diabolus in musica - novembre 2011

16
PERIODICO INFORMATIVO SULLE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE E DEL TERRITORIO ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSICALE E DI VOLONTARIATO INARTE Anno I num. 5 Novembre 2011 Diabolus in Musica Caos. Una melma primordiale da cui non è dato sapersi cosa avrà origine: parlamenta- ri che si gettano dalla nave che affonda, im- prenditori che implorano riforme e borse che chiedono una ripresa. La crisi politica è sotto gli occhi di tutti, il complicarsi di quel- la economica è per ora solo intravista fra i numeri che la rappresentano. Ma ciò che dev’essere chiaro è che le due sono indissolu- bilmente legate. La determinazione che il mondo politico ha dimostrato di non avere viene ora imposta dall’Europa, a cui il desti- no italiano è tenacemente ancorato. Può an- che andarsene Berlusconi, possiamo andare a votare domani, possiamo sovvertire la ca- sta, ridurre gli stipendi dei parlamentari, additare le colpe dell’Euro o addirittura i massimi sistemi. Ma non cambierà nulla. Non se non si inizia a considerare questo destino imposto come una virtù, come una chance per riportare il paese ad esprimersi economicamente su alti livelli. Se sia compito di questo governo far- lo o di un altro, non lo sappiamo ancora. L’equità sociale è e rimarrà sempre princi- pio cardine di questo paese, ma può essere assicurata solo in un paese che cresce. Non è possibile dimenticare che al privilegio dello stato assistenziale, il cui costo rappresenta una enorme fetta delle spese del paese, sono sempre corrisposti straordinari sacrifici, e che a questi sacrifici sono corrisposti spesso sfruttamenti indebiti delle sue risorse. Oc- corre riformare anche questo. Questo caos primordiale rappresenta una fine, ma potrà figurare anche come un ini- zio. Un nuovo corso che sconfigga l’apatia e il conservatorismo immobilista, debellando gli interessi che dietro ad essi si celano. L’editoriale Mazzarino Direzione editoriale: Eugenio Bognanni - Direttore responsabile: Concetta Santagati - Redazione: via G. Marconi 6/8 , Mazzarino - Reg. Tribunale di Gela n° 1/2011 del 24 Giugno 2011 Pag. 4 Che ne sarà di noi? di Eugenio Bognanni La pista d’atletica…un’illusione. di Concetta Santagati Pag. 6 Intervista a… Essere giovane e donna in politica? Contano solo le idee e i progetti - Intervista alla Consigliera Liana Pinazzo di Giovanni Gotadoro Pag. 8 di Flavia Cosentino L’anno delle celebrazioni Pag. 13 di Serena Fazi Mi sento frastornato, ecco questo è l’aggetti- vo giusto, frastornato, non solo angosciato. Con la testa piena di annunci drammatici che mi impediscono di seguire la logica dei fatti e non mi danno il tempo di giudicare. Di positivo intravedo solo un po’di amor pa- trio… Arte a briglia sciolta: il fonosimbolismo nella musica di Giuseppe Spalletta 150 anni dalla nascita di uno Stato…

Upload: gaetano-scebba

Post on 14-Mar-2016

226 views

Category:

Documents


7 download

DESCRIPTION

Periodico mensile sulle attività dell'associazione e del territorio

TRANSCRIPT

PE R IO D IC O IN FO R M AT IV O SU L L E AT T IV IT À D E L L ’ A SS O C I AZ I O NE E D E L T E RR I T O R IO

A S S O C I A Z I O N E C U L T U R A L E M U S I C A L E E D I V O L O N T A R I A T O INARTE

Anno I num. 5

Novembre 2011

Diabolus in Musica

Caos. Una melma primordiale da cui non è dato sapersi cosa avrà origine: parlamenta-ri che si gettano dalla nave che affonda, im-prenditori che implorano riforme e borse che chiedono una ripresa. La crisi politica è sotto gli occhi di tutti, il complicarsi di quel-la economica è per ora solo intravista fra i numeri che la rappresentano. Ma ciò che dev’essere chiaro è che le due sono indissolu-bilmente legate. La determinazione che il mondo politico ha dimostrato di non avere viene ora imposta dall’Europa, a cui il desti-no italiano è tenacemente ancorato. Può an-che andarsene Berlusconi, possiamo andare a votare domani, possiamo sovvertire la ca-sta, ridurre gli stipendi dei parlamentari, additare le colpe dell’Euro o addirittura i massimi sistemi.

Ma non cambierà nulla. Non se non si inizia a considerare questo destino imposto come una virtù, come una chance per riportare il paese ad esprimersi economicamente su alti livelli. Se sia compito di questo governo far-lo o di un altro, non lo sappiamo ancora. L’equità sociale è e rimarrà sempre princi-pio cardine di questo paese, ma può essere assicurata solo in un paese che cresce. Non è possibile dimenticare che al privilegio dello stato assistenziale, il cui costo rappresenta una enorme fetta delle spese del paese, sono sempre corrisposti straordinari sacrifici, e che a questi sacrifici sono corrisposti spesso sfruttamenti indebiti delle sue risorse. Oc-corre riformare anche questo.

Questo caos primordiale rappresenta una fine, ma potrà figurare anche come un ini-zio. Un nuovo corso che sconfigga l’apatia e il conservatorismo immobilista, debellando gli interessi che dietro ad essi si celano.

L’editoriale

Mazzarino

Direzione editoriale: Eugenio Bognanni - Direttore responsabile: Concetta Santagati - Redazione: via G. Marconi 6/8 , Mazzarino - Reg. Tribunale di Gela n° 1/2011 del 24 Giugno 2011

Pag. 4

Che ne sarà di noi? di Eugenio Bognanni

La pista d’atletica…un’illusione.

di Concetta Santagati

Pag. 6

Intervista a… Essere giovane e donna in politica?

