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C.N.R. Consiglio Nazionale delle Ricerche I.R.P.I. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica U.O.S. (Unità Organizzativa di Supporto) di Cosenza Danni alla popolazione causati in Italia e Svizzera da fenomeni di dissesto idrogeologico nel periodo 05/09/2014 – 04/12/2014. a cura di Claudia Bruno Rapporto interno n. 823 Dicembre 2014

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R.I. 823/2014 CNR IRPI ‐ U.O.S. di Cosenza ‐ C. Bruno     1  

C.N.R.

Consiglio Nazionale delle Ricerche

I.R.P.I.

Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica

U.O.S. (Unità Organizzativa di Supporto) di Cosenza

Danni alla popolazione causati in Italia e Svizzera da fenomeni di

dissesto idrogeologico nel periodo 05/09/2014 – 04/12/2014.

a cura di Claudia Bruno

Rapporto interno n. 823

Dicembre 2014

 

1 R.I. 823/2014 CNR IRPI ‐ U.O.S. di Cosenza ‐ C. Bruno 

Indice  

Introduzione .................................................................................................................................. pag.2 

Tabella riassuntiva ........................................................................................................................ pag.3 

Allegato 1 ...................................................................................................................................... pag.7 

R.I. 823/2014 CNR IRPI ‐ U.O.S. di Cosenza ‐ C. Bruno     2  

Danni alla popolazione causati in Italia e Svizzera da fenomeni di dissesto idrogeologico nel periodo 05/09/2014 – 04/12/2014.

Introduzione

Considerata la serie di eccezionali ondate di maltempo che dai primi di settembre 2014 alla prima

decade di dicembre 2014 hanno colpito l’Italia e alcune nazioni con essa confinanti, è stata effettuata

una ricerca volta a fornire un quadro riassuntivo degli effetti di tali eventi sulla popolazione.

Per raggiungere tale obiettivo sono state esaminate le rassegne stampa del CNR-IRPI di Cosenza

(compilatore: dott.ssa Claudia Bruno) ottenute consultando diverse testate giornalistiche a carattere

sia nazionale sia regionale, relative ai mesi di settembre, ottobre, novembre e alla prima decade di

dicembre 2014.

Da tali rassegne sono stati estrapolati gli articoli riguardanti gli eventi di piena e di frana in cui

si è avuto il coinvolgimento della popolazione. In particolare, sono stati evidenziati tre livelli di

gravità decrescente di coinvolgimento: vittime, feriti e coinvolti, ovvero persone salvate in extremis.

In particolare, su un totale di 15 vittime, è stato messo in evidenza come la perdita di vite umane

sia una conseguenza abbastanza frequente tanto di eventi in cui prevale la componente franosa (7

casi) che nei casi in cui i danni sono causati in prevalenza da piene (8 casi).

Nella tabella 1 sono elencati gli eventi analizzati, ordinati cronologicamente e l’area da essi

colpita.

Tabella 1: eventi di piena e di frana analizzati

Eventi di piena Eventi di frana

5-6 settembre 2014 Alluvione sul Gargano 5 novembre 2014 Frana nel Canton Ticino (Svizzera)

9-10 ottobre 2014 Alluvione di Genova 10 novembre 2014 Frana a Leivi nel Genovese

12 novembre 2014 Alluvione nel Cremonese 12 novembre 2014 Frana nel Biellese

12 novembre 2014 Esondazione Lago Maggiore

12 novembre 2014 Frana a Carasco nel Genovese

15 novembre 2014 Alluvione di Genova 15 novembre 2014 Frana nel Varesotto

16 novembre 2014 Alluvione in Piemonte

4 dicembre 2014 Alluvione nel Frusinate

Nella tabella 2, per ogni evento sono riportati gli estratti dalle fonti originali (articoli stampa),

l’estrazione delle informazioni necessarie a caratterizzare le persone danneggiate dagli eventi (nome,

cognome, età, sesso) e il riferimento all’articolo da cui lo stralcio è stato tratto. Infine, viene allegata

la rassegna completa delle fonti originali, ovvero gli articoli utilizzati, numerati come descritto in

tabella 2.

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Allegato 1

 

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Gli articoli stampa riportati di seguito e numerati in ordine progressivo rappresentano le fonti

originali, ovvero gli articoli utilizzati per creare la tabella 2.

I 18 articoli utilizzati sono inerenti a fenomeni di frana e di piena, con danni alla popolazione,

verificatesi in Italia e in Svizzera nel periodo 05/09/2014 - 04/12/2014.

Le principali fonti sono le testate giornalistiche regionali (Il Quotidiano della Calabria, La Gazzetta

del Sud), le testate giornalistiche nazionali (Corriere della Sera), le agenzie di stampa o altri enti (Il

Giornale della Protezione Civile, Tgcom24, Ansa).

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Articolo n.1

 

Articolo n. 2

 

 

   

Il Giornale della Protezione Civile, 6 novembre 2014

MALTEMPO SVIZZERA: A POCHI KM DALL'ITALIA FRANA TRAVOLGE CASA. MORTE MADRE E FIGLIA

Il maltempo che si sta abbattendo sul varesotto ha colpito anche la Svizzera dove, a pochi km dal confine, una enorme frana ha travolto una casa a Curio e ha ucciso madre e figlia

Tragedia in Svizzera a pochi km dal confine con l'Italia e la provincia di Varese (duramente colpita dal maltempo): una frana si è abbattuta su una casa a Bombinasco, frazione di Curio nel Malcantone, uccidendo una donna di 31 anni e la figlia di 3. Il maltempo ha causato il distacco di 1.000 metri cubi di terreno - scivolati da un fronte franoso di 150 metri - che hanno letteralmente raso al suolo l'abitazione. Sul posto ieri sera circa 80 soccorritori che hanno partecipato alle ricerche. Intervenuti il Corpo dei pompieri di Lugano con gli uomini dell'Unità di Intervento Tecnica, i vigili del fuoco di Novaggio, la Croce Verde di Lugano, la società svizzera con i cani da catastrofe (REDOG) - unità cinofile specializzate - e la polizia cantonale. Le vittime sono state trovate questa mattina intorno alle 4.30 e si suppone che siano morte per asfissia. "Nessuno si aspettava una cosa del genere - ha detto Paolo Colin, il sindaco di Curio -. Ho parlato anche ieri con degli anziani del paese, che mi hanno confermato l'eccezionalità dell'evento". Il sindaco ha comunque rassicurato sulla tenuta idrogeologica del territorio.

Il Quotidiano della Calabria, 13 novembre 2014

L’EMERGENZA In Puglia tromba d’aria sradica gli ulivi Maltempo: altre due vittime in Piemonte e Lombardia

TORINO - E’ stato un altro giorno di furia devastatrice del maltempo. Frane, allagamenti, esondazioni di fiumi e laghi, trombe d’aria: la perturbazione, che solo domani dovrebbe allontanarsi, ha colpito duramente al nord, ma i danni sono diffusi anche in altre regioni italiane, fino alla Puglia. Due le vittime: Brunello Canuto Rosa, 66 anni, travolto da una frana a Crevacuore (Biella), ed un settantenne di Bodio Lomnago (Varese), caduto nel lago Maggiore a Ispra. Ed in Liguria, dove l’allerta 1 è stata prorogata fino a mezzanotte, è ancora emergenza: l’aeroporto di Genova è andato in tilt per il black-out di una centralina della torre di controllo; a Leivi, dove sono morti due anziani coniugi sorpresi da una frana, mancano ancora la corrente elettrica e l’acqua potabile. In 12 ore sul nord del Piemonte sono caduti 120-140mm di pioggia, dal Biellese al Verbano. Un fiume di acqua, fango e detriti si è staccato a Crevacuore dove Brunello Canuto stava osservando preoccupato, la cascata d’acqua vicino alle abitazioni. Era con un vicino di casa, Marco Fava, 59 anni, che è ricoverato in prognosi riservata per lo schiacciamento della cassa toracica. «Un boato un rumore fortissimo», raccontano altri abitanti di Crevacuore. «Una tragica fatalità - dice il sindaco, Massimo Toso - in quella zona non ci sono mai stati problemi». L’altra vittima, sulla sponda varesina del lago Maggiore, stava sistemando le cime della sua barca, ormeggiata nel porto di Ispra, che rischiava di andare alla deriva. E’ caduto in acqua e non ha avuto scampo. Il lago, tra Piemonte, Lombardia e Svizzera, è cresciuto al ritmo di 3 centimetri all’ora e nella notte supererà di 30 cm la piena del 2002, arrivando a 6 metri a 90. Critica la situazione all’Isola Bella, una delle perle delle Borromee, semisommersa dall’acqua. Allagato da due giorni il lungolago ed alcune piazze a Verbania. Esondato anche il lago d’Orta, con allagamenti a Omegna ed Orta. Il fiume Po nelle prossime 48 ore raggiungerà, nel tratto lombardo-emiliano e veneto livelli di criticità moderata. Problemi anche nell’Alessandrino al confine con la Liguria: 150 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni in Val Borbera; un’abitazione è stata sgomberata anche a Chiaverano (Torino), vicino ad Ivrea. Resta interrotta, per una frana la ferrovia internazionale del Sempione, sulla linea Milano-Domodossola- Ginevra. In Lombardia è esondato il Seveso a Milano, allagate la stazione di Varese ed un tratto della A8. Case evacuate anche in Friuli Venezia Giulia, a Tarcento (Udine), allagamenti in Veneto, acqua alta a Venezia; all’Isola d’Elba due persone sono state salvate da un’esondazione. In Puglia una tromba d’aria ha sradicato 200 ulivi monumentali.

