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Convegno C.I.D Interregionale Liguria-Lombardia- Piemonte e Valle d'Aosta Arenzano – 20 Maggio2016 “LA DIREZIONE INFERMIERISTICA: DALLA GESTIONE DEL PERSONALE AL GOVERNO DELLE COMPETENZE E DEI PROCESSI”

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Convegno C.I.D Interregionale Liguria-Lombardia- Piemonte e Valle d'Aosta

Arenzano – 20 Maggio2016

“LA DIREZIONE INFERMIERISTICA: DALLA GESTIONE DEL PERSONALE AL GOVERNO DELLE COMPETENZE

E DEI PROCESSI”

Convegno C.I.D Interregionale Liguria-Lombardia- Piemonte e Valle d'Aosta

Arenzano – 20 Maggio2016

“L'Ospedale per intensità di cura: esperienze a confronto”

La riorganizzazione degli ospedali per intensità di cura in Piemonte: l'esperienza dell'AO Ordine MAURIZIANO

di Torino.

Dott.ssa Graziella CostamagnaDirettore SC Di.P.Sa. AO Ordine Mauriziano di Torino

Deliberazione della Giunta Regionale 23 gennaio 2015, n. 1-924Integrazioni alla D.G.R. 1-600 del 19.11.2014 "Adeguamento della rete ospedaliera agli

standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per losviluppo della rete territoriale".

*""(*%( $%%,)**%*(

Interventi per il riordino della rete territoriale in attuazione del Patto per la Salute2014/2016 e della D.G.R. n. 1-600 del 19.11.2014 e s.m.i.

Deliberazione del Consiglio regionale 3 aprile 2012, n. 167 – 14087Approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2015 ed individuazione della nuova

azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e delle Federazionisovrazonali.

Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2014, n. 1-600Adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la

Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale.

La normativa regionale

TORINO NORDTORINO SUD ESTTORINO OVESTPIEMONTE NORD ESTPIEMONTE SUD OVESTPIEMONTE SUD EST

LE AREE SOVRAZONALI in Piemonte e LE AREE SOVRAZONALI in Piemonte e la riorganizzazione della rete ospedaliera -2012la riorganizzazione della rete ospedaliera -2012

AREA SOVRAZONALE TORINO OVESTAREA SOVRAZONALE TORINO OVESTOspedale Mauriziano HUBOspedale Mauriziano HUB – S. Luigi – S. LuigiMartini, Rivoli, Pinerolo SPOKEMartini, Rivoli, Pinerolo SPOKESusa Osp. Territorio Area disagiataSusa Osp. Territorio Area disagiataVenaria,Pomaretto-Avigliana , Giaveno, Torre Pellice Venaria,Pomaretto-Avigliana , Giaveno, Torre Pellice Ospedali da riconvertireOspedali da riconvertireFondazione IRCSS Candiolo per OncologiaFondazione IRCSS Candiolo per Oncologia

L

AREA SOVRAZONALE TORINO OVEST AREA SOVRAZONALE TORINO OVEST 2014-20152014-2015

Ospedale Mauriziano HUB Ospedale Mauriziano HUB (sede DEA II Livello)(sede DEA II Livello)

Martini, S.Luigi, Rivoli, Pinerolo SPOKEMartini, S.Luigi, Rivoli, Pinerolo SPOKESusa Osp. Territorio Area disagiataSusa Osp. Territorio Area disagiata

I riferimenti normativi

5.3.2 L’organizzazione delle aree ospedaliere per intensità di cura ed assistenza

L’organizzazione delle attività ospedaliere avviene in aree differenziate secondo le

modalità assistenziali, l’intensità delle cure, la durata della degenza e il regime di ricovero,

superando gradualmente l’articolazione per reparti differenziati secondo la disciplina

specialistica, in presenza di:

a) patologie con livelli di gravità o instabilità clinica diversi - associati ad alterazione di

determinati parametri fisiologici in presenza di patologie simili;

b) gradi di complessità assistenziale sia medica sia infermieristica diversi - correlati al

livello di monitoraggio ed intervento richiesto; la risposta a tali situazioni

(…….)

