calabria - corte dei conti- primo semestre 2013

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1 Deliberazione n.66/2013 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA composta dai Magistrati: Cons. Giuseppe GINESTRA Presidente f.f., Relatore Cons. Natale LONGO Componente, Relatore Ref. Massimo AGLIOCCHI Componente Ref. Cosmo SCIANCALEPORE Componente nell’Adunanza pubblica del giorno 10 ottobre 2013 VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTO l'art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20; VISTO l'art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131, recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; VISTO il D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni nella Legge n. 213/2012, in particolare l’art. 1, comma 3, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174 che ha stabilito che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi delle Regioni con le modalità e secondo le procedure di cui all'articolo 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell'osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilità dell'indebitamento e dell'assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti;

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Le partecipate della Regione Calabria nel primo semestre 2013

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  • 1

    Deliberazione n.66/2013

    REPUBBLICA ITALIANA

    LA CORTE DEI CONTI

    SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA

    composta dai Magistrati:

    Cons. Giuseppe GINESTRA Presidente f.f., Relatore

    Cons. Natale LONGO Componente, Relatore

    Ref. Massimo AGLIOCCHI Componente

    Ref. Cosmo SCIANCALEPORE Componente

    nellAdunanza pubblica del giorno 10 ottobre 2013

    VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio

    Decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni;

    VISTO l'art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20;

    VISTO l'art. 7, comma 7, della legge 5 giugno 2003, n. 131, recante

    disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge

    costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;

    VISTO il D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni nella Legge n.

    213/2012, in particolare lart. 1, comma 3, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174 che ha

    stabilito che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci

    preventivi e i rendiconti consuntivi delle Regioni con le modalit e secondo le

    procedure di cui all'articolo 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005,

    n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilit

    interno, dell'osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall'articolo

    119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilit dell'indebitamento e

    dell'assenza di irregolarit suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli

    equilibri economico-finanziari degli enti;

  • 2

    Con deliberazione della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti n.

    6/SEZAUT/2013/INPR - Adunanza del 22 febbraio 2013 sono state approvate le

    linee-guida ed i criteri per la redazione della relazione per il bilancio di previsione

    2013.

    Il Presidente della Regione Calabria ha inoltrato a questa Corte la propria

    relazione (prot. n. 0005187586 dell11/02/2013, prot. in arrivo n. 0000629 del

    12/02/2013) sul bilancio di previsione ex art. 1, comma 3, del d.l. n. 174/2012;

    Successivamente il Magistrato istruttore, con nota n. 981-04/06/2013, ha

    instaurato regolare contraddittorio con lEnte, chiedendo ulteriori elementi ad

    integrazione del questionario pervenuto;

    Le controdeduzioni prodotte dal Presidente della Regione sono pervenute con

    nota prot. n. 211881 del 25/6/2013 (acquisita al prot. n. 2253 del 26/6/2013);

    VISTA la bozza di relazione sul bilancio di previsione della Regione Calabria per

    lesercizio finanziario 2013 trasmessa regolarmente alla Regione con nota prot. n.

    2687 del 3 settembre 2013 a cui la Regione ha controdedotto in data 18 settembre

    2013 (nota acquisita al prot. n. 2785 del 18 settembre 2013).

    VISTA l'ordinanza n. 34 del 4 ottobre 2013 con la quale il Presidente f.f. della

    Sezione Regionale di Controllo per la Calabria ha convocato il Collegio per l'Adunanza

    odierna, al fine di deliberare in ordine alla relazione conclusiva;

    UDITO il relatore, Consigliere Natale LONGO;

    UDITO lAssessore regionale al Bilancio e Programmazione dr. Giacomo Mancini.

    DELIBERA

    di approvare lallegata Relazione sul bilancio di previsione della Regione Calabria per lesercizio finanziario 2013;

    di accertare, ai sensi dellart.1, comma 7, del d.l. 10/10/2012, n. 174 e s.m.i, le specifiche irregolarit/criticit siccome meglio individuate in motivazione e da

    intendersi parte integrante del presente dispositivo;

    che, conseguentemente, la Regione Calabria dovr, entro il termine di 60 giorni prescritto dalla legge, procedere alladozione dei provvedimenti idonei a rimuovere

    le irregolarit e a ripristinare gli equilibri di bilancio.

    ORDINA

    che, a cura della Segreteria, copia della presente Deliberazione e dell'allegata

    relazione siano trasmesse:

  • 3

    al Presidente della Regione Calabria e al Presidente del Consiglio regionale, ai fini delladozione, per quanto di rispettiva competenza, dei provvedimenti idonei a

    rimuovere le rilevate irregolarit e a ripristinare gli equilibri di bilancio (art.1,

    comma 7, del d.l. n. 174/2012 e s.m.i);

    alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell'economia e delle finanze per le determinazioni di competenza (art. 1, comma 8, d.l. n. 174/2012 e s.m.i).

    Cos deciso in Catanzaro, nella Camera di consiglio del 10 ottobre 2013.

    Il magistrato relatore Il Presidente f.f.,relatore

    F.to Cons. Natale LONGO F.to Dott. Giuseppe Ginestra

    Depositato in Segreteria il 10 ottobre 2013

    Il Direttore della Segreteria

    F.to Dr. Elena Russo

  • 1

    REPUBBLICA ITALIANA

    LA CORTE DEI CONTI

    SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA

    RELAZIONE

    BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE CALABRIA PER LESERCIZIO FINANZIARIO 2013

    (art. 1, comma 3, della legge 7 dicembre 2012, n. 213)

    Approvata nelladunanza del 10 ottobre 2013

    Magistrato relatore, Dott. Natale LONGO

  • 2

    __________________________________________________________

    Magistrato relatore : Dr. Natale LONGO

    Funzionario Rag. Michele PAPANDREA

  • 3

    Premessa

    Con il D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni nella Legge n. 213/2012, il legislatore

    nazionale ha inteso rafforzare i controlli della Corte dei conti sul complesso sistema della

    finanza pubblica allargata.

    In tal senso dispone proprio il primo comma dellart. 1, che ridefinisce il ruolo della Corte

    dei conti quale istituzione fondamentale ai fini del coordinamento della finanza pubblica, in

    particolare tra i livelli di governo statale e regionale, nonch per garantire il rispetto dei vincoli

    finanziari derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, richiamando alluopo gli

    articoli 28, 81, 97, 100 e 119 della Costituzione.

    In particolare lart. 1, comma 3, d.l. 10 ottobre 2012, n. 174 ha stabilito che le Sezioni

    regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti

    consuntivi delle Regioni con le modalit e secondo le procedure di cui all'articolo 1, commi 166

    e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi

    annuali posti dal patto di stabilit interno, dell'osservanza del vincolo previsto in materia di

    indebitamento dall'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilit

    dell'indebitamento e dell'assenza di irregolarit suscettibili di pregiudicare, anche in

    prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti.

    Con deliberazione della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti n.

    6/SEZAUT/2013/INPR - Adunanza del 22 febbraio 2013 sono state approvate le linee-guida

    ed i criteri per la redazione della relazione per il bilancio di previsione 2013.

    Il presidente della Regione Calabria ha inoltrato a questa Corte la propria relazione (prot.

    n. 0005187586 dell11/02/2013, prot. in arrivo n. 0000629 del 12/02/2013) sul bilancio di

    previsione ex art. 1, comma 3, del d.l. n. 174/2012.

    Dal canto suo, il Dirigente Generale del dipartimento bilancio ha curato la compilazione e

    trasmesso a questa Corte la relazione-questionario relativa al bilancio di previsione 2013 della

    regione Calabria (acquisita con prot. n. 1531 del 24/04/2013), in luogo del Collegio dei revisori

    che, in quel momento. non era ancora stato istituito.

    Infatti, cos come gi rilevato da questa Corte dei conti nella relazione di parifica al

    rendiconto 2012 (pag. 39 e segg.), la Regione Calabria ha provveduto in ritardo, con legge

    regionale del 29 marzo 2013, n. 14, a disciplinare il Collegio dei revisori dei conti della Giunta

    regionale della Regione Calabria, i cui membri non risultano tuttora effettivamente nominati.

    Successivamente il Magistrato istruttore, con nota n. 981-04/06/2013, ha instaurato

    regolare contraddittorio con lEnte, chiedendo ulteriori elementi ad integrazione del

    questionario pervenuto.

    Le controdeduzioni prodotte dal Presidente della Regione sono pervenute con nota prot.

    n. 211881 del 25/6/2013 (acquisita al prot. n. 2253 del 26/6/2013).

  • 4

    Successivamente, questa Sezione del Controllo ha approvato una Bozza di relazione sul

    bilancio di previsione della Regione Calabria per lesercizio finanziario 2013, regolarmente

    trasmessa alla Regione con nota prot. n. 2687 del 3 settembre 2013, rispetto alla quale la

    Regione ha controdedotto in data 18 settembre 2013 (nota acquisita al prot. n. 2785 del 18

    settembre 2013).

    Al termine dellattivit istruttoria, sono state accertate irregolarit e criticit, di seguito

    esposte, ritenute pregiudizievoli o comunque sintomatiche di inefficienze della gestione

    finanziaria dellEnte, per le quali i chiarimenti forniti non hanno consentito di superare le

    osservazioni formulate dal Magistrato istruttore.

  • 5

    SEZIONE II - REGOLARITA DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE

    2.1 Spesa per il personale

    Lente ha riferito che nelle previsioni di bilancio la spesa per il personale rispetta i limiti di cui

    allart. 9, comma 1, d .l. n. 78/2010, nonch che alla data odierna non sono state effettuate

    assunzioni per l'anno 2013 e che Il risparmio di spesa conseguito a fronte delle cessazioni

    2012 stato pari a 4.343.263,84.

    A fronte della richiesta istruttoria finalizzata ad acquisire dimostrazione amministrativa

    (pensionamenti etc..) e contabile dei detti risparmi di spesa (poste di bilancio del rendiconto

    2012 e del preventivo 2013), lente ha riferito di aver quantificato detto risparmio secondo le

    indicazioni riportate dalla nota prot. n. 11786 del 22.02.2011 del Dipartimento della Funzione

    Pubblica, che per testualmente riguarda esclusivamente la programmazione delle assunzioni.

    Ad ogni modo e nel merito, occorre rilevare che detto risparmio di spesa, come evidenziato

    dalla stessa amministrazione, ha natura teorica, in quanto calcolato sempre per lintero

    esercizio finanziario (rectius, su 13 mensilit anche nei casi di cessazione dal servizio

    infrannuale). Pertanto, non possibile ricostruire una corrispondenza tra il risparmio per

    turnover come sopra determinato ( 4.343.263,84) e le poste di bilancio (id est, rendiconto

    2012 e bilancio di previsione 2013).

    Inoltre, i suddetti risparmi di spesa non tengono conto della spesa del personale relativa agli

    enti partecipati dalla Regione.

