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Dichiarazione ambientale Aggiornamento anno 2008

Centrale Termoelettrica di Chivasso

N. Registro IT-000176

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N. Registro IT-000176

Dichiarazione ambientale Aggiornamento anno 2008

Dati aggiornati al 31/12/2007

- Marzo 2008

Centrale Termoelettrica di Chivasso

Edipower S.p.A. – Centrale di Chivasso (Codice NACE 35.11: Produzione di energia elettrica – Ex codice NACE 40.10: Produzione e distribuzione di energia elettrica) Questo sito è dotato di un sistema di gestione ambientale e i risultati raggiunti in questo settore sono comunicati al pubblico conformemente al sistema comunitario di ecogestione e audit.

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La spiegazione dei termini specifici del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) e dei principali termini tecnici è riportata nel glossario al termine della presente Dichiarazione Ambientale.

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Presentazione 7 Edipower S. p. A. 8 La politica per l’ambiente e la sicurezza di Edipower 9 La politica ambientale della Centrale 10 L’attività svolta nel sito 12 Aspetti Ambientali 15 Il programma ambientale 30 Il Sistema di Gestione Ambientale 34 Appendice 38

Limiti di legge per gli effluenti liquidi 38

Limiti di legge per le emissioni 38

Limiti di legge per la qualità dell’aria 38

Informazioni al pubblico 39

La registrazione EMAS - validità e convalida della Dichiarazione Ambientale 39

Glossario 40

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Presentazione

Chivasso - Marzo 2008-

La presente Dichiarazione Ambientale della Centrale termoelettrica di Chivasso è redatta nel rispetto del regolamento CE n°761/2001 (EMAS). Il 2007 è stato l’anno in cui la Centrale ha visto il consolidamento dell’esercizio del nuovo impianto entrato in esercizio nel 2005. I dati riportati in questa Dichiarazione Ambientale attestano come gli importanti interventi di rinnovamento e risanamento impiantistico abbiano portato al raggiungimento di elevati standard ambientali. I risultati raggiunti ci impongono di proseguire nella nostra attività mantenendo alta l’attenzione verso il miglioramento tecnologico nell’ottica del costante rispetto dell’ambiente. E’ proprio con questo documento che si vuole testimoniare la volontà di operare con la massima trasparenza verso i cittadini, le autorità, le imprese ed il personale dipendente.

Il Capo Centrale

Elisabetta Garti

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Edipower S.p.A.

Edipower rappresenta, con un parco impianti di potenza complessiva installata superiore a 8000 MW, il secondo operatore in Italia nel campo della produzione di energia elettrica. La sede legale è a Milano in Foro Buonaparte, 31. Il codice NACE è 35.11 (Produzione di energia elettrica). Alla società Edipower appartengono i seguenti impianti, dislocati sul territorio nazionale come riportato in figura 1: La Centrale termoelettrica di Chivasso (TO); certificata ISO14001-EMS-313

registrata EMAS – I000176 La Centrale termoelettrica di Turbigo (MI) certificata ISO14001 - n.3252

registrata EMAS – I000051 La Centrale termoelettrica di Piacenza (PC); certificata ISO14001-EMS-399

registrata EMAS – I000167

La Centrale termoelettrica di Sermide (MN); certificata ISO14001-EMS-678 registrata EMAS – I000096

La Centrale termoelettrica di San Filippo certificata ISO14001-EMS-231

del Mela (ME); registrata EMAS – I000096

La Centrale termoelettrica di Brindisi (BR); certificata ISO14001-EMS-707

Il Nucleo idroelettrico di Udine (UD). certificato ISO14001-EMS-708

Il Nucleo idroelettrico di Mese (SO); certificato ISO14001-EMS-1415 registrata EMAS – IT000698

Il Nucleo idroelettrico di Tusciano (SA); certificato ISO14001-EMS-1399 registrata EMAS – IT000618

Edipower ha in programma rilevanti investimenti per il rinnovo del parco impianti, con l’obiettivo di conseguire significativi miglioramenti di efficienza produttiva e riduzione degli impatti ambientali. Dal 2003 ad oggi sono state riconvertite a ciclo combinato le centrali di Sermide, Chivasso, Piacenza e Turbigo.

