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dal campanile di Azzano Decimo Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Giugno 2002 Riflessioni • Osserviamo quanto capita nel mondo: ingiustizie, discriminazioni, violenze, guerre ... Ci si chiede: non è proprio possibile con il dialogo conoscere oggetti- vamente le situazioni e avviare a soluzione i tanti problemi, con innegabili van- taggi per tutti? • Osserviamo la politica italiana: quante micce si accendono con reazioni a catena. La litigiosità sembra aver preso il comando. Non ci si può convincere che proseguendo su questa strada la situazione si aggrava e i problemi si mol- tiplicano? • Rientriamo nell'ambito della parrocchia. Nella terza domenica del tempo ordi- nario (27 gennaio), la seconda lettura ci ha presentato la reazione dell'aposto- lo Paolo per la presenza di gruppi nella comunità di Corinto: "lo sono di Paolo; io invece sono di Apollo; e io di Cefa. E io di Cristo! Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati bat- tezzati?". Da noi è facile costatare la presenza di tre gruppi: di mons. Cadore, di don Dino, di don Raffaello. Ad Azzano la situazione è anomala: due parroci del- la stessa parrocchia, ma uno solo il legale rappresentante, e quindi scelta pa- storalmente sbagliata. Diversa età, preparazione, esperienza, carattere, può far preferire uno o l'altro: è naturale. Ma ciò non deve influenzare negativamente la vita della comunità, escludendo, rifiutando, criticando. .. segue a pagina 2 FESTA GRANDE IL 7 APRILE, OTTAVA DI PASQUA, PER I 65 NUOVI COMMENSALI AL BANCHETTO EUCARISTICO: BARBESIN DEREK, BASSO RICCARDO, COINU CRISTIAN, MARANGON STEFHEN, MASCARIN ANDREA, MATTIUZZI RICCARDO, PALUDET RENZO, RAVAGNOLO MAICOL, SANTAROSSA MARTINA, STEFANUTO NICOLA, VEZZATO DONATA, ZUCCHETTO NICO, GHIUZAN CAMELIA, BALDO RICCARDO, BLASIGH MATTEO, CAMATA EDOARDO, CATTARUZZA ROBERTA, CORAZZA GIULIA, LlUT CHRISTIAN, LOVISA NADIA, MAGAROTTO LISA, MARIN MARCO, MOSCHETTA LARRY, PAIERO ELISA, PIN SIMONE, PRESTA FEDERICO, SANDRE DESIREÉ, SANTA ROSSA GIULIA, TAIARIOL SABINA, VACCHER VALERIA, VENDEMIA MATTEO, ACCORDI TOMMASO, CASTELLARIN ANDREA, DALENA LUIGI, FACCA ALICE, JAQUET BRITOS JULlA, MOLINARI LISA, SARTORI MASSIMILIANO, SARTORI SILVIA, SPURIO ALBERTO, OROFINO GIOVANNA, OROFINO MICHELE, BAILOT ROMINA, BONADIO RICCARDO, BOZ MARCO, COVRE MARTA, DEL BEL BELLUZ DARIO, DE PICCOLI MICHELE, DEL TEDESCO VALERIA, GALLICCHIO LUCIANA, GASPAROTTO ALESSIO, LOVISA ELEONORA, MASSARUTTO ARON, MORICI PIETRO, PAVAN ELISA, RAGOGNA ALBERTO, ROCCO MARZIA, SANTAROSSA MATTEO, SANTIN ELENA, SICCARDI NIKITA, TOFFOLI LINDA, ZOCCOLAN DARIO, NEGRINI NICOLA, NARESSI STEFANO, RAGOGNA LISA.

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dal campanile di Azzano Decimo Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia Giugno 2002

Riflessioni • Osserviamo quanto capita nel mondo: ingiustizie, discriminazioni, violenze, guerre ... Ci si chiede: non è proprio possibile con il dialogo conoscere oggetti­vamente le situazioni e avviare a soluzione i tanti problemi, con innegabili van­taggi per tutti? • Osserviamo la politica italiana: quante micce si accendono con reazioni a catena. La litigiosità sembra aver preso il comando. Non ci si può convincere che proseguendo su questa strada la situazione si aggrava e i problemi si mol­tiplicano? • Rientriamo nell'ambito della parrocchia. Nella terza domenica del tempo ordi­nario (27 gennaio), la seconda lettura ci ha presentato la reazione dell'aposto­lo Paolo per la presenza di gruppi nella comunità di Corinto: "lo sono di Paolo; io invece sono di Apollo; e io di Cefa. E io di Cristo! Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati bat­tezzati?". Da noi è facile costatare la presenza di tre gruppi: di mons. Cadore, di don Dino, di don Raffaello. Ad Azzano la situazione è anomala: due parroci del­la stessa parrocchia, ma uno solo il legale rappresentante, e quindi scelta pa­storalmente sbagliata. Diversa età, preparazione, esperienza, carattere, può far preferire uno o l'altro: è naturale. Ma ciò non deve influenzare negativamente la vita della comunità, escludendo, rifiutando, criticando. .. segue a pagina 2

FESTA GRANDE IL 7 APRILE, OTTAVA DI PASQUA, PER I 65 NUOVI COMMENSALI AL BANCHETTO EUCARISTICO: BARBESIN DEREK, BASSO RICCARDO, COINU CRISTIAN, MARANGON STEFHEN, MASCARIN ANDREA, MATTIUZZI RICCARDO, PALUDET RENZO, RAVAGNOLO MAICOL, SANTAROSSA MARTINA, STEFANUTO NICOLA, VEZZATO DONATA, ZUCCHETTO NICO, GHIUZAN CAMELIA, BALDO RICCARDO, BLASIGH MATTEO, CAMATA EDOARDO, CATTARUZZA ROBERTA, CORAZZA GIULIA, LlUT CHRISTIAN, LOVISA NADIA, MAGAROTTO LISA, MARIN MARCO, MOSCHETTA LARRY, PAIERO ELISA, PIN SIMONE, PRESTA FEDERICO, SANDRE DESIREÉ, SANTA ROSSA GIULIA, TAIARIOL SABINA, VACCHER VALERIA, VENDEMIA MATTEO, ACCORDI TOMMASO, CASTELLARIN ANDREA, DALENA LUIGI, FACCA ALICE, JAQUET BRITOS JULlA, MOLINARI LISA, SARTORI MASSIMILIANO, SARTORI SILVIA, SPURIO ALBERTO, OROFINO GIOVANNA, OROFINO MICHELE, BAILOT ROMINA, BONADIO RICCARDO, BOZ MARCO, COVRE MARTA, DEL BEL BELLUZ DARIO, DE PICCOLI MICHELE, DEL TEDESCO VALERIA, GALLICCHIO LUCIANA, GASPAROTTO ALESSIO, LOVISA ELEONORA, MASSARUTTO ARON, MORICI PIETRO, PAVAN ELISA, RAGOGNA ALBERTO, ROCCO MARZIA, SANTAROSSA MATTEO, SANTIN ELENA, SICCARDI NIKITA, TOFFOLI LINDA, ZOCCOLAN DARIO, NEGRINI NICOLA, NARESSI STEFANO, RAGOGNA LISA.

RIFLESSIONI .......... mD!lll~BI

I preti con i loro limiti, difetti, carismi, de­vono essere visti come una benedizio­ne, un aiuto, un segno di comunione e di vita. "Noi azzanesi non vi siamo di aiu­to per svolgere in serenità la vostra mis­sione": è la confessione di alcune per­sone sensibili che sanno leggere la realtà con sofferenza. Un esame di co­scienza è certamente opportuno. • Osserviamo la famiglia. I due si sono conosciuti, scelti e donati nella fedeltà assoluta: "Prometto di esserti fedele e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita". E allora perché non si è limpidi, sin­ceri, generosi, attenti, capaci di perdo­no, con volontà forte di volere il bene dell'altro? " "Ti amo" e il "Ti voglio be­ne", diventa concretamente: cerco il mio bene, il mio tornaconto. E così si allun­ga l'elenco di separazioni, di divorzi, con tutte le conseguenze negative . • È indispensabile curare la spiritua­lità. Lapostolo Pietro, fatta l'esperienza di aver lavorato tutta la notte senza ri­sultato, si è fidato di Gesù: "Sulla tua parola getterà la rete". Pesca abbon­dantissima. Già il salmista aveva pre­gato: "Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori". Bisogna tornare alla preghiera, ma preghiera vera, prolungata, personale e comunitaria, se vogliamo che il no­stro cuore guarisca e riesca a battere per gli altri, per tutti, visti come perso­ne da amare e da aiutare. don Dino

vogliamo la Pace Nelle notti di tristezza quando sulle strade non passa neanche un uomo, quando gli alberi piegano il loro tronco, morti, quando in casa i bambini singhiozzano e piangono. Ogni lacrima che cade al suolo, si trasforma in luce, in una luce che entra nelle anime, nei cuori, per farli diventare più forti; per accettare e capire le cose che succedono nella vita. E così essi fanno tornare nel mondo la luce, la PACE.

