camminando verso betlemme - parrocchiaazzanodecimo.it · impazienza lo scooterino, il giovane la...

4
BOLLETTINO PARROCCHIALE DI AZZANO DECIMO (PORDENONE) ITALIA DICEMBRE 1997 - Direttore responsabile: Mons. Domenico Cadore CAMMINANDO VERSO BETLEMME Il camminare, oggi, sembra un fatto ab- bastanza inconsueto dal momento che si fa di tutto per procedere con mezzi motorizzati: l'adolescente attende con impazienza lo scooterino, il giovane la moto, il diciottenne la macchina, qua- si da diventare a volte una ossessio- ne o una schiavitù. In realtà il cammi- nare un po' di più sarebbe oltretutto un vero beneficio fisico. Mi viene in mente la reazione ribelle dei nostri giovani, quando, durante i campeggi, proponi qualche impegna- tiva escursione in montagna. Certo, questo arrancare, apparente- mente ingrato, su per i sentieri e le rocce, questo umile procedere è fati- coso e ti domanda una logica: devi guardare dove metti i piedi, devi ave- re chiara la meta. Per farlo volentieri, questo cammina- re, non mi sarà difficile capire che: as- sieme è molto bello; con una guida sorge sicurezza e fiducia; magari po- trei procedere ... cantando. Sì, assieme è senz'altro più bello, più facile, più amicizia! L.:idea del camminare, mi viene in mente proprio in questo periodo di preparazione al Natale, e special- mente quando leggo il Vangelo della nascita di Gesù (Lc 2, 15-20). i pa- stori avvisati dall'angelo "andarono in fretta e trovarono il Bambino ... "; ma prima ancora anche Giuseppe e Ma- ria hanno camminato tanto e con tan- ta fiducia per trovare un posto dove far nascere Gesù. Allora come i semplici e buoni pasto- ri devo anch'io muovermi subito, de- vo alzarmi da certe mie situazioni sbagliate ed andare in fretta verso quella grotta ridondante di luce e di pace; devo unirmi ad altri per andare con più gioia verso quel Bambino che ci attende; devò portare qualche do- no: non importa il quanto, ma il come, perché Dio guarda al cuore ... Camminando così, certamente il Na- tale sarà meraviglioso e vero. Anche per me, quest'anno, sarà un Natale diverso, perché ho iniziato un nuovo cammino con voi e per voi. Però sappiamo dove andare, chi se- guire; non siamo nel buio, c'è una Lu- ce che rischiara qualsiasi tipo di te- nebra, di dubbio, di incertezza ... e poi, se camminiamo insieme e se ci dia- mo una mano fraterna, è più bello il nostro andare, il cammino è meno fa- ticoso e pesante, se cadi c'è sempre un fratello che ti dà una mano, ti of- fre un gesto di solidarietà, ed è pron- to a rialzarti. .. riprendi così il tuo cam- mino con il cuore pieno di speranza. Sarà certamente un Natale meravi- glioso e vero. Buon Natale! Don Raffaello MISSIONE AL POPOLO IN PRIMAVERA 1998 Padre Paolo, direttore della prossima Missione al Popolo, ha rivolto alla Par- rocchia di San Pietro l'annuncio uffi- ciale dello straordinario evento di fi- ne Quaresima '98 proprio nella prima domenica di ottobre. Nelle due do- meniche successive anche alle altre due comunità della unità pastorale, Tiezzo e Corva, è stata annunciata la stessa "buona notizia" . È per vivere una sintonia che sta at- traversando ormai da tempo, per ini- ziative pastorali varie e ora partico- larmente per programmare questo momento forte di rievangelizzazione, le tre realtà pastorali, affini per conti- nuità territoriale e per comunanza sto- rica e culturale. Soltanto un anno fa questo avveni- mento sembrava troppo lontano per parlarne in termini di concretezza. Ma constatiamo quanto sia stato impor- tante e necessario prevedere per tem- po le modalità organizzative che ora si impongono con urgenza stringente: la realizzazione grafica dell'annuncio da diffondere con manifesti, locandi- ne e lettere alle famiglie; il coinvolgi- mento delle varie categorie a cui ri- volgere un messaggio specifico; l'arti- colazione del territorio parrocchiale in zone per preparare e rendere funzio- nali ed accessibili i centri di ascolto. Le tre comunità hanno realizzato un lavoro d'insieme per il programma ge- nerale. Si tratta ora di dare nella con- notazione specifica ai dettagli che ri- guardano le singole Parrocchie, in considerazione di esigenze partico- lari e soprattutto della diversa realtà numerica dei rispettivi abitati. Intanto si stanno svolgendo, a partire da Az- zano Decimo, gli incontri di forma- zione per gli animatori di zona. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è impegnato a preparare con cura le Missioni che si svolgeranno, da noi, nella Quaresima del prossimo anno in preparazione del grande evento del Giubileo del 2000. Stiamo vivendo un periodo di fine secolo privo di ideolo- gie, in cui regna il qualunquismo. Dob- biamo predisporci al terzo millennio con nuovo slancio e sicuro orienta- mento ponendo alla base quella Fe- de che è capace di risvegliare, purifi- care e creare nel cuore desideri. Solo nella Fede in Cristo si può com- prendere la Missione. La Missione può essere paragonata come una operazione di semina del- la Parola di Dio e perché possa pro- durre frutti è necessario dissodare il terreno. Constatando il grande sviluppo della secolarizzazione e l'abbandono del- la pratica re ligiosa le Missioni si fan- no per la necessità di una "nuova evangelizzazione" che offra l'occa- sione di un risveglio della Fede a quanti l'abbiano affievolita. L.:annuncio ufficiale della Missione è stato fatto durante tutte le celebra- zioni eucaristiche della prima dome- nica del mese di ottobre, giornata de- dicata alla Madonna del Rosario. Lo slogan scelto per la Missione è: ogni casa una Chiesa. Per la buona riuscita della Missione sono state costituite le seguenti Com- missioni delegate a curare il loro ri- spettivo settore: - Commissione per · Ia stampa e la propaganda con compiti di: inte- ressare i mezzi di comunicazione, pubblicizzare la Missione, curare l'informazione con bollettini, mani- festi, locandine, depliants, ecc. I re- sponsabili sono Silvestre Sergio, Favretto Renato e Sacilotto Flavia. - Commissione per la Liturgia con alla presidenza Del Bel Belluz Ma- rio. Tale comitato deve preparare le preghiere per la Missione e pro- muovere momenti di preghiera. - Commissione per i centri di ascol- to con i seguenti responsabili per ogni zo'na pas(torale in cui è stata suddivisa la Parrocchia: Centro, Trieste: Mascarin Giovan- ni; Mores di Sotto, Marconi: Rago- gna Francesco; Rimembranze e laterali, Comugne varie: Tondato Alberto; Santa Croce, Burtolo, Al- bera, Armentarezza: Zanette Do- rina; Trento, Pezzut, Dei Mari, Pon- te Luma: Ragogna Mario; Zuiano, Saccon, Valler: Cesselli Paolo; Nuova Fratte, Belvedere, parte Co- mugne So.: Sandre Egidio; Fratte: Frigoli Ernesto; Code Bellon, Eu- ropa Unita: Bailot Enore; Capo di Sotto, Borgo Facca, S. Rocco Man- tova: Lovisotto Gianantonio; Pra- da t, De Gasperi, Schuman, Martiri Libertà: Fregonese Renzo; Cese- na e Colle: Burella Paolo. - La Commissione per il mondo del lavoro, presidente Bariviera Paolo, segue a pago 2

