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BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 8 Serie Ordinaria - Mercoledì 24 febbraio 2016 SOMMARIO B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Decreto Presidente Regione Lombardia 15 gennaio 2016 - n. 330 Approvazione ai sensi dell’art. 34 del d.lgs 18 agosto 2000, n. 267 e dell’art. 6, comma 8, della l.r. 14 marzo 2003 n. 2, dell’ac- cordo di programma finalizzato alla riqualificazione di Villa Mylius in comune di Varese . . . . . . . . . . . . 3 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Seduta di Giunta regionale n. 154 del 22 febbraio 2016 Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 4827 al n. 4845) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 4846 al n. 4847) . . . . . . . . . . . . . . . 16 Delibera Giunta regionale 22 febbraio 2016 - n. X/4831 Nuove determinazioni in merito alla valutazione dell’appropriatezza d’uso di dispositivi biomedici e di tecnologie diagnosti- co - terapeutiche e riabilitative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto direttore generale 19 febbraio 2016 - n. 1148 Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni per l’aiuto all’ammasso privato dei formaggi in applicazione al reg. delegato (UE) n. 1852/2015 e al regolamento di esecuzione (UE) 225/2016. . . . . . . . . . . . . . . . 50 D.G. Welfare Decreto dirigente struttura 10 febbraio 2016 - n. 837 ADI Codogno, con sede operativa in via Gandolfi 27/33, Codogno (LO), gestita dall’ente azienda di servizi alla persona Basso Lodigiano, con medesima sede legale: accreditamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 D.G. Reddito di autonomia e inclusione sociale Decreto dirigente unità organizzativa 18 febbraio 2016 - n. 1094 Approvazione delle linee guida per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti finanziati ai sensi della d.g.r. n. 4046 del 18 settembre 2014 «Determinazione in ordine al sostegno dei servizi e delle azioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne» . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 D.G. Sviluppo economico Decreto dirigente unità organizzativa 17 febbraio 2016 - n. 1015 Bando Lombardia Concreta (d.g.r. n. 986 del 29 novembre 2013 e decreto n. 2185 del 14 marzo 2014) - 18° provvedimento di approvazione dell’esito dell’attività istruttoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 D.G. Infrastrutture e mobilità Decreto dirigente struttura 18 febbraio 2016 - n. 1082 Comuni di Montello, Albano Sant’Alessandro e San Paolo d’Argon (BG) - Espropriazione per pubblica utilità di beni immobili per la realizzazione dell’interporto di Bergamo Montello da parte della società Sibem s.p.a. - Autorizzazione allo svincolo dell’indennità depositata da Sibem s.p.a. presso la ragioneria territoriale dello stato di Bergamo . . . . . . . . . . 92 D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Decreto dirigente struttura 22 febbraio 2016 - n. 1152 Programma operativo regionale FESR 2007 - 2013 della Regione Lombardia, Asse 2 «Energia» - Linea di intervento 2.1.1.2 «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore» – Intervento n. 108, ID 25871356, proposto dal comune di Arcisate - Decadenza dei benefici economici assegnati con il decreto dirigenziale 25 novembre 2011, n. 11227 . . . . . . . . . . . . . . . 95 Anno XLVI – N. 048 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

8Serie Ordinaria - Mercoledì 24 febbraio 2016

SOMMARIOB) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALEDecreto Presidente Regione Lombardia 15 gennaio 2016 - n. 330Approvazione ai sensi dell’art. 34 del d.lgs 18 agosto 2000, n. 267 e dell’art. 6, comma 8, della l.r. 14 marzo 2003 n. 2, dell’ac-cordo di programma finalizzato alla riqualificazione di Villa Mylius in comune di Varese . . . . . . . . . . . . 3

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORISeduta di Giunta regionale n. 154 del 22 febbraio 2016Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 4827 al n. 4845) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 4846 al n. 4847) . . . . . . . . . . . . . . . 16

Delibera Giunta regionale 22 febbraio 2016 - n. X/4831Nuove determinazioni in merito alla valutazione dell’appropriatezza d’uso di dispositivi biomedici e di tecnologie diagnosti-co - terapeutiche e riabilitative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

PresidenzaDecreto direttore generale 19 febbraio 2016 - n. 1148Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni per l’aiuto all’ammasso privato dei formaggi in applicazione al reg. delegato (UE) n. 1852/2015 e al regolamento di esecuzione (UE) 225/2016. . . . . . . . . . . . . . . . 50

D.G. WelfareDecreto dirigente struttura 10 febbraio 2016 - n. 837ADI Codogno, con sede operativa in via Gandolfi 27/33, Codogno (LO), gestita dall’ente azienda di servizi alla persona Basso Lodigiano, con medesima sede legale: accreditamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

D.G. Reddito di autonomia e inclusione socialeDecreto dirigente unità organizzativa 18 febbraio 2016 - n. 1094Approvazione delle linee guida per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti finanziati ai sensi della d.g.r. n. 4046 del 18 settembre 2014 «Determinazione in ordine al sostegno dei servizi e delle azioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne» . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

D.G. Sviluppo economicoDecreto dirigente unità organizzativa 17 febbraio 2016 - n. 1015Bando Lombardia Concreta (d.g.r. n. 986 del 29 novembre 2013 e decreto n. 2185 del 14 marzo 2014) - 18° provvedimento di approvazione dell’esito dell’attività istruttoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88

D.G. Infrastrutture e mobilitàDecreto dirigente struttura 18 febbraio 2016 - n. 1082Comuni di Montello, Albano Sant’Alessandro e San Paolo d’Argon (BG) - Espropriazione per pubblica utilità di beni immobili per la realizzazione dell’interporto di Bergamo Montello da parte della società Sibem s.p.a. - Autorizzazione allo svincolo dell’indennità depositata da Sibem s.p.a. presso la ragioneria territoriale dello stato di Bergamo . . . . . . . . . . 92

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibileDecreto dirigente struttura 22 febbraio 2016 - n. 1152Programma operativo regionale FESR 2007 - 2013 della Regione Lombardia, Asse 2 «Energia» - Linea di intervento 2.1.1.2 «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore» – Intervento n. 108, ID 25871356, proposto dal comune di Arcisate - Decadenza dei benefici economici assegnati con il decreto dirigenziale 25 novembre 2011, n. 11227 . . . . . . . . . . . . . . . 95

Anno XLVI – N. 048 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 2 – Bollettino Ufficiale

Decreto dirigente struttura 22 febbraio 2016 - n. 1153Programma operativo regionale FESR 2007 - 2013 della Regione Lombardia, Asse 2 «Energia» - Linea di intervento 2.1.1.2 «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore» – Intervento n. 21, id 25493065, proposto dalla Unione dei Comuni del Soresinese - Decadenza dei benefici economici assegnati con il decreto dirigenziale 25 novembre 2011, n. 11227. . . . . . . . . . . . . 95

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B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 3 –

D.p.g.r. 15 gennaio 2016 - n. 330Approvazione ai sensi dell’art. 34 del d.lgs 18 agosto 2000, n.  267 e dell’art. 6, comma 8, della l.r. 14 marzo 2003 n.  2, dell’accordo di programma finalizzato alla riqualificazione di Villa Mylius in comune di Varese

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIAVisti:

− l’art. 34 del d.lgs. n.267 del 18 agosto 2000 «Testo unico del-le leggi sull’ordinamento degli enti locali»;

− l’art. 6 della l.r. n. 2 del 14 marzo 2003 «Programmazione negoziata regionale»;

Richiamate: − la d.g.r. n. X/2875 del 12 dicembre 2014 di promozione dell’accordo di programma finalizzato alla riqualificazione di villa Mylius in comune di Varese;

− la deliberazione di Giunta comunale n. 527 del 24 novem-bre 2015 con cui il Comune di Varese ha approvato l’ipote-si di accordo di programma, unitamente ai relativi allegati che ne costituiscono parte integrante;

− la d.g.r. n. 4393 del 30 novembre 2015 con la quale Regio-ne Lombardia ha approvato l’ipotesi di accordo di pro-gramma, unitamente ai relativi allegati che ne costituisco-no parte integrante;

Preso atto che in data 22 dicembre 2015 è stato formalmente sottoscritto l’accordo di programma in oggetto, dai rappresen-tanti del comitato per l’accordo di programma

DECRETA1. di approvare, ai sensi dell’art. 34 d.lgs. n. 267 del 18 agosto

2000 e dell’art. 6, comma 8, della l.r. n. 2 del 14 marzo 2003, l’ac-cordo di programma finalizzato finalizzato alla riqualificazione di villa Mylius in comune di Varese, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (Allegato 1);

2. di disporre ai sensi dell’art. 6, commi 8 e 10 della l.r. del 14 marzo 2003, n.  2 la pubblicazione del presente decreto e dell’accordo di programma, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, mentre gli allegati all’accordo di programma, parte integrante e sostanziale dell’accordo stesso, saranno depositati presso gli uffici di:

a) Regione Lombardia: d.g. presidenza – area finanza – u.o. pianificazione operativa, controllo di gestione e raccordo programmazione comunitaria - struttura programmazione e integrazione politiche regionali - piazza Città di Lombar-dia 1 - Milano;

b) Comune di Varese - Area X LL.PP. - Attività progettazione ed esecuzione lavori - Ufficio progettazioni strutturali - via Sac-co n. 5 - Varese.

Roberto Maroni

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 4 – Bollettino Ufficiale

ACCORDO DI PROGRAMMA

FINALIZZATO ALLA RIQUALIFICAZIONE DI VILLA MYLIUS

IN COMUNE DI VARESE

TRA:

la REGIONE LOMBARDIA, con sede in Milano, Piazza Città di Lombardia n.1, nella persona del Presidente della Regione Lombardia pro tempore Roberto Maroni;

E

il COMUNE DI VARESE, con sede in Varese, Via Sacco n. 5, nella persona del Sindaco pro tempore Attilio Fontana;

e, con l’adesione

della FONDAZIONE GUALTIERO MARCHESI, con sede in Milano, Via Marcona n. 27, nella persona del Presidente Gualtiero Marchesi,

(di seguito, per brevità: Parti); RICHIAMATI:

x la Legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

x il D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 ed in particolare, l’art. 34 riguardante la disciplina generale in materia di accordi di programma;

x la Legge Regionale 14 marzo 2003, n. 2 ed in particolare l’art. 6 che disciplina le procedure per gli Accordi di Programma di prevalente competenza regionale;

x D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, recante “Codice beni culturali e del paesaggio”;

x Il Decreto del Ministro Vischia del 1 giugno 1953 che dichiara la Villa Mylius di interesse pubblico ai sensi della L. 29 giugno 1939, n.1497;

x il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;

x la DGR 27 marzo 2015 n. X/3322, avente ad oggetto “Determinazioni in ordine a criteri e modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 651/2014 nell’ambito dell’assegnazione di contributi regionali in materia di cultura per il periodo 2015/2017”;

x le linee guida delle Regioni e delle Province autonome per l’attuazione del Regolamento (UE) n. 651/2014, e dell’art. 53 dello stesso, approvate in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, rispettivamente, in data 19 febbraio e 25 marzo 2015;

x il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura, approvato con DCR n. 78 del 9 luglio 2013 che, prevede, tra l’altro:

o la valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura;

ALLEGATO 1

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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o la promozione di attività dirette a rinforzare l’attrattività e la valorizzazione del territorio lombardo;

PREMESSO che:

x con DGR 946 del 14 novembre 2013 di presa d’atto della Comunicazione del Presidente Maroni avente oggetto: “Progetto di riqualificazione della <<Villa Mylius>> in comune di Varese “, Regione Lombardia, sulla base di uno studio di fattibilità presentato dal Comune di Varese alla Fondazione CARIPLO, ha dichiarato la propria intenzione a promuovere un Accordo di Programma per la realizzazione del richiamato progetto a condizione che lo stesso fosse finanziato dalla Fondazione a valere sul bando dei progetti emblematici;

x con nota del 7 ottobre 2014, il Comune di Varese ha comunicato che la Fondazione CARIPLO si è resa disponibile a concedere un contributo di euro 1.000.000,00 per il progetto “Accademia del gusto e delle arti”, al fine di trasformare Villa Mylius in un Polo culturale di eccellenza;

x con DGR n. 2875 del 12 dicembre 2014 la Giunta regionale ha promosso l’Accordo di Programma finalizzato alla riqualificazione della Villa Mylius in comune di Varese;

PREMESSO, altresì, che:

x il Comune di Varese è proprietario dell’area e della Villa Mylius;

x il progetto “Accademia del gusto e delle arti” prevede opere di ristrutturazione della Villa Mylius e la sua valorizzazione attraverso un progetto culturale del comune di Varese in collaborazione con la Fondazione Gualtiero Marchesi denominato “Accademia del Gusto e delle arti”, i cui contenuti le parti dichiarano di conoscere e condividere, fatta salva sua migliore specificazione attraverso successivi stadi progettuali;

x gli interventi oggetto del progetto di riqualificazione e valorizzazione sono coerenti con le previsioni del PGT comunale;

RILEVATO che Regione Lombardia contribuirà esclusivamente per la ristrutturazione della Villa Mylius con un cofinanziamento a fondo perduto fino al 50% del costo dell’opera e al massimo per € 3.225.000,00 a favore del Comune di Varese;

VALUTATO, a seguito di specifico vaglio da parte degli uffici che gestiscono le misure di finanziamento, in coerenza con i criteri di cui alla d.g.r. 3322/2015, tenendo conto anche del Considerando 72 del Reg. (UE) 651/2014 che le attività di cui trattasi rientrano nel compito istituzionale fondamentale di tutela del patrimonio culturale (bene culturale storico e artistico) nell’ambito di una funzione di conservazione di natura autoritativa e pubblicistica che, in coerenza con

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 6 – Bollettino Ufficiale

l’attuale posizione nazionale, non rientra nella nozione di concorrenza e mercato, in quanto trattasi di attività finalizzate alla conservazione e valorizzazione di un bene appartenente al Demanio Pubblico – bene culturale storico artistico;

ACQUISITO in data 25 novembre 2015 il parere del Comitato di valutazione Aiuti di Stato, costituito con DGR n. 3839 – all. F del 14 luglio 2015 e individuato nelle sue componenti fisse dal decreto del Segretario Generale 8060/2015;

DATO ATTO che le parti concordano sull’interesse generale sotteso dal progetto culturale che verrà realizzato da parte di Fondazione Marchesi e sul correlato interesse pubblico alla ristrutturazione edilizia dell’immobile e conferimento in concessione dello stesso a Fondazione Marchesi al solo scopo di dar corso a detto progetto;

CONSIDERATO che:

x la Provincia di Varese, che aveva inizialmente aderito all’Accordo per contribuire alla copertura finanziaria della ristrutturazione della Villa, ha comunicato che non potendo garantire il suo impegno non sottoscriverà l’Accordo di Programma;

x nella seduta del 24 novembre 2015 la Giunta Comunale di Varese con delibera n. 534 ha approvato lo schema di contratto di concessione del compendio immobiliare denominato “Villa Mylius” di proprietà comunale tra il Comune di Varese e Fondazione Gualtiero Marchesi;

x la Segreteria Tecnica ha condiviso nella seduta del 20 novembre 2015 l’ipotesi di Accordo di Programma e i relativi allegati;

x il Comune di Varese, con deliberazione G.C. n. 527 del 24 novembre 2015, ha approvato l’ipotesi di Accordo di Programma, unitamente ai relativi allegati che ne costituiscono parte integrante;

x la Regione Lombardia, con deliberazione G.R. n. 4393 del 30 novembre 2015, ha approvato l’ipotesi di Accordo di Programma, unitamente ai relativi allegati che ne costituiscono parte integrante;

TUTTO CIO’ PREMESSO, CONSIDERATO E RICHIAMATO

tra le parti interessate all’Accordo di Programma, come sopra individuate, si conviene e si stipula quanto segue:

Art. 1

PREMESSE

�� Le premesse, gli atti ed i documenti allegati, che le Parti dichiarano di conoscere ed accettare, costituiscono parte integrante e sostanziale, anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, commi 1 e 3, della L. 241/1990, del presente Accordo di Programma (di seguito “AdP”).

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Bollettino Ufficiale

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�� L’AdP è stato approvato secondo le modalità e con gli effetti previsti dall’art. 34 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, dall’art. 6 della l.r. 14 marzo 2003, n. 2, “Programmazione negoziata regionale”.

�� Costituiscono allegati, parte integrante e sostanziale al presente AdP:

- Progetto preliminare (Allegato A), comprensivo del Quadro Economico Finanziario;

- Cronoprogramma (Allegato B).

Art. 2 FINALITÀ E OGGETTO DELL’ACCORDO

�� Finalità del presente AdP è la valorizzazione di Villa Mylius, storico edificio del settecento, in Varese, donato all’Amministrazione comunale dalla famiglia Babini Cattaneo per la creazione dell’Accademia del Gusto e delle arti, secondo quanto meglio indicato all’articolo 3, per creare un Polo di eccellenza culturale e contribuire a rinforzare l'attrattività del territorio lombardo con benefici rilevanti in termini economici, sociali e culturali.

Art. 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO

1. La proposta di riqualificazione e valorizzazione della Villa Mylius, prevede in particolare:

- l’adeguamento edilizio del fabbricato;

- un progetto culturale, artistico e formativo, gestito dalla Fondazione Gualtiero Marchesi, con percorsi formativi a carattere sia didattico, per introdurre i bambini al mondo della cucina; sia percorsi di alta formazione con l’organizzazione di corsi internazionali di alta cucina.

2. I lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza sono previsti dall'allegato progetto preliminare, articolato in due lotti funzionali di cui si prevede la contestuale realizzazione. Il progetto prevede, di massima, i seguenti interventi:

- consolidamento strutturale di solai e murature;

- adeguamento funzionale degli spazi interni mediante inserimento di nuovi vani scale e ascensori/monta carichi e formazione di vani tecnologici;

- risanamento o rifacimento di intonaci interni ed esterni ammalorati e formazione di nuova zoccolatura esterna in pietra;

- rinnovo del manto di copertura e della orditura primaria del tetto, nonché sistemazione di canali e pluviali ;

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 8 – Bollettino Ufficiale

- risanamento conservativo di pavimenti in legno, pavimenti in seminato alla “veneziana”, soffitti a cassettoni, scale e parapetti in legno, decorazioni pittoriche e a stucco, serramenti interni ed esterni, arredi fissi;

- sostituzione di infissi esterni ed esterni, qualora non recuperabili, e fornitura di nuove porte interne per bagni, vani tecnici e vani scala, queste ultime di tipo taglia fuoco;

- realizzazione di nuovi bagni, anche per disabili, completi di tutti gli impianti;

- nuova formazione di impianto elettrico, impianto trasmissione dati, impianto telefonico, impianto di rilevazione incendi, impianto antintrusione, impianto idrico sanitario, impianti di riscaldamento e di climatizzazione, impianto di raccolta delle acque reflue;

- nuovo allacciamento alla fognatura comunale e alle reti gas, idrica elettrica e telefonica;

- fornitura di attrezzature, arredi fissi e mobili necessari alle attività da insediare.

3. Il Soggetto attuatore degli interventi di ristrutturazione è il Comune di Varese che assumerà il ruolo di stazione appaltante.

Art. 4 FATTIBILITA’ URBANISTICA DELL’INTERVENTO

�� Gli interventi previsti dal presente AdP, sono conformi allo strumento urbanistico vigente, pertanto, l’Accordo non produce effetti di variante urbanistica.

Art. 5 PIANO DEI COSTI E DEI FINANZIAMENTI

1. Il costo complessivo degli interventi di ristrutturazione è pari a € 6.450.600,00 la cui copertura è garantita dai seguenti finanziamenti a carico di:

- Regione Lombardia, per un importo massimo di € 3.225.000,00 e comunque non oltre il 50% dei costi sostenuti;

- Comune di Varese per € 1.725.600,00;

- Fondazione Cariplo per € 1.000.000,00;

- Fondazione Gualtiero Marchesi per € 500.000,00;

2. Il costo complessivo del progetto culturale e degli eventi artistici previsti dall’Accademia del Gusto e delle arti, è a totale carico della Fondazione Gualtiero Marchesi.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 9 –

Art. 6

IMPEGNI IN CAPO AL COMUNE DI VARESE E ALLA FONDAZIONE GUALTIERO MARCHESI

1. Il Comune di Varese e la Fondazione Gualtiero Marchesi si impegnano a sottoscrivere il contratto di concessione del compendio immobiliare di proprietà comunale Villa Mylius che regola i reciproci impegni, il cui schema è stato approvato dalla Delibera di Giunta comunale n. 534 del 24 novembre 2015 entro 60 giorni dalla sottoscrizione dell'Accordo di Programma.

Art. 7 IMPEGNI COMUNI DI REGIONE LOMBARDIA E DEL COMUNE DI VARESE

1. Oltre a quanto specificamente previsto dal presente AdP, nel rispetto dei principi di collaborazione e di non aggravio del procedimento, di cui alla L. 241/1990, Regione Lombardia e Comune di Varese si impegnano a:

� collaborare attivamente, in attuazione del principio costituzionalmente assistito di leale cooperazione istituzionale;

� promuovere tutte le iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e dei termini assunti con la sottoscrizione del presente AdP;

� avvalersi di ogni strumento della vigente normativa in materia di semplificazione dell’attività amministrativa, nonché di snellimento ed accelerazione dei procedimenti di decisione, controllo ed esecuzione degli interventi;

� rimuovere e superare ogni impedimento e/o ogni ostacolo (procedurale, etc.) relativo alla realizzazione degli interventi ed all’attuazione degli impegni assunti nel presente AdP, in ogni fase e tempo e quale ne sia la causa, fino alla loro completa attuazione.

Art. 8 IMPEGNI IN CAPO ALLA REGIONE LOMBARDIA

1. Regione Lombardia si impegna a concorrere esclusivamente nelle spese di ristrutturazione dell’edificio, con un finanziamento a fondo perduto fino al 50% del costo dell’opera e al massimo per € 3.225.000,00 a favore del Comune di Varese.

2. Il finanziamento, di cui al comma 1, ha destinazione vincolata e verrà trasferito al Comune di Varese con le seguenti modalità:

� 20% alla approvazione del progetto definitivo;

� 20% alla pubblicazione del bando di gara per i lavori ;

� 20% ad avvenuto avvio dei lavori ;

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 10 – Bollettino Ufficiale

� 20% al raggiungimento del 50% delle opere, determinato sulla base degli stati di avanzamento lavori ;

� 20% alla conclusione dei lavori.

3. Il Comune di Varese è obbligato a utilizzarlo per il finanziamento delle spese relative alla ristrutturazione dell’edificio.

Art. 9

IMPEGNI IN CAPO AL COMUNE DI VARESE

1. Il Comune di Varese si impegna a:

� compiere gli atti di competenza per l’attuazione del programma di interventi previsti dal presente AdP secondo quanto indicato nell’allegato cronoprogramma;

� garantire la copertura finanziaria per l’importo di €. 1.725.600,00;

� a trasmettere alla Regione Lombardia la documentazione per consentire l’erogazione delle risorse secondo quanto previsto dal precedente art. 8 punto 2 e precisamente:

Modalità di erogazione Documentazione

20% alla approvazione del progetto definitivo

Determina comunale di approvazione del progetto definitivo

20% alla pubblicazione del bando di gara per i lavori

estremi del bando di gara

20% ad avvenuto avvio dei lavori verbale di inizio lavori

20% al raggiungimento del 50% delle opere, determinato sulla base degli stati di avanzamento lavori

dichiarazione del comune con l’avvenuto raggiungimento del 50% dei lavori

20% alla conclusione dei lavori. verbale di ultimazione dei lavori

� mantenere per 20 anni, nell’immobile di Villa Mylius la sede dell’Accademia del Gusto e delle arti, come previsto nella Convenzione tra il Comune di Varese e la Fondazione Gualtiero Marchesi;

Art. 10 IMPEGNI IN CAPO ALLA FONDAZIONE GUALTIERO MARCHESI

1. La Fondazione Gualtiero Marchesi si impegna a:

� sviluppare e attuare il progetto culturale e degli eventi artistici da svolgere nella Villa Mylius, impegnandosi altresì a porre in essere condizioni di favore per l'accesso a tali iniziative per i residenti nella Regione Lombardia e a prestare particolare attenzione nella programmazione affinché il progetto culturale sia in sinergia e non in contrasto con le programmazioni esistenti sul territorio varesino; a tale

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scopo condivide sin d'ora che di tali impegni verrà fatto esplicito riferimento nel contratto di concessione da stipularsi con il Comune di Varese;

� concorrere alle spese di €. 500.000,00 per la fornitura di attrezzature ed arredi fissi necessari alle attività da insediare nella Villa;

� sottoscrivere il contratto di concessione sopracitato entro i termini stabiliti dall’art. 6.

Art. 11 COMPOSIZIONE ED ATTRIBUZIONI DEL COLLEGIO DI VIGILANZA

1. Ai sensi dell’art. 34, del D. Lgs. 267/2000, nonché dell’art. 6, della L.R. n. 2/2003, la vigilanza e il controllo sull’esecuzione del presente AdP sono esercitati da un Collegio costituito dal:

� Presidente della Regione Lombardia o suo delegato che lo presiede;

� Sindaco del Comune di Varese o suo delegato.

2. Al Collegio di Vigilanza partecipa, senza diritto di voto, il legale rappresentante o suo delegato della Fondazione Gualtiero Marchesi aderente al presente AdP.

3. Al Collegio di Vigilanza sono attribuite le seguenti competenze:

� vigilare sulla piena, tempestiva e corretta attuazione dell’AdP, nel rispetto degli indirizzi e dei tempi e del costante mantenimento dell’interesse pubblico sotteso dal progetto citato in premessa;

� individuare gli ostacoli di fatto e di diritto che si verificassero nell’attuazione dell’AdP, proponendo ai soggetti sottoscrittori soluzioni idonee alla loro rimozione;

� provvedere, ove necessario o previsto, alla convocazione dei soggetti sottoscrittori del presente AdP;

� autorizzare, ai sensi del comma 9, della L.R. n. 2/2003, le modifiche planivolumetriche, eventualmente necessarie in fase di esecuzione, che:

a. non alterino le caratteristiche tipologiche dell’intervento;

b. non modifichino gli impegni anche di carattere finanziario previste nell’Accordo;

c. non incidano sulle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti non necessitano di nuova approvazione secondo le procedure di legge;

� assegnare, in caso di accertata inattività o inadempienza degli Enti locali, un congruo termine per provvedere, non superiore a sessanta giorni;

� nominare un Commissario ad acta, sentito l’Ente inadempiente, qualora decorra inutilmente il termine di cui sopra, con oneri a carico dell’Ente inadempiente;

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� dirimere, in via bonaria, le controversie che dovessero insorgere tra i soggetti sottoscrittori in ordine all'interpretazione ed all’attuazione del presente AdP.

4. Il Collegio di Vigilanza, ai sensi del comma 9-bis della L.R. n. 2/2003, assume le proprie determinazioni con il voto favorevole della maggioranza dei suoi componenti e in caso di parità, il voto del Presidente vale doppio. E’ richiesta l’unanimità per:

� approvare modifiche all’AdP.

� dichiarare concluso l’AdP, qualora, per esigenze sopravvenute in fase attuativa, il medesimo Accordo non sia stato eseguito nella sua interezza, ma siano stati raggiunti gli obiettivi perseguiti dalla Regione Lombardia e dal Comune di Varese.

5. Nessun onere economico dovrà gravare sull’AdP per il funzionamento del Collegio di Vigilanza.

6. Il Collegio di Vigilanza si avvale della segreteria tecnica costituita dai rappresentanti delegati dai soggetti sottoscrittori, nel rispetto dei criteri di nomina e delle finalità esclusivamente istruttorie della stessa, individuate dall’art. 6, comma 6, lett. d), della L.R. n. 2/2003.

Art. 12 SANZIONI

1. Il Collegio di Vigilanza, nel caso di accertato inadempimento da parte della Fondazione Gualtiero Marchesi agli obblighi assunti, provvederà a:

� contestare l’inadempienza a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, con formale diffida ad adempiere entro un congruo termine comunque non superiore a novanta giorni;

� disporre, una volta decorso infruttuosamente detto termine, gli interventi necessari per ottenere l’esecuzione delle inadempienze.

2. Resta ferma la responsabilità del soggetto inadempiente per i danni arrecati con il proprio comportamento agli altri soggetti, ai quali compete la decisione sulla ripartizione degli oneri sostenuti in conseguenza diretta dell’inadempimento contestato, salvo rivalersi successivamente nei confronti del soggetto inadempiente.

3. Nel caso in cui la gravità dell’inadempimento sia tale da compromettere definitivamente l’attuazione del presente AdP, restano a carico del soggetto inadempiente tutte le spese sostenute dalle altre parti anche per studi, piani e progetti predisposti per la realizzazione di tutto quanto previsto nel presente Adp.

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Art. 13 SOTTOSCRIZIONE, EFFETTI E DURATA

1. Ai sensi dell'art. 34, del D.lgs. n. 267/2000 e dell'art. 6, della l.r. 14 marzo 2003 n. 2, il presente AdP, sottoscritto dai legali rappresentanti delle parti, sarà approvato con decreto del Presidente della Giunta Regionale della Lombardia e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL).

2. Tutti i termini temporali previsti nel presente Accordo di Programma, ove non diversamente stabilito, decorrono dalla data di pubblicazione sul BURL del decreto del Presidente della Giunta Regionale di approvazione dell’AdP.

3. Le attività disciplinate dal presente AdP sono vincolanti per i soggetti sottoscrittori.

4. La validità del presente AdP permane sino alla completa attuazione degli interventi descritti all’art. 3 e negli Allegati di cui all’art. 1, parti integranti del presente AdP e nel rispetto dei tempi ivi previsti.

Art. 14 CONTROVERSIE

�� Eventuali controversie tra le parti, in ordine all’interpretazione e all’attuazione dei contenuti del presente Adp saranno preliminarmente esaminate dal Collegio di Vigilanza di cui all’art. 11 e non sospendono l’esecuzione dell’Accordo medesimo.

�� Nel caso in cui il Collegio di Vigilanza non dovesse giungere ad alcuna risoluzione sarà competente il Foro di Milano.

Art. 15 NORMA DI RINVIO

1. Per quanto non previsto dal presente Accordo, si rinvia all’art. 34, del D.Lgs. n. 267/2000 e successive modificazioni e all’art. 6, della L.R. n. 2/2003, nonché alle norme del codice civile per quanto compatibili.

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Letto, approvato e sottoscritto

Milano, ….

Per la REGIONE LOMBARDIA ________________________________________

Per il COMUNE DI VARESE ________________________________________

Per adesione,

la FONDAZIONE GUALTIERO MARCHESI _____________________________________

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C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

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Seduta di Giunta regionale n. 154 del 22 febbraio 2016Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n.  4827 al n. 4845)

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEAG AREA - AFFARI ISTITUZIONALI(Relatore il Presidente Maroni)AG05 - AVVOCATURA, AFFARI EUROPEI E SUPPORTO GIURIDICO4827 - PROPOSIZIONE DI CONTRORICORSO NEL GIUDIZIO PRO-MOSSO AVANTI LA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE PER LA CASSAZIONE DELLA SENTENZA N.  4258/15, RESA DALLA CORTE DI APPELLO DI MILANO, CONCERNENTE FINANZIAMENTI COMU-NITARI PER L’IMBOSCHIMENTO EROGATI ANNUALMENTE DAL 1998 AL  2007. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. ANTONELLA FORLONI DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 65/2016)

4828 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI LA CORTE DEI CONTI - SEZIONI GIURISDIZIONALI D’APPELLO - ROMA PER LA RIFORMA DELLA SENTENZA N. 118/2015 DELLA CORTE DEI CON-TI - SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA LOMBARDIA CONCERNEN-TE RIDUZIONE ASSEGNO VITALIZIO PENSIONISTICO. NOMINA DEI DIFENSORI REGIONALI AVV.TI PIO DARIO VIVONE E MARIA EMILIA MORETTI DELL’AVVOCATURA REGIONALE (56/2016)

4829 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO IN RIASSUNZIO-NE AVANTI IL TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE PER L’ANNULLAMENTO DEL DECRETO N.  1949 DEL 7  MARZO  2014 CONCERNENTE LA CHIUSURA DELLA CONFERENZA DI SERVIZI CHE APPROVA DEFINITIVAMENTE IL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DEL-LE NUOVE OPERE PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL LAGO DI IDRO (918/15)

4830 - IMPUGNATIVA AVANTI IL CONSIGLIO DI STATO - ROMA DEL-LA SENTENZA N. 1122/2015 RESA DAL TRIBUNALE AMMINISTRATI-VO REGIONALE PER LA LOMBARDIA - SEZIONE STACCATA DI BRE-SCIA NEL RICORSO N. RG 433/2013, CONCERNENTE LA REVOCA DELLA QUALIFICA DI PRIMO ACQUIRENTE IN MATERIA DI QUOTE LATTE. NOMINA DEI DIFENSORI REGIONALI AVV.TO MARIA EMILIA MORETTI E MARINELLA ORLANDI DELL’AVVOCATURA REGIONALE (RIF. 415/13)

DIREZIONE GENERALE G WELFARE(Relatore il Presidente Maroni)G153 - PROGRAMMAZIONE POLO OSPEDALIERO4831 - NUOVE DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA VALUTAZIONE DELL’APPROPRIATEZZA D’USO DI DISPOSITIVI BIOMEDICI E DI TEC-NOLOGIE DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE E RIABILITATIVE

4832 - AGGIORNAMENTO DELLA RETE REGIONALE PER LE MALAT-TIE RARE

DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE(Relatore l’assessore Cappellini)L130 - PROMOZIONE CULTURALE, EVENTI, SPETTACOLO E RISORSE4833 - PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DELLE ATTIVITÀ DI SPETTACOLO PER L’ANNO 2016 (ART. 3, COMMA 3, L.R. 21/2008)

L131 - VALORIZZAZIONE CULTURALE4834 - DETERMINAZIONI IN MERITO ALL’AUTORIZZAZIONE ALL’ISTITU-ZIONE DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO INTERCOMUNALE DENOMINA-TO «RETE BIBLIOTECARIA CREMONESE» (ARTT. 7 E 8 L.R. 81/1985)

DIREZIONE GENERALE R UNIVERSITÀ, RICERCA E OPEN INNOVATION(Relatore l’assessore Del Gobbo)R130 - PROGRAMMAZIONE, RICERCA, INNOVAZIONE E UNIVERSITÀ4835 - ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE CA-RIPLO PER LA SPERIMENTAZIONE DI INIZIATIVE DI PROMOZIONE, SVILUPPO, VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO DELLA RICERCA CON RICADUTA DIRETTA SUL TERRITORIO LOMBARDO: «AVVISO PER L’INCREMENTO DELL’ATTRATTIVITÀ DEL SISTEMA DELLA RICERCA LOMBARDO E DELLA COMPETITIVITÀ DEI RICERCATORI CANDIDATI SU STRUMENTI DELL’EUROPEAN RESEARCH COUNCIL - ERC»

DIREZIONE GENERALE S INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ(Relatore l’assessore Sorte)S132 - INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E PER LA NAVIGAZIONE E LO SVILUPPO TERRITORIALE4836 - ESPRESSIONE DEL PARERE REGIONALE SUL PROGETTO DEFI-NITIVO DI VARIANTE DELLA LINEA METROPOLITANA M4 LORENTEG-GIO - LINATE, AI SENSI DEL D.LGS. N. 163/2006

DIREZIONE GENERALE T AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE(Relatore l’assessore Terzi)T130 - RISORSE IDRICHE E PROGRAMMAZIONE AMBIENTALE4837 - ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO «TUTELA DELLE AC-QUE E GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE» PROGRAM-MAZIONE NUOVO INTERVENTO AL DEPURATORE DI SANT’ANTONI-NO TICINO IN COMUNE DI LONATE POZZOLO (VA)

T134 - PARCHI, TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ E PAESAGGIO4838 - PROPOSTA DI ISTITUZIONE DELLA RISERVA NATURALE «LE TORRAIE – MONTE LESIMA» (PV)

4839 - APPROVAZIONE DELLA MODIFICA DELLO STATUTO DEL PAR-CO REGIONALE DI MONTEVECCHIA E DELLA VALLE DEL CURONE (L.R. 86/1983, ART. 22 BIS, COMMA 6, ART. 22 QUATER, COMMA 3, LETTERA C)

DIREZIONE GENERALE Y SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE(Relatore l’assessore Bordonali)Y1 - DIREZIONE GENERALE Y SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE4840 - MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI ALLE PROVIN-CE PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI LORO ASSEGNATE IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE - ANNUALITÀ 2014 E 2015: RIAPERTURA DEI TERMINI STABILITI DALLA D.G.R. N. 1897/2014 PER LA RENDICONTA-ZIONE DELLE SPESE

4841 - CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI INTERESSATI DAGLI EVENTI CALAMITOSI NATURALI DI LIVELLO B), DI CUI ALL’ART. 2, COMMA 1 LETT. B), DELLA L. 225/1992, VERIFICATISI NEL PERIODO COMPRE-SO TRA IL 25 DICEMBRE 2013 E IL 14 MARZO 2014 SUL TERRITO-RIO REGIONALE: RIAPERTURA DEI TERMINI STABILITI DALLA D.G.R. N.  2209/2014 PER LA RENDICONTAZIONE ALLA REGIONE DEGLI INTERVENTI EFFETTUATI

Y132 - INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L’IMMIGRAZIONE ED IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE4842 - ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEGLI AGENTI DI POLIZIA LO-CALE: DISPOSIZIONI ATTUATIVE, AI SENSI DELL’ART. 34, C. 2, DELLA L.R. 6/2015 - REVOCA DELLA D.G.R. N. 925/2010

DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA E DIFESA DEL SUOLO(Relatore l’assessore Beccalossi)Z1 - DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA E DIFESA DEL SUOLO4843 - COMUNE DI LEGGIUNO (VA) - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COMMA 8, L.R. N. 12/2005)

4844 - COMUNE DI NAVE (BS) - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COM-MA 8, L.R. N. 12/2005)

Z130 - STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO4845 - PARERE REGIONALE IN MERITO ALLA VALUTAZIONE AM-BIENTALE STRATEGICA DELL’ALLEGATO INFRASTRUTTURE  2015 AL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA DEL 13 NOVEMBRE 2015 NELL’AMBITO DELLA PROCEDURA VAS STATALE

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Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 4846 al n. 4847)

A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONEPRESIDENZA A(Relatore il Presidente Maroni)4846 - NOMINA DI DUE COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI INDIRIZ-ZO DELL’AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA «PIO E NINETTA GAVAZ-ZI» CON SEDE LEGALE NEL COMUNE DI DESIO (MB)

B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONEDIREZIONE GENERALE M AGRICOLTURA(Relatore l’assessore Fava)M131 - SVILUPPO DI INDUSTRIE E FILIERE AGROALIMENTARI4847 - DETERMINAZIONI IN MERITO AL PROGRAMMA D’AZIONE REGIONALE PER LA TUTELA ED IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DALL’INQUINAMENTO CAUSATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA PER LE AZIENDE LOCALIZZATE IN ZONA VULNERABILE VALIDO PER IL PERIODO 2016-2019

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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D.g.r. 22 febbraio 2016 - n. X/4831Nuove determinazioni in merito alla valutazione dell’appropriatezza d’uso di dispositivi biomedici e di tecnologie diagnostico - terapeutiche e riabilitative

LA GIUNTA REGIONALEVista l’Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5

giugno 2003, n. 131, tra il governo, le regioni e le province au-tonome di Trento e di Bolzano del 10 luglio 2014, concernente il nuovo patto per la salute per gli anni 2014 - 2016, con partico-lare riferimento all’art. 26 relativo alla creazione di un modello istituzionale di HTA dei dispositivi medici e all’art. 27 relativo alla valutazione nazionale dei medicinali secondo la metodologia dell’Health Technology Assessment;

Visto il d.l. 2111 - B, legge stabilità 2016, con particolare riferi-mento ai seguenti commi dell’art. 1: 551. entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della pre-

sente legge, le regioni adottano provvedimenti volti a ga-rantire che gli enti del servizio sanitario nazionale non istitu-iscano unità organizzative di valutazione delle tecnologie ovvero sopprimano quelle esistenti, ricorrendo a strutture di valutazione istituite a livello regionale o nazionale;

552. a livello nazionale la cabina di regia istituita con decreto del Ministro della salute 12 marzo 2015, in attuazione dell’ar-ticolo 26 del patto per la salute 2014-2016, provvede a: a) definire le priorità per la valutazione tecnica multidi-

mensionale dei dispositivi medici sulla base dei criteri di rilevanza del problema di salute nonché di rilevanza, sicurezza, efficacia, impatto economico ed impatto or-ganizzativo dei dispositivi medici, in coerenza con le li-nee guida europee in materia (EunetHTA);

b) promuovere e coordinare le attività di valutazione multi-dimensionale realizzate dall’Agenzia nazionale per i ser-vizi sanitari regionali (AGENAS) e dai presìdi regionali e dai soggetti pubblici e privati di comprovata esperienza di HTA (Health Technology Assessment) operanti nel pro-gramma nazionale di HTA dei dispositivi medici;

c) validare gli indirizzi metodologici che verranno applica-ti per la produzione dei rapporti di valutazione tecnica multidimensionale nel Programma nazionale di HTA;

d) curare la pubblicazione, la diffusione e la verifica degli impatti a livello nazionale degli esiti delle valutazioni di cui alla lettera b) secondo i metodi validati di cui alla let-tera c), promuovendone l’utilizzo da parte delle regioni e delle aziende sanitarie per informare le decisioni in meri-to all’adozione e all’introduzione dei dispositivi medici e al disinvestimento;

556. nel rispetto degli equilibri programmati di finanza pubblica, al fine di garantire l’efficacia e l’appropriatezza clinica e or-ganizzativa delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale nell’ambito dei LEA, anche in relazione all’evolu-zione scientifica e tecnologica, è istituita, presso il Ministero della salute, la Commissione nazionale per l’aggiornamen-to dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale (omissis);

557. la commissione di cui al comma 556, nel rispetto degli equi-libri programmati di finanza pubblica, nonché degli obbli-ghi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, anche su pro-posta dei suoi componenti, svolge in particolare le seguenti attività: (omissis)c) per l’aggiornamento dei LEA e l’individuazione di con-

dizioni di erogabilità o indicazioni di appropriatezza, si avvale delle valutazioni di HTA su tecnologie sanitarie e biomediche e su modelli e procedure organizzativi;

Vista la legge 23 dicembre 2014 n. 190, art. 1 comma 587 che prevede «In attuazione delle disposizioni contenute nella diret-tiva 2011/247UE del parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011, e per promuovere il razionale uso dei dispositivi medici sulla base del principio costo-efficacia, il Ministero della salute (…) provvede a (...) istituire una rete nazionale, coordina-ta dall’AGENAS, di collaborazione tra le regioni per la definizione e l’utilizzo di strumenti per il governo dei dispositivi medici e per Health Technology Assessment (HTA), denominata «Programma nazionale di HTA dei dispositivi medici»;

Vista la l.r. n. 33/2009, come modificata dalla l.r. 23/2015, che all’art. 5 prevede:

• Comma 7 «La Regione promuove con propri indirizzi l’ap-propriatezza clinica e organizzativa, l’utilizzo efficiente delle risorse, la valutazione della qualità dei servizi, declinata in

termini di accessibilità, efficacia e gradimento degli utenti, la definizione di adeguate metodologie di monitoraggio e controllo dei servizi. In particolare, la Regione, nell’esercizio della predetta funzione di indirizzo: (...)b) predispone un programma di valutazione, secondo le

più aggiornate metodologie, dell’efficacia delle tecno-logie, delle prestazioni, dei modelli assistenziali, dei far-maci, di programmi e offerte nel campo della promozio-ne della salute e della prevenzione;

c) sulla base delle valutazioni di cui alla lettera b) e con-formemente a quanto previsto dal comma 14, fornisce indicazioni circa l’utilizzo appropriato ed efficace di far-maci, dispositivi medici e il governo dell’innovazione in questi settori;

d) elabora linee guida per garantire uniformità di approc-cio nella cura di patologie e nell’utilizzo di tecnologie diagnostico terapeutiche; (...)»;

