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Centro d’Accoglienza Casa Benvenuto Via del Fosso d Centocelle, 66 - Roma Linee guida metodologiche e dei servizi attivati nella prima fase d’accoglienza (settembre-dicembre 2013) Roma Capitale nell’ambito dell’ampliamento SPRAR posti straordinari 2013 www.inmigrazione.it

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Centro d’Accoglienza Casa BenvenutoVia del Fosso d Centocelle, 66 - Roma

Linee guida metodologiche e dei servizi attivati nella prima fase d’accoglienza (settembre-dicembre 2013)

Roma Capitale nell’ambito dell’ampliamento SPRARposti straordinari 2013www.inmigrazione.it

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Indice

Premessa 3

1] La Relazione Consapevole, fulcro di una metodologia attenta ai cambiamenti 4

2] Centro d’Accoglienza, laboratorio d’inclusione 5

3] Servizi forniti e attività 7

3.1]Ilcounselinginterculturale 9

3.2]Lascuolad’italiano 14

3.3]Mediazionelinguisticaeculturale 16

3.4]Assistenzapsicologica 17

3.5]Orientamentosocialeeassistenza 19

3.6]Fornituradivestiarioebeniperl’igienepersonale 20

3.7]Supervisionedelpersonale 21

3.8]Ilpocketmoneyeilpotered’acquisto 21

4] Le attività ricreative e il rapporto con il territorio 22

5] Coordinamento e monitoraggio 24

6] Privacy e tutela degli ospiti 26

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Premessa

Il Centro d’accoglienza “Casa Benvenuto” vanta una lunga storia di accoglienza e solidarietà. Sindal1997ACISELlohagestitoperaccoglierenucleifamiliarieminoristranierinonaccompagnati.Unastoriacherafforza lasua internitànel tessutosocialedel territorio,rafforzatadallapresenzadiunosportellod’orientamentoperimigrantichel’Associazionehaattivatosindal2000.

Dal 12 settembre 2013 il Centro, forte anche dalla solida rete territoriale che vanta, si ètrasformatoinunastrutturadisecondaaccoglienza,entrandoafarpartedelsistemaSPRARnell’ambitodelprogettopresentatodaRomaCapitale(postistraordinari2013–ampliamentoSPRAR).Il Centro rappresenta il tentativo di avviare un percorso innovativo e sperimentale, cheintendesuperareladivisionetra“prima”e“seconda”accoglienzadedicataarichiedentiasilo e beneficiari di protezione internazionale, creando un percorso armonico che sappiaconiugarelespecificheesigenzeimplicitenellevariefasid’inclusionedellapersonaaccoltaconunfiloconduttoremetodologico,progettualeerelazionaleunitario.

IlCentroègestitodaACISEL-AssociazioneCooperazioneInternazionaleStudiELavoro(ww.acise.it)eIn Migrazione Onlus (www.inmigrazione.it)riuniteinATI.

Un progetto che intende perseguire l’obiettivo di una qualità reale che non si limitialla quantità dei servizi erogati e ai profili professionali impiegati nello staff, quanto allatrasversalità dei servizi offerti (accompagnando alla corretta conoscenza e piena fruizionedeglistessi).Considerare dunque le attivitànoncomesingoliframmentidiunpercorso,macome armoniosa parte di un tutto,chesiponespecificiobiettiviprogressividarimettereindiscussioneeaggiornarecostantemente.Ognipersonaaccolta,conlesuespecificità,diventacosìfulcroeanimadelprogettoenonsemplice“destinatariofinale”degliinterventi.

NelCentrod’accoglienza“CasaBenvenuto”,cheospita 20 richiedenti asilo di nazionalità pakistana appena arrivati sul territorio nazionale,nonpratichiamoquindil’abitualedivisionetra“servizi per l’accoglienza”e“servizi per l’integrazione”,nellaprofondaconvinzionechenon esistono ruoli asetticamente tecnici nellagestionediun Centro. Siamo infatti convintiche tutto sia parte della relazione d’aiuto e che le modalità con cui tutti i servizi vengonovissuti (daglioperatoriedagliospiti) incidasulpercorsod’inclusione.Anche la“semplice”distribuzionedibenidiprimanecessità,adesempio,è fruttodiun’attentapianificazioneeanalisidapartedellostaff,nell’otticametodologicaeprogettualediconsiderarlaunapartedelpercorsod’inclusione,peresseregestitacoralmentedallastrutturad’accoglienza.Lasceltatrailconsegnarevestiarioebenidiprimanecessitàdadietrounbanconeequelladiconsegnarlicon un colloquio individuale, in un setting appropriato e tutelato, facendo vedere ciò chesi consegna, facendo provare i vestiti, ascoltando il feedback dell’ospite, spiegando concalmal’usodeiprodotticonsegnati,faunadifferenzaenormenellarelazionechesiinstaura.Presuppostoineludibileperqualsiasipercorsoprogettuales’intendarealizzare.

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Un percorso finalizzato da subito al sostegno della persona nel recupero della propria autonomia, partendo dalla valorizzazione e dal rafforzamento delle risorse e delle qualitàpersonali.Aspettidaadattareinuncontestosocialeradicalmentenuovo,senzamaiperderedivistaisogni,leaspirazionielavolontàdiciascuno.Inaltreparolenonsitrattadicostruireunpercorsodicrescitaperlapersona,quantocrescere insieme alla persona accolta,partendopropriodallesuecapacitàedallesuevolontà,chenoiaccompagniamosemplicementeafaremergere,asostenere,adaiutareacontestualizzareinunarealtànuova(equindicomplessa,macontemporaneamentestimolante).Iltuttonellapienacoscienzadellecomplessitàchel’ospitevivenellasuacondizionedimigranteforzato,catapultatoinItaliadopounviaggiospessodrammaticoperimpellentenecessitàenonperscelta.Unacondizioneoggettivaquelladi chinonhaunpercorsomigratoriodeciso,preparatoepianificatoall’origine,distantedallapropria famigliaedaipropriaffetti, cheprimadi tuttoincidesullavogliaesullapienamotivazionediricostruirsiunanuovavitainItalia.Unnuovopercorsodicrescitache,sebengestito,sappiapartiredallapropriaidentità,machesappiaanchetrovareunanuovaprospettiva.

1] La Relazione Consapevole, fulcro di una metodologia attenta ai cambiamenti

IlCentrosviluppacongliospitinellevariefasidiprogettodiversetipologiediservizieattività,finalizzate all’obiettivo strategico del nuovo raggiungimento di un’autonomia abitativa,relazionaleelavorativa.Serviziquinditesiancheastimolareeamantenere alta la motivazione durante tutto il percorso,spessocomplesso,chenegozipartendodallapersona,ilsignificatoe il raggiungimentodiunabuonaqualitàdellavita (concettocompostoevidentementedaunaparteoggettiva,maanchedaunapartesoggettiva).ValorizzareesostenereilSécomeindividuo, che nell’interazione con nuove esperienze vive una costante crescita (e quindiunacostanterimodulazionedellapercezionedellaqualitàdellavita,deiproprisogniedelleproprieaspettative).

Unprogettocosìambiziosoèpossibilesolosesisegueunastrategiacomplessivachepartadallapercezionedeirifugiatinoncomeunacategoria,macomepersoneconstorie,esperienze,bisognieaspettativeuniche,nellaconvinzionechespecificitàculturali,consaperiedenergienuove,possanocontribuireadarricchire ilnostroPaese.Comprenderequestedifferenzesitraducenellanecessitàdico-costruire percorsi verso la riconquista dell’autonomia “su misura”,superandoidee stereotipate e cliché.Alladomanda“quale percorso per il richiedente asilo”,opeggio“quale percorso per il richiedente asilo pakistano”,sostituiamoladomanda”Quale percorso con Sadam, Mohammed, ecc.”,personecontantecoseincomune,mamaiuguali.Un percorso personalizzato quindi che deve essere affinato e aggiornato continuamenteperchésiarealmentecondivisoedefficace.Inquestaaccezionetuttiglioperatorihannoilcompitoprincipaledifornireunsostegnoagliospiti.UnsostegnocheabbiacomefondamentolaRelazione Consapevole,cherappresenta

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il fulcro di una metodologia attenta ai cambiamenti e al lavoro di aiuto e di sostegno dasvolgereinconcreto.Solounoperatoreconunabuonacompetenzarelazionalepuòdiventareun operatore della buona relazione. L’operatore quindi non è solo “sociale”, ma è unoperatorechestanellaRelazioneConsapevole,dentrocuifondelesuepersonaliinclinazioni(comeilsaperascoltare,l’accoglienza,lafiducia,ladisponibilità)conletecnicheelemodalitàdell’ascoltoattivo,dell’empatia,delfeedbacknongiudicante,dellacomunicazioneefficace,mantenendosempreunosguardo realisticoeattivosulla realtà.Unapproccioall’internoegraziealqualereperiremodalitàecomportamentivoltiagestireipiccoliproblemiquotidianie impiegare strategie di azione orientate albenessere, allaprevenzione, alla riduzionedeldisagioeallabuonacomunicazione.Capacitàcheaccresconoesponenzialmentenelsentirsiparte integrante di un gruppo, con cui condividere le strategie, le azioni, le passioni, lefrustrazionieledifficoltà.Quindiun’attentavalorizzazionedeitalentideisingoli,inseritaperònell’armonicoagirecollettivodiunasquadraampiaecoesa.

Illavorodirelazionequotidianadeglioperatorièfondamentaleestrategicoperstimolarelamotivazioneestabiliredasubitounrapportodifiduciaereciprocorispettotralastrutturaatuttiilivelli,egliospiti.Percepireeventualiproblematicheoincomprensioniesistenti(chesianodisistemaopersonali)permetteallefiguredi riferimento (counselor,mediatori,psicologo,legale,direzione,insegnanti)diinterveniretempestivamenteeinmodocoordinatosulfattoreevidenziato. Ciò consente anche di raccogliere utili suggerimenti direttamente dagli ospitichepermettonodiaffinareemigliorarecostantementeleattivitàelerisorsemesseincampo.

