden. Il documento sancisce la collaborazione tra i due sistemi mu-seali, che potranno così condividere esperienze e conoscenze, lavorando insieme per organizzare future mostre, scambi di personale e studenti. All’in-contro hanno anche preso parte espe-rti in differenti campi del sapere, dalla storia alla matematica, che hanno avu-to l’occasione di discutere future forme di collaborazione.

Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910), astronomo, matematico e storico della scienza antica, fu uno dei primi ingegneri del regno sa-baudo ad ottenere, durante il Risorgimento, una borsa di perfeziona-mento nella prestigiosa università di Berlino e all’osservatorio russo di Pulkovo. I Diari da lui redatti fra il 1857 e il 1859 mostrano la ricchezza della scienza e della cultura, permeata delle idee innovative di A. von Humboldt sull’unità del sapere. Sono registrate in modo vivo e brillante

le lezioni seguite, gli studi e le ricerche svolte all’osservatorio, le letture di giornali e di riviste, le conver-sazioni e le frequentazioni con professori, assistenti e studiosi di varie discipline. La gamma di temi spazia dall’astronomia alla meteorologia, dal magnetismo terrestre alla teoria della radiazione, dall’ottica alla geometria, dalla geografia alle letterature, dalle religioni alla storia politica, dalla tecnologia alla crittogra-fia. Schiaparelli si diletta anche di poesia e di opere teatrali e letterarie (Schiller, Hugo, Goethe, Sand, Poe, …) di musica e di arte e ama comporre versi in varie lingue. Emerge dai Diari la figura di un ricercatore appassionato, con un buon bagaglio di conoscenze acquisite in patria e un’infinita curiosità per l’inesplor-ato, come hanno ben messo in luce i curatori, valendosi della cospicua documentazione manoscritta inedita conservata nell’osservatorio milanese di Brera e negli archivi torinesi.

i diari BerlineSi (1857-1858) di giovanni virginio SchiaParelliclara Silvia roero e PaSQUale tUcci, Torino: Deputazione Subalpina di Storia Patria e Centro di Studi per la Storia dell’Uni-versità di Torino, Studi e Fonti XXI, 2018.

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Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

CRONACHE

Storia e filoSofia della Scienza: Una nUova alleanza?

Breve cronaca di Un convegno e di Un dialogo aPerto

Nei giorni del 25 e del 26 ottobre 2018 si è svol-to a Varese, presso la sede dell’Università degli Studi dell’Insubria, il convegno scientifico inter-nazionale dal titolo: Storia e Filosofia della Scien-za: una nuova alleanza?. Il simposio è stato ded-icato alla memoria di Ludovico Geymonat e al contributo che, attraverso percorsi niente affatto semplici e lineari, seppe conferire alla crescita di entrambi i settori disciplinari, rendendo per gra-di più solido quel fecondo legame tra filosofia e storia della scienza avviato, soprattutto, a partire dagli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso: «Geymonat stesso sembra essersi […] scisso in due differenti personalità: quella dell’epistemolo-go e quella dello storico: quando parla lo storico trascura la dimensione filosofica, e quando parla il filosofo mette su uno sfondo silente la dimen-sione storica. Una più significativa convergenza tra queste sue due “anime” – peraltro entrambe fondamentali – si registra solo a partire dagli anni Sessanta, con la pubblicazione di Filosofia e fi-losofia della scienza (1960) e poi con la realiz-zazione della monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico (1970-1976, in 7 volumi)» [F. Minazzi, Storia e filosofia della scienza: le ra-gioni di un convegno (e di un possibile dialogo), Brochure del Convegno, Varese 2018, p. 6).

Il convegno è stato, certamente, occasione di rilievo al fine di riaprire un confronto costruttivo e vocato all’interdisciplinarità tra ambiti di ricerca sovente avvertiti come separati e, talora, finanche in conflitto, ma che, in definitiva e come del resto emerso in più circostanze nel corso dello stesso simposio, hanno circoscritto e circoscrivono le due facce della medesima medaglia. Vale a dire: saperi complementari attraverso i quali, alfine, sia possibile meglio comprendere ruolo e svilup-po delle conoscenze tecnico-scientifiche nella società: «Questa interazione non facile e talvolta

problematica, si è tuttavia rivelata metodologica-mente assai stimolante quando ha saputo affron-tare in modo realmente interdisciplinare le ques-tioni centrali sulle origini e sui caratteri essenziali della conoscenza e delle discipline scientifiche» [E. Vaccari, Storia e filosofia della scienza: le ra-gioni di un convegno, Brochure del Convegno, Va-rese 2018, p.10].