Fammi essere un uomo che sa riconoscere la via da percorrere, perché io voglio che nel Mondo ci sia PACE, quella Pace che si trova affrontando, combattendo anche le avversità. Quella Pace che si trova percorrendo la strada di DIO

Thomas Di Luca - 5a C Elementare

SUOR GIOVANNA ZORZIT Suor Giovanna Zorzit, delle "nostre" suore Rosarie, appartenente alla comunità della Casa Madre di Udine, dal due dicembre scorso vive nella luce senza tra­monto dell'eternità. Una "partenza" improvvisa, ma preparata certamente nell'attesa costante del grande Incontro nuziale lungo un arco di oltre cinquant'anni di vita religiosa. Un'esistenza donata a Dio in atteggiamento di servizio alle consorelle e a quan­ti si sono accostati a lei, anche soltanto per ricevere il calore di un sorriso parte­cipe e rassicurante. Suor Giovanna è rimasta sempre nella Casa di Udine, dapprima per una lunga attività di sarta e negli ultimi anni come sacrista e assistente delle consorelle in­ferme. Una presenza ormai familiare e cara, anche per la premurosa sollecitudi­ne che la Defunta era solita offrire a chi condivideva le sue giornate, come pure a chi ritornava e a chi partiva. Il fratello Marcello e la cognata Caterina, come pure i nipoti, hanno mantenuto con lei un legame sempre profondo e ora ricordano con commozione la tene­rezza di tanti pensieri delicati, opera di mani abili e operose, che la loro Cara esprimeva nelle più svariate circostanze, senza mai dimenticare alcuna festa o ricorrenza. Suor Giovanna sapeva offrire ai familiari la gioia di una vicinanza che si era fat­ta per tutti sempre più profonda e materna. Sapeva reagire con coraggio alle sof­ferenze personali, che per lo più nascondeva nel desiderio di trasmettere a tutti serenità disponibile e di non creare preoccupazione per la propria salute. La liturgia di commiato, celebrata a Udine e nella natia Azzano Decimo, dove la Scomparsa è ritornata per l'estremo riposo, ha messo in luce l'atteggiamento di disponibilità e di affettuosa attenzione agli altri che ha caratterizzato la sua vita. La perdita del suo cuore accogliente e ospitale lascia un grande vuoto non so­lo tra i familiari ma anche tra le consorelle delle quali riportiamo alcuni signifi­cativi passaggi delle espressioni dell'ultimo saluto: "Tutto ti stava a cuore: la ca­sa, le persone, le esperienze; e in tutto sapevi essere presente dando il tuo ap­porto. Non c'era situazione per la quale prima o poi non ti cercassimo: per un motivo o per l'altro avevamo sempre bisogno di te. Nei momenti di emergenza eri sempre la prima a capire, a correre, a darti da fare. Grazie, Già, per quello che sei stata in mez-zo a noi. Per tutte hai avuto gesti di atten­zione e di cura. Ora ci mancheranno i tuoi in­terventi pronti e velo­ci, i tuoi passi, la tua voce. Ti ricordano con affetto grande i bam­bini, i chierichetti, tan­ti sacerdoti che hai servito amorevolmen­te e le nostre missio­narie. Ora siamo sicu­re che tu, con Madre Luigia e le consorel­le che sono con te, ci guarderai e ci aspet­terai". Ora Suor Giovanna ri­posa accanto alle spo­glie del fratello dece­duto durante la guer­ra e ritornate recente­mente dalla Russia. "Dio vi benedica!": co­sì aveva espresso la propria gratitudine ai familiari che le aveva­no annunciato che un giorno sarebbe ritor­nata ad Azzano per restare per sempre tra i suoi cari.

Flavia Sacilotto

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IL GRUPPO PARROCCHIALE DEI GIOVANI Il gruppo è nato da un'idea venuta a don Raffaello, durante un campeggio qualche anno fa, nel paesino di mon­tagna Cugnan, ai piedi del Nevegal. I ragazzi si ritirano durante l'estate e l'inverno in questo luogo, per allonta­narsi dalla tecnologia e dalle futilità, per arricchire il proprio spirito, passare del tempo tra coetanei e pregare. All'inizio

erano pochi i ragazzi che facevano par­te del coro, ma poi con il tempo il grup­po è aumentato sempre più. Il gruppo parrocchiale dei giovani, sostiene i can­ti durante la messa delle undici della domenica, ma si impegna anche a ce­lebrare le grandi funzioni, come le Co­munioni, le Cresime e le Solennità. I ragazzi si ritrovano ogni sabato po-

meriggio in Oratorio, per provare i nuo­vi canti che dovranno eseguire nel prossimo concerto. Ritrovarsi il sabato pomeriggio è di­ventata oramai un'opportunità per sta­re insieme, nonostante la differenza di età che li separa. La voglia di cantare insieme viene dalla gioia di vivere e lo­dare il Signore. Chiara Stefani

IN CAMMINO VERSO IL SACERDOZIO Il nostro concittadino Matteo Moretto si sta preparando a ricevere, probabil­mente nella primavera del prossimo an­no, l'ordine del diaconato, ultima tappa prima dell'ordinazione sacerdotale. La preparazione al sacerdozio richiede un percorso lungo e impegnativo sul du­plice versante della formazione inte­riore e dello studio. Sei anni intensi do­po il diploma delle superiori, con lo sguardo costantemente fisso alla me­ta e alle motivazioni profonde della per­sonale risposta a una chiamata che do­manda disponibilità sempre rinnovata in vista della totalità di offerta della vi­ta al Signore nella sua Chiesa. Matteo sta intensificando la propria formazio­ne nel nostro Seminario diocesano. En­triamo con delicatezza nella storia del­la sua vocazione al sacerdozio, pur nel­la consapevolezza che essa è un mi­stero per la particolarità di un Proget­to che è racchiuso, come del resto av­viene anche per la vocazione al matri­monio, nel Disegno dell'Infinito. Le pri­me percezioni di una chiamata speciale si sono manifestate nel '96, all'inizio de­gli studi universitari di Giurisprudenza

(con laurea conseguita nello scorso di­cembre). A poco a poco, a partire da allora, è andata rivelandosi nella quo­tidianità della vita, come una pianticel­la che stava crescendo e salendo ver­so il Sole, la consapevolezza che si po­teva mettere in gioco la totalità della vi­ta per accostarsi al tesoro nascosto di cui parla l'evangelista Matteo in una sua parabola. Un periodo di quasi due anni di riflessione e discernimento pres­so i Francescani Minori di una comu­nità di Urbino è stato determinante per "capire" la chiamata alla vita sacerdo­tale da realizzare nella realtà diocesa­na: "Desideravo servire Cristo tra la mia gente, entrare in contatto vivo con la comunità, condividere con il cuore la realtà delle persone". Matteo afferma di non sentirsi degno di tanta Grazia, un dono che si rinnova ogni giorno. "La vocazione - egli ripete - è andata via via chiarendosi e consolidandosi, men­tre non è mai venuta meno la Presen­za costante e paziente di Colui che è un Dio fedele". Ora Matteo vive anche l'esperienza pastorale, durante i fine settimana, nella comunità di Blessa-

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glia, oppure seguendo il Vescovo Sen­nen nei suoi impegni domenicali. Si sente accompagnato dalla comunità di Azzano Decimo alla quale chiede di pregare per le vocazioni sacerdotali e per i sacerdoti che hanno bisogno del sostegno e della vicinanza della loro gente. E c'è un profondo, affettuoso grazie da esprimere: alla famiglia, alle persone e alle Suore di clausura che stanno sostenendo il cammino di Mat­teo con la loro preghiera, agli amici e a tutti coloro gli sono vicini con il loro sostegno. La gratitudine più intensa e speciale è indirizzata al Seminario, in modo particolarissimo agli insegnanti­educatori, comunità in cui tra studio e preghiera si sta realizzando la prepa­razione alla Consacrazione sacerdo­tale di Matteo Moretto. Siamo vicini a lui, uno dei nostri giovani, che un gior­no è stato afferrato, come da sottile brezza leggera, dal soffio dello Spirito Santo che gli ha dischiuso uno sconfi­nato orizzonte di "novità": il campo sconfinato della donazione a Dio per mettersi a nome suo a servizio degli uomini. Flavia Sacilotto

UN AMMALATO ... non immaginario! Se ne parlava già da diverso tempo con una qualche preoccupazione, se non altro perché il soggetto in questione non è di certo un malato qualsiasi, ma uno dei simboli più conosciuti e visibili di Azzano Decimo, ossia il campanile della chiesa arcipretale. Un monumento cui tutti gli azzanesi tengono in maniera particolare e in cui si identificano come in nessun altro, da sempre riportato su cartoline, riviste e pubblicazioni che parlano della città, forse anche per la sua vaga somi­glianza col celebre campanile vene­ziano della basilica di San Marco ed anche per la sua principale caratteri­stica (l'altezza) che lo rende uno dei più "svettanti" in assoluto di tutta la dio­cesi, nonostante le attente misurazio­ni effettuate per l'occasione abbiano evidenziato che l'altezza effettiva ri­sulti essere, seppur di poco, inferiore

rispetto ai 72 metri ufficialmente "di­chiarati". Per tastare il polso all'illustre malato, un professionista esterno - l'in­gegner Arturo Busetto - è stato inca­ricato di effettuare una dettagliata in­dagine tecnica i cui risultati sono stati illustrati recentemente in un'assemblea pubblica. "II campanile soffre di tutti i caratteristi­ci acciacchi dell'età - commenta Bu­setto - ma di certo non esistono pro­blemi di staticità, visto che le fonda­menta sono più che solide. Ci troviamo di fronte all'esigenza di intervenire per porre rimedio ad una situazione dovu­ta essenzialmente al degrado struttu­rale del tempo (il campanile fu inaugu­rato nel 1921 ndr), dagli attacchi di muf­fe e salsedine, mentre la cella campa­naria soffre ormai da tempo d'infiltra­zioni d'acqua ed è stata colpita da un fulmine lo scorso anno. Un intervento

di manutenzione straordinaria risolverà definitivamente il problema". Sembrano sollevati dall'esito della pe­rizia i parroci: "Sapevamo che era ne­cessario intervenire: anche le scale in­terne in pietra mancano di alcuni gra­dini ed inoltre occorrerà metter mano al quadrante dell'orologio e al portone d'in­gresso del campanile. Abbiamo appre­so di recente che la Regione, accet­tando la nostra domanda di contributo, ha stanziato un finanziamento di circa trecentomila Euro e che prossimamen­te i lavori dovrebbero essere realizzati: siamo soddisfatti perché era ormai tem­po di curare i sempre più frequenti ac­ciacchi del grande campanile malato. Ci auguriamo - conclude don Raffaello - che quanto prima l'intervento di re­stauro possa partire, riportando l'inte­ra opera in uno stato di perfetta effi­cienza e bellezza". Paolo Presta

I CHIERICHETTI SI PREPARANO ALLA PASQUA ~ I

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Il 24 marzo, il giorno delle Palme, noi chierichetti abbiamo fatto un ritiro spi­rituale nel seminario di Pordenone in preparazione alla Santa Pasqua. Quando siamo arrivati ci ha accolto don Corrado con il suo solito sorriso. Ci ha portato a visitare il teatro nuovo, sede di riunioni e convegni, la Chiesa di stile romanico e infine ci ha portato in una saletta dove ci ha mostrato una grande stampa nella quale il volto di Cri-

sto ci fissava continuamente in un gio­co di riflessi. Con questa bella immagi­ne di Gesù nella mente don Raffaello ci ha preparato alla Settimana Santa par­landoci dell'importanza delle varie fun­zioni religiose a partire dalla Lavanda dei piedi del Giovedì Santo per arrivare alla festa religiosa più importante del­l'anno liturgico, la Santa Pasqua. Poi siamo usciti nel grande giardino del seminario dove abbiamo giocato a cal-

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cio. Finita la partita abbiamo fatto un de­lizioso spuntino con le ottime torte pre­parate dalle mamme. Quindi siamo tor­nati a casa colmi di buoni propositi e col cuore colmo di gioia. Noi chierichetti non siamo nuovi a que­sti incontri. Don Raffaello ci ha insegnato a cono­scere Gesù nello stare insieme ser­vendolo eseguendolo.