Upload: lambao

Post on 15-Feb-2019

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: CAMMINANDO VERSO BETLEMME - parrocchiaazzanodecimo.it · impazienza lo scooterino, il giovane la moto, il diciottenne la macchina, qua ... de che è capace di risvegliare, purifi

BOLLETTINO PARROCCHIALE DI AZZANO DECIMO (PORDENONE) ITALIA

DICEMBRE 1997 - Direttore responsabile: Mons. Domenico Cadore

CAMMINANDO VERSO BETLEMME Il camminare, oggi, sembra un fatto ab­bastanza inconsueto dal momento che si fa di tutto per procedere con mezzi motorizzati: l'adolescente attende con impazienza lo scooterino, il giovane la moto, il diciottenne la macchina, qua­si da diventare a volte una ossessio­ne o una schiavitù. In realtà il cammi­nare un po' di più sarebbe oltretutto un vero beneficio fisico. Mi viene in mente la reazione ribelle dei nostri giovani, quando, durante i

• campeggi, proponi qualche impegna­tiva escursione in montagna. Certo, questo arrancare, apparente­mente ingrato, su per i sentieri e le rocce, questo umile procedere è fati-

coso e ti domanda una logica: devi guardare dove metti i piedi, devi ave­re chiara la meta. Per farlo volentieri, questo cammina­re, non mi sarà difficile capire che: as­sieme è molto bello; con una guida sorge sicurezza e fiducia; magari po­trei procedere ... cantando. Sì, assieme è senz'altro più bello, più facile, più amicizia! L.:idea del camminare, mi viene in mente proprio in questo periodo di preparazione al Natale, e special­mente quando leggo il Vangelo della nascita di Gesù (Lc 2, 15-20). Lì i pa­stori avvisati dall'angelo "andarono in fretta e trovarono il Bambino ... "; ma

prima ancora anche Giuseppe e Ma­ria hanno camminato tanto e con tan­ta fiducia per trovare un posto dove far nascere Gesù. Allora come i semplici e buoni pasto­ri devo anch'io muovermi subito, de­vo alzarmi da certe mie situazioni sbagliate ed andare in fretta verso quella grotta ridondante di luce e di pace; devo unirmi ad altri per andare con più gioia verso quel Bambino che ci attende; devò portare qualche do­no: non importa il quanto, ma il come, perché Dio guarda al cuore ... Camminando così, certamente il Na­tale sarà meraviglioso e vero. Anche per me, quest'anno, sarà un

Natale diverso, perché ho iniziato un nuovo cammino con voi e per voi. Però sappiamo dove andare, chi se­guire; non siamo nel buio, c'è una Lu­ce che rischiara qualsiasi tipo di te­nebra, di dubbio, di incertezza ... e poi, se camminiamo insieme e se ci dia­mo una mano fraterna, è più bello il nostro andare, il cammino è meno fa­ticoso e pesante, se cadi c'è sempre un fratello che ti dà una mano, ti of­fre un gesto di solidarietà, ed è pron­to a rialzarti. .. riprendi così il tuo cam­mino con il cuore pieno di speranza. Sarà certamente un Natale meravi­glioso e vero. Buon Natale! Don Raffaello

MISSIONE AL POPOLO IN PRIMAVERA 1998 Padre Paolo, direttore della prossima Missione al Popolo, ha rivolto alla Par­rocchia di San Pietro l'annuncio uffi­ciale dello straordinario evento di fi­ne Quaresima '98 proprio nella prima domenica di ottobre. Nelle due do­meniche successive anche alle altre due comunità della unità pastorale, Tiezzo e Corva, è stata annunciata la stessa "buona notizia" . È per vivere una sintonia che sta at­traversando ormai da tempo, per ini­ziative pastorali varie e ora partico­larmente per programmare questo momento forte di rievangelizzazione, le tre realtà pastorali, affini per conti­nuità territoriale e per comunanza sto­rica e culturale. Soltanto un anno fa questo avveni­mento sembrava troppo lontano per parlarne in termini di concretezza. Ma constatiamo quanto sia stato impor­tante e necessario prevedere per tem­po le modalità organizzative che ora si impongono con urgenza stringente: la realizzazione grafica dell'annuncio da diffondere con manifesti, locandi­ne e lettere alle famiglie; il coinvolgi­mento delle varie categorie a cui ri­volgere un messaggio specifico; l'arti­colazione del territorio parrocchiale in

zone per preparare e rendere funzio­nali ed accessibili i centri di ascolto. Le tre comunità hanno realizzato un lavoro d'insieme per il programma ge­nerale. Si tratta ora di dare nella con­notazione specifica ai dettagli che ri­guardano le singole Parrocchie, in considerazione di esigenze partico­lari e soprattutto della diversa realtà numerica dei rispettivi abitati. Intanto si stanno svolgendo, a partire da Az­zano Decimo, gli incontri di forma­zione per gli animatori di zona. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è impegnato a preparare con cura le Missioni che si svolgeranno, da noi, nella Quaresima del prossimo anno in preparazione del grande evento del Giubileo del 2000. Stiamo vivendo un periodo di fine secolo privo di ideolo­gie, in cui regna il qualunquismo. Dob­biamo predisporci al terzo millennio con nuovo slancio e sicuro orienta­mento ponendo alla base quella Fe­de che è capace di risvegliare, purifi­care e creare nel cuore desideri. Solo nella Fede in Cristo si può com­prendere la Missione. La Missione può essere paragonata come una operazione di semina del­la Parola di Dio e perché possa pro-

