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Centro Risorse di servizi professionali per la formazione e l'aggiornamento Centro Risorse contro la dispersione scolastica e la frammentazione sociale Test center Codice Aica ACOX0001 Via F. Verdesca n. 1 - 73043 COPERTINO (Lecce) Tel. : 0832/933287/937153 Fax : 0832/932055 e-mail: [email protected] sito web: www.itccopertino.com Codice Meccanografico: LETD120002 Codice Fiscale : 93039770750

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Centro Risorse di servizi professionali per la formazione e l'aggiornamento

Centro Risorse contro la dispersione scolastica e la frammentazione sociale

Test center Codice Aica ACOX0001

Via F. Verdesca n. 1 - 73043 COPERTINO (Lecce)

Tel. : 0832/933287/937153 Fax : 0832/932055 e-mail: [email protected] sito web: www.itccopertino.com Codice Meccanografico: LETD120002 Codice Fiscale : 93039770750

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2009/2010 Dirigente Scolastico: Prof. Cosimo ESPOSITO Funzione Strumentale Area 1: Prof. Anna Maria Centonze I N D I C E CAP. 1 - L’ I.T.C. “ V. BACHELET” 1.1 LA STORIA E IL CONTESTO 1.2 LE RISORSE DELL’ISTITUTO 1.3 ORGANI DI FUNZIONAMENTO CAP. 2 - IDENTITA’ FORMATIVA 2.1 FINALITA’ DIDATTICA ED EDUCATIVA 2.2 PROFILI PROFESSIONALI E QUADRI ORARIO 2.3 COMPETENZE CHIAVE 2.4 SCUOLA-FAMIGLIA 2.5 ALUNNI H 2.6 CENTRO RISORSE

CAP. 3 - VERIFICHE E VALUTAZIONE 3.1 TIPOLOGIE E SCANSIONE TEMPORALE DELLE PROVE DI VERIFICA 3.2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3.3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA 3.3 CRITERI PER LA PROMOZIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO CAP. 4 - SOSTEGNO E RECUPERO 4.1 SOSTEGNO E RECUPERO 4.2 MODALITA’ DI RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI 4.2 FORME DI RECUPERO DELLA FRAZIONE ORARIA CAP. 5 - IDENTITA’ PROGETTUALE DELL’ISTITUTO 5.1 PROGETTI CAP. 6 - AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO ALLEGATI: 1. CALENDARIO SCOLASTICO 2. INCARICHI DOCENTI 3. IMPEGNI DOCENTI 4. REGOLAMENTO D’ISTITUTO 5. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA 6. TABELLA DELLE INFRAZIONI 7. PIANO DI EVACUAZIONE CAP.1 : L’ I.T.C. “ Vittorio Bachelet” 1.1 LA STORIA DELL’ISTITUTO e IL CONTESTO L’Istituto Tecnico Commerciale “Vittorio Bachelet”, istituito nell'a.s.89/90, a Copertino, come sede staccata dell’ITC “Olivetti” di Lecce, è divenuto autonomo nell'a.s.96/97 accorpando, quale sezione associata, l’Istituto Professionale per il Commercio e i Servizi Turistici nell’a.s. 1997/98. Quest’ultimo è stato di nuovo scorporato dall’ITC a partire dall’1/9/2000 a seguito dell’entrata in vigore del Piano Regionale di razionalizzazione della rete scolastica nell’a.s.2000/2001. Nella sua breve storia, l’Istituto ha seguito un percorso di crescita che, attraverso l’inserimento dell’Istituto nel Piano Nazionale Informatica, quando non era ancora autonomo, la successiva sperimentazione dell’Indirizzo Giuridico-Economico-Aziendale (IGEA), entrato nell’ordinamento nazionale nell’a.s. 1996/97, e l’introduzione dell’indirizzo Mercurio, nell’a.s. 2002/03, l’ha portato a diventare, nell’anno scolastico2005/6, test center autonomo, autorizzato dall’AICA per il conseguimento dell’ECDL (European Computer Driving Licence), la certificazione delle competenze e delle abilità nell’utilizzo degli strumenti informatici, riconosciuta a livello internazionale ed universitario.

Non è neppure da sottovalutare l’esperienza acquisita nello sviluppo delle competenze linguistiche di base grazie alla partecipazione al Progetto Lingue 2000 prima e la realizzazione dei progetti PON Misura 1 Azione 1b e 1.1.c., poi e che hanno permesso all’ITC “Bachelet”, nell’a.s. 2003/04, di essere inserito dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, in un piano regionale per la sperimentazione del PEL Puglia che è stato validato dall’U.E. e che è stato introdotto, a partire dall’anno scolastico2005/6, nelle classi prime dell’Istituto Tutte queste sperimentazioni hanno permesso all’Istituto di integrare le conoscenze e abilità nei settori giuridico-economici, proprie dell’indirizzo Igea, con una preparazione nel campo informatico applicato alla gestione aziendale, data dal progetto Mercurio, senza tuttavia trascurare una solida preparazione in campo umanistico, linguistico ed espressivo Dall’a.s. 1998-99 l’Isituto è Centro risorse contro la dispersione scolastica e la frammentazione sociale. Istituito nella nostra scuola con il sottoprogramma 10.2 del POP 940025 I1 (1994/99), è un nucleo operativo di un sistema di rete e di partnership tra scuole, istituzioni locali, associazioni di volontariato ed enti culturali che vuole offrire un ventaglio sempre più ampio e diversificato di nuovi servizi rivolti a varie fasce di utenza che si differenziano per età, scolarizzazione e genere: alunni dell’Istituto e di tutte le altre scuole del territorio, adulti in uscita dalla scuola media inferiore, drop – out, diplomati, donne adulte e non, "nuovi disoccupati" (cassaintegrati, lavoratori in mobilità, licenziati in età adulta e senza alcun tipo di tutela). L’obiettivo è che gli allievi a rischio dispersione siano recuperati e recepiti a pieno titolo e consapevolmente nel sistema dell’istruzione, mentre i servizi diretti agli adulti si propongono di attuare interventi rivolti a favorire nuove opportunità d’inserimento lavorativo, puntando sulla valorizzazione delle risorse presenti nel "Centro" e più in generale nel territorio. L‘Istituto è, inoltre, Centro Risorse di Servizi Professionali per la Formazione e l’Aggiornamento del personale docente e Ata e, come tale, impegnato a coordinare i servizi di formazione previsti a livello regionale, provinciale e della rete; a procedere all’elaborazione di una banca dati relativa a docenti, operatori, esperti disponibili a fornire prestazioni a favore del CR e ritenuti rispondenti a parametri di funzionalità e di qualità in risposta ai bisogni del CR; a tenere le relazioni con Enti ed Istituzioni esterne (Provincia, Ispettori Tecnici, Università, ecc.);a rendicontare alle scuole in rete ed al CSA di Lecce, in ordine alle attività svolte e ai criteri d’utilizzo d’eventuali fondi e/o risorse comuni. Dall’anno scolastico 2001/02 l’Istituto partecipa al progetto Pilota sulla Valutazione del Sistema Italiano di Istruzione, curato dall’INVALSI ed è stato scelto come scuola campione, pertanto i risultati registrati dagli alunni delle classi campionate hanno fatto parte, insieme ad altre 588 scuole italiane, del campione nazionale probabilistico.Il progetto si propone di

misurare,scuola per scuola, in classi che prefigurano la riforma, il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal M.I.U.R. per gli apprendimenti della lingua italiana, della matematica e delle scienze

consentire l’individuazione tempestiva e sistematica, scuola per scuola, di eventuali punti critici rispetto agli obiettivi prefissati ed intervenire, ai diversi livelli di responsabilità, al fine di ottenere il miglioramento continuo del sistema dell’istruzione nazionale

utilizzare parametri coerenti con quelli usati dai servizi di valutazione degli altri paesi U.E. richiedere risorse congruenti con le esigenze di bilancio.

L’Istituto rivolge anche la propria attenzione alla formazione permanente e alla popolazione femminile, programmando una serie di attività indirizzate ad adulti (uomini e donne) disoccupati, inoccupati o occupati dequalificati, nell’ambito dei progetti PON, misura 6 Azione 6.1”Istruzione permanente” e della Misura 7 Azione 7.3 “Iniziative di orientamento e rimotivazione allo studio per favorire l’inserimento e il reinserimento delle donne adulte nel mercato del lavoro” Non dimentica di programmare e svolgere progetti per l’ assolvimento dell’obbligo formativo, programmando percorsi integrati con la formazione professionale. L’Istituto è stato impegnato nella sperimentazione dell’Impresa Formativa Simulata, un percorso triennale durante il quale una classe affronta in laboratorio tutti gli aspetti concreti legati alla vita di un’impresa: dal progetto alla costituzione, dal piano di investimenti alla produzione e alla commercializzazione, dagli adempimenti in materia fiscale e contributiva a quelli in caso di cessazione dell’attività, ecc.

Inoltre dall’anno scolastico 2005/06 la scuola ha fatto partire, destinato ad un corso del Triennio IGEA, il progetto Alternanza scuola – lavoro, che offre un servizio formativo innovativo ed efficace attraverso la cooperazione tra realtà istituzionali, formative e produttive del territorio. Dal 1999 l’ITC “Bachelet” ha organizzato progetti coerenti e integrati, aventi l’obiettivo di formare figure professionali a livello post-secondario, richieste dal mondo del lavoro, come “Tecnico per la gestione delle aziende agro-alimentari” (corso post diploma – a.s. 1999-2000 “Projet manager in e-commerce” (corso IFTS ) L’Istituto, dall’annno scolastico 2007/08, è Presidio provinciale per il progetto nazionale di formazione dei docenti italiani di matematica, denominato [email protected] (Matematica. Apprendimenti di base con e-learning) che ha come obiettivo il miglioramento dell’insegnamento della Matematica nella scuola italiana, in funzione degli obiettivi dell’OCSE-P.I.S.A. Infine , per rispondere alle richieste del territorio e del mondo del lavoro nell’a.s. 2007/08 è stato avviato un corso serale per adulti, il progetto assistito Sirio, per il conseguimento del diploma di ragioniere. Per tutti questi percorsi formativi, l’Istituto si avvale della collaborazione delle varie realtà territoriali come l’Università, i centri di formazione professionale come l’ENAIP, i Centri per l’impiego e le aziende stesse L’istituto ha aperto ai suoi studenti l’accesso alla Borsa nazionale Continua del Lavoro,un sistema telematico di supporto all’incontro domanda offerta di lavoro, che ha il compito di favorire gratuitamente e liberamente l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro tra imprese e cittadini. IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE Copertino ha una popolazione residente di circa 24.000 abitanti in un territorio di 58 Kmq; oltre 2.500 sono i copertinesi iscritti nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, non pochi dei quali in età scolare. Il territorio, assolutamente pianeggiante è a spiccata vocazione agricola, con prevalenza di vigneti (giustamente apprezzati i suoi vini DOC) e uliveti, con discreta presenza anche di coltivazioni a tabacco e ortaggi; solo di recente si è potuto notare qualche timido tentativo di introdurre nuove tecniche colturali. La conduzione tradizionale delle aziende agricole, ma anche il diffuso fenomeno degli eccessivi frazionamenti (spesso finalizzato ad interventi edilizi abusivi) fa sì che il settore primario non possa essere più considerato quello trainante per l’economia del paese. Non mancano, in realtà, attività piccolo-industriali ed artigianali, come anche la presenza di professionisti ed impiegati; ma gli occupati nelle une e gli altri rappresentano una quota certamente minoritaria della popolazione e non sono sufficienti a soddisfare le esigenze occupazionali, tant’è che gli indici di disoccupazione, in specie di quella giovanile e di quella “qualificata”, sono largamente superiori alla media nazionale. Dai dati rilevati negli anni precedenti emerge che l’utenza dell’istituto riguarda soprattutto famiglie con livelli di istruzione e reddito medio-bassi, con età media del matrimonio piuttosto precoce, numero di figli superiore a due, aspettative legate alla speranza di un sollecito inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro, inserimento che si ritiene facilitato dal conseguimento di un titolo di studio; sono consistenti i fenomeni di disagio sociale che si riflettono puntualmente sulla vita della scuola: diffusa mancanza di validi punti di riferimento; rinuncia da parte delle figure parentali ad esercitare il loro ruolo; forte disimpegno e chiusura nel proprio “particolare”; persistenza di una concezione assistenzialistica e clientelare che condiziona pesantemente ogni sforzo di innovazione politico-sociale; scarsissima propensione al rispetto delle regole della convivenza, con diffusi fenomeni di bullismo e di micro-criminalità; la tendenza di molti ad approviggionarsi “in qualsiasi modo” delle risorse ritenute indispensabili per “tenere il passo” in una competizione che spesso porta a vivere al di sopra delle effettive possibilità. IL CONTESTO SOCIO-SCOLASTICO Copertino, dall’a.s. 98/99 è inserito nel Progetto Provinciale per la prevenzione del disagio e la promozione del Successo Formativo perché riconosciuta come area prioritaria di intervento. Sono attive esperienze di collaborazione tra le diverse istituzioni (Scuole – E.L. – ASL – Associazioni) per la sottoscrizione di Accordi di Programma che rendano operante una Rete Interistituzionale sul territorio.

Negli Istituti di II grado l’utenza proviene dai paesi del distretto scolastico: Copertino, Leverano, Veglie, Porto Cesareo e negli ultimi anni scolastici, si rileva una presenza sempre più massiccia di alunni provenienti da Monteroni e sporadicamente anche da San Pietro in Lama e Carmiano. Una significativa percentuale di popolazione scolastica frequenta le Scuole al di fuori del territorio comunale. Il Comune di Copertino sulla base dei tassi di Dispersione scolastica monitorati dal Provveditorato agli Studi di Lecce, e sulla base della segnalazione della Procura dei minori è un classificato ad alto rischio. Le medie percentuali di Ripetenza, Frequenza irregolare, Bocciature degli Istituti Comprensivi del territorio sono lievemente superiori a quelle provinciali. Si elevano sensibilmente invece nel biennio della Scuola Superiore, superando di 2 punti, almeno, le medie provinciali. I tassi di passaggio Scuola Media – Biennio Superiori sono, anch’essi, inferiori alle medie provinciali. Anche se non documentato in maniera significativa, fra gli adolescenti c’è un uso smodato di bevande alcoliche, il consumo di stupefacenti, con i fenomeni sociali ad esso correlati, interessa fasce d’età sempre più basse, con una preoccupante diffusione verso nuove droghe. RISORSE DEL TERRITORIO Nella convinzione che è necessario allacciare con il territorio un’ampia rete di rapporti, il nostro Istituto si avvale già da tempo dell’aiuto e della collaborazione: delle Scuole operanti sul territorio e nel Distretto degli Enti di Formazione Professionale della Camera di Commercio dell’Università di Lecce e delle Associazioni professionali di Categoria del Comune della ASL LE/1 – distretto sanitario e relativi servizi delle Associazioni di volontariato e delle Parrocchie dei consultori operanti sul territorio delle aziende locali. Nel territorio comunale sono anche presenti due biblioteche, un cinema, ad apertura stagionale, due campi sportivi e tre impianti rionali di calcetto, tre teatri parrocchiali, un circolo tennis ed altre associazioni culturali e ricreative; il Comune gestisce un laboratorio artigianale per adolescenti a rischio. Tutte queste risorse, a seconda delle esigenze, sono utilizzabili anche dalle scuole. Per il pieno sviluppo degli alunni, il nostro Istituto considera di fondamentale importanza un proficuo rapporto di interazione formativa con le famiglie e il territorio, nella convinzione che la piena efficacia dell’azione educativa si realizza soltanto in una dimensione di dialogo paziente e di collaborazione attiva. Dal punto di vista professionale risulta altrettanto essenziale un raccordo con le realtà economiche e professionali presenti allo scopo di adeguare la formazione professionale alle reali esigenze del territorio. Proprio per questo il nostro Istituto è interessato a costruire intese e a realizzare rapporti e sinergie che possano arricchire la nostra offerta formativa e renderla più vicina alle reali esigenze degli alunni e dell’intera comunità locale. 1.2 LE RISORSE DELL’ISTITUTO RISORSE STRUTTURALI L’Istituto, inaugurato nell’ anno scolastico 2004, è situato nei pressi del Castello di Copertino, in un’area destinata a polo scolastico, facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Esso è dotato di strutture all’avanguardia che lo pongono sicuramente ai primi posti, tra le scuole della Provincia, per modernità ed attrezzature. La qualità e la quantità degli strumenti informatico-multimediali in dotazione assicurano un uso quotidiano, a tutti gli alunni, dei laboratori informatici che consentono una preparazione tecnico-professionale al passo delle nuove esigenze. Esso si compone di

Venti aule climatizzate e tutte dotate di collegamento Internet Una biblioteca di 1500 volumi, un’emeroteca e mediateca on-line (16 postazioni) Auditorium Numerose aule speciali Due laboratori informatici ECDL Un laboratorio informatico per trattamento testi Un laboratorio linguistico interattivo multimediale Un laboratorio servizi del terziario Un laboratorio 626 Un laboratorio teatrale con scena, palco e strumenti musicali Un laboratorio di scienze della materia Una presidenza Una vice presidenza Tre ambienti segreteria Una sala docenti Un palazzetto dello sport con 500 posti a sedere Ampi giardini Parcheggi interni Il Centro Sportivo Polivalente in località “Gelsi”, realizzato anch’esso con i fondi del Sottoprogramma FESR 10.2 nell’ambito del progetto contro la dispersione scolastica e la prevenzione del disagio giovanile, è allo stato inutilizzabile a seguito di gravi atti di vandalismo. La scuola ha aderito all’accordo di quartiere promosso dall’Amministrazione Comunale, che sostiene il progetto che prevede il pieno recupero della importante struttura. RISORSE UMANE A.S.2009\10 DIRIGENTE SCOLASTICO

ALUNNI DOCENTI A.T.A

1 600(500 + 100 adulti )

58 ( 53 + 3 Insegnanti di Sostegno +2 Assistenti Informatici)

13 (1 Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e 5 Assistenti Amministrativi, 6 collaboratori scolastici e 1 assistente tecnico (Area ARO2 –I95)

Gli alunni sono distribuiti nelle singole classi: PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE IGEA 4 4 2 3 3 MERCURIO 2 2 2 SIRIO 1 1 1 1 TOTALE 5 4 5 6 6 E secondo il seguente orario scolastico giornaliero :

8.10 -9.05 9.05 - 10.00 10.00 -

10.55 10.55 - 11.50 11.50 - 12.45 12.45 - 13.40

Lunedì … Sabato

I ora II ora III ora IV ora V ora VI ora

Corso serale Progetto Sirio 16,30 17,20 18,10 19,00 19,50 20,40 Lunedì … Sabato

I ora II ora III ora IV ora V ora VI ora

Gli studenti, oltre ad eleggere le figure istituzionali previste dagli Organi Collegiali e i rappresentanti della Consulta Studentesca, possono costituire un Comitato studentesco per eventuali proposte, osservazioni, pareri riguardo l’intera vita scolastica. Altresì sono chiamati a costituire il “Gruppo dei 20” per la progettazione, attuazione e verifica del progetto di educazione alla salute, così come espressamente previsto dalla normativa riguardo l’Educazione alla salute. (Direttiva 567/96) I genitori, oltre ad eleggere i propri rappresentanti negli organi collegiali, possono costituirsi in comitato per eventuali proposte, osservazioni, pareri riguardo l’intera vita scolastica. 1.3 ORGANI DI FUNZIONAMENTO COLLEGIO DEI DOCENTI Stabilisce le finalità e i criteri generali del POF tenendo in considerazione l’indirizzo tecnico degli studi e i profili professionali . Nello specifico e per l’a.s. in corso il C.d.D. ha stabilito :

1. la divisione dell’a.s. in trimestri ; 2. il Piano dell’Offerta Formativo includente anche le attività para ed extrascolastiche, il curricolo

obbligatorio ed integrativo, gli interventi di recupero ed approfondimento,i percorsi pluridisciplinari, gli strumenti didattici, i tempi, i criteri e le modalità di verifica e di valutazione delle attività.

3. la riduzione oraria a 55 minuti, in tal senso il C.d.D. ha organizzato l’orario per permettere la realizzazione del POF, sia a livello di curricolo integrato che per il razionale utilizzo dei laboratori;

4. il numero e i tempi delle verifiche scritte ( non meno di due) ed orali ( non meno di una), comprese quelle per classi parallele , per trimestre;

5. la simulazione delle Prove per l’Esame di Stato: per le classi V, simulazione di prova scritta di Italiano, una simulazione di terza prova a gennaio, una a marzo; una simulazione di colloquio orale a maggio; per le classi quarte una simulazione di terza prova ad aprile..

CONSIGLI DI CLASSE Elaborano nelle settimane iniziali dell’anno scolastico un documento di programmazione che viene reso pubblico entro una data stabilita dal Collegio dei docenti: il documento è consegnato ai rappresentanti dei genitori e presentato alla classe dal Coordinatore. Il documento deve contenere essenzialmente gli obiettivi perseguiti dai singoli docenti e dal Consiglio di Classe nel suo complesso, con particolare

attenzione agli obiettivi educativi; i contenuti essenziali da svolgere, anche in forma pluridisciplinare; le metodiche da adottare; i criteri e le forme di valutazione.

Periodicamente, poi, secondo un calendario da definire nel quadro delle attività del piano didattico e organizzativo, i Consigli di Classe si riuniscono per:

verificare la situazione dei singoli studenti, soprattutto di quelli che presentano difficoltà o insufficienze che vengono verbalizzate e comunicate per iscritto alle famiglie;

rimodulare la programmazione qualora l’andamento dell’attività didattica lo renda opportuno; decidere e pianificare interventi di recupero e sostegno e verificarne l’efficacia; programmare e progettare i viaggi di istruzione e le altre attività parascolastiche e verificarne

l’efficacia didattica e la validità culturale; costruire, se lo ritengono opportuno, prove di verifica comuni individuare, in vista dell’Esame di Stato, percorsi didattici particolari, anche per la promozione delle

scelte culturali degli allievi; condividere strategie operative e metodologiche per le prove scritte; applicare criteri di valutazione relativi al sistema di debito e credito scolastico e formativo.

