detourism venezia magazine n08

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08 ( venezia ) MAGAZINE ANNO II (Year 2)_2014 LUGLIO / AGOSTO (July / August)

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Detourism è il nuovo magazine della Città di Venezia, per viaggiatori curiosi che amano le deviazioni dai soliti percorsi. /Detourism is the new magazine of the City of Venice, for curious travellers who enjoy wander off the beaten path. Luglio/Agosto 2014 July/August 2014

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08

( venezia ) MAGAZINEANNO II (Year 2)_2014LUGLIO / AGOSTO (July / August)

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I materiali presenti in questo magazine sono protetti da diritto d’autore. È vietata qualsiasi riproduzionetotale o parziale senza l’autorizzazione formale dell’Ufficio Turismo Sostenibile della Città di Venezia o senza citarne la fonte.

All materials published on this magazine are protected by copyright. None of the contents can be reproduced,neither in whole nor in part, without the writtenauthorization of the Office of Sustainable Tourism of the City of Venice or without citing the source.

PER LE FAMIGLIE/Family-friendly Venice

01

ESTATE A VENEZIACON I BAMBINISummer in Venicewith the kids

VEDIAMOCI A VENEZIA/See you in Venice!

02

CARTELLONE DEGLIEVENTI IN CORSOFind out what’s onin Venice

SCOPRI LA VENEZIA CHE NON TI ASPETTI TRAVEL VENICE LIKE A LOCAL

Detourism è il nuovo magazine della Città di Venezia,per viaggiatori curiosi che amano le deviazioni dai soliti percorsi,

alla ricerca dei luoghi più originali, insoliti e segreti della città.

Detourism is the new magazine of the City of Venice, for curioustravellers who enjoy wander off the beaten path looking for the Venice most unusual and secret places and discovering its original characters.

MOSTRE IN CITTÀ/Exhibitions

03

LE MOSTRE D’ARTEDA NON PERDEREMore than 20 artexhibitions not to miss

ISOLE DELLA LAGUNA/Venice’s Lagoon islands

04

VIAGGIO APELLESTRINAA trip toPellestrina

LE PIETRE DI VENEZIA/The Stones of Venice

06

TRADIZIONIE CURIOSITÀTraditionsand curiosities

> SOMMARIO /CONTENTS

NON SOLO GONDOLA/Not only gondola

07

LA SANPIEROTAThe sanpierota

L’ALTRA VENEZIA/The other Venice

05

L’ARTE DICOSTRUIRE GONDOLEThe art ofbuilding gondolas

( venezia ) MAGAZINE BIMESTRALE ONLINE A CURA DIBI-MONTHLY ONLINE MAGAZINEUfficio Turismo Sostenibiledella Città di Venezia

Redazione /EditorsLuca BianchettoFrancesca PerottoSara RossiMarta Zardinoni

Contatti /[email protected]/it/turismo_veneziawww.comune.venezia.it/turismo

Progetto grafico /Graphic designmimicocodesign.com

Copertina /CoverRiserva Naturale di Ca’ RomanMichele Pegorer

ANNO II_2014numero 8LUGLIO / AGOSTO

YEAR 2_2014issue 8JULY / AUGUST

BUON DETOUR!HAPPY DETOURING!

Ufficio Turismo Sostenibile della Città di VeneziaThe Venice Office of Sustainable Tourism

PERCHÉ DETOURISM?WHY DETOURISM?

Perché Venezia è la città perfetta in cui perdersi. Per un modo diverso di viaggiare.Per vivere Venezia da veneziani.

Per scoprire un’altra Venezia.Vi invitiamo a diventare deturisti,

scoprire quello che le guide non dicono,percorrere itinerari fuori dai luoghi comuni

e sperimentare incontri inaspettati.

Because Venice is the perfect place to get lost. Travelling in a different way.

Experiencing Venice like a Venetian. Discovering another Venice.

So ditch the itinerary and become a detourist,find out what travel guides never tell,and discover an unexpected Venice.

seguici su / follow us onTurismo - Città di Venezia

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( venezia ) MAGAZINE

ESTATE AVENEZIA CON I BAMBINISummer in Venice with the kids

Gite in barca per visitarele isole della laguna, passeggiate nelle oasi

naturalistiche, una giornata al-le spiagge del Lido di Venezia,e, perché no, concludere con un bel giro in bicicletta così da trascorrere in maniera diversa e originale il vostro soggiorno in città!Nelle calli e nei campielli del centro storico di Venezia non è consentito pedalare, se non si vuole incorrere in sgradevo-li sanzioni. Ma la bicicletta è il mezzo ideale per visitare alcu-ne isole della laguna veneta, tra le quali Lido, Pellestrina e Sant’Erasmo, dove potrete immergervi in paesaggi di ra-ra bellezza lungo percorsi ci-clabili lontani dagli itinerari più battuti.Il Lido di Venezia è una dellemete preferite dai venezianidurante il periodo estivo.Le sue spiagge sono luogo di grande fascino ed eleganza, il fondale del mare dolcementedigradante permette anche ai bambini più piccoli di bagnarsiin tutta tranquillità, grazie alla protezione delle due dighe di

San Nicolò e degli Alberonie delle dighe che partono dallariva di fronte ad ogni stabili-mento balneare. Numerose file di capanne ordi-nate e numerate si distinguononella forma e nel colore a se-conda dello stabilimento di appartenenza. Oggi le struttu-re ricettive garantiscono agli ospiti vacanze all’insegna del comfort. Sono operativi inol-tre servizi di nursery e anima-zione per i bambini e grazie al totale abbattimento delle bar-riere architettoniche tutti pos-sono godere della spiaggia.Il complesso del Bluemoon, spiaggia strategicamente vi-cina alla fermata del vaporet-to di Santa Maria Elisabetta, è terrazza beach bar, ristorante self service, arena concerti, ci-nema in spiaggia, bazar, spiag-gia attrezzata con ombrelloni giornalieri, docce e servizi. Per chi volesse godersi il sole e il mare più in tranquillità l’iso-la offre anche aree di spiaggia libera come le dune sabbiose di San Nicolò, degli Alberoni e gli scogli dei Murazzi. In estate il centro storico

di Venezia è molto caldo,perché non visitare la cittànelle ore meno calde escegliere itinerari rinfrescanti durante le ore di solleone?

Boat trips to the islands in the lagoon, walks in the natural oasis, a day

at the beach in Lido and, why not, a lovely bike ride to enjoy your stay in an original way!You cannot ride a bike in the calli and campi in Venice or you risk being fined, but bikes are ideal to visit some of the islands such as Lido, Pellestri-na and Sant’Erasmo.Surround yourselves by ma-gnificent scenery along cycle paths far away from the bu-siest itineraries.The Lido is one of Venetians favourite destinations in sum-mer. Its beaches are charming and elegant and the seabed slopes down gradually thanks to the San Nicolò & Alberonibarriers, so children can take a dip safely. The shape and co-lour of the many beach huts vary according to the resort, and are nowadays equipped to guarantee a holiday in com-plete comfort. There are also nurseries and kiddies’ enter-tainment services and, thanks

to the removal of architectural barriers, everybody can now enjoy the beach.The Bluemoon resort is loca-ted near the Santa Maria Eli-sabetta waterbus stop and is equipped with beach bar ter-race, self-service restaurant, concert area, beach cinema, bazaar, beach umbrellas for rent, showers and toilets.For those who want to en-joy the sunshine and the sea in peace and quiet, the sandy beaches of San Nicolò, Albe-roni or Murazzi are ideal.

Venice’s city centre getsvery hot in summer, sowhy not visit the city when there is less heat andchoose cooler itinerariesduring the hottest hours?

In alto /at the topLa spiaggia del Lido/The Lido beachphoto: Asia Rota

A sinistra /on the leftAl Lido è nato il primostabilimento balneare d’Europa/At the Lido was born thefirst bath-house in Europe.photo: Venezia Spiagge

PER LE FAMIGLIE/Family-friendly Venice

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La spiaggia degli Alberoni èun’oasi protetta dal WWF molto suggestiva per la sua ampiezza e per il suo carat-tere semiselvaggio, ideale ha-bitat per diversi uccelli marini tra cui i rari gruccioni e fratini, oltre ai più comuni garzette e gabbiani. L’Oasi organizza da aprile a ottobre visite guidate ed eventi a cui potrete parte-cipare con i vostri bambini. Ad esempio sabato 5 luglio con Batman agli Alberoni passere-te una serata alla scoperta dei pipistrelli mentre il 14 agosto potrete osservare il cielo stel-lato grazie all’evento Le Notti di San Lorenzo.Altra area naturale meraviglio-sa è la Riserva naturale di Ca’ Roman, unita a Pellestrina dalla diga artificiale dei “mu-razzi”. Cà Roman conserva, uno degli ambienti dunali più integri di tutto l’alto Adriatico e vanta, nonostante le ridotte dimensioni, una straordinaria ricchezza faunistica: è situata, infatti, su una delle più impor-tanti rotte migratorie d’Italia e moltissime specie d’uccelli la utilizzano in autunno e pri-mavera per riposarsi e nutrirsi prima di riprendere il viaggio. La Riserva organizza visite guidate ed eventi per tutta la famiglia come Piccoli Detec-tive Naturalisti, orme ed altre tracce: scopriamo di chi so-no! che si terrà il 6 luglio dal-le 10:30 alle 12:30, oppure La Notte delle Stelle, il 10 agosto dalle 20:30, serata in cui si po-tranno osservare le stelle ca-denti e ascoltare i canti degli uccelli notturni.