Andrea Peschiutta e Stefano Lovisa

PASTORALE FAMILIARE ANNO 2001/2002 Unità Pastorale Azzano Decimo

È oramai una tradizione che si va consolidando nelle par­rocchie della nostra Unità Pa­storale di Azzano Decimo, quella di promuovere ogni an­no quattro incontri che ci aiu­tano a riflettere sulla nostra identità di coppia e di famiglia cristiana, maturando dentro di noi la convinzione che la fa­miglia ed il suo ruolo guida nel sostenere e sviluppare re­lazioni improntate all'amore, al rispetto, all'accoglienza di sé e degli altri, vanno difesi. Quest'anno abbiamo avuto il piacere di ospitare un orato­re di valore, molto preparato sui temi della famiglia, don Sergio Deison, da molti anni impegnato nella pastorale fa­miliare e nel Consultorio Fon­daco di Portogruaro. Il primo degli incontri si è svolto nella parrocchia di Tiezzo a dicembre sul te­ma: "Ritornare alla sorgente dell'amore coniugale, illuminati dalla parola di Dio". 1/ secondo incontro si è tenuto ad Az­zano Decimo nel mese di febbraio e l'argomento trattato è stato "Vivere da sposi cristiani come acquisizione di un diritto particolare: quello di essere ama­ti per sempre". Il terzo incontro si è svolto presso la par­rocchia di Corva sul tema molto impor­tante di: "Sessualità e spiritualità nella coppia cristiana". Il ciclo di incontri si concluderà a giu­gno con una iniziativa di grande valo­re spirituale, andremo tutti in pellegri­naggio al santuario di Castelmonte, dove potremo riflettere e pregare so-

stenuti dall'amore della Madonna. Nei primi due incontri sono emersi de­gli spunti di riflessione molto significa­tivi; la famiglia d'oggi deve saper risco­prire valori quali l'amore reciproco, la stima, la fiducia come espressione pu­ra di fede, il dialogo, l'intesa, che rap­presentano la pienezza di un matrimo­nio ben riuscito. Per questo la coppia deve saper attin­gere nuove energie contro le forze di­sgreganti, quali il consumismo sfrena­to, la corsa all'accaparramento dei be­ni materiali, che fanno perdere di vista i valori semplici di umiltà, disinteresse e gratuità, propri di una vera famiglia cristiana. Allora non dobbiamo demoralizzarci, perché esistono matrimoni felici, nei quali c'è comunione tra gli sposi e con

Dio, che ci dona la capacità di amare e con la sua infinita misericordia perdo­na le nostre mancanze. Per questo siamo chiamati alla comu­nione con Dio e tra di noi attraverso l'a­more che significa accoglienza dell'al­tro, desiderio del suo bene, capacità di fare spazio nella propria vita a quella del prossimo. Maturare questa esperienza è una gioia che ci deve accomunare e spingere con forza a superare i mille ostacoli che la vita ci presenta. Cerchiamo allora di vivere con sere­nità questi momenti di incontro con­sapevoli che due sposi cristiani devo­no sforzarsi di realizzare l'unione dei loro cuori, che è il primo e fondamen­tale dono che viene concesso ai figli di Dio. Ragogna Francesco e Patrizia

NUOVI PARCHEGGI IN VIA DON BOSCO A breve saranno terminati i lavori di rea­lizzazione dei parcheggi, dei marcia­piedi e delle aree verdi nelle vie, Don Bosco e Umberto Saba. Larea interessata al progetto è posta a ridosso della piazza del centro citta­dino e dell'area della Parrocchia, ed è attraversata da via Don Bosco che co­stituisce l'unico collegamento nella par­te ovest (via Marconi e Capo di Sotto) e nella parte sud-est (via Trieste ed abi­tato di Colle). Obiettivo del progetto era soprattutto individuare la soluzione migliore per razionalizzare la viabilità locale, met­tendo in connessione i tratti a fondo

cieco, via Saba e via Don Bosco, me­diante un senso unico. Le aree rica­dono su proprietà comunale e, per una parte consistente, su proprietà della parrocchia di S. Pietro Apostolo. Per questo progetto Comune e Par­rocchia hanno sottoscritto una con­venzione, dove quest'ultima ha ceduto per 20 anni il diritto reale d'uso all'En­te, a fronte della realizzazione delle opere previste. Dopo un primo intervento relativo alla sistemazione del sagrato della chiesa, sono partiti i lavori di ristrutturazione di via Don Bosco con la formazione di un marciapiede, per il tratto a senso uni-

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co, con entrata da via Marconi fino al­l'ingresso dell'Oratorio. E ancora, è sta­to realizzato un parcheggio di 26 posti auto nella zona attigua alla scuola ma­terna, si è riorganizzata l'area vicina agli impianti sportivi con 14 posti auto e la sistemazione a verde. Altro intervento consistente il collega­mento delle vie, Saba e Don Bosco, con la formazione di un nuovo parcheggio con 20 posti macchina e di un nuovo tratto di viabilità a doppio senso. In tutte le aree sono previsti parcheggi alberati (tigli) e punti luce con le stes­se caratteristiche di quelli installati nel­la piazza cittadina. Mirella Piccin

IL PRESEPE IN CHIESA Anche quest'anno la nostra chiesa ha potuto offrire alla nostra gente e a tante altre persone un bel presepio, curato ed elaborato nei minimi particolari. I co­struttori hanno voluto eseguirlo ispiran­dosi al mondo contadino degli anni '50

nei nostri paesi. Il presepio costruito su una superficie di 20 mq offriva varie sce­ne, dalla casa padronale del fattore, al­le varie scene domestiche, la vita nella stalla, l'uccisione del maiale, la cucina con il focolare, la bottega del falegname ed il bottaio, nel fondale uno scorcio del nostro paese con la chiesetta di S. Lu­cia a Colle il capitello e più lontano il cam­panile, un ampio fienile dava ospitalità ai viandanti che un tempo bussavano per una scodella di farina alle nostre porte; intorno alla vita contadina dove al cen-

Sposarsi nel 2000 non è solo vivere un giorno da favola, non è un bellissimo ve­stito bianco e non è neppure circondar­si di parenti e amici per festeggiare da­vanti ad una tavola riccamente imban­dita. Sposarsi nel 2000 deve essere una scelta consapevole, una scelta mossa dall'amore tra due persone, che desi­derano donarsi l'una all'altra, senza re­more né riserve, per creare una famiglia cristiana. Per compiere questo passo così importante è necessario, anzi indi­spensabile, conoscersi reciprocamen­te: esprimendo i propri progetti, i propri desideri, condividendo pensieri e pro­blemi, mostrando all'altro il proprio vero volto, in trasparenza, senza maschere. Nell'aiutare molte giovani coppie in tut­to questo, la Parrocchia di Azzano De­cimo ha organizzato un "corso per fi­danzati", dando modo di affrontare te­matiche attuali relative al cammino ver­so il matrimonio. Il corso è stato un utile strumento per chiarire molti punti impor­tar'li nel cammino cristiano di numerose giovani coppie, che hanno avuto l'op­portunità di mettersi in discussione, di continuare a crescere insieme, di cono­scersi un po' di più. Auguriamo che con­tinuino a camminare nell'amore e a cre­dere in esso verso il giorno in cui saran­no "una cosa sola, una carne sola, un'a­nima sola". Chiara Pitton e Stefano Belluz

tro la natività aveva trovato spazio nel portico della stalla, molti attrezzi del tem­po hanno commosso tanti visitatori che ben conoscevano l'uso di essi, soprat­tutto gli attrezzi che ricordano l'alleva­mento dei bachi da seta. Grazie all'i-

deazione dei realizzatori e di tante per­sone awicinate dagli stessi durante l'ar­co dell'anno che hanno dato generosa­mente la loro disponibilità, si e potuto an­che quest'anno dare vita a quest'opera ormai attesa dalla nostra gente. Nell'al­bum del presepio oltre ai tanti consensi di migliaia di visitatori abbiamo trovato molte espressioni toccanti che ci hanno commosso. Oltre alle singole persone hanno visitato il presepe, parrocchie, ca­se di riposo, scolaresche. Troviamo l'oc­casione per ringraziare tutti coloro che

in qualsiasi modo hanno dato la loro ope­ra. Le offerte raccolte al presepio oltre 1500 € sono state consegnate personal­mente alla Madre Generale delle suore Rosarie, da evolvere alla nuova missio­ne in Cile. Buona anche la partecipazio­ne al concorso presepi parrocchiale, ben 40 sono state le iscrizioni. È stato un la­voro intenso visitare tutti i presepi da un capo all'altro del paese. La maggior par­te di essi costruiti in maniera tradiziona­le ma tutti ben curati dal più piccolo al più grande, ben proporzionati, alcuni molto espressivi, altri più morali. Tutti sono sta­ti premiati mettendo in risalto soprattut­to l'impegno ed il desiderio di mantene­re viva una tradizione secolare. Tra i pri­mi premi ricordiamo la famiglia Nespolo con un presepio ampio e costruito con materiali di recupero, Bressan Simone e Davide con un presepio grande costrui­to mantenendo le tradizioni contadine. Stefanutto con presepio originale co­struito in un ceppo. Quindi sono stati pre­miati due presepi fuori concorso, i bam­bini di Cesena ed Andrea Del Bel Bel­luz, l'uno per l'espressività messianica, l'altro per la laboriosità creativa! Ci au­guriamo che questa bella tradizione ab­bia a protrarsi ed a rimanere viva anche negli anni a venire. Mario Del Bel Belluz

