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Prof. Mihaela Gavrila
Dalla crisi della Tv alla Tv della crisi
Mihaela Gavrila –
La comunicazione è un complesso intreccio di
elementi culturali e intellettuali che struttura i modi in
cui il nostro tempo si rapporta a se stesso.
Capire la comunicazione vuol dire comprendere molto
di più. Risposta apparente alle laceranti separazioni
tra sé e gli altri, tra privato e pubblico, tra pensiero
interiore e parole esterne, la nozione spiega le nostre
strane esistenze a questo punto della storia. Essa è
un ricettacolo nel quale sembrano riversarsi la
maggior parte delle nostre speranze e paure.
John Durham Peters, 1999
Mihaela Gavrila –
Mihaela Gavrila –
Mihaela Gavrila –
•1987/1988 – la prima grande crisi della tv documentata dai
dati Auditel
•1996 – il Papa rilancia l’appello quaresimale all’astinenza,
estendendo la pratica del digiuno alla tv
“In quante famiglie il televisore sembra sostituire, più che
agevolare il dialogo fra le persone. Un certo digiuno
anche in questo ambito può essere salutare, sia per
destinare più tempo alla preghiera, sia per coltivare i
rapporti umani” (Giovanni Paolo II, Angelus del 10 marzo 1996, Piazza S. Pietro)
• Quella deficiente della tv (nov. 2001, Franca Ciampi)
« I media non impongano la violenza e modelli distorti»
• «Occorre evitare che i media diventino il megafono del materialismo economico».
(Benedetto XVI)
• La questione del pluralismo
(ott. 2006, Giorgio Napolitano)
Mihaela Gavrila –
“Io pensavo con spavento, mentre gli altri parlavano, delle
responsabilità di che avesse dovuto dirigere una simile
spaventosa macchina. Tra breve, senza dubbio, l’apparecchio
sarà letteralmente dovunque, ove ora sono radio-riceventi, in
parrocchia, nello stabilimento di bagni, nelle trattorie, nelle case
più modeste. La capacità di istruire e commuovere con
l’immagine unita alla parola e al suono è enorme. La possibilità
di fare del bene o del male altrettanto vaste. L’Italia sarà, in un
certo senso, ridotta ad un paese solo, una immensa piazza, il
foro, dove saremo tutti e ci guarderemo tutti in faccia.
Praticamente la vita culturale sarà nelle mani di pochi uomini …”
Luigi Barzini, Occhio di vetro. La <<prima>> della
televisione, <<La Stampa>>, 5 gennaio 1954
Mihaela Gavrila –
Esiste probabilmente una correlazione fra la profondità con cui
il senso comune modellato dalla tradizione si frantuma durante
gli anni Sessanta e la persistenza dell’influenza che la rottura
del Sessantotto proietta sulla società italiana: atteggiamenti
collettivi, immagini della vita sociale, modi di concepire la
politica originati dall’euforia creativa di quella fase hanno
attecchito in larga parte della popolazione formando un’onda
ideale che si estende sui tempi lunghi. Rifiuto delle gerarchie e
dei sistemi d’autorità, valorizzazione delle iniziative che
nascono fuori dai circuiti ufficiali (dal basso, come si diceva)
[…]
Cfr. Debenedetti, F., Pilati,A., 2009, p. 172.
Mihaela Gavrila –
Se la televisione ha come obiettivo di servire gli interessi
del pubblico, è il pubblico che deve stabilire i propri
interessi. Il solo modo per la televisione di servire il
pubblico è di ricevere continue comunicazioni dal
pubblico: feedback. Questo se vogliamo progresso,
anziché lavaggio di cervello…
Feedback. The Network Project,
In rivista degli studenti della Columbia University,
New York, 1972
Mihaela Gavrila –
Dietro il nuovo progetto di televisione della transizione c’è anche un progetto economico.
Verso la conquista di nuovi spazi pubblicitari e di coltivazione di nuovi modelli di consumo.