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Articolo n. 3

 

 

Articolo n. 4

 

 

ll Giornale della Protezione Civile, 13 novembre 2014

MALTEMPO PIEMONTE: MOLTE LE FRANE E GLI ALLAGAMENTI Frane e allagamenti hanno interessato numerose zone del Piemonte causando danni e disagi. Ieri una vittima nel biellese, molti invece gli evacuati nel novarese.

Disastro anche in Piemonte: il maltempo è responsabile di numerosi allagamenti, disagi, danni e frane. E' in corso una graduale attenuazione delle precipitazioni, fino al totale esaurimento previsto per oggi. Ma l'allerta per rischio idrogeologico è ancora attiva in quanto connessa alla criticità residua per fenomeni di dissesto e per il transito delle piene sui fiumi Toce, Sesia, Orba e Bormida. Tragedia ieri a Crevacuore nel comune di Pray, in provincia di Biella, dove una frana ha interessato una legnaia coinvolgendo due persone, una delle quali è deceduta. Le persone presenti nell'abitazione vicina sono state allontanate in via precauzionale. Altre frane sono state segnalate nelle frazioni di Sostegno, Valle Mosso, Strona, Broglio, Valle San Nicolao, Zubiena, Mezzana e Trivero. Anche nel novarese nel comune di Pella sono state evacuate 30 persone e si segnalano smottamenti ad Alzo di Pella e Grignasco. Al momento i cittadini evacuati nell'intera Regione sono in totale un centinaio, compresi quelli di Pella. Risulta poi attivo il Ccs a Novara e sono operativi diversi Coc sul territorio. Aperta anche la sala Operativa del Vco e i volontari impegnati nel territorio sono oltre 250 con 100 mezzi. Sempre nel Verbano-Cusio-Ossola il Lago Maggiore ha allagato piazze e lungolago a Verbania mentre misurava ieri sera un 6.60 m, e continuava a crescere alla velocità di 3 cm all'ora. Si prevede che stamattina venga registrato un ulteriore incremento di circa 30 cm superando la piena del 2002. Esondato anche il lago d'Orta con allagamenti ad Omegna e Orta (Novara).

Il Giornale della Protezione Civile, 12 novembre 2014

ANCORA FRANE, ANCORA MORTI: UN'ALTRA VITTIMA NEL BIELLESE. PIEMONTE FLAGELLATO 70 anni, pensionato, stava controllando il pendio sovrastante la sua casa: è stato travolto e ucciso da una frana che si è staccata in quel momento. Salva ma in stato di shock la persona che era con lui "Fate presto": parafrasando il titolo de Il Mattino dopo il devastante terremoto dell'Irpinia, viene da dirlo anche oggi. Fate presto, facciamo tutti presto, ognuno per la propria parte per quanto piccola sia, per porre rimedio a questo susseguirsi di morti che si ripete ogni qualvolta che sul nostro Paese piove. Non occorre andare tanto indietro con la memoria per ricordarci quando è successo l'ultima volta, è successo ieri, la settimana scorsa, dieci giorni fa, il mese scorso. Oggi in provincia di Biella è morto un uomo, 70 anni mentre insieme ad un'altra persona (la moglie o un amico, al momento non si sa con esattezza) sorvegliava la propria casa a Crevacuore. Una frana si è staccata improvvisamente, ha lambito la casa ma ha travolto l'uomo; la persona che era con lui ce l'ha fatta e ora è in stato di shock all'ospedale di Borgosesia. Le operazioni di soccorso sono state estremamente difficili per via della pioggia incessante che sta cadendo su tutta la provincia. Su tutto il territorio piemontese flagellato dal maltempo si registrano frane e smottamenti: la Protezione civile regionale segnala in particolare: - nel novarese evacuate 30 persone a Pella e smottamenti ad Alzo di Pella e Grignasco - nel biellese frane a Sostegno, Crevacuore, Valle Mosso, Strona, Broglio, Valle San Nicolao, Zubiena, Mezzana e Trivero. I volontari impegnati nel territorio sono oltre 250, con 100 mezzi. La Regione Piemonte ribadisce l'invito ai cittadini a mantenere comportamenti responsabili, in particolare limitando gli spostamenti in occasione dei temporali ed evitando attività e stazionamenti in prossimità dei corsi d'acqua, e consiglia di seguire l'evolversi della situazione idro-meteorologica, le ricadute sul territorio e le indicazioni di comportamento della Protezione civile attraverso i siti istituzionali: www.regione.piemonte.it/protezionecivile/www.arpa.piemonte.it/bollettini/bollettino_allerta.pdf/at_download.

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Articolo n. 5

 

 

Articolo n. 6

 

Il Giornale della Protezione Civile, 11 novembre 2014

#ALLUVIONE LIGURIA: RITROVATI A LEIVI I CORPI DEI DUE CONIUGI DISPERSI Non ce l'hanno fatta Carlo e Franca, coniugi di Leivi (GE), uccisi dalla frana che ha travolto la loro casa dopo le violente piogge che da ieri sera imperversano sulla Liguria I vigili del fuoco hanno ritrovato i corpi dei due coniugi, Carlo A. di 73 anni e Franca I. di 69, che risultavano dispersi a Leivi (GE). La coppia è stata uccisa dalla frana di pietre e fango che ha distrutto la loro casa, i corpi sono stati rinvenuti a poca distanza l'uno dall'altro. Il pubblico ministero Biagio Mazzeo ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo; le salme verranno trasferite all'obitorio dell'ospedale di Lavagna e messe a disposizione dell'autorità giudiziaria. I coniugi Arminise si erano sentiti con la figlia ieri sera verso le 22,30, poco prima che la frana si abbattesse sulla loro casa e che il black out isolasse l'intera zona. I vicini hanno testimoniato di aver sentito poco prima del crollo i coniugi Arminise chiedendosi se era il caso di fuggire. "Poi è precipitato tutto in un attimo e non li abbiamo più sentiti" ha raccontato a Repubblica Genova il vicino di casa. Intanto si attende l'arrivo degli oltre 100 soccorritori tra tecnici e volontari a supporto delle centinaia di operatori già al lavoro in Liguria per gli interventi nelle zone alluvionate in provincia di Genova.

Tgcom24, 11 novembre 2014 Maltempo in Liguria e Toscana, l’esercito in arrivo a Chiavari Situazione critica sulle zone già fortemente colpite dalle piogge in Liguria e Toscana. Allagamenti nel Genovese. Donna incinta tratta in salvo con un elicottero. Continua l’allerta maltempo Liguria e Toscana; scuole chiuse in diversi Comuni. Ieri nubifragi e allagamenti nel Genovese. Dieci persone sono state salvate coi gommoni a Chiavari dove l’acqua è arrivata nel centro storico. A Leivi tratta in salvo donna incinta di otto mesi bloccata nella sua casa, ancora dispersi due coniugi dopo che la loro casa è stata travolta da una frana. Attesa per la piena del fiume Magra. 12.37 A Leivi, chi sono i coniugi dispersi Sono Carlo Arminise,73 anni, e Franca Iaccino. 69 anni, i due pensionati dispersi dopo una frana causata dal maltempo che ha distrutto la loro abitazione a Leivi. Sul posto stanno operando anche le unità cinofile della protezione civile. Sul posto anche carabinieri e vigili del fuoco. 12.28 Esonda anche il Lago d’Orta 12.22 Emergenza a Carrara: una vittima 12.12 Grossi disagi a Cogoleto 11.37 Maltempo, esercito in arrivo a Chiavari La protezione civile nazionale è arrivata nelle zone del Tigullio colpite dall’alluvione, in particolare a Chiavari, dalle prime ore dell’alba. L’esercito è in arrivo. 11.30 Gabrielli: situazione seria in Liguria 10.33 Esonda Lago Maggiore, Verbania allagata 9.40 Maltempo, ancora allerta in Piemonte 9.35 Operazioni di recupero per due persone bloccate tra le macerie L’elicottero dei vigili del fuoco sta intervenendo per recuperare due persone rimaste bloccate tra le macerie del loro appartamento finito sotto la frana a Carasco dove sono ancora dispersi due anziani coniugi. La fase di recupero delle due persone, lievemente ferite e sotto choc, è appena iniziata nonostante sul posto stia ancora piovendo e rinforzando lievemente il vento. 8.57 Leivi, salvata donna incinta rimasta bloccata in casa

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Articolo n. 7

 

 

 

 

 

