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CITTADINANZA E COSTITUZIONE L’educazione alla cittadinanza si va sempre più configurando come una delle priorità educative tanto a livello di Unione Europea, quanto a livello nazionale. La nostra scuola promuove per lo studente percorsi didattici e attività formative di carattere interdisciplinare che si snodano lungo percorsi trasversali di educazione interculturale, nei progetti di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile e di educazione stradale, nell’educazione alla socialità, alle relazioni positive e nella gestione creativa dei conflitti, nei percorsi di educazione alla pace e di partecipazione civica, nei riferimenti alla cultura della differenze e all’educazione al dialogo. Tali tematiche trasversali alle discipline si possono ritrovare nei contenuti di ogni singola disciplina e nei progetti/attività di ampliamento dell’offerta formativa del nostro Istituto. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita (Indicazioni Nazionali). Anche il fenomeno del bullismo e, più in generale di ogni forma di violenza, va contrastato attivando strategie di intervento utili ad arginare comportamenti a rischio. Con l’evolversi delle tecnologie, l’espansione della comunicazione elettronica e online e la sua diffusione tra i pre-adolescenti e gli adolescenti, il bullismo ha assunto le forme subdole e pericolose del cyber bullismo che richiedono la messa a punto di nuovi e più efficaci strumenti di contrasto. La scuola ha un ruolo fondamentale nell’educare le nuove generazioni al rispetto dell’altro e al rispetto della legalità, condizioni che permettono una convivenza civile e democratica nella nostra società.

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CITTADINANZA E COSTITUZIONE

L’educazione alla cittadinanza si va sempre più configurando come una delle priorità

educative tanto a livello di Unione Europea, quanto a livello nazionale.

La nostra scuola promuove per lo studente percorsi didattici e attività formative di

carattere interdisciplinare che si snodano lungo percorsi trasversali di educazione

interculturale, nei progetti di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile e di

educazione stradale, nell’educazione alla socialità, alle relazioni positive e nella

gestione creativa dei conflitti, nei percorsi di educazione alla pace e di partecipazione

civica, nei riferimenti alla cultura della differenze e all’educazione al dialogo.

Tali tematiche trasversali alle discipline si possono ritrovare nei contenuti di ogni

singola disciplina e nei progetti/attività di ampliamento dell’offerta formativa del

nostro Istituto.

Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di

legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di

scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e

promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita

(Indicazioni Nazionali).

Anche il fenomeno del bullismo e, più in generale di ogni forma di violenza, va

contrastato attivando strategie di intervento utili ad arginare comportamenti a rischio.

Con l’evolversi delle tecnologie, l’espansione della comunicazione elettronica e online

e la sua diffusione tra i pre-adolescenti e gli adolescenti, il bullismo ha assunto le

forme subdole e pericolose del cyber bullismo che richiedono la messa a punto di

nuovi e più efficaci strumenti di contrasto.

La scuola ha un ruolo fondamentale nell’educare le nuove generazioni al rispetto

dell’altro e al rispetto della legalità, condizioni che permettono una convivenza civile e

democratica nella nostra società.

Scuoledellaretedelmagentino

CurricolodicittadinanzaDalledisciplinealladisciplina

Curricolopercompetenze

1

“CittadinanzaeCostituzione”(C&C)

Riferimentilegislativi

Il temadell’educazionesocialeecivica,aidirittiumanieallacittadinanza,èmoltosentitoa livello internazionale,come dimostra una copiosa produzione di documenti delle Nazioni Unite, dell’UNESCO, dell’OMS, del Consigliod’Europaedell’UnioneEuropea.

IlConsigliod’Europahaavviatoimportantiprogettidieducazioneallacittadinanzademocratica.

L’Italiahadedicatoaquestotemalalegge30.10.2008n.169elasuccessivalegge23.11.2012n.222.

IlMinisterohadedicatoall'interpretazionedella legge169eallasuatraduzionedidattica ilDocumentod’indirizzoperlasperimentazionedell’insegnamentodi“CittadinanzaeCostituzione”(4.3.2009,protocolloN.2079).

Questaleggeèpresentataanzituttocomel’occasioneperunamessaapuntodelfondamentalerapportochelegalascuolaallaCostituzione,siadalpuntodivistadellasualegittimazione,siadalpuntodivistadelcompitoeducativoadessa affidato. Nel documento si trovano ampi riferimenti alla cultura costituzionale, europea e internazionale deidirittiumanievengonoindicatiqualifondamentali“assi”dellacittadinanzaladignitàdellapersonaeidirittiumani,l’identitàel’appartenenza,l’alteritàelarelazione,lapartecipazioneel’azione.

ChiarificazioniutilisuCittadinanzaeCostituzionesonopoivenutedallaCM27.10.2010n.86. Inessasiprecisache«l’insegnamento/apprendimentodiCittadinanzaeCostituzioneèunobiettivoirrinunciabiledituttelescuole»,eche«è un insegnamento con propri contenuti, che devono trovare un tempo dedicato per essere conosciuti egradualmenteapprofonditi»,

Purnonpotendoprevedereuninsegnamentoconorarioevotodistintoperquestamateriasuigeneris,laCircolarefornisceinpropositounasintesiorganicadichiarimentioperativi:«pursenonèunadisciplinaautonomaedunquenonhaunvotodistinto»,tuttaviaentraacostituireil«complessivovotodelledisciplinediareastorico-geograficaestorico-sociale, di cui essa è parte integrante», e «influisce nella definizione del voto di comportamento, per lericadutechedeterminasulpianodellecondotteciviche-socialiespresseall’internodellascuola,cosìcomeduranteesperienzeformativealdifuoridell’ambientescolastico».

Le Indicazioninazionaliper ilcurricolodellascuoladell’infanziaedelprimociclod’istruzione(2012)dannovoceadunanuovaideadiCittadinanzaeCostituzioneededicanounparagrafoaltemaincuisiaffermafral'altro:

«Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo diun’eticadellaresponsabilità,chesirealizzanoneldoverediscegliereediagireinmodoconsapevoleecheindicanol’impegnoaelaborareideeeapromuovereazionifinalizzatealmiglioramentocontinuodelpropriocontestodivita,apartire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possonoriguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, ladocumentazione, leprimeformedipartecipazionealledecisionicomuni, lepiccoleriparazioni, l’organizzazionedellavorocomune,ecc.».Formareilcittadinoresponsabileeattivosignificanonsoloinsegnarelenormefondamentalidegliordinamentidicuisiamoparte,maancheaiutare i ragazzia trovaredentrodiséenellacomprensionedeglialtri,nellastoriaenellacronaca,lebasiaffettiveedetichedacuidipendonosiailrispettodellenormeesistenti,sial'impegnoavolernedimigliori.

2

INDICE

Introduzione

Metodologia

Glossario

CURRICOLO:

scuoladell’infanzia

scuolaprimaria

scuolasecondariadiprimogrado

BUONEPRASSIdicittadinanza:

scuoladell’infanzia

scuolaprimaria

scuolasecondariadiprimogrado

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INTRODUZIONE

Nelcorsodell’annoscolastico2014/2015,ungruppodiinsegnantideitreordinidiscuolahapartecipatoall’attivitàformativainrete”SaperieCittadinanza:dalledisciplinealladisciplina”.Laformazioneèstataorganizzatadalleistituzioniscolastichedelmagentinoafferentiallareteconacapol’ICSSilvioPellico”diArlunochecoinvolgeIstitutistatalienonpresentisulterritorioquali:

AsilodiCarità–InfanziaPrivata,Arluno

IstitutoComprensivoStataleviaPapaGiovanniPaoloII,Magenta

AsiloGattinoni–InfanziaPrivata,Mantegazza

AsiloVeniniscuolaPrivataVittuone

IstitutoComprensivoStatale“DanteAlighieri”,Vittuone

Larealizzazioneèstatapossibilegrazieaicontributidell’UfficioScolasticoRegionaleperlaLombardia.I

docentihannoelaboratouncurricoloverticalediCittadinanzaeCostituzione;hanno lavoratosiasulla

dimensione “verticale”, che pone in continuità formativa i tre ordini della scuola del primo ciclo

d’istruzionesia,sulladimensione“orizzontale”chemetteinevidenzalespecificitàpropriediogniordine

di scuola. Il curricolo contiene per gli ordini di scuola considerati, le competenze da raggiungere al

terminedelpercorsodiriferimentosuddiviseperiquattro“assi”dellacittadinanzasoprarichiamatidal

documento ministeriale (documento di indirizzo, 4/3/2009): dignità della persona e diritti umani,

identità e appartenenza, alterità e relazione, partecipazione e azione.Per ciascun asse sono quindi

statedefinitelecompetenze,leabilitàeleconoscenzenecessarieallaformazionediuncittadinoattivo

e responsabile. Seguono leesperienze individualidiogni corsista, comeesempidiproposteoperative

nelcontesto,datoche,nelpanoramaattualedituttigliordinidiscuola,nonmancanobuonepratiche

dieducazioneallacittadinanza.Ilcurricolohaipregiei limititipicidiunlavorocollettivo,realizzatoin

tempimolto ristrettimacongrandepassione intellettualeepedagogica.L’auspicioèche il fecondoe

virtuoso laboratorio di “Cittadinanza e Costituzione” diventi il canale attraverso il quale veicolare nel

territorio,l’educazioneelaformazioneaidirittiumaninellascuoladiogniordineegrado.

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METODOLOGIA

Ilgruppodilavorosièconfrontatoanchesullemodalitàutilizzateperproporreipercorsicurricolarinei

diversigradidiscuola.

Emergonofortivaloridiriferimentocheorientanolesceltemetodologiche:

• sviluppare il senso di appartenenza ai diversi sistemi sociali e culturali;

• promuovere la dimensione multiculturale della società contemporanea.

Dall’analisidellebuoneprassiutilizzateemergonometodicomuni:

• partire dall’esperienza concreta per avvicinarsi agli aspetti teorici contenuti nei

fondamentali documenti in vigore sia a livello nazionale sia a livello internazionale;

• promuovere situazioni di apprendimento di carattere laboratoriale per promuovere

l’acquisizione di competenze;

• offrire percorsi interdisciplinari per sviluppare esperienze conoscitive

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GLOSSARIO

Abilità Capacitàdiapplicareconoscenzeediutilizzareknow-howperportareaterminecompitierisolvereproblemi.NelcontestodelQuadroeuropeodellequalifiche,leabilitàsonodescrittecomecognitive(comprendentil’usodelpensierologico,intuitivoecreativo)opratiche(comprendentil’abilitàmanualeel’usodimetodi,materiali,strumenti).

Fonte:RaccomandazionedelParlamentoEuropeoedelConsigliodel23aprile2008

Apprendimentoformale

Apprendimentochesiattuanelsistemadiistruzioneeformazioneenelleuniversitàeistituzionidialtaformazioneartistica,musicaleecoreutica,echesiconcludeconilconseguimentodiuntitolodistudioodiunaqualificaodiplomaprofessionale,conseguitiancheinapprendistato,odiunacertificazionericonosciuta,nelrispettodellalegislazionevigenteinmateriadiordinamentiscolasticieuniversitari.

Fonte:DLgs13/13,art.2,c.1

Apprendimentoinformale

Apprendimentoche,ancheaprescinderedaunasceltaintenzionale,sirealizzanellosvolgimento,dapartediognipersona,diattivitànellesituazionidivitaquotidianaenelleinterazionicheinessahannoluogo,nell’ambitodelcontestodilavoro,familiareedeltempolibero.

Fonte:DLgs13/13,art.2,c.1

Apprendimentononformale

Apprendimentocaratterizzatodaunasceltaintenzionaledellapersona,chesirealizzaaldifuorideisistemidiapprendimentoformale,inogniorganismocheperseguascopieducativieformativi,anchedelvolontariato,delserviziocivilenazionaleedelprivatosocialeenelleimprese.

Fonte:DLgs13/13,art.2,c.1

Apprendimentopermanente

Qualsiasiattivitàintrapresadallapersonainmodoformale,nonformaleeinformale,nellevariefasidellavita,alfinedimigliorareleconoscenze,lecapacitàelecompetenze,inunaprospettivadicrescitapersonale,civica,socialeeoccupazionale.

Fonte:DLgs13/13,art.2,c.1

Certificazionedellecompetenze

Proceduradiformalericonoscimento,dapartediunentetitolato,inbaseallenormegenerali,ailivelliessenzialidelleprestazionieaglistandardminimifissatidallalegislazionevigente,dellecompetenzeacquisitedallapersonaincontestiformali,ancheincasodiinterruzionedelpercorsoformativo,odiquellevalidateacquisiteincontestinonformalieinformali.Laproceduradicertificazionedellecompetenzesiconcludeconilrilasciodiuncertificatoconformeaglistandardminimifissatidallalegislazionevigente.

Fonte:DLgs13/13,art.2,c.1

6

Competenze

Lecompetenzesonounacombinazionediconoscenze,abilitàeatteggiamentiappropriatialcontesto.

Fonte:RaccomandazionedelParlamentoEuropeoedelConsigliodel18dicembre2006Comprovatacapacitàdiutilizzare,insituazionidilavoro,distudioonellosviluppoprofessionaleepersonale,uninsiemestrutturatodiconoscenzeediabilitàacquisiteneicontestidiapprendimentoformale,nonformaleoinformale.Fonte:DLgs13/13,art.2,c.1

Competenzechiavedicittadinanza

Lecompetenzechiavesonoquellecheconsentonolarealizzazioneelosviluppopersonali,lacittadinanzaattiva,l’inclusionesocialeel’occupazione.

