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Coro Bach di Milano e Coro Europeo Gioachino Rossini Stabat Mater per soli, coro e orchestra Concerto per la Quaresima 1 aprile 2017 ore 21 Basilica di Sant’Eustorgio Piazza Sant’Eustorgio, Milano Francesca Pacileo, soprano Lucia Bini, mezzosoprano Enrico Iviglia, tenore Marco Bussi, basso Orchestra sinfonica Carlo Coccia Direttore Michele Brescia

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Coro Bach di Milano e Coro Europeo

Gioachino RossiniStabat Mater per soli, coro e orchestra

Concertoper la Quaresima

1 aprile 2017ore 21

Basilica di Sant’EustorgioPiazza Sant’Eustorgio, Milano

Francesca Pacileo, sopranoLucia Bini, mezzosopranoEnrico Iviglia, tenoreMarco Bussi, basso

Orchestra sinfonica Carlo CocciaDirettore Michele Brescia

Con immenso piacere “Segni di Bellezza” vi dà il benvenuto al terzo appuntamento della terza stagione. “Lasciarsi ferire dalla Bellezza” erano queste le parole che aprivano la presentazionedelle precedenti edizioni, un modo, poetico e pratico insieme, per introdurcial cammino di “Bellezza” che anche quest’anno avremo occasione di condividere.Papa Francesco scrive nel suo libro “La mia idea di arte”: “La Chiesa ha sempre usato l’arte per dimostrare la meraviglia della creazione di Dio e della dignità dell’uomo creato a sua immagine e somiglianza...”. Trovo significativo accostare la meraviglia della creazione di Dio alla dignità dell’uomo, chiamato a essere suo figlio. Mi sono sempre chiesto con quale criterio Dio distribuisce i carismi, i talenti. Se guardiamo infatti alle povere e misere vite di alcuni grandi compositori, noteremmo subito la sproporzione tra la miseria umana e la grande arte che da questa è scaturita. Sicuramente in quegli uomini, come in ognuno di noi, c’era e c’è la scintilla divina: tutti, infatti, siamo fattia sua immagine e somiglianza, riempiti di quella dignità che per Papa Francescoha del meraviglioso. “Questa società ha preso l’abitudine, dopo l’usa e getta delle cose, di usare e scartare anche le persone, così come butta via le loro illusioni e i loro sogni. Tutto quello che non è utile si getta, anche gli esseri umani, quelli più fragili, quelli più deboli. La persona umana non è più un valore da rispettare. E gli scarti piangono”. Così Francesco vede l’arte come Antidoto alla teoria dello scarto. L’arte, come quella custodita nei musei, non sia più solo per gli “eletti” e i “sapienti”, ma una realtà vitale che sappia custodire il passato per raccontarlo agli uomini di oggi. Ecco, anche noi vogliamo “raccontare”, mostrare e far udire alcuni grandi capolavori dalla stessa prospettiva. “L’uomo diventa ciò che contempla” è una frase, quasi un logo che mi piace ricordaree citare spesso. Vorrei diventasse un augurio per tutti: pubblico, collaboratorie artisti, di poter contemplare sempre di più la bellezza del creato, la bellezza della propria e dell’altrui dignità umana in una più animata e viva ricerca di conoscenza dell’Ineffabile, del mistero di Dio.