• Comma 8 «La Regione costituisce il gruppo di approfondi-mento tecnico per le tecnologie sanitarie (GATTS), nell’am-bito e nel rispetto delle indicazioni nazionali di competenza dell’agenzia italiana del farmaco (AIFA), che svolge attività consultiva sull’utilizzo appropriato, efficace ed efficiente dei farmaci, delle protesi, ovvero dei dispositivi dotati di marchio CE e i farmaci dotati di AIC. Il GATTS si occupa di prourre informazioni per le realtà tecniche e professionali del SSL necessarie alla valutazione e utilizzo dei farmaci e delle tecnologie sanitarie nei percorsi diagnostico terapeutici, at-traverso l’uso di metodologie validate di valutazione epide-miologica, clinica, sociosanitaria ed economica; fornisce, altresì alle agenzie di tutela della salute, alle aziende ero-gatrici e all’Azienda regionale centrale acquisti s.p.a. (AR-CA) indirizzi per le attività relative alla farmacoecoenomia, la farmacoepidemiologia e la farmacovigilanza, attraverso specifici servizi in esse attivati e pubblica sintesi certificate della letteratura scientifica. Presso il GATTS è attivato il cen-tro regionale di farmacovigilanza, già istituito e organizzato con provvedimenti della Giunta regionale che partecipa alla rete europea e nazionale di farmacovigilanza, in attua-zione della direttiva UE 2010/84 recepita con decreto del Ministero della salute. Il GATTS è rinnovato ogni tre anni ed è costituito, con la partecipazione a titolo gratuito, da cinque membri, nominati dalla Giunta regionale, individuati tra gli esperti con documentata esperienza scientifica nella valu-tazione epidemiologica, sociale ed economica delle tec-nologie sanitarie. Il GATTS si avvale altresì di società scienti-fiche e specifici esperti dei settori oggetto delle specifiche valutazioni»;

• Comma 14 «Al fine di valorizzare negli atti di indirizzo e pro-grammazione regionale le istanze provenienti dal mondo scientifico del lavoro e delle professioni, la Regione istituisce l’osservatorio integrato del SSL, rappresentativo di tutte le professioni e delle realtà sanitarie, sociosanitarie e sociali operanti nella Regione, attraverso il coinvolgimento del GATTS di cui al comma 8, degli ordini, collegi, associazioni di categoria e imprenditoriali, organizzazioni sindacali mag-giormente rappresentative, società scientifiche, associazio-ni di volontariato, rappresentanze di cittadini e pazienti, università e istituti, agenzie, aziende sociosanitarie e IRCCS di diritto pubblico e privato, nonché di singoli esperti o rap-presentanze specifiche che ne facciano motivata richiesta. Nell’ambito dell’osservatorio sono costituiti tavoli tematici, anche permanenti, finalizzati all’espressione di pareri. (...)»;

Richiamate: − la d.g.r. n. VII/7197 del 3 dicembre 2001 «Valutazione delle tecnologie innovative in campo sanitario al fine del loro uti-lizzo nell’ambito del servizio sanitario regionale»;

− la d.g.r. n. VIII/7856 del 30 luglio 2008 «Determinazione in merito alla valutazione dell’appropriatezza d’uso di farma-ci, dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico-terapeuti-che al fine del loro impiego nell’ambito del servizio sanita-rio regionale secondo gli indirizzi del PSSR e determinazioni conseguenti»;

− la d.g.r. n. X/4760 del 28 gennaio 2016 «Determinazioni in ordine alla costituzione del gruppo di approfondimento tecnico per le tecnologie sanitarie (GATTS) ai sensi dell’art. 5, comma 8, L.r. 33/09, come sostituito dall’art. 1, comma 1, l.r. 23/15 – Selezione candidature;

Richiamata altresì la d.g.r. n. X/2989 del 23 dicem-bre  2014  «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2015» ed, in particolare, l’allegato B «Regole di sistema 2015 ambito sanitario», sezioni:

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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2.3.6.6. «Sviluppo della funzione di HTA»; 2.3.4. «Politiche di ap-propriatezza prescrittiva»; 3.2.3. «Controlli, appropriatezza e monitoraggio»;

Richiamate in particolare le sezioni del citato allegato B) alla d.g.r. n. X/2989/2014:

− 2.3.6.6. «Sviluppo della funzione di HTA», nella parte che prevede: «In attuazione a quanto previsto nella Intesa tra il governo, le regioni e le provincie autonome di Trento e di Bolzano concernente in nuovo patto per la salute per gli anni 2014 - 2016 ai senso dell’art. 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003 n. 131, art. 26 (Creazione di un modello istitu-zionale di HTA dei dispositivi medici) e art. 27 (Valutazione nazionale dei medicinali secondo la metodologia dell’He-alth Technology Assessment) e con riferimento ai risultati e alle criticità emerse durante la applicazione e lo sviluppo del percorso regionale di valutazione delle tecnologie, si dà mandato alla dg salute a: a) aggiornare le dispo-sizioni regionali previste in materia con la d.g.r. VIII/7856 (30 luglio 2008) «Determinazione in merito alla valutazione dell’appropriatezza d’uso di farmaci, dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico - terapeutiche al fine del loro im-piego nell’ambito del servizio sanitario regionale secondo gli indirizzi del PSSR e determinazioni conseguenti», anche sviluppando le attività in collaborazione con Age.Na.S., per il programma nazionale di HTA dei dispositivi medici, e con A.I.F.A., per le informazioni sull’efficacia comparati-va dei medicinali e sulle successive ricadute in termini di costo - efficacia nella pratica clinica. Le informazioni di HTA sui dispositivi medici e sui farmaci costituiranno riferimen-to prioritario per l’attività di tutte le reti collaborative regio-nali e di tutti i gruppi di esperti coinvolti (a livello regionale, nelle A.S.L, nelle aziende ospedaliere ed negli I.R.C.C.S.) nello sviluppo e n ella revisione dei percorsi diagnostico- terapeutici di patologia»;

Vista la proposta di aggiornamento della citata d.g.r. n. VIII/7856 del 30 luglio 2008, elaborata dalla d.g. welfare, in at-tuazione a quanto previsto nell’Intesa tra il governo, le regioni e le provincie autonome di Trento e di Bolzano concernente in nuovo patto per la salute per gli anni 2014 - 2016 e nella legge regionale 11 agosto 2015 - n. 23 «Evoluzione del sistema sociosa-nitario lombardo»;

Dato atto che detto aggiornamento: 1. prevede di indirizzare il programma regionale di valutazio-

ne delle tecnologie sanitarie alla produzione sistematica di informazioni su tecnologie sanitarie, singole o in grup-pi, di verificata efficacia e pertinenti ai bisogni mappati sul territorio, per la verifica ex ante del valore di tecnologie emergenti potenzialmente da inserire nei percorsi clinici, la verifica ex post del valore di tecnologie diffuse e già inserite nei percorsi clinici;

2. considera prioritario identificare, quali tecnologie sanitarie di potenziale interesse nell’ambito del SSL, sia quelle che abbiano già concluso, in base alle normative vigenti, l’iter di sperimentazione clinica e che siano già in possesso del marchio CE, che quelle per cui il produttore fornisce la pre-visione ragionevole di una immissione in commercio entro i 24 mesi successivi;

3. facilita la diffusione nella pratica clinica delle tecnologie più efficaci, sicure ed efficienti in sostituzione di tecnolo-gie meno efficaci, sicure ed efficienti, secondo modalità responsabili, condivise, trasparenti, monitorabili e verifi-cabili, nel rispetto dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza;

Ritenuto pertanto di aggiornare il processo per la valutazio-ne dell’appropriatezza d’uso di tecnologie innovative (disposi-tivi biomedici comprese apparecchiature sanitarie, tecnologie diagnostico - terapeutiche, adattamenti dei percorsi diagnosti-co - terapeutico - riabilitativi ed assistenziali) di cui alla d.g.r. n. VIII/7856 del 30 luglio 2008 e di approvare a tal fine il documen-to «Percorso di valutazione dell’appropriatezza d’uso di farma-ci, dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico-terapeutiche» allegato 1, parte integrante del presente atto, suddiviso nei se-guenti sub allegati:

− Sub - Allegato 1 «Programma di Valutazione delle Tecnolo-gie Sanitarie»;

− Sub - Allegato 2 «Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni»;

− Sub - Allegato 3 «Metodi»; − Sub - Allegato 4 «Processo e procedure»;

Ritenuto di dare mandato al direttore generale della d.g. wel-fare di istituire i seguenti organismi di supporto:

− una rete regionale di referenti aziendali per la funzione di valutazione tecnica (assessment) con compiti e funzioni definiti nel citato sub - allegato 2;

− una Commissione per le Tecnologie emergenti (CTE) e una commissione per le tecnologie in diffusione diffuse ed obsolete (CTD) a supporto delle funzioni regionali di analisi decisionale (prioritizzazione iniziale e appraisal in seguito a valutazione tecnica realizzata con metodi di HTA), con compiti e funzioni definiti nel citato sub - allegato 2;

Precisato che ai componenti dei suddetti organismi di sup-porto non saranno attribuiti compensi per la partecipazione;

Precisato che il documento «Percorso di valutazione dell’ap-propriatezza d’uso di farmaci, dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico - terapeutiche» di cui all’allegato 1, parte integrante del presente atto, sostituisce integralmente le disposizioni di cui alla d.g.r. n. VIII/7856 del 30 luglio 2008 ed i relativi allegati;

Evidenziato che i nuovi organismi di supporto della d.g. wel-fare, innanzi citati, sostituiscono il Nucleo di valutazione delle priorità e dei conflitti di interesse (NVPCI) ed il Tavolo tecnico regionale per l’appropriatezza in medicina (TTRAM) che erano stati istituiti ai sensi della d.g.r. n. VIII/7856 del 2008 con i seguenti decreti:

− il decreto del direttore generale sanità n. 11858 del 12 no-vembre  2009  «Prime determinazioni in attuazione della d.g.r. 7856/2008 nomina dei componenti del Nucleo di va-lutazione delle priorità e dei conflitti di interesse (NVPCI) e del Tavolo per l’appropriatezza in medicina (TTRAM);

− il decreto del direttore generale sanità n. 14013 del 15 di-cembre 2009 «Tariffe criteri regole di procedura e formato atteso per le valutazioni di tecnologie sanitarie»;

− il decreto del direttore generale sanità n. 5139 del 14 giu-gno  2013  «Ricostituzione del Nucleo di valutazione delle priorità e dei conflitti di interesse (NVPCI) e del Tavolo tecni-co regionale per l’appropriatezza in medicina (TTRAM), ai sensi della d.g.r. n. VIII/7856 del 30 luglio 2008»;

Precisato che i nuovi organismi di supporto della d.g. welfare, innanzi citati, sentito il gruppo di approfondimento tecnico per le tecnologie sanitarie (GATTS), supporteranno la d.g. welfare nella gestione della fase di transizione delle attività già avviate nel precedente programma regionale di valutazione delle tec-nologie sanitarie (d.g.r. n. VIII/7856 del 30 luglio 2008);

Richiamata la sezione 2.3.6.6. «Sviluppo della funzione di HTA» del citato allegato B) alla d.g.r. n. X/2989/2014 nella parte in cui «dà mandato alla dg salute a: (...) valutare la possibilità di or-ganizzare, anche avvalendosi prioritariamente di competenze già disponibili presso amministrazioni sanitarie pubbliche, un presidio scientifico-tecnico per il supporto istruttorio delle attività di valutazione, con opportuni metodi di HTA, su farmaci, dispo-sitivi medici, apparecchiature diagnostiche ed interventistiche, procedure e modalità organizzative in ambito di prevenzione, di assistenza e di riabilitazione.(...)»;

Richiamata la l.r. 30/2006 e s.m.i ed, in particolare, l’art. 1 com-ma 1 e ss. che prevedono:

• «1. In attuazione dell’articolo 48 dello Statuto di autonomia, il sistema regionale è costituito dalla Regione e dagli enti di cui agli allegati A1 e A2. (…);

• 1 ter. I compiti operativi e le attività gestionali riconducibili alle funzioni amministrative riservate alla Regione sono svol-ti, di norma, tramite gli enti di cui al comma 1 individuati, di volta in volta, con deliberazione della Giunta regionale, sulla base delle competenze attribuite;

• 1 quater. Le modalità di raccordo tra la Regione e gli enti di cui al comma 1ter, la puntuale individuazione dei compiti e delle attività affidate, la disciplina dell’effettivo esercizio e la relativa data di decorrenza sono stabilite con apposite convenzioni, predisposte secondo schemi approvati dalla Giunta regionale;

• 2. al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della programmazione regionale, al raggiungimento degli obiet-tivi di finanza pubblica, mediante il contenimento e la razio-nalizzazione della spesa, nonché al fine di garantire la va-lorizzazione degli investimenti: a) gli enti di cui all’allegato A1 svolgono tra loro e a favore della Regione le prestazioni dirette alla produzione di beni e servizi strumentali alle ri-spettive attività»;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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Considerato che:

• ai sensi della citata l.r. 30/2006 (Allegato 1 A) e s.m.i. la ATS di Pavia è unente del sistema regionale;

• Ats pavia è l’unica tra le ATS, le ASST e gli IRCCS della Lom-bardia che si è dotata, dal 2010, di una specifica artico-lazione aziendale, denominata U.O.S. Health Technology Assessment, inserita nel dipartimento governodella rete distrettuale e del farmaco e deputata alla produzione di rapporti tecnici per valutazioni di tecnologie sanitarie;

• Ats pavia ha reso disponibili alla d.g. welfare negli anni 2009 - 2015 le seguenti raccolte di rapporti tecnici a suppor-to delle attività di valutazione HTA di competenza regionale: a) n. 6 schede informative su tecnologie emergenti, indi-pendenti da produttori ed erogatori, anche quali contributi ai lavori della commissione tecnologie nominata con de-creto d.g. welfare n. 530 del 28 gennaio 2015; b) n. 12 rap-porti tecnici ex novo o adattamenti al contesto lombardo di rapporti resi disponibili da Age.Na.S. a supporto di valuta-zioni di priorità formalmente comunicate dalla d.g. welfare alle aziende sanitarie lombarde; c) n° 16 schede interne a supporto di ulteriori valutazioni HTA regionali completate o in corso, non comunicate alle aziende sanitarie;

• Ats pavia ha sviluppato e reso disponibile alla d.g. welfare un gestionale operativo a supporto delle attività dei gruppi di lavoro e in particolare dei citati NVPCI e TTRAM, compre-se le attività di formazione sul campo in modalità mista (in presenza e a distanza); su tale gestionale è organizzato il sito, ad accesso controllato, VTS - HTA attualmente in uso dal presidio regionale di HTA della Regione Lombardia, ed è stato utilizzato dalle aziende sanitarie lombarde per la rac-colta e la circolazione di documenti (organizzativi, piani di attività e prodotti valutativi) di HTA durante il 2015 come in-dirizzato dalla d.g.r. X/2989 del 23 dicembre 2014 (Regole di sistema 2014). Il servizio è amministrato dalla d.g. welfare ed è disponibile all’indirizzo http://vts-hta.asl.pavia.it;

• è ragionevole e conveniente mantenere le competenze acquisite, già organizzate in una articolazione dedicata, e svilupparle nell’ottica del principio dell’efficientamento e dell’ottimizzazione delle risorse;

VISTI: − il progetto di durata triennale ( anni 2016-2018) «Supporto tecnico - istruttorio al programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie - Health Technology Assessment HTA», elaborato dai competenti uffici della d.g welfare, alle-gato 2 parte integrante del presente provvedimento;

− il relativo schema tipo di convenzione di durata triennale (anni 2016 - 2018) con la ATS di Pavia, allegato 3 parte in-tegrante del presente provvedimento, individuata per l’ese-cuzione del citato progetto ai sensi della l.r. 30/2006;

Considerato che detto progetto ha i seguenti obiettivi: − obiettivo generale: facilitare la diffusione nella pratica cli-nica delle tecnologie più efficaci, sicure ed efficienti in so-stituzione di tecnologie meno efficaci, sicure ed efficienti, secondo modalità responsabili, condivise, trasparenti, mo-nitorabili e verificabili, nel rispetto dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza;

− obiettivi specifici: 1. gestire il livello di incertezza delle informazioni sulle tec-

nologie sanitarie; 2. gestire la trasferibilità nel SSL delle valutazioni prodotte

in altri contesti, nazionali ed internazionali; 3. identificare e diffondere approcci innovativi nell’uso

pratico di biotecnologie, biomedicine, prodotti biosimi-lari ed in generale prodotti e processi d’avanguardia;

4. gestire le predette incertezze informative, la trasferibilità di valutazioni terze e la diffusione di innovazioni all’in-terno di un modello decisionale coerente, trasparente, orientato alle necessità dei pazienti, all’appropriatezza specifica e alla sostenibilità finanziaria e finalizzato ad identificare e facilitare la applicazione pratica del mi-glior possibile valore in termini di salute;

Valutato che gli obiettivi del succitato progetto sono coerenti con la programmazione regionale;

Precisato che per lo svolgimento del progetto la ATS di Pavia si avvarrà delle seguenti figure professionali nel triennio 2016 - 2018:

− un biostatistico o un ingegnere matematico;

− un farmacista con specializzazione in farmacia ospedaliera;

− un economista sanitario; − un ingegnere gestionale;

ciascuno con esperienza in materia di HTA o di farmacoeco-nomia e con eccellente capacità di lettura e buona capacità di scrittura in lingua inglese; assunti a tempo determinato per il periodo di vigenza della convenzione;

Considerato che, ai sensi del citato d.l. 2111 - B (legge stabilità 2016), art. 1 comma 551, la Regione adotta provvedimenti volti a garantire che gli enti del servizio sanitario nazionale non istitui-scano unità organizzative di valutazione delle tecnologie ovvero sopprimano quelle esistenti, ricorrendo a strutture di valutazione istituite a livello regionale o nazionale;

Ritenuto pertanto di identificare la ATS di Pavia quale struttura di supporto tecnico-istruttorio al programma regionale di valuta-zione delle tecnologie sanitarie - Health Technology Assessment HTA;

Ritenuto pertanto di approvare: − il progetto di durata triennale (anni 2016-2018) «Supporto tecnico-istruttorio al programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie - Health Technology Assessment HTA», elaborato dai competenti uffici della d.g welfare, alle-gato 2 parte integrante del presente provvedimento;

− il relativo schema tipo di convenzione di durata triennale (anni 2016 - 2018) con la ATS di Pavia, allegato 3 parte in-tegrante del presente provvedimento, individuata per l’ese-cuzione del citato progetto ai sensi della l.r. 30/2006;

Precisato che il corrispettivo complessivo previsto per la rea-lizzazione del citato progetto verrà corrisposto da Regione Lom-bardia alla ATS di Pavia con le seguenti modalità, indicate nello schema tipo di convenzione:

1) la prima rata, pari al 34% dell’importo ovvero 204.000 €, a 30 giorni dalla data di stipula della convenzione, sulla ba-se della presentazione di un rapporto di documentazione tecnica del prototipo di gestionale online per le operazio-ni di HTA che descriva le funzionalità previste a supporto di tutte le attività identificate dalla presente d.g.r. per tutti i soggetti coinvolti;

2) il restante importo in due rate pari al 33% ciascuna, ovvero 198.000 € ciascuna, entro il 31 gennaio di ciascun succes-sivo anno di contratto e previa presentazione dei rispettivi rapporti di avanzamento lavori, costituiti da elenchi di valu-tazioni pianificate, in corso, realizzate e archiviate, suppor-tati da documenti tecnici (schede, rapporti, giudizi) inseriti in opportune sezioni del gestionale online per le operazio-ni di HTA;

Dato atto che il suddetto importo complessivo di eu-ro  600.000,00 (nel triennio) troverà copertura a carico delle ri-sorse destinate alle spese dirette del fondo sanitario regionale (quota destinata ad incarichi di studio, ricerca e consulenza), al capitolo 8378 del bilancio di previsione 2016 - 2018, con la seguente ripartizione:

− Euro 204.000,00 - esercizio finanziario 2016; − Euro 198.000,00 - esercizio finanziario 2017; − Euro 198.000,00 - esercizio finanziario 2018;

Ritenuto di dare mandato al direttore generale della d.g. welfare:

− di sottoscrivere la citata convenzione con la ATS di Pavia, relativa al progetto «Supporto tecnico-istruttorio al pro-gramma regionale di valutazione delle tecnologie sani-tarie - Health Technology Assessment HTA» e di assumere i conseguenti atti in esecuzione delle stesse;

− di assumere le ulteriori determinazioni necessarie alla pie-na attuazione del presente provvedimento;

Viste: − la decisione 1786/2002/EC del parlamento europeo e del Consiglio concernente il co - finanziamento di attività di valutazione HTA tramite il programma di salute pubblica (Public Health Programme);

− la decisione 1350/2007/EC del parlamento europeo e del Consiglio concernente una cooperazione scientifica e tec-nica tra le organizzazioni nazionali e regionali responsabili per le valutazioni di HTA denominata EUnetHTA;

− la direttiva 2011/24/UE del parlamento europeo e del Con-siglio del 9 marzo 2011concernente l’applicazione dei dirit-

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 20 – Bollettino Ufficiale

ti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, con particolare riferimento alla rete europea di valutazione delle tecnologie sanitarie;

− la decisione della commissione europea 2013/329/EU del 26 giugno 2013 che implementa le regole per la istituzio-ne, la gestione e il funzionamento della rete delle autorità nazionali responsabili per la valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA Network);

− il verbale della riunione della rete delle autorità nazionali responsabili per la valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA Network) del 16 ottobre 2013, che conferma la fun-zione di riferimento scientifico e di cooperazione tecnica attribuita alla rete europea di valutazione EUnetHTA fino al-la fine della azione congiunta 2;

Visti altresì: − il d.lgs. 502/92 e s.m.i., con particolare riferimento all’art. 12 bis commi 4, 5, 6, relativi ai programmi di ricerca sanitaria;

− il d.lgs. 14 dicembre  1992, n.  507, emendato con d.lgs. 25 gennaio  2010, n.37 - Recepimento direttiva 2007/47/CE «Attuazione della direttiva 90/385/CEE concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative ai dispositivi medici impiantabili attivi»;

− il d.lgs. 24 febbraio 1997, n. 46 «Attuazione della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici» emendato con d.lgs. 25 gennaio 2010, n.37 - Recepimento direttiva 2007/47/CE «Attuazione della direttiva 93/42/CEE concer-nente i dispositivi medici» ;

− il d.lgs. 08 settembre 2000, n. 332, «Attuazione della diretti-va 98/79/CEE relativa ai dispositivi medico - diagnostici in vitro», emendato con d.lgs. 25 gennaio 2010, n. 37 - Rece-pimento direttiva 2007/47/CE;

− il d.m. del 22 settembre  2005, «Classificazione nazionale dei dispositivi medici (CND)»

− il d.lgs. 24 aprile  2006, n.  219, «Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE»;

− il decreto del Ministero della salute del 20 febbraio 2007, «Approvazione della Classificazione nazionale dei disposi-tivi medici (CND)»;

− il d.lgs. 29 dicembre 2007, n. 274, «Disposizioni correttive al decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, recante attuazio-ne della direttiva 2001/83/CE relativa ad un codice comu-nitario concernente medicinali per uso umano»;

Richiamato «l’Accordo di collaborazione per lo sviluppo del-la rete per la valutazione sistematica delle tecnologie sanitarie - HTA (RIHTA)», siglato in conferenza stato - regioni rep. 10/022/CR6d/C7 del 11 febbraio 2010 ai sensi dell’art. 15 della legge 241/90, il cui obiettivo è di lavorare in rete allo scopo di evitare duplicazioni e mettere in comune il know how ed, in particolare, la scheda 9 sottoscritta da Regione Lombardia in data 18 apri-le 2011 che definisce le attività che le parti si impegnano a porre in essere un modello sinergico di rete (RIHTA) al fine di realizzare e sviluppare iniziative, progetti ed interventi volti all’ottimizzazio-ne delle attività di valutazione sistematica delle tecnologie sani-tarie (HTA) nell’ambito dei servizi sanitari regionali;

Richiamati altresì i seguenti documenti di programmazione regionale:

− d.c.r. n. IX/0088 del 17 novembre 2010 «Piano socio sanita-rio regionale 2010 - 2014»;

− d.c.r. n. X/78 del 9 luglio 2013 «Programma regionale di svi-luppo della X Legislatura»;

Ritenuto di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet della direzio-ne generale welfare;

Visti gli artt. 23, 26 e 27, d.lgs. n. 33/2013, che demandano alla struttura competente gli adempimenti previsti in materia di tra-sparenza e pubblicità;

Vagliate e fatte proprie le suddette motivazioni; All’unanimità dei voti espressi ai sensi di legge;

DELIBERA1. di aggiornare il processo per la valutazione dell’appro-

priatezza d’uso di tecnologie innovative (dispositivi biomedici, tecnologie diagnostico-terapeutiche, adattamenti dei percorsi diagnostico - terapeutico-riabilitativi ed assistenziali) al fine del loro ottimale impiego nell’ambito del servizio sanitario regionale di cui alla d.g.r. n. VIII/7856 del 30 luglio 2008 e di approvare a

tal fine il documento «Percorso di valutazione dell’appropriatez-za d’uso di farmaci, dispositivi biomedici e tecnologie diagnosti-co - terapeutiche», allegato 1, parte integrante del presente atto, suddiviso nei seguenti sub allegati:

− Sub - Allegato 1 «Programma di Valutazione delle Tecnolo-gie Sanitarie»;

− Sub - Allegato 2 «Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni»;

− Sub - Allegato 3 «Metodi»; − Sub - Allegato 4 «Processo e procedure»;

2. di precisare che il documento di cui al punto 1): − sostituisce integralmente le previsioni della d.g.r. n. VIII/7856 del 30 luglio 2008 ed i relativi allegati;

− prevede di indirizzare il programma regionale di valutazio-ne delle tecnologie sanitarie alla produzione sistematica di informazioni credibili su tecnologie sanitarie, singole o in gruppi, di verificata efficacia e pertinenti ai bisogni map-pati sul territorio, per la verifica ex ante del valore di tec-nologie emergenti potenzialmente da inserire nei percorsi clinici, la verifica ex post del valore di tecnologie diffuse e già inserite nei percorsi clinici;

− considera prioritario identificare, quali tecnologie sanitarie di potenziale interesse nell’ambito del SSL, sia quelle che abbiano già concluso, in base alle normative vigenti, l’iter di sperimentazione clinica e che siano già in possesso del marchio CE (dispositivi medici), che quelle per cui il pro-duttore fornisce la previsione ragionevole di una immissio-ne in commercio entro i 24 mesi successivi;

− facilita la diffusione nella pratica clinica delle tecnologie più efficaci, sicure ed efficienti in sostituzione di tecnolo-gie meno efficaci, sicure ed efficienti, secondo modalità responsabili, condivise, trasparenti, monitorabili e verifi-cabili, nel rispetto dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza;

3. di dare mandato al direttore generale della d.g. welfare di istituire i seguenti organismi di supporto:

− una rete regionale di referenti aziendali per la funzione di valutazione tecnica (assessment) con compiti e funzioni definiti nel citato sub - allegato 2;

− una Commissione per le tecnologie emergenti (CTE) e una Commissione per le tecnologie in diffusione diffuse ed obsolete (CTD) a supporto delle funzioni regionali di analisi decisionale (prioritizzazione iniziale e appraisal in seguito a lutazione tecnica realizzata con metodi di HTA), con com-piti e funzioni definiti nel sub - allegato 2;

4. di precisare che: − i nuovi organismi di supporto della d.g. welfare di cui al punto 3) sostituiscono: il Nucleo di valutazione delle priori-tà e dei conflitti di interesse (NVPCI), il Tavolo Tecnico regio-nale per l’appropriatezza in medicina (TTRAM) - già istituiti ai sensi della d.g.r. n. VIII/7856 del 2008 - e l’invito pubblico alla presentazione di candidature in vista della costituzio-ne di un elenco di esperti per la valutazione delle tecno-logie sanitarie, ai sensi dell’allegato 4A della citata d.g.r. n. 7856 del 30 agosto 2008, approvato con d.d.g. salute n. 513 del 26 gennaio 2010;

− ai componenti degli organismi di supporto di cui al punto 3) non saranno attribuiti compensi per la partecipazione;

5. di approvare: − il progetto di durata triennale (anni 2016 - 2018) «Supporto tecnico - istruttorio al programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie - Health Technology Assessment HTA», elaborato dai competenti uffici della d.g welfare, alle-gato 2 parte integrante del presente provvedimento;

− il relativo schema tipo di convenzione di durata triennale (anni 2016 - 2018) con la ATS di Pavia, allegato 3 parte in-tegrante del presente provvedimento, individuata per l’ese-cuzione del citato progetto, ai sensi della l.r. 30/2006;

6. di precisare che per lo svolgimento del progetto la ATS di Pavia si avvarrà delle seguenti figure professionali nel triennio 2016 - 2018:

− un biostatistico o un ingegnere matematico; − un farmacista con specializzazione in farmacia ospedaliera;

− un economista sanitario; − un ingegnere gestionale;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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ciascuno con esperienza in materia di HTA o di farmacoeco-nomia e con eccellente capacità di lettura e buona capacità di scrittura in lingua inglese; assunti a tempo determinato per il periodo di vigenza della convenzione;

7. di precisare che il corrispettivo complessivo previsto per la realizzazione del citato progetto verrà corrisposto da Regione Lombardia alla ATS di Pavia con le seguenti modalità, indicate nello schema tipo di convenzione:

− la prima rata, pari al 34% dell’importo ovvero 204.000 €, a 30 giorni dalla data di stipula della convenzione, sulla ba-se della presentazione di un rapporto di documentazione tecnica del prototipo di gestionale online per le operazio-ni di HTA che descriva le funzionalità previste a supporto di tutte le attività identificate dalla presente d.g.r. per tutti i soggetti coinvolti;

− il restante importo in due rate pari al 33% ciascuna, ovvero 198.000 € ciascuna, entro il 31 gennaio di ciascun succes-sivo anno di contratto e previa presentazione dei rispettivi rapporti di avanzamento lavori, costituiti da elenchi di valu-tazioni pianificate, in corso, realizzate e archiviate, suppor-tati da documenti tecnici (schede, rapporti, giudizi) inseriti in opportune sezioni del gestionale online per le operazio-ni di HTA;

8. di dare atto che il suddetto importo complessivo di eu-ro  600.000,00 (nel triennio) troverà copertura a carico delle ri-sorse destinate alle spese dirette del fondo sanitario regionale (quota destinata ad incarichi di studio, ricerca e consulenza), al capitolo 8378 del bilancio di previsione 2016 - 2018, con la seguente ripartizione:

− Euro 204.000,00 - esercizio finanziario 2016; − Euro 198.000,00 - esercizio finanziario 2017; − Euro 198.000,00 - esercizio finanziario 2018;

9. di dare mandato al direttore generale della d.g. welfare: − di sottoscrivere la citata convenzione con la ATS di Pavia, relativa al progetto «Supporto tecnico - istruttorio al pro-gramma regionale di valutazione delle tecnologie sani-tarie - Health Technology Assessment HTA» e di assumere i conseguenti atti in esecuzione delle stesse;

− di assumere le ulteriori determinazioni necessarie alla pie-na attuazione del presente provvedimento;

10. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia e sul sito internet della direzione generale welfare;

11. di dare atto che il dirigente competente provvederà alla pubblicazione del presente atto sul sito istituzionale – ammini-strazione trasparente – ai sensi degli artt. 23, 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013 in tema di trasparenza.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 22 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 1

PERCORSO DI VALUTAZIONE DELL’APPROPRIATEZZA D’USO DI DISPOSITIVI BIOMEDICI E TECNOLOGIE DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE E RIABILITATIVE

- Sub-Allegato 1 “Programma regionale di Valutazione delle Tecnologie Sanitarie”;- Sub-Allegato 2 “Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni”;- Sub-Allegato 3 “Metodi”;- Sub-Allegato 4 “Processo e procedure”;

Sub-Allegato 1 - Programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarieIntroduzioneIl Piano Socio Sanitario 2007-2009 aveva individuato nella valutazione delle tecnologie in termini di efficacia e di costi una priorità per un programma sanitario di eccellenza e definiva “Health Technology” come “… un’espressione con cui, a livello internazionale, per convenzione, si intende ogni metodo utilizzato per promuovere la salute, prevenire e trattare una malattia, migliorare la riabilitazione o definire criteri di cura e assistenza a lungo termine. In questo contesto, le tecnologie non sono soltanto i nuovi dispositivi medici o le ap-parecchiature sofisticate, ma anche le procedure, le modalità di assistenza ed i programmi di screening. In altri termini, nel linguaggio della HTA, Health Technology copre ogni metodo usato da coloro che lavorano nei servizi sanitari per promuovere la salute, prevenire e trattare una malattia o una specifica condizione clinica, migliorare la riabilitazione e l’assistenza a lungo termine.” La Legge Regionale 11 agosto 2015 - n. 23 “Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)”, nell’articolo 1 riporta modifiche al Titolo I e al Titolo II della L.R. 33/2009, in particolare dell’articolo 5 , Comma 7: La Regione promuove con propri indirizzi l’appropriatezza clinica e organizzativa, l’utilizzo efficiente delle risorse, la valutazione della qualità dei servizi, declinata in termini di accessibilità, efficacia e gradimento degli utenti, la definizione di adeguate metodologie di monitoraggio e controllo dei servizi. In particolare, la Regione, nell’esercizio della predetta funzione di indirizzo: (art. 5 comma 7, b) predispone un Programma regionale di Valutazione, secondo le più aggiornate metodologie, dell’efficacia delle tecnologie, delle prestazioni, dei modelli assistenziali, dei farmaci, di programmi e offerte nel campo della promozione della salute e della prevenzione; (art. 5 comma 7, c) sulla base delle valutazioni di cui alla lettera b) e conformemente a quanto previsto dal comma 14, fornisce indi-cazioni circa l’utilizzo appropriato ed efficace di farmaci, dispositivi medici e il governo dell’innovazione in questi settori; (art. 5 comma 7, d) elabora linee guida per garantire uniformità di approccio nella cura di patologie e nell’utilizzo di tecnologie dia-gnostico terapeutiche. La collaborazione europea EUnetHTA1, cofinanziata dalla Comunità e dagli Stati membri, e la rete internazionale EuroScan2 definisco-no tecnologia sanitaria qualsiasi applicazione di conoscenze scientifiche nell’area della prevenzione, cura, riabilitazione e assistenza a lungo termine e valutazione di tecnologia sanitaria un processo multidisciplinare che, in modo sistematico, trasparente, robusto (cioè riproducibile da terzi nelle medesime condizioni) e non viziato da interessi secondari, sintetizza informazioni riguardo ad argo-menti di natura clinica, sociale, economica ed etica concernenti l’uso di tecnologie sanitarie. Lo scopo di questo processo è formula-re regolamentazioni sanitarie sicure, efficaci, chiaramente orientate alle necessità dei pazienti (e non del sistema di erogazione delle cure) e finalizzate ad ottenere il miglior possibile valore in termini di salute. La valutazione delle tecnologie sanitarie (health technology assessment, HTA) consiste quindi in un processo di gestione delle cono-scenze (knowledge management) sanitarie operato a tutti i livelli del SSL e che prende in esame varie dimensioni di impatto delle tecnologie sanitarie e ne compara benefici e costi. Comprende tre fasi o processi3:

a) identificazione e prioritizzazione di tecnologie sanitarie di potenziale interesse; b) valutazione tecnica (assessment): reperimento sistematico ed analisi critica coerente delle documentazioni di efficacia

disponibili (o identificazione esplicita della carenza di documentazione); c) valutazione del valore di appropriatezza d’uso (appraisal): determinazione del valore complessivo delle tecnologie sanitarie,

tramite espressione di un giudizio circa il significato pratico (applicazione) nella prospettiva del sistema sanitario. L’attività di Horizon Scanning applicata alle tecnologie sanitarie consiste nella sistematica identificazione di tecnologie nuove ed emergenti che hanno la potenzialità di esercitare un impatto significativo sulla salute, sui servizi e/o sulla società. Con la medesima attività è possibile identificare tecnologie sanitarie obsolete o in procinto di divenirlo.Ai fini del programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie in Lombardia, si distinguono due aree di valutazione: tecno-logie nuove ed emergenti (TE) e tecnologie in diffusione, diffuse o obsolete (TD)4. Le tecnologie nuove ed emergenti (TE) comprendono quelle tecnologie che non sono ancora state adottate nel sistema sanitario. I dispositivi medici emergenti sono in fase di pre-commercializzazione; le altre tecnologie sanitarie sono in genere in fase di lancio sul mercato, o di iniziale post-commercializzazione o di iniziale diffusione.Le tecnologie in diffusione, diffuse o obsolete (TD) rappresentano una modifica nell’indicazione o nell’uso di una tecnologia esistente o sono un gruppo di tecnologie in via di sviluppo che possono esercitare un impatto sanitario nel loro complesso.I regolamenti delle Commissioni CTE e CTD, definite nel sub-allegato 2 – Ruolo dei soggetti coinvolti, potranno specificare ulteriori criteri atti a distribuire in modo efficiente le attività valutative complessive tra le due Commissioni.Obiettivo generale del programma regionale lombardo di valutazione delle tecnologie sanitarie è facilitare la diffusione nella pratica clinica delle tecnologie più efficaci, sicure ed efficienti in sostituzione / alternativa di tecnologie meno efficaci, sicure ed efficienti, se-condo modalità condivise, trasparenti, monitorabili e verificabili e che attribuiscano chiare responsabilità ai soggetti coinvolti. Obiettivi specifici del processo di valutazione sono i seguenti:

1 Kristensen FB et al: Practical tools and methods for health technology assessment in Europe: Structures, methodologies, and tools developed by the European network for Health Technology Assessment, EUnetHTA. Int Journal Tech Ass Health Care; 2009;25(S2): 1-8. DOI: http://dx.doi.org/10.1017/S0266462309990626. Disponibile all’indirizzo: http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=6894088&fileId=s0266462309990626

2 Si veda anche la definizione di tecnologia sanitaria di European Network for Health Technology Assessment, disponibile presso: http://www.eunethta.eu/HTA/ (consul-tato il 26 gennaio 2015).

3 Health Tecnologies and Decision Making – OECD 2005 4 EuroScan International Network, A toolkit for the identification and assessment of new and emerging health technologies, 2014, EuroScan International Network: Birming-

ham. Disponibile all’indirizzo: http://www.euroscan.org.uk/

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1) identificare e diffondere approcci innovativi nell’uso pratico di biotecnologie, biomedicine, biosimilari ed in generale prodotti e processi d’avanguardia;

2) gestire la trasferibilità nel sistema sanitario regionale delle valutazioni (compresi i risultati della ricerca) prodotte in altri con-testi, nazionali ed internazionali;

3) gestire il livello di incertezza (talvolta ineliminabile) delle informazioni sulle tecnologie sanitarie; 4) gestire le questioni elencate ai tre punti precedenti all’interno di un modello decisionale orientato all’appropriatezza speci-

fica e alla sostenibilità economica. Il prodotto atteso dal processo regionale di valutazione dell’appropriatezza d’uso di dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico-terapeutiche e riabilitative consiste in un insieme coerente di sintesi informative di alta qualità e credibilità, fruibile da parte di diversi attori del sistema sanitario distribuiti ai diversi livelli di assistenza.

Ambito di applicazioneIl processo di valutazione dell’appropriatezza d’uso delle tecnologie sanitarie si applica a numerosi processi e prodotti previsti anche nei Livelli Essenziali di Assistenza, quali: - dispositivi biomedici dotati di marchio CE; - tecnologie diagnostico-terapeutiche e riabilitative di natura non farmacologica; - revisioni (anche in forma di audit clinico ed organizzativo) ed innovazioni di procedure e percorsi preventivi (screening), diagnostico-terapeutici, riabilitativi; - sistemi organizzativi e di supporto coordinati (amministrativi, formativi, informativi) che predispongono, abilitano o rinforzano l’uso appropriato delle tecnologie sanitarie; - l’interrelazione tra i precedenti fattori; ed indirizza, coordina e supporta le decisioni allocative (tariffe e rimborsi), applicative (frequenza e intensità di uso) e valutative (mo-nitoraggio, dismissione e sostituzione) delle tecnologie sanitarie. Dal presente processo di valutazione dell’appropriatezza d’uso delle tecnologie sanitarie sono specificamente escluse la ricerca di base e le attività di esclusiva sperimentazione pre-clinica e clinica.

Modelli, strumenti e indirizzi per le valutazioni Per la produzione di segnalazioni, memorie, dossier informativi, rapporti di HTA e giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso da parte dei vari soggetti elencati nel sub-allegato 2 – Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni, vengono utilizzati i seguenti modelli, stru-menti e quesiti valutativi, coerenti con i modelli della rete europea EUnetHTA e con il manuale delle procedure di Age.Na.S. e che sono stati opportunamente adattati al contesto regionale: 1. Segnalazione di prodotto o tecnologia sanitaria per valutazione di priorità2. Dichiarazione di interessi secondari per componenti di Commissioni, esperti di dominio scientifico, rappresentanti di associazioni

scientifiche, di cittadini e di pazienti, di ordini professionali3. Impegno alla confidenzialità4. Consenso al trattamento dei dati5. Dichiarazione pubblica di interessi secondari di Aziende e Dipartimenti sanitari, Dipartimenti universitari, Associazioni e Società

scientifiche e professionali, Associazioni di cittadini e di pazienti6. Risposta Rapida (analisi non sistematica di letteratura e della pratica clinica corrente)7. Dossier di prodotto per Valutazione di Tecnologia Sanitaria8. Memorie scritte di esperti di dominio scientifico9. Rapporto Sintetico di HTA10. Rapporto Esteso di HTA11. Dimensioni di valutazione per i dossier di prodotto, i rapporti tecnici e per l’analisi decisionale: classificazione e descrizione12. Valori possibili per le Dimensioni (valutazioni di priorità)13. Criteri di valutazione per i dossier di prodotto, i rapporti tecnici e per l’analisi decisionale: classificazione e descrizione14. Valori possibili per i Criteri (valutazioni di appropriatezza d’uso)15. Quesiti delle valutazioni: classificazione. Con successivo atto la D.G. Welfare adotta gli opportuni schemi di riferimento operativi per ciascuna delle tipologie di documenti sopra elencate.Per ciascuna tecnologia sanitaria segnalata viene identificato un valore di priorità relativa (fase A) analizzando le seguenti dimen-sioni valutative: D1 - Rilevanza generale del problema di salute; D2 - Rilevanza generale della tecnologia; D3 - Sicurezza della tecnologia;D4 - Efficacia teorica (nella ricerca) e pratica (nella pratica clinica) della tecnologia;D5 - Impatto economico e finanziario della tecnologia;D6 - Impatto organizzativo della tecnologia;D7 - Equità ed impatto etico della tecnologia;D8 - Impatto sociale della tecnologia;D9 - Impatto legale della tecnologia;

come definite nell’ambito dei modelli di riferimento resi disponibili dalla collaborazione europea EUnetHTA e adattati al contesto della Lombardia, e che verranno ulteriormente descritte nei previsti schemi di riferimento operativi.

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Le dimensioni valutative appartengono a due categorie distinte in funzione della operabilità di metodi per la analisi delle informazioni sulle tecnologie sanitarie. Nella prima categoria sono ricompresi dimensioni valutabili con metodi quantitativi (da D1 a D6), mentre alla seconda appartengono dimensioni valutabili con metodi solo qualitativi (da D7 a D9).

In linea generale, una maggiore priorità dovrebbe essere attribuita a quelle tecnologie segnalate che si applicano a rilevanti pro-blemi di salute (D1), con soluzioni tecniche rilevanti ovvero ben disegnate ed applicate (D2), consentendo miglioramenti importanti, rispetto a standard in uso, in termini di sicurezza e tollerabilità (D3), di efficacia teorica (ovvero documentata nella ricerca) e pratica (documentata nella clinica) (D4), con sufficiente sostenibilità finanziaria a carico della fiscalità generale (D5), con positivi impatti or-ganizzativi (D6), senza rischi di diseguaglianza nell’accesso alle cure (D7), con positivi impatti sociali (D8) ed in conformità ai requisiti normativi e regolatori (D9).

Per ciascuna tecnologia sanitaria verificata come di interesse prioritario per il SSL le successive attività di valutazione tecnica (fase B) e di determinazione del valore di appropriatezza d’uso (fase C) vengono effettuate in coerenza con un modello che comprende i se-guenti criteri valutativi di appropriatezza e sostenibilità, che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi: C01 - Descrizione e gravità della malattiaC02 - Dimensioni della popolazioneC03 - Beneficio preventivoC04 - Beneficio curativoC05 - Qualità della documentazioneC06 - Miglioramento di sicurezza e tollerabilitàC07 - Miglioramento di efficacia teorica e praticaC08 - Miglioramento di esiti riferiti dai pazientiC09 - Carenza di alternative (unmet needs)C10 - Grado di consenso nelle linee guida cliniche e stato regolatorioC11 - Impatto finanziario diretto sul SSLC12 - Impatto su altre spese sanitarieC13 - Impatto su altre spese non sanitarieC14 - Capacità del sistema e uso appropriato dell’interventoC15 - Equa opportunità di accessoC16 - Pressione e difficoltà dei portatori di interesseC17 - Adesione a requisiti legali e al mandato del SSL.