Figura 1 Distribuzione geografica degli impianti Edipower

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La politica per l’ambiente e la sicurezza di Edipower

Consapevole che l’ambiente e la sicurezza rappresentano un vantaggio competitivo in un mercato sempre più allargato ed esigente nel campo della qualità e dei comportamenti, la Direzione di Edipower ha deciso di elaborare la Politica per l’Ambiente e la Sicurezza della Società, che focalizza i principi generali su cui si basano le scelte e le decisioni aziendali in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di protezione dell’ambiente. Sulla base di tali principi la Direzione ha elaborato gli obiettivi che intende perseguire e ha individuato gli strumenti per raggiungerli. Nella gestione delle proprie attività, Edipower si ispira ai seguenti Principi:

L’energia prodotta deve essere garantita nel rispetto e nella tutela della qualità dell’ambiente e nella tutela della sicurezza del personale interno ed esterno all’azienda.

La riduzione dell’impatto ambientale e il miglioramento degli standard di sicurezza negli ambienti di lavoro rientrano tra i criteri che concorrono alla definizione delle strategie aziendali.

La consapevolezza di ciascuno (dipendenti, collaboratori, fornitori, appaltatori) in merito alle implicazioni ambientali e di sicurezza delle proprie attività costituisce elemento indispensabile per il miglioramento delle prestazioni di tutta l’azienda.

Per tradurre nella pratica operativa i principi di cui sopra, Edipower si impegna a perseguire i seguenti Obiettivi :

Operare nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza applicabile, perseguendo i miglioramenti possibili nelle direzioni delineate dagli orientamenti nazionali e internazionali.

Prevenire l’inquinamento ed ottimizzare l’uso delle risorse naturali attraverso un impiego razionale ed efficiente delle risorse energetiche, l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, la realizzazione di impianti ad elevato rendimento e l’utilizzo delle migliori tecnologie a costi economicamente accettabili.

Promuovere attività di sensibilizzazione e formazione ambientale e di sicurezza dei propri dipendenti, collaboratori, fornitori e appaltatori.

Incrementare le attività per la sicurezza e la tutela della salute del personale negli ambienti di lavoro.

Promuovere e mantenere un rapporto di massima collaborazione e trasparenza con la collettività e le istituzioni.

Per il raggiungimento degli obiettivi che si è impegnata a perseguire, Edipower adotta i seguenti Strumenti:

Attuazione di sistemi di gestione ambientale e della sicurezza, conformi alle norme tecniche e comunitarie di riferimento.

Individuazione di idonei indicatori delle prestazioni ambientali e di sicurezza e loro monitoraggio.

Apertura delle Unità Produttive alle comunità locali, promozione di progetti di valorizzazione della fruibilità delle aree adiacenti le Unità Produttive.

La Politica per l’Ambiente e la Sicurezza costituisce l’indirizzo al quale tutto il personale è tenuto a conformarsi nello svolgimento delle proprie mansioni e il quadro di riferimento per le Unità Produttive per la pianificazione e gestione delle proprie attività.

02/12/2002

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La politica ambientale della Centrale In perfetta sintonia con la consapevolezza aziendale che l’ambiente e la sicurezza rappresentano sempre più un vantaggio competitivo in un mercato, che esige sempre maggior qualità e trasparenza nei comportamenti, la Direzione di Centrale, confermando la politica per l’ambiente della Società Edipower e definendone con maggior dettaglio gli elementi specifici, riconferma che il rispetto per l’ambiente ed il miglioramento continuo della sua protezione sono tra le priorità per la Direzione stessa e per tutto il personale operante in Centrale.

