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Corporate Action Policy Trattamento degli interventi di rettifica sui contratti di opzione e futures su azioni nel mercato IDEM Derivatives Markets Borsa Italiana S.p.A. Giugno 2006

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Corporate Action Policy

Trattamento degli interventi di rettifica sui contratti di opzione e futures su azioni nel mercato IDEM

Derivatives Markets

Borsa Italiana S.p.A.

Giugno 2006

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Indice

Introduzione pag. 2

Definizioni pag. 2

Principi e convenzioni pag. 4

1. Principi di rettifica 2. Oggetto di rettifica

a. Stock options b. Stock futures

3. Casi oggetto di rettifica 4. Modalità di intervento di rettifica 5. Arrotondamenti 6. Codici ISIN 7. Lotti minimi 8. Giorno di efficacia della rettifica 9. Esercizio anticipato 10. “Avviso di Borsa Italiana”

Tipologie di corporate action pag. 7

1. Raggruppamento del capitale sociale 2. Frazionamento del capitale sociale 3. Aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione

agli azionisti 4. Aumento gratuito del capitale sociale 5. Operazione di fusione 6. Operazione di scissione 7. Operazioni di conversione delle azioni in altra categoria di azioni 8. Dividendo straordinario 9. Delisting dei contratti

a. Riduzione della liquidità del contratto b. Delisting a seguito di OPA

Comunicazione pag. 29

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Introduzione Il presente documento ha valenza esclusivamente divulgativa e, pertanto, per la disciplina in vigore si dovrà fare riferimento esclusivo al Regolamento e alle Istruzioni di Borsa Italiana (oltre alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili), il cui contenuto prevale in ogni caso. Gli esempi riportati nel testo che segue devono essere considerati non impegnativi per Borsa Italiana, ma puramente illustrativi.

La presente guida vuole essere un compendio sul trattamento delle corporate action, un documento a supporto del mercato redatto come ausilio alla comprensione di quale possa essere l’impatto di una corporate action sui contratti derivati su singole azioni (contratti stock futures e stock options).

In particolare le casistiche riportate e gli esempi illustrati, pur avendo valenza esclusivamente divulgativa, sono il risultato dell’esperienza accumulata nel corso degli anni nella gestione delle rettifiche. L’obiettivo del presente documento è minimizzare l’incertezza riguardo alle modalità di rettifica adottate da Borsa Italiana, al fine di garantire la massima trasparenza di informazione ed eliminare gli effetti distorsivi che potrebbero derivare da un’errata interpretazione delle modalità adottate.

Definizioni Nel documento vengono utilizzati alcuni termini per i quali di seguito viene data una sintetica definizione, al fine di agevolare la comprensione del testo.

Avviso di Borsa Italiana: comunicato ufficiale di Borsa Italiana che disciplina le modalità di intervento

Corporate Action: esistono diverse tipologie di corporate action:

a) operazioni di raggruppamento e frazionamento delle azioni sottostanti il contratto;

b) operazioni di aumento gratuito del capitale sociale ed operazioni di aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti di nuove azioni della stessa categoria di quelle sottostanti il contratto di opzione;

c) operazioni di aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti di azioni di categoria diversa da quelle sottostanti il contratto di opzione, di azioni con warrant, di obbligazioni convertibili e di obbligazioni convertibili con warrant;

d) operazioni di fusione e di scissione di azioni sottostanti contratti derivati;

e) operazioni di conversione delle azioni in altra categoria di azioni;

f) distribuzione di dividendi straordinari

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Fattore di rettifica K: il coefficiente K applicato ai prezzi di esercizio (o prezzi di chiusura giornalieri) e/o quantità di azioni da consegnare (lotto)

Giorno di efficacia: data in cui le disposizioni relative all’intervento di rettifica sono efficaci

Lotto: numero di azioni sottostanti ciascun contratto derivato

Prezzo cum: prezzo del titolo nel giorno antecedente l’avvio dell’operazione

Prezzo ex: prezzo del titolo post intervento di rettifica

Prezzo di chiusura giornaliero: prezzo di chiusura giornaliero calcolato dall’organismo di gestione del sistema di compensazione e garanzia di cui alle disposizioni di attuazione dell’articolo 70 del Testo Unico della Finanza

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Principi e convenzioni A seguito di operazioni societarie straordinarie che comportano lo stacco di diritti, di operazioni di frazionamento o raggruppamento di azioni, operazioni di scissione nonché distribuzioni di dividendi straordinari, i corsi azionari possono subire una variazione tale da non essere più confrontabili tra di loro. Per ripristinare la continuità delle serie storiche dei prezzi occorre effettuare opportune rettifiche attraverso l’utilizzo del fattore di rettifica. Tali interventi sui corsi azionari hanno un impatto anche sui rispettivi contratti derivati (futures e opzioni) proprio perché cambia in qualche modo l'oggetto stesso del contratto concluso in precedenza (numero diverso di azioni sottostanti, valore dell'azione, etc.).

Gli interventi di rettifica sui contratti di opzione o futures sono finalizzati a garantire l'equivalenza finanziaria del contratto derivato in seguito a questi "eventi" societari, mantenendo invariati sia il diritto dell'acquirente che l'obbligo del venditore dell'opzione/futures su singola azione.

Con gli interventi di rettifica i contratti di opzione e futures su azioni mantengono, quindi, un valore finanziario invariato in seguito all'operazione societaria sul capitale.

Si illustrano di seguito i principi guida che sottostanno alle modalità di rettifica, includendo le precisazioni operative che ciascun intervento comporta.