I criteri appartengono a due categorie distinte in funzione della operabilità di metodi per la analisi delle informazioni sulle tecnologie sanitarie. Nella prima categoria sono ricompresi criteri valutabili con metodi quantitativi (da C01 a C14), mentre alla seconda appar-tengono criteri valutabili con metodi solo qualitativi (da C15 a C17). In linea generale, il rango più alto dovrebbe essere riconosciuto a tecnologie valutate, con assessment indipendente da produttori, distributori ed erogatori di prestazioni sanitarie, che si applicano a malattie severe (C01) e/o comuni (C02) e/o con numerosi bisogni non soddisfatti (C09), sono raccomandate nelle linee guida professionali e istituzionali (C10), sono dimostrate produrre i maggiori miglioramenti, rispetto agli standard in uso, nella efficacia teorica e pratica (C07) e nella sicurezza e tollerabilità (C06), per esiti sanitari di effettivo interesse per i pazienti (C08), con benefici dimostrabili a livello preventivo, ovvero nella riduzione del rischio e nell’interesse della salute pubblica (C03), e/o a livello curativo, ovvero nell’alleviare i sintomi, migliorare altre aree di beneficio compresa la riabilita-zione (C04), consentendo risparmi nelle spese dirette sanitarie (C11) e risparmi in altre spese sanitarie (C12) o non sanitarie (C13), e per cui esista sufficiente documentazione di efficacia, che sia completa e coerente nonché valida e rilevante (C05), con la previsione di positivi impatti organizzativi (C14) e sociali (C17), senza rischi di diseguaglianza nell’accesso alle cure (C15) ed in conformità ai requisiti normativi e regolatori (C17). Per la produzione di segnalazioni, memorie, dossier informativi e rapporti di HTA i vari soggetti elencati nel sub-allegato 2 – Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni utilizzano specifici quesiti valutativi coerenti con i modelli EUnetHTA e adattati al contesto regionale, che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi. Ciascun Quesito è riferito ad uno specifico Criterio valutativo e ad una specifica Dimensione valutativa. Segnalazioni, memorie, dossier informativi e rapporti di HTA dovranno riportare contenuti sufficienti per rispondere: - nella fase di prioritizzazione (A) ad almeno uno dei Quesiti per ciascuna Dimensione valutativa; - nella fase di assessment (B) ad almeno uno dei Quesiti per ciascun Criterio valutativo.

ImplementazionePoiché è documentata la scarsa efficacia, ai fini dell’adozione di pratiche più costo/efficaci e dismissione di pratiche meno costo/efficaci, della semplice disseminazione o disponibilità just in time di informazioni, il processo di produzione e disseminazione delle sintesi informative (valutazioni comparative dell’appropriatezza di uso) necessita di un raccordo con iniziative di formazione specifica nell’ambito del sistema di Sviluppo Professionale Continuo ECM-CPD e con strumenti gestionali sanitari a livello regionale ed aziendale. L’adozione e lo sviluppo continuativo di iniziative coordinate negli ambiti informativo, formativo e gestionale può consentire quello svi-luppo culturale, orientato alla documentazione non solo dell’efficacia pratica (effectiveness) ma anche del rapporto costo/efficacia, che è determinante per il miglioramento progressivo dalla qualità e dell’appropriatezza specifica in sanità. Al fine di facilitare il progressivo raccordo tra le anzidette infrastrutture e gestioni, si identificano i seguenti indirizzi.

a) Iniziative di formazione di interesse regionaleIl processo regionale di elaborazione dei documenti di valutazione tecnica e dei giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso richiede l’espletamento coordinato e finalizzato di “ricerca ed organizzazione di documentazione, lettura di testi e/o di articoli scientifici, con-fronti tra soluzioni in gruppo opportunamente guidato, analisi di casi e situazioni, redazione, presentazione e discussione di relazioni e documenti”.

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In considerazione di quanto sopra, l’U.O. Programmazione Polo Ospedaliero proporrà tra gli obiettivi di interesse regionale della forma-zione continua, secondo il modello lombardo di ECM-CPD per gli anni 2016-2017, anche la voce “Programma di formazione regionale sulla Valutazione delle Tecnologie Sanitarie”, in relazione alla partecipazione attiva dei componenti delle commissioni regionali CTE e CPD e dei referenti aziendali e di altri soggetti al Programma di formazione regionale di Valutazione delle Tecnologie Sanitarie.In particolare, le attività delle Commissioni CTE e CTD e dei referenti aziendali di HTA coinvolti in gruppi di lavoro per specifiche valuta-zioni sono accreditate, anche ai fini della educazione continua in medicina (ECM), come specifici progetti annuali di formazione sul campo in presenza e a distanza nella tipologia di gruppi collaborativi. L’accreditamento ECM è curato dalla D.G. Welfare limitatamente alla raccolta delle presenze e alla documentazione dei contributi attivi (memorie scritte, rapporti di HS o di HTA, giudizi) dei componenti delle Commissioni CTE e CTD e dei componenti della rete regio-nale di referenti per lo assessment tecnico di tecnologie sanitarie. La D.G. Welfare si avvale della collaborazione della ATS-Insubria per la successiva verifica ed attribuzione ai singoli soggetti dei crediti ECM-CPD.

b) Strumenti gestionali di livello aziendaleI documenti di valutazione tecnica (rapporti di HTA) e i giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso costituiranno specifico contributo informativo di riferimento:

• per la valutazione, da parte delle ATS, del mix di prescrizioni appropriate per l’iter diagnostico-terapeutico di riferimento; • per la promozione di Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali condivisi tra ATS, ASST e I.R.C.C.S. per l’uso appropriato di

tecnologie in patologie croniche ad alto costo; • per la definizione tra ASST, I.R.C.C.S. e ATS di prontuari unificati alla dimissione, orientati a diffondere tra gli operatori sanitari,

clinici e farmacisti, l’uso e la prescrizione alla dimissione di dispositivi diagnostici, terapeutici e riabilitativi costo-opportuni; • per la promozione di iniziative di informazione e di formazione specifica per i medici prescrittori del territorio e delle strutture

ospedaliere relativamente ai dispositivi medici, diagnostici, interventistici e riabilitativi, di maggiore utilizzo; • per le attività aziendali previste da parte dei Collegi di Direzione e dei Consigli dei Sanitari delle ASST e delle Fondazioni

I.R.C.C.S., nonché per le attività previste da parte degli organismi gestionali dei Piani di settore e di Sviluppo (ad es. Onco-logico, Cerebro-cardiovascolare, ecc.).

c) Strumenti gestionali di livello regionaleI documenti di valutazione tecnica (rapporti di HTA) e i giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso costituiranno ulteriore e specifico contributo informativo di riferimento per le attività delle Unità Organizzative e delle Strutture della Direzione Generale Welfare, in parti-colare:

• Unità Organizzativa Istituzionale: Definizione degli obiettivi e alla valutazione dei Direttori Generali delle strutture sanitarie, Programmazione delle risorse e governo degli investimenti;

o Struttura Personale e professioni del SSR: Programmazione e progettazione Piano Formazione Regionale rivolto al personale del Sistema sanitario regionale e monitoraggio piani di formazione aziendali;

• Unità Organizzativa Sistema informativo e controllo di gestione: Metodi di monitoraggio LEA, Epidemiologia e sistemi informativi;

o Struttura Fattori produttivi: Area Sistema degli Osservatori Acquisti: coordinamento dei programmi degli acquisti dei consorzi/aziende con la programmazione dell’attività di ARCA e della Direzione Generale Presidenza, Aree di analisi del Sistema degli Osservatori (Servizi, Gare, Prezzi e Tecnologie), Gestione delle informazioni relative ai dispositivi medici sia a livello nazionale che attraverso la diffusione di benchmarking su classi di dispositivi alle aziende;

• Unità Organizzativa Programmazione rete territoriale: Programmazione e indirizzi per la gestione e lo sviluppo della rete territoriale, anche in collaborazione con la U.O. Programmazione polo ospedaliero e la U.O. Innovazione e sviluppo; Regola-zione e sviluppo delle unità d’offerta e delle reti del sistema sanitario e sociosanitario territoriale

• Unità Organizzativa Programmazione polo ospedaliero: Strategie di valutazione e monitoraggio dei servizi ospedalieri e ambulatoriali, Politiche del farmaco , Promozione della qualità dei servizi sanitari, Sistema di classificazione e di remunera-zione delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie, Programmazione delle risorse economiche per l’area ospedaliera e per il farmaco

o Struttura Accreditamento e negoziazione polo ospedaliero: Definizione di indirizzi relativi alle attività di verifica, monitoraggio e controllo delle strutture della rete ospedaliera

o Struttura Qualità e governo clinico: Metodi di misurazione dell’appropriatezza specifica e generica dell’erogazio-ne delle attività sanitarie, Sviluppo e monitoraggio dei sistemi di finanziamento delle attività sanitarie

o Struttura Farmaco, dispositivi e HTA: Assistenza farmaceutica ed attuazione della politica del farmaco, Dispositivi medici ed assistenza protesica, Valutazione dell’appropriatezza di uso delle tecnologie innovative (HTA);

• Unità Organizzativa Innovazione e sviluppo: Sperimentazione e sviluppo di forme innovative di gestione sanitaria, con particolare riguardo alla gestione delle condizioni di cronicità/fragilità secondo approcci di population health mana-gement, allo sviluppo di piani di settore e delle reti di patologia, allo sviluppo di strumenti innovativi per il governo della domanda, all’implementazione di partnership pubblico-privato; Sviluppo di strategie per l’inserimento nei LEA regionali di prestazioni a particolare valenza sociale; Sviluppo di forme di finanziamento ed erogazione di assistenza sanitaria integrati-va; Sviluppo di strategie innovative di comunicazione, marketing sanitario e valutazione della qualità percepita dell’utente; Monitoraggio della corretta erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA); Programmazione delle risorse economiche per i modelli innovativi di gestione delle cronicità e della continuità delle cure;

o Struttura Governo della domanda: Indicazioni di appropriatezza prescrittiva e condizioni di erogabilità, Valutazio-ne delle tecnologie sanitarie innovative in collaborazione con la struttura competente in materia di valutazione Health Technology Assessment (HTA)

o Struttura Innovazione nella gestione sanitaria: Sistemi innovativi di tariffazione e di remunerazione dei servizi sa-nitari e socio-sanitari in collaborazione con la U.O. Programmazione polo ospedaliero e la U.O. Programmazione rete territoriale.

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Comunicazione delle valutazioni HTAPer ciascuna tecnologia segnalata, identificata e valutata vengono pubblicate in esteso sul sito web regionale e su una sezione ad accesso libero del gestionale operativo dedicato alle funzioni di HTA le seguenti tipologie di documenti, tra quelle elencate nel sub-allegato 3 – Metodi:

1) l’elenco delle Risposte Rapide (il testo completo viene pubblicato previa approvazione della D.G. Welfare)2) tutte le Memorie scritte di esperti di dominio scientifico e di altri soggetti coinvolti nel programma (elenco di titoli, con indi-

cazione dei soggetti e delle date)3) tutti i Contributi raccolti tramite consultazioni istituzionali o consultazioni pubbliche (testo completo)4) tutti i Rapporti Sintetici di HTA (testo completo)5) tutti i Rapporti Completi di HTA (testo completo)6) i Giudizi di Priorità dopo approvazione della D.G. Welfare (testo completo)7) i Giudizi di Appropriatezza d’uso dopo approvazione della D.G. Welfare (testo completo).

Nella pubblicazione di ciascun documento vengono riportati i paragrafi della limitazione di responsabilità definiti nel sub-allegato 3 – Metodi assieme ad eventuali ulteriori precisazioni prodotte durante la realizzazione dei documenti. Per ciascuna tecnologia valutata, inoltre, un estratto della determinazione regionale viene pubblicato sul sito web regionale e sulla sezione ad accesso libero del gestionale operativo per le valutazioni di tecnologie sanitarie.

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Sub-Allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioniIl presidio regionale di HTA in Regione Lombardia è definito dall’insieme dei seguenti soggetti, con compiti e funzioni differenziate e definite per la realizzazione del programma regionale di Valutazione delle Tecnologie Sanitarie - Health Technology Assessment HTA:

A. la Direzione Generale Welfare; B. il Gruppo di approfondimento tecnico per le tecnologie sanitarie (GATTS) costituito dalla L.R. n. 23 11/08/2015;C. la Commissione Tecnologie Emergenti (CTE); D. la Commissione Tecnologie in Diffusione (CTD); E. la struttura di supporto tecnico-scientifico individuata presso ATS di Pavia;F. i referenti aziendali, identificati da ciascuna ASST e ciascun I.R.C.C.S. pubblico o privato accreditato aventi sede in Lom-

bardia quali componenti di Commissioni multidisciplinari o specifiche strutture e funzioni aziendali, e ricompresi nella rete regionale per le funzioni di assessment tecnico, deputati alla raccolta e alla valutazione critica di evidenze relativamente all’utilizzo appropriato dei dispositivi biomedici e delle tecnologie diagnostico-terapeutiche.

I seguenti ulteriori soggetti sono coinvolti nelle valutazioni su specifiche tecnologie sanitarie in Regione Lombardia, con compiti e funzioni definite di seguito e negli ulteriori allegati citati:

A. l’Osservatorio integrato del SSL istituito dalla L.R. n. 23 11 agosto 2015, di cui all’articolo 5, comma 8, della l.r. 33/2009 come sostituito dall’articolo 1, comma 1;

B. le Aziende produttrici di tecnologie sanitarie; C. gli Esperti di dominio scientifico che presentano memorie scritte e partecipano ad audizioni; D. le Aziende che distribuiscono tecnologie sanitarie; E. gli Erogatori di prestazioni sanitarie; F. gli Ordini ed Albi professionali; G. le Società scientifiche e professionali; H. i gruppi e le Reti collaborative regionali; I. le Associazioni di cittadini riconosciute; J. le Associazioni di pazienti riconosciute;

Il testo completo dei documenti prodotti durante le attività di valutazione HTA (la cui tipologia è elencata nel sub-allegato 3 – Metodi) sono inoltre comunicati ai seguenti enti ed organizzazioni quali contributi tecnici per eventuali determinazioni di rispettiva compe-tenza:

A. la Agenzia Regionale Centrale Acquisti (ARCA) e altri gestori di procurement centralizzato; B. la Rete Italiana di HTA (RIHTA) presso Age.Na.S.; C. la Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per il ruolo che svolge in relazione ai dispositivi connessi ai farmaci; D. la Rete Europea di HTA (EUnetHTA); E. la Collaborazione internazionale EVIDEM.

1) Direzione Generale WelfareLa D.G. Welfare gestisce tutte le fasi del programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie e dei progetti di riorga-nizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici-riabilitativi complessivi di continuità delle cure ospedale-territorio ed in particolare: a) riceve le segnalazioni, le proposte di valutazione e i relativi dossier e, sentiti il GATTS ed i Presidenti e Vicepresidenti delle

commissioni CTE e CTD, li distribuisce a dette commissioni regionali;b) organizza l’evidenza pubblica delle valutazioni anche avvalendosi di pagine ad accesso pubblico sul gestionale operativo

per le valutazioni HTA;c) organizza le consultazioni sulle tecnologie identificate, su quelle classificate secondo la priorità del SSL e su quelle valutate

per l’uso appropriato nel SSL;d) cura l’accesso e la trasmissione a tutti i componenti nominati nelle Commissioni regionali, di seguito indicate, di tutta la

documentazione prodotta da qualsiasi soggetto coinvolto nelle valutazioni e necessaria per l’attività di valutazione; e) supervisiona e approva i due elenchi di tecnologie sanitarie identificate: elenco di tecnologie emergenti ed elenco di tec-

nologie in diffusione;f) supervisiona e approva i due elenchi di tecnologie sanitarie classificate secondo la priorità per il SSL;g) supervisiona e approva i documenti di valutazione tecnica (rapporti sintetici e rapporti completi di HTA) e le analisi deci-

sionali a criteri multipli per le tecnologie emergenti, in diffusione o obsolete e dispone gli indirizzi per l’uso appropriato di tecnologie sanitarie nel SSL;

h) indirizza e coordina tutti i soggetti coinvolti nelle valutazioni HTA regionali nello sviluppo di progetti collaborativi previsti da indirizzi nazionali, da direttive e da regolamentazioni europee in materia;

i) assume determinazioni in esito alle valutazioni. La D.G. Welfare inoltre comunica al GATTS e alle predette Commissioni: − l’elenco dei progetti di ricerca clinico-assistenziale e biomedica co-finanziati dal Ministero della Salute, di qualsiasi tipologia

(ordinari, giovani ricercatori, programmi di rete, progetti estero, co-finanziati) presentati da Principal Investigator secondo la normativa in uso;

− l’elenco dei progetti di ricerca sanitaria co-finanziati dalla Regione secondo la normativa in uso; − gli elaborati tecnici ed ogni documentazione scientifica degli I.R.C.C.S. contenenti i risultati dei progetti di ricerca, suddivisi

per tipologia di progetto (traslazionale, di rete, con carattere innovativo, su temi di diagnosi e cura). Il GATTS utilizza gli elenchi e la documentazione tecnico-scientifica rilevante per le attività consultive, informative, di indirizzo e di pubblicazione previste dalla L.R. 23, di cui all’articolo 5, comma 8, della l.r. 33/2009 come sostituito dall’articolo 1, comma 1.Le Commissioni utilizzano gli elenchi e la documentazione tecnico-scientifica rilevante dei progetti per il completamento e la verifica delle documentazioni riguardanti tecnologie sanitarie, durante ciascuna delle tre fasi valutative.

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La D.G. Welfare comunica altresì alla CTE e alla CTD il dettaglio di ciascun elaborato tecnico ed ogni eventuale documentazione scientifica prodotti in seguito ad analisi secondaria dei dati amministrativi sanitari e sociali realizzati internamente o commissio-nati dalla Regione a qualsiasi soggetto competente, nonché l’elenco delle richieste di introduzione e sostituzione di apparec-chiature tecnologiche avanzate dalle A.ASSTO. e dagli I.R.C.C.S. e le analisi e gli elaborati tecnici a supporto consegnate alla Commissione Tecnologie, istituita con DDG 10737 del 21.11.2013.Le Commissioni CTE e CTD utilizzano i risultati, le dossier informativi ed elaborati per il completamento e la verifica delle documen-tazioni riguardanti tecnologie sanitarie, durante ciascuna delle tre fasi valutative. Elenchi degli elaborati prodotti dalle Commis-sioni CTE e CTD vengono comunicati mensilmente alla Commissione Tecnologie Sanitarie e i singoli documenti sono trasmessi su richiesta della medesima.

2) Gruppo di approfondimento tecnico per le tecnologie sanitarie (GATTS)L’art. 5, comma 8 della L.R. n. 33/2009, come modificata dalla L.R. 23/2015, prevede:“La Regione costituisce il gruppo di approfondimento tecnico per le tecnologie sanitarie (GATTS), nell’ambito e nel rispetto delle indicazioni nazionali di competenza dell’agenzia italiana del farmaco (AIFA), che svolge attività consultiva sull’utilizzo appropria-to, efficace ed efficiente dei farmaci, delle protesi, ovvero dei dispositivi dotati di marchio CE e i farmaci dotati di AIC. Il GATTS si occupa di produrre informazioni per le realtà tecniche e professionali del SSL necessarie alla valutazione e utilizzo dei farmaci e delle tecnologie sanitarie nei percorsi diagnostico terapeutici, attraverso l’uso di metodologie validate di valutazione epide-miologica, clinica, sociosanitaria ed economica; fornisce, altresì alle agenzie di tutela della salute, alle aziende erogatrici e all’A-zienda regionale centrale acquisti s.p.a. (ARCA) indirizzi per le attività relative alla farmacoeconomia, la farmacoepidemiologia e la farmacovigilanza, attraverso specifici servizi in esse attivati e pubblica sintesi certificate della letteratura scientifica. Presso il GATTS è attivato il centro regionale di farmacovigilanza, già istituito e organizzato con provvedimenti della Giunta regionale che partecipa alla rete europea e nazionale di farmacovigilanza, in attuazione della direttiva UE 2010/84 recepita con Decreto del Ministero della salute. Il GATTS è rinnovato ogni tre anni ed è costituito, con la partecipazione a titolo gratuito, da cinque membri, nominati dalla Giunta regionale, individuati tra gli esperti con documentata esperienza scientifica nella valutazione epidemiolo-gica, sociale ed economica delle tecnologie sanitarie. Il GATTS si avvale altresì di società scientifiche e specifici esperti dei settori oggetto delle specifiche valutazioni”. Le Commissioni per le Tecnologie Emergenti (CTE) e per le Tecnologie in Diffusione (CTD), nonché agli ulteriori soggetti coinvolti nelle valutazioni HTA regionali, opereranno in raccordo con il suddetto GATTS, per l’opportuno scambio informativo.

3) Commissione Tecnologie Emergenti (CTE)a) MandatoIl mandato della Commissione Tecnologie Emergenti (CTE) comprende attività distinte per le segnalazioni di tecnologie sanitarie e per i dossier informativi di valutazione di tecnologie sanitarie. Per ciascuna segnalazione di tecnologia sanitaria emergente (fase A) la CTE effettua, nella fase di prioritizzazione, la produzione di un Giudizio di Priorità, tramite analisi decisionale a criteri multipli (ADCM) organizzata sulle 9 dimensioni valutative indicate nel sub-allegato 1 - Programma regionale di Valutazione delle tecnologie sanitarie, e che verranno ulteriormente descritte nei previsti schemi di riferimento operativi. Nella successiva fase di valutazione (fase B), per ciascun dossier informativi di valutazione di tecnologia sanitaria, la CTE effettua: - la identificazione, prioritariamente tra i componenti della rete regionale di referenti per l’assessment tecnico di tecnologie

sanitarie, di alcuni esperti potenzialmente in grado di realizzare un rapporto tecnico di HTA per ciascuna delle tecnologie che verranno sottoposte a valutazione tecnica, verificandone in modo preventivo il possibile conflitto di interesse specifico (fase B);

- la identificazione, per ciascuna delle tecnologie che verranno sottoposte a valutazione tecnica, di una ASST o un I.R.C.C.S. lombardo cui affidare la realizzazione di un rapporto tecnico di HTA;

- la verifica preventiva del possibile conflitto di interesse, specifico rispetto a ciascuna tecnologia sanitaria emergente identi-ficata, per ciascuna delle ASST e degli I.R.C.C.S. identificati per la realizzazione di specifici rapporti tecnici di HTA;

- la identificazione di associazioni di pazienti rilevanti e potenzialmente in grado di fornire contributi di competenza in merito a specifiche tecnologie sanitarie, verificandone in modo preventivo il possibile conflitto di interesse specifico rispetto a ciascu-na tecnologia sanitaria emergente identificata, per la raccolta di memorie in merito a specifici rapporti tecnici di HTA(fase B);

- la produzione di un giudizio per la definizione delle migliori condizioni di utilizzo della tecnologia sanitaria emergente, nella forma di un Giudizio di Appropriatezza d’uso, realizzato tramite analisi decisionali a criteri multipli (ADCM) organizzata sui 14 criteri valutativi di tipo quantitativo, integrata da analisi dei 3 criteri di tipo qualitativo, che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi.

La Commissione predispone la proposta di regolamento per il funzionamento della stessa. La proposta è approvata e adottata dalla D.G. Welfare.

b) ComposizioneLa CTE è costituita da: • 2 componenti della DG Welfare, senza diritto di voto né di espressione di giudizi e con funzioni di supporto; • 24 professionisti con esperienza scientifica e/o clinica nel campo della medicina umana e/o della gestione e valutazione

di attività sanitarie identificati dalla D.G. Welfare tra i componenti nominati negli anni 2009-2014 per il programma regionale di HTA definito dalla DGR 7856/2008 e selezionati sulla base del livello personale di attività dimostrato durante le valutazioni, e tra gli ulteriori nominativi segnalati dalle Direzioni Generali delle ASST e degli I.R.C.C.S. entro il mese successivo alla data di pubblicazione della presente DGR.

I componenti della CTE vengono nominati con atto della D.G. Welfare, non possono essere indicati quali componenti della CTD e restano in carica per un periodo di tre anni. Non sono previsti sostituti né compensi per i componenti della CTE. La mancata approvazione personale di tutti i giudizi di competenza della CTE costituisce causa di decadenza del componente nominato.

c) Presidente e Vicepresidente della Commissione Tecnologie EmergentiIl Presidente della CTE viene eletto tra i 24 professionisti nominati tramite elezione, a maggioranza semplice, durante la prima se-

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duta della CTE seguente l’atto di nomina. Il Presidente dura in carica per un anno e può essere rieletto per un secondo mandato. Le responsabilità del Presidente sono le seguenti:• predisporre l’ordine del giorno delle riunioni, con il supporto della D.G. Welfare; • gestire le riunioni, con il supporto amministrativo di personale della D.G. Welfare e col supporto tecnico-scientifico della ATS

di Pavia; • predisporre, con il supporto amministrativo di personale della D.G. Welfare, i verbali delle riunioni, curandone la approvazione

e la sottoscrizione in originale da parte dei componenti della CTE e la trasmissione alla D.G. Welfare; • curare la approvazione dei prodotti attesi (identificazione e selezione di esperti e di rappresentanti di associazioni di pazienti,

verifiche di possibili conflitti di interesse, giudizi di priorità e giudizi di appropriatezza d’uso), con il supporto amministrativo di personale della D.G. Welfare, compresa la approvazione per via elettronica da parte dei componenti della CTE e la trasmis-sione alla D.G. Welfare;

• vigilare sulla tempestività dei prodotti attesi anche informando la D.G. Welfare su criticità osservate e proponendo soluzioni opportune.

Il Vicepresidente della CTE viene eletto tra i 24 professionisti nominati tramite elezione, a maggioranza semplice, durante la prima seduta della CTE seguente l’atto di nomina. Il Vicepresidente dura in carica per un anno e può essere rieletto per un secondo mandato. Le responsabilità del Vicepresidente sono le seguenti:• le medesime del Presidente, limitatamente ai periodi di assenza del Presidente, ovvero su specifica delega del Presidente; • la stesura, in collaborazione con tutti i componenti della CTE, di una relazione annuale e la predisposizione della conferenza

annuale del programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie.

d) Accesso e trasmissione dei documenti per le operazioni di HTALa Direzione Generale Welfare, col supporto tecnico-scientifico della ATS di Pavia, cura l’accesso e la trasmissione a tutti i compo-nenti nominati nella CTE di tutta la documentazione prodotta da qualsiasi soggetto coinvolto nelle valutazioni e necessaria per l’attività di valutazione. La tipologia di documenti, definita nel sub-allegato 3 – Metodi, comprende: Segnalazioni e dossier informativi di prodotto o tec-nologia sanitaria, Contributi raccolti tramite consultazioni istituzionali o consultazioni pubbliche, Memorie scritte, Risposte Rapide, Rapporti Sintetici di HTA (Horizon Scanning Report o revisioni non sistematiche di letteratura), Rapporti Completi di HTA, Analisi dei dati amministrativi sanitari regionali, Giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso. L’accesso alla documentazione avviene sia presso la sede della D.G. Welfare che per il tramite di sezioni ad accesso riservato del gestionale per le operazioni di HTA.La trasmissione della documentazione avviene sia per posta elettronica che, prevalentemente, per il tramite di allegati scaricabili da sezioni ad accesso riservato del gestionale per le operazioni di HTA.

4) Commissione Tecnologie in Diffusione (CTD)a) MandatoIl mandato della Commissione Tecnologie in Diffusione (CTD) comprende attività distinte per le segnalazioni di tecnologie sani-tarie e per i dossier informativi di valutazione di tecnologie sanitarie. Per ciascuna segnalazione di tecnologia sanitaria emergente (fase A) la CTD effettua, nella fase di prioritizzazione, la produzione di un Giudizio di Priorità, tramite analisi decisionale a criteri multipli (ADCM) organizzata sulle 9 dimensioni valutative indicate nel sub-allegato 1 - Programma regionale di Valutazione delle tecnologie sanitarie, e che verranno ulteriormente descritte nei previsti schemi di riferimento operativi. Nella successiva fase di valutazione (fase B), per ciascun dossier informativo di valutazione di tecnologia sanitaria, la CTD effettua: - la identificazione, tra i componenti della rete regionale di referenti per l’assessment tecnico di tecnologie sanitarie, di alcuni

esperti potenzialmente in grado di realizzare un rapporto tecnico di HTA per ciascuna delle tecnologie che verranno sotto-poste a valutazione tecnica, verificandone in modo preventivo il possibile conflitto di interesse specifico (fase B);

- la identificazione, per ciascuna delle tecnologie che verranno sottoposte a valutazione tecnica, di una ASST o un I.R.C.C.S. lombardo cui affidare la realizzazione di un rapporto di HTA;

- la verifica preventiva del possibile conflitto di interesse, specifico rispetto a ciascuna tecnologia sanitaria emergente identi-ficata, per ciascuna delle ASST e degli I.R.C.C.S. identificati per la realizzazione di specifici rapporti tecnici di HTA;

- la identificazione di associazioni di pazienti rilevanti e potenzialmente in grado di fornire contributi di competenza in merito a specifiche tecnologie sanitarie, verificandone in modo preventivo il possibile conflitto di interesse specifico rispetto a ciascu-na tecnologia sanitaria emergente identificata, per la raccolta di memorie in merito a specifici rapporti tecnici di HTA(fase B);

- la produzione di un giudizio per la definizione delle migliori condizioni di utilizzo della tecnologia sanitaria in diffusione diffusa o obsoleta, nella forma di un Giudizio di Appropriatezza d’uso, realizzato tramite analisi decisionali a criteri multipli (ADCM) organizzata sui 14 criteri valutativi di tipo quantitativo, integrata da analisi dei 3 criteri di tipo qualitativo, che verranno ulte-riormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi.

La Commissione predispone la proposta di regolamento per il funzionamento della stessa. La proposta è approvata e adottata dalla D.G. Welfare.

b) ComposizioneLa CTD è costituita da: • 2 componenti della DG Welfare, senza diritto di voto né di espressione di giudizi e con funzioni di supporto; • 24 professionisti con esperienza scientifica e/o clinica nel campo della medicina umana e/o della gestione e valutazione

di attività sanitarie identificati dalla D.G. Welfare tra i componenti nominati negli anni 2009-2014 per il programma regionale di HTA definito dalla DGR 7856/2008 e selezionati sulla base del livello personale di attività dimostrato durante le valutazioni, e tra gli ulteriori nominativi segnalati dalle Direzioni Generali delle ASST e degli I.R.C.C.S. entro il mese successivo alla data di pubblicazione della presente DGR.

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I componenti della CTD vengono nominati con atto della D.G. Welfare, non possono essere indicati quali componenti della CTE e restano in carica per un periodo di tre anni. Non sono previsti sostituti né compensi per i componenti della CTD. La mancata approvazione personale di tutti i giudizi di competenza della CTD costituisce causa di decadenza del componente nominato.

c) Presidente e Vicepresidente della Commissione Tecnologie in DiffusioneIl Presidente della CTD viene eletto tra i 24 professionisti nominati tramite elezione, a maggioranza semplice, durante la prima se-duta della CTD seguente l’atto di nomina. Il Presidente dura in carica per un anno e può essere rieletto per un secondo mandato.Le responsabilità del Presidente sono le seguenti:• predisporre l’ordine del giorno delle riunioni, con il supporto della D.G. Welfare; • gestire le riunioni, con il supporto amministrativo di personale della D.G. Welfare e col supporto tecnico-scientifico della ATS

di Pavia; • predisporre, con il supporto amministrativo di personale della D.G. Welfare, i verbali delle riunioni, curandone la approvazione

e la sottoscrizione in originale da parte dei componenti della CTE e la trasmissione alla D.G. Welfare; • curare la approvazione dei prodotti attesi (identificazione e selezione di esperti e di rappresentanti di associazioni di pazienti,

verifiche di possibili conflitti di interesse, giudizi di priorità e giudizi di appropriatezza d’uso), con il supporto amministrativo di personale della D.G. Welfare, compresa la approvazione per via elettronica da parte dei componenti della CTD e la trasmis-sione alla D.G. Welfare;

• vigilare sulla tempestività dei prodotti attesi anche informando la D.G. Welfare su criticità osservate e proponendo soluzioni opportune.

Il Vicepresidente della CTD viene eletto tra i 24 professionisti nominati tramite elezione, a maggioranza semplice, durante la prima seduta della CTD seguente l’atto di nomina. Il Vicepresidente dura in carica per un anno e può essere rieletto per un secondo mandato.Le responsabilità del Vicepresidente sono le seguenti:• le medesime del Presidente, limitatamente ai periodi di assenza del Presidente, ovvero su specifica delega del Presidente; la stesura, in collaborazione con tutti i componenti della CTD, di una relazione annuale e la predisposizione della conferenza annuale del programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie.

d) Accesso e trasmissione dei documenti per le operazioni di HTALa Direzione Generale Welfare, col supporto tecnico-scientifico della struttura di Conoscenza e Ricerca presso ATS Pavia, cura l’accesso e la trasmissione a tutti i componenti nominati nella CTD di tutta la documentazione prodotta da qualsiasi soggetto coinvolto nelle valutazioni e necessaria per l’attività di valutazione. La tipologia di documenti, definita nel sub-allegato 3 – Metodi, comprende: Segnalazioni e dossier informativi di prodotto o tec-nologia sanitaria, Contributi raccolti tramite consultazioni istituzionali o consultazioni pubbliche, Memorie scritte, Risposte Rapide, Rapporti Sintetici di HTA (Horizon Scanning Report o revisioni non sistematiche di letteratura), Rapporti Completi di HTA, Analisi dei dati amministrativi sanitari regionali, Giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso. L’accesso alla documentazione avviene sia presso la sede della D.G. Welfare che per il tramite di sezioni ad accesso riservato del gestionale per le operazioni di HTA. La trasmissione della documentazione avviene sia per posta elettronica che, prevalentemente, per il tramite di allegati scaricabili da sezioni ad accesso riservato del gestionale per le operazioni di HTA.

5) Struttura di HTA Il Dipartimento Governo della Rete Distrettuale e del Farmaco della ATS di Pavia fornisce supporto scientifico-tecnico ed istruttorio all’intero programma secondo quanto indicato nello Schema di convenzione tra la regione Lombardia DG Welfare e la ATS di Pavia per la realizzazione del progetto di supporto tecnico-istruttorio del programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie HTA e secondo gli indirizzi della D.G. Welfare. La ATS di Pavia, con il coordinamento e l’indirizzo della D.G. Welfare, cura lo sviluppo, l’amministrazione e la gestione operativa del gestionale elettronico per le operazioni di valutazione di tecnologie sanitarie, costituito da sezioni ad eccesso riservato alle singole valutazioni e da sezioni generali ad accesso libero, disponibile all’indirizzo: http://vts-hta.ats-pavia.it.

6) Rete regionale di referenti per l’assessment tecnico di tecnologie sanitarieAlla rete regionale per le funzioni di assessment tecnico sono demandate la raccolta e la valutazione critica di evidenze docu-mentali e fattuali relativamente all’utilizzo appropriato dei dispositivi biomedici e delle tecnologie diagnostico-terapeutiche e riabilitative. La rete è composta da tutti i professionisti identificati da ciascuna ASST e ciascun I.R.C.C.S. pubblico o privato ac-creditato aventi sede in Lombardia quali componenti di Commissioni multidisciplinari o specifiche strutture e funzioni aziendali. I componenti della rete regionale di assessment saranno individuati sulla basa dei nominativi che verranno indicati da ciascuna ATS, ASST e ciascun I.R.C.C.S. pubblico o privato accreditato aventi sede in Lombardia.I componenti della rete regionale di assessment redigono rapporti tecnici di valutazione HTA, in coordinamento con la D.G. Welfare e previa registrazione personale sul gestionale operativo online per le valutazioni di HTA. La registrazione è considerata completa e valida dal momento della consegna, tramite PEC all’indirizzo [email protected] (indicando nell’og-getto “VTS-HTA – Referenti aziendali assessment”), di copia stampata e sottoscritta in originale del modulo di registrazione nel gestionale operativo, del Curriculum Vitae aggiornato, delle dichiarazione di interessi secondari, di impegno alla confidenzialità nel trattamento delle documentazioni di HTA e di accettazione delle condizioni di trattamento dei dati personali ai fini del pro-gramma regionale di valutazione. CV e dichiarazioni dovranno essere aggiornati a cadenza annuale. In carenza di aggiorna-mento annuale entro il 28 febbraio di ciascun anno solare il nominativo del referente aziendale verrà temporaneamente sospeso dall’elenco riportato nella tabella precedente e dall’accesso al gestionale operativo. Il referente può comunque aggiornare le proprie informazioni in tempi successivi. In seguito a tale aggiornamento verrà ripristinato il suo accesso personale al gestionale operativo. Le Commissioni CTE e CTD identificheranno una o più ASST o I.R.C.C.S. per la redazione di rapporti di assessment (nelle forme di Horizon Scanning Report oppure di Rapporto Sintetico o Completo di HTA) nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento, nonché tenuto conto della professionalità e dei possibili conflitti di interesse dei componenti stessi della rete

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regionale di assessment. Di norma la redazione di un Horizon Scanning Report viene affidata ad non meno di due componenti della rete regionale di assessment, mentre la redazione di un Rapporto Sintetico oppure Completo viene affidata a non meno di quattro componenti.Per la realizzazione materiale dei rapporti di assessment HTA si prevedono il seguente impegno:

• 7 giornate equivalenti per ciascun componente identificato per la redazione di un Horizon Scanning Report; • 11 giornate equivalenti per ciascun componente identificato per la redazione di un Rapporto Sintetico; • 22 giornate equivalenti per ciascun componente identificato per la redazione di un Rapporto Esteso di HTA.

Per la revisione esterna dei rapporti di Horizon Scanning o di assessment le Commissioni CTE e CTD possono attingere dall’elenco di componenti della rete regionale di assessment per individuare uno o più esperti revisori. In nessun caso un redattore di un rapporto di assessment può effettuare anche la revisione del medesimo rapporto. I nominativi dei revisori non vengono portati a conoscenza di alcun soggetto coinvolto nel programma regionale di HTA, con la sola esclusione dei componenti nominati nelle Commissioni CTE e CTD e della D.G. Welfare, e vengono resi pubblici dopo il termine della valutazione.

7) Osservatorio integrato del SSL.L’art. 5, commi 13 e 14 della L.R. n. 33/2009, come modificata dalla L.R. 23/2015, prevede:“13. Per garantire il raggiungimento dei propri obiettivi, la Regione può avvalersi di ulteriori organismi di supporto, quali i tavoli tecnici tematici e l’Osservatorio integrato del SSL di cui al comma 14, la cui composizione e modalità di funzionamento sono definite con deliberazioni della Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare e i presidenti dei consigli di rappresentanza dei sindaci. 14. Al fine di valorizzare negli atti di indirizzo e programmazione regionale le istanze provenienti dal mondo scientifico del lavo-ro e delle professioni, la Regione istituisce l’Osservatorio integrato del SSL, rappresentativo di tutte le professioni e delle realtà sanitarie, sociosanitarie e sociali operanti nella Regione, attraverso il coinvolgimento del GATTS di cui al comma 8, degli ordini, collegi, associazioni di categoria e imprenditoriali, organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, società scientifiche, associazioni di volontariato, rappresentanze di cittadini e pazienti, università e istituti, agenzie, aziende sociosanitarie e IRCCS di diritto pubblico e privato, nonché di singoli esperti o rappresentanze specifiche che ne facciano motivata richiesta. Nell’ambito dell’Osservatorio sono costituiti tavoli tematici, anche permanenti, finalizzati all’espressione di pareri. Compito prioritario dell’Os-servatorio è la valutazione, preventiva alla sua trasmissione in Consiglio regionale, del PSL e delle sue variazioni, con l’espressione di un parere consultivo, comprensivo di eventuali proposte di modifiche. (...)”

Ove richiesto la D.G. Welfare garantirà il coordinamento informativo con l’Osservatorio assicurando la disponibilità dei documen-ti tecnici delle valutazioni HTA, in particolare elenchi di segnalazioni e dossier informativi, nonché, al termine delle valutazioni, i giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso, i documenti preparatori e gli atti della Conferenza annuale.

8) Produttori di tecnologie sanitarieI Produttori di tecnologie sanitarie possono presentare, con invio tramite PEC all’indirizzo [email protected] (indi-cando nell’oggetto “VTS-HTA - Richiesta” oppure “VTS-HTA - Memoria” oppure “VTS-HTA - Audizione”): a) dossier informativi su tecnologie sanitarie emergenti, in diffusione o diffuse che siano state classificate, con qualsiasi valore

dell’indice di priorità, dalle Commissioni CTE oppure CTD riguardo al grado di priorità per il SSL secondo le modalità indicate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure. La valutazione di appropriatezza d’uso viene svolta in ciclo continuo succes-sivamente al completamento della identificazione e della prioritizzazione secondo le modalità indicate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure;

b) memorie scritte e richieste di audizione, in tempi successivi e ad integrazione delle richieste. Le memorie e le audizioni pos-sono essere realizzate, con proprio personale o con esperti e consulenti di propria fiducia muniti di delega, nel limite di una audizione nella fase di assessment e una audizione durante la fase di appraisal.

I contenuti dei dossier informativi e delle memorie, con le opportune documentazioni tecnico-scientifiche di prodotto, dovranno riportare gli elementi previsti nei rispettivi modelli che verranno riportati nei previsti schemi di riferimento operativi. Nel gestionale per le attività di HTA verranno resi disponibili moduli elettronici per la predisposizione di segnalazioni, dossier infor-mativi e memorie, da allegare alle consegne tramite PEC all’indirizzo [email protected] (indicando nell’oggetto “VTS-HTA - Richiesta” oppure “VTS-HTA - Memoria” oppure “VTS-HTA - Audizione”):Durante il periodo di redazione dei rapporti di assessment i Produttori ed il personale della ASST o I.R.C.C.S. identificato e deputato alla gestione del rispettivo rapporto di assessment HTA potranno comunicare, esclusivamente per chiarimenti di natura tecnica e documentale sul contenuto dei dossier informativi e delle eventuali memorie conseguenti, soltanto tramite messaggi di posta elettronica aventi ciascuno in copia di conoscenza l’indirizzo [email protected]. Tutti i messaggi verranno resi disponi-bili ai componenti della CTE o della CTD per la vigilanza sul mantenimento delle condizioni di indipendenza da parte della ASST o I.R.C.C.S. e dei componenti della rete regionale di referenti per lo assessment di tecnologie sanitarie.

9) Erogatori di prestazioni sanitarieLe ATS, le ASST, gli I.R.C.C.S. pubblici o privati, gli ospedali privati accreditati e le case di cura convenzionate sede in Lombardia: a) possono presentare, con invio tramite PEC all’indirizzo [email protected] (indicando nell’oggetto “VTS-HTA -

Segnalazione” oppure “VTS-HTA - Memoria” oppure “VTS-HTA - Audizione”) della scheda elettronica “Segnalazione di prodotto o tecnologia sanitaria” (come ulteriormente descritta nei previsti schemi di riferimento operativi), segnalazioni di tecnologie emergenti, in diffusione o diffuse, per la fase di identificazione di tecnologie meritevoli di ulteriore investimento previa valu-tazione di priorità;

b) possono presentare, in riferimento a segnalazioni presentate da Aziende Sanitarie o dossier informativi avanzati da Produt-tori, memorie scritte e possono richiedere audizioni presso la D.G. Welfare o presso una delle Commissioni CTE e CTD, con proprio personale o con esperti e consulenti di propria fiducia muniti di delega, nel limite di una audizione nella fase di assessment e una audizione durante la fase di appraisal.

Segnalazioni, memorie scritte e richieste di audizioni da parte delle ATS, ASST, I.R.C.C.S. pubblici o privati, ospedali privati accredi-tati e case di cura convenzionate aventi sede in Lombardia vengono effettuate tramite compilazione di un modulo elettronico

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sul gestionale per le attività di HTA, e dovranno comprendere la dichiarazione degli interessi secondari secondo le modalità indi-cate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure, sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari di Aziende e Dipartimenti sanitari, Dipartimenti universitari, Associazioni e Società scientifiche e professionali, Associazioni di cittadini e di pazienti” per la azienda e sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari, Impegno alla confidenzialità, Consenso al trattamento dei dati” per la persona del rappresentante legale.In previsione della realizzazione di rapporti tecnici di HTA le ATS, le ASST e gli I.R.C.C.S. aventi sede in Lombardia effettuano e rinnovano con cadenza annuale la dichiarazione degli interessi secondari di ordine generale, secondo le modalità indicate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure, sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari di Aziende e Dipartimenti sanitari, Dipartimenti universitari, Associazioni e Società scientifiche e professionali, Associazioni di cittadini e di pazienti” per la azienda e sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari, Impegno alla confidenzialità, Consenso al trattamento dei dati” per la persona del rappresentante legale. Copia stampata e sottoscritta in originale dal Direttore Generale della ASST o dal Presidente dello I.R.C.C.S. verrà comunicata alla D.G. Welfare tramite messaggio PEC all’indirizzo [email protected] (indicando nell’oggetto “VTS-HTA”).

10) Esperti di dominio scientificoGli esperti di dominio scientifico e clinico possono presentare, in riferimento a specifiche segnalazioni di Aziende Sanitarie (nella fase di prioritizzazione) o a dossier informativi avanzati da Produttori (nella fase di assessment), memorie scritte, linee guida e documenti di percorso clinico-organizzativo e possono richiedere audizioni presso la D.G. Welfare o presso una delle Commissioni CTE e CTD, nel limite di:

a. una audizione nella fase di prioritizzazione; b. una audizione nella fase di asssessment; c. una audizione nella fase di valutazione di appropriatezza d’uso (appraisal).