    Peraltro, quanto alla complessiva spesa per il personale, emerso che gli importi delle

    previsioni 2013 superano gli impegni definitivi 2012, come risulta dalla seguente tabella

    Dirigenti Personale non dirigenziale TOTALE

    Impegni definitivi 2012 19.003 86.775 105.778

    Previsioni assestate 2013

    20.781 85.273 106.054

    Tuttavia, quanto al disposto dellart. 1, comma 557, della L. n. 296/2006 (che, secondo la

    tabella inviata dallamministrazione, risulta rispettato fino al 2012), la Regione ha

    puntualizzato che lindicazione riportata per il 2012 relativa agli impegni definitivi, mentre

    quella del 2013 si riferisce a previsioni di Bilancio e, quindi, ulteriormente modificabili entro la

    fine dellesercizio finanziario 2013.

    2.5 Andamento delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale:

    Dai dati forniti dalla regione, emerge un trend complessivo di riduzione dal 2010 alle previsioni

    2013. In particolare si evince che la spesa (dati di competenza) passata da 12.800 migliaia

    di euro del 2010 a 12.400 migliaia di euro del 2011, a 9.800 migliaia di euro del 2012, mentre

    le previsioni relative al 2013 si attestano a 9.300 migliaia di euro del 2013.

  • 6

    anni 2010 2011 2012 2013 Comparto 14.459 13.959 14.068 12.722 Dirigenza 8.724 8.659 8.659 8.659 totali 23.183 22.618 22.727 21.381

    dati forniti dalla Regione

    Tuttavia, lamministrazione ha precisato che per gli anni 2012 e 2013 ancora non sono stati

    sottoscritti i relativi contratti collettivi, cosicch i relativi dati sono solo di previsione.

    Peraltro, relativamente al personale non dirigenziale, si registrato nel 2012 un lieve

    incremento rispetto al 2011.

    2.6 Incidenza tra spesa di personale e spesa corrente con riferimento agli

    stanziamenti iniziali 2013 (art.1, comma 557 della legge 296/2006. art. 76, comma 7, del

    D.L.n.112/2008).

    La Regione ha comunicato, ma senza specificare lallocazione in bilancio, che la previsione

    2013 relativa alla spesa per il personale ammonta ad euro 106,2 milioni di euro, mentre la

    spesa corrente complessiva prevista in bilancio, al netto della spesa sanitaria, pari a 914,6

    milioni di euro. Il rapporto di incidenza a previsione quindi pari a 11,6 per cento, in lieve

    incremento rispetto al 2012 (11%).

    Nel dato fornito relativo al 2013 non risulta tuttavia inserita la spesa per il personale degli enti

    partecipati, contrariamente a quanto previsto dallart. 76, comma 7, del D.L.n.112/2008, a

    norma del quale occorre computare anche le spese sostenute anche dalle societ a

    partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di

    servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di

    interesse generale aventi carattere non industriale, n commerciale, ovvero che svolgono

    attivit nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di

    natura pubblicistica.

    2.9 Spesa per incarichi di consulenza e studio (rispetto del limite massimo previsto

    dallart. 6, d.l. n. 78/2010), anche nel settore informatico (art. 1, co. 146, l. n.

    228/2012).

    A fronte della richiesta istruttoria finalizzata ad acquisire le direttive adottate dalla regione,

    anche nei riguardi delle aziende sanitarie, ai fini del rispetto, nellesercizio 2013, dei limiti

    previsto dalla legge, lamministrazione ha trasmesso n. 2 circolari del Dipartimento di

    Presidenza della regione (n. 39552 del 5 febbraio 2013 e n. 125454 del 12 aprile 2013),

    contenenti disposizioni utili allo scopo (sono anche previsti blocchi informatici e

    amministrativi, sugli impegni di spesa, tesi al rispetto delle succitate direttive). Analoga

    iniziativa, tuttavia, non stata comprovata nei riguardi delle aziende sanitarie.

    Si richiama la necessit di verificare, gi in corso desercizio, leffettivo rispetto delle normativa

    in questione, anche da parte delle aziende sanitarie.

  • 7

    2.12 Termini di pagamento per i beni e servizi, ai sensi del novellato d. lgs. n.

    192/2012, che recepisce la direttiva 2011/7/UE in materia di lotta contro i ritardi di

    pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese e Pubbliche Amministrazioni.

    Lamministrazione Regionale non si trova nelle condizioni di poter ottemperare

    sistematicamente alle recenti disposizioni sui termini di pagamento per i beni e servizi, come

    peraltro testimoniato, tra laltro, dallesistenza di numerose procedure esecutive e

    dallaccumulo di residui passivi, anche particolarmente vetusti.

    Peraltro, con delibera n. 223/2012, la giunta regionale, pur richiamando lart.9, comma 2, del

    D.L.78/2010, ha dato indirizzo allamministrazione regionale, al fine di conseguire il rispetto del

    patto di stabilit, affinch sia data sostanzialmente priorit ai pagamenti di spese non

    computate ai fini del patto, prevedendo nel contempo che Il Dirigente del Settore Ragioneria

    generale, qualora accerti la compatibilit della spesa disposta dai singoli atti di spesa con

    l'andamento complessivo delle spese regionali, ne d esecuzione; qualora, invece, la verifica

    sugli atti di spesa dia esito negativo, la Ragioneria generale restituisce gli atti di spesa al

    Dipartimento emittente.

    In materia, pare appena il caso di richiamare levoluzione della giurisprudenza costituzionale in

    materia di norme sospensive delle azioni esecutive nei confronti di aziende sanitarie locali e

    ospedaliere delle Regioni sottoposte a Piano di rientro dai disavanzi sanitari, da ultimo

    rinnovata fino al 31 dicembre 2013, dall' art. 1, comma 51 della l. 13 dicembre 2010, n. 220,

    come modificato, da ultimo, dallart. 6-bis, comma 2, lettere a) e b), del d.l. 13 settembre

    2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189. In

    particolare, da ultimo la Consulta (sentenza n. 186 del 3 luglio 2013) ha dichiarato

    lillegittimit costituzionale di queste disposizioni per violazione dellart. 111 della Costituzione,

    avendo ritenuto che lesigenza di assicurare la continuit della erogazione delle funzioni

    essenziali connesse al Servizio sanitario fosse gi da tempo sufficientemente garantita dalla

    previsione di cui allart. 1, comma 5, del d.l. 18 gennaio 1993, n. 9 (Disposizioni urgenti in

    materia sanitaria e socio assistenziale), convertito, con modificazioni, dalla legge 18 marzo

    1993, n. 67, in base alla quale assicurata (ma nel rispetto di puntuali vincoli e modalit di

    azione amministrativa) la impignorabilit dei fondi a destinazione vincolata essenziali ai fini

    della erogazione dei servizi sanitari.

    SEZIONE III - DATI CONTABILI

    3.1 Equilibri di competenza. Disavanzo di parte corrente. Disavanzo di competenza

    Secondo i dati riassunti nella tabella seguente, il bilancio di previsione contempla un disavanzo

    di parte corrente, in termini di competenza, pari a euro 1.429.819,51, nonch di parte

    capitale, in termini di competenza, pari a euro 3.701.133,56.

    La sussistenza di un disavanzo di competenza corrente evidenzia che lEnte prevede di

    impiegare, per lordinario funzionamento, risorse maggiori di quelle ordinariamente incassate e

    che dunque sar costretto, per finanziarle, a ricorrere ad entrate in conto capitale ovvero

    straordinarie (nella specie, avanzo di amministrazione presunto), vale a dire a risorse che, per

  • 8

    loro natura, in base ai principi di sana gestione, dovrebbero essere, previo effettivo

    accertamento, preferenzialmente destinate al finanziamento della spesa per investimenti.

    Conseguentemente ai saldi indicati, lente prevede dunque un disavanzo di competenza

    complessivo di euro 5.140.703,39, che ha ritenuto di poter coprire facendo ricorso allavanzo

    di amministrazione presunto.

    La previsione di un disavanzo della gestione di competenza costituisce un fattore di rischio ai

    fini della costruzione di una situazione di bilancio in equilibrio nei futuri esercizi. Infatti, un

    disavanzo di gestione, pur in costanza di saldo positivo di amministrazione (in disparte la

    problematica della sua attendibilit), evidenzia in sostanza che lEnte prevede di impiegare

    risorse accumulate nei precedenti esercizi e che, pertanto, qualora mantenga anche in futuro il

    medesimo livello di spesa, consumer verosimilmente del tutto le risorse pregresse e

    conseguentemente produrr disavanzi non solo di gestione, ma anche di amministrazione.

    In sede istruttoria, lEnte ha riferito, in proposito, che il saldo negativo tra entrate e spese

    correnti determinato dalliscrizione delle economie di spesa e dalle economie derivanti dal

    riaccertamento/eliminazione di residui propri o in perenzione (rilevate contabilmente alla data

    di stesura del bilancio) relative ad assegnazioni statali e comunitarie con vincolo di

    destinazione. Tali somme (in prevalenza economie di stanziamento, stanziate e non impegnate

    nel corso dellesercizio finanziario 2012) devono essere rese immediatamente disponibili in

    considerazione della necessit di garantire la spesa nel settore sanitario, nonch,

    principalmente, lattuazione dei programmi comunitari e nazionali e non incorrere nella

    riduzione (es. regola comunitaria delln+2) dei relativi fondi con grave danno allerario

    regionale.

  • 9

    (valori in migliaia di euro)

    Gestione di competenza previsione

    Rendiconto n-2

    Rendiconto n-1 2012

    PRECONSUNTIVO

    Bilancio di previsione 2013 corretto in sede di

    contraddittorio

    ENTRATE Titoli I, II e III (A) 4.551.833,18 4.344.427,94 4.254.267,32

    di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome(B) 145,38 6,08 -

    Altre Entrate corr. per Sanit registrate nelle cont. spec. (C) 1.000.000,00 1.000.000,00 1.778.927,53

    Altre Entrate correnti registrate nelle contabilit speciali (D) 73.038,08 1.251.776,71 45.355,00

    Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) 5.624.871,26 6.596.204,65 6.078.549,86

    Alienazioni, trasferimenti di capitale, crediti: Titolo IV (F) 831.471,83 797.778,69 867.302,32

    di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) - - -

    di cui: Riscossione crediti (H) - - -

    Accensione di prestiti: Titolo V (I) 1.010.924,21 539.369,80 279.650,90

    di cui: Anticipazioni di cassa (J) 250.000,00 250.000,00 200.000,00

    Totale conto capitale: (F+I)=(K) 1.842.396,04 1.337.148,49 1.146.953,22

    Contabilit speciali al netto di (C+D): Titolo VI (L) 775.000,00 775.000,00 500.000,00

    Totale Entrate (E+K+L)=(M) 8.242.267,30 8.708.353,14 7.725.503,07

    Spese di parte corrente: Titolo I (N) 6.218.650,34 6.172.831,65 5.600.655,66

    di cui: spesa corrente sanitaria (N1) 4.826.115,97 4.837.835,75 4.657.852,59

    di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome(O) 10.070,82 - -

    Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilit speciali (P) 1.000.000,00 1.000.000,00 1.778.927,53

    Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilit speciali (Q) 73.038,08 1.251.776,71 45.355,00