Michele BresciaDirettore artistico

Rossini iniziò la stesura dello Stabat Mater nel 1832; a causa del cattivo stato di salute, egli musicò inizialmente solo sei dei dodici pezzi originariamente previsti, lasciando la stesura degli altri sei all’amico Giovanni Tadolini. Nel 1841 l’editore Aulagnier di Parigi tentò di pubblicare la partitura, ma incontrò la fiera opposizione del compositore, che intentò causa contro di lui e, per salvaguardare meglio i propri diritti, decise di completare le parti mancanti realizzando una nuova e definitiva versione dello Stabat. Ridotti i numeri della partitura da dodici a dieci, Rossini ultimò il lavoro sul finire del 1841; la prima esecuzione dell’opera in versione definitiva ebbe luogo alla Salle Ventadour di Parigi il 7 gennaio 1842.Di concezione grandiosa, ricco di brani di nobile invenzione melodica (come l’aria per tenore Cuius Animam), lo Stabat Mater non è meno prodigo di pagine di robusta e magistrale scrittura contrappuntistica, come il coro a cappella e recitativo per basso Eja Mater, il quartetto Quando Corpus, a cappella e la fuga a quattro parti sull’Amen finale. Con lo Stabat Rossini offre un’opera in cui ingenuità e mestiere, disciplina formale e originalità creativa raggiungono un punto di perfetto equilibrio. Né meno sensibile è la vena patetica: nel primo brano la dolorosa visione è sottolineata qua e là da accentuazioni cromatiche; ne terzo, introdotto dai quattro corni cui rispondono gli archi, i due soprani sviluppano un canto assai espressivo; canoramente esuberante il quartetto Sancta Mater; di caldo disegno melodicoè la cavatina Fac ut portem del soprano secondo (parte solitamente affidataa un mezzosopano); intensamente drammatico è l’Inflammatus per soprano e coro. Solo l’aria del basso Pro peccatis è di taglio accademico, quasi händeliano.

Gioachino Rossini

Stabat Mater per soli, coro e orchestra1. Introduzione Stabat Mater2. Aria, tenore Cujus animam gementem3. Duetto, soprano 1° e 2° Quis est homo4. Aria, basso Pro peccatis suae gentis5. Coro e recitativo Eia, mater, fons amoris6. Quartetto Sancta mater, istud agas7. Cavatina, soprano 2° Fac, ut portem Christi mortem8. Aria e coro, soprano 1° Inflammatus et accensus9. Quartetto, a sole voci Quando corpus morietur10. Finale In sempiterna saecula

Francesca Pacileo, sopranoLucia Bini, mezzosopranoEnrico Iviglia, tenoreMarco Bussi, basso

Coro Bach di Milano e Coro Europeo

Orchestra sinfonica Carlo Coccia

Direttore Michele Brescia

Stabat MaterConcerto per la Quaresima

Il bellissimo gruppo statuario ligneo ora visibile sulla parete del transetto sinistro risale alla metà del Cinquecento ed era, fino al 1868, disposto su un monticello di tufo che simulava il monte Calvario al di sopra dell’altare maggiore e dell’Ancona della Passione.Del gruppo faceva parte anche una statua di Maria Maddalena poi dispersa.L’autore potrebbe far parte della cerchia di Andrea Retondi da Saronno (attribuzione di A. Spiriti).

Si ringrazia Monsignor Marco Navoni per la sua cordiale partecipazione.

Gruppo statuario del Calvario

Laureata con il massimo dei voti e la lode al conservatorio G. Verdi di Milano.Nel 2008 si aggiudica al “Concorso Internazio-nale Ferruccio Tagliavini” il primo premiodella sezione giovani, il premio come miglior soprano assoluto “Sopran Preis 2008” ed ilpremio “Sonder Preis Karl Böhm” come migliore interprete mozartiana.Vince quindi il secondo premio nella trasmissio-ne/concorso “Serata d’Onore” in onda suRaiuno presentata da Pippo Baudo dove duetta col baritono Roberto Frontali.Nello stesso anno inizia la sua collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna che la vede impegnata nei ruoli di Licida ne L’Olimpiade di Leonardo Leo, Lisette ne La Rondine di Giaco-mo Puccini (diretta dal M° Jose Cura), Ninetta ne La Gazza Ladra di GioachinoRossini, allestimento di Damiano Michieletto,e nelle cantate sacre Ode For St. Cecilia’sDay di G. F. Handel e Wachet auf, ruft uns die Stimme BWV 140 di J. S. Bach sotto la direzione del M° Roberto Polastri.Nel luglio 2009 partecipa al Don Giovanni di W. Amadeus Mozart, direzione di RiccardoFrizza e regia di Pier Luigi Pizzi, apertura della stagione dello Sferisterio Opera Festival diMacerata.Nella stagione 2010/2011 debutta i ruoli di Pamina, nella rivisitazione de Die Zauberflötedi W. Amadeus Mozart al Piccolo Festival Fruli Venezia Giulia, di Ilia nell’Idomeneo diW. Amadeus Mozart direzione di Michele Ma-riotti, regia di Davide Livermore presso il TeatroComunale di Bologna e il Teatro Municipale di Piacenza e di Gilda nel Rigoletto di G. Verdiall’interno della rassegna musicale milanese Notturni in Villa.Nel 2011 è chiamata a cantare un recital a Mo-sca in occasione della serata di gala per lapremiazione dei vincitori del concorso letterario M. Gorky. Nel novembre dello stesso annocollabora con la Filharmonia Narodowa di Var-savia nel concerto in onore del centesimoanniversario dalla nascita di Nino Rota direzione