I nuovi bisogni iniziano a colonizzare anche il tempo e lo spazio dei media – condizioni per rendere concreto l’immaginario (E. Morin, 1963)
Abbonamenti alla televisione (1955-80)
(valori assoluti e densità per 100 famiglie)
Anni TV bianco e nero TV colore Totale
n. % n. % n. %
1955 182.416 1,48 182.416 1,48
1960 2.213.336 16,66 2.213.336 16,66
1965 6.175.278 41,94 6.175.278 41,94
1970 9.979.001 62,48 9.979.001 62,48
1975 12.489.822 73,96 12.489.822 73,96
1980 10.966.688 60,28 3.016.153 16,58 13.982.941 76,86
Fonte: Annuario Rai 1989-90
Abbonamenti alla televisione per tipo ed incidenza
percentuale sugli abitanti e sulle famiglie italiane. Anni 1955-85
ANNI Uso privato Speciali Totale x100 abitanti x100 famiglie
1955 149.819 32.597 182.416 0,37 1,48
1960 2.103.638 109.698 2.213.336 4,36 16,66
1965 6.078.934 96.344 6.175.278 11,78 41,94
1970 9.893.679 85.322 9.979.001 18,38 62,48
1975 12.415.740 74.082 12.489.822 22,45 73,96
1980 13.911.580 71.261 13.982.841 24,53 76,86
1985 14.452.439 68.811 14.521.250 25,44 74,32
Fonte: Gli abbonamenti alla televisione, RAI 1986
Ripartizione per macrogeneri dell’offerta netta 1989
MACROGENERI RAIUNO RAIDUE RAITRE
MEDIA
RAI RETE 4 ITALIA 1
MEDIA
FININVEST
CANALE
5
Spettacolo 46,6 62,2 27,7 45,5 91,6 94,4 92 89,9
Cultura 26,2 14,5 28,8 23,2 5,3 1,9 4,6 6,8
Informazione 27,2 23,5 44,3 31,6 3,1 3,7 3,4 3,3
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
1988
la prima grande crisi
(documentata dai dati
AUDITEL) del sistema
televisivo italiano
Mihaela Gavrila –
l’inizio della stagione della trasgressione come messa in campo di un comportamento simbolico, che, da una parte, esprime un atteggiamento contrastante rispetto alle norme sociali di un periodo, dimostrandone l’instabilità, d’altra parte, permette al soggetto di sperimentare quanto non permesso nella vita reale.
si attivano processi di trasgressione vicaria, attraverso la sperimentazione di emozioni e statuti di moralità e di senso, senza pregiudicare, tuttavia, il ritorno alla normalità.
l’inizio di un periodo che farà della quotidianizzazione dell’infrazione televisiva routine produttiva
Mihaela Gavrila –
Ciò che distingue la cultura di massa dalle altre culture è
l’esteriorizzazione multiforme, massiccia e permanente della
violenza che fuoriesce dai fumetti, dalla televisione, dal cinema,
dai giornali (cronaca nera, incidenti, catastrofi), dai libri, (serie
nera, poliziesca, d’avventura). Schiaffi, pugni, risse, battaglie,
guerre, esplosioni, incendi, eruzioni, maremoti assalgono
incessantemente i fruitori: come se l’eccesso di violenza consumata
servisse a compensare un’insufficienza di violenza vissuta. Si fa in
tutta sicurezza l’esperienza dell’insicurezza, cioè della libertà
perché, come ha scritto Erich Fromm, «L’uomo libero è
necessariamente in stato di pericolo».
Cfr. Morin, E., L’industria culturale, Il Mulino, Bologna,
1963.