    Rimborso di prestiti: Titolo III (R) 332.949,06 332.998,13 283.431,17

    di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 250.000,00 250.000,00 200.000,00

    Totale Spese correnti (N+P+Q+R)=(T) 7.624.637,48 8.757.606,48 7.708.369,36

    Spese in conto capitale: Titolo II (U) 3.975.773,25 4.104.138,50 4.657.837,10

    di cui: concessioni di crediti (V) 13.280,32 16.750,32 -

    di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) - 30,53 -

    Spese per contabilit speciali al netto di (P+Q): Titolo IV (X) 775.000,00 775.000,00 500.000,00

    Totale delle Spese (T+U+X)=Y 12.375.410,73 13.636.744,98 12.866.206,46

    Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) - 1.749.766,22 - 1.911.401,83 - 1.429.819,51

    Saldo netto c/capitale (K-H-J)(U-V) - 2.370.096,89 - 3.000.239,68 - 3.710.883,88

    Saldo netto cont. Spec. (LX) - - -

    Saldo entrate-spese (M-Y) - 4.133.143,44 - 4.928.391,84 - 5.140.703,39

    Avanzo di amministrazione presunto 4.133.143,44 4.928.391,84 5.140.703,39

  • 10

    3.5 Copertura del disavanzo di gestione mediante avanzo di amministrazione solo

    presunto

    Sempre ad avviso della Regione, il saldo negativo sarebbe, per le ragioni gi esposte,

    correttamente coperto mediante lavanzo di amministrazione presunto generato dai suddetti

    fondi con vincolo di destinazione non impegnati nellanno precedente e/o derivanti dal

    riaccertamento di residui propri o perenti, riprodotti nei pertinenti capitoli della spesa. In

    proposito, lamministrazione ha richiamato il disposto dellart. 9, comma 4, e dellart. 52,

    comma 7, lett. a), della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8, secondo cui nel bilancio di

    previsione iscritto il saldo finanziario presunto alla chiusura dellesercizio precedente a quello

    cui il bilancio si riferisce.

    In particolare, secondo lart. 5 della legge di bilancio 2013, lavanzo di amministrazione

    presunto, stimato in euro 5.140.703.392,35, utilizzato per come di seguito specificato:

    A. euro 1.476.173.253,38 per la reiscrizione in bilancio delle economie di spesa

    dellesercizio 2012 finanziate con fondi assegnati con vincolo di destinazione cos come

    indicato nella parte A, prima colonna, dellallegato 1 al bilancio;

    B. euro 380.762.392,21 per la copertura dei residui perenti cos come indicato nella parte

    B, prima colonna, dellallegato 1 al bilancio;

    C. euro 380.707.221,31 per la copertura di spese finanziate con la quota di disponibilit

    residua, cos come indicato nella parte C, prima colonna, dellallegato 1 al bilancio;

    D. euro 2.903.060.525,45 per la copertura del fondo pluriennale vincolato di cui ai

    capitoli 83010301, 83010302, 83010304, 83010305, 3010306, 83010307,

    83010308, 83010309, 83010310 dello stato di previsione della spesa del bilancio

    2013.

    Tuttavia, in proposito, non pu che richiamarsi la ormai consolidata giurisprudenza della

    Consulta, che in un recente arresto ha dichiarato costituzionalmente illegittimi i commi 5, 6, 7,

    8 e 9 dellart. 1 della legge regionale della Regione Campania n. 5 del 2011, per violazione

    dellart. 81 quarto comma Cost., proprio in quanto disponevano che la copertura

    finanziaria di alcune voci di spesa del bilancio di previsione 2011 fosse realizzata attraverso

    lutilizzazione dellavanzo di amministrazione dellesercizio precedente soltanto presunto,

    poich ancora in pendenza di accertamento per effetto della mancata approvazione del

    rendiconto.

    In particolare, la Corte costituzionale ha evidenziato che il risultato di amministrazione non

    ancora accertato attraverso lapprovazione del rendiconto dellanno precedente si sostanzia in

    una mera stima provvisoria priva di valore giuridico (giuridicamente inesistente) ai fini delle

    corrispondenti autorizzazioni di spesa; pertanto, nessuna spesa pu essere accesa in

    poste di bilancio correlate ad un avanzo presunto.

  • 11

    Al contrario, puntualizza la Corte, la fisiologia contabile nel senso delliscrivibilit

    dellavanzo solo in corso di gestione, perch il termine per lapprovazione del bilancio di

    previsione antecedente a quello di chiusura dellesercizio precedente.

    In buona sostanza, coerentemente con lapproccio prudenziale tipico della pratica contabile, i

    principi costituzionali interdicono lutilizzazione dellavanzo presunto per costruire gli equilibri

    del bilancio, in quanto entit economica di incerta realizzazione e, per ci stesso, produttiva di

    rischi per la sana gestione finanziaria dellente pubblico.

    Per giunta, la Consulta non ha mancato di evidenziare che la situazione di pregiudizio per gli

    equilibri di bilancio viene aggravata dalla natura corrente e/o obbligatoria (come nella specie,

    stante il disavanzo di parte corrente) delle spese coperte con lavanzo di amministrazione

    presunto.

    Nella medesima sentenza n. 70/2012 e soprattutto nella successiva pronunzia n. 192/2012, la

    Consulta ha altres puntualizzato che Lunica eccezione a questo principio riguarda la

    utilizzazione di fondi vincolati rimasti inutilizzati al termine degli esercizi precedenti, quando

    permangano le finalit perseguite attraverso il loro originario stanziamento. In tale evenienza

    (verosimilmente nella specie ricorrente per parte dellavanzo vincolato in questione), i vincoli

    di destinazione delle risorse confluenti a fine esercizio nel risultato di amministrazione

    permangono anche se questultimo non capiente a sufficienza o negativo: in questi casi

    lente deve ottemperare a tali vincoli attraverso il reperimento delle risorse necessarie per

    finanziarie gli obiettivi, cui sono dirette le entrate vincolate rifluite nel risultato

    di amministrazione negativo o incapiente. Tuttavia, la deroga al principio generale pu essere

    adottata soltanto in relazione alla permanenza delle finalit originarie e non con riguardo ai

    nuovi obiettivi enunciati in sede di reiscrizione delle somme nellesercizio di

    competenza. Infatti, leccezione al principio di correlazione al risultato positivo di

    amministrazione giustificata dalla clausola generale in materia contabile che garantisce

    lesatto impiego delle risorse stanziate per specifiche finalit di legge (sent. n. 70/2012).

    Daltra parte, la Corte costituzionale ha puntualizzato che, ai fini della legittima applicazione

    del richiamato regime eccezionale (utilizzazione dellavanzo di amministrazione presunto

    vincolato), necessario che la legge di approvazione del bilancio di previsione e le note a

    corredo dello stesso devono individuare con esattezza le ragioni normative dei fondi vincolati,

    nel rispetto dei principi di chiarezza e di verificabilit dellinformazione. Dunque, non

    sufficiente invocare genericamente lutilizzo di un avanzo vincolato o di fondi POR e FAS:

    lAmministrazione che lo invoca deve invece rendere ragione del vincolo normativo esistente e

    della sua effettiva osservanza, indicandone chiaramente le fonti normative e producendo nella

    legge approvativa del bilancio e nei suoi allegati tutte le informazioni atte a consentire

    unefficace verifica della ricorrenza, nel caso specifico, del vincolo di destinazione e del suo

    effettivo rispetto, come emergente da un adeguato livello di dettaglio circa limpiego dei fondi.

    Infine, la Corte ha specificato che Al di fuori di questa fattispecie, il principio di tutela degli

    equilibri di bilancio contenuto nellart. 81, quarto comma, Cost., impedisce di estrapolare dalle

    risultanze degli esercizi precedenti singole partite ai fini della loro applicazione al bilancio

  • 12

    successivo. Si tratta di una regola posta a presidio della sana gestione finanziaria, dal

    momento che la sottrazione di componenti attive dallaggregato complessivo (il quale

    determina il risultato di amministrazione), effettuata senza la previa verifica di sussistenza

    dellavanzo, pu aggravare gli eventuali saldi negativi del conto consuntivo. Essa viene infatti a

    ridurre il saldo economico (risultante dallaggregato complessivo costituito dai residui attivi, dai

    residui passivi e dal fondo di cassa) in misura pari alla risorsa sottratta per la reiscrizione

    nellesercizio successivo. Trattasi, come tale, di una pratica, sostanzialmente elusiva della

    salvaguardia degli equilibri complessivi di bilancio (sent. n. 192/2012).

    3.1 bis Equilibri di cassa Lente prevede un saldo attivo sia della gestione corrente che di quella complessiva.

    GESTIONE DI CASSA - (valori in migliaia di euro)

    Gestione di cassa (risc./pag. tot.: residui + competenza)

    Rendiconto n-2

    Rendiconto n-1

    (PRECONSUNTIVO 2012)

    Bilancio di previsione n

    Riscossioni di parte corrente: Titoli I, II e III (A) 4.151.139,83 4.320.127,24 6.854.433,72

    di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome (B) 343,20 124,08 978,28

    Altre Entrate corr. per Sanit registrate nelle cont. spec. (C) 549.085,34 542.046,35 1.778.927,53

    Altre Entrate correnti registrate nelle contabilit speciali (D) 42.096,98 262.559,83 164.414,91

    Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) 4.742.322,15 5.124.733,42 8.797.776,16

    Riscoss. da alienazioni, trasferimenti di capitale, riscossioni di crediti: Titolo IV (F) 500.537,95 335.243,37 4.399.715,38

    di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) 0,00 0,00 211,88

    di cui: Riscossione crediti (H) 0,00 0,00 0,00 Riscoss. da accensione di prestiti: Titolo V (I) 181.957,53 10.751,31 868.126,40 di cui: Anticipazioni di cassa (J) 0,00 0,00 200.000,00 Totale Riscoss. in conto capitale: (F+I)=(K) 682.495,48 345.994,68 5.267.841,78

    Riscoss. da contabilit speciali al netto di (C+D):Titolo VI (L) 180.000,00 100.000,00 579.093,50

    Totale delle riscossioni (E+K+L)=(M) 5.604.817,63 5.570.728,10 14.644.711,44 Pagamenti di parte corrente: Titolo I (N) 3.943.224,97 4.360.080,77 6.032.598,06

    di cui: pagamenti per spesa corrente sanitaria (N1) 3.138.769,00 3.595.620,47 4.125.275,20

    di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome (O) 6.062,00 0,00 0,00

    Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilit speciali (P) 457.664,38 226.683,59 2.185.711,25

    Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilit speciali (Q) 60.033,92 283.852,13 50.766,27

    Pagamenti per rimborso di prestiti: Titolo III (R) 60.811,56 68.172,46 324.727,85

    di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 0,00 0,00 200.000,00

    Totale Pagamenti correnti (N+P+Q+R)=(T) 4.521.734,83 4.938.788,95 8.593.803,43 Pagamenti in conto capitale: Titolo II (U) 676.402,75 680.042,97 1.762.179,20 di cui: concessioni di crediti (V) 6.115,80 1.541,19 11.200,30

    di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) 0,00 30,53 0,00

    Pagamenti per contabilit speciali al netto di (P+Q):Titolo IV (X) 3.351,69 139.924,69 500.000,00

    Totale dei pagamenti (T+U+X)=Y 5.201.489,27 5.758.756,61 10.855.982,63

    Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) 220.587,32 185.944,47 403.972,73

    Saldo netto c/capitale (K-H-J)(U-V) 12.208,53 -332.507,10 3.316.862,88 Saldo netto cont. Spec. (LX) 176.648,31 -39.924,69 79.093,50 Saldo riscossioni-pagamenti (M-Y) 403.328,36 -188.028,51 3.788.728,81

    fonte: dati forniti nel questionario integrati nelle controdeduzioni

  • 13

    La tabella evidenzia tuttavia che le previsioni 2013 (pur essendo coerenti con le previsioni

    totali di cassa degli anni precedenti, come rappresentato dalla regione in sede di

    contraddittorio) non sono in linea con lammontare di pagamenti/riscossioni totali degli anni

    precedenti. Infatti, come agevolmente si evince dalla tabella precedente, la regione prevede di

    riscuotere oltre 14 miliari di entrate totali a fronte di poco pi di 5 miliardi di entrate totali dei

    due anni precedenti (dati da rendiconto). Allo stesso modo, si prevedono pagamenti totali per

    oltre 10 miliardi a fronte di oltre 5 miliardi di riscossioni totali dei due anni precedenti.