CORSO PER FIDANZATI Articolata su tematiche di diverso contenuto, la serie di incontri per fidanzati tenuta si presso la Parrocchia di Azzano Decimo è stata seguita da un nutrito numero di coppie, io e Stefano tra di esse. Anzitutto abbiamo costatato che, per quanto il progetto del matrimonio ci renda animati da un amorevole spirito costruttivo, il timore delle separazioni è largamente condiviso; dunque in questo particolare momento la riflessione sul passo da compiere diventa pregnante. Per tale motivo e per acquisire maggiore consapevolezza riguardo al significato del matrimonio in sé, ci siamo lasciati condurre come Dante con Virgilio, dai relatori all'approfondimento degli aspetti che portano alla nascita e al consolidamento della coppia. Abbiamo così appreso che il primo ingrediente richiesto ad ognuno per avvicinarsi al partner è "la maturità psicologica ed individuale", aspetto che con leggerezza viene considerato scontato sull'erroneo presupposto di essere già adulti. Rimarrà certamente scolpito anche il ripetuto invito alla comunicazione verbale e non, oltre che all'ascolto, fondamentali per veicolare le idee, i sentimenti e quant'altro provenga dalla propria sfera individuale. Interessante è stato l'incontro, sapientemente argomentato, sul tema della sessualità intesa non solo come atto procreativo, ma anche come espressione fisica del desiderio di unione e di donazione profonda, da parte di entrambi posti nello stesso piano. Ma soprattutto è stato intenso il richiamo ai valori etici e religiosi, quali punti di riferimento essenziali per la coppia che aspira a mantenere l'unione sigillata con il matrimonio, nella quale dunque ognuno desidera e persegue il bene dell'altro. Insieme a questi, e ai molti altri importantissimi messaggi, abbiamo infine inteso che il fatto di sposarsi in chiesa non è rappresentativo di un luogo coreografico, ma significa porgere a Dio la persona che si ama per celebrare con essa un sacramento. Infatti, diversamente dalla prima comunione e dalla cresima, il matrimonio è il sacramento non del singolo individuo, ma della coppia che ha fede in Dio e nella reciproca promessa assunta. Anna Milan e Stefano Chiarotto

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, FATE QUELLO CHE VI DIRA

La sera del venerdì santo i giovani del Gruppo della Ca­rità hanno messo in scena il recital pasquale "Fate quello che vi dirà", e a loro si sono uniti altri ragazzi e ragazze per condividere insieme l'im­pegno e la possibilità di vi­vere in modo intenso la set­timana santa. Lattenzione quest'anno è stata rivolta in particolar modo verso una donna eccezionale: Maria, la madre di Gesù. Maria segue silenziosa il figlio lungo il cal­vario e ai piedi della croce, trafitta dal dolore, ripensa ai momenti più significativi tra­scorsi con Gesù: dalla presentazione al tempio alla preoc­cupazione, dodici anni dopo, per lo smarrimento di Gesù ri­trovato poi a parlare con i dottori del tempio. Ripensa al gior­no delle nozze di Cana, quando chiese a Gesù di manife­stare con un miracolo la sua divinità, e infine ai tristi eventi

che portano alla condanna a morte di Cristo. Passione di Cristo ma anche passione di Maria, donna fedele e umile che ha saputo farsi serva nelle mani di Dio, dal mo­mento della chiamata al mo­mento della gran prova sul Golgota; donna simbolo di fortezza e di fedeltà che ha accettato con obbedienza la volontà di Dio e donna che ha guardato in faccia la real­tà con grande speranza. Il messaggio del recital può es­sere riassunto nella frase "Fate quello che vi dirà": in­vito rivolto a tutti noi a met­

terci sulle orme di Cristo per seguire i suoi insegnamenti, e invito anche a vivere seguendo l'esempio della nostra Ma­dre Celeste che ha affidato tutta se stessa al grande Padre. Santa Maria, discepola del Signore Gesù, tuo Figlio, fa che anche noi impariamo ad ascoltarlo e a seguirlo. Lovisa 5ara

NEO LAUREATI si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione

MASCHIETTO MARIKA, laureata in economia aziendale, Università degli Studi di Venezia. BRUNETTA MICHELA, laureata in economia aziendale, Università degli Studi di Udine. FACCA ANDREA, laureato in storia della musica (DAMS), Università degli Studi di Bologna. POPULIN LAURA, laureata facoltà ISEF, Università degli Studi di Padova. MORETTON ISABELLA, laureata in economia e commercio, Università degli Studi di Udine. LOVISA ELENA, laureata in lettere classiche, Università degli Studi di Padova (110/110). BURELLA WALTER, laureato in scienze politiche, Università degli Studi di Trieste (110 Lode). FACCA MICHELE, laureato in scienze politiche, Università degli Studi di Padova. COGO GIOVANNI, laureato in scienze politiche, Università degli Studi di Bologna. ZAMBORLINI ALESSIA, laureata in chimica e tecnologia farmaceutica, Università degli Studi di Padova. ZUCCHETTO ANTONELLA, laureata in scienze biologiche, Università degli studi di Trieste. VACCHER DANIELA, laureata in giurisprudenza, Università degli Studi di Trieste.

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Le attività scout di que­sti ultimi due mesi han­no visto reparto e bran­co dei lupetti impegna­ti nei primi incontri del­l'anno nella zona di Pordenone. Come ogni anno infatti, nelle no­stre attività non man­cano le occasioni per conoscere altri gruppi scout della provincia e divertirci insieme a lo­ro. Se a qualcuno è ca­pitato di vedere tante camicie azzurre e fazzolettoni di tutti i colori nella zona dell'oratorio nel perio­do di carnevale e il 21 di aprile, ... beh! Erano i "timonieri", ovvero i ragazzi di 14 e 15 anni (circa 90 ragazzi) ed i lu­petti bambini dagli 8 agli 11 anni (circa 360 persone) di tutta la provincia di Por­denone!! Quest'anno il ritrovo si è svol­to infatti proprio nel nostro paese, con obiettivi di tutto rispetto, il confronto su

SCOUT IN AZIONE

temi come la sessualità, le nuove tec­nologie, il senso di responsabilità per i più grandi, la diversità e la mondialità per i più piccoli. Levento del 21 aprile segue quelli svoltosi il 16 e 17 marzo a Sacile per il Consiglio degli Anziani dei lupetti, ovvero circa 90 bambini dai 10 agli 11 anni che, provenienti da tutta la provincia si sono ritrovati in sella alle loro biciclette per concorrere ad una se-

,

rie di prove e di gare (amatoriali, si intende) che hanno permesso loro di guadagnare la mitica maglia rosa!!; mentre in contempo­ranea l'altra squadri­glia del reparto era in uscita a Tramonti di So­pra. E che dire degli appuntamenti futuri? Con la bella stagione si continua: a maggio (18-19) è previsto il S. Giorgio, owero l'incon­

tro fra reparti, che si svolgerà a Porcia, un evento provinciale ricco di stimoli e avventura. I campi saranno dal 22 al 29 giugno a Nonta di Socchieve per i lu­petti e la prima decina di giorni di Ago­sto a Ovaro per il Reparto. Ma, se vi è rimasta qualche curiosità e volete sa­pere in che cosa altro ci divertiamo, ci trovate in oratorio ogni sabato dalle 14,30 alle 16,30. Comunità Capi

CALCIO E SOLIDARIETA: OBIETTIVO CENTRATO Sempre molto intensa l'attività per il Gruppo Sportivo Condor. La quarta edi­zione del torneo internazionale "Città di Azzano Decimo" rivolto alla catego­ria Pulcini, tenuto il 12 maggio al cam­po sportivo parrocchiale, ha richiama­to tanti sportivi ed appassionati attor­no ad uno stadio e a un campo di cal­cio, per uno scopo importante: soste­nere il progetto dell'Unicef denomina­to "Eritrea. La scuola dopo la guerra". Con la somma ricavata da tale inizia­tiva umanitaria l'Unicef con l'appoggio concreto del Condor, assicurerà il di­ritto all'istruzione dei giovani in un Pae­se distrutto, dopo una guerra di oltre 30 anni. La giornata ha visto in campo

16 squadre con oltre duecento mini calciatori, di età compresa tra i 9 e gli 11 anni, provenienti dal Triveneto, da Roma, dalla Siovenia e dall'Austria. Il grande successo riscontrato anche in questa quarta iniziativa va alla Società, al direttivo, con un grazie ai parroci don Dino e don Raffaello, agli sponsor, al Comune, alla Provincia e Regione, ai tanti volontari e ai genitori, che si so­no prodigati perché tutto andasse nel migliore dei modi. Positivo anche il successivo appuntamento svolto il 19 maggio, quando il Condor ha ospitato il secondo raduno provinciale della ca­tegoria Piccoli Amici, un momento di grande socializzazione con oltre 300

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piccoli calciatori . Da anni il gruppo Condor si dedica ai giovani e alla loro crescita in un ambiente sano tra valori determinanti quali l'amicizia, il sacrifi­cio, la lealtà e il coraggio. Significativo l'accordo con l'Azzanese calcio, nato con l'obiettivo di permettere ai ragaz­zi alla fine della categoria una conti­nuità sportiva nel proprio territorio. In­somma una Società sana che que­st'anno ha raggiunto il record dei tes­serati con ben 130 ragazzi di età com­presa dai 6 ai 17 anni, che formano le varie squadre iscritte alla categoria Piccoli Amici e Pulcini, completati dal­le squadre degli Esordienti, Giovanis­simi ed Allievi. Mirella Piccin

Inaspettata e gradita la visita del nostro Vescovo Mons. Ovidio Poletto nel giorno dell'Epifania. Durante la celebrazione Eucaristica ci ha incoraggiati a vivere nello spirito di fede, di comunione e collaborazione reciproca.