Mihaela Gavrila –
Un ritratto del pubblico sempre più consapevole delle proprie esigenze e
dei propri gusti, sempre più pronto a partecipare e a sottrarsi alla
fruizione di un programma o a operare scelte, esprimendo così il proprio
potere di voto (l’opinione pubblico)
Nessuno osserva, ed è incredibile, che l’Auditel, oggetto di tante stupide
chiacchiere, ha introdotto nella televisione italiana il suffragio universale
quotidiano. Assai al di là va detto delle misurazioni quantitative degli
ascolti; infatti, i numeri delle rilevazioni – giornaliere, non lo si dimentichi
– non sono […] banali misure, ma fanno sospettare movimenti, emozioni,
tendenze; ce n’è quanto basta per dare un nuovo e ricco senso al lavoro
di chi fa televisione.
Balassone, S., Guglielmi, A., La brutta addormentata. Tv e dopo,
Theoria, Roma, 1993, p. 50.
La crisi del settimo anno.
Il declino dell'audience Tv nel confronto dei primi tre mesi 1987-
1988gen-88 gen-87 feb-88 feb-87
mar-88 mar-87
RaiUno 6.757 6.910 7.536 7.905 5.433 6.433
RaiDue 3.198 3.914 3.581 3.760 3.237 4.282
RaiTre 955 580 1.235 487 1.317 586
Totale Rai 10.910 11.404 12.352 12.152 9.987 11.301
Canale5 5.440 6.507 4.465 6.124 5.612 5.449
Italia1 3.196 3.480 3.064 3.099 3.289 3.535
Rete4 1.904 1.962 1.380 1.957 1.689 2.069
Totale Finivest 10.540 11.949 8.909 11.180 10.590 11.053
Altre 2.649 2.099 3.114 2.233 2.796 2.047
Totale spettatori 24.099 25.452 24.375 25.565 23.373 24.401
Fonte: Auditel
La crisi del settimo anno.
Il declino dell'audience Tv tra 1987 e 1988 (confronto gennaio/febbraio/marzo in
%)
Gennaio Febbraio Marzo
RaiUno - 2.21 - 4.66 - 15.54
RaiDue - 18.29 -4.76 -24.40
RaiTre + 64.65 +153.59 +124.74
Totale Rai -4.33 +1.64 -11.65
Canale5 -16.39 -27.09 +2.90
Italia1 -8.16 -1.12 -6.95
Rete4 -3.04 -29.48 -18.36
Totale Finivest -11.79 -20.31 -4.21
Altre +26.20 +39.45 +36.59
Totale spettatori -5.43 -4.65 -4.25
Fonte: Auditel
Tv anni ‘80
Informazione
Le platee dell’informazione nel mese di marzo 1988Grad. Trasmissioni Reti Ora di inizio V. A.
1° Tg1 Sera RaiUno 20.00 8.345
2° Tg1 Giorno RaiUno 13.30 5.587
3° Il Caso RaiUno 20.30 5.021
4° Tg L'una RaiUno 13.00 4.585
5° Tg2 Diogene RaiDue 13.15 4.225
6° Tg2 Ore Tredici RaiDue 13.00 4.112
7° Tg2 Telegiornale RaiDue 19.45 3.946
8° Un giorno in pretura RaiTre 21.20 2.188
9° Tg3 Rai Regione RaiTre 19.30 1.787
10° Linea Rovente RaiTre 20.30 1.782
11° Samarcanda RaiTre 22.45 1.551
12° Alla ricerca dell'arca RaiTre 20.30 1.470
13° Forum Canale5 15.00 1.272
14° Telefono giallo RaiTre 20.30 1.251
15° Tg3 RaiTre 19.00 1.221
16° Posto pubblico nel verde RaiTre 20.30 1.097
17° Speciale Tg1 RaiUno 23.15 1.056
18° Scenario RaiTre 20.30 1.051
19° Mixer RaiDue 22.30 982
20° Italia Misteriosa Rete4 23.00 840
21° Mixer cultura RaiDue 21.30 795
22° Tv-Tv (replica) Rete4 22.30 790
23° Dovere di cronaca Rete4 19.30 757
24° Speciale Rete4 Rete4 22.30 464
25° Tv-Tv Rete4 12.00 453
I successi comparativi dell' informazione marzo 1988