2] Centro d’Accoglienza come laboratorio di convivenza e inclusione

Un’attenzione costante quindi alla persona nella relazione Ospite/operatori/territorio, maancheallarelazionetraospiti,cioèadunambitodiinterventosulgruppo.Siamoinfatticonvintiche il Centro d’accoglienza sia primariamente la nascita di una nuova comunità,formatadagliospitiedaglioperatori chevivono intensamente inunostessospazio.Unacomunitàparticolarmentecomplessa,chepresentapeculiaricaratteristiche,soprattuttonellaprimafasediaccoglienza.Sitrattadiunacomunitàimpostaall’ospite(èilcontestosociale,giuridicoepersonalecheinduceadaccedervi:nonèunasceltamaunbisogno);temporanea(cisipassaunbreveperiododelpropriopercorsomigratorio,di cui spessonon sihaunapercezioneprecisa della durata e, soprattutto, di ciò che avviene successivamente); intensa (si vive astretto contatto con altri la maggior partedelproprio tempo, soprattutto appenaarrivati);disomogenea(siviveastrettocontattoconpersonemoltodiverse);complessa(organizzatasecondo nuove regole non sempre immediatamente comprensibili). Fattori di complessitàchecomportanounelevatofattoredistress,chesenongestitopuòprovocareundisagiodifondochetendeadannullarnelepotenzialitàelepositività,ainibirel’avviodiunpercorsoefficace di inclusione. Non ci si trova di fronte a una comunità in senso tradizionale, ma aun’organizzazione formalechehacomeobiettivo lagestione razionalediunoomoltepliciaspettidellavitadiungruppodiindividui,unacomunitàdiindividuidicuilastrutturastessaconcorre a definire l’estensione attraverso meccanismi di regolamentazione che vannodapprimaspiegati,condivisiepoico-costruiticongliospiti.

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PerquestoilprimoobiettivocheciponiamonelCentrod’Accoglienza“CasaBenvenuto”ècrearecongliospitietragliospitiunacomunitàpositiva,doveiltempopassatosiaarmoniosoestimolante.Perquestononcisilimitaaspiegareasetticamentele“regole”,quantoafarnecomprenderel’esigenzanonaifinidelcontenimento,quantoalfinedelbenesserecollettivo,equindidegliospitichenefannoparte,ponendoun’attenzionemeticolosaall’ascoltoeallaverifica finalizzata a migliorare insieme alla comunità regole e abitudini. In questo senso èfondamentale l’applicazionedel regolamentonon inmaniera rigida,noncomeun“diritto-sanzione”, ma come un “diritto-modello” che, lungi dall’essere un “diritto-fantasma”, sicostituisceconunandareprogressivochepuntasull’applicazionegraduale,nonimmediatae non integrale della nuova forma di regolamentazione, permettendo così l’educazioneallanorma, larevisionedellastessa, larisemantizzazionedapartedegliospitie isuccessiviaggiustamenti.Massimasaràdunquel’attenzioneallevariabiliculturalmentedeterminate(laconcezioneelagestionedeltempo,lagestionedeglispazi,ledinamichedigenere,etc.)perfavorireun’armonizzazioneneltempotrailregolamentodelcentroelenormeimplicitedicuil’ospiteèportatore,chepotrebberoandarealloscontrocon la formadi regolamentazioneproposta.La costituzione dei gruppi classe della scuola d’italiano, la continua proposta di attivitàgruppali(dentroefuorialcentro),icolloquipergruppostanzatendonoarafforzarelerelazionitraospitioriginarididiversearee,disostenerenuoveamicizieedimediarecollettivamenteiconflitti,leincomprensionieletensioni,coinvolgendodirettamenteilgrupponellasoluzionedeiproblemienellascopertadellaricchezzacheilconvivereconaltripuòrappresentare.Il Centro d’Accoglienza diventa in questa accezione anche un primo laboratorio di convivenza e inclusione.Sitrattadicostruireesperimentareunanuovapossibilitàinunluogoprotettoeconunapiccolacomunità(quindiappenaarrivatipiùsemplicedapercepire),perpoiaccompagnaregliospitinellarelazioneenell’inclusioneconlacomunitàbenpiùcomplessa(nei suoi lati positivi e negativi) con cui progressivamente si entra a contatto all’esterno(quartiere,città,nazione).Particolareattenzionevienedasubitopostanell’organizzazionediuscitecollettivesulterritorio,alfinedimettereimmediatamenteacontattogliospiticonglispazipiù“positivi”,partendopropriodaciòchec’è intornoalCentro. Ilquartierediventacosì,dopoilcentro,unatappadellaprogressivascopertadelterritorio,perarrivareaviverepositivamentelacomplessitàdiunametropolicomeRoma.Nonsitrattaquindidiunagenericaconoscenzadelterritorio,madimettereacontattogliospiti(nelleattivitàorganizzate,fermorestandolalibertàdiognunodiandaredovevuoleneltempolibero)conlapartepositivadelterritorioeconchiloabita.

L’accoglienza non si esaurisce quindi nella descrizione degli aspetti strutturali che si sonomessi in atto (servizi offerti, materiale fornito, attività realizzate), ma si sostanzia anchecomeprocesso: l’accoglienzaèilfine,maèancheilmovimento, l’azionechesiesplicaperraggiungere lo scopo.Parlaredie fareaccoglienzaècomplessoeprevedeuna riflessionesullemodalità,sulprocessodicostruzione,cheèun“riflettere facendo”, in itinere;perchémentresidàaccoglienza,sicostruisceaccoglienza,eognipersona,perquantoaccomunatadalmedesimostatusgiuridicoodideterritorializzazione,viveledifficoltàinmanieradiversa.Gliobiettivielestrategie(equindiiservizierogatieleattivitàorganizzate)sonoprogressiviesviluppatiperfasi,mantenendosempreinmentel’obiettivofinaledelsostenereilrecupero

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dellapropriaautonomiaenonscordandomaiunassuntodifondo:ladignitàdellapersona.Inaltriterminil’autonomiasiraggiungeneltempo,ladignitàvapercepitaericonosciutasempre,sindalprimogiornodiaccoglienza(nonèquindida“garantire”perfasi).

Lefasisonomacroscopicamenteindividuate,maadattateerimodulatesullasingolapersona,rispettando i tempie leaspirazionidiognuno,verificandoevivendocon l’ospite ipassi inavantie le ricadute.Siamo infatticonvintichese l’arrivo in Italiasi traduce inunmomentopositivo,superandoquellafasedrammaticadelviaggio,ilpercorsod’inclusioneètutt’altrochesempliceebreve(sianegliaspettipraticicheinquelliumani,psicologicierelazionali).Fasichesisviluppanoapartiredall’attentomonitoraggiodicondizionioggettive(evoluzioneedesitodellarichiestad’asilo,conoscenzadellalinguaitaliana,ecc.)maanchedaelementisoggettivie costantemente variabili (motivazione, serenità, curiosità, ansia, senso di inadeguatezza,preoccupazioneperséeperipropricari,esperienzepositiveenegativevissute).Crediamochesiapococredibile,trattandosiprioritariamentediunarelazioned’aiutorivoltaapersone,l’applicazionedisemplicischemimatematiciperlarealizzazionediunprogettod’inclusione.Inaltriterminil’equazione“Lavorare=conoscenzadell’italiano+documentovalido+formazioneprofessionale+propostadiunimpiego”nonpuòenondeveassumereunavalenzaoggettivaeassoluta.

In questo primo documento del Centro d’Accoglienza “Casa Benvenuto” ci limitiamo apresentarel’impostazionedelleprimefasidelpercorsod’inclusione,perunperiododipocopiùdi tremesi (dal12settembreal31dicembre), lasciandoaunsuccessivodocumento lapresentazionedellefasisuccessive.Perquestoinquestodocumentononsiparladiformazioneprofessionale,diaccessoallavoro,diautonomiaabitativa.Elementicheabbiamobenpresentiechesarannoparteintegranteefondamentalenellesuccessivefasidiprogetto.

3] I Servizi forniti e le attività organizzate

IlCentrod’Accoglienza“CasaBenvenuto”ha immediatamenteattivatoservizidedicatiagliutentieglioperatorisisonoimmediatamentemessiingioconelproporreattivitàdacostruireinsiemeagliospiti.Siamoconvinticheall’arrivoinunCentro,l’erogazionecontemporaneaditantiservizipuòrenderepiùcomplessalacomprensioneelapercezionedelfunzionamentodellanuovacomunitàincuicisitrova,creandospessospaesamentoechiusura,unlimitepiùcheun’opportunità.Ildoversirapportarecontantidiversiprofessionisti(operatori,insegnanti,mediatori,psicologi,ecc.)puòprovocareunaspersonificazionedei rapporti,elementochecontribuisceadaccrescere ledifficoltàdegliospitinel fruirealmeglio leopportunitàche ilprogettopuògarantire.

Partendodaquestopresuppostosièdecisodiprediligereicolloquiindividualialle“assembleeplenarie”perpresentare i servizie lemodalitàdiaccessoe funzionamentodellestesse. Inquestosensononcisiè limitatiaprodurreunelencodelleattivitàdaleggere,quantounospazio protetto dove avere tutto il tempo per spiegare a fondo i singoli servizi, lasciandospazioalledomande,aidubbideisingoli(spessoinibitinegliincontriplenari).Aicolloquidi

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presentazionedelleattivitàseguonoimmediatamenteulterioricolloquiperricontestualizzareleinformazionieascoltareleimpressionidell’ospitesubitodopolaprimafruizionedelservizio.Si è deciso in questo senso di presentare un servizio ogni settimana, per lasciare il giustotempodimetabolizzareedelaborarel’informazioneedimisurarlaconlapratica.

Questa fase viene prioritariamente gestita dalla figura del Personal Tutor, che riveste nelprogettounruolostrategico.Unprofessionistachemetteincampoleabilitàdicounselingeleconoscenzeinterculturaliperassolvereprimadituttolanecessitàdiaccompagnarel’ospitenellafasediambientazioneinunanuovastrutturaeinunnuovocontestosocio-culturale.

3.1] Il counseling interculturale per il tutoraggio L’intentoprincipaledelcounselingèfavorirelosviluppoelacrescitadellepersone,attraversol’utilizzodellepotenzialitàedellerisorsedellepersoneedeisistemi.L’insiemedelleconoscenzeedellecompetenzelorendonounostrumentoduttileetrasversale,chepuòessereutilizzatoinqualsiasiambitodovecisial’esigenzadiinstaurareunarelazionedicrescitaedicambiamento,ditrovareunapersonacheascolta,oppurediavereunconfrontoounsostegnoinunmomentodifficiledelpercorsodivita.Partendodatalipresuppostisivuoletrovareproprionelcounselor,professionalitàinnovativaeinpartesperimentalenelcampodell’immigrazione,lafiguracheaccompagnil’ospitedurantetuttoilpercorsod’inclusione.

Non una figura astratta, ma una persona fisica che l’ospite percepisca come riferimentopersonale,percostruire insiemeunpercorsodiorientamento,di formazioneed’inclusione“sumisura”,chesappiaconfigurarsipartendodallastoria,dalleesperienze,dallecapacitàmaanchedalleaspettativeedallevolontàdiognunodeipartecipanti.Informazionichepossonoessere raccolte solo sulla base di un rapporto di fiducia e di collaborazione, duraturo neltempo,ancheinvirtùdelfattochenellavitadegliospitiinItalialeaspirazionielaprogettualitàpossonoevolversi,affinarsi,cambiarerispettoaquantoemersoneiprimicolloqui.