Novità musicali tra le attività dell'Oratorio: arrivano "PRATINO E GLI AZZANAUTI"

AI doloroso scioglimento dei NICOTINA avvenuto qualche mese fa e all'analoga recente separazione dei ROCKBAND N. 5, l'attività musicale in Oratorio non accusa alcun colpo di arresto ed anzi, si rinnova alla grande con la nascita del­la nuovissima band di PRATI NO E GLI AZZANAUTI.II nuovo gruppo è stato for­mato tre mesi fa da cinque ragazzi vo­gliosi di continuare a suonare e a diver­tire, tra questi ci sono appunto gli ormai ex NICOTINA Cicci (Andrea Moretton), Babu (Emanuele Missinato) e Fabio (Mascarin), con l'aggiunta di Mirko (Gat­ta), già famoso cantante e chitarrista de­gli azzanesi UNITÀ DI SOCCORSO e Mauro (Sandre), già valoroso cantante dei PALKODA di Prata. Le importanti esperienze personali dei cinque com­ponenti mescolate tra loro hanno dato vita ad una esilarante "show-band" che si diverte a modificare e a proporre un "revival" di sigle dei cartoni animati e te-

lefilm anni '80, incluse colonne sonore di veri e propri film indimenticabili. Il grup­po si è esibito ormai in più occasioni, a Pasiano di Pordenone e a Pescincanna di Fiume Veneto nel Dicembre 2001 e a Udine lo scorso Gennaio, dove la band ha riscontrato un gran successo di pub­blico. Ulteriore sinonimo di rinnovamen­to è stata inoltre la riapertura del bar del-

l'Oratorio da parte di alcuni ragazzi vo­lontari e dove al concerto d'inaugura­zione, tenutosi nei primi giorni di Marzo, hanno partecipato anche i PRATINO E GLI AZZANAUTI, dando così il loro con­tributo e appoggio alla preziosa rinasci­ta di un luogo da sempre importante e giovanile come l'Oratorio azzanese.

Emanuele Missinato

ORATORIO: NUOVO SPAZIO APERTO A TUTTI C'era una volta 3 ragazzi

che di grinta ne avevan molta.

E son proprio Francesco,

Ronni e Lorena, i protagonisti

di questa cantilena.

Sere e lunghi pomeriggi

passati a pensar

per trovare un luogo ai giovani

aprirono il bar.

Con bibite, ping-pong

e videogiochi gestiscono

un piccolo paese dei balocchi.

Teen-agers, adulti e bambini

si dilettano a servire ai tavolini.

Ringraziano molto don Raffaello,

che diede il suo aiuto

per aprir l'ostello.

Questa filastrocca non avrà fine,

fin quando voi potremo servire.

Ed è stato proprio in questo scenario fiabesco che il2 febbraio abbiamo aper­to il bar in Oratorio, risvegliandolo da mesi di chiusura. Il nostro scopo è quel­lo di offrire uno spazio ai giovani che, racchiusi in numerosi cantieri di costru­zione, vedono crescere diversi ambien-

ti non idonei alle loro esigenze. Noi stes­si abbiamo ritrovato nel bar in Oratorio, scherzosamente ribattezzato "Osteria Don Bosco", nuove occasioni di ritrovo e divertimento. Per incrementare questi momenti di aggregazione, abbiamo or-

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ganizzato, la sera del 2 marzo, un con­certo durante al quale si sono esibiti 3 degli emergenti gruppi azzanesi. Dato il buon esito e la grande partecipazio­ne, abbiamo deciso di ripetere l'evento il13 aprile offrendo l'opportunità di suo­nare a gruppi di Prata e S. Vito al Ta-

gliamento. In più, ogni mercoledì sera, vi sono tornei di ping-pong, biliardino, freccette e briscola. Cogliamo l'occa­sione per ringraziare tutti quelli che ci aiutano e invitarvi a bere un "got de vin" in compagnia. Francesco, Ronni e Lorena

LA NOSTRA SCUOLA MATERNA In qualità di Presidente della Scuola dell'Infanzia "B.V. del Rosario" mi si chiede un intervento scritto per portare a co­noscenza e per giustificare alcune scelte che si è dovuto necessariamente fare. Si informa che il Ministero della Pubblica Istruzione, con pro­prio Decreto, datato 27 febbraio 2001, ha conferito alla no­stra benemerita Scuola Materna Parrocchiale, il Titolo di "SCUOLA MATERNA PARITARIA", con benefici ed obblighi di indubbio valore didattico, amministrativo ed economico. Tale riconoscimento però comporta notevoli cambiamenti ri­spetto al passato. 1 - Cambiamenti di natura formativa del bambino nell'età del­l'infanzia, richiedendo alla Scuola stessa programmi di in­segnamento completi e diversificati, al fine di soddisfare sem­plici ed essenziali norme di apprendimento, in modo da ot­tenere dal bambino il meglio del meglio possibile. Tutto ciò richiede, per contro, una scrupolosa scelta del per­sonale docente (da 5 a 7 maestre), in possesso di idonei at­testati qualificanti, (cioè l'abilitazione all'insegnamento con­seguita con apposito concorso ministeriale). Anche il per­sonale di servizio è stato potenziato. 2 - Si vuole poi ricordare che la Scuola dell'Infanzia, ade­guando la struttura alle nuove norme vigenti, ha dovuto mi­gliorare tutte le attrezzature al servizio dei bambini. Per questo si è rinnovato l'arredo in ogni aula, refettorio, gio­chi esterni ed interni, ecc. per un totale di spesa di Lire 106.585.704. Un sentito ringraziamento vada all'intera Amministrazione

Comunale e in modo particolare all'ex Sindaco, Avv. Paolo Panontin, per la sensibilità e vicinanza dimostrate in questi anni del suo mandato, non solo nei confronti della Parroc­chia (vedi sagrato della Chiesa, parcheggi Oratorio, ecc.) ma anche della Scuola Materna. 3 - Llstituzione scolastica poi non ha finalità di lucro e non ha nemmeno propri mezzi finanziari, all'infuori delle rette dei genitori e dei contributi erogati del Ministero della Pubblica Istruzione, dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e dal Comu­ne di Azzano Decimo. Per questo motivo il Consiglio di Amministrazione, che vuoi essere più che mai trasparente, ha deciso che la retta d'i­scrizione per il nuovo anno scolastico sarà di Euro 77,50. 4 - Considerato quanto sopra esposto, si invita a voler ri­conoscere la necessità dei sacrifici richiesti, ma anche la buona volontà e l'impegno di tutto il Consiglio di Ammini­strazione della Scuola Materna, nonché del personale di­pendente, delle Suore, dei rappresentanti dei genitori per la cura, l'amorevolezza, la competenza e la diligenza con cui sostengono questa importante Istituzione per le sue al­te finalità educative e didattiche, tenendo sempre presente, il bene dei nostri bambini. La Comunità di Azzano Decimo e in modo particolare i ge­nitori attendono molto dalla nostra Scuola Materna; pongo­no fiducia e speranza in questa Istituzione che ha educato migliaia di bambini trasmettendo quei valori umani e cristia­ni che li hanno aiutati poi a crescere come persone e ad af­frontare la vita con impegno e serietà. don Raffaello

SITUAZIONE FINANZIARIA CONSUNTIVA - SCUOLA MATERNA -

ANNO 2001 [J1)®©OIJ~ ~[MIJ ~ tl\IJ ~

descrizione lire euro descrizione lire euro

Spese gestione mensa 4.511.646 2.330,07 Rette ed iscrizioni 198.140.000 102.330,77 Spese per alimenti 28.656.003 14.799,59 Contro Ministeriali/Reg.li 2000 109.122.500 56.357,07 Spese cartocanc. e mat. didattico 3.697.923 1.909,82 Offerte varie 5.143.000 2.656,14 Iniziative culturali/feste etc. 8.102.012 4.184,34 Altri ricavi generali 9.621.954 4.969,32 Totale 44.967.584 23.223,82 Contrib. Com. Azzano 2000/2001 71.279.400 36.812,74

Contrib. L.R. 06/84 2001 41.293.500 21.326,31 Acquisto mobilio e giochi 106.585.704 55.046,92 Contrib. Com. Azzano Str. 50.000.000 25.822,84 Acqua 1.843.000 951,83 Energia elettrica 2.892.761 1.493,99 Gas e riscaldamento 17.867.163 9.227,62 Spese postelegrafoniche 812.096 419,41 Assicu razion i 8.863.000 4.577,36 Interessi e oneri bancari 684.207 353,36 Spese amministro e consulenze 8.645.572 4.465,07 Imposte/tasse e concessioni 2.987.000 1.542,66 Manutenzioni straordinarie 19.262.400 9.948,20 Manut. ordino e altri costi gen. 5.402.364 2.790,09 Altri costi generali 25.100.000 12.963,07 Spese progetto educaz. motoria 7.201.667 3.719,35 Totale 208.146.934 107.498,92

Stipendi lordi 178.971.408 92.431,02 Contributi previdenziali 52.871.891 27.303,05 Accantonamento T.F.R. 12.233.117 6.317,88 Totale costo del personale 244.076.416 126.054,95 DISAVANZO DI GESTIONE 12.590.580 6.502,49

