catalogo scultura affiliati peducci savini

153

Upload: mattia-savini

Post on 13-Aug-2015

225 views

Category:

Art & Photos


0 download

TRANSCRIPT

Text from the personal exhibition "Il marmo vuole lavorato" at Galleria Rubin

Among young sculptores the use of poor or recycled materials is very common. Peducci and Savini challenge the trend and retrieve a noble and precius stone, marble,displaying an extraordinary technical skill and virtuosity.Their trajectory is coherent with this choice: they earned a diploma at the Carrara Aca-demy of art, where they also met and started their partnership. They were able to deve-lop their ability working on major commissions abroad which were carried out, partly at their large atelier in Carrara and partly on site.Their research stems from this unique experience as stone carvers and their ironic revisitation of classical forms generally associated to marble: human figures, religious art or old ornaments.This iconography, from the best known masterpieces down to trivial artistic objects, is revisited with humor and wit and is a starteling collection of improvvisation on familiar themes: a styrofoam Ercole Farnese, a couple of garden puttos that seem made of charred wood up to very daring distortion obtained by manipulating the sylicone use to make copies of existing sculptures. Recently they have steered more markedly in this directions, creating portraits that com-bine and integrate parts from different sculptures.The attitude of defying commonplace percepition is frequent among other contemporary artists as well as indulging in the grotesque. However, Peducci and Savini refrain from exageration and suggest a possible respect-ful coexistance between classical and contemporary art.

James Rubin, 2010

Testo dalla mostra personale "Il marmo vuole lavorato" alla Galleria Rubin Tra i giovani scultori contemporanei è diffuso l’uso di materiali poveri o riciclati. Peducci e Savini, al contrario, si cimentano con un materiale nobile ed aulico come il marmo dimostrando un bagaglio tecnico e di esperienza da grandi virtuosi.In relazione a questa scelta il loro percorso è esemplare: diplomati all’accademia di Carrara, dove è avvenuto il loro incontro ed è nato il sodalizio artistico, hanno potuto accrescere la loro preparazione lavorando su importanti commesse all’estero, portate a termine in parte nel loro grande atelier di Carrara e in parte nei luoghi di destinazione. Il loro lavoro di ricerca nasce dalla straordinaria dimestichezza con il loro materiale e dall’ironica affezione con le forme della tradizione scultorea in cui normalmente viene esperito. Busti classici, figure sacre o puramente ornamentali, ritratti.Questa iconografia, dai grandi capolavori fino agli oggetti più corrivi, viene ripresa e rimaneggiata con acume o con umorismo e diventa una galleria di sorprendenti improvvisazioni su temi notissimi: l’Ercole Farnese in polistirolo, una coppia di putti da giardino che sembrano di legno combusto fino a più ardite distorsioni che nascono dalla manipolazione delle gomme con cui si fanno i calchi . Recentemente si sono inoltrati con maggior decisione in questa direzione creando dei ritratti che combinano e integrano parti di sculture diverse. È un lavoro che ha molti riscontri tra gli artisti contemporanei, tra cui si assiste non solo al fenomeno dell’uso inappropriato dei materiali e delle forme, ma anche all’ibridazione e a un certo compiacimento nel grottesco. Tuttavia Peducci e Savini dimostrano, nei confronti dell’iconografia classica, un amore e una familiarità che impedisce ogni stucchevole degenerazione e suggerisce per contro una libera ma rispettosa convivenza. James Rubin, 2010

“Foam Laocon”

2009Marmo statuario

White Carrara marblemeasures:

cm h53 x 53 x 43

“Foam Laocon”

“Laocoonte”Arte greca

...tutte le diverse deformazioni si fondono creandone una nuova, la quale ritorna all’estetica classica di partenza e cosi il ciclo si chiude.