P.S.S.R. 2013 -2015 -Parte III

IL CONTESTO

Ospedale di Fine '800Ospedale di Fine '800

A padiglioni A padiglioni

Riconosciuto comeRiconosciuto come Ospedale HUB di riferimento con DEA II livello Ospedale HUB di riferimento con DEA II livello nella rete nella rete ospedaliera ospedaliera

448 POSTI LETTO ----> 500 POSTI LETTO448 POSTI LETTO ----> 500 POSTI LETTO

402 Posti Letto ordinari - 46 DH 402 Posti Letto ordinari - 46 DH

8 Dipartimenti -----> 3 Dipartimenti strutturali e 1 Funzionale8 Dipartimenti -----> 3 Dipartimenti strutturali e 1 Funzionale

3 Gruppi Progetto (Percorsi oncologici-Materno infantile e 3 Gruppi Progetto (Percorsi oncologici-Materno infantile e Neurocardiovascolare)Neurocardiovascolare)

14.88014.880 ricoveri degenza ordinaria – ricoveri degenza ordinaria – 77277727 day surgery e DH- day surgery e DH-

900.000 prestazioni ambulatoriali specialistiche900.000 prestazioni ambulatoriali specialistiche

60.00060.000 passaggi Pronto soccorso passaggi Pronto soccorso

OBIETTIVI DIREZIONE OBIETTIVI DIREZIONE AZIENDALEAZIENDALE

Valorizzazione delle eccellenze professionali presenti nell'ospedale e Valorizzazione delle eccellenze professionali presenti nell'ospedale e della sperimentata collaborazione dei gruppi multidisciplinari e della sperimentata collaborazione dei gruppi multidisciplinari e

multiprofessionali, valore aggiunto di questa realtà ospedaliera, in multiprofessionali, valore aggiunto di questa realtà ospedaliera, in un'ottica di effettivo governo clinico.un'ottica di effettivo governo clinico.

La sicurezza e lo sviluppo della competence di operatori e pazienti,La sicurezza e lo sviluppo della competence di operatori e pazienti, mediante un modello organizzativo per intensità di curamediante un modello organizzativo per intensità di cura e orientato al e orientato al

potenziamento dei meccanismi culturali e comportamentali di potenziamento dei meccanismi culturali e comportamentali di promozione ed educazione alla salute.promozione ed educazione alla salute.

OBIETTIVO MANDATO DIREZIONE GENERALE 2013-2015 e 2015-2018

RIORGANIZZAZIONE DELL'OSPEDALE PER INTENSITA' DI CURARIORGANIZZAZIONE DELL'OSPEDALE PER INTENSITA' DI CURA

Il MANAGEMENT aziendale e il PROGETTO

Coordinamento Direttore Sanitario Aziendale con collaborazione SC Direzione Medica Presidio e SC Servizio Infermieristico Tecnico

Riabilitativo Ostetrico –SITRO (oggi ridenominate DSPO e DIPSA)

OBIETTIVI PROGETTO:

Migliorare risposte all'utenzaMigliorare risposte all'utenza

Ridurre i percorsi delle persone assistite e migliorare la Ridurre i percorsi delle persone assistite e migliorare la sicurezzasicurezza

Recuperare efficienza organizzativa ed appropriatezzaRecuperare efficienza organizzativa ed appropriatezza

Favorire una più efficiente e valorizzante gestione delle risorse Favorire una più efficiente e valorizzante gestione delle risorse e delle competenze dei professionisti e delle competenze dei professionisti

Coinvolgimento stakholder: associazioni volontari,OOSS Comparto e Coinvolgimento stakholder: associazioni volontari,OOSS Comparto e Dirigenza, Collegio IPASVI e Ordine MediciDirigenza, Collegio IPASVI e Ordine Medici

Revisioni bibliografiche Revisioni bibliografiche

Visite in ospedali organizzati per intensitàVisite in ospedali organizzati per intensità

Percorsi formativi di supporto al top management (formazione Bocconi) e Percorsi formativi di supporto al top management (formazione Bocconi) e al middle management assistenziale (team e cambiamento)al middle management assistenziale (team e cambiamento)

Gruppi di lavoro interdisciplinari con componenti del Gruppi di lavoro interdisciplinari con componenti del middle managementmiddle management su base volontaria (dirigenti medici, direttori SC e SS, coordinatori) su base volontaria (dirigenti medici, direttori SC e SS, coordinatori)

coordinati da Dirigente Medico DMPO e Coordinatore Dipartimentale della coordinati da Dirigente Medico DMPO e Coordinatore Dipartimentale della SC SITRO:SC SITRO:

Il linguaggio

I livelli e i criteri di accesso e l'uso di strumenti predittivi

I modelli organizzativi, gli strumenti operativi e gli standard

Le responsabilità

Contestualizzazione - Verifica e Revisioni Contestualizzazione - Verifica e Revisioni (outcome)(outcome)

Il MANAGEMENT aziendale e il PERCORSO

ESPERIENZE ITALIANE

RISULTATI e RIFLESSIONI Top e middle management ---> eterogeneità , ospedali nuovi, cambiamento sistema organizzativo e culturale, necessità di continuità

Linguaggio comune

Complessità Assistenziale

Campo del bisogno INF

Intensità o Complessità / gravità clinica comorbilità

Intensità di cure

Intensità o Complessità Assistenziale

Intensità clinica

Campo del fare MED

PROGETTO INTENSITA' DI CURE PROGETTO INTENSITA' DI CURE AO ORDINE MAURIZIANO - LE SCELTEAO ORDINE MAURIZIANO - LE SCELTE

Percorso PSICHIATRIA

Percorso NASCITA

Terapie intensive in piastra emergenza con DEA – emodinamica – UTIC -endoscopia e

Blocchi operatori

High care dipartimentali ed aree ad elevata intensità di cura ed assistenza

Media intensità – Degenze ordinarie e week day surgery chirurgiche o hospital mediche

dipartimentali

Bassa intensità – Low care aziendaleNOCC e prericovero aziendale

I LIVELLIASSISTENZIALI

Percorso ONCOLOGIC0

Linea urgenza e programmati non Linea urgenza e programmati non distinta come PL ma come percorsodistinta come PL ma come percorso

Terapie intensivecriteri di inclusione e dimissione uniformi a prevalenza

medica su insufficienza d’organo

High care – elevata intensità criteri di inclusione e dimissione uniformi a prevalenza

medica su insufficienza d’organoMedia intensità

DEA: TRICOTRICO (studio) + problema d’organo prevalente PRERICOVERO medico-chirurgico:

Tipologia intervento e ASA per ricoveri chirurgici e criteri di inclusione e dimissione definiti per ricoveri medici programmati

(PDTA)(PDTA)Bassa intensità

TRICO - criteri di inclusione e dimissione uniformi a prevalenza infermieristica: livelli dipendenza pazienti

GLI STRUMENTI

PER LA VALUTAZIONE

DELL'INTENSITA'

CURA

PROGETTO INTENSITA' DI CURE PROGETTO INTENSITA' DI CURE AO ORDINE MAURIZIANO – LE SCELTEAO ORDINE MAURIZIANO – LE SCELTE

Percorso PSICHIATRIA

Percorso NASCITA

Percorso ONCOLOGICO

LE RESPONSABILITA' CLINICHELE RESPONSABILITA' CLINICHE

IL MODELLO ORGANIZZATIVO- PROFESSIONALE MEDICOIL MODELLO ORGANIZZATIVO- PROFESSIONALE MEDICO

PRINCIPI GUIDA:PRINCIPI GUIDA:

Il paziente al centroIl paziente al centro

Attività integrata multidisciplinare e Attività integrata multidisciplinare e multiprofessionale - PDTAmultiprofessionale - PDTA

Responsabilità clinica d’èquipe Responsabilità clinica d’èquipe

LE RESPONSABILITA' ASSISTENZIALILE RESPONSABILITA' ASSISTENZIALI

IL MODELLO ORGANIZZATIVO- PROFESSIONALE INFERMIERISTICOIL MODELLO ORGANIZZATIVO- PROFESSIONALE INFERMIERISTICOCOORDINATORE AREA /DIPARTIMENTOCOORDINATORE AREA /DIPARTIMENTO( strategico/decisionale)( strategico/decisionale)

COORDINATORE LINEA/LIVELLO/PROCESSOCOORDINATORE LINEA/LIVELLO/PROCESSO( gestione risorse umane e materiali) ( gestione risorse umane e materiali)

INFERMIERE DI PROCESSOINFERMIERE DI PROCESSO (facilitatore percorsi )(facilitatore percorsi )