Nata a Milano, si è diplomata in flauto traverso presso il Conservatorio di Bergamo e ha svolto attività come solista e in orchestra sino al 1990. Ha debuttato come voce bianca solista nell’Opera: La Condanna di Lucullo, di K. Weill su allestimento del Teatro alla Scala di Milano. Ha iniziato lo studio del canto sotto la guida della signora Lidia Vuck a Firenze.Vincitricedei Concorsi internazionali a posti nel Corodel Maggio Musicale Fiorentino, TeatroLa Fenice di Venezia, Arena di Verona e Teatro alla Scala di Milano dove a tutt’oggi lavora come Artista del Coro.Ha collaborato come solista con i Pomeriggi Musicali di Milano e l’Aslico e con il Teatro alla Scala nelle produzioni de Il Ratto dal Serra-glio (M° W. Sawallisch), Les Troyens (M° Sir C. Davis) Lohengrin (M° D. Gatti) Der Rosenkava-lier (M° P.Jourdan), Les Dialogues des Carmelites (M° R. Muti), Elijah (M° D. Harding).Dal 1999 collabora con il Festival Perosianosotto la guida del M° Arturo Sacchetti e ha inci-so gli oratori La Strage degli innocenti,La Resurrezione di Cristo e Transitus Animae(ed Bongiovanni). Per Euterpe ha inciso Israele in Egitto di G. F. Häendel.

Massimiliano Caldi.Collabora stabilmente con la Fondazione Orche-stra Verdi di Milano dove debutta in unarivisitazione del Ratto dal Serraglio di W. Ama-deus Mozart, ne La Tarantella di Pulcinelladi Gino Negri, ne La Cenerentola in vestedi attrice e soprano e il ruolo di Rowan neIl Piccolo Spazzacamino di Benjamin Britten e in Vivaldi e la Banda Osiris.Dal 2011 collabora con la compagnia “Il Sale in Zucca” con la quale ha debuttato numerosispettacoli tra cui C’era una volta l’Opera, regiae testo di Francesco Montemurro e L’Elisird’Amore di Gaetano Donizetti, dove si esibisce nel ruolo di Adina.Nel 2014 partecipa alla stagione estivadell’Emilia Romagna Festival nel concertoRossiniana X.Nel 2015 debutta sotto la direzione del M° Luis Bacalov il ruolo di Syrah nella primaassoluta di Barbatelle ovvero: una ‘divino’ comme-dia, musica e direzione di Luis Bacalov;collabora quindi con il Teatro Donizetti di Ber-gamo per il festival DoReMix nell’operacontemporanea Donizetti alive.Nel 2016 interpreta il ruolo di Pamina ne Die Zauberflöte di W. A. Mozart all’Opera Housedi Daegu sotto al direzione del M°Julien Sa-lemkour e debutta il ruolo di Susanna ne Lenozze di Figaro. Nello stesso anno interpreta il ruolo di Gerda ne La regina delle nevi, musiche di Pierangelo Valtinoni.

