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75 a cura di Marco Valletta Diario di bordo della N.I.C. The N.I.C. log book La NIC a Lussemburgo 2006 U n’altra edizione della Culinari CUP di Lussemburgo è trascor- sa. Questa volta la delegazione NIC era ricca di partecipanti, provenienti da quasi tutte le regioni d’Italia. In effetti questa del 2006 è stata la prima spedizione in assoluto, nella storia della Federazione Italiana Cuochi, dove hanno partecipato sia il gruppo Senior che quello Junior, tutti sotto un unico marchio, un’unica scuola, un’unica squadra. Eravamo in 24 persone che per sette giorni hanno vissuto spalla a spalla, in tutte le circostanze: dal viaggio in corriera, alle soste in autostrada, alle preparazioni notturne per le competizioni, alle competizioni in fiera. Vi assicuro che dove c’è tanta gente ci sono tanti problemi, tante soluzioni da prendere, mille imprevisti e cento e più difficoltà. Ma quello che è stato importante è il desiderio di quasi tutti nel voler vivere questa avventura con lo spirito di squadra. Uno spirito che non è nato dall’oggi al domani, ma dopo molti confronti, scontri e, soprattutto, nei momenti di vita reali, forti ed intensi. Una squadra che nasce può vivere e moltiplicarsi solo grazie al sostegno delle aziende Sponsor, coloro che sono nostri partners lungimiranti, che ci aiutano a fare le prove, a vestirci di un’immagine del Cuoco come promotore di salute e di qualità, che ci permettono di far conoscere il Made in Italy non solo tra i confini del nostro paese ma anche all’estero. Con il loro sostegno economico, oltre a quello morale, e grazie al loro incitamento ci permettono ad andare avanti, fare le prove, acquistare gli alimenti, sostenere le trasferte, lunghe e onerose. Con i loro prodotti ci garantiscono la possibilità tecnica e tecnologica di essere sempre all’avanguardia. Ecco perché un sentito grazie va rivolto a Sirman, Pasta Zara, Lainox, Baumatic, Irinox, Wusthof: senza di loro la NIC non potrebbe esistere. Ora cercherò di raccontarvi il nostro backstage. Il gruppo degli Junior è stato guidato magistralmente dallo Chef Paolo Antinori, nella veste di Team Chef, nonché Tutor della squadra giovanile. Ha dimostrato grande professionalità e ineccepibile carisma in ogni momento, sicuramente un esempio per molti di noi. Lui aveva già collaudato l’efficacia della sua squadra nelle tre prove generali che aveva organizzato al Fortino Napoleonico di Portonovo (AN), suggestiva location, dove la prova del caldo e del freddo è stata ripresa anche da SKY, e quanti desiderano visionare il tutto possono entrare nel sito www.rete7.net, e scoprire il backstage di una competizione. Inoltre lo chef Paolo ha voluto gestire tutto al Fortino perché sapeva che avrebbe trovato una valida collaborazione del suo datore di lavoro, il Cavaliere Roscioni, grande sostenitore della FIC, in ogni occasione integerrimo patrocinatore dei giovani cuochi, ma soprattutto un cultore del senso di ospitalità, ed in questa sede desideriamo ringraziarlo manifestando la nostra gratitudine. Le foto possono essere esaustive di alcuni momenti, ma la Junior Team ha dato il meglio di sé in Lussemburgo, aveva progettato tutto secondo le linee guida date dal Team Manager Fabio Tacchella un anno prima, aveva creato il tavolo del freddo ispirandosi alla nostra “FIAT Cinquecento” promuovendo i prodotti tipici italiani nella prova del caldo. I risultati sono stati lusinghieri: Medaglia d’Argento nella cucina dell’esposizione fredda, Medaglia d’Argento per la piece in cioccolato della Cinquecento, Medaglia d’Oro nella prova della cucina calda, assi- curandosi così il terzo posto assoluto tra tutti i team giovanili. Certo si può fare ancora di più, siamo sicuri che la possibilità di migliorare c’è e, in effetti, un sistema nuovo è nato. La Junior non è più “occasionalità” per la competizione, ma è una realtà e basterà ora perseguire lo sforzo fatto con attenzione e senso di responsabilità e fare in modo che nuovi Junior Under 23 seguano le orme segnate da questi ragazzi del 2006: Gaetano Barbabà, Giovanni Cappello, Francesco Dibenedetto, Giovanni Serafino, Domenico Silvestri, Francesco Urbano. La performance degli chef della NIC Senior ha portato a casa un risul- tato abbastanza positivo. Primo fra tutti il fatto che i membri della NIC nella sezione di Pasticceria, gli