1. Principi di rettifica

Il principio alla base di tutti gli interventi di rettifica sui contratti derivati è il mantenimento dell'equivalenza finanziaria, ovvero del controvalore della posizione in opzioni e/o futures su azioni in seguito alla corporate action.

Gli interventi vengono definiti sulla base delle caratteristiche della singola operazione: per questa ragione gli esempi di operazioni passate rappresentano solo un'indicazione sugli interventi di rettifica adottati, ma non costituiscono alcuna preclusione all'applicazione di soluzioni differenti per il futuro.

Borsa Italiana, infatti, si riserva di valutare ogni singola corporate action e definire caso per caso gli interventi ritenuti più adeguati sui contratti derivati, nel rispetto delle norme in materia, previste dalle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

2. Oggetto di rettifica

Gli interventi di rettifica si applicano sia ai contratti di opzione sia ai futures su azioni.

a. Stock Options

Per i contratti di opzione su azioni possono essere rettificati uno o più dei seguenti elementi: il prezzo di esercizio, il numero di azioni sottostanti, la tipologia delle azioni da consegnare, il numero delle posizioni in contratti.

b. Stock Futures

Per i contratti futures su azioni possono essere rettificati uno o più dei seguenti elementi: il numero di azioni sottostanti, la tipologia delle azioni da consegnare, il prezzo di chiusura giornaliero, il numero delle posizioni in contratti.

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3. Casi oggetto di rettifica

Con riferimento a quanto previsto dalle Istruzioni al Regolamento di Borsa Italiana (sezione mercato IDEM) i contratti di opzione su azioni e futures su azioni possono essere rettificati in occasione di operazioni sulle azioni sottostanti i relativi contratti derivati:

� operazioni di aumento gratuito del capitale sociale;

� operazioni di raggruppamento e frazionamento delle azioni;

� operazioni di aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti di nuove azioni della stessa categoria, di azioni di categoria diversa, di azioni con warrant, di obbligazioni convertibili e di obbligazioni convertibili con warrant;

� operazioni di fusione e di scissione;

� operazioni di conversione delle azioni in altra categoria di azioni;

� distribuzione di dividendi straordinari.

Un altro caso importante è l’intervento previsto da Borsa Italiana nei casi eccezionali in cui si verificano condizioni di illiquidità delle azioni sottostanti contratti derivati.

I contratti di opzione e/o futures su azioni soggette a offerta pubblica di acquisto totalitaria, possono ridurre notevolmente la loro liquidità, sino al caso estremo in cui il sottostante venga delistato.

Questo tema viene affrontato nell’ultima parte del compendio, nel caso di delisting.

4. Modalità di intervento di rettifica

Esistono diverse tipologie di intervento di rettifica, a seconda del tipo di operazione.

In alcuni casi (ad esempio: aumenti di capitale, frazionamento, raggruppamento, fusioni, distribuzione di dividendi straordinari) il coefficiente K viene applicato a prezzi di esercizio (nel caso di opzioni) o prezzi di chiusura giornalieri (nel caso di futures) e lotto; in altri (ad esempio: scissione) il coefficiente viene applicato soltanto al lotto, creando un basket e senza modificare i prezzi di esercizio (nel caso di opzioni) o prezzi di chiusura giornalieri (nel caso di futures). In ogni caso, Borsa Italiana provvede nel più breve tempo possibile a fornire al mercato mediante Avviso di Borsa comunicazione delle modalità di intervento, al fine di garantire un’immediata e corretta diffusione delle informazioni.

5. Arrotondamenti

L’applicazione del coefficiente K comporta talvolta l’introduzione di prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) con cifre decimali, proprio perché tale coefficiente K può essere un numero con al massimo 6 cifre decimali. In questo caso i prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) vengono arrotondati sempre alla quarta cifra decimale, così come previsto nelle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

I lotti vengono rettificati all’intero più vicino, ovvero in eccesso per valori maggiori o uguali a 0,5, in difetto se inferiori di 0,5.

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6. Codici ISIN

Ai contratti di opzione e futures rettificati vengono generalmente assegnati nuovi codici ISIN, mentre i nuovi contratti di opzione e future generati automaticamente dal sistema di trading mantengono i codici ISIN già in uso.

Inoltre tutte le serie di opzioni e contratti future che entrano in negoziazione a partire dal giorno di efficacia dell’operazione vengono creati sulla base del prezzo di riferimento rettificato.

7. Lotti minimi

L’applicazione del coefficiente K comporta talvolta la modifica del lotto per le nuove serie di opzioni e per i contratti future, a partire dalla data di efficacia dell’operazione. In tal caso Borsa Italiana precisa tramite avviso il nuovo lotto minimo.

8. Giorno di efficacia della rettifica

Gli interventi sul mercato IDEM vengono di norma realizzati nel giorno di efficacia dell'operazione societaria, data che per gli aumenti di capitale e distribuzione di dividendi straordinari coincide con il primo giorno in cui l'azione sottostante viene negoziata "ex", cioè priva del diritto a beneficiare dell'operazione in corso (es. diritto a sottoscrivere un aumento di capitale, diritto sul dividendo...). Quando la rettifica comporta il cambiamento delle azioni sottostanti con nuove azioni, la data di efficacia dell'intervento coincide con il primo giorno di negoziazione del nuovo titolo.

9. Esercizio anticipato

Il giorno precedente l‘efficacia dell’operazione sul capitale non è consentito per i contratti di opzione su azioni l’esercizio anticipato. Pertanto eventuali esercizi anticipati possono essere effettuati solo entro il 2° giorno di Borsa aperta antecedente l’avvio dell’operazione.

