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CITTÀ DI SULMONA A'ec1o//k cl:0}'01l& c/'%IOI,,,f!t;1;o1C PROVINCIA DELL'AQUILA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE Prot. n. 40340 Sulmona, 02.10.2014 Al Presidente della Repubblica Seno Giorgio Napolitano Piazza del Quirinale - 00187 ROMA Illustrissimo Signor Presidente, Mi rivolgo alla Sua persona per segnalarLe il gravissimo episodio avvenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economiconella giornata di ieri 01.10.2014,certo che, in ogni caso, non Le sia autonomamente sfuggita la gravità del medesimo. Apprendo, stupefatto ed incredulo, la notizia riportata dalle principali testate giornalistiche abruzzesi e nazionali, delle gravissime affermazioni sostenute da imprecisati dirigenti della società Snam, nel corso del tavolo tecnico convocato dallo stesso Viceministro De Vincenti. Definire: "Sulmona e la Valle Peligna zone marginali, ai piedi di una catena montuosa" è una vergognosa offesa, come lo sarebbe per ogni altra porzione di territorio italiano. Il tutto mosso a sostegno, non di una pubblica necessità, ma dello spasmodico bisogno di un lucro economico. L'offesa mossa alla città di Sulmona, alla Valle Peligna ed all'Abruzzo, è un offesa all'Italia con l'aggravante che tale delitto è stato commesso all'interno di un Ministero ed alla presenza delle cariche istituzionali rappresentanti la Città di Sulmona, la Regione Abruzzo e lo Stato Italiano. Il popolo Sulmonese e quello tutto della Valle Peligna ha contribuito con l'estremo sacrificio alla liberazione dell'Italia (qui nacque il fervore della gloriosa Brigata Maiella) e per il suo contributo è stata insignito di medaglia d'argento al valor militare. Qui trovarono i natali illustri cittadini italiani, Cosma dei Meliorati (Papa Innocenzo VII), Giuseppe Capograssi, Panfilo Serafini, Antonio De Nino, Giovanni Pansa, Carlo Tresca e molti altri e da ultimo, ma non ultimo, spicca il sommo poeta Ovidio di cui ci apprestiamo a commemorare il bimillenario della morte nel prossimo 2017. I nostri luoghi hanno condiviso importanti momenti storici, basti pensare alla fondazione dell'ordine dei Celestini da parte di Celestino V, che dimorò proprio in un Eremo costruito sulle pendici di quella "catena montuosa" ai piedi della quale iniziò a costruire la bellissima Abbazia celestiniana, a Madre Teresa di Calcutta, nostra cittadina onoraria ed alla storia pre romana di Sulmona (la vicinissima Corfinio fu Via Mazara, 26 - 67039 Sulmona - C.F.:00181820663 - Te1.0864-242287 - Fax:0864-242304 e-mai!: [email protected]

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CITTÀ DI SULMONAA'ec1o//k cl:0}'01l& c/'%IOI,,,f!t;1;o1C

PROVINCIA DELL'AQUILA

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Prot. n. 40340 Sulmona, 02.10.2014

