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C.A.A.:Comunicazione Aumentativa Alternativa
Relatori:Brunella Stefanelli
Barbara Porcella
Montecatini Terme
FORMAZIONE NAZIONALE PROGETTO NTeD
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GLICla rete italiana dei centri
ausili tecnologici per disabili
GLICla rete italiana dei centri
ausili tecnologici per disabili
BrunellaStefanelli
Educatrice Professionale Formatrice Esperta di Ausili, Accessibilità e Nuove Tecnologie
CAT Centro Ausili TecnologiciCAT Centro Ausili Tecnologici1°-2° livello orientato ai casi- ausili tecnologici
Polo Multifunzionale Disabilità Corte Roncati
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GLICla rete italiana dei centri
ausili tecnologici per disabili
Barbara
PorcellaConsulente informatico
CO
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A’ PIERGIORG
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UFFICIO H
Comunità Piergiorgio ONLUS Udine
p.zza Libia 1
www.piergiorgio.org
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"La gente pensa che chi non può parlare non può neppure pensare".
Ruth Sienkewicz–Mercer"I Raise My Eyes to Say Yes" (1989)
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Le persone che non riescono a parlare rischiano: di essere ritenute incapaci di comprendere e provare emozioni; di venire spesso interpretate e non capite; di venire anticipate nelle risposte; di non essere considerate nei loro tentativi di comunicare.
Un grave deficit comunicativo quindi ha conseguenze anche sul piano relazionale,
linguistico, cognitivo e sociale.
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"Spesso la gente fa un parallelo fra la capacità di parlare e la nostra intelligenza.
La C.A.A. rende più difficile ignorarci e permette a ciascuno di noi di far sentire la
propria voce"
Ruth Sienkewicz–Mercer nel suo libro
"I Raise My Eyes to Say Yes" (1989)
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Comunicazione Aumentativa Alternativa
Anni ’70 Nord Europa, Nord America e nei paesi anglosassoni si sviluppano ricerche volte a facilitare la comunicazione a persone con grave disabilità motoria ed impossibilitate a parlare.
1983 In America nasce l’ International Society Augmentativeand Alternative Communication (I.S.A.A.C.)
1996 In Italia, a Milano, viene fondata la prima Scuola di Formazione in C.A.A. presso il Centro Benedetta d’Intino
2002 Chapter Italiano dell’ I.S.A.C.C.
2002 Redatte le Linee Guida per la riabilitazione del bambino affetto da PCI da parte della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione (S.I.M.F.E.R.) e della Società Italiana di
Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’ Adolescenza (S.I.N.P.I.A.) sottolineano contenuti propri della C.A.A.
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Definizione:Comunicazione Aumentativa Alternativa:
“Tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura”. (www.isaacitaly.it) “Progetto” costruito sulla persona costituito da un insieme di conoscenze, strategie e tecnicheche facilitano la comunicazione con persone che presentano carenza o assenza del linguaggio.
La C.A.A. sistema multimodale:
INTEGRA MIGLIORA
ACCRESCE STIMOLA
SOSTITUISCE FORNISCE
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Perché non comunico?
Cause congenite: PCI, sindromi genetiche…
Cause acquisite: Ictus, trauma cranico…
Cause neurologiche evolutive: SLA, SM, Morbo diParkinson,…
Cause temporanee: tracheostomia,…
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Gli interventi di CAA
Prevedono più figure professionali
• Aspetti medici
• Abilità presenti
• Ambienti di vita
• Barriere
• Sistema di comunicazione già esistente
• Non sono riabilitativi ma consistono in un approccio da applicare sempre in interventi ad ampio raggio.
• Obiettivo è quello di studiare e fornire soluzioni che facilitino da subito l’interazione tra bambino ed ambiente.
• Sono percorsi che partono dai bisogni comunicativi che non possono prescindere dall’evoluzione della persona nel tempo, dagli aspetti emotivi cognitivi e sociali.
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• Sistema multimodale che per essere efficace deve sfruttare anche:
• Modalità comunicative già esistenti (verbali e non,…)
• Modalità naturali (sguardo, gesti…)
• Modalità aumentative speciali (simboli, ausili…)
• Prevedono disponibilità, abilità e addestramento anche del “partner comunicativo”.
• Porre attenzione al proprio linguaggio
• Sollecitare l’attenzione
• Creare opportunità di interazione
• Stimolare l’iniziativa
• Rispettare i tempi ed i ritmi
• Strutturare l’ambiente idoneo
• Aiutarlo ad esprimere preferenze
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I SISTEMI GRAFICI
Si classificano:
•Richiesta cognitiva che necessitano per essere interpretati.
•Iconicità si valuta la relazione tra simbolo e significato (Trasparenti, traslucenti opachi).