Graduatoria dei programmi informativi Grad. Trasmissioni Reti Ora di inizio Share
1° Telegiornale RaiUno 20.00 36,1
2° Telegiornale RaiUno 13.30 35,4
3° Tg2 Ore Tredici RaiDue 13.00 29,25
4° Tg L'una RaiUno 13.00 28,9
5° Diogene RaiDue 13.15 28,19
6° Tg2 Telegiornale RaiDue 19.45 18,92
7° Il Caso RaiUno 20.30 18,2
8° Speciale Tg1 RaiUno 23.15 13,88
9° Forum Canale5 15.00 10,14
10° Tg3 Rai Regione RaiTre 19.30 9,62
11° Samarcanda RaiTre 22.45 9,03
12° Mixer RaiDue 22.30 8,43
13° Un giorno in pretura RaiTre 21.20 8,22
14° Linea Rovente RaiTre 20.30 8,2
15° Italia Misteriosa Rete4 23.00 8,14
16° Tg3 RaiTre 19.00 8,13
17° Telefono Giallo RaiTre 20.30 6,64
18° Speciale Rete4 Rete4 22.30 6,46
19° Posto Pubblico nel verde RaiTre 22.30 6,45
20° Alla ricerca dell'arca RaiTre 20.30 6,42
21° Tv-Tv (replica) Rete4 22.30 5,73
22° Tv-Tv Rete4 12.00 4,24
23° Dovere di cronaca Rete4 19.30 4,14
24° Scenario RaiTre 20.30 3,49
25° Mixer cultura RaiDue 21.30 3,06
Fonte: Nostra elaborazione su dati Auditel
Tv anni ‘80
Programmi di Intrattenimento
Talk show, quiz, contenitori
I successi dell'intrattenimento marzo 1988
Graduatoria dei programmi comparativi di varietà e spettacoloGrad. Trasmissioni Reti Orario Share
1° Domenica In RaiUno 14.00 46,59
2° Indietro Tutta RaiDue 22.30 38,04
3° Bis Canale5 12.00 31,85
4° Telemike Canale5 20.30 26,74
5° Pronto è la Rai? RaiUno 12.05 26,68
6° Europa Europa RaiUno 20.30 26,4
7° Biberon (2) RaiUno 23.00 25,72
8° Il pranzo è servito Canale5 12.45 24,99
9° Tra moglie e marito Canale5 19.45 24,75
10° Ieri Goggi e domani RaiUno 18.05 22,09
11° Raffaella Carrà Show Canale5 20.30 21,7
12° Maurizio Costanzo Show Canale5 23.15 19,56
13° Buona fortuna RaiUno 18.45 19,17
14° Piccoli e grandi fans RaiDue 12.30 18,87
15° Candid Camera Show Italia1 21.30 18,26
16° Conto su di te RaiDue 20.30 16,39
17° Mezzogiorno è RaiDue 11.55 16,23
18° Drive In Italia1 20.30 16,17
19° Il gioco delle coppie Rete4 18.45 15,89
20° Doc offerta speciale RaiDue 22.30 12,46
21° La giostra (3) Canale5 14.00 12,25
22° Chi tiriamo in ballo RaiDue 16.40 11,5
23° Provini Italia1 3.36 10,41
24° Ok il prezzo giusto Rete4 20.30 8,78
25° Cinema che follia RaiDue 20.30 7,39
Fonte:Nostra elaborazione su dati Auditel
Tv anni ‘80
Intrattenimento
Fiction
Film, Sceneggiati
I successi della fiction nel mese di Marzo 1988
Graduatoria di ascolto dei film e delle fiction in prima serata.Grad. Trasmissioni Reti Share
1° Lo chiamavano Trinità RaiUno 46,32
2° Continuavano a chiamarlo… RaiUno 40,21
3° Qua la mano Canale5 36,24
4° Speriamo che sia femmina Canale5 35,54
5° Segni particolari… bellissimo Canale5 34,11
6° Lui è peggio di me Canale5 31,91
7° Sansone a Dalila RaiUno 31,59
8° Mani di velluto Canale5 31,19
9° Toby Tyler RaiUno 30,66
10° Le nuove avventure… RaiUno 29,96
11° Un povero ricco Canale5 28,88
12° Johnny l'indiano bianco RaiUno 28,54
13° Nessuno è perfetto Canale5 28,5
14° Culo e camicia Canale5 27,16
15° Sahara Canale5 25,28
