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Provincia di Ferrara Comune di Ferrara Tavolo di lavoro Climarchitettura 27 giugno 2007 1 Ai componenti del Forum LL.II. Verbale Tavolo di Lavoro CLIMARCHITETTURA 27 giugno 2007, ore 15.15 Sala di Consiglio Comunale - Municipio PROGRAMMA Ore 15:15 - Registrazione dei partecipanti Ore 15:30 – Apertura dei lavori Sergio Golinelli – Assessore all’Ambiente e Agenda 21 della Provincia di Ferrara Mascia Morsucci – Assessore alla Città sostenibile e partecipata ed Ambiente del Comune di Ferrara Ore 16.30 - Costituzione dei gruppi di lavoro Ore 18:30 Conclusione dei lavori Partecipanti durante le relazioni introduttive e non ai gruppi di lavoro COGNOME E NOME ENTE/ ASSOCIAZIONE/ALTRO Catani Antonella Architetto Cenacchi Marco ACER Ferrara Guzzon Alberto Comune di Ferrara Mascellani Renzo indipendente Massari Filippo ADOC Consumatori Menegatti Manuela Architetto- libero professionista Romani Leonardo indipendente INTERVENTI Sergio Golinelli L’assessore sottolinea l’importanza della creazione di Tavoli di lavoro che possano impegnarsi nella condivisione di nuove progettualità, dare linee guida su un nuovo modo di costruire. Questi Tavoli prendono l’avvio dalla volontà di andare incontro a imprenditori e cittadini, come espresso nel corso della Tavola Rotonda svoltasi lo scorso maggio. Mascia Morsucci (Slide) In allegato la presentazione. Secondo le preferenze espresse dai partecipanti al momento dell’iscrizione all’incontro odierno, i presenti su dividono nei due gruppi di lavoro.

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Tavolo di lavoro Climarchitettura 27 giugno 2007 1

Ai componenti del Forum LL.II.

Verbale Tavolo di Lavoro CLIMARCHITETTURA 27 giugno 2007, ore 15.15

Sala di Consiglio Comunale - Municipio

PROGRAMMA Ore 15:15 - Registrazione dei partecipanti Ore 15:30 – Apertura dei lavori Sergio Golinelli – Assessore all’Ambiente e Agenda 21 della Provincia di Ferrara

Mascia Morsucci – Assessore alla Città sostenibile e partecipata ed Ambiente del Comune di Ferrara

Ore 16.30 - Costituzione dei gruppi di lavoro

Ore 18:30 Conclusione dei lavori Partecipanti durante le relazioni introduttive e non ai gruppi di lavoro

COGNOME E NOME ENTE/ ASSOCIAZIONE/ALTRO Catani Antonella Architetto Cenacchi Marco ACER Ferrara Guzzon Alberto Comune di Ferrara Mascellani Renzo indipendente Massari Filippo ADOC Consumatori Menegatti Manuela Architetto- libero professionista Romani Leonardo indipendente INTERVENTI Sergio Golinelli L’assessore sottolinea l’importanza della creazione di Tavoli di lavoro che possano impegnarsi nella condivisione di nuove progettualità, dare linee guida su un nuovo modo di costruire. Questi Tavoli prendono l’avvio dalla volontà di andare incontro a imprenditori e cittadini, come espresso nel corso della Tavola Rotonda svoltasi lo scorso maggio. Mascia Morsucci (Slide) In allegato la presentazione. Secondo le preferenze espresse dai partecipanti al momento dell’iscrizione all’incontro odierno, i presenti su dividono nei due gruppi di lavoro.

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GRUPPO DI LAVORO PROMOZIONE DELLA CLIMARCHITETTURA

Partecipanti al gruppo di lavoro

COGNOME E NOME ENTE/ ASSOCIAZIONE/ALTRO

Bernini Michele CDS Biolcati Rinaldi Maurizio Università di Ferrara – Fac. Ingegneria Bonati Laura

Servizio Città sostenibilie e partecipata –Agenda21 Comune di Ferrara (verbalizzatrice)

Capatti Stefano CDS Casoni Massimo ITSG “G.B. Aleotti” Ferrara Frignani Elisa EUSPE Frilli Valentino CONI Mezzavilla Loris NL Properties srl Migliari Raffaele Libero Professionista Nepa Alida Sportello Ecoidea- Provincia di Ferrara Riberti Carlo ACER Rosati Anna Nedia snc Scaratti Elena Archinnova Tommasini Paola Servizio Città sostenibilie e partecipata –

Centro Idea Comune di Ferrara (facilitatrice)

1° QUESITO posto ai presenti: “Cos’è per voi la Climarchitettura, quali valori/concetti associati a questo termine”. Maurizio Biolcati Rinaldi Climarchitettura è già un nome che ha un significato preciso perché è associato ad un progetto preciso. La nostra Regione ha dato mandato alla Provincia di agire nel campo della costruzione degli immobili ( Prov. di Trento, Milano, ecc ). Esiste un aspetto importante:conoscere le esperienze locali su questo tema a che punto sono arrivate, dato che frammentare le esperienze locali non va bene. Sarebbe meglio lavorare tutti con gli stessi protocolli così da non perderete tempo. Da questo incontro occorre uscire con linee di sviluppo precise, perché non è agevole ricavarsi il tempo per riunirsi ogni mese. Occorre spiegare meglio i termini entro i quali agire: fare una diagnosi dell’esistente e comunicare attraverso basi tecniche molto forti Paola Tommasini Occorrerebbe attenersi ad argomenti più semplici ed operativi, è opportuno infatti coinvolgere le persone che determinano il mercato immobiliare in modo che siano in grado di fare scelte consapevoli in base a nuove opportunità di costruzione. Maurizio Biolcati Rinaldi La legge 611 stabilisce regole che devono essere applicate. Paola Tommasini E’ sempre bene fare informazione per coinvolgere i cittadini e spiegare quali sono gli indirizzi legislativi e cosa devono richiedere al momento dell’acquisto della casa. Elena Scaratti Il tavolo deve lavorare sul cosa e come comunicare ai cittadini per migliorare la qualità della