Francesca PacileoSoprano

Lucia BiniMezzosoprano

Nato ad Asti, tenore dal registro lirico leggerodi coloratura, si diploma al Conservatoriodi Torino a pieni voti, studia con Sherman Lowee si perfeziona con Raul Giménez. Vincitore Accademia Rossiniana di Pesaro (Belfiore), Con-corso Alfano a Sanremo per il ruolo di Almaviva e il Concorso Belli di Spoleto.Si è esibito in importanti teatri italiani, tra i quali: Teatro alla Scala, San Carlo di Napoli, Comunale di Firenze, Carlo Felice di Genova, Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Opera di Roma e Teatri internazionali: Real di Madrid, Opéra di St. Moritz, Bunkakaican Giappone, Qatar, America Centrale. Tra le importanti opere ha cantato: Dido and Aeneas, Il matrimonio segreto, Così fan tutte, Lo Speziale, I Capuleti e Montecchi, L’Elisir d’Amore, Don Pasquale. Di Rossini ha interpretato i prin-cipali ruoli ne: Il barbiere di Siviglia, Cenerentola, Italiana in Algeri (eseguita anche al Teatro alla Scala), Otello, Il Turco in Italia, Le Comte Ory. Ha all’attivo numerosi recital, concerti sinfoni-ci, messe e oratori di Bach, Häendel e Mozart. Noseda, Campanella, Abbado, sono alcuni dei maestri da cui è stato diretto; Ronconi, Pizzi, Landi, gli illustri registi.Prossimamente: Il viaggio a Reims al Teatro dell’Opera di Roma e sarà presente al Festival di St. Eustache a Montréal (Canada), Occasione fa il ladro al Teatro La Fenice di Venezia.

Uno dei più promettenti giovani talenti nel pa-norama lirico internazionale, il baritono Marco Bussi ha già avuto modo di esibirsi in alcune fra le più prestigiose istituzioni operistiche in Italia, fra le quali Teatro del Maggio Musicale Fioren-tino, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Comunale di Bolzano, Festival MiTo di Torino, nonché all’estero presso il Rossini in Wildbad Festival, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Cité de la Musique de Paris e al Theaterhaus di Stoccarda.Brillante interprete delle opere di Rossini, Doni-zetti e Mozart, è a suo agio anche nel repertorio barocco. Ha tenuto concerti di musica barocca con il Ghislieri Consort in Europa (La chaise Dieu, Royaumont, Utrecht, Bucarest, Mito Tori-no) con musiche di Mozart, Perez e Colonna.Ha collaborato con direttori d’orchestra del cali-bro di Antonino Fogliani, Zubin Metha, Daniel Kawka e Giovanni Battista Rigon, fra gli altri.Nel corso della stagione 2013/14 ha interpretato Dulcamara ne L’elisir d’amore al Teatro Verdi di Busseto, lo Stabat Mater di Haydn con l’Ensem-ble Barocca a Pavia, la Messa dell’Incoronazionedi Mozart con I Solisti Veneti a Padova e Così fan tutte (Guglielmo) al Teatro Olimpico di Vicenza.Nel corso della stagione 2014/15 ha interpretato L’elisir d’amore (Belcore) al Teatro Carlo Felice di Genova, Madama Butterfly (Yamadori) al Teatro Petruzzelli di Bari, Così fan tutte (Guglielmo) all’Operaestate Festival di Vicenza e Gianni Schicchi con l’Orchestre Régional de Normandie.Ha debuttato inoltre presso l’Early Music Festival di Boston interpretando L’Orfeo di Monteverdi.Nel corso delle ultime stagioni ha avuto modo di prendere parte a numerose produzioni, fra le quali Gianni Schicchi (ruolo del titolo) a Nagoya, La serva padrona di Pergolesi al Teatro Comu-nale di Ferrara, Dirindina di Scarlatti a Ferrara e Bolzano, Rigoletto (nelle ore e nei luoghi) con la direzione di Zubin Mehta (trasmesso in diretta