Fonte:RaccomandazionedelParlamentoEuropeoedelConsigliodel18dicembre2006

Conoscenze

Sonoilrisultatodell’assimilazionediinformazioniattraversol’apprendimento.Leconoscenzesonouninsiemedifatti,principi,teorieepraticherelativeadunsettoredilavoroodistudio.NelcontestodelQuadroeuropeodellequalifiche,leconoscenzesonodescrittecometeorichee/opratiche.

Fonte:RaccomandazionedelParlamentoEuropeoedelConsigliodel23aprile2008

Curricolo Ilcurricolod’istitutoèespressionedellalibertàdiinsegnamentoedell’autonomiascolasticae,altempostesso,esplicitalesceltedellacomunitàscolasticael’identitàdell’istituto.Lacostruzionedelcurricoloèilprocessoattraversoilqualesisviluppanoeorganizzanolaricercael’innovazioneeducativaOgniscuolapredisponeilcurricoloall’internodelPianodell’offertaformativaconriferimentoalprofilodellostudentealterminedelprimociclodiistruzione,aitraguardiperlosviluppodellecompetenze,agliobiettividiapprendimentospecificiperognidisciplina.

Fonte:Indicazioninazionaliperilcurricolodellascuoladell’infanziaedelprimociclod’istruzione(DM254/12)

Obiettividiapprendimento

Gliobiettividiapprendimentoindividuanocampidelsapere,conoscenzeeabilitàritenutiindispensabilialfinediraggiungereitraguardiperlosviluppodellecompetenze.Essisonoutilizzatidallescuoleedaidocentinellaloroattivitàdiprogettazionedidattica,conattenzioneallecondizionidicontesto,didatticheeorganizzativemirandoaduninsegnamentoriccoedefficace.Gliobiettivisonoorganizzatiinnucleitematiciedefinitiinrelazioneaperiodididatticilunghi.

Fonte:Indicazioninazionaliperilcurricolodellascuoladell’infanziaedelprimociclod’istruzione(DM254/12)

QuadroEuropeodelleQualifiche(EQF=EuropeanQualificationFramework)

Strumentodiclassificazionedellequalificheinfunzionediunaseriedicriteribasatisulraggiungimentodilivellidiapprendimentospecifici.Essomiraaintegrareecoordinareisottosisteminazionalidellequalificheeamigliorarelatrasparenza,l’accessibilità,laprogressioneelaqualitàdellequalificherispettoalmercatodellavoroeallasocietàcivile.

Fonte:RaccomandazionedelParlamentoEuropeoedelConsigliodel23aprile2008

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Qualifica

Qualifica

Risultatoformalediunprocessodivalutazioneeconvalida,acquisitoquandol’autoritàcompetentestabiliscecheirisultatidell’apprendimentodiunapersonacorrispondonoastandarddefiniti.

Fonte:RaccomandazionedelParlamentoEuropeoedelConsigliodel23aprile20

Titolodiistruzioneediformazione,ivicompresoquellodiistruzioneeformazioneprofessionale,odiqualificazioneprofessionalerilasciatodaunentepubblicotitolatonelrispettodellenormegenerali,deilivelliessenzialidelleprestazioniedeglistandardminimidicuialDLgs13/13art.2,c.1.

Risultatidiapprendimento

Descrizionediciòcheundiscenteconosce,capisceedèingradodirealizzarealterminediunprocessod’apprendimento.Irisultatisonodefinitiinterminidiconoscenze,abilitàecompetenze.

Fonte:RaccomandazionedelParlamentoEuropeoedelConsigliodel23aprile2008

Traguardiperlosviluppodellecompetenze

Alterminedellascuoladell’infanzia,dellascuolaprimariaedellascuolasecondariadiprimogrado,vengonofissatiitraguardiperlosviluppodellecompetenzerelativiaicampidiesperienzaedallediscipline.Essirappresentanodeiriferimentiineludibilipergliinsegnanti,[…]costituisconocriteriperlavalutazionedellecompetenzeattesee,nellaloroscansionetemporale,sonoprescrittivi,impegnandocosìleistituzioniscolasticheaffinchéognialunnopossaconseguirli,agaranziadell’unitàdelsistemanazionaleedellaqualitàdelservizio.

Fonte:Indicazioninazionaliperilcurricolodellascuoladell’infanziaedelprimociclod’istruzione(DM254/12)

Valutazione

Lavalutazioneèespressionedell’autonomiaprofessionalepropriadellafunzionedocente,nellasuadimensionesiaindividualechecollegiale,nonchédell’autonomiadidatticadelleistituzioniscolastiche.Ognialunnohadirittoadunavalutazionetrasparenteetempestiva[…]Lavalutazionehaperoggettoilprocessodiapprendimento,ilcomportamentoeilrendimentoscolasticocomplessivodeglialunni.Lavalutazioneconcorre,conlasuafinalitàancheformativaeattraversol’individuazionedellepotenzialitàedellecarenzediciascunalunno,aiprocessidiautovalutazionedeglialunnimedesimi,almiglioramentodeilivellidiconoscenzaealsuccessoformativo.

Fonte:Dpr122/09,art.1,cc.2-3.

Lavalutazioneprecede,accompagnaesegueipercorsicurricolari.Attivaleazionidaintraprendere,regolaquelleavviate,promuoveilbilanciocriticosuquellecondotteatermine.Assumeunapreminentefunzioneformativa,diaccompagnamentodeiprocessidiapprendimentoedistimoloalmiglioramentocontinuo.

Fonte:Indicazioninazionaliperilcurricolodellascuoladell’infanziaedelprimociclod’istruzione(DM254/12)

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CURRICOLO IN VERTICALE

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SCUOLADELL’INFANZIA

ASSEA:DIGNITÀDELLAPERSONAEDIRITTIUMANI

COMPETENZE

COMPETENZE

CHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Riconosceipropriealtruibisognifondamentali(legatialladimensionefisica)enonfondamentali(legatialladimensioneaffettivo–relazionale).• Comprendeilvaloredelse’:l’unicitàelepeculiaritàdiogniindividuo.• Riconosceleproprieealtruiemozioni.• Distinguelesituazionidibenessereedimalessere.• Conosceipropridiritti/doveri.• Individuaeportaatermineunprogettopersonaledicarattereludicoo/eeducativo/didattico.• Esercital’autonomianeidiversicontesti.

Comunicazioneinlinguamadre

Imparareadimparare

• Manifestare ed esprimere i bisogni

in modo adeguato all’età.

• Denomina, riconosce e spiega i bisogni e la modalità con cui possono essere soddisfatti in relazione all’esperienza vissuta.

• Dimostra fiducia in se stesso e nelle sue capacità.

• E’ in grado di rispettare se stesso e i

compagni nei momenti di gioco libero e guidato e nelle attività comuni.

• Manifesta in modo socialmente accettabile le proprie emozioni.

• Comprende e condivide gli stati emotivi altrui

• Riconoscere le manifestazioni delle emozioni anche attraverso i racconti, le immagini o i supporti multimediali.

• Descrive concretamente le situazioni esperienziali positive e negative.

• Manifesta e comunica i vissuti personali.

• E’ in grado di formulare il personale dissenso ”saper dire di no” motivandone le ragioni.

• Indicaconcretamenteipropridirittieipropridoverilegatialcontestoscolasticoealladimensionequotidiana.

• Portaatermineautonomamentel’attivitàsceltaorichiestadall’adulto

• Dimostrainiziativapersonalenellediversesituazioniscolastiche

IlbisognoLeprincipaliemozioniBenessereemalessereL’universalitàdeidirittiedeidoveridell’infanzia.Pianificareuna‘attività’liberaoprogrammata.

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SCUOLADELL’INFANZIA

ASSEB:IDENTITÀEAPPARTENENZE

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Riconoscelapropriaidentitàpersonale.• E’consapevoledellapropriaspecificitàindividuale.• Haconsapevolezzadeidiversistatid’animo.

Comunicarenellalinguamadre.Competenzesocialieciviche.ImparareadimparareSpiritodiiniziativaeimprendi-torialità

• Descriverelepropriecaratteristiche:fisiche

digenere..• Esprimerelepreferenze• Esprimereecontrollareleemozioni• Portareatermineautonomamentel’attivitàsceltaorichiesta.

Lepeculiaritàfisicheedigenere.Lepreferenzeeigustipersonali.Statid’animopersonaliedaltrui(adultiecompagnidisezione)LaposticipazionedeibisognielafrustrazioneL’autonomia

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SCUOLADELL’INFANZIA

ASSEC:ALTERITÀERELAZIONE

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Essere

consapevoleerispettosodelledifferenzeinterindividuali.

• Consapevolezza

deidiversistatid’animoaltrui.

• Superarela

paura,iltimoredelladiversità.

• Accogliereogni

bambinougualemadiverso.

• Collaboraree

cooperarealraggiungimentodiunfinecomune.

• Conoscerela

storiapersonaledeipropricompagni:luoghidiorigine,tradizioni(favole,giochi,musiche,balli,piattitipici…).

Competenzesocialieciviche.

ComunicarenellalinguamadreImparareadimparare

• Riconoscereerispettareladiversità• Provaempatia• Adottaatteggiamentiinclusivi• Siavvicina,condivideegiocaconbambinididiversaprovenienzaoappartenenzareligiosaeculturale.

• Dimostrainteresseeattenzioneperibambinidelgrupposezione/scuola

Ledifferenzeindividuali:l’appartenenza,lostatodisaluteL’empatiaLerelazionipositiveL’accoglienzaelacondivisioneIluoghidiprovenienzadeicompagni:usiecostumi.

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SCUOLADELL’INFANZIA

ASSED:AZIONEEPARTECIPAZIONE

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Riconoscerele

normedicomportamentoneidiversicontesti.

• Accettarele

regolestabilitedalgruppo.

• Negoziaree

prendereaccordiconicompagni.

• Prevedereed

accettareleconseguenzedelleproprieazioni.

• Adottare

comportamentidiaiuto,rispettoesolidarietàneiconfrontidichihabisogno.

• Distingueleazioni

dipaceequellediviolenza.

Competenzesocialieciviche.

ComunicarenellalinguamadreImparareadimparare

• Rispettalediverseregoledellavitasociale

• Partecipa,collaboraecondividenellevariesituazionidivitascolastica.

• Saargomentareecogliereilpuntodivistaaltrui.

• Adottaatteggiamentiresponsabili.• Sacogliereladifficoltàesicomportainmodoempatico.

• Adottagestieparolerispettosedell’altro.

Leregoledellasezioneedelgruppodeiparineidiversimomentieneidiversicontestidellavitascolastica.Lestrategieperdecideredemocraticamente.Leconseguenzedelleproprieazioni.Lesituazionidibisogno.Ilsignificatoeilvaloredellapace

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SCUOLAPRIMARIA

ASSEA:DIGNITÀDELLAPERSONAEDIRITTIUMANI

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Coglieilvalore

delséinquantoessereumano

• Riconoscese

stessocomepersonatitolaredidirittiriconosciutialivellointernazionale

• Riconosce

situazioninellequalinonsisiastatitrattationonsisianotrattatiglialtridapersoneumane

Competenzesocialieciviche

Imparareadimparare

Comunicazionenellamadrelinguaonellalinguadiistruzione

• Individuarelepropriecaratteristichepersonali:pregiedifetti

• Distinguerebisogni-desideri

• Discriminareibisogniconcretidaquellinonconcreti

• Tradurreibisognifondamentaliindiritti

• Coglierelecaratteristichedeidirittifondamentali

• Riportaresituazioni/bisogni

individualiaunadimensionecollettiva

DIRITTIUMANI:appartengono:-allapersonaumana-aigruppi-aipopolisono:-innati-bisogniessenzialidellapersona-dasoddisfareerispettare-datutelareepromuoveresonoriconosciutidallacomunitàinternazionale:-dirittidiLibertà:dirittipoliticiecivili-dirittidiuguaglianza:dirittisociali,economicieculturali-dirittidisolidarietà:.all’ambientesano.allosviluppo.allapaceResponsabilitàindividuale/collet-tiva:Laleggeimpone“obblighi”,l’educazionefaemergerei“doveri”dadeclinare,concretamente,conassunzionediresponsabilità.

14

SCUOLAPRIMARIA

ASSEB:IDENTITÀEAPPARTENENZA

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Haconsapevolezza

disé,dellepropriepotenzialitàedeiproprilimiti

• Riconoscesestesso

comepersonatitolaredidirittispecificiinquantobambino

• Riconoscesestesso

comepersonadiversamaugualenellepluralitàdiappartenenze

• Conoscelecompetenzedeidiversiorganiistituzionali

• Riflettesulladiversitàculturalecomepatrimonio

dell’umanità

CompetenzesocialiecivicheImparareadimparareConsapevolezzaedespressioneculturaleComunicazionenellamadrelinguaonellalinguadiistruzione

• Individuareipropribisogni,interessiedesideriinquantobambino

• Riconoscerelapropriaidentitànelrapporto

conglialtri• Riconoscersinellediversecaratteristicheeabilitàpersonali

• Curarelapropriapersonaegliambientidivitapermigliorarelo“starbene”proprioealtrui

• Individuareidiversigruppidiappartenenza

.sociali

.territoriali• Riconoscersicomeitalianoedeuropeo

• DIRITTIUMANI:CartadeiDiritti

Fondamentalidell’Unioneeuropea• DIRITTIDEI

BAMBINI:DichiarazioneeConvenzione

Internazionaledeidirittiperl’infanzia.