16° Barabba Canale5 25,15
17° Hombre RaiDue 24,55
18° Laguna Blu Canale5 24,53
19° Superman 3 RaiUno 24,15
20° Teste calde e tanta fifa RaiUno 23,82
21° College Italia1 23,04
22° Cuori nella tormenta Canale5 22,85
23° Rio Lobo RaiDue 21,53
24° Joe Kidd RaiDue 21,45
25° La patata bollente Canale5 20,06
Grad. Trasmissioni Reti Share
1° Cristoforo Colombo RaiUno 26,02
2° Dallas Canale5 20,9
3° I ragazzi della Terza C Italia1 20,17
4° Dynasty Canale5 17,91
Fiction a puntate o episodi
Fonte: Nostra elaborazione su dati Auditel
Le classi di successo del film in tv.
La fortuna della fiction in prima serata tra appuntamento e prestigio
della rete (medie di pubblico e "punte massime"nel mese di marzo 88)
Classi di emittenti Media audience Top del mese
Rete4 1.794 2.702
RaiTre 1.590 2.472
Italia1 3.957 6.052
RaiDue 4.002 6.404
Canale5 6.675 9.046
RaiUno 7.236 11.567
N.B La tabella non contempla i film in onda in più puntate
Fonte:Nostra elaborazione su dati Auditel (dati x 1.000)
Tv anni ‘80
FOCUS
INTRATTENIMENTO TRASGRESSIVO
1988 - SESSO, PUGNI E VIDEOSCHOK LA TRASGRESSIONE
IN TV
Dalla spasmodica ricerca di soluzioni formali e
contenutistiche nuove nasce la
TRASGRESSIONE IN TV
Il termine si caratterizza immediatamente per una forte
ambiguità semantica: usato in un'accezione
negativa dagli opinion makers, diventa per i
television makers un obbligo nel tentativo di
inseguire i mutevoli gusti del pubblico.
Tv trasgressiva
un caso quanto mai emblematico di media event: sono
stati i giornali e la stessa TV a costituire e legittimare
una nozione socioculturale di trasgressione altamente
evocativa e suggestiva, tesa a valorizzare ogni dato di
produzione e dei programmi capace di rivestire una
qualche carica innovativa rispetto alla standardizzata
macchina televisiva
Il bacino della trasgressione
L’ascolto medio dei programmi di intrattenimento “trasgressivo”
Periodo 1-28 marzo 1988
PROGRAMMI COMPARABILI
TRASMISSIONE EMITTENTE ORARIO V.A. SHARE
Drive In Italia1 20,30 3.833 16,1
Và pensiero RaiTre 14,15 565 4,8
Fuori orario RaiTre 24,00 165 5,0
PROGRAMMI NON COMPARABILI
TRASMISSIONE EMITTENTE ORARIO V.A. SHARE
Indietro tutta RaiDue 22,30 6.100 38,0
Biberon RaiUno 23,00 2.485 25,7
Fonte: Auditel
La media è stata calcolata sulle due puntate edite nel periodo campione
Il bacino della trasgressione
L’ascolto medio dei programmi di intrattenimento “trasgressivo”
Periodo 26 Aprile - 16 Maggio 1988PROGRAMMI COMPARABILI
TRASMISSIONE EMITTENTE ORARIO V.A. SHARE
Drive In¹ Italia1 20,30 2.719 13,4
Và pensiero RaiTre 14,15 927 8,9
Fuori orario¹ RaiTre 24,00 76 4,5
PROGRAMMI NON COMPARABILI
TRASMISSIONE EMITTENTE ORARIO V.A. SHARE
Colpo Grosso Italia7 22,30 986 6,9
Trasmissione forzata RaiTre 20,30 821 3,4
L'Araba Fenice Italia1 22,30 703 7,7
Fonte: Auditel
La media è stata calcolata sulle due puntate edite nel periodo campione
Tv anni ‘80
FOCUS
RAI3
Il pubblico scopre RaiTre - Confronto marzo 1987-1988
Quanto rende la trasgressione in Tv.