chefs pastry Diego Crosara a Andrea Voltolina, hanno conquistato la Coppa del Mondo della sezione indivi- The NIC at Luxembourg 2006 Another edition of the Luxembourg Culinary World Cup is over. This time, the NIC – Italian National Culinary Team – delegation included participants from almost all regions of Italy. This 2006 expedition was, in fact, the first in the history of the Italian Federation of Cooks to include a Senior and a Junior group both under one name, one school and one team. We were 24 in all, side by side, sharing everything that happened for seven days, from the coach journey and motorway breaks, to preparation for the competitions during the night and the competitions them- selves during the Exhibition. I can assure you that when so many people are involved, there are also a great many problems, a great many solutions, a thousand things you didn’t expect and a hundred and one difficulties. But what mattered was the desire of nearly everyone to tackle the adventure with team spirit. A spirit not born from one day to the next, but after numerous confrontations, conflicts and, above all, during strong and intense moments of real life. A team can only live and develop thanks to the support of sponsor companies, our far-sighted partners who help us during rehearsals, to create an image of the Chef as the champion of health and quality and to promote Made in Italy not just within our own country, but also abroad. With their financial (and moral) support and thanks to their encouragement, we can continue, rehearse, buy food and tackle the long and tiring journeys. Their products guarantee the technical and technological possibility of being consistently in the avant garde. So our heartfelt thanks to Sirman, Pasta Zara, Lainox, Baumatic, Irinox and Wusthof. Without them, the NIC could not exist. So now, let’s take a look backstage. The Junior group was masterfully led by Chef Paolo Antinori in the role of Team Chef and Tutor of the young team. He showed great professionalism and irreproach- able charisma at all times. An example for many of us. He had already proven the efficiency of his team in three “dress rehearsals” at the Fortino Napoleonico in Portonovo near Ancona, an evocative location where the hot and cold cuisine competitions were also filmed by SKY. To see the results, visit www.rete7.net to discover what it is like backstage during a competition. Chef Paolo wanted to base everything at the Fortino as he knew he could rely on the valid collaboration of his employer, Cavaliere Roscioni, an enthusiastic supporter of the Italian Federation of Cooks, an unswerving champion of the young chefs on every occa- sion, but above all an expert in hospitality and I would like to express our gratitude. The photographs can give a complete picture of some moments, but the Junior Team really gave of its best in Luxembourg. Everything was planned along the guidelines dictated by Team Manager Fabio Tacchella a year earlier. The cold table display was inspired by the Italian “FIAT 500”, while the hot cuisine competition promoted typical Italian products. The results were gratifying. A silver medal in the cold display, a silver medal for the piece in chocolate representing the “500” and a gold medal in the hot cuisine competition, winning the team absolute third place among all the junior teams. Of course, we can do even better and we are convinced there is still room for improvement and, in fact, a new system has been born. The Junior team no longer exists just for the competition, but has become a reality. Now all we need do is follow up the work already done with care and a sense of responsibility to ensure that the new Junior Under 23s follow in the foot- steps of the young contestants of 2006: Gaetano Barbabà, Giovanni Cappello, Francesco Dibenedetto, Giovanni Serafino, Domenico Silvestri and Francesco Urbano. The performance of the NIC Senior chefs gave a relatively positive result. Firstly, NIC members in the patisserie section, pastry chefs Diego Crosara and Andrea Voltolina won the World Cup in the individual Patisserie section and were awarded the two gold medals. The presentation of the piece in chocolate inspired by the 1956 “Vespa” was also highly appreciated. Words cannot express the emotions when the result was announced. The shouts and tears of