• DIRITTI:

civili/personali/individuali/sociali• LACOSTITUZIONE

DELLAREPUBBLICAITALIANA:legge

fondamentaledelloStatoitaliano• SEGNIESIGNIFICATI

DELLASIMBOLOGIA(stemmacomunale,bandieraitaliana,

bandieraeuropea,logoONU,UNESCO,…)

15

SCUOLAPRIMARIA

ASSEC:ALTERITÀERELAZIONE

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Manifestailpropriopensieroeleproprieesigenze• Adatta

ilpropriocomporta-mentopertutelareipropriealtruidiritti

• Migliorale

relazioniattraversolacooperazioneelasolidarietà

• Accogliele

diversitàcomerisorse

• Utilizzail

dialogoperrisolverelecontroversie

Competenzesocialieciviche

Consapevolezzaedespressioneculturale

Comunicazionenellamadrelinguaolinguadiistruzione

• Riconoscerel’altrocomepersonadiversa

maugualeneidirittieneidoveri

• Rifletteresull’inclusioneedesclusionedalgruppo

• Riconoscerelafamiglia,lascuolaeingenereleformazionisocialicomeluoghidiincontro,discambioediaiutofrapersonecheperseguonoobiettivicomplementarie/ocondivisi• Discutereproposte

diinterventoperprevenirecomportamentidiscriminatori• Scoprireedesplorarele

“diversità”eimolteplicipuntidivista

INTEGRAZIONE:“…l’accettazione,latolleranzaeilrispettoperaltrepersoneche hanno valori e credi differenti e sicomportanoinmodidiversi”.INCLUSIONE: “Inclusione dell’altrosignificache iconfinidellacomunitàsonoapertiatutti”.DIVERSITÀ/DISABILITÀ:RichiedericonoscimentoerispettoDIVERSITÀCULTURALE:molteplicità delleforme mediante le quali si esprimono leculturedeigruppiedellesocietà.PREGIUDIZIO:“opinionepreconfezionata,ungiudizioimmotivato,nonsupportatonédainformazioniedatioggettivi”.DISCRIMINAZIONE:ognicomportamentochecomportiunadistinzione,esclusione,restrizioneopreferenzabasatasullarazza,ilcolore,leconvinzionielepratichereligioseLg.40/98VIOLENZA EGUERRA: le più pericolose edistruttive attività della nostra specie.L’idea di violenza comprende il dannofisico,sessualeepsicologicoeunagammadicomportamentiviolenti.LE DIVERSE RELIGIONI: parole, simboli,ricorrenze,comportamenti.

16

SCUOLAPRIMARIA

ASSED:AZIONEEPARTECIPAZIONE

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Agiscein

modoautonomoeresponsabile

• Contribuisce

aelaborareregole

• Favoriscela

cooperazioneegliscambi

• Contribuisce

allatuteladell’ambiente(compatibilitàesostenibilità)

• Comprende

l’importanzadelleregoleperilbuonviverecomune

CompetenzesocialiecivicheImparareadimparare

Comunicazionenellamadrelinguaolinguadiistruzione

Spiritodiiniziativaediimprenditorialità

• Sperimentaremodalitàconcretedipartecipazione• Riconoscereilvaloredellanormaelanecessitàdiun“controllo”• Sperimentarecomportamentidirispetto,dialogoeapprendimentoreciproco

• Scopriree

sperimentareiservizioffertidalterritorio• Prenderecoscienzadeglieffettididecisioniescelteoperatesull’ambiente• Assumerestilidivita

coerenticonlatutelaeladifesadell’ambiente

DIRITTIUMANIcomeprincipibasedellostatodidirittocheliriconosceelitutela.RESPONSABILITÀ:capacitàdirispondereaglialtriedirisponderedisestesso.SOLIDARIETÀ:capacitàdegliindividuidiesseredispostiadagireperdifendereidirittideglialtriepromuoverli.DEMOCRAZIACOMERAPPRESENTAN-ZAEPARTECIPAZIO-NE:formadelvivereinsiemeinunacomunità.CITTADINANZA:insiemedelleazionicompiutedall’individuocheincidonosullavitadellacomunità.DICHIARAZIONI/PATTI/CONVENZIONI:fissanocriteriepaletticheorientanosulCONTROLLOesullaSANZIONE.ORGANISMILOCALI(Regione,Provincia,ComuneeConsiglicircoscrizionali)eservizidelterritorioaserviziodelcittadinoONG:associazionidivolontariatopresentinelterritorio

17

COMPETENZE

COMPETENZE

CHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

SVILUPPOSOSTENIBILE:Sviluppochegarantisceibisognidellegenerazioniattualisenzacomprometterelapossibilitàchelegenerazionifutureriescanoasoddisfareipropri.(WCED,OurCommonFuture,1987)UNIONEEUROPEA:(Maastricht,1992),èun’organizzazionegiuridicaeunprogettopoliticofondatasuvalori:ilrispettodelladignitàumana,dellademocrazia,dell’uguaglianza,dellostatodidirittoedeidirittidell’uomo.E’dotatadisimboli:bandiera(dodicistellesufondoblu),inno(InnoallagioiadiLudwigVanBeethoven),motto«Unitanelladiversità»,moneta(l’euro),giornatachecelebral’Europa(il9maggio).

18

SCUOLASECONDARIADIPRIMOGRADO

ASSEA:DIGNITÀDELLAPERSONAEDIRITTIUMANI

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Hacurae

rispettodisé• E’dispostoad

analizzaresestesso

• Ha

consapevolezzadellepropriepotenzialitàedeiproprilimiti.

• Individuanella

realtàstoricaeattualeicasiincuiidirittisonoagitionegati.

• Consolidae

sviluppacompetenzespecifiche

Competenzesocialieciviche

Imparareadimparare

• Conosceresestesso• Riconoscereisuoipuntidi

forzaedidebolezza• Rispettareruoliediversità• Confrontareibisognidegli

altriconipropri• Riconosceipropri

interessi,puntidiforzaelimiti

• Saperchiedereedare

aiutodifronteanecessità• Riconosceresituazioni

lesivedeidirittipropriealtruieassumereatteggiamentiditutela

• Consolidareleabilitàdi

baseeimparareadutilizzareidiversilinguaggispecifici

ILDIRITTO:rapportotradirittiedoverideglistudenti;idirittidell’uomonellastoria;leviolazionideidirittiumaninellastoriaenell’attualità;formedidiscriminazionenellastoriaenell’attualità.(Percorsiantologici,storiciegeografici,giornatadellamemoria,perlapace,Emergency....)

19

SCUOLASECONDARIADIPRIMOGRADO

ASSEB:IDENTITÀEAPPARTENENZA

COMPETENZE

COMPETENZECHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• Individuagli

elementichecontribuisconoadefinirelapropriaidentità

• E’dispostoad

analizzaresestesso

• Siriconosce

comepersona,studenteecittadino

• Riconoscela

propriaappartenenzanazionale

• Orientale

propriescelteinmodoconsapevole.

CompetenzesocialiecivicheComunicazionenellamadrelinguaConsapevolezzaedespressioneculturale

• Presentarelapropria

identità

• Rifletteresulletrasformazioniesullescelteinerentialsé

• Analizzareevalutareil

propriometododilavoro,individuareilpropriostilecognitivo.

• Acquisireautonomiadi

lavoro• Gestireledinamiche

relazionalipropriedellapreadolescenzanelladimensionedell’affettività

• Accettareevalorizzare

ledifferenze• Prepararsiallascelta

delpercorsoformativodelsecondociclodeglistudi,conlaconsapevolezzadelleoffertepresentisulterritorioedelleproprieinclinazioni.

L’IDENTITÀ:“Chisonoio?”Attivitàd’accoglienza.

EDUCAZIONEALL’AFFET-TIVITÀ:laconoscenzadisé;ioeglialtri:percorsoantologico.IPRINCIPALIAVVENIMENTIDIATTUALITÀ“CHECOSAFARÒDAGRANDE?”:percorsodiorientamento.GLOBALIZZAZIONE:appartenenzanazionale,europeaemondiale.

20

SCUOLASECONDARIADIPRIMOGRADO

ASSEC:ALTERITÀERELAZIONE

COMPETENZE

COMPETENZE

CHIAVE

ABILITA’

CONOSCENZE

• Applicanella

propriaesperienzaquotidianacomporta-mentidirispettodell’altroedell’ambiente

• Saaccettarele

differenzeesaconfrontarsiconglialtri

• Rispettale

regolecondivise

• Siassumele

proprieresponsabilità

• Chiedeaiuto

quandositrovaindifficoltàesafornireaiutoachilo

• chiede

CompetenzesocialiecivicheImparareadimparareAgireinmodoresponsabileeautonomoCollaborareepartecipare

• Comprendere la necessità di una

relazionepositiva tra compagnipercreareunambientefavorevole;

• favorireatteggiamentiempatici.• Gestire rapporti inter- personali

basatisullacooperazione,loscambio,l’accettazionedell’altro• Assumere comportamenti di

accoglienzaesolidarietà-Riflettereetrovaresoluzionicostruttiveperlarisoluzionedipiccoleostilità

• Dimostrare responsabilità nellagestione dei compiti checompetonoallostudente

• Conoscere e rispettare la funzionedelleregoleedellenorme

• Saperutilizzareildiarioscolastico• Predisporre il materiale didattico

occorrenteeimparareadusarlo• Accettareevalorizzareledifferenze

e partecipare al processo diinclusione

• Riconosce la necessità delle regoledellostare insiemenonchéilvaloregiuridicodeidivieti

• Attivare comportamenti cherispettanol’ambienteincuisivive.

NOIEGLIALTRI:Percorsoantologicosull’amiciziaesullasolidarietà;Progettoalunnistranieri.

L’IMPORTANZADELLEREGOLE:Regolamento d’Istituto e delleregoledellaclasse;Gliincarichidentrolaclasse;Cura del bene comune (materialescolastico, rispetto degli arredidella scuola, rispetto degli spazidellascuola);Rispetto dell’ambiente durante leuscitedidattiche;Raccoltadifferenziata;Rispettoorariod’ingresso;Tempestivitànellagiustificazionediassenzeeentrateposticipate.(Allegata tabella mensile diautovalutazionedelledimenticanzedelmateriale, compiti emancanzadi puntualità nella consegna diquote di partecipazione, firme adavvisi o tagliandi dipartecipazione…)

21

SCUOLASECONDARIADIPRIMOGRADO

ASSED:AZIONEEPARTECIPAZIONE

COMPETENZE

COMPETENZE

CHIAVE

ABILITÀ

CONOSCENZE

• E’dispostoa

misurarsiconlenovitàegliimprevisti

• Siimpegnaperportareacompimentoilpropriolavoro

• Collaboraconglialtriperlacostruzionedelbenecomune,esprimendoleproprieopinioniesensibilità

• Haattenzioneperlefunzionipubblicheallequalipartecipa(momentieducativi,esposizionepubblicadelpropriolavoro)

• Haattenzioneperazionidisolidarietà,manifestazionisportive,volontariatoetc.

• Dimostraoriginalitàespiritod’iniziativa.

CompetenzesocialiecivicheCollaborareepartecipareProgettareSpiritodiiniziativaeimprenditorialità

• Collaborareall’elaborazione

eallarealizzazionedeidiversiprogettipromossidallascuolaedalterritorio.

• Conoscereeconfrontarsicon

l’altrodasé• Riflettereetrovaresoluzioni

costruttiveperlarisoluzionedipiccoleostilità

• Osservareconspiritocritico• Assumerecomportamenti

collaborativiconcoetaneieadulti,

• Parteciparealprocessodi

accoglienzaediintegrazionedituttiglistudentiall’internodellascuola.

• Assumereunruoloattivoe

propositivoinformedipartecipazionedirettaall’internodellascuola

LANOSTRARESPONSABILITA’VERSOILMONDO:ProgettocontinuitàScuolaPrimaria–ScuolaSecondaria;Progettoalunnistranierie/oalunniindifficoltà(DSA,BES);Giornata“Scuolaaperta”;ConcorsipromossidallaScuolaedaEntidelterritorio;Laboratori;Entilocali,istituzioniUnioneEuropea,organizzazioniinternazionali(Leattivitàdidatticheconsistonoindiscussioniguidateonellarealizzazionediuncopioneperesposizionipubblicheonellapartecipazioneafunzionipubbliche)

22

Esperienze del nostro Istituto

PROGETTO “UN CONSIGLIO… A GRAN VOCE”

Il progetto prevede la costituzione di un Consiglio Comunale dei Ragazzi,

che possa porsi come strumento di dialogo e di intermediazione tra gli

studenti della città e il mondo delle istituzioni nonché l’intera comunità,

offrendo al contempo alle nuove generazioni un’occasione concreta di reale

partecipazione alla vita istituzionale del Paese.

OBIETTIVI

L’OBIETTIVO GENERALE del percorso è di rafforzare il senso civico dei

cittadini più giovani, attraverso un ampliamento delle loro conoscenze in

merito alla vita amministrativa e politica della città in cui risiedono e

studiano, grazie ad un’esperienza diretta e ad una partecipazione attiva.

Gli OBIETTIVI SPECIFICI sono:

• Favorire l'attenzione critica e costruttiva rispetto alle questioni di

legalità e comune convivenza.