10. “Avviso di Borsa Italiana”

L’ufficialità degli interventi di rettifica è garantita dalle comunicazioni di Borsa Italiana, distribuite tramite gli Avvisi di Borsa Italiana, pubblicati gratuitamente sulla pagina

http://www.borsaitalia.it/quotazioni/derivati/primopiano/comunicatiidem.htm

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Tipologie di corporate action La seguente sessione illustra le principali tipologie di intervento di rettifica per operazioni sul capitale e pagamento di dividendo straordinario, con esempi tratti, ove possibile, dall’esperienza storica.

1. Raggruppamento del capitale sociale

L'operazione di raggruppamento comporta una riduzione del numero di azioni in circolazione della società, che vengono quindi sostituite da nuove azioni secondo un rapporto definito. Contestualmente il prezzo deve aumentare in proporzioni inverse rispetto al decremento del numero di azioni.

Con un raggruppamento 1 a 2, ad esempio, a ciascun azionista viene assegnata 1 "nuova" azione per ogni 2 "vecchie" possedute: dopo quest'operazione, quindi, il numero di azioni in circolazione della società sarà esattamente la metà.

Borsa Italiana calcola il coefficiente di rettifica secondo la formula 1: tale valore, arrotondato sempre a 6 cifre decimali, viene moltiplicato a prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) e diviso al lotto.

Pertanto i contratti di opzione (future) su azioni soggette a raggruppamento di capitale modificano sia i prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) che il lotto.

Formula 1.

NVK =

dove:

V = numero di vecchie azioni

N = numero di nuove azioni

Impatto sui contratti derivati

a. Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

KEE cumex ×=

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

b. Rettifica del numero di azioni sottostanti (lotto minimo):

KlottoAex

1×=

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dove:

Aex = numero di azioni sottostanti (lotto minimo) dopo la rettifica

Esempio: Raggruppamento di Finmeccanica, Avviso di Borsa Italiana n. 9253 del 13/7/2005

Descrizione dell’operazione

Raggruppamento di 1 nuova azione ogni 20 vecchie azioni.

Impatto sui contratti derivati

Con esclusivo riferimento ai contratti di opzione (future) su azioni Finmeccanica, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) sia sul numero di titoli (lotto) oggetto del contratto di opzione (future).

Tale rettifica viene effettuata sulla base del coefficiente di rettifica K, arrotondato alla sesta cifra decimale, secondo le modalità di seguito illustrate:

20==NVK

dove: V = numero di vecchie azioni

N = numero di nuove azioni

Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) e del numero di azioni oggetto del contratto di opzione (future):

20×= cumex EE

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

500201000.10 =×=exA

dove:

Aex = numero di azioni sottostanti (lotto minimo) dopo la rettifica

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2. Frazionamento del capitale sociale

L'operazione di frazionamento è l’opposto di quella di raggruppamento: pertanto comporta un aumento del numero di azioni in circolazione della società, che vengono quindi sostituite da nuove azioni secondo un rapporto definito. Contestualmente il prezzo deve ridursi in proporzioni inverse rispetto all’incremento del numero di azioni.

Con un rapporto di frazionamento di 3 a 1, a ciascun azionista vengono assegnate 3 "nuove" azioni per ogni "vecchia" azione consegnata.

Borsa Italiana calcola il coefficiente di rettifica secondo la formula 2: tale valore, arrotondato sempre a 6 cifre decimali, viene moltiplicato a prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) e diviso al lotto.

Pertanto i contratti di opzione (future) su azioni soggette a frazionamento di capitale modificano sia i prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) che il lotto.

Formula 2.

NVK =

dove:

V = numero di vecchie azioni

N = numero di nuove azioni

Impatto sui contratti derivati

a. Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

KEE cumex ×=

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

b. Rettifica del numero di azioni sottostanti (lotto minimo):

KlottoAex

1×=

dove:

Aex = numero di azioni sottostanti (lotto minimo) dopo la rettifica

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3. Aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti (di nuove azioni della stessa categoria, e/o bond, e/o warrant, e/o altra categoria di azioni).

Si possono identificare diverse tipologie di aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti:

• aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti di nuove azioni della stessa categoria;

• aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti di azioni con warrant;

• aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti di obbligazioni convertibili e con warrant;

• aumento a pagamento del capitale sociale mediante offerta in opzione agli azionisti di titoli di categoria diversa.

In caso di aumento a pagamento di capitale al singolo azionista viene attribuito il diritto alla sottoscrizione: questo diritto può essere esercitato durante il periodo di sottoscrizione fissato dalla società, che inizia a decorrere dal giorno di stacco del diritto (data ex).

Borsa Italiana calcola il coefficiente di rettifica secondo la formula 3: tale valore, arrotondato sempre a 6 cifre decimali, viene applicato ai prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) e al lotto.

Pertanto i contratti di opzione (future) su azioni soggetti ad un aumento a pagamento di capitale modificano sia i prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) che il lotto.

In particolare, si calcola il coefficiente K nel seguente modo:

Formula 3.

uff

teorex

PP

K =

dove:

teorexP = prezzo teorico ex diritto = [(Puff * V)+(Psott * N)] / (V+N)

uffP = prezzo ufficiale cum diritto

sottP = prezzo di sottoscrizione di 1 nuova azione

V = numero di vecchie azioni

N = numero di azioni di nuova emissione

Naturalmente il calcolo del prezzo teorico ex diritto viene effettuato da Borsa Italiana valutando bond (oppure warrant …), qualora siano parte dell’aumento a pagamento del capitale.

