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1 Corso Allievo Allenatore FIP Metodologia dell’Insegnamento Sportivo ANTONIO DAINO MILANO 2012

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Corso Allievo Allenatore FIP

Metodologia dell’InsegnamentoSportivo

ANTONIO DAINO

MILANO 2012

metod allievi allt basket 2010 2

1. Il ruolo, responsabilità e competenze pedagogiche dell’allievo allenatore

2. Le funzioni e le capacità di chi insegna3. Come comunicare con gli allievi4. Il processo di insegnamento –

apprendimento5. I principi dell’apprendimento6. Il feedback cognitivo/sensoriale7. Primi cenni sulla motivazione

GLI ARGOMENTIdi metodologia dell’insegnamento

metod allievi allt basket 2011 3

• “Addestratore”• Animatore • Maestro• Amico• Genitore • Psicologo

• interlocutore

1. I ruoli dell’allievo allenatore

4

Le responsabilità dell’allievo allenatore

1. L’integrità e sicurezza degli allievi2. Il carico fisico della preparazione 3. Sviluppare un interesse a lungo termine per lo

sport della pallacanestro4. Organizzare le attività in modo efficace5. Rispondere dell’attività svolta alla società sportiva6. Collaborare con il capo allenatore7. Mantenere alto il valore della categoria

professionale

metod allievi allt basket 2011

5

2. LE FUNZIONIDI CHI INSEGNA

Comunicare

Organizzare

Motivare

Entusiasmare

Trasmettere

Affiliaremetod allievi allt basket 2011

6

2. LE MIE CAPACITA’

C si/no = da 1- a10

OMETA

metod allievi allt basket 2011

metod allievi allt basket 2010 7

DECENTRARSI

Un problema fondamentale nella conduzione delle

persone è la discrepanza tra la percezione di chi

conduce e quella di chi segue-esegue

SPIEGAZIONE ESAURIENTE

NON HO CAPITO NIENTE

metod allievi allt basket 2010 8

ATLETA

UN ESEMPIO NEL BASKET

LA MIA VISIONE

coach

A-2 passiB-dueappoggi

9

UNA PARTE CONSISTENTE DELLA COMUNICAZIONE PASSA

A PRESCINDERE DALL’INTENZIONE DI CHI

COMUNICA

3. IN PRESENZA DI ALTRI TUTTO E’

COMUNICAZIONE

metod allievi allt basket 2011

10

La capacità di inviare messaggi in grado di produrre gli effetti

desiderati dall’emittente.

COMUNICAZIONEEFFICACE

metod allievi allt basket 2011

metod allievi allt basket 2010 11

NON VERBALE RICONOSCIMENTI

VERBALE ASCOLTO

COMUNICAZIONEEFFICACE

metod allievi allt basket 2010 12

VERBALELa capacità di un individuo di esprimere correttamente

il proprio pensiero attraverso il linguaggio

parlato

metod allievi allt basket 2010 13

ATLETA

LA MIA VISIONE

coach

3°Tempo = 2 PASSI

3°Tempo =

2 APPOGGI

UN ESEMPIO DI AMBIGUITA’ COMUNICATIVA NEL BASKET

metod allievi allt basket 2010 14

ATLETA

LA MIA VISIONE

coach

3Tempo = 2PASSI

3Tempo =

2 APPOGGI

E nell’ N.B.A???

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LA COMUNICAZIONE VERBALEruolo, caratteristiche, segni del parlante

CONTESTO

MESSAGGIOEMITTENTE

FEED-BACK

•RICEVENTE

CODICE

CANALE

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NON VERBALEE’ costituita dagli

atteggiamenti, dalle emozioni e dai comportamenti manifestati

dalle persone durante l’interazione comunicativa

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LA COMUNICAZIONENON VERBALE

SGUARDO

CINESICA

POSTURA

PARAVERBALE

PROSSEMICA

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ASCOLTOLa capacità e la disponibilità

a prestare attenzione al messaggio dell’emittente

nella sua globalità

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RICONOSCIMENTIL’insieme dei segnali di

approvazione / disapprovazione che le

persone si inviano reciprocamente

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RICONOSCIMENTI

POSITIVI NEGATIVIATTENZIONEALLA QUANTITA’

APPREZZAANNUISCECONFERMAAPPROVASORRIDEOSSERVAASCOLTA

Si ALLONTANADISCONFERMA

CRITICA“INTIMORISCE”

RIDICOLIZZADISPREZZA

DISAPPROVA

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GLI OSTACOLI DELLA COMUNICAZIONE EFFICACE

• De- Codificazione• Parlare sull’altro• Usare il ruolo• Rimproverare• Etichettare

• negare idee e sentimenti dell’altro

• rifiutare responsabilità

• manifestare sfiducia• denigrare

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Il tempo di impegno motorio

Il clima positivo

L’informazione frequente e di qualità

L’organizzazione del lavoro

La motivazione

M. Pieron

4. IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

È determinato da:

metod allievi allt basket 2010 25

Insegnamento e Apprendimento come processo complesso

Processi energetici –variabili fisiologiche /

c. motorie

INDIVIDUO(Psicologiche)

AbilitàTecnico-tattiche(Psicologiche)

Struttura organizzativa-

sociale dello sport (club, FSN, sistema

di gara)

Modello di prestazion

e

TIPOLOGIA DI

SPORT

RA

PPRESEN

TAZIO

NI

ISTRU

TTOR

E

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L’ ”IDEA” DEL MOVIMENTORappresentazione mentale, di una immagine, una parola che l’allievo cerca di tradurre in movimento.-Mnemoniche-Verbali-Iconiche-cinestesiche

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verbale visiva Pratica/ cinestesica

Spiegazioni sintetica dell’attività esercizio-movimento (nome?)

Dimostrare correttamente l’attività

Far provare evidenziando il punto di attenzione

Maggiori spiegazioni verbali all’aumento della comprensione dell’abilità

Mantenere, se possibile, la velocità ideale di esecuzione

Usarla con cautela qualche allievo talvolta è infastidito dal metodo

Evitare l’eccessiva frammentazione di movimenti

Presentarla più volte, specie con i principianti

Usarla per tempi brevi finché si manifestano le sensazioni cinestesiche

PRESENTAZIONE DEL COMPITO

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7. IL FEED-BACK DEL MOVIMENTOè costituito dalle informazioni relative al

movimento effettuatoLa funzione del FB è quella di avvicinare la sensazione dell’allievo al modello auspicato.Il FB può essere interno (sensoriale) o esterno (cognitivo) in funzione delle capacità dell’allievo e può generare un sentimento di successo o di fallimento.

metod allievi allt basket 2011

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IL FEED-BACK PER CORREGGERE L’”ERRORE”

Ogni insegnante è impegnato nella correzione degli errori tecnici o tattici degli allievi. L’errore scaturisce dall’osservazione tra il movimento atteso e quello osservato. E’ opportuno ricordare che la correzione di un errore può causare errori involontari “cosiddetti di compensazione” .

metod allievi allt basket 2011

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ATLETA

UN ESEMPIO NEL TIRO

LA MIA VISIONE

coach

Gomito fuori Gomito normale

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ATLETA

SOLUZIONE CORSISTI

LA MIA VISIONE

coach

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APPRENDIMENTO

APPRENDERE: utilizzare le esperienze precedenti per modificare stabilmente il proprio comportamento allo scopo di raggiungere un migliore adattamento in un ambiente che cambia.

FORME : imitazione, condizionamento, prove ed errori, comprensione, insight

metod allievi allt basket 2011

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APPRENDIMENTO PER IMITAZIONEriproduzione consapevole di un

comportamento motorio

L’imitazione è il risultato di un certo interesse, aspirazione e o attrazione verso l’acquisizione di un determinato gesto o comportamento.

E’ tipico dei bambini che osservano le azioni degli adulti o di coetanei di prestigio.

metod allievi allt basket 2011

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APPRENDIMENTO PER CONDIZIONAMENTO STRUMENTALE

• LEGGE DELL’EFFETTO: ogni volta che un comportamento viene seguito

da un rinforzo, il comportamento manifestato tende ad essere ripetuto.

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APPRENDIMENTO PER PROVE ED ERRORI

la soluzione di un problema motorio che avviene attraverso una serie di

ripetizioni casuali che denotano la mancanza di uno schema di soluzione

predefinito.

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APPRENDIMENTO PER INSIGHT

La riorganizzazione improvvisa (intuizione -eureka) del campo percettivo che dimostra la soluzione del problema motorio senza passare dall’elevato numero di ripetizioni

tipico dei tentativi per prove ed errori

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. . .

. . .

. . .

APPRENDIMENTO PER INSIGHT

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APPRENDIMENTO PER COMPRENSIONE

Si basa sulla capacità dell’allievo di ragionare sugli elementi più importanti di un problema, di cogliere i rapporti di causalità, di compiere operazioni mentali per raggiungere uno scopo.

E’ una forma di apprendimento tipico della fase pre- adolescenziale e adulta (SILLOGISMO).

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6. LE LEGGI CHE REGOLANO IL PROCESSO DI APRENDIMENTO MOTORIO

La legge dell’EFFETTOLa legge dell’ATTIVAZIONE ottimaleLe tappe dello sviluppo COORDINATIVO

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LA LEGGE DELL’EFFETTOPremiare un comportamento accresce le possibilità

che questo venga ripetuto

•Valorizzare iniziali esperienze di successo•Rinforzi materiali (gadgets – medaglie)•Rinforzi morali (orgoglio competenza)•Rinforzi negativi (in - sicurezza)

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metod allievi allt basket 2010 41

PRESTAZIONE: risultato di una azione o di una serie di azioni necessarie per raggiungere un certo obiettivo

ATTIVAZIONE: lo stato psicologico che comprende il grado di intensità, motivazione e impegno che caratterizzano una certa situazione

PERSONALIZZAZIONE: Individuazione della costellazione di tratti psicologici dell’atleta che determineranno se innalzare o abbassare il suo livello di attivazione

LEGGE DELL’ATTIVAZIONE OTTIMALE

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GRAFICO:CURVA U ROVESCIATA - YERKES E DODSON 1908

P

R

E

S

T

A

Z

I

O

N

E

ATTIVAZIONE

+

+--

ZONA OTTIMALE

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Le tappe dell’apprendimento della coordinazione motoria

(Meinel)

Coordinazione grezza

Coordinazione fine

Disponibilità variabile

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LA COORDINAZIONE GREZZAorientamento e messa a fuoco globale del movimento da

realizzare

Nel caso del bambino che deve tirare a canestro si può parlare di superamento della prima fase quando l’allievo ha raggiunto il livello di coordinazione che gli consente di lanciare la palla spingendo con la destra ed effettuando il controllo con la sinistra.A questo livello ci si deve accontentare del risultato globale dell’azione senza entrare eccessivamente nel merito di come questa viene eseguita. E’ frequente l’impressione di incertezza, goffaggine rigidità nell’esecuzione del movimento

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LA COORDINAZIONE FINEla capacità di gestire accettabilmente lo schema motorio che

scaturisce da:

-Grande quantità di esecuzioni-Puntualizzare per far cogliere gli elementi più importanti del gesto -Attenzione alla qualità per l’incremento del rendimento del movimento. -Attenzione ai movimenti compensatori dell’equilibrio.

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LA DISPONIBILITÀ VARIABILEdetta anche coordinazione finissima

esecuzione del gesto tecnico anche in condizioni critiche o inusuali mantenendo una buona efficacia

Il prerequisito di questa fase è l’elevatissima quantità di ripetizione necessarie per conseguirla (almeno 8 anni di allenamento continuo) associata ad una buona attitudine motoria. Lo spostamento dell’attenzione dell’allievo dall’esecuzione del gesto (altamente automatizzato) alla scelta di obiettivi tecnico o tattici.Riuscire a tirare fare canestro nonostante la marcatura del difensore.

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7. LA MOTIVAZIONE ALLO SPORT cosa si intende?

• La ragione, la causa , il motivo che stimola, mantiene e incrementa il comportamento verso la pratica sportiva

• Si riferisce agli atteggiamenti, ai vissuti ed ai comportamentimanifestati dall’atleta nello sport

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LA MOTIVAZIONE ALLO SPORT: QUALE APPROCCIO?

• il bastone e la carota

• l'importanza dei riconoscimenti

• l'unicità personale delle motivazioni

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LA MOTIVAZIONE ALLO SPORT

Primarie• gioco (ludica, divertimento, piacere,

passione, gioia,)• Agonismo

Secondarie1. Successo2. Affiliazione3. Competenza

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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