durre frutti è necessario dissodare il terreno. Constatando il grande sviluppo della secolarizzazione e l'abbandono del­la pratica re ligiosa le Missioni si fan­no per la necessità di una "nuova evangelizzazione" che offra l'occa­sione di un risveglio della Fede a quanti l'abbiano affievolita. L.:annuncio ufficiale della Missione è stato fatto durante tutte le celebra­zioni eucaristiche della prima dome­nica del mese di ottobre, giornata de­dicata alla Madonna del Rosario. Lo slogan scelto per la Missione è: ogni casa una Chiesa. Per la buona riuscita della Missione sono state costituite le seguenti Com­missioni delegate a curare il loro ri­spettivo settore: - Commissione per ·Ia stampa e la

propaganda con compiti di: inte­ressare i mezzi di comunicazione, pubblicizzare la Missione, curare l'informazione con bollettini, mani­festi, locandine, depliants, ecc. I re­sponsabili sono Silvestre Sergio, Favretto Renato e Sacilotto Flavia.

- Commissione per la Liturgia con alla presidenza Del Bel Belluz Ma­rio. Tale comitato deve preparare le

preghiere per la Missione e pro­muovere momenti di preghiera.

- Commissione per i centri di ascol­to con i seguenti responsabili per ogni zo'na pas(torale in cui è stata suddivisa la Parrocchia:

Centro, Trieste: Mascarin Giovan­ni; Mores di Sotto, Marconi: Rago­gna Francesco; Rimembranze e laterali, Comugne varie: Tondato Alberto; Santa Croce, Burtolo, Al­bera, Armentarezza: Zanette Do­rina; Trento, Pezzut, Dei Mari, Pon­te Luma: Ragogna Mario; Zuiano, Saccon, Valler: Cesselli Paolo; Nuova Fratte, Belvedere, parte Co­mugne So.: Sandre Egidio; Fratte: Frigoli Ernesto; Code Bellon, Eu­ropa Unita: Bailot Enore; Capo di Sotto, Borgo Facca, S. Rocco Man­tova: Lovisotto Gianantonio; Pra­da t, De Gasperi, Schuman, Martiri Libertà: Fregonese Renzo; Cese­na e Colle: Burella Paolo.

- La Commissione per il mondo del lavoro, presidente Bariviera Paolo,

segue a pago 2

Page 2: CAMMINANDO VERSO BETLEMME - parrocchiaazzanodecimo.it · impazienza lo scooterino, il giovane la moto, il diciottenne la macchina, qua ... de che è capace di risvegliare, purifi

Pag.2

1121 Settembre Don Maurizio è sta­to accompagnato da una folta rap­presentanza di azzanesi a Vivaro

per iniziare la sua attività pastorale di Parroco, unitamente il Vescovo gli ha affidato anche la Parrocchia di Ba­saldella ... Don Maurizio lascia un grande ricordo ad Azzano. La sua permanenza è stata di dieci anni. Si è impegnato generosamente in tutti i settori dell 'attività pastorale, come As­sistente dell'Oratorio, Catechista, in­segnante di Religione nella Scuola Media, amico di tutti, specialmente dei giovani. Gli auguriamo un felice apostolato nelle due Parrocchie. Il 4 Ottobre è giunto Don Raffaello, mandato dal Vescovo come Modera-

.. MISSIONE AL POPOLO IN PRIMAVERA 1998

ha il compito di studiare e promuo­vere incontri per tale ambito.

- La Commissione giovani deve esaminare, pubblicizzare ed orga­nizzare incontri con i Missionari. Responsabili sono Belluz Enrico, Doretto Francesca, Rambaldini An­drea, Tondato Francesco ed altri.

Esistendo in Parrocchia un gruppo di Coppie Sposi che si occupa della fa­miglia, la S. Vincenzo ed il Gruppo del­la Carità che si interessano degli am­malati ed anziani, non sono state co­stituite commissioni per tali categorie. Infine, il Consiglio Pastorale stesso si occuperà di organizzare incontri dei Missionari con il mondo dello sport, del volontariato e dell'associazioni­smo in genere. Il lavoro delle Commissioni parroc­chiali viene gestito a livello di unità pastorale, delle Parrocchie di Azza­no Decimo, Tiezzo e Corva, da un Comitato Organizzatore formato da rappresentanti delle commissioni. In questo periodo si sta facendo l'an­nuncio delle Missioni nelle case at­traverso i sacerdoti ed i laici impegnati nell 'animazione dei centri di ascolto. Prima dello svolgimento delle Mis­sioni, previsto fra il 22 marzo ed il 5 aprile 1998, sarà fatto pervenire nel­le famiglie il programma dettagliato.

Il vice presidente, Renzo Fregonese

S. Teresa del Bambin Gesù «Tra i "Dottori della Chiesa" Teresa di Ge­sù Bambino e del Santo Volto è la più gio ­vane, ma il suo cammino spirituale è così maturo ed ardito, le intuizioni di fede pre­senti nei suoi scritti sono così vaste e profon­de, da meritarle un posto tra i grandi mae­stri dello spirito ... Teresa di Lisieux non solo intuì e descrisse la profonda verità dell 'A more quale 'centro e cuore della Chiesa, ma la visse intensa­mente nella sua pur breve esistenza. Proprio questa convergenza tra dottrina ed esperienza concreta, tra verità e vita, tra insegnamen­to e prassi, risplende con particolare evi ­denza in questa Santa, rendendola un mo­dello avvincente specialmente per i giovani e per quanti sono alla ricerca del senso au­tentico da dare all 'esistenza. Di fronte al vuoto di tante parole, Teresa indica come al­ternativa l'unica Parola di salvezza che, com­presa e vissuta nel silenzio, diventa sorgen­te di vita rinnovata. Ad una cultura razionalistica e troppo spes­so permeata di materialismo pratico, ella contrappone con semplicità disarmante la "piccola via" che, rifacendosi all 'essenzia­le delle cose, conduce al segreto di ogni esi­stenza la divina Carità che avvolge e per­mea ogni umana vicenda.»

