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Corso di metodi e tecniche del Servizio Sociale 2 A.A. 2016-2017

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Corso di metodi e tecniche del Servizio Sociale 2

A.A. 2016-2017

1. IL PROGRAMMA DEL CORSO

C. Tilli - Metodi 2_Intro 2016/17 2

Programma del corso

I parte• Bisogni, domande e promozione delle risorse• La documentazione professionale• Tra persona e organizzazioni, il lavoro di rete• L’assistente sociale e le organizzazioni

• II parte• Gli strumenti professionali per il lavoro con persone e

famiglie (colloquio, visita domiciliare, lavoro di gruppo)• L’integrazione socio-sanitaria• La dimensione politica del servizio sociale professionale e il

lavoro di comunità• Valutazione e ricerca nel servizio sociale

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Strutturazione del corso

• Il corso si articola sui due semestri:

Lezioni:

1 sem. lunedì e mercoledì ore 10-12

(NO lezione nei giorni: 26 e 31/10; 9/11)

2 semmartedì e giovedì ore 11-13

• È vivamente consigliata la frequenza alle lezioni.

C. Tilli - Metodi 2_Intro 2016/17 4

Prova di esame

• L’esame si svolgerà per tutti in forma scritta e orale.• Allo scritto verrà proposta una domanda per ciascuno dei

testi indicati, e sarà necessario rispondere a tutte ledomande; chi raggiungerà almeno la sufficienza allo scrittosarà ammesso all’orale.

• Gli studenti che frequenteranno almeno il 75% delle lezionipotranno partecipare alle verifiche che verrannoprogrammate (esoneri), una per ognuna delle due parti incui è suddiviso il programma: il primo si terrà nel mese didicembre, il secondo nel mese di maggio.

• Per gli studenti che devono conseguire 5 cfu è necessariauna presenza complessiva ad almeno il 60% delle lezioni, e visarà un unico esonero alla fine del 2 semestre

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I testi d’esame - 1Per tutti gli studenti (frequentanti e non):

BINI L., Documentazione e servizio sociale, Carocci,Roma, 2003 (� sono esonerati dallo studio del volume – e dal

rispondere alla relativa domanda in sede di esame – gli studenti chefrequentano il laboratorio/corso sulla Documentazione professionale o

hanno già sostenuto il relativo esame)

Per l’esame da 9 cfu: capitoli 3,4, 5 e 6

Per l’esame da 5 cfu: capitoli 3,4, e 5

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I testi d’esame - 2

GUI L. (a cura di), Organizzazione e servizio sociale, Carocci, Roma, 2009

Per l’esame da 9 cfu: capitoli da 1 a 7

Per l’esame da 5 cfu: capitoli da 1 a 4

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I testi d’esame - 3

SANICOLA L. Dinamiche di rete e lavoro sociale,

Liguori, Napoli, 2009

Per l’esame da 9 cfu: PARTE I, capitoli da 1 a 6

Per l’esame da 5 cfu: PARTE I, capitoli: 1, 4, 5 e 6

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I testi d’esame - 4

TILLI C., Integrare nella complessità. I servizi socio-

sanitari nel Lazio, Aracne, Roma, 2013

per tutti: 1^ parte

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I testi d’esame - 5

ALLEGRI E., Il servizio sociale di comunità, Carocci,Roma, 2015

Per l’esame da 9 cfu: capitoli da 1 a 4

Per l’esame da 5 cfu: capitoli 2 e 3

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I testi d’esame - 6

DE AMBROGIO U., BERTOTTI T., MERLINI F., L’assistente sociale e la valutazione, Carocci, Roma, 2007

Per l’esame da 9 cfu: capitoli da 1 a 7

Per l’esame da 5 cfu: capitoli da 3 a 7

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Per la parte sugli strumenti professionali (per tutti):

BARTOLOMEI A., PASSERA A.L., L’assistente sociale,Ed. CieRre (testo già utilizzato per l’esame di Metodi1) � pagg. 173-189 (� sono esonerati dallo studio – e dal

rispondere alla relativa domanda in sede di esame – gli studenti che nel 2semestre frequenteranno il Corso su «Tecniche e Strumenti professionali»tenuto dalla Dott.sa Zagaria)

Testo di consultazione: CAMPANINI A. (a cura di),Nuovo Dizionario di Servizio Sociale, Carocci, Roma,2013

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Il ricevimento

• Su appuntamento ([email protected])

• Tendenzialmente, lunedì e mercoledì (da verificare disponibilità stanza ricevimento)

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UNA PREMESSA …

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«La mente umana è come un paracadute ...

funziona solo se è aperta»

(A. Einstein)

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2. LA PROSPETTIVA TRIFOCALE NEL SERVIZIO SOCIALE

(o lo strabismo trivergente …)

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Unico approccio

Tre fuochi Tre mandati

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1° fuoco: Le persone e le famiglie

Priorità del rispetto della dignità e del diritto all’autodeterminazione di ogni donna e uomo � non lavoriamo sulle

persone/ utenti/pazienti/clienti/cittadini …

ma con e per loro

Ascolto, apertura, non discriminazione, no al pregiudizio

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Mandato professionale

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2° fuoco: Le organizzazioni

Continua relazione e interfaccia con, dentro e tra le organizzazioni

Organizzazioni come risorsa e vincolo

Rapporto biunivoco tra assistente sociale e organizzazione

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Mandato istituzionale

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3° fuoco: Le comunità

Lavoro nelle e con le comunità

Promozione di comunità

Le comunità come risorse

NON alternative

MA complementari rispetto a quelle istituzionali

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Mandato sociale

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3. BISOGNI, DOMANDE, PROBLEMI E RISORSE

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a. Il bisogno (F. Villa, in Nuovo Dizionario …)

Approcciosociologico

Concezione del bisogno Concezione del benessere

Organico-fisicista

Esigenza bio-psico-fisica Soddisfazione dei bisogni fondamentali

Funzionalista Esigenza bio-psico-socio-culturale Perfetta integrazione nel proprio ruolo sociale

Marxista Carenza di risorse mater. per l’autorealizzazione del sogg.

Piena liberazione dai bisogni

Radicale Iatrogenesi medica e soc. e cronicizzazione dei bisogni

NO alle Istituzioni totaliSI alla comunità

Fenomenologico

Esigenza di comunicazione piena tra i soggetti

Pienezza di senso nei rapporti umani

Personologico Il bis. ha diverse componenti che vanno ricondotte all’unitarietà della persona

Il benessere «totale» è irraggiungibile � Ben. relativo

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La piramide

di A. Maslow

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?

Caratteristiche del bisogno (E. Neve, Il Servizio sociale)

SOGGETTIVITA’

• Non esiste il bisogno senza il soggetto• Ognuno vive in modo soggettivo i

propri bisogni e vi dà i propri significati

GLOBALITA’

Unitarietà delle persone Vs

specializzazione e parcellizzazione dellerisposte?

STORICITA’• Cambia la Storia a livello macro

• Cambiano le storie a livello micro

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Il bisogno è di complessa definizione …

• perché molti sono i fattori che lodeterminano (interni ed esterni …)

• per le caratteristiche di soggettività,globalità e storicità (occorrerebbeconoscere davvero le persone e il loropunto di osservazione …)

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… in definitiva però …

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BISOGNO

Segnala una mancanza/un

limite

MA ANCHE

è la scintilla che mette in moto aspirazioni, speranze, ambizioni, desideri

b. Il problema

«questione la cui soluzione incerta implica la possibilità di una alternativa»

o, anche,

«caso complicato o situazione difficile da affrontare e risolvere»

(Zingarelli)

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… il problem solving …

è una delle attività più praticate da ognuno di noi …

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MA

di quali problemi si occupa il Servizio Sociale ?

Il problema è un segnale o sintomo di disagio nella relazione tra la persona e il suo

ambiente di vita

�La rottura di un equilibrio precedente

� NON coincide con la persona!!!

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«Categorie» di problemi (F. Ferrario, Le dimensioni dell’intervento sociale)

• Fasi della vita o stadi di sviluppo

• Acquisizione di status particolari (malattia,disoccupazione, …)

• Istanze diverse provenienti dall’esterno, legate avolte anche al rapporto con le istituzioni

• Eventi improvvisi e imprevisti

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c. La domanda

Consiste in un quesito o una richiesta.

Nel Servizio Sociale si possono analizzare ledomande secondo diverse tipologie:

• Domande dirette/indirette

• Domande individuali/collettive

• Domande espresse/latenti

De Sandre le distingue in:

• Domanda tecnica

• Domanda socialeC. Tilli - Metodi 2_Intro 2016/17 35

ATTENZIONE!

La domanda che arriva al professionista NON coincide automaticamente né con il bisogno

né con il problema

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in particolare, la domanda … (M. Dellavalle, in Nuovo Dizionario)

• È influenzabile da errori percettivi rispetto alservizio/professionista

• È influenzabile da un momento di disorientamentoconseguente ad un evento spiazzante

• Può tendere a non delineare un bisogno o unproblema, ma una richiesta di prestazione,attraverso processi di induzione che tendono acurvare la domanda sulla base dell’offerta/immagineche il servizio offre di sè

C. Tilli - Metodi 2_Intro 2016/17

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d. Le risorse (F. Ferrario, idem; E. Neve, idem)

1. Le risorse della PERSONA:

� Il suo SISTEMA COGNITIVO

� Le sue caratteristiche EMOTIVO-ESPRESSIVE

� Le sue COMPETENZE OPERATIVE

� I suoi MODI DI ATTIVARSI

� Le sue CAPACITA’ (capabilities, A. Sen)

�desideri … voglia di fare … di non rinunciare …

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2. Le risorse dell’AMBIENTE («naturali»

o «sociali»):

� I diversi SOGGETTI (persone e gruppi) con cui la persona è collegata e in relazione

� I BENI MATERIALI e IMMATERIALI che vi sono disponibili

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� conoscenze

� competenze

� abilità

� creatività

� capacità di CONNESSIONE …

� in quel territorio …

� su quel tipo di

problematiche …

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3. Le risorse del PROFESSIONISTA:

4. Le risorse del SERVIZIO/del SISTEMA DEI SERVIZI («formali»):

� strutturali e organizzative

� finanziarie

� umane

� normative

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… i DIRITTI …

«tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritto»

(Dichiarazione dei diritti dell’uomo, art. 1)

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… e il DIRITTO …

Diritti esigibili (… un po’ più o un

po’ meno …)Livelli garantiti(… dove? …per chi? …)

Vincoli (di bilancio … amministrativi …

trasparenza …)

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… e il DIRITTO …

Opportunità … (qualche esempio …)

• L. 75/58 – «Legge Merlin»• L. 180/78 (abolizione manicomi)• D.P.R. 448/88 – (processo penale per

minorenni)• L. 104/92 – (Legge-quadro disabili)• L. 285/97 – «Promozione dei diritti

dell’infanzia e dell’adolescenza»

Vedere

le risorse della persona…� Guardare al positivo nella persona

… e quando la persona deve mostrare solo la

difficoltà?

… e quando la persona deve manifestare solo

aspetti positivi?

Tra responsabilità … peso emotivo … scarsità di tempo …

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Reperire le risorse …

�nell’ambiente …

�nei servizi …

� con le persone, e non «per» loro

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Attivare le risorse allo stato potenziale …

� nella persona

� nell’ambiente

� nell’organizzazione

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Sviluppare le risorse …

� a livello qualitativo e quantitativo

� nelle persone, favorire l’autonomia

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Trasformare le risorse …

(a volte, le risorse - … la famiglia … i servizi …- costituiscono più un problema che unarisorsa …)

�Attivando le capacità personali

�Rendendo effettivamente disponibili lerisorse ambientali e dei servizi …

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Demolire le risorse ???

• Accentuando l’analisi delle difficoltà della persona, che si sente indagata per le sue inadeguatezze …

• Più il soggetto viene aiutato, più c’è il rischio che si senta incapace di fare da solo …

• Standardizzazione e deja vù …

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e. Risposte … senza domanda?

L’assistente sociale

tra aiuto e controllo …

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