Dopo i consueti saluti istituzionali, i lavori del convegno sono stati introdotti da Evandro Agazzi (Filosofia e storia della scienza per la promozione di una cultura all’altezza del nostro tempo), Fa-bio Minazzi (Epistemologia e storia della scienza: il problema dell’epistemologia storica) ed Ezio Vaccari (Storia e filosofia delle scienze: una pros-pettiva storiografica), i quali, seppure da differenti angolature interpretative, hanno posto l’accento sulle molteplici sovrapposizioni e contaminazi-oni che hanno punteggiato il lungo e non sempre facile intreccio tra i due ambiti di riflessione. Nel corso della due giorni, si sono avvicendati numer-osi e puntuali interventi, sia di problematizzazione metodologica sia di carattere tematico e più cir-costanziato. I primi sono stati momento per ricon-siderare metodi e strumenti dei più recenti indi-rizzi epistemologici e storiografici, anche alla luce delle moderne tecnologie digitali e delle differenti prospettive ermeneutiche, mentre i secondi hanno schiuso a un ampio ventaglio di temi, problemi,

Foto di gruppo dei relatori del convegno. Credits@ Carlo Meazza dal sito http://www.dicom.uninsubria.it

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orientamenti di riflessione e panoramiche critiche che hanno consentito di sondare esperienze, casi di studio e tentativi di interazione tra storia e filosofia della scienza. Se dunque il conveg-no si è aperto interrogandosi sull’opportunità di una nuova alleanza tra filosofia della scienza e storia delle scienze, la ricchezza dei contributi e lo sforzo dei relatori al fine di individuare nei rispettivi interventi le motivazioni di un possibile dialogo, anziché di sterili chiusure entro steccati conoscitivi per gradi più specialistici e in-comu-nicanti, hanno svelato la volontà di cooperare alla realizzazione di “ponti” interdisciplinari, me-diante i quali promuovere un “nuovo umanesi-mo scientifico”, nonché originali alleanze cul-turali, decisamente più attuali e all’altezza della

complessità odierna. Il simposio è stato inoltre occasione per proi-

ettare il documentario biografico Ludovico Geymonat e per presentare due libri editi da Bompiani e promossi dal Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti”:

E. Agazzi, L’oggettività scientifica e i suoi con-testi (Milano, Bompiani, 2018);

G. Preti, Retorica e logica. Nuova edizione emendata ed arricchita, a cura e con Introduz-ione e note di F. Minazzi (Milano, Bompiani, 2018).

Andrea Candela

(Università dell’Insubria)

Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

ARCHIVI DELLA SCIENZAIl portale degli archivi tecnico scientifici in Italia

Riportiamo dal sito: “Nasce www.archividella-scienza.org: il portale degli archivi tecnico sci-entifici conservati in Italia, dedicato a studiosi

e professionisti del patrimonio storico-docu-mentario ma anche al mondo della scuola e a tutte le persone interessate a comprendere il contributo della ricerca scientifica al progres-

so sociale ed economico del Paese. Oltre 1500 fondi di istituzioni di ricerca scien-

tifica e carte personali di scienziati, conservati in più di 200 istituti su tutto il territorio italiano,

descritti e localizzabili on-line. Percorsi tem-atici e approfondimenti su persone e istituz-

ioni che hanno fatto la storia della scienza e della tecnica in Italia, con una ricca bibli-

ografia per ulteriori spunti di riflessione e ricerca. Il portale è uno strumento aperto alla valorizzazione dello straordinario patrimonio scientifico e tecnologico conservato in Italia e offre buone pratiche di

salvaguardia e documentazione alle comunità scientifiche e alle istituzioni di ricerca che ogni giorno contribuiscono a creare il patrimonio di domani”.