•Strutturazione interna: BLISS sono un sistema; PCS sono un set.
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PCS: PICTURE COMMUNICATION SYMBOLS
4800 simboli sia dettagliati sia stilizzati
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PIC: PICTURE IDEOGRAM SYMBOLS
400 simboli bianchi su sfondo nero
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PICSYMS: PICTURE SYMBOLS
Sistema di 800 simboli
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CORE: CORE PYCTURE VOCABOLARY
160 simboli in italiano
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BLISS
Sistema di 3000 simboli nati come linguaggio universale
.11 caratteri lineari
24 simboli internazionali
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6 simboli arbitrali
contrario cosa chimica
azione fisica
valutazione umana
creazione
tempo
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8 simboli grafici
mente emozione
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Comunicatori simbolici
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Vocas
Big Mack I Talk 2 Go Talk
Go Talk 20 +
Alcuni esempi
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Super Talker
Tech Scan
Chat Box 40Chat Box
Alcuni esempi 24
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FALCK
ULTIMATE 8
Alcuni esempi
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Comunicatori Alfabetici
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Light Writer
Alcuni esempi
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NeoSpock 21
Allora
Alcuni esempi 28
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Comunicatori Dinamici
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Mercury
Helpitablet
PocketAlcuni esempi 30
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I SOFTWARE DI COMUNICAZIONE
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Clicker 4Comunica
BoardMakerThe Grid
Alcuni esempi 32
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GLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE
A BASSA TECNOLOGIA
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EtranComboard
Alcuni esempi 34
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Le tabelle di carta
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Per la creazione della tabella si deve considerare:
Vocabolario: pensato per diversi contesti,…
Sistema grafico:
Aspetti fisici: mobilità,…
Sensoriali: vista,…
Intellettivi: simboli scelti insieme,….
Formato della tabella: grandezza, materiale,…
per poter essere
STRUMENTO DINAMICO E DUTTILE
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ALTRE MODALITA’ COMUNICATIVE:
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LIS: LINGUA ITALIANA DEI SEGNI
Francia seconda metà del 700 38
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DATTILOLOGIA
Padre Assarotti nella prima metà dell’800 inventa l’antico alfabeto manuale
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METODO MALOSSI
Inizi del ‘900. Si toccano le lettere in nero, si pizzicano le lettere in azzurro.
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STAMPATELLO SULLA MANO
Facile metodo da utilizzare con chi è diventato sordo cieco dopoaver appreso la lettoscrittura
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TADOMA
Inventato da Sophie Alcorn educatrice americana.
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BRAILLE
1829 Francia, inventato da Luis Braille
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CARTA DEI DIRITTI ALLA COMUNICAZIONE
Ogni persona indipendentemente dal grado di disabilità,
ha il diritto fondamentale di influenzare,
mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita.
Oltre a questo diritto di base, devono essere garantiti i seguenti diritti specifici:
Il diritto di chiedere oggetti, azioni persone e di esprimere preferenze e sentimenti.
Il diritto di scegliere tra alternative diverse.
Il diritto di rifiutare oggetti, situazioni, azioni non desiderate e di non accettare tutte le scelte proposte.
Il diritto di chiedere e ottenere attenzione e di avere scambi con altre persone .
Il diritto di richiedere informazioni riguardo oggetti, persone, situazioni o fatti che interessano.
Il diritto di attivare tutti gli interventi che rendano loro possibile comunicare messaggi in qualsiasi modo e nella maniera più efficace indipendentemente dal grado di disabilità.
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Il diritto di avere riconosciuto comunque il proprio atto comunicativo e di ottenere una risposta anche nel caso in cui non sia possibile soddisfare la richiesta.
Il diritto di avere accesso in qualsiasi momento ad ogni necessario ausilio di comunicazione aumentativa - alternativa, che faciliti e migliori la comunicazione e il diritto di averlo sempre aggiornato e in buone condizioni di funzionamento.
Il diritto a partecipare come partner comunicativo, con gli stessi diritti di ogni altra persona, ai contesti, interazioni e opportunità della vita di ogni giorno.
Il diritto di essere informato riguardo a persone, cose e fatti relativi al proprio ambiente di vita.
Il diritto di ricevere informazioni per poter partecipare ai discorsi che avvengono nell'ambiente di vita, nel rispetto della dignità della persona disabile.
Il diritto di ricevere messaggi in modo comprensibile e appropriato dal punto di vista culturale e linguistico.
National Committee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities, 1992
Trad. Dal Servizio di CAA del Centro Benedetta d‘Intino di Milano
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“ … gli ingenui non sapevano che l’impresa era impossibile, dunque la fecero … “
BERTRAND RUSSEL
Fine