TOTALE USCITE 497.190.934 256.777,69 TOTALE ENTRATE 497.190.934 256.777,69

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VITA DALLA SCUOLA MATERNA La nostra Scuola dell'Infanzia, anche quest'anno, si è fatta promotrice di atti­vità educative che hanno visto i bambi­ni protagonisti attivi dei progetti attuati. La proposta educativa è nata da una concezione psicodinamica del bambi­no il quale, attraverso le numerose esperienze di relazione e di gioco, ma­tura e sviluppa la propria identità. Una visione globale del bambino richiama anche la scoperta e l'interiorizzazione dei valori del messaggio religioso: tale messaggio ispira ogni aspetto quoti­diano, nonché le esperienze organ iz­zate dalle insegnanti. Quest'anno, co­me di consueto, la scuola ha "aperto i battenti" all'insegna dell'accoglienza: percorso obbligato ai fini di una positiva e serena vita scolastica. I bambini hanno giocato, raccontato, inventato ( ... e chissà quant'altro) nelle vesti di un eroico pi­rata, pronto a vivere con la sua ciurma di valorosi compa­gni , pericolose avventure che li hanno temprati nello spirito e nel cuore. Un pirata che si rispetti dev'essere anche un buon nuotatore e un uomo sicuro delle proprie potenzialità: ecco dunque venire in aiuto i corsi di nuoto e di psicomotri­cità. Entrambi i corsi hanno avuto un riscontro positivo gra­zie, soprattutto, alla professionalità degli istruttori di nuoto, di Roberto Barbisin (lo psicomotricista) e della totale dispo­nibilità dei genitori sempre attenti alle nuove proposte. In par­ticolare l'attività psicomotoria permette ai bambini di espri­mersi liberamente e riuscire, progressivamente, in piena au­tonomia e spontaneità a vivere esperienze corporee per sti­mo\are le proprie potenzialità, raccontandosi. Altro modo di

60° di Matrimonio Il 24 Marzo le campane di Azzano hanno suonato per festeggiare i 60 anni di Matrimonio di Maria e Giu­seppe Montagner. Il felice traguardo è stato festeggiato con parenti e ami­ci con una breve Cerimonia in chie­sa presieduta da don Heider e ani­r)1ata dai canti del gruppo giovani. E seguito poi il pranzo in un locale tipico della zona. Cogliamo tutti as­sieme l'occasione per rinnovare gli Auguri a Maria e "Bepi" per un sere­no proseguimento di vita coniugale assieme. Marco e Fabio Guerra

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raccontarsi è avvenuto attraverso le forme e i colori cono­sciuti grazie alle tecniche di "pasticciamento", di manipola­zione e di libera interpretazione. Da quest'attività sono, quin­di, seguiti altri progetti quali il "riciclo della carta" e il "teatro dei sogni" di Mare Chagall. Il primo progetto vedrà protago­nisti i bambini di quattro ann i, i quali prenderanno coscienza di una visione ecologica del mondo, attraverso la fabbrica­zione della carta riciclata. Ai bambini di cinque anni verran­no, invece, proposti alcuni brani tratti dal libro il "teatro dei sogni". Da questi racconti la fantasia prenderà forma e co­lore con un murales e le opere dei bambini realizzate attra­verso le tecniche pittoriche. Quest'ultimo progetto verrà rea­lizzato grazie all'apporto dell 'artista locale Roberto Raschiotto. Un ringraziamento e molti complimenti vanno a tutti quei ge­nitori, anche coloro i quali hanno i bambini ormai grandi , che con un meraviglioso entusiasmo hanno organizzato l'ormai tradizionale spettacolo teatrale. Cristina Fornelli

LA CASERA Dopo aver festeggiato de­gnamente il Capodanno si attende con malinconica consapevolezza l'arrivo del­l'Epifania che tutte le feste si porta via; ad ogni modo, nei quattro giorni che ci se­parano dall'ultima celebra­zione non abbiamo tempo per rassegnarci all'inevita­bile ritorno alla routine per­ché dobbiamo preparare la Casera. Allora impieghia­mo tutte le nostre risorse per trovare la legna neces­saria, le attrezzature, la col­laborazione; le telefonate si susseguono a ritmo sfre­nato, gli incontri con chi ci aiuterà avvengono a qual­siasi ora, a pranzo, a cena,

dopo cena ... Fino a quando tutto è pronto per il grande gior­no. Il 5 Gennaio ci vediamo di buon ora con l'occhio ancora mezzo chiuso e i muscoli un po' intorpiditi, ma ebbri di febbrile eccitazione per ciò che andremo a realizzare. Ci dividiamo in gruppi , poiché alcuni devono raccogliere, altri costruire, altri ancora preparare. Lavoriamo con gioia, perché l'amicizia che ci lega rende dolce la fatica e tiepido il vento. Alla fine, ab­bondantemente tramontato il sole, ci diamo la mano in segno di intesa e ringraziamento reciproco e, giusto dopo una doc­cia, siamo pronti a bruciare il prodotto del nostro lavoro. An­che quest'anno l'Oratorio avrà una casera dalla quale presa­gire la bontà del raccolto. Vogliamo ringraziare il centinaio di

persone che hanno partecipato, Loris per il vin brulè, Pietro Moras Mascarin per i trattori e l'aiuto, la signora che ha por­tato l'ottima ed abbondante pinza, la pasticceria Dolce Azza­no per i prodotti che ci ha regalato. Lappuntamento con la ca­sera è rinnovato al prossimo Gennaio, quello con noi invece è fissato per il primo Sabato di Febbraio, il giorno prima del­la Domenica dedicata a don Bosco. Organizziamo una parti­ta di calcio e, con nostra grande gioia, per l'evento si fanno avanti ragazzi che frequentano la parrocchia, ma anche amici che in oratorio non ci mettevano piede da anni. Riunire nella struttura oratoriale il maggior numero di ragazzi possibile, sen­za distinzioni di età, è il nostro obiettivo primario. Per questo da due anni organizziamo a Settembre il Torneo dell'Amicizia e ci impegniamo per la realizzazione di altre iniziative come la casera e la partita per don Bosco. Lappuntamento con noi , che non ci siamo ancora dati un nome, è rinnovato all 'inizio di Settembre quando avrà luogo i13° Torneo dell'Amicizia che quest'anno coinvolgerà non solo il calcio ma anche tutta una serie di sport collaterali che renderanno la manifestazione in­teressante per un numero sempre maggiore di appassionati azzanesi. A presto! Andrea Del Rizzo e Mauro Guerra

Festa di San Giovanni Bosco.

MAUTHAUSEN Era una velata domenica di metà marzo quando, con un gruppo di pellegrini di Azzano Decimo, ho avuto l'opportunità di visitare uno dei luoghi in cui si sono consumati gli atti più tragici della storia dell'umanità: il campo di concentramento di Mauthausen. Spesso avevo sentito parlare dei lager nazi­sti della seconda guerra mon­diale ma mai prima d'ora mi ero resa veramente conto del­la mostruosa organizzazione che amministrò la morte di un­dici milioni di creature umane. Disgusto, rabbia, incredulità sono le sensazioni che ho provato nel comprendere quanto orribile fu la tra­gedia della deportazione e dell'interna­mento: la vita, se così si può chiamare, le sofferenze morali e fisiche, la fame, la sete, i disagi, le epidemie, il disfaci­mento fisico e infine la morte dell'inter­nato e del deportato. Ogni uomo veni­va trasformato in un oggetto, un nume­ro, elemento di un sistema, parte inter­scambiabile e sostituibile. Ma la cosa

più terribile è che questi uomini non so­lo dovevano morire, ma dovevano mo­rire nel tormento, subendo torture e sof­ferenze atroci. E i cadaveri, cose inutili, venivano ammassati in attesa di esse­re eliminati nei forni crematori per far spazio ad altri. Non pensavo che la cru­deltà dell'uomo potesse arrivare fino a questo punto. Quanta sofferenza e quan­to dolore esseri umani sono stati capa­ci di infliggere ad altri esseri umani loro

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simili. Nonostante ciò penso che oggi noi non dovremmo odiare quei criminali ma pro­vare pietà per loro che non hanno conosciuto Dio, perché a Mauthausen c'era l'infer­no, regnava il Male. Questo viaggio è stata un'esperienza umana molto forte e significa­tiva grazie alla quale ho capi­to che, per quanto macabro, è importante riappropriarsi del proprio passato affinché si possa vivere il presente e co­struire il nostro futuro con uno spirito di solidarietà e di tolle­ranza.11 nostro compito è non

dimenticare, imparare dagli errori del passato e rafforzare la volontà di pace e di democrazia, contro il ritorno di ideo­logie sbagliate, purtroppo non ancora scomparse dal nostro paese e da altri luoghi del mondo. È necessario recupe­rare il valore della vita, dono prezioso di Dio, che, in quanto tale, ognuno di noi deve sempre rispettare al di là di ogni convinzione politica, Credo religioso, raz­za umana. Federica Tonon e Plateo Alberto

pellegrinaggio da PADRE PIO Le due foto davanti l'immagine del Beato Padre Pio ricordano i due pellegrinaggi svoltisi, il primo dal 23 al 25 novembre, il secondo dal 15 al 17 marzo; le persone che hanno potuto partecipare a questi due appuntamenti esprimono con gioia il momento importante di grazia che hanno vissuto.

in occasione del patrono s. pietro apostolo i giovani dell' oratorio presentano

[?@00m GJ@0Du 0w0GGOJU oratorio don bosco di azzano decimo

V E N E R D ì 2 S GIUGNO ore 19.00 - 21.00 torneo calcio ore 19.30 - apertura chiosco enogastronomico ore 20.30 - Festa della Birra e rock n' roll con i Bang!Raevolutions

----------------------5 A B A T O 29 GIUGNO

ore 09.30 - 19.30 - Santa Messa ore 12.00 - pranzo con degustazione gnocchi ore 13.00 - maxi schermo - semifinali mondiali di calcio ore 15.00 - animazione con i bambini (caccia al tesoro) ore 17.00 - 21.00 torneo calcio ore 19.30 - apertura chiosco enogastronomico ore 20.30 - Radio Fantasy presenta disco revival con musica anni '60, '70, '80, '90

DOMENICA 30 GIUGNO ore 12.00 - pranzo con degustazione gnocchi ore 13.00 - maxi schermo - finali mondiali di calcio ore 19.00 - 21.00 torneo calcio ore 19.30 - apertura chiosco enogastronomico ore 21.30 - spettacolo di ballo coreografico Mille Luci del Maestro Stelvio

