concorso vladimiro ferrari nel sessantesimo della resistenza elaborazione in power point eseguita...
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Concorso “Vladimiro Ferrari” nel sessantesimo della
RESISTENZA
Elaborazione in Power Point eseguita dallaClasse III A
Scuola Media Statale “A. Sabin”
Monza, 25 Aprile 2004
Le nostre riflessioni sullaLe nostre riflessioni sulla
ResistenzaResistenza
Attualità della Resistenza
Non parificare Fascismo e Antifascismo
La democrazia va sempre difesa
Grazie!
Quando il Paese era occupato dai nazifascisti, il Re e Badoglio erano fuggiti e tutto sembrava perduto,
gruppi di uomini coraggiosi decisero di
RESISTERE
Quali furono le loro
motivazioni?
Quali i loroideali?
Gli italiani che avevanoprovato cosa vuol dire stare a lungo
sotto una dittatura,vollero offrire ai loro figli e nipoti la possibilità di vivere da uomini liberi.
I Partigiani, anche seavevano una diversa
formazione e idee politichedifferenti, seppero
dimenticare ciò che lidivideva e si unirono nella
lotta contro il nemicocomune.
Io penso che i Partigiani si sianoimpegnati per cacciare i nemici
invasori perché la libertàbisogna conquistarsela e
guadagnarsela, senza aspettareche arrivino gli altri a portarcela.
Le motivazioni della Resistenza
Gli italiani erano stanchi del fascismo,il quale non aveva prodotto che
ingiustizie, guerra, fame, ed erano esasperati dai nazisti, dai
rastrellamenti, dalle torture, dalle violenze e dalle uccisioni di
Patrioti, i cui cadaveri venivano ostentati nelle piazze come
macabri trofei.
Non si poteva fare altro cheribellarsi perché di quel periodonon si contano gli eccidi della popolazione, le “decimazioni”,gli orrori sotto gli occhi di tutti,
che colpivano tutti, donne, vecchi e bambini compresi.
Contrastare il nemico era l’unico modo per uscire dalle atrocità edall’orrore tragico della guerra di occupazione.
Resistere era l’unica risposta ad una folle ideologia che prevedeval’asservimento e lo sterminio delle cosiddette “razze
inferiori”.
Gli ideali della Resistenza
Gli ideali della lotta di Liberazione furono
la libertà, la democrazia,la giustizia sociale,
la pace.
Molti sono entrati nella Resistenza per senso dell’onore e per amore della Patria,che era oppressa da una dittatura e da una
feroce occupazione straniera.
Io penso che gli ideali per cui hanno combattuto i Partigianinon solo siano ancora validi, ma oggi siano addirittura
indispensabili in una società che sta diventando sempre piùglobale.
I Partigiani hanno combattutoper restituire al popolo italiano
la dignità che i fascisti gli avevano sottratto.
Aderirono agli ideali della Resistenza anche quei soldati
italiani all’estero( in Jugoslavia,in Albania, in Grecia) che, come i
militari della Divisione ACQUI,dopo l’8 settembre, si rifiutarono
di unirsi ai tedeschi e perciò furono uccisi o internati nei
campi di concentramento, pur dinon tradire la fedeltà alla
Patria.
Anche la Costituzione della Repubblica, che è garanzia
di diritti e doveri uguali per tutti, è la realizzazione
degli ideali della lotta partigiana
Non dimenticare le differenze!Non dimenticare le differenze!
Fascismo e Antifascismo non furono sullo stesso piano. Non si possono
confondere, né ritenere simmetricamente giustificabili le
ragioni per cui i due schieramenti hanno combattuto.
Fascisti Antifascisti
Fascisti
I fascisti di Salò, con gli alleati tedeschi,fondarono la loro Repubblica sulla vendetta e sul terrore.
I militi della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) e delle Brigate Nere, attraverso azioni di rappresaglia verso i
Partigiani e la popolazione civile (si pensi alle innumerevoli stragi di quegli anni: Marzabotto, S. Anna di
Stazzema, Boves….) miravano a ripristinare una DITTATURA che appariva addirittura più feroce e
oppressiva di quella del precedente ventennio.
• Non è giusto paragonare chi si è sacrificato ed è morto, per consentire a tutti di vivere in un Paese democratico, a chi invece ha combattuto per mantenere la tirannide, le leggi razziali, le ingiustizie sociali, la persecuzione degli oppositori, le deportazioni, i lager….Alcuni “ragazzi di Salò” saranno anche stati in buona fede, però gli ideali per cui si battevano sono molto lontani dai valori della democrazia.
• Militi delle Brigate Nere torturano e avviano alla fucilazione alcuni Partigiani
Antifascisti I combattenti della resistenza attiva delle formazioni
partigiane, e della quasi unanime resistenza passiva delle popolazioni, contrastarono il dispotismo nazifascista e fecero vincere la LIBERTA’ e la DEMOCRAZIA.
La riconciliazione nazionale ègià avvenuta molto tempo fa, nel giugno del 1946, quando
venne emanato un provvedimento di amnistia
nei confronti dei fascisti condannati.
Ma “riconciliarsi”non vuol dire dimenticare!
Grazie alla vittoria deiPartigiani, oggi viviamo in un
Paese in cui la libertà è assicurata anche a coloro che hanno combattuto contro la
Resistenza
Partigiani fucilati a Malga Zonta (VI)
La pace, la libertà, la democrazia, conquiste preziose della Resistenza, non sono mai definitive.Perciò bisogna trarre dalla lezione dei Partigiani lostimolo e la consapevolezza che ancora oggi, e sempre, è necessarioRESISTERE!
La democrazia è qualcosa di “vivo”come una bella pianta fiorita. Può
essere in buona salute e avere radiciprofonde, ma se ce ne
dimentichiamo e non le prestiamole cure necessarie, potrebbe ammalarsi
e …morire!
Anche oggi ci sono pericoli chepotrebbero minacciare la libertà, la pace, i diritti. Ad esempio la
libertà di informazione, che non sempre pare garantita.Oppure la pace, di cui non
si è così certi. O i diritti dei lavoratori.
Le conquiste e i valori della Resistenza sono la base su cui si fonda la nostra
Repubblica, perciò vanno salvaguardati,insegnati, studiati e condivisi, con un’opera
costante da parte di tutti, soprattuttonelle scuole.
Con un abbraccio ideale a tutti coloro che hanno partecipato alla Resistenza, vogliamo esprimere la nostra gratitudine a chi non ha esitato a sacrificare gli anni più belli della propria gioventù, e talvolta anche la vita, per offrire anche a noi, che allora non eravamo ancora nati, il dono più bello che si possa desiderare:
LA LIBERTA’!