• Rafforzare nei più giovani la consapevolezza dei propri ruoli, delle

proprie cognizioni e dei propri progetti.

• Favorire il processo di autonomizzazione e di definizione del sé da

parte dei ragazzi.

• Offrire occasioni di confronto e di risoluzione delle principali

problematiche legate alla vita della città.

• Supportare i processi di crescita e di evoluzione psicologica, offrendo

possibilità di confronto con i pari e con gli adulti.

23

• Stimolare in tutti i cittadini occasioni di riflessione e di dialogo, a

partire da pensieri, idee e suggerimenti dei più giovani.

DESTINATARI DEL PROGETTO

Il progetto coinvolgerà gli studenti delle scuole magentine, dalle classi quinte

della scuola primaria fino alle classi quinte delle scuole secondarie di

secondo grado.

24

”LA VOCE DEI GIOVANI DI MAGENTA”

UN GIORNALE PER I GIOVANI DI MAGENTA

Il progetto prevede la pubblicazione, con cadenza trimestrale, di un giornale

in cui i comitati di redazione espressi dalle scuole aderenti possano

esprimere come i giovani vivono Magenta, come vorrebbero migliorarla e

come la immaginano, favorendo una particolare attenzione alle questioni

ambientali.

OBIETTIVI

• Stimolare il senso civico, il rispetto dell’ambiente e del territorio, e la

partecipazione concreta dei più giovani.

• Favorire l’attenzione critica e costruttiva rispetto alle questioni

ambientali a livello locale e mondiale.

• Creare un dialogo con il mondo delle istituzioni, avvicinando i giovani

alla città.

• Fornire alcune nozioni di base rispetto al mondo del giornalismo e alle

sue potenzialità.

• Favorire il processo di autonomizzazione e di definizione del sé da

parte dei ragazzi.

• Supportare i processi di crescita e di evoluzione piscologica, offrendo

possibilità di confronto con i pari e con gli adulti.

DESTINATARI DEL PROGETTO

Studenti delle Scuole Primarie e delle Scuole Secondarie di I grado.

25

“PATTO DI CORRESPONSABILITÀ” FRA ALUNNI

Consegnato dagli alunni di classe terza ai nuovi compagni di prima

CONTRO IL BULLISMO E PER LA LEGALITÀ

PROPOSTA PER UN PROTOCOLLO DI INTESA

Nel corso dell’anno scolastico 2013/2014, la scuola secondaria di primo grado

“4 Giugno 1859”, sia nel plesso di Magenta che nel plesso di Pontevecchio,

nell’ambito delle attività inserite nell’ “Area del successo formativo e

dell’orientamento”, ha realizzato il progetto “A SCUOLA DI LEGALITA’”, ideato e

progettato dall’Associazione SAAMA RAAC in partenariato con il Comune di

Magenta.

Il progetto, rivolto a tutte le scuole secondarie della città, è stato sviluppato come

un percorso sul tema del BULLISMO ed ha coinvolto, a diversi livelli, gli studenti, i

docenti, i genitori e le istituzioni.

Dopo una prima fase laboratoriale, sono state svolte diverse attività attraverso le

quali i ragazzi, destinatari ma allo stesso tempo protagonisti del percorso, si sono

chiariti e hanno spiegato agli adulti il fenomeno del bullismo, così come è stato da

loro recepito e sperimentato.

In particolare, oltre ad altre diverse attività, gli studenti delle classi 2A, 2B, 2E, 3A,

3B, 3C, 3E della scuola secondaria di primo grado “4 Giugno 1859”, con la propria

creatività e il proprio impegno, il proprio vissuto e le proprie proposte, hanno

espresso, utilizzando linguaggi attuali e vicini alla loro esperienza, le due proposte

per un “Protocollo di Intesa contro il bullismo e per la legalità”, di seguito allegate.

26

CONTRO IL BULLISMO E PER LA LEGALITÀ

PROPOSTA PER UN PROTOCOLLO DI INTESA delle Classi 2A, 2B, 3A, 3B, 3C

SECONDARIA DI PRIMO GRADO “4 GIUGNO 1859” (Plesso di Via Boccaccio)

COMPORTAMENTI VIETATI/INACCETTABILI

CONTRO LA PERSONA:

- mancare di rispetto

- escludere dal gruppo

- scherzi pesanti

- denigrare

- umiliare

- ferire la dignità o la reputazione altrui

- perseguitare

- violare la privacy di studenti, insegnanti e personale scolastico

- minacciare, intimidire, costringere e ricattare

- usare violenza fisica contro il singolo o in gruppo

- cyberbullismo

- razzismo, omofobia e altre forme di discriminazione

- estorsione

- molestie sessuali CONTRO GLI OGGETTI PERSONALI E IL PATRIMONIO:

- danneggiare e imbrattare

- rompere

- appropriazione senza consenso

- furto

27

- non avere cura degli spazi comuni e del materiale comune

- vandalismo

ALTRO:

- usare un linguaggio inappropriato (bestemmiare e dire parolacce)

- utilizzare il cellulare

- marinare la scuola

- portare oggetti pericolosi

- usare e spacciare sostanze alcoliche e stupefacenti

STRATEGIE CONCRETE DI INTERVENTO NEL CASO IN CUI TALI COMPORTAMENTI VENGANO MESSI IN ATTO

1. Riferire gli atti scorretti ai docenti

2. Discuterne in classe con il supporto di un docente

3. Rafforzare la coesione del gruppo come strumento di sostegno e protezione

per tutti i compagni

4. Ricorrere a note e richiami nei confronti di chi ha agito in modo inopportuno

5. Convocare i genitori

6. Divieto di intervallo

7. Sospensione delle uscite didattiche per lo studente colpevole

8. Sospensione dall’attività scolastica con obbligo di frequenza (o compiti aggiuntivi)

9. Obbligare lo studente che commette uno o più atti gravi a svolgere dei lavori

utili per la comunità scolastica (pulizia, riordino, mansioni di segreteria)

10. Sanzione pecuniaria se il caso lo richiede

11. Richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in caso di reato

12. Prevedere per lo studente in questione un percorso rieducativo con una

figura esperta che lo aiuti a reinserirsi nel contesto scolastico

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CONTRO IL BULLISMO E PER LA LEGALITÀ

PROPOSTA PER UN PROTOCOLLO DI INTESA delle Classi 2E e 3E

SECONDARIA DI PRIMO GRADO “4 GIUGNO 1859” Plesso di Ponte Vecchio di Magenta

COMPORTAMENTI VIETATI/INACCETTABILI

CONTRO LA PERSONA:

- mancare di rispetto

- emarginare

- scherzi offensivi

- deridere

- insultare

- opprimere

- minacciare e ricattare

- cyberbullismo

- usare violenza fisica o verbale

- razzismo, omofobia e altre forme di discriminazione

- furto ed estorsione

- stalking

- molestie sessuali

CONTRO GLI OGGETTI PERSONALI E IL PATRIMONIO:

- danneggiare e imbrattare

- rompere

- furto

- non avere cura degli spazi comuni e del materiale comune

- vandalismo

29

ALTRO:

- fumare

- utilizzare il cellulare durante le lezioni

- avere un abbigliamento non adeguato al contesto scolastico

- portare oggetti contundenti o armi

- marinare la scuola

- usare e spacciare sostanze alcoliche e stupefacenti

STRATEGIE CONCRETE DI INTERVENTO NEL CASO IN CUI TALI COMPORTAMENTI VENGANO MESSI IN ATTO

1. Denunciare gli atti scorretti

2. Creare un gruppo di sostegno nei confronti della vittima

3. Attivare uno sportello psicologico

4. Ricorrere a note e richiami nei confronti di chi ha agito in modo inopportuno

5. Convocare i genitori

6. Sospensione dall’attività scolastica con obbligo di frequenza (o compiti aggiuntivi)

7. Obbligare lo studente che commette uno o più atti gravi a svolgere dei

lavori utili per la comunità scolastica (pulizia, riordino, mansioni di

segreteria)

8. Richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in caso di reato

9. Prevedere per lo studente in questione un percorso rieducativo con

una figura esperta e con i doventi che lo aiuti a reinserirsi nel

contesto scolastico

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PROGETTO CORECOM LOMBARDIA:

FORMAZIONE ALLA TUTELA DELLA RISERVATEZZA PERSONALE E

SPORTELLO “HELP! WEB-REPUTATION GIOVANI”.

La scuola secondaria di primo grado aderisce all’iniziativa del Co.Re.Com

Lombardia, Sportello Help Web Reputation, che prevede la realizzazione di

interventi formativi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, dedicati ad

alunni e docenti, finalizzati a fornire una maggiore conoscenza “tecnica” riguardo

l’uso prudente e consapevole della Rete, con particolare riguardo ai social network.

Gli incontri formativi, svolti da tecnici incaricati dal Co.Re.Com, sono centrati sui

seguenti argomenti:

ü Nozioni base sulla web reputation

ü Come monitorare la propria reputazione sul web

ü Come attuare la prevenzione

ü Come difendersi in caso di presenza di contenuti lesivi della propria

reputazione digitale

Nel corso degli incontri formativi sarà anche illustrata l’attività di aiuto concreto,

fornita dallo “Sportello help-web reputatio-giovani”, operante presso il Co.Re.Com.

31

ATTIVITA’ FORMATIVA IN RETE

“SAPERI E CITTADINANZA: DALLE DISCIPLINE ALLA DISCIPLINA”

La legalità deve essere sperimentata, non solo esortata o conosciuta, tramite

iniziative nelle quali possa essere praticata attraverso esperienze relazionali

intense. Per questo è importante che metta le radici del suo sapere esperto

all’interno delle discipline di studio affrontate quotidianamente nelle classi …”;

“disciplina” infatti, accanto al significato di materia, cioè settore del sapere che

viene insegnato, ha un significato esteso di sistema di regole.

Così intendiamo che l'idea etimologica sostenga un insegnamento che serva

innanzitutto per avviare alle regole e per sperimentare la democrazia

partecipata poiché la singola disciplina non è nozione, è molto più

del suo stesso contenuto. L’insieme delle conoscenze disciplinari, si fa

fondamento dei saperi indispensabili all’acquisizione delle competenze di

cittadinanza.

Istituzioni Scolastiche afferenti alla rete: ICS “S.PELLICO” Arluno SCUOLA CAPOFILA

Asilo di Carità Infanzia Privata Arluno

ICS “VIA PAPA GIOVANNI PAOLO II” Magenta

Asilo Gattinoni Infanzia Privata Mantegazza

Asilo Venini Privata Vittuone

ICS “Dante Alighieri” Vittuone

La formazione prevede:

§ l’impianto teorico dalle Nuove Indicazioni al Curricolo

§ I documenti di riferimento: il Quadro Europeo, le Nuove Indicazioni Nazionali …

§ Il glossario per un lessico condiviso: competenze, obiettivi, abilità …

§ Ricerca di buone pratiche nelle scuole, documentazione, condivisione su

piattaforma

32

§ Selezione delle attività e dei materiali in uso nelle scuole della rete per la

realizzazione del curricolo di cittadinanza

§ Condivisione del lavoro di ricerca e studio svolto dai gruppi

§ Definizione del curricolo verticale e delle esperienze didattiche – gruppi

misti formati per ordine di scuola

§ Omogeneizzazione e stesura definitiva del Curricolo

§ Presentazione del curricolo ai collegi docenti coinvolti

§ Presentazione al territorio delle azioni svolte e dei risultati raggiunti

La rete pubblicherà sul sito della scuola capofila i materiali formativi.

33

PROGETTO DI RETE

“SEMI DI CITTADINANZA, FRUTTI DI LEGALITÀ”

Istituzioni Scolastiche afferenti alla rete:

IIS “E.Alessandrini” Vittuone SCUOLA CAPOFILA

ICS “S.PELLICO” Arluno

ICS “Matteotti” Sedriano

ICS “VIA PAPA GIOVANNI PAOLO II” Magenta

L’accordo di rete ha per oggetto la promozione di azioni progettuali tese nello

specifico a contrastare i fenomeni della corruzione nella Pubblica

Amministrazione e della criminalità organizzata:

1. Introdurre nelle scuole spazi in cui sia possibile esercitare un’educazione

alla legalità, consentendo agli studenti di confrontarsi con gli stakeholders

del territorio, attraverso azioni progettuali in cui gli allievi abbiano un

ruolo centrale nella elaborazione di attività condivise con la comunità

scolastica (docenti, familiari e personale ATA).

2. Intercettare collaborazioni territoriali inserendole in un sistema organico di

Educazione alla legalità, presupposto di alleanze formative favorevoli e

stabili.

3. Far entrare la comunità scolastica nei processi di lotta alla corruzione, con

la collaborazione dei tessuti produttivi e imprenditoriali del territorio

34

SPORTELLO PSICOLOGICO D’ASCOLTO

PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Considerando di fondamentale importanza la promozione dello star bene a

scuola sotto il punto di vista relazionale, comportamentale, dell’apprendimento

e personale, si attiverà anche nell’anno scolastico 2015/2016 uno sportello

psicologico d’ascolto rivolto ad alunni, genitori e insegnanti.

Esso è pensato come il luogo dove gli alunni hanno la possibilità di esprimere a

professionisti i propri disagi emotivi legati alla scolarizzazione; gli insegnanti e i

genitori possono ricevervi suggerimenti e aiuto mirato sulle problematiche

emerse; i ragazzi possono portare nello sportello problemi relativi alla propria

età evolutiva, ma anche difficoltà prettamente di tipo scolastico legate, ad

esempio, all’inserimento nel gruppo classe, alle difficoltà nello studio,

all’adattamento alle regole scolastiche, alla relazione col gruppo dei pari e degli

adulti, alle scelte scolastiche future.