INFERMIERE CELLULA/SETTING INFERMIERE CELLULA/SETTING ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE

++ OPERATORE SOCIO SANITARIO OPERATORE SOCIO SANITARIO

BED MANAGER in evoluzione COORD. PROCESSI ORGANIZZATIVI o o BED MANAGER in evoluzione COORD. PROCESSI ORGANIZZATIVI o o ASSISTENZIALI trasversali ASSISTENZIALI trasversali

NURSING MODULARE NURSING MODULARE in evoluzione possibile sperimentazione PRIMARY NURSING in evoluzione possibile sperimentazione PRIMARY NURSING

GLI STRUMENTI OPERATIVI A SUPPORTOGLI STRUMENTI OPERATIVI A SUPPORTO

DOCUMENTAZIONE SANITARIA INFORMATIZZATA DOCUMENTAZIONE SANITARIA INFORMATIZZATA

INVESTIMENTI PER LOGISTICA E COMFORT DEL PAZIENTE e riduzione tempi INVESTIMENTI PER LOGISTICA E COMFORT DEL PAZIENTE e riduzione tempi percorsi percorsi

INVESTIMENTI PER TECNOLOGIA INVESTIMENTI PER TECNOLOGIA

INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE

GLI STANDARD ASSISTENZIALI

IL PASSATOIL PASSATODPR 128/1969DPR 128/1969

DELIBERA CIPE 1984DELIBERA CIPE 1984DM 1988DM 1988

DRG Regione Piemonte 1995DRG Regione Piemonte 1995IL FUTUROIL FUTURO

M.A.P CASE-MIXM.A.P CASE-MIX(modello assistenziale (modello assistenziale Coefficienti Coefficienti Professionalizzante) N° posti lettoProfessionalizzante) N° posti lettoPer Area Medica Tasso occupazionePer Area Medica Tasso occupazioneE Area Chirurgica 4 livelli assistenzialE Area Chirurgica 4 livelli assistenzialii4 Livelli assistenziali Infermieri / OSS4 Livelli assistenziali Infermieri / OSSPianificazione assistenziale + rispondente aree highPianificazione assistenziale + rispondente aree highInfermieri/OSS care e alta intensitàInfermieri/OSS care e alta intensità+ rispondente aree a media + rispondente aree a media e bassa intensità e bassa intensità SVILUPPO ---> risultati LAVORO REGIONE SVILUPPO ---> risultati LAVORO REGIONE PIEMONTE – OSPEDALI sperimentatori-COLLEGIO IPASVI PIEMONTE – OSPEDALI sperimentatori-COLLEGIO IPASVI

STANDARD SPECIFICI

PER TERAPIE INTENSIVE

STANDARD ASSISTENZIALITABELLA STANDARD RIFERIMENTO PER CALCOLO PERSONALE DI ASSISTENZA – MODELLO INTENSITA' CURA

TIPOLOGIA INTENSITA' DI CURA

LIVELLO INTENSITA' CURA

COL TEMPO ASS COMPLESSIVO

% TEMPO INF

% TEMPO OPERATORI

SOCIO SANITARI

BASSA INTENSITA'-LOW CARE -

RIABILITAZIONE2 B 160 45% 55%

MEDIO-BASSA INTENSITA' CURA

4 A 190 58% 42%

MEDIO-BASSA INTENSITA' CURA

5 V 220 55% 45%

MEDIO-ALTA INTENSITA' CURA

6 G 240 64% 36%

ELEVATA INTENSITA' DI CURA - HIGH

CARE (terapia sub-intensiva)