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a cura di Marco Valletta

Diario di bordo della N.I.C.The N.I.C. log book

La NIC a Lussemburgo 2006

U n’altra edizione della Culinari CUP di Lussemburgo è trascor-sa. Questa volta la delegazione NIC era ricca di partecipanti, provenienti da quasi tutte le regioni d’Italia. In effetti questa del 2006 è stata la prima spedizione in assoluto, nella storia

della Federazione Italiana Cuochi, dove hanno partecipato sia il gruppo Senior che quello Junior, tutti sotto un unico marchio, un’unica scuola, un’unica squadra. Eravamo in 24 persone che per sette giorni hanno vissuto spalla a spalla, in tutte le circostanze: dal viaggio in corriera, alle soste in autostrada, alle preparazioni notturne per le competizioni, alle competizioni in fiera. Vi assicuro che dove c’è tanta gente ci sono tanti problemi, tante soluzioni da prendere, mille imprevisti e cento e più difficoltà. Ma quello che è stato importante è il desiderio di quasi tutti nel voler vivere questa avventura con lo spirito di squadra. Uno spirito che non è nato dall’oggi al domani, ma dopo molti confronti, scontri e, soprattutto, nei momenti di vita reali, forti ed intensi. Una squadra che nasce può vivere e moltiplicarsi solo grazie al sostegno delle aziende Sponsor, coloro che sono nostri partners lungimiranti, che ci aiutano a fare le prove, a vestirci di un’immagine del Cuoco come promotore di salute e di qualità, che ci permettono di far conoscere il Made in Italy non solo tra i confini del nostro paese ma anche all’estero. Con il loro sostegno economico, oltre a quello morale, e grazie al loro incitamento ci permettono ad andare avanti, fare le prove, acquistare gli alimenti, sostenere le trasferte, lunghe e onerose.Con i loro prodotti ci garantiscono la possibilità tecnica e tecnologica di essere sempre all’avanguardia. Ecco perché un sentito grazie va rivolto a Sirman, Pasta Zara, Lainox, Baumatic, Irinox, Wusthof: senza di loro la NIC non potrebbe esistere. Ora cercherò di raccontarvi il nostro backstage.Il gruppo degli Junior è stato guidato magistralmente dallo Chef Paolo Antinori, nella veste di Team Chef, nonché Tutor della squadra giovanile. Ha dimostrato grande professionalità e ineccepibile carisma in ogni momento, sicuramente un esempio per molti di noi. Lui aveva già collaudato l’efficacia della sua squadra nelle tre prove generali che aveva organizzato al Fortino Napoleonico di Portonovo (AN), suggestiva location, dove la prova del caldo e del freddo è stata ripresa anche da SKY, e quanti desiderano visionare il tutto possono entrare nel sito www.rete7.net, e scoprire il backstage di una competizione. Inoltre lo chef Paolo ha voluto gestire tutto al Fortino perché sapeva che avrebbe trovato una valida collaborazione del suo datore di lavoro, il Cavaliere Roscioni, grande sostenitore della FIC, in ogni occasione integerrimo patrocinatore dei giovani cuochi, ma soprattutto un cultore del senso di ospitalità, ed in questa sede desideriamo ringraziarlo manifestando la nostra gratitudine. Le foto possono essere esaustive di alcuni momenti, ma la Junior Team ha dato il meglio di sé in Lussemburgo, aveva progettato tutto secondo le linee guida date dal Team Manager Fabio Tacchella un anno prima, aveva creato il tavolo del freddo ispirandosi alla nostra “FIAT Cinquecento” promuovendo i prodotti tipici italiani nella prova del caldo. I risultati sono stati lusinghieri: Medaglia d’Argento nella cucina dell’esposizione fredda, Medaglia d’Argento per la piece in cioccolato della Cinquecento, Medaglia d’Oro nella prova della cucina calda, assi-curandosi così il terzo posto assoluto tra tutti i team giovanili. Certo si può fare ancora di più, siamo sicuri che la possibilità di migliorare c’è e, in effetti, un sistema nuovo è nato. La Junior non è più “occasionalità” per la competizione, ma è una realtà e basterà ora perseguire lo sforzo fatto con attenzione e senso di responsabilità e fare in modo che nuovi Junior Under 23 seguano le orme segnate da questi ragazzi del 2006: Gaetano Barbabà, Giovanni Cappello, Francesco Dibenedetto, Giovanni Serafino, Domenico Silvestri, Francesco Urbano. La performance degli chef della NIC Senior ha portato a casa un risul-tato abbastanza positivo. Primo fra tutti il fatto che i membri della NIC nella sezione di Pasticceria, gli chefs pastry Diego Crosara a Andrea Voltolina, hanno conquistato la Coppa del Mondo della sezione indivi-