Memorie scritte e richieste di audizioni da parte di esperti di dominio scientifico e clinico vengono effettuate tramite compilazione di un modulo elettronico sul gestionale per le attività di HTA e dovranno comprendere la dichiarazione degli interessi secondari secondo le modalità indicate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure, sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari, Impegno alla confidenzialità, Consenso al trattamento dei dati”. Gli esperti di dominio possono inoltre essere identificati dalle Commissioni CTE e CTD per contribuire alla revisione esterna dei rapporti, senza specifica contrattualizzazione o retribuzione.

11) Società Scientifiche e ProfessionaliLe Associazioni Scientifiche e Professionali possono presentare, in riferimento a segnalazioni e dossier informativi avanzati da Pro-duttori, memorie scritte (ad es. linee guida e documenti di percorso clinico-organizzativo) e possono richiedere audizioni presso la D.G. Welfare o presso una delle Commissioni CTE e CTD, con proprio personale o con esperti e consulenti di propria fiducia muniti di delega, nel limite di una audizione nella fase di assessment e una audizione durante la fase di appraisal. Memorie scritte e richieste di audizioni da parte delle associazioni scientifiche e professionali vengono effettuate tramite com-pilazione di un modulo elettronico sul gestionale per le attività di HTA e dovranno comprendere la dichiarazione degli interessi secondari secondo le modalità indicate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure, sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari di Aziende e Dipartimenti sanitari, Dipartimenti universitari, Associazioni e Società scientifiche e professionali, Associa-zioni di cittadini e di pazienti” per la associazione e sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari, Impegno alla confiden-zialità, Consenso al trattamento dei dati” per la persona del rappresentante legale. In assenza di consegna delle dichiarazioni di interessi secondari Società scientifiche e professionali verranno escluse dalle comunicazioni in merito alle valutazioni di HTA.

12) Gruppi e reti collaborative regionaliI gruppi di approfondimento tecnico e le reti collaborative regionali possono presentare, in riferimento a segnalazioni avanzate da Aziende Sanitarie e dossier informativi avanzati da Produttori di tecnologie sanitarie, memorie scritte (ad es. linee guida e do-cumenti di percorso clinico-organizzativo) e possono richiedere audizioni, presso la D.G. Welfare o presso una delle Commissioni CTE e CTD, nel limite di una audizione nella fase di assessment e una audizione durante la fase di appraisal. Memorie scritte e richieste di audizioni da parte di componenti dei gruppi di approfondimento tecnico e di reti collaborative regionali vengono effettuate tramite compilazione di un modulo elettronico sul gestionale per le attività di HTA e dovranno comprendere la dichiarazione degli interessi secondari secondo le modalità indicate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure, sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari, Impegno alla confidenzialità, Consenso al trattamento dei dati”. I compo-nenti dei gruppi di approfondimento tecnico e di reti collaborative regionali che non provvedono a consegnare le dichiarazioni di interessi secondari verranno esclusi dalle comunicazioni in merito alle valutazioni di HTA.

13) Associazioni di cittadini riconosciuteLe associazioni di cittadini aventi sede in Lombardia e comprese negli elenchi nazionali e regionali di associazioni riconosciute possono presentare, in riferimento a segnalazioni avanzate da Aziende Sanitarie e a dossier informativi presentati dai soggetti sopra menzionati, memorie scritte e possono richiedere audizioni presso la D.G. Welfare o presso una delle Commissioni CTE e CTD, con proprio personale o con esperti e consulenti di propria fiducia muniti di delega, nel limite di una audizione nella fase di assessment e una audizione durante la fase di appraisal. Memorie scritte e richieste di audizioni da parte delle associazioni di cittadini vengono effettuate tramite compilazione di un mo-dulo elettronico sul gestionale per le attività di HTA e dovranno comprendere la dichiarazione degli interessi secondari secondo le modalità indicate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure, sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari di Aziende e Dipartimenti sanitari, Dipartimenti universitari, Associazioni e Società scientifiche e professionali, Associazioni di cittadini e di pazienti” per la associazione e sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari, Impegno alla confidenzialità, Consenso al trattamento dei dati” per la persona del rappresentante legale. In assenza di consegna delle dichiarazioni di interessi secondari, le associazioni di cittadini verranno escluse dalle comunicazioni in merito alle valutazioni di HTA.

14) Associazioni di pazienti riconosciuteLe associazioni di pazienti aventi sede in Lombardia e comprese negli elenchi nazionali e regionali di associazioni riconosciute possono presentare, in riferimento a segnalazioni o dossier informativi, memorie scritte e possono richiedere audizioni, presso la D.G. Welfare o presso una delle Commissioni CTE e CTD, con proprio personale o per il tramite di consulenti nominati di propria fiducia, muniti di delega, nel limite di una audizione nella fase di assessment e una audizione durante la fase di appraisal.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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Memorie scritte e richieste di audizioni da parte delle associazioni di pazienti vengono effettuate tramite compilazione di un mo-dulo elettronico sul gestionale per le attività di HTA e dovranno comprendere la dichiarazione degli interessi secondari secondo le modalità indicate nel sub-allegato 4 – Processo e procedure, sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari di Aziende e Dipartimenti sanitari, Dipartimenti universitari, Associazioni e Società scientifiche e professionali, Associazioni di cittadini e di pazienti” per la associazione e sezione “Dichiarazione pubblica di interessi secondari, Impegno alla confidenzialità, Consenso al trattamento dei dati” per la persona del rappresentante legale. In assenza di consegna delle dichiarazioni di interessi secondari, le associazioni di pazienti verranno escluse dalle comunicazioni in merito alle valutazioni di HTA.

15) Agenzia Regionale Centrale Acquisti (ARCA) e altri gestori di procurement centralizzato I giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso, assieme a tutta la documentazione tecnica raccolta e prodotta durante le valuta-zioni HTA, sono resi disponibili alla Agenzia Regionale Centrale Acquisti per le determinazioni di competenza.

16) Rete Italiana di HTA (RIHTA)L’Accordo di collaborazione per lo sviluppo della rete per la valutazione sistematica delle tecnologie sanitarie - HTA (RIHTA), sigla-to tra l’ Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGE.NA.S.) e le Regioni italiane, ed in particolare la Regione Lombardia in data 18.04.2011, prevede la attuazione di un modello sinergico di rete al fine di realizzare e sviluppare iniziative, progetti ed interventi volti all’ottimizzazione delle attività di valutazione sistematica delle tecnologie sanitarie (HTA) nell’ambito dei Servizi Sanitari Regionali. La D.G. Welfare indirizza e coordina i soggetti coinvolti nelle valutazioni HTA regionali al fine di sostenere lo sviluppo delle iniziative, dei progetti e degli interventi previsti dall’Accordo citato e dai successivi indirizzi nazionali in materia. In particolare i documenti prodotti dai soggetti coinvolti nelle valutazioni HTA regionali sono rese disponibili in formato completo alla Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGE.NA.S.) e alle amministrazioni regionali partecipanti alla rete RIHTA.

17) Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)I documenti prodotti nell’ambito delle attività di HTA in Regione Lombardia costituiscono un contributo regionale alla valutazione nazionale dei medicinali organizzata da AIFA secondo la metodologia dello Health Technology Assessment prevista dall’art. 27 della Intesa tra il Governo, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e di Bolzano concernente il Patto per la salute per gli anni 2014-2016 ai sensi dell’art. 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003 n. 13.

18) Rete Europea di HTA (EUnetHTA)La rete collaborativa europea EUnetHTA5 agisce come facilitatore della collaborazione inter-istituzionale in Euro-pa in materia di valutazione HTA ed è riconosciuta dalle maggiori agenzia tecniche di HTA e dagli Stati Membri. La missione di EunetHTA è supportare la collaborazione tra organizzazioni deputate alle valutazioni HTA in Europa in modo da apportare ulteriore valore ai sistemi sanitari ai vari livelli tramite le seguenti attività: • supportare la produzione e l’uso efficienti di valutazioni HTA in tutta Europa;• fornire una piattaforma di servizi di valutazione scientifici alle organizzazioni deputate alle valutazioni di HTA in Europa per

condividere e sviluppare informazioni e metodi;• garantire opportunità di comunicazione con portatori di interesse per promuovere la trasparenza, l’obiettività, l’indipenden-

za degli esperti, la correttezza delle procedure e le consultazioni appropriate;• sviluppare alleanze con altre aree di ricerca scientifica per estendere e rinforzare la base documentale delle valutazioni HTA

impiegando le migliori competenze scientifiche disponibili. La D.G. Welfare ha partecipato ad alcune attività della rete EUnetHTA durante la Joint Action 1 e ha sviluppato il proprio modello di valutazione tecnica di HTA (assessment) in riferimento ai vari prodotti della collaborazione europea, quali linee guida metodo-logiche e modelli di riferimento per la produzione di rapporti (Core Models). In particolare la D.G. Welfare ha sviluppato un modello operativo, denominato ontologia applicativa per le attività di HTA, costitu-ito da un insieme di documenti e strutture informative online coordinate per facilitare e rendere più efficienti i processi di asses-sment e di appraisal tramite analisi decisionali a criteri multipli. Il modello operativo istituzionale sviluppato in Lombardia è reso disponibile gratuitamente al pubblico senza oneri per la Regione e viene operato secondo le modalità indicate nel sub-allegato 3 – Metodi.I documenti di valutazione HTA realizzati in Lombardia verranno comunicati e resi disponibile alla rete EUnetHTA, in particolare per l’archivio di progetti di valutazione “POP Database - Planned and Ongoing Project” e per l’archivio di documentazioni su tecnologie emergenti “EVIDENT Database” che raccoglie informazioni su pratiche di rimborso e stato di valutazione di tecnologie sanitarie di potenziale interesse e su studi addizionali richiesti o raccomandati da organizzazioni impegnate in valutazioni HTA.

19) Collaborazione internazionale EVIDEM La collaborazione EVIDEM è una organizzazione indipendente senza scopo di lucro indirizzata da un Comitato Direttivo interna-zionale finalizzata a promuovere la salute pubblica tramite soluzioni efficienti di analisi decisionale a criteri multipli per i processi decisionali in sanità e per la definizione delle priorità. EVIDEM fornisce accesso senza oneri a un modello di analisi decisionale pragmatico e ne assicura lo sviluppo e la traduzione nelle maggiori lingue nazionali, sviluppa un registro ad accesso libero di documentazioni su interventi sanitari valutati tramite analisi decisionale a criteri multipli predefiniti, e fornisce supporto ad utenti finali nella applicazione dei suoi metodi di analisi decisionale a criteri multipli. La D.G. Welfare ha partecipato alle attività della collaborazione EVIDEM, ha contribuito allo sviluppo del modello e ne ha curato l’adattamento e l’implementazione in Lombardia. L’ontologia applicativa per le attività di HTA sopra citata è resa disponibile gratuitamente al pubblico senza oneri per la Regione e secondo le modalità indicate nel sub-allegato 3 – Metodi. I documenti di valutazione HTA realizzati in Lombardia verranno comunicati e resi disponibili alla collaborazione EVIDEM, in particolare per il registro ad accesso libero di documentazioni su interventi sanitari valutati tramite analisi decisionale a criteri multipli predefiniti.

5 Informazioni disponibili all’indirizzo: http://www.eunethta.eu/

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Sub-Allegato 3 – Metodi1) Classificazione e descrizione delle tipologie di documenti

Le seguenti tipologie di documenti realizzati per la valutazione tecnica (assessment) di specifiche tecnologie sanitarie nel pro-gramma di HTA verranno redatte secondo i previsti schemi di riferimento operativi:

a) Segnalazione con scheda di prodotto o tecnologia sanitaria; b) Dossier informativi di prodotto o tecnologia sanitaria; c) Risposte Rapide: analisi non sistematiche di letteratura e della pratica clinica corrente;d) Memorie scritte di esperti di dominio scientifico; e) Rapporti Sintetici di HTA: Horizon Scanning o revisioni non sistematiche di letteratura, con analisi iniziali dei consumi,

anche tramite adattamento di rapporti HTA e documenti assimilabili pubblicati da istituzioni ed agenzie attive nella valutazione di tecnologie sanitarie (tempo di produzione di massima da parte dei componenti della rete regionale di assessment: 3 mesi dalla data dell’incarico);

f) Rapporti Completi di HTA: revisioni sistematiche di letteratura ed analisi estensive dei consumi (tempo di produzione di massima da parte da parte dei componenti della rete regionale di assessment: 6 mesi dalla data dell’incarico);

Ulteriori tipologie di documenti realizzati per la valutazione tecnica (assessment) di specifiche tecnologie sanitarie sono le se-guenti:

g) Analisi dei dati amministrativi sanitari regionali, quali contributi per le Risposte Rapide, i Rapporti Sintetici e Completi di HTA;

h) Contributi raccolti tramite consultazioni istituzionali o consultazioni pubbliche.Le tipologie di documenti realizzati per la valutazione di appropriatezza d’uso (appraisal) di specifiche tecnologie sanitarie nel programma di HTA sono le seguenti:

i) Giudizi di Priorità realizzati tramite analisi decisionali a criteri multipli (ADCM) a 9 dimensioni valutative; j) Giudizi di Appropriatezza d’uso realizzati tramite analisi decisionali a criteri multipli (ADCM) a 14 criteri valutativi di tipo

quantitativo, integrati da analisi dei 3 criteri di tipo qualitativo. Il ruolo dei soggetti coinvolti nella produzione e nell’utilizzo dei documenti sopra elencati è definito nel sub-allegato 2 – Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni. Gli schemi operativi di riferimento generale per la produzione dei documenti sopra elencati verranno ulteriormente descritti con successivi atti della D.G. Welfare.

2) Lingua preferenziale• Segnalazioni e dossier informativi, rispettivamente da parte di Aziende Sanitarie erogatrici di servizi sanitari e da Produttori di

tecnologie sanitarie, possono essere redatti in lingua inglese o in lingua italiana. • Memorie scritte da parte di professionisti esperti o da pazienti sono redatte in lingua italiana. • Le Risposte Rapide sono redatte in lingua Italiana e ne viene prodotto un riassunto in lingua inglese.• I giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso predisposti dalle commissioni CTE e CTD sono redatti in lingua italiana e ne

viene prodotto un riassunto in lingua inglese. • I rapporti, sintetici o completi, di HTA realizzati dagli esperti commissionati per le attività di HTA sono redatti in lingua italiana

e ne viene prodotto un riassunto in lingua inglese. • Le analisi dei dati amministrativi sanitari regionali ed i contributi raccolti tramite consultazioni istituzionali o consultazioni

pubbliche sono redatti in lingua italiana.• Allegati tecnici e sintesi informative per il pubblico sono redatti in lingua italiana. • Audizioni e consultazioni pubbliche sono realizzate in lingua italiana.

3) Procedura di valutazione degli interessi secondari dei soggetti coinvolti nel programma regionale di valutazione delle tec-nologie sanitarieLa valutazione dell’esistenza di interessi secondari legittimi ma in possibile conflitto con l’interesse primario, costituito dall’accer-tamento di fatti e conoscenze rilevanti per il miglioramento della salute dei pazienti e della popolazione, conseguente al ruolo attribuito ai componenti nominati nelle commissioni CTE e CTD è competenza della D.G. Welfare e viene esperita prima dell’atto di nomina dei predetti componenti. La valutazione dell’esistenza e del grado di possibile conflitto di interessi di tutti gli altri soggetti comunque coinvolti nel program-ma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie, con la sola esclusione dei produttori e dei distributori di tecnologie sanita-rie, è competenza delle CTE o CTD per le rispettive valutazioni, è obbligatoria ed è effettuata all’avvio di tutte le fasi di valutazione e può essere successivamente integrata e rivista, in considerazione che contributi, memorie scritte e audizioni possono essere presentati in qualsiasi momento da ulteriori soggetti. La valutazione dei possibili conflitti di interesse dei partecipanti ad ogni procedura di valutazione viene ripetuta a distanza di un anno dall’adozione di ciascuna decisione regionale, al fine di raccogliere informazioni su eventuali successive pratiche di orientamento indebito del mercato. La valutazione dell’esistenza e del grado di possibile conflitto di interesse prevede un giudizio individuale, effettuato a distanza, tramite moduli opportuni nel gestionale per le operazioni di HTA, da parte di ciascun componente nominato nelle Commissioni CTE e CTD, e un successivo giudizio collegiale, effettuabile sia a distanza, tramite altri moduli nel gestionale per le operazioni di HTA, che in presenza durante le riunioni. I componenti delle commissioni CTE e CTD valutano l’eventuale presenza ed il grado di conflitto di interesse sulla base delle informazioni rese disponibili dai soggetti tramite le dichiarazioni e di qualsiasi altra informazione venga ritenuta appropriata. Ciascun componente delle commissioni CTE e CTD può richiedere informazioni addizionali o chiarimenti ai soggetti coinvolti nelle valutazioni, avvalendosi del supporto amministrativo della Direzione Generale Welfare che provvederà all’inoltro curando l’anonimizzazione della richiesta. Ognuno dei componenti delle commissioni CTE e CTD attribuisce un livello di rischio a ciascuno dei soggetti coinvolti, in accordo con la seguente codifica:

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- livello 1: assenza di evidenti conflitti di interesse; - livello 2: possibile presenza di conflitti di interesse;- livello 3: presenza di conflitti di interesse. Il giudizio personale di ciascun componente delle commissioni CTE e CTD viene riportato a cura del Presidente o di uno o più suoi delegati, identificati tra i componenti nominati nelle commissioni CTE e CTD, nella documentazione della valutazione in corso. Se il livello di rischio identificato da tutti i componenti delle commissioni è di grado 1, il soggetto così valutato opera a pieno titolo, secondo la competenza del proprio ruolo come definita nel sub-allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni, nell’ambito della specifica valutazione. Se il livello di rischio identificato da uno o più componenti delle commissioni è di grado 3, il soggetto così valutato viene di norma escluso dalle operazioni di valutazione. Se il livello di rischio identificato da uno o più componenti delle commissioni è di grado 2, la commissione in seduta riesamina collegialmente la documentazione complessivamente disponibile al fine di ottenere un ragionevole consenso, che viene motiva-to e riportato nella documentazione della valutazione in corso, che può consistere in derubricazione del livello di rischio al grado 1, oppure aumento del livello di rischio al grado 3, con le determinazioni di conseguenza. Tale giudizio collegiale può assumere la forma di una deroga, assunta sulla base della expertise specifica richiesta, della even-tuale disponibilità di esperti alternativi con la specifica expertise, della natura della valutazione richiesta e del ruolo dell’esperto o della fase durante la quale ne è richiesto il coinvolgimento. In questi casi il ruolo dell’esperto è limitato alla consegna di memorie scritte (ne è esclusa la partecipazione ad audizioni). In casi eccezionali e con giudizio motivato della Commissione singoli soggetti per i quali è stata identificata la presenza di conflitti di interesse possono essere sentiti, in qualità di soggetti aggiuntivi, e possono produrre memorie scritte durante le valutazioni. In nessun caso soggetti per i quali sia stato identificato un livello di rischio 2 o 3 possono contribuire alla redazione di rapporti di assessment HTA.

4) Procedura di reclutamento di revisori esterni dei rapporti di assessment prodotti da esperti di dominio scientifico indipen-denti da produttoriObiettivo della revisione esterna dei prodotti di assessment è verificare la credibilità ed affidabilità delle bozze prima della loro consegna alle Commissioni CTE e CTD per le analisi di competenza. Il processo di revisione esterna mira a: garantire la completezza delle informa-zioni raccolte sulla tecnologia oggetto di valutazione; garantire la correttezza e qualità dei metodi utilizzati per la ricerca, la selezione e l’analisi critica della letteratura scientifica ed economica, per le analisi statistiche, economiche e qualitative; ridurre il rischio di distorsioni (bias) nella interpretazione dei risultati degli studi e delle analisi; identificare la necessità di ulteriori approfondimenti.Le Commissioni CTE e CTD identificano tra i referenti aziendali di HTA, indicati dalle ASST e dagli I.R.C.C.S. aventi sede in Lom-bardia, uno o più revisori esterni con una buona padronanza della lingua inglese e una adeguata conoscenza e qualificata esperienza nella materia clinica principale esaminata, che non appartengano alle medesime istituzioni dei professionisti che hanno realizzato i rapporti di assessment, e che possibilmente abbiano contribuito a pubblicazioni scientifiche di livello nazionale o internazionale sulla materia in oggetto. Qualora nella rete regionale dei referenti aziendali di HTA non fossero disponibili revisori appropriati rispetto alla tecnologia da valutare, le Commissioni CTE e CTD potranno consultare organizzazioni scientifiche o agenzie di HTA o potranno identificare altri esperti tramite ricerca su database di letteratura scientifica. I revisori esterni sono tenuti a sottoscrivere le dichiarazioni di confidenzialità nell’uso delle informazioni e di interessi secondari con particolare attenzione ai prodotti e ai produttori esaminati nel rapporto di assessment in oggetto. La attività di revisione esterna non è contrattualizzata e retribuita. Il nome dei revisori esterni verrà pubblicato sulla versione definitiva del report di assessment al termine della fase di valutazione tecnica.Le Commissioni CTE e CTD potranno accettare, rifiutare o eventualmente richiedere di adattare specifici commenti ricevuti dai revisori esterni sulle bozze di rapporti di assessment. Nel caso le Commissioni CTE e CTD considerino non sufficiente o non soddisfacente la revisione esterna del rapporto di asses-sment, oppure la considerino non praticabile (nei tempi necessari per la valutazione complessiva) per l’impossibilità di reperire adeguati revisori, la verifica di qualità del rapporto di assessment potrà essere demandata ad una successiva revisione esterna realizzata dopo la pubblicazione del rapporto.

5) Ulteriori modalità per il coinvolgimento dei produttori e delle associazioni di settore industrialeLa previsione del Sub-Allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni riguardo alla consegna di dossier informativi, me-morie scritte e alla partecipazione alle audizioni da parte di Produttori, ovvero di Associazioni di settore industriale, non costituisce, per la Regione Lombardia e per il programma regionale lombardo di valutazione HTA, un obbligo di reperire informazioni da produttori o da associazioni di settore industriale né di condividere bozze di documento HTA di qualsiasi tipologia (identificazione, prioritizzazione, assessment tecnico, identificazione del valore di appropriatezza d’uso, raccomandazione per l’impiego nel SSL) prima del completamento e della pubblicazione di tali documenti. Stralcio della sezione del verbale della riunione della Commissione CTE ovvero CTD riguardante l’audizione verrà comunicata al produttore, ovvero alla associazione di settore industriale, dopo approvazione da parte del Presidente della rispettiva Commis-sione. Eventuali proposte di modifica del verbale potranno essere avanzate dal produttore, ovvero dalla associazione di settore industriale, tramite PEC all’indirizzo [email protected] (indicando nell’oggetto “VTS-HTA – Verbale audizione”) e potranno essere accolte o meno in fase di approvazione da parte della Commissione CTE ovvero CTD. Qualora tramite memorie e audizioni un produttore o una associazione di settore industriale rilasci documenti o analisi o ma-teriale di altro tipo non pubblicati e non reperibili da altre fonti, tali soggetti sono tenuti a dichiarare contestualmente se tali materiali potranno essere citati e/o pubblicati nel rapporto conclusivo. Tali dichiarazioni saranno riportate a verbale. I documenti dichiarati confidenziali non verranno accettati poiché inutilizzabili ai fini della valutazione. Regione Lombardia non è obbligata a pubblicare sintesi di tali materiali non pubblicati o confidenziali.Qualora all’interno dei rapporti di assessment vengano riportati valori, funzioni o caratteristiche delle tecnologie estratti da docu-menti forniti da un produttore, la commissione CTE o CTD potrà richiedere, prima della pubblicazione del rapporto da parte della Regione, a detto produttore la conferma di quanto riportato al fine di accertarne l’esattezza e la completezza.Qualora nelle bozze dei giudizi di priorità o di appropriatezza d’uso (appraisal) vengano riportate sintesi ragionate dei punti di vista espressi da produttori o da associazioni di settore industriale, agli stessi verrà richiesta una validazione di quanto riportato. In assenza di validazione tale sezione verrà stralciata dal testo definitivo del rapporto o del giudizio.

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6) Ulteriori modalità per il coinvolgimento delle associazioni di pazienti o di cittadini La previsione del Sub-Allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni riguardo alla consegna di memorie scritte e alla partecipazione alle audizioni da parte di associazioni di pazienti e di cittadini non costituisce, per la Regione Lombardia e per il programma regionale lombardo di valutazione HTA, un obbligo di reperire informazioni da pazienti, da cittadini e da loro asso-ciazioni ovvero di condividere bozze di documento HTA di qualsiasi tipologia (identificazione, prioritizzazione, assessment tecnico, identificazione del valore di appropriatezza d’uso, raccomandazione per l’impiego nel SSL) prima del completamento e della pubblicazione di tali documenti. Stralcio della sezione del verbale della riunione della Commissione CTE ovvero CTD riguardante l’audizione verrà comunicata alle associazioni di pazienti o cittadini coinvolta dopo approvazione da parte del Presidente della rispettiva Commissione. Eventuali proposte di modifica del verbale potranno essere avanzate dalle associazioni di pazienti o cittadini tramite PEC all’indirizzo [email protected] (indicando nell’oggetto “VTS-HTA – Verbale audizione”) e potranno essere accolte o meno in fase di approvazione da parte della Commissione CTE ovvero CTD. Qualora tramite memorie e audizioni le associazioni di pazienti o di cittadini rilascino documenti o analisi o materiale di altro tipo non pubblicati e non reperibili da altre fonti, le associazioni sono tenute a dichiarare contestualmente se tali materiali potranno essere citati e/o pubblicati nel rapporto conclusivo. Tali dichiarazioni saranno riportate a verbale. I documenti dichiarati confiden-ziali non verranno accettati poiché inutilizzabili ai fini della valutazione. Regione Lombardia non è obbligata a pubblicare sintesi di tali materiali non pubblicati o confidenziali.Qualora nelle bozze dei rapporti di assessment tecnico vengano riportate sintesi ragionate dei punti di vista espressi da speci-fiche associazioni di pazienti o cittadini, alle stesse verrà richiesta una validazione di quanto riportato. In assenza di validazione tale sezione verrà stralciata dal testo del rapporto definitivo.

7) Audizioni presso le Commissioni CTE e CTDProduttori e distributori di tecnologie sanitarie, componenti della rete regionale di referenti per l’assessment tecnico di tecnologie sanitarie, esperti di dominio scientifico o clinico, rappresentanti di Aziende sanitarie, rappresentanti di società scientifiche e di associazioni di pazienti o di cittadini, principal investigator di progetti di ricerca finalizzata europea, nazionale e regionale, com-ponenti della rete italiana (RIHTA) e della rete europea di HTA (EUnetHTA) possono partecipare ad audizioni durante gli incontri mensili della CTE ovvero della CTD, secondo le modalità indicate nel sub-allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni e nel sub-allegato 4 – Processo e procedure, con la finalità di illustrare elementi rilevanti per la interpretazione del valore delle tecnologie sanitarie. Le audizioni dei produttori e distributori di tecnologie sanitarie e di associazioni di pazienti o di cittadini di norma vengono registrate, secondo le specifiche procedure regionali.

8) Memorie scritte da parte di altri portatori di interesse (stakeholder)Oltre alle memorie scritte da parte di esperti di dominio scientifico o clinico, ulteriori e separate memorie scritte possono essere presentate , preferibilmente tramite PEC all’indirizzo [email protected] (indicando nell’oggetto “VTS-HTA - Memo-ria”), da: - Produttori e distributori di tecnologie sanitarie comunque interessati da valutazioni HTA; - Rappresentanti di Aziende sanitarie; - Rappresentanti di Società scientifiche e di Associazioni di pazienti o di cittadini; - Principal Investigator di progetti di ricerca finalizzata europea, nazionale e regionale; - Componenti della rete italiana di assessment (RIHTA) e della rete europea di assessment HTA (EUnetHTA). Le memorie sono consegnate alla D.G. Welfare, anche indipendentemente da audizioni, avvalendosi di appositi moduli sul ge-stionale per le operazioni di HTA realizzati sulla base dei previsti schemi di riferimento operativi. La D.G. Welfare provvederà successivamente a raccogliere la firma in originale da parte degli estensori delle memorie scritte che non siano pervenute tramite PEC.

9) Consultazioni online su singole tecnologie e valutazioniLe consultazioni previste nel sub-allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni vengono organizzate in ciascuna delle tre fasi (identificazione, prioritizzazione e valutazione per l’uso appropriato nel SSL) dalla D.G. Welfare, col supporto del Diparti-mento Governo della Rete Distrettuale e del Farmaco della ATS di Pavia, avvalendosi del sito web regionale (calendario delle consultazioni) e del gestionale per le operazioni di HTA (raccolta di contributi tramite appositi moduli online). Per le consultazioni non è prevista la raccolta di firma in originale da parte dei partecipanti. Non verranno presi in considerazione eventuali contributi anonimi o non accompagnati da sufficienti informazioni sulla identità del soggetto partecipante. Tutti i contributi validi verranno resi pubblici su una sezione ad accesso libero del gestionale per le operazioni di HTA. I contributi più rilevanti a giudizio delle Commissioni CTE e CTD potranno costituire materiale informativo per ciascuna delle tre fasi di valutazione, e come tali verranno allegati nei documenti di HTA.

10) Analisi decisionali a criteri multipli (ADCM) Per determinare il valore di appropriatezza d’uso ex ante, ovvero in carenza di sufficienti dati sull’utilizzo locale per tecnologie emergenti, ed ex post, ovvero con analisi delle modalità di utilizzo locale in Lombardia per tecnologie in via di diffusione, diffuse o potenzialmente obsolete, le Commissioni CTE e CTD operano un metodo di Analisi Decisionale a Criteri Multipli (ADCM). Tale me-todo è costituito da uno strumento analitico6 sviluppato nell’ambito della collaborazione internazionale EVIDEM7 e implementato, con adattamenti, dalla D.G. Welfare durante alcune valutazioni su dispositivi medici e altre tecnologie sanitarie.Il metodo facilita l’espressione di giudizi informati personali e di gruppo ed è costituito dalle seguenti fasi: 1) definizione esplicita del problema in esame, tramite raccolta sistematica di Segnalazioni, Dossier informativi, Memorie scritte

e Consultazioni; 2) definizione esplicita degli obiettivi di valutazione, con riferimento alle normative e agli obiettivi regionali;

6 Mireille M Goetghebeur, Monika Wagner, Hanane Khoury, Donna Rindress, Jean-Pierre Grégoire, Cheri Deal. Combining multicriteria decision analysis, ethics and health technology assessment: applying the EVIDEM decisionmaking framework to growth hormone for Turner syndrome patients. Cost Effectiveness and Resource Allocation 2010, 8:4. Disponibile all’indirizzo: http://www.resource-allocation.com/content/8/1/4.

7 Evidence and Value: Impact on DEcisionMaking. Disponibile all’indirizzo: https://evidem.org/

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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3) identificazione delle opportune alternative per l’esame comparativo. La scelta dei comparatori può essere informata da segnalazioni, dossier informativi e memorie di qualsiasi soggetto coinvolto nelle valutazioni ma la competenza esclusiva finale rimane in carico alle Commissioni CTE o CTD;

4) riferimento a criteri predefiniti di valutazione, come elencati nella presente Delibera e che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi, e precisamente: Dimensioni valutative (di ordine più generale) per il giudizio di priorità e Criteri valutativi (di ordine più specifico) per il giudizio di appropriatezza d’uso;

5) esame di una o più monografie sulla patologia, indicazione d’uso o problematica di salute in esame, costituita preferibil-mente da Risposte Rapide ed eventuali ulteriori documentazioni indipendenti dai produttori;

6) definizione della importanza relativa (preferenze soggettive informate da documentazioni obiettive) delle Dimensioni o dei Criteri valutativi, tramite una operazione di pesatura specifica effettuata usando un modulo online standard. Nella pratica ogni valutatore (componente della CTE o CTD) attribuisce un peso univoco da 1 (importanza minore) a 9 (importanza maggiore) a ciascuna delle dimensioni (ovvero da 1 a 14 per i criteri valutativi di tipo quantitativo). L’insieme dei pesi raccolti viene in seguito discusso, eventualmente rivisto ed approvato;

7) controllo da parte dei valutatori, in seguito a completamento della pesatura, dell’intera documentazione disponibile sulla tecnologia in valutazione e sui suoi comparatori: dossier dei produttori, rapporti HTA indipendenti da produttori, memorie scritte e audizioni. Successivamente i componenti della Commissione esprimono su un altro modulo online un giudizio personale circa il valore della tecnologia proposta per il SSL, attribuendo punteggi ed esprimendo commenti per ciascu-na delle Dimensioni o dei Criteri valutativi. In pratica ogni valutatore assegna un punteggio da 0 a 4, in cui: 0 corrisponde all’assenza (o insufficienza) di informazione credibile sulla tecnologia in esame; 1 a un valore peggiorativo, 2 ad un valore analogo, 3-4 ad un valore migliorativo attribuibile all’insieme delle informazioni disponibili, per ciascun Criterio o Dimensio-ne, per la tecnologia o l’intervento in esame rispetto allo standard di trattamento. Nei previsti schemi di riferimento operativi verranno riportati i valori possibili per ciascuna Dimensione o per ciascun Criterio valutativo. I valutatori inoltre esprimono commenti per ciascuno dei punteggi attribuiti.

8) Le Dimensioni o i Criteri soddisfano (face value) i più importanti requisiti di metodo per l’utilizzo in una analisi decisionale a dimensioni multiple:- Completezza: sono compresi tutti gli elementi necessari per definire il valore intrinseco di un intervento per la salute- Non ridondanza: tutti gli elementi sono importanti e non esistono duplicati- Mutua indipendenza: il punteggio per ogni elemento è indipendente da quello assegnato agli altri - Operabilità: ciascun elemento è definito senza ambiguità, i dati su cui la valutazione è basata sono disponibili e verificabili, la direzionalità della scala numerica valoriale è universalmente condivisibile.

9) I giudizi personali vengono assemblati in una bozza di Giudizio di Priorità, o di Appropriatezza d’uso, tramite una elaborazio-ne pre-specificata in due parti coordinate:1. Indice di priorità e indice di appropriatezza d’uso per il SSL, calcolati applicando un modello additivo lineare dei pesi normalizzati per i punteggi raccolti, per approssimare un indice sintetico del valore della tecnologia esaminata, in compara-zione con l’insieme generico delle alternative in uso nel caso specifico. Criteri e modalità per l’interpretazione dei valori degli indici di priorità e di appropriatezza d’uso sono disponibili nel sub-allegato 4 – Processo e procedure. 2. Analisi qualitativa dei commenti. I commenti vengono assemblati, categorizzati ed analizzati, producendo un rapporto descrittivo organizzato per Dimensione o Criterio valutativi: • vengono eliminati i commenti non accompagnati da una chiara argomentazione, ad esempio “l’utilizzo del dispositivo

ha potenzialmente un grande impatto” • vengono eliminati i commenti nulli ad es. “nessun commento” (il modulo forza l’inserimento di un testo e il commento

nullo corrisponde al tentativo del valutatore di aggirare la forzatura)• vengono estratte, dalle argomentazioni più frequenti e robuste, le possibili motivazioni per il successivo atto regionale. L’indicatore e l’analisi dei commenti vengono discussi e revisionati dalla CTE o CTD per verificare la coerenza tra i punteggi ed i commenti raccolti, per identificare e correggere incongruenze o aree meritevoli di esplorazione e verifica. Eventuali nuo-vi commenti vengono incorporati nella analisi finale. Al termine l’indicatore sintetico e le motivazioni per ciascuna Dimensio-ne o ciascun Criterio vengono validati dalle Commissioni. I singoli commenti non vengono resi pubblici.

11) Identificazione dell’importanza relativa di ordine universale di Dimensioni e Criteri di valutazione (pesatura universale) Al fine di identificare un possibile insieme di pesi di ordine universale, univoco e applicabile a tutte le tecnologie nell’ambito della prioritizzazione (condotta sulle Dimensioni valutative) o della valutazione per l’uso appropriato (condotta sui Criteri valutativi), indipendentemente dalla natura (ad es. dispositivi medici, diagnostica di laboratorio o strumentale, genomica, telemedicina, processi operativi ecc.) e dalla finalità di utilizzo clinico differente (ad esempio prevenzione, diagnosi, trattamento o riabilitazione) delle tecnologie sanitarie, durante il primo anno di valutazioni HTA la pesatura specifica, effettuata da ciascuna Commissione nell’ambito delle analisi decisionali per ciascuna tecnologia segnalata e valutata, viene inserita in un archivio progressivo di pesi, organizzato per Dimensioni e per Criteri, popolato anche dai pesi identificati per le valutazioni condotte negli anni 2011-2014. L’archivio progressivo di pesi verrà analizzato dalla D.G. Welfare con l’obiettivo di verificare le seguenti informazioni: - Variabilità intra-valutatore dei pesi, definita come grado di variabilità dei pesi attribuiti dal medesimo valutatore per cia-scuna Dimensione o per ciascun Criterio valutativo nell’insieme delle valutazioni effettivamente partecipate dal valutatore;- Variabilità inter-valutatore dei pesi, definita come grado di variabilità dei pesi attribuiti dall’insieme dei valutatori per la medesima Dimensione o per il medesimo Criterio valutativo all’interno della medesima valutazione; - Evoluzione dei pesi espressi per ogni Dimensione o per ogni Criterio valutativi, ovvero esame di come i pesi sono evoluti nel tempo in funzione della esperienza valutativa delle rispettive Commissioni; - Variabilità dei pesi dipendente da classificazione ed altre proprietà delle tecnologie, ad esempio eventuale grado di diffe-renziazione tra tecnologie di area interventistica e di area diagnostica, ecc. Una raccolta pubblica di pesi verrà parallelamente organizzata al fine di diffondere la cultura delle analisi decisionali a criteri multipli e identificare le preferenze della società nella predisposizione di decisioni sulla salute, in analogia ad altri programmi di valutazione HTA realizzati in altre nazioni europee8.

8 Cleemput I, Devriese S, Kohn L, Devos C, van Til J, Groothuis-Oudshoorn K, Vandekerckhove P, Van de Voorde C. Incorporating societal preferences in reimbursement de-cisions – Relative importance of decision criteria according to Belgian citizens. Health Services Research (HSR) Brussels: Belgian Health Care Knowledge Centre (KCE). 2014. KCE Reports 234. D/2014/10.273/91.

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 38 – Bollettino Ufficiale

Alla verifica complessiva verranno invitati a partecipare attivamente i seguenti soggetti convolti nel programma regionale di valutazione HTA: 1) Commissione Tecnologie Emergenti2) Commissione Tecnologie in Diffusione3) Rete regionale di referenti per l’assessment tecnico di tecnologie sanitarie4) Produttori di tecnologie sanitarie5) Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST), I.R.C.C.S. ed altri erogatori di servizi sanitari6) Ordini e albi professionali7) Società scientifiche e professionali8) Gruppi e reti collaborative regionali9) Associazioni di cittadini riconosciute10) Associazioni di pazienti riconosciute11) Rete Italiana di HTA (RIHTA) presso Age.Na.S.La verifica contribuirà a definire per l’anno 2016 e successivi la praticabilità e le condizioni di applicazione pratica di una even-tuale pesatura universale, univoca e applicabile a tutte le tecnologie sanitarie, indipendentemente dalla loro natura e dalla finalità di utilizzo clinico. La pesatura universale così ottenuta verrà sottoposta ad approvazione della D.G. Welfare.

12) Tipologie di raccomandazione per l’introduzione controllata di tecnologie emergenti e la revisione dell’uso appropriato nel SSL di tecnologie in diffusione, diffuse o obsoleteI Giudizi di Priorità e di Appropriatezza d’Uso realizzati nell’ambito del programma regionale di valutazione delle tecnologie sani-tarie esprimono una serie di raccomandazioni riguardo all’applicazione di determinate tecnologie nell’ambito del SSL e costitu-iscono contributi informativi per le delibere regionali sulle regole di sistema. Le raccomandazioni vengono redatte in riferimento ad una o più delle seguenti dieci classi principali di raccomandazione, de-sunte dal primo Libro Bianco sulla HTA in Italia9 con adattamenti e modifiche. Per alcune classi principali sono definite classi secondarie correlate. Tipologie di raccomandazione per il SSL1. Proposta di modifica di un programma o di un piano gestionale sanitario2. Introduzione di nuova tecnologia

a. Identificazione di centri di riferimento e di centri satelliti (reti di patologia)b. Identificazione di criteri per uso appropriato: requisiti organizzativi, professionali, di processo, di misura dell’esito

3. Revisione di tecnologia già in uso, per cui sono rilevate aree di inefficienza o spreco a. Revisione dei centri autorizzatib. Revisione dei criteri per uso appropriato

4. Sostituzione della tecnologia obsoleta a. Revisione dei centri autorizzatib. Revisione dei criteri per uso appropriato

5. Modifica di procedure e sistemi di finanziamento a. Identificazione voce nel nomenclatoreb. Valorizzazione tariffac. Modifica di spesa per investimentid. Modifica di spesa corrente

6. Modifica di un percorso assistenziale (indicazione per le aziende)a. Modifica di un PDTA di riferimentob. Modifica di un protocollo operativo

7. Modifiche organizzative (indicazione per le aziende)a. Sviluppo o modifica di Reti di patologiab. Revisione di strutture o funzioni aziendalic. Integrazione tra ospedale e territoriod. Sviluppo o modifica di modelli organizzativie. Funzioni di care o di case management

8. Adattamento o modifica di un sistema informativo (per il monitoraggio dell’accessibilità, dei prodotti, degli esiti; e per la gestione interdisciplinare del percorso clinico)

a. Flusso informativo amministrativob. Registro clinico internazionale o regionale, connesso all’archivio sanitario amministrativo regionalec. Cartella clinica elettronica condivisa

9. Attivazione di un processo di formazione (regionale o aziendale)a. Formazione operatorib. Formazione pazienti e caregivers

10. Attivazione di un processo di ricerca (indicazione per il programma di ricerca finalizzata regionale).

9 Primo Libro Bianco sull’Health Technology Assessment in Italia. Progetto ViHTA - Valore in Health Technology Assessment. Ricciardi W, Agostinelli A, La Torre G, Cicchetti A, Derrico P, Patarnello F, ViHTA Project Team. Gennaio 2011. Disponibile all’indirizzo: http://www.ijph.it/vihta/documents/Libro_Bianco_HTA.pdf

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Bollettino Ufficiale

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13) Conferenza annualeI Vicepresidenti delle Commissioni CTE e CTD, col supporto della D.G. Welfare e del Dipartimento Governo della Rete Distrettuale e del Farmaco presso la ATS di Pavia, organizzano una conferenza pubblica con cadenza annuale.

14) Consultazione istituzionale sul programma annuale di valutazioni HTAIn preparazione alla conferenza annuale la D.G. Welfare, col supporto della ATS di Pavia e avvalendosi sia del sito web regionale (per il calendario della consultazione) che del gestionale per le operazioni di HTA (per la raccolta di contributi tramite appositi moduli online), organizza una consultazione aperta a enti ed organismi istituzionali ed universitari, ad associazioni di settore industriale e ad aziende sanitarie operanti in Lombardia. Per la consultazione annuale sul programma non è prevista la raccolta di firma in originale da parte dei partecipanti, ma non verranno presi in considerazione eventuali contributi anonimi o non accompagnati da sufficienti informazioni sulla identità del soggetto partecipante. Tutti i contributi validi verranno resi pubblici su una sezione ad accesso libero del gestionale per le operazioni di HTA. Ai contributi più rilevanti a giudizio delle Commissioni CTE e CTD potranno essere fornite risposte scritte. Queste verranno rese pubbliche sulla citata sezione del gestionale online.

15) Relazione annualeI Vicepresidenti delle Commissioni CTE e CTD predispongono una relazione annuale per ciascuna Commissione entro il mese precedente la data della conferenza annuale e ne curano la verifica ed approvazione da parte delle rispettive Commissioni. La D.G. Welfare verifica e valida le relazioni e le pubblica sul sito regionale entro il mese successivo alla data della conferenza, con eventuali integrazioni.

16) Comunicazione istituzionalePer la comunicazione istituzionale il programma regionale di HTA si avvale del sito web regionale, nonché di una sezione ad accesso pubblico nel gestionale operativo HTA fornito dalla ATS di Pavia, per le seguenti attività: - Elenchi di segnalazioni;- Elenchi di dossier informativi consegnati dall’industria (in nessun caso resi pubblici);- Elenchi di provvedimenti integrativi delle delibere annuali di indirizzo del SSL per la introduzione controllata di tecnologie

emergenti e per la revisione dell’uso appropriato di tecnologie in diffusione, diffuse o obsolete; - Relazioni annuali sul programma regionale di valutazione HTA; - Annunci ed atti della Conferenza annuale.

