comunicazione in rete
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Comunicazione in rete. Aspetti tecnologici e relazionali
Premessa e schema dell’intervento
La natura “comunicativa” della didattica Obiettivo: comprendere i processi di
comunicazione per elaborare architetture didattiche adeguate
Tre passaggi: elaborare un modello di analisi da applicare ai diversi tipi di comunicazione per soffermarsi sulla CMC
L’analisi della comunicazione
Il dato teorico che si impone è quello di una molteplicità di punti di vista (semiologico, sociologico, psicologico, ecc.), tutti singolarmente insufficienti.
Il nostro approccio consisterà nel sacrificare la “purezza” epistemologica per la funzionalità del discorso.
Ne risulta uno schema a tre descrittori...
Il processo comunicativo
Tre dimensioni: sociale (la situazione) semiologica (i codici) pragmatica (strategie di comunicazione ed
effetti).
La situazione
Tre variabili: il profilo fisico (lo spazio- tempo); l’accesso all’informazione; le condizioni d’uso
Il codice
Una definizione: “ponte” tra significante e significato
Due funzioni. Comunicativa ed espressiva
Il radicamento nel contesto
Gli effetti della comunicazione La “svolta
pragmatica” nelle scienze umane
Comunicazione strategica e agire comunicativo (Habermas)
Il significato della pragmatica: quando dire è fare...
L’analisi della comunicazione Nella tabella sottostante vengono sintetizzate le
operazioni che l’analisi della comunicazione può prevedere...
La comunicazione in presenza (CiP)
Radicamento nello spazio-tempo La condivisione del luogo come funzione dell’accesso
all’informazione Simultaneità e non ripetibilità I codici: il primato del verbale e i codici
metacomunicativi Aspetti pragmatici: comunicazione intenzionale e
digitale
La CiP: tavola riassuntiva
La comunicazione a distanza (Cad)
Sganciamento dello spazio-tempo Moltiplicazione dei luoghi fisici Possibilità della ripetizione e dell’analisi retrospettiva Molteplicità di codici impiegati: dal primato del verbale
al primato dei codici grafo-visivi Aspetti pragmatici: dalla comunicazione digitale alla
comunicazione analogica
La CaD: tavola riassuntiva
La comunicazione computer-mediata (CMC)
Comunicazione sincrona e asincrona Dal luogo fisico al luogo sociale L’accesso all’informazione: la formazione distribuita Feed-back immediato e analisi retrospettiva Contrazione degli indizi simbolici Il rischio della comunicazione inefficace e della
decodifica aberrante
La CMC: tavola riassuntiva
I problemi della CMC
La situazione: accesso (quantità e qualità) e socialità (i problemi del conflitto e della leadership)
I codici: tra comunicazione strumentale e comunicazione relazionale
Gli effetti: la qualità del feed-back e i problemi legati alla produzione di messaggi (quantità, lunghezza).
CMC e cooperazione on line
Ipotesi di soluzione: la progettazione
Occorre definire rigorosamente gli obiettivi che attraverso laCMC si intende conseguire.
Questo significherà: indicare i risultati da raggiungere; definire le operazioni da mettere in atto in ordine ad essi; chiarire i compiti dei vari soggetti coinvolti dal punto di
vista sia della struttura sistematica complessivadell’intervento, che più concretamente ai fini dellaassegnazione dei ruoli;
definire le modalità di perseguibilità e i criteri di valutabilità; fissare tempi e condizioni delle diverse fasi del lavoro.
Il modello di comunicazioneTre sono i modelli per cui optare:
cooperativa, in cui il conduttore è un partecipante, cioè attore delprocesso formativo a pari titolo rispetto agli altri attori (puòessere il caso di esperienze di co-progettazione che coinvolgonosoggetti dotati di competenze elevate);
centrata sul problema, in cui il conduttore ha funzioni di controllo sulprocesso (sono le classiche esperienze in cui il gestore di processosuggerisce i compiti, detta i tempi, controlla il lavoro in itinere,sanziona i risultati ottenuti);
centrata sul gruppo, in cui il conduttore adotta uno stile non direttivoe il lavoro passa integralmente attraverso le attività del gruppo (sitratta di esperienze in cui la figura del gestore di processo rimaneeffettiva ma gioca il suo ruolo più nel senso di un help in lineadisponibile che non di chi concretamente scandisce e conduce illavoro).
Gestire il processo
Tre tipi di funzioni comunicative nella gestione del gruppo:
- finalizzate alla produzione, cioè indirizzate allaraccolta e allo scambio delle informazioni;
- di facilitazione – ad es., mantenere in tema ladiscussione, ripetere e sintetizzare i temi, controllare iltempo;
- di regolazione, cioè di controllo dei processipsicologici del gruppo (leadership, conflitti).