Per l’implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), in conformità con la norma UNI EN ISO 14001, con il Regolamento EMAS e con la politica ambientale e di sicurezza della Società, tutto il personale e la Direzione della Centrale, si impegnano a: 1. Gestire tutte le attività del sito in conformità con leggi e regolamenti locali, regionali, nazionali ed europei e con gli Standard Aziendali e monitorare tale conformità. 2. Gestire le attività per la conduzione della nuova Centrale in modo da tenere in debito conto le interazioni con i vari comparti ambientali e con il contesto territoriale del sito; ciò al fine di tenere sotto controllo e minimizzare, ove possibile, gli impatti sull’ambiente inerenti alle attività del sito. 3. Assicurare, attraverso l’implementazione di un sistema di monitoraggio, la sistematica valutazione delle prestazioni ambientali del sito al fine di fornire gli elementi necessari per il miglioramento. 4. Incrementare le attività per la sicurezza e la tutela della salute del personale negli ambienti di lavoro. 5. Ottimizzare l’uso delle risorse naturali mediante un impegno razionale ed efficiente delle risorse energetiche e delle materie prime e l’utilizzo di impianti ad elevato rendimento e delle migliori tecnologie disponibili a costi economicamente accettabili. 6. Prevenire l’inquinamento derivante dalle attività accessorie al processo principale attraverso un esercizio attento e professionale ed una manutenzione sempre più predittiva. 7. Promuovere la formazione continua del personale attraverso la partecipazione a specifici momenti formativi ed attraverso il metodo “on the job training". 8. Perseguire un obiettivo di qualità nelle forniture, in particolare quello di servizi, attraverso la selezione dei Fornitori, con riferimento alle competenze tecniche ed alla Politica Ambientale degli stessi. 9. Comunicare con i fornitori, gli appaltatori e con il pubblico per migliorare la gestione ambientale integrata e con le autorità pubbliche locali per stabilire ed aggiornare le procedure di emergenza 10. La Direzione si impegna a riesaminare periodicamente la Politica Ambientale del sito per tenere conto dei cambiamenti delle situazioni circostanti e a comunicarla alle parti interessate interne ed esterne. L’introduzione ed il mantenimento di un Sistema di Gestione Ambientale, conforme alla Norma UNI EN ISO 14001 e al Regolamento (CE) 761/2001 «sull’adesione volontaria alle imprese del settore industriale a un sistema comunitario di ecogestione ed audit» (EMAS) è lo strumento gestionale adottato per perseguire questa politica.

Chivasso, marzo 2007

Il Capo Centrale

Luigi Bonifacino

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La Centrale Termoelettrica di Chivasso

Figura 2 Panoramica del sito vista da Castagneto

Figura 3 I due moduli

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L’attività svolta nel sito

L’attività principale svolta nel sito consiste nella produzione, in ciclo combinato, di energia elettrica utilizzando la combustione del gas metano. L’energia elettrica viene quindi immessa in rete dopo averla portata ad idonei livelli di tensione. In figura 4 è schematizzata la composizione di un ciclo combinato

Il ciclo combinato è composto sostanzialmente dai seguenti elementi:

Turbogas: è costituito dal compressore assiale, dalla camera di combustione e dalla turbina a

gas. La combustione del metano produce gas ad alta temperatura e pressione che pone in rotazione la turbina e, di conseguenza, l’alternatore ad essa collegato.

Generatore di Vapore a Recupero: sfrutta il calore recuperato dai gas di scarico del

turbogas per produrre vapore a tre livelli di pressione a partire dal condensato pompato dal condensatore esistente. Turbina a vapore : trasforma l’energia termica del vapore in energia meccanica. E’ costituita

da tre stadi di alta, media e bassa pressione, installati su un medesimo albero che pone in rotazione l’alternatore. Il vapore, dopo aver attraversato i tre stadi della turbina, viene scaricato al condensatore. Condensatore: è il componente nel quale il vapore viene riportato allo stato liquido utilizzando

come refrigerante l’acqua del canale Cavour, prelevata dall’opera di presa e restituita senza ulteriori processi. Ciclo condensato alimento: è l’insieme dei macchinari che consentono di riutilizzare l’acqua

condensata riportandola al GVR per produrre nuovamente vapore. Alternatore: composto da una parte rotante (rotore) collegato rigidamente allo stesso asse di

rotazione della turbina e da una parte fissa (statore). Esso serve per trasformare l’energia meccanica della turbina in energia elettrica.