17) Proprietà dei prodotti valutativi ed eventuale utilizzo da parte di terzi La proprietà di tutti i prodotti valutativi HTA e dei documenti connessi è di Regione Lombardia. I documenti HTA ed il modello per l’organizzazione dei rapporti tecnici di HTA (assessment) e per la determinazione del valore di appropriatezza d’uso (appraisal) di specifiche tecnologie e procedure sanitarie possono essere utilizzati da soggetti terzi alle seguenti condizioni:- ne è escluso ogni utilizzo commerciale, non possono quindi essere inseriti, in parte o in toto, in prodotti o servizi pubblicizzati e distribuiti a titolo oneroso;- qualsiasi prodotto derivato, sia reso pubblico che utilizzato internamente da soggetti terzi, deve soddisfare le condizioni di utilizzo Creative Commons Attribution 2.5 e versioni seguenti. In particolare il prodotto o servizio derivato, se reso pubblico, deve essere reso disponibile a terzi senza oneri;- nei prodotti o nei servizi che comprendano un qualsiasi risultato della elaborazione predisposta sulla scorta dei documenti HTA e del modello di assessment e di appraisal adottato in Lombardia deve essere citato il seguente testo: “Regione Lombardia, programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie VTS-HTA; EunetHTA HTA Core Model®; EVIDEM MCDA Core model Analyses Software, copyright The EVIDEM Collaboration, Creative Commons Attribution 2.5 Canada License.”

18) Limitazione di responsabilità Le Risposte Rapide, i Rapporti Sintetici e Completi di HTA, i Giudizi di Priorità e di Appropriatezza d’Uso di tecnologie sanitarie e gli altri documenti realizzati nell’ambito del programma regionale di HTA costituiscono un servizio informativo della D.G. Welfare della Regione Lombardia indirizzato prioritariamente alle Aziende sanitarie operanti in Lombardia. In particolare le Risposte Rapide sono redatte sulla base di una ricerca bibliografica limitata, non sono revisioni sistematiche delle documentazioni, e forniscono elenchi e sintesi che è possibile identificare nei limiti delle risorse disponibili. Tutte le documentazioni prodotte vanno interpretate assieme ad altri tipi di documentazione e non possono in alcun caso sostituire il giudizio clinico e sanitario, né possono essere utilizzati come raccomandazione favorevole o contraria all’impiego di particolari tecnologie sanitarie per particolari pazienti in aggiunta o in sostituzione di quanto adottato dalla Regione Lombardia per le determinazioni di competenza. Gli utenti devono tenere conto che una scarsità di buona documentazione scientifica e clinica non necessariamente costituisce la prova di una mancanza di efficacia o sicurezza di interventi diagnostici o terapeutici, soprattutto nel caso di tecnologie emer-genti o in crescita per cui le informazioni attuali possono essere insufficienti, e viceversa che una abbondanza di documentazio-ne scientifica se non criticamente considerata non è garanzia sufficiente di una buona efficacia o sicurezza di una tecnologia. Nonostante l’attenzione impiegata dalla Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia nel raccogliere ed elaborare con-tenuti in modo accurato, completo e aggiornato, né la Direzione Generale Welfare né i componenti nominati nelle Commissioni CTE e CTD e neppure i componenti della rete regionale di referenti per lo assessment tecnico di tecnologie sanitarie possono garantire in nessun modo alcun utente riguardo alla qualità delle documentazioni reperite, elaborate e prodotte nell’ambito del programma regionale di HTA. La Direzione Generale Welfare, i componenti delle Commissioni CTE e CTD e i componenti della rete regionale di referenti per lo assessment tecnico di tecnologie sanitarie non possono essere considerati responsabili per eventuali perdite o danni con-seguenti in qualsiasi modo all’utilizzo acritico e non responsabile, da parte di terzi, dei contenuti riportati nelle documentazioni. Le documentazioni di HTA possono contenere collegamenti ad altre fonti sul web, prodotte da terze parti. La Direzione Generale Welfare non ha controllo sui contenuti collegati. L’utente deve ricordare che l’uso di questi contenuti collegati è disciplinato da termini e condizioni stabiliti dalle terze parti nei rispettivi siti.

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– 40 – Bollettino Ufficiale

Sub-Allegato 4 - Processo e procedure Attività generali nelle tre fasi valutative1) Registrazione dei soggetti nel gestionale operativo ad accesso riservato

Tutti i soggetti che contribuiscono alle valutazioni, indicati nel sub-allegato 2 – Soggetti coinvolti nelle valutazioni, partecipano alle attività collaborative di competenza sia tramite riunioni in sede regionale che a distanza tramite sezioni ad accesso riservato del gestionale elettronico per le operazioni di HTA, disponibile all’indirizzo http://vts-hta.ats-pavia.it e collegato dal sito web della Regione nella sezione Valutazione Tecnologie Sanitarie. La registrazione nel gestionale è a cura di ogni singolo soggetto e comprende la consegna di un CV in due versioni (in lingua ingle-se e in lingua italiana) e in formato europeo strutturato ed integrato con descrittori (MeSH: Medical Subject Headings, liberamen-te disponibili nel sito della National Library of Medicine USA) attribuiti dal soggetto medesimo quale autodichiarazione sintetica delle aree di expertise, che dovranno trovare corrispondenza nella formazione e nell’esperienza dichiarati nel CV, e la contestuale compilazione dei seguenti moduli elettronici, il cui contenuto verrà ulteriormente indicato nei previsti schemi di riferimento operativi: - consenso e autorizzazione al trattamento dei dati personali, compresa la pubblicazione completa dei CV e delle dichiarazioni; - dichiarazione di impegno alla confidenzialità nell’utilizzo di dati, informazioni e documenti concernenti le tecnologie sanitarie esaminate nel programma regionale; - dichiarazione degli interessi secondari. Questa viene aggiornata con cadenza annuale entro il mese di gennaio di ciascun anno solare. In carenza di aggiornamento della dichiarazione degli interessi secondari il corrispondente nominativo registrato viene disabilitato dal gestionale, entro 15 giorni dalla comunicazione al soggetto interessato della imminente disabilitazione. Il soggetto può ottenere la riattivazione dell’account previo aggiornamento della dichiarazione di interessi secondari. Copia elettronica del CV, delle dichiarazioni di impegno alla confidenzialità e di interessi secondari sono rese pubbliche in un elenco dei soggetti registrati nel gestionale liberamente accessibile. L’amministrazione generale del gestionale elettronico è curata dalla D.G. Welfare che si avvale della collaborazione della ATS Pavia.L’accesso alle sezioni dedicate a ciascuna valutazione è amministrato dalla D.G. Welfare col supporto tecnico della ATS di Pavia.

2) Verbali e videoregistrazioni delle riunioni Le riunioni delle Commissioni CTE e CTD vengono verbalizzate a cura di un componente della Commissione, a rotazione tra tutti i componenti, con l’assistenza di personale della D.G. Welfare. Di norma le riunioni delle Commissioni CTE e CTD vengono videoregistrate soltanto in caso di audizioni, secondo le indicazioni e le specifiche procedure regionali e con le modalità che verranno ulteriormente precisate nei previsti schemi di riferimento operativi. Le videoregistrazioni vengono conservate presso la D.G. Welfare per un periodo non eccedente i 60 giorni successivi al termine della valutazione di priorità o di appropriatezza d’uso, salvo un eventuale riesame su richiesta del produttore della tecnologia esaminata. Le riunioni dei referenti identificati nella rete regionale per l’assessment tecnico di tecnologie sanitarie di norma non vengono videoregistrate. Verbali e videoregistrazioni vengono resi disponibili a tutti i componenti delle due Commissioni in occasione delle sedute. Le videoregistrazioni non vengono in nessun caso fornite ai soggetti richiedenti né ad altri soggetti coinvolti o meno nelle valu-tazioni.

3) Evidenza pubblica nelle tre fasi di valutazioneIn una sezione ad accesso libero del gestionale online per le operazioni di HTA è predisposta una pagina con la documentazio-ne delle valutazioni in corso e, separatamente, delle valutazioni pregresse, in particolare: - Elenchi di segnalazioni e di dossier informativi, con indicazione del soggetto e della data di consegna; - Elenchi di giudizi di priorità, con indicazione delle date di avvio e di termine (esito della fase di prioritizzazione); - Elenchi di valutazioni tecniche (Risposte Rapide, Rapporti Sintetici e Rapporti Completi di HTA), con indicazione delle date di avvio e di termine; - Elenchi di giudizi di appropriatezza d’uso (esito della fase di valutazione di appraisal), con indicazione delle date di avvio e di termine; - Elenchi di provvedimenti integrativi delle delibere annuali di indirizzo del SSL per la introduzione controllata di tecnologie emer-genti e per la revisione dell’uso appropriato di tecnologie in diffusione, diffuse o obsolete; - Elenchi delle relazioni annuali sul programma regionale di valutazione HTA; - Elenchi degli atti della Conferenza annuale. In opportune altre sezioni ad accesso pubblico del gestionale online per le valutazioni di HTA vengono archiviati e pubblicati, previa approvazione della D.G. Welfare e dopo il termine delle valutazioni, i documenti tecnici delle valutazioni, ordinati per valutazione, in particolare: Segnalazioni e Dossier informativi, Giudizi di Priorità approvati dalla D.G. Welfare, Risposte Rapide, Rap-porti Sintetici e Rapporti Completi di HTA, Giudizi di Appropriatezza d’uso approvati dalla D.G. Welfare, copia dei provvedimenti integrativi delle delibere annuali di indirizzo del SSL, Relazioni annuali sul programma regionale di valutazione HTA e documenti preparatori, documenti preparatori e Atti della Conferenza annuale.

Attività specifiche per ciascuna delle tre fasi valutativeDi seguito vengono ulteriormente descritte le attività previste durante le tre fasi di valutazione (identificazione e prioritizzazione; accer-tamento tecnico - assessment; determinazione del valore di appropriatezza d’uso - appraisal) da tutti i soggetti coinvolti nel program-ma regionale di HTA.

A. IDENTIFICAZIONE E PRIORITIZZAZIONELa D.G. Welfare organizza, col supporto tecnico-scientifico della ATS di Pavia, attività continue di identificazione di tecnologie sanitarie meritevoli di introduzione controllata o di revisione dell’uso appropriato. 1) Raccolta segnalazioni

Le ATS, le ASST, gli I.R.C.C.S. pubblici o privati, gli ospedali privati accreditati e le case di cura convenzionate sede in Lombardia

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Bollettino Ufficiale

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possono segnalare prodotti e servizi tramite la compilazione online e la consegna di una copia sottoscritta in originale o tramite PEC all’indirizzo [email protected] (indicando nell’oggetto “VTS-HTA - Segnalazione”)di una monografia e una scheda di prodotto nei formati che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi. L’elenco delle segnalazioni viene reso pubblico sul sito regionale. In aggiunta alle segnalazioni di tecnologie da parte delle aziende sanitarie, la D.G. Welfare identifica tecnologie sanitarie merite-voli di prioritizzazione, valutazione tecnica e determinazione di appropriatezza d’uso tramite analisi dei flussi informativi e di archivi specializzati resi disponibili da istituzioni ed agenzie che effettuano attività di Horizon Scanning e HTA.

2) Modalità di svolgimento delle audizioni e di consegna delle memorie scritteGli esperti di dominio scientifico e gli altri soggetti competenti indicati nel sub-allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valu-tazioni possono richiedere audizioni presso le Commissioni CTE e CTD per ciascuna tecnologia sanitaria segnalata, purché ne facciano richiesta scritta alla D.G. Welfare, allegando una memoria redatta secondo i formati che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi, almeno sette giorni prima della data prevista per l’audizione. Ciascun partecipante alla audizione può integrare, preferibilmente in seduta e comunque non oltre 1 settimana dalla data della audizione, la propria memoria scritta con ulteriori elementi. Le audizioni si tengono nella sede di Regione Lombardia.

3) Consultazioni nella fase di identificazione di tecnologie sanitarieLe consultazioni pubbliche previste nel sub-allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni vengono organizzate, secon-do le modalità indicate nel sub-allegato 3 – Metodi, per ciascuna tecnologia sanitaria segnalata.La validità e l’utilizzo dei contributi raccolti tramite consultazione pubblica sono verificati e definiti dalle Commissioni CTE e CTD per le valutazioni di rispettiva competenza.

4) PrioritizzazioneLa D.G. Welfare organizza, col supporto tecnico-scientifico della ATS di Pavia, attività continua di prioritizzazione delle tecnologie sanitarie segnalate per la introduzione controllata o per la revisione dell’uso appropriato.

5) Produzione di Risposte RapidePer ciascuna tecnologia segnalata da un produttore o da una azienda erogatrice di prestazioni sanitarie la ATS Pavia realizza una Rispo-sta Rapida, ovvero una analisi non sistematica di letteratura e della pratica clinica corrente, secondo il formato che verrà ulteriormente descritto nei previsti schemi di riferimento operativi, di norma entro 30 giorni dalla data di comunicazione della segnalazione alla ATS. Le Risposte Rapide consistono in documentazione indipendente da produttori, distributori ed erogatori di tecnologie sanitarie e società professionali e scientifiche e costituiscono documentazione di supporto per la fase di prioritizzazione. Vengono comuni-cate al soggetto che ha effettuato la segnalazione della tecnologia e agli esperti di dominio scientifico che presentano memorie scritte, per raccogliere osservazioni ed eventuali proposte di integrazione, revisione, modifica. Le osservazioni pervenute alla D.G. Welfare entro 15 giorni dalla comunicazione sono utilizzate dalle Commissioni CTE e CTD quale ulteriore documentazione per i giudizi di competenza. Il testo della Risposta Rapida e il testo delle osservazioni consegnate da produttori ed aziende erogatrici di prestazioni sanitarie di norma non viene reso disponibile al pubblico nel caso in cui la Commissione CTE o CTD individua la necessità di ulteriore va-lutazione tecnica, secondo le modalità di seguito indicate. In tale evenienza Segnalazioni, Risposte Rapide e Memorie vengono comunicate esclusivamente ai componenti della rete regionale di referenti per la produzione dei rapporti di HTA, quale contribu-to per l’avvio della valutazione tecnica, alla Age.Na.S. alla A.I.F.A. e alle direzioni regionali delle Regioni italiane che partecipano alla rete Italiana di HTA (RIHTA). Dopo l’adozione della decisione regionale in merito, i testi delle Risposte Rapide e delle osservazioni pervenute dai soggetti che hanno effettuato la segnalazione della tecnologia vengono resi pubblici nel gestionale per le operazioni di valutazione HTA.

6) Documentazione rilevante ai fini della prioritizzazioneLe Segnalazioni con relative monografie ed eventuali dossier, le Memorie scritte, le audizioni in seduta e gli eventuali rapporti HTA pubblicati da amministrazioni nazionali o estere nonché le Risposte Rapide prodotte da ATS Pavia costituiscono la documentazio-ne valida e sufficiente ai fini della prioritizzazione da parte delle Commissioni CTE e CTD delle tecnologie di rispettiva competenza.

7) Tempistica della prioritizzazioneLa produzione di ciascun giudizio di priorità da parte delle Commissioni CTE e CTD di norma si conclude entro 60 giorni dalla data di consegna alla competente Commissione della Risposta Rapida corrispondente alla tecnologia segnalata.

8) Determinazione della importanza relativa per il SSL delle tecnologie sanitarie segnalate e attribuzione di ciascuna tecnolo-gia a una classe di priorità di valutazioneI componenti delle Commissioni CTE e CTD effettuano un giudizio di priorità applicando il metodo di analisi decisionale a criteri multipli descritto nel sub-allegato 3 – Metodi e precisamente, per ciascuna tecnologia segnalata: - esaminano la segnalazione e gli eventuali rapporti HTA pubblicati da amministrazioni nazionali o estere; - definiscono gli obiettivi espliciti di valutazione, con riferimento alle normative e agli obiettivi regionali e alle indicazioni della

D.G. Welfare. Gli obiettivi vengono espressi in forma di PICO (Pazienti, Interventi, Comparatori, Outcome o esiti attesi) e co-municati al soggetto che ha effettuato la segnalazione di tecnologia sanitaria, con la richiesta di consegna di eventuali osservazioni entro 15 giorni;

- verificano la credibilità delle tecnologie comparative proposte dal soggetto che ha effettuato la segnalazione; - si riferiscono alle Dimensioni valutative elencate nella presente Delibera e che verranno ulteriormente descritte nei previsti

schemi di riferimento operativi; - prendono in esame, dal momento in cui diverrà disponibile, la importanza relativa generale delle Dimensioni valutative

definita nel sub-allegato 3 - Metodi (pesatura universale);

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- definiscono ed approvano l’importanza relativa specifica delle Dimensioni valutative tramite una operazione di pesatura specifica per ciascuna tecnologia segnalata, usando un modulo online standard;

- esaminano, in seguito a completamento della pesatura specifica, l’intera documentazione rilevante sulla tecnologia; - esprimono su un altro modulo online un giudizio personale circa il valore della tecnologia proposta per il SSL, attribuendo

punteggi ed esprimendo commenti per la tecnologia in esame rispetto a ciascuna delle Dimensioni valutative, riferendosi alle indicazioni che verranno ulteriormente riportate nei previsti schemi di riferimento operativi.

I giudizi personali vengono assemblati in una bozza di Giudizio di Priorità tramite l’elaborazione pre-specificata in due parti co-ordinate: - Indice di priorità per il SSL, calcolato applicando un modello additivo lineare dei pesi normalizzati per i punteggi raccolti

per ciascuna dimensione, per approssimare un indice sintetico del valore della tecnologia esaminata, in comparazione con ciascun comparatore identificato, laddove sono disponibili sufficienti informazioni, ovvero con l’insieme generico delle alternative in uso nel caso specifico. Dal momento in cui diverranno disponibili i valori di pesatura universale, come riportato nel sub-allegato 3 – Metodi, il calcolo viene effettuato due volte: con i valori di pesatura universale per definire un indice di riferimento per la determinazione di priorità della tecnologia, e con i valori di pesatura specifica per la realizzazione di analisi di sensibilità per la verifica della accuratezza della classificazione;

- Analisi qualitativa dei commenti, con elaborazione di un rapporto descrittivo organizzato per Dimensioni valutative;L’indicatore e l’analisi dei commenti vengono discussi e revisionati dalla CTE o CTD per verificare la coerenza tra i punteggi ed i commenti raccolti, per identificare e correggere incongruenze o aree meritevoli di esplorazione e verifica. Eventuali nuovi com-menti vengono incorporati nella analisi finale. Al termine l’indicatore sintetico ed i commenti vengono validati dalle Commissioni. I singoli commenti non vengono resi pubblici in nessun caso. Le tecnologie segnalate il cui indice di priorità ricade tra 0 e 0,40 (compresi) di norma non vengono portate ad ulteriore valuta-zione tecnica, non vengono adottate per l’uso nel SSL nel caso di tecnologie emergenti e ne viene rivisto l’uso appropriato nel SSL nel caso di tecnologie in diffusione o diffuse. Le tecnologie segnalate il cui indice di priorità ricade tra 0,60 e 1 (compresi) di norma non vengono portate ad ulteriore valuta-zione tecnica, vengono adottate per l’uso nel SSL nel caso di tecnologie emergenti e ne viene rivisto l’uso appropriato nel SSL nel caso di tecnologie in diffusione o diffuse sulla base delle indicazioni elaborate dalle Commissioni CTE o CTD. In deroga (in casi eccezionali e motivati) rispetto alla predetta modalità di determinazione dell’Indice di Priorità, le Commissioni CTE e CTD possono perfezionare la decisione di adozione o di revisione dell’uso appropriato per le tecnologie il cui indice di priorità ricade tra zero e 0,40 oppure tra 0,60 e 1 in funzione della analisi di sensibilità effettuata sulla pesatura (sia universale che specifica), della analisi qualitativa dei commenti e della discussione collegiale, producendo adeguata motivazione. Le tecnologie segnalate il cui indice di priorità ricade tra 0,41 e 0,59, nonché quelle il cui indice di priorità è minore o uguale a 40 o maggiore o uguale a 60 e vengono derogate, potranno quindi essere portate ad ulteriore valutazione tecnica (fase di assessment). Le soglie di 0,40 e 0,60 sono state determinate sulla base della iniziale esperienza regionale con le analisi decisionali a criteri mul-tipli. Analogamente alle soglie di accettabilità del rapporto incrementale di costo-efficacia (ICER, Incremental Cost Effectiveness Ratio) considerate in altre amministrazioni nel tentativo di identificare il grado di costo-opportunità e il valore di appropriatezza d’uso di tecnologie sanitarie, anche le soglie di accettabilità dell’indice di priorità sono determinate su base empirica in carenza di metodi sufficientemente affidabili per ulteriori precisazioni. In questo senso dette soglie costituiscono soltanto un riferimento di massima e orientano, senza surrogare né sostituire, il giudizio complessivo e motivato delle Commissioni CTE e CTD per le valuta-zioni di competenza, giudizio opportunamente informato dalla documentazione complessiva disponibile. L’esito della valutazione di priorità per ciascuna tecnologia sanitaria segnalata viene comunicato dalla D.G. Welfare al soggetto richiedente assieme all’invito a produrre, con modalità analoghe a quelle usate per la segnalazione, eventuali osservazioni, integrazioni o contro-deduzioni, corredate da ogni documentazione ritenuta necessaria, entro il termine di trenta giorni solari a partire dalla data di comunicazione. Le osservazioni ed integrazioni eventualmente consegnate dai soggetti richiedenti le valutazioni verranno esaminate dalle Com-missioni CTE e CTD per le segnalazioni di competenza. Potranno essere effettuate audizioni del soggetto richiedente e degli altri soggetti competenti identificati nel sub-allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni. Le valutazioni di priorità eventualmente riviste vengono approvate da tutti i componenti delle Commissioni CTE ovvero CTD. I componenti eventualmente assenti nella riunione di approvazione procedono ad effettuare l’approvazione entro 7 giorni dalla riunione, apponendo la propria firma presso la sede regionale o tramite PEC. I componenti possono astenersi su una o più tec-nologia esaminate, motivando per scritto. Le approvazioni e le eventuali astensioni vengono riportate nei verbali delle riunioni.

B. VALUTAZIONE TECNICA (ASSESSMENT)La D.G. Welfare organizza, col supporto tecnico-scientifico della ATS di Pavia, attività continuative di valutazione tecnica (asses-sment) e di conseguente determinazione dell’appropriatezza d’uso (appraisal) delle tecnologie sanitarie segnalate e prioritizza-te dalle Commissioni CTE e CTD per la introduzione controllata o per la revisione dell’uso appropriato. In particolare: - le tecnologie con indice di priorità tra 0 e 0,40, e per cui a giudizio delle Commissioni CTE o CTD non occorre ulteriore mo-

difica o perfezionamento della decisione, di norma non vengono portate ad ulteriore valutazione tecnica, non vengono adottate per l’uso nel SSL nel caso di tecnologie emergenti e ne viene rivisto l’uso appropriato nel SSL nel caso di tecnologie in diffusione o diffuse, sulla base delle indicazioni elaborate dalle Commissioni CTE o CTD;

- le tecnologie con indice di priorità tra 0,60 e 1 (compresi), e per cui a giudizio delle Commissioni CTE o CTD non occorre ulteriore modifica o perfezionamento della decisione, di norma non vengono portate ad ulteriore valutazione tecnica, ven-gono adottate per l’uso nel SSL (nel caso di tecnologie emergenti) e ne viene rivisto l’uso appropriato nel SSL (nel caso di tecnologie in diffusione o diffuse), sulla base delle indicazioni elaborate dalle Commissioni CTE o CTD;

- le tecnologie con indice di priorità tra 0 e 0,40 ovvero tra 0,60 e 1 (compresi) per cui le Commissioni CTE o CTD procedono a perfezionare la decisione con opportuna motivazione, e le tecnologie con indice di priorità tra 0,41 e 0,59 di norma ven-gono portate ad ulteriore valutazione tecnica (assessment) tramite commissione ad un gruppo di esperti multiprofessionale e multidisciplinare. Nella successiva fase di identificazione del valore di appropriatezza d’uso (appraisal) vengono prodotte dalle commissioni CTE oppure CTD le raccomandazioni per l’eventuale adozione o revisione dell’uso appropriato nel SSL.

a) Contributi di componenti della rete regionale di referenti per lo assessment tecnico di tecnologie sanitarieI componenti della rete regionale di referenti per lo assessment tecnico di tecnologie sanitarie contribuiscono, secondo le in-

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dicazioni nel sub-allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni, alla redazione di due tipologie di documenti tecnici, classificati e descritti nel sub-allegato 3 – Metodi e prodotti nei formati, che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi, di: Rapporti Sintetici di HTA e Rapporti Completi di HTA. Per la redazione dei rapporti i referenti si coordinano di comune accordo e si avvalgono di tutta la documentazione presenta-ta dai vari soggetti coinvolti nelle valutazioni e di ogni altra documentazione necessaria. In particolare realizzano analisi della letteratura scientifica, anche quale completamento o approfondimento delle analisi iniziali riportate nelle Risposte Rapide, ed eventuali analisi secondarie dei dati amministrativi sanitari presso la sede della D.G. Welfare. I rapporti di HTA sono utilizzati dalle Commissioni CTE e CTD quali rapporti indipendenti da produttori, distributori ed aziende sa-nitarie e altri soggetti erogatori di tecnologie sanitarie.

b) Contributi di pazienti espertiI pazienti esperti indicati da associazioni di pazienti aventi sede in Lombardia e comprese negli elenchi nazionali e regionali di associazioni riconosciute e verificati dalle Commissioni CTE o CTD rispetto alla possibile presenza di conflitti di interesse per le valutazioni di competenza, contribuiscono alle valutazioni tecniche tramite memorie scritte, redatte nei formati che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi di riferimento operativi, in tutte le fasi di valutazione HTA e senza il riconoscimenti di emo-lumenti. Possono inoltre effettuare audizioni presso le Commissioni CTE e CTD.

c) Analisi secondaria dei dati amministrativi sanitari regionali e di altri dati cliniciLe analisi secondarie dei dati amministrativi sanitari vengono di norma effettuate per tutte le tecnologie segnalate. Le analisi vengono proposte (tramite stesura di un protocollo ed di eventuali procedure operative) ed eseguite da uno o più componenti delle Commissioni CTE e CTD (i quali provvederanno ad astenersi in sede di giudizio su valutazioni tecniche per cui abbiano contribuito con analisi di dati amministrativi sanitari) o della rete regionale di referenti per lo assessment tecnico di tecnologie sanitarie, limitatamente a valutazioni di rispettiva competenza. La D.G. Welfare rivede e approva le proposte di analisi ed effettua le estrazioni dati, realizzate secondo le procedure normate e in uso e mette a disposizione, esclusivamente nella sede regionale, i report per la realizzazione delle analisi. Questi rapporti e in generale ogni informazione elaborata tramite analisi dei dati amministrativi sanitari regionali e di altre fonti di dati, compresi dati clinici, vengono resi disponibili ai componenti della rete regionale di referenti identificati per la produzione di rapporti tecnici (Rapporti Sintetici o Completi di HTA) per specifiche tecnologie prioritizzate. I dati grezzi di singoli pazienti, ancorché anonimizzati, non vengono resi disponibili a nessun soggetto in nessun caso. Ogni eventuale ulteriore e successiva estrazione ed analisi può essere effettuata con modalità analoghe.

C. DETERMINAZIONE DEL VALORE PER IL SSL (APPRAISAL) TRAMITE ANALISI DECISIONALI A CRITERI MULTIPLII componenti delle Commissioni CTE e CTD effettuano un giudizio di appropriatezza d’uso per le tecnologie di competenza ap-plicando il metodo di analisi decisionale a criteri multipli descritto nel sub-allegato 3 – Metodi e precisamente, per ciascuna tec-nologia con indice di priorità tra 0,41 e 0,59 o per ciascuna tecnologia con indice di priorità minore o uguale a 0,40 o maggiore o uguale a 0,60 ma considerate meritevoli di valutazione, con opportuna motivazione, dalle Commissioni CTE o CTD. Il giudizio delle Commissioni viene predisposto secondo la seguente procedura: - i componenti delle Commissioni esaminano il Giudizio di Priorità e la Risposta Rapida predisposta dalla ATS Pavia; - definiscono gli obiettivi espliciti di valutazione, con riferimento alle normative e agli obiettivi regionali e alle indicazioni della

D.G. Welfare. Gli obiettivi vengono espressi in forma di PICO (Pazienti, Interventi, Comparatori, Outcome o esiti attesi) e comu-nicati ai produttori coinvolti nella valutazione tecnica, con la richiesta di consegna di eventuali osservazioni entro 15 giorni;

- verificano la credibilità delle tecnologie comparative proposte dal soggetto richiedente; - si riferiscono ai 17 criteri valutativi elencati nella presente Delibera e che verranno ulteriormente descritti nei previsti schemi

di riferimento operativi; - prendono in esame, dal momento in cui diverrà disponibile, la importanza relativa generale dei 14 Criteri valutativi di tipo

quantitativo, definita nel sub-allegato 3 – Metodi (pesatura di ordine generale); - definiscono ed approvano l’importanza relativa specifica dei 14 Criteri valutativi di tipo quantitativo tramite una operazione

di pesatura specifica per ciascuna tecnologia segnalata, usando un modulo online standard; - esaminano, in seguito al completamento della pesatura specifica, l’intera documentazione rilevante sulla tecnologia; - esprimono su altro modulo online un giudizio personale circa il valore della tecnologia proposta per il SSL, attribuendo pun-

teggi ed esprimendo commenti per la tecnologia in esame rispetto a ciascuno dei 14 Criteri valutativi di tipo quantitativo, riferendosi alle indicazioni dei previsti schemi di riferimento operativi;

- esprimono su altro modulo online un giudizio personale, con tecnica qualitativa, per ciascuno dei 3 criteri di ordine qualita-tivo riferendosi alle indicazioni dei previsti schemi di riferimento operativi;

I giudizi personali vengono assemblati in una bozza di Giudizio di Appropriatezza d’Uso tramite una elaborazione pre-specificata in tre parti coordinate: • Indice di appropriatezza per il SSL, calcolato applicando un modello additivo lineare dei pesi normalizzati per i punteggi

raccolti per ciascuno dei 14 Criteri valutativi di tipo quantitativo, per approssimare un indice sintetico del valore della tec-nologia esaminata, in comparazione con l’insieme generico delle alternative in uso nel caso specifico. Dal momento in cui diverranno disponibili i valori di pesatura di ordine generale, il calcolo viene effettuato due volte: con i valori di pesatura generale (e il corrispondente indice costituirà il riferimento principale per la determinazione di appropriatezza d’uso della tecnologia) e con i valori di pesatura specifica (ed il corrispondente indice verrà utilizzato quale analisi di sensibilità per la verifica della accuratezza della classificazione operata tramite la pesatura generale);

• Analisi qualitativa dei commenti sui 14 Criteri valutativi di tipo quantitativo, con elaborazione di un rapporto descrittivo;• Analisi qualitativa sui 3 Criteri di tipo qualitativo, con elaborazione di un rapporto descrittivo.L’indicatore sintetico e l’analisi dei commenti per tutti i Criteri vengono discussi e revisionati dalla CTE o CTD per verificare la coerenza tra i punteggi ed i commenti raccolti, per identificare e correggere incongruenze o aree meritevoli di esplorazione e verifica. Eventuali nuovi commenti vengono incorporati nella analisi finale. Al termine l’indicatore sintetico, i commenti e i giudizi per i criteri qualitativi vengono validati dalle Commissioni. I singoli commenti non vengono resi pubblici in nessun caso.Le tecnologie segnalate il cui indice di appropriatezza d’uso ricade tra zero e 0,49 (compresi) di norma non vengono adottate

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per l’uso nel SSL nel caso di tecnologie emergenti ovvero ne viene rivisto l’uso appropriato nel SSL nel caso di tecnologie in diffusione o diffuse. Le tecnologie segnalate il cui indice di priorità ricade tra 0,50 e 1 (compresi) di norma vengono adottate per l’uso nel SSL nel caso di tecnologie emergenti ovvero ne viene rivisto l’uso appropriato nel SSL nel caso di tecnologie in diffusione o diffuse sulla base delle indicazioni elaborate dalle Commissioni CTE o CTD. In deroga rispetto alle predette modalità di determinazione dell’Indice di Appropriatezza d’Uso, le Commissioni CTE e CTD pos-sono perfezionare la decisione di adozione o di revisione dell’uso appropriato per qualsiasi tecnologia valutata, in funzione di ulteriori analisi di sensibilità effettuate sulla pesatura dei criteri (sia universale che specifica), della analisi sui criteri qualitativi, della analisi dei commenti e della discussione collegiale, producendo adeguata motivazione. Tali tecnologie così identificate potranno quindi essere portate ad ulteriore valutazione tecnica (fase di assessment). La soglia di 0,50 è stata determinata sulla base della iniziale esperienza regionale con le analisi decisionali a criteri multipli. Analogamente alle soglie di accettabilità del rapporto incrementale di costo-efficacia (ICER, Incremental Cost Effectiveness Ratio) considerate in altre amministrazioni nel tentativo di identificare il grado di costo-opportunità e il valore di appropriatezza d’uso di tecnologie sanitarie, anche questa soglia di accettabilità dell’indice di appropriatezza d’uso è determinata su base empirica in carenza di metodi sufficientemente affidabili per ulteriori precisazioni. In questo senso detta soglia costituisce soltan-to un riferimento di massima e orienta, senza surrogare né sostituire, il giudizio delle Commissioni CTE e CTD per le valutazioni di competenza, giudizio opportunamente motivato ed informato dal complesso della documentazione disponibile. L’esito della valutazione di appropriatezza d’uso per ciascuna tecnologia sanitaria prioritizzata viene comunicato dalla D.G. Welfare al soggetto richiedente assieme all’invito a produrre eventuali osservazioni, integrazioni o contro-deduzioni, corredate da ogni documentazione ritenuta necessaria, entro il termine di trenta giorni solari a partire dalla data di comunicazione. In nessun caso i commenti espressi dai singoli componenti le Commissioni CTE e CTD vengono comunicati ai soggetti richiedenti né vengono resi pubblici. Le osservazioni ed integrazioni eventualmente consegnate dai soggetti richiedenti le valutazioni verranno esaminate dalle Com-missioni di competenza (CTE o CTD). Potranno essere effettuate audizioni del soggetto richiedente e degli altri soggetti compe-tenti identificati nel sub-allegato 2 - Ruolo dei soggetti coinvolti nelle valutazioni. Le valutazioni di appropriatezza d’uso eventualmente riviste vengono approvate da tutti i componenti delle Commissioni CTE ovvero CTD. I componenti eventualmente assenti nella riunione di approvazione procedono ad effettuare l’approvazione entro 7 giorni dalla riunione, apponendo la propria firma in sede regionale o tramite PEC. I componenti possono astenersi su una o più tecnologia esaminata, motivando per scritto. Le approvazioni e le eventuali astensioni vengono riportate nei verbali delle riunioni. Le commissioni CTE e CTD elaborano, verificano e consegnano alla D.G. Welfare documenti di giudizio comprendenti specifiche raccomandazioni per l’introduzione controllata di tecnologie emergenti e la revisione dell’uso appropriato nel SSL di tecnologie in diffusione, diffuse o obsolete. Le raccomandazioni sono redatte secondo il modello indicato nel sub-allegato 3 – Metodi.

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ALLEGATO 2

SUPPORTO TECNICO-ISTRUTTORIO AL PROGRAMMA REGIONALE DI VALUTAZIONE DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT HTA

DATI GENERALI DEL PROGETTO

TITOLOSupporto tecnico-istruttorio al programma regionale di Valutazione delle Tecnologie Sanitarie – Health Technology Assessment HTA.ENTEATS di Pavia (di seguito ATS Pavia)DURATA DEL PROGETTOTre anni (2016-2018)COSTO200.000 euro annuiCOORDINATORE DEL PROGETTONominativo: dr. Mirosa DellagiovannaStruttura di appartenenza: Dipartimento Governo della Rete Distrettuale e del FarmacoN. telefono: 0382-431291 / 431526N. fax: 0382-431296

Descrizione progetto

PremessaCon le DGR VII/7197 del 03/12/2001, “Valutazione delle tecnologie innovative in campo sanitario al fine del loro utilizzo nell’ambito del Servizio sanitario regionale” e DGR VIII/7856 del 30/07/2008, “Determinazione in merito alla valutazione dell’appropriatezza d’uso di far-maci, dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico-terapeutiche al fine del loro impiego nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale secondo gli indirizzi del PSSR e determinazioni conseguenti” la Regione Lombardia ha predisposto e operato strumenti programmatori e gestionali per affrontare in modo corretto le esigenze poste dalle tecnologie innovative in ambito sanitario e per valutarne l’appro-priatezza specifica, nel rispetto dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). In particolare la Regione Lombardia ha definito e avviato un programma e un conseguente processo per la valutazione dell’appro-priatezza d’uso di tecnologie innovative (dispositivi biomedici, tecnologie diagnostico-terapeutiche, adattamenti dei percorsi diagno-stico-terapeutico-riabilitativi ed assistenziali). Al programma hanno contribuito nuclei multiprofessionali e multidisciplinari di nomina regionale (Nucleo di Valutazione delle Priorità e dei Conflitti di Interessi – NVPCI e Tavolo Tecnico Regionale per l’Appropriatezza in Medicina - TTRAM) ed esperti di dominio scientifico identificati anche previa valutazione di possibili conflitti di interessi. Negli anni 2009-2014 la Direzione Generale Welfare ha operato il programma di HTA avvalendosi di personale della ATS Pavia e di altre risorse messe a disposizione dalla ATS Pavia, tra cui un gestionale elettronico (supervisionato, amministrato e gestito dalla D.G. Welfare) ad accesso riservato ai soggetti identificati dalla D.G. Welfare per le procedure di valutazione HTA. I rapporti di valutazione ed i giudizi di priorità e di appropriatezza d’uso effettuati dai nuclei regionali così supportati hanno consentito la predisposizione di atti e comunicazioni regionali di indirizzo per le Aziende Ospedaliere. Il contributo del programma regionale di HTA è stato riconosciuto anche in occasione di convegni internazionali1,2. La graduale e parziale implementazione del programma di HTA ha peraltro reso evidente alla D.G. Welfare ed ai nuclei regionali depu-tati la necessità di strutturare in modo adeguato e sufficiente le complesse attività di supporto tecnico-istruttorio necessarie per otte-nere un miglior livello di sistematicità e tempestività delle valutazioni e delle analisi decisionali, necessità peraltro indirizzata già dalla DGR VIII/7856 del 30/07/2008 tramite la previsione di specifici accordi convenzionali con le Strutture Sanitarie Lombarde a supporto delle azioni previste dal programma di valutazione di tecnologie sanitarie.

Obiettivo generaleFacilitare la diffusione nella pratica clinica delle tecnologie più efficaci, sicure ed efficienti in sostituzione di tecnologie meno efficaci, sicure ed efficienti, secondo modalità responsabili, condivise, trasparenti, monitorabili e verificabili, nel rispetto dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza.

Obiettivi specifici1) Gestire il livello di incertezza delle informazioni sulle tecnologie sanitarie; 2) Gestire la trasferibilità nel SSL delle valutazioni prodotte in altri contesti, nazionali ed internazionali; 3) Identificare e diffondere approcci innovativi nell’uso pratico di biotecnologie, biomedicine, biosimilari ed in generale prodotti e

processi d’avanguardia; 4) Gestire le predette incertezze informative, trasferibilità di valutazioni terze e diffusione di innovazioni all’interno di un modello de-

cisionale coerente, trasparente, orientato alle necessità dei pazienti, all’appropriatezza specifica e alla sostenibilità finanziaria, e finalizzato ad identificare e facilitare la applicazione pratica del miglior possibile valore in termini di salute.

Il prodotto atteso dal processo regionale di valutazione dell’appropriatezza d’uso di dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico-terapeutiche e riabilitative consiste in un insieme coerente di sintesi informative di alta qualità e credibilità, fruibile da parte di diversi attori del sistema sanitario distribuiti ai diversi livelli di assistenza.

1 Relazione ad invito “Innovative tools for HTA”, conferenza di Roma 30-31 ottobre 2014 della rete collaborativa europea EUnetHTA. Disponibile all’indirizzo: https://eunethta.fedimbo.belgium.be/outputs/hta-20-europe-teaming-value-conference-presentations-rome-2014

2 Relazione ad invito “Multicriteria for real life decision making? Perspectives and experience from the field”, conferenza ISPOR Amsterdam 10-12 novembre 2014. Disponibi-le all’indirizzo: http://www.ispor.org/Event/ReleasedPresentations/2014Amsterdam

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Attività, risultati attesi, ricaduteIl presente progetto comprende tutte le seguenti attività di supporto scientifico, tecnico e amministrativo per le attività istruttorie previ-ste dal programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie – health technology assessment (HTA): 1) responsabilità scientifica delle attività di supporto tecnico-istruttorio alla D.G. Welfare; 2) supporto al personale della D.G. Welfare, alle Commissioni regionali CTE e CTD e ai referenti aziendali, identificati da ciascuna

A.O. e ciascun I.R.C.C.S. pubblico o privato accreditato aventi sede in Lombardia quali componenti di Commissioni multidiscipli-nari o specifiche strutture e funzioni aziendali deputate alla raccolta e alla valutazione critica di evidenze relativamente all’utilizzo appropriato dei dispositivi biomedici e delle tecnologie diagnostico-terapeutiche, nelle attività di: - raccolta, verifica ed analisi di segnalazioni e di richieste di valutazione per tecnologie sanitarie; - identificazione di tecnologie sanitarie meritevoli di prioritizzazione;

- supporto all’istruttoria regionale delle analisi decisionali realizzate dalle Commissioni regionali CTE e CTD, deputate alle valutazioni di priorità;

- realizzazione di analisi non sistematiche di letteratura scientifica per quelle tecnologie sanitarie che le Commissioni regio-nali CTE e CTD considereranno meritevoli di ulteriore valutazione tecnica di assessment;

- coordinamento e supporto ai soggetti (referenti aziendali) deputati alla produzione, revisione e validazione di rapporti tec-nici di HTA secondo le modalità e nei formati definiti dalle indicazioni regionali;

- coordinamento e supporto alle Commissioni regionali CTE e CTD deputate alla verifica dell’appropriatezza d’uso di tecnolo-gie sanitarie di interesse prioritario per il SSL, secondo le modalità e nei formati definiti dalle indicazioni regionali;

- programmazione e gestione di progetti di formazione continua, accreditata ECM, associati alle fasi di prioritizzazione, di valu-tazione tecnica e di analisi decisionale a supporto delle decisioni di competenza regionale. Tali progetti verranno indirizzati sia ai componenti delle Commissioni regionali CTE e CTD che ai soggetti deputati alla produzione, revisione e validazione di rapporti tecnici di HTA;

- sviluppo, amministrazione e gestione del gestionale elettronico per le operazioni di valutazione di tecnologie sanitarie, costi-tuito da sezioni ad eccesso riservato alle singole valutazioni e da sezioni generali ad accesso libero, disponibile all’indirizzo: http://vts-hta.ats-pavia.it/

3) diffusione delle attività e dei prodotti di valutazione realizzati dalla D.G. Welfare su riviste specializzate e in convegni. I principali risultati attesi dal progetto sono i seguenti: • schede tecniche per tecnologie sanitarie emergenti, in iniziale diffusione, diffuse o obsolete, segnalate e portate a valutazione

tecnica in previsione di giudizi per l’uso appropriato nel SSL; • analisi non sistematiche di letteratura per le tecnologie sanitarie verificate ed approvate da Commissioni regionali CTE e CTD

come meritevoli di ulteriore valutazione tecnica (assessment) da parte dei soggetti identificati; • rapporti sintetici o completi di HTA realizzati da soggetti identificati dalla Regione, nella forma di rapporti di Horizon Scanning (revi-

sioni limitate), di revisioni non sistematiche di letteratura o di rapporti completi di HTA, comprensivi di analisi dei consumi realizzate con i dati sanitari amministrativi che Regione Lombardia renderà disponibili;

• giudizi di appropriatezza d’uso approvati dalle Commissioni regionali CTE e CTD a supporto delle determinazioni di competenza regionale.

Le ricadute che il presente progetto consentirà di ottenere per il SSL sono le seguenti: - Disponibilità di informazioni di riferimento per i percorsi clinici ed organizzativi su tecnologie sanitarie di verificata efficacia e per-

tinenti ai bisogni mappati sul territorio per informare il grado di priorità e di appropriatezza d’uso di singole tecnologie sanitarie, o di gruppi di tecnologie sanitarie, e specificamente: a) tecnologie emergenti da inserire nei percorsi;b) tecnologie diffuse e già inserite nei percorsi ma meritevoli di verifica dell’appropriatezza d’uso.

FINANZIAMENTO: Per lo svolgimento del progetto la ATS Pavia si avvarrà delle seguenti figure professionali: - un biostatistico o un ingegnere matematico, - un farmacista con specializzazione in farmacia ospedaliera, - un economista sanitario, - un ingegnere gestionale, ciascuno con esperienza in materia di HTA o di farmacoeconomia e con eccellente capacità di lettura e buona capacità di scrittura in lingua inglese, assunti a tempo determinato per il periodo di vigenza della convenzione; L’onere complessivo corrispondente, pari ad un massimo di 600.000 euro complessivi per i tre di esecuzione, troverà copertura nel finanziamento corrente del Fondo Sanitario Regionale.