The Alberoni is a WWF pro-tected oasis and is very pic-turesque due to its unspoilt features. It is, in fact, the ide-al habitat for a number of sea birds such as the European bee-eaters or the Kentish plo-ver in addition to the more common little egrets or sea-gulls. Guided tours and kiddies’ events are organised between April and October including finding out more about bats on Saturday 5th July withBatman agli Alberoni (Batman in Alberoni) or gazing at the stars during Le Notti di San Lorenzo (S. Lawrence Night) on 14th August.Another area of outstanding beauty is the Cà Roman na-ture reserve, which is con-nected to Pellestrina by the artificial “Murazzi” dam. Cà Roman still preserves one of the most unspoilt beaches in the whole of the upper Adria-tic and, despite being quite small, it has an extraordinarily rich fauna - it is in fact located on one of the most important migration routes in Italy that many species of birds use in autumn and spring to rest and feed before continuing their journey. The Reserve organi-ses guided tours and events for the whole family such as Piccoli Detective Naturalisti, orme ed altre tracce: scopria-mo di chi sono! (Little Natu-ralist Detectives), on 6th July between 10:30 and 12:30 or La Notte Delle Stelle (The Night of the Stars) on 10th August at 8:30 pm, when you will be able to see the shooting stars and hear the night birds sing.

Dall’alto /at the topOasi WWF Dune degli Alberoni Fratino/Alberoni WWF OasisKentish plover photo: Stefano Castelli

Occhiocotto /Sardinian Warbler Specie mediterranea presente lungo la costa veneta a Ca’ Roman e pochi altri siti.photo: Luca Sattin

> PER LE FAMIGLIE /FAMILY-FRIENDLY VENICE

( venezia ) MAGAZINE

OASI WWFDUNE DEGLI ALBERONI

/AlberoniWWF Oasis

RISERVA NATURALEDI CA’ROMAN(Oasi e Riserve Lipu)

/Ca’ Roman Nature Reserve (Oasis and Lipu Reserve)

IN BICI PERIL LIDO, PELLESTRINAE SANT’ERASMO

/cycling at the LidoPellestrina and Sant’Erasmo

Ca’ Roman si trova nella porzione meridionale della laguna di Vene-zia, all’estremità sud di Pellestrina,di fronte alla città di Chioggia.

Ca’ Roman is located in the sou-thern part of the lagoon, south of Pellestrina and in front of Chioggia.

TRASPORTO PUBBLICO ACTVACTV Public Transportda /fromChioggiaLinea 11 (waterbus)Lido di Venezia(bus + waterbus)t/ +39 340 61 92 [email protected]

Potete trasportare la vostra bici, con un supplemento di € 1 rispetto al prezzo del biglietto, sui mezzidi trasporto pubblico ACTV.

You can carry your bike with you on any ACTV means of transport with only € 1 surcharge.

TRASPORTO PUBBLICO ACTVACTV Public Transportda /from > per /toTronchetto > Lido di Veneziaferry-boat Linea 17Lido di Venezia > PellestrinaLinea 11Venezia > Sant’ ErasmoLinea 13 (da Fondamente Nove)www.actv.it

L’entrata dell’Oasi WWF Dune de-gli Alberoni si trova alla fine della Strada Bagni Comunali, in località Alberoni.

The entrance of the Oasis is right at the end of Strada Bagni Comu-nali, in the Alberoni locality.

INFOPOINT OASI WWFPiazza Alberoniangolo /cornervia Ca’ Rossa 1/aLido di Veneziat/ +39 348 26 86 [email protected]

> INFORMAZIONI UTILI/Useful info

DA FUSINAA PELLESTRINA

/from Fusinato Pellestrina

La domenica partenza da Fusina alle ore 9.15 e ritorno da San Piero in Volta alle ore 17.15.Il servizio costa € 15 (sospeso in caso di maltempo) e include, oltre al viaggio di andata e ritorno della durata di circa 45 minuti, anche il parcheggio a Fusina.

From July 6th, every Sunday de-parture from Fusina at 9:15 a.m, return journey from San Piero in Volta to Fusina at 5:15 p.m.The service costs € 15(suspended in case of bad weather) and inclu-des, in addition to travel round-trip lasting about 45 minutes, even the car park at Fusina.

photo: Roberto Manarini

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Organo e Tromba/Organ and Trumpet28-06-2014Chiesa di San Canciano, Veneziawww.teatrolafenice.it

Vivaldi Millennium29-06-2014Chiesa della Pietà, Veneziawww.teatrolafenice.it

Venezia Jazz Festival 201402-07-2014 > 27-07-2014Veneziawww.venetojazz.com

Ottonovecentomusica veneta europea02-07-2017 e /& 18-07-2014 Teatro La FeniceSan Marco 1965, Veneziawww.teatrolafenice.it

Paolo Conte in Concerto/Paolo Conte in Concert02-07-2014Palazzo DucaleSan Marco 1, Veneziawww.venetojazz.com

Keith Jarret08-07-2014Teatro La FeniceSan Marco 1965, Veneziawww.teatrolafenice.it

Burt Bacharach20-07-2014Teatro La FeniceSan Marco 1965, Veneziawww.teatrolafenice.it

MUSICAMUSIC

“Giuderassica”i dinosauri sbarcano al..../dinosaurs disembark at...20-06-2014 > 27-06-2014 Centro Civico CZ95Zitelle, Giudeccawww.comune.venezia.it

Kids Day29-06-2014 Peggy Guggenheim CollectionDorsoduro 701, Veneziawww.guggenheim-venice.it

Batman agli Alberonivisita guidata/Batman at Alberoni - guided tour05-07-2014 Oasi WWF degli AlberoniVia Ca’ Rossa Alberoni, Lidowww.dunealberoni.it

Piccoli Detective Naturalisti06-07-2014 Riserva Naturale di Ca’ Romanwww.lipu.it/oasi-naturale-ca-roman

BAMBINIKIDS

Biennale Danza19-06-2014 > 29-06-2014 La Biennale di Veneziawww.labiennale.org

Goldoni Experiencefino al /until 31-10-2014Teatro GoldoniS. Marco, 4650/ Bwww.teatrostabileveneto.it

TEATRO&DANZATHEATER& DANCE

Cassandra Wilson27-07-2014Teatro La FeniceSan Marco 1965, Veneziawww.teatrolafenice.it

Estate Village 2014fino a /until 08/08/2014Parco San Giuliano, Mestrewww.villagestate.it

Lo Spirito della Musica/Organ and Trumpet27-06-2014 > 12-08-2014Teatro La FeniceSan Marco 1965, Veneziawww.teatrolafenice.it

Tintarella di lunaAmoremusicafino a /until 14/08/2014Lido di VeneziaSpiaggia Bluemoonwww.facebook.com/il.suonoimprovviso

Venice Sunsplash 201427-08-2014 > 30-08-2014Parco San Giuliano, Mestrevenicesunsplash.blogspot.it

Venice Sherwood Festival 201409-08-2014 > 31-08-2014Parco San Giuliano, Mestrewww.sherwood.it

4° Festival organisticointernazionale “Gaetano Callido”fino al /until 14-09-2014Veneziawww.callido2012.tumblr.com

Festival Monteverdi Vivaldi 04-07-2014 > 05-10-2014Veneziawww.vcbm.it

Concerti sulla scalafino al /until 07-12-2014 Campo Ss.Apostoli, Veneziawww.kirche-venedig.de

Stagione del Teatro la Fenice/Teatro la Fenice Seasonfino al /until 31-12-2014 Teatro La FeniceSan Marco, 1965 Veneziawww.teatrolafenice.it

Bieannale educationalfino al /until 23-11-2014 La Biennale di Veneziawww.labiennale.org

Ludoteca “Albero desideri”/Recreation Centre “Tree wishes”fino al /until 31-12-2014 Municipalità Favaro Venetovia Orlanda 87, Campaltowww.comune.venezia.it

Casa Macchiettafino al /until 31-12-2014 Fondazione Querini StampaliaCastello, 5252 Veneziawww.querinistampalia.org

Macacotourfino al /until 31-12-2014 Veneziawww.macacotour.com

Regata dei S.Giovanni e S.Paolo/Regatta of S.Giovanni e S.Paolo29-06-2014 Isola di Muranowww.veneziaunica.it

Regata di Malamocco/Regatta of Malamocco13-07-2014 Lido di Veneziawww.veneziaunica.it

Torneo dei Sestieri 201420-07-2014 > 27-07-2014 Pattinodromo Quattro FontaneLido di Veneziawww.torneodeisestieri.wordpress.com

SPORT

Festa del Redentore19-07-2014 > 20-07-2014 Veneziawww.veneziaunica.it

TRADIZIONITRADITION

( venezia ) MAGAZINE

Regata di Murano/Regatta of Murano06-07-2014 Isola di Muranowww.veneziaunica.it

Regata del Redentore/Regatta of Redentore20-07-2014 Venezia, Bacino di San Marcowww.veneziaunica.it

Regata di Pellestrina/Regatta of Pellestrina03-08-2014 Isola di Pellestrinawww.veneziaunica.it

CARTELLONEDEGLI EVENTIIN CORSOFind outwhat’s onin Venice

In alto /at the topFondazione Teatro la Fenicephoto: Michele Crosera

VEDIAMOCI A VENEZIA/See you in Venice!

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L A MAPPA BIO ECO SOL IDALE DI VENEZIAPER UN VIAGGIO INUSUALE, RESPONSABILE, BIO-ECO SOLIDALE IN LAGUNAFuorirotta. L’altra mappa di Venezia è una mappa della Città di Venezia diversa dalle classiche mappe turistiche: raccoglie informazioni e idee per chi vuole percorrere Venezia in modo inusuale e consape-vole, spingendosi anche in Laguna e nella Terraferma. E’ una guida che suggerisce uno stile di viaggio originale e responsabile, ecocompatibile e solidale, con qualche semplice regola per rispettare la città: insegna come usare i mezzi pubblici o come non rovinare i ponti trascinando le valigie, e indica dove tro-vare luoghi inediti e itinerari alternativi, godersi parchi e giardini, curiosare tra mercati del biologico, mangiare cibi bio o a km0, fare acquisti nelle botteghe artigiane e del commercio equo e solidale, bere l’acqua pubblica alle fontanelle della città.