Roma 21-24 Marzo 2002 "El Disnà de San Martin" Mezzomonte 11 Novembre 2001

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CAMPO INVERNALE CUGNAN 2001/2002: niente neve ma neanche acqua (in tutti i sensi)

CUGNAN 27-31 Dicembre 2001

Cugnan in tutto il suo splendore invernale, non lo avevamo mai visto co­sì. C'è poco da dire: è sta­ta un'esperienza fantasti­ca come tutti gli altri anni, carica di divertimento, ri­flessioni , amici, ecc ... Ben­ché durasse meno del campeggio estivo è stato veramente bello. Abbiamo fatto varie passeggiate tra cui una specie di pellegri­naggio-penitenza per le strade di Col di Cugnan e Paesi Associati. Lacqua è una delle poche cose che mancava, ma questa volta don Raffa non centra, oltre ai nostri amatissimi vi­deogiochi ed ai genitori (io non ne sen­tivo minimamente la mancanza). I tornei di calcio e di briscola sono ormai tradi­zione e nemmeno in inverno sono man­cati , oltre ad una cospicua quantità di partite a Monopoli che hanno coinvolto tutti. Avevamo anche portato la Playsta­tion ma Luigia, la cuoca, non ne ha vo­luto sapere: la sua TV non si tocca! Una sola nota dolente: i ragazzi continuano ad essere separati dalle controparti fem­minili. due chierichetti sotto minaccia:

Paolo Morettin e Maurizio Santin

CUGNAN 2002

Labitudine di arrivare a scuola ogni gior­no alla stessa ora osservando un cielo ancora da svegliare, le mattine fredde

di dicembre e talvolta la pioggia gri­gia. Banchi di scuola, tetti fuori dal­Ia finestra e alberi spogli, ragazzi tri­sti, allegri che parlano ... Non è fa­cile trovare il silenzio attorno a noi. E ancor più difficile è riconoscere la presenza di Dio nelle nostre gior­nate, eppure Lui c'è ... Cugnan è da sempre un"'isola" nella quale due volte all'anno si svolgono cam-

peggi per ragazzi di tutte le età dai 9 ai 20 anni. In questi pochi giorni il silenzio così raro e prezioso diventa caratteri­stica fondamentale per l'approfondi­mento interiore, per la condivisione, per l'osservazione. E Dio si manifesta of-

segue a pagina 15

Un momento di divertimento ...

Anche "i grandi", sprigionando la loro buona volontà, tentano di dare un Adesso si capisce perché le ragazze, al mattino, arrivano sempre ultime al-contributo alle cuoche... l'incontro di preghiera sulla collina .. . compresa l'animatrice Antonella!!!

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BATTESIMI

Bellamio Gabriel di Stefano e di Guin An­nalisa, nato a S. Vito al Tagl. 1'1/7/01, bat­tezzato l' 11 /11 . Manias Gabriele di Roberto e di Peschiut­ta Laura, nato a S. Vito al Tagl. il 16/8/01, battezzato l' 11/11 . Belluz Riccardo di Bruno e di Filippo Me­ri, nato a S. Vito al Tagl. il 12/5/01, battez­zato il 25/11. Del Rizzo Nicola di Giorgio e di Anese Ste­fania, nato a S. Vito al Tagl. il 17/9/01, bat­tezzato il 25/11. Fasan Alessia di Massimo e di Manias Franca, nata a Pordenone il 22/7/01, bat­tezzata 1'8/12. Allegro Erika di Fabio e di Diana Anna­maria, nata a Pordenone il 17/9/01 , battez­zata il 9/12. Belfiore Mattia di Gregorio e di Pigat Mo­nica, nato a Pordenone il 28/8/01, battez­zato il 9/12. Della Rosa Asia di Antonio e di Morta An­na Liza, nata a S. Vito al Tagl. il 18/5/01 , bat­tezzata il 9/12. De Rosa Gabriele Elia di Paolo e di Gne­sutta Emiliana, nato ad Azzano Decimo il 20/9/01 , battezzato il 9/12. Gardonio Riccardo di Roberto e di Filip­petto Samantha, nato a Pordenone il 10/7/01, battezzato il 9/12. Lovisotto Giulia di Luciano e di Basso Ful­via, nata a Pordenone il 2/10/01, battezza­ta il 26/12. Burella Luca di Paolo e di Danelon Barba­ra, nata a Pordenone il 21/11/01, battezza­ta il 6/1. Bonafede Alessia di Giovanni e di Manci­no Vincenza, nata a Palermo 1'11/9/01, bat­tezzata il 19/01. Biasotto Andrea di Ivano e di Del Negro Paola, nata a Pordenone il 22/9/00, battez­zata il 24/2. Lovisotto Sofia di Gianantonio e di Bia­sotto Eleonora, nata a Pordenone il 2/11/01, battezzata il 24/2. Arabia Silvia di Roberto e di Battistella Na­tascia, nata a Motta di Liv. il 19/1/02, bat­tezzata il 10/3. Bagolin Nicole di Giuseppe e di Rizzetto Lorella, nata a Pordenone il 23/8/01, bat-

CAMPO INVERNALE CUGNAN 200112002

frendo un fiore, una giornata di sole, la montagna. Si manifesta nella comunio­ne e nella sintonia di gruppo. Si mani­festa in ogni piccola azione o parola di conforto, si manifesta nell'apprezzare ogni singolo dono che ci offre di giorno in giorno e nelle piccole ma grandi co­se che tendiamo a dimenticare, rega­lando momenti di vero e proprio dialo­go con Lui. Cugnan non è né una me­ta, né un arrivo, né un'esperienza da considerarsi fine a se stessa. Cugnan è una boccata d'aria, una breve pausa, un sorso d'acqua fresca, uno stop di rifles-

tezzata 1'1/4. Vazzoler Marco di Mauro e di Cortellini Mo­nica, nato a S. Vito al Tagl. il 19/10/01, bat­tezzato 1'1/4. Vignando Martina di Michele e di Marson Catia, nata a Pordenone il 30/12/01, bat­tezzata 1'1/4. Pigat Lucia di Giovanni Attilio e di Bufi Mi­moza, nata a Pordenone il 23/12/01, bat­tezzata il 6/4. Basso Tommaso di Michele e di Milan Do­natella, nato a Pordenone il 4/1/02, battez­zato il 7/4. Sist Federica di Eris e di Mio Bertolo So­nia, nata a Pordenone il 5/10/01, battezza­ta il 7/4. Bidinot Francesco di Dino e di Zanchetta Nadia, nato a Pordenone il 31/12/01 , bat­tezzato il 21/4. Di Biase Berenice di Paolo e di Longa Eva, nata a S. Vito al Tagl. il 3/6/01, battezzata il 21/4. Lenna Cristina di Giorgio e di Dal Col Lau­ra, nata a S. Vito al Tagl. il 26/2/02, battez­zata il 21/4. Pezzutti Alessandro di Vladimiro e di Fio­rindo Michela, nato a Pordenone il 7/12/01, battezzato il 21/4.

MATRIMONI

Lena Michele e Segato Michela 1'8 di­cembre 2001; Bravin Alan e Boccalon Mi­lena il 16 dicembre 2001; Spezzati Massi­miliano e Pascot Federica il 16 marzo 2002; Angeli Paolo Giusto e Empolini Fa­biana il 20 aprile 2002; Bragatto Alexan­der e Dalle Vedove Sonia il 27 aprile 2002.

MORTI

Boz Delfina, vedova di Sam Luca, 1'11/11/01 di anni 91. Dalla Bona Gelindo, marito di Tonicello Ida, 1'11/11/01 di anni 87. Paolon Angelo, marito di Canevarolo Ma­tilde, il 23/11/01 di anni 81. Bernardini Carmela, nubile, il 24/11/01 di anni 85. Sonego Nella, vedova di Belluz Giovanni, il 26/11/01 di anni 81. Zanet Alessandro, marito di Zucchetto Bru-

sione prima di riprendere a camminare più velocemente. Cugnan è un chiude­re un attimo gli occhi e chiamare Dio, per poi riaprirli e riconoscere la gran­dezza inconfondibile dell'amore che ci ha donato. E nonostante gli ultimi avve­nimenti che ancora hanno sconvolto il mondo, nonostante l'indifferenza impa­dronitasi ormai del nostro vivere quoti­diano, nonostante il desiderio di potere e di denaro che acceca il mondo, è pro­prio l'amore che Egli ci ha donato e la presenza di esso in ogni piccolo mo­mento della nostra vita, che ci spinge

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netta Nella, il 26/11/01 di anni 83. Rambaldini Eugenia, vedova di Taffon Ri­naldo, il 29/11/01 di anni 90. Suor Giovanna Zorzit, religiosa, il 2/12/01 di anni 77. Del Bel Belluz Dorinda, vedova di Trevi­san Fioravante, il 3/12/01 di anni 86. Pigat Ida, vedova di Perosa Evaristo, il 4/12/01 di anni 81. Bergamo lolanda, vedova di Peschiutta Benvenuto, il 7/12/01 di anni 82. Gobbo Danilo, marito di Tagliavini Laura, il 12/12/01 di anni 60. Pascot Paola, nubile, il 18/12/01 di anni 90. Viel Elisa, vedova di Travani Gedeone, il 19/12/01 di anni 81. Nerlati Danilo, marito di Anese Daniela, il 25/12/01 di anni 49. Tesolin Lidia, nubile, il 28/12/01 di anni 76. Tonicello Ida, vedova di Dalla Bona Gelin­do, il 2/1/02 di anni 86. Borsato Carmela, nubile, il 5/1/02 di anni 86. Bier Marcello, marito di Ragogna Maria, il 6/1/02 di anni 85. . Durofil Arduino, vedovo di Santa rossa Eleonora, il 7/1/02 di anni 80. Casagrande Rosalia, moglie di Biral Giu­seppe, 1'8/1/02 di anni 82. Biral Giuseppe, vedovo di Casagrande Ro­salia, il 17/1/02 di anni 81. Fantuz Gianna, moglie di Zucchet Giulia­no, il 23/1/02 di anni 44. Mascarin Riccardo, marito di Bassani Lui­gina, il 26/1/02 di anni 68. Morassutto Guerrino, marito di Roman Maria, il 26/1/02 di anni 84. Turchetto Maddalena, vedova di Paludet Luigi, il 28/1/02 di anni 98. Zanette Mario, marito di Pasco n Almerina, il 6/2/02 di anni 81. Pilosio Corrado, marito di Stacco Nella, il 9/2/02 di anni 62. Colossi Palmira, vedova di Mascarin Lui­gi, il 12/2/02 di anni 91. Sacilotto Caterina, moglie di Facca Giu­seppe, il 14/2/02 di anni 89. Cofone Alfonso, marito di Sartorello Gio­vanna, il 21/2/02 di anni 75. Mottin Lionello, marito di Battiston Dina, il 21/2/02 di anni 87. Fabris Irma, vedova di Guerra Primo, il 23/2/02 di anni 94.