Al Presidente della RepubblicaSeno Giorgio Napolitano

Piazza del Quirinale - 00187ROMAIllustrissimo Signor Presidente,

Mi rivolgo alla Sua persona per segnalarLe il gravissimo episodio avvenuto presso ilMinistero dello Sviluppo Economiconella giornata di ieri 01.10.2014,certo che, in ognicaso, non Le sia autonomamente sfuggita la gravità del medesimo.Apprendo, stupefatto ed incredulo, la notizia riportata dalle principali testategiornalistiche abruzzesi e nazionali, delle gravissime affermazioni sostenute daimprecisati dirigenti della società Snam, nel corso del tavolo tecnico convocato dallostesso Viceministro De Vincenti.Definire: "Sulmona e la Valle Peligna zone marginali, ai piedi di una catena montuosa" èuna vergognosa offesa, come lo sarebbe per ogni altra porzione di territorio italiano.Il tutto mosso a sostegno, non di una pubblica necessità, ma dello spasmodico bisognodi un lucro economico.L'offesa mossa alla città di Sulmona, alla Valle Peligna ed all'Abruzzo, è un offesaall'Italia con l'aggravante che tale delitto è stato commesso all'interno di un Ministeroed alla presenza delle cariche istituzionali rappresentanti la Città di Sulmona, laRegione Abruzzo e lo Stato Italiano.Il popolo Sulmonese e quello tutto della Valle Peligna ha contribuito con l'estremosacrificio alla liberazione dell'Italia (qui nacque il fervore della gloriosa BrigataMaiella) e per il suo contributo è stata insignito di medaglia d'argento al valormilitare.Qui trovarono i natali illustri cittadini italiani, Cosma dei Meliorati (Papa InnocenzoVII), Giuseppe Capograssi, Panfilo Serafini, Antonio De Nino, Giovanni Pansa, CarloTresca e molti altri e da ultimo, ma non ultimo, spicca il sommo poeta Ovidio di cui ciapprestiamo a commemorare il bimillenario della morte nel prossimo 2017.I nostri luoghi hanno condiviso importanti momenti storici, basti pensare allafondazione dell'ordine dei Celestini da parte di Celestino V, che dimorò proprio in unEremo costruito sulle pendici di quella "catena montuosa" ai piedi della quale iniziò acostruire la bellissima Abbazia celestiniana, a Madre Teresa di Calcutta, nostracittadina onoraria ed alla storia pre romana di Sulmona (la vicinissima Corfinio fu

Via Mazara, 26 - 67039 Sulmona - C.F.:00181820663 - Te1.0864-242287 - Fax:0864-242304e-mai!: [email protected]

CITTÀ DI SULMONA.4fcc/~/t'i:~ c/J/;;y-cdtJ l'll''%I0/·/tuan;;

PROVINCIA DELL'AQUILA

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

capitale della lega italica), al meraviglioso centro storico, rimasto unico in Abruzzo aseguito del tremendo terremoto del 6/4/2009,all'infinita dote culturale contemporaneatra cui il "Premio Sulmona" di pittura e giornalismo, "il premio Capograssi" difilosofia del diritto, il "Premio Internazionale Caniglia" di canto lirico, il "CertamenOvidianum Sulmonense", il "Freedom trail", ovvero il percorso attraverso il qualeanche il Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi trovò la propria libertà dai tedeschi,grazie al generoso coraggio dei nostri concittadini, ed a moltissimo altro.E non si può sottacere l'alto valore paesaggistico ed ambientale del nostro territorio,posto al centro di quattro Parchi Nazionali e di varie riserve naturali, vero polmoneverde italiano.Signor Presidente, mi rivolgo a Lei, nella mia qualità di istituzione della città diSulmona ed a nome della assise che presiedo, affinché intervenga in merito,restituendo la giusta dignità al comprensorio peligno, che per norma costituzionalegode degli stessi diritti e doveri di qualsiasi porzione del territorio della nostra amataItalia.Facciamo sì che non venga meno l'alto senso dello Stato e che questo, anche a seguitodell' atteggiamento irrispettoso segnalato, possa trasformarsi in senso di paura delloStato medesimo dal quale doversi difendere e non essere difesi.Con profondo ossequio.

Allegati: n. 4 articoli di stampa

Via Mazara, 26 - 67039 Sulmona - C.F.:00181820663 - Te1.0864-242287 - Fax:0864-242304e-mail: [email protected]

IL MESSAGGERO - 2.10.2014

Snam, litea Roma: IaHegionesene va.: "", -.". , • • :. : ;"•• ! ••.• -~' .