Le riunioni dei Consigli di classe sono organizzate in modo che nei primi venti minuti esse si svolgano con la partecipazione dei rappresentanti di classe, invece nei successivi quaranta minuti siano riservate solo ai docenti. Il collegio dei docenti designa nella fase iniziale dell’anno scolastico i coordinatori dei consigli di classe che hanno il compito di:

Preparare i lavori relativi agli argomenti dell’ordine del giorno delle riunioni; archiviare, conservare, e rendere disponibile in tempi rapidi tutta la documentazione didattica del C.d.C.

Curare la verbalizzazione delle sedute; Raccogliere le programmazioni didattiche, nonché le relazioni finali delle classi Controllare mensilmente le assenze, i ritardi, le note degli alunni, le attività extracurriculaari esterne

svolte in orario scolastico, dandone comunicazione alla presidenza. Analizzare il quadro completo delle carenze disciplinari degli alunni sulla base delle indicazioni

fornite da ciascun docente, con scadenza mensile. Organizzare gli interventi integrativi deliberati dal consiglio di classe. Far pervenire ai docenti che ricoprono le funzioni strumentali estratti del verbale del C.d.C.

contenenti problematiche di particolare rilevanza e di carattere generale. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I dipartimenti in quanto luoghi di ricerca, studio, programmazione, sostegno e verifica della didattica , all’inizio dell’anno scolastico, individuano gli obiettivi specifici da perseguire nel corso delle loro attività annuali, in particolare

Individuano i nuclei essenziali delle discipline e gli esiti formativi da garantire; Introducono nell’insegnamento nuovi contenuti e nuove metodologie; Costruiscono verifiche comuni; Collaborano all’elaborazione del POF. Definiscono i criteri di valutazione, il numero e le entità delle prove anche comuni e/o strutturate.

Ogni dipartimento designa, al suo interno, un coordinatore che provvede a

Proporre l’ordine del giorno delle riunioni e a preparare l’eventuale materiale che è argomento di discussione;

Raccogliere e conservare la documentazione scritta prodotta dagli organismi e dai singoli insegnanti; Esercitare la funzione di tutor nei confronti dei nuovi insegnanti. Rilevare le esigenze relative alla fornitura delle dotazioni tecnico.scientifiche e dei sussidi didattici ,

formulando proposte al dirigente scolastico per il piano annuale di acquisto dei beni e del materiale didattico necessario per la programmazione dei percorsi formativi.

Partecipare alla elaborazione del POF e/o della proposta operativa.

CONSIGLIO D’ISTITUTO elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per

il funzionamento amministrativo e didattico; adotta il regolamento d'istituto; decide in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo

svolgimento di iniziative assistenziali; delibera sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle

disponibilità di bilancio adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti; indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto; stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi; esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici

FUNZIONI STRUMENTALI Le funzioni strumentali sono il punto di raccordo tra dirigente scolastico, collegio dei docenti, studenti, genitori e stakeholders e , pur continuando a svolgere il loro ruolo ( ritenuto dai colleghi sufficientemente funzionale all’organizzazione scolastica), dovranno

Sviluppare un progetto collegiale, condiviso, fattibile Rendersi visibili agevolando la comunicazione interna e l’informazione, Non lavorare da soli ma cercare frequenti momenti di raccordo, Associare studenti, docenti, genitori alle decisioni, Programmare accuratamente tempi e modalità di intervento Migliorare le proprie competenze organizzative e relazionali Mettere a disposizione di docenti, studenti, genitori, di mattina o di pomeriggio (ognuno in rapporto

alla propria funzione ) un’ora del proprio tempo per svolgere attività di informazione e/o consulenza Incrementare lo sviluppo della rete già esistente

Per l’a.s. 2009/10 le funzioni strumentali risultano così definite: FUNZIONE STRUMENTALE N. 1 AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA “Coordinamento ,valutazione e monitoraggio delle attività funzionali alla realizzazione e all’aggiornamento del POF ; gestione delle attività connesse con il Sistema di valutazione; studio delle modalità di recupero della frazione oraria e dei permessi brevi organizzazione IDEI e Box (in collaborazione con area 3A) FUNZIONE STRUMENTALE N. 2 AREA 2: SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI Coordinamento della comunicazione interna; coordinamento della formazione e dei servizi alla docenza; coordinamento prove strutturate e attività preparatoria esame di stato; cura della documentazione e creazione di banche dati FUNZIONE STRUMENTALE N. 3 AREA 3 A: INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI Organizzazione assemblee, visite guidate e viaggi d’istruzione; organizzazione IDEI e Box (in collaborazione con area1); cura della qualità del comportamento degli alunni in relazione all’applicazione del

nuovo regolamento di disciplina; sviluppo comunicazione interna con gli alunni ed esterna cone le famiglie; promozione della legalità e dell’educazione alla salute; monitoraggio delle attività di recupero e diffusione dei risultati. AREA 3 B: INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI Orientamento in entrata; orientamento in uscita e monitoraggio della situazione occupazionale degli allievi diplomati negli ultimi anni; rapporti con università, mondo del lavoro e territorio; stage aziendali e alternanza scuola-lavoro. FUNZIONE STRUMENTALE N. 4 AREA 4: RESPONSABILE LABORATORI DI ISTITUTO E SITO WEB Gestione e coordinamento dei laboratori e delle attrezzature tecnologiche in dotazione ; supporto all’utilizzazione didattica delle stesse; raccolta, organizzazione e diffusione telematica della documentazione riguardante l’attività dell’Istituto; studio e sviluppo , con particolare riferimento agli aspetti tecnici, della comunicazione scuola-famiglia, gestione ed aggiornamento del sito web di istituto; sviluppo “ spazio qualità” aperto agli apporti dell’utenza” . Per una maggiore funzionalità sono istituite, all’interno del collegio dei docenti le seguenti commissioni e i seguenti responsabili di aree specifiche : Gruppo di Coordinamento per autonomia e progettazione POF Commissione orientamento e promozione successo formativo Commissione tecnica d’Istituto Commissione elettorale Commissione di Progetto e referente per le attività di integrazione Scuola-Mondo del lavoro Comitato tecnico-scientifico e Referente per il progetto assistito Sirio Comitato di valutazione del servizio Commissione e referente Progetto Qualità Per migliorare lo svolgimento della normale attività scolastica e l’efficienza delle strutture scolastiche sono previste le seguenti figure istituzionali: responsabile della sicurezza rappresentante dei lavoratori responsabile biblioteca responsabile laboratori responsabile della Legge sulla privacy responsabile dell’aggiornamento del sito Web dell’Istituto. Responsabile Centro Risorse contro la Dispersione e la Frammentazione Sociale Responsabile orario settimanale delle lezioni Responsabile centro formazione CAP. 2 - IDENTITA’ FORMATIVA L’Istituto si propone di favorire la formazione globale dello studente e del cittadino sul piano individuale, civile e sociale, pertanto la scuola si articola in modo più rispondente ai bisogni formativi degli allievi, prevenendo la dispersione scolastica, modulando le attività di recupero per migliorare il tasso di successo scolastico, favorendo la responsabile collaborazione degli studenti, sviluppando la coscienza di sé intesa

come riconoscimento delle proprie potenzialità, valorizzazione delle proprie capacità e accettazione dei propri limiti. L’istituto, integrando conoscenze teoriche e competenze pratiche, offre la possibilità di maturare una preparazione valida sia per entrare nel mondo del lavoro con competenze e capacità critiche sia per intraprendere gli studi universitari. Nello specifico i BISOGNI PRIORITARI RILEVATI sono:

un’attenzione particolare verso le nuove forme di lavoro l’importanza di apprendere le nuove tecnologie comunicative e professionali (computer e lingue

straniere) la centralità della relazione umana nel rapporto formativo l’attenzione verso le problematiche giovanili quale concausa del successo/insuccesso/abbandono

scolastico un raccordo sempre più stretto tra formazione e realtà territoriale la diversificazione dell’offerta formativa l’integrazione tra scuola e società la compartecipazione tra famiglia e scuola l’integrazione tra scuola e mondo del lavoro.

2.1 FINALITA’ DIDATTICA ED EDUCATIVA “ Fornire gli strumenti per conoscere, decodificare ed utilizzare forme e regole economiche, sociali, istituzionali e giuridiche e per cogliere i rapporti tra la dimensione globale e la dimensione locale” è l’obiettivo (Mission) che l’ITC Bachelet intende perseguire sviluppando le seguenti finalità:

Promuovere il senso di identità personale, di responsabilità, di autonomia attraverso la fiducia e il rispetto di sé

Educare all’integrazione culturale e sociale con particolare attenzione agli studenti diversamente abili, agli studenti stranieri, alle fasce adulte culturalmente svantaggiate

Sviluppare una progettualità che permetta ad ogni utente di costruire un proprio progetto di vita nella finalità dell’apprendimento permanente;

Promuovere la consapevolezza del valore della propria salute psico-fisica; Suscitare la sensibilità per una corretta relazione con l’ambiente Promuovere la coscienza della complessità culturale, linguistica e sociale attraverso il confronto con i

processi storici e con le altre civiltà. Favorire un atteggiamento razionale e critico, che è proprio della logica della ricerca scientifica,

nell’affrontare problemi, opinioni e interpretazioni. Educare all’uso di strumenti lessicali, logici ed operativi che consentano di comprendere con

chiarezza e di esprimere giudizi motivati ed autonomi. Promuovere la formazione di capacità progettuali e di scelta in vista di un orientamento formativo

consapevole, che valorizzi le competenze, le capacità e i diversi stili intellettuali Garantire a tutti gli studenti la possibilità di giungere al compimento degli studi e al successo

formativo attraverso interventi volti a sostenere e motivare l’impegno di studio, attraverso attività di accoglienza, recupero e sostegno per far superare positivamente le difficoltà incontrate durante il percorso.

Obiettivi cognitivi trasversali Conoscenze Conoscenza dei contenuti delle discipline curricolari e delle loro reciproche relazioni, anche in vista

dell’individuazione degli interessi e delle attitudini dei singoli studenti;

Acquisizione della padronanza linguistica come strumento di comunicazione nei diversi ambiti disciplinari;

Acquisizione dei linguaggi specifici di ciascuna disciplina. Abilità Sviluppo e acquisizione delle capacità logico-razionali di analisi, sintesi, rielaborazione e

collegamento delle informazioni culturali; Acquisizione della capacità di applicare i processi cognitivi a tutte le discipline; Acquisizione delle capacità di analisi, di sintesi e di contestualizzazione; Acquisizione delle competenze in ambito economico, giuridico e contabile; Acquisizione di un metodo di lavoro, di autonomia organizzativa e di capacità di utilizzare

strumentazione scientifica; Competenze Capacità di produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Capacità di utilizzare conoscenze in contesti diversificati per la soluzione di problemi complessi (

problem solving) Capacità di inserirsi in ambito aziendale con autonomia e competenza Capacità di utilizzare le lingue straniere nelle quattro abilità di base per una piena integrazione nel

contesto di cittadinanza europea Utilizzazione degli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico,

letterario e delle conoscenze scientifico-matematiche Capacità di utilizzare a livello di fruizione e produzione le nuove tecnologie comunicative ( TIC) Acquisizione di capacità di giudizio critico e autocritico, di valutazione e di autovalutazione.

2.2 PROFILI PROFESSIONALI E QUADRI ORARIO I corsi in cui si articola l’assetto complessivo dell’Istituto presentano la consueta suddivisione interna nei due livelli dell’istruzione tecnica: Biennio Triennio che differiscono nelle materie di studio, nel quadro orario, negli obiettivi e nelle competenze. Nello specifico i corsi attivati si distinguono nei seguenti indirizzi: CORSO DIURNO: Indirizzo IGEA Indirizzo MERCURIO CORSO SERALE ( Progetto SIRIO) : IGEA PROFILI PROFESSIONALI Alla fine del regolare corso di studi, gli allievi conseguiranno i seguenti profili professionali: RAGIONIERE E PERITO COMMERCIALE ( INDIRIZZO IGEA) È una figura professionale esperta in amministrazione, gestione, organizzazione e controllo dell’azienda. Ha conoscenza dei processi organizzativi e dei meccanismi operativi aziendali avvalendosi delle conoscenze giuridiche, economiche, linguistiche, logico – matematiche e informatiche. È capace di inserirsi in contesti aziendali diversi, tutti caratterizzati dalla presenza di fenomeni complessi.

BIENNIO TRIENNIO MATERIE di studio Ore settimanali

Classe I

Classe II Classe III Classe IV Classe V Prove S(scritto) O(orale) P(pratico)

RELIGIONE-MAT. ALTER.

1 1 1 1 1 O.

ITALIANO

5 5 3 3 3 S.O.

STORIA

2 2 2 2 2 O.

PRIMA LINGUA STRANIERA

3 3 3 3 3 S.O-

SECONDA LING. STRANIERA

4 4 3 3 3 S.O.

MATEMATICA

5 5 4 4 3 S.O.

SC. DELLA MATERIA E LAB

4 4 - - - O. P.

GEOGRAFIA ECONOMICA

3 2 3 O.

SCIENZE DELLA NATURA

3 3 - - - O.

ECONOMIA AZIENDALE

2 2 7 10 9 S.O.

DIRITTO ED ECONOMIA

2 2 3 3 3 O.

ECONOMIA POLITICA

3 2 - O.

SCIENZE DELLE FINANZE

3

EDUCAZIONE FISICA

2 2 2 2 2 P.

TRATTAMENTO TESTI E DATI

3 3 - - - P.

TOTALE ORE settimanali

36 36 34 35 35

Nell’ambito dell’indirizzo IGEA l’istituto sta sperimentando con successo un percorso di alternanza scuola- lavoro nella sezione C, classe Seconda ( attività di sensibilizzazione per alunni e genitori), classe Terza e classe Quarta .

Circa 120 ore Parte pratica in azienda Monte ore totale = 150 Circa 30 ore Presentazione dell’azienda ospitante da

parte del titolare ed esposizione della storia aziendale

Organizzazione delle 120 ore Quattro periodi di 6 giorni di esperienza sul campo in azienda, salvo differenti esigenze delle aziende coinvolte. Organizzazione della parte teorica Le tematiche teoriche programmate sono trattate da esperti esterni. Conoscenze Conoscenza della normativa civilistica che regolamenta il contratto di compravendita Conoscenza e comprensione dei flussi di documenti che accompagnano le fasi di approvvigionamento, produzione e vendita Conoscenza della normativa fiscale relativa all’IVA Eventuale conoscenza di software applicativi per gestione della contabilità fiscale o della contabilità di magazzino Comprendere la microlingua settoriale per l’inglese e il francese Competenze e abilità operative Saper comprendere un contratto di acquisto o di vendita Saper redigere ordini di acquisto e lettere di comunicazione commerciale anche in lingua inglese o francese Saper compilare i documenti fiscali obbligatori per la compravendita Saper leggere e interpretare un bilancio Utilizzare software applicativi di contabilità fiscale e gestionale Capacità comportamentali e attitudinali Capacità relazionali e di comunicazione efficace Capacità di lavoro autonomo e in team Capacità di documentare il proprio lavoro Capacità di decisione in situazioni complesse RAGIONIERE PROGRAMMATORE (INDIRIZZO MERCURIO) È una figura professionale di particolare importanza in una società in continua evoluzione tecnologica, esperta in amministrazione, gestione, organizzazione e controllo dell’azienda, specializza nella conoscenza dell’informatica e delle sue applicazioni in campo aziendale, economico e matematico, senza trascurare una consistente cultura generale e una completa e solida preparazione in campo linguistico-espressivo e scientifico. L’indirizzo Mercurio prevede la compresenza nelle ore di Informatica del docente di materia teorica e dell’insegnante tecnico-pratico. L’azione dei due docenti si imposta e si esprime sinergicamente, sì da concretizzarsi in effettiva codocenza attraverso l’individuazione congiunta degli obiettivi,l’ armonica definizione degli ambiti di attività, la scelta congiunta dei mezzi, degli strumenti e dei criteri di valutazione ed opportuni raccordi tra i due momenti valutativi.

BIENNIO TRIENNIO MATERIE di studio Ore settimanali

Classe I

Classe II Classe III Classe IV Classe V Prove S(scritto) O(orale) P(pratico)

RELIGIONE-MAT. ALTER.

1 1 1 1 1 O.

ITALIANO

5 5 3 3 3 S.O.

STORIA

2 2 2 2 2 O.

PRIMA LINGUA STRANIERA

3 3 - - - S.O.

SECONDA LING. STRANIERA

4 4 3 3 3 S.O.

MATEMATICA

5 5 5 5 5 S.O-

INFORMATICA 5 5 6 S.O. SC. DELLA MATERIA E LAB

4 4 - - - O.P.

SCIENZE DELLA NATURA

3 3 - - - O.

DIRITTO ED ECONOMIA

2 2 3 3 2 O.

ECONOMIA POLITICA

3 2 O.

SCIENZE DELLE FINANZE

3 O.

EDUCAZIONE FISICA

2 2 2 2 2 P.

ECONOMIA AZIENDALE

2 2 7 10 9 S.O.

TRATTAMENTO TESTI E DATI

3 3 - - - P.

TOTALE ORE settimanali

36 36 34 36 36

RAGIONIERE E PERITO COMMERCIALE ( PROGETTO SIRIO ): FORMAZIONE ADULTI Per valorizzare le competenze delle persone adulte e per rendere accessibile a tutti un percorso che conduca al conseguimento del diploma di Ragioniere dall’a.s. 2007/08 l’istituto ha aperto la sua offerta formativa anche agli adulti , istituendo un corso serale. Caratteristiche del corso sono: una didattica flessibile che tiene conto delle esperienze lavorative e formative precedenti; programmi modulari; insegnamento personalizzato e certificazione del percorso formativo dello studente. MATERIE di studio Ore settimanali

Classe I Biennio

Classe III Classe IV Classe V Prove S(scritto) O(orale) P(pratico)

ITALIANO

4 3 3 3 S.O.

STORIA

3 2 2 2 O.

LINGUA FRANCESE

2

LINGUA INGLESE

3 3 3 3 S.O.

SCIENZE 3 MATEMATICA

4 3 3 3 S.O.

DIRITTO 3 3 2 O. ECONOMIA POLITICA

3 2 O.

FINANZE 3 O. ECONOMIA AZIENDALE

2 8 9 9 S.O.

TRATT: TESTI 2 TOTALE ORE settimanali

23 25 25 25

2.3 COMPETENZE CHIAVE IL BIENNIO Il Collegio dei Docenti, considerato che dal 1° settembre 2007 è entrato in vigore l’obbligo d’istruzione elevato a 10 anni. intende favorire l’acquisizione delle otto competenze- chiave di cittadinanza che sono le seguenti: 1. Imparare ad imparare: acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro

2. Progettare: essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati. 3. Comunicare: poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi. 4. Collaborare e partecipare: saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. 5. Agire in modo autonomo e responsabile: saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. 6. Risolvere problemi: saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle 7. Individuare collegamenti e relazioni: possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. 8. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. Il collegio intende favorire, inoltre, l’acquisizione da parte degli studenti delle competenze riconducibili a questi quattro assi culturali:

1. Asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione Padronanza della lingua italiana: Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e

letterario Utilizzare e produrre testi multimediali

2. Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, algebrico e differenziale, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo dell’istruzione Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico. Saper ricavare il modello matematico di una situazione reale, traducendo in simbolismo

matematico ( equazioni, sistemi, espressioni algebriche) un problema in ambiti disciplinari diversi, ricavando le relative soluzioni..

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

3. Asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.

Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia

e di materia a partire dall’esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e

sociale in cui vengono applicate 4. Asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale,

europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

Il Triennio Le finalità formative: sviluppare, in continuità col Biennio, lo studio di tutte le discipline, indirizzandolo verso una più

sicura identificazione dei linguaggi, dei contenuti, dei metodi e delle problematiche proprie dei diversi ambiti disciplinari;

valorizzare i metodi di osservazione, di analisi, di sintesi, di rielaborazione per promuovere l’acquisizione e lo sviluppo delle capacità di astrazione, di formalizzazione, di confronto critico;

consolidare l’educazione al rigore e alla flessibilità nei processi di apprendimento per favorire l’autonomia e la responsabilizzazione degli allievi nell’iter formativo;

favorire l’acquisizione e l’affinamento delle abilità, trasversali alle discipline, di studio e di ricerca, di analisi dei bisogni informativi e di valutazione dell’utilità delle diverse fonti documentarie;

educare alla complessità, proponendo dei fenomeni culturali una visione ampiamente articolata e varia nei suoi elementi costitutivi;

potenziare l’acquisizione di capacità progettuali, comunicative, relazionali e di gestione di situazioni complesse;

costruire, valorizzandoli, categorie e concetti pluri e interdisciplinari, anche attraverso il confronto con realtà storiche ed espressioni culturali diverse;

sollecitare alla consapevolezza dell’identità personale nel rispetto dei valori civici e del rapporto diritti/doveri;

consolidare il senso multiculturale attraverso una forte progettualità indirizzata all’integrazione culturale e sociale;

realizzare attività e percorsi culturali che orientino gli allievi verso l’esperienza lavorativa, nel confronto con aspetti e problematiche della società contemporanea

OBIETTIVI CONOSCENZE

o Adeguata cultura generale accompagnata da capacità linguistico – espressive e logico – interpretative, attraverso l’acquisizione dei principali contenuti delle singole discipline;

o Conoscenza ampia e sistematica dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e amministrativo contabile;

o Conoscenza dei rapporti azienda e ambiente in cui opera per proporre soluzioni a problemi specifici. o Conoscenza degli strumenti informatici e multimediali

COMPETENZE

o Saper utilizzare metodi e tecniche contabili ed extracontabili per una corretta rilevazione dei fenomeni aziendali;

o Saper leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale; o Saper orientarsi nella dimensione giuridica utilizzando strumenti testuali; o Saper trarre conseguenze dall’osservazione e rilevazione dei fenomeni ambientali circostanti; o Saper sostenere conversazioni funzionalmente adeguate ai contesti e alle situazioni di comunicazione

commerciale in lingua; o Saper elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali;

o Saper trasferire le conoscenze in contesti dinamico – operativi; o Saper utilizzare strumenti informatici ,multimediali e matematici nelle procedure contabili.