The fair-trade & eco-fr iendly map of VeniceFor atypical, responsible, eco tourism in the lagoonFuorirotta. The other map of Venice is a map of the City of Venice, that, unlike the common tourist maps, collects information and ideas for those who want to discover Venice in an unusual and mindful way, catching also the opportunities offered by the Lagoon and by the Mainland. It is a guide that suggests some simple rules to respect the city: on one hand, it teaches how to use pu-blic transportation means, or how not to damage the bridges by dragging luggage, on the other hand, it shows where to find unknown sites and alternative itineraries, parks and gardens, where to look around for organic food markets, where to find organic food restaurants or where locally produced food is ser-ved, shop in fair trade shops, drink tap water from the fountains of the city.

Festa de San Piero de Casteo /San Piero de Casteo Festival25-06-2014 > 29-06-2014San Pietro di CastelloDorsoduro, Veneziawww.elforce.altervista.org

L’antica arte della pesca/The ancient art of fishingvisita guidata /guided tour13-07-2014Oasi WWF degli AlberoniVia Ca’ Rossa AlberoniLido di Veneziawww.dunealberoni.it

HappySpritz@Guggenheim23-06-2014 e /& 14-07-2014Peggy Guggenheim CollectionDorsoduro 701, Veneziawww.guggenheim-venice.it

Borgo Antico di Malamoccovisita guidata /guided tour20-07-2014 e /& 24-08-2014Oasi WWF degli AlberoniVia Ca’ Rossa AlberoniLido di Veneziawww.dunealberoni.it

La pineta degli Alberoni/The pine forest of Alberoni03-08-2014Oasi WWF degli AlberoniVia Ca’ Rossa AlberoniLido di Veneziawww.dunealberoni.it

ALTRI EVENTIOTHER EVENTS

Torre piloti alla Rocchettavisita guidata /guided tour10-08-2014Oasi WWF degli AlberoniVia Ca’ Rossa AlberoniLido di Veneziawww.dunealberoni.it

La Notte delle Stelle/The Night of the Stars10-08-2014Riserva Naturale di Ca’ Romanwww.lipu.it/oasi-naturale-ca-roman

Notti di San Lorenzo14-08-2014Oasi WWF degli AlberoniVia Ca’ Rossa AlberoniLido di Veneziawww.dunealberoni.it

Le Dune degli Alberoni/Dunes of the Alberonivisita guidata /guided tour31-08-2014Oasi WWF degli AlberoniVia Ca’ Rossa AlberoniLido di Veneziawww.dunealberoni.it

Escursioni I slow Venice/I slow Venice toursfino al /until 25-09-2014Veneziawww.slowvenice.it

Weekend Specialsfino al /until 23-11-2014La Biennale di Veneziawww.labiennale.org

> VEDIAMOCI A VENEZIA /SEE YOU IN VENICE!

( venezia ) MAGAZINE

In alto /at the topFondazione Teatro la Fenicephoto: Michele Crosera

L’altra Mappa di Venezia è un progetto della Città di Venezia in collaborazione conl’associazione AEresVenezia per l’Altraeconomia./the other Map of Venice is a project of the Municipality of Venice in collaboration withthe association AEresVenezia for l’Altraeconomia.

Infocomune.venezia.it/fuorirottaveneziaunica.it/it/fuori rotta

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( venezia ) MAGAZINE

E ora, satira!fino al /until26-06-2014Centro Culturale Candianivia Guglielmo Pepe 10, Mestrewww.candiani.comune.venezia.it

Carlo Saraceni.Un veneziano tra Romae l’Europa/Carlo Saraceni. A Venetianbetween Rome and Europefino al /until29-06-2014Gallerie dell’AccademiaDorsoduro 1050, Veneziawww.gallerieaccademia.org

Papa Giovanniun angelo per il mondo/Papa Giovannian angel for the worldfino al /until30-06-2014Museo Diocesano d’Arte SacraCastello 4312, Veneziawww.veneziaupt.org

Il Serenissimo principe/The Serenissimo prince fino al /until30-06-2014Palazzo DucalePiazza San Marco 1, Veneziawww.palazzoducale.visitmuve.it

Vinegia - Mostradi Elias Garcia Benavides/Vinegia - Exhibitionby Elias Garcia Benavidesfino al /until02-07-2014Biblioteca Hugo Prattvia S. Gallo 136/b, Lido di Veneziawww.comune.venezia.it

12_Glas Italia a Venezia/12_Glas Italia in Venicefino al /until14-07-2014Museo Fortuny e Ca’ Pesarowww.visitmuve.it

Occhiali da Doge.Gli occhiali da sole nellaVenezia del Settecento/Doge spectacles. Sunglassesin Eighteenth century Venicefino al /until13-07-2014Sale Monumentali della Libreria SansovinianaSan Marco 52, Veneziawww.marciana.venezia.sbn.it

Primavera a Palazzo Fortuny/Spring at Palazzo Fortunyfino al /until14-07-2014Museo FortunySan Marco 3780, Veneziawww.fortuny.visitmuve.it

Survival Evaporationsfino al /until20-07-2014Officina delle ZattereDorsoduro 947, Veneziawww.officinadellezattere.it

Omaggio a Gianni Novak /Tribute to Gianni Novakfino al /until20-07-2014Officina delle ZattereDorsoduro 947, Veneziawww.officinadellezattere.it

Maria Grazia Rosin.Merletto frattale/Maria Grazia Rosin. Fractal lacefino al /until27-07-2014Museo del MerlettoPiazza Galuppi 187, Buranowww.museomerletto.visitmuve.it

La xilografia in rivista/The woodcut magazinefino al /until31-08-2014Sale Monumentalidella Libreria SansovinianaSan Marco 52, Veneziawww.marciana.venezia.sbn.it

Ventagli. CollezioneHotel Metropole /Fans. Hotel MetropoleCollectionfino al /until14-09-2014Palazzo MocenigoSanta Croce 1992, Veneziamocenigo.visitmuve.it

Nel segno di Carlo Scarpa/The mark of Carlo Scarpafino al /until29-09-2014Fondazione Querini StampaliaCastello 5252, Veneziawww.querinistampalia.org

Hiroshi SugimotoModern Timesfino al /until12-10-2014Fondazione BevilacquaGaleria San MarcoDorsoduro 2826, Veneziawww.bevilacqualamasa.it

Disegni di Vetro.Corinaldo incontra Murano/Designs on Glass.Corinth meets Muranofino al /until03-08-2014Museo del VetroFondamenta Giustinian 8, Muranowww.museovetro.visitmuve.it

I Santillana /The Santillanasfino al /until03-08-2014Fondazione Giorgio CiniIsola di San Giorgio, Veneziawww.cini.it

IK-00.The Spaces of confinementfino al /until24-08-2014Casa dei Tre OciF.ta delle Zitelle, 43Isola della Giudeccawww.treoci.org

Cham. Le danze ritualiin Tibet. Mostra Fotografica/Cham. Ritual dances of Tibetfino al /until24-08-2014Museo di Storia NaturaleSanta Croce 1730, Veneziawww.msn.visitmuve.it

Solo per i tuoi occhi/For your eyes only> 08-08-2014> 07-09-2014Peggy Guggenheim CollectionDorsoduro, 701 Veneziawww.guggenheim-venice.it

Axel Hütte Fantasmi e realtà/Axel Hütte. Ghosts and Realityfino al /until05-10-2014Fondazione Bevilacqua La Masa Palazzo TitoSan Marco 71/c, Veneziawww.bevilacqualamasa.it

MOSTRE IN CITTÀ/Exhibitions

03

LE MOSTRED’ARTE DA NON PERDEREMore than20 art exhibitions not to miss

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( venezia ) MAGAZINE

Capolavori toscanie ferraresi dalla collezionedi Vittorio Cini/Masterpieces from Tuscanyand Ferrara from VittorioCini Collectionfino al /until02-11-2014Galleria di Palazzo Cini a San VioDorsoduro 864, Veneziawww.cini.it

Vedova in tondofino al /until02-11-2014Magazzino del SaleZattere 266, Veneziawww.fondazionevedova.org

Art or Soundfino al /until02-11-2014Fondazione PradaSanta Croce 2215www.prada.com/it/fondazione/cacorner#home!