Esso è pensato anche come luogo di confronto tra docenti e psicologo sulle

situazioni di alunni evidenziati dagli insegnanti come possibili DSA.

E’ noto che una difficoltà nello studio o problemi di tipo relazionale possono

creare chiusure o forti ribellioni nei preadolescenti; di contro, un problema

familiare può interferire con il rendimento scolastico.

E’ importante, quindi, che ci si attivi per leggere a tempo i segnali di disagio

per prevenirli.

Nella capacità di confrontarsi e di coordinarsi tra figure educative diverse e

operatori del settore, si può tentare di dare una risposta adeguata a chi

manifesta tali disagi e vuole trovare strategie per superarli.

35

IL RUOLO DELLO PSICOLOGO A SCUOLA

Lo psicologo all’interno dell’Istituto Scolastico deve:

- offrire un intervento non medicalizzato, ma una reale consulenza attiva e

continua agli alunni, agli insegnanti e alle famiglie per garantire il diritto

al benessere dell’alunno;

- essere di aiuto agli insegnanti sempre, e non solo nelle situazioni che

degenerano, per scoprire nuove risorse nelle quali ogni ragazzo possa

esprimere al meglio le proprie risorse e potenzialità;

- essere considerato una risorsa in grado di mobilitare docenti, famiglie ed

educatori per la promozione di un clima sereno e adatto alla crescita dei

nostri alunni;

- offrire indicazioni riguardo l’orientamento degli alunni delle classi seconde

e terze;

- collaborare alla formazione delle classi prime dell’Istituto;

- fare consulenza agli insegnanti riguardo alle situazioni di DSA (Disturbi

Specifici dell’Apprendimento);

- aiutare i Consigli di Classe a esaminare i casi BES (Bisogni Educativi

Speciali).

FINALITA’

- Creare uno spazio di ascolto per gli alunni, gli insegnanti e i genitori;

- promuovere il benessere degli alunni all’interno del contesto scolastico;

- elaborare possibili interventi mirati, qualora si ritengano necessari, sia

sui singoli alunni che nel gruppo classe;

- proporre strategie di mediazione tra le diverse figure della scuola;

- affrontare le problematiche degli alunni che vivono il fenomeno della

ricongiunzione famigliare, il disorientamento sociale, culturale e

scolastico

OBIETTIVI

- favorire nel ragazzo il riconoscimento e la gestione delle proprie

emozioni;

36

- favorire nel ragazzo la capacità di verbalizzare i propri vissuti e stati

d’animo;

- promuovere una maggiore conoscenza di sé;

- promuovere la capacità di definizione di un problema, di rielaborazione e

di assunzioni di nuove chiavi di lettura;

- promuovere il dialogo e la mediazione tra alunni, insegnanti e famiglie;

- evidenziare i vari bisogni;

- promuovere le abilità di vita e sociali negli alunni e orientarli nelle scelte

future;

- riconoscere le problematiche DSA e offrire una consulenza in merito agli

insegnanti.

METODOLOGIA

La metodologia usata è quella del colloquio individuale con il coinvolgimento

delle persone interessate: alunni, insegnanti e genitori.

Lo psicologo si deve mettere a disposizione per:

• colloqui con alunni, insegnanti, genitori

• consulenza sui DSA e sui BES

• essere consultato in sede dei Consigli di Classe

• coprogettare con gli insegnanti percorsi educativo - didattici mirati per i

bisogni di una singola classe o per più classi

• effettuare percorsi nelle classi: in particolare progetti nelle classi prime

con l’obiettivo di promuovere il benessere in classe; progetti nelle classi

seconde per l’educazione all’affettività (ogni percorso prevede 6/8 ore

per classe)

• formazione classi prime

I colloqui non avranno carattere terapeutico ma saranno delle consulenze

semplici o di mediazione.

Si vuole sottolineare il carattere di assoluta riservatezza dei colloqui e degli

interventi.

37

I genitori saranno informati della presenza dello sportello per gli studenti e

della possibilità di accedervi; a loro sarà anche richiesto un consenso informato

e una autorizzazione per i propri figli.

38

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ

IN COLLABORAZIONE CON IL CONSULTORIO FAMILIARE

I progetti, rivolti alle classi quinte della scuola primaria, alle classi II – III

della scuola secondaria di primo grado e ai genitori dei rispettivi ragazzi, si

propongono di accogliere una domanda di sostegno proveniente da ambienti

educativi impegnati in prima persona nel lavoro – non semplice – di

accompagnare e guidare i ragazzi nella crescita e nella maturazione personale.

In particolare le scuole del territorio, da diversi anni, hanno chiesto al

Consultorio Familiare un sostegno specialistico per poter affrontare

adeguatamente l’educazione dei ragazzi preadolescenti, adolescenti e per un

sostegno ai loro genitori. Da tale richiesta è nata una consolidata

collaborazione tra il Consultorio, le realtà parrocchiali e le scuole presenti sul

territorio per offrire ai ragazzi un’occasione educativa importante, in quello che

per loro è un ambiente di crescita significativo.

Quando inizia il processo di sviluppo è necessario mettere a disposizione

dei ragazzi delle conoscenze rispetto ai cambiamenti dell’età puberale (sul

piano fisico, cognitivo ed emotivo) e offrire loro un momento di riflessione per

capire come tali cambiamenti siano vissuti e quali riflessi provochino sul piano

relazionale. In particolare una corretta conoscenza delle caratteristiche del

proprio corpo e la capacità di descriverle sono importanti per l’acquisizione

dell’identità del ragazzo e per affrontare i cambiamenti che, con lo sviluppo,

stanno avvenendo.

In preadolescenza i ragazzi cominciano a mettersi in gioco e a strutturare

legami preferenziali con i coetanei e a sperimentare le proprie capacità e

risorse nella costruzione di relazioni amicali e affettive. In alcuni casi possono

emergere difficoltà e fatiche per la paura di non essere in grado di esprimere le

proprie potenzialità e tale processo potrebbe essere caratterizzato da

ambiguità e confusione per la dinamica di sperimentazione tipica dell’età.

39

Inoltre a questa età, i ragazzi cominciano a confrontarsi con l’altro sesso, e

quindi può essere loro utile riflettere sul significato che rivestono le prime

relazioni affettive, al fine di viverle con maggior consapevolezza.

Il passaggio all’adolescenza è per molti l’accesso ad una fase nuova, segnato

da crisi, insicurezza, ansietà e ambivalenza. I cambiamenti somatici della

pubertà, l’accesso a un tipo diverso di scuola, il nuovo ruolo svolto dalla

famiglia, possono marcare l’inizio dell’adolescenza. Ma sono soprattutto i

cambiamenti psichici che permettono di prendere coscienza dell’inizio di una

nuova stagione della vita: le relazioni sociali, particolarmente con i coetanei,

l’amicizia, l’innamoramento prendono una grande importanza e diventano

oggetto di interesse e preoccupazione. Non sempre risulta facile affrontare i

momenti critici che inevitabilmente fanno parte di questo importante processo.

E’ necessario fornire ai ragazzi l’opportunità di discutere di questi aspetti in

modo da renderli più consapevoli e più preparati ad affrontare il processo di

crescita che sta avvenendo. È un’importante occasione di accompagnamento e

sostegno nel percorso di acquisizione di una maturità personale e affettiva che

raggiungeranno al temine dell’adolescenza.

Nonostante i tempi soggettivi di maturazione, ogni ragazzo si accorge del

cambiamento in atto e reagisce con gli strumenti che ha a sua disposizione: c’è

chi lo attende e chi cerca invece di nasconderlo. Una delle principali sfide di

questa età consiste proprio nell’integrare il desiderio con la paura di crescere.

Il gruppo di amici del proprio ambiente di vita, guidato da uno specialista, può

offrire ai ragazzi la possibilità di uno scambio interpersonale dove far emergere

queste dimensioni e individuare nuove risorse per farvi fronte.

40

PROGETTO EMOZIONIAMOCI

SCUOLA DELL’INFANZIA “PAPA GIOVANNI PAOLO II”

Nella nostra società sembra che la parola chiave sia “efficienza”. I valori più

apprezzati sono dinamismo, intraprendenza, incisività, efficacia.L’efficienza è

necessaria, ma non è un criterio sufficiente per la formazione delle

individualità. Lo sviluppo dell’intelligenza infatti è intrinsecamente legato a

quello dell’affettività, che racchiude voglia di conoscere e passione. A volte

l’affettività porta sofferenza e può bloccare la conoscenza, è però vero che

senza affettività la conoscenza è vuota.

Lo sviluppo delle emozioni positive migliora infatti l’apprendimento, il clima in

classe, i rapporti con gli insegnanti e tra bambini stessi e sostiene la loro

crescita psicologica. L’emozione non solo è al centro dell’individuo ma è

espressione stessa della vita; pertanto si può dire che sapere riconoscere,

ascoltare e rispettare le emozioni altrui, significhi ascoltare e rispettare le

persone nella loro globalità.

OBIETTIVI

1. Riconoscere le emozioni proprie e altrui

2. Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri

3. Sviluppare l’attitudine al lavoro di gruppo

4. Promuovere abilità di gestione dei conflitti

5. Offrire uno spazio di consulenza alle insegnanti e ai genitori

FINALITÀ

La finalità del percorso è quella di dare ai bambini il modo di esplorare ed

elaborare i loro mondi emozionali e relazionali.

41

CONTENUTI E ATTIVITÀ

I bambini, attraverso giochi, conversazioni, disegni, saranno incentivati a

scoprire le loro emozioni e i loro sentimenti, anche quelli negativi, per

conoscerli, comprenderli, accettarli e trasformarli senza averne timore.

Il percorso si svilupperà in questo modo:

1. Corpo ed emozioni

2. Nominare le emozioni

3. Riconoscere le emozioni proprie e altrui

METODOLOGIA

• Conversazioni, gioco motorio, verbalizzazione individuale, circle time,

disegni, drammatizzazione.

• Eventuali osservazioni nelle classi.

• Colloquio con i genitori.

• Consulenza alle insegnanti.

42

IMPARARESICURI

SCUOLA PRIMARIA “E. DE AMICIS”

IMPARARESICURI è un programma nazionale di informazione e

sensibilizzazione sulla sicurezza nelle scuole ed ha tra i suoi obiettivi quelli di

contribuire alla messa in sicurezza delle scuole italiane, lavorare per il

radicamento della cultura della sicurezza e della salute tra i più giovani, creare

collegamenti stabili tra le scuole e il territorio per la gestione comune dei rischi

legati al comune di appartenenza.

Il programma IMPARARESICURI si svolge in collaborazione con il Dipartimento

della Protezione Civile e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della

Ricerca.

Si realizza con la XIII Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole

che si svolgerà il 20 novembre 2015.

Nella Legge 107/2015, denominata “La Buona Scuola”, la Giornata nazionale

della sicurezza nelle scuole è stata inserita ed “istituzionalizzata”.

Sarà celebrata, dal prossimo anno 2016, il 22 novembre di ogni anno, per

ricordare tutte le vittime della scuola, in occasione dell’anniversario della morte

di una di queste, Vito Scafidi.

43

PROGETTO “TUTTI A SCUOLA!”

SCUOLA PRIMARIA “Gianna Molla Beretta” Pontenuovo

Classe/i

Tutte le cinque classi del plesso, dalla classe

prima alla quinta.

Abstract

Il progetto, nel massimo rispetto della

personalità e delle abilità di ogni alunno, intende

fare in modo che ciascun bambino possa avere il

successo che è nelle sue possibilità non solo da

punto di vista accademico ma anche

caratterialmente in modo da farne un cittadino

del mondo, capace di relazionarsi, interagire,

collaborare…

Insegnanti e ragazzi

coinvolti

Insegnanti coinvolti: tutti quelli del plesso

Ragazzi coinvolti: cinque classi (dalla prima

alla quinta)

Attività\compiti: gli obiettivi sono stati

condivisi con tutti i bambini (secondo

fasi\obiettivi di lavoro).

La proposta

La necessità di lavorare sull’apprendimento di

quelle abilità sociali indispensabili al benessere

del bambino è stata condivisa con l’

“Associazione genitori” della scuola e, dopo una

breve collaborazione con Lucia Rizzi e altri

specialisti con cui collaboriamo, è nato il nostro

progetto.

Con il progetto si sono volute attivare tecniche

44

di gestione comportamentale in classe, con

particolare riguardo ai problemi dell’attenzione

ed altri bisogni educativi.

Spazi, tempi,

strumenti

Dove: l’obiettivo da perseguire è svolto a scuola

ma lo stesso viene condiviso con la famiglia che

si impegna a riprenderlo a casa.

Strumenti: flash cards, schede illustrate, role-

play, diario, …

Tempo di programmazione: non

quantificabile nella fase di progettazione.

Minima nella fase attuativa.

Lavoro in classe: l’apprendimento di queste

abilità sociali viene fatto relativamente al

quotidiano, cioè in stretta relazione al lavoro di

classe e affiancato all’attività didattica. Per

tempi brevi si attuano role-play, giochi con le

flash cards o lettura delle schede…

A casa la famiglia si impegna a condividere,

rispettare lo stesso obiettivo collegandosi al

giudizio espresso sul diario, puntando sul

rinforzo positivo.