(Giovanni Paolo Il)

BOLLETTINO PARROCCHIALE

MOVIMENTO IN PARROCCHIA tore Pastorale e Coadiutore dell 'Ar­ciprete. Don Raffaello viene in Par­rocchia con larga esperienza pasto­rale , maturata come Segretario del Vescovo Mons. Freschi per 17 anni, con la vicinanza a vari movimenti ec­clesiali di giovani , di coppie sposi di varie Parrocchie e con studio ap­profondito specialmente di teologia morale. Da cinque anni segue con for­te impegno apostolico i giovani del Gruppo della Carità, che in due in­contri annuali a Cugnan e a Cimolais hanno potuto approfittare della sua direzione spirituale mediante temati­che di forte vita spirituale. Formulia­mo i migliori auguri per una felice permanenza tra noi.

A I ritorno dalla Bolivia, dove ha passato i mesi di Luglio ed Ago­sto presso la Missione delle

Suore Rosarie con un gruppo di gio­vani ed alcune coppie di sposi, per una esperienza diretta di azione missio­naria, Suor Bruna ha trovato la desti­nazione per altra Scuola Materna. Suor Bruna lascia in Parrocchia un grande ricordo per la sua generosa di­sponibilità, che l'ha portata ad essere una capace Direttrice della Scuola Ma­terna e una generosa animatrice di at­tività pastorale. I genitori e i bambini non la dimenticano; i giovani dei vari gruppi dell'azione Cattolica hanno sempre trovato in lei una saggia gui­da. Il GREST ha trovato in lei la riani-

Dicembre 1997

matrice, quasi 200 ragazzi hanno go­duto da cinque anni della sua capacità organizzativa e direttiva. In qualunque settore della vita parrocchiale è stata sempre presente anche con sacrificio, contenta di poter portare un aiuto e di rassicurare qualche cuore afflitto e bi­sognoso di conforto. Grazie Suor Bru­na. AI suo posto è giunta Suor Fran­cesca, animata da tanta buona vo­lontà. Con abilità e saggezza accom­pagna la vita della Scuola Materna, che accoglie anche quest'anno 150 bambini. Ha già preso contatto con i giovani di Suor Bruna, che accompa­gna nella vita organizzativa e spiritua­le con tanta bontà. Le auguriamo di trovarsi bene tra noi. L'Arciprete

CASA DI RIPOSO: UN'OPERA AL~AVANGUARDIA

È un sogno coltivato da anni. Consi­derato da più angolazioni, anche dal­le precedenti amministrazioni comu­nali, esso continuava a prospettare zone oscure e tratti di percorso diffi­cilmente praticabili. Eppure l'urgenza premeva da più parti. La difficoltà di reperire qualche posto nelle case di riposo vicine o lontane è andata as­sumendo contorni via via più decisi e allarmanti. Inoltre, l'attesa accorata­mente espressa dai vostri vecchi più provetti, soli e non più autosufficien­ti: lasciatemi morire qui, voglio conti­nuare a sentire il suono delle nostre campane ... Ora tutto è pronto: con la fine di dicembre sarà sulla linea di partenza l'attuazione di un progetto che si qualifica per la spaziosità ac­cogliente dei suoi locali e che si in­serisce in un felice contesto am­bientale. Un villaggio ben distribuito nel quale la luminosità esprime un'al­tra caratteristica dominante. Il Centro per anziani di Azzano De­cimo, che la Regione considera ope­ra da porre come esempio, da mo­strare, si colloca all'avanguardia per la razionalità delle soluzioni proget­tuali e per la felice sinergia di intenti

fra pubblico e privato. Ne va fiera par­ticolarmente l'associazione San Pie­tro che , quale prolungamento della Banca di Credito Cooperativo, con­sente il passaggio di fondi dall'Istitu­to stesso (che finanzia l'opera per sei miliardi a un tasso del 4%) all'lpab, l'ente che si fa carico degli aspetti progettuali ed esecutivi. Si deve riconoscere al presidente del­la Banca, Claudio Boz, la sensibilità e la caparbietà di chi crede nell 'impor­tanza di una realizzazione determi­nando così l'indispensabile conver­genza di forze che oggi consente di toccare un attesissimo traguardo. La struttura, che sorgerà nelle immedia­te adiacenze del Centro sociale, ospi­terà anche la sede dei servizi della no­stra unità sanitaria che se ne è as­sunta l'onere economico. Azzano e i

comuni che fanno parte della sesta unità sanitaria saranno dotati di una struttura funzionale per prestazioni specialistiche importanti e qualificate. La prospettiva finale prevede circa se­dici miliardi di spesa (più di tre miliardi e mezzo per la sede dell 'unità sani­taria) per una disponibilità di 120 po­sti letto. Saranno sufficienti per ri­spondere alla domanda dell'utenza? La risposta, secondo il presidente del­l'lpab, Francescutti, dovrebbe esse­re affermativa. Oggi infatti tutti i Co­muni interessati alla Casa per anzia­ni sono in grado di mettere a dispo­sizione alloggi protetti e una assi­stenza domiciliare che si sta pro­gressivamente potenziando e ade­guando alle esigenze. Il presidente della San Pietro, Sergio Boz, i suoi collaboratori, Giancarlo ZancheUa e Lionello Facca, e tutto il Consiglio desiderano far leva sulla sensibilità della popolazione perché si possa provvedere all'arredamento della nuova Casa con il contributo del­la comunità. Per un'opera tanto au­spicata e sentita da tutti non può mancare la generosa concretezza delle risposte. Flavia Sacilotto