CAPACITÁ Essere in grado di:

o Organizzare il proprio lavoro con senso di responsabilità e in modo autonomo; o Documentare adeguatamente il proprio lavoro; o Comunicare efficacemente utilizzando linguaggi specifici; o Sintetizzare situazioni complesse e produrre semplificazioni adeguate; o Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando e assumendo le informazioni opportune; o Affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ampliando le proprie conoscenze; o Utilizzare le competenze acquisite in specifici contesti professionali

2.4 INIZIATIVE RELATIVE AL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA Uno degli obiettivi principali del nostro Istituto è di incrementare un rapporto costruttivo tra scuola e famiglie, il tutto per aiutare gli studenti nel loro percorso formativo ai fini di un completo e armonioso sviluppo della persona che si trova nel corso degli anni scolastici ad operare scelte di vita importanti. La scuola pertanto presenta già in fase di pre-uscita dalla Scuola Media ai futuri studenti l’offerta formativa dell’Istituto al fine di permettere loro di operare scelte motivate e consapevoli; favorisce la partecipazione responsabile delle famiglie a tutte le fasi del percorso formativo del proprio figlio individuando possibili sbocchi all’interno del sistema scolastico ovvero verso altre agenzie formative come la formazione professionale. La scuola inoltre, per creare momenti di aggregazione e di coinvolgimento già dai primi giorni di lezione, invita i genitri a partecipare alle attività di accoglienza, insieme ai propri figli, durante le quali anche a loro sarà presentato il POF ( Mission, obiettivi da perseguire, progetti da mettere in atto,ecc.), la scuola, il regolamento di disciplina e quant’altro si riterrà necessario. Sono previste assemblee di genitori da organizzare mezz’ora prima dell’incontro scuola-famiglia, per la consegna di pagelle/pagelline, per discutere di problemi di natura disciplinare, soprattutto, alla presenza del coordinatore di classe e di quei docenti del consiglio di classe non impegnati in attività di coordinamento. E’ stato istituito il PROGETTO FAMIGLIA : gruppo di genitori formatosi in seguito ai moduli di sensibilizzazione del progetto 3.2b ed aperto a genitori delle nuove classi prime, che si rappresentino con un ruolo progettuale nella scuola per unmiglioramento della comunicazione fra le varie componenti scolastiche. La scuola offre strumenti e percorsi operativi alle famiglie per individuare al termine del ciclo secondario superiore i possibili sbocchi a livello universitario ovvero di inserimento nel mondo del lavoro, anche alla luce delle iniziative di tirocinio aziendale svolte dagli alunni nelle classi terze, quarte e quinte. Il rapporto suola – famiglia si attua attraverso gli strumenti, le finalità e i tempi seguenti: STRUMENTI

FINALITA’

TEMPI

Scheda di valutazione trimestrale

Comunicare alle famiglie gli indicatori di valutazione adottati

monitorare, sulla base di questi, il livello del percorso formativo del proprio figlio

dicembre marzo giugno

Consigli di classe straordinari e assemblee di genitori

Esaminare situazioni particolari Definire iniziative sinergiche

Intero anno scolastico

Incontri Scuola-Famiglia Comunicare livelli di profitto Individuare ambiti di interesse

Dicembre Marzo

manifestati dagli alunni ai fini dell’orientamento e del riorientamento

Incontri programmati con i singoli docenti

Comunicare livelli di profitto Individuare ambiti di interesse

manifestati dagli alunni ai fini dell’orientamento e del riorientamento

Da ottobre a maggio un’ora settimanale per ogni singolo docente

Incontri tra famiglia, scuola ed attori territoriali

Analizzare i casi a rischio definire possibili percorsi di

recupero

Intero anno scolastico

Incontri tra Dirigente Scolastico,Collaboratori della Presidenza, Coordinatori di classe e genitori

Analizzare problematiche e casi di alunni in difficoltà

definire possibili percorsi di recupero

Intero anno scolastico

Comunicazioni telefoniche e per posta ordinarie e straordinarie

Comunicare in tempi rapidi problemi vari, discontinuità nella frequenza

Comunicare iniziative varie tra cui i calendari dei box didattici

Intero anno scolastico

2.5 ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Già da molti anni l’obiettivo principale che la scuola si è prefisso di raggiungere è quello di attuare la piena integrazione nella realtà scolastica attraverso la cultura della “diversità”. Tutti i ragazzi hanno il diritto di crescere e di maturare dal punto di vista individuale e sociale. La scuola è un importante fattore di collegamento tra famiglia e società, essa dà la possibilità ai ragazzi con handicap di uscire dal ristretto ambiente familiare integrandoli nel mondo dei coetanei, nel mondo degli “altri”. Oggi si parla molto di “valorizzazione delle differenze”, siano esse etniche, culturali o fisiche, in quanto esse vanno accettate non come deficienze ma come diversità dei singoli per ovviare al fenomeno dell’emarginazione. Certo non basta inserire i portatori di handicap nelle scuole ma è importante attuare la piena integrazione nell’attività didattica attraverso lo: STARE CON GLI ALTRI PER FARE CON GLI ALTRI. Didattica laboratoriale quindi che comporta la partecipazione dei ragazzi a Progetti, attività integrative, stage, visite guidate ecc… Presso la nostra Scuola opera il gruppo di lavoro H di cui fanno parte oltre ai Docenti curriculari, l’insegnante specializzato, i genitori dei ragazzi e gli operatori dell’U.S.L.; esso ha il compito di formulare il Piano Educativo Individualizzato con obiettivi che tengano conto delle effettive capacità e delle potenzialità dei ragazzi, delle risorse umane, degli spazi attrezzati e dei tempi. Risorsa è il gruppo Docente e il personale non Docente; risorse sono i compagni che creano situazioni di socializzazione e di apprendimento; risorsa è la famiglia; risorse sono i servizi specialistici. Una risorsa molto importante è rappresentata dal Laboratorio di Informatica del quale usufruiscono i ragazzi con H. E’ proprio nel Laboratorio, vicino ad un P.C. che si creano le condizioni più favorevoli al clima cooperativo: un programma di videoscrittura è l’occasione migliore per realizzare l’integrazione del portatore di handicap.

Scrivere con carta e penna un testo a più mani è impresa quasi impossibile, non così con un word processor. La proiezione “verticale” del testo sullo schermo, la facilità di revisione e la costante pulizia del risultato contribuiscono a creare un clima di cooperazione e di collaborazione. I ragazzi osservano immediatamente, nelle verifiche delle procedure, la differenza tra quello che desiderano fare e ciò che realmente accade, i loro errori si trasformano in fonte di compensazione. La vigente normativa assicura ai soggetti portatori di handicap : la prosecuzione del P.E.I. redatto dai Docenti della Scuola Media in prospettiva del Diploma ovvero

della Certificazione dei crediti acquisiti; la possibilità di acquisire competenze spendibili in eventuali percorsi della F.P.corsi di formazione

professionale; la possibilità di acquisire una maggiore autonomia personale e sociale al fine di migliorare la qualità

della vita. A tale scopo si prevede la definizione di un progetto di vita con l’indicazione dei percorsi integrati “istruzione e formazione professionale” da realizzare mediante accordi con i centri di formazione professionale. Nella fase dell’Accoglienza è importante creare un ambiente amichevole e stabilire delle buone relazioni interpersonali che sono alla base dell’azione educativa; occorre saper ascoltare e saper osservare quanto il ragazzo ci segnala circa i suoi bisogni e le sue possibilità. Sono utilizzate schede diagnostiche, griglie di osservazione e tutto ciò che i Docenti reputano necessario al fine di conoscere bene il ragazzo. Una conoscenza che ci porta a capire come è, cosa sa e fa e cosa potrà fare, quali sono le modalità per apprendere al fine di definire gli obiettivi più adatti alle sue potenzialità e formulare il Piano Educativo Individualizzato congruente con la programmazione didattica della classe. 2.6 CENTRO RISORSE CENTRO RISORSE CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA E LA FRAMMENTAZIONE SOCIALE Il Centro risorse contro la dispersione scolastica e la frammentazione sociale, istituito nella nostra scuola fin dall’a.s. 1998-99 con il sottoprogramma 10.2 del POP 940025 I1 (1994/99), è un nucleo operativo di un sistema di rete e di partnership tra scuole, istituzioni locali, associazioni di volontariato ed enti culturali. E’ sorto come luogo di accoglienza, di incontro e di orientamento; come struttura di coordinamento e di integrazione fra scuola e territorio, fra scuola e mondo del lavoro, fra scuola e più ampio contesto sociale; come punto di riferimento per l’organizzazione e la progettazione di attività formative non curricolari, destinate a ragazze/i giovani, genitori, docenti del Distretto n. 38 e del più ampio contesto salentino. Il "Centro risorse contro la dispersione scolastica e la frammentazione sociale" vuole offrire un ventaglio sempre più ampio e diversificato di nuovi servizi rivolti a varie fasce di utenza che si differenziano per età, scolarizzazione e genere: alunni dell’Istituto e di tutte le altre scuole del Distretto, adulti in uscita dalla scuola media inferiore, drop – out, diplomati, donne adulte e non, "nuovi disoccupati" (cassaintegrati, lavoratori in mobilità, licenziati in età adulta e senza alcun tipo di tutela). La tendenza è che gli allievi a rischio dispersione siano recuperati e recepiti a pieno titolo e consapevolmente nel sistema dell’istruzione, mentre i servizi diretti agli adulti sviluppino e approfondiscano interventi rivolti a favorire nuove opportunità d’inserimento lavorativo, puntando sulla valorizzazione delle risorse presenti nel "Centro" e più in generale nel Distretto.

Si sta procedendo ad una raccolta e tabulazione di dati sulla dispersione nel territorio in vista della programmazione delle attività di intervento, in collaborazione con il progetto di Educazione alla Salute e con l’attività svolta dall’assistenza sociale ed una fitta rete di collaborazioni con varie agenzie della formazione, Miur, ASL, Comuni, ecc. Sono stati espletati i progetti PON Misura 3 Azione 3: Viaggio intorno all’uomo per conquistare il mondo, rivolto agli alunni delle classi prime dell’istituto e che prevedono dei percorsi infracurriculari di Italiano, Matematica e Scienze PON Misura 3 Azione 3.b : 10 moduli rivolti agli alunni delle scuole del territorio che sono collegate in rete con il nostro istituto e a giovani drop-out del territorio e 4 moduli di sensibilizzazione, rivolti ai genitori degli alunni. Piano Integrato: B1(Poseidon e Matbel) : due moduli per rafforzare le competenze in matematica e in italiano B4 ( formazione e disagio) un modulo per migliorare le competenze del personale della scuola C1. 4 moduli per migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani F2(Apprendere e crescere insieme ) 150 ore per gli studenti e 60 per i genitori al fine di promuovere il successo scolastico e le pari opportunità G1 (Informatica e sviluppo economico) :un modulo per migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita. CENTRO RISORSE PER L’AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE Il nostro Istituto è Centro Risorse di Servizi Professionali per la Formazione e l’Aggiornamento del personale docente e Ata. Nella provincia di Lecce ci sono in tutto 8 Centri di Formazione Il Centro gestito dall’ITC “Bachelet” di Copertino è costituito da 25 scuole consorziate in rete con la finalità di promuovere e gestire la formazione del personale docente e Ata. Gli Istituti Scolastici e per essi i Dirigenti firmatari dell’accordo di rete, infatti, intendono fruire dei servizi che il Centro Risorse (CR) istituito presso l’ITC “Bachelet” erogherà a

seguito di disposizioni nazionali, regionali, provinciali; intendono altresì fruire dei servizi di formazione e aggiornamento promossi in autonomia dallo stesso

CR, ogniqualvolta tali servizi rispondano ai bisogni formativi dei singoli Istituti; intendono collaborare con il CR, ove richiesto dal CR stesso, nella progettazione, nella promozione e

nell’erogazione di servizi formativi riconosciuti come funzionali e rispondenti ai bisogni dei singoli Istituti o della rete;

riconoscono quali organismi del CR quelli previsti dall’organigramma approvato in sede di Conferenza di servizio in data 23/5/2003;

s’impegnano a collaborare con il CR per la raccolta di dati, esperienze, materiali, strumenti potenzialmente utili alla formazione e; all’aggiornamento del personale:

s’impegnano, inoltre, a contribuire, con i propri fondi destinati alla formazione, alla realizzazione delle iniziative di formazione delle quali l’Istituto intende fruire e a corrispondere al CR un compenso per le prestazioni eventualmente fornite su richieste di Istituti singoli e non previste negli obblighi connessi con le direttive regionali;

s’impegnano a citare la fonte, l’autore e la data di produzione relativi al materiale, nel caso utilizzino, anche in forme rielaborate, materiali, strumenti e modelli prodotti dal CR e/o da Istituti e gruppi appartenenti alla rete;

s’impegnano ad osservare calendari e piani fissati dal Consiglio di rete ad inizio di ogni anno scolastico;

ogni Istituto è libero di attivare autonomamente iniziative di formazione rispondenti ai bisogni specifici dell’Istituto stesso

Il CENTRO RISORSE s’impegna:

a coordinare i servizi di formazione previsti a livello regionale, provinciale e della rete; a prevedere, nel sito della scuola, uno spazio riservato al CR e utile per diffondere e raccogliere

materiale fruibile a prevedere un indirizzo di posta elettronica unicamente come centro risorse a prevedere, nel sito, una mailing list fruibile dagli Istituti in rete, in seguito a registrazione da parte

degli interessati, contenente tutte le informazioni relative alle news del CR a coordinare i lavori degli organismi del CR a procedere all’elaborazione di una banca dati relativa a docenti, operatori, esperti disponibili a

fornire prestazioni a favore del CR e ritenuti rispondenti a parametri di funzionalità e di qualità in risposta ai bisogni del CR

a tenere le relazioni con Enti ed Istituzioni esterne (Provincia, Ispettori Tecnici, Università, ecc.) a rendicontare alle scuole in rete ed al CSA di Lecce, in ordine alle attività svolte e ai criteri d’utilizzo

d’eventuali fondi e/o risorse comuni. RISORSE Le risorse umane, per l’attuazione del POF, sono date dai docenti dell’organico d’istituto, che permette di utilizzare le varie professionalità dei docenti per la realizzazione dei progetti previsti, dal personale ATA, dal personale docente d’Istituti scolastici collegati in rete. Solo per alcuni progetti, dove espressamente previsto o dove non vi siano le professionalità richieste all’interno del corpo docente, ci si avvarrà delle prestazioni di esperti esterni. Le risorse economiche sono date dal “Fondo dell’istituzione scolastica” (art.26 CCNI del 3 agosto 1999), finalizzato a retribuire prestazioni di cui all’artt. 27,28,29,30 e 31 del Personale docente, educativo, ATA, per sostenere il processo di autonomia e le particolari esigenze derivanti dalla realizzazione del POF, da tutti gli altri finanziamenti previsti dalla normativa attuale (L.440/97, L.per l’integrazione di alunni H, Fondi CIPE, Fondi PON, Contributi EELL, Progetto Lingue 2000, Educazione alla Salute, Fondi contro la dispersione scolastica, Innalzamento dell’obbligo scolastico e dell’obbligo formativo). CAP 3 - VERIFICHE E VALUTAZIONE Momenti significativi dell’insegnamento/apprendimento sono quelli della verifica e della valutazione.La verifica è la prova e lo strumento per ottenere la valutazione del processo formativo. Le tipologie delle prove , stabilite in sede dipartimentale, sono diverse per disciplina e distribuite in relazione allo sviluppo delle programmazioni. All’inizio dell’a.s. i docenti somministrano le prove d’ingresso per individuare i prerequisiti della situazione di partenza, in itinere verificano l’acquisizione delle conoscenze e competenze, con le verifiche finali(sommative) valutano con il voto il percorso formativo attuato. 3.1 TIPOLOGIE E SCANSIONE TEMPORALE DELLE PROVE DI VERIFICA Relativamente alle verifiche e alla valutazione il Collegio dei Docenti stabilisce: Tempi Modalità Strumenti Indicatori Livelli Criteri per l’assegnazione del Credito scolastico e formativo Modalità di Certificazione del curricolo integrativo Le verifiche si articoleranno sotto forma di prove scritte, pratiche, interrogazioni orali, questionari, schede di verifica, relazioni, esercitazioni , prove oggettive aperte, strutturate e semistrutturate, test vero-falso, esercizi di completamento, a scelta multipla, ecc.Tali verifiche saranno attuate alla fine di ogni unità didattica o di un modulo allo scopo di verificare le conoscenze acquisite e per verificare il possesso dei requisiti per procedere col programma o per organizzare percorsi alternativi. Per quel che riguarda i tempi di attuazione delle

verifiche è approntato il calendario e le modalità di svolgimento delle verifiche scritte, orali, delle simulazioni di terza prova e della simulazione del colloquio per la preparazione dell’esame di Stato, in particolare si stabilisce che i ragazzi saranno sottoposti a 2 prove scritte e a 1-2 prove orali per trimestre La Valutazione costituisce una componente importante e delicata del lavoro scolastico ed è strettamente connessa con l’insegnamento, l’apprendimento e il successo scolastico. Essa è legata a molte variabili: le finalità, gli obiettivi finali operativi, i sussidi didattici, i programmi d’esame, la situazione della classe. La valutazione si suddivide in DIAGNOSTICA, effettuata all’inizio di un percorso formativo e utile per conoscere la situazione generale della classe, per poi programmare il lavoro da svolgere, FORMATIVA, che avviene sistematicamente nel corso dell’anno e che aiuta l’insegnante a misurare l’adattabilità della programmazione alla situazione-classe oltre che a valutare periodicamente ogni alunno, SOMMATIVA, o finale, che serve a dare una valutazione complessiva del lavoro compiuto complessivamente e del livello di conoscenze, competenze e capacità raggiunto da ogni singolo studente. Inoltre, come previsto dalla normativa che regolamenta l’organizzazione e la gestione dei PON, il Collegio dei Docenti ha deliberato di integrare la valutazione disciplinare con quella relativa all’acquisizione delle competenze conseguite nell’ambito dei progetti PON. 3.2

CRITERI DI VALUTAZIONE ( stabiliti dal Collegio dei Docenti)

Voto in decimi

CONOSCENZE COMPETENZE

1 Nessuna Nessuna 2 Non riesce ad

orientarsi anche se guidato

Nessuna

3 Frammentarie e gravemente lacunose

Applica le conoscenze, solo se guidato, ma con gravissimi errori. Si esprime in modo scorretto ed improprio. Compie analisi errate

4 Lacunose e parziali Applica le conoscenze, ma con errori. Si esprime in modo scorretto ed improprio. Compie analisi lacunose e con errori. Compie sintesi scorrette.

5 Limitate e superficiali

Applica le conoscenze con imperfezioni. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali. Gestisce con difficoltà situazioni nuove semplici.

P R O F I T T O

6 Essenziali Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Si esprime in modo semplice, anche se con qualche imperfezione. Sa individuare elementi e relazioni con sufficiente correttezza. Rielabora sufficientemente le informazioni e gestisce le situazioni nuove e semplici.

7 Complete, se guidato sa approfondire

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni. Espone in modo appropriato. Compie analisi coerenti. Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce le situazioni nuove in modo accettabile.

8 Complete con qualche approfondimento autonomo

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi. Espone in modo corretto e con proprietà linguistica. Compie analisi corrette; coglie implicazioni; individua relazioni in modo completo. Rielabora in modo corretto e completo.

9 Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi. Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi specifici. Compie analisi approfondite e individua relazioni precise. Rielabora in modo corretto, completo ed autonomo.

10 Organiche, approfondite ed ampliate in modo del tutto personale

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi e trova da solo le soluzioni migliori. Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato. Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse.

Scarso Lo studente non si impegna o si impegna troppo poco; sistematicamente evita gli impegni; raramente lavora e collabora.

Saltuario Lo studente si impegna solo nello studio di alcuni argomenti; raramente rispetta gli impegni.

Essenziale Lo studente svolge il lavoro assegnato senza approfondirlo e spesso è incostante nei confronti dei propri impegni scolastici.

Costante

Lo studente svolge regolarmente e sufficientemente il lavoro assegnato; si impegna con continuità. Non si scoraggia di fronte alle difficoltà.

I M P E G N O

Diligente

Lo studente ha un impegno costante e profondo che gli permette di affrontare in modo critico e costruttivo gli argomenti; riesce a superare brillantemente le difficoltà.

P A R

Di disturbo Lo studente non segue la lezione e disturba i compagni; è incapace di concentrarsi e si distrae sistematicamente.

Passiva Lo studente si limita ad assistere alle lezioni; ha scarsa capacità di concentrazione; fa fatica ad inserirsi nel dialogo scolastico.

Discontinua

Lo studente è saltuariamente attento; interviene in modo sommario nel dialogo, ascolta la lezione, ma è incline alla distrazione.

Attiva

Lo studente segue le lezioni con attenzione, prende appunti, chiede chiarimenti; interagisce sufficientemente con i compagni.

T E C I P A Z I O N E

Produttiva Lo studente ha una partecipazione attenta e critica; ascolta con interesse; interagisce positivamente con i compagni e con i docenti.

Saltuaria Se le ore di assenza superano il 25% del totale ore

svolte

Irregolare Se le ore di assenza non superano il 20% del totale ore svolte

Regolare Se le ore di assenza non superano il 18% del totale ore svolte

F R E Q U E N Z A assidua Se le ore di assenza non superano il 15% del totale

ore svolte CONDOTTA

VOTO CONDIZIONI

10

II voto 10 è assegnato agli alunni che abbiano integrato con lodevole positività tutti gli indicatori, dimostrandosi in particolare:

- assidui e regolari nella frequenza, - autonomi e responsabili nell'impegno, ' - costruttivi e propositivi nella partecipazione, - corretti e consapevoli nei comportamenti e nelle relazioni interpersonali,

- collaborativi e disponibili con i compagni, verso cui esercitano una influenza positiva

9

8

I voti 8 e 9 sono assegnati agli alunni sulla base di un comportamento corretto, positivo e costruttivo, tenuto conto in particolare:

- della mancanza di assenze non giustificate o poco motivate, - di una adeguata continuità e diligenza nell'impegno, : - della qualità del coinvolgimento nelle attività didattiche, - del rispetto delle regole che governano la vita della scuola, - della correttezza nelle relazioni interpersonali, - dell'assenza di ammonizioni e richiami disciplinari significativi o reiterati.