tanti politici e Istìtuzionali :.della '. ne più a sud 010 spostamenro aRegione Abruzzo, non potevamo .. Cupello (dove. occorrerebbe co-far finta dì niente». Il muro con- 'munque realizzare altri 80 chilo-tromuro è a questo punto difncil-metri di gasdotto). Se ne sarebbe.mente reversibile, anche sel'as- '.dovuto discutere nel merito ierisessore Mario Mazzoccaspera durante il tavolo tecnico, saltatoancora in un ulteriore rinvio del- però dopo lo scontro ìstìtuzìona-la conferenza del servizi .pro- le: «Una società (la Snam, ndr)grammata per mercoledì prossl- che non conosce il territorio - hamo. Certo è che né il governo, né commentato Lolli - e i cui tecnicila Snam hanno tnrenztone di ab- si Permettono di fare dlchìarazìo-bandonare la dorsale appennini- ni che debordano dal loro ruolo».ca per il metanodotto perché la A questo punto non sembrano es-deviazione in mare costerebbe sercl più le condlztoni per un ac-620 milioni di curo in più e a pa- corde istituzionale, ma la Regio-garlì, secondo il governo, secon- ne resta ferma sull'ìnvìolabìlìtàdo una curiosa teoria, dovrebbe- della Valle Peligna. Salvo dìsten-ro essere gli abruzzesì. anche se sìonl da parte del ministero la re-quel gas non serve certo all' sa del conti è fissata a mercoledì,Abruzzo. Soluzione alternative, in una conferenza di.servizi che siinvece, sono state abbozzate per preannuncla lnfuocata.la centrale di spinta prevista aSulmona, con unà delocalìzzazìo-. .....-

SULMONAL'inferno si è scatenato ìerì suuna sllde del tecnico della Snamche definiva la Valle Peligna areamarginale ai piedi del monti:quanto basta per far saltare mate-rialmente il presidente LucanoD'Alfonso sulla sedia e ingaggia-re una furibonda. lite con i tecnicie ilvìcernìnìstro Claudio De Vin-centi conclusasi con l'abbandonodel tavolo da parte della Regione.Perché la Valle Peligna, per D'Al-fonso, è il cuore del progetto turi-stico, culturale e ambìentale dell'intero Abruzzo. «Di fronte ad unalettura che noì riteniamo equivo-ca e superficiale che la Snam hadato del territorio della Valle Peti-gna - commenta il vice presidenteGiovann~ ~olli -~come rappreseh.:-. . elllPROPUZlOUE RISEIlVA r"

Pilav,

IL TEMPO - 2.10.2014

:,-, .' .

IL CENTRO - 2.10.2014

·';~::::i~:~~~~;~1·H.:l~~t;~~;~~~~:f':;;'7i.f;:;:;;;,~:;;-~·~:.~;.:i.r:k~~"':i~)';E1H53'~',:!,_~~~

.'GASDOTTOSULM~~A" ,

«Valle Peligò.aarea mat~gin~e?»La Regione ,,:',,;.> ~,,''',','',,',chìndealla Snam~ SULMONA'

'. HDi frontea.una .Iertura, .che.t_ .•. _~;;_._..,.~, •• ,..

noi ntemamo equivoca e su-perficiale) che la Snam hadatoalla Valle Peligna, come rap-presentanti polìtici eistituzlo-nali della Regione non poteva-.mo far finta di niente), Lo hadichiarato il vìcepresìdente,Giovanni Lolll, al termine del-la riunione tecnica convocatadal ministero dello Sviluppo'economico per discutere ilper-corso del gasdotto Snam Sul-mona-Foligno, che la delega.ztone della Regione ha decisodi abbandonare. ." '~(Definj'reSuhnona e la VallePeligna zone marginali', ai pie-di di una catena montuosa, so t-,tolìnea ilvìcepresidente, «cihadato I'ìmpressìone di una 'so-cietà che non conosce il terri-torio, Lì, invece, è ilcaso di ri-cordare, la giunta regionale hafatto precise scelte politicheavendo intenzione di Investireper lo sviluppo culturale. am-bientale e rnonumentale dell',area El per questo motivo, in ac-cordo con la delegazione, ab-biamo detto ché non c'eranop~ùle condizioni per andareavanti». 11vìcemìnìstro Clau-.dìo De Vmccnti ha chiuso lariunione rinviando la decìsìo-ne alla Conf-erenza di seI:VÌZi.