Ansa Liguria, 12 ottobre 2014 Genova, rivive incubo 2011 Danni per oltre 200 milioni, accuse per la mancata allerta Torrenti esondati, un uomo ucciso per strada da un'onda di acqua e fango, un treno Frecciabianca deragliato per una frana (tre contusi), gravi danni a strade, automobili, attività commerciali. Scuole chiuse, palazzine evacuate. E un'Allerta 2, il massimo livello di attenzione per la Liguria, emanato dopo 12 ore dalla tragedia. Genova ancora una volta si è ritrovata prigioniera dell'acqua, del fango e delle polemiche per un allarme arrivato quando ormai il dramma era compiuto: Antonio Campanella, infermiere genovese di 57 anni, è stato travolto dal torrente Bisagno mentre usciva da un bar ed è morto. Le polemiche riguardano la mancata diramazione dell'Allerta 2 da parte della protezione civile regionale. Si è limitata a lanciare un "avviso" per "temporali forti e organizzati". Quando i modelli matematici indicano pericolo la protezione civile dirama l'Allerta 1, quando il pericolo è massimo, l'Allerta 2. In questo modo scattano automaticamente procedure che attivano i centri nei comuni coinvolti. Ambienti istituzionali scagionano chi avrebbe dovuto lanciare l'allarme: non si è trattato di una valutazione sbagliata, i modelli matematici non hanno indicato l'allerta. "Modelli - ha evidenziato il presidente della Regione Claudio Burlando - che non hanno sbagliato in passato". In realtà, il Comune di Genova si è attivato lo stesso, ha spiegato il sindaco di Genova Marco Doria: "anche senza allerta, ci siamo preoccupati delle scuole per tutto il giorno, avvertendo i dirigenti scolastici e mettendo pattuglie di vigili un po' dappertutto". "Nel tardo pomeriggio la situazione si è calmata - ha spiegato Doria - come aveva previsto Arpal. Ma dalle 21 è precipitata fino all'esondazione". "Fare previsioni è rischioso - ha aggiunto il sindaco -. Il fronte di maltempo stava lasciando Genova poi è tornato". Prendendo tutti alla sprovvista, il Bisagno ha superato gli argini a ridosso della stazione ferroviaria di Brignole, travolgendo Campanella, che aveva lasciato un bar avvertendo che andava a vedere il livello dell'acqua, e decine di auto. I conducenti si sono salvati per il favore del destino. E' esondato anche il terribile Fereggiano, affluente del Bisagno, che nel 2011 uccise sei donne. In un video si vedono due persone passare a un metro dalle acque impetuose un minuto prima dell'esondazione. Nel 2011 l'Allerta 2 era stata decretata ma non servì a nulla. Oggi i residenti inferociti hanno aggredito e insultato un vigile. La magistratura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, un atto dovuto dicono in procura, la stessa che ha mandato a giudizio l'ex sindaco Vincenzi e ad alcuni ex rappresentanti della protezione civile e del Comune per l'alluvione del 2011. L'alluvione ha colpito anche intorno a Genova. A Fegino un Frecciabianca è deragliato per una frana intorno alle 13. Contusi due passeggeri e un macchinista. A Savignone alcune persone hanno trovato riparo sui tetti, a Montoggio il paese è allagato, a Chiavari è esondato l'Entella. A Busalla è stata interrotta per ore l'autostrada A7 per Milano per una cascata di acqua e fango. Una tempesta di fulmini si è abbattuta all'alba sul Tigullio provocando problemi alla linea ferroviaria Livorno-Genova, ma i rallentamenti contenuti grazie al pronto intervento dei tecnici delle Ferrovie. Una centralina dell'impianto per il distanziamento dei treni situata a Zoagli è andata in tilt per diversi minuti a causa delle scariche provocando il rallentamento dei convogli. I ritardi sono stati contenuti nell'ordine di circa venti minuti. Un'altra interminabile notte di paura ha vissuto Genova per due vere e proprie "bombe d'acqua" che hanno allagato molte zone della città trasformando le strade in torrenti con il fango che ha di nuovo invaso scantinati e negozi. Nella Regione si contano oltre 200 milioni di danni e ci si interroga sulla mancata realizzazione di tre opere per mitigare la forza delle acque. Doria accusa "la scandalosa inefficienza del sistema paese" e punta il dito contro "i ritardi provocati dai ricorsi al Tar e dagli esami della Corte dei Conti". Si sono persi anni per lo scolmatore del Fereggiano, lo scolmatore del Bisagno e il rifacimento dell'ultimo tratto del Bisagno, tra la stazione Brignole, dove è morto Campanella, e la Questura. Il premier Renzi è "sconcertato" per le opere bloccate e annuncia "cambio di norme contro i danni della burocrazia", come ha chiesto il governato Claudio Burlando che inoltrerà anche la richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità. Il ministro della difesa Roberta Pinotti terrà le fila dell'emergenza tra il Governo e la sua città. Campanella, intanto, riposa all'obitorio. Genova lo ricorderà con il lutto cittadino nel giorno del funerale, quando le strade saranno ripulite da fango e detriti. E' la città guarda il cielo.

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Articolo n. 8

 

 

 

Gazzetta del Sud, 13 novembre 2014

Maltempo killer Un morto a Crema Lombardia nella morsa del maltempo, che miete una vittima a Crema, nei pressi di un mulino Un'altra vittima per il maltempo: un uomo di 36 anni è morto a Moscazzano, in provincia di Cremona, annegato vicino ad un mulino. Era un giardiniere e manutentore di chiuse, e si chiamava Armando Vagni. E' morto proprio mentre stava cercando di aprire una chiusa per far defluire l'acqua da una roggia-mulino. Sono state alcune persone che erano con lui ieri sera e lo stavano guardando mentre svolgeva il suo lavoro a far scattare immediatamente l'allarme quando lo hanno visto cadere. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per estrarre il corpo, finito incastrato sotto una pala del mulino. Da oggi dovrebbe allontanarsi la perturbazione che ha colpito l'Italia. Nella notte precipitazioni meno intense nel Varesotto, dove è esondato il lago Maggiore; a Monza ancora monitorato il Lambro; a Milano situazione verso la normalità. Cresce il Po, attivata fase allarme in Emilia Per le piogge sul Po è stato superato il livello 2 a Boretto. La protezione civile dell'Emilia- Romagna prevede il superamento del livello 3 a Casalmaggiore e Boretto nelle prime ore di domani, a Borgoforte nel pomeriggio. Ha attivato quindi dalle 4 di domani l'allarme per piena per Colorno, Mezzani, Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara. Resta il preallarme (criticità moderata 2, con livelli prossimi al 3) per i comuni piacentini e parmensi già oggetto d'allerta 2 giorni fa. Liguria, oggi vertice con Gabrielli Si terrà nel pomeriggio un vertice a Lavagna col capo della protezione civile Franco Gabrielli per fare il punto della situazione dell'alluvione che due giorni fa ha colpito Chiavari e il suo entroterra. Alla riunione parteciperanno il governatore ligure Claudio Burlando, l'assessore regionale alla protezione civile Raffaella Paita e sindaci delle zone colpite. Si terranno domani a Leivi i funerali di Franca Iacino e Carlo Armenise, i coniugi uccisi nel crollo della casa investita da una frana. Nella zona si è verificato in nottata un nuovo smottamento sulla SP 225 attualmente chiusa in entrambi i sensi di marcia all'altezza di Bavaggi. Traffico deviato su Leivi. Allagato tratto della tangenziale di Piacenza Dalle prime ore della mattina è provvisoriamente chiuso, in entrambe le direzioni, un tratto della Tangenziale sud di Piacenza, per il pericolo esondazione del torrente Riello, adiacente la tangenziale. L'allagamento ha interessato le rampe dello svincolo 'Farnesiana', circa al km 3, e potrebbe estendersi, secondo l'Anas, al tracciato della tangenziale. È stata invece riaperta ieri sera la variante alla strada statale 62 'della Cisa' in corrispondenza di Collecchio (dal km 103,700 al km 107,373), in provincia di Parma. Il tratto stradale era stato provvisoriamente chiuso nel tardo pomeriggio di ieri per un allagamento dovuto al maltempo. Seveso rientrato a Milano, sempre alto il Lambro E' rientrato completamente il fiume Seveso, esondato ieri a Milano, mentre la viabilità in zona Niguarda è libera come quella in viale Sarca: il sottopassaggio delle Ferrovie dello Stato in direzione nord è in fase di liberazione. Il Lambro rimane invece sempre a livelli elevati (270 in zona Feltre). Il Comune, oltre a decidere la chiusura delle scuole nella zona 9, a nord della città, ha invitato a limitare al minimo l'uso dell'auto privata. In provincia di Milano la situazione più allarmante è quella di Settala, nella zona est, dove probabilmente è fuoriuscita la falda acquifera che ha causato allagamenti in tutto il territorio comunale. Problemi anche nella zona di Melzo e nei comuni vicini, sempre nella provincia est di Milano, e a Villasanta e Arcore (dove oggi le scuole sono chiuse), in provincia di Monza e Brianza. Sono intervenuti anche mezzi anfibi per mettere in sicurezza le persone, soprattutto quelle con maggiori difficoltà come i disabili. Ancora interrotta linea internazionale Fs Sempione Dalle ore 4.35 è ripreso il traffico sulla linea ferroviaria Domodossola - Novara, sospeso dalle 7.20 di ieri fra Orta e Gravellona Toce a causa di una frana fra Orta e Pettenasco causata dal maltempo. Rimane interrotta, invece, la linea Domodossola - Milano, tra Stresa e Belgirate, dove i tecnici di Rfi sono ancora al lavoro per il ripristino dell'infrastruttura. Ripresa circolazione treni sulla Brindisi-Taranto Dalle prime ore di questa mattina è tornata regolare la circolazione sulla linea ferroviaria Brindisi- Taranto, allagata a causa del maltempo che ieri ha colpito la zona. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana - informa una nota - hanno lavorato fino alle 4 della notte scorsa per ripristinare il tratto di ferrovia. Il primo treno a circolare è stato il regionale 3605 partito da Taranto alle 6.15. Riaperto anche il sottopasso ferroviario della stazione di Brindisi. Durante la chiusura i viaggiatori hanno utilizzato le passerelle di collegamento tra i binari e il primo marciapiede con l'assistenza del personale Rete Ferroviaria Italiana. (ANSA).