    In particolare, si evidenzia che lente prevede un notevole incremento delle entrate correnti

    rispetto a quelle risultanti dai rendiconti degli esercizi precedenti (non rispetto alle previsioni

    degli anni precedenti, rispetto alle quali risulta invece un lieve decremento).

    A fronte della richiesta istruttoria di motivare e documentare detta evidenza, lente ha riferito

    che le previsioni di cassa delle entrate della parte effettiva del bilancio, possono essere

    influenzate dallandamento degli accertamenti degli esercizi precedenti.

    Correlativamente, lente prevede un notevole incremento dei pagamenti correnti, anche con

    riferimento alla spesa sanitaria.

    A fronte della richiesta istruttoria di motivare e documentare detta evidenza, lente ha riferito

    lopportunit di effettuare il confronto con le previsioni relative agli esercizi precedenti e ha

    richiamato i principi (segnatamente quello di competenza finanziaria) del decreto legislativo 23

    giugno 2011, n. 118, applicabili a decorrere dal 2014, in ossequio ai quali gli scostamenti tra

    previsioni e accertamenti/riscossioni tenderanno a ridursi notevolmente.

    Lente prevede altres un considerevole incremento, rispetto al rendiconto 2012, delle entrate e

    delle spese in conto capitale, la cui concreta realizzazione appare condizionata alleffettivo

    trasferimento e impiego di risorse relative alla gestione di interventi comunitari.

    Ad ogni modo, si sollecita lamministrazione a monitorare diligentemente la gestione di cassa,

    anche considerato che lesercizio 2012 si chiuso con un saldo di cassa di esercizio negativo (-

    euro 299.877.053,59), nonch con un saldo negativo della gestione di cassa complessiva (-

    euro 188.028.525,88).

    3.3 Analisi delle contabilit speciali/partite di giro

    Dalla elencazione delle contabilit speciali/altre partite di giro emerge limpropria

    contabilizzazione di poste che non presentano i caratteri tipici dei servizi conto terzi/partite di

    giro (ad esempio: pagamenti di emolumenti al personale).

    In proposito, occorre che lamministrazione verifichi attentamente la corretta allocazione delle

    poste, tenuto conto che limpropria imputazione tra le partite di giro rischia di alterare i saldi

    contabili nonch il computo relativo al patto di stabilit (e in genere ai vincoli di bilancio).

    Si richiama, in proposito, quanto gi deliberato in sede di parifica sul rendiconto 2012 nonch

    quanto previsto dallart. 7 del D.lgs. n. 118/2011, dallart. 1 del decreto Ministro dellEconomia

    e delle Finanze n. 0017114 del 5 marzo 2007, e dal Decreto del Presidente del Consiglio

    dei Ministri 28 dicembre 2011.

  • 14

    3.4 Risultato di amministrazione

    Richiamate le considerazioni svolte in merito allimpiego a copertura dellavanzo solo presunto,

    si ribadiscono in via generale le osservazioni gi avanzate da questa Corte, fin dallanalisi del

    rendiconto 2009, in tema di attendibilit del saldo di amministrazione, sia con riferimento alla

    necessit di riaccertamento rigoroso dei residui attivi che con riferimento alla tematica della

    copertura dei residui perenti.

    Inoltre, in sede istruttoria si richiesta, senza esito, specifica quantificazione dei disimpegni

    effettuati in ossequio alla delibera di giunta n. 223/2012, punto n.3, secondo cui il

    dipartimento bilancio e patrimonio pu procedere al disimpegno delle risorse vincolate per le

    quali non sar effettuato il pagamento entro il corrente esercizio, dandone comunicazione ai

    dipartimenti competenti.

    In tema, si richiama quanto gi deliberato in sede di parifica sul rendiconto 2012, ovvero che il

    disimpegno di cui alla citata delibera della Giunta regionale, oltre a non trovare alcun

    riscontro nella normativa e nei principi contabili, determina lulteriore confluenza di risorse

    (fittizie) nellavanzo di amministrazione.

    Quanto allapplicazione della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47, Titolo II, in ordine al

    graduale adeguamento del sistema contabile regionale ai principi del decreto legislativo 23

    giugno 2011, n. 118 (circolare n. 3358 del 4 gennaio 2012), occorre assicurare la neutralit,

    ad ogni fine, delliscrizione a fondi pluriennali.

    Si rileva altres che il saldo di cassa finale 2012 non coincide con il saldo di cassa iniziale

    2013.

    In sede istruttoria lAmministrazione ha chiarito che la fase di predisposizione del bilancio 2013

    stata avviata ad inizio novembre 2012. Gi in quella fase stata effettuata una previsione

    dei residui attivi e passivi, dellavanzo di amministrazione presunto e dellavanzo di cassa,

    aggiornati da ultimo alla data del 15 dicembre, prima della definitiva approvazione da parte del

    Consiglio regionale. Risulta evidente che la gestione di cassa dellultimo periodo dellanno ha

    modificato i valori del saldo finale di cassa rispetto alla previsione 2013. Con lassestamento di

    bilancio, il valore del saldo di cassa viene riallineato.

    Si raccomanda allente, per il futuro, di allineare i dati gi in sede di approvazione del bilancio

    di previsione.

    3.12 Fondo svalutazione crediti.

    In proposito, deve rilevarsi che la contabilit dellente evidenzia un notevole ammontare di

    residui attivi al 31.12.2012 (6.817.196.058,26), superiore (127,32%) al valore-soglia

    costituito dallimporto degli accertamenti di competenza.

    Per giunta, lanalisi della loro vetust fa emergere una considerevole massa di residui attivi di

    origine remota (ovvero formatisi precedentemente al 2008) e quindi verosimilmente di dubbia

    esigibilit, pari a euro 1.950.254.604,16, escluse le partite di giro, scarsamente movimentati

    nellesercizio.

  • 15

    A fronte di detto dato, lamministrazione non ha prudenzialmente costituito un fondo

    svalutazione crediti (obbligatorio solo dal 2014).

    Tuttavia, lamministrazione ha fatto presente di aver accantonato nellArea di intervento 8,

    Programma 8.2, UPB 8.2.01.04 (fondi di riserva diversi) dellimporto di 292 milioni di euro

    (importo che salirebbe a 450 milioni con lassestamento di bilancio), somme tolte dalla

    disponibilit della spesa per far fronte ad eventuali problemi inerenti alla possibile inesigibilit

    dei residui attivi allocati ai capitoli che finanziano il POR 2000-2006, la legge 64/86, la legge n.

    185/92 e la legge 194/98.

    3.14 Copertura dei residui perenti

    E risultato in sede istruttoria che l'importo complessivo presunto degli impegni di spesa

    regolarmente assunti negli esercizi precedenti, in perenzione amministrativa alla chiusura

    dell'esercizio 2012, pari ad euro 543.946.274,58, di cui euro 254.520.313,30 di parte

    corrente ed euro 289.425.961,28 di parte capitale. L'importo complessivo iscritto nelle

    apposite UPB dello stato di previsione della spesa 8.3.01.01 (parte corrente) e 8.3.01.02

    (parte in conto capitale), relativo ai residui in perenzione amministrativa che si prevede

    possano essere reclamati dai creditori nel corso dell'esercizio finanziario 2013, determinato in

    euro 380.762.392,21, corrispondente al 70 per cento del totale dei residui perenti presunti, di

    cui euro 178.164.219,31 (capitolo 7003101) di parte corrente ed euro 202.598.172,90 di parte

    capitale (capitolo 7003201).

    La Regione ha riferito che i residui perenti sono coperti per il 70 per cento del loro ammontare

    presunto. Tale percentuale era del 60 per cento nel 2012 e del 49 per cento nel 2011. Si

    richiamano in merito le considerazioni gi svolte in materia di applicazione dellavanzo

    presunto a copertura di squilibri di competenza.

    Pur prendendo atto del positivo incremento della percentuale di copertura, si richiamano, a fini

    di sensibilizzazione dellamministrazione, le argomentazioni riferite dalla Consulta nella

    sentenza n.70/2012 , ove si evidenziato che la perenzione, fino alla decorrenza dei termini

    per la prescrizione, non produce per alcun effetto sul diritto del creditore, la cui posizione

    assolutamente intangibile da parte dei procedimenti contabili. Per questo motivo

    lamministrazione debitrice deve essere sempre pronta a pagare secondo i fisiologici andamenti

    dellobbligazione passiva: le somme eliminate, ma correlate a rapporti obbligatori non

    quiescenti, devono quindi essere reiscritte nellesercizio successivo a quello in cui

    maturata la perenzione per onorare i debiti alle relative scadenze.

    Peraltro, la Consulta non ha mancato di sottolineare come lindefettibile principio di

    conservazione delle risorse necessarie per onorare il debito della pubblica amministrazione si

    di recente accentuato attraverso una pi rigorosa disciplina dei tempi di adempimento da parte

    di questultima (decreto legislativo n. 192/2012, attuativo della direttiva 2000/35/CE, e

    direttiva 16 febbraio 2011, n. 2011/7/UE).

  • 16

    3.17 Fondo per oneri latenti

    Lente ha riferito di aver provveduto allistituzione del fondo in questione, con importo di euro

    3.000.000,00 di euro allocati al capitolo 12040911.

    Come gi evidenziato in sede di giudizio di parificazione sul rendiconto 2012, limporto dei

    fondi (euro 10 milioni nel Fondo di riserva per le spese obbligatorie e dordine ed euro 3

    milioni nel Fondo per il pagamento dei debiti pregressi accertati e riconosciuti nei confronti di

    enti, persone fisiche e giuridiche, istituzioni ed organismi vari derivanti da attivit

    dellamministrazione regionale) appare evidentemente sottodimensionato rispetto alla

    considerevole mole di contenzioso gravante sulla regione Calabria.