IL CENTRO - 2.10.2014

I '!P.LL'BMPIANTO CONTESTATO ,-- --m;;o:", - - - ,- :,- -,

a,;:L3Regione sbattelaporta~\,all'incontr:o con la Snam~~I; .

~,;~~:~~

i~

~,

:::]'-tjf,i!',~

~'" Il ~rogetto del meta,nodotto della,Snam continua a dividere

~ SULMONA Case Pente, area verde poco di-stante dal cìmitero sulmone- -

- A una settimana dalla confe- se, ricca di reperti archeologici- renza dei servizi sulla centrale .:-e porta dei principali parchi e', --Snam si-rompe il tavolo delle - riserve naturalìstìche della re-trattative sulla ricerca di un - gione, Per questo Mazzocca

'- tracciato alternativo al meta- _-_aggiunge che la Regione ({con-no dotto Sulmona-Foligno: ' _tinuerà con l'attività amrninì-.Ilpresidente della Regione - ',strativa finalizzata a cancella-

, Luciano D'Alfonso, il ~uo vice, -, re la conferenza dei servizi, in-GiOVaIUÙLoIli, l'assessore re- terrompendo il procedimentogìonale all'Ambiente Mario' amministrativo». Lolli ribadì-Mazzocca e il sindaco di SuJ~ - sce la totale opposizionemona Peppino Ranalli hanno, all' opera. «Su quel territorio la

, abbandonato iltavolo convo- - giunta regionale ha fatto preci-cato ieri a Roma al ministero se scelte politiche», ricorda,

I .per lo Sviluppo economico. A «avendo intenzione di investì-scatenare la reazione dei rap- .- re per lo sviluppo culturale,presentanti istituzionali è sta- arnbientale e monurnentale .

. tala presentazione del proget- dell' area ed è per questo moti-to da parte dei tecnici Snam, va che, in accordo con la dele-.che-hanno scritto in una slide .gazione, abbiamo deciso di ab-dì voler realizzare la centrale bandonare i lavori perché nonin una zona periferica della _ c'erano più le condizioni per_Valle. Peligna. Tanto è bastato.' . andare avanti». Rivendica la '. per scatenare le ire di D'Alfon,::.'-- forte presa di posizione dellaSO; contro chi si era permesso,' Regione Usindaco Ranalli. «He-dì apostrofare come perìferica. ne ha fatto il presidente D'Al-.l'area da lui individuata quale -' fonso a rivendicare con forza il; fulcro paesaggistìco e naturali- ruolo della Regione in questa

:c,,- .' stico della regione. I toni si so- .. vicenda», rimarca il primo cìt-~{ .nò.aìzatì. e D'Alfonso, Lolli e .; tadino~«Del resto un presiden-,,' . Ranalli hanno abbandonato il . te di Regione dev' essere ascol-;:;'" .'tavolo della trattativa. Prima di _. taro e non tocca certo a funzio-i/,' .. andar via, però, la Regione ha. nari mìnisterialì decidere il de-:;~;.~formalìzzato ancora una volta . stino dei territori..Confido nel

la richiesta di revoca dell'ap-_-ruolodeinostriparlarnep.tariei~ .:puntarnento dell'8 ottobre. In : della; Regione per fai valereF . quella: data è stata convocata ': con decisione le ragioni)- -la conferenza dei servìzì . dell'Abruzzo a Roma e pro-1- sull'impianto di lungo corso.- muovere lavocazìone turistìcai- Per ora la convocazione resta e culturale che D'Alfonso ha at-

in calendarioe in quell'acca-. tribuitoallacittà, che non e pe-IO sione potrebbe arrivare ìlvialì- . .rìferiadinessuno». (j:p.J,T~ bera definitivo all'impianto di C",P"OOlIZIOIlERl5tHIIA1A