Volete contribuire al portale Archivi della Scienza? Potete segnalare archivi esistenti o creare approfondimenti scrivendo all’indirizzo: [email protected]. I materiali inviati potranno es-

sere condivisi sul Portale e saranno disponibili per tutti in modalità share-alike.

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UN’IDEA PER LA DIDATTICA

SEGNALAZIONI E NOTIZIE

“Dalla storia della scienza alla cittadinanza scientifica”. Si chiama così il progetto nelle scuole portato avanti da Ilaria Ampollini (post-doc, Università di Trento), grazie a un finanziamento della Provincia Au-tonoma di Trento. Una serie di tre incontri, in 18 classi delle scuole secondarie di II grado della provincia di Trento, per parlare di scienza e di cultura scientifica, scegliendo l’approccio storico come strumento privilegiato per comprendere gli snodi e i concetti fondamentali del pensiero scientifico contempora-neo. Il primo incontro, in particolare, si sviluppa in due parti: una prima parte in cui è chiesto agli stu-denti, divisi in gruppi, di disporre lungo una timeline volti e immagini della storia della scienza (da Galil-ei a Darwin, dall’inoculazione all’uomo sulla Luna). Nella seconda parte invece è chiesto loro di dividere un mazzo di carte tra “maghi” e “scienziati”: si arriva così a discutere del rapporto tra scienza e magia, alchimia e chimica e astrologia e astronomia.

Sul sito web della Linnean Society sono disponibili sedici manoscritti provenienti dalla Collezione Ma-noscritti di Carl Linnaeus (1707-1778), digitalizzati e messi a disposizione per la prima volta. Le ricerche su questi sedici manoscritti sono state condotte, grazie a una borsa del Wellcome Trust, da un gruppo di ricercatori dell’Università di Exeter (Staffan Müller-Wille, Isabelle Charmantier e Robert Leigh) in col-laborazione con la Linnean Society. La ricerca è parte di un progetto più ampio, intitolato Rewriting the

System of Nature. Linnaeus’s Use of Writing Technol-ogies e terminato nel 2012, che ha ricostruito in modo dettagliato le modalità con cui Carl Linnaeus assem-blava, organizzava e incrociava le informazioni sulle piante e le loro proprietà terapeutiche. Ulteriori infor-mazioni si trovano sul sito del Centre for Medical His-tory dell’Università di Exeter.

VISTO IN RETE

IN BREVE

Il 27 marzo a Roma, presso l’Università Sapienza, si è tenuto un incontro sul tema “Il contributo dell’Epistemologia alla Storia delle Scienze psicologiche”. Guido Cimino e Vincenzo Fano hanno dialogato con gli autori del volume Epistemologia e storia della psicologia di G.P. Lombardo e di G. Morgese.

È online il n. 39 (dicembre 2018) della rivista digitale Altronovecento. Ambiente, tecnica e società, all’indirizzo www.fondazionemicheletti.it/altronovecento.

Sono disponibili online i numeri dal 2004 al 2010 della rivista I frutti di Demetra. Bollettino di Storia dell’Ambiente, sul sito www.issm.cnr.it/.

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A cinquecento anni dalla scomparsa del “genio universale”, nell’Aula II dell’Ateneo dell’Universi-tà degli Studi di Bari “Aldo Moro”, il Centro In-teruniversitario di Ricerca “Seminario di Storia della scienza”, in collaborazione con l’Università di Foggia, ha realizzato la manifestazione Leon-ardo da Vinci tra arte, scienza e tecnica.

L’evento si è svolto come primo appuntamento all’interno del più ampio percorso di Alternanza Scuola-Lavoro portato avanti parallelamente dal-le università di Bari e Foggia e coinvolge ben 10 scuole superiori di secondo grado tra Puglia e Basilicata. Ricchi di spunti e diversificati nell’ap-proccio tematico gli interventi dei relatori. Ha in-augurato le attività Francesco Paolo de Ceglia (docente di Storia della scienza, UniBa) con la relazione Oltre il corpo: Leonardo e l’Anatomia. A seguire, Isabella Di Liddo (docente di Storia dell’arte moderna, UniBa) ha presentato un af-fresco critico su Leonardo artista del Rinasci-mento. A Luigi Borzacchini (già docente di Storia e fondamenti della matematica, UniBa) il compi-to di incastonare la figura di Leonardo all’interno del paradigma scientifico della sua epoca con la relazione Leonardo e le radici della Rivoluzione scientifica. A chiusura della mattinata in «Omo sanza lettere». Leonardo scrittore, Rosanna Lavopa (docente di Laboratorio di scrittura, Uni-Ba) ha illustrato il Leonardo letterato. I lavori sono ripresi nel pomeriggio con l’attività laboratoriale a cura di Maristella Trombetta (docente di Estetica, UniBa), Leonardo filosofo dell’ornamento.