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Impatto sui contratti derivati

a. Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

KEE cumex ×=

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

b. Rettifica del numero di azioni sottostanti (lotto minimo):

KlottoAex

1×=

dove:

Aex = numero di azioni sottostanti (lotto minimo) dopo la rettifica

Esempio: aumento a pagamento del capitale sociale di Pirelli & C. S.p.A., Avviso di Borsa Italiana n. 1322 del 2/2/2005

Descrizione dell’operazione

Pirelli & C. S.p.A. ha deliberato un aumento a pagamento del capitale sociale mediante emissione di circa massime 1,5 miliardi di azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio in ragione di n° 2 nuove azioni ordinarie ogni n° 5 azioni di qualsiasi categoria posseduta, al prezzo unitario di 0,70 euro per azione, di cui 0,18 euro a titolo di sovrapprezzo. Il prezzo cum è pari a 1,105 euro.

Impatto sulle opzioni su azioni Pirelli

Con riferimento all’operazione di aumento a pagamento del capitale sociale di Pirelli & C. si comunica che Borsa Italiana rettifica i contratti di opzione su azioni Pirelli.

Il coefficiente K viene arrotondato alla sesta cifra decimale ed è determinato come segue:

( ) ( )[ ] ( ) 895281,0

105,125/270,05105,1 =+×+×=K

Rettifica dei prezzi di esercizio:

895281,0×= cumex EE

dove:

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Ecum = prezzo di esercizio prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio dopo la rettifica

Rettifica del numero di azioni sottostanti (lotto minimo):

117.1895281,0

1000.1 =×=exA

dove:

Aex = numero di azioni sottostanti dopo la rettifica

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4. Aumento gratuito del capitale sociale

Con l‘aumento gratuito del capitale sociale, ogni possessore di azioni oggetto dell’operazione riceve gratuitamente nuove azioni nella ragione comunicata dalla società emittente, senza dover esercitare alcun diritto. Pertanto, il valore teorico del diritto è nullo per definizione. Questa corporate action è un caso particolare della precedente: infatti la formula 4 si ricava direttamente dalla precedente formula 3, perché il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni è nullo.

Borsa Italiana calcola il coefficiente di rettifica secondo la formula 4: tale valore, arrotondato sempre a 6 cifre decimali, viene applicato a prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) e lotto.

Pertanto i contratti di opzione (future) su azioni soggette a un aumento gratuito di capitale modificano sia i prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) che il lotto.

In particolare, si calcola il coefficiente K nel seguente modo:

Formula 4.

NVVK+

=

dove:

V = numero di azioni vecchie

N = numero di azioni nuove

Impatto sui contratti derivati

a. Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

KEE cumex ×=

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

b. Rettifica del numero di azioni sottostanti (lotto minimo):

KlottoAex

1×=

dove:

Aex = numero di azioni sottostanti dopo la rettifica

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Esempio: Aumento gratuito del capitale sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena, Avviso di Borsa Italiana n. 5086 del 16/5/2001

Descrizione dell’operazione

Rapporto di assegnazione 1 nuova azione ordinaria Banca Monte dei Paschi di Siena per ogni 10 azioni ordinarie Banca Monte dei Paschi di Siena.

Impatto sulle opzioni su azioni Banca Monte dei Paschi di Siena

Con riferimento alle azioni Banca Monte dei Paschi di Siena, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di esercizio sia sul numero di titoli oggetto del contratto di opzione, sulla base del coefficiente di rettifica e secondo le modalità di seguito indicate. Il coefficiente K di seguito determinato viene arrotondato alla sesta cifra decimale.

909091,0=+

=NV

VK

dove:

V = numero di vecchie azioni

N = numero di nuove azioni

Rettifica dei prezzi di esercizio e del numero di azioni oggetto del contratto di opzione (lotto):

909091,0×= cumex EE

dove:

Ecum = prezzo di esercizio prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio dopo la rettifica

100.1909091,0

1000.1 =×=exA

dove:

Aex = numero di azioni dopo la rettifica

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5. Operazione di fusione

L'operazione di fusione per incorporazione tra due o più società determina la scomparsa delle società incorporate, che confluiscono in un'unica società incorporante, la quale può essere già esistente o di nuova costituzione. A seguito della fusione gli azionisti delle società coinvolte consegnano le azioni detenute e ricevono in cambio azioni della società incorporante secondo il rapporto di concambio approvato dalle società. Si ipotizzi, ad esempio, che le società "A" e "B" si fondano, "B" viene incorporata in "A", e il rapporto di concambio è di 1 azione di "A" ogni 3 azioni di "B": tutti gli azionisti di "B" consegneranno le azioni detenute e riceveranno, quindi, 1 azione di "A" per ogni 3 azioni di "B" consegnate. In seguito all'operazione rimarrà "in vita" solo la società "A", che ha assorbito "B". Quando le azioni delle società coinvolte in una fusione sono anche sottostanti di strumenti derivati, opzioni e/o futures su azioni, questi ultimi vengono rettificati per tenere conto degli effetti indotti dall'operazione societaria: in questo caso vengono modificati sia i prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) che il lotto dei contratti, secondo il rapporto di concambio dell’operazione di fusione. Borsa Italiana applica il rapporto di concambio comunicato dalla società incorporante secondo la formula 5, arrotondato alla sesta cifra decimale. Pertanto i contratti di opzione (future) su azioni soggette a fusione modificano sia i prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) che il lotto. Formula 5.

concambiodirapportoK 1=

Impatto sui contratti derivati

a. Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

KEE cumex ×=

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

b. Rettifica del numero di azioni sottostanti (lotto minimo):

KlottoAex

1×=

dove:

Aex = numero di azioni sottostanti dopo la rettifica

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Esempio: operazione di fusione di TIM in Telecom, Avviso di Borsa Italiana n. 8341 del 24/06/2005

Descrizione dell’operazione

Fusione per incorporazione di TIM S.p.A. in Telecom Italia S.p.A. secondo il seguente rapporto di concambio: 1,73 azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A. per ogni azione di TIM S.p.A..

