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STUDIO DELLA TEORIA DELLA MISURAZIONE DEI COSTI AMBIENTALI E ANALISI DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI APPROCCIO Docente responsabile della ricerca: Prof. Fabio Iraldo – Istituto di Management

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Page 1: Costi ambientali  iraldo

STUDIO DELLA TEORIA DELLA MISURAZIONE

DEI COSTI AMBIENTALI E ANALISI DELLE

DIVERSE TIPOLOGIE DI APPROCCIO

Docente responsabile della ricerca: Prof. Fabio Iraldo – Istituto di Management

Page 2: Costi ambientali  iraldo

LA CONTABILITA’ AMBIENTALE D’IMPRESA

La CONTABILITA’ AMBIENTALE D’IMPRESA può essere definita come “un insieme di aree in cui la

contabilizzazione degli aspetti ambientali può essere di supporto e aiuto sia per le attività di controllo e di

gestione che per la comunicazione con gli stakeholders “ (Bartolomeo M. , 1997, Fondazione Enrico Mattei)

Due principali ambiti di applicazione (in accordo con EPA 1995) :

Contabilità generale o financial accounting (bilancio d’esercizio o annual report-> comunicazione con gli stakeholders)

Contabilità industriale o management accounting (indicazioni al management interno dell’azienda)

Page 3: Costi ambientali  iraldo

LA CONTABILITA’ AMBIENTALE D’IMPRESA

CONTABILITA’ GENERALE

Costi ambientaliInvestimenti ambientali

Passività ambientali

CONTABILITA’ ANALITICA

Costi ambientali di prodotto

Costi ambientali di sito

Costi ambientali di processo

Costi di attività ambientali

“La contabilità ambientale d’impresa non indica soltanto un ambito d’innovazione della contabilità tradizionale, quanto una riorganizzazione della stessa che includa nuove voci di costo,

riclassificazioni di voci tradizionali e riaggregazioni tali da fornire informazioni affidabili e utili per le attività di controllo, di

gestione e di comunicazione” (Ranghieri F. ,2004)

Page 4: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING

I) Definizione di costi e spese ambientali

Sono COSTI AMBIENTALI i costi degli interventi intrapresi da

un’azienda, direttamente o da terzi per suo conto, al fine di prevenire, ridurre o riparare i

danni causati all’ambiente naturale, o per conservare risorse rinnovabili e non

rinnovabili. Non sono costi ambientali quelli sostenuti per il pagamento di multe, penalità o sanzioni, dovuti alla mancata osservanza di norme in materia

ambientale o i risarcimenti danni causati da inquinamento

o comportamenti nocivi all’ambiente. (FEE-EAAF, 1995)

I COSTI AMBIENTALI includono anche le spese derivanti dal

pagamento di multe, penalità o sanzioni in seguito alla mancata

osservanza di norme o regolamenti ambientali,

nonché gli eventuali risarcimenti a favore di terzi per danni o perdite causati da comportamenti scorretti passati (CICA, 1993; ICAEW,

1993)

Filone maggioritario (USA e Paesi aderenti alla FEE, fra cui l’Italia -

CNDC)

Filone minoritario (Canada, Gran Bretagna)

Assenza di una definizione unanimemente condivisa a livello internazionale

Page 5: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING I) Definizione di costi e

spese ambientali

EUROSTAT 1994 (SERIEE, conto satellite EPEA): Si considerano SPESE AMBIENTALI le spese

sostenute per la realizzazione di azioni e attività finalizzate primariamente alla prevenzione, alla riduzione e all’eliminazione dell’inquinamento

così come di ogni altro degrado ambientale (definizione elaborata in riferimento alla contabilità

ambientale NAZIONALE)

La protezione dell’ambiente deve rappresentare lo scopo principale dell’azione

Page 6: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING I) Definizione di costi e

spese ambientali

Il requisito del carattere principale della motivazione ambientale è stato adottato anche da:

Commissione Europea, Raccomandazione 2001/453/CE “il termine spesa ambientale include il costo degli interventi intrapresi da

un’impresa, direttamente o attraverso terzi, al fine di prevenire, ridurre o riparare danni all’ambiente derivanti dalle sue attività operative, o per la conservazione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili. […] Devono

essere aggiunti soltanto costi individuabili e sostenuti allo scopo principale di prevenire, ridurre o riparare danni all’ambiente. Ne sono

escluse le spese che possono influire positivamente sull’ambiente ma il cui scopo principale consiste nel soddisfare altre esigenze quali, ad

esempio, una maggiore redditività, la sicurezza nell’utilizzo dei prodotti o l’efficienza produttiva di un’impresa”

ISTAT, Rilevazione delle spese sostenute dalle imprese per la protezione dell’ambiente nell’anno 2006: “sono escluse […] le spese per attività

che, pur esercitando un impatto favorevole sull’ambiente, sono effettuate per perseguire altri scopi principali, quali ad esempio igiene e

sicurezza dell’ambiente di lavoro”

Page 7: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING I) Definizione di costi e

spese ambientali

L’orientamento prevalente affermatosi rispetto alla considerazione dell’informazione

ambientale nel bilancio d’esercizio prevede: l’esclusione dal campo dei costi ambientali

delle perdite ambientali o costi di inefficienza ambientale (environmental losses o environmental-related costs),

espressione di un atteggiamento passivo dell’azienda, di una mancata o errata gestione della variabile ambientale

il requisito della motivazione prevalente

Page 8: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING I) Definizione di costi e

spese ambientali

Questione dell’inclusione dei cosiddetti “COSTI OBBLIGATORI” (sostenuti in attuazione di obblighi

di legge) all’interno dei costi ambientali

coesistono 2 posizioni differenti:1)È ininfluente che il movente dell’iniziativa sia una

decisione volontaria o una disposizione normativa2)(Impostazione dottrinale più restrittiva) Sono costi

ambientali strictu sensu solo quelli che derivano da azioni discrezionali che vanno oltre i valori

obbligatori fissati dalla normativa di riferimento, espressione di un atteggiamento pro-attivo

dell’impresa in cui la variabile ambientale è vista in un’ottica strategica

Page 9: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING I) Definizione di

investimento ambientale

Come si definisce un INVESTIMENTO AMBIENTALE?Per essere riconosciuto come investimento ambientale un

costo deve soddisfare uno dei seguenti criteri: riferirsi a benefici futuri attesi, che prolungano la vita utile

dell’azienda o di sue componenti, che aumentano la capacità produttiva o migliorano la sicurezza o l’efficienza di altre attività;

riferirsi alla prevenzione o alla riduzione di impatti ambientali che potrebbero essere causati dalle future attività dell’impresa( quindi non derivanti da comportamenti scorretti passati che avrebbero potuto essere evitati con politiche più diligenti e responsabili, attuabili con i livelli di tecnologia e di conoscenze allora disponibili)

Esempio: ricopertura di serbatoi al fine di prevenire fuoriuscite di materiali inquinanti

Page 10: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING I) Definizione di

investimento ambientale

Le spese sostenute per l’acquisto, l’adeguamento o la sostituzione di cespiti finalizzati unicamente al rispetto di parametri di legge, possono essere

qualificate o meno come investimenti ambientali a seconda della concezione di costo ambientale

adottata (più ampia o “strictu sensu”)

Page 11: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING I) Definizione di costi,

spese e investimenti ambientaliAspetti di particolare interesse

Focus n.1: Le unità organizzative/produttive interne all’azienda che realizzano unicamente compiti di

prevenzione e gestione ambientale

I relativi costi di esercizio e pluriennali sono tutti classificabili come ambientali

Page 12: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING I) Definizione di costi,

spese e investimenti ambientaliAspetti di particolare interesse

ISTAT 2007, Questionario di rilevazione delle spese per la protezione dell’ambiente

<<Per le imprese che svolgono a titolo principale attività di “Smaltimento dei rifiuti solidi”, “Smaltimento e depurazione delle acque di scarico ed attività affini” costituiscono spese per la protezione dell’ambiente tutti gli investimenti e le spese correnti effettuati ai fini dello svolgimento della propria attività principale.>>

<<Per le imprese che svolgono a titolo principale attività di “Recupero e preparazione per il riciclaggio” costituiscono spese per la protezione dell’ambiente tutti gli investimenti e le spese correnti sostenuti per la raccolta, il trasporto e il trattamento dei rifiuti.>>

Focus n.2: le imprese operanti nel campo del business ambientale

Page 13: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING Le poste ambientali del

bilancio d’esercizio

L’intersezione tra bilancio d’esercizio e ambiente:

Costi ambientali nel conto economico -> Costi ambientali di esercizio o costi ambientali

correnti Costi ambientali ad utilità pluriennale (investimenti)

capitalizzati nello Stato Patrimoniale -> Immobilizzazioni ambientali (materiali e

immateriali) Passività ambientali

Page 14: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING II) L’identificazione e la

misurazione dei costi ambientali

Considerazioni valide sia per i costi pluriennali, sia per i costi d’esercizio

Si distinguono due casi:

a) COSTI AMBIENTALI “DEDICATI” (completamente dedicati a finalità ambientali)

b) COSTI AMBIENTALI “MISTI” o “NON ESCLUSIVI” (la finalità ambientale coesiste con finalità di altra natura)

Nel caso sub a) la quantificazione avviene in modo oggettivo e l’intero importo è da considerarsi come “ambientale” (es.

investimenti aggiuntivi o add-on)

Page 15: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING II) L’identificazione e la

misurazione dei costi ambientali

Nel caso sub b) (COSTI AMBIENTALI “MISTI”) si hanno tre possibili approcci:

i. si considera costo ambientale l’intero costo (100%) del fattore produttivo (approccio “allargato” o comprehensive allocation of

costs)

ii. si considera costo ambientale il solo “costo incrementale” dovuto alla esclusiva motivazione ambientale della misura attuata,

(approccio incrementale o pro-quota o wholly and exclusively approach)

iii. non si identifica alcun costo ambientale (0%) in ragione del fatto che solo i costi aventi finalità integralmente ambientale possono

essere definiti tali (approccio “restrittivo”)

In ragione dei principi di chiarezza e comparabilità l’approccio preferibile è il secondo (metodo incrementale o “pro-quota”)

Page 16: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING II) L’identificazione e la

misurazione dei costi ambientali

ii. Focus sull’approccio incrementale o “pro-quota” I costi ambientali sono i costi incrementali che risultano “interamente ed esclusivamente” (“wholly and exclusively”)

attribuibili a misure di protezione ambientale o di conservazione di risorse rinnovabili e non rinnovabili.

Sono definiti attraverso una stima, il cui grado di soggettività può risultare più o meno forte a seconda che ci si trovi dinnanzi a:

costi in cui la parte ambientale è fisicamente enucleabile. In questi casi si applica un criterio di proporzionalità rispetto al valore complessivo della voce di costo considerata (esempio

un impianto); costi in cui la parte ambientale non sia riconoscibile

separatamente, bensì integrata al resto (ES. i cosiddetti investimenti process integrated o “tecnologie pulite”)

criterio della motivazione (considerare l’importanza relativa della motivazione ambientale rispetto

alle altre determinanti)

Page 17: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING II) L’identificazione e la

misurazione dei costi ambientali

ii. Focus sull’approccio incrementale o “pro-quota”

criterio della motivazione casi possibili:

a) esistono due o più motivazioni a cui si conferisce uguale importanza -> si può supporre una ripartizione egualitaria (termini

%)b) esistono molteplici motivazioni congiunte ed è difficile quantificare

in termini percentuali la motivazione ambientale rispetto alle altre determinanti

1. metodo del costo addizionale (si considera ambientale il maggior costo sostenuto rispetto a quello di acquisizione di un fattore produttivo similare fatta eccezione per l’aspetto

ambientale)oppure, se questo è inapplicabile

2. stima convenzionale della quota incrementale effettuata da tecnici esperti

Page 18: Costi ambientali  iraldo

CONTABILITA’ GENERALE o FINANCIAL ACCOUNTING II) L’identificazione e la

misurazione dei costi ambientali

Nel caso in cui né il metodo del costo addizionale (confronto con impianti similari) né la stima convenzionale della parte ambientale del costo sostenuto consentano una determinazione attendibile del valore attribuibile allo sforzo ambientale, si è spinti gioco forza a rinunciare

all’approccio incrementale e a ricorrere a:

i. l’approccio “allargato” (100% costo ambientale)

ii. l’approccio “restrittivo” (0% costo ambientale)

In simili circostanze una parte della dottrina sembra propendere verso l’adozione dell’approccio “allargato”

(ICAEW, 1996)

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Bibliografia Bartolomeo M. (a cura di) (1997): La contabilità ambientale d’impresa, Ed. Il

Mulino, Ambiente e Sviluppo, Studi e ricerche della Fondazione ENI Enrico Mattei

Bordin A. (2002) : Le nuove regole contabili CE sui costi ambientali, Rivista italiana di ragioneria e di economia aziendale, vol. 102, fascicolo 11/12, 585-597

CICA (Canadian Institute of Chartered Accountants) 1993: Environmental Costs and Liabilities. Accounting and Financial Reporting Issues

Cisi M. (2003): Il bilancio ambientale, Giappichelli, Torino CNDC, Commissione Economia e Contabilità Ambientale (2002): Aspetti

ambientali e principi contabili nazionali CNDC – CNR Task Force ambientale (1998): Aspetti ambientali

nell’informativa del bilancio d’esercizio”, Giornale dei Dottori Commercialisti n.11

Environmental Protection Agency (EPA 1995): An introduction to environmental accounting as a business tool: key, concept and terms

EUROSTAT (1994): SERIEE – European System for the collection of economic information on environment

EUROSTAT (2002) SERIEE Environmental Protection Expenditure Accounts – Compilation Guide (contiene CEPA 2000)

Page 20: Costi ambientali  iraldo

Bibliografia FEE – European Accounting Advisory Forum (1995): Environmental issues

in Financial reporting ICAEW(Institute of Chartered Accountant of England and Wales) 1996:

Environmental issues in Financial Reporting ISTAT 2007: Questionario di rilevazione delle spese per la protezione

dell’ambiente nell’anno 2006, in Questionario di rilevazione sul Sistema dei Conti delle Imprese (SCI)

Mio C., Giornetti A. (2002): Bilancio e ambiente, EGEA, Milano Mio C. (2001): Il budget ambientale. Programmazione e controllo della

variabile ambientale. EGEA, Milano Mio C. (1997): L’ambiente nel bilancio d’esercizio, Rivista dei dottori

commercialisti, vol. 5, 928-956 Pisani M. (2002) L'ambiente naturale nel bilancio di esercizio. Costi e

passività ambientali, Edizioni Franco Angeli Ranghieri F. (2004): Introduzione alla contabilità ambientale: concetti,

metodologie e finalità, VA Valutazione Ambientale, vol. 6, 28-33