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Articolo n. 9

 

Ansa, 13 novembre 2014 Maltempo: un morto a Crema. Cresce il Po, allarme in Emilia. Seveso rientrato a Milano, sempre alto il Lambro. Un'altra vittima per il maltempo: un uomo di 36 anni è morto a Moscazzano, in provincia di Cremona, annegato vicino ad un mulino. Era un giardiniere e manutentore di chiuse, e si chiamava Armando Vagni. E' morto proprio mentre stava cercando di aprire una chiusa per far defluire l'acqua da una roggia-mulino. Sono state alcune persone che erano con lui ieri sera e lo stavano guardando mentre svolgeva il suo lavoro a far scattare immediatamente l'allarme quando lo hanno visto cadere. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per estrarre il corpo, finito incastrato sotto una pala del mulino. Liguria: frana su auto a Carasco, donna sotto choc Una frana ha investito un'auto sulla quale viaggiava una donna a San Pietro di Sturla, nel comune di Carasco (Genova). La donna che era al volante è sotto choc ed è stata trasferita all'ospedale di Lavagna. Sul posto i mezzi dell'Esercito e la Protezione civile stanno lavorando per aprire la strada. Domani breve tregua, sabato forte perturbazione Tregua per il maltempo domani in tutta Italia, ma durerà poco: sabato è infatti in arrivo una forte perturbazione, con piogge intense fino a domenica e rischio alluvione, sabato, per Liguria, Piemonte, Alpi, Prealpi e Toscana. Sono le previsioni per i prossimi giorni dei meteorologi del portale 'iLMeteo.it'. Domani, spiegano gli esperti, non pioverà su quasi tutta Italia, "ma è già pronta una nuova forte perturbazione che sabato colpirà il Nord e la Toscana con piogge intense, nubifragi e nuova allerta per rischio alluvionale sulla Liguria, Piemonte, Alpi, Prealpi e Toscana. Le forti piogge poi si porteranno anche sul Lazio e Sardegna". Domenica sono previste "ancora piogge al Nord, specie sui monti e al Nordest, piogge che insistono sulla Toscana settentrionale, Liguria di levante, Lazio e anche su gran parte del Sud". Se poi lunedì e martedì nuove intense piogge e ancora nubifragi raggiungeranno il Nord, il Centro e questa volta anche il Sud, dal 19/20 Novembre la pressione aumenterà su tutta la Penisola riportando il bel tempo ovunque. Crollato tratto strada su Naviglio Pavese a Milano Per il maltempo è crollato un tratto di strada sull'Alzaia del Naviglio Pavese, all'altezza di via Rimini, a Milano. Il pezzo di strada e l'argine sono finiti nell'acqua. Sulla decina di metri coinvolti nel crollo non c'erano né persone di passaggio né auto parcheggiate. La Polizia locale ha messo in sicurezza la zona. Po continua a crescere, a Piacenza è a 6,35 metri Il Po continua a crescere: questa mattina è arrivato a 6,35 metri e si avvicina sempre più ai 7 metri sopra lo zero idrometrico (a cinque scatta lo stato di preallerta). Inevitabile, considerato che ieri è stata la giornata più piovosa degli ultimi quindici anni a Piacenza: 65 centimetri d'acqua in un solo giorno, un record. Golene allagate già da ieri, dunque, e in serata è scattata la chiusura dei sottopassi cittadini, di via Nino Bixio (l'acqua l'ha invasa sotto al ponte ferroviario) e di via del Pontiere. Sempre in serata ieri è stata chiusa la tangenziale della città dal quartiere della Farnesiana fino alla via Emilia Parmense mentre questa mattina, dopo un'altra nottata di pioggia incessante, la Prefettura (che sta coordinando tutte le operazioni) ha disposto la chiusura del tratto nord di tangenziale da corso Europa verso il Montale e quindi verso Cremona. Nelle zone collinari resta l'allerta di livello 2 disposta dalla protezione civile regionale che prevede dissesti idrogeologici e potenziali rischi per la popolazione. Già oggi in tarda mattinata le precipitazioni dovrebbero attenuarsi. Liguria, oggi vertice con Gabrielli Si terrà nel pomeriggio un vertice a Lavagna col capo della protezione civile Franco Gabrielli per fare il punto della situazione dell'alluvione che due giorni fa ha colpito Chiavari e il suo entroterra. Alla riunione parteciperanno il governatore ligure Claudio Burlando, l'assessore regionale alla protezione civile Raffaella Paita e sindaci delle zone colpite. Si terranno domani a Leivi i funerali di Franca Iacino e Carlo Armenise, i coniugi uccisi nel crollo della casa investita da una frana. Nella zona si è verificato in nottata un nuovo smottamento sulla SP 225 attualmente chiusa in entrambi i sensi di marcia all'altezza di Bavaggi. Traffico deviato su Leivi. Allagato tratto della tangenziale di Piacenza Dalle prime ore della mattina è provvisoriamente chiuso, in entrambe le direzioni, un tratto della Tangenziale sud di Piacenza, per il pericolo esondazione del torrente Riello, adiacente la tangenziale. L'allagamento ha interessato le rampe dello svincolo 'Farnesiana', circa al km 3, e potrebbe estendersi, secondo l'Anas, al tracciato della tangenziale. È stata invece riaperta ieri sera la variante alla strada statale 62 'della Cisa' in corrispondenza di Collecchio (dal km 103,700 al km 107,373), in provincia di Parma. Il tratto stradale era stato provvisoriamente chiuso nel tardo pomeriggio di ieri per un allagamento dovuto al maltempo. Seveso rientrato a Milano, sempre alto il Lambro (VIDEO) E' rientrato completamente il fiume Seveso, esondato ieri a Milano, mentre la viabilità in zona Niguarda è libera come quella in viale Sarca: il sottopassaggio delle Ferrovie dello Stato in direzione nord è in fase di liberazione. Il Lambro rimane invece sempre a livelli elevati (270 in zona Feltre). Il Comune, oltre a decidere la chiusura delle scuole nella zona 9, a nord della città, ha invitato a limitare al minimo l'uso dell'auto privata. In provincia di Milano la situazione più allarmante è quella di Settala, nella zona est, dove probabilmente è fuoriuscita la falda acquifera che ha causato allagamenti in tutto il territorio comunale. Problemi anche nella zona di Melzo e nei comuni vicini, sempre nella provincia est di Milano, e a Villasanta e Arcore (dove oggi le scuole sono chiuse), in provincia di Monza e Brianza. Sono intervenuti anche mezzi anfibi per mettere in sicurezza le persone, soprattutto quelle con maggiori difficoltà come i disabili. Ancora interrotta linea internazionale Fs Sempione Dalle ore 4.35 è ripreso il traffico sulla linea ferroviaria Domodossola - Novara, sospeso dalle 7.20 di ieri fra Orta e Gravellona Toce a causa di una frana fra Orta e Pettenasco causata dal maltempo. Rimane interrotta, invece, la linea Domodossola - Milano, tra Stresa e Belgirate, dove i tecnici di Rfi sono ancora al lavoro per il ripristino dell'infrastruttura.

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Articolo n. 10

 

 

 

 