Contano solo le idee e i progetti - Intervista alla

Consigliera Liana Pinazzo

di Giovanni Gotadoro

Pag. 8 di Flavia Cosentino

L’anno delle celebrazioni

Pag. 13 di Serena Fazi

Mi sento frastornato, ecco questo è l’aggetti-vo giusto, frastornato, non solo angosciato. Con la testa piena di annunci drammatici che mi impediscono di seguire la logica dei fatti e non mi danno il tempo di giudicare. Di positivo intravedo solo un po’di amor pa-trio…

Arte a briglia sciolta: il fonosimbolismo nella musica di

Giuseppe Spalletta

150 anni dalla nascita di uno Stato…

Pagina 2

Prossimi eventi Festeggiamenti in onore di Maria SS. Immacolata

Venerdì 25 novembre ore 16. Con la processione della piccola statua della Madonna

prendono il via i festeggiamenti in

onore di Maria Ss.ma Immacolata

Concezione, promossi dalla confra-

ternita presieduta da Angelo Cardala-

na e dal rettore don Antonino Russo.

Dal 26 al 7 dicembre alle ore

18.30 presso la chiesa dell’Immaco-

lata si celebra il solenne “stellario”

predicato da don Pasquale Bellanti.

Come da tradizione domenica 4 di-

cembre si svolgerà la 13° gara podisti-

ca in onore della Madonna.

Mercoledì 7 dicembre alle 19 si

s v o l g e r à l a 6 ° s a g r a d e l l a

“muffuletta” (pane tipico dolce a base

di semi di finocchio a cura dei panifica-

tori locali) e per la prima volta si esibi-

rà il nuovo gruppo folkloristico locale “la Conca d’oro”.

Giovedì 8 dicembre (giorno della festa). Le sante messe si celebrano alle ore 6, alle 7, alle

8, alle 9.30 con la partecipazione delle confraternite di Mazzarino, alle 11 messa solenne pre-

sieduta dal parroco don Antonino Russo e animata dal coro della chiesa Immacolata. Alle 12

deposizione di una corona d’alloro sopra il campanile della chiesa da parte dei vigili del fuoco

di Mazzarino.

La processione della statua dell’Immacolata ha inizio alle ore 16 e percorrerà le principali vie

cittadine. Alle 20.30 giochi pirotecnici presso Largo Concezione. Tutte le processioni verran-

no animate dal Corpo Bandistico “S. Cecilia” di Mazzarino.

In Redazione:

Direttore Editoriale: Eugenio Bognanni

Direttore Responsabile: Concetta Santagati

Guendalina Calandra

Flavia Cosentino

Carmelo Di Vara

Serena Fazi

Anna Lisa Ferrigno

Giovanni Gotadoro

Matteo Quattrocchi

Gaetano Scebba

Giuseppe Siciliano

Scrivici : [email protected]

Abbigliamento

Calzature 0/14 anni

V.le Regina Elena 1 - Mazzarino

Pagina 3

L’Associazione Caltanissetta – Feste dell’unità nazionale

e delle Forze Armate.

a cura di Matteo Quattrocchi

Il Corpo bandistico anima la cerimonia del 4 novembre.

4 novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle

Forza Armate. Celebrare ogni anno questa ricor-

renza rappresenta la profonda adesione ai valori

fondanti della Costituzione: il lavoro, lo spirito di

sacrificio, il servizio e l’attaccamento a solide tra-

dizioni.

È un evento che ha come obiettivo quello di far

conoscere e creare un rapporto di proficua e ne-

cessaria collaborazione tra soldati e cittadini. Le

nostre forze armate, con abnegazione e spirito di

altruismo, sostengono e garantiscono la salva-

guardia della vita di tutti, offrendo un eccellente

servizio dell’ordine, della giustizia e della legalità,

pagando spesso il loro impegno con la propria vi-

ta. Anche nella nostra provincia si è celebrata tale

ricorrenza. Giorno 4 novembre, a Caltanissetta,

infatti, dinanzi al monumento ai Caduti di viale

Regina Margherita, si è svolta la cerimonia per i

festeggiamenti dell’unità nazionale e delle Forze

Armate. A partecipare è stato anche il Corpo ban-

distico “S. Cecilia” del nostro paese. Esso ha ani-

mato, per incarico della Prefettura di Caltanisset-

ta, le celebrazioni organizzate nella cittadina nis-

sena.

A presenziare la cerimonia è stato il Prefetto, dott.

Umberto Guidato, insieme alle forze dell’ordine:

Carabinieri, Esercito, Marina Militare, Guardia di

Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria,

Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, insie-

me a tantissimi giovani e studenti. Dopo l’alzaban-

diera delle ore 9:30, accompagnato dall’esecuzione

dell’Inno di Italia da parte del Corpo bandistico “S.

Cecilia”, si è data lettura del discorso del Presidente

della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del Ministro

della Difesa, Ignazio La Russa. A seguire, il Prefetto

ha reso onori ai caduti, depositando una corona d’al-

loro sul monumento a loro dedicato. La cerimonia

poi è proseguita in Prefettura, dove sono state con-

segnate medaglie a riconoscimenti ad illustri vertici

delle Forze Armate.

Auguri di buon onomastico alla nostra banda!

Volevo fare gli auguri alla nostra banda richia-

mando alcune curiosità biografiche legate alla

figura storica di Santa Cecilia, protettrice della

musica e in particolare dei nostri musicisti. A lei

affidiamo le sorti della nostra Associazione. An-

cora tanti auguri nella musica!