La crescita di RaiTre nel prime time 87-88
Elezioni in tv. Verso la crisi
dell’informazione televisiva
Dopo le clamorose elezioni del 1994, scrive Pilati,
“il settore televisivo, protagonista di una lunga transizione dal
monopolio al mercato, non è più soltanto un evento
dell’economia, il luogo di una liberalizzazione, per quanto
anomala: diventa un pezzo del sistema politico, forse la
principale, insieme a quella finanziaria, da usare nella
competizione elettorale”.
Debenedetti, F., Pilati, A., La guerra dei trent’anni., 2009, p. 219.
1996/1997. Crisi dell’informazione o crisi della
tv?
Eppure non è l'informazione in crisi: in tutto il mondo si investe sulle notizie,
Bill Gates, buon ultimo, si è messo a fare informazione. In America e in
Italia i giovani mostrano insofferenza verso i tg. Perché non si sentono
raccontati abbastanza? Se i giovani non vengono raccontati abbastanza,
il problema non è il telegiornale, ma la televisione nel suo complesso. In
una società che sta diventando stagnante, dove si avvertono scricchiolii
pericolosi per chi non ha soldi, continuiamo a offrire una televisione
uguale a se stessa. Una televisione datata. Meglio rischiare di gonfiare
questo segnale che ci arriva dai giovani che far finta di non vederlo.
Perché la conclusione è questa: la televisione rassicurante è stata fatta a
immagine e somiglianza della pubblicità, al servizio degli spot […]. Ormai
accade il contrario: sempre più spesso gli spot sono più creativi e
interessanti dei programmi che li contengono. Altro che giovani: è un
problema che ci riguarda tutti.
INTERVISTA A ENRICO MENTANA in Gualtiero Peirce, «I giovani in fuga dal telegiornale», Repubblica –
Spettacoli e tv, 17 luglio 1996
Mihaela Gavrila –
Parole chiave riconducibili all’arsenale linguistico della crisi:
discontinuità nel rapporto soddisfazione (qualità percepita) – fedeltà;
crisi del rapporto lineare fra domanda e offerta;
allargamento del divario fra il linguaggio e i ritmi del quotidiano e quelli della televisione;
aree di pubblico sempre più esposte alla tentazione del cambiamento: dall'audience stabile o scarsamente dinamiche a pubblici disposti alla sperimentazione
Mihaela Gavrila –
Mihaela Gavrila –
La stagione dell’abbondanza
Pagina 42
Nostra rielaborazione dati Censis, 2015
Fig.1 PIRAMIDE DEI CONSUMI CENSIS 2015
6,60%
8,90%
9,70%
10%
11,60%
14,30%
14,90%
17,20%
20,80%
23,40%
23,70%
26,60%
27,50%
39,20%
41,90%
42,40%
51,40%
52,80%
52,90%
58,30%
67,70%
70,20%
70,90%
83,90%
85,30%
94%
96,70%
E-reader
E-book
Free press
Iptv/Smart tv
Mobile tv
Radio da internet
Radio da lettore mp3
Radio da telefono cellulare
Mensili
Quotidiani on line
Web Tv
Tablet
Settimanali
Siti web d'informazione
Quotidiani a pagamento
Tv satellitare
Libri
Smartphone
Quotidiani in generale
Radio tradizionale
Telefono cellulare basic
Autoradio
Internet
Radio in generale
Cellulare in generale
Tv tradizionale
Televisione in generale
Piramide dei consumi mediali degli italiani - Censis anno 2015
Fonte: nostra elaborazione su dati Censis 2015
L’information overload
Pagina 43Prof.ssa Mihaela Gavrila
A.A. 2012/2013
Mihaela Gavrila –