7

I voti 6 e 7 sono assegnati per un comportamento complessivamente accettabile ad alunni che non siano incorsi in violazioni del regolamento di disciplina di oggettiva e particolare gravita, ma che:

- siano stati assenti senza adeguata motivazione e/o poco puntuali nel giustificare le assenze,

6

-siano stati poco costanti nell'impegno e/o poco coinvolti nelle attività scolastiche, - abbiano avuto bisogno di richiami per mantenere un comportamento ed un linguaggio

corretti ed educati, non disturbare le lezioni, usare con riguardo le strutture, le attrezzature e i sussidi didattici,

- non abbiano sempre stabilito relazioni interpersonali educate e corrette, - siano incorsi in frequenti ammonimenti disciplinari o in sospensione dalle lezioni.

1-5

I voti da 1 a 5 saranno assegnati agli alunni che 1. siano incorsi in violazioni di particolare e oggettiva gravita che hanno comportato una

sanzione disciplinare con allontanamento dalla comunità scolastica superiore ai 15 giorni per:

- reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana, -comportamenti che abbiano messo in pericolo l'incolumità delle persone, -gravi violazioni nell'adempimento dei propri doveri, nel rispetto delle regole che

governano la vita scolastica e nel rispetto dei diritti altrui e delle regole della convivenza civile

2. dopo l'irrogazione della sanzione disciplinare, non abbiano dato segno di apprezza bili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel percorso di crescita e maturazione personale.

3.3 CRITERI E PARAMETRI DI VALUTAZIONE TERZA PROVA Il Collegio ha stabilito di effettuare una simulazione di Terza prova nelle classi Terze e Quarte e due nelle Quinte. La prima simulazione avverrà a febbraio, la seconda a maggio. GRIGLIA VALUTAZIONE TERZA PROVA Tipologia proposta: A(breve trattazione) Durata della Prova: 105 minuti Obiettivi: Conoscenza e comprensione dei contenuti delle discipline coinvolte Punteggio massimo: 15 Non è concesso l’uso del dizionario (monolingue o bilingue). Il punteggio finale della prova risulta dalla media delle valutazioni riportate nelle singole discipline. Nel caso di punteggio decimale, si approssimerà per eccesso se il decimale è superiore a 0.50, per difetto nel caso contrario. CRITERIO DI SUFFICIENZA Risposta pertinente Contenuto adeguato, anche se non approfondito Forma corretta o con lievi errori CRITERI DI VALUTAZIONE

Voto (/35)

Voto (/15

Voto (/10)

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

)

1-2-3 1-2 1-2 Nessuna. Nessuna. Nessuna.

4-11 2-4 2 ½-3

Gravi lacune ed errori.

Non riesce ad applicare le minime conoscenze, anche se guidato.

Manca di capacità analitica.

12-15

5-6 3 ½-4

Conoscenze frammentarie, con errori e lacune.

Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con errori.

Compie analisi lacunose, sintesi incoerenti, commette errori.

16-19 7-8 4 ½-5

Conoscenze carenti, espressione difficoltosa.

Applica le conoscenze minime anche autonomamente, ma con errori.

Alcuni errori, analisi e sintesi parziali.

20-22

9-10 5 ½-6

Conoscenze essenziali con imperfezioni, esposizione a volte imprecisa.

Applica autonomamente le minime conoscenze con imperfezioni.

Imprecisioni, analisi corrette ma con difficoltà nella gestione di nuove situazioni teoriche anche se semplici.

23-28

11-12 6 ½-7

Conoscenze complete con approfondimenti parziali e guidati, operazioni corrette.

Si muove in modo autonomo nella complessità, ma con errori.

Esatta interpretazione dei test, sa ridefinire un concetto e gestisce situazioni nuove con una certa autonomia.

29-32 13 8

Conoscenze complete, qualche approfondimento autonomo, esposizione corretta con proprietà linguistiche.

Applica autonomamente le conoscenze, anche a problemi più complessi, in modo corretto.

Coglie le implicazioni, compie correlazioni con imprecisioni, rielaborazione corretta.

33-35

14-15 9-10

Conoscenze complete con approfondimento autonomo,

Si muove con autonomia e correttezza nella

Indubbia capacità sintetico-analitica, profondità

esposizione fluida, lessico ricco e appropriato.

complessità, trovando anche soluzioni originali.

concettuale e rielaborazione critica.

AREA DI PROFITTO

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

MEDIOCRE

SUFFICIENTE

DISCRETO

BUONO

OTTIMO / ECCELLENTE

PUNTEGGIO IN 15 – esimi DISCIPLINA 1 – 5 6 - 7 8 - 9 10 11 –

12 13 14 - 15

3.4 CRITERI PER LA PROMOZIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ATTRIBUIZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO PROMOZIONE OVVERO DI NON PROMOZIONE PER L’ANNO SCOLASTICO 2009/10 Il Collegio dei Docenti, in base a quanto disposto dall’O.M. n.126 del 9/4/2000 e dalla C.M. n.31 del 4/2/2000, determina annualmente i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini, anche in relazione alle ultime indicazioni ministeriali introdotte dal D.M. n. 80 del 03/10/2007 e dalla successiva O.M. del 05/11/2007 sulla sospensione del giudizio degli alunni con debiti formativi ed alla certificazione dei crediti e debiti formativi . Il Collegio dei docenti ha deliberato di adottare i seguenti criteri : Criteri di sospensione del giudizio( art. 13, comma 5, OM 90/2001 s.m.i. D.M. n. 80 del 03/10/2007 ; O.M. del 05/11/2007) In presenza di insufficienze rilevate in sede di scrutinio finale, fermo restando che tali insufficienze non devono essere tali da determinare una carenza nella preparazione complessiva, che gli interessati devono essere ritenuti in condizioni di raggiungere , nell’anno successivo, gli obiettivi formativi e di contenuto delle discipline coinvolte, nonché di seguire proficuamente il programma di studi di detto anno scolastico

la sospensione di giudizio sarà deliberata sulla base dei seguenti criteri: classi prime e terze Le insufficienze non devono essere complessivamente più di quattro, di cui al massimo tre considerate gravi. Classi seconde e quarte Le insufficienze non devono essere più di tre,di cui due considerate gravi. La programmazione degli interventi di recupero sarà comune per classi parallele ed è stabilita in sede di dipartimenti disciplinari. Esame di Stato Secondo la normativa vigente, ai fini dell’ammissione a sostenere l’esame di Stato si intende “ valutato positivamente” nello scrutinio finale l’alunno che abbia conseguito un voto non inferiore a sei decimi in tutte le materie. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico Ai fini dell’attribuzione del punto relativo alla banda di oscillazione di ciascuna fascia di merito, oltre che degli elementi positivi sin qui presi in considerazione frequenza: assidua(0,49) ; regolare (0,24) impegno e interesse nelle attività curriculari: diligente (0,30) ; costante (0,10) impegno e interesse nelle attività integrative: diligente (0,21) ; costante (0,04) attività formative esterne certificate purchè in presenza al massimo grado di uno dei tre precedenti indicatori NON si procede all’attribuzione del punto , qualora l’alunno abbia riportato nel corso dell’anno un voto di condotta inferiore a Otto. TABELLA CREDITO SCOLASTICO/ FORMATIVO A.S. 2009/10 Media dei voti Classi III Classi IV Classi V 6 3-4 3-4 4-5 >6<=7 4-5 4-5 5-6 >7<=8 5-6 5-6 6-7 >8<=10 6-8 6-8 7-9 In base alla media dei voti si attribuisce il minimo previsto dalla banda di oscillazione. Un ulteriore punto viene attribuito a condizione che il punteggio complessivo relativo ai seguenti tre indicatori, al netto delle eventuali detrazioni per ritardi e assenze ingiustificate, sia maggiore di 0,50. Impegno e interesse attività curriculari

Impegno e interesse attività extracurriculari pomeridiane

Frequenza

diligente costante diligente costante assidua regolare 0,30 0,10 0,21 0,04 0,49 0,24 Il medesimo punto viene attribuito anche in presenza di Attività formative esterne certificate, a condizione che almeno uno dei tre indicatori sia al massimo.

Detrazioni: Ritardi Assenze ingiustificate fino a 10 = -0,10 da 2 a 3 = 0,15 da 1 a 20 = -0,20 da 4 a 5 = -0,25 oltre 20 = -0,30 6 o più = -0,40 Con la media dei voti maggiore di 8 il secondo punto della banda di oscillazione viene attribuito ricorrendo una delle seguenti condizioni:

Media pari o maggiore di 8,50 decimi Presenza di almeno due dei tre indicatori al massimo , associata ad una o più esperienze formative

esterne. Si attribuirà solo il minimo di ciascuna banda di oscillazione:

In presenza di un voto di condotta inferiore ad 8 (otto) nel corso dell’anno scolastico ( scrutinio quadrimestrale o finale)

In caso di promozione a seguito di scrutinio differito In sede di scrutinio finale dell’ultimo anno, ricorrendone le condizioni come sopra evidenziate, i Consigli di Classe potranno integrare il credito scolastico degli alunni che negli anni scolastici 2007/08 e 2008/09 hanno frequentato la classe terza e/o quarta conseguendo la promozione con una madia maggiore di otto decimi. CAP. 4 SOSTEGNO E RECUPERO 4.1 Sostegno e recupero Il collegio, sensibile alle difficoltà di apprendimento degli alunni, sceglie di sostenere quotidianamente l’impegno degli studenti sia nell’attività curriculare, fornendo suggerimenti sul metodo di studio e curando l’acquisizione dei contenuti, sia con attività extracurriculari, attivando, a seconda delle disponibilità dei docenti e delle risorse economiche, :

Box didattico. Esso, su prenotazione degli studenti, rappresenta un supporto momentaneo per gli allievi per azioni sia di chiarimento ed approfondimento, che per lavori finalizzati a specifiche attività; si attiva anche con insegnanti diversi dai propri che abbiano dato la disponibilità.

Attività di recupero extracurriculari .Vengono programmate dai docenti per i propri alunni, specialmente in prossimità dei compiti scritti in classe.

corsi I.D.E.I.,subito dopo la valutazione bimestrale per l’immediato recupero delle lacune evidenziatesi, privilegiando il recupero delle materie professalizzanti per il Triennio e delle competenze di base per il Biennio

Corsi per il recupero delle competenze di base per il Biennio (Italiano, Matematica, Scienze) che si attuano con i fondi europei..

4.2 MODALITA’ DEI DEBITI FORMATIVI L’Istituto, come previsto dai D.M. n. 42/ 2007, D.M. n. 80/2007 ed O.M.92/2007 , organizzerà subito dopo gli scrutini di fine trimestre, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano riportato valutazioni insufficienti in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate. Gli studenti, avvisate le famiglie tramite comunicazione scritta, sono tenuti alla frequenza degli interventi organizzati secondo modalità decise dall’istituto. Al termine di tali attività saranno effettuate, dai docenti di classe congiuntamente con qelli che hanno svolto i corsi di recupero, verifiche intermedie. Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo

studente di sottoporsi alle verifiche di accertamento sul superamento delle criticità. Nello svolgimento degli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi sarà seguita la programmazione per obiettivi minimi decisa dai dipartimenti disciplinari, che tenga però conto degli obiettivi formativi che devono essere raggiunti dagli alunni. In tutti i casi i Consigli di classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero, mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito formativo Il recupero dei debiti formativi può avvenire anche utilizzando modalità laboratoriali. Qualora ci fossero indicazioni ministeriali differenti in merito l’istituto si impegna a rispettare le norme in vigore. 4.3 Forme di recupero della frazione oraria L’adozione dell’unità oraria di lezione di 55’ comporta per i docenti un recupero del proprio orario di servizio così distribuito( un docente con cattedra di 18 ore è tenuto al recupero di 50 ore annuali): Per i docenti non interessati all’Esame di Stato: 33 ore per sostituzione di colleghi assenti; + 17 ore per sostituzione oppure: programmando percorsi di recupero o di eccellenza o per la preparazione, correzione e valutazione di prove di verifica e prove strutturate pomeridiane Per i docenti interessati all’Esame di Stato: 33 ore per sostituzione di colleghi assenti; + 7 ore per simulazione di terze prove e di colloqui, in vista dell’Esame di Stato + 10 ore per sostituzione o per attività pomeridiane (a scelta del docente) Il recupero deve essere effettuato anche dagli alunni partecipando alle attività pomeridiane programmate. CAP.5- IDENTITA’ PROGETTUALE DELL’ISTITUTO PROGETTI INTEGRATIVI I progetti integrativi sono stati scelti in base alle indicazioni fornite dai questionari conoscitivi compilati da ogni componente scolastica e alle indicazioni del territorio. Nel biennio, nella scelta dei progetti, sono programmati principalmente progetti di recupero e potenziamento delle abilità di base nelle materie di Italiano, Matematica Scienze, secondo le indicazioni ministeriali e in base ai rilevamenti OCSE-PISA. Inoltre sono stati proposti nella seduta di settembre del Collegio dei Docenti progetti di sport, di educazione all’ambiente, di solidarietà, di educazione alla salute, ecc. al fine di accogliere gli allievi con armonia, di promuovere il successo scolastico, di evitare difficoltà di adattamento nel nuovo ciclo di studi ed evitare, così, casi di dispersione. Nel triennio saranno privilegiati percorsi a carattere professionalizzante ovvero mirati a rafforzare competenze nell’ambito informatico e comunicativo, come i progetti di tirocinio aziendale e di potenziamento delle competenze informatiche e linguistiche, di alternanza scuola-lavoro, oltre che progetti per valorizzare percorsi di eccellenza, nell’ambito delle materie curriculari. Sia nel biennio sia nel triennio filo conduttore dell’area di progetto è l’orientamento visto come possibilità per innalzare il successo scolastico e favorire un più agevole inserimento nel mondo del lavoro o dell’Università.

5.1 PROGETTI Il Collegio dei docenti ha deliberato di presentare, per l’a.s. 2009-10,il seguente Piano Integrato: Azione Moduli

richiesti Totale ore

Descrizione obiettivo Nome dell’intervento

Destinatari

Obiettivo C Azione C1 “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave ( comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenze matematica”)

1 1 1 1

50 50 50 30

Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani

Giovani reporter Logica mente La magia del teatro: dal copione alla scena Dalla ripresa al video

Alunni biennio Alunni triennio

Obiettivo C Azione C4 “Interventi individualizzati per promuovere l’eccellenza”

1 1

30 30

Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani nella lingua inglese e nell’informatica.

Olimpic boys Olimpiadi di informatica

Alunni triennio

Azione C 6 Simulazione aziendale(IFS )

1 30 Promuovere negli allievi la cultura dell’impresa

Fare impresa Alunni triennio

Obiettivo F Azione F 2- “ Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del secondo ciclo”

1 1 1 1

50 50 50 60

Recuperare negli studenti l’impegno e l’interesse verso lo studio, rinforzare le conoscenze e sensibilizzare i giovani alle problematiche ambientali

La scrittura tra favole e realtà Matematica; semplicità e realtà Nuove energie Comunichiamo con i nostri figli

Alunni del Biennio Genitori di studenti del

biennio Obiettivo G Azione G 1 – Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell’istruzione di base per giovani e adulti

1 1

60 60

Promuovere l’abitudine al cambiamento,potenziando lo sviluppo di competenze di informatica e di lingua inglese.

Living around Europe Lavoro con il computer

Alunni dell’Istituto. Enti e popolazione del territorio

Obiettivo B Azione B-

10 Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti

Progetti Nazionali con formazione a distanza ( F.A.D.)

I progetti, approvati in sede di collegio dei docenti, ricadenti nel FONDO DELL’AUTONOMIA o come attività svolte per il recupero della frazione oraria, sono i seguenti:

Nome intervento

Moduli richiesti

Totale ore

Obiettivo generale Contenuti Destinatari

Il patentino a scuola 4 20

conseguire il certificato di idoneità alla guida

norme di comportamento segnaletica stradale educazione alla legalità educazione alla convivenza civile

Alunni biennio

Salute e prevenzione

Educare all’affettività e al rispetto del corpo

Alunni biennio

2° trofeo “Sport e solidarietà”

educare gli alunni alla Solidarietà attraverso lo sport

Incontri sportivi tutti gli alunni

Orienta-mento Orientare i diplomandi alle scelte universitarie e professionali

Incontri con esperti: dell’Università dell’Ente Regione-Settore Orientamento del centro d’Impiego Territoriale

tutte le classi quarte e quinte

Progetto Orientamento / Borsa Lavoro

Orientare i diplomandi alle scelte universitarie e professionali

Accesso on-line ai centri d’impiego

tutte le classi quarte e quinte

Convegno studi pirandel-liani

Conoscere Pirandello e partecipare al

Realizzazione tesina su un aspetto della poetica pirandellina

4 alunni meritevoli delle classi

Convegno degli studi pirandelliani ad Agrigento

quarte

”Innovazione - territorio: centrum Bachelet”

Educare alla cooperazione e al rispetto del territorio

Partecipazione alle attività dell’associazione”Innovazione - territorio: centrum Bachelet”

Per tutte le classi

“ Gestione elettronica assenze”

trimestrale

Educare al rispetto delle regole

Elaborazione e pubblicazione dei grafici delle assenze di ogni alunno di ogni classe dell’istituto.

Per tutte le classi

“Potenziamento di lingua inglese”

1 ora settimanale

Potenziare l’apprendimento della lingua inglese

Lettrice madrelingua nelle classi seconde che accompagna il docente curriculare nell’attività scolastica

classi seconde

POSEIDON Potenziare le competenze didattiche

Corso di formazione nazionale in modalità blended

Docenti del territorio

“Treno della memoria”

Educare alla fratellanza e al rispetto degli altri

Partecipazione al viaggio della Memoria in Polonia per non dimenticare il passato

Delegazione di 7 elementi.

“In rete ….per valutare e migliorare”

Migliorare i livelli motivazionali e di apprendimento degli studenti

Autovalutazione della didattica attraverso procedure chiare , univoche e concordate che conducano a valutazioni oggettive allll’interno dei consigli di classe e dei dipartimenti

Classe I B

Accanto ai progetti integrativi curricolari si propongono agli alunni alcune attività pomeridiane (box didattici, IDEI, cineforum, serate informative, convegni, attività di avviamento alla pratica sportiva,…) che permettono di personalizzare il curricolo obbligatorio. Tale attività verranno annotate su un libretto personale per permettere il riscontro delle ore effettivamente svolte dagli allievi anche per il recupero del tempo scuola obbligatorio. L’Istituto inoltre dall’a.s. 2009/10 ha attivato un Corso di specializzazione in “Promotore di sviluppo turistico sostenibile in aree marine protette e parchi naturali” . Il corso è riservato a n. 20 alunni, anche stranieri,in possesso di titoli di studio deboli e prevede l’acquisizione dell’Attestato di Specializzazione, della patente nautica, del brevetto PADI,della patente europea di informatica e della certificazione di esami di lingua inglese. Il Corso prevede lezioni curriculari, svolte da docenti dell’università degli studi, da docenti dell’Istituto e da professionisti del territorio, e da stages effettuati nella provincia di Lecce, a Parigi e presso il Parco delle Cinque Terre, in Liguria. PROGETTO ORIENTAMENTO

Nell’ambito del P.O.F. d’Istituto, la Commissione Orientamento dell’I.T.C. “Bachelet” di Copertino ha previsto una serie di attività da realizzare nel corso dell’anno per favorire l’orientamento in entrata, in itinere e in uscita dei propri alunni. ORIENTAMENTO IN ENTRATA OBIETTIVI ATTIVITA’ DESTINATARI facilitare la creazione di una rete con le Scuole Medie del Distretto orientare gli alunni delle Scuole Medie ad una scelta consapevole favorire l’orientamento degli studenti delle Scuole Medie di 1° grado

Realizzazione di un depliant informativo che illustri le caratteristiche dell’Istituto Sportello Orientamento per gli alunni delle Scuole Medie, nel cui orario i docenti referenti del progetto sono a disposizione per incontri con studenti e genitori Presentazione della scuola a genitori ed allievi delle Scuole Medie del Distretto, mediante proiezione di materiale informativo e con l’ausilio di alunni delle classi terminali o già diplomati presso l’Istituto, possibilmente residenti nel Comune della scuola media oggetto di visita Distribuzione di materiale pubblicitario agli alunni delle terze medie Incontri con i docenti della Scuola Media referenti dell’orientamento Incontri presso le Scuole Medie di appartenenza con i genitori degli alunni frequentanti la terza media Visita degli alunni di terza media delle Scuole del Distretto alla sede dell’Istituto Esperienza di inserimento di alcuni alunni, frequentanti la terza media, nelle classi prime Spot pubblicitari tramite radio locali.