Ilcounseling interculturale centrato sulla relazione,èlamodalitàpropostanelprogettodi“CasaBenvenuto”,incuivengonosottolineaticonforzaalcuniaspettispecificidellavoroinquestoambito,comelacompetenzamulticulturaledeglioperatorielacompetenzarelazionale(consapevolezza,linguaggiodelcorpo,empatia,comunicazione).Iprincipaliriferimentiteoriciepraticisononell’approccioumanistico, integratoall’approccionondirettivocentratosullapersonadiCarlRogers,unitamenteallerecenticonoscenzeedesperienzediunfenomenoincontinuocambiamentocomequellodeimigrantiedeirifugiatinelnostroPaese.Ilrispettoperlapersonaèilpuntodipartenzaealcontempoilpuntodiapprododiquestamodalitàdiaiuto.Unlavoronellarelazioneenelloscambioreciproco,voltoallaresponsabilizzazioneeallaresidenzaattiva,affinchéiltempopassatonelcentropossadavveroessereconsideratounabuonabasedacuiripartire,unalevaperilrecuperodellecondizionididisagiopersonaleesociale.

L’attività del Personal Tutor si svolge attraverso diverse tipologie di colloqui, realizzati inambientidedicati,conunsettingparticolarmentecurato,cherendel’ambienteaccoglienteeprotetto.Ilcounselorutilizzatecnicheperaumentareledoticomunicativeel’espressione

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disé,perstimolare lapersonaa fare,peraumentare laconsapevolezzanelproprio lavoro,perincrementarel’autosostegnoelaresponsabilizzazione,pertenerealtalamotivazione,permigliorarelerelazionimultiple(consé,conl’altro,conl’ambiente),perutilizzarelaforzacreativa,l’immaginazioneepotenziare le risorse. Icolloqui,a livello individualeea livellogruppale,garantiscono lo spazio emotivo, l’ascolto empatico e partecipato delle problematiche edei vissuti, il confronto,unachiaracomunicazione, suggerimenti, indicazioni, l’accettazionepositiva,lapresenzacollaborativael’autenticità.

IlPersonal Tutor realizzainquestafasediversetipologiedicolloquioindividuale,inparticolare:

I primi colloquiIcolloquiiniziali(colloquioinformativoediaccoglienza)rappresentanoquasisemprelaprimaoccasionediconoscenzadirettatraoperatoreeutente,partendosempredalbenvenutoedallareciprocapresentazione.Obiettivisonolaregistrazionedeidatibiografici,spiegazionedelleregolecomportamentalidelcentro,presentazionedelprogettod’inclusione,comunicazionedeimodiedeitempidiaccessoaiserviziadisposizionedegliutentiaccolti.Inquesticolloquisi lascia spazio e tempo per le domande degli ospiti per ottenere ulteriori informazioni echiarimenti:uncolloquioinformativoediaccoglienzaèunincontroduranteilqualesigarantiscereciprocitàescambiotrapersonecondiversibisogniedifferentebackgroundculturale.Inquesticolloqui,cheportanoallafirmadelcontrattod’accoglienza,sipuntaaraggiungereunaccordotrapari:l’operatores’impegnaagarantireserviziefficienti–l’utenteapartecipareaunpercorsodicrescitaattraversol’impegnoallapartecipazione.Tragliulterioriobiettivideiprimicolloquicisono:ildesideriodientrareincontattoeconoscerele persone con cui lavoriamo; l’accettazione e il miglioramento delle “regole del gioco”,stabilireunprimocontattopropedeuticoadappuntamentisuccessivi;

I colloqui progettualiSonounatipologiadicolloquioad hoc all’insegnadellagradualità,improntatoaconoscererisorse e aspettative delle persone, con l’obiettivo d’impostare un realistico e sostenibileprogettopersonaleepersonalizzatodell’utente.Unpercorsoconunapproccioglobalechevadadallivelloprofessionaleaquelloesistenziale.Obiettivoèlaco-costruzioneconl’ospitedelpercorsod’inclusionetesoallariconquistadell’autonomiaperaccrescerelapropriaqualitàdellavita.Èfondamentaletenerepresentechelerisorseeleaspettativedellapersonamutanoin funzione del tempo e delle esperienze vissute. Per questo il colloquio progettuale nonpuòridursiasporadiciincontri,maprevedecostanticolloquidiaggiornamento,tesianchealraggiungimentodiobiettiviprogressiviequindiancheall’approfondimentoditemiintimichesitoccherannosolodopol’instaurazionediunarelazionesalda,inunafasedi“pienocontatto”con l’ospite. I colloqui progettuali prevedono dunque delle tappe di avvicinamento trapersone(personaltutoreospite)eversol’obiettivodivoltainvoltaconcordato,co-costruito.Sicercanoassiemesoluzionicondivise,nonpreconfezionate,cheemergonodall’ospite,grazieall’agevolazionedeltutor,apartiredalriconoscimentodelleproprierisorse.L’intento,passodopopasso,incontrodopoincontro,èquelloditrovareassiemesoluzioniapiccoliproblemiquotidianiaffinchésirestituiscailsensodellepossibilitàoffertedalnuovocontestodivita,sirinsaldilarelazioneguadagnandolafiduciadell’ospiteelostessopossariacquistarefiducia

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neiproprimezzielacapacitàdiimmaginarsiinunacondizionediversa,ingradodiricostruirelapropriaesistenza;

Il colloquio “informale” e pseudo “casuale” Il colloquio interculturale è una forma di dialogo, un incontro tra persone con differentiriferimenti e valori. Gli incontri mediatore-rifugiato-counselor, sono di norma programmatie strutturati tenendo presente le diverse fasi dell’accoglienza che si susseguono, ma sipossonocreareanche“spaziinformalieimprovvisati”,fuoridalsettingdefinito.NelCentroilprofessionistadellarelazionediaiutoèinmovimento,giranellastruttura,cercal’incontroconl’altronelsuospazio.Unacapacitàinquesticontestièrappresentatadallaflessibilitàe“dall’ubiquità” dell’operatore, lontano dall’idea stereotipata del “professionista dell’aiuto”chiusonellasuastanza/ufficioinattesadellepersone-clienti-pazienti,epiùvicinaall’immaginedell’operatorein(enella)relazione,cheluistessocercaecrea.Essereincamminoemettersiingiocoaumentalepossibilitàd’incontro,eallorasiorganizzanoincontrisorprendentisuuncampodicalcio, inmensamentresimangia insieme,duranteunagita,nellasala ricreativaodavantiaunthè...ognispazioèuno“spazioemotivo”,edaunincontroinformaleenonprogrammatopuònascereuninsight,sipuòcorroborareunarelazione,sipuòsviluppareunaprogettualità.Vedersireciprocamenteinsituazionidiverseefuoridairuoliprofessionalmenteeculturalmentestabiliti,aiutalosviluppodellerelazioniel’autenticità.L’importante,aldilàdeglispaziedeitempiprecedentementedeterminati,ègarantiresemprelospazioemotivo,l’espressionediséelanecessariaprivacy,l’ascoltoempaticoepartecipatodelleproblematicheedeivissuti,ilconfronto,l’autenticitàelagenuinavogliadicondivisionediunanormalequotidianitàtroppevoltenegataachiviveincontestidivitaforzata.Spessosonoproprioicolloquinonprogrammati, informali,generatidall’occasione(cercatadall’operatore),agarantirel’avviodiunabuonarelazioned’aiuto.Moltopositivisonoinquestosensoicolloquiall’ariaaperta,outdoor,magaricamminandoinsiemeeparlando.

Il colloquio motivazionale L’obiettivofondamentaledelcolloquiomotivazionaleèsostenereeincrementarelamotivazioneintrinseca delle persone, una motivazione cioè che deriva da scopi e valori individuali piùchedafontiesterne.Ilcolloquiomotivazionaletraeilsuofondamentoteoriconell’approcciocentratosullapersonadiCarlRogers,edèbasatosualcuniindispensabilipresupposti,qualil’empatia.L’operatoreassumeunatteggiamentonongiudicanteinbasealqualepoterdareparidignitàallavisionedelmondodell’ospite,rispettandola,senzaricondurlaalgiànotoetentandodicomprenderla.È fondamentale inoltre lavoraresulla resistenza. Ilcounselor (epiù ingenerale l’operatore)deveconsiderarelareticenzadell’utentenelsuopercorsod’inclusioneversoilcambiamento,laddove si manifesta, come un aspetto naturale e inevitabile piuttosto che un ostacolo dasuperare che pone soltanto dei limiti. L’ambivalenza che l’ospite sta vivendo ci dà delleindicazionisullesuesperanzeesuisuoidesiderilegatialcambiamentoesullerelativepaure,comeiltimoredifallire,dinonfarcela,didoverrispondereanuoverichiesteediassumersinuoveresponsabilità,osemplicementelapauradell’imprevisto.Il counselor cerca di comprendere e rispettare entrambi i lati dell’ambivalenza, in mododa ridurla invece di amplificarla, mantenendo alta l’attenzione rispetto alla prospettiva

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dell’utente,attraversoquell’arteditrovareequilibriofraprossimitàedistanzacheèl’empatia,sintonizzandosisullesuesensazioni,isuoidesideri,isuoibisognieilsuostatod’animo.Nelrispecchiarelacontraddizioneilcounselorpuòfacilitareilpercorsodicambiamentodellapersonaprestandolamedesimaattenzioneallesuemotivazionipercambiareeaquellepernonfarlo,supportandol’autoefficaciadellepersone,cheposseggonoleconoscenzeelerisorseperrealizzareicambiamentidesiderati.Avolteilcambiamentodiun’azionecambiatuttol’agire,ecosìpuòcambiareilpropriomondo.Questononvuoldirechetuttiiproblemisianorisolti,machesiècreataun’aperturadallaqualefareentrarealtrepossibilisoluzioni.Lasoluzioneèsempreunpassoversounaterrasconosciuta.Sitrattaquindidisostenerelaconsapevolezzadelle proprie capacità di mettere in atto azioni e comportamenti che li porteranno poi araggiungererisultatieobiettiviprefissati.Questeconvinzioniinfluenzanoinmodopositivogliapproccidellepersonenelpensare,sentire,agire.Ilconcettodicambiamento,vistodaquestaprospettiva,haachefareconlacapacitàdiaccettarel’ideadilasciarandarepartidisèpoteraccoglierenuovepartidiséattraversocuiprogettareilfuturo;