8 R 420 70% 30%

TERAPIE INTENSIVE 9 o 10 RR 600-800 85% 15%

LA CONTESTUALIZZAZIONE – I MOMENTO 2013-2015LA CONTESTUALIZZAZIONE – I MOMENTO 2013-2015

PERIODO APRILE 2013 – GENNAIO 2014

I FASE APRILE 2013 - CONTESTUALIZZAZIONE CONTESTUALIZZAZIONE

II FASE MAGGIO 2013 - INFORMAZIONE e DIFFUSIONEINFORMAZIONE e DIFFUSIONE

III FASE GIUGNO - SETTEMBRE 2013 – AVVIO E AVVIO E IMPLEMENTAZIONE OPERATIVA IMPLEMENTAZIONE OPERATIVA

IV FASE GENNAIO-FEBBRAIO 2014 – PRIMA VALUTAZIONE PRIMA VALUTAZIONE

LA CONTESTUALIZZAZIONE – II MOMENTO 2016-2018LA CONTESTUALIZZAZIONE – II MOMENTO 2016-2018

PERIODO OTTOBRE DICEMBRE 2015 NUOVO PIANO ORGANIZZAZIONE

GENNAIO-MARZO 2016 STUDIO / PIANO DIRETTORIO

APRILE 2016 CONDIVISIONE e INFORMAZIONE

MAGGIO 2016 AVVIO ------ LAVORI IN CORSO

DIALISI

MATERNO INFANTILE

AREA MEDICA 2

AREA MEDICA 1

ONCOLOGICO

AREA CHIRURGICA

ORTOEMATOEMATO

POLIAMBULATORIO

SOG

DEA

RIANIM

NEURO-STROKE

CARDIOVASCUTIC

DH

– W

EE

K H

OSP

ITA

L

MEDIA COMPLESSITA'

RICOVERI ORDINARI

HIGH CARE

DIPARTIMENTALE E AREE ELEVATA INTENSIT

A'Aree a prevalente

Competenza specialistica

DIPARTIMENTO MEDICO

LOW CARE AZIENDALE

URGENTIPROGRAMMATIPROGRAMMATI

RIA

NIM

AZI

ON

E G

EN

ERA

LE

PRO

NTO

SO

CC

OR

SO

AM

BU

LA

TO

RI

REC

OV

ERY

RO

OM

MEDIA COMPLESSITA'

RICOVERI ORDINARI

SALE OPERATORIE

URGENTI

PROGRAMMATI

Aree a prevalenteCompetenza specialistica

LOW CARE AZIENDALE

RIA

NIM

AZI

ON

E

GEN

ER

AL

E e

CA

RD

IO

DIPARTIMENTO CHIRURGICOD

H /D

S - W

EEK

HIGH CARE DIPARTIMENT

ALE e AREE ALTA

INTENSITA'

PRERICOVERO AZIENDALE

AM

BUL

ATO

RI

LOW CARE AZIENDALE E LOW CARE AZIENDALE E RIABILITAZIONE – PERCORSI DIMISSIONI DIFFICILI – RIABILITAZIONE – PERCORSI DIMISSIONI DIFFICILI –

CURE PALLIATIVE 2014-2015 CURE PALLIATIVE 2014-2015

DEGENZEPRONTOSOCCORSO

TRICO + VALUTAZIONE CLINICO-ASSISTENZIALE

DEGENZE

NOCCLOW CARE (24 pl)

AUMENTO NUMERO PERSONE ASSISTITE RIENTRATE A DOMICILIO

E DIMESSE CON ADIPinerolo 20-12-2013

PROGETTO OVERCROSWING – PRONTO PROGETTO OVERCROSWING – PRONTO SOCCORSO 2016SOCCORSO 2016

DEGENZEMEDICHE

PRONTOSOCCORSO

AMBULATORIO CODICI BIANCHI e FAST

APRILE 2016

DEGENZEMEDICHE

AMPLIAMENTO POSTI LETTO SUB -INTENSIVA SETT.2015

Pinerolo 20-12-2013

DAY WEEK HOSPITAL MEDICO GIUGNO 2016

I RISULTATI E LA RILEVANZA PER LE I RISULTATI E LA RILEVANZA PER LE PERSONE ASSISTITEPERSONE ASSISTITE

Maggiore uniformità nei percorsi assistenziali e nell'utilizzo protocolli e PDTA

Maggiore attenzione alla persona assistita rispetto ai professionisti di cura (inversione modello)

Garanzia di un livello assistenziale adeguato all'intensità-severità del caso

Garanzia del professionista più appropriato per la presa in carico a seconda della tipologia del problema e della fase del

ricovero e contestualmente della multidisciplinarietà e integrazione professionale nella presa in carico complessiva

I RISULTATI E LA RILEVANZA PER I I RISULTATI E LA RILEVANZA PER I PROFESSIONISTI PROFESSIONISTI

Formalizzazione dei criteri di complessità e accesso ai vari livelli di cura (in corso revisione PDTA)

Formalizzazione della figura del Bed manager assistenziale Bed manager assistenziale dedicato (2016) dedicato (2016)