Ben 250 persone, tra alunni, interessati e addetti ai lavori hanno partecipato con vivacità e inter-venti alla giornata.

Fabio Lusito e Chiara Pepe

(dottorandi in Storia della Scienza,

Seminario di Storia della Scienza, Università di Bari)

CRONACHE

LEONARDO DA VINCI TRA ARTE SCIENZA E TECNICA

È possibile contribuire alla stesura del Bollet-tino della Società Italiana di Storia della Sci-enza con:• brevi articoli divulgativi, commemorazioni, celebrazioni di interesse per la storia delle sci-enze e delle tecniche. Gli articoli potranno es-sere anche contributi relativi a temi e problemi di didattica e divulgazione della storia delle scienze e delle tecniche.• cronache o recensioni di: libri, convegni, conferenze, esposizioni/mostre/eventi, film/documentari (di interesse per la storia delle scienze e delle tecniche).• segnalazioni di: pubblicazioni, convegni, conferenze, esposizioni/mostre/eventi, call for paper/abstract, summer schools, corsi di formazione, master, premi e tutto ciò che si ri-tiene possa essere di interesse per la società.

LINEE GUIDA PIÙ DETTAGLIATE SONO DISPONIBILI SUL SITO DELLA SISS

www.storiadellascienza.net

linee gUida Per contriBUti

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SISS

Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

PATHOLOGY IN PRACTICE SILVIA DE RENZI, MARCO BRESADOLA, MARIA CONFORTI (eds.), Lon-don: Routledge, 2019.

Ricavare informazioni daglli esami post-mortem non era certo un compito semplice, ma tra il 1500 e il 1750 i medici si dimostrarono all’altezza del-la sfida, proponendo varie soluzioni alle difficoltà incontrate e creando un notevole bagaglio di conoscenze. Basandosi su approcci e fonti diverse e seguendo una vasta geografia che va da Roma ad Amsterdam e Ginevra, il libro getta luce sui mondi perduti di medici, chirurghi, pazienti, famiglie e au-torità civiche che utilizzarono le autopsie per comprendere le malattie e dare un senso alla sofferenza.

150 anni di Storia dell’evolUzione in italia (1859-2009). PercorSi e itinerari BiBliografici. la dimenSione Storica 1859-1959. Paolo coccia, Prato: Edizioni Partner-Graf, 2018.

Ecco il primo dei tre volumi che compongono un’opera ricchissima, che raccoglie articoli, discorsi, commemorazioni, estratti/brani, lezioni, prolu-sioni, voci enciclopediche e molto altro dei protagonisti della storia delle idee evoluzionistiche in Italia. Si può scaricare il volume, previa iscrizione, sul sito dell’editore, www.partnergraf.it/editoria.php. Altre informazioni e alcuni conte-nuti in anteprima sono disponibili sul blog darwininitalia.blogspot.

EVIDENCE IN THE AGE OF NEW SCIENCESjameS a. t. lancaSter, richard raiSWell (eds.), New York: Springer, 2019.

Il motto della Royal Society - Nullius in verba - aveva lo scopo di mettere in evidenza il rifiuto, da parte dei suoi membri, della conoscenza ricevuta e il nuovo posto che assegnavano alle evidenze empiriche, in relazione alla ricerca di una conoscenza autentica e utile del mondo. Ma quali evidenze e per chi? Dove potevano essere trovate? Come dovevano essere racco-lte e organizzate? E qual è la relazione tra evidenza e prova? Lancaster e Raiswell hanno riunito dodici studi che catturano aspetti inediti del dibattito sull’evidenza in età moderna, all’interno di una varietà di contesti intellettuali.