Classi prime e seconde Terze classi scuole medie

ORIENTAMENTO IN ITINERE OBIETTIVI ATTIVITA’ DESTINATARI rafforzare la continuità con le Scuole Medie favorire azioni di riorientamento per un eventuale passaggio ad altro tipo di scuola o al mondo del lavoro

Individuazione delle principali aree disciplinari di difficoltà e insuccesso come premessa necessaria per interventi di sostegno mirati e non episodici Azioni di tutoring e di sostegno, da parte del docente tutor-orientatore, per superare eventuali difficoltà transitorie aiuto nelle classi prime, attraverso colloqui con esperti (psicologo o pedagogo) e azioni di tutoring, nella riflessione di coloro che hanno operato scelte sbagliate verso nuovi indirizzi, sensibilizzando non solo i ragazzi ma anche le famiglie Corso concorso a premi “AttivaMente” vari progetti finanziati dalla Provincia, dall’UE e dal CIPE ATTIVITà DI MONITORAGGIO degli studenti delle classi prime da comunicare alle scuole medie di provenienza

Tutte le classi Terze classi scuole medie

ORIENTAMENTO IN USCITA OBIETTIVI ATTIVITA’ DESTINATARI orientare alla scelta universitaria orientare all’ingresso nel mondo del lavoro nell’ottica europea

Preiscrizioni universitarie Incontri in orario mattutino o pomeridiano con Esperti sui seguenti argomenti: Conoscere se stessi e le proprie attitudini attraverso la somministrazione di test da parte di Esperti. Redigere il proprio curriculum vitae e sapersi presentare ad un colloquio di lavoro; Conoscere la normativa relativa alle agevolazioni finanziarie. Conoscere i diversi corsi di laurea tramite incontri con tutor universitari e con ex studenti del nostro Istituto che in considerazione della loro esperienza e della scelta operata in ambito universitario o lavorativo potranno essere di aiuto per chi deve prendere importanti decisioni; Conoscere le opportunità di lavoro offerte dai diversi Corpi Militari Distribuzione agli studenti di un opuscolo per l’orientamento post-diploma, aggiornato con i dati più recenti sull’evoluzione del mercato del lavoro, con suggerimenti sulla ricerca del lavoro e con informazioni sulla prosecuzione degli studi, a livello universitario o di corsi post-diploma. Tempi: intero anno scolastico

Classi quarte e quinte

PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE OBIETTIVI CONTENUTI DESTINATARI TEMPI MODALITA

Favorire la conoscenza di informazioni corrette in merito alle new addiction

Promuovere una corretta e completa informazione sui comportamenti compulsivi

Favorire la conoscenza di informazioni corrette in merito alle sostanze psicotrope

Promuovere una corretta e completa informazione sul

Identificazione dei comportamenti compulsivi che potrebbero portare a dipendenza

Classificazione delle nuove dipendenze

Effetti psicologici e sociali delle nuove forme di dipendenza

Storia delle sostanze psicotrope e situazioni individuali di rischio

Classificazione delle varie sostanze con particolare riferimento alle

gli alunni delle classi prime

dieci incontri di un’ora per ogni classe, da realizzarsi a cadenza settimanale, secondo un calendario da concordare.

La metodologia che verrà utilizzata sarà sia di tipo informativo-teorica che pratico-esperienziale ed interattiva. In effetti oltre a fornire i contenuti teorici e formativi, verranno stimolati confronti e dibattiti, sia nei piccoli gruppi che in plenaria. Saranno previsti giochi di ruolo, simulazioni studio di casi. Gli incontri con gli alunni saranno organizzati nel seguente modo:

tema della dipendenza

Favorire la possibilità di adottare comportamenti responsabili

Sviluppare adeguate abilità di probelm-solving al fine di effettuare scelte responsabili

Stimolare la capacità di riconoscere le proprie emozioni e le modalità alternative per fronteggiarle

Promuovere la comunicazione per favorire l’accrescimento delle competenze sociali dei ragazzi

Offrire ai ragazzi gli strumenti necessari per imparare a relazionarsi in maniera empatica ed efficace (training assertivo)

Individuare e modificare le convinzioni irrazionali tipiche dell’età, che possono condurre a scelte sbagliate

nuove droghe;

Effetti fisici, psicologici e legali conseguenti all’uso di sostanze psicotrope;

Le scelte ed i comportamenti rischiosi che portano alla dipendenza e relative conseguenze comportamentali ;

I comportamenti disfunzionali conseguenti alle dipendenze: comportamento passivo (introversione e ruolo della vittima) e comportamento aggressivo (bullismo);

L’importanza della prevenzione: riconoscere i fattori di rischio e saperli fronteggiare anche attraverso la richiesta d’aiuto;

Questionario d’ingresso per valutare le competenze iniziali;

Relazioni da parte dell’esperto, con il supporto di materiale audiovisivo e multimediale e con l’utilizzo di diapositive o lucidi allo solo scopo di migliorare e potenziare l’azione didattica e formativa;

Interventi e dibattiti;

Discussioni a chiusura di ogni incontro rispetto ai contenuti emersi;

Questionario di verifica finale per valutare le competenze acquisite

Centro di Informazione e Consulenza (CIC) Punto nodale per un serio progetto di educazione alla salute è la presenza del CIC all’interno della scuola. L’art.87 commi 1 e 2 della legge 685/75, modificato dall’art.26 della legge 162/90, ne prevede l’istituzione da parte del Consiglio di Istituto. La funzionalità del CIC è a tre livelli: di rilevazione: bisogni degli alunni, vivibilità dell’ambiente scuola, società e mondo del lavoro, di programmazione di piani operativi rispondenti alle esigenze rilevate,

di attività di consulenza e informazione. Il CIC, nel nostro Istituto, è attivo ed operante già da diversi anni (1995). Nella sua configurazione istituzionale è formato dalle figure: Preside, Docente referente, psicologo, docenti con specifiche competenze in problematiche adolescenziali. Nella sua attività il CIC si è avvalso, e si avvale della collaborazione delle figure professionali dell’ASL/Le1- SERT- Distretto n.3 - richieste, e di esperti esterni, oltre alle risorse interne del corpo docente. Il CIC tramite suoi rappresentanti è presente nel gruppo di lavoro che il Comune di Copertino ha istituito a livello interistituzionale (Scuole, FF.SS., Parrocchie, Associazioni, ASL) per la prevenzione della devianza giovanile. Nello specifico della consulenza e informazione il CIC si propone di continuare quanto già positivamente sperimentato negli scorsi anni, da attuarsi durante tutto l’anno scolastico: Obiettivo Offrire agli alunni, docenti e genitori, un’informazione e un sostegno riguardo la comunicazione e la relazione in un’ottica preventiva del disagio giovanile e dell’insuccesso e abbandono scolastico. In particolare fare opera di informazione e prevenzione sulle tossicodipendenze Offrire ascolto e consulenza con apertura sportello pomeridiano. L’attività di ascolto e consulenza avverrà: per gli alunni sia in orario antimeridiano sia pomeridiano; per i genitori, docenti e/o consigli di classe in orario pomeridiano. Destinatari Alunni, docenti, famiglie. Operatori docente, psicologo, educatrice, ginecologo, ostetrica. Modalità di svolgimento La parte informativa avverrà mediante incontri con esperti da tenersi: per gli alunni durante le assemblee di classe e di Istituto; per i genitori e i docenti in orario pomeridiano. PROGETTO QUALITA’ Il progetto si propone di incrementare la cultura valutativa e l’adozione diffusa di pratiche e strumenti autovalutativi a livello d’Istituto e di singolo operatore ; di avviare alla costruzione di manuali e alle pratiche di certificazione; di incrementare la cultura della rete e dello scambio; di far adottare pratiche di miglioramento dell’offerta formativa nella sua efficacia ed efficienza, attraverso l’uso di strategie di controllo e autovalutazione. Nell’anno scolastico in corso il progetto ,sulla base di quanto deliberato in collegio, ha individuato i seguenti principali obiettivi da perseguire nelle classi:

costruire condizioni per un miglioramento del comportamento degli alunni sviluppare negli alunni maggior rispetto delle regole, delle persone ,dell’ambiente scolastico.

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE Nell’ambito delle attività didattiche ed integrative la scuola vuole promuovere lo sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno, collegando l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani e culturali. Pertanto organizza viaggi e visite guidate per maturare forme di collaborazione tra studenti per lo sviluppo della convivenza civile e democratica eper approfondire le conoscenze disciplinari.

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CAP. 6- L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO L’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa implica un forte coinvolgimento e una significativa responsabilità di tutte le componenti scolastiche. La sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità di diversi soggetti, quindi non può che essere dinamico e dialettico.Il Piano dell’Offerta Formativa non è lo specchio delle decisioni degli insegnanti, né la somma delle pretese del territorio, ma il raccordo e la sintesi tra diversi bisogni, interessi, attese, responsabilità. E’ destinato a crescere nel tempo con l’esperienza e la partecipazione di tutti i soggetti interessati e coinvolti; soggetto a monitoraggio e autoanalisi, diventa occasione di crescita della scuola, con positive ricadute sull’autoformazione dei docenti e degli studenti e sul finanziamento della scuola. Per raggiungere tale finalità il nostro Istituto, da qualche anno si impegna a sperimentare valide forme di auto-valutazione dell’efficienza e dell’efficacia della propria azione, e della bontà delle scelte operate in seno di progettazione del POF attraverso un processo continuo e controllato in modo sistematico mediante verifiche relative agli aspetti funzionali, relazionali ed organizzativi. Tale valutazione costituisce la base concreta di riferimento per la comunicazione all’interno della scuola e per la trasparenza nella comunicazione con l’utenza. Il processo di verifica-valutazione è curato dal Dirigente Scolastico, dai collaboratori della Presidenza, dai docenti incaricati di funzione obiettivo, dal Direttore dei S.G.A. e dalla Commissione Autonomia attraverso un monitoraggio periodico sulla base dei seguenti tempi, soggetti valutanti e valutati, strumenti ed oggetti di indagine : OGGETTI DI INDAGINE

TEMPI SOGGETTI VALUTATI

SOGGETTI VALUTANTI

STRUMENTI

Punti qualificanti della proposta operativa(attività di recupero,approfondimento curricolointegrativo, sperimentazione Mercurio, portfolio linguistico) Abbandoni e ripetenze Debiti formativi Sbocchi lavorativi ovvero percorsi formativi intrapresi in uscita dal sistema scolastico.

Intero anno scolastico Settembre /ottobre e termine anno scolastico

Alunni, Docenti e Genitori

Dirigente Scolastico Collaboratori della Presidenza Funzioni strumentali Commissione autonomia

Consigli di classe, Riunioni dipartimenti disciplinari, incontri formali ed informali con alunni e famiglie Griglie e schede di rilevazione su :tasso ripetenze ed abbandoni,frequenza attività di recupero,percentuali dei debiti formativi in entrata ed in uscita distinti per disciplina Questionari Placement in uscita

Relazionalità educativa : alunni-docenti, docenti-alunni, docenti-genitori, genitori-alunni

Intero anno scolastico Marzo-Aprile

Alunni, Docenti e Genitori

Dirigente Scolastico Collaboratori della Presidenza Funzioni strumentali

Consigli di classe, incontri formali ed informali con alunni e famiglie Questionari Protocollo di osservazione

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Relazioni con Agenzie/Enti esterni quali: Enti Locali, ASL, Istituzioni Scolastiche, Servizi Culturali ; Associazioni Sportive, Gruppi di Volontariato, Università, Enti di formazione

Intero anno scolastico Conclusione dei Progetti integrativi

Enti Locali, ASL, Istituzioni Scolastiche, Servizi Culturali ; Associazioni Sportive, Gruppi di Volontariato

Dirigente Scolastico Collaboratori della Presidenza Funzioni strumentali

Incontri formali ed informali Griglie di rilevazione su : numero di collaborazioni attivate e caratteristiche delle stesse. Report finali sulle Attività integrative svolte in rete Questionari

Organizzazione del sistema amministrativo: Operatività relativa al disbrigo delle pratiche e alla padronanza nella gestione dei sistemi informatici Relazionalità con le varie componenti dell’istituzione scolastica

Intero anno scolastico Marzo-Aprile

Personale Amministrativo

Dirigente Scolastico Collaboratori della Presidenza Funzioni strumentali Direttore S.G.A.

Incontri formali e informali Questionari Griglie di osservazione su: tempi di espletamento pratiche, livello di competenza nelle procedure, difficoltà incontrate, interazioni attivate nell’area di riferimento, natura degli strumenti utilizzati Griglie di rilevazione su : numero di reclami pervenuti, rispetto delle scadenze.

Il passo successivo a quanto sinteticamente descritto consiste nell’analisi dei risultati da parte della Commissione Autonomia e successivamente da parte del Collegio dei Docenti in sede di rielaborazione del POF per il nuovo anno scolastico (mese di giugno).

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ALLEGATI

1. CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2009/2010 Inizio lezioni: 14/09/09 Fine lezioni: 09/06/10 Scrutini I trimestre: 14- 18 dicembre 2009 Scrutini II trimestre: 15- 19 marzo 2010 Scrutini III trimestre: giugno 2010 Sospensione lezioni: 18/ 09/2009 (Ricorrenza del Santo Patrono) 19/09/09 ( recupero anticipo inizio delle lezioni) 01/11/09 (festa di tutti i Santi) 02/11/09 (calendario scolastico) 07/ 12/ 09 (calendario scolastico) 08 / 12/09 (Immacolata Concezione) Dal 23/12/09 al 06/01/10 (vacanze natalizie) 15-16-17 febbraio 2010 ( recupero anticipo inizio delle lezioni) Dal 01/04/10 al 06/04/10 (Vacanze pasquali) 25 / 04/10 ( anniversario della Liberazione) 01/05/ 10 ( Festa del lavoro) 02/06/10 (Festa della Repubblica)

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2. INCARICHI DOCENTI A.S. 2009/10 : COLLABORATORI DELLA PRESIDENZA: prof. ANTONIO ERROI prof.ssa MONTEFRANCESCO MARILENA COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI : ITALIANO E STORIA: prof.ssa CENTONZE ANNA MARIA MATEMATICA: prof. ssa LANDOLFO GERMANA INFORMATICA e TRAT. TESTI: prof. ssa CALO’ MARIA ANTONIETTA LINGUE STRANIERE : prof.ssa RIZZO ROSA ANNA ECONOMIA AZIENDALE: prof.ssa VINELLA ANTONIETTA SCIENZE E GEOGRAFIA: prof. PECORARO MICHELE DISC.GIURIDICO-ECONOMICHE: prof.ssa GIGANTE ORNELLA INSEGNANTI DI SOSTEGNO: prof.ssa GUERRIERI KATIA RELIGIONE ED EDUC.FISICA: prof. ssa VALENTINO ANTONELLA COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE : Biennio comune IGEA classe sezione coordinatore classe sezione coordinatore I A Prof.ssa Mazzarello II A Prof.ssa Caputo I B Prof.ssa Centonze A II B Prof.ssaRizzo R. I C Prof. Maci II C Prof. Pecoraro I D Prof.ssaGreco A. II D Prof.ssa Parlangeri Triennio MERCURIO Triennio IGEA classe sezione coordinatore classe sezione coordinatore III A Prof.ssa Renna IV A Prof.ssa Landolfo III B Prof. Sozzo IV B Prof. Versienti III C Prof.ssa Martena IV C Prof.ssa Serio III D Prof.ssa Pascali IV D Prof.Santantonio IV E Prof.ssaGigante V A Prof.ssa

Montefrancesco

V B Prof. ssa Trono V C Prof.ssa Vinella V D Prof. ssa Pallara V E Prof. ssa Nestola Progetto SIRIO classe coordinatore I A Prof.Perrone III A Prof.ssa Alemanno IV A Prof. De Maglio V A Prof. Olivares FUNZIONI STRUMENTALI : AREA 1 : prof.ssa CENTONZE ANNA MARIA AREA 2 : prof.ssa MAZZARELLO GIOVINA

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AREA 3 a: prof.ssa RIZZO ROSA ANNA AREA 3b : prof.ssa PALLARA ANNA MARIA AREA 4 : prof. SOZZO ANTONIO

3. CALENDARIO IMPEGNI DOCENTI – ANNO SCOLASTICO 2009-2010 SETTEMBRE COLLEGIO DOCENTI

COORDINAMENTO ( coord. dipartimentali+ff.ss) DIPARTIMENTI DISCIPLINARI CONSIGLI DI CLASSE CONGIUNTI IN PARALLELO ASSEMBLEE GENITORI ESAMI INTEGRATIVI COLLEGIO DOCENTI

OTTOBRE CONSIGLI DI CLASSE PER PROGRAMMAZIONE

DICEMBRE CONSIGLI DI CLASSE PER VALUTAZIONE TRIMESTRALE INCONTRO SCUOLA FAMIGLIA

GENNAIO

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI COLLEGIO DOCENTI

MARZO CONSIGLI DI CLASSE PER VALUTAZIONE TRIMESTRALE INCONTRO SCUOLA FAMIGLIA DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

MAGGIO DIPARTIMENTI DISCIPLINARI PER PROPOSTE ADOZIONE LIBRI DI TESTO CONSIGLI DI CLASSE PER PROPOSTE ADOZIONE LIBRI DI TESTO COLLEGIO DOCENTI PER ADOZIONE LIBRI DI TESTO

GIUGNO CONSIGLI DI CLASSE PER SCRUTINI FINALI COLLEGIO DOCENTI

Nel calendario non sono compresi: i Consigli di classe delle classi quinte per la stesura del documento di maggio, le riunioni del gruppo H per le classi interessate; eventuali riunioni straordinarie degli O.O.C.C. Potrebbero rivelarsi necessarie una o più riunioni ulteriori del Collegio dei Docenti, in relazione ad impegni sopravvenuti ed indilazionabili. 4- Regolamento d’ ISTITUTO

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PREMESSA II presente documento programmatico è uno strumento a carattere formativo, che definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali far riferimento, il cui rispetto diviene indice di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica, regola tutti gli aspetti quotidiani organizzativi e collettivi della vita scolastica dell'Istituto e integrandosi con la Carta dei Servizi, il Piano di Sicurezza e prevenzione rischi, il Progetto Educativo d'Istituto, completa il quadro di riferimento del patto formativo tra scuola e utenza così come si configura nel PIANO DELL 'OFFERTA FORMATIVA Il presente Regolamento si fonda sui principi della Costituzione repubblicana ed è conforme ai principi e alle norme dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti” e si propone di promuovere la formazione della persona e di assicurare il diritto allo studio garantito a tutti dalla Costituzione. In quest’ottica la scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal "patto formativo"; attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto. Nello spirito del "patto formativo", ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento, che, secondo la prassi istituzionale, è adottato dal Consiglio di Istituto ai sensi dell'Art.10.3, comma a, del D.Lgs. 297/1994 ed ha pertanto carattere vincolante. Il Regolamento si divide in parti, ciascuna delle quali contempla i seguenti aspetti della vita scolastica Titolo I : SISTEMA ORGANIZZATIVO Capo I : Organi di indirizzo e di gestione Capo II : Tempo scuola Capo III : Sicurezza Titolo II: DIDATTICA Capo IV: Organizzazione didattica Capo V : Utilizzo laboratori, attrezzature e sussidi Capo VI : Attività integrative, viaggi d'istruzione e visite guidate Titolo III: SERVIZIO Capo VII: Servizi didattico-amministrativi Capo VIII: Servizi amministrativi-contabili Capo IX : Valutazione del servizio Ogni settore è rappresentato da disposizioni descritte in articoli brevi e chiari in successione numerica. Il documento,infine, riporta in appendice, il Regolamento di disciplina e lo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 249/98, modificato e integrato DPR 21 novembre 200, n. 235) che diventano parte integrante dello stesso TITOLO I : SISTEMA ORGANIZZATIVO CAPO I : ORGANI DI INDIRIZZO E DI GESTIONE ART. 1 - Sono organi di indirizzo il Collegio dei docenti e il Consiglio d'Istituto. ART. 2- Il Collegio dei docenti,composto da tutti i docenti in servizio nell’Istituto, predispone ad inizio di ogni anno scolastico un piano generale delle attività e successivamente sia in itinere che a conclusione ne valuta l'efficacia. Sulla base delle indicazioni del Consiglio d'Istituto elabora il Piano dell'Offerta Formativa relativo all'anno scolastico successivo e approva i progetti di arricchimento e integrazione dell'offerta formativa che saranno finanziati con il programma annuale

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ART. 3 - II Consiglio d'Istituto è l’organo collegiale che riunisce i rappresentanti di tutte le componenti scolastiche ed è composto dal Dirigente Scolastico, i Rappresentanti dei docenti, i Rappresentanti del personale Amministrativo/Tecnico/Ausiliario, i Rappresentanti dei genitori, eletti ogni tre anni, ed i Rappresentanti degli studenti, eletti ogni anno ART. 4 - Il Consiglio d’Istituto adotta il Piano dell'Offerta Formativa, e approva il programma annuale delle attività e dei progetti, curandone la compatibilità economica e la coerenza col POF. ART.5 - Sono organi di gestione il Dirigente Scolastico, i suoi collaboratori ed il gruppo di coordinamento, il Direttore dei Servizi generali amministrativi, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza, i Consigli di classe ed i Dipartimenti Disciplinari. ART. 6 - Il Dirigente Scolastico ( in seguito D.S.) insieme al Direttore dei servizi generali amministrativi (in seguitoD.S.G.A.) e ai collaboratori costituisce un team di gestione, che si riunisce periodicamente con finalità di "briefing". I collaboratori scelti dal D.S. in numero di due coordinano le attività organizzative dell'istituto secondo compiti e deleghe specifiche. ART. 7 –Per contribuire alla realizzazione delle finalità educative dell’Istituto, il Collegio dei Docenti sceglie le funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa, che costituiscono il gruppo di coordinamento e che sono coordinate con incontri periodici dal D.S. che ne garantisce l'azione sul piano della legittimità amministrativa ed organizzativa. ART. 8 - E' organo di gestione il Servizio di Prevenzione e sicurezza che costituito dal Responsabile della Sicurezza, dal Rappresentante dei Lavoratori, dalle figure sensibili, da consulenti interni ed esterni e dal Direttore dei Servizi, collabora mediante incontri periodici col D.S. per la valutazione dei rischi e l'attuazione del Piano di sicurezza. ART. 9 - Nell'ambito delle relazioni sindacali la contrattazione d'istituto ad inizio d'anno tra D.S. e R.S.U. verte sull'utilizzo del fondo dell'Istituzione scolastica in relazione al piano delle attività del personale docente ed ATA e sull'organizzazione del servizio, in coerenza col POF e con i progetti approvati in sede di Collegio dei docenti. Alla contrattazione partecipa il Direttore SGA e viene redatto un verbale. Durante l'anno sono previsti momenti di verifica del contratto d'istituto, nonché azioni di informazione preventiva e successiva. ART. 10 - Sono organi di progettazione i dipartimenti disciplinari, le commissioni di studio e di ricerca. A queste ultime possono partecipare anche la componente genitori e studentesca. Sono organi di partecipazione all'erogazione del servizio scolastico le assemblee del Comitato Genitori e del Comitato studentesco. ART. 11 - I Consigli di classe sono convocati secondo un calendario annuale che prevede le sedute sia con i rappresentanti dei genitori e degli studenti, che con i soli docenti per finalità valutative. I docenti che superano nell'arco dell'anno le 40 ore dovranno comunque dare la precedenza alle fasi di valutazione infraquadrimestrale. ART. 12 - Privilegiato luogo di progettazione didattico-metodologica è il dipartimento disciplinare che si riunisce almeno 5 volte all'anno per programmazione e verifica. ART. 13 - Annualmente in sede di Collegio docenti vengono definite le commissioni di ricerca per l'analisi e lo studio di particolari problemi relativi alla gestione didattica dell'Istituto. Sono annualmente costituite le commissioni relative ai vari settori della vita scolastica. Ogni commissione è coordinata da un referente, che cura tutti gli aspetti, anche organizzativi, dell'attività di ricerca. ART. 14 - E' prevista un'assemblea di classe entro la prima decade di ottobre per elezione dei rappresentanti dei genitori e degli studenti nei consigli di classe. Gli studenti annualmente eleggono i loro rappresentanti nel Consiglio di Istituto con procedura semplificata, quando l'organo non è in scadenza. In occasione della presentazione delle liste, viene messo a disposizione delle stesse in maniera equa un apposito spazio per la propaganda elettorale. E' fatto divieto utilizzare altri spazi della scuola. ART. 15 - I genitori possono riunirsi di norma in orario di apertura della scuola utilizzando un'aula dell'edificio, oppure di sera, concordando possibilmente le varie assemblee dei genitori delle classi