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ogni giorno di più a seguire l'esempio di Gesù Cristo, un esempio di amore sen­za distinzione di razza, lingua o credo religioso, un esempio di perdono e non di vendetta, un esempio di carità, di fe­de e di capacità di donarsi al prossimo. Ed è proprio questo quello che Cugnan vuole insegnarci o più semplicemente farci ricordare. Cugnan ci vuole aiutare a riconoscere e seguire la logica nuova di Gesù, una logica di amore illimitato. Solo così saremo in grado di ottenere quella pace ormai non più scontata. Basso Elisa, Corazza Elena e Piccinin Michela

Pilot Maria Marianna, moglie di Peschiut­ta Giovanni, il 26/2/02 di anni 73. Santin Regina Angela, nubile, il 12/3/02 di anni 98. Milan Elia, vedova di Moro Emilio, il 16/3/02 di anni 91. Bledig Danilo, marito di Prasdocimo Irene, il 17/3/02 di anni 72. Jurman Vita, nubile, il 21/3/02 di anni 82. Fiore Luigi Antonio, marito di Cavenè Sil­via, il 25/3/02 di anni 81. Zucchet Alfredo, celibe, il 29/3/02 di anni 82. Ceolin Silvana, nubile, il 2/4/02 di anni 29. Candido Giuseppe, vedovo di Moretta An­gela, il 4/4/02 di anni 88. Semproni Pio, vedovo di Tonus Giovanna, il 6/4/02 di anni 74. Bertaina Margherita, vedova di Plati Nico­la, il 7/4/02 di anni 81. Taiariol Marco, marito di Sforzin Adalgisa, 1'11/4/02 di anni 88. Manias Enrico Germanico, celibe, il 12/4/02 di anni 56. Cicuto Graziano, celibe, il 15/4/02 di anni 45. Passador Sergio, marito di Santarassa Ma­ria Teresa, il 15/4/02 di anni 68. Travani Vittorina, vedova di Milanese Alfon­so, il 23/4/02 di anni 85. Mascarin Giuseppe, marito di Bertolo Lu­cia, il 26/4/02 di anni 76. Girardi Ivone, marito di Lorenzet Maria, il 26/4/02 di anni 80. Casciani Marcel/a, nubile, di anni 63.

PRO CHIESA

(lire): N.N. 35.000; N.N. 300.000; Bellamio GabrieI100.000; N.N. 20.000; N.N. 300.000; N.N . 150.000; N.N . 120.000; N.N. 35.000; N.N. 100.000; N.N. 100.000; Giuseppina Sam in mem. nonna Boz Delfina 300.000; N.N. 100.000; Belluz Luigi e Roberto in mem. mamma Sonego Nella 200.000; N.N. in mem. Rambaldini Eugenia vedo Taffon 700.000; N.N. 150.000; N.N. 30.000; clas­se 1961 100.000; fam. Gobbo 120.000; N.N. 10.000; Fasan Massimo e Franca per batto Alessia 200.000; N.N. 35.000; N.N. 100.000; N.N. 45.000; N.N. 100.000; Battiston Santi­na 50.000; N.N. 50.000; N.N. 10.000; N.N. 100.000; N.N. 50.000; fam. Belluz 35.000; N.N. 300.000; N.N. 30.000; N.N . 50.000; N.N. 30.000; N.N. 10.000; fam. Dalla Bona in mem. Ida Tonicello 150.000; N.N. 20.000; N.N. 50.000; fam. Ragogna Maria in mem. Bier Marcello 200.000; N.N. 30.000; N.N. 500.000; N.N. in mem. Nadalin Rosina 100.000; N.N. 10.000; N.N. 20.000; N.N. 20.000; N.N. 80.000; nel 20° e 25° anniver­sario della morte i figli ricordano i genitori Giovanni e Santina Milanese 200.000; in memoria Passador Cecilia 100.000; fam. Santa rossa Vittorio 80.000; Boz Paolina 150.000; fam. Cattaneo 70.000; in memo­ria Dalla Bona Gelindo 150.000; fam. Az­zano Elio e Guerrina 100.000; N.N. 150.000; in memoria Bernardini Carmela 100.000;

Colusso Luciano in memoria di Toffolon Eu­genia 50.000; Fasan Rosetta 50.000; Ma­scariri Moras Pietra 100.000; in memoria Zorzit Sr. Giovanna 150.000; Pezzutti Giu­seppe 70.000; battesimo Della Rosa Asia 150.000; N.N. 50.000; N.N. 100.000; fam. Vignandel Sergio 50.000; in memoria Trevi­san Dorinda 300.000; in memoria Perosa Ida 200.000; in memoria Gobbo Danilo 150.000; N.N. 100.000; N.N. 100.000; N.N. 220.000; Burella Giovanni 70.000; Santi n Orfea 200.000; Lovisa Maria 100.000; N.N. 100.000; in memoria Pascot Paola 100.000; N.N. 50.000; Pellarin Maria e Domitilla 200.000; in memoria Lus Quartino 200.000; fam. Mercante Elisa 60.000; matrimonio Le­na Michele e Segato Michela 200.000; bat­tesimo N.N. 100.000; in memoria Durafil Ar­duina 200.000; battesimo Gardonio Riccar­do 150.000; Tesolin Giovanni 100.000; in me­moria Zorzit Sr. Giovanna 250.000; Luvisut­to Fidenzio 60.000; (euro): N.N. 30; Valva­sori Ilario e Loretta 15; moglie e figli in mem. Riccardo Mascarin 150; N.N. 50; fam. in me­moria Bunello Rosa 50; fam. Mascarin in mem. Colossi Palmira 100; Del Bianco Gia­como 10; N.N. 100; N.N. 20; N.N. 30; N.N. 50; N.N. 80; fam. Cafone in mem. Alfonso 100; N.N. 90; N.N. 10; N.N. 20; nipote San­tin Alda in mem. Santi n Regina 50; N.N. 20; N.N. 30; Filippi Elsa 20; Zucchetto Arcisa 50; fam. Bledig in mem. Danilo 100; Norina Sa­latin 10; Giovanni Da Re 50; Basso Riccar­do e Tommaso 70; N.N. 50; N.N. 30; N.N. 50; N.N. 50; parenti in mem. Zucchet Alfredo 50; Peschiutta Giovanni 50; fam. Bidinot 50; N.N. 25; N.N. in mem. Travani Vittorina 200; N.N. 125;N.N.50;N.N. 50;N.N.50;N.N.50;N.N. 50; battesimo Luca Burella 50; battesimo Belfiore Mattia 50; battesimo Allegro Erika 60; in memoria Morasutto Guerrino 200; in memoria Piazza Ettore 200; in memoria Za­nette Mario 70; la sorella Malvina in memo­ria Tesolin Lidia 80; in memoria Pilosio Cor­rado 100; la fam. in memoria Rambaldini AI-

Pilosio Corrado Tesolin Lidia

Barbisin Agostino Ceolin Silvana

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berta (Canada) 200; in memoria Sacilotto Caterina 100; Dolcetti Norma 40; i nonni Car­Io e Bernarda battesimo Lovisotto Sofia 100; battesimo Biasotto Andrea 50; in memoria Pagotto Luigi (Canada) 100; in memoria Zor­zit Rina 20; N.N. 70; N.N. 120; N.N. 60; Ma­scarin Maria 50; Del Bianco Pierina 50; N.N. 110; matrimonio Pascot Federica e Spez­zati Massimiliano 100; in memoria Fiore Lui­gi 50; battesimo Vazzoler Marco 50; batte­simo Bagolin Nicole 100; battesimo Vi­gnando Martina 30; battesimo Pigat Luca 50; in memoria Ceolin Silvana 250; Mariutti Dino 50; N.N. 50; Zoccolan Dario 30; in me­moria Zanette Mario 145; in memoria Can­dido Giuseppe 100; F.F. 500; in memoria Taiariol Marco 150; in memoria Cicuta Gra­ziano 60; in memoria Passador Sergio 75; in memoria Girardi Ivone 150.

PRO BOLLETTINO

Rossit Fernando 50 (dollari); Candido Gui­do e Maria 150.000 (lire) ; Del Bel Belluz An­tonia 50.000 (lire); Longa Rino (Canada) 50.000 (lire); Facca Adelia (Canada) 50 (dol­lari); Bet Adriana e Domenico (Canada) 50 (dollari); G. Gardettini (Francia) 100.000 (li­re); Rambaldini Achille (Canada) 40.000 (li­re); Lovisa lole 25,82 (euro); Favot Giusep­pe (Canada) 40.000 (lire); Longa Dino (Ca­nada) 20 (dollari); Taiariol Bruno Cesare Norma (Canada) 50 (dollari).

PRO CAMPANE

(lire): Stefani Alberto 50.000; N.N. 800.000; Zaccariotto Luciana 100.000; Rosset Ita­la 100.000; fam. Da Ros Lorenzo e Lovisa Rosalia 150.000; N.N. 200.000; fam. Lo­preiato 100.000.

PRO ORATORIO

N.N. 100.000; N.N. 5.000.000.

Girardi Ivone Toffolon Danilo

Zentil Emma Mascarin Umberto