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SEGNALAZIONI E NOTIZIE

COMUNICARE E PROMUOVERE LA RICERCA SCIENTIFICA: MASTER ALL’UNIVERSITÀ DI BARI

L’11 gennaio 2019 il Centro Interuniversitario di ricerca "Seminario di Storia della Scienza", in collabora-zione con il Centro per l’Innovazione e la Creatività dell’Università degli studi Aldo Moro, ha dato avvio alla prima edizione del Master in Comunicazione della Ricerca e Didattica delle Scienze, nonché al Cor-so di alta formazione in giornalismo scientifico e al Corso in comunicazione e promozione della ricerca. Tali corsi sono rivolti a chiunque desideri avviarsi a una professione nel campo della comunicazione scientifica: giovani ricercatori, insegnanti, pubblici dipendenti, giornalisti e comunicatori.

Pertanto, lo scopo del Master e dei corsi è quello di formare professionisti di vari ambiti che intendano discutere, attraverso i media, di scienza, tecnologia e dei loro rapporti con la società. Un altro obiettivo è dedicato allo sviluppo di conoscenze didattiche ed epistemologiche, attraverso lo studio della storia del-la scienza. Il percorso formativo, inoltre, mira a promuovere la ricerca anche attraverso la progettazione e la creazione d’impresa. Il percorso si articola in quattro moduli: Fondamenti di comunicazione della cultura tecnico-scientifica, Didattica delle scienze, Giornalismo scientifico e Comunicazione e promozi-one della ricerca.

La lectio magistralis inaugurale è stata tenuta da Michele Mirabella, noto personaggio radiotelevisivo ed esperto di comunicazione. Tra i relatori del percorso, spiccano i nomi di esponenti del giornalismo e dell’editoria italiana, quali Silvia Bencivelli (giornalista e speaker radiofonico Rai), Jacopo Loredan (di-rettore di Focus Live), Alessandro Laterza (Amministratore delegato della Laterza Editori), Massimiliano Bearzot (Customer Consultant South Europe & Israel di Elsevier) e Stefano Moriggi (giornalista radio-fonico per il Sole 24 ore e la Rai).

Fabio Frisino e Eleonora Loiodice

(Seminario di Storia della Scienza, Università di Bari)

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LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE NELL’ERA DELL’INDIVIDUALISMO

Nella seconda metà inoltrata del XX secolo il rapporto tra medico e paziente cambia paradig-ma: si passa da un atteggiamento paternalistico (il malato si affida al medico come ad un padre) ad un atteggiamento individualista (il soggetto è il solo titolare della propria salute e della propria malattia). Il pro di una visione paternalistica, fon-data sui principi etici della beneficenza, secon-do cui bisogna agire per il bene del paziente, e della non-maleficenza, secondo cui non bisogna arrecare danno al paziente, risiedeva nel senso di protezione percepito dal paziente, che sapeva/ credeva/sperava che il medico avrebbe fatto tut-to quanto in suo potere per farlo stare meglio. Il contro era che il paziente non aveva alcuna voce in capitolo e nulla poteva decidere su un percor-so che gli veniva sostanzialmente imposto. Il pro della nuova visione sta proprio nel fatto che il pa-ziente diventa il centro decisionale del processo di diagnosi e cura a fronte del contro che egli è il solo decisore: “il medico propone, il paziente dis-pone” è diventato l’aforisma guida della medicina occidentale. Al punto che, se il paziente si sente danneggiato dell’operato del medico, il primo el-emento che viene preso in considerazione dal-le competenti istanze giurisdizionali è proprio la qualità dell’informazione che gli è stata fornita ed il grado di consapevolezza con cui egli ha aderi-to al programma diagnostico o terapeutico che gli veniva proposto. La novità del paradigma individualista, che definisce la relazione medico-paziente non più semplicemente come una prestazione di servizi per così dire unidirezionale (dal medico al pazi-ente) bensì come un complesso rapporto umano, sta nel porre come fondamentale la comunicazi-one come momento in cui si costruisce l’allean-za terapeutica, come presupposto che legittima l’intero percorso che conduce alla diagnosi e alla proposta terapeutica e che porta alla condivisione del piano di trattamento e del cammino verso la

guarigione. Sempre più ampia e profonda è divenuta la riven-dicazione di spazi di autonomia da parte dei citta-dini/pazienti e ciò ha contribuito a creare il contes-to favorevole all’approvazione nel 1973 da parte dell’American Hospital Association della Carta dei diritti del paziente, in cui si sancisce il diritto del paziente ad essere informato e ad essere partec-ipe delle decisioni secondo i principi di veridicità ed onestà.