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in uno stesso giorno della settimana. Il Dirigente Scolastico garantisce la presenza, all'interno dell'Istituto, del Comitato Genitori, che collabora con docenti, studenti e famiglie per elaborare e realizzare il progetto educativo della scuola. ART. 16 - Gli studenti hanno diritto ad un'assemblea di classe (della durata di una o due ore) al mese autorizzata dal D.S. (o dai suoi collaboratori), previo accordo con i docenti dell' ora di lezione interessata. Non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana. Sono sospese le assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. ART. 17 - E' prevista in orario di lezione ad inizio d'anno un' assemblea del Comitato studentesco al fine di eleggere il direttivo. In via straordinaria l'assemblea del Comitato Studentesco può essere convocata dal D.S., anche su richiesta del direttivo, per discutere di problematiche urgenti riguardanti aspetti organizzativi e di vita scolastica. Il direttivo si riunisce al di fuori dell'orario di lezione. ART. 18 - Possono essere richieste assemblee di istituto una volta al mese Le assemblee sono richieste dal direttivo su delega del Comitato studentesco o dal 10 % degli studenti. Sono presiedute da membri del direttivo, i cui nominativi devono essere preventivamente comunicati al D.S. insieme all'o.d.g. Non si svolgono assemblee d'istituto nel mese conclusivo delle lezioni. Nel limite di quattro annuali, le assemblee d'Istituto possono prevedere la partecipazione di esperti esterni. La partecipazione deve essere preventivamente autorizzata dal D.S. su delega del Consiglio d'Istituto. Alle assemblee di classe o di Istituto possono assistere, oltre al D.S. od un suo delegato, i docenti che lo desiderano. Le assemblee devono svolgersi in un clima democratico e di sereno confronto. Il D.S. può interrompere lo svolgimento delle assemblee, quando non viene più garantito il regolare svolgimento delle stesse, e viene messa in pericolo la sicurezza delle persone o cose. ART. 19 — La convocazione di tutti gli organi collegiali viene effettuata con preavviso scritto, riportante ordine del giorno e data, cinque giorni prima della riunione. ART. 20 - Nelle riunioni di tutti gli organi di indirizzo e di gestione si redigerà sempre un processo verbale che riporterà in particolare le decisioni assunte e la presenza dei componenti. Appositi registri, depositati nell'ufficio del D.S., saranno a disposizione di chi è parte interessata secondo le norme vigenti. Estratto del verbale del Consiglio d'Istituto sarà esposto anche all'albo. ART. 21 - Gli organi sono guidati dai rispettivi Presidenti./Coordinatori. Per il Consiglio d'Istituto, qualora sia assente anche il vice presidente, funge da Presidente il genitore più anziano. Nei Consigli di Classe il D.S. può delegare la funzione di Presidente al docente coordinatore di classe. ART. 22 - II Consiglio d'Istituto per il proprio funzionamento si avvale dell'operato di una Giunta Esecutiva, alla quale è invitato anche il Presidente del C.I. Gli argomenti all'ordine del giorno saranno presentati attraverso il verbale della riunione della Giunta e costituiranno la base per la discussione e le relative delibere. CAPO II: TEMPO SCUOLA ART. 23 - L'ingresso a scuola degli alunni deve avvenire dalle ore 8 ( suono del primo campanello ) alle ore 8.05 ( suono del secondo campanello ) sotto la sorveglianza degli addetti scolastici ART. 24- Le lezioni hanno inizio alle ore 8.10. Durante i cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, gli alunni nelle rispettive classi sono affidati alla vigilanza dei docenti della prima ora (art. 42, comma 5, CCNL/95 );

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La durata di ciascuna unità di insegnamento è di 55 minuti. Si prevedono due pause didattiche: dalle ore 9.55 alle 10.05 e dalle ore 11.50 alle ore 12.00 . Nei cambi delle lezioni (ad esclusione delle due pause) agli studenti è fatto divieto uscire dall'aula autonomamente. L'orario delle lezioni è regolare e definitivo fin dal primo giorno di scuola. Sono ammesse variazioni compatibilmente con l'organico entro e non oltre la fine di settembre. I criteri per la formulazione dell'orario delle classi sono funzionali ai ritmi di apprendimento degli studenti. ART. 25 - Lo spostamento dall'aula verso altri ambienti scolastici deve effettuarsi in modo ordinato e in silenzio sotto vigilanza del docente dell'ora ART. 26 - Durante l'intervallo la vigilanza degli alunni è affidata ai docenti della seconda e della quarta ora coadiuvati dal personale ausiliario, al quale è affidato in generale l'incarico di vigilare sulle classi durante il cambio dell'ora ed ogni qualvolta la classe sia priva, a qualsiasi titolo, del docente dell'ora ART. 27 - I cambi tra i docenti al suoni del campanello devono avvenire nel più breve tempo possibile ART. 28 - Al termine delle lezioni, alle ore 13.40, l'uscita degli alunni avviene sotto la vigilanza del docente dell'ultima ora , secondo l'ordine predisposto in apposito prospetto dal Responsabile della Sicurezza CAPO III : ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO ART. 29 - La scuola è aperta anche in ore pomeridiane per lo svolgimento delle attività di box didattico, progetti integrativi, manifestazioni culturali, attività di recupero e/o approfondimento. ART. 30 - Nel periodo di pausa, in attesa delle attività pomeridiane programmate, è fatto divieto agli studenti sostare nelle aule e nei corridoi della scuola. Ogni deroga dovrà essere preventivamente autorizzata dal D.S. su richiesta degli interessati. Il D.S. assegnerà l'ambiente per la pausa. Così eventuali utilizzi di ambienti al pomeriggio da parte di studenti per impegni di studio autonomo devono essere autorizzati dal D.S. su richiesta preventiva degli interessati. ART. 31 - II libretto scolastico è il documento ufficiale che disciplina sia il rapporto giuridico di responsabilità tra scuola e famiglia che la frequenza regolare degli studenti. Le entrate posticipate e le uscite anticipate per ragioni eccezionali sono autorizzate dal D.S. o dai suoi collaboratori. Le relative richieste devono essere presentate entro le ore 9.00. L'uscita anticipata deve avvenire sempre tramite il prelevamento da parte di familiari. ART. 32 - Le assenze sono giustificate dai docenti della prima ora di lezione. I docenti segnaleranno immediatamente al D.S. eventuali assenze prolungate o ripetute con medesime scadenze. Il docente invierà al D.S. le giustificazioni giudicate inadeguate oppure ritardate in maniera equivoca. ART. 33 - Si potranno sospendere le lezioni solo eccezionalmente in occasione di sciopero del personale scolastico o di assemblea sindacale. L'assenza dei docenti alla prima o all'ultima ora di lezione non comporterà di norma la sospensione delle lezioni. Pertanto in assenza del docente titolare si potrà garantire la supplenza con docenti della stessa classe, ovvero con docenti della stessa materia, o comunque con docenti dell'Istituto.

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ART. 34 - Non si darà luogo a sospensione dell'attività didattica in occasione della partecipazione dei docenti titolari ai viaggi d'istruzione. Gli studenti che non partecipano ai viaggi d'istruzione sono tenuti a frequentare l'attività didattica offerta dall'Istituto. I docenti che non hanno la classe perché impegnata in viaggio d'istruzione, sono tenuti ad essere presenti a scuola o per variazione di servizio o a disposizione per eventuali immediate necessità. ART. 35 - L'allontanamento arbitrario degli studenti dalle attività didattiche (astensione collettiva) non può trovare nessuna forma di giustificazione. Per la riammissione in classe i genitori degli studenti, che assumono tali comportamenti, dovranno dichiarare, tramite libretto delle assenze o personalmente, che sono a conoscenza dell'operato del figlio. Non sono previste altre forme di sospensione delle attività didattiche al di fuori del Calendario scolastico. CAPO IV : SICUREZZA ART. 36 - L'Istituto ad inizio d'anno procede, nel rispetto dell'articolo 8 del Decreto Legislativo 345 del 4 Agosto 1999,concernente la sicurezza dei giovani negli ambienti e nei laboratori scolastici, all' informazione relativa ai rischi presenti nell'ambiente scolastico e durante le attività dei laboratori con l'indicazione delle precauzioni che vengono predisposte per evitare accadimenti dannosi alle persone. ART. 37 - II Responsabile della Sicurezza aggiorna periodicamente sia il documento generale sulla valutazione dei rischi che quello specifico relativo alla presenza di minori nella scuola e nei laboratori. Tali documenti sono messi a disposizione di tutti per la consultazione Sarà sforzo costante rimuovere il più possibile tutti quegli elementi che possono di per se stessi costituire un pericolo. Sono previste annualmente due prove di evacuazione per pericolo di incendio. ART. 38 - I docenti garantiscono la vigilanza a scuola nel rispetto degli orari e delle classi assegnate. La classe non viene mai abbandonata dai docenti senza che ci sia una sorveglianza dichiarata (per breve tempo e con delega al collaboratore scolastico). Il docente in orario sarà sempre a conoscenza degli spostamenti degli studenti della propria classe e segnalerà immediatamente al D.S. o ai suoi collaboratori ogni comportamento anomalo. ART. 39 - I collaboratori scolastici contribuiranno alla vigilanza con la presenza ai vari reparti assegnati e segnaleranno immediatamente al D.S. o ai suoi collaboratori i comportamenti anomali degli studenti. Ogni presenza estranea all'interno dell'edificio dovrà essere immediatamente identificata dal personale scolastico. Saranno subito segnalate presenze di estranei non giustificate. Ogni rischio che può essere identificato o nei comportamenti o nelle strutture andrà immediatamente indicato da parte di tutti gli operatori. ART. 40 - I docenti che utilizzano i laboratori, oltre all'azione di informazione sulle norme di sicurezza e di comportamento e alla predisposizione di tutte le precauzioni per evitare che nell'uso della strumentazione si verifichino accadimenti dannosi, vigileranno affinchè i comportamenti degli studenti siano privi di rischi ed eviteranno dimostrazioni didattiche che dovessero comportare qualche elemento di pericolosità. Nei laboratori gli studenti non dovranno mai essere lasciati da soli, e si dovrà sempre prevedere la presenza del personale così come disposto dalla normativa vigente. ART. 41 - II personale scolastico rispetterà in maniera rigorosa il divieto di fumo e si preoccuperà affinchè sia altrettanto rigorosamente rispettato dagli studenti. Il divieto di fumo riguarda tutti gli ambienti scolastici. Il personale scolastico segnalerà, soprattutto durante l'intervallo, infrazioni al divieto da parte degli studenti. ART. 42 - Nell'intervallo è assolutamente vietato allontanarsi dalla scuola. Così non è consentito lo spostamento in luoghi dell'edificio appartati.

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ART. 43 - E' fatto divieto usare le piattaforme delle scale antincendio o utilizzare le stesse per raggiungere luoghi della scuola. Così non devono mai essere ingombrati i cortili per l'evacuazione antincendio. ART 44 - Sia operatori che studenti devono assumere comportamenti di precauzione, tutelando i propri oggetti di valore (telefonino compreso,considerato anche il divieto di tenerlo in classe acceso durante le lezioni) non portandoli a scuola. Se invece dovesse capitare di avere con sé dei valori, questi vanno protetti con diretta e personale attenzione. La scuola non risponde di eventuali/urti di oggetti personali. ART. 45 - Di fronte al malessere denunciato da un allievo si procederà sempre ad avvertire la famiglia tramite contatto telefonico. In presenza di infortunio di una certa gravita si procederà ad avvertire immediatamente sia il pronto intervento sanitario che la famiglia. Non si darà mai luogo ad accompagnamento dell'infortunato al pronto soccorso con auto privata da parte del personale scolastico. Il docente titolare redigerà una relazione scritta sull'accaduto. ART. 46 - La stessa procedura sarà applicata dal docente di Educazione Fisica per incidenti occorsi in palestra o all'aperto. Non sarà mai sottovalutato l'accaduto e la famiglia sarà sempre avvertita. I familiari dell'infortunato faranno pervenire alla scuola in tempi brevi il certificato medico di pronto soccorso, perché si attivi sulla base della relazione del docente la denuncia assicurativa nei tempi di legge TITOLO II DIDATTICA CAPO V : ORGANIZZAZIONE DIDATTICA ART. 47 - Ad inizio d'anno il Collegio dei docenti predispone il calendario delle attività collegiali sulla base della seguente articolazione oraria: fino a 10 ore per collegi; fino a 12 ore per l'attività dei dipartimenti disciplinari; fino a 12 ore per comunicazioni valutative mediante i colloqui generali Per quanto concerne i Consigli di classe viene predisposto un piano annuale che prevede la presenza dei genitori e studenti rappresentanti nei mesi di ottobre, novembre, gennaio, aprile, maggio. ART. 48 - II Collegio dei docenti ad inizio d'anno in prima seduta definisce le aree di bisogno per l'incarico delle funzioni strumentali e le modalità di assegnazione alle stesse. Successivamente, in seconda seduta, sulla base dei progetti presentati, designa i docenti cui assegnare la funzione. ART. 49 - II Collegio dei docenti ad inizio d'anno indica le commissioni che devono funzionare durante l'anno, il numero dei componenti delle stesse, gli obiettivi che si devono perseguire e provvede alla nomina dei componenti ART. 50 - II Collegio dei docenti ad inizio d'anno approva i progetti disciplinari e interdisciplinari presentati attraverso schede che ne illustrano tutti gli aspetti didattici e finanziari sulla base della loro coerenza con il POF per l'anno in corso. Precisa con apposita delibera le modalità di pubblicizzazione dell'offerta formativa alla nuova utenza in occasione delle iscrizioni alle classi prime dei vari indirizzi. ART. 51 - II Collegio dei docenti ad inizio d'anno approva il piano di sviluppo dei sussidi didattici. Indica le priorità di investimento. ART. 52 - Vengono predisposti annualmente interventi integrativi a favore di studenti in difficoltà, subito dopo le valutazioni del 1° Quadrimestre a cui partecipano gli studenti su indicazione dei Consigli di classe. Gli studenti sono tenuti alla frequenza e soprattutto a sottoporsi alle prove di verifica finale Possono essere attivati corsi anche durante l'anno sulla base delle richieste dei consigli di classe e compatibilmente con i limiti di spesa. ART. 53 - I Consigli di classe entro il mese di ottobre progettano l'attività didattica comprensiva dei curricola disciplinari, dei progetti integrativi, delle iniziative interdisciplinari, dei viaggi di istruzione e delle visite guidate. Il piano del Consiglio di classe, che deve essere approvato entro ottobre e presentato ai genitori e agli studenti nelle assemblee di classe in occasione delle elezioni dei rappresentanti.

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ART. 54 - Durante il mese di ottobre si svolgono le elezioni dei rappresentanti di classe della componente genitori e della componente studentesca. Al mattino assemblee di classe di due ore favoriscono le operazioni di voto degli studenti. Al pomeriggio, in seguito ad assemblee tenute dai coordinatori di classe, si svolgono, invece, le operazioni di voto per i rappresentanti dei genitori. ART. 55 - L'anno didattico è suddiviso in due quadrimestri, di cui il primo si conclude alla fine di gennaio ed il secondo nella prima decade di giugno, inframmezzati da due valutazioni bimestrali documentate da una pagellina. I documenti valutativi vengono consegnati direttamente alle famiglie ART. 56 - La valutazione delle prove di verifica e delle interrogazioni è sempre trasparente e sulla base di criteri dichiarati coerentementc con il POF. Nel corso dell'anno sarà costante da parte della scuola l'informazione valutativa alle famiglie. ART. 57 - II Collegio dei docenti del mese di giugno, a chiusura dell'anno scolastico analizza l'attività svolta e progetta gli impegni didattici di settembre. ART. 58 - I docenti delle classi terminali nel corso dell'anno sottopongono gli studenti a simulazioni di terze prove in previsione degli esami. Gli studenti delle classi quinte nel mese di aprile sono riuniti in assemblea dal D.S. per chiarimenti sul prossimo esame di Stato. Gli studenti nel corso di ciascun anno sono informati sul superamento o meno del debito formativo. ART. 59 - Per l'adozione dei libri di testo è fondamentale l'azione istruttoria dei gruppi disciplinari. Di norma non si da’ esecuzione a cambiamento dei testi prima che siano trascorsi tre anni. I consigli di classe faranno proposte sulla base anche del principio del risparmio e delle considerazioni degli studenti. ART. 60 - Eventuali utilizzi da parte degli studenti di ambienti scolastici per autonome iniziative pomeridiane devono essere richieste al D.S. sulla base anche di indicazioni dei docenti circa le ragioni progettuali e culturali. Suddette richieste saranno di volta in volta valutate e approvate sulla base di precise garanzie di sicurezza. ART. 61 - La circolare interna indirizzata al personale e la comunicazione scritta rivolta a studenti e famiglia rappresentano le forme ufficiali di informazione. Il personale addetto è tenuto ad acquisire firma scritta dell'avvenuta comunicazione. CAPO VI : UTILIZZO LABORATORI, ATTREZZATURE E SUSSIDI ART. 62 - II regolamento di laboratorio disciplina l'aspetto organizzativo, la sicurezza, il comportamento degli allievi ed inoltre definisce le responsabilità dei singoli operatori. All'interno del laboratorio agiscono diverse figure professionali: i collaboratori scolastici, gli assistenti tecnici, i docenti nonché gli studenti. ART. 63 - Ai collaboratori scolastici spetta la pulizia dei laboratori e dei posti di lavoro. Agli assistenti tecnici spetta: la preparazione dei materiali necessari per le esercitazioni; l'assistenza tecnica durante lo svolgimento delle esercitazioni; la manutenzione ordinaria e l'eventuale riparazione di macchine, apparecchiature e attrezzature in dotazione ai laboratori; di segnalare al Responsabile del Laboratorio eventuali anomalie. Su un apposito registro saranno segnalati l'uso del laboratorio e gli eventuali problemi riscontrati. Così pure verranno documentati sul registro gli interventi di manutenzione delle attrezzature. ART. 64 - I collaboratori scolastici e gli assistenti tecnici ognuno per la parte di propria competenza, alla fine delle attività, devono interrompere l'alimentazione elettrica generale dei laboratori, verificare che tutti gli armadi siano perfettamente chiusi, dopo di che chiudere a chiave le porte d'accesso dei laboratori e riportare le chiavi nell’Ufficio di segreteria. Gli allievi possono accedere nei laboratori solo se accompagnati dai docenti. ART. 65 - II Responsabile del laboratorio ha anche il compito di coordinare le procedure degli acquisti; controllare le macchine e le apparecchiature e programmare le attività di manutenzione

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con gli assistenti tecnici responsabili del laboratorio. Il docente che svolge la propria attività in laboratorio ha oltre ai compiti di formazione, anche quelli relativi alla vigilanza sul corretto svolgimento delle attività da parte degli allievi. ART. 66 - Particolare attenzione deve essere posta dai docenti delle classi iniziali al corretto uso delle apparecchiature in dotazione. Nei laboratori devono essere esposti cartelli antinfortunistici riguardanti i rischi connessi alle attività svolte. ART. 67 - Gli studenti, che svolgono le esercitazioni,devono rispettare le misure disposte dall'insegnante ai fini della sicurezza; usare con necessaria cura i dispositivi di sicurezza di cui sono dotate le attrezzature ed i mezzi di protezione, compresi quelli personali; segnalare immediatamente ai responsabili (docenti, assistenti tecnici) l'eventuale deficienza riscontrata nei dispositivi di sicurezza o eventuali condizioni di pericolo ART. 68 - L'uso del computer deve essere limitato allo svolgimento delle attività didattiche. L'assistente tecnico controllerà giornalmente all'inizio e alla fine delle lezioni l'efficienza della strumentazione. Ogni deficienza riscontrata deve essere immediatamente segnalata per iscritto al docente responsabile del laboratorio. ART. 69 - È fatto divieto di utilizzare e installare sui computer programmi non attinenti l'attività scolastica e operare interventi o manomissioni sui componenti dei personal computer. Al termine delle lezioni di laboratorio gli studenti devono lasciare il loro posto di lavoro pulito ed in perfetto ordine. ART. 70 - E' obbligatorio il rispetto di tutte le attrezzature. I danni saranno indennizzati dai responsabili. ART. 71 - Nei singoli laboratori è consentito l'accesso agli allievi durante le ore di lezione se accompagnati dal docente della disciplina; per la preparazione delle esercitazioni o per attività d'autoaggiornamento, i docenti utilizzano il laboratorio solo nelle ore in cui risulti libero. ART. 72 - L'utilizzo dei laboratori in ore pomeridiane da parte dei docenti dovrà essere richiesto al D.S. con l'indicazione delle finalità, del tempo di uso e delle persone presenti. L'uso dei laboratori al pomeriggio da parte degli studenti verrà autorizzato dal D.S. a condizione che sia presente un docente. ART. 73 - La palestra è utilizzata dai docenti dell'istituto per lo svolgimento della normale attività d'insegnamento. La palestra è utilizzata nelle ore pomeridiane per la pratica dell'attività sportiva scolastica eventualmente deliberata dal Consiglio d'Istituto, testimoniata da un registro in cui sono indicate le presenze e le attività svolte. L'accesso alla palestra è consentito solo con adeguato abbigliamento sportivo, in particolare con adeguate scarpe di gomma, da calzare nello spogliatoio, tuta da ginnastica, ecc. Tutti gli alunni, in particolare quelli sprovvisti di adeguato abbigliamento sportivo, dovranno restare nel raggio visivo del docente Negli spogliatoi, durante la lezione, è vietato l'accesso a chiunque. La dirigenza non risponde comunque degli oggetti e del valori smarriti o sottratti. ART. 74 - La responsabilità delle attrezzature sportive è affidata a ciascun docente, che, avvalendosi del collaboratore scolastico assegnato alla palestra, ha il compito della ricognizione periodica del materiale esistente e verifica dello stato d'usura; della segnalazione di eventuali danni ed atti vandalici e di eventuali esigenze di materiali. E’ severamente vietato l’uso delle attrezzature sportive senza l’autorizzazione del docente, in particolare se lo stesso è impegnato momentaneamente nel controllo negli spogliatoi, nella sistemazione degli attrezzi necessari allo svolgimento dell’unità didattica programmata, nell’assistenza diretta degli studenti impegnati in particolari esercizi ginnici, ecc. All’inizio e al termine delle attività didattiche, gli alunni devono collaborare con il docente aiutandolo a prendere e a riporre le attrezzature sportive nell’apposito deposito II collaboratore scolastico presente in palestra coopera con il docente anche ai fini del pronto soccorso.