    3.19 Entrate tributarie

    E stato rilevato in sede istruttoria che:

    1) si prevedono per il 2013 maggiori accertamenti, rispetto al 2012, da entrate quota

    accisa sulla benzina, Arisgam e tributo speciale da conferimenti in discarica. Occorre

    fornire adeguata motivazione.

    2) il notevole incremento previsto per le riscossioni coattive, sul quale si sono richieste

    informazioni.

    Lamministrazione ha tuttavia riferito che la fase di predisposizione del bilancio 2013 stata

    avviata ad inizio novembre 2012, quando ancora le attivit di accertamento 2012 relative alle

    entrate tributarie non erano state ancora completate, cosicch le previsioni di competenza

    2013 delle imposte e tasse regionali sono state effettuate sulla base degli accertamenti

    definitivi 2011.

    La natura prudenziale delle previsioni risulta confermata, secondo quanto riferito dalla regione,

    anche dalla previsione a zero nei capitoli delle riscossioni delle tasse automobilistiche non

    versate negli anni precedenti, pur nella consapevolezza che le stesse si sarebbero comunque

    verificate nel corso dellanno, come di fatto poi stato (circa 27 milioni di euro a met giugno,

    gran parte delle quali impiegate tuttavia per la copertura di nuove spese disposte da leggi

    regionali approvate nel 2013). Lunica eccezione riguarda le entrate per il recupero

    dellevasione fiscale di cui ai capitoli 11040005 e 11050004, la cui dotazione per il 2013 stata

    calcolata in base alle riscossioni mensili di fine anno 2012 proiettate sullintero anno 2013. Le

    somme registrate per il recupero dell'evasione fiscale del 2012 sono infatti riferite ai soli mesi

    di novembre e dicembre, in quanto la Convenzione con l'agenzia delle Entrate stata siglata il

    5 settembre 2012 repertorio n. 1331 in attuazione della D.G.R. n. 385/2012. Le entrate

    previste nel 2013 sono invece riferite all'intero anno. A conferma della correttezza delle

    previsioni la Regione ha precisato che le riscossioni a met giugno sui due capitoli indicati

    pari a circa 10 milioni di euro (la previsione del bilancio per lintero anno pari a euro

    19.250.565,84).

  • 17

    Tenuto conto delle suddette modalit di quantificazione delle previsioni (e del sopravvenuto

    impiego delle maggiori riscossioni di tasse automobilistiche), si evidenzia ulteriormente

    lopportunit di un adeguato monitoraggio della gestione di cassa.

    3.21 Recupero evasione tributaria

    E stato rilevato in sede istruttoria che dai dati forniti si evince che nel mentre per lanno 2011

    sono stati riscossi solamente (12%) 18 milioni di euro da evasione tributaria a fronte di 150

    milioni circa di accertamenti, per il 2013 si prevede di incassare 27 milioni di euro circa a

    fronte di accertamenti per 80 milioni di euro circa (33%).

    Lamministrazione ha tuttavia riferito che la previsione relativa alla riscossione 2013 non

    scaturisce dagli accertamenti emessi nel medesimo anno (che si prevedono pari ad 80.400.000

    circa), bens principalmente dagli accertamenti emessi nelle annualit precedenti e che alla

    data del 10/6/2013 sono stati incassati nel 2013 euro 15.108.309,32.

    Inoltre, riguardo alle previsioni in bilancio degli accertamenti in argomento, lamministrazione

    ha precisato che nel 2013, cos come negli anni precedenti, non sono state effettuate,

    applicando il principio della prudenza, previsioni a fronte di eventuali riscossioni previste per il

    recupero da evasione tributaria da tassa automobilistica o da altri tributi. Daltra parte, occorre

    rilevare che i maggiori introiti derivanti da tasse automobilistiche relative ad anni precedenti

    sono stati impiegati per la copertura di nuove spese disposte dalle leggi regionali n. 18 e 19 del

    2013.

    Peraltro, emerso in sede istruttoria che non stata siglata unintesa interistituzionale per il

    coordinamento del sistema tributario regionale e locale nonch per lintegrazione e

    linterconnessione delle basi dati informative dei vari enti impositori. La regione ha riferito che

    tale inadempienza dovuta alla carenza di risorse finanziarie ed umane da destinare

    all'attivit. Tuttavia, in fase di implementazione l'integrazione ed interconnessione delle

    banche dati delle Tasse Automobilistiche con il Sistema Nazionale (cosiddetto ex-Replica con

    SGATA).

    3.27 Entrate libere e a destinazione vincolata

    Lente presenta una ridotta manovrabilit delle entrate, tra le quali prevalgono decisamente

    quelle a destinazione vincolata.

    3.28 Entrate da beni del patrimonio

    Risultano, a titolo di entrate da alienazione di beni patrimoniali, accertamenti per il solo anno

    2011 per 2.966 milioni di euro. Ancora dette entrate non risultano riscosse, se non in minima

    parte.

    Lamministrazione in proposito ha riferito che tali residui di parte attiva sono stati conservati in

    bilancio poich in itinere il perfezionamento delle procedure di vendita dei cespiti ricompresi

    nel piano delle alienazioni-anno 2011.

    Pi puntualmente, per limmobile denominato Casa del Forestiero, sito nel territorio

  • 18

    comunale di Spezzano della Sila, inserito nellelenco degli immobili da dismettere con

    valorizzazione economica pari ad 1.150.000,00, stato preliminarmente acquisito parere di

    congruit estimativa da parte dellAgenzia del Territorio e successivamente stata attivata la

    procedura ad evidenza pubblica (cd. Asta), indetta con decreto DDG n. 10285-2012. Dato

    lesito infruttuoso del primo esperimento di gara, si proceduto, ai sensi del vigente

    regolamento sulle alienazioni immobiliari e con una riduzione del 10% del prezzo posto a base

    di gara, ad indire, a cavallo tra lesercizio 2012 e 2013, un secondo esperimento con DDG n.

    16509-2012.

    Quanto agli altri cespiti immobiliari contemplati nel piano delle alienazioni, si ritenuto di

    mantenere i residui poich per i medesimi stato siglato accordo con lAgenzia del Territorio ai

    fini del rilascio del parere di congruit estimativa e sottoscritta unintesa con la Direzione

    Regionale dei beni culturali ai fini del rilascio dellautorizzazione obbligatoria alla vendita,

    trattandosi di immobili soggetti per legge alla presunzione di culturalit.

    Lamministrazione ha infine precisato che, a seguito di specifica operazione di riaccertamento,

    condotta in sede di approvazione del Rendiconto 2011, la previsione dei proventi derivanti

    dalle alienazioni immobiliari (4.199 milioni di euro) stata ridotta a 2.966 milioni di euro per

    effetto della volont dellEsecutivo di non procedere alla vendita della porzione immobiliare

    ricadente allinterno del complesso denominato Palazzo Fazzari, sito in Catanzaro. Ed infatti, la

    differenza tra 4.199 milioni di euro di stanziamento del bilancio di previsione 2011 e i residui

    riportati nello stesso anno pari a 2.966, leffetto del riaccertamento effettuato e

    conseguente allo stralcio del cespite suindicato (pari a 1.233 milioni di euro), contenuto nel

    piano delle alienazioni 2011.

    3.34 Dati sulle entrate

    Analizzando i dati comunicati, si riscontrano incrementi delle previsioni iniziali di competenza

    2013, rispetto a quelle del 2012, sui titoli II, IV e VI, la cui attendibilit si richiesto di

    motivare sul piano giuridico-contabile (titolo giuridico).

    Si riscontrano altres incrementi previsionali di cassa 2013, rispetto ai dati 2012, relativamente

    ai titoli I, IV e VI.

    In proposito, lamministrazione ha riferito che le differenze nelle previsioni di competenza sono

    cos motivate:

    a) Al titolo II sono dovute sostanzialmente alla maggiore previsione iniziale 2013

    (63.973.765,23), rispetto a quella 2012 (21.680.000,00), con riguardo al capitolo

    2326103 relativo a assegnazione di fondi dallo stato per la gestione dei servizi ferroviari in

    concessione alla societ fs spa, conferiti alla regione ai sensi dell`art. 9 del decreto

    legislativo 12.11.1997, n. 422 cosi come modificato dal decreto legislativo 20.9.1999, n.

    400 (dpcm del 16.11.2000).

    b) Al titolo IV lincremento deriva dalle nuove entrate a valere sulle assegnazioni del Fondo

    per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per circa 270 milioni di euro;

    c) Al Titolo VI, laumento di 693 milioni di euro dovuto allaumento di 1.178 milioni di

  • 19

    euro per registrare le movimentazioni fra la cassa ordinaria e la cassa Sanit e alla

    riduzione complessiva di 675 milioni effettuata ai capitoli relativi alle movimentazioni sul

    conto di tesoreria per lattuazione dei programmi comunitari e per la registrazione

    provvisoria delle anticipazioni della Sanit.

    Quanto agli incrementi delle previsioni di cassa, lamministrazione ha riferito che sono dovuti

    allaumento delle previsioni di competenza, oltre che allaumento dei residui attivi.

    Si ribadisce la necessit di adeguato monitoraggio della gestione di cassa.

    SEZIONE IV: SOSTENIBILITA DELLINDEBITAMENTO E RISPETTO DEI VINCOLI

    4.4 Relazione tra indebitamento e spese di investimento

    Dallallegato n.3 al bilancio emerge che alcune spese ivi previste nellambito dei programmi

    operativi POR FESR, FEP e FEASR (ad esempio: spese per lo sviluppo dei sistemi di formazione

    - 49010101), finanziate con indebitamento, non sembrano avere natura di spese di

    investimento.

    In proposito, ferma rimanendo la necessit del rispetto (nella specie non posto in discussione)

    della normativa comunitaria, occorre che lamministrazione regionale assicuri contabilmente il

    rispetto del vincolo posto dallarticolo 119 della Costituzione.

    In tema, si richiama quanto deliberato dalla Corte dei conti, Sez. autonomie (delibera n.

    14/2012 e anche n. 17/2010), secondo cui Ai fini di un sostanziale rispetto dei menzionati

    principi (costituzionali, n.d.r.), appare dunque necessario che il bilancio annuale sia integrato

    da un documento che ponga in precisa connessione lindebitamento autorizzato a pareggio

    con le spese dinvestimento previste, spese che dovranno corrispondere alle tipologie

    individuate dallart. 3, comma 18, della l. 24 dicembre 2003, n. 350.

    Di recente, la Corte costituzionale ha avuto modo di affermare (in particolare, sentenza n.

    70/2012) che le prescrizioni legislative attuative dellart. 119 Cost. (tra le quali quelle

    specificative delle spese di investimento) costituiscono contemporaneamente norme di

    coordinamento della finanza pubblica ai sensi dellart. 117, terzo comma, Cost. (in

    quanto servono a controllare lindebitamento complessivo delle amministrazioni nellambito

    della cosiddetta finanza allargata, nonch il rispetto dei limiti interni alla disciplina dei prestiti

    pubblici) e principi di salvaguardia dellequilibrio del bilancio ai sensi dellart. 81, quarto

    comma, Cost. Pertanto, la mancata dimostrazione del loro rispetto nellimpostazione del

    bilancio di previsione 2011 rende costituzionalmente illegittima in parte qua la legge (regionale

    della Campania, n.d.r.) n. 5 del 2011.