Eugenio

"Le uniche notizie sulle vicende terrene di S. Cecilia

sono riportate nella Passio sanctae Ceciliae che, co-

me tutti i documenti riguardanti i primi martiri cri-

stiani, contiene elementi di verità, misti ad episodi

legati alla fantasia popolare. E’ certo che la giovane

Cecilia fosse una nobile romana del III secolo, con-

vertita al Cristianesimo e amica di papa Urbano, che

trascorreva in preghiera gran parte della sua giorna-

ta indossando il cilicio sotto i ricchi abiti. La storia

Pagina 4

Il Territorio

di Concetta Santagati

Il consigliere Liana Pinazzo intervistata sulla sua esperienza politica e sulle pro-

blematiche mazzarinesi. E bacchetta anche l’assessore.

Mazzarino vanta una lunga e valente tradizione

sportiva nell’atletica leggera, una fabbrica di

campioni e campionesse che regalano momenti

di gloria alla nostra città. Da Francesco Bennici,

Salvatore Vincenti, Luigi La Bella, a Giusi Pe-

sce, Violetta Bezzone e Giusi Chiolo, Davide Ra-

gusa, Luigi Gulisano, Oscar D’Asaro, Ludovico

Cinardo, Damiano D’Asaro, Diego Campagna,

Giovanni Arena, Salvatore Fanzone, Angelo

Giannuzzo, Carmelo Quattrocchi, Giovanni Ti-

tolo, Vincenzo D’Asaro, Vincenzo La Leggia,

Gabriele Ferrigno, Ludovico Cinardo, Valentina

Turone. Tutti rigorosamente “made in Mazzari-

no”. I nostri atleti con passione e duro allena-

mento ogni giorno percorrono chilometri, con-

sumando le loro scarpe lungo l’unica “corsia” esisten-

te di contrada “Piano”, in attesa di raggiungere l’am-

L’atletica leggera a Mazzarino è una grande real-

tà, la pista d’atletica da sogno si sta trasformando

in una illusione.

parla anche di un

fidanzato, Vale-

riano, che la spo-

sò senza consu-

mare il matrimo-

nio, dal momento

che Cecilia aveva

deciso da tempo

di consacrarsi a

Dio. Convintosi

che la moglie era

nel giusto, anche

Valeriano si con-

vertì, come suo

fratello Tiburzio e

tanti altri che ebbero la fortuna di incontrare Ce-

cilia. La fama della giovane arrivò ben presto alle

autorità, per cui Turcio Almachio, prefetto di Ro-

ma, decise di liberarsi di questa ingombrante pre-

senza. Inizialmente tentò di eliminarla, senza suc-

cesso, facendola bruciare nel bagno di casa. In

seguito ne decretò la decapitazione ma, dopo tre

colpi, non si riuscì a staccare la testa dal resto del

corpo. Cecilia, quindi, sopravvisse agonizzante

per tre giorni, durante i quali proseguì ad esortare

tutti quelli che aveva convertito e li affidò, insieme

alla casa ed ai beni, al papa Urbano. Da questo

breve riassunto emerge, a parte il dato stretta-

mente religioso, come manchi qualsiasi legame

tra la giovane fanciulla e la musica, della quale è

patrona da secoli e non è un caso che, nelle prime

iconografie, la santa appariva in compagnia di

una palma o di una corona, entrambe simboli del

martirio. Solo nel tardo Medioevo la sua immagi-

ne cominciò ad essere abbinata ad uno strumento

musicale, solitamente un organo portativo. Tutto

sarebbe nato da un fraintendimento nella tradu-

zione della frase, tratta dalla Passio e relativa

all’episodio delle nozze, dove veniva indicato che:

“Mentre suonavano gli strumenti musicali, la ver-

gine Cecilia cantava soltanto per il Signore nel suo

cuore”. Qualcuno fece cadere le ultime tre parole,

per cui il testo assunse un significato completa-

mente diverso, trasformando Cecilia in una can-

tante. Comunque siano andate le cose, l’abbina-

mento fra S. Cecilia e la musica si è dimostrato

vincente, ispirando artisti e compositori e, soprat-

tutto, dando alla santa una enorme e duratura po-

polarità anche fra la gente comune.

Pagina 5

Il Territorio

bìto traguardo, quel-

lo di vedere comple-

tata e inaugurata la

pista di atletica a 6

corsie in contrada

Madonna delle Gra-

zie.

Il 10 marzo 2007 ci

fu la posa della pri-

ma pietra. Sono pas-

sati più di 4 anni e la

pista di atletica che

doveva essere con-

segnata l’11 ottobre

2008 oggi si aggiun-

ge alla lunga lista

delle “incompiute” dove la Sicilia occupa una bella

posizione. Il costo complessivo dell’opera è di

2.650.000 euro, di cui 1.354.276 a carico dell’ammi-

nistrazione comunale e 1.291.142 della Provincia di

Caltanissetta, attraverso l’accensione di mutui col

credito sportivo. Il tempo per la consegna è abbon-

dantemente trascorso e per ottenere l’omologazione

servono attrezzature, arredi e servizi per gli atleti,

(quest’ultimi realizzati in parte).

Diabolus ha voluto raccogliere il punto di vista di

chi da sempre, il tecnico Francesco Giannone,

dell'Associazione Sportiva Atletica Mazzarino, ha

contribuito con passione, responsabilità e compe-

tenza e continua a scrivere questa bella pagina di

Mazzarino.