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ART. 75 - II docente di Educazione Fisica dovrà accompagnare gli allievi in palestra e riaccompagnarli in classe al termine della lezione. Pertanto l'attività di educazione fisica in palestra deve terminare almeno cinque minuti prima del cambio d'ora. ART. 76 - In caso di infortunio il docente attiverà la procedura di primo soccorso che prevede sempre il contatto telefonico con la famiglia e la richiesta immediata di consulenza con il 118. Il docente, di cui al comma precedente, presenterà al D.S. una relazione circa le cause che hanno determinato l'infortunio, al fine di ottemperare all'obbligo della denuncia all'INAIL e all'assicurazione. ART. 77 - Responsabile del servizio biblioteca è un docente nominato annualmente dal D.S. Il docente responsabile del servizio biblioteca è coadiuvato da un collaboratore scolastico con competenze specifiche 78 - La biblioteca è aperta per la consultazione ed il prelievo dei libri secondo un orario stabilito ed esposto. La consultazione dei testi deve avvenire in biblioteca, alla presenza della bibliotecario. I libri in consultazione non possono per nessun motivo essere trattenuti alla chiusura della biblioteca. Il prelievo dei libri ammessi al prestito e la riconsegna degli stessi si effettuano solo alla presenza degli incaricati del servizio che avranno cura di registrare su apposito registro i movimenti e di far apporre la firma di attestazione. I libri prelevati possono essere trattenuti per un periodo non superiore a trenta giorni. ART. 79 - In caso di mancata restituzione l'utente ha l'obbligo di acquistare a proprie spese il libro o di risarcire l'istituto della somma equivalente al costo dello stesso. ART. 80 - Nell'ultimo mese di scuola non sono ammessi prelevamenti, tranne che per gli allievi delle classi quinte, i quali sono tenuti alla restituzione prima della conclusione degli esami di Stato. Riviste e testi specialistici possono costituire dotazione dei laboratori; in questi casi il prestito è curato dal docente responsabile del laboratorio. ART. 81 - Le richieste di acquisto dei libri vengono avanzate annualmente dai dipartimenti e autorizzate dal D.S. sulla base del tetto di spesa. Non sono previste altre modalità se non quelle derivanti dalla richiesta di acquisti con procedura di urgenza, in occasione di particolari circostanze, previa autorizzazione del D.S. e compatibilmente con i vincoli di spesa. ART. 82 - Tutti i libri della biblioteca devono riportare un numero di ingresso, una catalogazione una collocazione negli scaffali e una dicitura se libro destinato al prestito oppure alla sola consultazione. ART. 83 - Lo spazio della biblioteca è costituito da una sala lettura, con postazioni informatiche, e destinata all'utenza scolastica del territorio CAPO VII : ATTIVITA’ INTEGRATIVE, VIAGGI D'ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE ART. 84 - Ogni iniziativa che integra l'attività curricolare deve essere coerente con il POF e deve rientrare nel piano annuale approvato dal Collegio dei docenti secondo le modalità indicate negli articoli precedenti. Solo in via strettamente eccezionale e sulla base di motivazioni oggettive possono essere autorizzate, sempre con delibera dei Consigli di classe, iniziative al di fuori del piano annuale. Si evitano, comunque, di norma attività extracurricolari nell'ultimo mese di lezione. ART. 85 - Tutti i viaggi d'istruzione di durata di uno o più giorni e le visite guidate di durata giornaliera devono rientrare nel piano annuale dei Consigli di classe nel rispetto dei vincoli appresso indicati. Non possono, quindi, essere effettuate uscite estemporanee e non possono essere programmati viaggi d'istruzione o visite guidate nell'ultimo mese di scuola. Solo in via straordinaria e per progetti speciali si può derogare dall'ultimo comma. ART. 86 - I viaggi d'istruzione e le visite guidate sono a tutti gli effetti progetti culturali che si integrano nel piano annuale dei Consigli di classe. Trovano legittimità nel curricolo della classe e si basano su modelli di fattibilità in considerazione anche di risorse umane disponibili. Non possono essere presentati progetti senza la precisazione dei docenti accompagnatori con un margine anche di disponibilità in presenza di improvvise assenze.

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ART. 87 - Di norma si prevede un accompagnatore ogni 15 studenti. Nel caso di presenza di studenti in situazione di svantaggio o con problemi comportamentali il numero dei docenti accompagnatori aumenta di un'unità (preferibilmente del docente di sostegno in caso di alunno handicappato). Un docente partecipa, in linea di principio, a un solo viaggio d'istruzione. ART. 88 - Non possono essere deliberati viaggi d'istruzione o visite guidate se per ogni classe partecipante non ci sia l'adesione di almeno il 70% degli studenti. I viaggi d'istruzione e le visite guidate nell'arco dell'anno non possono essere di durata superiore ai 6 gg. scolastici, con 4 pernottamenti, per le quinte classi, di quattro giorni con tre pernottamenti per le classi terze e quarte e di un solo giorno per le classi del biennio ART. 89 - Ogni progetto di viaggio d'istruzione e di visita guidata, deve essere approvato entro novembre dai Consigli di classe alla presenza di tutte le componenti dell'organo collegiale, dopo l'approvazione da parte dei soli docenti in fase di coordinamento didattico. Non sono ammessi viaggi d'istruzione e visite guidate non autorizzate entro tale data. ART. 90 - Ogni progetto prevede la nomina di un referente del viaggio d'istruzione e visita guidata, che assume anche l'incarico di capo-comitiva. ART. 91 - II docente incaricato della funzione strumentale vaglierà dopo la scadenza tutte le proposte di viaggi d'istruzione e visite guidate sulla base delle delibere dei Consigli di classe, coordinerà eventuali aggiustamenti, sentiti i consigli di classe e avanzerà al D.S. un piano annuale per l'attività negoziale. ART. 92 - Non sono ammesse alla procedura negoziale le classi che non presentano le autorizzazioni delle famiglie su costi presunti dei viaggi, che comunque non devono superare il tetto massimo di 350 euro, con un acconto versato pari a euro 50 per viaggi superiori ad un giorno. La procedura sia dei viaggi d'istruzione che delle visite guidate si avvale di una modulistica preordinata che sarà compilata a cura del docente curatore e dovrà avere il visto della commissione e allegati i documenti autorizzativi. ART. 93 - II periodo programmato per i viaggi d'istruzione di più giorni ricade nel mese di marzo. Entro il 30 aprile devono svolgersi le visite guidate. Art. 94 - In fase di autorizzazione le famiglie devono essere informate in maniera dettagliata del programma del viaggio. A conclusione del viaggio i docenti referenti relazioneranno al D.S. e al Consiglio di classe sul viaggio effettuato, anche per la valutazione educativa dei comportamenti tenuti dagli allievi. ART. 95 - Anche le visite didattiche, a musei, mostre ecc. nell'arco della giornata devono essere opportunamente programmate e condivise con delibera dai Consigli di classe. In particolare va rispettata la coerenza con l'indirizzo di studi. ART. 96 - Apposite convenzioni con ditte ed enti favoriscono la partecipazione degli studenti agli stage. Gli stage possono svolgersi anche durante la sospensione delle attività didattiche in estate. La partecipazione riguarderà in modo particolare le classi terminali. Appositi progetti incentiveranno l'esperienza di alternanza scuola-lavoro. TITOLO III : SERVIZIO CAPO VIII - SERVIZI DIDATTICO-AMMINISTRATIVI ART. 97 - L'orario di apertura al pubblico dell'ufficio di segreteria viene comunicato alle famiglie e agli studenti all'inizio delle attività didattiche annualmente. Di norma l'ufficio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00. La richiesta di certificazione da esibire con apposita modulistica viene soddisfatta in tempi brevi e comunque esplicitati al momento dell'inoltro della richiesta coerentemente con il contenuto della pratica. Ogni richiesta di nullaosta per trasferimento di iscrizione ad altra scuola deve essere prima autorizzata dal D.S. a seguito di un diretto colloquio, alla

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presenza anche del coordinatore della classe frequentata dal richiedente. La richiesta di accesso ai documenti è soddisfatta secondo le procedure previste dalla Legge 241/90. ART. 98 - La scuola mette a disposizione dell'utenza e del personale il documento programmatico sulla sicurezza della privacy cosi come previsto dal D. L.vo n. 196/2003. ART.99 - Le iscrizioni alle classi seguono le procedure di legge. I versamenti di contributi per tasse scolastiche o per viaggi d'istruzione vanno effettuati tramite bollettino postale intestato a: I.T.C. Copertino ART. 100 - Nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal C.I. la formazione delle classi prime si attiene ad un' equa distribuzione degli allievi sulla base del livello scolastico conseguito. Si procede anche ad una distribuzione equa degli iscritti in modo da formare classi di uguale composizione numerica e ad una distribuzione eterogenea degli iscritti con la medesima lingua straniera studiata. Si terrà anche conto della provenienza anagrafica e/o scolastica degli iscritti per piccoli gruppi e della preferenza reciproca espressa dagli studenti sull'apposito modulo d'iscrizione. Gli studenti non-promossi, di norma, vengono assegnati alla medesima sezione di provenienza, salvo esplicita richiesta d'iscrizione a sezione diversa. Per l'ammissione di uno studente alla frequenza della stessa classe per il terzo anno consecutivo si procede con delibera di accettazione da parte del Collegio dei docenti nella seduta di settembre. CAPO IX : SERVIZI AMMINISTRATIVI – CONTABILI ART. 101 - L'attività finanziaria si svolge sulla base di un unico documento contabile annuale definito "Programma Annuale" che viene predisposto dal D.S. e presentato dalla Giunta Esecutiva al C.I. entro 45 giorni del nuovo esercizio finanziario. Il P.A. nasce sulla base dei progetti presentati dal Collegio dei docenti in coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa. Non sono previste altre forme di gestione contabile. Nel P.A. pertanto devono essere contemplate tutte le spese gestite dalla scuola. I docenti nel predisporre le schede dei progetti indicano in maniera più dettagliata possibile ogni previsione di costi che l'attuazione del progetto comporta e nelle sedi opportune durante la fase iniziale della programmazione dei Consigli di classe e dei dipartimenti disciplinari si elaborano richieste di acquisti coerenti con le prospettive progettuali. ART. 102 - Una volta approvato il P.A. dal C.I., il documento contabile diventa immediatamente operante. Pertanto il D.S. avvalendosi dell'attività istruttoria del Direttore dei Servizi dà inizio all'attività negoziale, che fino alla cifra di 2000 euro può non tenere conto del raffronto tra i tre preventivi. Nel caso di progetti che richiedano risorse eccedenti, può essere ordinata una spesa maggiore nel limite massimo del 10% della dotazione originaria del progetto, mediante l'utilizzo del fondo di riserva. Contratti con persone e ditte rappresentano gli strumenti contabili di trasparenza della spesa. ART. 103 - Sulla base di azioni di monitoraggio svolte dai curatori dei progetti, il D.S. tiene informato il C.I. sull'andamento del P.A., fermo restando la relazione di rendicontazione al C.I. nel mese di Giugno. Tutte le attività negoziali che comportano stipule di convenzioni con Enti, adesione a reti e consorzio, devono essere deliberate in maniera diretta dal C. I. ART. 104 - Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF per lo sviluppo delle quali si rende necessario il ricorso alla collaborazione di docenti esperti, il personale docente interno alla scuola è invitato a presentare una propria disponibilità ad assumere l'incarico previsto con l'indicazione dei requisiti in termini di titoli culturali e professionali, di capacità relazionali, comunicative e di cooperazione, di capacità organizzativa, nonché dell'eventuale esperienza maturata nel settore specifico dell'attività o del progetto. ART. 105 - Il Dirigente Scolastico sulla base dei profili professionali dei docenti disponibili più rispondenti alla natura dell'incarico nominerà il docente dando trasparenza alle motivazioni dell'incarico ed evitando che si verifichi la concentrazione di più incarichi per lo stesso docente. ART. 106 - Solo in assenza di disponibilità di docenti interni esperti, si può procedere all'incarico di eventuale personale esperto esterno.

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Pertanto per ciascuna attività o progetto, si procede alla pubblicizzazione dell'iniziativa tramite l'albo della scuola con la descrizione del profilo di competenza richiesto. Si acquisiranno le varie offerte con la procedura ordinaria di contrattazione come prevista dall'ari. 34 del decreto 44/2001. Di tale personale esterno esperto verrà successivamente redatta anche apposita anagrafe coerentemente con le tipologie delle attività e progetti. Di fronte a carenza di offerte oppure ad iniziative specifiche e circoscritte si può procedere a forme di negoziazione privata. ART. 107- Si utilizzerà per il compenso delle attività la tabella contrattuale del personale docente, con la distinzione di prestazione d'opera di insegnamento da quella di non insegnamento. La stessa tabella verrà usata anche per l'eventuale personale esperto esterno, a meno di diverso trattamento determinato da un'azione negoziale, facendo corrispondere qualità del servizio con il minor prezzo. ART. 108 - Per gli esperti esterni l'attività negoziale si formalizza nel "contratto". Per i docenti interni si procede con 1' "incarico". Ogni iniziativa progettuale è preceduta da una "disposizione". La "determina" documenta ogni impegno di spesa (ad esclusione del personale interno) ART. 109 — Per tutto quanto non previsto dai precedenti articoli sulla gestione contabile, si fa riferimento al testo del Regolamento riportato dal Decreto Interministeriale n. 44 del 1° Febbraio 2001. ART. 110 - Per la nomina dei docenti supplenti si segue la procedura indicata nei commi seguenti: 1 - Al fine di garantire una continuità curricolare si nomina un supplente esterno quando si verifica un'assenza effettiva del titolare per più di 15 giorni. 2 - Per supplenze inferiori o pari ai 15 giorni si utilizzano prima di tutto le risorse costituite dai completamenti – orario non utilizzate. 3 - Ordinariamente le ore di complemento sono inserite nel calendario settimanale, ma possono essere soggette a un utilizzo flessibile secondo le esigenze che si vengono a determinare con programmazione settimanali concordate con il docente interessato. 4 - In presenza di viaggi d'istruzione o visite guidate, oppure di iniziative didattiche interdisciplinari, non si procede di norma a sostituzioni mediante il pagamento di ore eccedenti, bensì con opportune variazioni di servizio. I docenti la cui classe è in viaggio d'istruzione o in visita guidata sono presenti a scuola a disposizione nell'orario di servizio. 5 - Prima di assegnare ore eccedenti ai docenti sulla base di disponibilità espresse su richiesta del D.S. ( con precedenza docenti di classe e/o della stessa materia) si utilizzano le ore di recupero per permessi brevi fruiti. Solo a conclusione delle fasi descritte nei commi precedenti si procede ad assegnare le ore eccedenti secondo le modalità suddette. 6 - E', comunque, rimessa al D.S. la valutazione autonoma della sussistenza delle inderogabili esigenze che impongono il ricorso alle supplenze. ART. 111 - La richiesta di fruizione di permessi e ferie secondo le norme contrattuali vigenti deve essere personalmente rivolta al D.S. (al Direttore dei Servizi da parte del personale ATA), il quale autorizza tramite firma su apposito modello che sarà consegnato dall'interessato all'ufficio amministrativo, che provvederà alle sostituzioni. CAPO X: VALUTAZIONE DEL SERVIZIO ART. 112 - Qualunque iniziativa didattica o progetto deve prevedere un monitoraggio e una valutazione circa gli obiettivi conseguiti. La relazione di autonalisi viene predisposta dai responsabili dei progetti, anche al fine di consentire agli organi collegiali di valutare l'efficacia dei progetti annuali. Tale azione di monitoraggio e autoanalisi viene coordinato dal docente incaricato della funzione strumentale del P.O.F ART. 113 - Sulla pagina Web della scuola viene creata una cartella definita "spazio qualità", dove è possibile agli utenti esprimere giudizi, considerazioni e proporre suggerimenti, sempre al fine di migliorare l'erogazione del servizio scolastico dell’I.T.C. “ BACHELET” ART. 114 — La seduta del C.I. nel mese di giugno per la verifica dello stato di attuazione del Programma annuale rappresenta anche l'occasione per un confronto tra tutte le componenti circa la qualità percepita del servizio scolastico dell’ITC Bachelet

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5- Regolamento di disciplina 1. PREMESSA Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare. La successione delle sanzioni, pertanto, non è ne deve essere, automatica: mancanze lievi, anche se reiterate, possono rimanere oggetto di sanzioni leggere; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati. 1.1 La sanzione deve essere tempestiva per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia. 1.2 Le sanzioni possono essere date anche per mancanze commesse fuori della scuola, ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravita da avere una forte ripercussione nell'ambiente scolastico. 1.3 La convocazione dei genitori non si configura come sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di ricerca di una concreta strategia di recupero. 1.4 Le sanzioni per mancanze disciplinari devono ispirarsi ai principi della finalità educativa, della responsabilità individuale, della trasparenza e della proporzionalità della riparazione del danno. E' sempre possibile la conversione della sanzione nello svolgimento di attività in favore della scuola. Potrà essere inoltre attuato un intervento rieducativi basato sulla trasmissione di informazioni relative alle disposizioni di legge e di nozioni di educazione civica. 1.5 I comportamenti che possono configurare mancanze disciplinari e le relative sanzioni collegate sono individuate nelle tabelle A, B e C allegate al presente regolamento 1.6 La persona che individua la mancanza, o che ne viene a conoscenza, deve dame tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. 1.7 II Dirigente Scolastico, considerata l'entità della mancanza segnalata, valuterà l'opportunità di richiamare l'allievo verbalmente o per iscritto, oppure di convocare il Consiglio di Classe ovvero il Consiglio d'Istituto per una eventuale sanzione maggiore. 1.8 Nessun allievo potrà essere sottoposto a sanzione senza aver avuto la possibilità di esporre le proprie ragioni. 1.9 Contro le sanzioni disciplinari di cui agli articoli precedenti è possibile presentare ricorso all'Organo di garanzia interno alla scuola entro 15 giorni dalla data della avvenuta notifica della sanzione. l.l0 Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo-didattica si può ricorrere a sanzioni per tutto un gruppo. 1.11 Nel caso di sanzioni che prevedano l'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai l5 giorni l'istituto , in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione ed al reintegro, ove possibile/nella comunità scolastica. 1.12 Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alle norme e allo spirito dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse (DPR 249 del 24.06.98) come modificato e integrato dal DPR 235 del 21.11.07. 2. MODALITÀ' DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI 2.1 Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni verbalmente ovvero per iscritto. 2.2 Nei casi previsti dal presente articolo i genitori dello studente devono essere prontamente avvisati tramite lettera raccomandata a mano ovvero A/R ovvero fonogramma o telegramma. In essi si dovrà

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comunicare la data e l'ora di riunione dell'Organo Collegiale nonché l'invito ai genitori ad assistere il proprio figlio nell'esposizione delle proprie ragioni. 2.3 Se i genitori e lo studente, pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla riunione, iI Consiglio di Classe ovvero il Consiglio d'Istituto procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze in proprio possesso. Nel caso in cui i genitori avvisino che non possono essere presenti il Dirigente Scolastico potrà nominare un tutore che assolverà la funzione dei genitori ed assisterà lo studente. 2.4 Scaduto il termine assegnato, gli organi collegiali sanzionano anche senza aver acquisito nei termini assegnati le giustificazioni da parte dello studente. 2.5 L'allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni può prevedere a discrezione dell'Organo che commina la sanzione: • L'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche " L'obbligo di frequenza per alcune attività scolastiche • L'obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche curriculari • La non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi e simili. 2.6 Su proposta del Consiglio di Classe ovvero del Consiglio d'Istituto per le sanzioni di relativa competenza può essere offerta allo studente, su richiesta di quest'ultimo, la possibilità di convertire la sospensione con attività di valore pedagogico-educativo, anche in favore della comunità scolastica. 2.7 In caso di sanzione con sospensione sarà data comunicazione scritta ai genitori a cura del Dirigente Scolastico; in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a cui si riferisce il provvedimento. 3. ORGANO DI GARANZIA 3.1 L'Organo di Garanzia interno alla scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che ne assume la presidenza, da un docente designato dal Consiglio di Istituto, da un genitore e da uno studente eletti, rispettivamente, dai genitori e dagli alunni. Per ciascuna componente di cui sopra, ad esclusione del Presidente, viene designato anche un membro supplente che subentrerà al membro titolare in caso di assenza ovvero di incompatibilità di quest'ultimo. 3.2 La designazione dei componenti dell'Organo di garanzia è annuale ed avviene da parte degli Organi Collegiali competenti entro il 30 ottobre di ciascun anno scolastico. Fino a tale nuova designazione annuale dei propri componenti l'Organo di Garanzia rimane in funzione con i componenti eletti nell'anno scolastico precedente. 3.3 Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro e non oltre 15 giorni dalla avvenuta notifica, da parte dei genitori e degli alunni maggiorenni all'Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva entro il termine di 10 giorni dalla acquisizione del ricorso (fa fede la data di acquisizione al protocollo d'Istituto). 3.4 L'Organo di Garanzia Interno decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgono all'interno della scuola, in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti. 4. REGOLAMENTO DELL'ORGANO DI GARANZIA 4.1 Qualora l'avente diritto avanzi ricorso, che deve essere presentato per iscritto, il Presidente dell'Organo di Garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti dell'Organo entro e non oltre 10 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo.