Colloqui in vista della Commissione InunCentrodiaccoglienzaperrichiedentiasilo,ilcolloquiopuòavereunasuaspecificaefficaciainquellafasedelicataeimportantenellavitadiunrifugiato,rappresentatadall’appuntamentoconunaCommissioneTerritoriale.Unmomentocrucialedovepersonechenonconosci,inunambienteformale,giudicanoericostruisconoiltrauma,decidendoquindidellatuasorte.LapreparazionedellamemoriapersonaledapresentareallaCommissioneèsempreunaspettodelicato.Ariprovadelcaricoemotivoditalemomento,capitaspessochelafrustrazionepiùgrandevissutadaunrichiedenteasilononsilimitialdiniego,maarrivianchedallaconcessionedella protezione sussidiaria invece dell’asilo politico sperato. Questo avviene non tantoperun razionalepensiero rivoltoaibeneficiche idiversi statuscomportano,quantoper lapercezionediunasottovalutazionedelpropriotraumaedellesofferenzevissute.Ilmancatoriconoscimentodiqueiproblemichehannocostrettoallafuga,gettasoventelapersonainundoppiovincolodacuièdifficileuscire.Costrettoascapparedacasapropriaesenzailgiustoriconoscimentodei tortiedellesofferenzepatite, ilmigranteforzatoperde lapossibilitàdiimmaginareunanuovavita.Ripercorrere e raccontare la propria storia alla Commissione è tutt’altro che facile. Perquesto spesso l’accompagnamento emotivo del richiedente assume un’importanza simileall’accompagnamentolegale.Gestireesuperarelostressdiquestaparticolarissimaaudizionesirivelaspessofondamentaleperunpositivoesitodelladomandadiasilo.Neicolloqui“primadellaCommissione”, sipuòavviareuncostruttivoconfronto, sipossonocondividere storievissute ed esperienze, e se richiesti, ottenere suggerimenti o consigli pratici. Questo tipodi interventi sonopossibili solo seallabasec’èun’alleanzaoperativa/umanaeunafiduciareciproca.IcolloquisonoimportantinellafaseprimadellaCommissionee,ancoradipiù,percomprendereegestireemotivamenteilrisultato,conparticolareriferimentoaidinieghi.

Aicolloquiindividualiilpersonal tutoraffiancamomentid’incontrodigruppo,utilizzandounapproccioteorico/praticoispiratoalmodellopluralisticoeintegratodell’approccioumanistico.Si utilizzano alcune tecniche volte alla facilitazione dei processi comunicativi e relazionaliinsiti nel lavoro di gruppo: dalproblem solving alla comunicazione assertiva, dal feedback

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“nutriente”al team building(la“costruzionedelgruppo”,attraversouninsiemediattivitàilcuiscopoèlaformazionediungruppodipersonechecondividonoglistessiobiettivi).Ilteam building rivoltoagliospitidiuncentrod’accoglienza,strumentoprimariodiprevenzionedelconflitto,èutileadattivareunafattivacooperazioneeincremental’efficaciadelgruppocheinunacomunità“forzataeincostruzione”coincideconunamaggioreresponsabilizzazionedeisingolieunacomplementarietàtraimembridelgruppo.Leattivitàlaboratorialiconsentonodisviluppareerafforzarelospiritodigruppo,incrementarelaconoscenzadisé,migliorareleproprieabilità,competenze,oltreacontribuireall’approfondimentoeallaconoscenzadellarealtàculturaleesocialeitaliana.Lepersonechepartecipanoailaboratorisonospronatedasubitoallaproattivitàperridurreilrischiodellapassivitàedell’attesachesipuòvivereinuncentrodiaccoglienza.

Nellaprimafasediaccoglienza,inparticolare,vengonopropostieorganizzatiadesempio:

Il gruppo/stanza per la gestione delle difficoltà di convivenzaPer cercare una strada alternativa a quella delle chiacchiere, delle accuse personali, dallevocidicorridoio,chespessosi rivelanostradedifficilidacontrollareegestire inunCentrod’Accoglienza,proponiamoincontridefiniti“gruppo/stanza”.Laconvivenzadipiùpersoneinunastanza(quindiinunluogointimoepersonale)rappresentaoggettivamenteunfattoredistresseunmomento forted’interazioneobbligataconpersonediverse. Ilcolloquioconil gruppo/stanza rappresenta quindi una possibilità per gestire e risolvere i problemi diconvivenza,eancheunmodopersperimentarsiattraversounamodalitàdiversa, incuinelrispetto reciproco ognuno parla e propone soluzioni costruttive nell’ottica della gestionenon violenta dei conflitti. È un’occasione per ribadire e migliorare le regole e favorire unamaggioreresponsabilizzazionedell’ospite.Lagestionepositivadeiconflittiavvieneattraversolatrattativa,lanegoziazione,lamediazione.L’obiettivoètrovareunaccordotralepartichesono divise da interessi contrastanti. I conflitti vivono e si alimentano nella loro dinamicacircolare,incuiiproblemialimentanoidisagieidisagialimentanoiproblemi.Inquestaottica,il ruolo dei personal tutor è quello di essere agevolatore-mediatore, attraverso il problem solving,ascoltodell’altroeilbrainstorming,negoziaresenzasfidareleconvinzionidegliospiti,trovandosoluzioniaccettabilidatutti,proponendounmetodosenzavincitoriesenzavinti,chiarireladistinzionetralapersonaeilcomportamento;

Laboratori di “conversazione”Sitrattadigruppididiscussionepermigliorarelaconoscenzadellalinguaitaliana,improntatisualcunitemispecifici(lavoroemestieri,emozioni,ricette,cultura,festività).Lamattinac’èlascuola,ilpomeriggiosipropongonoigruppiconversazione,doveportaretuttoquellochesièappresoinsettimana,aunlivellodidiscussionelibera,perassociazioni,unodopol’altro,conpersonecheparlanoealtrechefannodomande.L’obiettivoèinnescareunacomunicazionetraipartecipanti,alivellolinguistico,relazionale,emigliorarelacoesionedigruppo.Sipartedauntema,dal titolo,daun’introduzioneminima,talvoltaaccompagnatada immaginie/ovideo.Quandosicomprendechecisipuòfidareeaffidare, i temitrattatipossonodiventaretemi“forti”.Neigruppidiconversazionesipuòcostruireinsiemequalcosadidiverso,cominciando

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dalla restituzionedelladignitàdelpensieroedellaparola,delpari valoredelnostroedelloro esprimersi. Dal riconoscimento della loro competenza sul proprio mondo, che derivaprimariamentedallaloroesperienza,finoallapossibilitàdiparlaredell’oppressionechelihacostrettiallafuga.Capirechesipuò,chenelnuovocontestoèdicibileciòcheprimanoneranemmenoimmaginabilepotercondividere,èilprimopassoperiniziareaconcepirsi inunaposizionediversa,condeinuoviriferimenti,positivievitali;

Laboratori sulle emozioniInquesti laboratorisifaesperienzadell’utilitàdelleemozioni,eanchedicomeleemozionipossonomettereadisagio,delledifferenzeculturaliedeidifferentimodiincuileemozionivengonosperimentateedespresse,eanchedeidiversimodidirisponderealleemozionialtrui,enonultimo,diemozioninelprocessodicambiamento.Igruppisifocalizzanoprincipalmentesullapercezionedelleemozioniprincipalielaloroletturaattraversoilcorpoelacomunicazionenon verbale; l’espressione e riconoscimento delle proprie emozioni e quelle degli altri; lagestione,ilcontrolloel’espressionedelleemozioni(rabbia,amore,paura,gioia,etc.).Questitipidilaboratorisipongonocomeprincipaleobiettivoilrafforzamentodell’intelligenzaemotiva,comesviluppodell’intelligenza intrapersonale,chehachevederecon laconoscenzadisé,l’ascoltointeriore,econlaconsapevolezzadelleproprieemozioni.Attraversoazionistimoloinizialisicercadielaborareleemozioni,sensazionieriflessionisuscitateinformenonperforzaverbali(soprattuttoall’inizio,quandoèancorascarsalacompetenzalinguistica),maartistiche,ugualmentepotenti,creativeeespressive (comelapittura, il teatro, lamanipolazione,etc.)per conferire alle parole, al proprio atto linguistico-espressivo irripetibile un proprio sensoautentico,prendendolaparolaeuscendodalsilenzio.Sel’emozionecoloralanostraesperienzahaancheilruoloindirettodipredisporreaun’azionesuccessiva, un percorso o un obiettivo. Ciò che sembra essere determinante infatti nellarealizzazionedellapersonaè lasuacapacitàdicomunicare,digestire lesituazionisocialiequindiancheemozionaliall’internodiretidirelazionichecicreanoecisostengono.L’emozioneentrandoinogniaspettodellanostravitasegnaedeterminaanchel’apprendimentoed è quindi lecito e doveroso porsi un problema di accompagnamento ed espressioneemotivadegliospiti,perfarsìcheilcentrod’accoglienzadiventirealmenteluogodicrescitaedibenessere,doveesserericonosciutinell’espressionedellapropriapersonae,cometali,accettati.

Laboratori musicali Inquestatipologiadilaboratoriipartecipantisuonano,cantanoeascoltano.Ognunoportaunpezzodellasuacultura,proponendolaaglialtri.Sisuonanolepercussionieglistrumentimusicali,siscopronoitestidellecanzoni,sicanta,siparladimusica,sisegueilritmobattendolemani,siaccennaunballo.Lamusicaèemozione,ècultura.Lamusicaharadiciprofonde,èunamelodiaaccennata,chearriva,cresce,staunpo’lì,epoivavia...Propriopartendodaquestolamusicaèunottimostrumentopersviluppareunlavorodigruppo,migliorareleinterazioniinterpersonali,scambiarsileideeeleesperienze,crearequalcosatuttiinsieme,stareinsiemecreativamenteesviluppareilsensoartistico,scoprireinteressicomunicon altre persone con cui, in molti casi, si presupponeva di condividere soltanto lo statusgiuridicoelafugadalpropriopaesecomeunicasoluzionepercostruireunprogettodivita.

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I laboratorimusicali,creatievissuti inizialmentedentro ilcentro,possonodiventareefficacimomentidiconoscenza,discambioedipartecipazioneconlacomunità,chepuòvenirenelcentroopuòvivereilterritorioinsiemeagliospiti.