Obiettivi disciplinari e

modalità formative

Obiettivi :

• Ascoltare e seguire le istruzioni

• Osservare le regole della classe, della scuola o

di qualsiasi ambiente in cui i bambini si

trovino…

(Indicatore ministeriale Rispetta le regole

condivise, collabora con gli altri per la

costruzione del bene comune-)

45

• Aiutare in ogni occasione

(Indicatore ministeriale-Si assume le

proprie responsabilità, chiede aiuto quando si

trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo

chiede-)

• Condividere tempi e spazi

• Partecipare attivamente alle attività

(Indicatore ministeriale Si impegna per

portare a compimento il lavoro iniziato da solo

o insieme ad altri..)

• Accettare le opinioni altrui

• Mantenere un atteggiamento positivo

• Ignorare quando necessario

• Riconoscere e risolvere positivamente i

problemi che si presentano

• Imparare a riconoscere e gestire correttamente

le proprie emozioni…

Tutti gli obiettivi vengono poi declinati

secondo la classe e riportati nel progetto

“Tutti a scuola”.

Modalità:

- Scelta e spiegazione dell’obiettivo scelto

- conversazione con gli alunni sull’obiettivo in

modo da chiarirne tutti gli aspetti e da

rendere chiaro il concetto e la sua

realizzazione. Si possono usare disegni,

fotografie, strumenti vari, preparati anche

insieme …

46

- simulazioni … per esemplificare ancora di

più come mettere in pratica quell’abilità

nella vita quotidiana, sia scolastica che

extra.

- sul diario, nello spazio dedicato, viene

scritto l’obiettivo settimanale così da

condividerlo con la famiglia.

- ad ogni cambio di insegnante, la stessa,

deve indicare sul diario, con un colore e una

firma come l’alunno ha raggiunto l’obiettivo

e il successo ottenuto. Da parte delle

insegnanti vengono poi trovati, messi in

atto e comunicati a casa tutti i rinforzi

positivi adeguati alle circostanze.

Obiettivi trasversali:

- “Sensibilità sull’argomento/obiettivo scelto”

- “potenziamento delle strategie, metodi di

lavoro e studio”

- “ motivazione”

- “immagine di sé, autostima”

- “conoscenze”

- “abilità” (metafora dell’iceberg -Castoldi)

“Si parla di competenze chiave per indicare un

insieme di competenze, anche di natura

trasversale, ritenute fondamentali per una

piena cittadinanza. Tra queste rientrano ad

esempio le competenze sociali e civiche

(rispetto delle regole, capacità di creare

rapporti positivi con gli altri, costruzione del

senso di legalità, sviluppo dell’etica della

47

Competenze di

cittadinanza

responsabilità e di valori in linea con i principi

costituzionali) e le competenze personali legate

alla capacità di orientarsi e di agire

efficacemente nelle diverse situazioni.

Appare inoltre importante considerare la

capacità degli studenti di autoregolarsi nella

gestione dei compiti scolastici e dello studio.”

(RAV-Istituto)

- E’ più agevole parlare di competenze, se

l’obiettivo è il conseguimento di una

qualifica o di un titolo direttamente

spendibile nella realtà…

- È meno agevole se sono determinante

competenze di carattere culturale e di

carattere civico o competenze di

cittadinanza.

“La competenza non può essere direttamente

rilevata, ma solo indirettamente inserita a

partire da una famiglia di prestazioni e da un

insieme di comportamenti osservabili che

svolgono il ruolo di indicatori della presenza

della competenza e del livello raggiunto.”

(Pellerey-2004)

COMPETENZA

- E’ riflettere su se stessi e valutarsi

- Sapere affrontare difficoltà

- Avere acquisito un metodo di lavoro

- Avere conoscenze e possedere abilità

- Stabilire e gestire relazioni..

48

Valutazione

complessiva

Il parere dei docenti del plesso pone il livello

delle competenze chiave di cittadinanza

raggiunto dai propri alunni, elevato.

In tutte le classi le competenze sociali e civiche

sono adeguatamente sviluppate (collaborazione

tra pari, responsabilità e rispetto delle regole) e

in alcune classi raggiungono un livello quasi

ottimale.

La maggior parte degli alunni raggiunge una

adeguata autonomia nell'organizzazione dello

studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento

e una parte di essi raggiunge livelli eccellenti.

Non sono presenti concentrazioni anomale di

comportamenti problematici in specifiche classi.

La scuola inoltre adotta criteri comuni per la

valutazione del comportamento e utilizza più

strumenti per valutare il raggiungimento delle

competenze chiave e di cittadinanza degli

studenti.

Sarebbe opportuno investire maggiormente

sulle famiglie e sul ruolo importante del rinforzo

positivo che le stesse hanno sui propri figli.

Necessario condividere materiali ed esperienze

tra docenti cosi da ottimizzare tempi di lavoro.

“Se l’esercizio, il compito, lo studio, l’impegno

non vengono eseguiti:

-costantemente

49

Spunti per proseguire

-puntualmente (nei tempi giusti)

-correttamente,

non è ragionevole aspettarsi risultati eccellenti.”

Con coerenza … Anche per i docenti!

“… ad maiora …”

50

PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA PRIMARIA “E. DE AMICIS”

Classe/i

Dalla prima alla quinta

Abstract

Da anni, la nostra scuola ha scelto come priorità

educativa l’educazione alla convivenza sociale e

civica, ai diritti umani e alla cittadinanza attiva.

In ogni anno scolastico si è approfondito un

argomento legato all’insegnamento di Cittadinanza

e Costituzione.

Il progetto nel corso degli anni ha sviluppato i

seguenti temi:

• a.s. 2006-2007 “TU, IO … NOI

“Imparare a stare insieme e a gestire il conflitto”

• a.s. 2007-2008

“Alla scoperta dei … popoli del mondo”

• a.s. 2008-2009

“Una risata per la libertà” (democrazia – dittatura)

• a.s. 2009-2010

“Da Nord a Sud: viaggio alla scoperta del BEL

PAESE” (l’Italia esempio di convivenza e

integrazione delle diversità culturali)

• a.s. 2010-2011

“Il teatro nel mondo” (L’arte è il linguaggio

universale che supera confini e barriere e che sa

mettere in comunicazione tra loro mondi, tradizioni

e culture diverse)

• a.s. 2011-2012

51

““DIVERSAMENTE … un modo diverso di vedere il

mondo” (riflessione sulle diversità di ogni genere)

• a.s. 2012-2013

“LIBERO DIALOGO … un percorso per riflettere tra

genitori e figli”.

• a.s. 2013-2014

“La battaglia di Magenta vista con gli occhi di un

bambino”

• a.s. 2014-2015

“Stare bene con gli altri” (benessere psicologico e

sociale, gestione delle emozioni e risoluzione dei

conflitti)

• a.s. 2015-2016

“Laboratorio sull’autostima”

Insegnanti e ragazzi

coinvolti

Sono stati coinvolti tutti gli alunni e gli insegnanti

della scuola perciò: 10 classi, 20 insegnanti di

classe, l’insegnante di religione cattolica e gli

insegnanti di sostegno.

Il progetto è stato ideato e coordinato dagli esperti

dell’Associazione Culturale “Saama Raac” con cui la

scuola collabora.

Tutti i ragazzi hanno partecipato attivamente al

progetto. Gli insegnanti hanno contribuito allo

sviluppo degli argomenti nelle loro classi e alla

messa in scena di uno spettacolo finale, attuato per

coinvolgere maggiormente le famiglie sulle

tematiche affrontate.

La proposta

La proposta è nata dall’esigenza, ancora più

ineludibile rispetto al passato, di insegnare le

regole del vivere e del convivere, valorizzando le

diverse identità culturali di ogni studente.

52

Col passare del tempo il progetto è diventato

caratterizzante la nostra scuola.

All’inizio era rivolto solo agli alunni, poi abbiamo

cercato di coinvolgere anche i genitori con incontri

serali, al fine rafforzare l’alleanza educativa e di

offrire ai genitori un’occasione di scambio e di

approfondimento.

Ultimamente si invitano i genitori a uno spettacolo

finale attraverso il quale poter condividere le

conoscenze apprese e le esperienze vissute.

Spazi, tempi,

strumenti

Il progetto consiste in un pacchetto di circa 10/15

ore per classe coinvolta e si svolge a scuola.

La prima parte del percorso prevede all’interno

delle singole classi l’approfondimento dei contenuti

attraverso attività di tipo creativo e ludico, semplici

drammatizzazioni, role playing, giochi psicomotori

e diversi momenti di confronto a grande gruppo, in

modalità circle time. Si completano anche schede,

si producono cartelloni e varie rappresentazioni

grafiche.

La seconda parte del percorso è dedicata alla

costruzione di uno spettacolo finale.

Il testo dello spettacolo si realizza con i contributi

che scaturiscono dagli alunni durante il

laboratorio.

Ogni alunno è parte attiva nella rappresentazione

dell’evento finale.

Lo spettacolo, a volte, prevede l’accompagnamento

musicale della colonna sonora o la stesura di testi

di canzoni e/o l’esecuzione di danze, il tutto

realizzato dai bambini.

53

Obiettivi disciplinari e

modalità formative

Dalle Indicazioni:

OBIETTIVI

• Riflettere e riconoscere l’esistenza di regole e

rispettarle.

• Ragionare sulla necessità di un consenso

comune su cui fondare la regola e

sull’eventualità di intervenire per modificarla.

• Star bene con sé stessi e con gli altri..

• Migliorare le proprie competenze di gestione e

risoluzione dei conflitti.

• Rafforzare le capacità di confronto e di sintesi di

punti di vista differenti.

• Conoscere la nostra e le altre culture, in un

confronto che non eluda questioni quali le

convinzioni religiose, i ruoli familiari, le

differenze di genere.

• Conoscere le nostre radici storiche e

comprendere di far parte di un’unica comunità

europea e planetaria.

• Sviluppare la capacità di analisi e di intervento

sul proprio contesto di appartenenza.

MODALITÀ

Attività di laboratorio a piccolo e grande gruppo,

circle time, giochi psicomotori, piccole

drammatizzazioni, role-playing, schede da

completare, produzione di cartelloni e varie

rappresentazioni grafiche.

Composizione di testi di canzoni, accompagnamenti

musicali, danze.

54

Competenze di

cittadinanza

• Competenze sociali e civiche

• Imparare ad imparare

• Spirito di iniziativa ed imprenditorialità

• Consapevolezza ed espressione culturale

Valutazione

complessiva

Dalla valutazione sistematica del progetto, risulta

un alto livello di partecipazione, di motivazione e di

soddisfazione degli alunni. Evidente è la ricaduta

sui comportamenti e sugli apprendimenti degli

alunni.

I docenti si arricchiscono professionalmente e

socialmente.

Le famiglie dimostrano di gradire il progetto.

Le difficoltà riscontrate sono legate

all’organizzazione spazio/ temporale dello

spettacolo finale, data la complessità dell’evento.

Spunti per proseguire

Gli aspetti da approfondire in futuro, in riferimento

alle necessità educative che i "nuovi" bambini di

oggi (e le loro famiglie) impongono potrebbero

essere:

° la conoscenza e il rispetto dei diritti e dei

doveri dei bambini

° la capacità di gestire il confronto con l'altro

° la capacità si sentirsi membro di un gruppo al

di là degli individualismi, di riconoscere e

valorizzare il proprio e l'altrui ruolo

° la capacità di gestire il proprio mondo

emotivo nel rapporto con l'altro

° la capacità di comprendere e quindi saper

rispettare la regola intesa come garanzia del

bene comune...

55

CURRICOLO DI CITTADINANZA: BUONE PRASSI

Titolo del progetto

GIOCO DELLE REGOLE CONDIVISE

Scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA PAPA GIOVANNI PAOLO

2°, 2/4

MAGENTA.

TEL. 0297297390- FAX 0297295091

email : MIIC8FR00D@ISTRUZIONE .IT,

SITO: WWW.ICSVIAPAPAGIOVANNIPAOLO2.GOV.IT

SCUOLA DELL'INFANZIA DI VIA PAPA GIOVANNI

PAOLO 2°

MAGENTA

Insegnanti coinvolti

COVA MARIALUISA

INSEGNANTE SCUOLA DELL'INFANZIA

Classe/i

SEZIONE ARANCIONE ( bambini di 3-4-5 anni)

56

Abstract

Il progetto nasce dalla difficoltà di una buona parte dei bambini della

sezione a rispettare le regole. Io e la mia collega Giovanna abbiamo

deciso di coinvolgere in questo gioco in primis i bambini che hanno

collaborato alla scelta delle regole e le famiglie che a casa come a

scuola si impegnano a lavorare sulle regole concordate. L'uso di

simboli come smile sorridenti o tristi sono serviti a rendere

consapevoli i bambini dei comportamenti appropriati e non. Quando

il bambino porta a casa uno smile triste si chiede aiuto alla famiglia

per lavorare anche a casa sulla regola che il bambino ha difficoltà a

rispettare " mamma e papà aiutatemi a diventare grande! ".

Chiaramente questo lavoro parte da un accordo preso con le

famiglie.

Le regole scelte democraticamente dai bambini sono emerse da

situazioni concrete di vita, sono state oggetto di osservazione,

ascolto, conversazione, discussione, confronto e ricerca attiva per la

soluzione dei problemi emersi.