dalla RAI), L’Orfeo di Monteverdi a Santander, Vesperi della Beata Vergine a Lisbona, Il ritorno di Ulisse in Patria (Antinoo) a Regensburg (Vel-drom Theater), Amsterdam (Concertgebouw), Paris (Cité de la Musique) e Stoccarda (The-aterhaus). Ha presto parte inoltre al Wildbad Rossini Festival ne Il turco in Italia (Prosdoci-mio) e nella prima esecuzione in tempi moderni del Mosè un Egitto (Pharaoh) di Perti.Ha duettato numerose volte in concerto al fianco di Bruno Praticó in Europa e negli Stati Uniti.La sua discografia comprende Il turco in Italia per Naxos, Mosè in Egitto di Perti per Tactus, Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi per Glossa, Mattutino dei morti di Perez per Sony.Diplomato in canto al Conservatorio di Ferrara, Marco Bussi si è specializzato in seguito con i Maestri Bruno Praticó, Raul Gimenez e William Matteuzzi.

Enrico IvigliaTenore

Marco BussiBasso

L’Orchestra Sinfonica Carlo Coccia, fondata nel 1994, è oggi una prestigiosa realtà musicale; la presenza assidua in importanti Stagioni Con-certistiche e la collaborazione con importanti direttori e solisti ne conferma la crescita artistica. Fin dal suo esordio ha ricevuto unanimi consensi collaborando con direttori come Marco Berrini, Michele Brescia, Massimiliano Caldi, Riccardo Frizza, Giuseppe Garbarino, Marcello Rota, Diego Fasolis, Nello Santi e artisti quali Cecilia Gasdia, Tiziana Fabbricini, Sara Mingardo, Luisa Prandina, Simone Pedroni, Marco Rizzi, Danilo Rossi, Luciana Serra, Rachel Harnisch, Jeffrey Swann e Rudolf Buchbinder, con il quale ha eseguito nel 2012 i concerti per pianoforte di Beethoven.Dal 1999, per una decina d’anni, l’orchestra ha collaborato con l’Associazione Coro Filarmo-nico del Teatro alla Scala effettuando numerosi concerti nelle principali città italiane.L’Orchestra Carlo Coccia ha affiancato il Balletto della Scala per la serata inaugurale del Teatro Alfieri di Asti nel 2002 e per alcuni anni ha effet-tuato diverse tournée con il Balletto di Mosca.Il repertorio dell’Orchestra spazia da Bach fino alle grandi composizioni sinfoniche romanti-che, non trascurando la musica del Novecento. In questo ambito, da segnalare la tournée con musiche di George Gershwin e la partecipazione del pianista Jeffrey Swann; il programma mono-grafico dedicato a Giuseppe Martucci; i poemi sinfonici e il Quoniam di Aldo Finzi, l’esecuzione della Ballata per orchestra di Renato Grisoni in prima esecuzione italiana; il concerto dedicato al compositore Giulio Cesare Sonzogno e la prima esecuzione pubblica del Tema con Variazioni di Guido Cantelli. Grande interesse ha suscitato l’esecuzione del programma La chanson française, da Edit Piaf a Charles Aznavour eseguito con Milva. Notevole risalto hanno avuto l’esecuzio-ne del Salmo IX di Goffredo Petrassi a Foligno per la “Sagra Musicale Umbra” e la Misa Tango di Luis Bacalov con l’Ars Cantica Choir e la dire-zione di Marco Berrini.La discografia dell’Orchestra comprende la