Sguardi Incrociati a Venezia. Jirô Taniguchi Mariano Fortunyfino al /until18-11-2014Espace Louis VuittonCalle del Ridotto 1353, Veneziawww.visitmuve.it

Genius Loci. Spirit of Placefino al /until23-11-2014Isituto Veneto di ScienzeLettere ed ArtiCampo S. Stefano 2842, Veneziawww.istitutoveneto.it

L’idea del corpo/The idea of the bodyfino al /until23-11-2014Ca’ GiustinianSan Marco 1364/A, Veneziawww.labiennale.org

Shamanism.Nepalese Shamanic Artfino al /until23-11-2014Istituto Culturale InternazionaleMagazzino del CaffèSanta Croce 923, Veneziawww.icivenice.com

14. MostraInternazionaledi Architettura/14th InternationalArchitecture Exhibition fino al /until23-11-2014Padiglioni della BiennaleGiardini della Biennalewww.labiennale.org

Eventi collaterali14. Mostra Internazionaledi Architettura/Collateral eventsof the 14th InternationalArchitecture Exhibitionfino al /until23-11-2014Veneziawww.labiennale.org

Lifting the curtainfino al /until 23-11-2014Officina delle ZattereDorsoduro 947, Veneziawww.officinadellezattere.it

Scarpa_Viani_Deluigi.Dialogo tra artifino al /until23-11-2014Negozio OlivettiPiazza San Marco 101, Veneziawww.negoziolivetti.it

Mikhail Roginsky.Through the Red Doorfino al /until23-11-2014Ca’ Foscari EsposizioniDorsoduro 3246, Veneziawww.labiennale.org

Innesti/Graftingfino al /until23-11-2014Padiglioni della BiennaleGiardini della Biennalewww.labiennale.org

Il problemadella navigazionenello spazio/The problemof space travel fino al /until23-11-2014AplusASan Marco 3073, Veneziawww.aplusa.it

> MOSTRE IN CITTÀ /EXIBITIONS

Le Porcellane diMarino Nani Mocenigo/Marino Nani Mocenigo’sporcelainsfino al /until30-11-2014Ca’ RezzonicoMuseo del Settecento venezianoDorsoduro 3136, Veneziacarezzonico.visitmuve.it

Prima Materiafino al /until31-12-2014Punta della DoganaDorsoduro 2, Veneziawww.palazzograssi.it

Irving Penn, Resonancefino al /until31-12-2014Palazzo GrassiCampo S. Samuele 3231, Veneziawww.palazzograssi.it

L’Illusione della luce/The illusion of lightfino al /until31-12-2014Palazzo GrassiCampo S. Samuele 3231, Veneziawww.palazzograssi.it

Madonne.Le statue vestite della verginefino al /until31-12-2014Museo Diocesano d’Arte SacraCastello 4312, Veneziawww.veneziaupt.org

Gabrighisola.Il teatro di Eleonora Dusee Gabriele D’Annunzio/Gabrighisola.The theatre of Eleonora Duseand Gabriele D’Annunziofino al /until31-12-2014Fondazione Giorgio CiniIsola di San Giorgio, Veneziawww.cini.it

Collezione Ileana Sonnabend/Ileana Sonnabend Collectionfino al /until04-01-2015Ca’ PesaroSanta Croce 2076, Veneziawww.capesaro.visitmuve.it

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VIAGGIO APELLESTRINAA trip toPellestrina

Un angolo nascostodella laguna, rifugio degli amanti dei luoghi appartati

Piccoli borghi dalle case variopinte che si affac-ciano tutte in fila sulla

laguna, giardini fioriti e orti, un paio di ristorantini dove assaggiare la verace cucina lagunare, spiagge sabbiose frequentate solo dagli isolani, un tranquillo lungomare per le passeggiate e quaranta etta-ri di riserva naturale protetta: questa è l’isola di Pellestrina, sottile lingua di terra sospesa per 11 Km fra mare Adriatico e laguna. La si raggiunge in motonave da Chioggia oppu-re da Venezia arrivando col vaporetto fino al Lido; da qui si prende l’autobus 11 fino agli Alberoni, dove il ferry-boat è pronto per traghettarlo a San-ta Maria del Mare, all’estremità settentrionale di Pellestrina. L’isola si gira a piedi, in auto-bus o bicicletta: è impossibile perdersi, basta seguire la stra-da che costeggia i Murazzi – le fortificazioni che proteggono Pellestrina dal mare – e che collega tra loro i piccoli paesi di pescatori, ortolani e mer-lettaie, dove il tempo sembra

essersi fermato. Qui tutti si conoscono, gli usci di casa sono quasi sempre aperti, l’a-ria profuma di mare e spesso di pesce alla griglia, perché gli isolani usano arrostire il pesce all’aperto, davanti alla soglia di casa, su un fornello improvvisato. Lasciata Santa Maria del Mare, si raggiunge il porto di San Pietro in Volta, con la chiesa settecentesca, le case basse, gli orti e le vigne. Proseguendo verso sud s’in-contra Portosecco, dove non è raro, passeggiando d’estate, vedere le merlettaie raccolte a far ciàcole che intrecciano i loro fuselli davanti l’uscio di casa o sedute in riva alla lagu-na. Infine Pellestrina, pittore-sco borgo dalle case cinque-seicentesche; i sestieri in cui è diviso (da nord a sud, Scarpa, Zennari, Vianellie Busetti) prendono il nome dalle quattro famiglie inviate dal podestà di Chioggia a ri-popolare l’isola devastata dai Genovesi nella guerra contro Venezia verso la fine del ‘300.

Small villages with co-lourful houses overloo-king the lagoon, gardens

in bloom, a couple of restau-rants where you can taste the real traditional cuisine, sandy beaches frequented only by the locals, a tranquil seafront for lovely walks and forty hec-tares of a protected nature reserve - all this is Pellestrina island, a thin stretch of land between the Adriatic sea and the lagoon. You can reach it by motorboat from Chioggia or from Venice by waterbus to the Lido and from there bus no. 11 to Alberoni, where a fer-ry-boat will take you to Santa Maria del Mare, the northern end of Pellestrina. The island can be visited on foot, by bus or by bike - it is impossible to get lost, just follow the road along the Murazzi (the fortifi-cations that protect Pellestri-na from the sea) which links all the small towns full of fisher-men, gardeners and lacema-kers where time seems to have stopped. Here, everybody knows each other, doors are

never locked, the air is filled with the scent of the sea and the aroma of grilled fish, as the locals often cook their fish outdoors. Leaving Santa Ma-ria del Mare behind you, you’ll reach San Pietro in Volta with its XVIII century church, the low houses, vegetable plots and vineyards. Then it’s the turn of Portosecco where, du-ring summer-time you will see the lacemakers having a chat while working outside their houses or sitting in front of the lagoon. Finally there’s Pel-lestrina, a picturesque town with its houses dating back to the XVI-XVII century. The name of its four sestieri (Scar-pa, Zennari, Vianelli and Bu-setti) derive from the names of the four families sent there by the mayor of Chioggia to repopulate it after it was de-stroyed by Genoa during the war against Venice towards the end of the 1300s.

A hidden cornerof the lagoon, a refuge forthe lovers of secluded places.

Dall’ alto /at the topIsola di PellestrinaSan Pietro in Voltaphoto: Antonio Guerra

Campiellophoto: Eugenio Penzo

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ISOLE DELLA LAGUNA/Venice’s Lagoon islands

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Per assaporare il meglio dell’o-spitalità pellestrinotta e im-mergersi in una vera festa di paese, basta approdare sull’i-sola per la festa della Madon-na dell’Apparizione, il 4 ago-sto di ogni anno. Lì dove oggi sorge il piccolo Santuario della Madonna dell’Apparizione, tra il sestier Vianelli e Zennari di Pellestrina, il 4 agosto 1716 sa-rebbe apparsa la Madonna a un ragazzo del posto, Natalino Scarpa dei Mutti, predicendo-gli - in dialetto veneziano ov-viamente! - la vittoria dei Cri-stiani contro i Turchi. Nei giorni della festa, tutta Pellestrina ricorda l’episodio miracoloso con balli popolari, regate di voga alla veneta, e chioschi di specialità gastronomiche lo-cali. Nella prima domenica di agosto si tiene la tradizionale regata di Pellestrina, even-to molto atteso che richiama sull’isola centinaia di appassio-nati di voga.

> ISOLE DELLA LAGUNA /VENICE’S LAGOON ISLANDS

FESTE ISOLANE

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To better savour local hospi-tality and immerse yourself in a real town feast, just visit the island during the Madon-na dell’Apparizione, celebra-ted every year on 4th August. There is now the small San-ctuary between the Vianelli and Zennari sestieri, where the Virgin Mary is said to have ap-peared on 4th August 1716 to a local boy, Natalino Scarpa dei Mutti announcing (in Venetian dialect, of course!) the victory of the Christians against the Turks. The event is celebrated with popular dances, boat ra-ces and local food. In addition, on the first Sunday of August, there is the traditional Pelle-strina boat-race, attended by hundreds of rowing enthu-siasts.

Festa della Madonna dell’Apparizionee Regata di PellestrinaMadonna dell’Apparizione feasts and Pellestrinaboat-race

/ISLAND FEASTS

A destra /rightSantuario della Madonnadell’Apparizione, Pellestrinaphoto: Archivio_Apetours

A rinforzo del versante orientale dell’isola, stanno i Murazzi, poderosi muri d’argine in pietra d’Istria, una delle più imponenti difese a mare erette nel 700 dalla Serenissima per fronteggiare le mareggiate.La storia dei Murazzi e dell’alluvione del 1966 è raccontata attraverso ri-costruzioni, foto e filmati nel piccolo Museo della Laguna Sud, ricavato nell’ex scuola Goldoni di San Pietro in Volta (visita su prenotazione).Oggi i Murazzi sono frequentati da chi ama prendere il sole in tranquillità.

poderosimuri d’arginein pietrad’istria

The Murazzi are Istrian stone dam walls which were built by the Serenis-sima Republic in the 1700s to protect the lagoon from the sea. The Museo della Laguna Sud, now open in the former Goldoni school in San Pietro in Volta (booked visits only), tells the story of the Murazzi and of the floo-ding in 1966. Nowadays, the Murazzi are popular with people who want to sunbathe in peace.

powerfulwalls ofembankmentistrian stone

photo: Eugenio Penzo

> I MURAZZI/the murazzi

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Sagra di Santo Stefano

Altra festa paesana dell’isola è la sagra di Santo Stefano, patrono di Portosecco, che si conclude il 15 agosto: gli abi-tanti del luogo appendono festoni di bandierine colorate alle case, e festeggiano il san-to con i gustosi piatti di pesce dei chioschi, giochi, musica e le tradizionali regate di voga. Momento culminante della fe-sta è la processione con la statua lignea di Santo Stefa-no, portata a spalla dagli iso-lani lungo le strade di Porto-secco.

Another celebration is the Santo Stefano festival in Por-tosecco, which ends on 15th August. The locals decora-te their houses with coloured bunting and celebrate with ta-sty local dishes, games, music and the traditional boat-races. The highlight of the festival is the procession with the wo-oden statue of St. Stephen, which is carried around by the locals along the roads of Por-tosecco.

> ISOLE DELLA LAGUNA /VENICE’S LAGOON ISLANDS

Vale la pena raggiungere la riserva naturale di Ca’ Roman, all’estremità meridionale dell’isola.Qui vi aspetta una spiaggia selvaggia, circondata dalle dune che la separano da un fitto bosco in cui vivono moltespecie protette di uccelli.Alla fine del sentiero che attraversa il bosco, verso il molo e il faro di Ca’ Roman, si intravede Chioggia.

It really is worth visiting the Ca’ Ro-man nature reserve on the southern end of the island. An unspoilt beach awaits you, surrounded by dunes that separate it from the thick wo-ods in which many protected species of birds live. Chioggia and its port can be seen from the end of the path that crosses the woods towards the jetty and the lighthouse.

In alto /at the topPellestrinaphoto: Archivio_Apetours

photo: Municipalità Lidoe Pellestrina

una spiaggiaselvaggia circondatadalle dune

an unspolitbeach surroundedby dunes

> RISERVA NATURALEDI CÀ ROMAN/Ca’ Roman nature reserve

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> Piatti tipici /typical dishes

PASTICCIO DI PESCE FISH LASAGNA

Lace has been produced in Venice sin-ce ancient times: bobbin lace, typi-cal of Pellestrina, is made by wea-ving cotton threads that unroll from special spools that are called fuselli (bobbins) on a round cushion called a tombolo (balòn in Venice).

IL MEGLIO DELLACUCINA VENEZIANAL’isola di Pellestrina è il regno della cucina di mare. Diversi ristoranti e osterie offrono i cicheti della laguna, e soprat-tutto le prelibatezze a base di pesce appena pescato: schie, gamberetti, anguilla o sep-pie, antipasti di cannocchie e cappesante, e poi pasticcio dipesce, fritto di calamaretti,seppioline in umido, grigliateaccompagnate da verdure col-tivate negli orti della laguna.

Pellestrina island is the realm of seafood dishes. A varie-ty of restaurants and taverns prepare the famous cicheti of the lagoon and many of the delicacies made with fresh fish schie (local shrimp), shrimp, eel or cuttlefish, mantis shrimp and scallop starters followed by fish lasagne, fried squid, cuttlefish in a tomato sauce or grilled served with local vege-tables.

/THE BEST OFVENETIAN CUISINE

In alto /at the topCanocie (cicale di mare)photo: Eugenio Penzo

In basso /at the bottomBalòn veneziano e fuselliphoto: Eugenio Penzo

Ingredienti (per 4/5 persone)1 kg di peoci (cozze) / 1 kg di bevarasse (bivalvi della laguna) o caparossoli (vongole) / 1 pesce di medie dimensioni - baicolo (branzino) oppure gò (ghiozzo della laguna), tagliato a dadini / 4 o 5 ca-nòcie (cicale di mare) / peperoncino / cipolla e aglio per il soffritto / passata di pomodoro / prezze-molo tritato / sale / olio extra vergine di oliva / 1 bicchiere di vino bianco / 1 bicchierino di cognac / 1 bicchiere di fumetto di pesce / 4 etti di bavette / besciamella / panna da cucina / grana grattugiato.

PreparazionePulire le cozze, le vongole, togliere il guscio alle cicale di mare.Pulire il pesce, tagliarlo a dadini e cuocerlo a parte.Preparare il soffritto con olio, cipolla, aglio, peperoncino e sale.Aggiungere le cozze, le vongole, il pesce già cotto, le cicale di mare e il pomodoro.Sfumare con il vino bianco e il cognac; versare gradualmente il fumetto di pesce.Portare a ebollizione in una pentola abbondante acqua salata per le bavette, al dente.Preparare una pirofila da forno, scolare la pasta, unirla al resto del pesce.Amalgamare con la besciamella e la panna, aggiungere il prezzemolo.Stendere il tutto nella pirofila, e cospargere con il grana grattugiato.Infornare per circa 30 minuti a 180°.

Ingredients (serves 4/5)1 kg mussels / 1 kg of lagoon bivalves or clams / 1 medium-sized fish - a seabass or a lagoon goby - diced / 4 or 5 mantis shrimps / chili peppers / onions and garlic for the base / tomato sauce / 7 chopped parsley / salt / extra-virgin olive oil / 1 glass of white wine / 1 small glass of cognac / 1 glass of fish fumet / 400 grammes bavette pasta / béchamel / cooking cream / grated Parmesan.

PreparationClean the mussels and the clams.Peel the shrimps, dice and cook them.Prepare the base using the oil, onions, garlic, chili peppers and salt.Add the mussels, the clams, the pre-cooked fish, the shrimp and the tomato sauce.Add the white wine and the cognac, then gradually add the fish fumet.In the meantime, boil abundant salted water to cook the pasta al dente.Prepare a casserole dish, drain the pasta and add it to the fish.Add the béchamel, the cream and the parsleyTransfer to the casserole dish and sprinkling the Parmesan on top.Cook for 30’ in the oven at 180°C.

RICETTA TRADIZIONALE DELLA SIGNORA MARINELLA VIANELLO DI PORTOSECCO/A TRADITIONAL RECIPE BY MRS. MARINELLA VIANELLO FROM PORTOSECCO

> ISOLE DELLA LAGUNA /VENICE’S LAGOON ISLANDS

Fin dai tempi lontani a Venezia si la-vorava il merletto: quello a fuselli, ti-pico di Pellestrina, si realizza intrec-ciando fili di cotone che si svolgono da particolari rocchetti, detti appunto fuselli, sopra un cuscino cilindrico chiamato tombolo (balòn a Venezia).

> IL MERLETTO DI PELLESTRINA/Pellestrina lace

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Oggi il legame con l’ac-qua è mantenuto vivo soprattutto dagli arti-

giani che restaurano e costru-iscono le imbarcazioni a remi o a vela della laguna. La tra-dizione degli squeri, i piccoli cantieri dove esperti maestri d’ascia fabbricano e riparano le barche in legno, è antica quanto Venezia, e oggi è anco-ra tutto - o quasi - come una volta. Il mondo cambia, la gon-dola, divenuta l’emblema della città, no. E neanche i sandoli, le sanpierote, le caorline, i topi, i cofani e tutte le altre tipiche imbarcazioni lagunari. Gli squeri tradizionali sono di regola costituiti da uno spiaz-zo in terra battuta digradante verso l’acqua per il varo e alag-gio delle imbarcazioni, mentre

il lavoro vero e proprio di co-struzione delle barche avviene all’interno di una teza, capan-none in legno che poggia su pilastri di cotto, che talvolta può avere un piano superiore destinato ad abitazione dello squerariol.Basta uscire di qualche pas-so dagli abituali percorsi turi-stici per incontrare uno degli ultimi maestri squerarioli – si contano ormai sulle dita di una mano - che tramandano l’arte dell’antico mestiere di costru-ire gondole negli squeri anco-ra presenti in città. Dorsoduro, uno dei sestieri che compongo-no Venezia, è da sempre cen-tro della produzione artigiana-le delle imbarcazioni lagunari: qui è dove oggi si concentra-no alcuni degli ultimi squeri.

Nowadays, the connec-tion with water is kept alive by craftsmen who

restore and build rowing and sail boats. The squeri, small boatyards where expert craf-tsmen build and repair woo-den boats, are just as ancient as Venice itself, everything is still the way it used to be. The world changes but gondo-las, the symbol of the city, do not. And nor do the sandoli, sanpierote, caorline, topi, cofa-ni and all the other typical la-goon boats.Traditional squeri are usually built on a courtyard that slo-pes down towards the water to launch or tow boats, whereas manufacturing is carried out inside a teza, a wooden wa-rehouse built on brick pillars, which can sometimes have another storey where the sque-rariol (the boat builder) lives.Dorsoduro, one of Venice’s six sestieri, or districts, has always been the centre of the traditio-nal skills of boat-building, and here we can find the last survi-ving squeri.

A sinistra /leftArtigiano che costruisce unafòrcola, l’appoggio sul quale si fa perno con il remo per vogare sulle barche veneziane/Craftsman building a fòrcola,or oar lock on Venetian boatsphoto: Manuel Casagrande

A destra /rightSquero Tramontin/the squero TramontinSestiere Dorsoduro, Veneziaphoto: Dilavanzo Marco

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L’ARTEDI COSTRUIRE GONDOLEThe art of buildinggondolas

L’ALTRA VENEZIA/the other Venice

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Gli squeri veneziani.Barca xe casa, si è dettoper secoli a Venezia.Ed è facile intuirne il motivo: questa è una città che èstata costruita per esserepercorsa via acqua.

The venetian “squeri”.Barca xe casa (a boat is a home) is a typical Venetian turn of phrase, and it ’s obvious why: this is a city that has been built to navigate around.

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Lungo rio San Trovaso si affac-cia, sin da prima del Seicento, lo squero di San Trovaso. L’edi-ficio che lo ospita ricorda una baita alpina: tanto i carpentieri quanto il legname da costru-zione provenivano dal Cadore; l’inclinazione del piazzale anti-stante e la tettoia che lo rico-pre erano utili in caso di piog-gia, oltre che come deposito per gli strumenti di lavoro.

In funzione alla Giudecca si trova lo squro Crea, il cui ti-tolare è Gianfranco Vianello, detto Crea, grande campione del remo; il suo è l’unico sque-ro a consegnare le gondole complete di tutti gli accessori, compresi remi e forcole.

Tra i costruttori di gondole ancora in attività che vanta-no una storia secolare, c’è lo squero di Domenico Tramon-tin & Figli, meritevole di una visita nel cantiere ad Ognis-santi, che costruisce gondole dal 1884. Tra le tante curiosità che qui si possono incontrare, c’è la collezione di lame, ferri, forcole e altri oggetti apparte-nuti a illustri proprietari, tra cui la casa Savoia.

Squero di San Trovaso

Dorsoduro 109730123 Veneziasquerosantrovaso.com

Sempre alla Giudecca lo sque-ro Dei Rossi, che, seppur gio-vane (dal 1983), rispetta fe-delmente la tipologia degli squeri caratteristici, ed è uno dei pochissimi che, oltre alla costruzione di gondole, si oc-cupa anche della realizzazione e riparazione di natanti a remi tradizionali.

Squero Dei Rossi

Squero Crea

Squero Tramontin

Rio San Trovaso has been home since the early sevente-enth century to the boatyard S. Trovaso. The building where the work goes on has the look of an Alpine hut: both the car-penters and the wood traditio-nally came from the mountains of Cadore; the slope of the bo-atyard and the roof which co-vers it was useful in case of rain, as well as a place to store tools.

Still in operation on the Giu-decca: Crea squero, owned by Gianfranco Vianello (aka Crea), a champion rower; his is the only squero which supplies gondolas complete with all the accessories including oarlocks and oars.

Other gondola builders still in business after centuries in-clude Domenico Tramontin & Figli, whose boatyard in the Ognissanti area is worth a vi-sit - they have been building gondolas since 1884. Among the many curiosities on display is the collection of blades, to-ols, oarlocks and other objects which once belonged to fa-mous owners, including the house of Savoy.

Always on the island of Giu-decca squero of Costanti-ni-Dei Rossi, who, although young, is a faithful follower of the traditional methods and the only one, apart from Crea, producing other types of ves-sels as well as gondolas

In alto /at the topSquero San Trovaso/squero San TrovasoSestiere Dorsoduro, Veneziaphoto: Roberto D’Agostino

Appartiene al sestieredi Dorsoduro anche l’isoladella Giudecca, unita allefondamenta delle Zattereuna volta l’anno da un ponte su barche, aperto in occasione della festa del Redentore(sabato 19 e domenica20 luglio 2014).

The Island of Giudeccais also part of Dorsoduro,and is linked to the Fondamenta delle Zattere once a year by a pontoon bridge on the occasion of the Redentore Festival(Saturday 19th and Sunday20th July 2014)

> L’ALTRA VENEZIA /THE OTHER VENICE

Dorsoduro 154230123 Veneziatramontingondole.it

Dorsoduro 154230123 Veneziatramontingondole.it

Giudecca 21230133 Veneziacantierenauticocrea.com

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> L’ALTRA VENEZIA /THE OTHER VENICE

Scoprire gli squeri di Pellestrina è come compiere un viaggio in luoghi reali lungo coordinate virtuali: purtroppo sono ormai tutti fuori attività. Ne ricordiamo però un paio vista la loro importanza per la riscoperta della navigazione a remi e a vela in laguna.

/Discovering the squeri of Pellestrina is like trying to visit a real place following virtual coordinates, as they are all no longer in activity.

SQUERI DI PELLESTRINA/the squeri of Pellestrina

Attilio e Nino Schiavona San Pietro in Volta/Attilio and Nino Schiavonin San Pietro in Volta

Piero Menettoa Pellestrina/Piero Menettoin Pellestrina

Gli Schiavon erano abili ma-estranze giunte dalla Dalma-zia (in veneziano schiavone significa dalmata) per lavo-rare alla costruzione dei Mu-razzi a metà del ‘700. Lungo il litorale veneziano avviarono alcuni cantieri, so-prattutto a Pellestrina.I fratelli Attilio e Nino (nati rispettivamente nel 1926 e nel 1929) erano considerati i maestri del batelo a pisso, gli “inventori” della sanpie-rota, ma costruivano anche molti altri tipi di barche: bra-gozzi, topi, batàne, bateli me-stiereti, cofani, “tutto insom-ma!” ricordava Nino tranne caorline e gondole. Di Nino sono pure le corbe che ser-viranno al nuovo progetto per ricostruire il Bucintoro. Il cantiere ha chiuso dal 1991.

Anche quella dei Menetto è una dinastia squerariola da più generazioni – se ne tro-va traccia in documenti del 1764. Piero Menetto, iniziò il suo apprendistato proprio dagli Schiavon nel 1963 per poi proseguire l’attività nel cantiere paterno, nei pressi del cimitero di Pellestrina. Lavorando interamente se-condo le tecniche antiche, era considerato un “primiti-vo” dagli squeraioli “moder-ni” che invece facevano uso dei piani di costruzione: per lui infatti “per fare una bar-ca bastano uno spiazzo, del buon legno, qualche sesto, tanto, tanto occhio e abilità”. Con “occhio” non intende-va “a caso”, ma secondo una sensibilità maturata da una lunga esperienza.Piero ha costruito buona par-te delle sanpierote esistenti in laguna: apprezzate e in-confondibili anche dai meno esperti. La sua scomparsa a 60 anni appena compiuti nel 2008 è stata una vera perdi-ta per la cultura marinaresca veneziana.

The Schiavon were skil-led workers from Dalmatia (schiavone means dalmatian in Venetian) who came to build the Murazzi in the mid 1700s. They established a few boatyards mainly in Pel-lestrina.Brothers Attilio and Nino (born in 1926 and 1929 re-spectively) were considered the masters of the “batelo a pisso” and the inventors of the sanpierota, but they also built many other types of boat like the bragozzi, topi, batàne, bateli mestiereti and cofani... everything except caorline and gondolas. Nino also designed the corbe (wo-oden pieces on the bottom of ships) for the new Bucintoro.The boatyard closed down in 1991.

The Menetto family has also been a boat building dynasty for many generations - their name appears in documents dating back to 1764.Piero Menetto started his apprenticeship at the Schia-von boatyard in 1963 and then continued in his father’s workshop near the Pellestri-na cemetery.He only worked using anti-que techniques and in fact was considered a “primitive” by “modern squeraioli, who worked according to buil-ding plans instead. To him “a courtyard, good wood, a good eye and skill were enou-gh to make a boat”. By “eye”, he did not mean something done by chance, but rather the sort of feel you develop with experience.Piero built most of the sanpie-rote on the lagoon, which are much appreciated and reco-gnised even by the less-ex-perienced. His death in 2008 aged only 60 represented a true loss for Venetian nauti-cal culture.

Da destra /rightCalafataggio di un burcio,Cantieri Schiavondi San Pietro in Volta, 1945/Caulking of a burcio,Dockyard Schiavon inSan Pietro in Volta, 1945

Ritratto di Piero Menetto/Portrait of Piero Menettophoto: Arzanà.org

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Il nome del sestiere derivereb-be dal fatto che la zona era un tempo caratterizzata da un terreno stabile (dal dorso duro), meno paludoso che al-trove. La parte occidentale del sestiere fu tra le primissime zone della città ad essere co-lonizzata. Qui venne costru-ita l’importante chiesa di San Nicolò dei Mendicoli risalente all’XI secolo. L’ultima area bo-nificata fu la zona dove oggi sorge la basilica di Santa Ma-ria della Salute. All’interno del sestiere di Dorsoduro si trova-no i musei più importanti della città quali le Gallerie dell’Acca-demia, la Peggy Guggenheim Collection a Palazzo Venier dei Leoni, Ca’ Rezzonico, mu-seo del Settecento veneziano ed il museo di arte contem-

poranea Punta della Dogana - Fondazione François Pinault inaugurato nel 2009. Alcuni degli edifici storici di questa zona sono, solo per citarne alcuni: Ca’ Dario, nota per la fine tragica di molti dei suoiproprietari, la Scuola Grandedei Carmini e Ca’ Foscari, sede dell’omonima università. Le chiese più importanti sono la Basilica di Santa Maria dellaSalute, la Chiesa dei Gesuati, le chiese di San Trovaso e San Pantalon, la Chiesa di Ognissan-ti e la chiesa di San Nicolò dei Mendicoli. Uno dei pochissimi squeri (cantiere per imbarca-zioni a remi) ancora in funzio-ne in città, è lo squero di San Trovaso e si trova proprio nel sestiere di Dorsoduro, vicinoalle Zattere.

The name of the sestiere deri-ves from the fact that the area was once a stable land (the name derived from the Italian “high ridge”), less swampish than others. The western part of the sestiere was among the first parts of the city that were colonised. The very im-portant San Nicolò dei Mendi-coli church was built here in the XI century. The last part of the area that was reclaimed was where the Santa Maria dellaSalute church now stands.Some of the most important museums of the city are loca-ted in this sestiere, such as the Gallerie dell’Accademia, the Peggy Guggenheim Collection in Palazzo Venier dei Leoni, Ca’ Rezzonico (the museum dedi-cated to Venice in the 1700s)

and the contemporary art mu-seum in Punta della Dogana-François Pinault Foundation, opened in 2009.Some of the important buil-dings in the area are: Ca’ Dario, famous for the tragic deaths of its owners, Scuola Grande dei Carmini and Ca’ Foscari, the headquarters of the university. The main churches are Santa Maria della Salute, i Gesuati, the churches of San Trovaso and San Pantalon, Ognissanti and San Nicolò dei Mendicoli. One of the last squeri (gon-dola workshops) in the city is the one in San Trovaso, near the Zattere. The building dates back to the 1600s and it is pe-culiar due to its shape, which makes it look like a mountain hut.

In alto /at the topSquero di San Trovaso/squero San TrovasoSestiere Dorsoduro, Veneziaphoto: Marta Zardinoni

L’edificio risale al Seicentoe la sua peculiarità è la formatipica delle case di montagna./the building dates back tothe seventeenth century andits peculiarity is the typicalform of mountain homes.

/districtsDORSODURO

SestieriDORSODURO

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TRADIZIONIE CURIOSITÀTraditionsand curiosities

LE PIETRE DI VENEZIA/The Stones of Venice

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Ogni anno tra il sabato e la terza domenica di luglio, si svolge la Festa del Redentore. Le sue origini risalgono ai tempi della Repubblica di Venezia quando nel 1575 - 76una terribile epidemia di pesteprovocò quasi 50.000 vittime.Il Senato di allora fece solennevoto al Signore che se l’epi-demia si fosse placata esso avrebbe edificato una chiesa dedicata al Aca. Così, quandol’epidemia finalmente si risolse,cominciò la costruzione dellachiesa su progetto dell’archi-tetto Andrea Palladio, era il 1577.L’architetto Antonio Da Ponte portò a termine la realizzazionedella chiesa nel 1592.

In alto /on the topFuochi d’artificio per la nottedel Redentore/Fireworks during the Festivalof the Redeemerphoto: Servizio Videocomunicazionedella Città di Venezia

Every year, between the third Saturday and Sunday in July, the Festa del Redentore ta-kes place in Venice. Its origins date back to the Venetian Republic when a terrible pla-gue caused the death of al-most 50,000 people in 1575-76. The Senate made a vow that, if the epidemic ended, it would have built a Church for the Redentore (Redeemer) on the Giudecca island. When the plague finally ended in 1577, the construction began on a project designed by the archi-tect Andrea Palladio.Architect Antonio Da Ponte fi-nished the church in 1592.

TradizioniFESTA DEL REDENTORE

/traditionsREDENTORE FEAST

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> LE PIETRE DI VENEZIA /THE STONES OF VENICE

Il saór è un condimento a base di cipollein agrodolce utilizzato nella cucina venezianaper accompagnare alcune pietanze,in particolare le sarde (sardèe in saór).Era il metodo di conservazione che usavanoi pescatori veneziani i quali avevano l’esigenzadi tenere il cibo a bordo per molto tempoo comunque il più a lungo possibile.

Saór is an onion-based condimentused by the Venetians to accompany some dishes, sardines in particular (sardée in saór).It was the conservation method usedby Venice fishermen when they needed to store and preserve food for long periods of time.

IL SAÓRTHE SAÓR

Ingredients(serves 4)

1 kg cleaned sardinesPlain wheat flour

1 kg onionsExtra-virgin olive oil

1 glass of wine vinegarSalt and pepper

Ingredienti (4 persone)

1 kg di sardine pulitefarina di frumento 00 q.b.

1 kg di cipolleolio extra vergine di oliva

1 bicchiere di aceto di vinosale e pepe q.b.

/preparazioneSi infarinano bene e si setacciano rapidamente le sardine e si friggono in olio bollente, scolandole poi bene su carta assor-bente da cucina e salandole. A parte si prepara in una cas-seruola con l’olio extra vergine di oliva, abbondante cipolla affettata sottilmente, che si spruzzerà decisamente con l’a-ceto una volta che sarà imbiondita. In una teglia si alternano, a strati, il pesce con questa marinatura detta saor. Si lascia marinare il tutto per un giorno prima di consumarlo.

/preparationRoll the sardines in flour and fry them in oil, then drain them on a paper towel and salt them. Prepare a pot with abundant olive oil, fry the thinly sliced onions until brown and add the vinegar. Alternate fish and saór onion layers in a tin and leave to marinate for a day before serving.

> Piatti tipici /typical dishes

photo: Tiziana Lanza

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Nella notte famosissima, così come viene chiamata dai ve-neziani, la festa popolare si svolge in Bacino San Marco. L’evento è seguito da migliaia di persone che attendono lo spettacolo pirotecnico dalle rive e da centinaia di pittore-sche imbarcazioni: quelle dei “foresti”, lucide ed ordinate, quelle dei veneziani D.O.C., quelle dei pescatori, dove si cucina il pesce in mille maniere.La festa è molto sentita dai veneziani che già dal giorno precedente cominciano ad allestirele proprie imbarca-zioni con addobbi di frasche e palloncini di carta coloratailluminati al loro interno da candele o piccole lampadine. L’attesa dei fuochi artificiali è accompagnata da canti, balli e da cene a base di piatti ti-pici tradizionali quali: sardein saor, fagioli accompagnatidalle cipolle, i bovoeti con l’a-glio (le lumache), la pasta efagioli e l’immancabile anguria(cocomero). Lo spettacolo pi-rotecnico, è veramente indi-menticabile, complice lo sce-nario unico del bacino di San Marco illuminato da mille colori. Terminati i fuochi d’artificio le barche lasciano lentamente il bacino di San Marco… mentre c’è chi torna a casa, tuttavia, c’è chi prolunga la festa sulla spiaggia del Lido aspettando il magico sorgere del sole.Nella giornata di domenicadopo lo svolgimento delle Re-gate nel Canale della Giudecca, i festeggiamenti si concludo-no con la messa votiva cele-brata nella Chiesa alla presen-za dei fedeli e delle Autorità.

La festa oggi/the feast today

Quest ’anno la festadel Redentore si svolgeràsabato 19 e domenica 20 luglio

/this year’s Redeemer festival will take place on Saturday 19th and Sunday 20th July.

During the most famous night, as Venetians call it, the feast is held in the St. Mark’s ba-sin. The event is attended by thousands of people who wait for the fireworks along the rive (banks) or on thousands of picturesque boats: the shiny and tidy ones with the forei-gners, those of true Venetians and those of the fishermen, on board of fish is cooked in a myriad of ways. The feast is a favourite with Venetians, who decorate their boats with leafy branches and coloured paper balloons with candles or small lights. While waiting for the fireworks to begin, pe-ople sing, dance and dine with traditional dishes such as sar-de in saor, beans and onions, bovoeti (snails) with garlic, pa-sta and beans and waterme-lons.The fireworks are truly ama-zing, especially due to the fact that they are set off in the spectacular St. Mark’s basin, which lights up with thousan-ds of different colours.Once over, the boats slowly start to leave the basin... Some to go home, while others head to the Lido to wait for dawn. On the Sunday, boat-races are held on the Canale della Giu-decca and the feast ends with a celebration Mass, attended by the devoted and the Au-thorities.This year, the Redentore will be held on Saturday 19th and Sunday 20th July.

Nelle due giornate festive vie-ne allestito un ponte di barche che collega la riva delle Zat-tere con quella della Giudec-ca dove appunto si trova la chiesa. Il ponte è percorribile in entrambe le direzioni ed è interdetto solamente durante l’esplosione dei fuochi d’arti-ficio. Per quanto riguarda in-vece il passaggio dei mezzi di trasporto, questo sarà possi-bile attraverso l’unico arco del ponte che ovviamente sarà interdetto alle grandi navi da crociera.

A bridge of barges is built for two days every year connec-ting the Zattere with the Giu-decca. You can walk along the bridge in both directions and it is only closed during the firework display. Public tran-sport, will only be possible through the one arch of the bridge, and of course the big cruise ships will not be allo-wed to pass.

Il ponte votivo/the votive bridge

In alto /on the topIl ponte votivo collega leZattere alla chiesa del redentoresull’isola della Giudecca/The Thanksgiving bridge,connecting the Zattere to the Church of the Redentore on the island of Giudeccaphoto: Servizio Videocomunicazionedella Città di Venezia

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> Tradizioni /traditions> LE PIETRE DI VENEZIA /THE STONES OF VENICE

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In alto /at the topUna vera da pozzo a Murano/a well curb in Muranophoto: Marta Zardinoni

Il pozzo veneziano è una struttura architettonica usata nella città di Venezia in epochepassate per l’approvvigiona-mento dell’acqua potabile.Non essendoci falde d’acqua dolce i veneziani avevano un sistema ingegnoso per pro-curarsela. Ai lati delle vere da pozzo si trovano due o quat-tro tombini e da questi l’acqua piovana veniva incanalata in una cisterna d’argilla, materia-le impermeabile, riempita di sabbia che agiva da filtro. Nel-la canna centrale posta sotto il pozzo si raccoglieva l’acqua,che era pronta per essere ti-rata su con il secchio. Nono-stante quest’opera d’ingegno, l’acqua dei pozzi non poteva bastare a tutti i veneziani che erano costretti a farsela por-tare con i barconi provenienti dal fiume Brenta.

Venetian wells are architectu-ral structures that were once used to collect drinking water. As there are no freshwater aquifers beneath the city, Ve-netians found a way of obtai-ning it. On the sides of the well curbs there were two or four drains that collected rainwa-ter in a clay tank - a waterpro-of material- filled with sand, which was used as a filter. The water was then channel-led to a central funnel under-neath the well from where it could be drawn up with bu-ckets. The well-water, howe-ver, was not enough for all ci-tizens, so it had to be carried in on special boats from the Brenta river.

CuriositàI TINTORI

/curiositiesTHE TINTORI

Erano quegli artigiani che si occupavano della tintura del-le stoffe. Essi si dividevano in tintori di tele, tintori di fustagni e tintori di sete. Generalmente erano proprietari delle attrez-zature che usavano, tuttavia spesso si costituivano società in cui uno o più soci fornivano i capitali, mentre l’altro contri-buiva con il proprio lavoro e le proprie tecniche. Per poter esercitare l’arte era necessaria la conoscenza delle formule di fabbricazione, veri e propri segreti del mestiere, tenuti na-scosti dagli artigiani veneziani.A Venezia la tintura delle stof-fe aveva una tradizione anti-chissima: il primo statuto era infatti del 1242 ed è il più anti-co pervenuto fino a noi. L’arte raggiunse un notevole svilup-po in quanto serviva l’industria della seta e della lana in gran-de espansione a partire dal XV secolo. Tale fu la fama rag-giunta dalle tinture veneziane che nel 1532 la Regina di Fran-cia ordinava a Venezia trecen-to rasi colorati, mentre perfino Firenze mandava a tingere i suoi tessuti a Venezia.Le sostanze da impiegare per ottenere le tinture erano sia di origine animale che vege-tale o minerale; mentre alcu-ne venivano importate dall’O-riente, altre si trovavano nella terraferma veneziana: dopo la scoperta dell’America, nuovi prodotti divennero di uso cor-rente togliendo il privilegio ve-neziano nella distribuzione di queste merci.

The tintori were textile wor-kers who dyed fabric. They were divided into canvas, cor-duroy and silk dyers. They usually owned the equipment they used, however they of-ten established societies in which one or more partners provided the money, where-as the others contributed with their work and techniques. In order to do the job, they had to know the right formulae, which were kept secret by the city artisans.In Venice, the dying of fabric stemmed from an ancient tra-dition, in fact the first statute dates back to 1242. It became really popular starting from the XV century, when the silk and woollen industry started to flourish. This art became so famous that, in 1532, the Queen of France ordered 300

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Tratto da /taken from

AA.VV., Le insegne delle arti veneziane al Museo CorrerVenezia, Comune di Venezia

POZZI E VERE DA POZZO WELLS AND WELL CURBS

> Curiosità /curiosities

photo: Museo CorrerFondazione Musei civici di VeneziaTintori venezianiVenetian Tintori

> LE PIETRE DI VENEZIA /THE STONES OF VENICE

coloured satins, and even Flo-rence sent its fabric to be dyed in Venice. The substan-ces used to obtain the various colours were of animal, vege-table or mineral origin. While some were imported from the Orient, others could be found on the mainland. After the di-scovery of America, new pro-ducts started to be used after the discovery of America, so the prestige of the city waned.

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Questa tipologia di bar-ca veniva identificata genericamente come

“sandolo” e poiché la fami-glia dei sandoli è la più diffu-sa e variegata in laguna, pochi avrebbero scommesso che quella piccola barca da pesca-tori riscuotesse un così gran-de successo: stiamo parlando della sanpierota.Come suggerisce il nome stes-so, le “sanpierote” hanno a che fare con i santi: in questo caso con San Pietro in Volta, il nome di un villaggio dell’i-sola di Pellestrina. È qui infatti che attorno al 1950 dal cantie-re dei fratelli Nino e Angelo Schiavon - ultimi testimoni di una vecchia famiglia di sque-raioli - esce il primo “sandolo” che farà la storia. Una storia semplice ma che vale la pena di raccontare. Il pretesto per la rivisitazione del “sandolo” l’hanno dato i pescatori, i qualiin primavera uscivano dalleplacide acque della laguna perpescare le seppie nelle più agi-tate acque del mare: per nonrischiare di perdere le reti in acqua, aggiunsero al sandolo una falca (sponda a protezione dell’ultimo corso di fasciame).

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LA SANPIEROTAThe sanpierota

NON SOLO GONDOLA/Not only Gondola

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A sinistra /on the leftUn sandolo della laguna sudfotografato a fine Ottocentoal Lido di Venezia./un sandolo della laguna sudfotografato a fine Ottocentoal Lido di Venezia.photo: fondo fotografico TomasoFilippi – Archivio IRE Venezia

Esisteva una barchetta,piccola, semplice e grezza.Un essenziale strumentodi lavoro creato per chi,come i pescatori delle isole della laguna sud, vivegran parte della propriaesistenza sull’acqua,a contatto con la laguna.

L’idea fu così apprezzata che gli Schiavon raddoppiarono la falca e ampliarono la coperta di prua. Qualche anno dopo la nostra barchetta pellestrinotta cominciò a farsi notare anche tra i rii della città di Venezia e ben presto non tardarono ad arrivare le prime commissioni anche da parte dei veneziani. Era il 1960 e i due fratelli grazie anche all’introduzione di ele-ganti finiture (il caratteristico nasello, la forma slanciata, la vernice trasparente per gli ele-menti di struttura...) iniziarono a ricevere numerose ordinazio-ni. È così che per i veneziani che l’anonimo sandolo diven-ne il “sandolo de San Piero” o “sandolo sanpieroto”.

This type of boat was known generically as a sandolo and, as the-

re are many types of sandolo and they are boats that are used a lot in the lagoon, very few would have bet on their becoming so popular: we are talking about the sanpierota.As the name suggests, sanpie-rote have a lot to do with saints (the name comes from San Pietro, Saint Peter) and in fact they are connected with San Pietro in Volta, a town on the island of Pellestrina where, in the 1950s, they started to be manufactured by brothers Nino and Angelo Schiavon.It is a simple story, but one worth telling.The idea to modify the “san-dolo” came from the fisher-men, who in spring used to go out of the lagoon into the sea looking for squid. Not to risk losing their nets in the water, they added a falca to the boat (a sort of protection for the last strake of the boat).

Once upon a time therewas a boat - small, simpleand plain. An essential tool created for those who spend most of their lives on water, in contact with the lagoon, like for example the fishermen from the islands in thesouth of the lagoon.

The idea was so functional that the Schiavon brothers doubled the falca and wide-ned the bow deck. A few years later, the boat also started be-coming popular in Venice, so much so that the first orders from the city began arriving.It was 1960, and the two bro-thers had to deal with many orders, also thanks to the fact that they added elegantfinishing touches like the cha-racteristic nose, the slender shape and the transparent co-ating used on the structural elements.That is how, for Venetians, the sandolo became the “sandolo de San Piero” or the “sandolo sanpieroto”.

A destra /on the rightSanpierota ormeggiatain un rio di Venezia/sanpierota ormeggiatain un rio di Veneziaphoto: Wikimedia Commonsautore: Alainauzas

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Oltre ad essere molto elegan-te, la sanpierota si distingue dalle altre barche veneziane per le sue doti nautiche: è ra-gionevolmente maneggevole e per gli stretti rii di Venezia, è stabile, le onde non entrano grazie agli alti fianchi, è spa-ziosa, il fondo piatto permette di transitare sui fondali meno profondi, è facilmente moto-rizzabile con un piccolo fuo-ribordo, si porta benissimo a remi ed ha un ottimo compor-tamento anche a vela. Veleggia talmente bene che la maggior delle oltre 100 im-barcazioni tradizionali in legno che si sfidano nella laguna di Venezia ogni anno nel carat-teristico e variopinto campio-nato di vela al terzo sono in gran parte costituite proprio da sanpierote.La sanpierota insomma, a dif-ferenza di molte imbarcazioni veneziane che purtroppo si sono estinte o hanno comini-ciato ad essere prodotte in se-rie con criteri e materiali indu-striali, si continua a costruire in pratica con le stesse tecniche oggi come nel medioevo ed è riuscita a trovare una propria dimensione pure nel frenetico mondo contemporaneo. Una lunga tradizione insomma che oggi rimane in vita grazie alla passione di irriducibili aman-ti di una antica marineria. Un modo di intendere e vivere la laguna di Venezia rispettoso e ancora attuale e che può offri-re ancora molte opportunità.

In addition to being very ele-gant, sanpierote are quite easy to manoeuvre in the narrow canals in Venice, they are sta-ble, the waves don’t spill in as the sides are quite high, the-re’s a lot of room, the flat bot-tom means they are ideal even when canals aren’t very deep, it is very easy to add a small outboard motor but they are also perfect for rowing and sailing.They actually handle so well that most of the 100 plus tra-ditional wooden boats that compete during the sailing race held in the lagoon every year are sanpierote.Despite the fact that many Venetian boats are no longer produced or manufactured using industrial material and techniques, sanpierote conti-nue to be crafted today just like in Medieval times, and have managed to play a role even in today’s hectic modern world.A long-standing tradition that is kept alive thanks to the pas-sion of enthusiasts - a way of interpreting and living the la-goon in a respectful yet mo-dern way, that can still provide many opportunities.

> NON SOLO GONDOLA /NOT ONLY GONDOLA

In alto /at the topCampionato di Vela al Tarzo/Campionato di Vela al Tarzophoto: Associazione Vela al TerzoAVT Venezia

1) Scheda sulla sanpierota curata da Gilberto Penzoattento studioso delle barche tipiche della laguna di veneziaTechnical sheet created by Gilberto Penzo an expert on typical lagoon boatshttp://www.veniceboats.com/sanpierota.htm

2) Il sito di una delle più importanti associazioni veneziane che mantengonoe diffondono la conoscenza della pratica della vela al terzo con le barche tradizionaliThe origins of al terzo (lugsail) sails through historic and contemporary testimonies. Description of the lagoon environment, construction techniques and navigation theory and practice.http://www.velaalterzo.it/

5) Le origini e la moderna vela al terzo anche attraverso testimonianze d’epoca.Illustrazione nei dettagli dell’ambiente lagunare e delle tecniche costruttive,della teoria e della pratica della navigazione.The origins and modern lugsail sailing. Illustration of the lagoon and details of construction techniques, the theory and practice of navigation.Vittorio Resto, Vela al terzo a Venezia - Cierre, Venezia, 2004

3) Il sito dell’associazione veneziana degli appassionati della sanpierotaThe headquarters of one of the most important Venetian associations that safeguardsand promotes al terzo (lugsail) sailing with traditional boats.http://www.amicidellasanpierota.eu/?page_id=6

4) Un suggestivo video su una regata con le barche tradizionali armate con vela al terzoA lovely video of a boat race featuring traditional al terzo (lugsail) sail boatshttps://www.youtube.com/watch?v=0AG5S_tXdL8

6) Sui vecchi cantieri di Pellestrina e PortoseccoOn the old dockyard in Pellestrina and PortoseccoAttilio e Angelo Schiavon, Pompilio Menetto, Piero Menetto,Pompilio Menetto, Piero Menetto, Benedetto “Detto” Schiavonhttp://www.veniceboats.com/Piero-Menetto.htmhttp://www.veniceboats.com/squero-Benedetto-Schiavon.htmSilvio Testa, Tradizioni e regate della vela al terzo - Mare di Carta, Venezia, 2012

> INFORMAZIONI UTILI/Useful info

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