Sperimentazione coordinatore processi gestionali trasversali di macro -area/livello e infermiere “diurnista” gestore infermiere “diurnista” gestore

processi assistenzialiprocessi assistenziali prevalentemente di assistenza indiretta a livello di linea (sperimentazione)

Sviluppo NOCC e della gestione dimissioni difficili (continuità Sviluppo NOCC e della gestione dimissioni difficili (continuità ospedale/territorio)ospedale/territorio)

Maggiore predisposizione al confronto multiprofessionale

I RISULTATI E LA RILEVANZA PER I RISULTATI E LA RILEVANZA PER L'AZIENDAL'AZIENDA

Rispondenza alla VISION AZIENDALE di migliorare i PERCORSI DI CURA delle persone che accedono all'OSPEDALE

Miglioramento della presa in carico della globalità dei bisogni di SALUTE delle persona e della famiglia

Appropriatezza ed ottimizzazione dell'utilizzo dei PL, dell'utilizzo delle risorse umane, materiali e tecnologiche

GLI INDICATORI DI RISULTATO e I RISULTATI a GLI INDICATORI DI RISULTATO e I RISULTATI a circa TRE ANNI E MEZZO DALL'AVVIOcirca TRE ANNI E MEZZO DALL'AVVIO

Eventi critici – Eventi sentinella (non sono segnalati Eventi critici – Eventi sentinella (non sono segnalati eventi con possibile incidenza diretta)eventi con possibile incidenza diretta)

Reclami – Elogi utenza (non sono segnalati eventi con Reclami – Elogi utenza (non sono segnalati eventi con incidenza diretta)incidenza diretta)

Efficienza- efficacia sanitaria (degenza media in lieve Efficienza- efficacia sanitaria (degenza media in lieve miglioramento, ricoveri pre-intervento ridotti, dimissioni miglioramento, ricoveri pre-intervento ridotti, dimissioni

DEA invariate, riduzione trasferimenti pazienti tra DEA invariate, riduzione trasferimenti pazienti tra degenze per specialità, trasferimenti fine settimana aree degenze per specialità, trasferimenti fine settimana aree

week diminuiti)week diminuiti)

GLI INDICATORI DI RISULTATO e I GLI INDICATORI DI RISULTATO e I RISULTATI a circa TRE ANNI E MEZZO RISULTATI a circa TRE ANNI E MEZZO DALL'AVVIODALL'AVVIO

% pazienti presi in carico dal NOCC,% pazienti presi in carico dal NOCC,

dimissioni a domicilio iniziano ad aumentare da inizio dimissioni a domicilio iniziano ad aumentare da inizio 20162016

Il cambiamento non ha influenzato indicatori quali Il cambiamento non ha influenzato indicatori quali lesioni da pressione , cadute pazienti lesioni da pressione , cadute pazienti

Andamento indicatori stress lavoro correlato soggettivi Andamento indicatori stress lavoro correlato soggettivi ed oggettivi -dati in significativo miglioramento da 2014 ed oggettivi -dati in significativo miglioramento da 2014 a 2015 e primo quadrimestre 2016 (presenza, assenze, a 2015 e primo quadrimestre 2016 (presenza, assenze,

straordinario)straordinario)

I PUNTI DI DEBOLEZZA e FORZA A TRE I PUNTI DI DEBOLEZZA e FORZA A TRE ANNI E MEZZO DALL'AVVIO DEL ANNI E MEZZO DALL'AVVIO DEL PROGETTOPROGETTO

Difficoltà ad accettare ed esercitare i nuovi livelli di Difficoltà ad accettare ed esercitare i nuovi livelli di responsabilità ed autonomia a livello organizzativo e responsabilità ed autonomia a livello organizzativo e professionale- professionale- DISPONIBILITA' A DISPONIBILITA' A RINEGOZIAZIONE dei RINEGOZIAZIONE dei

RISPETTIVI AMBITI DI COMPETENZARISPETTIVI AMBITI DI COMPETENZA

Resistenza/Resilienza al cambiamento - Resistenza/Resilienza al cambiamento - CORAGGIO DI CORAGGIO DI AFFRONTARE UNA REVISIONE GRADUALE MA AFFRONTARE UNA REVISIONE GRADUALE MA