Impatto sulle opzioni su azioni TIM

Con riferimento ai contratti di opzione su azioni TIM, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di esercizio che sul numero di titoli oggetto del contratto di opzione (lotto). Tale rettifica viene effettuata sulla base del rapporto di concambio (K) e secondo le modalità di seguito illustrate:

578035,073,11 ==K

Rettifica dei prezzi di esercizio:

578035,0×= cumex EE

dove:

Ecum = prezzo di esercizio prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio dopo la rettifica

Rettifica del numero di azioni oggetto del contratto di opzione (lotto):

730.173,1000.1578035,0

1000.1 =×=×=exA

dove:

Aex = numero di azioni (lotto) dopo la rettifica

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6. Operazione di scissione

Con l’operazione di scissione una società cede una parte del complesso aziendale ad una società beneficiaria, già esistente o di nuova costituzione: gli azionisti della società scissa consegnano le azioni detenute e ricevono in cambio azioni della società scissa e azioni della società beneficiaria. Si consideri, ad esempio, la scissione della società "A" a favore della beneficiaria "B", con un rapporto di assegnazione di 3 azioni di "A" e 2 azioni di "B" ogni 5 azioni di "A" detenute. Per effetto della scissione l'azionista di "A", quindi, per ogni 5 azioni consegnate, riceverà 3 nuove azioni di "A" e 2 azioni della società beneficiaria "B". I contratti di opzione (future) su azioni soggette a scissione modificano solo il consegnabile (lotto) lasciando invariato il prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero). In altri termini si costruisce un basket: a scadenza l’oggetto di consegna (o ritiro) sarà un paniere di titoli e la sua valorizzazione avviene considerando il valore dell’intero basket. Esempio: operazione di scissione di Seat Pagine Gialle in Seat Pagine Gialle e Telecom Italia Media, Avviso di Borsa Italiana n. 7968 del 01/08/2003

Descrizione dell’operazione

• Cambio di denominazione sociale di Seat Pagine Gialle S.p.A. in Telecom Italia Media S.p.A.;

• Scissione parziale di Telecom Italia Media S.p.A. (già Seat Pagine Gialle) a favore della società beneficiaria Seat Pagine Gialle S.p.A.;

• Rapporto di assegnazione: ogni n. 40 azioni ordinarie della società scissa ritirate e previo annullamento di n. 29 azioni ordinarie della stessa, saranno restituite n. 11 azioni ordinarie Telecom Italia Media (già Seat Pagine Gialle) e assegnate n. 29 nuove azioni ordinarie della società beneficiaria Seat Pagine Gialle

Impatto sulle opzioni su azioni Seat Pagine Gialle

Gli interventi di rettifica da effettuare sulle opzioni su azioni Seat Pagine Gialle con lotto pari a 2.500 azioni sono i seguenti:

• Prezzi d’esercizio: non rettificati;

• Attività sottostante le serie rettificate: creazione di un basket così composto: 1.812 nuove azioni Seat Pagine Gialle + 688 azioni Telecom Italia Media (già Seat Pagine Gialle).

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7. Operazione di conversione delle azioni in altra categoria di azioni

Con l’operazione di conversione delle azioni di una società in altra categoria di azioni (ad esempio nel caso di conversione di azioni di risparmio in azioni ordinarie), la società deve comunicare il rapporto di concambio. In questa circostanza, i contratti di opzione (future) su azioni modificano sia il prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) che il quantitativo di azioni da consegnare, in base alla ragione di concambio. Così analogamente a quanto effettuato nel caso di operazioni di fusione, Borsa Italiana applica il rapporto di concambio comunicato dalla società secondo la formula 6, arrotondato alla sesta cifra decimale.

Formula 6.

concambiodirapportoK 1=

Impatto sui contratti derivati

a. Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

KEE cumex ×=

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

b. Rettifica del numero di azioni sottostanti (lotto minimo):

KlottoAex

1×=

dove:

Aex = numero di azioni sottostanti dopo la rettifica

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8. Dividendo straordinario

Dal 2 gennaio 2006 è stata introdotta nelle Istruzioni al regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. una revisione della regola e un cambiamento nella modalità di rettifica dei contratti derivati in seguito a distribuzione di dividendi straordinari.

La metodologia di rettifica in vigore prevede l’utilizzo di un fattore K da applicare al prezzo di esercizio e al lotto nel caso dei contratti di opzione, al prezzo di chiusura giornaliero e al lotto nel caso dei contratti future.

Le disposizioni prevedono che si consideri ordinario:

a) il dividendo che venga deliberato dall’assemblea di approvazione del bilancio e gli eventuali acconti sul dividendo che rientrino nell’ambito della politica di distribuzioni di acconti comunicata dalla società emittente nei termini previsti dall’articolo 2, sezione IA.2.1, Titolo IA.21. Borsa Italiana si riserva, in casi eccezionali e qualora l’annuncio della data del pagamento avvenisse con un anticipo di almeno 3 mesi rispetto al pagamento stesso, di considerare ordinari gli acconti sul dividendo che non rientrano nell’ambito della politica di distribuzione, dandone tempestiva comunicazione al mercato;

b) il dividendo il cui importo non ecceda l’8% della media dei prezzi ufficiali dell’azione nei cinque giorni di mercato aperto precedenti la data in cui il Consiglio di Amministrazione della società delibera la distribuzione di acconti sui dividendi ovvero la data in cui il Consiglio di Amministrazione della società approva il progetto di bilancio e formula la proposta di distribuzione del dividendo.