Corriere della sera, 13 novembre 2014 Allerta per la piena del Po, sabato temporali a Nord: un Morto a Crema Un 37enne annega nel canale di un mulino a Crema. Una donna ferita da una frana nel Genovese. Tregua di 48 ore nella perturbazione, ma nel weekend torna la pioggia. Maltempo, l’emergenza continua. Ed è il fiume Po, questa volta, a fare paura. A causa della persistenza e intensità delle precipitazioni e del significativo apporto degli affluenti, il Po è ulteriormente cresciuto nelle ultime dodici ore nel suo tratto mediano e si prevedono nuovi incrementi nelle prossime 24-48 ore. È quanto ha rilevato Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po. Nel tratto tra Casalmaggiore e Borgoforte la piena è prossima a livelli di criticità elevata (livello 3) e si prevede che nell’arco delle prossime 48 ore, spiega Aipo, la criticità elevata vada ad interessare tutto il tratto da Casalmaggiore al Delta. Nel tratto lombardo - emiliano più a monte, invece, i livelli si attestano su valori di moderata criticità (livello 2). Sono già in parte interessate al fenomeno di piena le golene aperte e non si può escludere il coinvolgimento anche delle arginature delle golene chiuse. «È richiesta - scrive l’Agenzia - la massima prudenza in tutte le aree prospicienti il fiume e in generale in relazione a strutture o attività che possono essere interessate dalla piena. Si consiglia di rivolgersi alle autorità locali di protezione civile in relazione a tutte le situazioni che possano presentare potenziali rischi». IN VENETO ALLARME FINO A SABATO Per il tratto veneto del fiume Po, nello specifico, l’allarme è esteso fino a sabato. In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, come da Avviso di criticità emesso oggi dal Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, ha dichiarato dalle ore 14 di giovedì e fino alle ore 16 di sabato 15 novembre per rischio idraulico sulla rete Principale lo Stato di allarme per il Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige. UN MORTO A CREMA Mentre una donna, a Chiavari nella mattinata di giovedì, ha rischiato la morte dopo che una frana ha travolto l’auto su cui viaggiava, salgono a cinque le vittime, dopo i due morti dell'alluvione, sempre nell'entroterra di Chiavari, e quelle di Biella e del Lago Maggiore. Nelle stesse ore, infatti, un giardiniere 37enne è stato trovato annegato a Crema, in provincia di Cremona, nei pressi di un mulino invaso dall'acqua. L’allarme è scattato nella serata di mercoledì, quando alcuni testimoni hanno visto l’uomo cadere in una roggia. MALTEMPO VERSO IL SUD Intanto l’ondata di maltempo che ha colpito il nord-ovest del Paese in questi giorni sta scivolando verso le regioni meridionali. Nella giornata sono previste precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale su Campania Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. LE PREVISIONI Sulla base dei fenomeni previsti e in atto, è stata valutata una criticità arancione, quindi di media intensità, per rischio idraulico sui settori di pianura del Friuli Venezia Giulia, sulla pianure lombarda orientale, su parte del Veneto e sulla pianura di Modena e Reggio Emilia, e per rischio idrogeologico sui restanti settori del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia e dell'Emilia occidentale, oltre che su parte del Veneto e sui settori costieri del basso Tirreno. In questi settori sono previsti, comunque, fenomeni locali anche intensi per la mattinata, con situazione in miglioramento. La criticità è invece gialla per le prossime 36 ore per rischio idraulico sul Piemonte orientale, sul resto del Veneto e sulla pianura di Bologna e Ferrara e per rischio idrogeologico su gran parte del centro Italia e su tutto il sud, comprese le due isole maggiori, oltre che sulla Liguria, parte dell'Emilia e della Toscana. Per quanto riguarda Basilicata e Calabria, sono possibili precipitazioni intense a partire dal pomeriggio. Lungo le isole maggiori vento forte dai quadranti occidentali e mareggiate. NEL FINE SETTIMANA TORNA L'ALLARME, DA MERCOLEDÌ IL BEL TEMPO Venerdì è prevista una parziale tregua in tutta Italia, con solo residui acquazzoni nel basso Adriatico, mentre nel fine settimana torna l'allarme con un forte peggioramento delle condizioni a partire dal centro-nord, con piogge abbondanti su Liguria, alto Piemonte, Prealpi, Friuli e alta Toscana. Alla fine della giornata di sabato la perturbazione raggiungerà anche Molise, alta Puglia e Campania. I nubifragi proseguiranno fino a martedì, poi dal 19 la pressione aumenterà su tutta la Penisola riportando il bel tempo ovunque. LOMBARDIA In Lombardia rimane la criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Lombardia nord-occidentale e per rischio idraulico sulla pianura lombarda occidentale mentre si asciugano le strade di Milano, finite sommerse dall’ennesima piena del Seveso e del Lambro, anche se il Comune invita i cittadini a evitare l'uso dell'automobile e affidarsi ai mezzi pubblici. Le scuole della zona 9 restano chiuse sessanta persone risultano sfollate e ospitate in un centro sportivo nella zona Est a seguito della piena del Lambro. Segnalazioni di disagio lungo la tratta ferroviaria Milano-Brescia a causa dell’allagamento degli impianti di rete di Melzo Scalo avvenuto mercoledì sera. I ritardi sono di circa 30 minuti. In provincia di Lecco riaperta la strada statale 36 «del Lago di Como e dello Spluga», chiusa a causa di uno smottamento in località Lierna. Rimane una riduzione di carreggiata al chilometro 65,250, nel punto interessato dalla frana. PIEMONTE: LAGO MAGGIORE ANCORA IN CRESCITA La Protezione civile regionale continua a monitorare il territorio, nel frattempo si segnala una graduale attenuazione delle precipitazioni, con piogge moderate permangono ancora sul settore settentrionale. Lo stato di allerta giallo è legato quindi alla criticità residua per fenomeni di dissesto e per il transito delle piene sui fiumi Toce, Sesia, Orba e Bormida. Il Lago Maggiore, che ha attualmente un livello di 6.60 m misurato alla stazione di Verbania, sta ancora crescendo alla velocità di 3 cm all’ora e proseguirà ad innalzarsi fino alla mattina di domani con un ulteriore incremento di circa 30 cm. Si prevede quindi una piena superiore a quella del novembre 2002 (6.62 m). Al momento i cittadini evacuati risultano un centinaio, metà dei quali concentrati nel Comune di Pella, in relazione ai movimenti franosi in frazione Alzo. Nei pressi di Ivrea è isolato, a causa di una frana, il paese di Ribordone. Rimane interrotta la linea ferroviaria Domodossola - Milano tra Stresa e Belgirate dove i tecnici di Rfi sono ancora al lavoro per il ripristino dell'infrastruttura. LIGURIA, CESSATA L'ALLERTA FINO A VENERDÌ SERA Alle 6 del mattino di giovedì è cessata l'allerta meteo per la provincia della Spezia, per il Tigullio, per Fontanabuona e per i bacini padani di Levante (Valli Aveto, Scrivia, Trebbia e Valbrevenna). Il servizio di informazioni Liguria Meteo conferma che ha smesso di piovere su tutta la Regione, ma Arpal ha emesso un nuovo avviso a partire da venerdì sera. Per sabato la previsione è di precipitazioni diffuse, forti e con quantitativi elevati. Rimane preoccupante la situazione delle frane: segnalati smottamenti a Bavaggi, a Monte Guano e in val Polcevera. Nel primo di questi smottamenti una donna che viaggiava su un’automobile è rimasta ferita ed è ricoverata all’ospedale di Lavagna. TOSCANA Situazione in miglioramento anche in Toscana, anche se la mattinata prevede un tempo molto luminoso con ancora numerose precipitazioni sparse sulla dorsale appenninica e sulla costa meridionale. Venerdì, invece, dovrebbe rimanere solo una residua nuvolosità nelle zone interne orientali. EMILIA ROMAGNA In Emilia Romagna preoccupa il livello del Po: per le piogge dei giorni scorsi a Boretto è stato superato il livello 2. La protezione civile dell'Emilia- Romagna prevede il superamento del livello 3 proprio a Boretto e a Casalmaggiore nelle prime ore di venerdì, e a Borgoforte nel pomeriggio. Quindi è stato attivato l'allarme piena per Colorno, Mezzani, Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara. Resta il preallarme (criticità moderata 2, con livelli prossimi al 3) per i comuni piacentini e parmensi già oggetto d'allerta 2 giorni fa. A Piacenza è ancora chiuso un tratto della Tangenziale sud di Piacenza, per il pericolo esondazione del torrente Riello.

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Articolo n. 11

 

 

 

 

 

 

 

Il Giornale della Protezione Civile, 13 novembre 2014

MALTEMPO LOMBARDIA: CRITICITA' IN MOLTE PROVINCE. CONTINUA A ESONDARE IL LAGO MAGGIORE In Lombardia il maltempo ha causato - e continua a causare - numerose criticità in molte province. Molto preoccupante la situazione del Lago Maggiore che sta continuando a esondare, allagando in particolare i comuni di Luino e Laveno (VA)

Tantissimi i disagi in tutta la Lombardia per il maltempo di questi giorni. Le precipitazioni sono state particolarmente intense soprattutto sulla parte occidentale della Regione, dove sono stati registrati valori che hanno ovunque superato i 50 mm in 24 ore, raggiungendo picchi massini di circa 120 mm in 24 ore. I livelli dei fiumi rimangono molto elevati, quelli dei laghi sono ancora in aumento. "Le piogge intense che stanno colpendo tutta la Regione Lombardia ormai da parecchie ore hanno creato una situazione di criticità su tutto il territorio lombardo" ha detto l'assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali. Numerosi i danni e i disagi vissuti in alcune province. PROVINCIA DI BERGAMO - A Santa Brigida una frana ha interrotto la strada comunale per le frazioni di Taleggio e Caprile Superiore. Rimangono isolate circa 40 persone. E' stato già attivato un pronto intervento: in caso di emergenze nelle frazioni a monte, è possibile il transito dei mezzi. PROVINCIA DI CREMONA - Nel pomeriggio di ieri si è tenuta una riunione tecnica presso la Prefettura. Prosegue il monitoraggio su Oglio, Adda e Serio. Monitoraggio su fiume Po a Casalmaggiore; a partire da stamattina il monitoraggio sarà intensificato ed esteso a tutto il tratto provinciale del fiume. PROVINCIA DI COMO - Il lago di Como è esondato nelle piazze del centro. Sotto osservazione in provincia il livello del lago di Pusiano e del fiume Lambro in particolare nell'abitato di Merone. Numerose le segnalazioni di frane, smottamenti e allagamenti. Segnalata una frana a Cernobbio, in provincia di Como: sfiorata una casa e un'auto in transito, ma nessun ferito. Per la piena del fiume Ticino, cresciuto per tutta la giornata al ritmo di 4 centimetri l'ora, il Ponte di Barche di Bereguardo è stato chiuso al traffico. PROVINCIA DI LECCO - Confermata la chiusura del ramo Nord della SS36 tra Abbadia Lariana e Bellano. I mezzi pesanti sono deviati per l'intera tratta della statale sulla SP 72. A Olginate è stato registrato un allagamento dei box di un condominio, sul posto volontari del Gruppo Comunale PC di Merate. A Rogeno registrati problemi lungo il cavo Diotti. Il Gruppo Comunale PC sta posizionando sacchi di sabbia. Chiusa poi la SP49 tra Oggiono e Molteno a causa dell'esondazione del torrente Gandaloglio; verificate ulteriori esondazioni sul reticolo minore. PROVINCIA DI LODI - Segnalate esondazioni sul reticolo minore. In particolare: Torrente Sillaro: esondazioni nei Comuni di Tavazzano con Villavesco, Lodi Vecchio, Sant'Angelo Lodigiano. Sono segnalate criticità diffuse sul territorio, gestite in sede locale, con l'intervento dei gruppi di volontariato attivati dalla Provincia. PROVINCIA DI MONZA BRIANZA - E' stata attivata la Sala Unificata Prefettura/Provincia presso il Centro Polifunzionale di Emergenza di Agrate Brianza. Risultano criticità diffuse sul territorio, tutte monitorate dal volontariato della Provincia. A Monza è stata attivata l'Unità di Crisi e sono state posizionate paratoie e barriere con sacchetti di sabbia per il pericolo di esondazione del fiume Lambro. Segnalate esondazioni nella zona centrale. Arcore, Triuggio (Ponte Albiate), Biassono (Molini San Giorgio), Villasanta: esondazione del fiume Lambro. PROVINCIA DI PAVIA - Sono state effettuate due riunioni tecniche presso la Prefettura, per valutare la situazione. Al momento vengono monitorati i corsi d'acqua, in particolare Po e Ticino. Risulta chiusa la SP185 tra Bereguardo e Garlasco. PROVINCIA DI VARESE - Le situazioni di maggior attenzione sono: - Germignaga: chiusi 2 ponti (uno sulla confluenza Margorabbia-Tresa, uno sul Margorabbia - entrambi i fiumi sono in piena). Rimane aperto solo un ponte, che garantisce il collegamento con Luino. E' stata attivata l'Unità di Crisi Locale. In Frazione Premaggio il torrente Margorabbia è al limite di esondazione. - Sesto Calende: chiusura della SP48 per allagamento causa esondazione del reticolo minore. Per raggiungere Angera e la zona del Lago Maggiore bisogna percorrere la strada comunale via Lombardia. - Lago Maggiore: la situazione è critica: continua a piovere, il Lago sta esondando da ieri e molti sono i disagi vissuti dalla popolazione, in particolare a Luino e Laveno dove si registrano allagamenti significativi. Chiuse le scuole oggi in entrambi i comuni del varesotto. A Luino a causa del rischio esondazione del fiume Tresa è stata evacuata la caserma dei Vigili del fuoco. Sotto controllo invece la dogana di Ponte Tresa che, se dovesse chiudere per il maltempo, farebbe del Luinese una sorta di isola senza vie di comunicazione importanti, visto che tutte le grandi strade sono state chiuse. "Le esondazioni del Lago Maggiore - ha spiegato Bordonali - sono in continua evoluzione e, se non ci sarà una tregua nelle piogge che purtroppo non è attesa, ci aspettiamo nella giornata di oggi livelli di esondazione che ricordano quella del 2002". L'assessore invita la popolazione a "non mettersi in viaggio se non strettamente necessario e quindi di restare assolutamente lontani dai corsi d'acqua e dai laghi e non sostare sui ponti che rappresentano fonti di criticità e pericolo". UNA VITTIMA SUL LAGO MAGGIORE - Un uomo ha perso la vita ieri ad Ispra, in provincia di Varese, cadendo nel Lago Maggiore mentre tentava di ormeggiare la sua barca. Il corpo dell'uomo, 70enne di Bodio Lomnago (VA), è stato ripescato dai sommozzatori dei Vigili del fuoco.