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richiesta abitativa, e per eliminare pregiudizi sulle nuove tipologie costruttive. Ritengo necessaria l’esistenza dell’altro Tavolo di lavoro con caratteristiche tecniche mirate a migliorare la relazione tra l’Amministrazione e gli enti privati alla ricerca di una sinergia progettuale. Maurizio Biolcati Rinaldi Sostengo che l’informazione da dare sia solamente in forma di certezza, che può essere data solo dall’applicazione di regolamenti. Elena Scaratti Esiste una normativa in atto che non tutti i presenti conoscono e della quale sarebbe interessante poter parlare per meglio poterla comunicare all’esterno. Paola Tommasini Apre un giro di presentazioni e incoraggia i presenti ad esporre le loro aspettative sugli esiti del Tavolo. Elena Scaratti Il Progetto Climarchitettura è stato promosso anche a livello nazionale. Già dal nome si intende che la mission della Società ( o Associazione) è di conciliare il Clima e l’Architettura, cercando soluzioni formali e di pensiero in direzione del protocollo di Kyoto. Si propone di utilizzare materiali a basso consumo energetico, e a basso costo. Non ci si vuole sostituire alla Bioarchitettura. Nei principi fondanti del progetto c’è l’utilizzo di materiali da costruzione prodotti con consumi energetici limitati, ottenuti con l’impiego di energia alternativa nell’ottica della pratica di Casa Clima. E’ previsto anche l’utilizzo di molte tecnologie leggere cioè a basso impatto, già disponibili ma poco utilizzate. Chi utilizza questo tipo di architettura deve inoltre prevedere anche l’impatto che i materiali hanno sul territorio: impatti certi sull’ambiente. Si auspica che anche nel nostro territorio questa tipologia di architettura possa essere adeguata alle peculiarità locali e ai nostri tempi. Riberti Carlo Le finalità del mio gruppo di lavoro, all’interno di ACER, sono la sperimentazione di tecnologie innovative, quindi il tavolo di lavoro odierno offre una buona opportunità di conoscenza di nuove metodologie . Anna Rosati Sono interessata alle tematiche del tavolo di lavoro dato che anche nella mia impresa abbiamo iniziato a ragionare e a studiare nuove tipologie di materiali da utilizzare nell’ambito del risparmio energetico. Purtroppo però mi rendo conto che esistono pregiudizi e resistenze nei confronti del cambiamento . Alida Nepa Mi interessa lavorare in questo tavolo dato che la comunicazione e l’informazione sono gli ambiti del mio lavoro quotidiano. Sono convinta che esista la necessità di una comunicazione semplice e diretta per favorire nei cittadini la necessaria sensibilizzazione sulle problematiche ambientali. Valentino Frilli Lavorando all’interno del CONI per omologare gli impianti sportivi, fornire pareri e dare linee guida progettuali, sono particolarmente interessato a conoscere i nuovi indirizzi di questo settore dell’Architettura. Raffaele Migliari Vedo che la conoscenza di queste nuove tecnologie, all’interno del settore delle costruzioni sta

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ritardando, tant’è vero che ho potuto notare come dal 2005 ad oggi nell’elenco provinciale delle costruzioni che utilizzano la Bioarchitettura, sono aumentate di una bassissima percentuale . Bernini Michele L’argomento trattato in questo tavolo è degno di attenzione, dato che può aiutarci a capire come far diventare questa tipologia di costruzioni, interessante per il mercato. Sono qui inoltre, per proporre il Progetto del quale ha fatto cenno l’ Assessore Morsucci in apertura. Stefano Capatti Presento il progetto che è stato pensato per “partecipare lavorando”. Vorrebbe, nell’ambito del tavolo odierno, fare il punto riguardo i soggetti già presenti al TAVOLO precedente dell’8 maggio scorso, per verificare l’effettiva possibilità, attraverso il Bando EIE, di realizzare progetti di Bioedilizia anche in una situazione critica come la nostra, in cui soldi non ce ne sono. Vorrebbe inoltre capire se ci sono nuovi margini di mercato nei quali inserirsi. Elisa Frignani Sono interessata al tavolo perché si sta aprendo un nuovo anno formativo. Vorrei fare un piano di formazione su queste tematiche. Loris Mezzavilla Sono promotore di questo progetto assieme ad altri presenti al tavolo . Facendo sviluppo immobiliare la nostra azienda è interessata agli argomenti di oggi, dato che la società vorrebbe costruire attenendosi alle regole della Bioarchitettura e dare su questo informazione ai cittadini. Massimo Casoni Seguo la progettazione Ambientale della Scuola, e sono qui oggi per portare alcuni elementi innovativi al suo interno. Gli insegnanti tecnici, rilevano che la progettazione edilizia come anche l’impiantistica, non sono ancora entrati nella programmazione. I currcicula degli studenti potrebbero essere implementati con questi argomenti: infatti se ne sente l’esigenza , dato che le nuove generazioni sono più sensibili dal punto di vista ambientale. Elena Scaratti Sottolineo che nelle scuole andrebbe fatta formazione “dal basso”. Paola Tommasini Vorrei chiedervi ora quale valore associate alle cose dette fin qui. Di seguito sono riportati i principali concetti/valori associati al termine Climarchitettura, proposti dai componenti del gruppo:

Ambiente Formazione

Sensibilizzazione Economia

Comunicazione Perequazione Clima Cultura

Carlo Riberti Da una riflessione che mi è venuta mentre guardavo una trasmissione sulla TV pubblica, ho potuto constatare che molti politici non sanno nulla di Bioarchitettura e progetti collegati, quindi penso che sarebbe importante fare cultura. Un Cartone Animato potrebbe essere un buon veicolo di comunicazione?

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Maurizio Biolcati Rinaldi Faccio notare che la parola “Perequazione” è un termine molto tecnico che bisognerebbe poter spiegare alla comunità. Elena Scaratti E’ meglio pensare a chi è destinata la formazione. Sulla perequazione con CNA a ottobre verrà fatto un convegno. Posso anche dire che a Bolzano la perequazione è stata quella che ha portato a successo l’iniziativa sul costruire attraverso la Bioarchitettura. Sicuramente i piccoli complessi sono meglio di quelli grandi. Inoltre, penso che sarebbe importante dare risposte a queste domande: - Che risposte dare e quali domande vorrebbero fare i cittadini. Cosa sanno e cosa non sanno? - Paola Tommasini Dai commenti raccolti si può dedurre che effettivamente esiste il bisogno di attivare un tavolo sulla comunicazione di queste tematiche. Se non abbiamo una controparte informata infatti, non è possibile arrivare a una innovazione in questo campo in tempi brevi. Elena Scaratti Il Progetto per il Bando Europeo, del quale si è parlato ad inizio Tavolo, deve essere redatto entro settembre? Ci saranno fondi? Maurizio Biolcati Rinaldi Sarebbe veramente importante che tutti i componenti del tavolo partecipassero al Bando. Stefano Capatti Il Bando è di un’Agenzia che finanzia chi fa progetti volti al Risparmio Energetico ( ENTI e Agenzie Locali per il Risparmio Energetico ). Il Progetto prevede appunto di fondare un’Agenzia, che lavorerebbe secondo la metodologia di Agenda 21, allo scopo di finanziare la formazione e la rimozione degli ostacoli che , sul mercato, limitano la diffusione del risparmio energetico. A questo scopo si pensa di predisporre il coinvolgimento delle scuole di ogni livello e anche di tutto il settore dell’ Impiantistica. Sarebbe opportuno inoltre pensare ad una formazione ad hoc per le imprese, con l’obiettivo di ottenere un riconoscimento della metodologia. Elisa Frignani Riconosco l’importanza della Formazione proposta a studenti della Scuola e dell’Università. Stefano Capatti E’ fondamentale fornire informazione su quali tipi di intervento è possibile fare sulle diverse tipologie di costruzioni e sui costi delle ristrutturazioni , dato che a Ferrara il reddito famigliare è molto basso. Rendere disponibile la comparazione fra i costi della costruzione/ristrutturazione tradizionale e quella realizzata secondo i principi del risparmio energetico . Anche per quanto riguarda le Buone Pratiche sarebbe opportuno comprendere quale modello è possibile implementare sul nostro territorio locale. Ma questi sono quesiti da porre alla fine dei lavori del Tavolo che si formerà per dare corso alla realizzazione del Bando. In quest’ambito tutti avranno una parte attiva, calata nella nostra realtà. Si pensa a soggetti quali Confartigianato CNA . Il Bando lo presenta il Comune di Ferrara , Assessore Morsucci, e siamo consapevoli che servirà molto tempo per acquisire le adesioni dei principali Enti da coinvolgere. Alida Nepa Sarebbe bello che alla presentazione del Bando partecipasse anche la Provincia di Ferrara. Carlo Riberti Sono d’accordo con Alida sulla validità di un’adesione Provinciale al Bando.

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Maurizio Biolcati Rinaldi Ribadisco la forza di questo progetto nei confronti dell’Europa; occorre partire con molta forza, non occupiamoci per ora di chi lo promuoverà. Il lavoro è arduo e il tempo, poco. Occorre anche trovare partner europei, penso alle imprese, ma anche all’Università. Stefano Capatti e Michele Bernini Spiegano le modalità secondo le quali si sviluppa il Bando, chiarendo che loro non potranno fare tutto , ma troveranno dei collaboratori che, quanto meno, lavoreranno sul reperimento dei dati. 2° QUESITO posto ai presenti: “Cosa rende necessaria la promozione della CLIMARCHITETTURA?”

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Rendere appetibile la Climarchitettura attraverso detrazioni fiscali.

Difficoltà a reperire informazioni specifiche su imprese e professionisti che lavorano in questo ambito.

Dare risposta al Protocollo di Kyoto Leggi di difficile applicazione Aspetto psicologico di positività, miglioramento perché trasforma il cittadino da inattivo ad ecologicamente attivo.

Miglioramento della Qualità della vita e maggior benessere, se questa cultura induce scelte di mercato abitativo migliori.