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ALLEGATO 3

SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE TRA LA REGIONE LOMBARDIA – D.G. WELFARE E LA ATS DI PAVIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

“SUPPORTO TECNICO-ISTRUTTORIO AL PROGRAMMA REGIONALE DI VALUTAZIONE DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT HTA”.

L’anno 2015, mese di …, il giorno …TRA

Regione Lombardia (in seguito denominata “R.L.”) – Codice Fiscale 80050050154, rappresentata dal Direttore Generale dott. Walter Bergamaschi domiciliato, ai fini della presente convenzione, presso la sede della Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia in Milano - piazza Città di Lombardia (autorizzato alla sottoscrizione del presente atto ai sensi della DGR n. …. del …)

E

ATS di Pavia (in seguito denominata “ATS Pavia”) – Codice Fiscale 01748780184, rappresentata dal Direttore Generale dr. Anna Pavan domiciliato, ai fini della presente convenzione, presso la sede di ATS Pavia in Viale Indipendenza 3, Pavia.

PREMESSO che:

la l.r. 30/2006 e s.m.i ed, in particolare, l’art. 1 comma 1 e ss. prevedono:

“1. In attuazione dell’articolo 48 dello Statuto di autonomia, il sistema regionale è costituito dalla Regione e dagli enti di cui agli alle-gati A1 e A2. (...)1 ter. I compiti operativi e le attività gestionali riconducibili alle funzioni amministrative riservate alla Regione sono svolti, di norma, tramite gli enti di cui al comma 1 individuati, di volta in volta, con deliberazione della Giunta regionale, sulla base delle competenze attribuite. 1 quater. Le modalità di raccordo tra la Regione e gli enti di cui al comma 1ter, la puntuale individuazione dei compiti e delle attività affidate, la disciplina dell’effettivo esercizio e la relativa data di decorrenza sono stabilite con apposite convenzioni, predisposte secon-do schemi approvati dalla Giunta regionale. 2. Al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della programmazione regionale, al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, mediante il contenimento e la razionalizzazione della spesa, nonché al fine di garantire la valorizzazione degli investimenti: a) gli enti di cui all’allegato A1 svolgono tra loro e a favore della Regione le prestazioni dirette alla produzione di beni e servizi stru-mentali alle rispettive attività”;

ai sensi della l.r. 30/2006 (Allegato 1 A) e s.m.i. la ATS Pavia è un ente del sistema regionale; la sezione 2.3.6.6. “Sviluppo della funzione di HTA” dell’allegato B) alla DGR n. X/2989 del 2014 “dà mandato alla DG Salute

a: (...) valutare la possibilità di organizzare, anche avvalendosi prioritariamente di competenze già disponibili presso ammi-nistrazioni sanitarie pubbliche, un presidio scientifico-tecnico per il supporto istruttorio delle attività di valutazione, con oppor-tuni metodi di HTA, su farmaci, dispositivi medici, apparecchiature diagnostiche ed interventistiche, procedure e modalità organizzative in ambito di prevenzione, di assistenza e di riabilitazione.(...)”;

la ATS Pavia dal 2010 ha previsto una specifica articolazione aziendale denominata U.O.S. Health Technology Assessment, inizialmente in capo all’UOC Governo Assistenza Farmaceutica e attualmente inserita nel Dipartimento Governo della Rete Distrettuale e del Farmaco, per ulteriormente garantire, sulla base di comprovate competenze e dell’esperienza specifica, il supporto tecnico e scientifico per lo sviluppo del programma di valutazione delle tecnologie sanitarie a supporto della appropriatezza clinica specifica della Regione Lombardia;

ATS Pavia ha sviluppato e reso disponibile alla D.G. Welfare un gestionale operativo a supporto delle attività dei gruppi di la-voro; su tale gestionale è organizzato il sito, ad accesso controllato, VTS-HTA attualmente in uso dal presidio regionale di HTA della Regione Lombardia, ed è stato utilizzato dalle Aziende sanitarie lombarde per la raccolta e la circolazione di documen-ti (organizzativi, piani di attività e prodotti valutativi) di HTA durante il 2015 come indirizzato dalla DGR X/2989 del 23/12/2014 (Regole di sistema 2014). Il servizio è amministrato dalla D.G. Welfare ed è disponibile all’indirizzo http://vts-hta.ats-pavia.it;

la DGR n. ... del ... “Nuove determinazione in merito alla valutazione dell’appropriatezza d’uso di dispositivi biomedici e tec-nologie diagnostico-terapeutiche e riabilitative” che ha approvato il presente schema tipo di convenzione;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1 – Oggetto della convenzione Oggetto della convenzione è la realizzazione del progetto “Supporto tecnico-istruttorio al programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie - Health Technology Assessment HTA”, riportato nell’Allegato 2 della DGR n. ... del ... “Nuove determinazione in me-rito alla valutazione dell’appropriatezza d’uso di dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico-terapeutiche e riabilitative”.

Art. 2 – Durata della convenzioneLa presente convenzione ha durata complessiva di 36 mesi dalla data della stipula della stessa, salvo disdetta che potrà essere co-municata da una delle Parti all’altra Parte, con preavviso non inferiore a 90 giorni.

Art. 3 - Responsabilità organizzativeIl coordinamento e l’indirizzo del supporto tecnico-istruttorio è in capo alla Direzione Generale Welfare. La responsabilità scientifica e gestionale delle attività di supporto tecnico-istruttorio è in capo ad ATS Pavia.

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Art. 4 – Obblighi di ATS PaviaATS Pavia, con una struttura identificata presso il Dipartimento Governo della Rete Distrettuale e del Farmaco, si impegna a svolgere le attività indicate nel Progetto “Supporto tecnico-istruttorio al programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie - Health Technology Assessment HTA”, riportato nell’Allegato 2 della DGR n. ... del ... “Nuove determinazione in merito alla valutazione dell’ap-propriatezza d’uso di dispositivi biomedici e tecnologie diagnostico-terapeutiche e riabilitative”.

Art. 5 – Obblighi della Regione LombardiaLa Regione Lombardia, per il tramite della D.G. Welfare, si impegna a: • Consentire l’accesso del personale della ATS Pavia alle strutture di Palazzo Lombardia a Milano; • Fornire a detto personale tre postazioni di lavoro dedicate; • Consentire l’accesso a detto personale, ed esclusivamente nella sede regionale, ai dati amministrativi sanitari regionali per la

realizzazione delle analisi indispensabili per le valutazioni.

Art. 6 – Costi stimati Per lo svolgimento del progetto la ATS Pavia si avvarrà delle seguenti figure professionali nel triennio 2016-2018: - un biostatistico o un ingegnere matematico, - un farmacista con specializzazione in Farmacia Ospedaliera, - un economista sanitario, - un ingegnere gestionale, ciascuno con esperienza in materia di HTA o di farmacoeconomia e con eccellente capacità di lettura e buona capacità di scrittura in lingua inglese, assunti a tempo determinato per il periodo di vigenza della convenzione, il cui onere, pari ad un massimo di 600.000 euro complessivi per il totale dei tre anni di esecuzione, troverà copertura nel finanziamento corrente del Fondo Sanitario Regionale.

Art. 7 - Modalità di erogazione del contributoIl corrispettivo complessivo previsto per la realizzazione del citato Progetto verrà corrisposto da Regione Lombardia alla ATS Pavia con le seguenti modalità: 1) la prima rata, pari al 34% dell’importo ovvero 204.000 €, a 30 giorni dalla data di stipula della convenzione, sulla base della pre-

sentazione di un rapporto di documentazione tecnica del prototipo di gestionale online per le operazioni di HTA che descriva le funzionalità previste a supporto di tutte le attività identificate dalla presente D.G.R. per tutti i soggetti coinvolti;

2) il restante importo in due rate pari al 33% ciascuna, ovvero 198.000 € ciascuna, entro il 31 gennaio di ogni successivo anno di contratto e previa presentazione dei rispettivi rapporti di avanzamento lavori, costituiti da elenchi di valutazioni pianificate, in corso, realizzate e archiviate, supportati da documenti tecnici (schede, rapporti, giudizi) inseriti in opportune sezioni del gestio-nale online per le operazioni di HTA.

Art. 8 – Modifiche al programmaDurante l’implementazione delle attività di supporto istruttorio al programma regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie po-tranno essere apportate eventuali modifiche, in funzione delle necessità emerse e previo assenso delle parti firmatarie la presente convenzione.

Art. 9 - Pubblicazioni scientificheI prodotti, tra i quali le pubblicazioni scientifiche, i brevetti, i prodotti d’ingegno, ecc., derivanti dalle attività collegabili ai progetti, do-vranno riportare i nominativi delle parti interessate, previo accordo tra le parti.

Art. 10 – Proprietà degli studi e prodottiPremesso che la proprietà dei dati è di Regione Lombardia, la proprietà delle analisi, degli studi e dei prodotti sviluppati nell’ambito dei progetti finanziati è attribuita a entrambe le parti interessate. Regione Lombardia si riserva comunque il diritto di utilizzare i risultati delle ricerche effettuate con i contributi regionali.

ART. 11 - RISERVATEZZALe persone che lavoreranno per le attività di cui alla presente convenzione devono impegnarsi a non fare uso, rendere noto o divul-gare notizie, dati o documentazioni relative al programma di ricerca, senza che prima sia stata stabilita concordemente la natura pubblica o privata dei documenti, garantendo quindi la riservatezza di tutte le notizie riguardanti il progetto di ricerca.

Art. 12 – Trattamento dei dati personaliAi sensi dell’art. 29 del D. Lgs. 196/2003 la ATS Pavia contraente assume la qualifica di responsabile del trattamento per i dati trattati di titolarità di Regione Lombardia.Titolare del trattamento è la Giunta Regionale, nella persona del legale rappresentante.Responsabile del trattamento è la ATS Pavia nella persona del Direttore Generale.Responsabile del trattamento interno è il D.G. della Direzione competente.La ATS Pavia contraente:1. dichiara di essere consapevole che i dati che tratta nell’espletamento del servizio/incarico ricevuto sono dati personali e quindi,

come tali, essi sono soggetti all’applicazione del Codice per la protezione dei dati personali.2. si obbliga ad ottemperare agli obblighi previsti dal D.Lgs. 196/2003 anche con riferimento alla disciplina ivi contenuta rispetto ai

dati personali sensibili e giudiziari.3. si impegna ad adottare le disposizioni contenute nell’allegato al decreto 6805 del 07/07/2010 nonché a rispettare le eventuali

istruzioni specifiche ricevute relativamente a peculiari aspetti del presente incarico/servizio.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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4. si impegna a nominare, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 196/2003, i soggetti incaricati del trattamento stesso e di impartire loro spe-cifiche istruzioni relative al trattamento dei dati loro affidato.

5. si impegna a comunicare a Regione Lombardia ogni eventuale affidamento a soggetti terzi di operazioni di trattamento di dati personali di cui e’ titolare Regione Lombardia, affinché quest’ultima ai fini della legittimità del trattamento affidato, possa nominare tali soggetti terzi responsabili del trattamento.

6. si impegna a nominare ed indicare a Regione Lombardia una persona fisica referente per la “protezione dei dati personali”.7. si impegna a relazionare sullo stato del trattamento dei dati personali e sulle misure di sicurezza adottate e si obbliga ad allertare

immediatamente il proprio committente in caso di situazioni anomale o di emergenze.8. consente l’accesso del committente o di suo fiduciario al fine di effettuare verifiche periodiche in ordine alla modalità dei tratta-

menti ed all’applicazione delle norme di sicurezza adottate.

ARTICOLO 13 - FORO COMPETENTEPer ogni controversia che possa verificarsi in ordine all’adempimento della presente Convenzione, le parti eleggono il Foro di Milano.

Art. 14 - (Conformità atto)La presente convenzione e l’allegato A (Progetto) - parte integrante e sostanziale della stessa - è redatta in tre esemplari dei quali, due sono conservati presso la Giunta Regionale ed il terzo presso il contraente ATS Pavia.

Art. 15 (Altre norme)La presente convenzione non è soggetta a registrazione se non in caso d’uso ai sensi della normativa vigente.Le eventuali spese di registrazione saranno a carico della parte richiedente.La presente convenzione è esente da bollo ai sensi della normativa vigente

Letto, approvato e sottoscritto

Milano, ……………

Per la Regione LombardiaDirezione Generale Welfare

il Direttore GeneraleWalter Bergamaschi

Per la ATS PaviaDirezione Generaleil Direttore Generale

Anna Pavan

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D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

Presidenza

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D.d.g. 19 febbraio 2016 - n. 1148Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni per l’aiuto all’ammasso privato dei formaggi in applicazione al reg. delegato  (UE) n.  1852/2015 e al regolamento di esecuzione (UE) 225/2016.

ORGANISMO PAGATORE REGIONALE STRUTTURA SERVIZIO TECNICO E AUTORIZZAZIONE PAGAMENTI

FEASR E FEAGAVisti:

• Il regolamento (UE) 1308/2013 del parlamento e del Consi-glio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli;

• Il regolamento (UE) n. 1306/2013 del parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamen-to, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agri-cola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n.  352/78,  (CE) n.  165/94,  (CE) n.  2799/98,  (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

• Il regolamento delegato (UE) n. 1852/2015 della commis-sione del 15 ottobre 2015, che istituisce un regime eccezio-nale e temporaneo di aiuto all’ammasso privato per taluni formaggi e fissa anticipatamente l’importo dell’aiuto;

• Il regolamento di esecuzione (UE) 225/2016 della commis-sione del 17 febbraio 2016 che fissa il volume massimo del prodotto per Stato membro e il periodo di presentazione delle domande di aiuto eccezionale all’ammasso privato per i quantitativi rimanenti non utilizzati di taluni formaggi di cui al regolamento (UE) 1852/2015

Considerato che è necessario approvare un Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni per l’aiuto all’ammas-so privato dei formaggi, in relazione alla necessità di adeguare le procedure di gestione alla regolamentazione comunitaria di riferimento;

Ritenuto pertanto di approvare il manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni per l’aiuto all’ammasso privato dei formaggi in applicazione al reg. di esecuzione (UE) n. 225/2016;

Richiamate le competenze proprie dei dirigenti di cui alla leg-ge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Richiamato il decreto del segretario generale n. 8619 del 26 settembre 2013 «Obiettivi e attribuzioni dei centri di responsabili-tà dell’organismo pagatore regionale;

Richiamati i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;DECRETA

Per le motivazioni espresse in premessa:1. di approvare il manuale delle procedure, dei controlli e del-

le sanzioni per l’aiuto all’ammasso privato dei formaggi in ap-plicazione al reg. di esecuzione (UE) n. 225/2016, allegato 1 al presente decreto di cui costituisce integrante e sostanziale;

2. di pubblicare il presente atto sul sito dell’organismo pagato-re regionale (indirizzo web: http://www.opr.regione.lombardia.it).

Il direttore Antonietta De Costanzo

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Bollettino Ufficiale

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ALLEGATO 1

REG. DELEGATO (UE) N. 1852/2015 EREGOLAMENTO DI ESECUZIONE 225/2016

MANUALE DELLE PROCEDURE, DEI CONTROLLI E DELLE SANZIONI PER L’AIUTO ALL’AMMASSO PRIVATO DI TALUNI FORMAGGI

INDICEIntroduzione

1 SOGGETTI COINVOLTIPARTE ICondizioni generali per l’accesso al regime di aiuti

1 BENEFICIARI2 PERIODO E CONDIZIONI DI AMMASSO3 SPOSTAMENTO E TRASFERIMENTO DELLA PARTITA OGGETTO DI AMMASSO4 SVINCOLO DALL’AMMASSO

PARTE IIProcedura e controlli

1 PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AIUTO2 OBBLIGHI DELL’AMMASSATORE AL MOMENTO DELL’AMMASSO3 FASCICOLO DEL BENEFICIARIO4 CHECK LIST5 CONTROLLI6 IMPORTO DELL’AIUTO E MISURE PER IL RISPETTO DEL QUANTITATIVO MASSIMO7 PAGAMENTO DELL’AIUTO8 ANTIMAFIA9 CAUSE DI FORZA MAGGIORE10 INCAMERAMENTO E SVINCOLO DELLA CAUZIONE11 RICORSI12 SANZIONIFONTI NORMATIVE

__________________________

IntroduzioneIl Regolamento delegato (UE) n. 1852/2015 della Commissione istituisce un regime eccezionale e temporaneo di aiuto all’ammasso privato per taluni formaggi.Con successivo Regolamento di esecuzione (UE) 225/2016 della Commissione è stato fissato il volume massimo del prodotto per stato membro e il periodo di presentazione delle domande di aiuto eccezionale all’ammasso privato per i quantitativi rimanenti non utilizzati di taluni formaggi di cui al regolamento delegato (UE) 1852/2015.Fermo restando quanto stabilito dal suddetto regolamento, il presente manuale chiarisce le condizioni, le modalità e le responsabi-lità per la gestione delle procedure, dei controlli e delle sanzioni relative all’applicazione degli aiuti previsti per l’ammasso privato di formaggi.Il manuale si compone di due parti:• la prima descrive le condizioni generali per l’accesso al regime di aiuto;• la seconda individua il flusso delle procedure e dei controlli al fine di erogare i finanziamenti e comprende anche le sanzioni.

1 SOGGETTI COINVOLTILa gestione dei pagamenti diretti per gli aiuti concessi all’ammasso privato di formaggi prevede il coinvolgimento dei seguenti sog-getti istituzionali:a) l’Organismo Pagatore Regionale Lombardia, di seguito OPR, in qualità di soggetto erogatore dei contributi finanziati dalla U.E.

previsti dal Reg. (UE) 1852/2015 e dal Regolamento di esecuzione (UE) 225/2016;b) il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, di seguito MIPAAF, in qualità di soggetto responsabile di indirizzo e co-

ordinamento per quanto attiene alle politiche comunitarie e della programmazione nazionale degli aiuti previsti dal Reg. (UE) 1852/2015 e dal Regolamento di esecuzione (UE) 225/2016;

c) l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, di seguito AGEA, in qualità di organismo di coordinamento nazionale;d) altri organismi pagatori italiani, per quanto attiene i rapporti tra ammassatori fuori Regione e magazzini in Lombardia e viceversa.L’OPR esercita le funzioni di autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione dei pagamenti diretti dei premi all’ammasso privato di formaggi.L’OPR è tenuto, inoltre, all’invio dei dati inerenti ai contributi previsti per l’ammasso privato dei formaggi ad AGEA Coordinamento, secondo quanto previsto dal Reg. (UE) n. 1852/2015 e dal Regolamento di esecuzione (UE) 225/2016.

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– 52 – Bollettino Ufficiale

Talune funzioni di competenza dell’OPR possono essere dallo stesso delegate ad altri soggetti denominati Organismi Delegati, di seguito OD.Nel caso dell’ammasso formaggi, gli OD sono le Amministrazioni Provinciali che, in virtù delle convenzioni già in essere con OPR, svol-gono le funzioni di controllo amministrativo e in loco.

PARTE ICondizioni generali per l’accesso al regime di aiuti

1 BENEFICIARII beneficiari degli aiuti all’ammasso privato sono persone fisiche o giuridiche con sede legale in Regione Lombardia che esercitano l’attività di ammasso in uno o più magazzini di stoccaggio, titolari di partita IVA, iscritti presso la Camera di Commercio al Registro delle Imprese in qualità di esercente un’attività nel settore lattiero-caseario.L’ammassatore, per poter presentare la domanda, deve avere costituito presso l’Organismo Pagatore della Lombardia il fascicolo aziendale e, nel caso siano intervenute modifiche, deve avere anche aggiornato il fascicolo aziendale.La costituzione e/o l’aggiornamento del fascicolo aziendale deve essere fatto presso uno dei Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) operanti sul territorio regionale che sono delegati alla costituzione/aggiornamento del fascicolo aziendale.

2 PERIODO E CONDIZIONI DI AMMASSOAi sensi dell’art. 3 del Reg. 1852/2015, ai fini dell’ottenimento dell’aiuto, i formaggi all’ammasso devono essere conformi ai seguenti requisiti:a) devono appartenere ai codici NC 0406;b) devono essere originari dell’Unione e di qualità sana, leale e mercantile;c) alla data d’inizio dell’ammasso contrattuale, devono avere un’età minima corrispondente al periodo di maturazione previsto

dal disciplinare per i formaggi che beneficiano di una denominazione di origine protetta o di un’indicazione geografica pro-tetta a norma del regolamento (UE) n. 1151/2012 e a un normale periodo di maturazione fissato dagli Stati membri per gli altri formaggi;

d) la partita oggetto d’ammasso deve essere costituita da almeno 0,5 tonnellate;e) recano un marchio specifico, apposto all’inizio dell’ammasso, che indichi a caratteri indelebili il codice dell’azienda nella quale

sono stati fabbricati, con la data di fabbricazione, e che consenta l’identificazione rispetto ad altri formaggi non oggetto di am-masso. In presenza di condizioni particolari che non consentano l’apposizione del suddetto marchio (es. colore della crosta o particolari modalità di confezionamento), sono ammesse, previo accordo con l’Organismo Pagatore della Lombardia, modalità alternative di marchiatura;

f) recano la data di entrata all’ammasso;g) le forme oggetto di ammasso devono essere immagazzinate per matricola di caseificio e/o per mese di produzione qualora la

partita fosse costituita da forme prodotte da caseifici diversi e/o in mesi diversi;h) non sono stati oggetto di un contratto di ammasso in precedenza;i) sono conservati nello Stato membro nel quale sono prodotti;j) il periodo di ammasso da rispettare è compreso tra 60 e 210 giorni;k) il primo giorno di ammasso contrattuale è quello successivo alla data di invio della domanda di aiuto tramite PEC ad OPR.

3 SPOSTAMENTO E TRASFERIMENTO DELLA PARTITA OGGETTO DI AMMASSOLo spostamento della partita di formaggio oggetto di ammasso può avvenire solo in casi eccezionali e debitamente motivati e do-cumentati.In tali situazioni l’ammassatore che intende spostare all’interno del magazzino o da un magazzino a un altro magazzino la partita oggetto di ammasso contrattuale, deve comunicarlo, via PEC, all’OPR e all’OD almeno 5 giorni prima dell’avvio delle operazioni di spostamento.L’OPR, anche tramite l’OD, effettua i dovuti controlli, in particolare, per accertare che le forme per le quali è stato richiesto lo sposta-mento siano effettivamente spostate e che non vengano sostituite.Il ritardo o la mancata comunicazione dello spostamento provoca la decadenza del premio delle forme oggetto della partita di ammasso.In ogni caso non sono ammissibili spostamenti di partite da magazzini presenti sul territorio regionale a magazzini posti in altre regioni.Le planimetrie devono essere mantenute aggiornate anche in seguito ad eventuali spostamenti avvenuti all’interno dello stesso magazzino.

4 SVINCOLO DALL’AMMASSOLe operazioni di svincolo dall’ammasso possono iniziare il giorno successivo all’ultimo giorno del periodo di ammasso contrattuale.Lo svincolo dall’ammasso si effettua per lotti interi oppure, previa autorizzazione da parte di OPR in casi debitamente giustificati, per quantità inferiori.L’ammassatore comunica all’OD e ad OPR l’intenzione di iniziare a svincolare i prodotti all’ammasso con l’indicazione dei lotti inte-ressati.La comunicazione di svincolo deve essere inviata tramite PEC almeno 5 giorni lavorativi prima- della scadenza del periodo massimo di ammasso contrattuale o- dell’inizio delle operazioni di svincolo dell’ammasso, se i prodotti sono svincolati prima della scadenza del periodo massimo di

ammasso contrattuale.

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PARTE IIProcedura e controlli

1 PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AIUTOI beneficiari con sede legale in Regione Lombardia devono presentare la domanda di aiuto presso l’OPR, indipendentemente dall’u-bicazione della sede del magazzino adibito all’ammasso.

Le domande di aiuto all’ammasso privato di formaggi possono essere presentate a partire dal 21 Febbraio 2016 e fino al 30 settembre 2016.

Le domande di aiuto devono essere riferite a ciascun lotto omogeneo e contiguo nel magazzino di ammasso e riportare le seguenti informazioni:

a. il riferimento al Reg. UE 1852/2015 e al Regolamento di esecuzione (UE) 225/2016;b. i dati identificativi dei richiedenti: nome, indirizzo, CUAA; c. indicazione del codice NC a sei cifre riferito al prodotto che si intende ammassare; d. il quantitativo di prodotto al momento della domanda;e. il nome e l’indirizzo del luogo di ammasso, f. il numero della partita all’ammassog. il numero di riconoscimento dello stabilimento; h. il riferimento alla fidejussione di importo pari a 20,00 EUR per tonnellata costituita a favore dell’Organismo Pagatore della Lombardia;

L’ammassatore è inoltre tenuto a indicare le partite ammassate in apposita planimetria di magazzino; tale planimetria deve essere tenuta presso il magazzino a disposizione dell’OD nell’ambito dei controlli.

Le informazioni riportate in domanda di aiuto non possono essere modificate dopo la presentazione della stessa che potrà avvenire esclusivamente via PEC a OPR all’indirizzo [email protected].

Le domande di aiuto devono essere compilate mediante l’utilizzo del modello allegato 1.

2 OBBLIGHI DELL’AMMASSATORE AL MOMENTO DELL’AMMASSONel momento in cui il prodotto viene immagazzinato, l’ammassatore è tenuto a:• predisporre le forme ammassate in maniera contigua esponendo gli elementi identificativi - matricola, marchiatura, data di

produzione - verso l’esterno;• predisporre la documentazione comprovante la proprietà delle forme ammassate, e nel caso di strutture cooperative e consortili

il legale possesso del prodotto;• compilare il registro di carico e scarico di magazzino;Il registro di carico e scarico deve essere riferito alle quantità di forme per partita, raggruppate per caseificio di produzione, e i rispettivi quantitativi devono essere verificati, pesati e immagazzinati.Inoltre l’ammassatore (o il gestore del magazzino) è tenuto a tenere a disposizione dell’autorità preposta al controllo tutta la documen-tazione, ripartita per contratto, che consente in particolare di accertare i seguenti elementi relativi ai prodotti sotto ammasso privato:a. il numero di riconoscimento che identifica lo stabilimento;b. l’origine e la data di fabbricazione dei prodotti;c. la data di conferimento all’ammasso;d. la proprietà al momento dell’ammasso, desunta dai documenti commerciali (fatture);e. l’individuazione, mediante numero di contratto dei prodotti conferiti all’ammasso privato;f. il numero di forme e il loro peso;g. la presenza in magazzino e l’indirizzo del magazzino;h. l’ubicazione dei prodotti in deposito;i. la data prevista della fine del periodo di ammasso contrattuale, completata dalla data effettiva di svincolo dall’ammasso;

3 FASCICOLO DEL BENEFICIARIOOPR, in collaborazione con l’OD per le parti di competenza, costituisce un fascicolo per ciascun beneficiario e un dossier per ogni singola domanda-contratto presentata dal beneficiario.Il dossier della domanda è inserito all’interno del fascicolo del beneficiario.Il fascicolo del beneficiario, strutturato in modo da garantire che la documentazione archiviata non possa materialmente perdersi, reca sulla copertina i seguenti dati:• nominativo del beneficiario;• regime di aiuto;• anno solare di presentazione delle domande di aiuto.

Il fascicolo del beneficiario contiene:• il n. di identificazione dell’ammassatore e dei magazzini;

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• il/i dossier della/e domanda/e di aiuto presentate.

All’interno del dossier sono archiviati tutti i documenti inerenti la domanda.

4 CHECK LISTAll’interno di ogni dossier di domanda è presente la relativa check list.La check list viene compilata a conclusione dell’iter procedurale relativo ad ogni domanda di ammasso. La check list contiene:• la verifica della domanda di aiuto• la verifica del verbale di controllo iniziale;• la verifica, se sottoposto a controllo in itinere, del relativo verbale;• la verifica della comunicazione di svincolo all’ammasso;• la verifica del verbale finale di svincolo dall’ammasso.

5 CONTROLLILe tipologie di controllo previste sono:

a) Controlli iniziali di ammissibilità all’ammassoL’OPR, attraverso il suo OD, esegue i controlli sui prodotti che entrano all’ammasso entro 30 giorni dalla data di ricevimento della domanda di aiuto.Al fine di garantire che i prodotti all’ammasso siano ammissibili all’aiuto, per ciascuna domanda, è sottoposto a controllo fisico almeno il 5% dei quantitativi conferiti all’ammasso in modo da assicurare che, per quanto riguarda, tra gli altri aspetti, il peso, l’identificazione e la natura dei prodotti, i lotti all’ammasso siano conformi ai dati riportati nelle domande di aiuto.Al termine del controllo viene redatto un verbale di ammissibilità, controfirmato dal beneficiario per accettazione.Nel caso di controllo con esito positivo, si intende confermata l’ammissibilità della domanda di aiuto.La sottoscrizione del verbale costituisce conclusione del contratto ai sensi dell’art. 6 del citato Reg. 1852/2015 e a seguire dal Regolamento di esecuzione 225/2016.In caso di esito negativo del controllo, il contratto è considerato nullo e non avvenuto.

b) Controlli in itinereDurante il periodo contrattuale di ammasso l’OPR, anche tramite il suo OD, può effettuare controlli senza preavviso sulla presenza dei prodotti oggetto dell’aiuto nel deposito.Il controllo si effettua almeno sul 10 % del quantitativo totale oggetto del contratto ed è rappresentativo. Il controllo comprende un esame della contabilità di magazzino e dei documenti giustificativi, come i bollettini di pesata e le distinte di consegna, nonché una verifica della presenza dei prodotti in deposito, del tipo di prodotti e dell’identificazione degli stessi, per almeno il 5 % del quantitativo sottoposto al controllo senza preavviso.In caso di irregolarità significative riguardanti almeno il 5 % dei quantitativi di un medesimo contratto sottoposti al controllo intermedio, si provvederà a determinare un campione più vasto da sottoporre a controllo.

c) Controlli finali di svincolo dall’ammassoAl termine del periodo di ammasso contrattuale, l’OPR, anche tramite l’OD, effettua un controllo almeno sulla metà dei contratti.Per ogni contratto soggetto a controllo, viene verificato peso e identificazione dei prodotti all’ammasso. I controlli in fase di svincolo possono prevedere anche la verifica la contabilità di magazzino o contabile.

In tutte le fasi di verifica l’OD effettua il controllo e redige un apposito verbale che deve essere conservato nel fascicolo della doman-da.Nel corso delle visite di controllo, tutta la contabilità finanziaria e di magazzino e la documentazione controllata è timbrata e siglata. In caso di verifica di registrazioni informatiche, sarà stampata una copia da conservare nel fascicolo di domanda.

6 IMPORTO DELL’AIUTO E MISURE PER IL RISPETTO DEL QUANTITATIVO MASSIMOL’importo dell’aiuto fissato dall’art. 10 del Reg. 1852/2015 ammonta a 15,57 EUR per tonnellata immagazzinata per le spese fisse di stoccaggio, e 0,40 EUR per tonnellata per ciascun giorno di ammasso contrattuale.L’art. 14 del suddetto regolamento prevede che, gli Stati membri garantiscano la presenza di un sistema basato su criteri oggettivi e non discriminatori che consenta di evitare il superamento del quantitativo massimo di prodotto ammesso all’ammasso che per l’Italia ammonta a 12.015 tonnellate.

7 PAGAMENTO DELL’AIUTODopo 60 giorni di ammasso, l’ammassatore può richiedere la concessione di un anticipo dell’aiuto, che non può eccedere l’importo corrispondente a quello relativo ad un periodo di ammasso di 90 giorni.La domanda deve essere presentata via PEC all’OPR.La concessione dell’anticipo è subordinata alla costituzione di una garanzia pari al 110% dell’anticipo richiesto. La cauzione è svin-colata non appena versato il saldo.In conformità all’art. 12 del Regolamento UE n. 1852/2015, la domanda di pagamento dell’aiuto o, nel caso di concessione dell’anti-cipo, di pagamento del saldo, deve essere presentata via PEC ad OPR entro 3 mesi successivi alla scadenza del periodo di ammasso contrattuale.La domanda deve essere corredata di tutti i documenti giustificativi.Il pagamento è effettuato entro 120 giorni dalla data di presentazione della domanda ed è subordinato al rispetto degli obblighi

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contrattuali ed alla conclusione dei controlli finali da parte dell’OPR o suo OD.Tuttavia nel caso siano in corso indagini amministrative il pagamento non è effettuato fino a conclusione degli accertamenti.Salvo casi di forza maggiore:- se il quantitativo effettivamente all’ammasso durante il periodo di ammasso contrattuale è inferiore al quantitativo contrattuale e pari almeno al 95 % di tale quantitativo, l’aiuto è versato per il quantitativo effettivamente all’ammasso. Tuttavia, qualora accerti che la parte contraente ha agito deliberatamente o per negligenza, OPR può decidere di ridurre ulteriormente o di non versare l’aiuto;- se il quantitativo effettivamente all’ammasso nel corso del periodo di ammasso contrattuale è inferiore alle percentuali indicate al paragrafo 4, ma pari almeno all’80 % del quantitativo contrattuale, l’aiuto per il quantitativo effettivamente all’ammasso è ridotto della metà. Tuttavia OPR, qualora accerti che la parte contraente ha agito deliberatamente o per negligenza, può decidere di ridurre ulteriormente o di non versare l’aiuto. - se il quantitativo effettivamente all’ammasso durante il periodo di ammasso contrattuale è inferiore all’80 % del quantitativo contrat-tuale, non è versato alcun aiuto.Non è altresì riconosciuto alcun aiuto se viene accertato che l’ammassatore ha agito deliberatamente o per negligenza nel mante-nere in ammasso il quantitativo di prodotto richiesto in domanda.Se i controlli eseguiti durante l’ammasso o allo svincolo dell’ammasso rilevano la presenza di prodotti difettosi, per i quantitativi corrispondenti non è versato alcun aiuto. Il quantitativo restante del lotto all’ammasso ancora ammissibile all’aiuto deve essere pari almeno a 0,5 tonnellate.I prodotti difettosi non sono considerati ai fini della determinazione del quantitativo di prodotto in ammasso.

8 ANTIMAFIANei casi previsti dalla legge e cioè qualora l’importo dell’aiuto, o la sommatoria degli importi complessivamente richiesti dalla stessa impresa nell’ambito di più contratti di ammasso, sia superiore al limite previsto dalla legge, il Servizio Tecnico OPR, provvede alla richie-sta della certificazione antimafia.

9 CAUSE DI FORZA MAGGIORENel caso in cui la partita oggetto di contratto subisca una riduzione, totale o parziale, per causa di forza maggiore, l’ammassatore è tenuto a comunicarlo formalmente via PEC ad OPR e all’OD competente per territorio entro 10 giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento.Alla comunicazione deve essere allegata tutta la documentazione idonea a comprovare l’evento.In presenza di cause di forza maggiore, documentate e riconosciute da OPR, l’aiuto è erogato in relazione alla partita di prodotto effettivamente rimasto all’ammasso sena l’applicazione di penalità.In ogni caso qualora l’evento calamitoso riguardi parte della partita oggetto di ammasso, la restante parte, se superiore al peso mi-nimo di 0,5 tonnellate, prosegue l’ammasso.

10 INCAMERAMENTO E SVINCOLO DELLA CAUZIONELa cauzione di importo pari a 20,00 Euro per tonnellata costituita a favore dell’Organismo Pagatore della Lombardia che accompa-gna ciascuna domanda di aiuto, viene incamerata se: a) la domanda di contratto viene ritirata; b) il quantitativo determinato nell’ambito dei controlli iniziali di ammissibilità all’ammasso è inferiore al 95 % del quantitativo indicato nella domanda di aiuto. In tal caso, il contratto non è concluso;c) meno del 95 % del quantitativo contrattuale è conferito e conservato in ammasso durante il periodo di ammasso contrattuale. Se la domanda di contratto non è accettata, la cauzione è svincolata immediatamente.

11 RICORSINei provvedimenti, formalmente notificati ai produttori, di mancato riconoscimento o di riduzione dei benefici richiesti, di volta in volta sarà indicato, ai sensi della legge 241/1990, il giudice al quale il soggetto interessato potrà presentare ricorso.

12 SANZIONIQualora non siano rispettati gli impegni sottoscritti dall’ammassatore nella domanda di aiuto, l’ammasso si ritiene rigettato (non valido).Qualora si constati che le dichiarazioni rilasciate siano false e rese deliberatamente o per negligenza grave, il contratto è rigettato e l’aiuto non riconosciuto. Inoltre il contraente in causa è escluso dalla procedura di aiuto per lo stesso prodotto per il quale è stata fornita l’informazione inesatta per un anno a partire dal momento in cui viene assunta la decisione amministrativa definitiva accer-tante l’irregolarità.Tale esclusione non si applica se il richiedente presenta prove soddisfacenti del fatto che la circostanza è dovuta a forza maggiore o ad errore palese.Per quanto non contemplato nelle presenti disposizioni applicative si rimanda a quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale.

FONTI NORMATIVENell’applicazione dei pagamenti diretti nel settore dell’ammasso privato dei formaggi trovano applicazione le seguenti disposizioni:• Regolamento di Esecuzione (UE) 225/2016 della Commissione del 17 febbraio 2016 che fissa il volume massimo del prodotto

per Stato membro e il periodo di presentazione delle domande di aiuto eccezionale all’ammasso privato per i quantitativi rima-nenti non utilizzati di taluni formaggi di cui al Regolamento Delegato (UE) 2015/1852;

• Regolamento Delegato (UE) n. 1852/2015 della Commissione del 15 Ottobre 2015, che istituisce un regime eccezionale e tem-poraneo di aiuto all’ammasso privato per taluni formaggi e fissa anticipatamente l’importo dell’aiuto;

• Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli;

• Legge 7 agosto 1990 n. 241, e successive modifiche ed integrazioni, concernente norme in materia di procedimento ammini-strativo e di diritto di accesso ai documenti;

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 56 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 1

DIREZIONE ORGANISMO PAGATORE REGIONALEServizio Tecnico e Autorizzazione Pagamenti Feasr e FeagaPEC : [email protected]

OGGETTO: Reg. Del. (UE) n. 1852/2015 e Reg. Esec. (UE) n. 225/2016 - Domanda di concessione di aiuto all’ammasso privato di taluni formaggi (Si ricorda che è necessario presentare una domanda per ciascun lotto di formaggio destinato all’ammasso)

Il/la sottoscritto/a _______________________________________________________________________________________________________________Nato/a a ____________________________________________________________il ___________________ C.F___________________________________nella sua qualità di _____________________________________________________________________________________________________________della ditta ______________________________________________________________________________________________________________________CUAA ___________________________________________________________ P.I. ____________________________________________________________con sede in ___________________________________________________ Via __________________________________________ n ___ Cap _________esercente attività nel settore dei prodotti lattiero - caseari.

CHIEDE

ai sensi del Reg. Del. (UE) n. 1852/2015 e Reg. Esec. (UE) n. 225/2016 la concessione dell’aiuto comunitario per l’ammasso privato del seguente tipo di formaggio*: _______________________ di cui al codice NC*: 0406______(*specificare categoria e codice prodotto di cui all’art. 1 del Reg. CE 1852/2015 = codice NC a 6 cifre)

DICHIARA

sotto la propria responsabilità:1. che il prodotto è conferito interamente in ammasso presso lo stabilimento della Ditta sopraindicata e ubicato in via: _______________

del Comune di: ________________, Prov ( ___ ) numero di riconoscimento dello stabilimento: ___________ cella ______ scalera: _______ (altro: _____) numero di identificazione della partita all’ammasso: __________ data di produzione**:__________ per complessive Tonnellate: ______ (**Si ricorda che alla data d’inizio dell’ammasso contrattuale i formaggi che beneficiano di una DOP o IGP devono avere un’età mi-nima corrispondente al periodo di maturazione previsto dal relativo disciplinare mentre gli altri formaggi devono avere un’età minima corrispondente a un normale periodo di maturazione);2. che l’ammasso avrà la durata di giorni***: _____. (***indicare la durata di ammasso prevista che non può essere inferiore a 60 giorni e superiore a 210 giorni);3. di essere a conoscenza delle disposizioni e norme comunitarie e nazionali che disciplinano l’ammissibilità agli aiuti richiesti con

la presente domanda.4. che la ditta è iscritta alla Camera di Commercio in qualità di esercente attività nel settore dei prodotti lattiero – caseari;5. che il formaggio costituente la partita sopra descritta non ha formato oggetto, in precedenza, di altro contratto di ammasso;6. che lo stabilimento di stoccaggio del formaggio è riconosciuto dall’ASL ai sensi della normativa comunitaria vigente;7. di essere a conoscenza: che i propri dati personali potranno essere utilizzati dagli Organi ispettivi;8. di aver preso visione dell’Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003;

SI IMPEGNA

• all’osservanza degli obblighi previsti dall’art. 7 del Regolamento (UE) n. 1852/2015;• a consentire il controllo in qualsiasi momento da parte dell’Organismo di controllo facendosi carico delle operazioni e relative

spese connesse all’eventuale movimentazione del prodotto ammassato;• a rispettare, ai fini del conseguimento dell’aiuto, quanto previsto dal Regolamento Delegato della Commissione (UE) n. 1852/2015

del 15 Ottobre 2015, dalla eventuale correlata normativa nazionale, nonché dalle Circolari e Istruzioni Operative, inerenti l’esecu-zione del predetto Regolamento;

AUTORIZZA

• il trattamento dei dati conferiti, inclusi eventuali dati personali di natura sensibile e/o giudiziaria, ottenuti anche tramite eventuali allegati e/o altra documentazione accessoria, per le finalità istituzionali contenute nell’Informativa;

• la comunicazione ai soggetti elencati nella Informativa ed il trasferimento agli altri soggetti titolari e responsabili del trattamento.

ALLEGA

alla presente domanda:

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 57 –

1. Relazione illustrativa, provvista di planimetria, degli impianti a disposizione per l’ammasso, con l’indicazione delle modalità che saranno seguite per l’accertamento del prodotto al fine di rendere identificabile i quantitativi ammassati;2. Fotocopia di un documento di identità in corso di validità del legale rappresentante.3. Cauzione di importo pari a 20,00 Euro per tonnellata di formaggio destinata all’ammasso e costituita in favore dell’Organismo Pagatore della Lombardia redatta secondo il Modello 2.

Apponendo la propria firma nello spazio sottostante, dichiara, sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente domanda, inclusi le dichiarazioni e gli impegni riportati, che si intendono qui integralmente assunti, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000.

FIRMA

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 58 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 2

SCHEMA DI POLIZZA FIDEIUSSORIA O FIDEIUSSIONE BANCARIA PER LA DOMANDA DI AIUTOAMMASSO PRIVATO FORMAGGI 2016

All’Organismo Pagatore RegionaleRegione LombardiaPiazza Città di Lombardia, 120124 - Milano

Fidejussione n.___________________Luogo e data di emissione _______________

Premesso che:

con Decreto del Direttore dell’Organismo Pagatore della Regione Lombardia del _________ è stato approvato il Manuale delle proce-dure, dei controlli e delle sanzioni per l’aiuto all’ammasso privato di taluni formaggi ai sensi del Reg. Del. (UE) n. 1852/2015 e del Reg. di Esec. (UE) n. 225/2016 relativo alla presentazione delle domande di ammasso privato formaggi anno 2016;• che la Ditta ………………………………………………………………………………………...............................................................................

con sede in ……………..…………………………………................................................................................................................................via ........………………………......………………………............................................................................……………. n. ………………………codice fiscale …..……………………………………………………………………...........................................................................……………P.IVA ..………………………………………………………………................................................................................………………...................iscritto nel registro delle imprese di ..……………………...........................................................................…………………………………….al numero ………………………………. ha inoltrato domanda di aiuto al fine di poter effettuare l’ammasso privato di tonnellate …………… di formaggio ……………………..…………………. Avente codice 1 NC 0406…………. per la durata di giorni ..................... alle condizioni stabilite dal regolamento UE n. 1852/2015;

• che a garanzia dell’adempimento delle condizioni e delle modalità di esecuzione di detto ammasso la ditta deve prestare cauzione, ai sensi dell’articolo 4 comma 6 lettera h) del Reg. UE 1852/2015, mediante atto di fideiussione per l’importo di Euro ....…………………………………….……… (in cifre e in lettere) pari a Euro 20,00 per tonnellata di formaggio per cui è richiesto l’aiuto all’ammasso;

• che qualora risulti accertata dagli Organi di controllo, da Amministrazioni pubbliche o da corpi di Polizia giudiziaria l’insussisten-za totale o parziale del diritto al contributo, l’Organismo Pagatore Regionale della Lombardia, ai sensi delle disposizioni di cui al Reg. Ue 1852/2015 deve procedere all’ incameramento delle somme corrispondenti al sostegno non riconosciuto.