The NIC at Luxembourg 2006Another edition of the Luxembourg Culinary World Cup is over. This time, the NIC – Italian National Culinary Team – delegation included participants from almost all regions of Italy. This 2006 expedition was, in fact, the first in the history of the Italian Federation of Cooks to include a Senior and a Junior group both under one name, one school and one team. We were 24 in all, side by side, sharing everything that happened for seven days, from the coach journey and motorway breaks, to preparation for the competitions during the night and the competitions them-selves during the Exhibition. I can assure you that when so many people are involved, there are also a great many problems, a great many solutions, a thousand things you didn’t expect and a hundred and one difficulties. But what mattered was the desire of nearly everyone to tackle the adventure with team spirit. A spirit not born from one day to the next, but after numerous confrontations, conflicts and, above all, during strong and intense moments of real life. A team can only live and develop thanks to the support of sponsor companies, our far-sighted partners who help us during rehearsals, to create an image of the Chef as the champion of health and quality and to promote Made in Italy not just within our own country, but also abroad. With their financial (and moral) support and thanks to their encouragement, we can continue, rehearse, buy food and tackle the long and tiring journeys. Their products guarantee the technical and technological possibility of being consistently in the avant garde. So our heartfelt thanks to Sirman, Pasta Zara, Lainox, Baumatic, Irinox and Wusthof. Without them, the NIC could not exist.So now, let’s take a look backstage.The Junior group was masterfully led by Chef Paolo Antinori in the role of Team Chef and Tutor of the young team. He showed great professionalism and irreproach-able charisma at all times. An example for many of us. He had already proven the efficiency of his team in three “dress rehearsals” at the Fortino Napoleonico in Portonovo near Ancona, an evocative location where the hot and cold cuisine competitions were also filmed by SKY. To see the results, visit www.rete7.net to discover what it is like backstage during a competition. Chef Paolo wanted to base everything at the Fortino as he knew he could rely on the valid collaboration of his employer, Cavaliere Roscioni, an enthusiastic supporter of the Italian Federation of Cooks, an unswerving champion of the young chefs on every occa-sion, but above all an expert in hospitality and I would like to express our gratitude.The photographs can give a complete picture of some moments, but the Junior Team really gave of its best in Luxembourg. Everything was planned along the guidelines dictated by Team Manager Fabio Tacchella a year earlier. The cold table display was inspired by the Italian “FIAT 500”, while the hot cuisine competition promoted typical Italian products. The results were gratifying. A silver medal in the cold display, a silver medal for the piece in chocolate representing the “500” and a gold medal in the hot cuisine competition, winning the team absolute third place among all the junior teams. Of course, we can do even better and we are convinced there is still room for improvement and, in fact, a new system has been born. The Junior team no longer exists just for the competition, but has become a reality. Now all we need do is follow up the work already done with care and a sense of responsibility to ensure that the new Junior Under 23s follow in the foot-steps of the young contestants of 2006: Gaetano Barbabà, Giovanni Cappello, Francesco Dibenedetto, Giovanni Serafino, Domenico Silvestri and Francesco Urbano.The performance of the NIC Senior chefs gave a relatively positive result. Firstly, NIC members in the patisserie section, pastry chefs Diego Crosara and Andrea Voltolina won the World Cup in the individual Patisserie section and were awarded the two gold medals. The presentation of the piece in chocolate inspired by the 1956 “Vespa” was also highly appreciated. Words cannot express the emotions when the result was announced. The shouts and tears of

duale di Pasticceria con le due relative Medaglie d’Oro.Inoltre, molto apprezzata è la presentazione della piece in cioccolato ispirata alla “Vespa 1956”. Non saprei raccontare l’emozione provata da tutti al momento della proclamazione, gli urli e le lacrime di gioia credo siano state emozionanti per tutti, anche per gli altri colleghi chef italia-ni. La performance gastronomica degli chef della NIC è stata segnata da alcune imprecisioni nella prova del caldo che ci hanno portato a conquistare una medaglia di bronzo. Questa volta abbiamo commesso imprecisioni dovute non solo all’emozione, fattore umano, ma anche al fatto che mettere insieme chef provenienti da diverse aree territoriali e facendole lavorare insieme è molto più difficile che non avere chef della stessa città. Allora diventa importante la cultura delle prove, più simulazioni e più scientificità da parte dei colleghi. Nella esposizione della Cucina Fredda è andata abbastanza bene, ci ha visti insigniti di una medaglia d’argento. Nella logica del medagliere WACS, la NIC in questa edizione si è classificata diciottesima, perché seppur bene la prova del freddo, la performance calda è stata penalizzante. Questi gli chef impegnati Team Chef: Gianluca Tomasi Vicenza, Gregory Nalon Venezia, Matteo Sangiovanni – Salerno, Nicola Vizzarri – Campobasso, Andrea Faggin – Padova, Vitantonio Semeraro – Bari, Lorenzo Staltari – Como , Gabriella Costi – Modena, Chef Pastry: Diego Crosara – Vicenza, Chef Pastry: Andrea Voltolina – Padova. Dobbiamo dire che i regolamenti da oggi in avanti saranno meglio inter-pretati perché in questa edizione il Team Manager NIC Fabio Tacchella era membro di giuria delle Under 23 e la sua partecipazione è stata proficua e indispensabile, ci ha illustrato nel dettaglio i sistemi di valu-tazione ai quali i nostri piatti sono sottoposti, comprendendo una volta per tutte il lavoro che dovremmo fare durante le prove, preparandoci così con la massima qualità. Protagonista della NIC a Lussemburgo 2006 è stato Fabio Momolo, indispensabile sostenitore del morale degli Chef, in ogni occasione. Con la nostra delegazione c’era anche il fotogra-fo Ivo Pirisi (Cagliari), infaticabile reporter di tutto ciò che è accaduto in Lussmeburgo, la splendida Barbara Curti giornalista di Rete7 di SKY che eletta da noi, a nostra madrina, ha costruito un servizio televisivo di grande qualità, dettagliato e specialistico. Un grazie lo rivolgiamo allo Chef Roberto Beltramini (Docente della Scuola Professionale di Lussemburgo, nonché giudice WACS della Under 23) che è stato dispo-nibile a soddisfare qualunque nostra richiesta. Nel complesso la missione NIC è andata bene, i risultai globali sono soddisfacenti, e come sempre al rientro si tirano le somme per crescere e lottare al meglio alle prossime Olimpiadi di Erfurt nel 2008. Grazie alla Federcuochi, alla dirigenza tutta che ci sostiene con la fiducia di sem-pre, ma grazie a tutti i colleghi che abbiamo incontrato in Lussemburgo, perché ci hanno dimostrato affetto e stima, senza dei quali ci sentirem-mo fuori dalla famiglia delle “berrette bianche”.