Questo progetto ha lo scopo di far vivere al bambino la necessità di

concordare e rispettare regole condivise per stare bene con gli altri.

In questo lavoro è fondamentale il ruolo di protagonista attivo del

bambino.

Insegnanti e ragazzi coinvolti

Sul progetto hanno lavorato le due insegnanti di sezione, rendendo

partecipi anche le insegnanti dell'altra sezione della scuola, il

personale ATA e le famiglie. "Per educare un bambino serve un

villaggio"( saggio detto africano).

Il progetto ha coinvolto i 28 bambini della sezione arancione.

Per rendere efficaci e produttive le conversazioni e discussioni sulle

regole abbiamo suddiviso i bambini in piccoli gruppi per fasce d'età,

a cui si proponeva come risolvere un dato problema emerso. Ogni

gruppo aveva un portavoce che poi portava la proposta al grande

gruppo sezione (28 bambini).

Le differenti soluzioni venivano condivise nel grande gruppo da cui

emergeva una regola semplice, chiara, "condivisa".

57

I grandi hanno preparato il murales con le regole rappresentate

graficamente e tutti hanno creato il libretto personale delle regole da

condividere a casa.

La proposta

L'idea di questo progetto nasce da una difficoltà dei bambini ad

accettare e rispettare le regole, problema riscontrato anche a casa da

alcune famiglie.

Da qualche anno le regole della sezione e della scuola sono state

vissute come dei " cartelli stradali", nate chiaramente da necessità di

vita in comune,

lette e rappresentate graficamente dai bambini, ma con la vana

pretesa che fossero universalmente valide.

Ma ahimè ! Quest'anno qualcosa non funziona ! (non solo a causa del

gran numero di bambini problematici presenti in sezione).

Quello che mi ha aperto gli occhi, e messo in discussione il tutto, è

stato quando, per ben due volte, il murales con le regole

rappresentate graficamente, tipo cartelli stradali da anni presenti in

sezione, è stato strappato da due differenti bambini della sezione.

In effetti ogni anno il gruppo sezione cambia, cambiano le dinamiche

relazionali, emerge il bisogno dei bambini di " farsi" le proprie regole

nate da vissuti concreti, contesti di esperienze proprie.

Le vecchie regole, forse, non da tutti rispettate, anche strappate, non

abbastanza con-vincenti in quanto non frutto di scelte democratiche

del nuovo gruppo sezione.

Questo progetto ha lo scopo di far vivere al bambino la necessità di

concordare e rispettare regole condivise per stare bene, coinvolgendo

tutta la comunità educante in primis la famiglia.

Spazi, tempi, strumenti

Il progetto si è svolto nei differenti spazi della scuola: sezione, bagno,

corridoio, mensa, salone, giardino... . Questi differenti ambienti sono

58

stati campi d'esperienza da cui emergevano situazioni problematiche

da risolvere grazie a regole "condivise".

Le conversazioni e discussioni in piccolo gruppo venivano

organizzate nell'aula laboratorio piccola e raccolta.

Nell'aula sezione i bambini erano impegnati in conversazioni a

grande gruppo: ascolto di racconti e storie, rappresentazioni grafiche-

pittoriche.

Il teatrino e il salone venivano utilizzati per drammatizzare col corpo

le regole e per giochi motori.

Strumenti utilizzati: conversazione-discussione, lettura di situazioni

problematiche e non, libri, strumenti grafico- pittorici, computer,

televisione, dvd, riviste.

Il progetto è iniziato a Gennaio e continuerà fino alla fine dell'anno.

Buona parte del lavoro è stato svolto sul campo a scuola con i

bambini.

La ricerca di testi, dvd, legati alle problematiche e regole è stato

frutto di lavoro fatto a casa.

Obiettivi disciplinari e modalità

formative

Dalle Indicazioni:"Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa

scoprire l'altro da sè e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro

bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise;

implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell'ascolto,

l'attenzione al punto di vista dell'altro e alle diversità di genere, il primo

riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di

un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell'ambiente e della

natura".

• comprendere la necessità di norme comportamentali e di

relazione per la salvaguardia della propria e altrui salute e

benessere

• saper accettare regole condivise

59

• superare il proprio punto di vista per comprendere,

condividere, aiutare e cooperare con gli altri perseguendo il

bene comune

• parlare, descrivere, raccontare,ascoltare, dialogare lasciando

trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione e

comunicazione scambiandosi domande, informazioni,

impressioni e sentimenti

• dialogare,discutere e progettare, confrontando ipotesi

• maturare la consapevolezza delle differenze, saperle accettare

ed averne rispetto

• lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole d'azione,

progettando insieme imparando a valorizzare la

collaborazione

• registrare i momenti o le situazioni che suscitano stupore,

sgomento, disapprovazione, generosità

• saper assumere ruoli e compiti e collaborare con i compagni

• acquisire fiducia nelle proprie capacità comunicative ed

espressive

• sviluppare la capacità di risolvere conflitti con la discussione

• controllare ed esprimere l'affettività e le emozioni in maniera

adeguata all'età, rielaborandola attraverso il corpo e il

movimento

• ascoltare comprendere e riesprimere narrazioni lette o

inventate, fiabe, favole, storie, racconti o resoconti. Leggere

immagini

• disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore

all'esperienza individuale e di gruppo con una varietà

creativa di strumenti e materiali, lasciando traccia di sè

• adoperare lo schema investigativo del "chi, che cosa,

quando, perchè?" per risolvere problemi, chiarire situazioni,

raccontare fatti.

MODALITA': sono partita da una "problematica" che ho

riscontrato nella mia sezione, come ho già raccontato, ho smontato

60

tutto il vecchio lavoro sulle regole per iniziarne un altro partendo dai

bambini: edu-cendo da loro, osservando con loro le varie situazioni

nei differenti contesti di vita da cui estrapolare regole.

Guidati da problemi, interrogandosi, ascoltandosi, confrontandosi i

bambini hanno formulato le loro regole.

Regole chiare, condivise rappresentate graficamente con differenti

tecniche per costruire un libretto personale e un murales per la

sezione.

L'ascolto, il dialogo, la discussione, la verbalizzazione dei differenti

stati d'animo, il rispetto di tutti i pensieri dei bambini sono stati

fondamentali in questo lavoro.

Tutti i giorni con antenne attente cercavo di cogliere momenti che

potessero essere il punto di partenza per il nostro lavoro, come

regista predisponevo materiali per partire a lavorare su varie

problematiche.

Cercavo storie, fiabe, filastrocche o le inventavano i bambini sulla

regola su cui si lavorava. La regola veniva anche drammatizzata dai

bambini con il corpo.

Molto utile è stato l'utilizzo delle faccine o del semaforo della voce

per rendere consapevoli i bambini del comportamento adeguato o

non.

Spesso noi adulti diamo per scontato: detta, fatta la regola... non

basta, va quotidianamente ripetuta, ricordata. Il bambino piccolo è

aiutato dal sottolineare 'quello che stai facendo è proprio da

faccina...bella o triste'.

Non sempre si rendono conto. Mi ha aiutato il classificare ed

identificare con un simbolo concreto (faccina) il comportamento dei

bimbi per spiegarlo meglio a loro in alternativa al solito "No! Non si

fa...perché...".

Mi accorgevo che anche per il tono della voce non tutti i bambini si

rendono conto quando noi li invitiamo a non urlare e abbassare il

61

tono della voce. Abbiamo così iniziato a giocare con i colori del

semaforo su cui si modulava il tono della voce per poi utilizzarlo

come strumento per rendere consapevoli i bambini del loro tono di

voce.

Le faccine e il semaforo della voce si sono rivelate essere utili

strumenti per dare consapevolezza al bambino. Tante volte mi

sembra che non si rendano conto se non grazie a simboli concreti.

La condivisione e la collaborazione con le famiglie, dove c'è stata, è

stata positiva.

Competenze di cittadinanza

• comunicare nella madrelingua

• imparare ad imparare

• progettare

• risolvere problemi

• individuare collegamenti

• acquisire e interpretare informazioni

• collaborare e partecipare

• agire in modo autonomo e responsabile

• competenze sociali e civiche

• il senso di iniziativa e imprenditorialità

• competenze matematiche in campo scientifico e tecnologic

Valutazione complessiva

Il progetto è stato accolto positivamente dai bambini e dalle famiglie

che hanno collaborato, purtroppo non tutte.

Se all'inizio la sezione poteva essere divisa in due gruppi, i bambini

che sanno rispettare le regole e quelli che hanno difficoltà a

rispettarle, ora si aggiunge un terzo gruppo i bambini che si sforzano

e impegnano a rispettarle.

C'è ancora molto da lavorarci, abbiamo molti casi difficili, ma siamo

ottimiste.

62

Ah! Dimenticavo il murales con le nuove regole, da Gennaio a oggi,

non è ancora stato strappato.

Ha funzionato il coinvolgimento dei bambini per la scelta delle

regole, l'utilizzo di simboli per comunicare se il loro comportamento

era adeguato o non (faccine, semaforo).

Punto di debolezza è stato che non tutte le famiglie hanno

collaborato. Questo punto va migliorato.

Spunti per proseguire

Ogni nuovo anno scolastico si aprirà sempre con il gioco delle

regole condivise, ricreato ad hoc per il nuovo gruppo sezione, dove

ogni bambino esercita la sua cittadinanza attiva.

63

CURRICOLO DI CITTADINANZA: BUONE PRASSI

Titolo del progetto

“STIAMO INSIEME”

Percorso artistico-espressivo

“Trasform’Arte”

Scuola

Scuola dell’Infanzia “Rodari” di via Saffi

Magenta

Insegnanti coinvolti

Tutte le insegnanti della scuola.

Classe/i

Sezioni: Rossa, Verde e Blu

a.s. 2016/17

Abstract

Il progetto nasce dalla necessità oggettiva di organizzare attività

di intersezione con tutti gli alunni di 3, 4 e 5 anni della scuola.

Le docenti si adopereranno affinché gli alunni socializzino tra

loro e instaurino relazioni positive. Verranno proposte attività

stimolanti sotto il profilo creativo ed espressivo che favorisca la

crescita dell’autostima, della fiducia in loro stessi e

sensibilizzandoli al rispetto dell’ambiente. Il tema scelto è quello

del riciclo affrontato in maniera ludica ed espressiva in base

all’età e alle diverse competenze e abilità. Per ogni ricorrenza

festiva, i bambini realizzeranno oggetti con materiale di

recupero.

Insegnanti e ragazzi coinvolti

Sono coinvolte tutte le insegnanti e i bambini della scuola.

64

La proposta

La proposta nasce dalla necessità di formare gruppi omogenei

per età che consentono anche agli esperti di proporre al meglio

le loro attività, in un clima sereno. Questo ci ha portato a

trasformare una situazione a volte caotica in un momento di

crescita e condivisione, ampliando amicizie e opportunità di

confronti. Le insegnanti proporranno esperienze educative –

didattiche per consentire a tutti gli alunni di vivere serenamente

il tempo scuola, creando un gruppo di bambini capaci di

socializzare e di collaborare con insegnanti e bambini diversi

dalla classe di appartenenza.

Spazi, tempi, strumenti

Il progetto si svolgerà nei locali della scuola (aule e salone)

coinvolgerà i bambini durante tutto l’anno scolastico.

Verrà utilizzato vario materiale di recupero, musiche, immagini

e libri illustrati.

Obiettivi disciplinari e modalità

formative

Dalle Indicazioni:

• Avere consapevolezza delle proprie potenzialità;

• Esprimere la propria personalità in tutte le sue

dimensioni;

• Socializzare, relazionarsi in modo positivo e collaborare

con i compagni.

Obiettivi:

ü Proporre un esempio significativo di riciclaggio

ü Stimolare la creatività attraverso il riutilizzo dei

materiali di recupero

ü Sviluppare il rispetto verso l’ambiente che ci circonda

ü Accrescere un atteggiamento di rispetto e salvaguardia

nei confronti dell’ambiente

ü Scoprire l’importanza della raccolta differenziata e del

riciclaggio

65

ü Cooperare con i compagni e rispettare tempi e turni

d’intervento nel rispetto del lavoro comune. Ogni attività proposta inizierà con la modalità del cerchio

dell’amicizia, conversazioni di gruppo, osservazioni di

diversi materiali del loro uso e della loro trasformazione

possibile, lasciando la libertà di esprimere la propria

potenziale creatività ed emozioni, rispettando poche,

semplici e chiare regole condivise. Le insegnanti

svolgeranno un ruolo di supervisione, proponendo e

collaborando con i bambini per la scelta e la realizzazione

dei “lavori” svolti.

Obiettivi trasversali raggiunti:

• Ascoltare l’altro;

• Rispettare il proprio turno;

• Esprimere il proprio pensiero;

• Rispettare le regole di convivenza;

• Integrarsi in modo positivo con i compagni;

• Lavorare e collaborare con i compagni.

Competenze di cittadinanza

Ø Comunicare adeguatamente coi i pari e con gli adulti;

Ø Intervenire adeguatamente in una conversazione;

Ø Partecipare in gruppo ad attività comuni;

Ø Rispettare le regole nella vita di gruppo;

Ø Assumere atteggiamenti di amicizia e solidarietà.

