casina bolzano casanova presentazione in powerpoint definitiva
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CONCORSO DIIDEE PER LA REALIZZAZIONE DIUN PARCO D’ARTENEL QUARTIERE CASANOVA DIBOLZANO CampementUrbain “un luogo speciale a disposizione di tutti e sotto la protezione di ognuno” il sito e il suo contesto Casanova, il recente quartiere di edilizia agevolata nella Circoscrizione Don Bosco, al margine ovest della cittàdi Bolzano, stabilisce una stretta relazione ambientale con il paesaggio e la vicina rocca di Firmiano. Duomo di Bolzano Castello di FirmianoTRANSCRIPT
CONCORSO DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE
DI UN PARCO D’ARTE NEL QUARTIERE CASANOVA DI BOLZANO
“un luogo speciale a
disposizione di tutti e sotto
la protezione di ognuno”
Campement Urbain
il sito e il suo contesto
Casanova, il recente quartiere di edilizia agevolata nella Circoscrizione
Don Bosco, al margine ovest della città di Bolzano, stabilisce una stretta
relazione ambientale con il paesaggio e la vicina rocca di Firmiano.
Duomo di Bolzano
La Casina
Parco d’Arte Pubblica - quartiere Casanova
Castello di Firmiano
La sua posizione è compresa all’interno di un vasto territorio
agricolo, di poco a monte di una stretta lingua di terra, alla confluenza
dell’Adige con l’Isarco.
La sua attitudine a stabilire un dialogo con il
contesto pare confermata dallo stesso principio insediativo del
quartiere, composto da otto corti, ciascuna delle quali con giardino
interno, simile alla tipologia d’impianto del Castello di Firmiano.
Il sito proposto dal bando è un parco esterno alle corti, situato tra le
facciate laterali di due architetture diverse fra loro, è accessibile dalla
strada principale che taglia longitudinalmente il quartiere e si sviluppa
secondo una forma allungata, restringendosi verso ovest in direzione
dei binari della ferrovia Merano - Bolzano.
La disparità di flussi di accesso immaginabili, pone il lato più largo
del parco, verso la strada, come punto di osservazione privilegiato da
parte del pubblico. La vista del parco dalla strada è un canale
prospettico, in ragione del deciso restringimento dell’area verso
ovest che accentua la percezione della profondità di campo.
Da queste considerazioni ambientali e percettive del parco
l’intervento occupa solo una piccola porzione del prato, posta in
posizione centrale sul fondo dell’area, verso ovest.
Stabilisce così un rapporto più equilibrato di scala con le architetture
circostanti, senza creare retri, entrando in un interessante campo
visivo al fondo del quale è possibile cogliere il profilo della cresta del
poggio di Firmiano e le torri circolari delle mura orientali del Castello.
del progetto o dell’attivazione di un processo
“La Casina” è una scultura abitabile che stabilisce con il parco e
l’ambiente circostante diverse modalità di relazione, affermando una
propria valenza espressiva e formale, richiamando le vicine torri
circolari delle mura di Firmiano.
Una scultura alta poco più di 4,50 m. con una pianta poligonale,
dodici facce dotate di numerose forature regolari e di due porte
d’accesso poste rispettivamente sui lati corrispondenti ad un sentiero
rettilineo che attraversa il giardino da est a ovest.
Uno spazio permeabile che mette in relazione visiva diretta l’esterno
verso il suo interno e viceversa. Un riparo coperto che aprendosi
verso l’ esterno manifesta la propria volontà di nuovo toponimo
teso a emancipare il parco che lo accoglie a luogo di un nuovo spazio
pubblico.
“La Casina” vuole essere il dispositivo intorno al quale
trasformare uno spazio pubblico in un condensatore sociale.
Luogo intorno al quale far convergere i desideri della comunità di
cittadini del quartiere, delle associazioni di Casanova, delle iniziative di
piccoli gruppi e di singoli individui e offrire dimora ad alcune delle
attività sociali sinora disattese dal programma di servizi del quartiere.
La definizione esecutiva de “La Casina” verrà discussa attraverso la
costruzione di un tavolo che nel confronto con gli artisti condividerà il
merito del carattere e dei suoi dispositivi.
Dal confronto collettivo del tavolo sociale l’opera definirà se stessa
avviando così un vivace processo evolutivo “a farsi” per emancipare
un gruppo di cittadini di Casanova verso la sua adozione, decidendo
il suo nome definitivo (toponimo) ponendo le basi costitutive dello
statuto che regolerà i modi di abitarla.
Un processo virtuoso dalla natura biologica che indurrà alla riflessione
sul significato dell’abitare collettivo, a partire da un’analisi individuale
ricercata nella dimensione privata con la quale indagare i termini
dell’identità e dell’appartenenza ad una o più comunità
contemporaneamente e quindi sulla propria diversità; sulle capacità
relazionali di ciascuno.
“La Casina” è dunque un condensatore sociale attivo alla vita di uno
spazio pubblico e dispositivo aperto, libero e flessibile, regolato dalla
Comunità. Le pareti interne della scultura contengono una libreria -
archivio composta da dieci scaffalature a giorno aperte alla vista
versoil parco attraverso forature con serramento fisso
dieci scrittoi ribaltabili all’interno collegati a dieci bancarelle ribaltabili
verso l’esterno e dieci panche estraibili; a pavimento un ampio
archivio accoglierà materiali diversi, sedie e un grande tavolo
pieghevole per riunioni collettive.
i materiali e i dispositivi de la “ Casina”
base, marciapiede e vani dell’archivio archivio a pavimento in cls
n° 12 setti strutturali in legno naturale di forte spessore
n° 10 tamponamenti in doghe di legno naturale con isolante naturale
n° 50 piccoli serramenti fissi in legno con vetrocamera
soffitto e pavimento in doghe di legno naturale
scaffalature della libreria - archivio, sportelli degli scrittoi e delle bancarelle in legno naturale
n° 10 panche in legno naturale
n° 2 porte a doppio battente in cristallo temperato
n° 2 sopraluce a lamelle di cristallo regolabili per il ricambio aria
copertura e faldalerie in lamiera di alluminio naturale
minuterie in acciaio inox
illuminazione interna in tubi led RGB a basso consumo
radiatori elettrici