Coerentemente con questo nuovo paradigma nel dicembre 2017 in Italia è stata approvata una nuova normativa che riconosce valore legale alle Disposizioni Anticipate di Trattamento: si tratta di documenti che un soggetto può redigere in qua-lunque momento della propria vita indicando qua-li comportamenti desidera siano tenuti nei propri confronti negli ipotizzati casi di una malattia o di un incidente che gli inibiscano la capacità di es-primere liberamente e coscientemente la propria volontà. Le radici normative che hanno condotto ad un tale traguardo sono da riconoscere innanzi-tutto nel 2° comma dell’art. 32 della Costituzione repubblicana, sulla base degli artt. 2 e 13 della medesima; quindi gli artt. 5, 8 e 9 della Convenzi-one di Oviedo ed infine la Carta di Nizza del 2000, trasfusa nel Trattato di Lisbona e quindi nella Cos-tituzione europea sui diritti fondamentali e, segna-tamente, gli artt. 3, 4, 35 e 38. Eppure la relazione medico-paziente riconosce

CONTRIBUTi

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radici più complesse di quelle esclusivamente normative e sottende persino pulsioni ancestrali. Nella medicina ayurvedica nasce dal movimento di compassione che i saggi provano verso il resto del popolo e che si affianca al movimento di com-passione della divinità per l’umanità sofferente. Nel mondo greco nasce dall’esigenza di una buo-na fama che rende efficace l’intero impianto degli impegni che il medico assume su di sé con il Gi-uramento di Ippocrate. A Roma nasce da una visione per metà utilita-ristica e per metà si potrebbe dire romantica, al punto che Seneca parla della figura del medicus amicus, una persona capace ancor prima che di curare i propri pazienti di diventarne amico medi-ante l’ascolto e il dialogo.

Dalla capacità di ascolto nasce il primo momento di qualunque contatto clinico: la raccolta dell’an-amnesi. Solo nella capacità del medico di as-coltare e di sollecitare con domande il racconto della storia della salute e della malattia non solo del singolo individuo bensì anche della sua fami-glia e di comprendere il contesto ambientale nel quale si colloca risiede la preziosa occasione di comprendere nel profondo i bisogni del paziente. Leggere le cartelle cliniche redatte in un passato tutto sommato non particolarmente remoto come la fine dell’Ottocento permette oggi di fare epicrisi diagnostiche di notevole interesse, e, ad esem-pio, di documentare casi AIDS nell’Italia merid-iale di quell’epoca. Ne deriva che rappresenta davvero un grande rischio per la comprensione del progresso medico in senso storico perdere lo spessore del racconto anamnestico a favore di una presunta univocità di inquadramento diag-

nostico, ancor più, poi, se in ambito psichiatrico, mediante un incasellamento dei pazienti entro categorie nosografiche schematiche al punto da poter esser contraddistinte da lettere e numeri.

Marcella Tamburello e Giovanni Villone

(Università del Molise)

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE

Andreoli V., Cassano G.B., Rossi R. (a cura di), Mini DMN-IV Criteri diagnostici, Masson, Milano 1996.

De Pascale M.R., “Medici”, “genera medicinae” e “impo-stores”. Scienza, eticità e società in Roma antica, in D. Tra-montano, G. Villone, Le radici del nostro futuro. Temi di Storia della medicina, Società editrice Andromeda, Bologna 1997, pp. 83-112.

De Pascale M.R., Il compenso dell’ars medica, «Teoria e storia del diritto privato», VII, 2014, pp. 1-33.

Focault M., Storia della follia nell’età classica, BUR, Milano 1998.