PROFONDA DI MODELLI ORGANIZZATIVI E PROFESSIONALI PROFONDA DI MODELLI ORGANIZZATIVI E PROFESSIONALI “STORICI”“STORICI”

DI TUTTE LE PROFESSIONALITÀ COINVOLTEDI TUTTE LE PROFESSIONALITÀ COINVOLTE

LOGISTICA LOGISTICA

Programmazione attività sanitaria – Programmazione attività sanitaria – Briefing/RiunioniBriefing/Riunioni

Informatizzazione documentazione clinico assistenziale Informatizzazione documentazione clinico assistenziale Effettiva integrazione documentazione persona assistitaEffettiva integrazione documentazione persona assistita

IL PROGETTO DELLE INFINITE CIL PROGETTO DELLE INFINITE C

CAMBIAMENTOCAMBIAMENTO

COMPLESSITA' COMPLESSITA' CULTURA CULTURA COLLABORAZIONE COLLABORAZIONE

CONDIVISIONECONDIVISIONE

CONTINUITA' CONTINUITA' CRITICITA' CRITICITA' COMPETENZA COMPETENZA

“ “ CAOS ORGANIZZATIVO”CAOS ORGANIZZATIVO” CORAGGIO CORAGGIO

CREATIVITA' CREATIVITA'

COSTANZACOSTANZA

IL PROGETTO UN OCCASIONE PER IL PROGETTO UN OCCASIONE PER ““RISTRUTTURARE” LA DIREZIONE DELLE RISTRUTTURARE” LA DIREZIONE DELLE

PROFESSIONI SANITARIEPROFESSIONI SANITARIERUOLI E RESPONSABILITA' in linea con RUOLI E RESPONSABILITA' in linea con

l'evoluzione e le linee di indirizzo l'evoluzione e le linee di indirizzo professionaleprofessionale

la nuova configurazione della SC la nuova configurazione della SC Di.P.SaDi.P.Sa

MODELLO ORGANIZZATIVO PROFESSIONI SANITARIE

Livello strategico

S.C. SITRODirezione Direttore f.f./Responsabile

Coordinatori di Dipartimento o

Referenti Dip.

Livello intermedioAlcuni

responsabili

Processo

Coord aree degenza , Week,

DH e AMB e servizi

Infermieri, IP, Ostetriche

Tecnici, Terapisti

Operatori socio sanitari

Squadre ausiliari

Livello professionale

Area supporto

Alcuni

individuati

nelle reti

Coordinatore

SOG

ATTUALATTUALEEATTUALATTUALEE

SVILUPPO SVILUPPO

S.C. Di.P.SaDirezione Direttore

Responsabili di AREA DIP

Responsabili di DIP funzionali e Piastre gestionali

strategiche (Es. Blocchi op – PS) e gruppi Progetto

Livello strategico

Coordinatori linee assistenziali o

settori operativi

Coordinatori Processi

(es. Bed manager o Ricerca -Rischio-Qualità)

o sub-aree gestionali ad elevata complessità

Infermieri, IP, Ostetriche Tecnici, Terapisti

team o project leader professional

Infermieri, IP, Ostetriche

Tecnici, Terapisti

Operatori socio sanitari

(prevedere anche gli OSS nei gruppi progetto) Squadre ausiliari Squadre ausiliari

Livello intermedio

Livello professionale

Area supporto

MODELLO ORGANIZZATIVO S.C. DIPSA AO MAURIZIANO 2016

Livello gestionaleCOORD

BED MANAGERcollegamento PS

RESPONSABILE AREA ASSISTENZIALE DIP MEDICO STRUTTURALEMODELLO TIPO

COORD Unità ASS.LI ricovero DIURNO e WEEK HOSPITALE LOW CARE

BASSA COMP ASS.LE

COORD UNITA'AMBULATORIALI

Livello professionaleINF o PROF.SAN

INF o PROF.SAN

INF o PROF.SAN

INF o PROF.SAN

INF o PROF.SAN team o project leader professional

COORDUNITA' ASS. LiRicovero ordinarioMEDIO e BASSA COMPLESSITA'ASS.LE

Livello strategico

COORDFormazioneSviluppo professionale e modelli assistenziali Esiti- QualitàRicerca – RischioUmanizzazione e comfort