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Articolo n. 12

 

Articolo n. 13

 

Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova Venezia, 17 novembre 2014

Maltempo Flagellato il Nord, ancora tre vittime Nel Varesotto nonno e nipote travolti in casa da una frana, ad Alba una ragazza finisce con l'auto in un canale ROMA Sotto la collina gonfia d'acqua, la morte è arrivata dentro casa di notte, precipitando all'improvviso sulla villetta: alle 23 .30 centinaia di metri cubi di terra e fango hanno spazzato via il muro e invaso le camere da letto' uccidendo due persone. Dormivano, e non hanno avuto scampo a Cerro, piccola frazione di Laveno Mombello (Varese) sul lago Maggiore, Giorgio Levati, 70 anni, e una ragazzina di 16 anni, Adriana De Pena Moya, nipote acquisita dell'anziano. «Stavo guardando la tv quando ho sentito un forte boato, sono corsa nell'altra stanza e ho visto mio marito sepolto sotto il fango» racconta in lacrime la moglie Lia Volpi, rimasta illesa con il figlio Riccardo e alla sua compagna dominicana. È morto sul colpo il nonno, e non ce l'ha fatta, poco dopo, all'ospedale, neppure Adriana, schiacciata da un blocco di cemento. Avevano paura, in famiglia, perché in passato nella zona si erano già verificati smottamenti e ieri, dopo 600 millimetri di pioggia, quella paura si è materializzata nel modo più spaventoso. In una nuova giornata da incubo in tutto il Nord-ovest, il maltempo ha fatto un'altra vittima, ad Alba (Cuneo), dove una ragazza 21enne, Elisa M. è morta inghiottita da un rigagnolo ingrossato dai nubifragi. La sua macchina ha sbandato alla periferia della città, finendo nel rio Baraccoi. È stato il padre, dopo l'allarme lanciato dagli amici preoccupati per il suo ritardo, a scorgere l'auto nell'acqua e a chiamare i soccorsi, ma per la ragazza non c'era più niente da fare. Tre vittime, a cui sì aggiunge il nome dell'uomo disperso sabato nell'entroterra genovese, a Serra Riccò, Luciano Balestrero, 67 anni, travolto in auto da un torrente in piena e scomparso nel nulla. La situazione in Lombardia, Piemonte e Liguria - dove oggi arrivano il sottosegretario Graziano Delrio e il capo della Protezione civile Franco Gabrielli - è drammatica e rischia di peggiorare: per le prossime ore è prevista criticità rossa in alcune zone della Liguria, della Lombardia, del Veneto e dell'Emilia Romagna. A Genova, dove dopo le piogge torrenziali 99 famiglie sono sfollate, alla condizione critica della città si è aggiunto l'orrore: un muraglione del cimitero della Biacca a Bolzaneto è crollato, provocando la perdita di 34 colombari e 39 ossari. Una parte dei resti sarebbero finiti prima nel rio Barra e nel Polcevera, "passando" vicino al campo nomadi: «Abbiamo visto le bare galleggiare, i bambini sono rimasti impressionati» hanno raccontato gli abitanti. A Brigna, entroterra di Voltri, 180 famiglie risultano isolate a causa di una frana. «Siamo arrivati ad almeno un miliardo di euro di danni» ha detto il presidente della Liguria Claudio Burlando. Nonostante la situazione, si giocherà comunque l'amichevole Italia-Albania in programma domani allo stadio Ferraris a sostegno degli alluvionati. In Lombardia, ancora forti disagi a Milano dopo le esondazioni di Seveso e Lambro con linee elettriche e viabilità da ripristinare. Oggi, a causa dell'acqua presente in galleria, sarà interrotto il tratto della metro 2 Centrale-Garibaldi. Ma in regione la situazione peggiore è in provincia di Bergamo, dove si registrano numerose frane con conseguenti evacuazioni; nel capoluogo preoccupazione per alcuni smottamenti. In Piemonte, oggi scuole superiori chiuse a Biella. Oltre 150 gli sfollati in provincia di Alessandria, nell'Ovadese quasi settemila persone sono senz'acqua. A Omegna l'ospedale resterà chiuso per almeno due giorni dopo l'evacuazione, sabato notte, per l'innalzamento del lago d'Orta. Il sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, ha chiesto intanto accertamenti da parte della polizia per «l'acqua anomala» che la città ha dovuto fronteggiare: il sospetto è che uno dei canali sia stato manomesso per evitare l'esondazione in un campo. In Veneto sotto sorveglianza speciale il Po e il Bacchiglione, a Venezia sabato notte l'acqua alta ha raggiunto i 110 centimetri.

Ansa, 12 ottobre 2014

Alluvione, ex infermiere è annegato Eseguita autopsia. Era stato travolto dalla piena del Bisagno GENOVA, 12 OTT - È morto annegato Antonio Campanella, l'ex infermiere dell'ospedale San Martino ucciso giovedì sera dalla piena del Bisagno a Borgo Incrociati. È questo il risultato dell'autopsia eseguita all'istituto di medicina legale del S. Martino. Travolto dall'onda di piena del Bisagno, uscita dagli argini, Campanella non ha avuto dunque la possibilità di restare a galla. Sommerso dall'acqua, è annegato. Sulla sua morte la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

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Corriere della sera, 16 novembre 2014