L’associazione proprio in questo mese compie 25

anni, è stata fondata il 20 novembre 1986 (e con la

legge 289/2002, nel 2005 è diventata Associazione

Sportiva Dilettantistica Atletica Mazzarino). Ha

avuto sempre una media di 60/80 tesserati e 71 nel

2011. Cosa rappresenta la pista d’atletica per

l’Atletica Mazzarino e per i mazzarinesi? La

pista di atletica è il sogno lungamente inseguito da

tutti quelli che sono passati dall'Atletica Mazzari-

no. In Italia restavano "meravigliati" quando dice-

vamo che a Mazzarino non c'era la pista di atleti-

ca. Per quanto mi riguarda ho fatto oltre 500.000

Km !!! di auto per trasferte per gare ed allenamen-

ti e ho sempre pensato che con la pista a disposizio-

ne quanti ragazzi si potevano avvicinare allo sport

e ai valori che esso trasmette. E poi la costruzione

della pista è il giusto premio per i grandi risultati

conseguiti dai ragazzi soprattutto da Bennici e

Vincenti i quali hanno dovuto costruire le loro ga-

re migliori allenandosi per anni sulla pista di En-

na prima e in quella di Caltanissetta poi (quanti

viaggi...). I Mazzarinesi apprezzeranno ancora di

più questa struttura quando potranno assistere a

qualche bella gara dove potranno vedere da vici-

no cosa significa fare sport all'insegna del rispetto

degli "avversari".

Lo sport, in particolare la corsa, è sempre

più praticato non solo a livello agonistico:

molti mazzarinesi giovani e meno giovani

per tenersi in forma corrono tutte le matti-

ne. Quanto questo è dipeso dall’Atletica

Mazzarino e dall’affermazione dei suoi

campioni in campo nazionale e non solo? A

Mazzarino si è affermata tantissimo la sana abi-

tudine di muoversi, di camminare, di corricchia-

re, di correre, di iscriversi all'Atletica e di fare an-

che qualche garetta. Chi corre non lo fa mai per

"moda" (troppo faticoso); magari per perdere

qualche chiletto, o per sentirsi vivi, capaci di rea-

lizzare qualche piccola grande "prestazione" per

cui si possa essere soddisfatti di se stessi. E’ vero,

tantissime persone corrono a Mazzarino per te-

nersi in forma, hanno la sensazione di stare me-

glio e seppure si fermano (praticamente tutti) a

chiederci qualche consiglio ritengo che, soprattut-

to nei più grandi, non ci sia alcuno spirito di emu-

lazione; d'altra parte quando si vede sfrecciare

uno che ti sorpassa e poco dopo lo vedi già qual-

che centinaio di metri più avanti si capisce subito

che è meglio prenderla ognuno con il proprio rit-

mo.

All’atletica Mazzarino non ci resta che augurare un

buon compleanno con l’augurio che presto veda

realizzato il suo sogno per il quale diciamo di con-

tinuare a credere e lottare.

Pagina 6

Il Territorio

di Giovanni Gotadoro

Essere giovane e donna in politica?

Contano solo le idee e i progetti

È passato parecchio tempo da quando si è in-

sediata l’amministrazione guidata dal sindaco

Vincenzo D’Asaro. La nostra intervista ha il

fine di conoscere meglio una delle numerose

(rispetto al passato) donne della politica maz-

zarinese, il consigliere Liana Pinazzo, e di co-

noscere la sua attività per il Comune e come

interpreta, dal suo punto di vista, la situazio-

ne in cui versa l’attuale amministrazione e la

situazione di Mazzarino in generale. Ci tenia-

mo a precisare, come redazione, che tale in-

tervista era stata concepita per essere doppia,

nel pieno rispetto della par condicio e di un

sano contraddittorio; non siamo dunque im-

putabili di parzialità visto il rifiuto a più ri-

prese ricevuto proprio dall’assessore Incarbo-

ne.

Liana Pinazzo nasce il 18 febbraio 1982. E’

laureata in Scienze Politiche all’Università di

Catania. Dal giugno 2009 è consigliere del

Comune di Mazzarino, eletta nella lista

“D’Asaro Sindaco”. Proprio qualche mese fa si

è dissociata dalla maggioranza dichiarandosi

indipendente.

Partiamo proprio da qui. Cos’è succes-

so? Perché si è dichiarata indipendente

dopo un idillio di quasi due anni?

Innanzitutto tengo a precisare che si tratta

di ragioni prettamente politiche. Infatti il

progetto politico che avevo sposato, dove si

parlava di un rinnovamento, di una politica

al servizio della città e del territorio, di dare

spazio ai giovani, non è corrisposto a verità.

Ciò si può notare dalle molteplici lamentele

che ci sono all’interno della nostra comunità.

Come vive il suo esser donna in politica

facendo pur sempre parte della schiera

dei giovani che hanno goduto di tanta

considerazione in campagna elettorale?

Secondo me in politica non c’è una vera distin-

zione tra uomo e donna o tra giovani e vecchi,

sono le idee e i progetti a cui si crede, che do-

vrebbero fare la distinzione.

Uno dei punti cardine, nonché ritornello

molto sentito, della campagna elettorale

è stato “togliere il coperchio al caldero-

ne”, espressione molto cara all’attuale

sindaco per riferirsi alla condizione dei

giovani. Ad oggi, a distanza di quasi due

anni, cosa può vantare l’amministrazio-

ne in merito alla politica giovanile?

Non molto. Infatti questo è uno dei motivi che

mi hanno portata a dichiararmi indipendente.

All’inizio si era parlato tanto dei giovani e della

risoluzione dei loro problemi. Ma ciò non è av-

venuto. Anzi si è verificato l’esatto contrario, si

sta assistendo ad un processo di involuzione

causato da una inesatta gestione in tal senso

da parte dell’amministrazione comunale, che

mi ha portato a chiedere le dimissioni dell’as-

sessore addetto al bilancio e delle politiche gio-

vanili.