joy were thrilling for everyone, even for our other Italian chef colleagues. The performance of the NIC chefs was, however, marred by a number of mistakes in the hot cui-sine competition, earning us a bronze medal. This time the mistakes were not due just to the emotions and the human factor, but also to the fact that making chefs from different regions work together is much more difficult than having chefs from the same city. The culture of the competition then becomes important, more rehearsals and a more sci-entific approach from colleagues. The Cold Cuisine display went quite well and we won a silver medal. In the WACS medal classification, the NIC came 18th in this edition, because although we performed well in the cold cuisine competition, the hot cuisine performance was penalising. The chefs involved were: Team Chef Gianluca Tomasi - Vicenza, Gregory Nalon - Venice, Matteo Sangiovanni - Salerno, Nicola Vizzarri - Campobasso, Andrea Faggin - Padua, Vitantonio Semeraro - Bari , Lorenzo Staltari - Como , Gabriella Costi - Modena, Chef Pastry Diego Crosara - Vicenza, Chef Pastry Andrea Voltolina - Padua.It has to be said that from now on, we will be able to interpret the regulations better as in this edition, NIC Team Manager Fabio Tacchella was a member of the panel of judges in the Under 23 section. His participation was productive and indispensable and he was able to explain in detail the systems used to assess the dishes, enabling us to understand once and for all what we need to do during the competitions, helping us to prepare as effectively as pos-sible. An important role in the NIC at Luxembourg 2006 was played by Fabio Momolo, indispensable supporter of the chefs’ morale on every occasion. Our delegation also included photographer Ivo Pirisi from Cagliari, tireless reporter of everything which took place in Luxembourg, and the splendid SKY Rete7 journalist Barbara Curti who, appointed by us as our “godmother”, put together a top quality television documentary, detailed and specialised. Our thanks also to chef Roberto Beltramini (lecturer at the Luxembourg Catering School and WACS Under 23s judge) who was willing to satisfy our every request.Overall, the NIC mission went well and the global results were satisfying. Back home, as is customary, we are now weighing up the experience in order to improve and compete even more effectively at the next Erfurt Olympics in 2008. Our thanks to the Italian Federation, to the man-agement who support us with the same confidence as ever, but above all to all the colleagues we met in Luxembourg and who demonstrated their warmth and esteem, without which we would have felt ourselves outside the family of the “toque”.

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Tavolo della NIC seniorProgramma AVassoio da buffet freddo per 8 persone:Terrina di vitello tonnato - Paté di prosciutto e salumi - Aspic di legumi e pollo, con guarnizione di asparagi al naturale - Cascatine di ortaggi - Zoccoletto di zucca con terrina di caciocavallo e noci con spuma di piselli - Paté con pomodoro e caponatina - sedano verde ripieno.Vassoio di sei differenti finger-food:N° 3 preparati freddi: Spuma al prosciutto con gelè al campari - Pralina di verdure e ricotta con aceto balsamico - Piedino di mare con pomodoro e basilico.N° 3 finger food caldi: Verdurine frit-te in cono di pasta di semi con maionese - Pralina al vapore di gamberi e spuma di prosecco - Raviolo rigato con radic-chio e formaggio con salsa di agretto.Programma di n° 6 piatti da ristorazione:N° 3 piatti freddi: Carni marinate con tortino di riso e cereali - Insalatina di scoglio con patate cotte allo zafferano e cipolla ridotta all’aceto - Rollé di

carpaccio di Manzo con rucola e verdure all’agro. N° 3 piatti caldi: Crema di fagioli con gratin di pesce e caramello di vino - Filetto di maialino con mele e miele polpettine di erbette e porro cotte la bar-bera - Spaghetti allo scoglio.

Programma BPiatto da ristorazione per 2 persone:Petto d’anitra all’arancio con canederli alle frattaglie, coscia fritta, caponatina di vegetali e tortino di patate. Menu per un pranzo con n° 3 piatti prova del caldo:Piatto di pesce - Pesce alla mediterra-

nea con raviolo di ricotta fritto e cartoc-cio di molluschi alla marina.Piatto di carne - Lombo di capriolo al forno in manto di lardo e mostarda, stinco di capriolo brasato al Chianti e cestino di polenta con funghi e fegato d’oca.