COORDMEDICINA CHIRURGIA D'URGENZA e PRONTO SOCCORSO

PROGETTO ASSISTENZIALEMAMMA NEONATO

DIREZIONE DIPSA Gestione

Direzione DIPSA Processi

COORD UNITA' ASS.LI Ricovero ordinarioELEVATACOMPLASS.LE eHIGH CARE(assistenza intensiva)

SUB-AREA ASSISTENZIALEPERCORSI ONCOLOGICI

OPERATORI SANITARI DI SUPPORTO

SUB AREA ASSISTENZIALENEURO CARDIO

INF eam o project leader profeso PROF.SAN tsional

MODELLO ORGANIZZATIVO DIPSA AO MAURIZIANO 2015

Livello gestionaleCOORD

BED MANAGERPRERICOVERO e collegamento Blocchi operatori

RESPONSABILE AREA ASSISTENZIALE DIP CHIRURGICO STRUTTURALEMODELLO TIPO

COORD UNITA' ASS.LIRicovero diurno DH e WEEK SURGERY

BASSACOMPLASS.LE

COORD UNITA'AMBULATORIALI

Livello professionaleINF o PROF.SAN

INF o PROF.SAN

INF o PROF.SAN

INF o PROF.SAN

COORDUNITA'ASS.LIRicoveroordinarioMEDIA e BASSACOMPLASS.LE

Livello strategico

COORDFormazioneSviluppo professionale e modelli assistenziali Esiti- QualitàRicerca – RischioUmanizzazione e comfort

COORDBLOCCHIOPERATORI

DIREZIONE DIPSA Gestione

Direzione DIPSA Processi

COORD TERAPIE INTENSIVE

PROGETTO ASSISTENZIALEPERCORSI ONCOLOGICI

OPERATORI SANITARI DI SUPPORTO

PROGETTO ASSISTENZIALENEURO CARDIO VASCOLARE

COORDUNITA' ASS.LIRicoveroordinario

ELEVATACOMPLASS.LE

PROGETTO ASSISTENZIALEMAMMA NEONATO

INF o PROF.SAN team o project leader professional

INF o PROF.SAN team o project leader professional

LA VISION LA VISION

dell'Ospedale Maurizianodell'Ospedale Mauriziano

Tutto ciò che facciamo deve produrre vantaggio:Tutto ciò che facciamo deve produrre vantaggio:

AL PAZIENTEAL PAZIENTELa soddisfazione del paziente è la cosa più importante di tutte. Operiamo quindi con attenzione e

professionalità informando ed educando il paziente e curando le relazioni con il suo nucleofamiliare.

La gestione della Struttura Ospedaliera, orientata maggiormente all’efficacia dell’intervento edall’efficienza economico-organizzativa, deve tener conto del miglioramento della qualità anche in

termini di accoglienza e rassicurazione del paziente e della sua famiglia.

AI COLLABORATORIAI COLLABORATORIIl nostro principale patrimonio sono le risorse umane. Attraverso lo sviluppo di processi

d'apprendimento permanente valorizziamo le nostre potenzialità ed otteniamo risultati, quindi,rinforziamo l'autostima e l'appartenenza.

Un buon servizio richiede ad ogni operatore assunzione di responsabilità:“ognuno deve porsi come risolutore di eventuali problemi”ognuno deve porsi come risolutore di eventuali problemi”

Bisogna essere recettivi alle novità interne ed esterne in modo da partecipare attivamente allasoluzione dei problemi, svolgere l'attività nel modo migliore e cogliere l'opportunità di

miglioramento permanente

QUALSIVOGLIA RIORGANIZZAZIONE DI UN OSPEDALE QUALSIVOGLIA RIORGANIZZAZIONE DI UN OSPEDALE deve porre attenzione deve porre attenzione

ai percorsi assistenziali complessivi,ai percorsi assistenziali complessivi,alla sicurezza delle cure, alla sicurezza delle cure,

all'innovazione,all'innovazione, all'alleanza con le associazioni di volontariatoall'alleanza con le associazioni di volontariato

all'umanizzazione dei luoghi di cura e all'umanizzazione dei luoghi di cura e al benessere organizzativo dei professionisti coinvoltial benessere organizzativo dei professionisti coinvolti

in un percorso continuo......... ”in un percorso continuo......... ”

Grazie!Grazie!