La discussione in aula sul bilancio è stata

piuttosto accesa. Su quali punti pensa

che si sarebbe potuto intervenire per mi-

gliorarlo?

Al di là dei palesi limiti e deficienze, si tratta, a

mio modo di vedere, un bilancio non condiviso

né con le varie parti politiche né con i vari sog-

La consigliera Liana Pinazzo intervistata sulla sua esperienza politica e

sulle problematiche mazzarinesi. E bacchetta anche l’assessore.

Pagina 7

Il Territorio

getti della società civile e dell’associazioni-

smo e pertanto è un bilancio che serve poco al

territorio. In base ai tagli e ai minori trasfe-

rimenti previsti dalla legge finanziaria 2011,

i settori sociali sono quelli che soffrono di più

la crisi e quindi dovevano essere quelli a me-

ritare più attenzione e più tutela. Io infatti ho

presentato anche un emendamento a questo

bilancio di previsione proponendo di aggiun-

gere risorse, alle somme già previste nel bi-

lancio, per il servizio trasporto studenti pen-

dolari.

L’assessore al bilancio?

E’ inadeguata all’incarico affidatole.

Tornando ad un discorso prettamente

politico. Lei ne è un esempio, pare che

la maggioranza perda i pezzi: quanto di

vero c’è in quest’affermazione? Quali

sono le motivazioni a livello politico? Ci

sono possibili cause di altra natura?

Ormai la maggioranza non credo che si pos-

sa considerare tale, è sotto gli occhi di tutti

cosa sta succedendo e mi riferisco al susse-

guirsi delle dichiarazioni di indipendenza da

parte di alcuni consiglieri comunali che ne

facevano parte. Per quanto mi riguarda la

mia indipendenza dalla maggioranza è stata

dettata da un mancato rinnovamento del

concetto politico come servizio ad una città e

ad un territorio e da un mancato coinvolgi-

mento dei giovani nelle attività politiche e so-

ciali.

Per finire, una breve valutazione sulla

gestione rifiuti e sulla condizione

dell’ospedale.

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti,

questo è un argomento abbastanza comples-

so. Senza dubbio bisogna dare il merito a

questa amministrazione di essersi impegnata

nell’avviare il processo della raccolta diffe-

renziata, cosa che doveva essere fatta parec-

chio tempo fa. Differenziare è sinonimo di ci-

viltà ed era una cosa inconcepibile che ancora

nella nostra realtà nessuno si fosse occupato di

questo. Ad oggi a mio parere non possiamo

ancora valutare i risultati, ci troviamo ad af-

frontare una situazione nuova e ci vuole del

tempo affinché attecchisca questo nuovo stato

di cose. Infatti l’impatto di questo provvedi-

mento con la città non è stato dei migliori, ma

io sul raggiungimento di questo obiettivo sono

fiduciosa, solo che bisogna capire che necessita

la collaborazione di tutti. L’amministrazione,

avviato il percorso, in corso d’opera deve capi-

re cosa non va ed agire in tal senso; d’altro

canto, anche i cittadini devono dare la massi-

ma disponibilità e collaborazione. L’ospedale è

ancora uno dei temi centrali e più discussi del-

la politica locale, data la vitale importanza

della questione. E vorrei chiarire che la batta-

glia che tutti abbiamo portato avanti, non è

stata inutile. Grazie a quella lotta, l’ospedale

oggi è aperto. Inoltre è stata finalmente ulti-

mata la pianta organica, i reparti di chirurgia

e medicina sono operativi, quindi non capisco

perché questa diffusa convinzione che l’ospe-

dale sia chiuso. Quello di cui dobbiamo

preoccuparci è il punto nascite. Sapevamo

tutti che doveva essere chiuso perché non

raggiunge i 500 parti l’anno, ma risulta che

questo provvedimento sia stato attuato solo

all’ospedale di Mazzarino. Comunque, ri-

guardo a questo, il 23 novembre il sindaco

avrà un incontro con la VI Commissione al-

la sanità. Quindi aspettiamo i risvolti e poi

si deciderà il da farsi.

Mettendo insieme tutto quanto detto. Arri-

verà a fine mandato quest’amministrazio-

ne?

La risposta a questa domanda la darà il tempo.

Sicuramente però ci dovrà essere un cambia-

mento di rotta.

Pagina 8

di Flavia Cosentino

Il Territorio

Arte a briglia sciolta: il fonosimbolismo

nella musica di Giuseppe Spalletta

Quando sono proprio le parole a mancare;

quando dentro è tutto un frastuono, un

concerto di emozioni; quando la Bellezza e

il Sentimento sono guardati con gli occhi di

chi s’affaccia per la prima volta allo stupo-

re della vita: l’Arte arriva dove le parole

non possono. Tutto questo Giuseppe Spal-

letta l’ha colto in pieno trasferendolo nella

sua prima esperienza discografica, Colori –

7 preludi per chitarra , edita nell’aprile di

quest’anno. Un album che è tutt’un invito

all’Arte, uno spiraglio aperto su un ragazzo

che lascia scoprire poco e tantissimo del

suo essere artista e, soprattutto, che per-

mette una lunga introspezione.

Giuseppe Spalletta, classe 84. Diplomato in

chitarra nel 2009 presso l’Istituto Musicale

Pareggiato ” A. Toscanini ” di Ribera sotto la

guida del M° Riccardo Ferrara, vanta nel suo

lungo curriculum un’intensa attività concerti-

stica ( alla quale di recente ha affiancato anche

l’insegnamento) che lo vede impegnato in esi-

bizioni da solista in tutto il territorio naziona-

le; in duo (“Musica D’aujourd’hui” in collabo-

razione col flautista M° Rosario Zabbara);

all’interno di orchestre (tra le quali Orchestra

nazionale della Repubblica Moldava; Orche-

stra da camera “A.Toscanini” presso audito-

Se vuoi aiutarci a sostenere le spese per

la stampa di questo giornale, puoi darci

un contributo presso la sede della nostra

Associazione InArte (dietro la Madrice)

oppure alla Pro Loco.

Noi abbiamo fiducia in te!

accanto, che crede fermamente nella forza

dell’arte di elevare lo spirito, un ragazzo cre-

sciuto con alle spalle le importanti figure dei

genitori ai quali deve la sua passione per la

chitarra, un amore consolidato nel tempo e

adesso smodato, battezzato dagli insegnamenti

del cugino Mario Spalletta, Maestro di chitarra

jazz. È la stessa semplicità formale di questi

preludi: frasi semplici dal gusto squisitamente

contemplativo che sacrificano virtuosismi e

complessità tecniche per lasciare spazio a una

sensazione di continua ricerca sonora ed

espressiva per l’interprete.

Pagina 9

Tipografia Litografia Sergio Vinci

Grafica computerizzata - Stampa digitale

Via Roma n.63, 93016 Riesi - Tel. 0934/928387

Cell. 339 1015033

E-mail: [email protected]

Sito web: www.tipografiavinci.com

rium RAI di Palermo).

Colori – 7 preludi per chitarra è un cammi-

no individuale per l’ascoltatore: solo l’esse-

re e una strada sterrata. Uno specchio che

riflette sette atmosfere diverse, tutti colori

che si fanno associare a un ricordo, ad una

sensazione, ad un’emozione: che permetto-

no di lasciarsi trasportare dall’Arte nell’Ar-

te. La Musica è esperienza del tutto perso-

nale, troppo intima per essere spiattellata,

per esser esposta spudoratamente al primo

avventore.

Colori è “un lavoro di gruppo”, una world

premiere recording co-prodotta con l’eti-

chetta discografica FlyBuzz records. Un

progetto interamente dedicato alle opere per

chitarra sola dell’amico compositore Rosoli-

no Di Salvo. Un progetto tanto ambizioso

quanto difficile sin dall’inizio: un’opera nu-

da, inedita, di cui l’interpretazione del tutto

personale di Giuseppe Spalletta costituisce

la prima violazione, sotto la supervisione

dello stesso compositore. Un progetto che

vuole rompere gli stilemi dei repertori clas-

sici, che vuole imporsi e dare voce alla meri-

tevole composizione contemporanea per

chitarra.

Giuseppe Spalletta e Colori: nati sotto il se-

gno della semplicità. Il ragazzo della porta

Il Territorio

Pagina 10

L’opera è suddivisa in due movimenti che sono in-

teramente cantati. La prima parte è un’imponente

preghiera sul testo di “Veni Creator Spiritus” di

Rabano Mauro (San Rabano, 780 circa-856); la

seconda parte si basa, invece, sulla scena finale del

Faust di Goethe.

L’Orchestra viene concepita come organismo tota-

lizzante: scompare la natura individuale del singo-

lo strumento e l’insieme diviene un organismo so-

noro che si autogenera. Bellezza, ricchezza e vasta

gamma di emozioni popolano la musica

(lasciatemelo dire!) incantevole di Gustav Mahler.

E ora concedetevi un momento di sospensione, di

meraviglia e ascoltate il finale di questo capolavo-

r o : h t t p : / / w w w . y o u t u b e . c o m / w a t c h ?

v=9WhNn6zxqVg&feature=related (Orchestra gio-

vanile nazionale della Gran Bretagna, Direttore Sir

Simon Rattle)

Musica

Musica di Carmelo Di Vara

Una spaventosa ed enorme massa di stru-

menti musicali, otto cantanti solisti, due co-

ri misti e un coro di voci bianche. Mille!

Mille esecutori, o quasi, per una sola sinfo-

nia: l’Ottava Sinfonia di Gustav Mahler.

Siamo nei primi anni del Novecento e l’au-

striaco Mahler (1860-1911) – qualche anno

prima della sua morte – porta a compimen-

to, citandolo, «la cosa più grande che abbia

creato finora. […] Non si tratta più di voci

umane, ma pianeti e soli che ruotano. […]

L’Universo che si mette a cantare e risuona-

re».

Non è il canto dell’Universo terrestre, però,

che Mahler avverte dentro di sé. No, nella

sua gigantesca Sinfonia, Mahler non raccon-

ta di ‘questo mondo’. Il mondo terreno,

umano, rappresenta la realtà disgustosa

dell’uniformità quotidiana, procura soffe-

renze e infligge ferite. Mahler si sente pri-

gioniero di ‘questo mondo’.

È allora di ‘un altro mondo’ che viene rivela-

ta l’essenza in questa Sinfonia. È il mondo

dell’“io”, della natura, della solitudine. Una

solitudine che porta all’unità con noi stessi e

con la natura, quindi.

Così come nelle sue altre Sinfonie, l’Ottava è

imperniata del modo compositivo tipico di

Mahler: una lista infinita di antitesi (tanto

da portare a pensare che gli elementi stilisti-

ci eterogenei siano buttati dentro alla rinfu-

sa). In particolare, in questa Sinfonia, assu-

me rilievo il contrasto tra amore intenso per

la vita e disgusto che da essa viene provoca-

to.

Tutti per una, una (sinfonia) per MILLE!

Pagina 11

“Vorrei che tu fossi qui” è il nono album dei

Pink Floyd, pubblicato nel settembre del 1975.

Le sperimentazioni musicali, i rumori inseriti

magistralmente nel suono, i testi con forte

connotazione filosofica, la musica psichedelica

che crea effetti di sonorità liquida e che scaglia

la mente in un lungo viaggio immaginario,

hanno fatto dei Pink Floyd il gruppo più inno-

vatore, più geniale e più apprezzabile di tutti i

tempi. Il tema trattato dai brani e che trova

una massima semplificazione illustrativa nella

copertina è quello dell’assenza, della lontanan-

za, prima di tutto, emozionale. Il concetto

prende le mosse dall’esperienza vissuta dai

membri del gruppo: Syd Barret, cofondatore

dei Pink Floyd, afflitto da seri problemi psico-

logici sorti dall’assunzione di sostanze stupe-

facenti, si allontana dalla band, si distacca, in

seguito, dalla vera realtà. E la copertina offre

l’opportunità di comprendere immediatamen-

te e in maniera completa l’idea, colma di rife-

rimenti non solo attinenti all’esperienza, ma

anche alla società in cui si trovano a vivere.

Due uomini ben vestiti stringono le loro mani,

mentre uno dei due brucia. Stretta di mano

vana, insignificante. Il primo elemento della

natura che compare è il fuoco, come se Syd

Barret si stesse “bruciando” prematuramente,

come se il cuore dei membri del gruppo ardes-

se di sofferenza per il loro cofondatore. Lo

sfondo, deserto, quasi ad indicare la solitudi-

ne dell’uomo, sembra un ritratto alla Magrit-

te, un dipinto che ritrae il retro degli studi ci-

nematografici della Warner Bros. Si mette,

dunque, in evidenza un luogo irreale, dove

ogni regista può immaginare la propria scena

e dove ogni attore, come marionetta, esegue

gli ordini. Si tratta di una metafora che ab-

braccia concetti diversi: la tristezza di una vita

vuota, il dominio dei mass media e la loro ca-

pacità di deformare animi e di spegnerli defi-

nitivamente, la solitudine umana che per tro-

vare sollievo si disperde nella “civiltà delle

Macchine” e nella civiltà della alienazione,

dell’aberrazione. A completare il quadro signi-

ficati “oscuri” subentrano gli altri tre scatti

presenti all’interno dell’album e sul retro. La

parte posteriore, infatti, presenta un uomo

d’affari, privo di volto e senza corpo, in un de-

serto, quest’ultimo a simboleggiare la terra.

L’altra immagine presenta un uomo che cerca

I wish you were here di Guendalina Calandra

Musica

Pagina 12

ISCRIVITI!!! Corpo Bandistico

Corale Polifonica

di tuffarsi su una piattaforma immersa nel

lago, ma malgrado il movimento, rimane

immobile, statico. Il tutto richiama l’altro

elemento naturale, l’acqua. E, infine, l’aria:

il vento muove un mantello rosso e le foglie

di alberi. Fuoco, acqua, terra e aria potreb-

bero essere richiamati per essere contrap-

posti alla società costruita. Uno scontro tra

due scenari completamente diversi e in at-

trito tra loro. La società sta modificando le

relazioni interpersonali, gli ideali e i valori;

sta portando all’assenza di se stessi. È quel-

lo che tutt’oggi si presenta dinnanzi ai no-

stri occhi, ma che pochissimi, come i Pink

Floyd, riescono a cogliere. Con questo al-

bum è come se il gruppo britannico, esami-

nando meticolosamente il loro presente,

avesse preannunciato il decadimento socia-

le e morale dei nostri tempi, quindi del loro

futuro, dal momento che il pensiero dei

Pink Floyd, già all’epoca, non ammetteva

soluzioni di cambiamento, ma solo situa-

zioni di peggioramento. Il loro essere

“plastici”, il loro mostrarsi, tutt’oggi, attuali

nel pensiero e nella musicalità, la loro ge-

nialità fanno della band fonte di ricchezze

ideologiche e la renderanno per sempre

eterna.

Musica

TEMPACCIO vs INCURIA

1 - 0

Foto di Giuseppe Bognanni

Foto di Carmelo La Rocca

Pagina 13

ISCRIVITI!!! Gruppo Majorettes

Corale Polifonica

di Serena Fazi

150 anni dalla nascita di uno Stato…

Durante l’anno varie sono state le manifesta-

zioni e le iniziative che si sono svolte nell’in-

tento di commemorare l’anniversario dell’Uni-

tà nelle principali città italiane. A livello nazio-

nale è stato istituito un Comitato interministe-

riale per la preparazione degli eventi connessi

al Centocinquantesimo, presieduto dal Mini-

stero dei Beni culturali. Il logo con le tre ban-

diere, scelto come simbolo dell’evento, rappre-

senta i tre giubilei del 1911, 1961 e 2011 e vuole

istituire un collegamento ideale tra generazioni

che, in diversi momenti storici e con differenti

stati d’animo, hanno ricordato il 1986. A Maz-

zarino la BCC “dei Castelli e degli Iblei”, che

già lo scorso 17 Marzo aveva organizzato un

evento presso il Teatro comunale con il proprio

gruppo artistico, in questi giorni si rende nuo-

vamente protagonista di un’ interessante ini-

ziativa: l’istituzione di un concorso pubblico a

premi dal titolo “Natale in Tricolore tra Arte,

Cultura e Tradizioni”. A breve verranno esposti

in paese i manifesti con il regolamento del con-

corso per tutti coloro che vorranno partecipar-

vi, attraverso la creazione di opere artistiche

che rappresentino al meglio il significato di tale

commemorazione. Il Presidente della Banca,

Lino Siciliano, si augura che tutti, soprattutto i

giovani, trovino in questa iniziativa un’occa-

sione per mettersi in gioco e dare libero sfogo

al proprio estro.

L’anno delle celebrazioni La BCC “dei Castelli e degli Iblei” di Mazzarino bandisce un concorso sul Centocinquantesimo

E il pianoforte?

Come funziona una chitarra elettrica?

La chitarra elettrica inventata negli ‘60 converte il suono prodotto dalle

corde in un segnale elettrico attraverso dei piccoli microfoni simili a di-

schetti metallici al posto del rosone. Il suono , generato dalla vibrazione

delle molecole d’aria che stanno tra le corde e i microfoni prodotte dalle

velocissime oscillazioni delle corde, viene “raccolto” dai microfoni e tra-

smesso ad un amplificatore esterno, il tutto grazie all’energia elettrica. La

chitarra classica, invece, possiede un meccanismo di amplificazione incor-

porato nella cassa armonica che amplifica naturalmente le onde sonore

prodotte dalle corde.

Il pianoforte sfrutta le corde così come la voce

e la chitarra, ma la vibrazione di esse è prodot-

ta dai martelletti che percuotono la corda

quando il musicista schiaccia il tasto. La cassa

armonica del pianoforte si estende per tutta la

cordiera ( il telaio a cui sono attaccate le corde

come in figura), con-

ferendo ai suoni pro-

dotti dalle corde il

dolce timbro che con-

traddistingue questo

meraviglioso stru-

mento musicale.

Sai Perché...? Pagina 14

a cura di Gaetano Scebba

Sai che la nostra voce funziona quasi come una chitarra?

La voce umana è prodotta da un meccanismo fisiologico detto fonazione. Il processo di pro-

duzione del suono, simile a quello della chitarra, è

proprio la vibrazione delle corde vocali provocata dal

passaggio di aria a livello della laringe. L'intensità del

suono dipende dalla forza con cui l'aria espirata fa en-

trare in vibrazione le corde vocali; l'altezza e il timbro

dipendono dalla lunghezza e dal grado di tensione del-

le corde. Il naso la bocca e la trachea provvedono inve-

ce ad amplificare il suono fungendo quindi da cassa di

risonanza conferendo alla voce un particolare timbro

che ci contraddistingue.

Pagina 15

L’angolo della poesia di Anna Lisa Ferrigno

Questa volta l’angolo della poesia sposta il suo terreno di esplorazione poetica al nostro paese.

Protagonista indiscussa è la professoressa Maria Concetta Girgenti. Nasce a Mazzarino l’8 di-

cembre del 1948 avviando qui la prima formazione; consegue maturità classica presso il Col-

legio Santo Noceto di Acireale per completare il suo percorso di studi alla facoltà di Lettere

moderne di Catania. Avversa ad ogni tipo di violenza, si diletta a scrivere saggi e poesie. Dal

libro “Foglie” è tratta la poesia Alba. La raccolta sopra detta, edita nel 2003, si unisce ad

un’altra serie di scritti rimasta inedita.

Nitidi

i profili bui

delle mie colline

al sole che incede nel cielo

col suo passo felpato;

con il suo vestito rosa

il primo mattino

sottrae alla notte il cielo turchino.

Nella poesia, si nota quest’atmosfera sobria ed elegante che caratterizza la descrizione dell’al-

ba. Parole come “sole, mattino, cielo” danno un’espressione di serenità in netta contrapposi-

zione con “nitidi, bui” che, piuttosto, conferiscono una visione oscura e opaca di quest’imma-

gine. Probabilmente questa opposizione sembra dare un’idea di due momenti che caratteriz-

zano spesso la vita: incontrastata felicità e tristezza assoluta. E qui il tutto si rivela perfetta-

mente. Chissà quale dei due riuscirà in un futuro a prendere il sopravvento. È auspicabile che

sia Felicità, nient’altro.

Questi scritti giunti a noi rappresentano il testamento spirituale di una grande donna.

Maria Concetta Girgenti muore il 17 aprile del 2004 lasciando dietro di sé un ricordo indele-

bile.

Alba

Associazione Culturale Musicale e di Volontariato “InArte” Corpo Bandistico “Santa Cecilia”

via Tripoli, 14 – 93013, Mazzarino (CL) tel: 320/6203069 - fax: 0934/383810

C.F: 90017800856 - P.IVA: 01773320856 sito web: www.bandamazzarino.it

e-mail: [email protected]

StuzzicaMente a cura di Giuseppe Siciliano

Soluzioni numero precedente

Rebus 1 : A,F fermare fan don IE = Af-fermare fandonie.

Probabilità 3: 18.75 %

I venerdì 4: 3

Michele e la bici 2: 1.5 m/s2

Probabilità 5: i quattro quadretti

più a destra

Sudoku 1

L’indovinello 2

Multipli 3 - Difficile

Un orologio digitale a cifre indica l’ora da 00:00 a 23:59. Per quanti minuti durante la giornata il numero che indica le ore ed il numero che indica i minuti sono entrambi quadrati perfetti ?(si ricor-da che lo 0 è un quadrato perfetto)

L’orologio digitale 5- Medio

Scrivete in ordine crescente tutti i numeri interi positivi che non sono né multipli di 2 né multipli di 3. Quale numero si trova in 1999-esima posizione?

Carlo e Ida 4 - Difficile

Carlo e Ida hanno un appuntamento alle 7 del pomeriggio sotto la torre dell‘ orologio. Carlo arriva in orario e quando Ida arriva è la terza volta che Carlo vede le lancette della torre dell’ orologio perpendicolari tra loro. Con che ritardo è arrivata Ida?