Dessert - Spumone al mascarpone e croccante di mandorle su salsa di ama-rene con frittella di noce e sorbetto di limone, ananas e timo.Menu gastronomico per una persona di n° 5 piatti: Composizione caldo fredda di bian-chetti di mare fritti con melange di insalatina novella su salsa di yogurt - Sformato di patate ripieno con astice

e branzino su crema di cime di rapa - Trancio di rombo in manto di aspa-ragi verdi su letto di spinaci e peperoni in padella, praline di polenta gialla con lambascione fritto e emulsione di peperone rosso - Filetto di maialino in crosticina di bacche rosa e pistacchi su indivia brasata e gnocchetti di ricotta affumicata con funghi e salsa a vino rosso - Biancomangiare con gelatina alle pere e gelato alla cannella e salsa di mandarini.

Programma C Dessert Festivo: Omaggio alla “Vespa” Bavarese alla nocciola con biscotto al cioccolato e salsa alle fragole.Piatto di 5 pralines: Nocciola e Amarena - Pistacchio e Noci - Liquorino alla grappa - Gelatina agli agrumi - Ganache al caffè.N° 4 dessert differenti: Tronchetto di cioccolato con spu-mone alla vaniglia, salsa passion fruit e zabaione montato - Bavarese al mascarpone con mele, salsa ai cachi e biscottino alle amarene - Semifreddo all’italiana di castagne e salsa ai frutti di bosco - Brownie

Alleghiamo i due programmi, per far comprendere ai molti lettori cosa vuol dire la competizione gastronomica.

I l 20 e il 21 di febbraio 2007 la NIC si è incontrata presso l’Hotel Fior di Castelfranco Veneto per il briefing annuale destinato a presentare a tutti

partecipanti le relazioni degli organi diret-tivi della NIC. In primo luogo la relazione economica delle attività del 2006 eseguita dal segretario Marco Valletta, dove sono emersi i punti di forma legati agli investi-menti fatti per l’immagine degli chef NIC. Il punto saliente è stata la relazione del Team Manager Fabio Tacchella che ha ripercorso in senso critico tutte le attività NIC del 2006 e ha evidenziato in ordine cronologico i punti positivi e negativi, sottoponendo a tutti l’importan-za del lavoro fatto fino ad oggi. Il senso autocritico e di coinvolgimento è stato vero lievito motivazionale per tutti gli chef presenti. E’ seguita poi la relazione del Team Chef Gianluca Tomasi che ha sottolineato l’importanza del valore della squadra e come le logiche individuali e di parte non portino a nessun risultato. E infine è stato fissato il calen-dario degli appuntamenti istituzionali, delle prove specialistiche, ma soprattutto l’impegno per la prossima competizione per la American Culinary Classic di Chicago dove la NIC sarà presente con la sua squadra costituita dal Team chef Gianluca Tomasi, dagli chef Gregori Nalon, Vitantonio Semeraro, Giovanni Serafino, Gaetano Barnaba’, dallo chef pastry Giovanni Cappello (questi ultimi tre giunti dal gruppo dei Junior Teams). Saranno poi presenti in America il Team Manager Fabio Tacchella, il Team chef Pastry Diego Corsara e il PR Marco Valletta. La serata si è conclusa con una cena nella quale la NIC ha avuto l’occasione di ringraziare i referenti delle Aziende Sponsor che da sempre la sostengono. A loro è stato consegnato un dettagliato reso-conto delle attività svolte e una serie di riconoscimenti avuti in questo anno di attività. Ma per noi è stata soprattutto l’occasione per poter sentitamente ringraziare la lungimiranza delle aziende Sirman, Pasta Zara, Lainox, Baumatic, Irinox, Whustof, che ancora una volta, hanno manifestato il loro entusiasmo nel continuare il percorso insieme. Per quanti desiderano vedere le nostre attività, possono visionare su www.rete7.net, nella rubrica Cucina e Sapori, le performance della NIC in Italia e durante la competizione di Lussemburgo. (marco valletta)