LE CONTRADDIZIONI DELLA BOLIVIA Che la Bolivia sia un Paese poten­zialmente ricchissimo è noto a tutti: minerali, petrolio, ma anche chilometri e chilometri di foresta amazzonica, quindi una zona molto fertile e colti­vabile in tutte le stagioni. Oggi, però, la Bolivia è anche una terra di gran­de povertà, di gente rassegnata do­po secoli di sottomissione, di gente che per soprawivere ha dovuto spes­so rinunciare alla propria dignità. Nel mio breve soggiorno in Bolivia posso affermare che si tratta di una terra grande, immensa, è una terra di gente semplice, ricca di colore, di tra­dizione, di cultura, la cui storia va fat­ta risalire all'antico splendore degli In­caso Tuttavia la cosa che più mi ha sconvolto sono stati i volti, tanti volti , soprattutto di bambini, che non avran­no mai un nome o un'identità, perso­ne di cui nessuno conoscerà mai l'e-

sistenza ... persone che si contrap­pongono alla nostra onnipotenza, al nostro bisogno di sentirci unici, al no­stro diritto a crederci importanti, che, per quanto giusto sia, spesso ci por­ta a dimenticarci dei nostri limiti, e ad affrontare la vita con spregiudicatez­za. In sostanza, la Bolivia è una terra che potrebbe tutto ma che è in ginoc­chio perché non conosce sé stessa. La Bolivia è stata anche una terra che mi ha insegnato molto: qui ho impa­rato che la vita può essere vissuta con molte meno sofisticazioni. Infatti in un mondo dove spesso non c'è nul­la, dove non si può cominciare un la­voro se non ci si costruisce prima gli strumenti per poterlo fare , ho impa­rato che noi attribuiamo alle cose un valore spesso esagerato e che mol­te di queste cose, che noi conside­riamo fondamentali per vivere, si di-

mostrano totalmente inutili nel mo­mento in cui non le abbiamo più. Ho imparato che la Bolivia è sì la ter­ra delle contraddizioni, dove la gen­te vive nelle baracche di legno con il televisore, ma che per contro noi sia­mo il Paese delle esagerazioni. Ho scoperto quanto sia sgradevole la sensazione del "non poter fare" per­ché il nostro organismo non è in gra­do di adattarsi ad un ambiente a noi ostile e ho imparato quanto sia diffi­cile se non impossibile, per me, riu­scire solo a immaginare il disagio di una persona che per un qualsiasi mo­tivo "non può fare". In sostanza, sia­mo andati in Bolivia per fare grandi cose e ci siamo trovati in Bolivia a non far nulla di sostanziale. Infatti, una vol­ta arrivati, abbiamo potuto solo se­derci , guardare e imparare, impara­re e ancora imparare. Amon Rambaldini

Page 3: CAMMINANDO VERSO BETLEMME - parrocchiaazzanodecimo.it · impazienza lo scooterino, il giovane la moto, il diciottenne la macchina, qua ... de che è capace di risvegliare, purifi

Dicembre 1997 BOLLETTINO PARROCCHIALE Pag.3

SCUOLA MATERNA Inaugurata una significativa opera d'arte

Madre della tene­rezza e del dialogo: così si offre al no­stro sguardo una dolcissima Madon­na con il Bambino che veglia sui picco­li della scuola ma­terna parrocchiale dilatando il suo ab­braccio a tutte le fa­

miglie. La statua, modellata dallo scul­tore Roberto Raschiotto con un ma­teriale "difficile", il cemento, è stata benedetta da monsignor Cadore in un intenso clima di famiglia. E non solo per la suggestiva semplicità del­la cerimonia, ma particolarmente per la presenza di tanti bambini e dei lo­ro genitori che a quella maternità of­frivano la cornice più significativa e più degna. Era la seconda emozione interiore del pomeriggio, vissuta in un'atmo­sfera di profonda partecipazione. Po-

co prima, infatti, in chiesa, tutti ave­vano fatto corona ad Alen, un bam­bino bosniaco, allievo dell'ultimo an­no della materna, che aveva ricevu­to il Battesimo. La preparazione del piccolo e della sua famiglia, nonché di tutti i genitori componenti della comunità scolasti­ca, era stata curata da Suor Bruna. Gli occhi stupiti e felici di Alen, sor­preso per tanta festa e tante atten­zioni, e la sua splendida veste bian­ca sono stati il primo omaggio alla Ma­ter dulcissima, madre di tutti. Lei ora è là ad accogliere la carezza di pic­cole mani e di sguardi trasparenti. «La scuola materna - ha osservato l'autore della statua - è la destina­zione più logica e meritevole della mia opera che porta con sé la fre­schezza del primo dialogo madre-fi­glio. È un messaggio che si propo­ne di dare il massimo rilievo al ri­spetto dovuto al bambino, uomo senza macchia.»

MADRE TERESA Piccola matita nelle mani di Dio

È stato detto e scritto tanto su Madre Teresa di Calcutta in occa­sione della sua scomparsa. Mai forse per una fi­gura della nostra epoca c'era sta­

to tanto consenso così unanime e universale. Un giornalista descriven­do i tratti della sua spiritualità diceva che: "Gesù è stato il segreto di tutto". La spiritualità di Madre Teresa è tut­ta incentrata su Cristo e sull'Eucari­stia e si sviluppa su una linea ben precisa: silenzio, preghiera, fede, amore, servizio, pace. Su ognuno di questi tratti si potrebbe scrivere un li­bro. Madre Teresa ha scritto la sua vi­ta e l'ha scritta bene perché diceva: io sono la matita nelle mani di Dio. Quando si lascia fare a Dio si vedo­no le cose stupende che Lui sa fare. Più leggo gli scritti di Madre Teresa e

su Madre Teresa, più la sento vicina a S. Francesco e alla spiritualità fran­cescana per il suo essere di Cristo, per il suo servire i poveri, per il suo essere minore: persona che si na­sconde e che può servire gli ultimi perché si è fatta come loro. Come S. Francesco Madre Teresa ha detto che è possibile vivere il Vangelo e che vi­vendo il Vangelo si cambia il mondo, che vivendo il Vangelo si acquista la vera dimensione della vita e delle co­se. Una vita è grande solo se si Ama. Lamore è tutto. "Dio è Amore e chi vi­ve nell'amore sta in Dio." Madre Teresa è passata su questa terra lasciando un segno che non si cancellerà perché ha dato dignità a chi non ne aveva e ha fatto sentire con un sorriso o una carezza che ogni uomo è grande, è immagine di Dio. Ricordare e vivere ciò vuoi dire cambiare il mondo. Grazie Madre Te­resa per quello che ci hai donato con il tuo esempio.