3.2] La scuola d’italianoLascuolaèstrutturatasecondounpercorsolaboratorialediricercaconglistudentichepartendodall’esplorazione del territorio correlato al vissuto quotidiano allarghi  progressivamente ilpropriospettrodiosservazionefinoaestendersiallaculturaitalianaelasuastoria.L’approccioètesoacostruireunarelazioneeducativaincentratasull’aperturaall’altro,allacondivisionedellecriticità,alsuperamentodeiconflitti,poichéfunzionedellalinguaeilsuousoècomunicazioneenonc’ècomunicazionesenonc’èaperturaalMondo,nonc’ècompetenzacomunicativasenonc’èConoscenzadelMondo.Perquestogliinsegnantidellascuolasiavvalgonodellediverseprofessionalitàcoinvoltenelprogetto,attraversounconfrontoquotidianoeunaretediscambio,l’esperienzaformativasifacosìinterdisciplinare,interculturaleeorientataalconseguimentodiunaquantopiùpossibileautonomia primaria nel paese di destinazione. Non è sottovalutata l’acquisizione di tutti icontenuti grammaticali. Ma un percorso di questo tipo, per essere realmente efficace nonpuòprescinderedalcreareestimolarequotidianamente lamotivazionedeglistudenti.Nelmettereinrelazionel’apprendimentodell’italianoconlamotivazioneènecessariotenereinconsiderazionelastoriadegliospiti(condizionedipresenzainItalia,naturadelloroprogettomigratorio,fugadasituazionidrammatiche,contestosocioculturalediorigine).Per chi si ritrova sul territorio sperimentando lapiùgravedelleesclusioni sociali,quelladivittimeinesilioespulsedalproprioluogodivitaelontanedailegamiaffettivi,risultaefficacelacreazionedicontestieducativieformatividovelamanifestazionedellaparolasuunpianoaffettivoediapprendimentopossacreareunabasedirassicurazione.Lascuoladiitalianoèprimadituttounluogoingradodioffrireuncontestoeducantechepermettalacondivisioneemotiva, riconosca la presenza sociale, crei dunque un’appartenenza, diventando unostrumentoasostegnodellosviluppodellaprogettualitàcomplessivadell’ospite.Lacreazionediunacomunitàdiapprendimentoelacontinuitàdirapportoinessaimplicata,diventanocosìancheuncontestofondamentalediaccoglienzaecura.

L’usodiattivitàingradodisostenereecrearelaformazionediungruppo(comeigiochidipresentazione o di ruolo), si basa sul riconoscimento dell’importanza degli aspetti affettivie ambientali legati all’apprendimento della lingua. L’apprendimento linguistico è infatti ilrisultatodell’interazionesocialetrapiùpersoneall’internodiungruppo:sapercostruireunambientefavorevoleallacostituzionediquestogrupporimaneunadellefinalitàprimariedellediverseattivitàdidatticheproposte.Nell’insegnamento della lingua è necessario tener conto di diverse mete educative, checomprendono sia quella dell’auto-realizzazione (potenziamento delle proprie capacitàcomunicative per trovare lavoro), sia quelle di socializzazione (potenziamento dellecompetenzeperunabuonaintegrazioneprofessionaleconlacomunitàlocale),nonchéquellediculturizzazione(scopertadegliaspetticulturalidellacomunitàcheospita).Nondiminoreimportanza sono però anche altri tipi di motivazione che spingono verso l’apprendimentolinguistico,legateall’esigenzadiintrecciarerapportiumani,relazionidiscambio,diamicizia.

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Sono per questo proposti in modo integrato con la didattica “tradizionale” laboratoriespressivi. Lemacro-aree tematicheproposteper i laboratori si ispirerannoadelementi ingradodigenerare,attraversol’usodidiversetecniche(pittura,disegno,canto,movimento,narrazioni orali e scritte), la produzione di testi auto-biografici (intendendo qui per testiqualsiasi occorrenza comunicativa, anche il disegno). Gli spazi per la narrazione auto-biograficaconcorronoacostruireunattoliberatorio,inquantonarrarediséèpursempreunripatteggiamento,restituiscesensoaglieventi,aiutaaricostruirequella“trama”interiorechel’esperienzamigratoriatendeaspezzare.

D’altrapartel’identitàènarrativaedèanchenell’attodelraccontarsichesicostruisceilsensodel proprio esistere. Ma l’identità è anche narrabile. È l’intreccio tra ciò che io racconto eciò che l’altro che mi racconta che mette in forma la mia identità che sarà quindi semprerelazionale,pluraleedinamica.Inquestosensoapprendereunlinguasecondaèmoltopiùcheimparareunagrammaticaepertienealcambiamentonelladefinizionedellapropriaidentità,unapprendimentocomplessochecambiailmododiguardarealmondoedinegoziareconilcontestodiriferimentoilpropriopostoinesso.

Moltedelleattivitàproposteseguonounineditofiloconduttore:quellodellafiabadiPinocchio,favolaperbambinisì,macertamenteancheperadulti.L’operadiCollodivienequiriadattata,stravoltanellaprimaparte,peresserecompresaeapprezzatadaunpubblicodiapprendentiadultifindallivelloelementaredicompetenzadell’italiano,perarrivareprogressivamenteaesserelettoinformasemprepiùvicinaall’originale,cosìdafruirnel’autenticità,nontantodalpuntodivistalinguistico,quantodalpuntodivistatematico.

Testo autentico quindi non perché integro nella forma, ma perché integro nel contenuto,offrendospuntidiriflessionesulpropriovissuto,sullapropriaculturaconfrontataallanostra,aprendounconfrontoconsestessieiniziandounpercorsodirinascitainunnuovocontestosociale.Unafavolapienadispuntisuigranditemidelviaggio,dellafamiglia,dellalontananzadagliaffetti,deicompagnidiviaggio,dellascopertadiuncontestonuovochespessoappareostileecomplesso;maanchedisogni,aspirazioni,crescita,gioia,entusiasmo,amoreericercadiunproprioequilibrio.Temiuniversali che trattati inmodoadeguatopossono incoraggiareunmigrante forzatoatrovare un’ulteriore fondamentale motivazione nell’apprendere una nuova lingua: parlaredellequestionichehannonelcuoreinunospazioemotivoprotetto,partendodaipersonaggiedallerocambolescheavventuredelburattinosenzafili.Pinocchio è inoltre un testo ricchissimo di spunti per affrontare temi di carattere culturale,socialee storico.Collodihaambientato leavventurediPinocchio inun imprecisatopaeseitaliano,certamentetoscanodatoil linguaggioutilizzatoeperovviconnotatibiograficicheconosciamodell’autore,perciòabbiamocercatodiconservarnefindall’inizioalcunitratticheoffranospuntiancheperaffrontaretemidicarattereculturaleestorico.NelprimocapitoloadesempiolafiguradelfalegnameMastroCiliegiaèstatautilizzatacomespuntoperillustrareillavoroartigianale,latradizionedeilavorimanualiedellamanifatturaitaliana,illorosviluppoelostatoattualedelsettorenelmercatodellavoro,nonchéglieventualipuntidiinteresseediincontroconlealtreculture.

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Nellesueavventureilburattinoconoscelatruffael’inganno,incontralagiustiziaeleleggi,si confronta con la scuola, vive in mezzo alle botteghe artigianali, percorre un pezzo diquell’Italiapassata.L’enormeelaborazionemusicale,cinematograficaefumettisticasviluppatasuPinocchionegliultimiannipermettediutilizzareinclassestrumentidiversieintegratiperapprofondire singole tematiche, tenendo sempre alta l’attenzione e la motivazione deglistudentichecapitolopercapitoloaspettanocuriosidicapirecomefiniscequestabellissimafavola.

NelCentroèattivouncorsointensivodialfabetizzazioneallalinguaitaliana(lunedì-giovedìdalle9alle13:00)dividendogliospitiinduegruppiclasse,ognunoseguitodaininsegnateesperto.L’obiettivodiquestocorsoconsistenellosviluppoedilpotenziamentodellequattroabilitàlinguisticheascoltare/parlare/leggere/scrivereattraversotecnichecheintroducanoallafamiliaritàconilnostroalfabeto(pre-scritturaepre-lettura)concentrandosiprevalentementesullecompetenzelinguistichefonologica(capacitàdiriconoscereifonemi),lessicale(riconoscerei vocabolied il loro significato),morfosintattica (riconoscerecorrettamenteparola, frase). Ilcorsoèrivoltoprevalentementeasoggettianalfabetioconscarsolivellodiscolarizzazione.

Ogni sessione di lavoro è preceduta da giochi-esercizi che coinvolgano tutti gli ospiti delcentro(anchegli insegnanti)primadidividersinellerispettiveauledi lavoro. Igiochi infattisono legati all’espressività del corpo che emette messaggi, sono un dialogo, esigono uninterlocutore,sonoestroversione.Sonomomentidi riscaldamentocorporeochepreludonoall’attivitàintellettualeprevistaneimomentidiapprendimentolinguistico.Nelladidatticadellalinguailgiocopossiedecaratteristichechefacilitanol’apprendimento,sfruttandolacreazionediunambientefavorevole.

Aseguitodiquestocorsoverrannoattivaticorsiintensividiitalianobase,diitalianoavanzatoedilinguaggiospecificoconnessoallavoro.

3.3] Mediazione linguistica e culturale, tempo libero e partecipazione alle attività sul territorioTutta l’articolazione progettuale si basa sul supporto interdisciplinare e specialistico dellamediazione linguistica e culturale. Tre mediatori opereranno nel centro come “facilitatoridellacomunicazione”, fornendo interventi chepermettanodi schiuderesignificati sottesialinguaggiverbalienonverbali,acomportamentiecodiciculturali, fornendoaglioperatoriitalianie/ospecializzatichiavidiletturaimportantipercapireeorientarelarelazioned’aiutononsoltantonellafaseinizialedelprogetto,malungotuttoilsuosviluppo.Imediatoricureranno,insiemeaglioperatorideivariservizi,icolloquieleattivitàcongliospiti,conparticolareriferimentoaicolloquiindividualiedigruppotesiacomprendereestrutturareinsieme il percorso progettuale proposto, favorendone l’ adesione e supportandone lamotivazione.

Lamediazionelinguisticaeculturalerappresentaunelementofondamentalepersosteneregliospitinell’ambientarsiinuncontestonuovocomeingeneraleèl’ItaliaepiùinparticolareinunametropolicomeRoma,facendosiconcretamentecaricodiaiutarelapersonastranieranella risoluzionedialcuniproblemipraticichenasconodallanoncomprensionedelnuovo

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contestosocialeeculturaleechespessorappresentanounfrenoallapartecipazioneealleattività.Ilmediatoreculturalecostituisceilveicoloattraversoilqualedueculture- lanostraequellastraniera-possonoarrivareacomprendersi.Ilmediatoreculturalesaràiltramitepertradurreleparole,icodiciculturali, isignificati, iritielecredenze.Inqualchemodosaràlostessomediatoreacostituirsicometerrenodellamediazione,comeanellodicongiunzionetraleparti.Piùdiunpontedunque,nonsoloqualcosacheunisce,maqualcunocheavvicina.

Lamediazionehaqualecaratteristicafondamentaleilcaratterenegoziale,iltrattaretradueestremidaconnettere,ilcondividereprospettiveperarrivareadunnuovosenso,adunsensocomune.Lamediazioneèdunquefondamentaleperchèdisvela, propone e vaglia circuiti inediti di comunicazione,unterzo spaziochefavorisceunanegoziazione,unacomprensionecomune,elasuaefficaciaègarantitadallacontinuità culturale tramediatoreeospite,chelorassicuraelofasentireaccolto.

Proprioperl’accezionedelmediatorenoncomesempliceinterprete,mapezzofondamentaledellarelazioned’aiuto,lasuapresenzanelCentroècostanteenon“achiamata”.Potremmodire che l’interprete dice ciò di cui le persone parlano; il mediatore dice anche ciò che lepersonenondicono.