The NIC Summit at Castelfranco VenetoOn 20 and 21 February, the NIC (National Italian Cooks team) met at the Hotel Fior in Castelfranco Veneto for the annual briefing, held to present the NIC direc-tors’ reports to all the members. Firstly, the economic report on activities in 2006, drawn up by the secretary Marco Valletta, was presented, in which the points of form linked to the investments made in favour of the image of the NIC chefs were given. The most important point was the report of the Team Manager Fabio Tacchella, who gave a critical run-through of all the NIC’s activities in 2006, and who illustrated, in chronological order, the positive and negative points, pointing out to all the importance of the work carried out up to the present. The sense of self-criticism and involvement was a real stimulus for all the chefs present. This was followed by the report from the Team Chief Gianluca Tomasi, who emphasised the importance of team spirit and the fact that individual and biased attitudes will not lead to results. Lastly, the calendar was fixed for the institutional appoint-ments including the specialist trials, but above all regarding the commitment for the next competition – the American Culinary Classic in Chicago – where the NIC will be present with its team composed of the Team chef Gianluca Tomasi, the chefs Gregori Nalon, Vitantonio Semeraro, Giovanni Serafino, Gaetano Barnaba’, and the pastry chef Giovanni Cappello (these last three are new members of the group coming from Junior Teams). The Team Manager Fabio Tacchella, the Team Pastry Chef Diego Corsara, and the Public Relations man Marco Valletta, will also be present in America The evening concluded with a dinner, during which the NIC had occasion to thank the rep-resentatives of the Sponsor Companies that have always given their support. They were given a detailed report on the activities carried out and a series of awards won in these years of activity. But for us it was above all a chance to be able to give our sincere thanks to the far-sighted companies: Sirman, Pasta Zara, Lainox, Baumatic, Irinox, and Whustof, which yet again expressed their enthusiasm in continuing to proceed together. All those who would like to read about our activi-ties, can visit the site www.rete7.net, where they will find the NIC performances in Italy and at the Luxembourg competition in the column “Cucina e Sapori” (“Cuisine and Flavours”). (marco valletta)

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Il Summit della NIC a Castelfranco Veneto

alle noci con conchiglione alal frutta gratinata e gelato al rhum e meringa al cioccolato.

Il Tavolo della Junior Team Gli Junior Chef della NIC hanno proposto una selezione di ricette legate alla cucina classica delle regioni d’Italia, sotto la guida del Team Chef Paolo Antinori. La padella da due di pesce: Calamaro farcito con insalatina croc-cante e bisque di gambero rosso - Sushi mediterraneo di pesce spada e patata

ripiena di formaggio morbido - Cono di carota e daycon con mitili - Cupoletta di gambero rosso battuto con mango e mela smith su cialda croccante all’aneto

e salsa all’albicocca.La padella da quattro di carne: Costoletta di maialino da latte farcita con astice - Cipolla rossa candita e cedro - Filetto di maialino al patè d’oli-va - Padellata di verdurine all’olio extra vergine di oliva - Spiedo mediterraneo con salsa floren - La piadina romagnola sfogliata alla caprese.N° 6 main course: Filetto di struzzo in manto di formaggio con patè di struzzo e pasta di orzo stra-cotto allo zafferano con pesto al rabar-

baro - Il Trittico di mojito con frutti di mare e lime, sgombro affumicato su zoccolo di grano, julienne di sedano e arancia con grissino al nero di seppia e mousse di noci, insalatina di triglie, conchiglione di semola e giardinetto di verdure - Lombetto di coniglio con astic, basilico e scamorza affumicata rivisitata su bouquet di insalatine novelle - Suprema di fagiano con purè al curry, mais grigliato con verdure alla griglia, padellata di verdure e pane di Altamura ricostruito - Giros di agnello con pesca candita e caprino, laccato al vino rosso, polpettina di galletto ai semi di zucca e soia, con tortino alle olive tagiashe , salsa di carote e peperoni - Crema di fave con trota fritta e spinosini, rollè di cipolla rossa e gamberi di fiume, millefoglie di zucca e sedano rapa.DessertOmaggio alla Cinquecento:Mimosa al mandarino con salsa al caramello, parfait alla nocciola del Piemonte e bacchetta di frolla - Gelato al thè rosso, lingua di gatto al cacao, crafen, salsa di limone di sorrento e cannella - Bavarese al latte di mandor-la, culis di marasche di Verona, croc-cante al sesamo e semi di papavero.

I cinque mini dessert:Millefoglie al cocco e crema di ananas - Gelée pistacchio e banana - Sfera tapio-ca alchermes, spaghetti di riso e choux fritti - Tre dischi di pasta al vino e con-fettura montata al mirtillo - Cassatina siciliana rivisitata al bicchierino, frago-le calde e spaghetti di meringa.La cucina calda il menù delle Nazioni:Timballo di San Pietro e melanzane con ricotta al timo, raviolo di pasta all’uovo con medaglione di astice e la sua bisque, cardi saltati alle vongole - Spiedone con filetto di maiale, lombo di agnello e filetto mignon di chianina, costolettina di coniglio dorata all’asco-lana, patata affumicata, giardinetto di verdure e panino di Altamura - Bavarese al pistacchio di Sicilia con salsa al cioccolato bianco, semifreddo alla salvia con gelatina al mandarino, casoncelli fritti alle castagne, insalatina di frutta all’olio extra vergine di oliva.