Grmek M.D. (a cura di), Storia del pensiero medico occiden-tale, vol. III, Latera editori, Roma-Bari 1993.

Ippocrate, Testi di medicina greca, V. Di Benedetto, A. Lami (a cura di), BUR, Milano 1983, pp.252-259.

Morcellini M., Fatelli G., Le scienze della comunicazione, Carocci Editore, Roma 1998.

Santosuosso A. (a cura di), Il consenso informato. Tra gius-tificazione per il medico e diritto del paziente, Raffello Cortina Editore, Milano 1996.

Seneca L.A., De Beneficiis, VI, 16: 1-6. Tamburello M., Villone G., Conquiste di libertà e loro sal-

vaguardia: tra bioetica e democrazia, in Comitato Etico dell’Università Federico II (a cura di), Scienze della vita al va-glio della bioetica e della medicina legale, Napoli 2018, pp. 502-506.

Villone G., AIDS a Napoli nel 1800. I dodici casi di sarcoma di Kaposi descritti da Tommaso de Amicis, «Hist. Phil. Life Sci.», XVI, 1994, pp. 275-309.

Villone G., L’Ayurveda e il suo tempo, in E. Iannaccone, Ayurveda. La scienza della pienezza della vita. Un antico in-segnamento sulla medicina, Tecniche Nuove, Milano 2002, pp. 1-16.

Villone G., Cenni di storia della Patologia generale, in L. Al-tucci, G. Berton, B. Moncharmont, L.A. Stivala (a cura di), Patologia generale, Edizioni Idelson-Gnocchi, Napoli 2019, pp. XXIII-XXXIV.

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SISS

CONTRIBUTIla rivolUzione StrUt-

tUrale delle cattedrali gotiche

L’architettura gotica, che si affermò in Europa a partire dal XII Secolo, fu una tappa signifi-cativa per la tecnica costruttiva medievale, concretizzatasi nel-la creazione di organismi resis-tenti assolutamente innovativi per l’epoca. Le grandi cattedrali furono concepite infatti in modo che gli sforzi, prodotti dal peso della costruzione e dalle azioni su di essa agenti, si scaricasse-ro sul terreno di fondazione flu-endo lungo membrature resis-tenti preferenziali, richiamanti, pur con le ovvie e profonde differenze dovute alla diversità dei materiali impiegati, le strut-ture a scheletro indipendente, composte di travi e pilastri, che sarebbero state usate molto tempo dopo, a partire dalla fine del XIX secolo.

Tra le precedenti cattedra-li romaniche e quelle gotiche si ravvisano grandi differenze sul piano strutturale. Le prime sono caratterizzate da consis-tenti murature continue portan-ti, su cui insistono le coperture lignee a capriate; nelle seconde invece le masse murarie si ri-ducono e vengono sostituite da alti pilastri, spesso a fasci, che assorbono il carico concentrato trasmesso loro in sommità dal-le volte di copertura a crociera. Le pareti assumono il carat-

tere prevalente di chiusure e possono essere munite, sen-za pregiudizio per la statica, di ampie vetrate che inondano di luce l’interno. Tutto è facilitato dall’impiego dell’arco a sesto acuto che sostituisce quello a tutto sesto; e ciò non accade solo per ragioni estetiche, ma anche, e soprattutto, per mo-tivi statici. A parità di luce il pri-mo trasmette infatti ai pilastri spinte orizzontali molto minori e consente di aumentare forte-mente l’altezza di questi ultimi, senza accentuarne troppo la tendenza al ribaltamento.

Le volte a crociera sono do-tate di costolature in corrispon-denza degli spigoli, aventi il carattere di vere e proprie ner-vature resistenti che concentra-no gli sforzi in corrispondenza dei pilastri. Ogni elemento è di norma formato da quattro spic-chi limitati da due nervature di-agonali e quattro archi di bordo che consentono di realizzare grandi finestre in alto nella na-vata centrale, mentre in basso altri archi longitudinali limitano le crociere poste a copertura delle navate laterali.