Tutto ciò premesso:

la sottoscritta banca/assicurazione .......…………………………………………........................................................................…….....................filiale di ..……………………………………………………………………………………............. p.iva ......………………………………....... con sede in .……………………….….............., iscritta nel registro delle imprese di ..…………………………......... al n. ....…………….... iscritta all’albo/elenco ......…………………………………………………………................ 2 (di seguito indicata come Garante), nella persona del legale rappresentante pro-tempore/procuratore speciale ..……………...................................……………………………………..................................nato/a a ...........…………………………………………..................................................................................……….. il .……………………………...C.F. .…………………………………………......................................………………………………….….. si costituisce fideiussore nell’interesse di ......……………………………………………….……………… 3

indicato/a in premessa, si obbliga nei confronti di OPR Lombardia, al versamento di un importo pari a Euro 20,00 per tonnellata di formaggio per cui è richiesto l’aiuto all’ammasso, che ammonta ad Euro ........……………………...... a garanzia dell’adempimento degli obblighi derivanti dall’accettazione della domanda di cui in premessa.Qualora il Beneficiario/Contraente non abbia provveduto, entro 15 (quindici) giorni dalla data di ricezione dell’apposito invito, co-municato per conoscenza al Garante, a rimborsare ad OPR Lombardia quanto richiesto, la garanzia potrà essere escussa, anche parzialmente, facendone richiesta al Garante mediante PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno.Il pagamento dell’importo richiesto da OPR Lombardia sarà effettuato dal Garante a prima e semplice richiesta scritta, in modo au-tomatico ed incondizionato, entro e non oltre 15 (quindici) giorni dalla ricezione di questa, senza possibilità per il Garante di opporre ad OPR Lombardia alcuna eccezione anche nell’eventualità di opposizione proposta dal Beneficiario o da altri soggetti comunque interessati ed anche nel caso in cui il Beneficiario/Contraente nel frattempo sia stato dichiarato fallito ovvero sottoposto a procedure concorsuali ovvero posto in liquidazione, ed anche nel caso di mancato pagamento dei premi o di rifiuto a prestare eventuali contro-garanzie da parte del Beneficiario/Contraente.La presente garanzia viene rilasciata con espressa esclusione della preventiva escussione di cui all’art. 1944 cod.civ, e di quanto contemplato agli articoli 1955 e 1957 cod.civ., volendo ed intendendo il garante rimanere obbligato in solido con il beneficiario fino alla estinzione del credito garantito, nonché con espressa rinuncia ad opporre eccezioni ai sensi degli articoli 1242-1247 cod. civ. per quanto riguarda crediti certi, liquidi ed esigibili che il contraente abbia, a qualunque titolo, maturato nei confronti di OPR Lombardia.La validità della garanzia decorre dalla data della sottoscrizione e dovrà coprire anche l’intero periodo richiesto di ammasso pari a giorni __________ , e sarà automaticamente rinnovabile di sei mesi e su richiesta di OPR Lombardia di ulteriori sei mesi, fatte salve ulteriori proroghe richieste da OPR Lombardia per fatti non imputabili allo stesso.

1 Inserire il Codice NC della categoria di formaggio ammassato (codice NC a sei cifre)2 Per banche o istituti di credito: estremi di iscrizione all’albo delle banche presso la Banca d’Italia, ex articoli 13 e 14 del decreto legislativo n. 385 del 1993; per società di

assicurazioni: estremi dell’iscrizione all’elenco delle imprese autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni presso l’ISVAP, ex art. 9 del decreto legislativo n. 175 del 1995.3 Beneficiario/Contraente.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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La fideiussione potrà essere svincolata soltanto con apposita dichiarazione scritta di OPR Lombardia comunicata al beneficiario con la restituzione dell’originale della garanzia medesima.In caso di controversia fra OPR Lombardia ed il Garante il foro competente sarà esclusivamente quello di Milano.

Luogo e data ……………………..

Firma del Contraente Firma del Garante ………………………………………… ………………………………

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– 60 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 3

CONTRATTO DI AMMASSO

Reg. Del. (UE) n. 1852/2015 e Reg. di Esec. (UE) 225/2016Ammasso Privato dei Formaggi

Il sottoscritto _________________________________________ nato a ______________ il__________ in qualità di legale rappresentante della ditta _______________________ CUAA__________________ con sede in ____________________ via ___________________ Prov __________, con riferimento alla domanda di ammasso del ___/___/2016 N°__________

CHIEDE

1. all’Organismo Pagatore della Regione Lombardia, l’aiuto comunitario previsto per l’ammasso privato del formaggi ai sensi del Reg. Del. (UE) n. 1852/2015 e del Reg. di Esec. (UE) 225/2016;2. il calcolo dei giorni di ammasso con decorrenza dal ___/___/2016, primo giorno successivo alla data della domanda di aiuto, relativo alla partita di formaggio ammassata presso il magazzino (numero di riconoscimento______________) per un totale di forme numero: _______________e di tonnellate __________________.

DICHIARA

- di essere a conoscenza che i dati di pagamento saranno resi pubblici a norma del Reg. (UE) n. 1852/2015e che possono essere trattati da organismi di audit e di investigazione della Comunità e degli Stati membri ai fini della tutela degli interessi finanziari della stessa Comunità Europea:- che le forme oggetto del presente contratto:1. sono di proprietà e disponibilità dell’impresa ammassatrice;2. riportano, nel caso di prodotti DOP/IGP, il marchio del consorzio di tutela, e all’inizio dell’ammasso contrattuale hanno una sta-gionatura corrispondente a quella minima stabilita dai relativi disciplinare;3. non sono state oggetto di un precedente contratto di ammasso;4. hanno l’età minima richiesta dalla normativa comunitaria;

SI IMPEGNA

per la partita oggetto del presente contratto, a:1. conservare le forme a proprie spese nel magazzino di deposito sopra descritto per un periodo di giorni ______________(compre-so tra un minimo di 60 giorni e un massimo di 210 giorni);2. non vendere, commercializzare, cedere o sostituire le forme dell’intera partita prima del periodo minimo di contratto;3. mantenere le caratteristiche della/le partita/e di ammasso inalterate nell’intero periodo di durata dell’ammasso (dall’inizio del periodo di stoccaggio fino allo svincolo);4. tenere puntualmente aggiornato il registro di carico e scarico, nonché tutta la documentazione inerente alle forme sotto con-tratto;5. permettere agli organismi pubblici di controllo di verificare in ogni momento la documentazione e le forme oggetto di ammasso;6. chiedere a OPR e all’Organo delegato competente per territorio, lo svincolo della partita/partite richiesta/e in domanda, in una unica soluzione, almeno 5 giorni prima della scadenza del periodo di ammasso indicato al punto 1, o dell’inizio delle operazioni di svincolo dell’ammasso, se i prodotti sono svincolati prima della scadenza del periodo di ammasso indicato al punto 1;7. accettare l’anticipata scadenza del contratto che venisse eventualmente disposta dalla UE, da AGEA o dall’OPR;8. accettare le condizioni di pagamento dell’aiuto così come indicate all’art. 12 del Reg. UE 1852/2015;9. segnalare tempestivamente ad OPR ogni variazione della ragione sociale dell’impresa, della sede sociale o amministrativa e del legale rappresentante della stessa.

Il presente contratto si ritiene concluso entro 30 giorni dalla data di ricevimento della domanda di aiuto, fatta salva, se del caso, la successiva conferma dell’ammissibilità dei prodotti, verificata in sede di controllo in loco.In caso di mancata conferma dell’ammissibilità il contratto è da considerarsi nullo e non avvenuto.

_______________, li____________________

Firma del rappresentante legale dell’ammassatore o del procuratore legale

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D.G. Welfare

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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D.d.s. 10 febbraio 2016 - n. 837ADI Codogno, con sede operativa in via Gandolfi 27/33, Codogno (LO), gestita dall’ente azienda di servizi alla persona Basso Lodigiano, con medesima sede legale: accreditamento

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ACCREDITAMENTO E NEGOZIAZIONE RETE TERRITORIALE

Visti: − il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazio-ni ed integrazioni;

− il d.p.r. 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni ed alle province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnolo-gici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sani-tarie da parte delle strutture pubbliche e private»;

− i d.p.c.m. 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordinamen-to in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»;

− la l.r. 12 marzo 2008, n.  3 «Governo della rete degli inter-venti e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio - sanitario»;

− la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33: «Testo unico delle leggi regio-nali in materia di sanità»;

− la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88, «Piano Socio sanitario re-gionale 2010 – 2014»;

− la l.r. 11 agosto 2015, n. 23, «Evoluzione del sistema sociosa-nitario lombardo: modifica al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)»;

Richiamate le d.g.r.: − 30 maggio 2012, n.  3541, rettificata dalla d.g.r. 6 giu-gno  2012  n.  3584 «Definizione dei requisiti specifici per l’esercizio e l’accreditamento dell’Assistenza domiciliare integrata»

− 25 luglio 2012, n. 3851 «Determinazioni in ordine alle tarif-fe sperimentali dei nuovi profili dell’assistenza domiciliare integrata»;

− 31 ottobre 2014, n.  2569, «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosa-nitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»;

− 23 dicembre 2014, n. 2989, «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’eserci-zio 2015»;

− 29 dicembre 2015, n. 4702, «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’eserci-zio 2016»;

Richiamato inoltre il d.d.g. della direzione generale famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale del 3 agosto 2012, n. 7089, «Determinazioni in ordine all’assistenza domiciliare integrata»;

Rilevato che il soggetto gestore azienda di servizi alla persona Basso Lodigiano, con sede legale in via Gandolfi 27/33, Codo-gno (Lo), CF 90519590153, ha presentato SCIA con contestuale richiesta di accreditamento, pervenuta il 4 dicembre 2015 prot. 19601, per l’unità di offerta ADI Codogno per prestazioni di ADI con Cure Palliative, con medesima sede operativa;

Visto il provvedimento del 1 febbraio 2016, n. 87, pervenuto in data 3 febbraio 2016 prot. n. 4108, adottato dalla ATS della Città metropolitana di Milano, di attestazione del possesso dei requisi-ti di esercizio e accreditamento per l’unità di offerta sopra citata;

Ritenuto di accogliere la richiesta di accreditamento dell’u-nità d’offerta ADI Codogno, avendo verificato in fase istruttoria la conformità rispetto alla d.g.r. n. 2569/2014 e la completezza dell’attestazione del possesso dei requisiti prodotta dalla ATS competente e, conseguentemente, di iscrivere la suddetta unità d’offerta nel registro regionale delle unità d’offerta sociosanita-rie accreditate;

Evidenziato che, in conformità alla d.g.r. n. 2569/2014, come modificata con d.g.r. n.  4702/2015, la ATS competente deve provvedere, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, all’effettuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento;

Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dalla d.g.r. n. 2569/2014, co-

me modificata con d.g.r. n. 4702/2015, con scadenza in data 4 marzo 2016;

Dato atto che l’adozione del presente provvedimento rien-tra tra le competenze della struttura accreditamento e nego-ziazione rete territoriale, individuate dalla d.g.r. 27 ottobre 2015, n. 4235, «XIV provvedimento organizzativo 2015»;

Richiamata la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Richiamato altresì il decreto del segretario generale 25 luglio 2013, n. 7110, «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività della Giunta regionale – X Legislatura»;

Ravvisata la necessità di pubblicare il presente atto sul Bolletti-no Ufficiale della Regione Lombardia;

DECRETA1. di accreditare, con decorrenza dalla data di approvazione

del presente atto, l’unità d’offerta sociosanitaria ADI Codogno per prestazioni di ADI con Cure Palliative, con sede operativa in via Gandolfi 27/33, Codogno (LO), gestita dall’azienda di servizi alla persona Basso Lodigiano, con medesima sede legale, CF 90519590153, sulla base della verifica condotta dalla ATS della Città metropolitana di Milano e attestata con il provvedimento del 1 febbraio 2016, n. 87;

2. di iscrivere l’unità d’offerta di cui sopra nel registro regionale delle unità d’offerta sociosanitarie accreditate;

3. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Re-gione Lombardia.

Il dirigente Laura Lanfredini

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D.G. Reddito di autonomia e inclusione sociale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 62 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 18 febbraio 2016 - n. 1094Approvazione delle linee guida per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti finanziati ai sensi della d.g.r. n.  4046 del 18 settembre  2014  «Determinazione in ordine al sostegno dei servizi e delle azioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne»

LA DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA AZIONI E MISURE PER L’AUTONOMIA E L’INCLUSIONE SOCIALE Vista la d.g.r. n. 4046 del 18 settembre 2015 «Determinazione

in ordine al sostegno dei servizi e delle azioni per la prevenzio-ne e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne - primo provvedimento attuativo»;

Visto il decreto n. 7644 del 23 settembre 2015, «Modalità at-tuative per la sottoscrizione di accordi di collaborazione tra la Regione Lombardia e i comuni capifila di reti territoriali interisti-tuzionali per il sostegno dei servizi e delle azioni per la prevenzio-ne e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne di cui alla d.g.r. n. 4046 del 18 settembre 2015»;

Visto il decreto n. 11700 del 22 dicembre 2015, che approva l’elenco dei comuni capifila di reti territoriali interistituzionali con i quali Regione Lombardia ha sottoscritto accordi di collaborazio-ne ai sensi della d.g.r. n. 4046 del 18 settembre 2015;

Considerato che il decreto n.  7644 del 23 settembre  2015, all’art. 11 dell’Allegato A) parte integrante, prevede che la Regione Lombardia definisca appositi strumenti e indicato-ri per monitorare l’efficacia e i risultati sul territorio delle azioni svolte nell’ambito dei singoli progetti ,oggetto degli accordi di collaborazione;

Ritenuto necessario approvare il documento «Linee guida per la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti oggetto degli accordi di collaborazione sottoscritti da Regione Lombardia e i comuni capifila di reti territoriali interistituzionali antiviolenza», nonché la modulistica e gli specifici strumen-ti per il monitoraggio e la rendicontazione, di cui all’allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico in materia di or-ganizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

DECRETA1. di approvare l’allegato A) «Linee guida per la gestione, il

monitoraggio e la rendicontazione dei progetti oggetto degli accordi di collaborazione sottoscritti da Regione Lombardia e i comuni capifila di reti territoriali interistituzionali antiviolen-za», nonché la modulistica e gli specifici strumenti per il moni-toraggio e la rendicontazione, parte integrante del presente provvedimento;

2. di pubblicare il presente atto sul BURLLa dirigenteIlaria Marzi

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 63 –

ALLEGATO A

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE, MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI OGGETTO DEGLI ACCORDI DI COLLABORAZIO-NE SOTTOSCRITTI DA REGIONE LOMBARDIA E I COMUNI CAPIFILA DI RETI TERRITORIALI INTERISTITUZIONALI ANTIVIOLENZA

ACCORDI 2015 di cui alla d.g.r 4046 del 18.9.2015

TEMPISTICA E STRUMENTI PER LA GESTIONE, IL MONITORAGGIO E LA RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI FINAZIATI In linea con quanto indicato all’art. 11 dell’Allegato A) al decreto n. 7644, Regione Lombardia monitora, con appositi strumenti e indicatori, l’efficacia e i risultati sul territorio delle azioni svolte nell’ambito dei singoli progetti oggetto degli accordi di collaborazione, anche al fine dell’assegnazione della premialità. Sono previste 3 fasi di monitoraggio:

• 25 marzo 2016; • 31 maggio 2016;• 31 ottobre 2016.

Sono previste 2 scadenze per la rendicontazione:• 31 maggio 2016: finalizzata all’attribuzione ed erogazione della premialità;• 31 ottobre 2016: finalizzata alla chiusura del progetto ed erogazione del saldo.

I Comuni capifila di Reti territoriali interistituzionali antiviolenza dovranno produrre, in base alla tempistica indicata, i seguenti docu-menti di monitoraggio e rendicontazione forniti da Regione Lombardia:5 marzo 2016

25 marzo 2016 : 1° Fase di monitoraggio

• File Excel “Monitoraggio convenzioni” (Allegato 1);• Documento Word “Dichiarazione premialità” (Allegato 2).

31 maggio 2016: 1° Fase di rendicontazione ai fini della premialità e 2° fase di monitoraggio

Documenti per la 1° fase di rendicontazione:• Copie delle convenzioni sottoscritte con i soggetti della Rete territoriale interistituzionale antiviolenza;• Documenti giustificativi che attestino i pagamenti ai soggetti coinvolti nel progetto;• Allegato 3) Documento Excel “Rendicontazione finanziaria” a cura del Comune capofila, composto da 2 fogli:

o Elenco documenti giustificativi (Foglio 1);o Risorse per soggetto (Foglio 2).

• Allegato 4) Documento Excel “Donne prese in carico e protette” a cura del Comune capofila, composto da 2 fogli: o Donne prese in carico dai Centri (Foglio 1); o Donne ospitate in Case Rifugio (Foglio 2).

L’ allegato 3) e l’allegato 4) devono essere firmati dal responsabile del Comune capofila del progetto.• Allegato 5) Documento Excel “Controllo Costi 2015” (a cura del Centro antiviolenza o Casa rifugio con cui il Comune si è conven-

zionato) controfirmato dal responsabile del Comune capofila del progetto capofila. L’allegato 5) è composto da 3 fogli: o Costi progetto (Foglio 1);o Donne prese in carico nei Centri Antiviolenza (Foglio 2); o Donne ospitate nelle Case Rifugio (Foglio 3).

• Tutti i giustificativi di spesa come specificato nelle linee guida della rendicontazione;

Documenti per la 2° fase di monitoraggio:• Allegato 6) Scheda sullo stato di avanzamento del progetto.

31 ottobre 2016: Rendicontazione finale ai fini del saldo e 3° fase di monitoraggio

Documenti per la rendicontazione finale:• Copia di ulteriori convenzioni sottoscritte con i partner della Rete territoriale interistituzionale antiviolenza successive al 31 maggio

2016.• Documenti giustificativi che attestino i pagamenti ai soggetti coinvolti nel progetto.• Allegato 3) Documento Excel “Rendicontazione finanziaria” a cura del Comune capofila, composto da 2 fogli:

o Elenco documenti giustificativi (Foglio 1);o Risorse per soggetto (Foglio 2).

• Allegato 4) Documento Excel “Donne prese in carico e protette” a cura del Comune capofila, composto da 2 fogli: o Donne prese in carico dai Centri (Foglio 1); o Donne ospitate in Case Rifugio (Foglio 2).

L’ allegato 3) e l’allegato 4) devono essere firmati dal responsabile del Comune capofila del progetto.

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 64 – Bollettino Ufficiale

• Allegato 5) Documento Excel “Controllo Costi 2015” (a cura del Centro antiviolenza o Casa rifugio con cui il Comune si è conven-zionato) controfirmato dal responsabile del Comune capofila del progetto capofila. L’allegato 5) è composto da 3 fogli:

o Costi progetto (Foglio 1);o Donne prese incarico nei Centri Antiviolenza (Foglio 2); o Donne ospitate nelle Case Rifugio (Foglio 3).

• Richiesta Saldo.• Tutti i giustificativi di spesa come specificato nelle linee guida della rendicontazione.

Documenti per la 3° fase di monitoraggio:• Relazione finale.• Documento che rilevi il possesso o meno dei requisiti previsti dall’Intesa Stato Regioni del 27/11/2014 dei Centri antiviolenza e

delle case rifugio così come anche previsto dal progetto.

SPESE AMMISSIBILI E NON AMMISSIBILICome indicato nell’art. 9 dell’Allegato A) al decreto n. 7644, il contributo regionale non potrà in nessun caso coprire costi per spese generali o spese per il personale dipendente di enti pubblici.Sono ammissibili le seguenti voci di spesa, purché strettamente finalizzate al conseguimento degli obiettivi del progetto:• Consulenze specialistiche riferite alle attività dei centri antiviolenza e delle case rifugio;• Riconoscimento di retribuzioni e oneri di personale impegnato nelle attività riferite al progetto. In questa voce potrà essere com-

preso il costo del personale non dipendente da enti pubblici (max. 10% del contributo);• Spese generali. In questa voce possono essere comprese le spese relative a cancelleria, assicurazioni, utenze, rimborso viaggi,

spese di affitto;• Noleggio e leasing di attrezzature informatiche e telefoniche;• Spese per ospitalità temporanea relative alla presa in carico delle vittime di violenza;• Spese per attività di comunicazione e formazione (max. 5% del contributo).Potranno essere considerate ammissibili le spese sostenute a partire dalla data di sottoscrizione dell’accordo di collaborazione. Nel computo delle spese ammissibili, relativamente alle singole voci di spesa, può essere inclusa l’I.V.A., qualora la stessa non possa essere recuperata, rimborsata o compensata dal soggetto beneficiario.Le spese dovranno essere sostenute entro e non oltre il 31 ottobre 2016, tenendo conto che la trasmissione delle spese sostenute, saldate e certificate è prevista per la medesima data: 31 ottobre 2016.

MODALITÀ DI PAGAMENTO DELLE SPESE Le modalità di quietanza possono essere esclusivamente le seguenti:• Bonifico o ricevuta bancaria dalla quale si desuma chiaramente l’avvenuto pagamento della fattura o della nota di addebito

ovvero di altro documento contabile fiscalmente valido e regolare (non sarà accettata la mera richiesta di pagamento inoltrata dall’azienda alla banca);

• Assegno o matrice dello stesso con relativo estratto conto, che attesti il pagamento della fattura o della nota di addebito ovvero di altro documento contabile fiscalmente valido e regolare e l’uscita finanziaria dalla banca;

• Modello F24 per i pagamenti di INPS e delle ritenute d’acconto relative alle spese di consulenza e dei costi del personale; • Per i pagamenti home-banking, la registrazione dell’avvenuto pagamento rilasciata on-line dal sistema elettronico con evidenza

del beneficiario finale a cui si riferisce (nominativo beneficiario ed importo), ovvero un estratto dei movimenti di conto corrente da cui sia possibile evincere il relativo addebito sul conto corrente;

• Le spese in contanti sono previste esclusivamente per le spese di gestione generali, quali cancelleria, fotocopie, spese di traspor-to documentate ad esempio da ticket viaggi, biglietti treno o autostrade, scontrini dettagliati, ricariche telefoniche.

MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE PER VOCE DI SPESAVoce di spesa n. 1 – Retribuzioni e oneri risorse umane non dipendenti dai partner per il coordinamento del progetto (max. 10% del contributo)Al fine della rendicontazione della spesa relativa alla retribuzione di personale non dipendente per la gestione del progetto, è neces-sario allegare tutta la seguente documentazione giustificativa:• Copia conforme delle lettere di incarico/contratti sottoscritti dalle parti interessate, contenenti i seguenti elementi: codice e titolo

progetto, durata dell’incarico, indicazione del compenso orario e ore totali dell’incarico, contenuti, obiettivi del lavoro svolto; • Copia conforme dei giustificativi di spesa (fatture/notule): su ogni documento giustificativo devo essere riportato il codice e titolo

progetto, il numero delle ore erogate e il periodo di riferimento;• Copia conforme dei documenti giustificativi di pagamento delle spese effettuate in grado di provare l’avvenuto pagamento

(quali ad esempio: mandati di pagamento quietanzati, ricevute bancarie, fotocopia degli assegni con evidenza degli addebiti su estratto conto bancario, contabili bancarie ecc.);

• Timesheet mensile (Allegato 7) di ogni consulente coinvolto nel progetto con indicazione del relativo periodo di tempo dedicato giornalmente allo svolgimento delle attività progettuali e della descrizione dettagliata della attività svolta. Il timesheet deve essere timbrato e firmato dal legale rappresentante del Comune o del soggetto incaricato;

• Relazione attività del/la consulente incaricato di coordinare o gestire le attività del progetto;• Documenti attestanti il versamento delle ritenute fiscali e dei contributi (modelli F24), con autocertificazione ai sensi del DPR

445/00 da parte del legale rappresentante che la stessa comprende gli oneri tributari e contributivi pagati per i consulenti/dipen-denti che hanno svolto attività di progetto (specificando i nominativi e le mensilità);

• Curriculum vitae.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 65 –

Voce di spesa n. 2 – Oneri per acquisizione consulenze specialistiche riferite alle attività dei centri antiviolenza e delle case rifugioAl fine della rendicontazione della spesa relativa alle consulenze, è necessario allegare tutta la seguente documentazione giustifi-cativa:• Copia conforme delle lettere di incarico/contratti sottoscritti dalle parti interessate, contenenti i seguenti elementi: codice e titolo

progetto, durata dell’incarico, indicazione del compenso orario, ore totali dell’incarico, contenuti, obiettivi del lavoro svolto;• Copia conforme dei giustificativi di spesa (fatture/notule): su ogni documento giustificativo devo essere riportato il riportato il

codice e titolo del progetto, il numero delle ore erogate e il periodo di riferimento;• Copia conforme dei documenti giustificativi di pagamento delle spese effettuate in grado di provare l’avvenuto pagamento

(quali ad esempio: mandati di pagamento quietanzati, ricevute bancarie, fotocopia degli assegni con evidenza degli addebiti su estratto conto bancario, contabili bancarie ecc.);

• Timesheet mensile (Allegato 7) di ogni consulente coinvolto nel progetto con indicazione del relativo periodo di tempo dedicato giornalmente allo svolgimento delle attività progettuali e della descrizione dettagliata delle attività svolte. Il timesheet firmato dal consulente deve essere timbrato e controfirmato dal legale rappresentante dell’associazione che lo ha incaricato;

• Relazione attività del/la consulente del centro antiviolenza/casa rifugio (Allegato 8);• Curriculum vitae;• Documenti attestanti il versamento delle ritenute fiscali e dei contributi (modelli F24), con autocertificazione ai sensi del DPR

445/00 da parte del legale rappresentante che la stessa comprende gli oneri tributari e contributivi pagati per i consulenti/dipendenti che hanno svolto attività di progetto (specificando i nominativi e le mensilità).

Nel caso le attività siano affidate a personale dipendente del soggetto convenzionato (case rifugio/centri antiviolenza) è inoltre necessario allegare:• Ordine di servizio con indicazione delle attività progettuali che deve svolgere la persona incaricata specificando la qualifica, la

durata, il costo orario, le ore imputate al progetto;• Cedolini paga per l’attestazione della spesa sostenuta. Su ogni cedolino deve essere apposto il timbro dell’ente, codice e titolo

del progetto, la quota imputata al progetto coerentemente con il timesheet mensile allegato.

Ulteriori indicazioni:• In caso di pagamento di prestazioni attraverso servizio voucher INPS, deve essere indicata (attraverso un’autodichiarazione ai sen-

si del DPR 445/00) la finalità dell’utilizzo del voucher, il relativo importo economico, il nome della persona beneficiaria del voucher; • I beneficiari dei voucher dovranno comprovare di aver percepito compensi a mezzo voucher per prestazioni di lavoro occasionale

di tipo accessorio (attraverso un’autodichiarazione ai sensi del DPR 445/00).

NOTA BENE: Non è possibile affidare incarichi forfettari. L’importo totale dell’incarico deve corrispondere a N. ore per costo orario.

Voce di spesa n. 3 – Spese per l’ospitalitàIn questa voce di spesa rientrano solo i costi relativi alle ospitalità per le donne vittime di violenza e i/le loro figli/e. Si intende per ospitalità, la quota giornaliera, così come concordato dalla convenzione o lettera di incarico. Eventuali servizi per la donna devono rientrare nella quota giornaliera.

Punto di attenzione:Si ricorda che le donne vittime di violenza che necessitano di ospitalità devono essere inserite in case rifugio con cui è stata sotto-scritta una specifica convezione. In caso si rilevi la necessità di attivare la protezione con strutture prive di convenzione (in caso di urgenza, messa in protezione fuori dal territorio, ecc.), è necessario un atto amministrativo del Comune capofila o di residenza della donna e la lettera di incarico alla casa rifugio in cui siano indicate le seguenti informazioni: centro antiviolenza che ha in carico la donna, i servizi che la casa rifugio assicura alla donna, la stima del periodo di protezione, il costo giornaliero e quali servizi il costo giornaliero comprende.

Costituiscono documentazione giustificativa della spesa relativa all’ospitalità:• Copia conforme delle fatture/notule: su ogni documento deve essere riportato il codice e titolo del progetto, il numero di donne

accolte, il periodo di riferimento, il costo giornaliero, la tipologia di ospitalità. NB: Specificare quali servizi e prestazioni sono incluse nel costo giornaliero;

• Copia conforme dei documenti giustificativi di pagamento delle spese effettuate in grado di provare l’avvenuto pagamento (quali ad esempio: mandati di pagamento quietanzati, ricevute bancarie, fotocopia degli assegni con evidenza degli addebiti su estratto conto bancario, contabili bancarie ecc.);

• Relazione dettagliata che indichi per ogni donna ospitata il numero di giorni, il costo giornaliero e i servizi usufruiti (Allegato 9); • Documento/dichiarazione che attesti che il Comune di residenza della donna o il Comune capofila della Rete sia a conoscenza

della messa in protezione della donna.

Voce di spesa n. 4 – Comunicazione e formazione (max. 5 % del contributo)I costi di promozione e pubblicità e di formazione devono derivare direttamente da quanto previsto nel budget approvato. A titolo esemplificativo rientrano in tale categoria la produzione di brochure relativamente a servizi previsti dal progetto, le campagne infor-mative sui nuovi servizi rivolti.Costituiscono documentazione giustificativa di spesa di costi per comunicazione e formazione:• Copia conforme delle lettere di incarico sottoscritte dalle parti interessate, contenenti i seguenti elementi: codice e titolo progetto,

durata dell’incarico, indicazione del compenso orario e ore totali dell’incarico, contenuti, obiettivi del lavoro svolto; • Copia conforme dei giustificativi di spesa (fatture/notule) su ogni documento giustificativo devo essere riportato il codice e tito-

lo del progetto;• Copia conforme dei documenti giustificativi di pagamento delle spese effettuate in grado di provare l’avvenuto pagamento

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 66 – Bollettino Ufficiale

(quali ad esempio: mandati di pagamento quietanzati, ricevute bancarie, fotocopia degli assegni con evidenza degli addebiti su estratto conto bancario, contabili bancarie ecc.);

• Documenti attestanti l’avvenuto pagamento;• Materiale informativo e pubblicitario prodotto come documentazione probatoria; • Programma formativo; • Registro delle presenze per le attività di formazione e/o comunicazione.

Voce di spesa n. 5 – Spese sostenute per utenze e affitto sedi dei centri antiviolenzaQuesta voce di spesa comprende:• Costi per utenze (riscaldamento, energia elettrica, telefono);• Costi per affitto dei Centri antiviolenza.

Costituiscono documentazione giustificativa di spese generali di funzionamento e gestione:• Copia conforme dei giustificativi di spesa (ad esempio, copia conforme del contratto di locazione);• Copia conforme dei documenti attestanti l’avvenuto pagamento.In caso di imputazione parziale di una o più fatture alle spese generali di progetto (ad esempio bollette telefoniche): autocertificazio-ne, ai sensi del DPR 445/00, a firma del legale rappresentante del soggetto beneficiario, che attesti il metodo di calcolo utilizzato per l’individuazione della quota da attribuire al progetto e gli importi corrispondenti.

Voce di spesa n. 6 – Spese generali dei centri antiviolenza (assicurazioni, pulizia, manutenzione delle attrezzature, rimborso viaggi, acquisto materiale di consumo)Le spese generali di funzionamento e gestione del progetto ammissibili devono essere assunte esclusivamente per lo stesso.Nel caso in cui la documentazione giustificativa delle spese sostenute non sia riferita a costi relativi esclusivamente alle attività di progetto, è necessario identificare la quota imputabile allo stesso. L’estrapolazione di tale quota deve essere effettuata secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato. Il metodo utilizzato per l’identificazione delle quote di costo spettanti al progetto deve essere oggetto di apposita autocertificazione.Sono considerate parte delle spese generali, in particolare, le seguenti voci di costo, qualora strettamente funzionali e riconducibili all’attività del progetto:• Costi per pulizia, manutenzione ordinaria;• Costi per servizi e valori postali;• Costi per cancelleria e fotocopie;• Costi per assicurazione delle volontarie;• Costi per rimborso viaggi.

Costituiscono documentazione giustificativa di spese generali di funzionamento e gestione:• Copia conforme dei giustificativi di spesa (fatture/notule/scontrini). Su ogni documento giustificativo devo essere riportato il

codice e titolo del progetto. Nel caso siano scontrini, i beni acquistati devono essere indicati. Gli scontrini devono essere accom-pagnati da una dichiarazione su carta intestata da cui risulti la destinazione dei prodotti acquistati, firmata dal legale rappresen-tante;

• Copia conforme dei documenti attestanti l’avvenuto pagamento;• In caso di viaggi effettuati con mezzi di trasporto pubblico, copia conforme dei biglietti dei mezzi utilizzati. A tale ricevuta è neces-

sario allegare una relazione che indichi il motivo del viaggio;• In caso vengano utilizzate le ferrovie, si riconoscono le tariffe ordinarie (non si accettano biglietti di prima classe o di business); • In caso di viaggi effettuati tramite taxi, copia conforme della ricevuta del viaggio raffigurante importo, percorso e data di utilizzo.

A tale ricevuta è necessario allegare una relazione che indichi il motivo del viaggio;• In caso di viaggi effettuati tramite autoveicoli, l’importo del rimborso per le spese sostenute deve essere calcolato utilizzando i co-

efficienti ACI. L’elenco complessivo dei rimborsi va riportato in una tabella di sintesi riportante: tratta percorsa, km corrispondenti, tipo autoveicolo (privato/aziendale), totale costo tratta ACI, costi degli eventuali pedaggi autostradali sostenuti;

• In caso di viaggi effettuati tramite autoveicoli, copia ricevute dei pedaggi autostradali. A tale ricevuta è necessario allegare una relazione che indichi il motivo del viaggio.

Voce di spesa n. 7 – Noleggio e leasing attrezzature informatiche e telefonicheSaranno consentiti esclusivamente il noleggio, il leasing, riferiti alla durata del progetto.Nel caso in cui l’acquisizione di strumentazioni e attrezzature avvenga attraverso un contratto di noleggio ovvero di leasing, il costo imputabile è calcolato sulla base della percentuale di utilizzo per il progetto oggetto di finanziamento e nel limite dei canoni pagati nel periodo di svolgimento delle attività, al netto degli interessi.

Costituiscono documentazione giustificativa della spesa relativa di noleggio e leasing:• Copia conforme di contratto di noleggio o leasing; • Copia conforme delle fatture. Su ogni documento giustificativo deve essere riportato il codice e titolo del progetto;• Copia conforme dei documenti attestanti l’avvenuto pagamento.

Gli originali dei documenti giustificativi di spesa e delle relative quietanze, nonché tutta la restante documentazione cartacea, dovranno essere conservati per un periodo di 10 (dieci) anni a decorrere dalla data di quietanza dell’ultimo titolo di spesa dal termine del progetto dal Soggetto Beneficiario competente e devono essere resi consultabili in maniera aggregata, per gli accertamenti e le verifiche, su richiesta di Regione Lombardia.

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 67 – Bollettino Ufficiale

MODALITÀ DI TRASMISSIONE DEI DOCUMENTIGli allegati per la rendicontazione e il monitoraggio devono essere inviati via PEC a [email protected] e per conoscenza a [email protected]

Copia conforme dei documenti giustificativi (cv, lettere di incarico, contratti, fatture, notule, impegni di spesa, ecc.) devono essere trasmessi in forma cartacea e consegnati al protocollo generale della Giunta Regionale o presso gli sportelli delle Sedi Territoriali regionali.

MODICHE AL BUDGET IN CORSO DI PROGETTOIn caso vi sia l’esigenza di apportare modifiche alla destinazione delle risorse in corso di progetto, è necessario inviare una comunica-zione agli uffici regionali competenti via PEC, i quali dovranno autorizzare la variazione. La comunicazione va inviata a: [email protected] e per conoscenza a [email protected]

RICHIESTA DI INTEGRAZIONIIn caso di presentazione di documentazione incompleta o non conforme alle presenti linee guida o al progetto approvato, Regione Lombardia può richiedere tramite mail PEC l’invio di integrazioni a quanto precedentemente presentato. In seguito a tali richieste i soggetti beneficiari saranno tenuti a integrare la documentazione entro 30 giorni dalla data di ricezione delle suddette richieste.

Nel corso del progetto, Regione Lombardia si riserva la facoltà di definire e predisporre ulteriori documenti finalizzati a monitorare le attività e il processo del progetto.

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 69 – Bollettino Ufficiale

Dichiarazione Premialità

Politiche Antiviolenza in Regione Lombardia

ATTIVAZIONE RETI TERRITORIALI ANTIVIOLENZA

EX L.R.11/2012, ART. 3

Accordi di collaborazione tra Regione e Comuni 2015

Il/la sottoscritto/a _____________________________ in qualità di ____________________________ del Comune di _______________, capofila della Rete territoriale interistituzionale

dichiara

coerentemente con il progetto _______________ , oggetto dell’accordo di collaborazione sottoscritto con Regione Lombardia nel mese di dicembre 2015, di stimare di prendere in carico N donne entro la fine del progetto (31 ottobre 2016).

In particolare ai fini della quota di primalità, come indicato al punto al punto 6 dell’all. A) alla .d.g.r. n. 4046 del 18/9/2015

dichiara

• di stimare di prendere in carico N donne1 nei primi sei mesi dall’avvio del progetto (31

maggio 2016); • di essere/non essere in possesso del protocollo operativo di Rete sottoscritto in data

____________; • di avere/non avere adeguato il protocollo operativo di Rete con i nuovi soggetti integrati nella

Rete in data _________ .

Allegare alla presente il protocollo operativo di Rete aggiornato

Data ____________________ _________________________________

(nome, cognome, firma )

1 Si ricorda che il 20% del contributo concesso quale quota di premialità da assegnare a 6 mesi dall’avvio del progetto, a seguito delle attività di monitoraggio predisposte dalla Regione Lombardia, sarà commisurata ai risultati raggiunti sulla base degli indicatori di cui al punto 6 dell’all. A) alla .d.g.r. n. 4046 del 18/92015, che sono: a. capacità di spesa (impegno di almeno l’80% e liquidazione di almeno il 50% della quota di anticipo concessa (40% della quota di premialità); b. sottoscrizione e/o adeguamento dei protocolli operativi di rete al fine di garantire un’efficace integrazione dei soggetti della Rete e dei servizi e degli strumenti attivi sul territorio di riferimento (30% della quota di premialità); c. incremento di almeno il 30% del numero delle donne vittime di violenza prese in carico nei primi sei mesi dall’avvio del progetto rispetto a quanto indicato nella Scheda tecnica (30% della quota di premialità).

ALLEGATO 2

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Bollettino Ufficiale

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nti in

dic

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elle

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ren

dic

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tazio

ne

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llo re

gio

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form

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ce

a

Invia

re a

red

dito

dia

uto

no

mia

@p

ec.re

gio

ne

.lom

ba

rdia

.it

ALLEG

ATO 3

Page 71: BOLLETTINO UFFICIALE · «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore»

Bollettino Ufficiale

– 71 –

Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

Alle

ga

to 3

)

Re

nd

ico

nta

zio

ne

Fin

an

zia

ria

€ - C

ontrollo

Attività/azioneC

osto sostenuto

Contributo

regionale rendicontato

Risorse proprie di

cofinanziamento

Soggetto che ha em

esso il docum

ento giustificativo della

spesa

Tipo doc. giustificativo

(fattura/nota..)N

umero

Data

Intestatario del docum

ento giustificativo

Modalità di

pagamento

Data

Ok

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

(titolo 2^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

Totale € 0,00

€ 0,00

€ - C

ontrollo

Attività/azioneC

osto sostenuto

Contributo

regionale rendicontato

Risorse proprie di

cofinanziamento

Soggetto che ha em

esso il docum

ento giustificativo della

spesa

Tipo doc. giustificativo

(fattura/nota..)N

umero

Data

Intestatario del docum

ento giustificativo

Modalità di

pagamento

Data

Ok

(titolo 1^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

(titolo 2^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

Totale € 0,00

€ 0,00

€ - C

ontrollo

Attività/azioneC

osto sostenuto

Contributo

regionale rendicontato

Risorse proprie di

cofinanziamento

Soggetto che ha em

esso il docum

ento giustificativo della

spesa

Tipo doc. giustificativo

(fattura/nota..)N

umero

Data

Intestatario del docum

ento giustificativo

Modalità di

pagamento

Data

Ok

(titolo 1^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

Contributo regionale

concesso Voce di spesa n. 2

Oneri per acquisizione consulenze specialistiche riferite alle attività dei centri antiviolenza e delle

case rifugio

Contributo regionale

concesso Voce di spesa n. 3 Spese per l’ospitalità

Contributo regionale

concesso Voce di spesa n. 4 C

omunicazione e form

azione (max. 5 %

del contributo)

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Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

– 72 –Bollettino Ufficia

le

Alle

ga

to 3

)

Re

nd

ico

nta

zio

ne

Fin

an

zia

ria

(titolo 2^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

Totale € 0,00

€ 0,00

€ - C

ontrollo

Attività/azioneC

osto sostenuto

Contributo

regionale rendicontato

Risorse proprie di

cofinanziamento

Soggetto che ha em

esso il docum

ento giustificativo della

spesa

Tipo doc. giustificativo

(fattura/nota..)N

umero

Data

Intestatario del docum

ento giustificativo

Modalità di

pagamento

Data

Ok

(titolo 1^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

(titolo 2^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

Totale € 0,00

€ 0,00

€ - C

ontrollo

Attività/azioneC

osto sostenuto

Contributo

regionale rendicontato

Risorse proprie di

cofinanziamento

Soggetto che ha em

esso il docum

ento giustificativo della

spesa

Tipo doc. giustificativo

(fattura/nota..)N

umero

Data

Intestatario del docum

ento giustificativo

Modalità di

pagamento

Data

Ok

(titolo 1^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

(titolo 2^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

Totale € 0,00

€ 0,00

Voce di spesa n. 6 Spese generali dei centri antiviolenza (assicurazioni, pulizia, manutenzione delle attrezzature,

rimborso viaggi, acquisto m

ateriale di consumo)

Voce di spesa n. 5 Spese sostenute per utenze e affitto sedi dei centri antiviolenza

Contributo regionale

concesso

Contributo regionale

concesso

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Bollettino Ufficiale

– 73 –

Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

Alle

ga

to 3

)

Re

nd

ico

nta

zio

ne

Fin

an

zia

ria

€ - C

ontrollo

Attività/azioneC

osto sostenuto

Contributo

regionale rendicontato

Risorse proprie di

cofinanziamento

Soggetto che ha em

esso il docum

ento giustificativo della

spesa

Tipo doc. giustificativo

(fattura/nota..)N

umero

Data

Intestatario del docum

ento giustificativo

Modalità di

pagamento

Data

Ok

(titolo 1^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

(titolo 2^ azione)€

0,0

0€

0,0

0

€ 0

,00

€ 0

,00

Totale € 0,00

€ 0,00

Totale rendicontato€ 0,00

€ - R

esiduo€ 0,00

Firm

a

Contributo regionale

totale

Contributo regionale

concesso Voce di spesa n. 7 N

oleggio e leasing attrezzature informatiche e telefoniche

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Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

– 74 –Bollettino Ufficia

le

Beneficiario

Importo indicato

in Convenzione/ Incarico

Data di

attivazione della

convezione

Data di

chiusura della

convezione

Quota di

contributo di R

egione Lom

bardia

Contributo

regionale speso *da inizio progetto al 31

maggio 2016

Ulteriori risorse

destinate progetto al 31 m

aggio 2016 (escluso il valorizzato)

Soggetto che ha erogato il

cofinanziamento

(Com

une, Piano di Zona, ecc)

Contributo

regionale rendicontato dal 1 giugno 2016 al 31

ottobre 2016

Ulteriori risorse

destinateal progetto dal 1 giugno 2016 al 31 ottobre

2016 (escluso il valorizzato)

Soggetto che ha erogato il

cofinanziamento

(Com

une, Piano di Zona, ecc)

Totale**

Centro

Antiviolenza A

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0,00C

entro A

ntiviolenza B€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0,00C

entro A

ntiviolenza C€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0,00

Casa R

ifugio A€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0,00

Casa R

ifugio B€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0,00

Casa R

ifugio C€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0,00

Altro S

oggetto A

(coordinamento/

formazione/com

unicazione)

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0,00

Altro S

oggetto B

(coordinamento/

formazione/com

unicazione)

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0

,00

€ 0,00

Totale€ 0,00

€ 0,00€ 0,00

€ 0,00€ 0,00

€ 0,00

* Il T

ota

le d

eve c

orris

pondere

con q

uanto

indic

ato

nel fo

glio

"ele

nco d

ocum

enti g

iustific

ativ

i" (maggio

2016)

** Il T

ota

le d

eve c

orris

pondere

con q

uanto

indic

ato

nel fo

glio

"ele

nco d

ocum

enti g

iustific

ativ

i" (otto

bre

2016)

Rendicontazione finanziaria - Foglio 2: R

isorse suddivise per Soggetto

——

— • —

——

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Bollettino Ufficiale

– 75 –

Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

Nr. D

onne p

rese in

caric

o s

timate

nel p

rogetto

com

ple

ssiv

am

ente

Nr. D

onne p

rese in

caric

o s

timate

al 3

1 m

aggio

2016

Nom

e Centro

Antiviolenza 1N

ome C

entro Antiviolenza 2

Nom

e Centro

Antiviolenza 3N

ome C

entro Antiviolenza 4

Nom

e Centro

Antiviolenza 5Totale

Nr. D

onne c

he h

anno c

onta

ttato

il centro

ma n

on s

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sta

te p

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caric

o (d

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izio

pro

getto

a m

aggio

2016)

0

Nr. D

onne p

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izio

pro

getto

a m

aggio

2016 (c

he h

anno u

sufru

ito d

ei s

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izi d

el c

entro

)0

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

i serv

izi d

i

ospita

lità/p

rote

zio

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quals

iasi c

asa rifu

gio

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Nr. D

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he h

anno u

sufru

ito d

i supporto

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olo

gic

o0

Nr. D

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he h

anno u

sufru

ito d

i supporto

legale

0

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

i serv

izi d

i media

zio

ne

cultu

rale

0

Nr. D

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he h

anno u

sufru

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i serv

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inori a

loro

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o0

Nr. D

onne c

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enuncia

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Nr. D

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sufru

ito d

elle

dis

posiz

ioni d

el

Jobs A

ct (c

ongedo d

al la

voro

)0

Nom

e Centro

Antiviolenza 1N

ome C

entro Antiviolenza 2

Nom

e Centro

Antiviolenza 3N

ome C

entro Antiviolenza 4

Nom

e Centro

Antiviolenza 5Totale

Nr. D

onne c

he h

anno c

onta

ttato

il centro

ma n

on s

ono

sta

te p

rese in

caric

o d

a in

izio

pro

getto

a m

aggio

2016

0

Nr. D

onne p

rese in

caric

o d

ain

izio

pro

getto

a m

aggio

2016 (c

he h

anno u

sufru

ito d

ei s

erv

izi d

el c

entro

)0

Com

pilare la tabella ai

fini della prem

ialità in linea con l'allegato A)

decreto 7644, art.8

Donne seguite nel progetto dai C

entri antiviolenza - Foglio 1

ALLEG

ATO 4

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Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

– 76 –Bollettino Ufficia

le

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

i serv

izi d

i

ospita

lità/p

rote

zio

ne ( in

quals

iasi c

asa rifu

gio

)0

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

i supporto

psic

olo

gic

o0

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

i supporto

legale

0

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

i serv

izi d

i media

zio

ne

cultu

rale

0

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

i serv

izi p

er m

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loro

caric

o0

Nr. D

onne c

he h

anno d

enuncia

to0

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

elle

dis

posiz

ioni d

el

Jobs A

ct (c

ongedo d

al la

voro

)0

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Bollettino Ufficiale

– 77 –

Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

Maggio 2016

TotaleD

onna senza figli/e

Donna con figli/e

Donna con 2 o più figli/e

TotaleD

onna senza figli/e

Donna con figli/e

Donna con 2

o più figli/eTotale

Donna

senza figli/eD

onna con figli/e

Donna con 2 o più figli/e

Nr. D

onne che hanno denunciato

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

usu

fruito

de

i se

rviz

i di

osp

italità

/pro

tezio

ne

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

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fruito

di p

ron

to

inte

rve

nto

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

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fruito

di o

sp

italità

di

I live

llo

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

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fruito

di o

sp

italità

di

II live

llo

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

co

nclu

so

il pe

rco

rso

di

osp

italità

Ottobre 2016

TotaleD

onna senza figli/e

Donna con figli/e

Donna con 2 o più figli/e

TotaleD

onna senza figli/e

Donna con figli/e

Donna con 2

o più figli/eTotale

Donna

senza figli/eD

onna con figli/e

Donna con 2 o più figli/e

Nr. D

onne che hanno denunciato

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

usu

fruito

de

i se

rviz

i di

osp

italità

/pro

tezio

ne

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

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fruito

di p

ron

to

inte

rve

nto

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

usu

fruito

di o

sp

italità

di

I live

llo

Nr. D

on

ne

ch

e h

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no

usu

fruito

di o

sp

italità

di

II live

llo

Nr. D

on

ne

ch

e h

an

no

co

nclu

so

il pe

rco

rso

di

osp

italità

Donne seguite nel progetto dalle case R

ifugio - Foglio 2

Nom

e Casa R

ifugio 1N

ome C

asa Rifugio 2

Nom

e Casa R

ifugio 3

Nom

e Casa R

ifugio 1N

ome C

asa Rifugio 2

Nom

e Casa R

ifugio 3

——

— • —

——

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Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

– 78 –Bollettino Ufficia

le

Nr.