Qualora non ricorra anche soltanto una delle condizioni di cui alle lettere a) e b), il dividendo si considera straordinario.

Al fine di contenere gli effetti distorsivi derivanti dal pagamento del dividendo straordinario, la rettifica sui contratti derivati viene effettuata applicando a prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri) e lotto un coefficiente di rettifica secondo la formula 7. Tale coefficiente è arrotondato sempre a 6 cifre decimali.

Formula 7.

uff

uff

PriostraordinadividendodelImportoP

K−

=

1 Articolo 2 : obblighi di informativa sul pagamento dei dividendi Le società le cui azioni appartengono all’indice S&P/MIB, ovvero le cui azioni costituiscono il sottostante di contratti di opzione o di contratti futures su azioni negoziati sul mercato IDEM, comunicano entro il mese successivo alla data di chiusura del proprio esercizio sociale:

a) il mese previsto per il pagamento dell’eventuale dividendo a valere sui risultati dell’esercizio concluso, ove diverso dal mese in cui è stato messo in pagamento il precedente dividendo;

b) l’eventuale intenzione di adottare una politica di distribuzione di acconti su dividendi per l’esercizio in corso con l’indicazione dei mesi nei quali gli acconti e il saldo verrebbero pagati.

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dove:

uffP = prezzo ufficiale del giorno precedente la data di stacco del dividendo straordinario

narioo straordil dividendImporto de : ammontare del dividendo straordinario

Per ammontare di dividendo straordinario si considera: a) l’intero importo del dividendo qualora non ricorra la condizione di cui al comma 2,

lettera a); b) l’eccedenza, qualora l’importo del dividendo risulti superiore alla soglia indicata al

comma 2, lettera b). Ai fini del calcolo dell’eccedenza dovranno essere sommate tutte le eventuali distribuzioni di acconti effettuate a valere sui risultati dell’esercizio, non precedentemente rettificati, e l’eventuale saldo; la rettifica ha luogo a partire dalla prima distribuzione che comporta il superamento della soglia indicata al comma 2, lettera b).

Impatto sui contratti derivati

a. Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

KEE cumex ×=

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

b. Rettifica del numero di azioni sottostanti (lotto minimo):

KlottoAex

1×=

dove:

Aex = numero di azioni sottostanti dopo la rettifica

Impatto sui contratti di opzione e future su azioni

Al fine di approfondire l’applicazione delle modalità di rettifica in caso di distribuzione di dividendi straordinari, sono proposti di seguito 4 esempi: i primi 3 concernono il punto a) della regola, mentre il 4° esempio il punto b).

Approfondimento del punto a)

Con riferimento al punto a), Borsa Italiana considera straordinario l’ulteriore pagamento che non rientra nella politica di distribuzione dei dividendi comunicata dalla società entro il mese successivo alla chiusura dell’esercizio.

Tuttavia nel caso in cui una società decidesse di distribuire acconti sul dividendo non annunciati nella politica di pagamento e qualora l’annuncio avvenisse con un anticipo

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superiore a 3 mesi rispetto al pagamento effettivo, tale dividendo può essere considerato ordinario.

Esempio n. 1: modifica della politica di pagamento nel corso dell’anno, con erogazione di un acconto di dividendo a valere sui risultati dell’esercizio in corso.

Descrizione dell’operazione

Il 31 luglio 2005 la società Alfa comunica che il Consiglio ha previsto il pagamento di un acconto di dividendo sul 2005 pari a 0,50 euro per azione, da distribuire nel mese di dicembre.

Impatto sulle opzioni e sui future su azioni Alfa

La società ha modificato la politica di pagamento del dividendo nel corso dell’anno, deliberando la distribuzione di un acconto di dividendo: la restante parte del dividendo verrà distribuita nell’anno successivo.

Borsa Italiana potrà avvalersi della facoltà di considerare il pagamento come ordinario perché, sebbene non rientri nella politica di pagamento comunicata dalla società in base all’art.2, sezione IA.2.1, titolo IA.2 delle Istruzioni, l’arco temporale tra la comunicazione della data di pagamento e l’effettiva erogazione del dividendo è maggiore di 3 mesi.

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Esempio n. 2: modifica della politica di pagamento nel corso dell’anno, con erogazione di un acconto di dividendo a valere sui risultati dell’esercizio in corso.

Descrizione dell’operazione

Il 31 luglio 2005 la società Alfa comunica che il Consiglio di Amministrazione ha approvato il pagamento di un acconto di dividendo sul 2005 pari a 0,50 euro per azione, da distribuire nel mese di ottobre. Il lotto minimo dei contratti di opzione e future su azioni Alfa è pari a 500, mentre il prezzo ufficiale del titolo nel giorno antecedente lo stacco è pari a 23 euro.

Impatto sulle opzioni e sui future su azioni Alfa

La società Alfa ha modificato la politica di pagamento del dividendo nel corso dell’anno, deliberando la distribuzione di un acconto di dividendo.

Tale acconto di dividendo è da considerarsi straordinario perché, oltre a non rientrare nella politica di pagamento comunicata dalla società in base all’art.2, sezione IA.2.1, titolo IA.2 delle Istruzioni, l’arco temporale tra la comunicazione della data di pagamento e l’effettiva erogazione del dividendo è inferiore a 3 mesi.