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4.2 La convocazione dell'Organo di Garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante. L'avviso di convocazione va fatto ai membri dell'Organo, per iscritto, almeno 4 giorni prima della seduta. 4.3 Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza. 4.4 Ciascun membro dell'Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è palese e non è prevista l'astensione. Le determinazioni vengono adottate a maggioranza dei componenti presenti. In caso di parità di voti il voto del Presidente ha valore doppio. 4.5 Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente acquisire tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo finalizzata alla puntuale considerazione dell'oggetto della convocazione. 4.6 L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato.

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6- TABELLE

TABELLA A – Infrazioni disciplinari NON GRAVI, FACILMENTE ACCERTABILI, INDIVIDUALI DOVERI (Art. 3 dello Statuto)

COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazioni ai "doveri

SANZIONE ORGANO COMPETENTE

• Ammonizione orale ma registrata sul registro del coordinatore e comunicata ai genitori tramite libretto •Ammonizione scritta sul registro di classe e comunicata ai genitori tramite libretto (se l’infrazione viene ripetuta)

D.S. o suo collaboratore

•Valutazione della condotta in sede di Consiglio di classe •Esclusione da visite guidate e/o viaggi d’istruzione ( con n. 3 ammonizioni scritte, dal D.S. o da un suo collaboratore)

Il Consiglio di Classe

FREQUENZA REGOLARE • "comportamenti individuali che non compromettano il regolare svolgimento delle attività didattiche garantite dal curricolo"

elevato n° di assenze (+ del 15% a bimestre/trimestre) assenze ingiustificate (a partire da una assenza) assenze "strategiche" ( a partire da una assenza) ritardi e uscite anticip. oltre il consentito e non documentate ritardi al rientro intervalli o al cambio di ora (a partire dal 3) assunzione di cibi e di bevande durante le lezioni falsificazione della firma dei genitori su compiti e documenti scolastici abbandono dell'edifìcio scolastico, del Palazzetto dello sport e delle strutture limitrofe dove si svolgono le attività ginnico-sportive, senza autorizzazione

•Rientro pomeridiano in biblioteca per numero di ore pari alle assenze (strategiche o per ritardo o uscita anticipata) effettuate

Il coordinatore di classe che provvede ad informare il Responsabile della Biblioteca ( relativamente ai punti 3, 4,5)

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Per i punti 1, 2, 3, 4, 5 ed a partire dalla prima infrazione: Scuse pubbliche e immediate Ricerca scritta di contenuto disciplinare da presentare alla classe Proprie riflessioni sull’infrazione compiuta, in forma scritta, da presentare alla classe (- I lavori scritti saranno consegnati al docente d’italiano per la valutazione - L’infrazione ed la relativa sanzione dovranno essere comunicate al coordinatore per la registrazione Per i punti 6, 7, 8 e per la reiterazione delle infrazioni 1-5 Ammonizione scritta sul registro di classe

Il coordinatore di classe o il docente presente • D.S. o suo collaboratore, su segnalazione del docente presente

RISPETTO DEGLI ALTRI "comportamenti individuali che non danneggino la morale altrui, che garantiscano l'armonioso svolgimento delle lezioni, che favoriscano le relazioni sociali"

insulti, termini volgari e offensivi tra studenti interventi inopportuni durante le lezioni interruzioni continue del ritmo delle lezioni atti o parole che consapevolmente tendono a emarginare altri studenti non rispetto del materiale altrui Plagio Infrazione al divieto di fumo all’interno dell’Istituto Utilizzo di cellulari o altri dispositivi elettronici durante le ore di attività didattica che non configuri reato in funzione delle norme di cui al D.Lgvo 196/2003 come richiamate dall’atto d’indirizzo del MPI del 15/03/2007 e dalla direttiva n.104 del 30/11/2007

Per infrazioni ripetute Esclusione da visite guidate e/o viaggi d’istruzione Allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni

Il Consiglio di Classe

Relazione dettagliata sulle conseguenze che l’infrazione avrebbe potuto provocare, da presentare alla classe e da consegnare al docente di Italiano per la valutazione

Docente coordinatore e/o docente durante la cui ora è avvenuta l’infrazione

Ammonizione scritta Lavori in Istituto a favore della comunità scolastica (pulizia banchi, pareti, ecc.) Risarcimento dei danni provocati, su fattura

D.S. o suo collaboratore

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE "comportamenti individuali che non mettano a repentaglio la sicurezza e la salute altrui"

• violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio o degli spazi attrezzati • lanci di oggetti non contundenti • Violazione involontaria delle norme sulla sicurezza fissate dal Piano d’Istituto

Allontanamento dalle lezioni fino a 10 giorni

Consiglio di Classe

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RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE "comportamenti individuali che non danneggino le strutture e le attrezzature didattiche"

• mancanza di mantenimento della pulizia dell'ambiente • incisione di banchi/porte • danneggiamenti involontari delle attrezzature, sportive, di laboratori, ecc. • scritte su muri, porte e banchi

Ammonizione scritta Pulizia e ripristino delle attrezzature danneggiate da effettuarsi in orario extra scolastico (durante l’intervallo, alla fine della giornata o nelle ore pomeridiane) Riparazione a proprie spese dell’attrezzatura danneggiata _________________________________________ Allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni

D.S. o suo collaboratore D.S. o suo collaboratore ovvero Consiglio di classe ________________________ Consiglio di Classe

TABELLA B - Infrazioni disciplinari GRAVI, INDIVIDUALI

DOVERI (art. 3 dello Statuto)

COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazioni gravi

SANZIONI

ORGANO COMPETENTE

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RISPETTO DEGLI ALTRI (compagni, docenti, personale non docente)

propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone furto, manomissione e/o falsificazione di atti pubblici lancio di oggetti contundenti violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati introduzione nella scuola di alcolici e/o droghe reati che violino la dignità ed il rispetto della persona ovvero che mettano in pericolo l’incolumità delle persone e/o la sicurezza delle strutture Utilizzo di cellulari o altri dispositivi elettronici durante le ore di attività didattica con grave violazione delle norme di cui al D.Lgvo 196/2003 come richiamate dall’atto d’indirizzo del MPI del 15/03/2007 e dalla direttiva n.104 del 30/11/2007 Recidive di atti di violenza, di atti che determinino allarme sociale Le presenti infrazioni gravi comportano la segnalazione delle stesse agli Organi di legge anche per eventuali profili penali

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E DELLE NORME CHE TUTELANO LA SALUTE RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE

Danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di lab., attrezzi e suppellettili nelle palestre...) Violazioni volontarie delle norme sulla sicurezza fissate dal Piano d’Istituto Reiterazione di atti di danneggiamento volontario ovvero involontario Le presenti infrazioni gravi comportano la segnalazione delle stesse agli Organi di legge anche per eventuali profili penali

Allontanamento dalle lezioni da un minimo di 15 giorni e fino al termine dell’anno scolastico Esclusione dallo scrutinio finale ovvero non ammissione all’Esame di Stato Esclusione da visite guidate e/o viaggi d’istruzione

IL DIRIGENTE SCOLASTICO accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di classe dello studente che ha commesso l’infrazione Il CONSIGLIO DI CLASSE ( docenti, rappresentanti degli studenti e dei genitori –se un rappresentante è parte in causa deve essere sostituito dal primo dei non eletti) decide se esistono gli estremi per una sanzione che preveda l'allontanamento dalla comunità scolastica, decide l'entità della sanzione, propone una sanzione alternativa tenendo conto del tipo e della gravità della violazione

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TABELLA C - Infrazioni disciplinari NON GRAVI, SANZIONABILI PECUNIARIAMENTE ("MULTA")

DOVERI (art. 3 dello Statuto)

COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazioni ai "doveri"

SANZIONE

ORGANO COMPETENTE

RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E DELLE NORME CHE TUTELANO LA SALUTE

Infrazione al divieto di fumare all'interno della scuola Utilizzo di cellulari o di altri dispositivi nell’Istituto durante le ore di attività didattica in violazione delle norme di cui al D.Lgvo 196/2003 come richiamate dall’atto d’indirizzo del MPI del 15/03/2007 e dalla direttiva n.104 del 30/11/2007 Le presenti infrazioni gravi comportano la segnalazione delle stesse agli Organi di legge anche per eventuali profili penali

Misura prevista dalla normativa di riferimento Ritiro temporaneo del cellulare per restituzione diretta al genitore e segnalazione all’organo competente per l’irrogazione della sanzione pecuniaria prevista dal D. Lgvo 196/2003

RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE

• Danneggiamenti di strutture o attrezzature dovute a incuria o trascuratezza • Aule e spazi lasciati in condizioni tali (per eccessivo disordine o sporcizia) da pregiudicarne l'utilizzo per le attività immediatamente successive Le presenti infrazioni gravi comportano la segnalazione delle stesse agli Organi di legge anche per eventuali profili penali

Rimborso del danno su valutazione dello stesso da parte della Commissione tecnica d’Istituto ovvero dall’Ente locale proprietario

Il Consiglio d’Istituto definisce le procedure e le modalità di emissione e pagamento della sanzione oltre che la destinazione dei fondi Responsabili del rispetto del divieto di fumo ovvero D.S. ovvero suo collaboratore D.S. ovvero suo collaboratore ovvero docente della classe (punto 2) Autorità competente per l’irrogazione della sanzione pecuniaria

7- PIANO DI EVACUAZIONE 1) FATTORI DI RISCHIO.

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Negli edifici caratterizzati da un'alta concentrazione di persone, e quindi anche nelle scuole, è possibile che in situazioni di emergenza (terremoto, incendio, rischio di esplosione, ecc.) si verifichino condizioni di panico, causando forti alterazioni nei comportamenti delle persone. Sono certamente evenienze eccezionali, ma è bene essere preparati ad affrontarle al meglio. Il panico, in quanto condizione emotiva violenta e straordinaria, fa perdere alle persone alcune capacità fondamentali per la sopravvivenza, quali: l'attenzione, capacità del corpo di rispondere ai comandi del cervello e le facoltà di ragionamento. Inoltre, il panico induce due manifestazioni spontanee che se non controllate costituiscono esse stesse un elemento di pericolo: - istinto di coinvolgere gli altri nell'ansia generale (grida, atti di disperazione, ecc.) - istinto alla fuga, in cui predomina l'autodifesa con tentativo di esclusione anche violenta degli altri (spinte, corse in avanti ad affermazione dei posti conquistati verso la presunta via di salvezza). Conseguenze: - tutti si accalcano istintivamente ed in modo disordinato alle uscite di sicurezza; cosi facendo le bloccano ed impediscono ad altre persone di portarsi in salvo; - molti vengono travolti nell’impeto della fuga generale e si feriscono cadendo o, peggio, possono essere calpestati. 2) ELIMINAZIONE DEI RISCHI. Al fine di evitare o ridurre i fenomeni negativi conseguenti ad una condizione di panico risulta utile formulare il PIANO DI EVACUAZIONE e metterlo in atto con prove simulate. Dopo la necessaria informazione e formazione delle persone, si ipotizzano condizioni di emergenza e si eseguono esercitazioni pratiche di evacuazione dell'edificio (due volte nell'anno scolastico). La conoscenza e l’attuazione del piano contribuiscono a controllare i comportamenti irrazionali, creando uno stimolo alla fiducia di superare l'eventuale pericolo e ad indurre sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti atti ad evitare confusione e sbandamento. Al termine di ogni esercitazione pratica le singole classi dovranno effettuare, sotto la guida degli insegnanti, l’analisi critica dei comportamenti tenuti al fine di individuare e rettificare atteggiamenti non idonei durante la prova. 3) PREDISPOSIZIONI ED INCARICHI. Per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza, ed evitare dannose improvvisazioni, è necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che garantiscono i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro o a garantire un esodo in sicurezza. 3.1) Designazione nominativa. A cura del Capo d’Istituto devono essere identificati dei compiti da assegnare al personale docente e non che opera nell’Istituto. Ad ogni compito dovranno corrispondere almeno 2 responsabili, in modo da garantire una continuità della loro presenza. I compiti da assegnare, che dovranno essere riportati in apposita disposizione di servizio a cura del Capo d’Istituto, sono così individuati: Responsabile e suo sostituto addetto all’emanazione dell’ordine di evacuazione (Preside e Vicepreside), che al verificarsi di una situazione di emergenza (comprese quelle simulate) assuma il coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso. Personale incaricato della diffusione dell’ordine di evacuazione (responsabile e sostituto); Personale di piano responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione; Personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto necessario; Personale incaricato dell’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica, del gas e dell’alimentazione delle centrali termiche; Personale incaricato dell’uso e del controllo periodico dell’efficienza di estintori ed idranti; Personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle.

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3.2) Assegnazione di incarichi agli allievi. In ogni classe, a cura dei docenti Coordinatori di classe, dovranno essere individuati alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni: n° 2 ragazzi apri-fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta; n° 2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione, che dovrà essere costantemente custodito, a cura dei Coordinatori di Classe e dei rappresentanti di classe degli alunni, nel Registro di Classe; n° 2 ragazzi con il compito di aiutare eventuali disabili alunni o docenti) ad abbandonare l’aula ed a raggiungere il punto di raccolta. 3.3) Altre operazioni da compiere. Affissione ai piani di planimetrie con l’indicazione delle aule, dei percorsi da seguire, delle scale di emergenza, della distribuzione degli idranti e degli estintori; Affissione in ogni locale delle planimetrie del piano con indicato il percorso per raggiungere l’uscita di sicurezza assegnata e delle istruzioni di sicurezza con l’assegnazione dei compiti specifici agli allievi; Sistemazione dei banchi nelle aule a cura del Coordinatore di classe e dei tavoli di ogni locale a cura degli addetti alle relative zone di competenza in modo da non ostacolare l’esodo veloce; Distribuzione di lampade portatili agli operatori scolastici per l’illuminazione in caso di necessità; Controllo dell’adeguatezza della segnaletica d’emergenza all’interno degli edifici per una facile e rapida individuazione delle vie di fuga; Individuazione delle aree di riferimento esterne agli edifici da utilizzare come zona di raccolta. 4) DIFFUSIONE DELL’ORDINE DI EVACUAZIONE. Una volta avvisato di una situazione di pericolo, il Preside o il suo sostituto valuterà l’opportunità di diramare l’ordine di evacuazione. In caso di situazione di grave pericolo, che richieda l’abbandono immediato dei locali (es. incendi di grosse dimensioni, scosse di terremoto, ecc.), tale ordine sarà diramato dal personale che per primo viene a conoscenza dell’evento. Non sarà necessario dar luogo all’evacuazione dello stabile in caso di principio d’incendio spento con l’uso degli estintori in dotazione, situazioni confinate che non creano pericolo, ecc. Il segnale di evacuazione potrà essere diffuso attraverso il campanello usato normalmente per altri servizi (cambio ora, ecc.), il cui suono dovrà essere ripetuto ad intermittenza per circa un minuto, in modo che sia inequivocabilmente riconosciuto come segnale di allarme e di avvio delle operazioni di evacuazione. Qualora dovesse porsi la necessità di comunicare l’ordine di evacuazione a voce (es. per mancanza di energia elettrica, per mal funzionamento della campanella, ecc.), aula per aula, sarà cura del personale non docente assicurare tale servizio. 5) MEZZI DI INFORMAZIONE, PROCEDURE E COMPITI. * Tutti devono osservare tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza, devono segnalare al Responsabile del S.P.P. ed al Preside eventuali problemi rilevati riguardanti la sicurezza, devono conoscere bene la struttura interna dell'edificio (locali, corridoi, atri, scale) e la zona di raccolta (cortile: zona adiacente Liceo Scientifico); quindi è necessaria una attenta perlustrazione anche in vista di un efficace svolgimento delle esercitazioni. In caso di allarme non utilizzare l’ascensore. Ogni persona presente (personale docente, non docente, ed allievi) dovrà comportarsi ed operare per garantire a se stesso ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di emergenza: per raggiungere tale scopo, oltre agli incarichi assegnati, ognuno dovrà seguire determinate procedure.

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* Tutti gli operatori devono essere al servizio degli allievi per salvaguardarne l’incolumità e devono abbandonare gli edifici solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi. * In caso di emergenza il campanello (usato normalmente per scandire le ore di lezione) verrà azionato ad intermittenza per circa un minuto, in modo che sia riconosciuto con certezza come segnale d'allarme. Ove presente potrà essere utilizzato, in alternativa, il pulsante d’allarme. * Non appena udito il segnale di allarme tutti gli studenti devono adottare il seguente comportamento: interrompere immediatamente ogni attività; mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo; tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, borse, ecc.), che ostacolerebbero la libertà di movimenti, prendendo, se a portata di mano, un indumento per proteggersi dal freddo; disporsi in fila indiana per due e procedere speditamente rimanendo collegati ai compagni ed evitando di vociare o di lanciare richiami; evitare di sorpassare compagni o di rallentare l’esodo; la fila sarà aperta dai due compagni designati come apri-fila e chiusa dai due serra-fila, che controlleranno sia stato preso il registro di classe; in caso di presenza di disabili, questi saranno aiutati dagli incaricati ad abbandonare l'aula in coda alla fila, seguiti solo dai serra-fila; prima di imboccare il corridoio verso l’uscita assegnata o il vano scala, l’apri-fila accerterà che sia completato il passaggio delle classi secondo le precedenze stabilite dal piano; camminare in modo sollecito, senza correre e senza spingere i compagni; seguire la segnaletica che indica il percorso delle vie di emergenza, salvo diverse disposizioni degli addetti, in modo da raggiungere con calma il punto di raccolta assegnato (cortile adiacente Liceo Scientifico) ; seguire in ogni caso le indicazioni del docente presente in aula al momento dell'allarme; non prendere iniziative che non siano di propria competenza; collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento; non aprire le finestre; evitare di ingombrare l’uscita o tornare indietro; recarsi nel luogo sicuro e non abbandonarlo; chi non si trovasse al suo posto, recato sul luogo sicuro, deve avvisare gli addetti. * Il Docente Coordinatore di Classe deve: informare gli allievi sui contenuti del piano e sugli eventuali aggiornamenti di questo; informare gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano al fine di assicurare l’incolumità a se stessi ed agli altri; illustrare periodicamente il piano di evacuazione e tenere lezioni teorico-pratiche sulle problematiche derivanti dall’instaurarsi di una situazione di emergenza nell’ambito dell’edificio scolastico; curare costantemente la sistemazione in aula di banchi, cattedra, sedie, eventuali suppellettili e varie fonti di ostacoli, in modo che non siano di intralcio ad un rapido esodo in caso di allarme: in particolare, nei limiti delle possibilità consentite dagli spazi disponibili, disporre i banchi ordinatamente a file di due, lasciando, tra fila e fila e tra fila e parete, adeguati corridoi liberi per il passaggio. intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico. * Il Docente presente in aula in caso di evacuazione deve: coordinare e guidare il gruppo-classe impartendo gli ordini strettamente necessari (prevalentemente per superare imprevisti; la procedura di evacuazione deve essere assimilata ed automatizzata); controllare che gli allievi apri-fila e serra-fila eseguano correttamente i compiti loro assegnati;

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portare con sé il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta; una volta raggiunta la zona di raccolta farà pervenire sollecitamente alla direzione delle operazioni (il Dirigente scolastico, ovvero un suo delegato: in genere, se presente, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) tramite i ragazzi individuati come serra-fila, il modulo di evacuazione compilato con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti. * Gli insegnanti di sostegno, con l’aiuto, ove occorra, di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente degli alunni handicappati loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficoltà. * Il rimanente personale DOCENTE e ATA deve raggiungere il punto di raccolta esterno seguendo i percorsi dì uscita indicati, mantenendo la calma; inoltre, dovrà preoccuparsi di guidare personalmente gli eventuali ospiti che può individuare al momento. * Il personale non docente sarà incaricato di eseguire specifici aspetti del piano: alcuni addetti di segreteria saranno nominativamente incaricati delle segnalazioni e dei collegamenti con l’esterno; alcuni operatori avranno l’incarico di disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico) e, successivamente, di controllare che nei vari piani dell’edificio tutti gli alunni siano sfollati (controllare, in particolare, servizi, laboratori, ecc.); alcuni operatori saranno incaricati di attivare gli estintori e/o gli idranti; alcuni operatori saranno incaricati di avvisare le classi che non hanno udito il segnale di allarme (es. classi presenti nel palazzetto dello sport o in altri locali o spazi dove non è stato percepito il segnale di allarme). * Il Capo d’Istituto dovrà vigilare sulla corretta applicazione: dell’ordine di servizio relativo al controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita, da effettuare prima dell’inizio delle lezioni; delle disposizioni inerenti l’eliminazione dei materiali infiammabili; dell’addestramento periodico del personale docente e non all’uso corretto di estintori ed altre attrezzature per l’estinzione di incendi. Il Capo d’Istituto, inoltre, avrà cura di richiedere alla Provincia, con tempestività, gli interventi necessari per la funzionalità e manutenzione dei dispositivi di allarme, dei mezzi antincendio e di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza. Il Capo d’Istituto, infine, provvede ad assegnare le varie competenze ed incarichi al personale sia per l’attivazione dell'allarme sia per la corretta gestione di tutte le operazioni di evacuazione previste (nelle aule, nei laboratori ed aule speciali, nelle sale riunioni, negli uffici, nei corridoi, negli atri, ecc.). 6) ALLEGATI. L’ubicazione degli estintori, degli idranti, la direzione e il verso di percorrenza delle vie di fuga è riportato negli allegati elaborati grafici. Gli elenchi degli incarichi assegnati e dei nomi delle persone responsabili delle operazioni previste, le planimetrie e la segnaletica, il regolamento generale e le schede con i percorsi di uscita e di raccolta, ecc., costituiscono essenziali elementi integrativi del presente documento e con esso definiscono il PIANO DI EVACUAZIONE.