IncaricoFigura professionale

Descrizione attività

Ore

Costo/

unitarioEventuali O

neri/IvaTotale

Nom

e del C

onsulenteTip. C

ontratto D

ata di inizio incarico

Data di fine incarico

Totale incarichi

-€

1-

2-

3-

4-

5-

6-

7-

8-

9-

10

-€

11

-€

12

-€

13

-€

14

-€

15

-€

16

-€

17

-€

18

-€

19

-€

20

-€

21

-€

22

-€

23

-€

24

-€

25

-€

Nr.

Ospitalità

Tipologia Ospitalità

Giorni

Costo

giornalieroTotale

Inizio A

ccoglienzaFine

Accoglienza

Totale O

spitalità-

1-

2-

3-

4-

5-

6-

7-

8-

9-

10

-€

11

-€

12

-€

13

-€

Nr.

Tipologia spesaC

osto TotaleEventuali O

neri/IvaTotale

Nom

e Beneficiario

Note

Periodo di riferim

entoD

a:

Periodo di riferim

ento Fino a

Totale U

tenze e A

ffitto-

1-

2-

3-

4-

5-

6-

7-

8-

CO

NTR

OLLO

CO

STI DEL PR

OG

ETTO - Foglio 1

ELENC

O SPESE PER

UTEN

ZE E AFFITTO

SEDI C

ENTR

I AN

TIVIOLEN

ZA

ELENC

O IN

CA

RIC

HI

ELENC

O SPESE PER

OSPITA

LITÀ

Note/inform

azioni

Descrizione

Codice Progetto:

Donna con o senza figli(specificare num

ero figli/e)

Titolo Progetto: N

ome Soggetto:

Contributo convezione:

ALLEG

ATO 5

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Bollettino Ufficiale

– 79 –

Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

9-

Nr.

Tipologia spesaC

osto TotaleEventuali O

neri/IvaTotale

Nom

e Beneficiario

Modalità

pagamento

Periodo di riferim

entoD

a:

Periodo di riferim

ento Fino a

Totale Spese

generali-

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

-€

Nr.

Tipologia spesaC

osto TotaleEventuali O

neri/IvaTotale

Nom

e Beneficiario

Modalità

pagamento

Periodo di riferim

entoD

a:

Periodo di riferim

ento Fino a

Totale Spese

Noleggio

-€

-€

-€

-€

-€

Firm

a

-€

Firm

aTotale

-€

€ 0,00€ 0,00

Residuo

ELENC

O SPESE N

OLEG

GIO

E LEASIN

G

Totale Costi Progetto

Contributo C

onvenzione

ELENC

O SPESE G

ENER

ALI

Descrizione

Descrizione

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Serie Ord

inaria

n. 8 - Mercoled

ì 24 febb

raio 2016

– 80 –Bollettino Ufficia

le

Codice Progetto:

Titolo Progetto: N

ome Soggetto:

I monitoraggio M

aggio 2016 - premialità

NU

MER

O

Nr. D

onne c

he h

anno c

onta

ttato

il centro

ma n

on s

ono s

tate

pre

se in

caric

o

(da in

izio

pro

getto

a m

ag

gio

2016)

Nr. D

onne p

rese in

caric

o d

ain

izio

pro

getto

a m

ag

gio

2016 (c

he h

anno

usufru

ito d

ei s

erv

izi d

el c

entro

)

Nr. D

onne c

he h

anno u

sufru

ito d

ei s

erv

izi d

i ospita

lità/p

rote

zio

ne ( in

quals

iasi s

ttruutu

ra d

i ospita

lità)

Nr. D

onne c

he h

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sufru

ito d

i supporto

psic

olo

gic

o

Nr. D

onne c

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anno u

sufru

ito d

i supporto

leg

ale

Nr. D

onne c

he h

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sufru

ito d

i serv

izi d

i media

zio

ne c

ultu

rale

Nr. D

onne c

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sufru

ito d

i serv

izi p

er m

inori a

loro

caric

o

Nr. D

onne c

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enuncia

to

Nr. D

onne c

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sufru

ito d

elle

dis

posiz

ioni d

el J

obs A

ct (c

ong

edo d

al

lavoro

)

Quante

donne p

rese in

caric

o la

vora

no

Quante

donne p

rese in

caric

o h

anno fig

li/e

Quante

donne p

rese in

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o s

ono s

tranie

re

Indic

are

il num

ero

di d

onne p

er n

azio

nalità

Monitoraggio finale - saldo

NU

MER

O

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Bollettino Ufficiale

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– 82 –Bollettino Ufficia

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– 84 –Bollettino Ufficia

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

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TOTALE ORE 0

Firma Incaricato

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Politiche Antiviolenza in LombardiaATTIVAZIONE RETI TERRITORIALI ANTIVIOLENZA

EX L.R.11/2012, ART. 3

Accordi di collaborazione tra Regione e Comuni 2015Timesheet - INDICARE IL MESE

Cognome e nome

Codice e titolo progetto

Oggetto dell’incarico

Soggetto che affida l'incarico

Totale importo incaricoTotale ore incarico

Descrizione attività svolta

Firma del legale rappresentate

ALLEGATO 7

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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 86 – Bollettino Ufficiale

Allegato 8)

Relazione attività consulente

Politiche Antiviolenza in Lombardia

ATTIVAZIONE RETI TERRITORIALI ANTIVIOLENZA EX L.R.11/2012, ART. 3

Accordi di collaborazione tra Regione e Comuni 2015

Relazione finale attività Periodo di riferimento:

Comune capofila

Titolo e codice progetto

Associazione/soggettoche affida l’incarico

Cognome e nomedell’incaricato/a

Fattura/nota numero

Totale ore incarico

Numero di donne seguite per tipologia di prestazione

Descrivere le attività svolte in generale e

in particolare per ogni donna indicare la nazionalità, il numero di figli, condizione lavorativa, la tipologia di violenza subita, chi è il maltrattante, se è in una struttura di ospitalità, la tipologia di intervento offerto e l’obiettivo della prestazione.

Firma del legale rappresentate Firma Incaricato

………………………………… …………………

ALLEGATO 8

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 87 –

Allegato 9)

Relazione attività Case Rifugio

Politiche Antiviolenza in Lombardia

ATTIVAZIONE RETI TERRITORIALI ANTIVIOLENZA EX L.R.11/2012, ART. 3

Accordi di collaborazione tra Regione e Comuni 2015

Relazione donne ospitate : SPECIFICARE PERIODO DI RIFERIMENTO

Comune capofila

Titolo e codice progetto

Nome Struttura di Ospitalità/ Casa Rifugio

Costo giornaliero della casa rifugio

Donna senza figli

Donna con 1 figlio/a

Donna con 2 figli/e

Specificare dettagliatamente cosa comprende il costo

Pronto intervento

1° livello

2° livello

Totale donne ospitate

Descrivere per ogni donna ospitata, la nazionalità, l’età, il numero di figli/e, condizione lavorativa, da chi è stata inviata alla casa rifugio, motivo dell’invio e tipologia di violenza, chi è il maltrattante, la tipologia di ospitalità ( 1° livello, 2° livello o pronto intervento) il numero di giorni di permanenza, quali servizi ha fornito la casa alla donna e ai relativi figli/e e quali servizisono stati forniti dal centro antiviolenza ( se diverso dalla casa). Indicare data delle dimissioni e motivo.

NB: Non inserire i nomi delle donne

Firma del legale rappresentate

…………………………………

ALLEGATO 9

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D.G. Sviluppo economico

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 88 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 17 febbraio 2016 - n. 1015Bando Lombardia Concreta (d.g.r. n.  986 del 29 novembre  2013  e decreto n.  2185 del 14  marzo  2014) - 18° provvedimento di approvazione dell’esito dell’attività istruttoria

IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA PROGETTI TRASVERSALI E ATTRATTIVITÀ INTEGRATA DEL TERRITORIO

Vista la legge regionale 19 febbraio 2014 n. 11 «Impresa Lom-bardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività» ed in particolare:

− l’art. 2 che individua gli strumenti che concorrono alle fina-lità di crescita competitiva e di attrattività del contesto terri-toriale e sociale della Lombardia, con particolare riferimen-to alle agevolazioni a sostegno della liquidità delle imprese lombarde e agli interventi di facilitazione dell’accesso al credito attraverso lo sviluppo di un sistema lombardo delle garanzie e del credito e la promozione di nuovi modelli di intervento complementari agli attuali strumenti di accesso al credito per medie e grandi imprese;

− l’art. 3 che attribuisce alla Giunta regionale la competenza ad individuare azioni, categorie di destinatari e modalità attuative per il perseguimento delle finalità previste dalla legge;

Richiamata la d.c.r. 9 luglio 2013 n. 78 con la quale il Consi-glio regionale ha approvato il programma regionale di sviluppo che prevede, tra l’altro, interventi a sostegno delle imprese at-traverso incentivi per gli investimenti e la messa a disposizione di strumenti finanziari atti a favorire la domanda ed i consumi interni, l’internazionalizzazione e la promozione delle eccellenze lombarde;

Richiamata altresì la d.g.r. 29 novembre 2013 n. 986, con le quali la Giunta regionale ha approvato l’iniziativa Lombardia Concreta e ha contestualmente provveduto alla costituzione dei seguenti fondi: «Fondo per l’abbattimento interessi finaliz-zato allo sviluppo del sistema dell’accoglienza in Lombardia in vista di expo 2015» con una dotazione finanziaria complessiva di €10.000.000,00; «Fondo plafond a copertura dei rischi per le garanzie rilasciate a favore delle PMI del settore commercio e turismo per lo sviluppo del sistema dell’accoglienza in vista di expo 2015», con una dotazione finanziaria complessiva di €  2.400.000,00; demandandone la gestione dei fondi a Finlom-barda s.p.a;

Dato atto che l’allegato A, parte integrante della d.g.r. sopra richiamata, definisce i criteri per la predisposizione del bando a valere sul «Fondo per l’abbattimento interessi finalizzato allo svi-luppo del sistema dell’accoglienza in vista di expo 2015» e che l’allegato B, parte integrante della d.g.r. succitata, definisce i cri-teri per la predisposizione del bando a valere sul «Fondo plafond a copertura dei rischi per le garanzie rilasciate a favore delle PMI del settore commercio e turismo per lo sviluppo del sistema dell’accoglienza in vista di expo 2015»;

Visto il d.d.g. 14 marzo 2014 n. 2185 con cui è stato approva-to il bando attuativo della d.g.r. 29 novembre 2013 n. 986 per l’accesso al fondo per l’abbattimento interessi per investimenti nella filiera della ricettività in vista di expo 2015 e per l’accesso al fondo plafond a copertura rischi per garanzie rilasciate a favore delle MPMI del settore commercio e turismo;

Visto il d.d.g. 10 giugno 2014 n. 4969 «Lombardia Concreta – bando per l’accesso al fondo per l’abbattimento interessi per investimenti nella filiera della ricettività in vista di expo 2015. Mo-difica e integrazioni al d.d.g. 14 marzo 2014 n. 2185»;

Richiamata altresì la d.g.r. 17 aprile 2015 n. 3414 «Lombardia concreta - Estensione dei benefici all’intera filiera dell’attrattività del commercio e del turismo», con la quale la Giunta regionale ha approvato le modifiche ai criteri attuativi della linea di inter-vento generale di cui alla d.g.r. n. 986/2013 con l’estensione dei beneficiari all’intera filiera dell’attrattività del commercio e del turismo;

Vista la lettera d’incarico prot. n. O1.2013.00010339 del 19 di-cembre 2013, con la quale il direttore generale al commercio, turismo e terziario ha incaricato Finlombarda s.p.a. della gestio-ne del «Fondo per l’abbattimento interessi finalizzato allo svilup-po del sistema dell’accoglienza in Lombardia in vista di expo 2015» e l’attività di istruttoria formale per l’accreditamento dei confidi, sottoscritta per accettazione dal direttore generale di Finlombarda s.p.a;

Preso atto che il d.d.g. 14 marzo 2014 n. 2185 sopra citato ha individuato quale responsabile del procedimento il direttore del-la direzione generale commercio, turismo e terziario, rinominata direzione generale sviluppo economico in seguito alla d.g.r. del 27 ottobre 2015 n. 4235;

Ritenuto opportuno per motivi organizzativi individuare quale responsabile del procedimento – ai sensi della legge n. 241/1990 per quanto attiene alle istanze di contributo presen-tate in base al bando in esame – il dirigente dell’unità organiz-zativa progetti trasversali e attrattività integrata del territorio del-la direzione generale sviluppo economico, costituita con d.g.r. n. 4235 del 27 ottobre 2015;

Dato atto che al punto 7 dell’Allegato A del d.d.g. 14 marzo 2014 n. 2185 è stabilito che:

− l’istruttoria di ammissibilità formale delle domande viene effettuata da Finlombarda e trasmessa al responsabile del procedimento entro 30 (trenta) giorni dalla presentazione della domanda da parte dell’ istituto di credito, nel rispetto dell’ordine cronologico di ricezione e in relazione alle di-sponibilità finanziarie del fondo;

− il responsabile del procedimento provvede all’emissione del decreto di concessione dei contributi e alla sua pub-blicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, entro 30 (trenta) giorni dalla ricezione degli esiti dell’istrut-toria formale da parte di Finlombarda;

− entro i 15 giorni successivi alla pubblicazione sul BURL Fin-lombarda provvede a darne comunicazione all’ istituto di credito e al beneficiario;

Viste le comunicazioni di Finlombarda, prot. n. 563 del 18 gen-naio 2016, n. 780 del 21 gennaio 2016, n.1223 del 29 genna-io 2016, n. 1791 del 08 febbraio 2016 e n. 2349 del 16 febbra-io  2016  che indicano le domande ammesse, come riportate negli allegati A e B, nonché le rettifiche dei contributi a seguito delle variazioni dei termini di finanziamento comunicati dagli Isti-tuti di credito di cui all’allegato C; i sopra citati allegati A, B e C costituiscono parti integranti e sostanziali del presente decreto;

Valutati e fatti propri gli esiti istruttori relativi alle domande so-pra indicate in relazione a quanto previsto dal decreto sopra citato, con riferimento all’allegato A e ai punti 4, 5, 6 e 7 in cui vengono stabiliti i requisiti di ammissibilità, le modalità di presen-tazione delle domande e le modalità istruttorie e quanto modifi-cato dal decreto n. 4969 del 10 giugno 2014;

Attestato che il procedimento in esame si è concluso nei tren-ta giorni previsti dall’allegato A, paragrafo 7 del decreto citato;

Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive modifiche ed in-tegrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge re-gionale di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso;

Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Richiamati i provvedimenti organizzativi della X Legislatura ed in particolare la d.g.r. 20 marzo 2013 n. 3 «Costituzione delle di-rezioni centrali e generali, incarichi e altre disposizioni organiz-zative – X Legislatura», nonché la d.g.r. 27 ottobre 2015 n. 4235 con la quale è stata istituita l’unità organizzativa progetti trasver-sali e attrattività integrata del territorio della direzione generale sviluppo economico, affidandone l’incarico alla dirigente Anna Roberti;

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. n. 136/2010 (trac-ciabilità dei flussi finanziari)»;

DECRETA

1. di approvare il 18° provvedimento dell’esito finale dell’attivi-tà istruttoria svolta ai sensi di quanto previsto dal punto 7 dell’Al-legato A del d.d.g. 14 marzo 2014 n. 2185; 2. di dichiarare con-seguentemente l’ammissibilità al contributo delle 17 domande ammesse e presentate dai beneficiari di cui agli allegati A e B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, la cui copertura finanziaria è a valere sui fondi ex d.g.r. 29 novem-bre 2013 n. 986;

3. di rettificare il contributo già concesso a seguito della co-municazione di Finlombarda s.p.a. del 21 gennaio 2016  , che dà atto della variazione dei termini di finanziamento comunicati dagli Istituti di credito, di cui all’allegato C e pertanto di rettifica-re il decreto n. 7968 del 1 ottobre 2015 relativo al beneficiaro La Darsena di Lavelli & C. s.a.s.- ID progetto 55494104- come ripor-tato nell’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente decreto;

Page 89: BOLLETTINO UFFICIALE · «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore»

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 89 – Bollettino Ufficiale

4. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollet-tino Ufficiale di Regione Lombardia e sul sito www.sviluppoeco-nomico.regione.lombardia.it;

5. di attestare la pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n.  33/2013 avvenuta ad approvazione della d.g.r. 29 novem-bre 2013 n.  986 e già integrata con l’approvazione del d.d.g. 14 marzo 2014 n.  2185 e ulteriormente integrata dal presente provvedimento.

Il Dirigente Anna Roberti

——— • ———

Page 90: BOLLETTINO UFFICIALE · «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore»

Bollettino Ufficiale

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Bollettino Ufficiale

– 91 –

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D.G. Infrastrutture e mobilità

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 92 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 18 febbraio 2016 - n. 1082Comuni di Montello, Albano Sant’Alessandro e San Paolo d’Argon  (BG) - Espropriazione per pubblica utilità di beni immobili per la realizzazione dell’interporto di Bergamo Montello da parte della società Sibem s.p.a. - Autorizzazione allo svincolo dell’indennità depositata da Sibem s.p.a. presso la ragioneria territoriale dello stato di Bergamo

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA NAVIGAZIONE E INTERMODALITÀ Premesso che:

− la Giunta regionale nella seduta del 17 ottobre 2003 ha approvato la d.g.r. n. VII/14644 avente ad oggetto: «Pro-getto definitivo dell’interporto di Bergamo Montello. Deter-minazioni conclusive della Conferenza di Servizi indetta con d.g.r. VII/13324 del 13 giugno 2003 (ob. PRS 8.5.1)»;

− la citata deliberazione ha comportato l’apposizione del vincolo di destinazione urbanistica ad interporto del-le aree interessate e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, con contestuale vincolo preordinato all’espro-prio degli immobili/aree interessati dalla realizzazione dell’infrastruttura;

− i decreti della Direzione Generale Casa e Opere Pubbli-che nn. 5371 e 5373 del 12 aprile 2005 hanno disposto l’occupazione anticipata e determinato in via provvisoria l’indennità di espropriazione;

− successivamente in coerenza con le norme regolanti la materia degli espropri, la Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche con decreti nn. 9070 e 9071 del 2 ago-sto 2006 ha ordinato a Sibem S.p.A., soggetto realizzatore dell’interporto di Bergamo Montello, il deposito delle in-dennità provvisorie di esproprio presso la Direzione Pro-

vinciale del Tesoro – Servizio della cassa Depositi e Pre-stiti di Bergamo (ora Ragioneria Territoriale dello Stato di Bergamo);

− i successivi Decreti della Direzione Generale Casa e Ope-re Pubbliche nn. 13412 e 13414 del 12 novembre 2007, preso atto delle risultanze dei frazionamenti dei mappa-li originari e dell’avvenuto deposito da parte di Sibem s.p.a. presso la Direzione Provinciale del Tesoro – Servizio della cassa Depositi e Prestiti di Bergamo (ora Ragioneria Territoriale dello Stato di Bergamo) delle indennità provvi-sorie di esproprio, hanno disposto il trasferimento coatto degli immobili ivi individuati, oggetto di espropriazione anticipata;

Richiamata la d.g.r. X/2523 del 17 ottobre 2014 avente ad og-getto «Interporto di Bergamo Montello. Presa d’atto della dichia-razione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di inservi-bilità delle aree, conferma della dichiarazione di inservibilità e accertamento della decadenza della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. Rimozione dell’opera dal PTR» con cui, a segui-to della messa in liquidazione di Sibem s.p.a. e dell’avvenuta dichiarazione di inservibilità delle aree ai fini della realizzazione dell’interporto, Regione Lombardia ha accertato la decadenza della dichiarazione di pubblica utilità dell’opera inerente l’inter-porto di Bergamo Montello;

Vista l’istanza di Sibem s.p.a. in liquidazione, pervenuta con nota n.47/15 del 15 ottobre 2015, prot. S1.2015.0044401 del 16 ottobre 2015 e successivamente perfezionata in data 14 gen-naio 2016, intesa ad ottenere da parte di Regione Lombardia l’emissione del provvedimento autorizzativo allo svincolo delle indennità di espropriazione depositate in relazione ai Decre-ti regionali nn. 9070 e 9071 del 2 agosto 2006 presso la Ragio-neria Territoriale dello Stato di Bergamo a favore delle seguenti proprietà:

Numero deposito Importo depositato (Euro)

A favore di: Nazionale Provinciale

1108596 91420 12.320,00 Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e dell’Isola

1108593 91420 1.838.052,20 Montello S.p.A. 894646 91469 32.035,80 Montello S.p.A. 1108597 91421 27.204,90 Montello S.p.A. 1108598 91421 217.267,50 Iago S.r.l. 1108594 91420 47.080,00 Iago S.r.l. 1108595 91420 93.720,00 Lufrem S.r.l. 1108601 91421 324,50 Beati Giacomo 1108602 91421 3.009,00 Famiglia Rondi 1108599 91421 324,50 Melocchi Pierino 1108600 91421 29,50 Famiglia Zanelli

per un totale complessivo delle somme depositate pari 2.271.367,90 €.

Considerato altresì che tra Sibem s.p.a. e soggetti espropriati sono stati sottoscritti i seguenti accordi transattivi – acquisiti agli atti in copia conforma all’originale prot. S1.2016.0006049 del 15 febbraio 2016, previa richiesta di integrazione trasmessa in data 9 febbraio 2016 - attraverso i quali si è pervenuti alla deter-minazione consensuale delle somme dovute da Sibem s.p.a. in relazione ai beni oggetto di esproprio:

• Scrittura Privata tra Montello s.p.a., Iago s.r.l., Lufrem s.r.l., Blufin s.r.l., Professional Auditing s.p.a., Roberto Sancinelli e Sibem s.p.a. in liquidazione, Stilo Immobiliare Finanziaria s.r.l., Antonio Percassi, sottoscritta in data 24 marzo 2015;

• Atto di accordo transattivo tra Sibem s.p.a. in liquidazione e Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, sottoscritto in data 2 luglio 2015;

• Atto di accordo transattivo tra Sibem s.p.a. in liquidazione e eredi di Beati Giacomo, sottoscritto in data 18 settembre 2015;

Verificato che tali accordi transattivi riguardano anche le aree in riferimento alle quali sono state depositate da Sibem s.p.a. le indennità provvisorie di esproprio presso la Direzione Provinciale del Tesoro – Servizio della cassa Depositi e Prestiti di Bergamo

(ora Ragioneria Territoriale dello Stato di Bergamo), come di se-guito specificato:

• Scrittura Privata tra Montello s.p.a., Iago s.r.l., Lufrem s.r.l., Blufin s.r.l., Professional Auditing s.p.a., Roberto Sancinelli e Sibem s.p.a. in liquidazione, Stilo Immobiliare Finanzia-ria s.r.l., Antonio Percassi, per quanto riguarda le aree espropriate di cui ai decreti nn. 5371 e 5373 del 12 apri-le 2005 e successivi in esito ai quali sono state deposi-tate 2.255.360,40€ di cui: 1.897.292,90€ (Montello s.p.a.), 264.347,50€ (Iago s.r.l.) e 93.720,00€ (Lufrem s.r.l.);

• Atto di accordo transattivo tra Sibem S.p.A. in liquidazione e Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, per quanto riguarda le aree espropriate di cui al decreto regionale n.  5371 del 12 aprile 2005 in esito al quale è stata depositata una somma di 12.320,00€;

• Atto di accordo transattivo tra Sibem s.p.a. in liquidazio-ne e eredi di Beati Giacomo, per quanto riguarda le aree espropriate di cui al Decreto regionale n. 5373 del 12 apri-le 2005 in esito al quale è stata depositata una somma di 324,5€ ;

corrispondenti ad un totale complessivo di 2.268.004,90€, im-porto riferito alle aree per le quali sono state depositate le inden-nità provvisorie e sono stati raggiunti accordi transattivi;

Page 93: BOLLETTINO UFFICIALE · «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore»

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 93 –

Dato atto che con gli accordi transattivi di cui sopra, SIBEM spa in liquidazione e i proprietari delle aree espropriate, in re-lazione ai beni oggetto di esproprio, hanno consensualmente pattuito l’indennità definitiva da corrispondere, a fronte del cui pagamento i proprietari espropriati dichiarano di ritenersi pie-namente soddisfatti per ogni propria ragione di credito e di non aver più nulla a pretendere;

Considerato altresì che gli stessi espropriati hanno conferito a Sibem s.p.a. mandato all’incasso delle somme depositate a titolo di indennità provvisoria presso la Direzione Provinciale del

Tesoro – Servizio della cassa Depositi e Prestiti di Bergamo (ora Ragioneria Territoriale dello Stato di Bergamo), come risulta dal-la documentazione allegata all’istanza di Sibem s.p.a. a Regio-ne Lombardia datata 15 ottobre 2015;

Vista la documentazione bancaria acquisita (prot. S1.2016.0006049 del 15 febbraio  2016) attestante gli avvenuti pagamenti prodotta da Sibem a corredo dell’istanza di cui so-pra ;

Considerato pertanto che, con riferimento alle posizioni di se-guito elencate:

Numero deposito Importo depositato (Euro)

A favore di: Nazionale Provinciale

1108596 91420 12.320,00 Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e dell’Isola

1108593 91420 1.838.052,20 Montello S.p.A. 894646 91469 32.035,80 Montello S.p.A. 1108597 91421 27.204,90 Montello S.p.A. 1108598 91421 217.267,50 Iago S.r.l. 1108594 91420 47.080,00 Iago S.r.l. 1108595 91420 93.720,00 Lufrem S.r.l. 1108601 91421 324,50 Beati Giacomo

i depositi di cui trattasi, oggetto dell’istanza di provvedimen-to di svincolo presentata da Sibem s.p.a. a Regione Lombardia, non hanno più motivo di sussistere;

Considerato altresì che l’istanza di svincolo delle somme de-positate presso la Ragioneria Territoriale dello Stato di Bergamo con riferimento alle seguenti posizioni:

Numero deposito Importo depositato (Euro)

A favore di: Nazionale Provinciale

1108602 91421 3.009,00 Famiglia Rondi 1108599 91421 324,50 Melocchi Pierino 1108600 91421 29,50 Famiglia Zanelli

non possa allo stato degli atti essere accolta, non essendo SIBEM S.p.A. legittimata a riscuotere le somme depositate a favo-re degli espropriati (Famiglia Rondi, Melocchi Pierino e Famiglia Zanelli);

Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m. i.;

Vista la legge regionale del 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche ed integrazioni nonché il regolamento di contabilità;

Visti:

• le legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

• i Provvedimenti Organizzativi della X Legislatura e in par-ticolare il «II Provvedimento Organizzativo», approvato con

d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013, con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta Regionale con i relativi incarichi dirigenziali;

• il decreto del Segretario Generale del 25 luglio  2013, n. 7110 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni della Giunta Regionale – X Legislatura».

DECRETA1. che la Ragioneria Territoriale dello Stato di Bergamo è auto-

rizzata a svincolare a favore di:Sibem s.p.a. in liquidazione CF e Partita IVA 02094140163, con sede legale in Bergamo via Angelo Maj n. 14/D

la somma complessiva di € 2.268.004,90, quale risultante dai seguenti depositi:

Numero deposito Importo depositato (Euro)

A favore di: Nazionale Provinciale

1108596 91420 12.320,00 Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e dell’Isola

1108593 91420 1.838.052,20 Montello S.p.A. 894646 91469 32.035,80 Montello S.p.A. 1108597 91421 27.204,90 Montello S.p.A. 1108598 91421 217.267,50 Iago S.r.l. 1108594 91420 47.080,00 Iago S.r.l. 1108595 91420 93.720,00 Lufrem S.r.l. 1108601 91421 324,50 Beati Giacomo

Page 94: BOLLETTINO UFFICIALE · «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore»

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 94 – Bollettino Ufficiale

nonché gli eventuali interessi maturati.2. di pubblicare il presente decreto, ai sensi dell’art. 23 del d.

lgs. 33/2013, sul sito di Regione Lombardia nella sezione «Ammi-nistrazione trasparente»;

3. di dare atto che il presente atto sarà efficace dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

II dirigente struttura navigazione e intermodalità Silvia Maria Volpato

Page 95: BOLLETTINO UFFICIALE · «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore»

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 95 –

D.d.s. 22 febbraio 2016 - n. 1152Programma operativo regionale FESR 2007 - 2013 della Regione Lombardia, Asse 2 «Energia» - Linea di intervento 2.1.1.2 «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore» – Intervento n. 108, ID 25871356, proposto dal comune di Arcisate - Decadenza dei benefici economici assegnati con il decreto dirigenziale 25 novembre 2011, n. 11227

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA RETI ENERGETICHEVisti:

− il programma operativo regionale FESR 2007 - 2013, appro-vato con decisione C(2007) del 1 agosto 2007 e, in parti-colare, quanto previsto in merito all’Asse 2 Energia, Linea d’intervento 2.1.1.2;

− il decreto 2670 del 25 marzo 2011, a firma del direttore ge-nerale della d.g. reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile, avente oggetto: «Nomina del nuovo responsa-bile dell’ Asse 2 Energia del POR FESR 2007 - 2013»;

Richiamati: − il decreto del dirigente della struttura reti tecnologiche del-la d.g. ambiente, energia e reti n. 8413 dell’ 8 settembre 2010, di approvazione del bando «Incentivi per la realizza-zione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore», pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 16 settembre 2010, 2° Supplemento Straordina-rio al n. 37;

− il decreto del dirigente della struttura reti tecnologiche del-la d. g. ambiente, energia e reti n. 11227 del 25 novembre 2011, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom-bardia n.49 del 7 dicembre 2011 – Serie ordinaria, di ap-provazione della graduatoria degli interventi del su citato bando e delle relative linee guida di rendicontazione;

− il decreto del dirigente della struttura reti tecnologiche della d. g. ambiente, energia e reti n. 4302 del 17 maggio 2012, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom-bardia n. 22 del 28 maggio 2012 – Serie ordinaria, di ul-teriori determinazioni in ordine alla graduatoria approvata con il decreto dirigenziale n. 11227 del 25 novembre 2011. incremento della dotazione finanziaria;

− il decreto del dirigente di struttura reti energetiche della d.g ambiente, energia e sviluppo sostenibile n. 12390 del 18 dicembre 2013, con il quale è stata disposta una dilazio-ne del termine per la conclusione delle attività realizzative e di rendicontazione finale della spesa, in capo agli inter-venti sussidiati, al 31 dicembre 2014;

Considerato che, tra gli interventi sussidiati in forza del citato decreto n. 11227/2011 vi è il progetto n. 108, ID 25871356, «Re-alizzazione minialloggi per anziani in via Riazzo», presentato dal Comune di Arcisate, incluso al n. 31 della graduatoria e asse-gnatario di un contributo pari a euro 128.415,40;

Vista la nota T1.2014.0054466 del 10 novembre 2014, con la quale è stato confermato al Comune di Arcisate il termine di cui al richiamato decreto 12390 del 18 dicembre 2013 per la con-clusione delle attività connesse con l’attuazione degli interventi sussidiati con il decreto n. 11227 del 25 novembre 2011 afferenti la linea di intervento 2.1.1.2;

Considerato che relativamente all’intervento in argomen-to non risultano essere state attivate le procedure previste dal citato decreto 11227/2011 e dalle connesse linee guida, né è pervenuta alcuna comunicazione relativa alla ultimazione delle attività di realizzazione dell’intervento entro i termini e secondo le modalità prescritte;

Valutata altresì la impossibilità di rendicontare validamente alle competenti strutturedella commissione europea la realizza-zione dell’intervento in argomento;

Rammentati i contenuti del punto n. 19 del bando approva-to con il decreto n. 8413/2010, dove si dispone la decadenza dal contributo del beneficiario qualora non vengano rispettate tutte le indicazioni, i vincoli e le scadenze contenuti nello stesso bando;

Considerato altresì che, relativamente all’intervento di cui so-pra, non sono state attivate le procedure sottese all’affidamento ed avvio dei lavori e che, conseguentemente, non è stata trasfe-rita al beneficiario alcuna quota del finanziamento assegnato;

Vista la nota n. T1.2015.0062946 del 14 dicembre 2015, con la quale si è data comunicazione dell’avvio della procedura per la revoca delle risorse assegnate con il decreto n. 11227/2011;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», non-ché i provvedimenti organizzativi della X legislatura quali la d.g.r. n. 87/29 aprile 2013 ed il decreto del segretario generale n. 7110/25 luglio 2013 nell’ambito dei quali rientrano le compe-tenze assegnate alla struttura reti energetiche;

DECRETA1. Di dichiarare, per le ragioni espresse nelle premesse del

presente provvedimento, la decadenza del diritto al beneficio economico pari a euro 128.415,40 assegnato con il decreto n. 11227/2011, dell’intervento n. 108, ID 25871356, proposto dal Comune di Arcisate , per il quale non è stato liquidato alcun importo.

2. Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, nonché sul sito www.fesr.regione.lombar-dia.it del programma operativo regionale FESR 2007 - 2013 della Regione Lombardia.

3. Di comunicare il presente atto al Comune di Arcisate ed all’autorità di gestione POR FESR 2007-2013 per gli adempimenti di competenza.

Il DirigenteAndrea Zaccone

D.d.s. 22 febbraio 2016 - n. 1153Programma operativo regionale FESR 2007 - 2013 della Regione Lombardia, Asse 2 «Energia» - Linea di intervento 2.1.1.2 «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore» – Intervento n. 21, id 25493065, proposto dalla Unione dei Comuni del Soresinese - Decadenza dei benefici economici assegnati con il decreto dirigenziale 25 novembre 2011, n. 11227.

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA RETI ENERGETICHEVisti:

− il programma operativo regionale FESR 2007 - 2013, appro-vato con decisione C(2007) del 1 agosto 2007 e, in parti-colare, quanto previsto in merito all’Asse 2 Energia, linea d’intervento 2.1.1.2;

− il decreto 2670 del 25 marzo 2011, a firma del direttore ge-nerale della d.g. reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile, avente oggetto: «Nomina del nuovo responsa-bile dell’ Asse 2 Energia del POR FESR 2007 - 2013»;

Richiamati: − il decreto del dirigente della struttura reti tecnologiche del-la d.g. ambiente, energia e reti n. 8413 dell’ 8 settembre 2010, di approvazione del bando «Incentivi per la realizza-zione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore», pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 16 settembre 2010, 2° supplemento straordina-rio al n. 37;

− il decreto del dirigente della struttura reti tecnologiche del-la d. g. ambiente, energia e reti n. 11227 del 25 novembre 2011, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom-bardia n. 49 del 7 dicembre 2011 – Serie ordinaria, di ap-provazione della graduatoria degli interventi del su citato bando e delle relative linee guida di rendicontazione;

− il decreto del dirigente della struttura reti tecnologiche della d. g. ambiente, energia e reti n. 4302 del 17 maggio 2012, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom-bardia n. 22 del 28 maggio 2012 – Serie ordinaria, di ul-teriori determinazioni in ordine alla graduatoria approvata con il decreto dirigenziale n. 11227 del 25 novembre 2011. Incremento della dotazione finanziaria;

− il decreto del dirigente di struttura reti energetiche della d.g ambiente, energia e sviluppo sostenibile n. 12390 del 18 dicembre 2013, con il quale è stata disposta una dilazio-ne del termine per la conclusione delle attività realizzative e di rendicontazione finale della spesa, in capo agli inter-venti sussidiati, al 31 dicembre 2014;

Considerato che, tra gli interventi sussidiati in forza del ci-tato decreto n. 11227/2011 vi è il progetto n. 21, ID 25493065, presentato dall’Unione dei Comuni del Soresinese, incluso al n. 54 della graduatoria e assegnatario di un contributo pari a euro  27.099,14;

Page 96: BOLLETTINO UFFICIALE · «Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici, attraverso pompe di calore»

Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 24 febbraio 2016

– 96 – Bollettino Ufficiale

Valutato che l’iniziativa ID 25493065 aveva ad oggetto la in-stallazione di un impianto di climatizzazione invernale, con tec-nologia a pompa di calore, collocato al servizio dell’immobile ubicato in via Zucchi Falcina nel comune di Soresina, che rap-presentava la sede di attività della Unione istante;

Valutato altresì che tale immobile è di proprietà del comune di Soresina, che all’epoca della presentazione della istanza di partecipazione al bando di cui al decreto 8413/2010 era mem-bro dell’unione e che lo stesso immobile era stato oggetto di un contratto che ne regolava l’utilizzo tra il comune di Soresina e l’Unione dei Comuni del Soresinese;

Verificato che l’Unione dei Comuni del Soresinese, con delibe-razione n. 8 del 19 aprile 2011, ha cessato di esistere secondo l’originaria configurazione, in favore di un nuovo organismo de-nominato Unione Lombarda Soresinese, con un nuovo statuto (adottato con deliberazione n. 9 del 19 aprile 2011) e un diverso ambito territoriale di riferimento relativo ai comuni componenti;

Rilevato, in particolare, che la sede legale della Unione Lom-barda Soresinese è ubicata presso il municipio di Azzanello e la sede operativa è collocata presso il comune di Casalmorano e che, del nuovo soggetto, non fa più parte il comune di Soresina;

Considerato inoltre che l’edificio al cui servizio era stato realiz-zato l’impianto oggetto dell’iniziativa ID 25493065 in argomen-to, è di proprietà e nella completa disponibilità del comune di Soresina che non è parte, né ha alcun rapporto con l’Unione Lombarda Soresinese;

Considerato altresì che nessuna richiesta di variazione del-la titolarità a favore del comune di Soresina è nel frattempo pervenuta;

Valutati i contenuti del punto n. 7 del citato bando di cui al decreto n. 8413 dell’8 settembre 2010, che individua, fra gli ele-menti indispensabili per l’ammissibilità dei progetti, la «finalizza-zione dell’azione al soddisfacimento del fabbisogno energetico per la climatizzazione del patrimonio edilizio degli enti locali, de-stinato allo svolgimento delle proprie finalità istituzionali»;

Valutato altresì il punto n. 18.6 del medesimo bando di cui sopra, che obbliga i soggetti beneficiari a «mantenere la desti-nazione d’uso dei beni mobili e immobili per cinque anni, a de-correre dalla data di collaudo delle opere»;

Considerato che nel caso di specie le disposizioni richiamate del bando di cui al decreto n. 8413/2010 non sono rispettate, non essendo l’immobile oggetto della istanza funzionale ad al-cuna attività dell’Unione Lombarda Soresinese e non potendo questa vantare alcun diritto reale sul medesimo immobile;

Richiamati i contenuti del punto n.  19 del bando approva-to con il decreto n. 8413/2010, dove si dispone la decadenza dal contributo del beneficiario qualora non vengano rispettate tutte le indicazioni, i vincoli e le scadenze contenuti nello stesso bando;

Ritenuto pertanto necessario disporre la decadenza dal con-tributo di euro 27.099,14 del progetto n. 21, ID 25493065 propo-sto dalla dall’Unione dei Comuni del Soresinese incluso al n. 54 della graduatoria di cui al decreto n. 11227 del 25 novembre 2011;

Vista la nota n. T1.2015.0062945 del 14 dicembre 2015, con la quale si è data comunicazione dell’avvio della procedura per la revoca delle risorse assegnate con il decreto n. 11227/2011;

Considerato altresì che, relativamente all’intervento di cui so-pra, non sono state perfezionate le procedure sottese alla ride-terminazione e conferma del finanziamento, e che, conseguen-temente, non è stata trasferita al beneficiario alcuna quota del finanziamento assegnato;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», non-ché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura quali la d.g.r. n. 87/29 aprile 2013 ed il decreto del segretario generale n. 7110/25 luglio 2013 nell’ambito dei quali rientrano le compe-tenze assegnate alla struttura reti energetiche;

DECRETA1. Di dichiarare, per le ragioni espresse nelle premesse del

presente provvedimento, la decadenza del diritto al beneficio economico pari a euro 27.099,14 assegnato con il decreto n. 11227/2011, dell’intervento n. 21, ID 25493065, proposto dall’U-nione dei Comuni del Soresinese, per il quale non è stato liqui-dato alcun importo.

2. Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, nonché sul sito www.fesr.regione.lombar-

dia.it del programma operativo regionale FESR 2007 - 2013 della Regione Lombardia.

3. Di comunicare il presente atto all’Unione Lombarda Soresi-nese, ente di riferimento, secondo quanto evidenziato nelle pre-messe, ed all’autorità di gestione POR FESR 2007 - 2013 per gli adempimenti di competenza.

Il dirigenteAndrea Zaccone