OPPORTUNITA’ VINCOLI Di tipo ecologico e sociale Economici Possibilità di informazione più efficaci Culturali Possibilità di creare legislazioni e finanziamenti ad hoc

Resistenza all’innovazione: Ogni nuova tecnologia si porta dietro il peso di quelle precedenti. SALTO

Promozione Formazione

GRUPPO DI LAVORO “CONFRONTO TRA ENTI LOCALI E OPERATORI DEL SETTORE” Dopo aver illustrato ai componenti del gruppo le modalità di svolgimento dei lavori, viene chiesto ai partecipanti di presentarsi, di descrivere sinteticamente eventuali esperienze nel campo della climarchitettura e di esporre quali aspettative hanno nei confronti di questo tavolo di lavoro. Partecipanti al gruppo di lavoro COGNOME E

NOME ENTE/ASSOCIAZIONE/

ALTRO PRESENTAZIONE ASPETTATIVE

Abbati Maurizio

Comune di Ferrara – Servizio Città Sostenibile e Partecipata – Agenda21

Collaboratore. Si occupa di EMAS e del Bilancio Ambientale.

Approfondire la tematica del risparmio energetico.

Andretta Emanuele

Archinnova Archinnova è un’associazione culturale il cui scopo è promuovere la

Molto motivato ma anche molto deluso.

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COGNOME E NOME

ENTE/ASSOCIAZIONE/ALTRO

PRESENTAZIONE ASPETTATIVE

sostenibilità e il risparmio energetico in architettura.

Bonzi Angelo Comune di Ferrara Lavora al Servizio Patrimonio, che si occupa anche del patrimonio edile.

Desiderio di approfondire il rapporto tra edificio e impianto (fondamentale per il risparmio energetico). Desiderio che l’Ente Locale porti alla realtà le cose di cui si parla in questo tavolo.

Carli Azzurra Architetto – Libero Professionista

In passato ha lavorato per il Comune di Comacchio.

Approfondire l’argomento climarchitettura, documentarsi meglio.

Carlotti Giorgio Truck Pool Srl Carrà Tullio System Snc La società per cui lavora si occupa di

contenimento energetico.

Casazza Antonio

Comune di Ferrara – Servizio Controllo di Gestione LL.PP.

Idea che gli Enti Locali debbano dare il buon esempio, che debbano essere i primi ad applicare il contenimento energetico.

Desiderio che i progetti dell’ Amministrazione Comunale recepiscano le leggi in materia di risparmio energetico.

Cesellato Domenico

Provincia di Ferrara – Ufficio Energia

Si occupa degli impianti termici. Desiderio di avere una visione più ampia.

Chiapponi Giovanni

NL Properties L’azienda per cui lavora ha un occhio di riguardo per la climarchitettura e il risparmio energetico degli edifici.

Ferraresi Fausto

HERA Spa Responsabile della divisione Teleriscaldamento di Hera, si occupa di fonti rinnovabili e assimilate. Partecipa ai lavori del tavolo che si occupa della revisione e dell’aggiornamento del Piano Energetico Ambientale Comunale.

Fortini Alessandro

CNA Responsabile del ramo impianti ed energia.

Desiderio che tutti gli operatori della filiera facciano sistema tra di loro.

Galvan Renzo Architetto - Libero Professionista Comune di Fiesso Umbertino

Architetto appassionato delle tematiche in questione (mai applicate nei progetti).

Applicazione concreta della Climarchitettura.

Gavini Federica

Comune di Ferrara – Servizio Città Sostenibile e Partecipata – Agenda 21

Facilitatrice del gruppo

Marabese Eugenio

Gruppo OLICAR – Petrolifera Estense

La sua ditta si occupa della manutenzione degli impianti sia nel pubblico che nel privato. Sente molto l’importanza di adeguare gli impianti e gli involucri edilizi a parametri di risparmio energetico

Mazzanti Riccardo

Studio Tecnico Associato Progettista. Creazione di nuovi rapporti tra Enti Locali e mondo dell’industria.

Milan Claudia ARPA Si occupa di problemi legati alla sostenibilità. Ha il compito di esprimere pareri sugli strumenti urbanistici di Comuni e Province.

Capire meglio se e come, attraverso la pianificazione, si possano dare indicazioni

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COGNOME E NOME

ENTE/ASSOCIAZIONE/ALTRO

PRESENTAZIONE ASPETTATIVE

da seguire. Mori Milena Ascom Ferrara Coordinatore sindacale Morsucci Mascia

Comune di Ferrara – Assessore Ambiente, Città Sostenibile e Partecipata

Pirazzoli Marcella

Architetto – Libero Professionista

Architetto specializzato nella sostenibilità. Partecipa al gruppo di lavoro dell’Assessore Carrara, che sta cercando di definire delle linee guida per aiutare i Comuni ad adeguare i loro strumenti e ad avere una linea comune.

Desiderio che da questo tavolo sulla climarchitettura nasca qualcosa di buono.

Poggipollini Paola

Comune di Ferrara – Servizio Città Sostenibile e Partecipata

Rava Paolo Università di Ferrara – Facoltà di Architettura

Docente a contratto Ricercatore nel ramo dell’architettura sostenibile (materiali e edificazione).

Romani Elena Comune di Ferrara – Servizio Città Sostenibile e Partecipata – Agenda21

Verbalizzatrice del gruppo

Sacco Stefania Provincia di Ferrara – Agenda 21

Sancisi Gionata

Archinnova Libero professionista, esperto di CasaClima, fa parte di Archinnova. Contributo tecnico al tavolo.