Quinta Sinfonia e la Suite dal Lago dei Cigni di P. I. Caikovskij con la direzione di Paolo Gatto; il Concerto per violino di F. Mendelssohn, solista Marco Rizzi; la Sinfonia n.104 di J. Haydn diret-ti da Massimiliano Caldi; l’Oratorio Il Giudizio Universale, La strage degli innocenti,La risurrezione di Cristo di Lorenzo Perosi, conla direzione di Arturo Sacchetti per l’editore Bongiovanni. Sempre Bongiovanni ha pubbli-cato l’ opera Clotilde e il DVD di Arrighetto di Carlo Coccia. La Kikko music ha in catalogo il Faust di Gounod e la Carmen di Bizet in DVD. Sempre in DVD il Pierino e il lupo di Prokof ’ev, con la voce recitante Massimo Boldi e la direzio-ne di Fabrizio Dorsi.Parallelamente all’attività sinfonica, l’Orchestra svolge un’intensa attività in campo operistico partecipando, dal 1994, alla Stagione Lirica del Teatro Coccia di Novara. Recentemente ha ri-portato sulle scene, in prima esecuzione in tempi moderni, Clotilde e Arrighetto di Carlo Coccia, che hanno ottenuto un lusinghiero successo.Nel settembre 2011 ha eseguito a Novara la Mes-sa di Requiem di Carlo Coccia, prima esecuzione moderna, nell’ambito del Festival MITO.Nel marzo del 2014, in occasione dei vent’anni di attività, l’Orchestra ha riscosso un grandis-simo successo in un concerto al Teatro Coccia di Novara che ha visto la partecipazione del violinista Uto Ughi.

Diplomato in flauto con il massimo dei voti presso il Conservatorio G. Verdi segue i corsi di fagotto, violoncello, canto lirico e composi-zione. Ventenne si accosta anche alla direzione d’orchestra formandosi con Emilio Pomarico e Aldo Ceccato. L’esperienza come direttore d’orchestra comincia dal repertorio operistico. Nel 1998 debutta con Don Giovanni di Mozart per il Comune di Milano presso Villa Bernocchi e per l’Accademia Musicale di Premeno (VB) dove incontra il soprano Luciana Serra. Con quest’ultima inizia un’intensa collaborazione che lo vedrà impegnato nelle Nozze di Figaro peril Teatro Piccinni di Bari, Il Flauto Magico per il Teatro Coccia di Novara, Così fan tutte, con il baritono Nicola Ulivieri, e in diversi progetti didattici dedicati ai giovani interpreti.Nel 2004 è assistente di Arnold Bosman al Tea-tro Petruzzelli di Bari per l’allestimento di Nozze di Figaro. L’anno seguente dirige il Ratto del Ser-raglio di Mozart e Pierino e il lupo di Prokof ’ev entrambe con la partecipazione straordinaria di Andrea Brambilla (Zuzzurro).Inaugura la stagione 2006/07 del Teatro di Orbassano (TO) con Musica sull’acqua e Musiche per i reali fuochi d’artificio di Handel. Esegue il Concerto l’Imperatore di Beethoven con la piani-sta Marlena Maychekovitz, la Sinfonia Jupiter e il Concerto K 299 di Mozart per flauto, arpa e or-chestra con Luisa Prandina e Raffaele Trevisani.Il 2009 si apre con Fabrizio Von Arx, Roberto Prosseda e il Doppio concerto per violino, piano-forte e orchestra di Mendelssohn. Con il pianista Cristiano Burato, il Concerto n.1 di Chopin e la Sinfonia n.1 di Beethoven, calca il podio dell’Au-la Magna dell’Università Statale di Milano. Nel Dicembre 2010 è invitato a Che Tempo Che Fa, la trasmissione di Fabio Fazio in onda in diretta in prima serata su RAI 3. Lì dirige l’orchestra per l’esibizione in cui Sting ripropone i suoi più grandi successi.Nel 2011 dirige il Concerto n.1 per pianoforte e orchestra di Chaikovsky, ancora in collaborazione con Cristiano Burato, e la Sinfonia Italiana di Mendelssohn presso il Teatro Coccia di Novara e