I CENTO ANNI DI MARIA BADANAI

Cento anni gio­vani: l'invidiabile lucidità di mente e la buona for­ma fisica di Ma­ria Badanai, che ha raggiunto lo scorso 29 otto­bre il traguardo

di un secolo di vita, costituiscono una sorta di fiore all'occhiello per la co­munità azzanese. «La memoria a volte mi tradisce, ma so quello che faccio e sono pertanto ancora in grado di vivere da sola, sia pure con il sostegno di qualche aiu­to per i lavori domestici. Desidero perciò restare qui , nel mio ambiente di vita. Alla casa di riposo non ci vo­glio neppure pensare. Rifiuto com­pletamente l'idea di andare a vivere tra i vecchi.» Maria Badanai, sarta apprezzata e ricercata per la maggior parte della sua lunghissima vita, ha smesso di confezionare vestiti "per gli altri" sol­tanto tre anni fa , quando ha deciso

Tutti i segreti per vivere a lungo

di mettere in pensione la macchina da cucire. Ma l'ago non l'ha mai la­sciato e anche ora continua a ram­mendare i calzini dei pronipoti. Una passione, quella del cucito, che Maria si è trovata "Dentro" e che si è sprigionata fin dalla fanciullezza. «Da bambina rubavo gli strofinacci alla mamma e ne ritagliavo vestiti per la bambola che io stessa costruivo e i drappeggi cadessero in modo ap­propriato; sentivo, senza renderme­ne conto, che un vestito confeziona­to bene è in qualche modo un'opera d'arte.» Che dire delle schiere di ragazzi di varie generazioni che, terminate le elementari, sono passate nel labo­ratorio di Maria a imparare "il me­stiere"? Piccoli segreti, primo fra tut­ti il gusto del bello, da trasmettere con sconfinata pazienza, senza ge­losia: «Non temevo la concorrenza soprattutto perché io avevo ormai una viva e affezionata clientela». Anche noi vorremmo essere messi a parte di un segreto: come conse-

guire una così splendida longevità? «II dono della buona salute è stato si­curamente l'aspetto più importante della mia lunga vita. Ma anche il fat­to di aver coltivato con tanto impegno la passione per il mio lavoro, senza risparmiarmi neppure di notte, ha contribuito a mantenere una buona elasticità fisica e mentale. Soprattut­to ai giovani di oggi, che mi sembra­no tanto poveri di ideali e privi di chia­ri punti di riferimento, vorrei dire di mettere passione in quello che fanno e di "fermarsi" su qualche cosa che li interessi perché solo così la vita può essere realizzata in pienezza.» Eppure la vita della nostra centena­ria non è stata senza prova. Rimasta vedova con un figlio a due anni dal matrimonio (il marito, tenente colon­nello dell'aviazione, era deceduto per cause di guerra), ha dovuto rimboc­carsi le maniche e proseguire il cam­mino da sola. Ma con grande corag­gio e con inalterata fiducia nella for­za della vita che offre risorse sem­pre nuove.

Lomaggio dei cittadini azzanesi alla festeggiata centenaria è stato parti­colarmente indirizzato a questi valo­ri, quasi a testimoniare gratitudine a una donna che, avendoli vissuti in­tensamente, può proporceli con in­discutibile efficacia. Il programma della giornata di festa, curato dal dottor Innocente, ha pre­visto gli auguri del sindaco a cui han­no seguito le note augurali della ban­da comunale. Alle 10.30 è stata ce­lebrata la Messa in arcipretale che si è conclusa con le espressioni di au­gurio formulate in poesia da Nina Ce­schin: «Alla paziente, laboriosa, ca­ra Maria che, con mano maestra, si­cura, perfetta, creava capolavori di arte e bellezza». Nel primo pomeriggio, infine, rinfre­sco con musica al Centro sociale. Una festa di tutti e significativa che Maria, in questa ricorrenza d'ecce­zione, viene posta al centro della sua comunità per un affettuoso, corale abbraccio carico di comprensibile compiacimento. Flavia Sacilotto

RIUSCITA GITA-PELLEGRINAGGIO Un gruppo di persone della nostra Parrocchia, domenica 13 aprile ha po­tuto incontrarsi in una gita culturale-religiosa. Prima tappa è stata la celebrazione da parte di mons. Domenico Cadore della Santa Messa nella Basilica di S. Luigi Gonzaga a Castiglione delle Stiviere e dove abbiamo potuto venerare le reliquie del Santo. Subito do­po abbiamo visitato il museo che conserva i ricordi e i documenti di tutta la vita del Santo. Il museo è gestito dalla congregazione delle suore Ver­gini di Gesù che hanno avuto origine dalla famiglia 'di San Luigi ed ora so­no solo in quella unica casa. Dopo aver pranzato in un ristorante tipico della zona ci siamo recati a Mantova dove abbiamo visitato prima la Cattedrale e poi la Basilica di S. Andrea. Per ultimo, il pezzo forte della giornata è stata la visita al Palaz­zo del Tè. AI ritorno, una breve visita ad Este ha chiuso degnamente la giornata, già di per sé piena di soddisfazioni religiose e culturali, ma più che altro de­gna di essere ricordata per il clima di fraternità che c'è stato in tutta la compagnia. Mario Del Bel Belluz

Page 4: CAMMINANDO VERSO BETLEMME - parrocchiaazzanodecimo.it · impazienza lo scooterino, il giovane la moto, il diciottenne la macchina, qua ... de che è capace di risvegliare, purifi

Pag.4 BOLLETTINO PARROCCHIALE Dicembre 1997

QUI SCUOLA MATERNA B. V. DEL ROSARIO Sono arrivata in questa Parrocchia da tre mesi, ma fin dal primo giorno ho ca­pito che, nella Scuola Materna, non c'è tempo per annoiarsi; tant'è vero che non ho avuto mai la possibilità di pro­vare nostalgia per le Comunità che ho lasciato. Mi sono accorta subito che gli azzanesi sentono un forte legame con la "loro" Scuola Materna. Un nonno mi ha detto: "Di qualsiasi cosa abbia bi­sogno, conti su di me. lo voglio bene all'Asilo, perché lì imparano a diventa­re grandi coloro che costituiranno il FU-

IL BUON CUORE (Giugno-Novembre)