Trasformatore principale: l’energia elettrica prodotta dall’alternatore a 15 kV, viene

trasformata a 220/380 kV per essere trasportata sulla rete elettrica nazionale.

Figura 4 Schema di un ciclo combinato.

CANALE

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Scheda tecnica della centrale di Chivasso

E’ composta da due impianti di produzione in ciclo combinato (definiti moduli) composti e denominati come segue:

CH1 Modulo in ciclo combinato costituito da due sezioni di produzione con turbine a

gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore, della potenza complessiva di circa 770 MWe.

CH2 Modulo in ciclo combinato costituito da una sezione di produzione con turbine a

gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore,della potenza complessiva di circa 380 MWe.

L’impianto è alimentato esclusivamente con gas metano. La centrale è equipaggiata con:

3 TG ( turbogas)

2 turbine a vapore

2 condensatori di vapore

5 alternatori

5 trasformatori principali

3 GVR

3 ciminiere alte 90 m

Turbogas

Le turbine a gas impiegate in ciclo combinato sono di fornitura General Elettric a singolo albero, di tipo MS-9001FA,e sono in grado di erogare una potenza di circa 250 MWe. Il compressore assiale multistadio è provvisto di pale mobili (IGV - Inlet Guide Vanes), in grado di regolare la portata d’aria. Uno spillamento di aria compressa viene utilizzato per il raffreddamento della turbina e per evitare il fenomeno di pompaggio durante l’avviamento. L’aria scaricata dal compressore assiale viene inviata nella camera di combustione. Il combustore è del tipo DLN-2 a flusso inverso con 18 camere di combustione disposte sulla periferia dello scarico del compressore. La turbina converte in energia meccanica i gas, caldi ed in pressione, prodotti dal compressore e dal combustore. Le palette di turbina sia statoriche che rotoriche sono raffreddate sfruttando uno spillamento di aria del compressore. Turbine a vapore

Le turbine a vapore del Modulo 1 e del Modulo 2 sono del tipo ad azione/reazione e sono costituite da tre cilindri (AP-MP-BP) montate sullo stesso asse. Entrambe le turbine sono di fornitura Ansaldo. La turbina del Modulo 2 è parzialmente recuperata dall’impianto preesistente; la turbina del Modulo 1 è di nuova costruzione.

Alternatori

Gli alternatori, accoppiati sia ai TG che alle turbine a vapore, sono del tipo trifase con raffreddamento in atmosfera di idrogeno in ciclo chiuso. L’alternatore del Modulo 2, recuperato dall’impianto preesistente, è munito di un ulteriore sistema di raffreddamento dell’avvolgimento statorico ad acqua deionizzata. Trasformatori principali

L’immissione della produzione di energia elettrica della Centrale nella rete nazionale avviene in parte sulla rete a 220 kV ( Modulo 2) ed in parte sulla rete a 380 kV ( Modulo 1).

GVR (Generatori di vapore a recupero)

I moduli della Centrale di Chivasso sono caratterizzati da due GVR per il Modulo 1 ed uno per il Modulo 2 (tutti ad asse orizzontale) di fornitura Ansaldo Caldaie, che producono vapore sfruttando i fumi caldi scaricati dalle rispettive turbine a gas.

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Condensatori

Sono del tipo a superficie con tubi orizzontali ( in acciaio inox ) ad un passaggio d’acqua ( per il Modulo 1) e con tubi orizzontali ( in cupro-nichel ) a due passaggi d’acqua (per il Modulo 2) e due casse indipendenti lato acqua di fiume. Il condensatore del Modulo 2 è stato recuperato dal’impianto preesistente. Il condensato, raccolto nel pozzo caldo del condensatore, è ripreso dalla pompe di estrazione per essere inviato, previa filtrazione e trattamento, ai corpi cilindrici dei GVR.