IlserviziogarantisceunsupportodiinterpretariatodiUrduePanjabi(lelingueparlatedagliospiti) durante lo svolgimento di tutti i servizi, con particolare riferimento alle attività dicounseling,assistenzapsicologicaesocialeeaicolloquiconladirezione,allesituazionipiùvulnerabiliepiùdelicate.Imediatoriculturalieffettuanoancheserviziinesternadiaccompagnodegliospitilegatiagliaspettisanitari,socialieallafruizionedeiserviziterritoriali.IMediatoriculturalihannoinsintesi lacompetenzae la facoltàdiagevolaregliospitinella fruizionediserviziesistenti(dentroefuoridalcentrod’accoglienza),facilitandoilloropienoinserimentoeunautenzapiùarticolata,coscienteepiena.

Imediatoriculturalisonopoifondamentalinelcoinvolgimentodegliospiti,instrettarelazioneconlascuoladiitaliano,perlarealizzazionediiniziative,diincontri,dimaterialiedieventiperfarconoscerelarealtà,gliusi,icostumielaculturapakistanaaicittadinidelquartiereedellacittà.Imediatorisonotramitediattaccamenti fondamentali,riferimentiperricostruireleretidirelazionichetengonoinpiedilapresenzadiunapersonanelmondo,testimonianzeviventidilegamiefficacinellanuovarealtà.Ilmediatoresiponedunqueneiconfrontidell’ospiteedell’operatorecomecoluicheagevolailcambiamento.

3.4] Assistenza psicologicaUn’assistenza sociale e psicologica di qualità in un progetto che si rivolge a persone conunpassatodifficile,quasi sempre traumatico,è labasesucuipoggia l’interapossibilitàdiriuscita di tutti i servizi e le attività erogate. L’accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo èintrinsecamentecomplessaancheesoprattuttoinvirtùdeitraumisubiti(disturbidimemoria,diconcentrazioneediflashbacksuglieventisubiti inpassato)chepossonoimpedireadunindividuodiesserepienamentepresenterispettoaicompitichedevesvolgere.

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L’assistenzapsicologicachevieneerogataall’internodelCentrohacomefondamentogiuridico-legislativolaL.56/89,istitutivadell’ordinamentodeglipsicologi.Traicardiniditaleleggecisonoiconcettidiabilitazione/riabilitazioneesostegnochedefinisconoalcunecompetenzedellaprofessionepsicologica.Taliattivitàsiconfiguranocomeinterventisullepersoneesulloro comportamento, finalizzati allo sviluppo e al potenziamento delle diverse capacità eabilitàlegatesiaaiprocessicognitivi,siaaquellicomportamentali,siaquelliemozionali.Inogniattivitàabilitativa/riabilitativaèfondamentalelafunzionedisostegno,cioèuninsiemediinterventivoltidaunlatoadevitarechelapersona,acausadicondizioniansiosee/odepressiveche possano insorgere lungo il percorso, perda i vantaggi che sta man mano acquisendo;dall’altroapermetterechel’attivitàabilitativa/riabilitativasiasupportatadalsensodifiducianel risultato.Questa è la condizione essenziale per creare il senso di empowerment e l’autoefficacia personale e a livello di gruppo.

L’assistenza psicologica si articola in un percorso di fasi che hanno il loro fondamentoepistemologiconellapsicologiadellaGestalt;inparticolarenelciclodelcontattogestaltico,comeespressionedelladinamicafondamentaledelSé.Quest’ultimorappresentaunprocessodi integrazione biologico, fisiologico e psicologico; in altri termini il Sé è una dimensioneprocessualechecontienesia l’aspetto individuale, siaquellocollettivo. Inquestoprocessointerattivolaculturadioriginedegliospitihaunruolodiprimariaimportanza.Vieneinoltrevalorizzatoilmodopeculiareincuiogniindividuoagisceereagisceaglieventi.Tutti gli operatori e quindi anche lo psicologo lavorano in stretta sinergia con i mediatoriculturali per decodificare in maniera chiara gli atti comunicativi degli ospiti, soprattuttoquellidinaturanonverbale.Lafunzionedellamediazioneculturaleèdiprimariaimportanzaper favorire anche l’empatia. Questa può essere definita come l’abilità dello psicologo dicomprenderepensieri,sentimenti,emozionidegliospitiponendosidalpuntodivistadiquestiultimi, mantenendo un “sufficiente distacco emotivo” del professionista della relazione,necessariopernonlasciarsitrasportaredall’ondataemotivachegliospitivivono,eperdarerisposteadeguateall’esperienzachestannovivendo.Lo sviluppo ulteriore dell’atteggiamento empatico dello psicologo è aiutare gli ospiti adelaborare i significati e i vissuti esperienziali sia della storia passata (delle sofferenze e deldoloresubiti)siadellesueesperienzeattualiedicomesistannoviaviadeclinando.Questoattraversolacomprensioneelarestituzione.Comprenderesignificacontenere,racchiudere,abbracciare; restituire ha il significato di ricollocare, ristabilire, istituire di nuovo. Una dellefunzionifondamentalidellopsicologoèoffrireall’Altrounpuntodivistadiverso,dimettereinluceaspettidifferentidellasuaesperienzaesistenzialeattraversolacapacitàditrasformareleesperienzeemotiveintollerabiliechel’Altrononriesceagestire,erestituirglieleappuntoinmodocheeglipossaaccoglierleedelaborarle.

Sonoancheutilizzatemetodologieetecniche innovative,semprenell’ambitoteoricosopraesposto: tecniche a mediazione artistico-espressive, colloqui individuali (realizzati con letecnichedellasediavuota, l’usodellametaforaedelletecniche immaginative, l’utilizzodeisogni),sessioni di training autogenoedifocusingneimomentidiascoltoingruppoperglioperatori,ilteatro counseling.

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E’ garantito un setting idoneo e adeguato all’ascolto e al sostegno emotivo degli ospiti.Nelsettingcheverràcreatoiconcettidicontenimentoediappoggiohannoun’importanzasimbolicaeuncarattereconcreto.L’appoggioadesempio rimandaadun’esperienzafisicatangibile: appoggiarsi vuol dire abbandonare le tensioni che si sono radicate e strutturatenelcorpoescaricarle,depositarlesuunsupportofisico,oltrecheinuncontenitoreemotivochepermetteràpoiunarielaborazione.Il setting è strutturato in modo da prevedere una modalità tecnica integrativa tipica della psicologia gestaltista, che ingloba sia la possibilità di avere una posizione faccia a faccia (caro alla psicologia junghiana), sia l’essere seduti vicini alla persona in comodi divani, che esprime sensibilità all’importanza del sostegno emotivo (peculiarità della teoria rogersiana).

La fase inizialedelprogettoèdicruciale importanzaper l’avviodellapresa incaricodegliospitieperlastrutturazionedelpercorsoabilitativo/riabilitativo.Inquestafasesaràcuradellopsicologoimprontareunavalutazioneimmediatadellediversesituazioniinmododagarantirelanecessariapresaincaricoeavviarecosìipercorsiriabilitativi.L’approccio ha un assunto di base molto importante: non si parte da una teoria dellamentegiàprecostituita,nésipostulaapriori.Nonsiattribuisceallapersonaunanaturagiàdefinitaattraversolecategoriediagnostichegiàconosciute,equindinonsiinterpretailsuofunzionamentoinbaseallateoriadiriferimentodelclinico.L’ospitedivieneuninterlocutoreprivilegiatoeobbligatoconilqualesicostruisceericostruisceinsiemelasuasofferenzaelasuastoriapersonale.

Sonorealizzatisiacolloquiindividuali,fattisuinvioesurichiestadegliospitistessi,siamomentidiascoltoingruppo.Unaltroaspettodellapromozionenegliospitidelladomandapsicologicaèdatodall’organizzazionedimomenti di ascolto in gruppo.Sonoinfattiorganizzatigruppisulmodello del auto-mutuo-aiuto,chesipropongonol’obiettivodipotenziarelerisorseelecapacitàpersonalieaffrontarelacomplessitàcheessiquotidianamentevivononelnuovocontestodivita.Questigruppirestituisconoallapersonaunacompetenza,unsensosisé,unruoloenellostessotempocostruiscononuovilegamitralepersone.Taligruppisonoattivatiecondottidallopsicologodelcentroconlafocalizzazionesulleproblematichechegliospitistannoaffrontandoeprogressivamentesaràfacilitatal’emersione della figura di helper tra i partecipanti stessi.

3.5] Orientamento legale e assistenza legaleIl servizio di orientamento e assistenza garantirà un costante impegno per agevolare laconoscenzaelafruizionedituttiiservizicheilterritoriooffre.Sarannoorganizzatiincontridigruppoformativi/informativisuiserviziterritoriali(sanità,lavoro,istruzione,sostegnosociale,gestionedelrisparmio,trasporti,ecc.).Quotidianamenteèapertouno sportello informativo. Oltre a supportare gli ospiti nell’espletamento di tutte quelle formalità fondamentali pervivere in Italia (STP,attribuzionedelcodicefiscale, tesserasanitaria, iscrizionealcentroperl’impiego, richiesta della residenza, tessera sanitaria, scelta del medico di base, correttafruizionedelServizioSanitarioNazionale,permessodisoggiorno,aperturadiconticorrentibancari e/o postali, eventuale ricongiungimento familiare, ecc), gli operatori del serviziotengonotracciasuundatabasedeiprincipalidocumentiottenutidagliospitiregistrandonele

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scadenzeogliappuntamentiimportantieaiutandoliaricordareeventualirinnovipertempo,coordinandogliaccompagniinesterna,compilandoepredisponendoinsiemeagliospitituttaladocumentazionenecessaria.

Manonsitrattasolodiespletareinmodoagevolatoleformalitànecessarie,sitrattasoprattuttodifornireilpanoramadeiservizidisponibili,spiegarneilsenso, l’importanza, lemodalitàdierogazione, accompagnare quindi alla fruizione con il fine primario di rendere autonomol’ospiteduranteesoprattuttodopoilprogetto.

Ilserviziosioccupapoidisupportaregliospitinelriconoscimentodeititolidistudiopossedutie,ancheincollaborazioneconlascuolad’italiano,capirecomeproseguireglistudiinItalia,elementocheincideinmododeterminantenellaqualitàdellavitadiunapersona.

Sono inoltre fornite tutte le informazioni necessarie agli ospiti per poter partecipare alle funzioni delle varie religioni(orari,ubicazione,mezziditrasportoperraggiungerli).

L’assistenzalegalesupportagliospiti,instrettacollaborazioneconlaQuesturadiRoma,nellevariefasidellarichiestad’asilo,perpoisosteneregliutentinellapreparazioneall’audizionenellaCommissioneTerritorialeperilriconoscimentodelloStatus.Attraversocolloquiindividualiinsettingprotettosiripercorrelastoriadelrichiedenteperprodurrememoriedapresentareallacommissionecheevidenzino lemotivazionichesonoallabasedella fugadalPakistan,ledifficoltàdelviaggioeglielementichepossonodeterminare il riconoscimentodell’asilopolitico.QuestadelicatafasevienegestitadailegaliincollaborazioneconlopsicologodelCentro d’accoglienza e prevede più appuntamenti, per riconoscere il tempo necessario (el’enorme fatica) di dover riaprire finestre ancora dolorose. Non è sottovalutato il sostegnoemotivoall’appuntamentodellaCommissione.

Il servizio garantisce inoltre colloqui individuali e gruppali di tipo informativo, al fine direndere l’utente pienamente cosciente del percorso di richiesta d’asilo che sta vivendo,comprendendone i tempi, le modalità, il susseguirsi delle tappe che lo porterannoall’appuntamentoconlaCommissioneTerritorialeeipossibiliesitiditalemomentocrucialeperunrifugiatoinItalia.

3.6] Fornitura di vestiario e beni per l’igiene personaleCome accennato in premessa distribuire magliette, pantaloni, giacche rasoi e saponettevaoltreunameraformalitàburocratica.Daredignitàallapersona,sospendendoilgiudizio,ancheinquesteattivitàspessoconsideratediroutineèunapartecheviviamoconlastessaattenzionechededichiamoaglialtriservizi(scuola,serviziolegale,ecc.),partendodall’assuntocheaccompagnarelanecessariamediazionetraaspirazionidell’utenteesensodellanuovarealtànonpuòincideresullegittimodirittodidireadesempio“la maglietta bianca non mi piace”, dando grande dignità ed attenzione a questa affermazione, anche quando non èoggettivamentepossibilecambiarlaconilcoloredesiderato.Dareattenzioneall’esplicitazionedeipropridesideri,deiproprigustiedeipropribisognièilcentrodellacostruzioneconl’ospitediunpercorsod’accoglienza,possibilesolosesicrea ilsettingfisicoerelazioneadeguato

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(incompatibile ad esempio con una distribuzione di vestiti in fila all’interno di una spaziosenzaprivacy). Il tentativo è quindi quello di non lasciare nulla al caso,mavivere tuttoconattenzione e con un continuo monitoraggio, come unaparte importantedelpercorsod’inclusionechesiavviaconognisingoloospite.

La distribuzione di vestiario attraverso incontri individuali (mutande, calzini, T-shirt, Polo,scarpe,felpa,pantalonieunagiaccainvernale)èancheoccasioneperspiegarel’sodellospaziolavatricipresentenelcentro,econdividereprecauzionipernonrovinareicapinuovo,oltreapoterintercettareulterioribisogniinespressidapartedegliospiti(spessoinibitidall’avviodelpercorsod’accoglienza).Allostessomodolaperiodicadeibeniperl’igienepersonale(rasoi,schiuma da barba, bagno schiuma/shampoo, saponetta, dentifricio e spazzolino da denti)permettonodiragionareinsiemesulcorrettousodeiprodottiesullimitareglisprechi.

3.7] Supervisione del personaleLasupervisioneèunprocessodiapprendimento,diagevolazioneedi verifica.Èmirataalpotenziamentoealmiglioramentodel lavorodeglioperatoricoinvolti.Ènecessaria in tuttii contesti lavorativi improntati sulle relazioni umane, in particolare per ridurre e prevenireil rischio burn out in contesti lavorativi in cui gli operatori svolgono un ruolo attivo nellarelazionedi aiuto. Lafinalitàdibasedelprocessodi supervisione sono: l’arricchimento, losviluppoprofessionaleepersonaledelsupervisionatoediconseguenzadell’organizzazione,ilmiglioramentodeirapportitracolleghiecongliospiti.NelCentrolasupervisionesiaffiancaalmonitoraggiocontinuo,all’affiancamentoquotidiano,conun’attenzioneparticolaresullostatodellerelazioniindividualiedigruppoesuaspettiqualilagestionedellesituazionistressanti,l’aspettocomunicativoesugliaspettieticiedeontologici.Lostrumentodellasupervisioneedelmonitoraggioinprogress,nelnostroprogetto,assumelaformadistrumentodigaranziaetuteladegliospitiedeglioperatori.

Sonoprevistiinoltremomentidiascoltoemonitoraggioorganizzatieformalitesiaraccogliereea registrareeventualiproblemidaaffrontarenelquieora;momentimoltodiversi,chesipossonobenintegrare:lasupervisionecomemomentostrutturatodiapprofondimento,conunosviluppotemporaleeilmonitoraggioquotidiano,sull’imprevisto,sull’urgenza.

3.8] Il pocket money e il potere d’acquistoL’erogazionediunpocket moneypergliospitidelCentro(calcolatoin2Euroalgiorno;circa60Euroalmese)nonèimmaginatoevissutoallastreguadiunsussidio.Nonsolosarebbeprofessionalmente sbagliato, ma anche in piena contraddizione con il sostenere l’ospitenell’ambientarsiinuncontestosocialenuovoche,fuoridall’accoglienza,nonprevedepressochéalcunaformadisostegnoassistenzialealreddito.Alcontrarioviviamoilpoket moneycomeunostrumentoperdaredignitàallapersona,cheèalcentrodell’ideastessadiaccoglienzachepratichiamo,dandomodoall’utentedirispondereautonomamenteaipropribisogniprimaricomealleproprieaspirazioni.Perquestonondistribuiamotesseretelefoniche,tessereperiltrasportopubblicoosigarette.Significherebbestabilireamonteibisognieidesideridiunapersona,trattandolacomegrupposocialeomogeneoenoncomeindividuo.Significherebbeavere una visione statica dei bisogni: preferiamo supportare l’ospite nella gestione di una

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sommamensiledaabbinareallepropriemomentaneeprioritàeall’evolversideiproprisogni,che mutano nel corso del percorso d’inclusione e della definizione del proprio percorsomigratorio.Ilpocket money diventaimmediatamenteunostrumentoimportanteperiniziareaconfrontarsiconunasocietàcomplessa,consumistica,dovedovermediaretrailpossedereeilpoteravere,facendoiconticonunnuovosistemadipotered’acquisto,partendodaunaposizioneestremamentesvantaggiata.

La consegna del pocket money avviene (ed è preceduta e seguita) da specifici colloquiindividualiconl’utente,tesiafaremergerelepersonalinecessità/desideridellafasechesistavivendo(dandodignitàesospendendoilgiudizioadognunadiquestenecessità,compresaadesempiolavolontàdiacquistodell’ultimomodellodismartphone).Sitrattadisupportarel’ospiteadefinireunsistemadiprioritàchepossaessereassoltoattraversoil pocket money,confrontarsiconilcostodellavitaitaliano.Nonsitrattaquindidideciderperl’ospitecomespendere,quandoadaiutarlonellapianificazionedellespese,chenecessitadellamediazionetra“cosavoglio”, “di cosahobisogno”, cosapossocomprareoggi”e“come risparmiarepercompraredomani”.Elementiapparentementebanali,madigrandecomplessità inunasocietà consumistica come la nostra. Oltre ai colloqui individuali sono realizzati incontri diconversazionedigrupposulloscambioesperienzialesulcostodellavitaesulladistribuzioneinItalia.“Quantocosta”,“dovesipuòcomprare”,“cosavorrei”diventanocosìtemicollettivi,dovedell’esperienzadell’unopuòavvantaggiarsil’altroeviceversa.Gruppichearrivandoadiscuterepartendodaquestoanchesutemipiùprofondi:dallarappresentazionedellaqualitàdellavitaalconcettodiricchezza;daglistereotipiconsumisticiall’appagamentopersonale.Igruppiprevedonoanchegitesulterritorioneiluoghidelladistribuzione(daimercatirionaliaigrandicentricommerciali).

4] Le attività ricreative e il rapporto con il territorio

Perimmaginareunqualsiasipercorsod’inclusionechearriviaporrel’attenzionesuigranditemidell’autonomia(abitare,lavorare,formarsi,ecc.)èineludibileattuareiniziativevoltearafforzarelapresenzanelmondodell’utente.Perquestovienepostagrandeattenzioneastimolarelarelazionetraospiti,possibilenuovosostegnoemotivochestaallabasedelpotenziamentodellerisorsedellapersona.NelCentroCasaBenvenutosiponeun’attenzionestrategicanelvalorizzareleiniziativeinformalid’inclusioneegliapproccisperimentaliperfornireagliospitiancheun“contenitore”perleloroemozioniedesigenze,unapossibilitàdiespressioneeunmezzodiprotagonismo, inquantospazio idealeperesplicitare inmaniera leggeracriticitàconnesseallavitainsiemeealleiniziativeproposte.Senientecomeildoloreottienel’effettodichiudereinsestessi,confinandolasoggettivitàentroilimitidelgiànotoeesperito,nientecomeilpiacereèingradodiscardinareilimitiidentitari,spingendopiùinlàipropriconfini,allascopertadiunmondo,dialtroedialtri.QuestoapprocciopraticatonelCentro,vienepoispostatosulterritorio(apartiredalquartiere),terrenodicreazionedinuovilegamiediscopertadinuoverelazioni.

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PartendodatalipresuppostivengonoorganizzaticongliospitidelCentro:

Iniziative di volontariato, culturali e ambientali Vengonofavoriti scambi culturali e sociali con la popolazioneattraversounaccompagnamentoe un coinvolgimento dei richiedenti asilo nell’organizzazione e nella partecipazione allenumerose iniziative di volontariato ambientale e sociale e nelle attività che il territoriorealizza.Dallapartecipazionealla“Festa dell’Albero”(giornatadedicataal“rinverdimento”dellecittàchecoinvolgemigliaiadicittadiniintuttaItalia,dovesipianterannopiccolialberinelleareeverdidelquartiere,adottandoleecurandoleneltempo)aSpiagge Pulite(giornatadipuliziaecuradellecosterealizzatadaLegambiente),gliospitidelcentroentranoincontattoconla parte più sana della società italiana rappresentata dal volontariato, attivandosi in primapersonaperlacuradelterritorioedell’ambiente.Un momento importante di educazione civica, ma anche di sostegno alla socialità e allaconoscenzadinuoviamici,sullabasedinuoviinteressicomuniqualilacittadinanzaattiva.LamancanzapermoltirifugiatidiunareteamicalechepossasostenerlineimomentipiùdifficilirappresentaspessounadellemaggioridifficoltàperilraggiungimentodiunasolidaautonomiaenelpercorsodiritrovareilsensodiséinunPaesenuovo.

Iniziative sportive e ludico ricreative Vengonoproposteiniziativesportiveeludico-ricreativefuoridalCentrod’accoglienza.Ilgiocoèunfenomenoallostessotempopre-culturale,culturale(èlaculturadelgruppocheplasmaleformediognigiocopressochilopratica),universalenelsensochesitrovainqualsiasigrupposocialeealcontempoèprodottoda,produceeriproducelaculturadicuiportaletracce.Loscopoolamotivazionedelgiocopuòessereildivertimentomaallostessotempolospiritodelgiocoimponelamassimaserietàeilpienorispettodelleregole.D’altraparteilconcettodiserietànonèaffattoantiteticoaquellodigioco,maneèanzilacondizione.Senonsiprendonosulserioleregolenonpuòessercigiocoperchènoncisonolecondizioniminimeperlasuarealizzazione.Eciòcherendeilgiocounfenomenounicoèilfattochesiapplichiunaestremarazionalitàadelleregoleperun’attivitàcheèinvececaratterizzatadaunaassolutagratuitàdeifini,almenodeisuoifiniimmediati.Prevedendo razionalmente ogni situazione, le regole fanno sì che il gioco sia un universoperfetto,conclusoinsé,un’isolaeunambienteprotettoperimigrantiforzatichequindihannolapossibilitàdisperimentarsidaprotagonisti,senzarischi.Infatti,nelgiocareungioco,cisisituasulconfinetrafare“perfinta”efare“perdavvero”,unalineachevienecontinuamenteoltrepassatadachisiimmedesimanelgiocoechequindisostanzialadimensioneludicacomeunaveraepropriapalestraperl’azioneeunafontediapprendimento:quellochesiimpara,quellodicuisifaesperienza,èchecisono“ingenerale”deiruoliedeicontestiechedivoltainvoltacisidovràaspettaredeterminatiruolicontestieatteggiamenti.SiApprendonoquindidelleregolaritàpiùampie:culturaliesociali.

Le gite per l’appropriazione dello spazio urbanoSonoprevistegiteconlafunzionediaccompagnareanchefisicamentegliospitidelcentroallascopertadelterritorioedellerisorsealoroutilicheviinsistono.

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L’attenzionevieneprioritariamente rivoltaapercorsidiquotidiano interesse (lamoschea, ilphone center,etc.)pergliabitantidelcentrochesarannocosìguidatinelleviedelquartiereCentocelleepoidell’interomunicipioVIalfinedicostruireefficacimappementalieforniredeiriferimentiutilichefunganodaorientamentoinuntessutourbanopressochésconosciuto.L’accompagnaregliospitipresiedeagarantireun’appropriazionedellospaziodapartedeimigrantiforzati.Sperimentarestradenuove,sconosciuteepercepitecomepericoloseoinutili,per non tornare nei pochi posti conosciuti, spesso sacche di concentrazione del disagio edidinamichedisfruttamento: l’accompagnamento“ludico-ricreativo” inesternacostituisceuna metafora dell’intero lavoro con gli ospiti all’interno del centro. Le gite rappresentanopoiancheun’occasioneperesternalizzare lepratichesperimentateall’interodelcentro,adesempio nella gestione del pocket money (comprensione del potere d’acquisto, stabilireprioritàdiutilizzodeldenaro, costodei trasporti,etc.). Levisite riguardanoquindiparchi,piazze,mercati,biblioteche,centrisportivieculturali.L’intentoènonrimanerepiùnell’ambitodellasolacomunitàforzataeavviarsigradualmenteall’autonomiaeall’indipendenza.Tra lacondizioneinizialeel’obiettivo,legiteservirannoancheafareun’esperienzainsieme(staffeospiti)dellarealtàchesiaun’esperienzamediataeprotettadallapresenzadell’equipeaffinchénoncenesiapiùbisogno.

Aree ricreative Èstatoallestitounospazio“saladathe”dedicatoallasocialitàealtempoliberodegliospiti.La sala permette agli ospiti di prepararsi del thè con appositi bollitori a loro disposizione,leggeregiornalieriviste,giocareagiochidatavola(scacchi,dama,carte).Pressolasaladathèsaràallestitaunapiccolabibliotecacontestiinlinguaitalianaetestiinaltrelingue.Particolareattenzionesaràpostaallasezioneriguardanteifumettieiromanzibrevi,strumentipiùsemplicieadattiapersonechestannoimparandolanostralingua.ÈgarantitainoltreunasalaTV(apertatuttiigiornisubitoprimaesubitodopolacena).Latvsaràgestitacomestrumentoeducativo(aesempioperlalinguaitaliana)edirelaxgrazieaunaprogrammazionedimassimachetengacontoanchedellerichiestedegliospiti,senzaperòtrasformarsiinunostrumentoalienante.

5] Coordinamento unificato dei servizi e del personale e monitoraggio

Inunprogettoarticolatocomequesto,conunavastagammadiservizierogati,conlavolontàdi costruire percorsi d’inclusione su misura per i partecipanti e con la collaborazione tratantefigureprofessionalidiverse, ilcoordinamentoassumeunvaloreportanteestrategico,da cui dipende il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non si tratta solo di agevolarela comunicazione e la collaborazione tra servizi, ma soprattutto di garantire una propostaprogettualeomogeneadell’interastruttura,chesappiaessereflessibileecapacedirispondereinmanieraefficacealledifficoltàeallepeculiaritàchenell’arcodeltemposimanifesteranno.Alla basedellapossibilitàdiarrivareall’integrazioneattraversounpercorsosumisuracostruitoinsiemeagliospitic’è l’alleanza tra il rifugiato e le figure professionali concuientra incontatto,condizionebasilarenell’ambitodellerelazionid’aiuto.E’fondamentalefarpercepirelapresenzadifigureingradodiprendersicuradiluiconlacoerenzadell’interastruttura,cioè

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conillavorodisquadra.Elementodaconsideraresempre,inpresenzadiunamolteplicitàdiruoli/funzioni,èlapossibilitàdidispersionediinformazioniediregole(unoperatorecomunicaun’indicazione,unaltrounadiversa)chepuòrischiaredicomprometterelafiduciaeincrinarelarelazione,ovverometterearischiolaprogettualità.Il rischio si supera certamente grazie alla professionalità del personale impiegato e allasupervisione,maanchegrazieadunsistemadi condivisionedelle informazioni continuoestrutturato.Incontrieriunioniingradodigarantireuncoordinamentounificatoeuncostanteflussodiinformazioniorizzontalesucosanell’ambitodelprogettosistarealizzando,conqualimodalitàeconqualifini.

Partendo da questi presupposti sono organizzate due distinte tipologie di riunione checoinvolgerannotuttiiservizierogati,edinparticolare:

- una riunionedi staff“operativa”unavolte la settimana.Strutturatacon interventidelladurata massima di 5 minuti ciascuno, che permetteranno a ogni servizio di esporre leattivitàchestaorganizzando,ledifficoltàincontrateelenecessitàdiaiutoecollaborazione.La direzione, nella sua funzione di moderatore, proporrà direttamente soluzioni edeventualmente collaborazioni tra ruoli diversi, specificando chi fa cosa e in che tempi.Questo tipo di riunione, utilizzata con successo nella gestione delle piccole e grandiemergenzediprotezionecivile(MetodoAugustus),permetteunacostantecomunicazioneorizzontaleeunasoluzionecoordinataeimmediatadelleproblematiche.

- unariunionesuicasipiùfragiliunavoltaalmese(oquandoseneverifichilanecessità).Alfinediapprontarestrategieefficacipermigliorarelarelazionediaiutoeperstimolarelamotivazioneelapartecipazioneprogettuale.

Unattentomonitoraggiodellagestionedeiserviziedelleattivitàèlapremessafondamentaleper un progetto che sappia migliorarsi continuamente, trovando soluzioni alle eventualiproblematicheriscontrateinmanieratempestivaedefficace.L’attivitàdiverificaverràcondottasupiùlivellieconstrumentidiversi.Inparticolareverrannomonitorati:- lostatodiavanzamentodellaprogettualitàdegliospiti (statodiavanzamentogenerale,

partecipazionealleattività,raggiungimentodiobiettivispecifici);- l’erogazione,lafruizionedeiservizieillivellodisoddisfazionedegliospiti.

Con cadenza mensile saranno distribuiti questionari (in lingua Urdu e Panjabi) per la valutazione dei servizi e del personale interno,dacompilareinformaanonima.Iquestionarisarannosinteticieprevalentementecondomandeasceltamultiplaoamatrice.Gliargomentitrattati cambieranno sensibilmente a seconda dell’andamento temporale del progetto, everterannoquindisuaspettipiùomenospecificidelleattivitàdelCentro(mensa,rapportoconglioperatori,attivitàludiche,attivitàdiformazione,ecc).I dati raccolti saranno registrati digitalmente ed elaborati per creare statistiche. Sarannopoi discussi nelle riunioni di staff. Questo feedback consentirà un costante miglioramentodelleattivitàerogate,condivisionedegliobiettiviedun interventotempestivosulleareedimiglioramentoeventualmenteevidenziate.

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I questionari anonimi costituiranno inoltre un mezzo che, assieme al quotidiano lavoro inrelazionecongliospitidelcentro,permetteràdirealizzareunacostanteanalisideibisogniedeidesiderata,monitorandoeregistrandoillorocambiamento.Sipuòinfattiipotizzarechequestivarieranno:alprogrediredelpercorsomigratorio;all’aumentaredellaconsapevolezzarispettoallostesso(attraversoleattivitàprogettualieleesperienzeproposte);all’incrementodellaconoscenzadellepossibilitàoffertedalnostroPaeseedaiserviziprevistidalprogetto;alrinsaldarsidellarelazionedifiduciatraospitiedequipedilavorochedisponeaunapienaespressionediistanze(anchecritiche),desideri,aspettativeebisognideiprimi.Tali attività permetteranno anche la predisposizione di puntuali ed esaustivi report diavanzamentodelleattività(quantitativiequalitativi).

6] Privacy e tutela degli ospiti

Tutti i materiali pubblicati, le foto e i video che documentano le attività al Centro “CasaBenvenuto”sonorealizzatiadottandoquelleaccortezzeinmeritoall’identitàeall’immaginedegliospiti(D.Lgs196/2003).InMigrazioneEACISLEinoltreaderiscONOconvintamenteallaCartadiRoma,ilprotocollodeontologicoapprovatodalConsiglioNazionaledell’OrdinedeiGiornalistiedalConsiglioNazionaledellaFederazionedellaStampa,cosìcomepropostodall’AltoCommissariatodelleNazioniUniteperirifugiati.

Inparticolare,ilmaterialefotograficoèfruttodiunintensolavorodellostaffpertutelaretuttelepersonecherischianoritorsionicontrolorostessieiproprifamiliari.Ognisingolomaterialevienepubblicatodopoaver ricevutoconsensoscrittodapartedei soggettiautoridi scrittie/oripresiinscattifotografici.Leliberatoriesonostatetradotteininglese,urduepunjabiperfacilitarnelacomprensione.