Cassa Rurale 2.000.000, funerale di Maie­ro Berta 200.000, sposi Giudice Mario e De Marchi Alessia 200.000, sposi Dalla [\iora Luigi e Burella Natascia 150.000, fu­nerale di Bertolo Battista 100.000, fam . Mercante 100.000, funerale di Zennaro Piergiulio 100.000, nipoti in morte di Ma­sat Ginesta 200.000, Bambin Gesù del Saccon 70.000, sposi De Santi Flavio e Pozzetto Manila 200.000, funerale di Sos­sai Ermenegilda 250.000, funerale di Pa­van Enrico 800.000, battesimi di Giugno 350.000, figlie in morte di Zanette Maria 400.000 , in morte di Maroni Annita 100.000, sposi Pasutti Roberto e Burella Lorella 150.000, sposi Gatti Alessandro e Michieli Cinzia 300.000, battesimi di Lu ­glio 430.000, sposi Zilli Giovanni e Popu­

lin Foscar 200.000, sposi Sist Iris e Sonia 50.000, sposi Tellan Roberto e De Luca Stefania 100.000, i figli in morte di Peres­sin Giovanni 200.000, sposi Rosset Mi ­chele e Sotgia Loredana 100.000, fune­rale di Pin Amelia 150.000, a ricordo di Facca Evelino e Guerrino fratelli e nipoti Graziano e Doriana 50.000, i figli in mor­te di Guerra Giuseppe 250.000, Moras Ge­lindo 200.000, funerale di Ceolin Giusep­pe 350.000 , funerale di Sedita Angela 200.000, sposi Chiarot Daniele e Paludetto Diana 300.000, Lovisa Vincenzo e fami ­glia a ricordo sorella Felicita 100.000, Cir­colo Culturale di Cesena 100.000, batte­simi di Agosto 50.000, funerale di Tesolin Maria 200.000, sposi Aramini Jeffrey e Chook Angela 200.000, sposi Lisetto Lo­ris e Raschiotto Luana 50.000, funerale di Barbesin Dusolina 200.000, sposi Ciot Eris e Secondin Luciana 100.000, battesimi di Settembre 450.000, sposi Travanut Gian­luca e Mascarin Franca 300.000, funera­le di Tavella Rosina 150.000, funerale di Martinelli Aldo 200.000, sposi Biasini Gian­piero e Tomasi Kathinka 100.000, funera­le di Chiarot Agostina 150.000, battesimi di Settembre 200.000, sposi Papais Ste­fano e Pezzutti Flavia 150.000, sposi Pi­gat Giovanni e Bufi Mimoza 100.000, Boz Maria in morte del marito Gino 1.000.000, funerale di Drigo Adriano 100.000, Rossi Walter in morte della mamma Vilma 200.000, battesimi di Ottobre 350.000, fu­nerale di Michieli Giuseppe 300.000, ses­santacinquenni 50.000, sposi Tonussi Do­menico e Plateo Alessandra 500.000, 50° di Zanette Mario e Almerina 100.000, spo­si Dalla Bruna Claudio e Rambaldini Cin­zia 300.000, sposi Anastasia Stefano e Mattiuz Eleonora 150.000, sposi Canzo­nieri Vincenzo e Sellan Antonella 200.000, 50° di Sartor Luigi e Ilva 100.000, figli in morte di papà Goz Galliano 200.000, ni­pote Marcello in morte di zio Goz Gallia­no 100.000, funerale di Vaccher Lucia

TURO del nostro paese. A dire la ve­rità ho trovato in tutti molta disponibi­lità, desiderio di collaborare, genero­sità; ... insomma, cuore grande. Fra i tanti benefattori mi ha commosso e di­vertito, per esempio, il signor "Giovanin dei osei" che mi ha regalato chili di se­mini di ogni genere per far lavorare i bambini dell'Asilo. "Mi sembra, così, di tornare ad essere piccolo come loro" mi ha detto. E spesso arriva, per i bam­bini e per le suore, tanta Prowidenza che dimostra, anche nell'anonimato, il

100.000, battesimi di Novembre 300.000, fam. in morte di Battistella Carlo 300.000, fam. in morte di Francescon Roberto 200.000, Manias Varo in memoria dei suoi cari 50.000, Gruppo Culturale di Capo di Sotto 150.000, figli in morte di Longo Lui­gia 150.000, sposi Mascarin Roberto e Anna 50.000, quarantenni 100.000.

Emigranti Muzzin Luciano 100.000, Del Rizzo Luigi con Messa 50.000, Lina Basso e famiglia a ricordo della mamma Rosaria Modolo 500.000, Bertazzo Tarcisio con Messa 100.000, Sellan Dante 60.000, Beppino Martin 50.000, Elvira e Luciano Sartor 100.000 con Messa, Morettin Italo 100.000, Bottos Giovanni 52.000, Sorgi Alfio 50.000, Del Rizzo Bruno 100.000, Nascimben Er­nesto e Lucia 30.000, Peschiutta Vincen­zo con Messa per i genitori 100.000, Del Rizzo Francesco 100.000, Pellarin Bianca

70.000, Americo e Olga Favot e Del Bian­co Itala 50.000, Mascarin Alfonso 50.000, Rambaldini Achille 30.000, Belluz Gino e Celestina 50 .000 , Bregolin Edoardo 50.000, Lovisa Roma con 2 Messe 44.200. Vi ringrazio per le vostre offerte e per il ri­cordo. Vi auguro tanto bene.

Scuola Materna Pezzutti Giuseppe e Regina per 50° di matrimonio 50.000, in memoria di Casa­li Iris Manias Aldo e Augusta 100.000, Manias Dino 100.000, fam. Pascotto Eros 50.000, Fogale Bruno 20.000, Gruppo Culturale di Capo di Sotto 150.000, in memoria di Botter Ludovico 500.000, So­cietà "Sile" 500 .000, Favret Antonio 150.000, Stefani Luciano 100.000, Ster­chele Cesare e Ariella 50.000, in memo­ria di Angiolina Marzinotto Mirella Marzi­notto 50.000, Giornata Scuola Materna in chiesa e S. Vincenzo 4.000.000, 25° di matrimonio di Lovisa Sante e Caterina 100.000, N.N. 100.000, Marzinotto Mirella 50.000, Moras Gelindo 150.000, N.N. 30.000, N.N. 60.000, N.N. 30.000, Grup­pi "Sile e Bestia" in onore dei cento anni di Maria Badanai 200.000.