EMERGENZA ALLUVIONE Maltempo, tre morti nel Nord-Ovest Ma l’emergenza non è ancora finita Tragedia nel Varesotto, fango su una abitazione: le vittime sono un 70enne e la nipote di 16 anni. Ragazza muore annegata ad Alba. Nessuna traccia del disperso a Genova Il maltempo scuote il Nord Ovest dell’Italia causando in diverse zone allagamenti e notevoli disagi. Dopo le piogge torrenziali di sabato che hanno martoriato soprattutto Piemonte, Lombardia e Liguria in molte zone è tornato un pallido sole, in attesa delle nuove perturbazioni annunciate per lunedì. La Protezione civile ha lanciato una nuova allerta meteo con criticità «rossa» in Lombardia e Liguria, ma tornerà la pioggia in tutto in Nord e nelle zone Tirreniche. Ancora una volta si contano le vittime del maltempo: una sedicenne e il nonno, a Cerro di Laveno, nel Varesotto, sono stati travolti da una frana mentre erano in casa; una ragazza di 21 anni è morta annegata ad Alba: la sua auto è sbandata finendo nel rio Braccoli, ingrossato per la pioggia. Risulta invece ancora disperso Luciano Ballestrero, 67 anni, che a Serra Riccò è stato travolto dall’ondata di piena mentre era in auto. A Milano, dove sono rientrate le esondazioni del Seveso e del Lambro e si contano i danni per i quartieri sommersi dall’acqua e i tecnici sono tuttora al lavoro per ripristinare elettricità, trasporti e viabilità. Il bilancio peggiore arriva da Cerro di Laveno, nel Varesotto, nella notte tra sabato e domenica sono morti nonno e nipote, travolti da una frana che si è staccata dalla collina sovrastante mentre si trovavano nella loro villetta di via Reno, a Laveno Mombello. Le vittime sono un uomo di 73 anni e sua nipote di 16. L’uomo è stato recuperato dai vigili del fuoco intorno alle 2 e 15 di domenica. La ragazza era ancora viva quando è stata soccorsa, colpito da un blocco di cemento, ma è morta poco dopo. Illese invece la moglie dell’uomo e la madre della ragazza che si trovavano all’interno della stessa abitazione, una bifamiliare sulla Provinciale 69. «ERANO TUTTI PREOCCUPATI CHE LA COLLINA POTESSE FRANARE» La villetta è stata investita da una colata di fango poco prima della mezzanotte. A causare la frana - riferisce il maresciallo Diomede della Compagnia di Luino - la forte pioggia caduta sabato, 50 mm solo nel pomeriggio, che ha fatto cedere il terreno. La famiglia residente nella villetta era preoccupata da tempo per il rischio che la collina potesse franare, riferiscono alcuni vicini di casa. In passato si erano verificati infatti diversi smottamenti sulla collina tra cui, i più gravi, nel 1993 e nel 2000. «In passato sono stati fatti lavori di consolidamento - ha spiegato il sindaco di Lavemo Mombello Graziella Giacon -, abbiamo raccolto le carte e le abbiamo consegnate ai carabinieri che stanno conducendo le indagini. Di certo non c’è stato nessun preavviso della frana - ha concluso il primo cittadino - il nostro è un territorio delicatissimo dal punto di vista del dissesto idrogeologico». La frana ha distrutto parte della casa e degli impianti idrici e del gas. GENOVA, CROLLA CIMITERO, BARE NEL TORRENTE La situazione resta molto grave anche a Genova dove non c’è ancora traccia di Luciano Ballestrero, 67 anni, che era uscito da casa per andare a mettere in sicurezza la propria auto parcheggiata vicino al greto di un torrente. La piena del corso d’acqua ha travolto il mezzo.Non solo. Circa 70 feretri sono dispersi dopo il crollo di un muraglione del cimitero della Biacca a Bolzaneto, nel ponente di Genova. Bare di zinco sono state individuate nel Polcevera esondato sabato. Il muro è crollato per circa 50 metri, tra le macerie spunta una cassetta ossario con un teschio. Il cimitero è chiuso e presidiato dai carabinieri. Numerose, infine, le strade ancora allagate. LA CONTA DEI DANNI IN LIGURIA In Liguria, si comincia la conta dei danni ma l’allerta non è finita. Per la nuova instabilità meteo in arrivo sulla Liguria, la Protezione civile regionale ha previsto dalle 24 di domenica alle 24 di lunedì 17 novembre, l’allerta 2 (la massima) nei bacini marittimi di levante, dal Tigullio alla Spezia. Prevista allerta 1 per la zona da Noli a Portofino compresi i bacini interni delle valli genovesi dello Scrivia, Trebbia e Aveto. Criticità ordinaria sul ponente ligure e la Val Bormida. A Genova, in località Brigna, nella zona tra Crevari e Fabbriche, nell’immediato entroterra di Voltri, 180 famiglie sono isolate a causa di una frana che ha interrotto l’unica strada di accesso alle abitazioni LIGURIA, TRENI A SINGHIOZZO Domenica mattina è rimasto chiuso il tratto dell’A10 tra Genova Voltri e Genova Pegli in direzione del capoluogo ligure. Autostrade per l’Italia spiega che sabato notte sono proseguiti i lavori di consolidamento del movimento franoso nel corso dei quali si sono riscontrate in alcuni punti accelerazioni degli spostamenti dovuti alle forti piogge. L’area interessata è completamente esterna alla proprietà autostradale. Nella tarda mattina di domenica è stata riaperta l’A10 tra i caselli di Albenga e Borghetto. Per gli utenti in viaggio sulla A10 verso Genova è possibile utilizzare in alternativa la SS1 Aurelia. Agli utenti provenienti dal nord e diretti a Genova, Autostrade per l’Italia consiglia invece di utilizzare la A7 Milano-Genova. Anche la ferrovia è bloccata per allagamenti lungo la Ventimiglia-Genova tra Andora e Albenga. ITALIA-ALBANIA SI GIOCHERÀ COME PREVISTO La partita tra Italia e Albania in programma martedì 18 a Genova si giocherà regolarmente. Lo ha confermato il direttore generale della Figc, Michele Uva. «Abbiamo sentito il sindaco di Genova e il prefetto. Da parte loro c’è stata la disponibilità a giocare, per ora la situazione è questa», ha detto Uva. MILANO, NOTTE SENZA PIOGGIA Sta tornando lentamente alla normalità la situazione a Milano dove ha smesso di piovere da sabato sera. Nella notte è rientrata l’esondazione del Seveso e le squadre di Vigili del Fuoco, Polizia locale e Protezione civile hanno lavorato senza sosta per riaprire le circa 30 vie della città chiuse per la pioggia Molte abitazioni però domenica sera erano ancora senza energia elettrica. Per quanto riguarda le metropolitane, la circolazione è tornata regolare intorno alle 17 di domenica. Si è continuato a registrare solo qualche rallentamento. Dopo le 16 anche la M3 - che non circolava fra Stazione Centrale e Maciachini - ha ripreso il servizio. LAGHI SORVEGLIATI, MAGGIORE E ORTA IN CRESCITA Lago Maggiore e d’Orta sorvegliati speciali, in Piemonte, dopo le forti piogge di sabato. Il livello delle acque, nonostante le precipitazioni siano cessate, continua a salire e nelle prossime ore raggiungerà il massimo della piena. Nella notte tra sabato e domenica è stato evacuato per precauzione l’ospedale di Omegna, dove le acque del lago d’Orta hanno invaso piano terra, mensa, cucina e magazzini. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo, mettendo in funzione un’idrovora insieme alle pompe già attivate da giorni. Numerose, in tutta la provincia di Verbania e in quella di Novara, le strade chiuse per frane e allagamenti. NUOVO ALLARME PER LA PIENA DEL PO Per le piogge che hanno ingrossato affluenti piemontesi e lombardi, e per il possibile maltempo, che potrebbe coinvolgere quelli emiliani, la protezione civile dell’Emilia-Romagna ha aggiornato l’allarme per piena del Po. A Piacenza si registrano significativi innalzamenti. Il colmo arriverà nella tarda serata/nottata con un livello previsto di circa 8 m, superiore di circa 1 m sul precedente, transitato tra giovedì e venerdì. Allertati comuni rivieraschi del piacentino e del parmense. VENETO, ANCORA PIOGGIA DA DOMENICA POMERIGGIO In Veneto resta alta l’attenzione sul fiume Po dove, sabato notte, è passata l’onda di piena con il fiume comunque ingrossato per l’afflusso d’acqua eccezionale che giunge da Piemonte e Lombardia. Interdette all’accesso le aree golenali dove sabato erano state evacuate alcune abitazioni ALESSANDRIA, EVACUATO UN INTERO PAESE Ed è ancora emergenza in provincia di Alessandria, dove si contano i danni causati dalla pioggia che ha provocato esondazioni, allagamenti e frane. La situazione più difficile, domenica mattina, a Cassano Spinola, dove i circa 1.700 residenti sono rimasti senz’acqua a causa delle infiltrazioni di fango nelle vasche dell’impianto dell’acquedotto comunale. Ancora problemi di viabilità, soprattutto in Val Lemme, a Gavi, il paese del noto vino bianco Docg, gli sfollati sono tornati a casa. La collina della Fortezza del Barbarossa, a rischio frane, è costantemente monitorata. Non è escluso che i residenti della zona vengano di nuovo evacuati domenica notte, quando è previsto un nuovo peggioramento delle condizioni meteo.

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Articolo n. 16

 