La rettifica, tuttavia, viene effettuata su tutte le scadenze sino a quella prevista per il pagamento del dividendo successivo. Qualora tale data non sia ancora indicata nel momento in cui viene effettuato il pagamento dell’acconto di dividendo, si considera come successiva data di pagamento quella dell’ultimo dividendo distribuito nell’anno in corso.

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Pertanto con riferimento ai contratti di opzione, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di esercizio che sul numero di titoli oggetto del contratto (lotto), rettificando sino alla scadenza di maggio2.

Analogamente con riferimento ai contratti future, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di chiusura giornaliero che sul numero di titoli oggetto del contratto (lotto), rettificando sino alla scadenza di maggio.

La rettifica è effettuata sulla base del coefficiente (K), calcolato nel modo seguente:

978261,023

50,023=

−=K

Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

978261,0×= cumex EE

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

Rettifica del numero di azioni oggetto dei contratti di opzione e future (lotto):

511978261,0

1500 =×=exA

dove:

Aex = numero di azioni dopo la rettifica

Esempio n. 3: la società Beta, dopo aver distribuito un dividendo come previsto dalla sua politica di pagamento, paga un altro dividendo entro fine 2005

Descrizione dell’operazione

Il 10/1/2005, la società Beta comunica che, in base alla propria politica di dividendi, pagherà nel corso del 2005 un dividendo nel mese di maggio.

Nel corso dell’anno, però, la società, diversamente da quanto comunicato nella politica di pagamento dei dividendi, decide di distribuire un altro dividendo pari a 0,25 euro.

2 Nell’esempio, il mese di maggio corrisponde alla data del precedente pagamento di dividendo.

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Il lotto minimo dei contratti di opzione e future su azioni Beta è pari a 1.000, mentre il prezzo ufficiale nel giorno antecedente lo stacco è pari a 14,20 euro.

Impatto sulle opzioni e sui future su azioni Beta

Tale dividendo non rientra nella politica di distribuzione della società, ma si prefigura come il pagamento di un ulteriore dividendo, appunto one off, e non come un acconto sul dividendo atteso dell’anno successivo. Per tali ragioni, il dividendo è considerato straordinario.

Pertanto con riferimento ai contratti di opzione sulle azioni Beta, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di esercizio sia sul numero di titoli oggetto del contratto di opzione (lotto), rettificando tutte le scadenze in essere.

Analogamente, con riferimento ai contratti future, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di chiusura giornaliero che sul numero di titoli oggetto del contratto (lotto), rettificando tutte le scadenze in essere.

La rettifica è effettuata sulla base del coefficiente (K), calcolato nel modo seguente:

982394,020,14

25,020,14=

−=K

Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

982394,0×= cumex EE

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dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

Rettifica del numero di azioni oggetto dei contratti di opzione e future (lotto):

018.1982394,0

1000.1 =×=exA

dove:

Aex = numero di azioni dopo la rettifica

Approfondimento del punto b)

Con riferimento al punto b) Borsa Italiana considera straordinaria la parte di dividendo eccedente il valore pari all’8% della media dei prezzi ufficiali dell’azione nei cinque giorni di mercato aperto precedenti la data in cui il Consiglio di Amministrazione della società delibera la distribuzione di acconti sui dividendi ovvero la data in cui il Consiglio di Amministrazione della società approva il progetto di bilancio e formula la proposta di distribuzione del dividendo. Ai fini del calcolo dell’eccedenza dovranno essere sommate tutte le eventuali distribuzioni di acconti effettuate a valere sui risultati dell’esercizio, non precedentemente rettificati, e l’eventuale saldo; la rettifica ha luogo a partire dalla prima distribuzione che comporta il superamento della soglia indicata.

In questo modo l’eventuale ammontare di dividendo di valore superiore all’8% così come precisato al punto b) è da considerarsi straordinario.

Esempio: pagamento di un ammontare di dividendo il cui importo eccede l’8%.

Descrizione dell’operazione

Il 22 gennaio 2006, la società Alfa comunica nella politica di pagamento dei dividendi che distribuirà il proprio dividendo nel mese di maggio. Ad aprile, il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio e propone la distribuzione di un dividendo pari a 0,8 euro, mentre la media dei prezzi ufficiali del titolo Alfa nei cinque giorni precedenti il Consiglio di Amministrazione è pari a 2,5 euro. Il lotto minimo dei contratti di opzione e future su azioni Alfa è pari a 100, mentre il prezzo ufficiale del titolo Alfa nel giorno antecedente lo stacco di dividendo è pari a 2,55 euro.

Impatto sulle opzioni e sui future su azioni Alfa

Poiché l’importo di dividendo (0,80 euro) è pari al 32% della media dei prezzi ufficiali, soltanto la parte eccedente l’8% è considerato dividendo straordinario.

Nello specifico, 0,20 euro (8% della media dei prezzi ufficiali del titolo nei 5 giorni precedenti il Consiglio di Amministrazione) è la quota parte di dividendo ordinario, mentre la restante, pari a 0,60 euro, è considerata straordinaria e quindi oggetto di rettifica.

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Pertanto i contratti di opzione e future su azioni Alfa vengono rettificati esclusivamente per l’importo di 0,60 euro.

Con riferimento ai contratti di opzione su azioni Alfa, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di esercizio sia sul numero di titoli oggetto del contratto di opzione (lotto), su tutte le scadenze in essere.

Analogamente, con riferimento ai contratti future su azioni Alfa, l’operazione di rettifica incide sia sul prezzo di chiusura giornaliero sia sul numero di titoli oggetto del contratto future (lotto), su tutte le scadenze in essere.