Sistema combustibile

Il combustibile utilizzato dalla centrale è esclusivamente gas metano; l’approvvigionamento avviene tramite un tronco di metanodotto collegato alla rete nazionale di trasporto del gas e dopo aver subito una riduzione di pressione ed un riscaldamento viene inviato ai combustori dei TG.

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Aspetti ambientali

Identificazione degli aspetti ambientali

Dopo l’entrata in servizio del nuovo impianto è stata rifatta l’analisi degli aspetti ambientali della nuova Centrale termoelettrica di Chivasso e sono stati evidenziati tutti quegli aspetti che generano o possono generare un impatto sull’ambiente. L’analisi degli aspetti è stata svolta suddividendo gli impianti in “Sistemi” (ad es.: generatori di vapore a recupero, turbine, impianti trattamento delle acque, ecc.), a loro volta suddivisi in entità più piccole, denominate “Unità funzionali” tenendo conto, per ciascuna unità funzionale, dei possibili impatti ambientali generati sia in condizioni operative normali, che in condizioni straordinarie, di manutenzione ed in caso di incidenti o emergenze.

Valutazione degli aspetti ambientali Tra tutti gli aspetti ambientali individuati, sono stati selezionati quelli significativi utilizzando criteri oggettivi. I criteri di valutazione sono stati scelti sulla base del Regolamento CE 761/01, della Norma UNI EN ISO 14001, della legislazione vigente e delle norme di buona tecnica, e tenuto conto del contesto ambientale del sito. In particolare, è stato assegnato ad ogni aspetto un codice numerico di rilevanza formato da due numeri (relativi ad una componente qualitativa ed ad una quantitativa) e da un terzo codice numerico, che viene determinato sommando i valori numerici attribuiti considerando la presenza di una o più delle seguenti condizioni: - vincoli legati a prescrizioni autorizzative, disposizioni di legge vigenti oppure di prevedibili

evoluzioni normative; - esistenza di impatti ambientali oggettivamente rilevabili, con particolare riguardo ad

eventuali componenti ambientali critiche o ad ecosistemi sito - specifici; - correlazione con obiettivi strategici della politica ambientale dell’azienda; - conseguenze economiche; - impatto sulla sensibilità sociale locale.

Aspetti ambientali diretti e indiretti Sono stati considerati aspetti ambientali diretti quelli associati alle attività svolte nel sito i cui impatti ambientali sono sottoposti a controllo gestionale totale da parte della Centrale. Sono stati invece considerati aspetti ambientali indiretti quelli sui quali la Centrale può non avere un controllo gestionale totale.

Emissioni in atmosfera

Le emissioni derivano dal processo di combustione del gas naturale, costituito mediamente per il 90% da gas metano (CH4) che viene inviato ai combustori della turbina a gas (TG) insieme ad aria aspirata dall’ambiente esterno, filtrata e opportunamente compressa. Al camino sono scaricati fumi contenenti principalmente: anidride carbonica (CO2), vapore acqueo (H2O), ossidi di azoto (NOX), ossido di carbonio (CO) ed inoltre azoto (N2) e ossigeno (O2) che non hanno partecipato alla combustione e che sono già presenti in atmosfera. Ciascun camino dispone di un sistema di monitoraggio emissioni (SME) costituito da un insieme di strumenti dedicati alla misura automatica continua, alla registrazione ed archiviazione informatica dei dati relativi alle sostanze inquinanti. Sono sottoposte a rilevazione le concentrazioni nei fumi di ossidi di azoto (NOX in mg/Nm

3), di

monossido di carbonio (CO in mg/Nm3), di ossigeno (%O2) e di umidità (%H2O). Sono inoltre

misurate la temperatura e la portata dei fumi ed il sistema è quindi in grado di calcolare i flussi di massa dei singoli inquinanti, nei periodi di funzionamento di ciascuna delle tre turbine a gas. Le misure e i dati elaborati da SME sono visualizzabili all’interno del sistema di supervisione e controllo della centrale, presidiato dal personale Edipower 24 ore su 24. Gli stessi dati sono resi disponibili in tempo reale, tramite collegamento remoto su web, all’ente pubblico di controllo (ARPA Provincia di Torino). Si riportano in grafico i valori mensili dei flussi di massa delle emissioni, registrati durante l’esercizio 2007, rapportati alla produzione di energia elettrica (grafico 1).