    4.5 Leasing in costruendo

    Preso atto che in corso una preliminare valutazione regionale di opportunit sul ricorso a

    leasing in costruendo (Sistema di Collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e

    Universit della Calabria), si richiamano i principi giurisprudenziali enucleati in materia dalla

    magistratura contabile (da ultimo, corte dei conti, sez. Controllo veneto, n. 74/2013,; ss.rr. n.

  • 20

    49/2011; si veda altres sez. Lombardia n. 1139/2009). In particolare, secondo la sezione

    autonomie (delibera n. 14/2012), il contratto di leasing immobiliare in costruendo rientra

    tra le forme di indebitamento ivi previste e i relativi oneri (canone di leasing) possono essere

    considerati spesa di investimento (laddove sia prevista la facolt di riscatto e questa venga

    effettivamente esercitata). Di conseguenza, la quota interessi va ad incidere sui limiti

    quantitativi allindebitamento in quanto gli effetti finanziari di tale operazione sono assimilabili

    allindebitamento.

    Si da atto che lente ha comunicato di prevedere di volturare al soggetto gestore

    dellinfrastruttura il contratto di leasing (relativo alla quota di finanziamento di

    15.750.507,00).

    Lamministrazione ha inoltre comunicato che la quantificazione dellimporto effettivo da

    sottoporre a leasing, la durata temporale del contratto relativo e la quantificazione degli oneri

    (di prelocazione e da canoni periodici) saranno determinati ad avvenuta aggiudicazione della

    gara relativa allintervento di che trattasi, a seguito della quale verr stipulato lapposito

    contratto di leasing che avr decorrenza, in ordine al pagamento degli oneri di prelocazione e

    alla corresponsione dei canoni periodici, successivamente alla realizzazione dellinfrastruttura

    non prima dellanno 2016 - ed allapprovazione del certificato di collaudo provvisorio.

    4.6 Projet financing

    Lente ha riferito di aver previsto il ricorso al projet financing per la realizzazione di n. 4

    nuovi ospedali, con una ripartizione del finanziamento del 30% a carico del privato e del 70% a

    carico dello Stato e della Regione Calabria.

    Pur tenuto conto della riscontrata conformit a legge delle originarie ordinanze commissariali a

    suo tempo registrate da questa Corte, si rileva come non si tratta di opere (ospedali) c.d.

    calde e si richiamano le considerazioni svolte dalle sezioni riunite di questa Corte (delibera n.

    15/2010), che sostiene che, qualora si riscontri un intervento finanziario pubblico non

    marginale o addirittura superiore alla met del valore dellopera, si tratta di un uso improprio

    (anche se non illegittimo, n.d.r.) del contratto, anche in relazione ai parametri stabiliti in sede

    comunitaria in relazione alle partnership pubblico-private.

    In chiave collaborativa, si evidenzia altres che il ricorso a forme alternative deve essere

    assistito da una prudente valutazione di convenienza dello strumento finanziario, in

    comparazione con il tradizionale modello del mutuo.

    Si riportano i dati finanziari relativi alle opere in questione, trasmessi dallamministrazione, dai

    quali emerge lelevata contribuzione a carico del settore pubblico (Stato e Regione Calabria),

    pari complessivamente al 69,32% dellimporto complessivo degli oneri finanziari1.

    1 Secondo un ulteriore prospetto inviati dalla regione, che non trova tuttavia riscontro nei piani finanziari trasmessi dalla regione medesima, vi sarebbero ulteriori oneri (che farebbero scendere al 66,26% la percentuale del finanziamento a carico del pubblico) gravanti sul concessionario per complessivi euro 20.279.786, a titolo di costi societ di progetto capitalizzati in costruzione e di costi dei finanziamenti capitalizzati.

  • 21

    PROSPETTO DI SINTESI DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO

    NUOVO OSPEDALE DELLA

    SIBARITIDE

    NUOVO OSPEDALE DI

    VIBO VALENTIA

    NUOVO OSPEDALE

    DELLA PIANA DI GIOIA TAURO

    TOTALE

    Risorse Stato/Regione - AdP 2007 77.000.000,00 76.999.999,40 66.000.000,00 219.999.999,40

    Stato 57.000.000,00 57.260.357,31 57.000.000,00 171.260.357,31 Regione Calabria 20.000.000,00 19.739.642,09 9.000.000,00 48.739.642,09

    Risorse Stato/Regione ex l.r. 9/2011, art. 1 c. 5 Regione Calabria 6.710.928,33 0,00 16.952.735,67 23.663.664,00 Risorse Stato/Regione ex l.r. 9/2011, art. 1 c. 1 Regione Calabria 19.000.000,00 23.000.000,00 18.000.000,00 60.000.000,00

    RISORSE PUBBLICHE (IVA Inclusa) 102.710.928,33 99.999.999,40 100.952.735,67 303.663.663,40

    % SUL TOTALE 71,36 69,46 67,24 69,32

    di cui: Contributo per Oneri Concedente (IVA inclusa) 10.525.944,78 11.547.115,13 9.185.039,28 31.258.099,19

    di cui: Contributo per Oneri Concessionario (IVA inclusa) 92.184.983,55 88.452.884,27 91.767.696,39 272.405.564,21

    RISORSE Concessionario (IVA Inclusa) 41.221.069,09 43.965.197,89 49.180.806,84 134.367.073,82

    Totali Fonti 143.931.997,42 143.965.197,29 150.133.542,61 438.030.737,32

    fonte: dati forniti dall'Amministrazione regionale

    Per giunta, lesame della documentazione evidenzia lesistenza di ulteriori e rilevanti costi che

    graveranno a carico delle aziende sanitarie interessate, secondo la tabella di seguito esposta.

    CORRISPETTIVI A CARICO DELLE AZIENDE SANITARIE (su base annua)

    CORRISPETTIVI A CARICO DELLE AZIENDE SANITARIE (su base annua)

    NUOVO OSPEDALE

    DELLA SIBARITIDE

    NUOVO OSPEDALE DI

    VIBO VALENTIA

    NUOVO OSPEDALE

    DELLA PIANA DI GIOIA TAURO

    TOTALE ANNUO

    Disponibilit dell'opera (durata 30 anni) iva esclusa 3.963.000,00 4.152.000,00 4.629.000,00 12.744.000,00

    Disponibilit delle apparecchiature

    biomediche (durata 8 anni) 1.537.500,00 1.543.000,00 1.703.000,00 4.783.500,00

    Servizi economali 3.007.141,92 3.121.958,16 2.857.937,23 8.987.037,31

    Servizi tecnici e manutentivi 4.546.286,86 4.547.271,46 4.708.908,60 13.802.466,92

    TOTALI 13.053.928,78 13.364.229,62 13.898.845,83 40.317.004,23

    + IVA 20% fonte: dati forniti dall'Amministrazione regionale

  • 22

    Come pare evidente dallesame dei dati riportati, limporto del solo corrispettivo per la

    disponibilit2 (contributo da riconoscere al concessionario per la mera disponibilit dei nuovi

    ospedali, determinato in modo da remunerare gli investimenti a carico degli stessi) dellopera

    (pur suscettibile di ribassi in sede competitiva) che le aziende sanitarie dovranno erogate alla

    controparte privata (pari, nei 30 anni previsti dal piano finanziario, ad euro 382.320.000,00,

    iva esclusa) supera di gran lunga, in valore assoluto (e salva la pur necessaria attualizzazione

    dei corrispettivi), il contributo finanziario (euro 134.367.073,82, iva inclusa) apportato dai

    privati alla realizzazione dellopera.

    In sede di controdeduzioni, lamministrazione ha eccepito che (ma detta durata

    espressamente contemplata nel piano finanziario) il corrispettivo non viene corrisposto per 30

    anni ma per la sola durata della gestione, in quanto il suo pagamento prende avvio solo con il

    collaudo dellopera e che conseguentemente i corrispettivi che le aziende sanitarie dovranno

    erogare alla controparte privata (pari, negli anni di gestione previsti, a circa euro 196.980.00

    iva esclusa a valori attuali) sostanzialmente equivalente in valori attuali con il contributo

    finanziario apportato (circa euro 197.030.000, iva esclusa) apportato dai privati alla

    realizzazione dellopera.

    In proposito, tuttavia, la Regione non ha esplicitato quale debba ritenersi (a fronte della durata

    trentennale contenuta nei piani finanziari) il periodo di durata della gestione n ha chiarito i

    passaggi del computo delle cifre da ultimo riportate, non contenute nei suddetti piani

    finanziari.

    Con riguardo alla struttura dei costi, lAutorit di vigilanza sui contratti pubblici (Avcp), con

    delibera n. 106 dell11 dicembre 2011, pur non rilevando margini di intervento, ha

    evidenziato lopportunit di prevedere obblighi pi stringenti in capo al soggetto privato al fine

    di garantire un maggior trasferimento in capo allo stesso del rischio di costruzione e la

    necessit di pi puntuale definizione delle questioni attinenti l'affidamento di opere

    complementari, la gestione delle varianti, la remunerazione delle attivit non ricomprese nel

    rimborso spese.

    Infine, si evidenzia che la stessa amministrazione regionale, in sede istruttoria, ha

    correttamente riferito che i corrispettivi complessivi sopra indicati che andranno a gravare

    sui bilanci delle aziende a partire dal 2017 potranno essere compatibili con i vincoli posti dal

    Piano di rientro, a condizione che le strutture sopra indicate (quelle pre-esistenti, n.d.r.), alla

    data di attivazione dei nuovi ospedali e una volta ultimati i trasferimenti di attivit sanitaria,

    2 Secondo quanto riferito nel piano economico finanziario delle opere, il corrispettivo di disponibilit per lopera rappresenta limporto da riconoscere per la disponibilit del nuovo ospedale, determinato in modo da remunerare gli investimenti a carico dello stesso. Il corrispettivo viene inflazionato annualmente secondo lindice, ipotizzato al 2,05%... Istat (indice Istat per famiglie di operai e impiegati Foi senza tabacchi), nella misura del 100% del tasso individuato. Il valore massimo del corrispettivo determinato in modo tale che il valore attuale (calcolato del tasso WACC ipotizzato pari al 5,41% dal piano) dei corrispettivi di disponibilit durante lintero periodo di concessione sia minore o al massimo pari al valore attuale degli investimenti in beni reversibili (investimenti in lavori, oneri di sicurezza, spese tecniche, oneri capitalizzati e arredi sanitari e non ad esclusione delle attrezzature biomediche e degli arredi e attrezzature per la gestione) effettuati dal concessionario, al netto dei contributi pubblici corrisposti, considerando le manutenzioni programmate e i riattrezzaggi previsti su tali investimenti nonch gli oneri finanziari sostenuti per il finanziamento degli stessi (relativi unicamente al senior debt).