1.Centralità dei contenuti
2.Accanto alla tv mainstream tradizionale si avrà un nuovo mainstream, che si sviluppa in orizzontale, nella navigazione tra i canali
3.I network televisivi alla prova del “ciclone” internet
4.Accanto ai consumi “omologati” si affermano quelli della “distinzione”
5.Necessità di un monitoraggio costante dei cambiamenti degli stili di vita e dei modelli di società6.Cambiano le abitudini di fruizione e le strategie di avvicinamento ai contenuti audiovisivi 7.Nuovi modelli produttivi e di business orientati al pubblico (canone, abbonamento, pay per view, video on demand, etc.)
8.La tv si trasforma da flusso istantaneo a libreria consultabile
9.L’overdose di prodotti e formati porta alla necessità di selezione in base a criteri di qualità e di corporate reputation
10.Nuova formazione per i manager della comunicazione
Mihaela Gavrila –Gavrila, 2006
Mihaela Gavrila –Gavrila, 2010
Mihaela Gavrila –
Testi in apparenza innocui destinati a escludere ed emarginare ulteriormente soggetti relativamente privi di potere;
“un’industria produce cultura…. La cultura produce un’industria” (Keith Negus, 1999, p. 14)
La tv, come tutte le industrie culturali, ha un doppio ruolo: “sistemi economici di produzione e produttori culturali di testi….” (Hesmondalgh, 2007)
La rappresentazione diventa immaginario, quando viene riconosciuta e adattata alle proprie aspettative.
I meccanismi televisivi dei palinsesti: star system, generi e serializzazione come categorie dell’immaginario
Mihaela Gavrila –
1.Garantire l’universalità dell’accesso
2.Innovare nei linguaggi e nei formati
3.Garantire strumenti di empowerment del soggetto
4.Recuperare il ruolo di leader del mercato e di anticipatore di trend, investendo anche nella produzione
5.Acculturare e garantire gli strumenti per la navigazione della modernità e del cambiamento
6.Diffondere la cultura digitale e del cambiamento
7.Porre attenzione alle questioni etiche e deontologiche dei professionisti della tv, della radio e del multimedia
8.Recuperare il patto comunicativo con i giovani e coltivare i pubblici deboli
9.Garantire strumenti per la coltivazione della cittadinanza europea
10. Fare dell’informazione strategia per il futuro
Mihaela Gavrila
… ai media tradizionali, in particolare al nuovo volto
cross-mediale del Servizio Pubblico, spetterà a lungo il
ruolo di dare agli attori sociali i ritmi della collettività,
fornendo loro democraticamente le risorse simboliche per
l’integrazione nella comunità. A condizione che i network
dedichino più attenzione non solo alle percentuali di
share ed ai comportamenti di superficie, ma soprattutto
a come si guarda la tv, a come i palinsesti diventano
sapere ed emozione, garantendo esperienze di
simultaneità ai fruitori e offrendo loro risorse simboliche
e normative per l’integrazione delle differenze…
Mihaela Gavrila –
“Un individuo che legge un romanzo o
guarda una soap opera non sta
semplicemente consumando un prodotto
della fantasia; sta esplorando possibilità,
immaginando alternative, mettendo alla
prova il suo progetto di sé.”
(Thompson, 1996 – trad it. 1998)