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Grafico 1 – Emissioni totali di NOx e produzione mensile di energia (GWh)

Per quanto riguarda i flussi di massa degli inquinanti, il decreto autorizzativo (MICA 08/2001) impone inoltre come obiettivo la riduzione da 2600 a 1700 tonnellate delle emissioni annue di NOX , nell’arco dei primi cinque anni di esercizio della centrale; il grafico 2 evidenzia che la tecnologia utilizzata nella trasformazione del vecchio impianto consente fin da ora il contenimento delle emissioni di NOx ampiamente sotto il limite di 1700 t.

Grafico 2 – Emissioni totali di NOx (t) e produzione progressiva di energia (GWh)

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NOx - TG12 NOx - TG13 NOx - TG22 Limite 50 mg/Nm3

Limite 50 mg/Nm3

mg/Nm3

Grafico 3 - Concentrazioni medie mensili NOx

Dal grafico 3 si evince che i valori di concentrazioni medie mensili di NOx rispettano i limite di 50 mg/Nm

3.

A partire dal 1° luglio 2006, scadenza del primo anno di esercizio commerciale, il limite di 50mg/Nm

3, seppur comunque rispettato, non è più riferito alle concentrazioni medie mensili

bensì a quelle giornaliere. Non si ritenuto opportuno riportare in grafico i valori medi giornalieri rilevati per non generare confusione data la molteplicità di dati a disposizione.

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gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

CO - TG12 CO - TG13 CO - TG22 Limite 50 mg/Nm3

Limite 50 mg/Nm3

mg/Nm3

Grafico 4 - Concentrazioni medie mensili CO

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Dal grafico 4 si evince che i valori di concentrazioni medie mensili di CO sono ampiamente al di sotto del limite di legge. A partire dal 1° luglio 2006, scadenza del primo anno di esercizio commerciale, il limite di 50 mg/Nm

3, seppur comunque rispettato, non è più riferito alle concentrazioni medie mensili bensì

a quelle giornaliere. Non si ritenuto opportuno riportare in grafico i valori medi giornalieri rilevati per non generare confusione data la molteplicità di dati a disposizione. Dal mese di settembre il Minimo Tecnico (il carico minimo a cui i TG sono autorizzati al funzionamento continuo) è stato ridotto da 160 MW a 140 MW. Inoltre, grazie ad un affinamento della combustione, le emissioni massiche si sono ridotte, rispetto ai valori del 2006, del 20% per l’ NOx e del 65% per il CO.

Emission Trading L’Emission Trading (commercio di quote di emissione di gas ad effetto serra), è definito dal Protocollo di Kyoto, che prevede, per i paesi industrializzati aderenti, una riduzione di gas ad effetto serra del 5,2%, rispetto alle emissioni del 1990, nel periodo che va dal 2008 al 2012 (per l’Italia l’obiettivo di riduzione è del 6,5%). I sei gas ad effetto serra sono: anidride carbonica, metano, protossido d’azoto, esafluoruro di zolfo, perfluorocarburi, idrofluorocarburi (tutti questi gas sono convertibili in tonnellate di anidride carbonica (CO2) emesse). Il commercio dei diritti di emissione può essere attuato solo dai paesi industrializzati che si sono impegnati a ridurre le proprie emissioni; con questo meccanismo è consentito ad un paese vendere, ad un altro paese, i diritti in eccesso che derivano da una riduzione delle proprie emissioni oltre la soglia sulla quale si è impegnato. La Direttiva 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, ha istituito un sistema per lo scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra all’interno dell’Unione Europea, al fine di promuovere la riduzione di dette emissioni secondo i criteri di efficacia dei costi ed efficienza economica. Nel dicembre 2004, Edipower ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, domanda di rilascio dell’autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra per le centrali in quota alla Società, ed ha fornito le informazioni necessarie ai fini dell’assegnazione delle quote di emissione per il periodo 2005÷2007. Nota la quantità di gas naturale consumato nel 2007, è stato effettuato il calcolo della CO2

emessa (2.075,28 kt ) ed il dato è stato verificato da parte di ente certificatore esterno.