Nelle chiese gotiche assu-mono grande rilevanza i con-trafforti, posti in adiacenza dei

pilastri, in grado di opporsi alla tendenza al ribaltamento di questi ultimi, resa molto accen-tuata dalla rilevante altezza de-gli edifici. In presenza di navate laterali di più limitata altezza di quella centrale, i contrafforti siti al di là delle pareti perime-trali perderebbero però gran parte della loro funzione stati-ca, in quanto non sarebbero in grado di controventare i pilas-tri più alti, svettanti nella parte centrale della cattedrale. Ven-nero così ideati gli archi ram-panti, colleganti, spesso a più altezze, i pilastri ai contrafforti, scavalcando superiormente le

campate laterali: la loro fun-zione è duplice in quanto ser-vono non solo ad assorbire le spinte trasmesse ai pilastri dal-le volte a crociera, ma anche a rinforzare l’edificio nei confronti dell’azione del vento e, in qual-che modo, del terremoto. I con-trafforti crescono fortemente in altezza divenendo in basso sempre più robusti e assumono anche una funzione decorativa: vengono inoltre muniti in som-mità di guglie e di pinnacoli che hanno, a loro volta, una non trascurabile funzione stabiliz-zante, perché, accrescendo il carico verticale sui contrafforti, ne aumentano la stabilità nei confronti del ribaltamento.

Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

GLI ARCHITETTI MEDIEVALI SICURA-MENTE POSSEDEVANO QUINDI, ACCAN-

TO ALL’INDUBBIO SPIRITO CREATIVO, ANCHE NOTEVOLI COMPETENZE DI TIPO

INGEGNERISTICO

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Bollettino della Società italiana di Storia della Scienza

L’esame di tutto ciò non può che lasciare stupefatti se si ri-leva il perfetto funzionamento statico dell’insieme. L’arco got-ico riduce, come già rilevato, le spinte orizzontali sui pilastri; le nervature di cui sono dotate le volte a crociera concentrano alla sommità dei pilastri le azi-oni trasmesse dalla copertura dell’edificio; i pilastri sono spes-so a fasci e le spinte cui sono as-soggettati vengono contrastate dai contrafforti, direttamente o attraverso gli archi rampanti es-terni che divengono elementi esteticamente caratterizzanti; le guglie e i pinnacoli, coronando in alto i contrafforti, ne migliorano ulteriormente la stabilità .

Gli architetti medievali sicura-

mente possedevano quindi, ac-canto all’indubbio spirito creati-vo, anche notevoli competenze di tipo ingegneristico, soprattutto

se si pensa che le loro opere furo-no realizzate impiegando la mu-ratura ordinaria, che è in grado di assorbire solo sforzi di compres-sione e non anche di trazione e flessione. Essi dovettero perciò descrivere la geometria dei loro elementi resistenti in modo che fossero escluse o ridotte al mini-mo le sollecitazioni incompatibili con la natura del materiale. Ciò a differenza di quanto accade per le strutture moderne, che pos-sono usufruire di materiali, quali l’acciaio e il cemento armato, in grado di superare agevolmente la difficoltà prima prospettata.

Alfredo Sollazzo (Professore emerito del Politecnico di

Bari)

PER ASSOCIARSIÈ possibile iscriversi alla Società tramite bonifico bancar-io, versando la quota sociale sul c.c.n. 000000003648 in-testato a SOCIETÀ ITALIANA DI STORIA DELLA SCIEN-ZA, presso UBI Banca - Unione di Banche Italiane, Filiale 05975 - Varese. IBAN: IT22Z031111081000000003648, indicando nella causale del versamento nome e cog-nome, indirizzo email o indirizzo postale, qualifica e lu-ogo di lavoro, anno di riferimento della quota sociale. In alternativa, è sufficiente seugire le istruzioni che tro-vate sul sito per eseguire il pagamento via paypal.

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ARRIVA IL NUOVO SITO!È in via di costruzione il nuovo sito del-

la SISS. Se ne stanno occupando Francesco Paolo de Ceglia e Benedetta Campani-le del Seminario di Storia della Scienza di Bari. Chi abbia suggerimenti o voglia col-

laborare è pregato di scrivere a [email protected]

STIAMO LAVORANDO ANCHE AL NUOVO LOGO...

STAY TUNED!

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La facciata del Duomo di Orvieto.