The ingredients of creative, successful cuisine that excites.Word of Alajmo!Alajmo is a name you won’t forget. In every magazine, television programme, website in which quality cook-ing is the main theme, it has become synonymous with innovation, experimentation, research. And research – or better the taste for research – is also the linking theme of this book which stimulates the appetite just by leafing through it. The title – In.gredienti – contains the secret sense of the cuisine of the inventors of the Calandre: from the Latin ingrediens, the term encompasses the meanings of “enter” and “advance”: enter into the most intimate nature of food and advance ever more into the discovery of its potential. And it is exactly what happens to the reader of this volume: page after page you find yourself embarking on a fascinating journey among colours, shapes and the soft grain of foods, among consist-ency and liquid forms, layers and powder. And then there are the words, chosen with elegance, immense creativity and with the same sensitivity that distinguishes Alajmo’s cuisine. To express the most intimate sense of each gastronomic proposal, to tell of a family with an uncon-ditional passion for the taste of life, to recount a world where the senses are the protagonists. The only truth is that contained in the ingredients, says Raffaele Alajmo. And never has a sentence seemed more appropriate to summarise the spirit and the deepest meaning of a trib-ute to food, made from the bottom of the heart.

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Gli ingredienti di una cucina creativa, di successo e che emozioni. Parola di Alajmo!Alajmo è un nome che si ricorda. In ogni rivista, in ogni programma televisivo, in ogni sito web in cui la cucina di qualità è protagoni-sta, risuona ormai come sinonimo di innovazione, sperimentazione, ricerca. E la ricerca – o meglio il gusto per la ricerca - è anche il filo conduttore di questo volume che, solo a sfogliarlo stimola l’appetito! Il titolo – In.gredienti – contiene il senso segreto della cucina degli inventori delle Calandre: dal latino ingrediens, il termine trattiene in sé e fonde i significati di ‘entrare’ e ‘avanzare’: entrare nella natura più intima del cibo e avanzare sempre più nella scoperta delle sue potenzialità. Ed è esattamente quello che capita al lettore di questo tomo: pagina dopo pagina si trova a compiere un viaggio affascinante tra i colori, le forme e la grana sottile degli alimenti, tra consistenza e liquidità, stratificazioni e polvere. E poi ci sono le parole, scelte con raffinatezza, grande creatività e con la stessa sensibilità che contrad-distingue la cucina Alajmo. Per esprimere il senso più intimo di ogni

proposta gastronomica, per raccontare una famiglia con una passione incondizionata per il gusto della vita, per raccontare un mondo dove i sensi sono protagonisti assoluti. Non c’è verità se non quella contenuta negli ingredienti, dice Raffaele Alajmo. E mai frase ci sembra più appropriata a riassumere lo spirito e il senso più profondo di un omaggio al cibo, reso dal profondo del cuore.

Il medagliere finale dell’Expogast 2006 / The show of medals at Expogast 2006ORO gold

ARGENTO silver

BRONZO bronze

DIPLOMI diplomas

Nazionale Italiana - National Italian 5 5Nazionale Italiana Giovanile - National Italian Junior 5 5Squadre Regionali - Regional Teams 5 10 25 15 Squadre Regionali Giovanili - Regional Junior Teams 10 5Programma A - Programme A 1 4 5Programma B - Programme B 4 4Programma C - Programme C 1 1Programma D1 - Programme D1 18 18 17 1 Programma D2 - Programme D2 3 di cui 1 con menzione

1 of which with a special mention6 7 6

Il totale delle medaglie: 28 diplomi di partecipazione / 28 participation diplomas

The total of the medals: 68 medaglie di bronzo / 68 bronze medals 55 medaglie di argento / 55 silver medals 36 medaglie di oro di cui 1 con menzione / 36 gold medals 1 of which with a special mention

La Coppa del Mondo per la Categoria C / the World Cup for Category CIl terzo posto assoluto nella Nazionale Giovanile / absolute third place in the National JuniorsIl secondo posto nelle Regioni / second place in the Regions

Eccovi dunque il riassunto finale con un medagliere come mai avevamo fatto. Il merito dei risultati ottenuti è sicuramente vostro per la costanza per la passione e l’impegno profuso che per capirlo bisogna proprio viverlo. Ma è anche grazie alla Federazione ed a tutto il suo organismo se siamo arrivati a questo. Un grazie mio particolare a voi tutti partecipanti, indistintamente dal risultato che avete ottenuto, ma perché lo meritate proprio l’Italia era veramente presente dalla Sicilia all’Alto Adige e per questo io sono orgoglioso di Voi tutti./ Here is the final result, with more medals than we have ever won before. The merit of the results obtained is certainly yours, for the constancy and passion and effort spent, which can only be understood by those who experience it. But our achievement is also thanks to the Federation and to its whole organism. My special thanks go to all of you who have taken part, not merely for the results you have obtained, but because you really deserve them. Italy was really wholeheartedly present, from Sicily to Alto Adige, and for this I am proud of you all. Giorgio Nardelli

In.gredienti Le Calandre di Massimiliano e

Raffaele Alajmo Alajmo Editore

150,00 €Se vi sembrano tanti soldi, considerate che

10 euro vanno in bene-ficenza, il resto in tasca

(N.D.R).