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Sistemi di controllo della qualità dell’aria

Le postazioni di Chivasso e Castagneto Po, relative alla Rete di Rilevamento Qualità dell’Aria (RRQA), sono in grado di rilevare le concentrazioni in atmosfera di NOx, NO2, SO2, O3, NMHC, CH4, PM10, PM2,5 . Inoltre nella postazione di Castagneto Po sono installati sensori di temperatura, umidità, pressione, velocità e direzione del vento. I dati vengono raccolti e trasmessi periodicamente al Comune di Chivasso, alla Regione Piemonte e all’Arpa. A partire da aprile 2005 gli stessi dati sono stati trasmessi automaticamente al Centro Sistemi Informativi (CSI) della Regione Piemonte. Sono in servizio, presso la centrale:

una stazione meteo al suolo che rileva la velocità e la direzione del vento, la temperatura e l’umidità dell’aria, la radiazione solare netta e globale, le precipitazioni al suolo e la pressione atmosferica;

una stazione meteo in quota ( a 28 metri) che rileva la velocità e la direzione del vento.

Figura 5 Posizione delle postazioni rispetto alla Centrale

Nella tabella sottostante sono riportati i valori di NO2, espressi in g/m3, misurati presso le

postazioni di Chivasso e Castagneto Po nel 2007

Tabella n° 1 - NO2 g/m3

– 99,8° percentile

Limite (DM 60/2002) 200

Castagneto 118

Chivasso 205,1

Nell’ambito del progetto di trasformazione in ciclo combinato della Centrale ,ed in relazione alle prescrizioni del DEC VIA 4907, è stato progettato, in accordo con Regione, Provincia e Comuni interessati e con il supporto tecnico dell’Arpa Piemonte, un sistema modellistico operante in continuo, che integra la nuova rete di monitoraggio ambientale della Centrale. Il sistema è gestito da Edipower in accordo con i sopracitati Soggetti e farà parte del Sistema Regionale per la Qualità dell’Aria (SRQA).

Il 30/6/2006 si è concluso positivamente il periodo di validazione delle elaborazioni previsionali di ricaduta al suolo degli inquinanti effettuata dal modello matematico integrato nel sistema SCAI. Sono stati utilizzati i rilievi di NO e NO2 della postazione di Castagneto Po per verificarne la correlazione con gli stessi parametri calcolati da SCAI.

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E’ terminata nei primi mesi del 2007 la campagna di misure finalizzata all’acquisizione di ulteriori dati di validazione del modello con riferimento ad alcune situazioni specifiche, caratterizzate da concentrazioni elevate, per le quali si teme un fenomeno di sovrastima. Tale campagna è stata basata inizialmente sulla ricerca a mezzo fialette colorimetriche, sensibili al NO2, in periodi nei quali sono previste situazioni di ricaduta sull’area oggetto dell’indagine.

I dati elaborati da SCAI sono disponibili sul sito Web “centralechivasso.cesi.it” nel quale è possibile avere evidenza dei parametri emissivi della Centrale, di quelli relativi alle immissioni, rilevati nelle postazioni Edipower di Chivasso e Castagneto Po, dei parametri meteo, sempre derivati da strumentazione Edipower e quindi delle elaborazioni modellistiche presentate come concentrazione degli NOX. Queste possono essere selezionate per aver una visione giornaliera od oraria delle massime ricadute al suolo di tutte le fonti emissive presenti sul territorio o della sola Centrale.

Gestione dei rifiuti

Nelle tabelle seguenti si riportano i quantitativi di rifiuti smaltiti dal cantiere Enelpower nel 2005, i quantitativi smaltiti dal Cantiere Edipower – Realizzazione Progetti negli anni 2006 - 2007, e quelli smaltiti dalla Centrale nel corso del 2005– 2006 e 2007 suddivisi tra Pericolosi e Non Pericolosi.