Vacchi Mirco Architetto – Libero Professionista

Si occupa di risparmio energetico e certificazione energetica.

Vanini Marco Comune di Ferrara Architetto esperto in bioarchitettura. In Comune ha il compito di applicare le norme stabilite dal regolamento. Fa parte anche del gruppo di lavoro di Carrara.

Zappi Daniele Comune di Bologna Lavora nel settore Ambiente del Comune di Bologna e, in particolare, si occupo di energia e si sta specializzando in bioedilizia.

Ai partecipanti viene chiesto di annotare su dei post-it quali criticità, intese sia come problematiche sia come esigenze, e quali aspetti positivi da valorizzare riscontrano gli uni come operatori del settore nelle relazioni con gli Enti Locali, gli altri come operatori degli Enti Locali nelle relazioni con i privati. I post-it vengono attaccati su due diversi cartelloni: uno relativo alle risposte degli operatori del settore, l’altro alle risposte degli Enti Locali. Quanto scritto nei post-it viene riportato nelle due tabelle che seguono, ognuna delle quali corrisponde ad uno dei due cartelloni.

OPERATORI DEL SETTORE

TIPOLOGIA POST-IT ESIGENZA Credo ci sia l’esigenza condivisa di andare nella giusta direzione. Occorre non

sciupare questa condizione favorevole. Quindi, dopo le regole, verificare i comportamenti per rendere credibili le azioni

ESIGENZA Necessità di definire una politica locale coerente con gli obiettivi attesi. In

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TIPOLOGIA POST-IT particolare gli elementi di controllo diventano significativi per l’ottenimento dei risultati

ESIGENZA Collegamento fra il mondo della ricerca e EE.LL. e operatori del settore ESIGENZA Coordinamento tra tutti gli Enti coinvolti in problematiche di climarchitettura

per andare nella stessa direzione CRITICITA’ Distanza fra le reali problematiche degli operatori e le idee spesso troppo

rigide, “teoriche” e inapplicabili degli Enti Locali CRITICITA’ Manca un confronto tra Enti Locali e imprese che operano nel settore

dell’edilizia ESIGENZA Valorizzazione nel mercato delle costruzioni che sono costruite con sistemi e

metodi costruttivi in “Climarchitettura” CRITICITA’ / PROPOSTA

Non esistono a livello comunale sportelli per i liberi professionisti in grado di indirizzare i progetti alla sostenibilità. Le scelte del libero professionista non sono supportate dai Comuni

ESIGENZA Formazione ed informazione dei cittadini consumatori e degli operatori del settore sui valori della climarchitettura

CRITICITA’ Scarse possibilità di approfondimento tecnico per gli istruttori ESIGENZA Identificazione di normativa elettiva e parziale superamento di quella

prescrittivi ESIGENZA Norme chiare e fruibili ESIGENZA Necessità di uniformarsi alla normativa nazionale pur rispettando le

peculiarità della nostra provincia e territorio CRITICITA’ Mancanza di regolamenti a livello comunale CRITICITA’ Il libero professionista si trova ad avere a che fare con regolamenti comunali

che non seguono le leggi nazionali CRITICITA’ / ESIGENZA

Buchi sulla legge Autocertificazione: no Certificazione di Ente Autonomo: sì

ESIGENZA Intervenire in maniera chiara sul problema Co2, chiarezza dell’obiettivo ESIGENZA Fare verifica dello stato attuale del patrimonio edilizio per identificare le

priorità ASPETTI POSITIVI

Si sono creati numerosi tavoli di discussione, volti a promuovere sensibilità verso la sostenibilità e la formazione

ESIGENZA Maggiore flessibilità all’investimento privato ESIGENZA Ricorso a fonti alternative con riferimento ad edifici pubblici ESIGENZA Razionalizzazione dell’impiantistica all’interno degli edifici pubblici ESIGENZA Centrali termiche generali

Abolizione caldaie individuali ESIGENZA Esistente, in costruzione, in progettazione: una soluzione per ogni segmento ESIGENZA L’Amministrazione Comunale dovrebbe essere maggiormente protagonista

ed essere l’esempio pilota da seguire ESIGENZA Pannelli fotovoltaici

Combustibili alternativi e non inquinanti ESIGENZA Coibentazione

Rivestimenti esterni isolanti Termici ed acustici

ESIGENZA Coibentazione degli involucri edilizi con riferimento agli Enti Pubblici

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ENTI LOCALI

TIPOLOGIA POST-IT ESIGENZA Comunicazione: permeabilità di conoscenze sulla buona architettura di

utenti, progettisti, operatori/imprese, produttori CRITICITA’ Manca convergenza di obiettivi e di finalità tra Enti Locali e operatori del

settore CRITICITA’ Scarsa disponibilità del mercato alle innovazioni tecnologiche CRITICITA’ Risparmio energetico: non si è incentivati perché i vantaggi economici non si

hanno rispetto al costo delle tecnologie pulite ESIGENZA Chiara comunicazione dei costi delle tecnologie e dei materiali impiegati per

il risparmio energetico CRITICITA’ Scarsa attenzione del problema energetico nelle progettazioni CRITICITA’ / ESIGENZA

Problema culturale: molte persone non sanno di cosa si parla o si tratta nell’edilizia sostenibile. La casa è quella che si acquista in agenzia e viene proposta senza grosse qualità (naturali, energetiche, o di sostenibilità). Occorre promuovere una cultura sostenibile

CRITICITA’ Problema progettuale: non si progetta più correttamente (come un tempo, prima della rivoluzione industriale). Già il fatto di orientare l’edificio migliorerebbe il risparmio energetico della casa in maniera notevole

CRITICITA’ Generale assenza degli aspetti legati all’orientamento degli edifici in rapporto all’utilizzo di fonti naturali (sole, venti, ecc.)