Il Giornale della Protezione civile, 17 novembre 2014

MALTEMPO, UN WEEKEND DA INCUBO. TRE VITTIME, UN DISPERSO, ESONDAZIONI E FRANE NEL NORD ITALIA Gravissima la situazione di diverse regioni del nord Italia in seguito alla violenta ondata di maltempo del weekend. Ancora alluvioni in Liguria e in Piemonte, esondazioni anche in Lombardia e allarme in Toscana. Tre persone sono morte, una è dispersa e continua a piovere Ancora pioggia, ancora alluvioni, ancora frane e, purtroppo, ancora morti. Il maltempo non dà tregua e il territorio è saturo e ferito. Nel fine settimana le piogge hanno causato una tragedia dietro l'altra: tre persone sono morte, una è dispersa e continua a piovere. VITTIME - Due vittime si contano a Cerro di Laveno Mombello (Varese) quando, nella notte tra sabato e domenica, la loro casa è stata travolta da una frana. A perdere la vita sono stati una ragazza di 16 anni, morta in ospedale a Cittiglio (Varese), e suo nonno di 70 anni, che invece è deceduto sotto i resti della villetta. Un'altra persona è morta ad Alba, in Piemonte: una 21enne è annegata in un torrente dopo essere finita fuori strada con la sua auto. Nel genovese invece si cerca ancora un 66enne, ex vigile urbano in pensione, travolto e disperso da sabato a causa della piena di un rio a Mignanego a Serra Riccò. Anche in Svizzera, nel Canton Ticino, il maltempo è responsabile della morte di alcune persone: due donne svizzere sono morte e un italiano di 44 anni è in pericolo di vita per il crollo di una palazzina a Lugano. LIGURIA - La Liguria è in ginocchio. E' la terza alluvione in poco più di un mese e il territorio è sgretolato. Sabato il torrente Polcevera è esondato nel genovese insieme ad altri rii secondari. Il maltempo ha causato anche il crollo di un muraglione del cimitero della Biacca a Genova Bolzaneto disperdendo bare nel Polcevera. Sono circa 70 infatti i feretri dispersi. Il muraglione è crollato per circa 50 metri. Parti di scheletri, tra cui teschi, sono stati segnalati nel greto del torrente Polcevera da alcuni abitanti della zona. Sono 180 le famiglie isolate e Genova, nell'entroterra di Voltri a causa di una frana che ostruisce l'unica strada di accesso, mentre sono 99 le famiglie sfollate. "Credo che siamo arrivati ad almeno un miliardo di euro di danni, mettendo insieme le tre devastazioni dell'ultimo mese, i danni a negozianti, alle aziende e alle opere pubbliche" ha detto il presidente della Liguria Claudio Burlando in visita ai comuni del genovese devastati dall'alluvione. "Solo per la prima alluvione di Genova i danni per le prime urgenze, le famiglie e le attività erano arrivati a 250 milioni. Si sono aggiunti i danni a Chiavari e alla Fontanabuona dove ci sono attività in crisi e tante strade interrotte. Ora ci sono le devastazioni nel Ponente della Liguria e di nuovo a Genova dove la situazione è veramente critica". In Regione sono ancora tutti operativi i Centri di Coordinamento (CCS) dei 4 capoluoghi di provincia che, in raccordo con la Regione Liguria e i Comuni interessati, stanno gestendo le operazioni di soccorso, assistenza e ripristino nelle numerose aree del territorio ligure colpite da frane e alluvioni. A Genova sono diverse le località alluvionate a causa delle esondazioni del reticolo secondario e in particolare del Polcevera e dei rii Ferrigno, Ruscarolo, Torbella e Cerusa. Sono invece in diminuzione i livelli idrometrici del Bisagno e del Fereggiano. Criticità si registrano anche nel resto della provincia genovese, con riferimento in particolare alla Valle Scrivia, alla Valle Stura e all'alta Valpocevera. Segnalate un migliaio di disalimentazioni elettriche e locali interruzioni nell'erogazione di gas e acqua, in particolare, a Busalla. L'attività del sistema regionale di protezione civile è ancora intensa in quanto sono numerosi gli interventi richiesti su abitazioni, strade, strutture pubbliche per asportare acqua e fango. Vigili del Fuoco, Forze di Polizia, Forze Armate, strutture sanitarie, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, associazioni locali di volontariato e gruppi comunali, in raccordo con le istituzioni, sono all'opera per assicurare le attività necessarie a superare quest'altra delicata fase di emergenza. A sostegno delle squadre liguri stanno operando le risorse attivate da fuori regione, con il coordinamento del Dipartimento della protezione civile. In particolare sono più di trecento i tecnici e i volontari appartenenti alle colonne mobili della Provincia Autonoma di Trento e delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Marche ed Umbria, alla Croce Rossa Italiana e a otto organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile (Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, Cisom-Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta, FirCb-Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen's Band, Misericordie, Prociv Arci e Prociv Italia). LOMBARDIA - La Lombardia è stata colpita da forti precipitazioni che hanno causato numerose esondazioni di corsi d'acqua. In particolare a Milano - dove è stato attivato il CCS Centro Coordinamento Soccorsi - è esondato il Seveso in più punti della città, in particolare in zona Niguarda. Anche il Lambro è uscito dagli argini. Il Comune ha invitato i cittadini dei quartieri interessati a non usare le auto e ad adottare tutte le norme di auto protezione necessarie per non mettersi in pericolo. In queste ore sta lentamente tornando alla normalità la situazione e al momento sono rientrate le esondazioni del Seveso e del Lambro. Corsi d'acqua esondati e smottamenti hanno interessato anche le Province di Monza-Brianza, Mantova e Lecco. Nelle Province di Como, Sondrio e Varese - dove si contano due delle tre vittime del fine settimana - si sono verificati frane e smottamenti. Continua ad essere sotto osservazione il livello del Lago Maggiore, ancora in crescita. Complessivamente in Lombardia sono circa 400 le persone evacuate. Il sistema regionale di protezione civile sta operando sui diversi territori interessati per prestare assistenza alla popolazione e ridurre le situazioni di disagio. PIEMONTE - In Piemonte sono esondati diversi rii e alcuni corsi sono al limite dell'esondazione. Questa situazione ha determinato danni soprattutto in Provincia di Alessandria dove si registrano frane, limitazioni alla viabilità e frazioni isolate. 400 circa le persone allontanate dalle proprie abitazioni in via precauzionale e a causa di allagamenti nell'alessandrino dove nel primo pomeriggio il Bormida ha superato la soglia di guardia e l'Orba è esondato. In provincia di Verbano Cusio Ossola, a causa dell'allagamento dei seminterrati e dei locali tecnici, è stato evacuato l'ospedale ortopedico di Omegna: i 30 i pazienti interessati sono stati ospitati presso le strutture di Verbania e Novara. Complessivamente in Piemonte si registrano quasi 500 persone allontanate dalle loro case e le componenti e strutture operative del sistema regionale di protezione civile sono all'opera per la gestione dell'emergenza. Il Lago Maggiore ha raggiunto livelli di piena record. TOSCANA - Le intense precipitazioni del fine settimana hanno interessato anche la Toscana. Sono stati attivati i Coc di Fivizzano e Carrara. Nel comune di Casola di Lunigiana, a causa di un movimento franoso, sono state allontanate 51persone da alcune abitazioni e risultano attualmente ospitate presso parenti e amici. Sabato nell'ambito della "zona rossa" del comune di Carrara sono stati evacuati in via precauzionale 120 abitanti. È stata inoltre disposta la chiusura di negozi e delle scuole di ogni ordine e grado.

Ansa, 13 ottobre 2014 Alluvione Gargano: ok masseria didattica Vendola, primo passo per realizzare sogno Antonio Facenna BARI - "Quella masseria è molto più di un luogo che serve a produrre ricchezza, è un luogo dell'anima e dell'educazione e merita di diventare Masseria didattica" Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, annunciando la firma sul decreto che iscrive la Masseria Facenna nell'albo delle masserie didattiche pugliesi. Il proprietario, Antonio Facenna, giovane allevatore, morì nell'alluvione di settembre sul Gargano mentre tentare di salvare i suoi animali.

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Ansa, 4 dicembre 2014 MALTEMPO NEL FRUSINATE Auto sommersa nel sottopasso annegano marito e moglie Tragedia a Roccasecca, gli anziani coniugi intrappolati nell’utilitaria non hanno avuto scampo. I corpi estratti dai vigili del fuoco. In Ciociaria esondato il fiume Fibreno ROCCASECCA - Intrappolati nell’auto sommersa dall’acqua non hanno avuto scampo. Sono morti così due anziani coniugi giovedì mattina a Roccasecca, vicino a Cassino, nel Frusinate. La macchina di Vittorio Sardelli e Antonia Vendittelli, 71 e 63 anni, residenti a Pontecorvo, una Fiat Punto grigia, è stata sommersa dall’acqua in un sottopasso allagato dopo un nubifragio. SOTTO LA FERROVIA ROMA-CASSINO La tragedia si è verificata in via Volturno, sotto la linea ferroviaria Napoli-Cassino, in un tratto in ripida pendenza. I corpi sono stati estratti dai fluviali dei vigili del fuoco, che stanno lavorando insieme con i carabinieri e al personale del 118. Da quanto si è appreso, la strada era stata chiusa mercoledì sera, ma la coppia, per cause ancora da stabilire, è entrata lo stesso nel sottopasso. Forse, come si ipotizza, la transenna era stata spostata da qualcuno. Indagano i carabinieri. DUE GIORNI DI NUBIFRAGI E FRANE Il maltempo, tra mercoledì e giovedì, ha causato parecchi danni in provincia di Frosinone con strade allagate, cantine inondante dall’acqua, smottamenti. Colpita soprattutto l’area del Cassinate. Molti i disagi dal nord al sud della provincia. Il fiume Fibreno è esondato tra Broccostella e Fontechiari, nel Sorano, allagando i campi circostanti. Allagamento si sono registrati anche ad Arnara, Roccasecca e nella valle di Amaseno, dove c’è stata una bomba d’acqua. In piena anche il Liri, che resta sotto osservazione. E ora secondo le previsioni, in Ciociaria è in arrivo un’ondata di freddo e neve.

Il Giornale della Protezione Civile, 4 dicembre 2014 MALTEMPO A RIMINI: MOLTI GLI ALLAGAMENTI IN CITTA' E PROVINCIA Ieri il maltempo ha colpito con forza la provincia di Rimini causando numerosi allagamenti e diverse esondazioni Il maltempo ieri è caduto con forza sul riminese causando esondazioni, allagamenti e colate di fango. A Rimini città tra le zone maggiormente colpite si conta quella delle carceri alle pendici del colle di Covignano da dove un fiume di fango è sceso invadendo le strade e costringendo gli abitanti a barricarsi in casa. Anche il quartiere Gaiofana ha sofferto i disagi del nubifragio, che ha scaricato a terra oltre 80 millimetri di pioggia, con diversi scantinati allagati. Nella frazione di Vergiano è esondato il Mavone ed i fossi non sono riusciti a contenere e drenare la quantità di acqua arrivata causando l'allagamento di strade, garage e cantine. Allagati anche diversi sottopassi lungo tutta la costa, da Rimini a Cattolica. A sulla Capitale dove un violento nubifragio ha causato allagamenti e disagi in particolare sulle zone del litorale. Rallentamenti si sono registrati anche sul traffico aereo a Fiumicino. Oggi la perturbazione si sposterà al Sud, con temporali su Campania, Calabria e Basilicata, in particolare sui settori tirrenici. Rovesci anche in Sicilia e Puglia meridionale, venti forti in Sardegna. Riccione una coppia di anziani stava transitando su viale Venezia quando il rio Melo è esondato bloccando l'auto. Purtroppo i due hanno dovuto aspettare alcune ore per essere tratti definitivamente in salvo. Altri due automobilisti sono stati soccorsi ieri da Vigili del fuoco e Protezione civile lungo la Statale 16 Adriatica nei pressi di Fiabilandia. Nel comune di Coriano, invece, il personale della Protezione Civile ha evacuato una coppia di anziani residenti nella zona dell'inceneritore la cui abitazione, rimasta senza luce elettrica, ha corso il rischio di venire allagata. Sempre a Coriano, il fiume Marano è fuoriuscito dagli argini imponendo la chiusura di tutti i guadi. Stamattina sono ancora al lavoro Vigili del fuoco e Protezione Civile con le idrovore per rimuovere l'acqua dagli scantinati e da altri locali allagati.