La rettifica è effettuata sulla base del coefficiente (K), calcolato nel modo seguente:

0,76470655,2

60,055,2=

−=K

Rettifica dei prezzi di esercizio (prezzi di chiusura giornalieri):

764706,0×= cumex EE

dove:

Ecum = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) prima della rettifica

Eex = prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero) dopo la rettifica

Rettifica del numero di azioni oggetto dei contratti di opzione e future (lotto):

131764706,0

1100 =×=exA

dove:

Aex = numero di azioni dopo la rettifica

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9. Delisting dei contratti

I contratti di opzione e future su azioni possono essere delistati per due ragioni:

• riduzione della liquidità del contratto

• delisting a seguito di OPA

a. Riduzione della liquidità del contratto

E’ possibile che la liquidità sui contratti di opzione e/o future possa ridursi al punto da non garantire il regolare svolgimento delle negoziazioni. Borsa Italiana può decidere di ricorrere al delisting dell’opzione e/o future, inibendo la generazione di nuovi strike e/o contratti a partire da una determinata data.

Verificate le condizioni di cui all’articolo 4.7.2, comma 5, del Regolamento, Borsa Italiana comunica alla Consob e al mercato, con preavviso di almeno 20 giorni, l’avvio della procedura di esclusione. La procedura di esclusione inizia il primo giorno di negoziazione successivo alla prima scadenza utile. Tali termini possono essere modificati da Borsa Italiana in occasione di un’offerta pubblica di acquisto totalitaria, qualora l’offerta stessa riducesse significativamente il flottante dei titoli.

A partire dal primo giorno di efficacia della esclusione:

• i market maker iscritti sul contratto sono esonerati dagli obblighi di quotazione;

• non sono più negoziabili serie con open interest nullo;

• non sono generate nuove serie e scadenze;

• le serie con open interest positivo rimangono in negoziazione fino alla scadenza naturale ovvero finché l’open interest è nullo.

b. Delisting a seguito di OPA

In casi eccezionali in cui si verificano condizioni di illiquidità delle azioni sottostanti i contratti di opzione (future) a seguito di un’offerta pubblica di acquisto totalitaria, Borsa Italiana, per garantire un ordinato svolgimento delle negoziazioni, delle funzioni di compensazione e garanzia nonché di liquidazione dei contratti, può disporre la chiusura e la liquidazione delle posizioni aperte in opzioni (future) su azioni procedendo, in relazione alle condizioni di mercato, secondo diverse modalità alternative a seconda di come sia strutturata l’offerta. Pertanto Borsa Italiana può disporre la chiusura e la liquidazione delle posizioni aperte in opzioni (futures) su azioni secondo le seguenti 3 modalità alternative:

• liquidazione differenziale (cash settlement) di tutti i contratti aperti;

• sostituzione del titolo in consegna con il titolo della società offerente nel caso in cui questa sia quotata nei mercati gestiti da Borsa Italiana;

• anticipo della data di scadenza del contratto.

Nel caso in cui una società quotata nei mercati gestiti da Borsa Italiana lanciasse un’Opa totalitaria su un’altra i cui sottostanti hanno contratti derivati (opzioni e/o futures) e il pagamento fosse in azioni della società offerente, l’intervento di rettifica è il medesimo previsto per il caso delle fusioni, ovvero il prezzo di esercizio (prezzo di chiusura giornaliero nel caso di stock futures) e il lotto sono rettificati in base alla ragione di offerta.

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In altri casi (ad esempio delisting del sottostante), le Istruzioni di Borsa prevedono il ricorso all’esercizio anticipato.

Esempio: delisting del contratto di opzione su azioni Italgas Avviso di Borsa Italiana n. 1108 del 04/02/2003

Con riferimento agli avvisi n. 759 del 28 gennaio e n.1106 del 4 febbraio 2003 che prevedono l’esclusione dalle negoziazioni nel Mercato degli strumenti derivati – IDEM del contratto di opzione su azioni Italgas, si comunica che i contratti di opzione su azioni Italgas devono essere esercitati anticipatamente entro il 6 febbraio 2003 compreso, ultimo giorno di negoziazione delle azioni Italgas. Si ricorda che le opzioni non esercitate al termine del 6 febbraio 2003 si intendono scadute.

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Comunicazione Le comunicazioni inerenti l’impatto delle corporate actions sui contratti di opzione e future su singole azioni sono pubblicate mediante Avviso di Borsa e distribuite tramite il NIS, il Net Information Systems di Borsa Italiana.

1) Website

E’ disponibile sul sito di Borsa Italiana, nella sezione Derivati, all’indirizzo http://www.borsaitalia.it/quotazioni/derivati/corporateactions/corporateactionshome.htm la pubblicazione gratuita di tutti gli avvisi IDEM, a partire dal 2003. E’ altresì disponibile in questa sezione una pagina web dedicata esclusivamente alle operazioni di rettifica.

2) Mailing list

Iscrivendosi alla mailing list “Corporate Action Calendar” disponibile sul sito di Borsa Italiana è possibile ricevere gratuitamente gli avvisi inerenti al mercato IDEM ogni qualvolta vengono pubblicati, usufruendo allo stesso tempo del servizio di informazione settimanale. Tale servizio è erogato attraverso l’invio settimanale di una mail di ricapitolazione delle corporate action in pipeline, per garantire all’utente un continuo e completo aggiornamento sul corso delle corporate action.

3) Contatti

Per qualunque tipo di informazione relativa agli interventi di rettifica dei contratti di opzione e future su singole azioni, è possibile contattare direttamente la Divisione Derivati di Borsa Italiana S.p.A. tramite:

• Tel. : +39 02 72426 231

• Email: [email protected]