CRITICITA’ Difficili da spiegare ai cittadini i vantaggi economici e ambientali a lungo termine nell’applicazione dei principi bioclimatici nell’architettura

ESIGENZA Serve una nuova cultura di integrazione tra edificio e impianto dove entrambi vengono pensati contemporaneamente all’inizio del processo edilizio

ESIGENZA Diffusione di adeguati strumenti di informazione e comunicazione su materiali e tecnologie disponibili

CRITICITA’ Poca attenzione nell’utilizzo di materiali naturali specialmente negli interventi su scuole ed edifici pubblici

ESIGENZA / CRITICITA’

Cura per l’ambiente esterno. La cura degli ambienti esterni sembra rimanere in secondo piano sia per gli edifici civili che per gli edifici adibiti ad attività

ESIGENZA Conoscere lo stato dell’arte rispetto al risparmio energetico in edilizia (in generale). Attualmente come operano gli imprenditori in questa direzione?

Si procede alla lettura dei post-it, intervallata dagli interventi, di seguito riportati, dei partecipanti che hanno voluto precisare, ampliare o commentare le risposte da loro date.

Angelo Bonzi Credo che manchi un modo di sentire comune da parte di tutti gli operatori: utenti/fruitori, i progettisti, i produttori, l’Ente Pubblico. Se non abbiamo un modo comune di comunicare, diventa difficile capirsi. Bisogna rendere “permeabili” queste tematiche di modo che tutti diventino sensibili ad esse. Occorre un sentire comune, bisogna pertanto parlare in modo semplice e comprensibile: creiamo un linguaggio comune, portiamo a conoscenza di ciò che di buono si fa. Parliamo linguaggi “non conosciuti” dall’utenza. Ritengo inoltre che sia importantissimo dare come risultato una buona architettura, cioè quell’architettura in cui la qualità della vita sia contemplata da tutti i punti di vista.

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Daniele Zappi Gli obiettivi sono comuni a tutti, però molto spesso gli operatori del settore sono chiusi nei loro ambienti e lo stesso discorso vale per gli Enti Pubblici. Questi tavoli sono utili, ma bisogna far capire che andiamo tutti verso lo stesso obiettivo e che, perciò, si può e si deve dialogare. Marcella Pirazzoli Come operatore del settore dico che non sono d’accordo con chi sostiene che il mercato è poco disponibile alle innovazioni tecnologiche. Sono disponibili tecnologie in grado di supportare progettista e utente, ma non c’è cultura né nel progettista né nell’utente. Angelo Bonzi Intendevo l’innovazione tecnologica in relazione al mercato locale. Sul mercato locale mi trovo in difficoltà, non c’è cultura. Claudia Milan Il mercato fa rallentare moltissimo il discorso clima-nuove tecnologie, perché, anche quando le persone sono informate, da un punto di vista economico è più conveniente acquistare tecnologie più “tradizionali”. E’ una questione di politiche di mercato; ci sono cose molto pratiche e quotidiane che non hanno a che fare con l’informazione ma con la gestione del mercato. Riccardo Mazzanti L’Ente Locale dovrebbe tenere in considerazione che è difficile convincere un’impresa ad operare in un certo modo, anche se il progettista vorrebbe farlo. Per quanto riguarda il discorso della sensibilizzazione degli utenti, sarebbe interessante seguire l’esempio del PSC, vale a dire che la problematica del risparmio energetico potrebbe seguire la stessa via, potrebbe essere portata nelle Circoscrizioni. E’ necessario che la gente capisca il problema. Emanuele Andretta E’ necessario prima di tutto fare chiarezza sull’obiettivo: bisogna andare in direzione del Protocollo di Kyoto. O abbiamo questa filosofia, oppure discutere di tecnologie etc. è inutile. Esistono tre grandi trame relative all’edilizia che l’Ente Locale deve tenere in considerazione: esistente, in costruzione, in progettazione. In tutti i casi manca una sensibilità da parte degli utenti. Marco Vanini Invece io ho riscontrato che da parte dell’utenza una certa sensibilità c’è. E’ capitato che venissero da me costruttori che faticavano a piazzare i loro appartamenti, perché i cittadini preferivano acquistare, nella stessa zona, quelli costruiti con un occhio di riguardo al risparmio energetico. Emanuele Andretta Io ho la sensazione, al contrario, che alla gente non interessa il problema della CO2. Se non si diffonde a tutti i livelli la filosofia del Protocollo di Kyoto, sarà difficile creare un settore energeticamente avanzato. C’è un buco normativo. L’Ente Locale dovrebbe dire: si fa così punto e basta. Se fossi uno che deve scrivere il RUE direi: prendiamo un esempio già fatto e applichiamolo. Mascia Morsucci Sul buco normativo sono d’accordo, ma bisogna fare attenzione: non ci si può sostituire alla legge; certe forzature non si possono fare altrimenti il regolamento risulta inapplicabile. Marcella Pirazzoli Sarebbe sufficiente applicare la legge 10 e la 20. La legge c’è e parla chiaro, e il regolamento deve seguirla.