Text from the exhibition “50+” Spoleto 2012

After years of experimenting new technical solutions we became aware that many problems remained unsolved. There was one question that was still unanswered: “how did they do it?” How come artists of ancient times succeeded in mastering techniques that seem impossible today. There are objects that are mind boggling for archeologists and scientists who strive to understand their constructive qualities.Contemporary art is not too keen in exploring technical features or giving explanations on how objects are made. We started from this vacuum of knowledge trying to acquire information on techniques that were forgotten with their creators. Our method is very free and not truly scientific but has led us to interesting discoveries that we would like to share with scientists and physicists in order to introduce changes in everyday practice. This could certainly enhance the artist’s creativity and offer solutions that have been wrongly neglected.

Testo dalla mostra “50+” Spoleto 2012

Dopo anni di sperimentazione dal forte valore tecnico, ci siamo accorti che troppi interrogativi andavano gradualmente delineandosi. Una domanda ci perseguitava e continua a farlo ogni giorno: “come avranno fatto?”, ovvero, come l’Uomo è stato in grado in altre epoche di realizzare opere inspiegabili per tecnica e intrinseco valore estetico? Esistono manufatti e immagini che sono un vero rompicapo per archeologi, scienziati e tutti gli studiosi con il compito morale di “spiegare” e divulgare il sapere.L’arte contemporanea, inutile negarlo, ha progressivamente perso l’etica della “spiegazione”: siamo quindi partiti da tale “negligenza” per acquisire informazioni e sapere. I nostri studi ci hanno permesso di riscoprire alcune tecniche, una sorta di “super-tecniche” appartenute a vicende ormai estinte. Il metodo di indagine, diverso da quello scientifico di tipo cartesiano, ci ha condotti in una geografia sperimentale più libera, ispirandoci una serie di lavori che, servendosi delle super-tecniche, aprono visioni innovative. Vorremmo che di fronte ad una nostra opera lo scienziato o il fisico potessero fare un’esperienza ulteriore, con la possibilità di tradurla nella pratica lavorativa e suscitare maggiori armonie inventive.

Affiliati Peducci Savini

“busto di Ercole”

2012Oricalco

measures:cm h34 x 13 x 18

“Ercole Affiliati”

2011gesso

plastermeasures:

cm h100 x 60 x 25

“Lottatori”

2011gesso

plastermeasures:

cm h75 x 70 x 45

“Homo selvatico”

2012gesso

plastermeasures:

cm h95 x 35 x 30

“Sfinge Affiliati”

2011gesso

plastermeasures:

cm h32 x 40x 18

“Signorotta decaduta”

2010gesso

plastermeasures:

cm h105 x 30 x 30

“tre figure”

2010gesso

plastermeasures:

cm h35 x 45 x 15

Monumento in onore della Principessa di Thailandiacollege della Musica “Mahidol”

sede della filarmonica della ThailandiaSalaya, Bangkok (TH) Marmo bianco Carrara

2010misure:

cm h300 x 190 x 190

Monument in honor of the Thailand’s Princess“Mahidol “ college of music

home of the Thailand Philarmonic orchestraSalaya, Bangkok ;(TH)

White Carrara marble2010

measures:cm h300 x 190 x 190

Monumento in onore del fondatore della filarmonica di Thailandiacollege della musica “Mahidol”

sede della filarmonica della ThailandiaSalaya, Bangkok (TH)

2008Marmo bianco Carrara

misure:cm h310 x 190 x 180

Monument in honor of the founder of the Thailand’s Philarmonic orchestra

”Mahidol” college of music, home of the Thailand philarmonic orchestra

Salaya, Bangkok (TH)2008

White Carrara marblemeasures:

cm h310 x 190 x 180

Monumento in onore del Re di Thailandia 2008

college della musica “Mahidol”sede della filarmonica della Thailandia

Salaya, Bangkok (TH)Marmo statuario

misure:cm h230 x 140 x 130

Monument in honor of the thailand’s King“Mahidol college of music

home of the Thailand philarmonic orchestraSalaya , Bangkok (TH)

2008White Carrara marble

measures:cm h230 x 140 x 130