l’Università Statale di Milano. A dicembre dello stesso anno dirige Rapsodia in Blue e la grande musica da film americana. Molti i concerti e i gala sinfonico-operistici con solisti quali Franco Maggio Ormezowsky, Yehezekel Yerushalmi, Le-onel Morales, Linda Campanella, Patrizia Cigna e Roberta Mameli. A marzo 2014 ha collaborato con Uto Ughi per il concerto dei vent’anni dell’Orchestra Coccia di Novara e nel 2015 col-labora con il violinista Francesco De Angelis per l’esecuzione Concerto in re maggiore per violinoe orchestra op.61 di Ludwig van Beethoven a San Gaudenzio, Novara. Nello stesso anno è nata “Segni di Bellezza” una stagione musicale di cui Michele Brescia è ideatore, direttore artistico e direttore d’orchestra. Negli eventi della stagione si sono esibiti diversi solisti come Cristiano Burato, Marinella Pennicchi, Marzia Castellini, Enrico Ivilia e cori come Ars Cantica Choir di Marci Berrini e Anzolim de la Tor.

Orchestra Sinfonica Carlo Coccia Michele Brescia

La Fondazione si pone l’obiettivo di posizionare l’Italia nel mondo attraversola definizione e la comunicazione della sua Identità Competitiva, rappresentatada quella caratteristica unica e posizionante che è la bellezza.La missione della Fondazione è valorizzare tale bellezza, nella sua accezionepiù ampia, trasformando il suo straordinario potenziale in una risorsa strategicadi sviluppo economico e sociale.Per ottenere questo risultato essa si propone come una Piattaforma Progettuale Aperta. Un soggetto che aggrega le Istituzioni della società civile che già operano nella direzione della valorizzazione del nostro patrimonio e raccoglie intorno al suo progetto la migliore Imprenditoria del Paese. Questo in vista della realizzazionedi progetti interdisciplinari, a sostegno dell’Identità Competitiva del Paese e in grado di generare la partecipazione e il coinvolgimento a diversi livelli di Imprese, Istituzioni, Mercati Esteri e Cittadini.In quest’ottica, per il secondo anno consecutivo, la Fondazione patrocina l’iniziativa musicale “Segni di Bellezza”, profondamente convinta dell’importanza di riaccendere l’interesse del pubblico e soprattutto dei più giovani verso questa straordinaria forma d’arte, che rappresenta senza dubbio una delle espressioni più eccellenti della nostra cultura e del patrimonio identitario del nostro Paese.Il dotarsi di una identità condivisa, in cui gli italiani possano riconoscersi e con la quale il Paese possa orgogliosamente rappresentarsi e competere nello scenario internazionale, permette infatti ai destini individuali di fondersi in un destino collettivo, del quale ciascuno può e deve sentirsi un protagonista.

www.patriadellabellezza.itfacebook: Italia Land of Beauty

Prossimo appuntamento:

6 maggio 2017, ore 21 Concerto “Lode dei popoli”

Ludwig van BeethovenSinfonia n. 9 op. 125

Contatti:

[email protected] facebook: Segni di Bellezza Milanofacebook: Michele Bresciawww.michelebrescia.it

È possibile sostenere il progetto “Segni di Bellezza” effettuando una donazione.Segni di Bellezza ha scelto di lasciare l’ingresso libero ai concerti riservando però posti ai soci in un settore dedicato. Attraverso la vostra libera donazione, avrete la possibilità di avere un vero e proprio abbonamento, non per essere certi di riuscire ad entrare in Basilica, ma per sostenere in maniera concreta l’iniziativa. È l’impegno di tante persone accomunate dal desiderio di portare la bellezza nel mondo, anche in questi tempi difficili in cui può prevalere la tentazione di tagliare su tutto ciò che sembra superfluo, ma che rende l’uomo più bello.

Come effettuare la donazione:il versamento può essere effettuato tramite bonifico bancario a: Banca Prossima, Milanointestato a: Associazione ChoraliaIBAN IT45 P033 5901 6001 0000 0133 714 inserendo come causale il proprio nome e cognome e contributo all’Associazione Choralia per il progetto “Segni di bellezza”.

Con il contributo di: