criteri e strumenti per la valutazione · 2018-12-19 · criteri e strumenti per la valutazione...
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CRITERI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE
Allegato al POF dell’istituzione scolastica per l’a.s. 2018/19 e al PTOF 2019/22 elaborato dal Collegio
dei Docenti del 15/11/2018 e approvato con delibera n. 14 del Consiglio di Istituto del 18/12/2018.
INTRODUZIONE La valutazione rappresenta la complessa operazione che accompagna tutto il processo di insegnamento – apprendimento, risultato di un processo di osservazione di misurazione di abilità, prestazioni e processi e, infine, di descrizione degli stessi; essa non è quindi soltanto la fase finale del processo di apprendimento, ma lo accompagna dall’inizio, strutturata in finalità, obiettivi, metodi e strumenti condivisivi da docenti e famiglie. In quanto descrizione dei risultati dell’azione formativa la valutazione deve essere comunicata a alunni e famiglie con giudizi chiari e esplicativi, articolata su criteri coerenti con gli obiettivi da perseguire per ogni disciplina. Alunni e famiglie devono essere coinvolti nel processo valutativo, in quanto esso verifica l’efficienza e l’efficacia dell’azione didattico – educativa attuata dalla scuola, guidando l’alunno a sviluppare le proprie competenze e potenzialità.
1 - FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE Verificare il conseguimento degli apprendimenti Adeguare i contenuti, i metodi e gli strumenti delle discipline ai ritmi di apprendimento degli alunni della classe/sezione Programmare e attuare interventi mirati di recupero/consolidamento individuali e/o collettivi Promuovere negli alunni la consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e eventuali difficoltà, anche attraverso la raccolta di dati osservativi Fornire ai docenti elementi per l’autovalutazione degli interventi didattico/educativi La valutazione si struttura quindi in DIAGNOSTICA: nella fase iniziale, per individuare conoscenze, competenze e abilità degli alunni e il possesso dei necessari prerequisiti FORMATIVA: in itinere, utile a descrivere i progressi dei processi di apprendimento e a evidenziare eventuali difficoltà e necessità di interventi di recupero e/o consolidamento SOMMATIVA: finale, al termine del percorso di apprendimento con il compito di verificare il raggiungimento degli obiettivi finalizzati, in considerazione dei livelli di partenza e dei progressi conseguiti. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: permette di verificare l’apprendimento degli alunni durante lo svolgimento delle lezioni e la correzione dei compiti assegnati. Concorre alla verifca degli apprendimenti come fase intermedia della valutazione La valutazione ha come oggetto
Gli apprendimenti (indicati negli obiettivi elaborati dalla programmazione in coerenza con le Indicazioni
Nazionali)
Le competenze di base per ogni ambito disciplinare (certificate alla fine del ciclo di istruzione della
Scuola Primaria)
Il comportamento risultante dalla partecipazione, dall’interesse, dall’impegno e dal rispetto delle
regole manifestati da ogni alunno
2 - RIFERIMENTI NORMATIVI Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo
Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente azione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un'informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. Dal Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 riguardante il Primo Ciclo dell'istruzione Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. Dal decreto legge 62/2017 riguardante la Valutazione del I ciclo d’Istruzione 2.2 Dal Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 riguardante il Primo Ciclo dell'istruzione Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. Art. 1. Oggetto del regolamento - finalità e caratteri della valutazione 1. Il presente regolamento provvede al coordinamento delle disposizioni concernenti la valutazione degli alunni, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità degli alunni, ed enuclea le modalità applicative della disciplina regolante la materia. (…) 2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, (…) 3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», (…) 4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche (…) 5. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa. 6. Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno. (…) 7. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. 8. La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 del decreto-legge, nonché dalle disposizioni del presente regolamento.
9. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Art. 2. Valutazione degli alunni nel primo ciclo di istruzione 1. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola primaria dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola secondaria di primo grado, dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. 2. I voti numerici attribuiti, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge, nella valutazione periodica e finale, sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni, adottati dalle istituzioni scolastiche (…) 3. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione con voto numerico espresso in decimi riguarda anche l'insegnamento dello strumento musicale nei corsi ricondotti ad ordinamento ai sensi dell'articolo 11, comma 9, della legge 3 marzo 1999, n. 124. 4. La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico, (…) 5. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell'articolo 314, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono con un unico voto. Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno. 6. L'ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell'anno scolastico, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge. 7. Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione di cui al comma 2 ed a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno. 8. La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 del decreto-legge, è espressa: a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione; b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione. 9. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico. 10. Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate. Art. 3. Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione 1. L'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo e l'esame medesimo restano disciplinati dall'articolo 11, commi 4-bis e 4-ter, del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, come integrato dall'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176.
2. L'ammissione all'esame di Stato, ai sensi dell'articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni, è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità di cui all'articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado. 3. L'ammissione dei candidati privatisti è disciplinata dall'articolo 11, comma 6, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni. 4. Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni. I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI), ai sensi del predetto comma 4-ter. 5. L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo è espresso secondo le modalità previste dall'articolo 185, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dall'articolo 3, comma 3-bis, del decreto-legge. 6. All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4, e il giudizio di idoneità di cui al comma 2. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. 7. Per i candidati di cui al comma 3, all'esito dell'esame di Stato e all'attribuzione del voto finale concorrono solo gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4. 5. L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo è espresso secondo le modalità previste dall'articolo 185, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dall'articolo 3, comma 3-bis, del decreto-legge. 6. All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4, e il giudizio di idoneità di cui al comma 2. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. 7. Per i candidati di cui al comma 3, all'esito dell'esame di Stato e all'attribuzione del voto finale concorrono solo gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4. 8. Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità. 9. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola, ai sensi dell'articolo 96, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. (…) Art. 8. Certificazione delle competenze 1. Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi dell'articolo 3, commi 1 e 2, del decreto-legge. (…) 5. Le certificazioni delle competenze concernenti i diversi gradi e ordini dell'istruzione sono determinate anche sulla base delle indicazioni espresse dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI) e delle principali rilevazioni internazionali. 6. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e ricerca, ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono adottati i modelli per le certificazioni relative alle competenze acquisite dagli alunni dei diversi gradi e ordini dell'istruzione e si provvede ad armonizzare i modelli stessi alle disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge ed a quelle del presente regolamento. Art. 9. Valutazione degli alunni con disabilità 1. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall'articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli.
2. Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. 3. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall'articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. 4. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive. Art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Dal DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00070) (GU n.112 del 16-5-2017 - Suppl. Ordinario n. 23) Vigente al: 31-5-2017 Art. 1 Principi. Oggetto e finalità della valutazione e della certificazione 1. La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. 2. La valutazione è coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89; è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa. 3. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali. 4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, anche in sede di elaborazione del piano triennale dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli studenti, in coerenza con quanto previsto dal regolamento di istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. 5. Per favorire i rapporti scuola-famiglia, le istituzioni scolastiche adottano modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del percorso scolastico delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti. 6. L'istituzione scolastica certifica l'acquisizione delle competenze progressivamente acquisite anche al fine di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi. 7. Le istituzioni scolastiche partecipano alle rilevazioni internazionali e nazionali dei livelli di apprendimento ai fini della valutazione del sistema nazionale di istruzione e della qualità del proprio servizio.
8. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione, come previsto dall'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica, 31 agosto 1999, n. 394, e sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Capo II Valutazione, certificazione delle competenze ed esame di Stato nel primo ciclo di istruzione Art. 2 Valutazione nel primo ciclo 1. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni nel primo ciclo, ivi compresa la valutazione dell'esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, è espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento. 2. L'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. 3. La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe. I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di alunni, i docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica e di attività alternative all'insegnamento della religione cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni che si avvalgono dei suddetti insegnamenti. La valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. I docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività e insegnamenti per tutte le alunne e tutti gli alunni o per gruppi degli stessi, finalizzati all'ampliamento e all'arricchimento dell'offerta formativa, forniscono elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e sul profitto conseguito da ciascun alunno. Le operazioni di scrutinio sono presiedute dal dirigente scolastico o da suo delegato. 4. Sono oggetto di valutazione le attività svolte nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione», fermo quanto previsto all'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169. 5. La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1. Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249. 6. I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutte le alunne e gli alunni della classe; nel caso in cui a più docenti di sostegno sia affidato, nel corso dell'anno scolastico, la stessa alunna o lo stesso alunno con disabilità, la valutazione è espressa congiuntamente. 7. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 309 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 relativamente alla valutazione dell'insegnamento della religione cattolica, la valutazione delle attività alternative, per le alunne e gli alunni che se ne avvalgono, è resa su una nota distinta con giudizio sintetico sull'interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti. Art. 3 Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. Art. 4 Rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni della scuola primaria 1. L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), nell'ambito della promozione delle attività di cui all'articolo 17, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 213, effettua rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono svolte nelle classi seconda e quinta di scuola primaria, come previsto dall'articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, ad eccezione della rilevazione di inglese effettuata esclusivamente nella classe quinta.
2. Le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell'efficacia della azione didattica. 3. Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinarie d'istituto. 4. Per la rilevazione di inglese, l'INVALSI predispone prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento Europeo per le lingue. Art. 5 Validità dell'anno scolastico nella scuola secondaria di primo grado 1. Ai fini della validità dell'anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da comunicare alle famiglie all'inizio di ciascun anno. Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe. 2. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del collegio dei docenti, motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione. 3. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione, il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non validità dell'anno scolastico e delibera conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del primo ciclo di istruzione. Art. 6 Ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado ed all'esame conclusivo del primo ciclo 1.Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente articolo. 2. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo. 3. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. 4. Nella deliberazione di cui al comma 2, il voto dell'insegnante di religione cattolica, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, è espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751; il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. 5. Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno. Art. 7 Prove nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni della scuola secondaria di primo grado
1. L'INVALSI, nell'ambito della promozione delle attività di cui all'articolo 17, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 213, effettua rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, computer based, volte ad accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono effettuate nella classe terza della scuola secondaria di primo grado, come previsto dall'articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, come modificato dall'articolo 26, comma 2, del presente decreto. 2. Le prove di cui al comma 1 supportano il processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell'efficacia della azione didattica.
3. Per la prova di inglese, l'INVALSI accerta i livelli di apprendimento attraverso prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 4. Le prove di cui al comma 1 si svolgono entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta requisito di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, è prevista una sessione suppletiva per l'espletamento delle prove. 5. Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinarie d'istituto. Art. 8 Svolgimento ed esito dell'esame di Stato 1. L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall'alunna o dall'alunno anche in funzione orientativa. 2. Presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione è costituita la commissione d'esame, articolata in sottocommissioni per ciascuna classe terza, composta dai docenti del consiglio di classe. Per ogni istituzione scolastica svolge le funzioni di Presidente il dirigente scolastico, o un docente collaboratore del dirigente individuato ai sensi dell'articolo 25, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in caso di assenza o impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica. Per ogni istituzione scolastica paritaria svolge le funzioni di Presidente il coordinatore delle attività educative e didattiche. 3. L'esame di Stato è costituito da tre prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi. La commissione d'esame predispone le prove d'esame ed i criteri per la correzione e la valutazione. 4. Le prove scritte, finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo, sono: a) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, intesa ad accertare la padronanza della stessa lingua; b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche; c) prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate. 5. Il colloquio è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza, delle competenze nelle lingue straniere. Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell'ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento. 6. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono definite le modalità di articolazione e di svolgimento delle prove. 7. La commissione d'esame delibera, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva espressa con votazione in decimi, derivante dalla media, arrotondata all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio di cui al comma 3. L'esame si intende superato se il candidato consegue una votazione complessiva di almeno sei decimi. 8. La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla lode, con deliberazione all'unanimità della commissione, in relazione alle valutazioni conseguite nel percorso scolastico del triennio e agli esiti delle prove d'esame. 9. L'esito dell'esame per i candidati privatisti tiene conto della valutazione attribuita alle prove scritte e al colloquio. 10. Per le alunne e gli alunni risultati assenti ad una o più prove, per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, la commissione prevede una sessione suppletiva d'esame. 11. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola Art. 9 Certificazione delle competenze nel primo ciclo 1. La certificazione di cui all'articolo 1, comma 6, descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni, anche sostenendo e orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo. 2. La certificazione è rilasciata al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione.
3. I modelli nazionali per la certificazione delle competenze sono emanati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulla base dei seguenti principi: a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione; b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall'Unione europea, così come recepite nell'ordinamento italiano; c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze; d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale; e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità; f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all'articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese. Art. 10 Esami di idoneità nel primo ciclo e ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo dei candidati privatisti 1. L'accesso all'esame di idoneità per le classi seconda, terza, quarta e quinta della scuola primaria e per la prima classe della scuola secondaria di primo grado è consentito a coloro che, entro il 31 dicembre dello stesso anno in cui sostengono l'esame, abbiano compiuto o compiano rispettivamente il sesto, il settimo, l'ottavo, il nono e il decimo anno di età. 2. L'accesso all'esame di idoneità per le classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è consentito a coloro che, entro il 31 dicembre dello stesso anno in cui sostengono l'esame, abbiano compiuto o compiano rispettivamente l'undicesimo e il dodicesimo anno di età. 3. In caso di frequenza di una scuola del primo ciclo non statale non paritaria iscritta negli albi regionali, i genitori dell'alunna e dell'alunno, ovvero coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, sono tenuti a presentare annualmente la comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza. Le alunne e gli alunni sostengono l'esame di idoneità al termine del quinto anno di scuola primaria, ai fini dell'ammissione al successivo grado di istruzione, oppure all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione, in qualità di candidati privatisti presso una scuola statale o paritaria. Sostengono altresì l'esame di idoneità nel caso in cui richiedano l'iscrizione in una scuola statale o paritaria. 4. L'esito dell'esame è espresso con un giudizio di idoneità ovvero di non idoneità. 5. Sono ammessi a sostenere l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in qualità di candidati privatisti coloro che compiono, entro il 31 dicembre dello stesso anno scolastico in cui sostengono l'esame, il tredicesimo anno di età e che abbiano conseguito l'ammissione alla prima classe della scuola secondaria di primo grado. Sono inoltre ammessi i candidati che abbiano conseguito tale ammissione alla scuola secondaria di primo grado da almeno un triennio. 6. Per essere ammessi a sostenere l'esame di Stato i candidati privatisti partecipano alle prove INVALSI di cui all'articolo 7 presso una istituzione scolastica statale o paritaria. 7. In caso di frequenza di una scuola del primo ciclo straniera in Italia riconosciuta dall'ordinamento estero, fatte salve norme di maggior favore previste da Accordi ed Intese bilaterali, le alunne e gli alunni sostengono l'esame di idoneità ove intendano iscriversi ad una scuola statale o paritaria. Art. 11 Valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità e disturbi specifici di apprendimento 1. La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità certificata frequentanti il primo ciclo di istruzione è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992 n. 104; trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli da 1 a 10. 2. Nella valutazione delle alunne e degli alunni con disabilità i docenti perseguono l'obiettivo di cui all'articolo 314, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297. 3. L'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione avviene secondo quanto disposto dal presente decreto, tenendo a riferimento il piano educativo individualizzato. 4. Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7. Il consiglio di classe o i 11 docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova.
5. Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di istruzione con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato. 6. Per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. 7. L'esito finale dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8. 8. Alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione. 9. Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) certificati ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, la valutazione degli apprendimenti, incluse l'ammissione e la partecipazione all'esame finale del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico personalizzato predisposto nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di primo grado dal consiglio di classe. 10. Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato le istituzioni scolastiche adottano modalità che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, indicati nel piano didattico personalizzato. 11. Per l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione la commissione può riservare alle alunne e agli alunni con DSA, di cui al comma 9, tempi più lunghi di quelli ordinari. Per tali alunne e alunni può essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. 12. Per l'alunna o l'alunno la cui certificazione di disturbo specifico di apprendimento prevede la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della 12 prova iscritta di lingua straniera. 13. In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in commorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunna o l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. L'esito dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8. 14. Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all'articolo 4 e 7. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese di cui all'articolo 7. 15. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse all'albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
3 - CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE
La valutazione è attuata dal team docenti secondo i criteri elaborati dal Collegio dei Docenti e coerenti con la normativa vigente: essa è espressione di un percorso formativo/educativo di apprendimento condiviso con le famiglie che consideri i progressi degli alunni rispetto ai livelli di partenza e il complessivo livello di sviluppo della persona.
In generale strategie, metodi e strumenti della valutazione devono configurarsi come modalità utili a rendere il momento valutativo un’importante fase di crescita degli alunni, nella consapevolezza dei obiettivi conseguiti e delle eventuali difficoltà da superare.
L’individuazione di criteri di valutazione si rende quindi indispensabile per condividere con i docenti del team e con le famiglie riferimenti precisi e coerenti con gli obiettivi di apprendimento; l’esplicitazione degli stessi agli alunni li renderà infatti capaci del necessario processo di autovalutazione. Si configurano pertanto i seguenti criteri:
esiti di apprendimento registrati rispetto agli obiettivi prefissati
progressi conseguiti rispetto alla situazione di partenza
impegno nello studio e nello svolgimento dei compiti assegnati
attenzione e partecipazione alla vita scolastica
autonomia nello svolgimento delle attività didattiche
Per giungere all’espressione di una valutazione efficace, corretta e trasparente occorre che sussista un congruo numero di prove, la corrispondenza a criteri individuati sulla base degli obiettivi prefissati, nelle seguenti modalità:
informativa agli studenti sulla tipologia di prova da sostenere
esplicitazione degli obiettivi da verificare
correzione collettiva delle prove di verifica con esplicitazione degli indicatori della correzione
un numero minimo di due prove di verifica sommativa per disciplina a quadrimestre
distribuzione adeguata delle prove di verifica nel corso dell’anno
se la disciplina contempla prove scritte, previsione di almeno due prove di verifica sommativa, unitamente a quelle orali (2+2)
discipline orali valutate possibilmente con verifica orale (e non soltanto con prova scritta valida per l’orale), così da consentire negli alunni lo sviluppo delle capacità di rielaborazione e esposizione
prove di verifica scritta riconsegnate agli alunni entro dieci giorni lavorativi dallo svolgimento delle stesse e comunque prima dello svolgimento della successiva prova della disciplina
valutazioni riportate sul registro di classe e sul diario personale degli alunni con la firma del docente
presa visione da parte delle famiglie delle valutazioni con firma sul diario personale degli alunni Le prove di verifica devono prevedere il raggiungimento degli obiettivi minimi di ogni disciplina
ALUNNI BES/DSA Per gli alunni BES e DSA le prove di verifica saranno strutturate secondo quanto previsto dal PDP elaborato dal team docenti, con l’utilizzo delle misure compensative e dispensative previste e delle modalità suggerite dall’équipe psicopedagogica di riferimento
ALUNNI STRANIERI Per gli alunni stranieri le modalità di valutazione dovranno tener conto dei tempi e delle modalità di ingresso, l’alfabetizzazione della lingua2 – la partecipazione – dei progressi ma anche delle difficoltà derivanti dalle difficoltà linguistiche. La valutazione rispetterà quindi i tempi di apprendimento/acquisizione della lingua italiana, in riferimento PDP elaborato dal team docenti.
ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ Per gli alunni in situazione di disabilità le prove di verifica saranno strutturate secondo quanto previsto dal PEI elaborato dal team docenti, condiviso con la famiglia e con l’équipe psicopedagogica di riferimento; la valutazione infatti sarà da considerarsi strettamente correlata al percorso individuale e finalizzata a mettere in evidenza il processo di sviluppo degli alunni; le modalità di valutazione dovranno quindi essere definite nel PEI di ogni alunno.
Le prove di verifica saranno predisposte in collaborazione con il docente di sostegno.
AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
SCUOLA PRIMARIA Come precisato dall’art. 3 D.Lgs. 67/2017 “(1) Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. (2) Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. (3). I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. “(cit.) In caso di assenze saltuarie, frequenti, prolungate, sia pure giustificate, il team docente/consiglio di classe accerterà che siano stati raggiunti gli obiettivi propri di ciascuna disciplina, attraverso prove orali e scritte suppletive. Il team docenti valuterà il processo di maturazione di ciascun alunno nell’apprendimento rispetto alla situazione di partenza, considerando, in particolare, i seguenti elementi:
situazioni certificate di disturbi specifici di apprendimento (DSA) O DI Bisogni Educativi/Esigenze educative speciali (BES/EES)
condizioni o fattori specifici che possano aver determinato difficoltà nell’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità;
valutando, inoltre, nel corso dell’anno scolastico:
costanza e impegno nell’impegno scolastico e nello svolgimento dei compiti assegnati a casa;
le risposte positive agli stimoli e agli interventi individualizzati e/o personalizzati
il comportamento positivo e responsabile
un costante miglioramento rispetto alla situazione di partenza Criteri di ammissione/non ammissione alla classe successiva Il Consiglio di classe, per l’ammissione alla classe successiva, valuterà il processo di maturazione di ciascun alunno nell’apprendimento rispetto alla situazione di partenza, considerando, in particolare, i seguenti elementi:
situazioni certificate di disturbi specifici di apprendimento (DSA) O DI Bisogni Educativi/Esigenze educative speciali (BES/EES)
condizioni o fattori specifici che possano aver determinato difficoltà nell’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità;
valutando, inoltre, nel corso dell’anno scolastico:
costanza e impegno nell’impegno scolastico e nello svolgimento dei compiti assegnati a casa;
le risposte positive agli stimoli e agli interventi individualizzati e/o personalizzati
il comportamento positivo e responsabile
un costante miglioramento rispetto alla situazione di partenza
la validità della frequenza corrispondente a almeno ¾ del monte ore annuale (considerate le eventuali deroghe deliberate dal Collegio dei Docenti)
Il team docenti della classe all’unanimità delibera di non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi di eccezionalità, come previsto dal D.L.62/2017 e sempre all’unanimità, qualora il quadro complessivo rivelasse diffuse o totale mancanza delle competenze minime idonee alla prosecuzione. In particolare:
non raggiungimento degli obiettivi minimi nella maggior parte delle discipline (in metà o più discipline), nonostante i frequenti interventi di recupero, anche predisposti in modo individualizzato
necessità di ripetenza per l’acquisizione di conoscenze e competenze necessarie alla prosecuzione del percorso scolastico
valutazione della difficoltà ad acquisire conoscenze e competenze previste per il successivo anno di scuola
condivisione della decisione della ripetenza con la famiglia
inadempienza scolastica SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Ammissione alla classe successiva L'articolo 6 del decreto legislativo n. 62/2017 interviene sulle modalità di ammissione alla classe successiva per le alunne e gli alunni che frequentano la scuola secondaria di primo grado. Al suddetto decreto sono seguiti il DM 74172017, dedicato all’esame conclusivo del primo ciclo d’Istruzione, la nota 1865/2017, finalizzata a illustrare le innovazioni dell’esame e la nota 2936/2018 relativa alle prove Invalsi per la classe III. L'ammissione alle classi seconda e terza di scuola secondaria di primo grado è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Pertanto l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento. In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, il consiglio di classe, con adeguata motivazione e tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, può non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a 6/10). La non ammissione viene deliberata a maggioranza; il voto espresso nella deliberazione di non ammissione dall'insegnante di religione cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante per la decisione assunta dal consiglio di classe diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. È confermata la non ammissione alla classe successiva, in base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, nei confronti di coloro cui è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4, commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998). Il Consiglio di classe valuterà il processo di maturazione di ciascun alunno nell’apprendimento rispetto alla situazione di partenza, considerando, in particolare, i seguenti elementi:
situazioni certificate di disturbi specifici di apprendimento (DSA) O DI Bisogni Educativi/Esigenze educative speciali (BES/EES)
condizioni o fattori specifici che possano aver determinato difficoltà nell’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità;
valutando, inoltre, nel corso dell’anno scolastico:
costanza e impegno nell’impegno scolastico e nello svolgimento dei compiti assegnati a casa;
le risposte positive agli stimoli e agli interventi individualizzati e/o personalizzati
il comportamento positivo e responsabile
un costante miglioramento rispetto alla situazione di partenza
la validità della frequenza corrispondente a almeno ¾ del monte ore annuale (considerate le eventuali deroghe deliberate dal Collegio dei Docenti)
Criteri di non ammissione alla classe successiva/all’esame di Stato conclusivo del I ciclo di Istruzione
La non ammissione alla classe successiva deve considerarsi un’eccezione, in considerazione delle condizioni per attivare un positivo processo di maturazione e apprendimento di conoscenze, competenze e abilità necessarie al proseguimento egli studi. Il Consiglio di Classe, tenuto conto delle indicazioni contenute nel punto ‘Ammissione alla classe successiva’, a maggioranza, delibera di non ammettere l’alunno alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del I ciclo di Istruzione qualora il quadro complessivo riveli carenze diffuse o mancanza delle competenze minime idonee alla prosecuzione, nonostante siano stati attivati interventi di recupero, sostegno o tutti i previsti mezzi compensativi e dispensativi, opportunamente documentati nel registro personale del docente e nei verbali del consiglio di classe. In particolare non si ammetteranno gli alunni alla classe successiva/all’esame di Stato conclusivo del I ciclo di Istruzione in base ai seguenti criteri, deliberati dal Collegio dei Docenti e inseriti nel presente documento:
presenza di insufficienze lievi (voto 5) in metà o più delle discipline oggetto di valutazione curricolare
presenza di 2 insufficienze (voto 4) accompagnate da almeno 3 insufficienze lievi (voto 5)
presenza di quattro o più insufficienze gravi (voto 4) In presenza delle suddette situazioni valutative, il Consiglio di Classe dovrà comunque tenere considerare anche delle seguenti condizioni:
mancato miglioramento rispetto al precedente anno scolastico, in caso di ammissione alla classe successiva con carenze o valutazioni insufficienti
impegno, partecipazione e attenzione molto discontinui
mancata applicazione allo studio durante tutto l’anno scolastico A genitori degli alunni saranno segnalate, tramite lettera, le carenze evidenziate nello scrutinio finale, con opportune indicazioni relative al recupero delle stesse. Entro il mese di settembre saranno verificate le abilità attraverso le prove di verifica disciplinari. La valutazione del comportamento non rientra nella valutazione di non ammissione, a eccezione di situazioni in cui sia stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (art. 4 commi 6 e 9 bis del DPR 249/98) Ammissione all’Esame di Stato conclusivo del I ciclo d’Istruzione Come precisato dagli art. 6 e t del D. Lgs. 62/2017, le modalità di ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione delle alunne e degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie prevedono che, in
sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, tale ammissione all'esame di Stato sia disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza dei seguenti requisiti: a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998; c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte
dall'Invalsi.
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e indicati al punto precedente del presente documento (non ammissione alla classe
successiva/all’esame di Stato conclusivo del I ciclo di Istruzione), la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo, pur in presenza dei tre requisiti sopra citati.
Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione all'esame dall'insegnante di religione cattolica o dal docente per le attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.
In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base
del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF, un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni
decimali. Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche inferiore a 6/10. Ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione dei candidati privatisti
Sono ammessi a sostenere l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in qualità di candidati privatisti, secondo quanto previsto dall'articolo 10 del decreto legislativo n. 62/2017 e dell'articolo 3 del
decreto ministeriale n. 741/2017 coloro che compiono, entro il 31 dicembre dell'anno scolastico in cui sostengono l'esame, il tredicesimo anno di età e che abbiano conseguito l'ammissione alla prima classe della scuola secondaria di primo grado. Sono inoltre ammessi i candidati che abbiano conseguito l'ammissione alla
scuola secondaria di primo grado da almeno un triennio. La richiesta di sostenere l'esame di Stato è presentata dai genitori dei candidati privatisti o da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale al dirigente della scuola statale o paritaria prescelta, fornendo i dati
anagrafici dell'alunna o dell'alunno, gli elementi essenziali del suo curricolo scolastico e la dichiarazione di non
frequentare una scuola statale o paritaria nell'anno in corso o di essersi ritirati entro il 15 marzo. Nel caso di
alunne e alunni con disabilità o disturbi specifici di apprendimento che vogliano avvalersi delle misure dispensative o degli strumenti compensativi previsti dalla normativa vigente, deve essere fornita, unitamente
alla domanda, anche copia delle certificazioni rilasciate, rispettivamente, ai sensi della legge n. 104/1992 e della legge n. 170/2010 e, ove predisposto, il piano educativo individualizzato o il piano didattico
personalizzato.
La domanda di ammissione all'esame di Stato va presentata entro il 20 marzo dell'anno scolastico di riferimento, per consentire alle alunne e agli alunni di sostenere le prove Invalsi entro il successivo mese di aprile.
I candidati privatisti che abbiano frequentato scuole non statali non paritarie non possono sostenere l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione presso una scuola paritaria che dipenda dallo stesso gestore o da
altro che abbia interessi in comune con tale scuola. Per essere ammessi a sostenere l'esame di Stato, i candidati privatisti devono partecipare alle prove Invalsi
(articolo 7 del decreto legislativo n. 62/2017) presso l'istituzione scolastica statale o paritaria dove sosterranno
l'esame di Stato.
L'istituzione scolastica statale o paritaria, sulla base delle domande pervenute e tenuto conto della eventuale presenza di alunne e alunni con disabilità o DSA, comunica all'Invalsi i nominativi dei candidati privatisti all'esame di Stato in tempo utile per la somministrazione delle prove.
Pagellino interquadrimestrale Nel corso del primo quadrimestre agli alunni della Scuola Secondaria di I grado sarà distribuito il documento di valutazione interquadrimestrale relativo alle discipline (allegato al presente documento di cui costituisce parte
integrante)
Criteri per la formulazione del giudizio di idoneità – SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
Per definire il giudizio di idoneità espresso in decimi, il Consiglio di classe terrà conto dei seguenti elementi:
1. Media delle valutazioni del secondo quadrimestre del terzo anno della scuola secondaria;
2. Presenza di discipline con mancato raggiungimento degli obiettivi di apprendimento;
3. Seguente Tabella di corrispondenza fra giudizio di idoneità e relativi descrittori.
Tabella corrispondenza giudizio idoneità/descrittore
Giudizio di idoneità
descrittore
10 Ottimo livello di acquisizione degli obiettivi in termini di competenze,
conoscenze e abilità.
Elevato grado di autonomia e di responsabilità.
Impegno, partecipazione e spirito di collaborazione eccellenti. Eccellente evoluzione del grado di maturazione nel corso della scuola secondaria.
9 Livello di acquisizione degli obiettivi in termini di competenze, conoscenze
e abilità più che buono.
Livello di autonomia e responsabilità più che buono. Impegno,
partecipazione e spirito di collaborazione assidui.
Evoluzione molto positiva del grado di maturazione nel corso della scuola secondaria.
8 Livello di acquisizione degli obiettivi in termini di competenze,
conoscenze e abilità buono.
Buon livello di autonomia e responsabilità.
Buon livello di impegno, partecipazione e spirito di collaborazione. Evoluzione positiva del grado di maturazione nel corso della scuola secondaria.
7 Livello di acquisizione degli obiettivi in termini di competenze, conoscenze
e abilità discreto.
Discreto livello di autonomia e responsabilità. Discreto
livello di impegno, partecipazione e spirito di
collaborazione.
Discreta evoluzione del grado di maturazione nel corso della scuola secondaria.
6 Sufficiente livello di acquisizione degli obiettivi in termini di competenze,
conoscenze e abilità. Sufficiente livello di autonomia e responsabilità. Sufficiente livello di impegno, partecipazione e spirito di collaborazione. Sufficiente evoluzione del grado di maturazione nel corso della scuola secondaria.
FREQUENZA MINIMA E DEROGHE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (Delibera del Collegio Docenti acquisita nel presente documento) Frequenza minima: 75% dell’orario personalizzato
Classi a 30 ore (tempo normale) monte ore annuo 990; 75% = 742 ore
Classi a 36 ore (tempo prolungato) monte ore annuo 1.056; 75% = 792 ore Deroghe:
gravi motivi di salute adeguatamente documentati; terapie e/o cure programmate; grave disagio familiare o socio-ambientale;
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.
INTERVENTI DI RECUPERO
L’Istituzione scolastica si impegna a organizzare interventi di recupero e potenziamento delle situazioni di difficoltà in itinere e in seguito alle valutazioni di fine I quadrimestre, con apposite strategie di seguito indicate:
Interventi di recupero interni alle classi in itinere
Interventi di recupero in itinere/in seguito alle valutazioni di fine I quadrimestre in classe o a classi aperte
Interventi di recupero in itinere/in seguito alle valutazioni di fine I quadrimestre con flessibilità organizzativa e didattica (compresenze, utilizzo di interventi progettuale attivati nei singoli plessi)
lavoro a gruppi
cooperative learning
compiti a casa individualizzati mirati al recupero delle lacune
INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE Le famiglie degli alunni che abbiano evidenziato carenze e/o problemi di tipo comportamentale saranno avvisate con lettera nei seguenti periodi:
scrutinio I quadrimestre
Interclassi - consigli di classe mese di marzo/aprile
Interclassi - consigli di classe mese di maggio
In tutte le situazioni di emergenza o necessità le famiglie saranno convocate dal team docenti/coordinatore di classe secondo l’evenienza
In caso di non ammissione alla classe successiva, le famiglie degli alunni saranno avvertite in via preliminare per via telefonica e con comunicazione scritta.
PROVE INVALSI (nuove indicazione del D.L. 62/2017) Scuola primaria Il D.L. 62/2017 introduce la prova di Inglese nelle classi quinte di Scuola Primaria nell’ambito delle rilevazioni previste dall’ Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), precisando che “(…) Per la rilevazione di inglese, l'INVALSI predispone prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento Europeo per le lingue”. Scuola Secondaria di I grado 1. L'INVALSI, nell'ambito della promozione delle attività di cui all'articolo 17, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 213, effettua rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate, computer based, volte ad accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti in italiano, matematica e inglese in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo. Tali rilevazioni sono effettuate nella classe terza della scuola secondaria di primo grado, come previsto dall'articolo 6, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, come modificato dall'articolo 26, comma 2, del decreto lgs. 62/2017. Per la prova di inglese, l'INVALSI accerta i livelli di apprendimento attraverso prove di posizionamento sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti con il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le prove si svolgono entro il mese di aprile e la relativa partecipazione rappresenta requisito di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, è prevista una sessione suppletiva per l'espletamento delle prove.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO
La certificazione delle competenze descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni, anche sostenendo e orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo; tale certificazione è rilasciata al termine della scuola primaria e del primo
ciclo di istruzione: i modelli nazionali per la certificazione delle competenze (in allegato al presente
documento) sono emanati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'Università e della ricerca sulla base dei seguenti principi:
a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione; b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall'Unione europea, così come recepite nell'ordinamento italiano;
c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze; d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non
formale e informale; e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità; f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all'articolo 7,
distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese (esclusivamente per la certificazione relativa all’Esame di Stato conclusivo del I ciclo d’Istruzione)
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NEGLI ORDINI DI SCUOLA
SCUOLA PRIMARIA
Per la Scuola Primaria la valutazione considererà, oltre alle prove di verifica delle singole discipline, anche del
conseguimento delle competenze chiave secondo le Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006.
Saranno inoltre parte integrante della valutazione gli aspetti inerente l’acquisizione delle competenze relative ai percorsi di Cittadinanza e Costituzione, parte integrante del curricolo delle discipline storico –geografiche e
in particolare secondo le seguenti indicazioni
CURRICOLO CITTADINANZA E COSTITUZIONE – COMPETENZE CHIAVE
Il curricolo di cittadinanza si pone come elemento trasversale tra tutte le discipline, in quanto il concetto di
cittadinanza racchiude e dischiude un percorso formativo unitario teso a raggiungere gli specifici traguardi per
lo sviluppo delle competenze, così come chiaramente configurato nelle Indicazioni per il curricolo. Pertanto i Traguardi si connotano come “l’indispensabile premessa per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione”:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale
La programmazione si articola in quattro punti cardine
1) Dignità umana: riconoscere situazioni nelle quali non si sia stati trattati o non si siano trattati gli altri da persone umane; riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali; riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il mancato rispetto dei principi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia che si sono studiati; identificare fatti e situazioni di cronaca nei quali si ravvisino pregiudizi e comportamenti razzistici e progettare ipotesi di intervento per contrastarli.
2) Identità e appartenenza: documentare come, nel tempo, si è presa maggiore consapevolezza di sé,
delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nelle «formazioni sociali» studiate; curare la propria persona (igiene, stili alimentari, cura dei denti ecc.) e gli ambienti di vita (illuminazione, aerazione, temperatura ecc.) per migliorare lo «star bene» proprio e altrui; riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla provincia, alla città metropolitana, alla regione, ad enti territoriali, all’Italia, all’Europa e al mondo; trovare i modi per trasformare un’appartenenza comunitaria in una intenzionale, libera e volontaria appartenenza sociale, oppure per identificare situazioni di appartenenza ad una «comunità» o ad una «società»; trovare fatti, situazioni, forme linguistiche, comportamenti che dimostrino la mancata o piena consapevolezza della distinzione tra Repubblica e Stato; riconoscere azioni proprie e altrui che siano tendenzialmente autonome oppure che siano per lo più dettate da condizionamenti e da dispositivi espliciti o nascosti…….
3) Alterità e relazione: riconoscere i ruoli e le funzioni diverse nella vita familiare come luogo di esperienza sociale e di reciproco riconoscimento e aiuto, nel dialogo fra generazioni; riconoscere ruoli e funzioni diverse nella scuola, identificando le corrette relazioni degli alunni con gli insegnanti, con gli operatori scolastici e tra loro e riconoscendo il valore dei rapporti scuola famiglia; esercitare responsabilmente la propria libertà personale e sviluppare dinanzi a fatti e situazioni il pensiero critico e il giudizio morale; attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali; distinguere i diritti e i doveri, sentendosi impegnato ad esercitare gli uni e gli altri; manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme argomentate, interagendo con «buone maniere» con i coetanei e con gli adulti, anche tenendo conto dell’identità maschile e femminile; accettare e accogliere le diversità, comprendendone le ragioni e soprattutto impiegandole come risorsa per la risoluzione di problemi, l’esecuzione di compiti e la messa a punto di progetti; curare il proprio linguaggio, evitando espressioni improprie e offensive.
4) Partecipazione: testimoniare la funzione e il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita
quotidiana (vita familiare, gioco, sport ecc.); contribuire all’elaborazione e alla sperimentazione di
regole più adeguate per sé e per gli altri nella vita della famiglia, della classe, della scuola e dei gruppi a
cui si partecipa; avvalersi dei servizi offerti dal territorio, riconoscere quando sono affidabili per sé e
per gli altri e, soprattutto, contribuire ad identificare proposte per renderli sempre meglio tali, quando
non lo fossero; riconoscere in fatti e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole
relative alla tutela dell’ambiente (compatibilità, sostenibilità ...); rispettare la segnaletica stradale, con
particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista.
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIMA – SECONDA
AREA DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE
Conoscenze Competenze– (L’alunno sa…)
L’ambiente quotidiano prossimo Esplorare gli ambienti circostanti e comprenderne le
caratteristiche al fine di comportarsi all’interno di
essi in maniera rispettosa ed adeguata
I rifiuti Attuare comportamenti corretti
Comprendere le diverse forme di utilizzo e di riciclo dei diversi materiali, soprattutto carta e plastica
Intuire il significato della raccolta differenziata, in particolare come forma di “non spreco”
Le risorse Usare in modo corretto la risorsa “acqua” e la
risorsa “energia”, evitando sprechi d’acqua e di energia e di materiali.
AREA DELL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Conoscenze Competenze– (L’alunno sa…)
L’igiene della persona Attivare autonomamente e consapevolmente, nelle diverse situazioni di vita quotidiana, semplici comportamenti volti alla cura della propria persona
Norme di comportamento per la sicurezza nei vari ambienti.
Comprendere e riconoscere le diverse forme di pericolo
Assumere comportamenti specifici e adeguati di
fronte a situazioni rischio
Conoscere le procedure di evacuazione dell’edificio
scolastico attraverso i percorsi di fuga
AREA DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE
Conoscenze Competenze– (L’alunno sa…)
La nutrizione come valore Ampliare la conoscenza dei cibi attraverso esperienze sensoriali
Rispettare il cibo ed evitare lo spreco.
AREA DELL’AFFETTIVITA’
Conoscenze Competenze– (L’alunno sa…)
Le relazioni tra coetanei e adulti
Relazionarsi in modo positivo con i compagni e con
gli adulti.
Esprimere in maniera controllata la propria emotività in situazioni di gioco, di lavoro, di riposo,
con attenzione e rispetto degli altri.
La conoscenza di sè Vivere l’esperienza dell’errore serenamente e mettersi in gioco per affrontare le difficoltà.
CLASSE TERZA E QUARTA
AREA DELLA CITTADINANZA DEMOCRATICA
Conoscenze Competenze L’alunno sa…
Significati e funzioni della regola nei diversi ambienti e contesti della vita quotidiana (scuola, casa, strada, luoghi di aggregazione,…)
Condividere un regolamento classe. Comprendere il regolamento specifico di un diverso ambiente.
Conoscere e rispettare le regole di un gioco.
Suddividere incarichi e svolgere compiti
collaborando in vista di un obiettivo comune
Comunicare il proprio punto di vista seguendo le
forme corrette.
Ascoltare i punti di vista degli altri nel rispetto delle basilari regole della comunicazione.
Sapersi comportare in modo corretto in occasione di
uscite didattiche e/o di altri eventi
La “ diversità” come valore, come ricchezza
Vivere serenamente attività di gruppo
Conoscere, accettare, valorizzare le persone nella loro diversità.
Riconoscere usi, costumi, tradizioni di altri popoli e confrontarli con i propri, per comprenderne la specificità e viverli come opportunità di arricchimento culturale
I concetti di diritto/dovere , libertà, responsabilità, cooperazione
Essere consapevole dei propri diritti ma anche dei propri doveri legati ai vari ruoli ricoperti (figlio, alunno, compagno di classe, compagno di gioco…)
La Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’ Infanzia
Riconoscere, anche in fatti di cronaca e in articoli di giornale, episodi significativi di violazione dei diritti dei minori.
AREA DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE
Conoscenze Competenze L’alunno sa…
Gli atteggiamenti di rispetto dell’uomo nei confronti
dell’ambiente
Mettere in atto comportamenti rispettosi
dell’ambiente
Le caratteristiche dell’ambiente Conoscere l’ambiente del proprio territorio: musei,
industrie, luoghi di svago, parchi,… per poter rapportarsi a ciascun aspetto con atteggiamento adeguato e rispettoso
I rifiuti urbani
Comprendere il valore della raccolta differenziata e
attuare comportamenti correlati
Comprendere il valore dei materiali al fine di evitare
sprechi e di riciclare quanto possibile
Le risorse Usare in modo rispettoso le risorse naturali, evitando sprechi e forme di inquinamento.
AREA DELL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Conoscenze Competenze L’alunno sa…
La tutela della propria salute e di quella altrui Attivare comportamenti di prevenzione adeguati a vantaggio della propria salute
La ricaduta di problemi ambientali (inquinamenti) e
di abitudini di vita scorrette (fumo , sedentarietà, errata alimentazione ) sulla salute
Attivare comportamenti e atteggiamenti corretti
come promozione di stili di vita sani
Norme di comportamento per la sicurezza nei vari
ambienti.
Simulare comportamenti da assumere in condizioni di rischio o di pericolosità ambientale. Dar prova serietà durante prove di evacuazione dell’ edificio scolastico e nelle situazioni che lo
richiedono.
AREA DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE
Conoscenze Competenze L’alunno sa…
Alimentazione / benessere / salute personale Saper porre in relazione tra loro aspetti connessi alla
salute personale, a partire da stili di vita corretti
Le problematiche alimentari nel mondo Cercare di comprendere il problema alimentare nel
mondo e contribuire, nei propri limiti personali, a condividerlo attraverso atteggiamenti di attenzione
agli sprechi
AREA DELL’ AFFETTIVITA’
Conoscenze Competenze– (L’alunno sa…)
Il sé, le proprie capacità, i propri interessi, i cambiamenti personali nel tempo
Essere consapevoli dei cambiamenti personali
Dialogare con gli amici in un clima sereno.
La narrazione di sé come strumento di conoscenza Saper descrivere se stessi e le proprie potenzialità e
limiti.
CLASSE QUINTA
AREA DELLA CITTADINANZA DEMOCRATICA
Conoscenze Competenze– (L’alunno sa…)
Le regole all’interno di contesti più ampi: significato civile e sociale (città, Stato, gruppi di aggregazione, …), anche nell’ottica del significato della democrazia
Rispettare regole e regolamenti anche riferiti a
contesti meno quotidiani, comprendendone il significato
Rispettare le regole democratiche all’interno della
classe, allo scopo di risolvere problemi e di prendere delle decisioni per la vita collettiva
I principi fondamentali della Costituzione italiana Riconoscere, nelle esperienze di vita quotidiana, la presenza o l’assenza dei valori fondamentali della
Costituzione, da considerare sia come diritti sia come doveri
Le forme e il funzionamento delle amministrazioni
locali
Ricercare e conoscere i servizi del territorio (Uffici
anagrafici, ASL, uffici del Comune,…)
Associazioni, organizzazioni nazionali e internazionali a sostegno della pace e dei diritti/doveri dei popoli e dei bambini
Conoscere alcune Organizzazione, come l’UNICEF, il
TELEFONO AZZURRO, l’ONU
Identificare situazioni attuali di pace/guerra, sviluppo/regressione, rispetto/violazione dei diritti umani, giustizia/ingiustizia
Attuare atteggiamenti di solidarietà, impegnandosi personalmente in iniziative di solidarietà all’interno della classe o all’esterno, attraverso proposte adatte all’età.
AREA DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE
Conoscenze Competenze
L’alunno sa…
I problemi ambientali individuati nel proprio territorio
Riflettere sulle maggiori problematiche presenti nel proprio ambiente di vita e comprendere il valore del
comportamento di ciascuno
Le istituzioni e organizzazioni esistenti a difesa e tutela dell’ambiente
Conoscere le istituzioni pubbliche che si occupano
dei problemi ambientali
Documentarsi sulle iniziative promosse per tutelare l’ambiente
Cambiamenti climatici, effetto serra, desertificazione, deforestazione, perdita di biodiversità, varie forme di inquinamento: cause ed ipotesi di intervento
Riconoscere le responsabilità collettive e individuali
nell’affrontare i problemi ambientali
Riconoscere i problemi connessi al degrado
ambientale del Pianeta ( acqua, aria, suolo, energia ) dovuti ad abitudini di vita non confacenti al rispetto
dell’ambiente
AREA DELL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Conoscenze Competenze L’alunno sa…
Fumo e salute: danni sull’apparato respiratorio e
cardiocircolatorio
Essere consapevoli della dannosità di certe azioni e
documentarsi secondo percorsi di prevenzione e
promozione di abitudini e stili di vita che non
inducano in dipendenza
Le principali situazioni di pericolo in ambiente domestico, scolastico e nell’ambiente esterno
quotidiano e non situazioni di pericolo
Mettere in atto comportamenti corretti in situazione di pericolo personale o ambientale
Primi elementi pronto soccorso Intervenire in modo efficace in momenti di necessità
AREA DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE
Conoscenze Competenze
L’alunno sa…
Rapporto alimentazione/benessere/realizzazione
personale
Scegliere consapevolmente di mettere in atto stili
alimentari corretti
Composizione e valore energetico dei principali alimenti
Conoscere il valore dei singoli alimenti
La fame nel mondo Essere consapevoli del problema alimentare nel mondo e condividerlo attraverso atteggiamenti di
‘non spreco’
AREA DELL’AFFETTIVITA’
Conoscenze Competenze L’alunno sa…
Il cammino verso l’adolescenza Comprendere le modificazioni fisiche del proprio
corpo e vivere serenamente il proprio percorso di
crescita.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
CLASSE PRIMA
Competenze di Cittadinanza
Indicatori
Descrittori
Livello
Punti
Imparare ad imparare
Conoscenza di sé (limiti, capacità)
È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa gestire.
avanzato 4
È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e inizia a saperli gestire.
intermedio 3
È parzialmente in grado di identificare punti di forza e di debolezza.
base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Uso di strumenti informativi
Ricerca e utilizza in modo autonomo fonti e informazioni. Sa gestire in modo appropriato i diversi supporti utilizzati e scelti.
avanzato 4
Ricerca e utilizza in modo autonomo fonti e informazioni, gestendo, con aiuto, i diversi supporti utilizzati.
intermedio 3
Se guidato/a ricerca e utilizza fonti e informazioni e riesce a gestire i supporti di base 2
Comunicare, comprendere e rappresentare
Comprensione e uso dei linguaggi di vario genere
Comprende tutti i generi di messaggi (comprese le informazioni esplicite ed implicite), espressi con linguaggi diversi (verbale, scritto, simbolico, matematico…).
avanzato
4
Comprende messaggi di molti generi espresso con linguaggi diversi (verbale, scritto, simbolico, matematico…).
intermedio 3
Comprende semplici messaggi, trasmessi con alcuni tipi di linguaggio.
base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Uso dei linguaggi disciplinari Si esprime utilizzando in maniera corretta e
appropriata i linguaggi disciplinari. avanzato 4
Si esprime utilizzando abbastanza
correttamente i linguaggi disciplinari. intermedio 3
Si esprime utilizzando in modo semplice ed
essenziale i linguaggi disciplinari. base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
base utilizzati.
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Acquisizione di un metodo di
studio e di lavoro
Metodo di studio personale, efficace e produttivo; utilizza in modo corretto il tempo
a disposizione.
avanzato
4
Metodo di studio abbastanza autonomo ed efficace; utilizza in modo adeguato il tempo a
disposizione.
intermedio 3
Metodo di studio ancora dispersivo, incerto, non sempre adeguato.
base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Acquisire e interpretare l’informazione
Capacità di analizzare l’informazione
Analizza l’informazione autonomamente e rielabora le informazioni in modo personale. Esprime pareri personali sulle informazioni ricavate.
avanzato
4
Ricava autonomamente le informazioni da testi di vario genere e da fonti diverse. Riutilizza in parte le informazioni acquisite.
intermedio
3
Se guidato, individua il senso globale di un testo e le informazioni principali. base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Utilizzare le più comuni tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Elabora semplici presentazioni su argomenti di studio o scrive un testo, lo arricchisce sfruttando altre funzioni del programma di videoscrittura e lo salva.
avanzato
4
Scrive un semplice testo o una semplice presentazione al pc e li salva. intermedio
3
Con l’aiuto dell’insegnante scrive un semplice testo o una semplice presentazione al pc e li salva.
base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
CLASSE SECONDA
Competenze di Cittadinanza
Indicatori
Descrittori
Livello
Punti
Collaborare e partecipare
Interazione nel gruppo
Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel gruppo.
avanzato 4
Interagisce attivamente nel gruppo. intermedio 3
Ha difficoltà di collaborazione nel gruppo.
base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Disponibilità al confronto
Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui.
avanzato 4
Generalmente rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui. intermedio 3
Rispetta saltuariamente i diversi punti di vista e i ruoli altrui. base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Agire in modo autonomo e responsabile
Rispetto delle regole Rispetta in modo scrupoloso le regole. avanzato 4
Rispetta generalmente le regole. intermedio 3
Rispetta saltuariamente le regole. base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Assumere responsabilità
L’allievo si assume responsabilità nei diversi livelli di realtà in cui è coinvolto, e contribuisce alla soluzione di problemi personali e collettivi.
avanzato 4
L’allievo si assume responsabilità sul piano personale, siimpegna in prima persona per contribuire alla soluzione di problemi collettivi.
intermedio 3
L’allievo si assume responsabilità sul piano personale, ma non si impegna in prima persona per contribuire alla soluzione di problemi collettivi.
base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
CLASSE TERZA
Competenze di Cittadinanza
Indicatori
Descrittori
Livello
Punti
Progettare Uso delle
conoscenzeaUtilizza in maniera completa le conoscenze apprese per pianificare e
avanzato 4
pprese per realizzare
un prodotto
realizzare un prodotto.
Utilizza discretamente le conoscenze apprese per realizzare un prodotto.
intermedio 3
Utilizza parzialmente le conoscenze apprese per realizzare un prodotto.
base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Organizzazione del materiale per realizzare un prodotto
Sceglie ed organizza il materiale a disposizione in modo corretto e razionale.
avanzato 4
Si orienta nell’organizzare il materiale a disposizione.
intermedio 3
Organizza il materiale a disposizione con la guida dell’insegnante
base 2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale 1
Risolvere problemi
Affrontare situazioni problematiche proponendo soluzioni adeguate
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso di lavoro anche in casi di una certa complessità e diversi da quelli solitamente affrontati, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti logici ed efficaci.
avanzato
4
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso di lavoro, relativamente a situazioni già affrontate, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti adeguati.
intermedio
3
Riconosce i dati essenziali in situazioni semplici e individua solo parzialmente le fasi del percorso di lavoro.
base
2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale
1
Individuare collegamenti e relazioni
Individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi
Individua autonomamente, in modo sicuro e corretto, collegamenti e relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi in ambiti disciplinari diversi, elaborando
avanzato
4
1 Per l’attribuzione sintetica del livello raggiunto dall’alunno in ogni competenza al momento della rilevazione, fare la media dei
punteggi corrispondenti ad ogni livello ed attribuire il livello (avanzato, intermedio, base o iniziale) corrispondente. Nel caso in cui il
punteggio medio non corrisponda ad un livello esatto, si attribuirà il livello più vicino a quello corrispondente al punteggio conseguito.
Se per esempio, per la competenza Imparare ad imparare l’alunno mostra un livello avanzato per ciò che riguarda la conoscenza di sé
(punti4), intermedio nell’uso di strumenti informativi (punti3), intermedio nell’acquisizione del metodo di studio (punti3), il totale dei
punti è uguale a 10. La media dei punti (10:3) sarà quindi uguale a 3 ed il livello da attribuire sarà quello intermedio
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE - SCUOLA PRIMARIA
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE
Voto
Misurazione (in relazione agli obiettivi cognitivi)
10
Conoscenze approfondite ed esaustive. Padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline. Ottima capacità di rielaborare e organizzare collegamenti fra saperi diversi.
9
Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva, capacità di rielaborare e organizzare collegamenti fra saperi diversi.
8
Conoscenze buone, uso appropriato dei vari linguaggi, buona capacità espositiva e di organizzare i contenuti appresi.
7
Conoscenze adeguate, discreta padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline.
6
Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline, parziale padronanza delle abilità e delle strumentalità di base, semplice capacità espositiva.
argomentazioni coerenti, individuando analogie e differenze, cause ed effetti.
Individua con una certa autonomia, in modo non sempre sicuro, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti appresi in ambiti disciplinari diversi. Individua parzialmente analogie e differenze, cause ed effetti.
intermedio
3
Se guidato, riesce ad operare semplici collegamenti tra fenomeni, eventi e concetti appresi in diversi ambiti disciplinari.
base
2
Livello base non ancora raggiunto. iniziale
1
5
Conoscenze lacunose ed esposizione impropria, scarsa capacità di riconoscere e risolvere problemi essenziali.
4 Conoscenze molto lacunose ed incapacità ad esporre in modo comprensibile, mancanza di autonomia nel riconoscere e risolvere problemi essenziali.
ITALIANO CLASSI I – II – III
Nuclei tematici
/indicatori Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori
Voto
Ascolto e parlato
L’allievo partecipa agli scambi comunicativi rispettando il proprio turno.
Ascolta e comprende testi orali cogliendone senso e informazioni principali.
Acquisire un comportamento di ascolto attento e partecipativo. Comprendere comunicazioni e testi ascoltati. Interagire negli scambi comunicativi.
Ascolta, comprende,
interagisce in modo:
pronto, prolungato corretto, articolato, fluido, pertinente e approfondito 10
corretto, prolungato,
pronto, pertinente 9
pertinente attivo e corretto 8
discretamente corretto e
adeguato 7
discontinuo, essenziale, poco corretto e poco
pertinente 6
ascolto per tempi brevi, esposizione
frammentaria, guidata 5
ascolto per tempi molto brevi, comprensione
inadeguata 4
Lettura e
comprensione
L’allievo legge e comprende testi di vario tipo individuandone il senso globale e le informazioni principali.
Mette in relazione le informazioni lette e inizia un processo di sintesi usando termini appropriati.
Legge testi tratti dalla
Utilizzare la tecnica di lettura.
Leggere ad alta voce testi di diversa tipologia, individuando gli elementi e le caratteristiche essenziali.
Leggere comprendere e memorizzare semplici testi.
Legge in modo:
corretto, scorrevole
espressivo, rapido 10
corretto, scorrevole
espressivo 9
corretto, scorrevole 8
non sempre corretto e scorrevole 7
meccanico 6
stentato 5
sillabando con incertezze e lacune 4
Comprende in modo:
letteratura per l’infanzia sia a voce alta sia con lettura silenziosa.
completo, rapido e approfondito 10
completo e approfondito 9
completo e in tempi
adeguati 8
globale e poco rapido 7
essenziale 6
parziale e frammentario 5
in modo non adeguato 4
Scrittura
L’allievo scrive frasi semplici e compiute, organizzate in brevi testi corretti
nell’ortografia
Rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Scrivere didascalie e brevi testi in modo chiaro e logico a livello connotativo e denotativo.
Rielaborare testi di vario tipo in modo chiaro e coerente.
Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo:
ben strutturato, originale, esauriente,
corretto 10
molto chiaro, corretto esauriente 9
pertinente, coerente
quasi sempre corretto 8
abbastanza chiaro e corretto 7
poco corretto e poco organizzato 6
non corretto e disorganico 5
non corretto, non
organizzato, incompleto 4
Riflessione linguistica
L’allievo capisce e utilizza i vocaboli fondamentali e non.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le
conoscenze fondamentali
relative agli elementi essenziali della frase.
Utilizzare le principali convenzioni ortografiche. Riconoscere e denominare le principali parti del discorso.
Riconosce e usa la lingua:
con piena padronanza 10
con padronanza sicura 9
in genere correttamente 8
abbastanza
correttamente 7
in modo essenziale 6
con incertezze e lacune 5
con gravi incertezze e
lacune 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
ITALIANO CLASSI IV – V
Nuclei tematici /indicatori
Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori Voto
Ascolto e parlato
L’allievo partecipa agli scambi comunicativi rispettando il proprio turno e formulando messaggi chiari e pertinenti. Ascolta e comprende testi orali cogliendone senso, informazioni principali e
scopo.
Prestare un’attenzione sempre più prolungata e selettiva alle spiegazioni dell’insegnante e agli interventi dei compagni.
Comprendere testi orali.
Partecipare a discussioni di
gruppo.
Riferire un’esperienza, un’attività o un argomento di studio.
Ascolta, comprende, e
comunica in modo:
prolungato, pronto, corretto, articolato, pertinente, fluido e approfondito
10
corretto, prolungato, pronto, pertinente
9
prolungato, pertinente e corretto
8
abbastanza corretto e adeguato
7
non sempre attivo, per tempi brevi, essenziale,
poco corretto e poco pertinente
6
per tempi brevi poco
adeguato frammentario 5
passivo e per tempi
molto brevi, inadeguato 4
Lettura e comprensione
L’allievo legge e comprende testi di vario tipo individuandone il senso globale e le informazioni principali usando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio mette in relazione le informazioni lette e le sintetizza acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi tratti dalla letteratura per l’infanzia sia
a voce alta sia con lettura silenziosa formulando giudizi personali.
Leggere ad alta voce e in silenzio in modo corretto, scorrevole, espressivo e consapevole testi noti e non.
Leggere e comprendere diversi tipi di testo rielaborandone le informazioni principali.
Legge in modo:
corretto, scorrevole, espressivo, rapido
10
corretto, scorrevole
espressivo 9
corretto, scorrevole 8
non sempre corretto e
scorrevole 7
meccanico 6
stentato 5
lento e molto stentato 4
Comprende in modo:
completo, rapido e approfondito
10
completo e approfondito 9
abbastanza completo e in tempi adeguati
8
globale e poco rapido 7
essenziale 6
parziale e frammentario 5
alquanto limitato 4
Scrittura
L’allievo scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati alla propria esperienza. Rielabora testi parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli.
Scrivere testi in modo chiaro e logico. Produrre testi di tipo descrittivo, narrativo, argomentativo, a livello denotativo e connotativo. Produrre rielaborazioni,
manipolazioni e sintesi di testi.
Scrive sotto dettatura e/o autonomamente in modo:
ben strutturato, esauriente, corretto, originale, pertinente
10
molto chiaro, corretto pertinente
9
coeso, abbastanza
corretto e pertinente,
coerente
8
discretamente corretto e
chiaro 7
sufficientemente
corretto, poco
organizzato
6
poco corretto e disorganico
5
non corretto e
disorganizzato 4
Riflessione linguistica
L’allievo capisce e utilizza i vocaboli fondamentali e non.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali
relative all’organizzazione
morfo-sintattica della frase.
Utilizzare le principali convenzioni ortografiche.
Riconoscere e denominare le principali parti del discorso.
Individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo. Riconoscere i connettivi. Analizzare la frase nelle sue funzioni.
Riconosce e usa la
lingua:
con piena padronanza 10
con sicura padronanza 9
in genere correttamente 8
abbastanza
correttamente
7
in modo essenziale 6
con incertezze e lacune 5
con gravi incertezze e lacune
4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
INGLESE CLASSI I – II – III
Nuclei tematici /indicatori
Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori Voto
Ascolto
(comprensione orale)
L’allievo comprende brevi messaggi orali e scritti
relativi ad ambiti familiari.
Comprendere parole, istruzioni e frasi di uso quotidiano.
Ascolta, comprende, in modo:
rapido e sicuro 10
sicuro 9
buono 8
discretamente corretto 7
essenziale 6
parziale 5
molto limitato 4
Parlato (produzione e interazione orale)
L’allievo descrive oralmente, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono ai bisogni immediati. Interagisce nel gioco,
comunica in modo comprensibile in scambi di semplici informazioni.
Interagire con un compagno per presentarsi o giocare, utilizzando frasi ed espressioni memorizzate adatte alla situazione.
Usa la lingua:
con sicurezza e padronanza
10
con padronanza 9
con pertinenza 8
discretamente 7
essenzialmente 6
con lacune 5
con molte lacune 4
Lettura
(comprensione
scritta)
L’allievo legge semplici e brevi messaggi.
Leggere e comprendere parole, cartoline, brevi messaggi accompagnati da supporti visivi.
Legge in modo:
espressivo 10
corretto, scorrevole 9
corretto 8
abbastanza corretto 7
meccanico 6
stentato 5
molto stentato 4
Comprende in modo:
articolato 10
rapido 9
completo 8
globale 7
essenziale 6
parziale 5
frammentario 4
Scrittura (produzione scritta)
L’allievo scrive semplici parole e frasi di uso
quotidiano relative alle attività svolte in classe.
Copiare e scrivere parole e semplici frasi.
Copia e scrive sotto dettatura e/o autonomamente in
modo:
completo 10
corretto 9
in genere corretto 8
abbastanza corretto 7
essenziale 6
parziale 5
non adeguato 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
INGLESE CLASSI IV – V
Nuclei tematici /indicatori
Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori Voto
Ascolto (comprensione
orale)
L’allievo comprende brevi
messaggi orali e scritti
relativi ad ambiti familiari.
Comprendere parole, istruzioni e frasi di uso quotidiano.
Sa identificare il tema centrale di un discorso.
Ascolta, comprende,
in modo:
rapido e sicuro 10
sicuro 9
buono 8
discretamente
corretto
7
essenziale 6
parziale 5
molto limitato 4
Parlato
(produzione e interazione orale)
L’allievo descrive oralmente, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono ai bisogni immediati.
Interagisce nel gioco,
Esprimersi linguisticamente in modo comprensibile e adeguato alla situazione comunicativa.
Scambiare semplici
informazioni afferenti alla sfera personale.
Usa la lingua:
con sicurezza e
padronanza 10
con padronanza 9
con pertinenza 8
discretamente 7
essenzialmente 6
con lacune 5
comunica in modo comprensibile in scambi di semplici informazioni.
con molte lacune 4
Lettura (comprensione
scritta)
L’allievo legge semplici e brevi messaggi.
Leggere e comprendere parole, cartoline, brevi messaggi accompagnati da supporti visivi.
Legge in modo:
espressivo 10
corretto, scorrevole 9
corretto 8
abbastanza corretto 7
meccanico 6
stentato 5
molto stentato 4
Comprende in
modo:
articolato 10
rapido 9
completo 8
globale 7
essenziale 6
parziale 5
frammentario 4
Scrittura (produzione scritta)
L’allievo scrive semplici parole
e frasi di uso quotidiano relative alle attività svolte in classe.
Scrivere messaggi semplici e brevi lettere personali in modo comprensibile.
Copia e scrive sotto
dettatura e/o
autonomamente in modo:
completo 10
corretto 9
in genere corretto 8
abbastanza corretto 7
essenziale 6
parziale 5
non adeguato 4
Riflessione sulla lingua
L’allievo individua alcuni elementi culturali e coglie i
rapporti tra forme linguistiche
e usi della lingua straniera.
Osservare la struttura delle frasi e coglierne i principali elementi sintattici e grammaticali.
Operare confronti tra culture.
Riconosce e usa la struttura linguistica in modo:
articolato 10
sicuro 9
corretto 8
abbastanza corretto 7
essenziale 6
parziale 5
non adeguato 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
STORIA CLASSI I – II – III
Nuclei tematici
/indicatori Competenze
Obiettivi di
apprendimento Descrittori
Voto
Uso delle fonti
Lo studente riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce ed esplora le tracce storiche presenti nel territorio comprendendo l’importanza del
patrimonio artistico e
culturale.
Individuare le tracce e usarle come fonti per
la ricostruzione di fatti del suo recente passato (vacanze,
scuola dell’infanzia),
della storia personale e della preistoria.
Individua le tracce e sa usarle nella ricostruzione dei fatti
in modo:
pronto, articolato, pertinente e approfondito 10
pertinente, corretto e adeguato 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e
sufficientemente adeguato 6
frammentario e poco corretto 5
inadeguato, frammentario
e scorretto
4
Organizzazione delle informazioni
Lo studente usa la
linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e
individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizza- zioni.
Acquisire i concetti di successione cronologica, di durata e di contemporaneità. Conoscere la periodizzazione e la ciclicità.
Conoscere la funzione e
l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo.
Colloca nello spazio e nel tempo fatti ed eventi in
modo:
pronto, articolato,
pertinente e approfondito 10
pertinente, corretto e
adeguato 9
in genere corretto e
adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e sufficientemente adeguato 6
frammentario e poco
corretto 5
inadeguato, frammentario e scorretto
4
Produzione scritta e orale
Lo studente racconta
Rappresentare
Rappresenta concetti e conoscenze in modo:
i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici.
concetti e conoscenze appresi, mediante grafici, racconti orali scritti e disegni
pronto, articolato, pertinente e approfondito 10
pertinente, corretto e
adeguato 9
in genere corretto e
adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e
sufficientemente adeguato 6
frammentario e poco
corretto 5
inadeguato, frammentario e scorretto
4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE STORIA CLASSI IV – V
Nuclei tematici /indicatori
Competenze Obiettivi di
apprendimento Descrittori
Voto
Uso delle fonti
Lo studente riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce ed esplorale tracce storiche presenti nel territorio
comprendendo l’importanza del patrimonio artistico e
culturale.
Individuare fonti storiche: tracce, resti e documenti.
Ricavare e organizzare informazioni, metterle
in relazione e formulare
ipotesi.
Individua le tracce e sa usarle nella ricostruzione dei fatti in modo:
pronto, articolato, pertinente e approfondito 10
pertinente, corretto e
adeguato 9
in genere corretto e
adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e
sufficientemente adeguato 6
frammentario e poco corretto 5
inadeguato, frammentario e scorretto
4
Organizzazione delle informazioni
Lo studente usa la linea
del tempo per
organizzare informazioni,
conoscenze, periodi, per individuare successioni,
Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali. Ordinare in modo cronologico (a.c./
Colloca nello spazio e nel
tempo fatti ed eventi in modo:
pronto, articolato, pertinente e
approfondito 10
pertinente, corretto e adeguato 9
contemporaneità, durate, periodizzazioni. Organizza le
informazioni e le
conoscenze tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
d.c.) fatti ed eventi storici. Conoscere altri sistemi cronologici.
Individuare periodizzazioni.
in genere corretto e adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e
sufficientemente
adeguato 6
frammentario e poco corretto 5
inadeguato, frammentario e scorretto
4
Strumenti concettuali
Lo studente individua le relazioni fra gruppi umani. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti.
Mostra di possedere e applicare i concetti
fondamentali della storia
in modo:
pronto, articolato,
pertinente e
approfondito 10
pertinente, corretto e
adeguato 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente adeguato 7
Usa carte geo-storiche
anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Individuare analogie e differenze tra quadri
storici e sociali diversi,
lontani nello spazio e nel tempo.
essenziale e
sufficientemente
adeguato 6
frammentario e poco
corretto 5
inadeguato,
frammentario e scorretto
4
Produzione scritta e orale
Lo studente racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici.
Comprende avvenimenti
delle società che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal
paleolitico alla fine dell’Impero romano
d’occidente con possibilità
di apertura e confronto con la contemporaneità.
Elaborare in forma di racconto orale e scritto gli argomenti studiati. Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti.
Consultare testi di genere diverso.
Rappresenta e comunica
concetti e conoscenze in modo:
pronto, articolato, pertinente e approfondito 10
pertinente, corretto e adeguato 9
in genere corretto e
adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e
sufficientemente adeguato 6
frammentario e poco corretto 5
inadeguato,
frammentario e scorretto
4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
GEOGRAFIA CLASSI I – II – III
Nuclei tematici /indicatori
Competenze Obiettivi di
apprendimento Descrittori
Voto
Orientamento
L’alunno si orienta nello
spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando riferimenti topologici e punti
cardinali.
Orientarsi nello
spazio vissuto e/o noto utilizzando punti di riferimento
arbitrari e/o
convenzionali e
utilizzando indicatori
topologici.
Si orienta nello spazio
vissuto in modo:
eccellente e in completa
autonomia 10
preciso e adeguato nell’uso
degli strumenti 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente corretto 7
essenziale, con qualche incertezza 6
con molte incertezze 5
non adeguato 4
Linguaggio specifico
L’alunno utilizza il linguaggio della geo- graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, realizzare itinerari e percorsi di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una
Costruire carte degli spazi vissuti. Rappresentare percorsi sperimentati.
Conoscere ed interpretare i principali
tipi di carte.
Mostra di possedere e usare il linguaggio
geografico in modo:
articolato, pertinente e
approfondito 10
pertinente, corretto e
adeguato 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e
sufficientemente adeguato 6
frammentario e poco
corretto 5
pluralità di fonti.
Riconosce e denomina i principali “oggetti”
geografici.
inadeguato, frammentario e scorretto
4
Paesaggio, regione e sistema territoriale
L’allievo individua i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani, individuando differenze e analogie fra i vari tipi di paesaggio.
Individuare e distinguere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di appartenenza.
Descrivere gli elementi
che caratterizzano i principali paesaggi.
Rappresenta concetti e conoscenze in modo:
pronto, articolato,
pertinente e approfondito 10
pertinente, corretto e adeguato 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e
sufficientemente adeguato 6
frammentario e poco
corretto 5
inadeguato, frammentario e scorretto
4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE GEOGRAFIA CLASSI IV – V
Nuclei tematici
/indicatori Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori
Voto
Orientamento
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche
utilizzando riferimenti topologici e punti
cardinali.
Orientarsi nello spazio e
sulle carte geografiche.
Utilizzare la bussola e i punti cardinali.
Si orienta nello spazio
vissuto in modo:
eccellente e in completa autonomia 10
preciso e adeguato nell’uso degli strumenti 9
in genere corretto e
adeguato 8
discretamente corretto 7
essenziale, con qualche incertezza 6
con molte incertezze 5
non adeguato 4
Linguaggio specifico
L’alunno utilizza il linguaggio della geo- graficità per
Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti,
Mostra di possedere e usare il linguaggio geografico in modo:
interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, realizzare itinerari e percorsi di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti.
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici.
tracciare percorsi nello spazio circostante. Interpretare carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, immagini da satellite.
Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative.
articolato, pertinente e approfondito 10
pertinente, corretto e
adeguato 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e sufficientemente adeguato 6
frammentario e poco
corretto 5
inadeguato, frammentario e scorretto
4
Paesaggio
L’allievo individua i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani, individuando differenze e analogie fra i vari tipi di paesaggio.
Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta.
Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici
che caratterizzano i
paesaggi dell’ambiente di
vita soprattutto della
propria regione.
Rappresenta concetti e conoscenze in modo:
pronto, articolato, pertinente e approfondito 10
pertinente, corretto e adeguato 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente adeguato 7
essenziale e
sufficientemente
adeguato 6
frammentario e poco
corretto 5
inadeguato, frammentario e scorretto
4
Regione e sistema territoriale
Comprende il territorio e riconosce il proprio
ambiente in modo:
L’alunno coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.
Si rende conto che lo
Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane.
Riconoscere nel proprio
ambiente di vita le funzioni dei vari spazi, le loro connessioni e l’intervento umano, progettando
eccellente e in completa
autonomia 10
preciso e adeguato
nell’uso degli strumenti 9
in genere corretto e
adeguato 8
discretamente corretto 7
essenziale, con qualche incertezza
6
spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi
fisici e antropici legati
da rapporti di connessione e/o interdipendenza.
soluzioni ed esercitando la cittadinanza attiva.
con molte incertezze 5
non adeguato 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
MATEMATICA CLASSI I – II – III
Nuclei tematici
/indicatori Competenze
Obiettivi di
apprendimento Descrittori
Voto
Numeri
L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.
Leggere, contare, scrivere, rappresentare, ordinare e operare con oggetti e numeri naturali.
Eseguire semplici operazioni e verbalizzare le procedure di calcolo.
Memorizzare
regole e procedimenti di
calcolo.
Calcola, applica proprietà, individua procedimenti in
modo:
eccellente e in completa autonomia 10
preciso e autonomo 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente corretto 7
essenziale, con qualche incertezza 6
con molte incertezze 5
non adeguato 4
Spazio e figure
Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.
Sapersi orientare nello spazio fisico. Localizzare oggetti nello spazio. Rappresentare e descrivere figure geometriche e operare con esse.
Conosce, comprende e
utilizza i contenuti in modo:
eccellente e in completa autonomia 10
preciso e autonomo 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente corretto 7
essenziale, con qualche incertezza 6
con molte incertezze 5
Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di
vista.
non adeguato 4
Relazioni, dati,
previsioni
Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa
utilizzare in situazioni significative per ricavare
informazioni.
Raccogliere dati e raggrupparli con semplici rappresentazioni grafiche.
Risolvere situazioni
problematiche utilizzando le quattro operazioni.
Osserva, classifica coglie analogie e
differenze di fenomeni in modo:
eccellente e in completa
autonomia 10
preciso e autonomo 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente corretto 7
essenziale, con qualche
incertezza 6
con molte incertezze 5
non adeguato 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
MATEMATICA CLASSI IV – V
Nuclei tematici
/indicatori Competenze
Obiettivi di
apprendimento Descrittori
Voto
Numeri
L’allievo si muove con
sicurezza nel calcolo
scritto e mentale con i
numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una
calcolatrice.
Leggere, scrivere, rappresentare, ordinare numeri. Operare con i numeri naturali, decimali e frazionari. Eseguire le quattro operazioni.
Memorizzare regole e procedimenti di calcolo.
Calcola, applica proprietà, individua
procedimenti in modo:
eccellente e in completa
autonomia 10
preciso e autonomo 9
in genere corretto e
adeguato 8
discretamente corretto 7
essenziale, con qualche incertezza 6
con molte incertezze 5
non adeguato 4
Spazio e figure
L’allievo riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche determinandone misure, progettando e costruendo modelli concreti.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico.
Rappresentare, descrivere e operare con
misure e figure
geometriche piane.
Conosce, comprende e utilizza i contenuti in modo:
eccellente e in completa autonomia 10
preciso e autonomo 9
in genere corretto e
adeguato 8
discretamente corretto 7
essenziale, con qualche
incertezza 6
con molte incertezze 5
non adeguato 4
Relazioni, dati, previsioni
L’allievo ricerca dati per ricavarne informazioni e
costruisce
rappresentazioni. Legge e
comprende testi che coinvolgono
Confrontare, misurare e operare con grandezze e unità di misura.
Risolvere situazioni
problematiche
Osserva, classifica coglie analogie e
differenze di fenomeni in modo:
eccellente e in completa
autonomia 10
preciso e autonomo 9
in genere corretto e adeguato 8
discretamente corretto 7
aspetti logici e matematici mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo
utilizzando formule, tecniche e procedure di
calcolo.
essenziale, con qualche incertezza 6
con molte incertezze 5
sia sui risultati. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista altrui.
Sviluppa un atteggiamento positivo verso la matematica grazie a esperienze significative che gli hanno fatto intuire l’utilità degli strumenti matematici acquisiti per operare nella realtà.
non adeguato 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
SCIENZE CLASSI I – II – III
Nuclei tematici
/indicatori Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori Voto
Esplorare e
descrivere oggetti e materiali
L’allievo sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio
scientifico.
Individuare qualità e proprietà, trasformazioni
degli oggetti e dei materiali
mediante l’uso dei cinque
sensi.
Osserva e individua /
classifica/coglie analogie e differenze tra le qualità e le
proprietà degli oggetti e dei
materiali in modo:
autonomo e completo 10
sicuro e preciso 9
corretto 8
discretamente corretto 7
essenziale 6
frammentario 5
non adeguato 4
L’uomo, i viventi e l’ambiente
L’allievo riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi vegetali e animali. Ha atteggiamenti di
cura verso l’ambiente scolastico, rispetta e
Utilizzare semplici tecniche di osservazione per descrivere proprietà e caratteristiche dei viventi e dell’ambiente circostante. Riconoscere le diversità
dei viventi e le loro relazioni con l’ambiente.
Osserva e descrive le caratteristiche dei viventi
e dell’ambiente in modo:
corretto e completo 10
sicuro e corretto 9
corretto 8
discretamente corretto 7
essenziale 6
frammentario 5
apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
non adeguato 4
Usa il linguaggio scientifico
in modo completo ed esaustivo
10
con padronanza 9
in modo corretto 8
in modo discretamente adeguato
7
essenziale 6
poco adeguato 5
non adeguato 4
Osservare e
sperimentare sul
campo
L’allievo analizza i fenomeni, individua
somiglianze e differenze, effettua
misurazioni,
registra dati significativi,
identifica relazioni spazio/temporali.
Osservare elementi della realtà circostante. Formulare ipotesi e verificarle sperimentalmente. Stabilire e comprendere relazioni causa effetto.
Segue esperimenti, formula ipotesi e prospetta soluzioni in
modo:
autonomo e completo 10
sicuro e preciso 9
corretto 8
discretamente corretto 7
essenziale 6
frammentario 5
non adeguato 4
SCIENZE CLASSI IV - V
Nuclei tematici
/indicatori Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori Voto
Oggetti materiali e trasformazioni
L’allievo sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio
scientifico.
Utilizzare la classificazione come strumento per interpretare somiglianze e differenze tra fatti e fenomeni. Individuare qualità, proprietà e trasformazioni di oggetti, materiali, e fenomeni.
Osserva e individua / classifica/coglie analogie e differenze di un fenomeno in modo:
autonomo e completo 10
sicuro e preciso 9
corretto 8
discretamente corretto 7
essenziale 6
frammentario 5
non adeguato 4
L’uomo, i viventi e l’ambiente
L’allievo riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi vegetali e animali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo riconoscendo e descrivendo il funzionamento dei vari organi che lo compongono.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico, rispetta e
apprezza il valore dell’ambiente sociale e
naturale.
Osservare descrivere, analizzare elementi del mondo vegetale, animale, umano. Riconoscere e descrivere fenomeni del mondo fisico, biologico, tecnologico. Utilizzare termini specifici della disciplina. Mettere in atto comportamenti di cura e di rispetto di sé e del proprio corpo (alimentazione, salute).
Osserva e descrive le
caratteristiche dei viventi e dell’ambiente in
modo:
corretto e completo 10
sicuro e corretto 9
corretto 8
discretamente corretto 7
essenziale 6
frammentario 5
non adeguato 4
Usa il linguaggio scientifico
in modo completo ed esaustivo
10
con padronanza 9
in modo corretto 8
in modo discretamente
adeguato 7
essenziale 6
poco adeguato 5
non adeguato 4
Osservare e sperimentare sul campo
L’allievo analizza i
Eseguire semplici esperimenti e descriverli verbalmente.
Segue esperimenti, formula ipotesi e
prospetta soluzioni in
modo:
fenomeni, individua somiglianze e differenze, effettua
misurazioni, registra dati significativi,
identifica relazioni
spazio/temporali.
Formulare ipotesi che giustifichino un fenomeno osservato.
Stabilire e comprendere relazioni di causa effetto.
autonomo e completo 10
sicuro e preciso 9
corretto 8
discretamente corretto 7
essenziale 6
frammentario 5
non adeguato 4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
MUSICA CLASSI I – II – III – IV – V
Nuclei tematici
/indicatori Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori
Voto
Ascoltare e analizzare
L’allievo valuta aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile.
Riconosce e classifica gli
elementi costitutivi basilari del linguaggio
musicale all’interno di brani di vario genere.
Sperimentare la differenza fra suono e rumore. Ascoltare diversi fenomeni sonori (suoni e rumori dell’ambiente, brani musicali).
Associare stati emotivi e rappresentazioni ai brani ascoltati.
Ascolta e
discrimina diversi fenomeni
sonori in modo:
esauriente 10/9
corretto 8/7
essenziale 6
non adeguato 5
Esprimersi vocalmente
L’allievo utilizza la voce in modo creativo e consapevole.
Esegue brani corali e strumentali curando
intonazione, espressività
e interpretazione.
Ascoltare un brano musicale cantato e riprodurne il canto. Eseguire canti corali.
Riprodurre suoni, ritmi e rumori
con il corpo e con la voce.
Si esprime vocalmente in modo:
esauriente 10/9
corretto 8/7
essenziale 6
non adeguato 5
Usare strumenti
musicali
L’allievo utilizza
strumenti e nuove
tecnologie sonore in modo creativo e
consapevole.
Usare strumenti musicali di vario tipo riproducendo semplici melodie.
Riproduce melodie in
modo:
esauriente 10/9
corretto 8/7
essenziale 6
non adeguato 5
ARTE E IMMAGINE CLASSI I – II – III – IV – V
Nuclei tematici /indicatori
Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori Voto
Esprimersi e
comunicare
Lo studente utilizza le conoscenze e le abilità
relative al linguaggio visivo
per produrre varie
tipologie di testi visivi e
rielaborare in modo
creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali, strumenti.
Guardare, osservare e
descrivere immagini e oggetti
con consapevolezza. Rielaborare
in modo creativo le immagini
con molteplici tecniche,
materiali, strumenti.
Osserva e descrive
immagini e oggetti in modo:
completo, creativo e accurato
10
completo e creativo 9
corretto e preciso 8
abbastanza corretto 7
essenziale 6
non adeguato 5
Produce e/o
rielabora immagini e oggetti in modo:
completo, creativo e accurato
10
completo e creativo 9
corretto e preciso 8
abbastanza corretto 7
essenziale 6
non adeguato 5
Osservare e leggere le immagini
Lo studente è in grado di
osservare, esplorare, descrivere e leggere
immagini e messaggi multimediali.
Leggere le immagini
comprendendo le diverse
funzioni che esse possono
svolgere (informative,
descrittive, emotive …). Leggere
Legge immagini e
opere d’arte in
modo:
completo, creativo e accurato
10
completo e creativo 9
corretto e preciso 8
abbastanza corretto 7
gli elementi compositivi di
un’opera d’arte.
Conoscere e apprezzare i principali beni artistici presenti
nel nostro territorio.
essenziale 6
non adeguato 5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE EDUCAZIONE MOTORIA CLASSI I – II – III – IV – V
Nuclei tematici /indicatori
Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori Voto
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo- espressiva
Lo studente utilizza il
linguaggio motorio e corporeo per esprimere i
propri stati d’animo,
anche attraverso
drammatizzazioni ed esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento.
Organizza condotte motorie complesse in relazione allo spazio e al
tempo in modo:
completo e sicuro 10
completo 9
preciso 8
adeguato 7
sufficientemente adeguato
6
non adeguato 5
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
Lo studente sperimenta una pluralità di esperienze e gestualità tecniche che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Comprende all’interno
delle varie occasioni di gioco e sport il valore delle
Conoscere, utilizzare, rispettare le regole nelle
varie forme di gioco.
Utilizza i fondamentali
nelle dinamiche di gioco
sempre correttamente con autocontrollo e collaborando con gli altri
10
correttamente con autocontrollo
9
in modo preciso 8
abbastanza correttamente
7
in modo poco preciso e difficoltoso
6
regole. non adeguatamente 5
TECNOLOGIA e INFORMATICA CLASSI I – II – III – IV – V
Nuclei tematici
/indicatori Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori Voto
Vedere e osservare
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale identificando alcuni processi di trasformazione delle risorse e di consumo energetico. Conosce ed utilizza
semplici oggetti di uso quotidiano, descrivendoli e spiegandone il
funzionamento.
Riconoscere elementi e fenomeni attraverso un’osservazione autonoma. Effettuare prove ed esperienze sui materiali più comuni. Riconoscere ed usare gli strumenti multimediali a disposizione: imparare le procedure di
utilizzo.
Riconosce/osserva elementi, fenomeni e
strumenti in modo:
corretto, preciso,
creativo
10
corretto e preciso 9
solitamente corretto 8
adeguato 7
sufficientemente
adeguato
6
non adeguato 5
Intervenire e
trasformare
L’alunno si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione avvalendosene in modo appropriato nelle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche sul proprio operato utilizzando
Smontare semplici apparecchiature o dispositivi comuni.
Decorare il proprio materiale scolastico.
Realizzare semplici oggetti descrivendo e documentando la sequenza delle operazioni.
Conosce/comprende/
utilizza oggetti, strumenti anche digitali
in modo:
corretto, preciso e
autonomo 10
corretto e autonomo 9
solitamente corretto 8
abbastanza correttamente
7
in modo poco preciso e
difficoltoso 6
elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere criticamente le caratteristiche, le
funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
Aprire ed usare programmi informatici di utilità scelti in base al compito assegnato. Cercar, Selezionare, scaricare e installare sul
computer un comune programma di utilità. Avere familiarità con l’ambiente web.
non adeguatamente 5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
RELIGIONE CLASSI I – II – III – IV – V
Nuclei tematici
/indicatori Competenze Obiettivi di apprendimento Descrittori
Voto
Dio e l’uomo
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù. Collega i contenuti principali dell’insegnamento di Gesù alle tradizioni del proprio territorio.
Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone
Descrivere i contenuti principali del credo cattolico. Sapere che la religione cristiana si fonda sul principio della trinità. Cogliere il significato delle azioni della tradizione della Chiesa.
Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica confrontandoli con
Conosce, comprende e
confronta in modo:
notevole ed
esaustivo OT
completo e approfondito DIST
corretto B
abbastanza corretto
DISC R
essenziale SUFF
non adeguato NON SUFF
motivo per interrogarsi sul valore di tali festività
nell’esperienza personale, familiare e
sociale.
quelli delle altre confessioni cristiane nella prospettiva ecumenica.
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre
grandi religioni evidenziando gli
aspetti fondamentali del dialogo interreligioso.
Il linguaggio
religioso
Lo studente comprende e conosce il linguaggio specifico.
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua partendo dai racconti evangelici e dalla vita della Chiesa. Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stesso, con l’altro e con Dio. Individuare espressioni significative d’arte cristiana per comprendere come nei secoli gli artisti abbiano intrepretato e comunicato la fede.
Osservare l’espressione della fede
della comunità ecclesiale attraverso vocazioni e ministeri
differenti.
Comprende e conosce in modo:
notevole ed esaustivo OT
completo e approfondito DIST
corretto B
abbastanza corretto
DISC R
essenziale SUFF
non adeguato NON SUFF
La Bibbia e le altre fonti
L’alunno riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni.
Identifica le caratteristiche essenziali
di un brano biblico.
Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale. Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo.
Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.
Decodificare i principali significati dell’iconografia cristiana.
Saper attingere informazioni
sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, madre di Gesù.
Comprende e
confronta in
modo:
notevole ed esaustivo OT
completo e approfondito DIST
corretto B
abbastanza corretto
DISC R
essenziale
SUFF
non adeguato NON SUFF
I valori etici e
religiosi
Lo studente si confronta con l’esperienza religiosa e distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere
Scoprire la risposta della Bibbia
alle domande di senso
dell’uomo confrontandola con
quella delle principali religioni
non cristiane.
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita.
Possiede i valori in modo:
notevole ed esaustivo OT
completo e
approfondito DIST
corretto B
abbastanza corretto
DISC R
essenziale SUFF
non adeguato NON
SUFF
in pratica il suo insegnamento.
Coglie il significato dei Sacramenti e interrogarsi sul valore
che essi hanno nella vita dei cristiani.
PARAMETRI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARI SCUOLA SECONDARIA DI I GRAD0
AREA: LINGUISTICO-UMANISTICA
Voto decimale 4
Giudizio sintetico: gravemente insufficiente
Giudizio descrittivo: l’allievo non dimostra alcun impegno e partecipazione nei riguardi della materia, ignora i contenuti del programma svolto presentando lacune molto estese; povertà nell’uso della terminologia specifica della disciplina; serie difficoltà nell’impostare ed organizzare un ragionamento logico sugli argomenti richiesti; gravi errori nell’esposizione scritta e orale.
Voto decimale 5
Giudizio sintetico: insufficiente
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti del programma svolto è incompleta, per la presenza di alcune lacune, ma espressa con una terminologia quasi adeguata; le capacità di impostare ed organizzare un ragionamento logico sugli argomenti richiesti sono modeste e poco autonome; sono presenti errori espositivi.
Voto decimale 6
Giudizio sintetico: sufficiente
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti del programma svolto è sufficientemente acquisita ed è esposta in modo abbastanza autonomo e corretto anche nelle prove scritte, con l’uso di una terminologia quasi sempre appropriata.
Voto decimale 7
Giudizio sintetico: buono
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti del programma svolto è abbastanza organica e articolata ed è impostata ed organizzata in modo corretto, con una rielaborazione autonoma e generalmente appropriata nell’uso della terminologia specifica sia all’orale che allo scritto.
Voto decimale 8
Giudizio sintetico: distinto
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti del programma svolto è organica, ben articolata e correttamente rielaborata sia all’orale che allo scritto, evidenziando capacità di analisi e sintesi.
Voto decimale 9
Giudizio sintetico: ottimo
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti del programma svolto è ampia, ricca e approfondita ed è organizzata attraverso ottime capacità di analisi e sintesi; la rielaborazione è inoltre effettuata attraverso collegamenti interdisciplinari ed è proposta con autonomia di giudizio e con ottime abilità espressivo-espositive.
Voto decimale 10
Giudizio sintetico: eccellente
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti del programma svolto è molto ampia, ricca e approfondita anche con informazioni di ordine extrascolastico; inoltre essa è sostenuta da ottime capacità critiche e di analisi e sintesi e da autonomia di giudizio ed è proposta con efficaci collegamenti interdisciplinari e con brillanti abilità sul piano espressivo-espositivo.
AREA: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Voto decimale 4
Giudizio sintetico: gravemente insufficiente
Giudizio descrittivo: l’allievo non dimostra alcun impegno e partecipazione nei riguardi della materia, ignora i contenuti del programma svolto presentando lacune molto estese anche pregresse; povertà nell’uso della terminologia specifica della disciplina; serie difficoltà nell’impostare ed organizzare un ragionamento logico sugli argomenti richiesti; gravi errori nell’esposizione scritta e orale.
Voto decimale 5
Giudizio sintetico: insufficiente
Giudizio descrittivo la conoscenza dei contenuti del programma svolto è incompleta, ma priva di lacune estese; le capacità sono modeste ma in qualche modo orientate, con cenni di coordinamento dei dati
scolastici, anche se non del tutto completi né proposti autonomamente. La terminologia relativa alla materia è quasi adeguata.
Voto decimale 6
Giudizio sintetico: sufficiente
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti, le abilità e le capacità logico-riflessive sono schematiche ma sufficienti. L‘utilizzo della terminologia di base permette un’esposizione dei minimi contenuti teorici.
Voto decimale 7
Giudizio sintetico: buono
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti del programma svolto è abbastanza organica e
articolata; le capacità di coordinamento dei dati scolastici sono sorrette da abilità discretamente sviluppate e dimostrate da un’esposizione scorrevole.
Voto decimale 8
Giudizio sintetico: distinto
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti del programma svolto è ben approfondita, organica, sorretta da autonome e valide capacità di sintesi; l’esposizione è scorrevole, precisa e puntuale sul piano terminologico.
Voto decimale 9
Giudizio sintetico: ottimo
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti è organica, ben approfondita e sorretta da autonome e valide capacità di sintesi e di rielaborazione critica; l’esposizione è scorrevole, agile e precisa sul piano terminologico.
Voto decimale 10
Giudizio sintetico: eccellente
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti è ampia, ricca e approfondita anche con informazioni di ordine extrascolastico ed è sostenuta da ottime capacità critiche, di analisi e sintesi ed espressivo-espositive con l’uso di una terminologia adeguata, proponendo anche adeguati collegamenti interdisciplinari.
AREA: ARTISTICO-ESPRESSIVA
Voto decimale 4
Giudizio sintetico: gravemente insufficiente
Giudizio descrittivo: l’allievo non dimostra alcun impegno e partecipazione nei riguardi della materia, ignora i contenuti del programma svolto presentando lacune molto estese; povertà nell’uso della terminologia specifica della disciplina; disorientamento nella decodificazione e manipolazione dei dati scolastici; totale assenza di capacità nell’impostare ed organizzare un ragionamento logico, gravissimo disordine grafico e/o compositivo, assenza di elementi terminologici.
Voto decimale 5
Giudizio sintetico insufficiente
Giudizio descrittivo: i livelli formativi non sono completi, ma tuttavia privi anche di particolari lacunosità con capacità modeste e pur tuttavia in qualche modo orientate, con cenni di coordinamento dei dati relativi all’iter metodologico e/o progettuale anche se non del tutto completi.
Voto decimale 6
Giudizio sintetico: sufficiente
Giudizio descrittivo: i livelli formativi sono positivi, sufficienti le capacità e i gradi di competenza raggiunti grazie a normali capacità logico-riflessive rispetto all’iter metodologico e all’esposizione grafico-espressiva.
Voto decimale 7
Giudizio sintetico: buono
Giudizio descrittivo: i livelli formativi sono abbastanza organici, articolati con capacità di coordinamento, sorrette da una metodologia di lavoro e da capacità discretamente espresse.
Voto decimale 8
Giudizio sintetico: distinto
Giudizio descrittivo: la preparazione è ben approfondita e organica, sorretta da autonome e valide capacità logico-intellettive, da una metodologia sicura e da esposizioni precise e puntuali sul piano grafico-espressivo o descrittivo.
Voto decimale 9
Giudizio sintetico: ottimo
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti è ampia, ricca e approfondita ed è sostenuta da ottime capacità di analisi e sintesi in riscontro di una personalità già autonoma nel giudizio dotata di valide capacità di collegamenti interdisciplinari, espressi attraverso un qualificato iter metodologico.
Voto decimale 10
Giudizio sintetico: eccellente
Giudizio descrittivo: la conoscenza dei contenuti è ampia, ricca, approfondita con il contributo di informazioni di ordine extrascolastico. Tale conoscenza è sostenuta da una personalità brillante dotata di autonomia nel giudizio, in possesso di ottime capacità critiche di analisi e sintesi, in grado di istituire efficaci collegamenti interdisciplinari attraverso un iter metodologico originale sul piano espressivo ed espositivo.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
Il documento di valutazione intermedio e finale è il risultato dell’unanimità dei voti espressi dal team docenti in tutte le discipline espressi in decimi in relazione con gli obiettivi, gli indicatori e i criteri deliberati dall’Istituzione scolastica secondo la normativa vigente. Al documento ufficiale di valutazione si accompagneranno indicazioni per l’eventuale recupero delle lacune
nelle discipline o in caso di comportamento inadeguato; tali indicazioni, qualora permangano difficoltà nelle materie scolastiche o evidenze comportamentali inadeguate saranno rinnovate nel corso del II quadrimestre e/ all’atto della consegna del documento di valutazione finale. (ALLEGATO AL PRESENTE DOCUMENTO DI CUI COSTUTISCE PARTE INTEGRANTE)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO COMPLESSIVO DEL
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE.
SCUOLA PRIMARIA
INDICATORI:
PROGRESSI REGISTRATI
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
IMPEGNO
ATTENZIONE
ATTENZIONE/DESCRITTORI
Scarsa Discontinua Settoriale Superficiale Da sollecitare Limitata Sufficientemente adeguata Adeguata Positiva Costante
IMPEGNO/DESCRITTORI
Scarso Superficiale Discontinuo Non Sempre Adeguato Da Sostenere Adeguato Costante Costruttivo
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO/DESCRITTORI
Non sempre adeguata
Ha bisogno di guida continua
Ha bisogno di guida nella fase iniziale
Frammentaria
Organizza ed esegue il lavoro nei tempi prestabiliti
Funzionale
Proficua
PROGRESSI REGISTRATI/DESCRITTORI
Inesistenti
Solo in alcune discipline
Limitati
Parziali
Discontinui
Poco significativi
Lenti, ma regolari
Regolari
Costanti
Apprezzabili
Significativi
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
INDICATORI:
Socializzazione
Impegno e partecipazione
Comunicazione
Attenzione E Osservazione
Metodo Di Studio
Grado Di Apprendimento
Comunicazione
Applicazione Delle Conoscenze
Progresso Negli Obiettivi Didattici
SOCIALIZZAZIONE Riguardo alla socializzazione
è integrato positivamente e costruttivamente nella classe
è integrato positivamente nella classe
è integrato nella classe
ha qualche difficoltà d'integrazione nella classe e collabora solo se stimolato
ha difficoltà di integrazione nella classe
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE
Partecipa attivamente e in modo costruttivo
Partecipa in modo costante
Partecipa in modo adeguato
Partecipa in modo discontinuo
Non partecipa al dialogo educativo
ATTENZIONE E OSSERVAZIONE
È attento e in grado di confrontare i dati raccolti
È attento e è in grado di raccogliere i dati
Presenta attenzione discontinua e tempi brevi di concentrazione
Non è attento e mostra difficoltà di concentrazione
METODO DI STUDIO Il metodo di studio risulta
organico, riflessivo e critico
efficace
abbastanza efficace per le fasi essenziali del lavoro scolastico
poco efficace e scarsamente produttivo
disorganico
GRADO DI APPRENDIMENTO
Il grado di apprendimento evidenziato è complessivamente
ricco e personalizzato
ampio e approfondito
abbastanza completo
adeguato ma settoriale
in via di miglioramento
frammentario e superficiale
del tutto carente
COMUNICAZIONE
Comunica avvalendosi dei linguaggi specifici
Comunica in modo organico ed efficace
È in grado di comunicare in modo semplice e chiaro
Comunica in modo poco chiaro e poco efficace
Comunica in modo disorganico e scorretto
APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE
È in grado di trasferire correttamente in altri contesti regole e procedimenti
È in grado di applicare con sicurezza regole e procedimenti
È in grado di applicare regole e procedimenti in contesti semplici
Memorizza in modo meccanico ed è incerto nell'utilizzo dei dati
Ha difficoltà nell'applicare regole e procedimenti anche in contesti semplici
PROGRESSO NEGLI OBIETTIVI DIDATTICI Ha conseguito, rispetto al livello di partenza,
degli eccellenti progressi
dei notevoli progressi
regolari progressi
alcuni progressi
pochi progressi
irrilevanti progressi
negli obiettivi programmati
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ALUNNI DISABILI (ALLEGATO AL PRESENTE DOCUMENTO DI CUI
COSTUTISCE PARTE INTEGRANTE)
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO (SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO)
In ottemperanza alle norme introdotte dal D. L. 62/2017 la valutazione del comportamento viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1.’ Cit., tenendo conto anche del patto di corresponsabilità,
del Regolamento d’Istituto e delle competenze chiave in materia di Cittadinanza e Costituzione.
DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO
INDICATORI DESCRIZIONE CONVIVENZA CIVILE
- Rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture - Messa in atto di modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile.
RISPETTO DELLE REGOLE - Consapevolezza del significato delle regole per la convivenza sociale e rispetto di esse
PARTECIPAZIONE - Partecipazione attiva alla vita di classe e alle attività scolastiche
RESPONSABILITÀ - Assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici - Percezione di sé come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo. - Responsabilità e autonomia nel portare a termine compiti e iniziative.
RELAZIONALITÀ - Relazioni positive e serene con coetanei e con adulti (collaborazione/disponibilità) - Condivisione sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza attraverso dialoghi costruttivi - Rispetto delle diversità
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Nella tabella che segue ad ogni indicatore sopra espresso, corrispondono gli atteggiamenti elencati secondo un criterio di gradualità. Il giudizio finale riportato nel Documento di Valutazione risulta dalla composizione dei diversi aspetti.
indicatore ottimo distinto buono discreto sufficiente insufficiente
CONVIVENZA Comportame Comportame Comportame Comportame Comportame Comportame
CIVILE
nto pienamente rispettoso di persone, ambienti, strutture e materiali.
nto rispettoso di persone, ambienti, strutture e materiali.
nto generalmente rispettoso di persone, gli ambienti, le strutture e materiali.
nto non sempre rispettoso verso persone, ambienti, materiali e strutture.
nto spesso poco rispettoso verso persone, gli ambienti, materiali e strutture.
nto NON rispettoso delle persone; danneggiamento degli ambienti e/o dei materiali della Scuola.
RISPETTO DELLE REGOLE
Pieno e consapevole rispetto delle regole
Rispetto delle regole
Rispetto della maggior parte delle regole
Rispetto parziale delle regole, talvolta con richiami
Scarso rispetto delle regole con richiami anche scritti e convocazione della famiglia
Continue e reiterate mancanze del rispetto delle regole con presenza di provvedimenti disciplinari
PARTECIPAZIONE
Assunzione consapevole e piena dei propri doveri scolastici; attenzione e puntualità nello svolgimento di quelli extrascolastici
Partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche
Partecipazione costante alla vita della classe e alle attività scolastiche
Partecipazione non sempre continua alla vita della classe e alle attività scolastiche
Partecipazione piuttosto discontinua alla vita della classe e alle attività scolastiche
Scarsa partecipazione alla vita della classe e alle attività scolastiche
RELAZIONALITÀ
Atteggiamento attento, leale e collaborativo nei confronti di adulti e pari.
Atteggiamento attento e leale nei confronti di adulti e pari.
Atteggiamento corretto nei confronti di adulti e pari
Atteggiamento quasi sempre corretto nei confronti di adulti e pari
Atteggiamento generalmente poco corretto nei confronti di adulti e pari
Atteggiamento gravemente scorretto nei confronti di adulti e/o pari
RELIGIONE CATTOLICA – DESCRITTORI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE
GIUDIZIO SINTETICO RELIGIONE CATTOLICA
SIGNIFICATO VALUTATIVO DESCRITTORI DI LIVELLO
OTTIMO
Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi.
L’ alunno conosce, comprende e usa strumenti e linguaggi in modo autonomo, corretto approfondito. Sa applicare quanto appreso in situazione
diverse.
DISTINTO
Completo raggiungimento degli obiettivi.
L’alunno conosce, comprende e usa strumenti e linguaggi in modo autonomo e corretto. Sa applicare quanto appreso in situazione diverse.
BUONO Complessivo raggiungimento degli obiettivi .
L’alunno conosce, comprende e usa strumenti e linguaggi in modo corretto.
DISCRETO Raggiungimento degli obiettivi in modo più che sufficienti.
L’alunno conosce, comprende e usa strumenti e linguaggi in modo essenziale e abbastanza corretto.
SUFFICIENTE Raggiungimento minimi degli obiettivi.
L’alunno conosce comprende e usa gli strumenti e linguaggi di base con qualche incertezza.
INSUFFICIENTE
Mancato raggiungimento degli obiettivi
L’alunno conosce, comprende e usa strumenti e linguaggi con difficoltà e in modo frammentario, mancando il raggiungimento degli obiettivi minimi.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
FREQUENZA
regolare
irregolare
MOTIVAZIONE E INTERESSE:
assenti
poco evidenti
sufficienti
soddisfacenti
elevati
PROGRESSIONE NELLE COMPETENZE:
assente
stabile
positiva
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE:
assenti
sufficienti
costanti
responsabili
RISULTATO COMPLESSIVO:
insufficiente
sufficiente
buono
distinto
ottimo
SCUOLA DELL’INFANZIA
OSSERVAZIONI DI VALUTAZIONE FORMATIVA
La valutazione formativa accompagna il percorso di apprendimento, si basa sul feedback, sulle difficoltà che si incontrano, è utile per orientare le azioni nell’ottica dello sviluppo.
Si basa non solo sulle prestazioni osservabili, ma soprattutto sui processi di apprendimento: le strategie, gli stili
personali, le attitudini, gli atteggiamenti e le motivazioni.
La valutazione formativa individua le competenze nel corso dei tre anni.
QUALI STRUMENTI VENGONO UTILIZZATI?
le interviste ai bambini
i colloqui
i questionari
le buone domande
il diario di bordo degli insegnanti
le osservazioni mirate degli insegnanti
l’autovalutazione del bambino
DARE LA CHIAVE PER APPRENDERE AD APPRENDERE
INDIVIDUARE I PUNTI DI DEBOLEZZA DEL BAMBINO
AVERE IL CONTROLLO DI SÉ LA VALUTAZIONE FORMATIVA PER ORIENTARE LE AZIONI
DARE AUTONOMIA PROCEDURALE
DARE CONSAPEVOLEZZA AL BAMBINO DEL SUO FUNZIONAMENTO COGNITIVO
ANNO DI FREQUENZA _______________________ FREQUENZA SCOLASTICA REGOLARE SALTUARIA
INTERA GIORNATA ANTIMERIDIANO
IL SÉ E L’ALTRO
LEGENDA
X PUNTO DI
FORZA
NS
NON
SVOLTO
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato, ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista; dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini; comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità; sa seguire regole di
comportamento e assumersi responsabilità.
HA CONQUISTATO UNA PROGRESSIVA AUTONOMIA RISPETTO AI BISOGNI PERSONALI, AI MATERIALI, ALL’AMBIENTE
HA RAFFORZATO L’AUTONOMIA, LA CONOSCENZA DI SÈ E RICONOSCE LA PROPRIA IDENTITA’ SESSUALE
CONOSCE LE TRADIZIONI FAMILIARI, IL VALORE DELLE FESTE ED I LORO ASPETTI PIÙ SIGNIFICATIVI
VIVE IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA CON SERENITA’
HA IMPARATO A GESTIRE LE PROPRIE EMOZIONI
RACCONTA ESPERIENZE PERSONALI, COMUNICA ED ESPRIME LE PROPRIE EMOZIONI E I PROPRI SENTIMENTI
STABILISCE RELAZIONI POSITIVE CON GLI ADULTI E CON I COMPAGNI
ACCOGLIE LE DIVERSITA’ COME VALORE POSITIVO IN UNA PROSPETTIVA INTERCULTURALE
SVILUPPA COMPORTAMENTI COLLABORATIVI
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo; prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività, sa coordinarsi in giochi individuali e di gruppo; controlla
la forza del corpo, esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo, ne
conosce le diverse parti e le rappresenta.
HA ACQUISITO CORRETTE NORME IGIENICHE
HA ACQUISITO CORRETTE NORME ALIMENTARI
SI PRENDE CURA DELLA PROPRIA PERSONA IN AUTONOMIA
HA CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO CORPO, SI MUOVE NELLO SPAZIO E SI SA ORIENTARE
PADRONEGGIA LE DIVERSE MODALITÀ DEL CORRERE, SALTARE, CAMMINARE
APPRENDE ABILITÀ E COMPETENZE MOTORIE SEMPRE PIÙ RAFFINATE PERFEZIONANDO LE ABILITÀ FINO-MOTORIE
METTE IN ATTO STRATEGIE MOTORIE IN RELAZIONE CON GLI ALTRI
SI ESPRIME E COMUNICA CON IL CORPO UTILIZZANDO LA MIMICA GESTUALE
USA IL CORPO PER COSTRUIRE RELAZIONI POSITIVE CON GLI ALTRI
UTILIZZA LE CAPACITÀ PERCETTIVE DEL PROPRIO CORPO
RICONOSCE E DENOMINA LE PARTI DEL CORPO
È INTERESSATO A RAPPRESENTARE IL PROPRIO CORPO
IMMAGINI, SUONI E COLORI
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta e inventa storie e si esprime attraverso il disegno, la pittura e diverse attività manipolative e diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Sperimenta e combina
materiali e strumenti, elementi musicali e tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
SEGUE UN SEMPLICE RITMO SEGUE UN RITMO ASSOCIANDO SILLABE E PAROLE
MEMORIZZA CANTI E COORDINA I MOVIMENTI ASSOCIANDOLI ALLA MUSICA
MANIPOLA E UTILIZZA MATERIALI DIVERSI
SCOPRE LE POTENZIALITA’ DEI MATERIALI E DA’ FORMA ALLE IDEE
ESPLORA FORME E TECNICHE ESPRESSIVE DIVERSE SVILUPPANDO IL SENSO ESTETICO
GIOCA CON L’IMMAGINAZIONE E LA FANTASIA
ASSISTE CON INTERESSE AD UN BREVE SPETTACOLO
RAPPRESENTA A LIVELLO MIMICO-GESTUALE UNA SEMPLICE STORIA
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico, sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le emozioni, domande, ragionamenti e pensieri; è consapevole
della propria lingua materna, racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa un linguaggio adeguato per progettare le attività e per definirne le regole.
USA IL LINGUAGGIO PER COMUNICARE
USA IL LINGUAGGIO PER INTERAGIRE, COMUNICARE ED ESPRIMERE BISOGNI ED EMOZIONI
PARLA, DESCRIVE, RACCONTA, DIALOGA CON GLI ADULTI E I COMPAGNI NEL RISPETTO DELL’ALTRO
ASCOLTA SEMPLICI STORIE ASCOLTA, COMPRENDE E RIELABORA IN VARI CODICI ESPRESSIVI TESTI, POESIE, RACCONTI, FILASTROCCHE, CANTI
MEMORIZZA E RIPETE BREVI POESIE E FILASTROCCHE
SI AVVICINA CON CURIOSITA’ AL LIBRO E LEGGE PER IMMAGINI
SFOGLIA UN LIBRO E COMPRENDE STORIE CON LE IMMAGINI
HA CURA DEI LIBRI E SVILUPPA IL PIACERE DELLA LETTURA
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; colloca correttamente
nello spazio sé stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali; si orienta nel tempo della vita; coglie le trasformazioni naturali; è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni e utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.
MANIPOLA, SMONTA, MONTA
RIORDINA ED ESEGUE SEQUENZE
FORMA INSIEMI E ASSOCIAZIONI SECONDO CRITERI LOGICI
INDIVIDUA LE CARATTERISTICHE DI BASE DI UN OGGETTO: FORMA, COLORE, DIMENSIONE
RAGGRUPPA SECONDO VARI CRITERI
RICERCA E FORMULA IPOTESI RISOLUTIVE DI UN PROBLEMA POSTO CONFRONTANDOSI CON GLI ALTRI
CONFRONTA QUANTITA’ VALUTA LA QUANTITA’, RAGGRUPPA PER FORMA, COLORE, GRANDEZZA
MOSTRA INTERESSE PER I CODICI ALFA-NUMERICI
INTUISCE I RAPPORTI DI SUCCESSIONE
PERCEPISCE E COLLEGA EVENTI NEL TEMPO E COGLIE LE TRASFORMAZIONI
COMPRENDE IL TRASCORRERE DEL TEMPO E I CAMBIAMENTI METEREOLOGICI, ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEI FENOMENI NATURALI
SVILUPPA E CONSOLIDA LA CAPACITÀ DI OSSERVARE ED ESPLORARE
RISPETTA LA NATURA E L’AMBIENTE
SI PRENDE CURA DELL’AMBIENTE
CRITERI DI SCELTA DEI LIBRI DI TESTO
Il libro di testo è uno degli strumenti attraverso cui gli insegnanti possono perseguire gli obiettivi formativi
e didattici. I soggetti interessati e coinvolti nell’adozione dei libri di testo sono i docenti, le famiglie e gli
alunni.
Provvedere all’adozione dei libri di testo compete al Collegio docenti, sentiti i Consigli di Classe e Interclasse, infatti la scelta dei libri di testo rientra nelle responsabilità del docente e fa parte delle sue
competenze professionali. Le adozioni dei libri di testo devono essere coerenti con gli obiettivi generali previsti dall’ordinamento e con le finalità educative del Piano dell’Offerta Formativa (POF) dell’istituzione scolastica, oltre a
corrispondere ai requisiti previsti dalla normativa vigente.
I principi guida nella scelta dei libri sono i seguenti:
l’organicità di presentazione della disciplina
la corrispondenza tra gli argomenti trattati e le reali possibilità di apprendimento degli alunni
l’adeguatezza dello stile espositivo all’età degli studenti cui è destinato
l’impostazione che promuova il senso della ricerca e solleciti l’acquisizione di un personale metodo
di studio, stimolando curiosità e interesse
la promozione della cultura digitale e l'alfabetizzazione informatica
l’attenzione ai contenuti formativi essenziali
l’economicità, a pari valore didattico
il peso
la ricchezza di immagini e documentazione
la snellezza e la praticità nell’uso
la gradevolezza della veste grafica, l’esclusione della pubblicità e di qualsiasi messaggio che possa
costituire motivo di condizionamento all’acquisto di prodotti vari.
ISTITUTO COMPRENSIVO BORGOMANERO 2 Piazza Matteotti, 5 – 28021 BORGOMANERO
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Il presente documento è stato approvato dal Collegio dei Docenti in data15 NOVEMBRE 2018 e presentato al Consiglio di Istituto del 18 DICEMBRE 2018; esso costituisce parte integrante del PTOF dell’Istituzione Scolastica per l’anno scolastico corrente e è stato inserito nella piattaforma on line del PTOF 2019/2022.