  • 23

    vengano dismesse dalle funzioni sanitarie e ospedaliere e che, negli anni a seguire, la

    realizzazione delle nuove strutture consenta un progressivo riassorbimento della mobilit

    passiva. Eventualit, questultima, tutta da verificare e solo in residua parte dipendente dalla

    qualit/vetust della struttura ospedaliera.

    4.8 Finanza derivata

    Come riconosciuto dalla stessa amministrazione regionale (e sintetizzato nella tabella di

    seguito riportata), i saldi swap hanno presentato un andamento complessivamente negativo in

    tutti gli esercizi finanziari successivi alla stipula dei contratti. Il saldo complessivo degli

    strumenti finanziari stipulati ammonta a euro 13.770.481,14 e a euro - 13.202.440,18 in

    termini di competenza; Relativamente al solo 2011, il saldo ammonta a euro -3.841.216,62 e

    a euro -1.326.109,86 in termini di competenza.

    Risultati delle operazioni di swap

    Entrata (Capitolo 34040006) Uscita (capitolo 12040908) Differenza Differenza

    Entrate derivanti da differenziali positivi sui mutui contratti dalla Regione a seguito di rimodulazione tramite swap.

    Fondo rischi per far fronte a eventuali differenziali negativi derivanti da operazioni di swap

    Differenza tra accertamenti e

    impegni

    Differenza tra riscossioni e pagamenti

    Anno Previsioni Accertamenti Riscossione Previsioni Impegni Pagamenti

    2003 3.187.726,00 3.174.798,05 3.174.798,05 544.734,00 543.395,00 543.395,00 2.631.403,05 2.631.403,05

    2004 1.000.000,00 1.000.000,00 1.000.000,00 2.332.807,00 2.332.807,00 2.332.807,00 -1.332.807,00 -1.332.807,00

    2005 0 0 0 1.877.240,27 1.877.240,27 1.877.240,27 -1.877.240,27 -1.877.240,27

    2006 3.037.056,42 3.316.745,18 3.316.745,18 4.675.844,20 4.675.844,20 4.675.844,20 -1.359.099,02 -1.359.099,02

    2007 1.063.898,57 1.731.141,83 882.874,30 429.477,07 429.477,07 429.477,07 1.301.664,76 453.397,23

    2008 839.971,27 980.853,14 492.680,49 4.974.822,98 4.974.822,98 4.974.822,98 -3.993.969,84 -4.482.142,49

    2009 391.712,48 662.474,52 662.474,52 4.503.691,14 4.503.691,14 4.503.691,14 -3.841.216,62 -3.841.216,62

    2010 0 1.004.069,93 1.004.069,93 3.054.404,05 3.054.404,05 3.054.404,65 -2.050.334,12 -2.050.334,72

    2011 0 1.022.936,38 1.022.936,38 3.000.000,00 2.377.667,64 1.123.673,96 -1.354.731,26 -100.737,58

    2012 0 413.396,28 413.396,28 3.000.000,00 1.739.506,14 2.225.100,00 -1.326.109,86 -1.811.703,72

    Totale 9.520.364,74 13.306.415,31 11.969.975,13 28.393.020,71 26.508.855,49 25.740.456,27 -13.202.440,18 -13.770.481,14

    Relativamente al bilancio di previsione 2013, occorre rilevare come nellambito dellallegato n.

    4 al bilancio, ovvero nella nota informativa sugli oneri e gli impegni derivanti da contratti di

    finanza derivata redatta ai sensi dellarticolo 62 del d.l. n. 112/2008 (conv. nella legge n.

    203/2008), si riportano alcune significative affermazioni:

    In ordine, poi, alle previsioni ricevute dagli istituti di credito per lesercizio finanziario 2012 stato rilevato uno scostamento di circa il 14% rispetto agli oneri

    effettivamente sostenuti;

    non sono stati ancora forniti tutti gli aggiornamenti del valore del mark to market alla data di redazione del presente allegato, cosicch vengono riportati alcuni valori

    ricevuti nellanno 2011 e allinizio dellanno 2012.

    In sostanza, emerso ictu oculi che la regione si limita a recepire dagli stessi istituti bancari,

  • 24

    controparti contrattuali, le previsioni sugli andamenti finanziari dei contratti e

    conseguentemente il mark to market (valore complessivo attualizzato dello strumento

    finanziario, sulla scorta dei contenuti contrattuali e delle previsioni di andamento del tasso

    assunto a parametro), riferimento indispensabile per lamministrazione al fine di valorizzare

    lo strumento contrattuale e di pianificare eventuali strategie di exit.

    In proposito, stante i valori in perdita registrati in passato (pur in periodi di tassi di riferimento

    molto bassi) e a fronte del saldo apparentemente positivo proposto dal menzionato allegato in

    ordine ai previsti andamenti futuri dei contratti in questione, stato richiesto di motivare tale

    dato e di fornire previsioni e valutazioni autonome in merito (sulla scorta degli andamenti

    previsionali del tasso di riferimento), senza tuttavia conseguire adeguato riscontro da parte

    dellamministrazione, fatta salva laffermazione (non suffragata dai dati rettificati) secondo cui

    la circostanza di un mark to market positivo per tutti i contratti il risultato di un errore

    materiale nella redazione della nota informativa in materia di contratti derivati ex. art. 62

    comma 8 DL 112/2008, i cui importi sono riportati in valore assoluto, senza il segno meno

    davanti a quelli (quali, e soprattutto perch? n.d.r.) che presentano un valore duscita

    negativo.

    La constatazione utile per segnalare allamministrazione la necessit di seguire (non

    necessario neppure ricorrere a consulenze foriere di ulteriore spesa pubblica, essendo

    sufficiente lopera diligente di un buon funzionario/dirigente, laureato in scienze economiche o

    aziendali) autonomamente (evitando, per evidenti ragioni, di affidarsi alle valutazioni della

    controparte contrattuale) levoluzione degli strumenti di finanza derivata, valutando in proprio

    (sulla base delle proiezioni dei tassi di riferimento, sistematicamente pubblicate da organismi

    anche pubblici; es: BCE) il valore attualizzato degli strumenti finanziari, onde poter

    consapevolmente assumere iniziative in merito, anche ai fini della copertura di prevedibili oneri

    finanziari.

    Infatti, in assenza di una puntuale e consapevole quantificazione del Mark to market (cosi

    come in presenza di un saldo negativo), occorre evidentemente risolvere la problematica della

    copertura finanziaria dei prevedibili oneri, ratio fondamentale dellintervento normativo

    tradotto nellarticolo 62 del d.l. n. 112/2008; ci in quanto, in assenza di una puntuale ed

    autonoma quantificazione tecnica e conseguente congrua copertura, i prevedibili oneri da

    strumenti finanziari costituiscono, nella sostanza, una ulteriore forma di indebitamento, per

    giunta di natura contabilmente sommersa.

    In proposito, la Corte costituzionale (sentenza n. 70/2012) ha precisato che la menzionata

    norma del decreto legge n. 112/2008 ha, tra laltro, la finalit di garantire che le modalit di

    accesso ai contratti derivati, caratterizzati da elevata aleatoriet, da parte delle Regioni e degli

    enti locali siano accompagnate da cautele in grado di prevenire laccollo da parte degli enti

    pubblici di oneri impropri e non prevedibili allatto della stipulazione. Conseguentemente, la

    menzionata disposizione, a tutela sia del mercato e del risparmio che del patrimonio dei

    soggetti pubblici, non si limita a richiedere unindicazione sommaria e sintetica dei derivati

    stipulati dallente pubblico, ma pretende lanalitica definizione degli oneri gi affrontati e la

  • 25

    stima di quelli sopravvenienti sulla base delle clausole matematiche in concreto adottate con

    riferimento allandamento dei mercati finanziari,., in considerazione del forte impatto che

    questi contratti aleatori e pluriennali possono avere sugli elementi strutturali della finanza

    regionale.

    Per questo motivo, continua la Corte, la redazione della nota in termini sintetici ed incompleti

    e la mancata indicazione analitica delle unit previsionali di base e dei capitoli, sui quali ricade

    materialmente la gestione dei contratti, appaiono pregiudizievoli degli equilibri dellesercizio in

    corso e di quelli futuri, nella misura in cui non determinano le modalit di copertura degli oneri

    nascenti dallo sviluppo attuativo dei contratti derivati stipulati e non forniscono appropriate

    informazioni per adottare coerenti opzioni contrattuali ed efficaci procedure di verifica.

    4.10 Dimostrazione del rispetto del vincolo di indebitamento

    Lentit dellindebitamento presenta un trend incrementativo (ulteriori 79,6 milioni di euro

    circa), come gi evidenziato in sede di giudizio di parificazione del rendiconto 2012 (circa 285

    milioni di euro; nel 2011 erano circa 268,4 milioni di euro).

    Come noto, ai sensi della vigente normativa (art. 10, c. 2, della Legge n. 281/1970, sostituito

    dallart. 23, c. 1, del D.lgs. n. 76/2000 e poi cos modificato dallart. 8, c. 2, della Legge n.

    183/2011; art. 26, c. 4, della l.r. n. 8/2012), l'importo complessivo delle annualit di

    ammortamento per capitale e interesse dei mutui e delle altre forme di indebitamento in

    estinzione nell'esercizio considerato non pu comunque superare il 20% dell'ammontare

    complessivo delle entrate tributarie non vincolate della Regione, a condizione che gli oneri

    futuri di ammortamento trovino copertura nell'ambito del bilancio pluriennale della Regione

    stessa. Tuttavia, con lart. 8, co. 2-bis, l. n. 183/2011, inserito dallart. 27, co. 2, d.l. 29

    dicembre 2011, n. 216, convertito dalla l. 24 febbraio 2012, n. 14 (c.d. mille proroghe),

    lefficacia della suddetta decurtazione stata in qualche misura ridimensionata, prevedendo

    che Resta fermo il limite del 25 per cento per l'indebitamento autorizzato dalle regioni e dalle

    province autonome di Trento e di Bolzano, fino al 31 dicembre 2011, limitatamente agli

    impegni assunti alla data del 14 novembre 2011 per spese di investimento finanziate dallo

    stesso, derivanti da obbligazioni giuridicamente perfezionate e risultanti da apposito prospetto

    da allegare alla legge di assestamento del bilancio 2012. L'istituto finanziatore pu concedere i

    finanziamenti di cui al primo periodo soltanto se relativi agli impegni compresi nel citato

    prospetto; a tal fine, tenuto ad acquisire apposita attestazione dall'ente territoriale.

    Daltra parte, occorre evidenziare come lart. 8, co. 3 , l. n. 183/2011, ha previsto, dal 2013,

    lobbligo per tutti gli Enti territoriali di ridurre lentit del debito pubblico con modalit da

    stabilire con decreto di natura non regolamentare. Tale decreto deve stabilire: a) distintamente

    per Regioni, Province e Comuni, la differenza percentuale, rispetto al debito medio pro capite,

    oltre la quale i singoli Enti territoriali hanno l'obbligo di procedere alla riduzione del debito; b)

    la percentuale annua di riduzione del debito; c) le modalit con le quali pu essere raggiunto

    l'obiettivo di riduzione del debito. A tal fine, si considera, comunque, equivalente alla riduzione

  • 26

    del debito il trasferimento di immobili al fondo o alla societ prevista dallart. 6, co. 1, della

    stessa legge.