Valutazione complessiva

Il progetto ha avuto inizio in via sperimentale nell’anno

scolastico 2015/16. Dopo un periodo di assestamento, anche di

noi docenti, l’esperienza ha avuto un esito positivo. Abbiamo

rilevato che i bambini sono più sereni nei rapporti con tutte noi

66

insegnanti e con i bambini delle diverse classi. I bambini si sono

approcciati ad esperienze nuove in modo sereno, con impegno

e creatività, anche i più timorosi e riservati hanno sviluppato più

fiducia nelle proprie capacità ampliando le amicizie.

Spunti per proseguire

Rilevata l’esperienza positiva i docenti continueranno a

proporre e incentivare la socializzazione e l’integrazione con

tutti i bambini della scuola.

67

PARCO LOMBARDO DELLA VALLEDELTICINO

U.O. PATRIMONIO E MARKETING TERRITORIALE UfficioEducazioneAmbientaleeTurismo

Svilupposostenibiletuteladellabiodiversitàedell’ambiente,qualitàdellavita

Il percorso educativo didattico “Una scuola nel Parco”

Il Parco del Ticino, per le sue caratterizzazioni, è uno scrigno didattico ed

esperienziale che ben si presta allo studio di molti argomenti e soprattutto a

cogliere ed evidenziare l’essenza della frase “tutto è collegato”. Il primo Parco

regionale istituito in Italia, infatti, è sì arricchito da pregevoli zone boscate,

aree umide e naturali, ma è allo stesso tempo influenzato dalla presenza delle

attività antropiche che, da sempre, contribuiscono a disegnare il paesaggio che

oggi si osserva. Per questo diventa fondamentale porre al centro

dell’attenzione non solo gli elementi puramente naturalistici, ma anche le

persone che abitano il territorio. Ogni elemento, infatti, è strettamente

connesso agli altri; far comprendere che le azioni umane hanno ricadute

sull’ambiente è compito fondamentale che il Parco del Ticino ha assunto dalla

sua istituzione ad oggi.

Prendendo spunto, quindi, dalla ricca offerta -ambientale, paesaggistica,

ecologica, storica, artistica, culturale ed ideologica- racchiusa nel Parco del

Ticino, il plesso scolastico “C. Lorenzini” di Pontevecchio di Magenta ha aderito

dal 2011 al 2016 al percorso educativo - didattico “Una scuola nel Parco”: il

progetto (sperimentale e atto a rendere a vocazione naturalistico - ambientale

la scuola stessa) ha coinvolto gli alunni di tutte le cinque classi dell’istituto.

Gli argomenti affrontati nel percorso formativo sono stati tanti e tutti hanno

portato, più che alla conoscenza scientifica di ognuno, a scoprire come tutto sia

in relazione e come il ruolo di ogni cittadino sia fondamentale per determinare

lo “stato di salute” di un territorio. La finalità ultima, per quanto riguarda le

tematiche naturalistico - ambientali trattate, è stata quella di far comprendere

agli alunni che la tutela dell’ambiente non è qualcosa di esterno a loro, ma un

68

concetto che appartiene visceralmente a ciascuno. Grazie ad un programma

graduale fatto di osservazioni, riflessioni ed esperienze dirette, il messaggio

che si è voluto veicolare è stato sempre il medesimo: tutte le persone possono

essere artefici dei cambiamenti che vogliono vedere intorno a sé. Tutti i

cittadini di un territorio sono responsabili di quel territorio (e, in un’ottica più

ampia, dell’evoluzione del pianeta Terra), anche quando non è immediato

comprendere gli effetti delle azioni condotte e sembra che fare o non fare sia la

stessa cosa. La libertà di scegliere è un valore che è stato incoraggiato negli

alunni grazie a questo progetto; la consapevolezza che il vivere in armonia con

l’ambiente è possibile e merito delle azioni del singolo è quanto si è cercato di

far capire ai “piccoli cittadini” del Parco.

Il progetto “Una scuola nel Parco” racchiude tutti gli elementi

dell’insegnamento classico, anche se predilige la ricerca-azione: cerca di

favorire, quindi, l’attività ludica alla spiegazione diretta, il fare emergere i

concetti all’imporre opinioni. Ma non si limita a questo: va sempre incontro al

benessere degli alunni e dei docenti.

La proposta didattica, inoltre, si prefigge di:

ü sviluppare le competenze individuali;

ü qualificare l’ambiente sociale;

ü migliorare l’ambiente strutturale ed organizzativo;

ü rafforzare la collaborazione.

Dal punto di vista metodologico e contenutistico, il percorso educativo-didattico

è stato articolato secondo il seguente schema:

ü esperienza: il punto di partenza è sempre stato un problema

(normalmente presentato sottoforma di attività ludica, di ricerca, di

osservazione, di rielaborazione, ecc.), posto dall’educatore alla classe;

ü riflessione: il problema, affrontato individualmente o a sottogruppi, è

stato posto in modo tale da far emergere possibili ipotesi di soluzione;

69

nell’approcciarlo, gli studenti, hanno messo in gioco le proprie

potenzialità culturali, affettive, fisiche, ecc.;

ü discussione: i vari tentativi di spiegazione sono stati confrontati in

gruppo nell’interazione anche con teorie consolidate, con l’obiettivo di

produrre una spiegazione sufficientemente buona in relazione al

problema ed al gruppo che lo interpreta;

ü conoscenza: le interpretazioni sono state riutilizzate per i problemi

successivi, sia a livello dei concetti sia a livello del metodo di ricerca

utilizzato.

Le finalità del percorso educativo didattico

La finalità generale del percorso educativo didattico in oggetto, ovvero quella

di rendere a vocazione naturalistico - ambientale la scuola primaria, è stata

esplicitata attraverso la conoscenza di ciò che caratterizza il Parco del Ticino,

affrontando di anno in anno tematiche specifiche.

In particolare gli argomenti trattati sono stati così suddivisi:

Classe I:

ü Introduzione al Parco del Ticino

ü La fauna del Parco in relazione ai diversi ambienti e delle stagioni

Classe II:

ü La flora del Parco in relazione ai diversi ambienti e delle stagioni

ü Introduzione all’ambiente urbanizzato

70

Classe III:

ü Geologia e idrologia (fiume, lanche, canali, ecc.) del Parco del Ticino

ü La risorsa acqua. Il ciclo dell’acqua. L’utilizzo dell’acqua

Classe IV:

ü Le civiltà della Valle del Ticino

ü Gli ambienti del Parco del Ticino, in particolare quello agricolo.

Evoluzione del paesaggio, soprattutto quello di pianura (dalle zone

acquitrinose alle bonifiche alle marcite). Com’è cambiata l’agricoltura nel

tempo. Cosa e come si coltivava, cosa si produceva. Coltivazioni

intensive. Coltivazioni biologiche e biodinamiche. Prodotti a chilometro

zero e prodotti a marchio.

In aggiunta agli incontri didattici previsti dal progetto, per la classe IV è

stato possibile approfondire la storia delle civiltà aggiungendo un’uscita

facoltativa al Museo Archeologico di Arsago Seprio (VA). Infatti, pur non

essendo la storia e l’archeologia il perno degli argomenti trattati dalla

classe nel percorso formativo, ma solo un momento di passaggio utile ad

affrontare temi più attuali giungendoci con un poco di gradualità, si è

ritenuto vantaggioso introdurre questa ulteriore possibilità, anche per

rendere più chiara ed esaustiva la lezione sulle civiltà.

La visita al museo, per le classi che hanno deciso di inserirla nel percorso

formativo, è risultata effettivamente utile a comprendere meglio le

caratteristiche di ogni singola civiltà e l’importanza che le stesse hanno

avuto nella trasformazione del territorio nei secoli.

Classe V:

ü L’ambiente urbano. Le relazioni. Le scelte e le conseguenze. Azioni e

retroazioni. La visione antropocentrica

71

ü Il clima. L’energia. Le energie rinnovabili e non rinnovabili

ü I rifiuti. L’inquinamento. I prodotti biodegradabili. Il riciclo

ü Il Parco del Ticino: la filosofia che lo sottende, le modalità con cui è stato

costituito, il PTC, le sfide che deve fronteggiare, gli impegni di ogni

cittadino, ecc. Il riconoscimento MAB-UNESCO

ü La tutela ambientale. Se è sviluppo non può essere sostenibile.

Gli interventi del percorso educativo didattico

Gli interventi sono stati tenuti in aula, ma per ogni classe è stata condotta

almeno un’uscita in natura, presso la R.N.O. La Fagiana di Pontevecchio di

Magenta. Fare educazione ambientale, infatti, non è sinonimo stretto di

conoscenza naturalistica o di didattica fine a se stessa: una passeggiata nel

bosco, un gioco tra gli alberi, i rumori diversi che lo caratterizzano, la scoperta

(e magari anche la paura!) di ciò che non si conosce sono stati visti come

elementi fondamentali per arricchire il percorso educativo e per formare una

buona sensibilità ambientale negli alunni.

I risultati ottenuti

In questi primi cinque anni del percorso formativo didattico “Una scuola nel

Parco” i risultati sono stati evidenti e tangibili. Gli alunni, grazie alle attività

svolte, hanno rafforzato la loro identità, aumentato le loro conoscenze,

radicato il senso di appartenenza al territorio e sviluppato una maggiore

sensibilità ambientale. Sono diventati cittadini più consapevoli, preparati,

affezionati al luogo in cui vivono (perché maggiormente in grado di leggerne le

peculiarità, le debolezze, i punti di forza) e per questo più propensi a

rispettarlo e tutelarlo.

72

Proprio per le buone ricadute che il percorso formativo ha avuto sui bambini, il

plesso scolastico “C. Lorenzini” di Pontevecchio di Magenta intende rinnovare la

propria adesione e la propria partecipazione al progetto, conscio che il senso di

appartenenza e di cittadinanza a un territorio siano valori da coltivare e che i

bimbi della scuola possono essere i primi fautori di un territorio migliore.

73

CURRICOLO DI CITTADINANZA: BUONE PRASSI

Titolodelprogetto

Lamiascuolaperlapace

Scuola

I.C.S.”ViaPapaGiovanniPaoloII”

ViaPapaGiovanniPaoloII,2/4

Magenta(MI)

pec:[email protected]

e-mail:[email protected]

tel.:0297297390

fax:0297295091

www.icsviapapagiovannipaolo2.gov.it

Insegnanticoinvolti

BarbaraBarenghi

ConcettaBongiovanni

LauraCalicchio

RosalindaColombo

ColombiniAurelia

Classe/i

TuttelesezionidellaScuoladell’Infanziaeleclassidella

ScuolaPrimaria

74

Abstract

ApprofondimentodialcunitemilegatiaiDirittiUmanicon

giornataconclusivadedicataaltemasecondomodalità

condivisedadiversescuolediIstitutiScolasticidelterritorio.

Insegnantieragazzicoinvolti

Tuttiidocentietutteleclassiaderisconoalprogetto.

Laproposta

Da più di un decennio le scuole aderiscono ad iniziative

rivolteaporrel’attenzioneeadapprofondiretemiinerentila

promozionediunaculturadipaceedipartecipazione.

Spazi,tempi,strumenti

Ilprogettosisvolgesostanzialmenteall’internodelleclassi

utilizzandospazi,materialiestrumentipresentineiplessiesi

apresulterritoriosfruttandoopportunità(spettacoli,

mostre)ecollaborazioniconEntieAssociazioni.

Lagiornataconclusivavedetuttiiplessiscolasticicoinvolti

contemporaneamente,insintoniacongliEntidelterritorio.

Obiettividisciplinariemodalità

formative

DalleIndicazioni:

° assumere consapevolezza dei problemi del mondo

contemporaneo e delle molteplici dimensioni della

cittadinanzanazionale,europea,mondiale,

75

° sentire lacostruzionedellapacee lapromozionedei

dirittiumanicomecompitodiognipersona,

° imparare a prendere la parola, a condividere le

conoscenzeecomunicare,

° sottoporre a visione critica concezioni della realtà

stereotipateepregiudiziali,

° conoscere ed assumere modalità nonviolente di

gestionedeiconflitti,

° favorireformedicooperazioneedisolidarietà,

° imparare ad utilizzare i nuovi media e sviluppare la

propriadimensionedinatividigitalinellacostruzione

dicompetenzedicittadinanza

Competenzedicittadinanza

• conoscereleregoledelvivereedelconvivere,

• prendersicuradisestessi,deglialtriedell’ambiente,

• elaborare idee e promuovere azioni finalizzate al

miglioramentocontinuodelpropriocontestodivita,

• partecipare consapevolmente, partendo dalla

comunità classe, alla costruzione di collettività

semprepiùampieecomposite,

• riconoscere lediversità conservandone l’autonomia

e sostenere la loro interazione e integrazione

attraverso la conoscenza della propria e delle altre

culture, nel rispetto di convinzioni religiose, ruoli

familiari,differenzedigenere,

• promuovere una prima conoscenza della

Dichiarazione dei Diritti dell’infanzia, della

Costituzione della Repubblica italiana , della

DichiarazioneUniversaledeiDirittiumani,

• porrelebasiperl’eserciziodellacittadinanzaattiva

76

Valutazionecomplessiva

Il progetto si può considerare nel suo complesso molto

positivo.

Itemitrattatisonosempreattualiecoinvolgenti.

La maggior parte dei docenti lo vive come un’opportunità

educativa.

Laricadutasuglialunnièsicuramentevalidaestimolante.

Spuntiperproseguire

La giornata conclusiva potrebbe essere inserita come

opportunità di raccordo e di continuità tra i due ordini di

scuolaprogrammandoattivitàcomuniinunoopiùmomenti.