ANAGRAFE (Giugno-Novembre)

Battesimi Santarossa Simone di Eugenio e Cristia­na, Bianchet Emanuele di Edi e France­sca, Pernechele Giulia di Rino e Viviana, Guerra Giusi di Pierluigi e Nadia, Conso­laro Samira di Saleh e Annalisa, Schifa­no Michele di Alberto e IIva, Bidinot Davi­de di Dino e Nadia, Furlanis Giorgia di Giorgio e Lia, Loisotto Giorgia di Giam­paolo e Daniella, Cella Ilaria di Agostino e Cinzia, Magarotto Giulia di Angelo e Paola, Marcon Luca di Massimo e Ema-

bene che gli azzanesi vogliono a que­sta Istituzione. A tutti vada il mio gra­zie riconoscente e a tutti chiedo di con­tinuare a sostenere, con l'affetto e la vicinanza concreta, quest'opera che ci vede impegnate nel difficile campo del­l'educazione. Qui lavorano con tanta dedizione e amore vero per i bambini le suore, le insegnanti, le collaboratri­ci preziose che, con sacrificio, si pren­dono a cuore, come fossero loro figli, queste creature. In mezzo a loro sen­to di vfvere in pieno il nostro carisma

nuela, Toffoli Riccardo di Valter e Miche­la, Manzatto Federico di Marino e Laura, Luvisotto Andrea di Flavio e Emanuela, Lupi Angela di Roberto e Agnese, Ballar­din Giorgia di Michele e Fiorella, Roman Vanessa di Loris e Annamaria, Azzano Daniele di Paolo e Cristina, Andreatta Lo­renzo di Fabio e Fiorenza, Nocente An­drea di Alessandro e Claudia, Salvador Luca di Daniele e Elena, Turchetto Marti­na di Adelio e Francesca, Muran Giulia di Ferruccio e Nadia, Bortoletto Valeria di Claudio e Francesca, Piccin Martina di Fa­bio e Rosella, Manias Tommaso di Giu­seppe e Mara, Ragogna Francesca di Francesco e Patrizia, Corazza Federica di Mario e Lucia, Hublard Annabella di Johneld e Rosa, Hublard Mary Bessie di Jonheld e Rosa, Ortolan Greta di Didier e Paola, Mattiuz Anna di Marco e Sara Marie.

Matrimoni Pezzutti Roberto e Burella Lorella, Loi­sotto Giovanni e Candida Silvana, De Santi Flavio e Pozzetto Manila, Egb o Paul e Okwara Antonia, Gatti Alessan­dro e Michieli Cinzia, Zilli Giovanni e Populin Foscar, Rosset Michele e Sot­gia Loredana, Tellan Roberto e De Lu­ca Stefania, Loisotto Luigi e Battistel la Lara, Giacomuzzo Cesare e Longo Ma­riella, Chiarot Daniele e Paludetto Dia­na, Aramini Jeffrey e Chook Angela Mary, De Paoli Raniero e Pedicini Ga­briella, Ciot Eris e Secondin Luciana, Sirch Lorenzo e Gregoris Raffaella, To­nello Stefano e Mercante Lucia, Trava­nut Gianluca e Mascarin Franca, Bia­sini Gianpiero e Tomasi Kathinka, Li­setto Loris e Raschiotto Luana, Orlan­do Andrea e Tolusso Katiuscia, Papais Stefano e Pezzutti Flavia, Pigat Gio­vanni e Bufi Mimoza, Della Bruna Clau­dio e Rambaldini Cinzia, Tonussi Do­menico e Platea Alessandra, Canzo­nieri Vincenzo e Sellan Antonella, Co­macchio Enrico e Brunetta Valentina, Anastasia Stefano e Mattiuz Eleonora.

Funerali Pigat Olivo di anni 86 vedovo di Tur­chetto Salute, Zennaro Piergiulio di an­ni 70 marito di Barbieri Jolanda, Del Pio Luogo Ermenegilda di anni 75 vedova di Sossai Armando, Massarut Annita di anni 84 vedova di Maroni Armando, Co­razza Maria di anni 97 vedova di Za­nette Paolo, Pigat Evelina di anni 90 ve­dova di Muzzin Antonio, Battistuzzi Ma­ria di anni 67 moglie di Spurio Ezio, Par­dini Sergio di anni 62 marito di Sist Ri­ta, Buriola Amelia di anni 82 moglie di Pin Stanislao, Peressin Giovanni di an­ni 82 marito di Gregoris Daniela, Guer­ra Giuseppe di anni 83 vedovo di Sor­gi Giuseppina, Ceolin Giuseppe di an­ni 95 marito di Azzano Enrichetta, Lian-

di suore Rosarie e anche se, durante la giornata, mi capita di "correre" per mille piccole o grandi urgenze, sono sicura che il Signore è contento. È Lui che ci ha detto: "Lasciate che i bambi­ni vengano a me". Così sono ben feli­ce di spendere le mie energie, secon­do le mie capacità, perché nella Scuo­la Materna i bambini siano accolti be­ne, le famiglie abbiano fiducia nel no­stro operato, affinché i piccoli possa­no imparare a diventare i bravi futuri cittadini di Azzano. Suor Francesca

zi Angela di anni 81 moglie di Sedita Giuseppe, Mascarin Maria di anni 75 moglie di Tesolin Agostino, Barbesin Dusolina di anni 85 vedova di Luzzi Pie­tro, Mascarin Rosa di anni 92 vedova di Tavella Giovanni, Martinelli Aldo di anni 61 marito di Marchetti Rosanna, Buttignoi Gino di anni 8l marito di Boz Maria, Tesolin Agostina di anni 81 ve­dova di Chiarot Emilio, Drigo Adriano di anni 50 marito di Fantin Anna, Del Bel Belluz Vilma di anni 74 vedova di Rossi Silvano, Michieli Giuseppe di an­ni 60 marito di Facca Carla, Vaccher Lucia di anni 90 vedova di De Marchi Pietro, Goz Gal liano di anni 86 marito di Corbetta Luigia, Battistella Carlo Giu­seppe di anni 81 vedovo di Serafin Au­gusta, Francescon Roberto di anni 44 marito di Botta Francesca, Valvasori Giovanni di anni 76 vedovo di Masca­rin Egidia, Bertolla Luigia di anni 95 ve­dova di Longo Settimo, Armelin Enrico di anni 85 vedovo di Dal Bò Emma.

I VOSTRI CARI VI RICORDANO CON AFFETTO

Trevisan Rina in Sericola

m. 4-4-1997

Chiarot Emilio m. 1-3-1985

Nervo Angela in Barbesin

m. 10-11 -1996

Taiariol Benedetto m.22-9-1987

Trevisan Rosaria in Chiarot

m.5-5-1997

Tesolin Agostina in Chiarot

m. 25-9-1997

Barbesin Giovanni m. 28-4-1984

Modolo Rosaria in Chiarot

m. 16-8-1994 (Canada)