    Ladempimento delle prescrizioni che saranno dettagliate nel provvedimento attuativo

    assistito dai medesimi meccanismi sanzionatori che garantiscono losservanza delle disposizioni

    sul patto di stabilit interno, con conseguente applicabilit delle disposizioni contenute nell'art.

    7, co. 1, lett. b) e d), e co. 2, lett. b) e d), d.lgs. 6 settembre 2011, n. 149 (articolo richiamato

    dallart. 8, co. 4 , l. n. 183/2011).

    Quanto al bilancio di previsione 2013 della regione Calabria, a seguito di interlocuzione

    istruttoria, lamministrazione ha inviato un nuovo prospetto comprovante il rispetto del limite

    del 20% posto dalla legge (art. 10 c. 2, L. n. 281/1970 e art. 26, c. 4, L.R. n. 8/2002), tuttavia

    quasi raggiunto (19,83%).

    A 4.051.197.106,050,00

    capitoli a detrarre

    1101111 IRAP per Sanit 149.331.239 1101112 Addizionale IRPEF (quota per Sanit) 185.001.000

    11050002 Addizionale regionale IRPEF (quota per disavanzi Sanit) 75.044.000 11040003 IRAP per disavanzi 53.201.000 1202108 Iva destinata al finanziamento del S.S.r 2.823.259.133

    12010003 Accisa sul gasolio per autotrazione 55.551.233 12010004 - Ulteriore quota accisa gasolio per autotrazione vincolata 6.500.00012010006 IRBA per restituzione anticipazione 10.082.6001101103 Quota tassa per restituzione anticipazione Stato 19.917.400

    Totale tributi con vincolo di destinazione 3.377.887.604,85

    C 673.309.501,20D 134.661.900,24

    103.174.183,20

    26.731.453,07

    24.523.088,62

    7.073.646,46 25.324.099,25

    4.187.939,84 780.740,68

    745.908,76

    2.012.001,59 Parziale netto ricavo mutuo Ferrovie della Calabria (5 su 16,5 milioni) 1.968.000,00

    9.827.304,93 30.350.000,00

    15.450.000,00

    14.000.000,00

    900.000,00

    Mutuo 80 milioni Ospedali (contrattualizzato ma non erogato)* 0,00 133.524.183,20

    L 15,32%I 19,83%

    *Ratadi7milionichedecorredal2014(art.1,comma2,leggeregionale6aprile2011,n.9)

    Bilancio 2013 Prospetto dimostrativo della capacit di indebitamento PreventivoTotale Entrate Titolo I

    Entrate titolo IV destinate alla copertura anche parziale di mutui a titolarit regionale

    B

    Entrate tributarie nette (A-B)Limite di indebitamento (20% di C)

    Indebitamento a carico del bilancio regionale per mutui gi contratti a titolarit regionale Mutui sanit (capitale + interessi)

    Mutui calamit naturaliMutuo parco autobus

    F

    Parte restante mutuo 16,5 milioni Ferrovie della Calabria (11,5 milioni)

    ERate mutui opere pubbliche enti locali a titolarit regionale

    Mutui regionali edilizia scolasticaProgramma urbano dei parcheggi a titolarit regionale

    Estinzione passivit nel settore del CommercioEstinzione passivit opere di culto

    Mutuo per Investimenti Sanit OspedaliIndebitamento a carico del bilancio regionale per mutui contrattualizzati ma non erogati

    Indebitamento per cofinanziamento POR (contrattualizzati ma non erogati)Mutui per investimenti regionali per 150 milioni (contrattualizzati ma non erogati)

    Livello di indebitamento Quadro E (rate da pagare effettivamente nell'anno) Livello di indebitamento Quadri E+F (compresi quelli contrattualizzati ma non erogati)

    Totale indebitamento

  • 27

    Quanto ai criteri di calcolo, pur concordando nella opportunit di pervenire a criteri di computo

    condivisi e uniformi tra le diverse regioni, le uniche entrate da considerare nella

    determinazione del parametro percentuale sono quelle tributarie non vincolate (titolo I),

    mentre dal calcolo vanno coerentemente escluse le entrate del titolo IV inerenti a trasferimenti

    destinati alla copertura anche parziale di mutui a titolarit regionale, essendo la Regione

    lunico soggetto debitore (quandanche vi siano contribuzioni a carico di altri enti).

    Ancor pi tenuto conto della percentuale di indebitamento raggiunta, si ribadisce quanto

    raccomandato in sede di giudizio di parificazione, ovvero la necessit di dare compiuta

    attuazione a quanto previsto dallart. 26, comma 4, della legge regionale n. 8/2002, attraverso

    lelaborazione del piano pluriennale di indebitamento in vista del contenimento e della graduale

    riduzione del debito.

  • 28

    SEZIONE V ORGANISMI PARTECIPATI

    5.1 Ricognizione delle partecipazioni regionali in enti

    La regione Calabria prende parte a numerosi enti, come da tabella di seguito

    riportata,contenete dati (peraltro incompleti) forniti dallamministrazione.

    ORGANISMI

    DATI SOCIETARI

    (indicare gli importi in euro) Quote di partecipazione in %

    Societ/ organismo partecipato

    (1)

    Forma giuridica

    (2)

    Capitale sociale (3)

    della Regione o di societ

    partecipata dalla Regione

    (4a)

    di altri enti

    pubblici (4b)

    di privati (4c)

    1 Aeroporto S. Anna S.p.a. 120.000,00 14,11 85,89

    2 Centro Tipologico Nazionale s.c.p.a. Altro 120.000,00 25,00 75,00

    3 Cerere s.c.r.l. in liquidazione Altro 52.000,00 30,00 70,00

    4 CIES in liquidazione Consorzio 831.951,00 1,46 98,54

    5 COMAC S.r.l. 8.057.615,00 77,61 18,48 3,91

    6 COMALCA s.c.r.l. Altro 5.131.400,00 27,29 71,32 1,39

    7 COMARC in liquidazione S.r.l. 1.379.344,00 20,98 54,63 24,39

    8 CONSORZIO UNIVERSITARIO DI CROTONE S.p.a. 7.746.000,00 60,00 40,00

    9 Lamezia Sviluppo s.c.r.l. Altro 57.500,00 1,74 28,70 69,56

    10 Locride Sviluppo s.c.p.a Altro 258.200,00 20,00 41,00 39,00

    11 Progetto Magna Graecia S.r.l. 120.000,00 51,00 49,00 0,00

    12 SACAL S.p.a. 7.755.000,00 10,00 58,01 31,99

    13 SIAL SERVIZI S.p.a. 500.000,00 100,00

    14 SOGAS S.p.a. 3.843.367,00 1,31 98,69

    15 SO.ME.SA. In liquidazione S.p.a. 258.000,00 50,00 50,00

    16 SO.RI.CAL S.p.a. 13.400.000,00 53,50 46,50

    17 Stretto di Messina S.p.a. 383.179.794,00 2,58 97,42

    18 Sviluppo Italia Calabria in liquidazione Altro 1.458.165,00 18,21 58,29 23,50

    19 Terme Sibaritide S.p.a. 3.639.737,00 100,00

    20 Banca Popolare Etica Altro 30.944.917,00 0,34 99,66

    21 Fincalabria S.p.a. 23.748.275,38 100,00

    22 Calabria Etica Fondazione 1.000.000,00 100,00

    23 Film Commission Fondazione 200.000,00 100,00

    24 Fondazione Mediterranea Terina Fondazione 520.327,00 100,00

    25 F.I.E.L.D. Fondazione 500.000,00 100,00

    26 Fondazione dei Calabresi nel Mondo Fondazione 100.000,00

    dati forniti nel questionario preventivo 2013 Dallesame della successiva tabella emerge altres la rappresentazione delle partecipazioni indirette della Regine Calabria

  • 29

    Nella tabella seguente vengono forniti i dati relativi al patrimonio netto ed al risultato di esercizio degli organismi direttamente partecipati dalla Regione Calabria. In rosso vengono evidenziati i risultati di esercizio chiusi con una perdita.

  • 30

    DATI DI BILANCIO - Esercizi 2012-2011

    Societ/

    organismo partecipato (1)

    Patrimonio netto Risultato di esercizio

    Preconsuntivo

    2012 (2a)

    2011 (2b)

    Preconsuntivo 2012 (3a)

    2011 (3b)

    1 Aeroporto S. Anna 01937260790 -588.352,00 -708.352,00

    2 Centro Tipologico Nazionale s.c.p.a. 02721380794 132.122,69 132.122,00 -111.388,76 -8.209,00

    3 Carere s.c.r.l. in liquidazione 01545810804 205.081,00 -205.081,00 -10.322,00

    4 CIES in liquidazione 06625760788

    5 COMAC 00425570785 3.378.292,00 4.458.807,00 -1.080.408,00 -1.206.006,00

    6 COMALCA s.c.r.l. 01226060794 10.728.649,00 10.722.525,00 6.123,00 -291.079,00

    7 COMARC in liquidazione 00590070801 1.238.000,00 1.243.383,00 -5.000,00 -8.726,00

    8 CONSORZIO UNIVERSITARIO DI CROTONE 02573650799 66.748,00 66.748,00 59,00

    9 Lamezia Sviluppo s.c.r.l. 02582730798 40.452,00 45.620,00 -5.168,00 -3.743,00

    10 Locride Sviluppo s.c.p.a 01525090807 178.849,00 38.164,00

    11 Progetto Magna Graecia 03179420785 112.043,00 -7.597,00

    12 SACAL 01764970792 8.895.604,00 9.793.410,00 -879.806,00 -2.077.436,00

    13 SIAL SERVIZI 02613420799 381.858,00 381.441,00 415,00 -130.226,00

    14 SOGAS 00607320801 3.160.695,00 3.100.790,00 60.175,00 793,00

    15 SO.ME.SA. In liquidazione 00269250668 240.432,00 9.500,00 -16.848,00

    16 SO.RI.CAL 02559020793 16.631.676,00 31.046.613,00 14.414.937,00 -2.026.786,00

    17 Stretto di Messina 05104310585 388.197.733,00 386.313.394,00 1.884.338,00 155.986,00

    18 Sviluppo Italia Calabria in liquidazione 01767510785 -25.591.426,00 -25.363.903,00 227.523,00 1.038.846,00

    19 Terme Sibaritide 00180310781 4.113.020,00 4.181.831,00 -68.812,00 13.294,00

    20 Banca Popolare Etica 01029710280 38.303.224,00 1.490.374,00

    21 Fincalabria 01759730797 22.475.666,00 22.475.666,00 45.833,00 37.346,00

    22 Calabria Etica 97041470796 4.284.231,00 4.437.931,00 153.700,00 37.100,00

    23 Film Commission 02768710796 1.002.853,00 634.100,00 368.753,00 743.723,00

    24 Fondazione Mediterranea Terina 00984550798 - 2.827.278,56 -2.838.327,00 11.047,72 14.033,00

    25 F.I.E.L.D. 97046130791 2.182.920,00 2.182.920,00 2.484.050,00 22.923,00

    26 Fondazi