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Tavolo di lavoro Climarchitettura 27 giugno 2007 12

Azzurra Carli Quando scrivo che c’è una mancanza di regolamenti non mi riferisco al Comune di Ferrara, ma ad altri Comuni della Provincia, come quello di Comacchio nel quale vivo. Manca un’informazione dei tecnici: occorre una volontà dei politici ad agire in questa direzione. Paolo Rava Sono sostanzialmente d’accordo con Emanuele di Archinnova, ma se andiamo avanti a parlare di cultura ci mettiamo un anno. Bisogna trovare insieme una strategia per arrivare al punto, però non parlerei tanto delle nuove residenze, che costituiscono solo il 4-5% del costruito, mi concentrerei più che altro sulle ristrutturazioni. Bisogna definire una strategia finalizzata al risparmio energetico, cercare un logo che la identifichi e poi farla diventare normativa. Sancisi Gionata Sulle ristrutturazioni è previsto un incentivo. Paolo Rava Ma ci vuole di più: per esempio, quando ci sono dei lavori si può mettere un cartello con scritto chi e in che modo li sta facendo; si può stabilire che il cittadino che acquista certi appartamenti paghi meno ICI. Ci vuole un collegamento tra domanda e offerta. C’è un gap che consiste nel non comprendere la qualità dell’investimento. Eugenio Marabese Il problema è che tendiamo a mantenere l’esistente così com’è, senza sapere che con poca spesa possiamo avere dei benefici immediati. Manca una cultura e qualcuno che la divulghi. La gente deve essere informata: per esempio, dovrebbe sapere che il riscaldamento costituisce il 66-67% del consumo globale di un edificio e che la coibentazione è un’opera poco costosa che consente di risparmiare. Marcella Pirazzoli Potrebbe essere creato uno sportello tecnico, sul modello dello Sportello Ecoidea, che aiuti i liberi professionisti a fronteggiare i problemi di varia natura nei quali si imbattono. Eugenio Marabese Lavorando con la Provincia e il Comune di Ferrara, ho visto che sono stati accantonati dei progetti, nonostante gli impianti installati fossero funzionanti. Secondo me sarebbe importante, abbandonare il ricorso agli impianti singoli a favore di quelli collettivizzati. Fausto Ferraresi Noi possiamo fare tutte le norme che vogliamo, ma il problema è controllare ciò che viene fatto. Il problema è quello della verifica dell’ottenimento dei risultati. Quella del controllo è un’esigenza che va resa cogente: bisogna far passare una cultura di rigore e di controllo effettivo. E’ importante fare azioni efficaci di comunicazione, ma la funzione del Comune è quella di regolamentare e di pianificare per conto del cittadino. Il Comune deve declinare una politica energetica locale e vedere se i risultati attesi vengono raggiunti. Occorre che ci sia coerenza da questo punto di vista, sono necessari monitoraggio e controllo pensati in una logica non repressiva ma pro-attiva. Marcella Pirazzoli Il controllo è necessario anche a priori, nella fase progettuale.

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Fausto Ferraresi Aggiungerei anche che il concetto di risparmio non deve essere limitato alla CO2, ma deve comprendere tutte le energie primarie, i combustibili primari. Durante la lettura si è cercato di individuare delle macro-tematiche che consentissero di raggruppare le risposte, in modo da facilitare l’individuazione delle criticità ritenute prioritarie da parte dei partecipanti stessi.

Infatti, subito dopo, ad ogni partecipante vengono consegnati due bollini rossi con i quali ciascuno ha contrassegnato i problemi che a suo avviso devono essere affrontati con più urgenza.

Di seguito, si rende conto sinteticamente di quanto emerso.

MACRO TEMATICHE A. Esigenza culturale: (14 bollini)

- Formazione : progettisti, imprese/produttori, istruttori EELL (proposta sportello informatico per tecnici) (

- Informazione: cittadini/utenti (proposta portare nelle circoscrizioni il tema energetico).

Diffondere la conoscenza su: innovazioni tecnologiche, disposizioni protocollo di Kyoto, benefici economici e sulla qualità della vita.

B. Esigenza creare un coordinamento (confronto, dialogo) tra: (7 bollini)

- EELL - EELL e mondo della ricerca - EELL e operatori

C. Esigenza di controllo/monitoraggio di tutto il processo (dai progetti ai risultati) (4 bollini) D. Legislazione(nazionale, comunale) carente, norme rigide e teoriche poco chiare e fruibili

(buco normativo) (3 bollini) - regolamenti edilizi non adeguati

E. Scarsa diffusione innovazioni tecnologiche: costi elevati /politiche di mercato locale non

adeguate(1 bollino) F. Esigenza di diagnosi del patrimonio edilizio per identificare le priorità d’intervento (1 bollino) G. Esigenza di chiarezza e convergenza di obiettivi/strategie H. Amministrazione Comunale protagonista “dare il buon esempio”, interventi nell’edilizia

pubblica

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Costituzione del Tavolo di Lavoro di Agenda 21

CLIMARCHITETTURA

Sostenibilità ed efficienza energetica nell’edilizia ferrarese

27 giugno 2007

Residenza municipale

ASSESSORE MASCIA MORSUCCIComune di Ferrara

Allegato: Presentazione dei compiti, dei contenuti e delle modalità di lavoro del Tavolo

La La nuovanuova politicapolitica energeticaenergetica delldell’’UEUE

Per Per ridurreridurre le le emissioniemissioni didi gas gas serraserra l'Europal'Europasisi èè postaposta come come traguarditraguardi::

● TagliareTagliare le le EmissioniEmissioni didi gas gas climalteranticlimalteranti del 20% del 20% entroentro ilil 2020 2020 rispettorispetto al 1990al 1990

●● AAumentareumentare le le fontifonti rinnovabilirinnovabili del 20% e i del 20% e i biocarburantibiocarburanti del 10% del 10% entroentro 20202020

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Piano d‘Azione UE per l'efficienza energetica●Con la presentazione del Piano, la Commissione europea compie un altro passo importante verso la risoluzione di problematicheenergetiche.

●Il piano contiene una serie di provvedimenti prioritari checomprendono un'ampia rosa di iniziative finalizzate all'efficienzaenergetica e all'efficacia economica.

●Tra questi figurano interventi per aumentare l'efficienza energetica

di elettrodomestici, EDIFICI, trasporti e impianti di produzione di

energia.

●La Commissione istituirà inoltre, un Patto tra i Sindaci delle 20-30 città europee maggiormente all'avanguardia in questo campo e proporrà un accordo internazionale sull'efficienza energetica.

Gli Enti Locali hanno responsabilità e potenzialitàd'intervento:

➢ orientare produzione, acquisti e gestione dell'energia, per favorire lo sviluppo e la convenienza economica delletecnologie energetiche sostenibili

➢ indirizzare le proprie politiche di gestione del territorio, della produzione edilizia, dei rifiuti e della mobilità

➢riorientare in modo radicalmente sostenibile i comportamenti di consumo energetico dei propri cittadini, compresi gli operatori economici

L'entità delle emissioni medie di CO2, gestite da un Entelocale di medie dimensioni, equivale alle emissioni di un impianto di produzione energetica pari a 20 MW

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Gli impegni delle A21L per KyotoL'azione coordinata degli Enti locali può contribuire

al raggiungimento del protocollo di Kyoto ( - 20% diCO2 nel 2020) in accordo con il Governo.

Per raggiungere tale obiettivo occorre l'impegnodegli EE.LL per:

−− definiredefinire, , tramitetramite metodimetodi partecipativipartecipativi, target , target didiriduzioneriduzione delledelle emissioniemissioni

−− definiredefinire con stakeholder con stakeholder azioniazioni didi riduzioneriduzioneemissioniemissioni

−− quantificarequantificare ilil caricocarico didi emissioniemissioni climalteranticlimalterantimediantemediante messamessa a a puntopunto didi un un bilanciobilancio didiprevisioneprevisione

−− predisporrepredisporre un Piano un Piano didi comunicazionecomunicazione e e sensibilizzazionesensibilizzazione

Azioni per il contenimento emissioniclimalteranti

Gestire il patrimonio comunale in modo ambientalmente responsabile(EMAS)

Introdurre obiettivi di sostenibilità energetico-ambientale nellapianificazione e regolazione urbanistica ( RUE, Piani Mobilità ecc.)

Elaborare strategie condivise di riduzione della CO2 tra pubblico e privato

Ridurre le emissioni come criterio chiave nella progettazione di operepubbliche e di impianti comunali

Promuovere strategie in area vasta integrando piccoli EE.LL;

Promuovere strumenti finanziari e forme di finanziamento agevolatoper sostenere azioni di riduzione delle emissioni climalteranti

Gli impegni delle A21L per Kyoto

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Tavolo di lavoro ClimarchitetturaObiettivi generali:

➢Promuovere a livello locale l'edilizia sostenibile, l’efficienza e il risparmio energetico➢Diffondere una cultura di edilizia sostenibilemediante formazione, sensibilizzazione e informazione➢Favorire la diffusione dell’innovazione legataall’edilizia sostenibile nel mercato➢Stabilire obiettivi comuni tra pubblico e privatoper la diffusione della climarchitettura

Tavolo di lavoro climarchitetturaObiettivi Specifici:

Creare un luogo di confronto tra EE.LL e operatori del settore sulla climarchitettura

Individuare opportunità e nodi critici che si traducanoin suggerimenti e proposte di cui gli Amministratoritengano conto nella stesura di Regolamenti, Piani e Programmi

Individuare azioni progetto di promozione dellaclimarchitettura

Creare una rete tra i soggetti generatori di know-how e un archivio di buone pratiche

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Fasi di Lavoro del TavoloConfronto tra EELL e operatori del settore

1° Incontro● Socializzazione delle esperienze locali

realizzate nel campo della climarchitettura● In riferimento ai rapporti tra EE.LL e operatori,

definizione delle esigenze e delle criticità, e degli aspetti positivi da valorizzare. Definizione delle priorità (27 giugno)

2° IncontroIndividuazione delle Proposte operative (luglio)

3°IncontroFocus del Tavolo con i Comuni e la Provincia(settembre) su:proposte operative Bozza di RUE

Fasi di Lavoro del TavoloPromozione della climarchitettura

1° Incontro:•Condivisione dell’oggetto

•Condivisione delle problematiche e delleopportunità legate alla diffusione dellaclimarchitettura (27 giugno)

2° IncontroIndividuazione delle Proposte e definizione dellePriorità (luglio)

3° IncontroElaborazione di Azioni Progetto: costruzione del Piano di promozione (settembre)

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Materiale consegnato

Glossario sui principali termini utilizzati nel settore(climarchitettura, bioarchitettura, bioedilizia)

Scheda sull’organizzazione dei lavori contenente:

le fasi che ci si propone di realizzare con possibilità di esprimere osservazioni

le aspettative personali sullo svolgimento deilavori e l’esito dei tavoli