Per il 2007 si registra lo smaltimento di materiale contenente amianto(170601) derivante dalle residue attività di demolizione.

Tabella n°2 – Rifiuti pericolosi di Cantiere

Codice CER Denominazione rifiuto <Quantità ( kg )

2005 2006 2007

120114 Fanghi da lavorazione 710 - -

130205 Scarti di olio minerale non clorurati 5.040 - -

130208 Altri oli 600 - -

170601 Materiali isolanti contenenti amianto 66.240 4200 7400

170605 Materiali da costruzione contenenti amianto

92.840 - -

TOTALE rifiuti Cantiere 165.430 4.200 7400

Tabella n°3 – Rifiuti pericolosi di Centrale

Codice CER Denominazione rifiuto Quantità ( kg )

2005 2006 2007

080111 Pitture vernici di scarto contenenti solventi organici ed altre sostanze pericolose

- - 688

130205 Scarti di olio minerale non clorurati - 10.540 4040

140603 Altri solventi e miscele di solventi - - 100

150202 Assorbenti,materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose

1.440 1500 950

160601 Batterie al piombo - - 580

160602 Batterie al nickel - - 12

170603 Altri materiali isolanti contenenti o costituite da sostanze pericolose

- 2640 2970

190806 Resine a scambio ionico (contaminato da glicole polipropilenico)

- 100 -

200121 Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio

- 80 180

TOTALE rifiuti Centrale 1.440 14.860 9520

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I principali smaltimenti dell’esercizio della Centrale hanno riguardato:

oli lubrificanti (130205) sostituzioni di batterie al piombo (160601) materiali isolanti (170603) conseguenti a sostituzioni effettuate durante le

manutenzioni.

Sono diminuite le quantità, recuperate o smaltite, di oli (130205) e di assorbenti o filtranti (150202). Sono invece leggermente aumentati i quantitativi di rifiuti relativi a lampade fluorescenti (200121) e a materiali isolanti(170603) e sono presenti rifiuti quali batterie (160601,160602) e vernici (080111) dovuti alla manutenzione dell’impianto.

Negli anni 2006 e 2007 non si sono più avuti smaltimenti di rifiuti non pericolosi da parte del Cantiere Enelpower.

Pe

Tabella n°4 – Rifiuti non pericolosi di Cantiere

Codice CER Denominazione rifiuto Quantità ( kg )

2005 2006 2007

150103 Imballaggi in legno 56.000 - -

150106 Imballaggi in materiali misti 159.740 - -

161106 Rivestimenti e materiali refrattari (diversi da 161105)

215.280 - -

170402 Alluminio 960 - -

170405 Ferro e acciaio 6.600.680 - -

170604 Materiali isolanti diversi da 170601-170603

54.440 - -

170904 Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione non pericolosi

8.005.210 - -

200304 Fanghi delle fosse settiche 4.560 - -

TOTALE rifiuti Cantiere 15.096.870 - -

Tabella n°5 – Rifiuti non pericolosi di Centrale

Codice CER Denominazione rifiuto Quantità ( kg )

2005 2006 2007

080318 Cartucce toner - 80 -

150106 Imballaggi in materiali misti 14.720 19.740 12.220

150203 Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi (div. da 150202) 26.080 36.170 20.460

161002 Soluzioni acquose di scarto (diverse da 161001) 212.620 175.500 207.740

160306 Rifiuti organici,diversi da quelli di cui alla voce 160305

- - 640

160605 Altre batterie ed accumulatori - - 28

170405 Ferro e acciaio - 20.960 53.980

190801 Vaglio (alghe Itar) - - 1.420

190814 Fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali diversi da 190813

32.360 43.820 35.620

191212 Altri rifiuti (diversi da 191211) - valido fino ad aprile 2006

6.860 1.020 -

200301 Rifiuti urbani non differenziati – valido da maggio 2006

- 15.340 39.920

200304 Fanghi delle fosse settiche 9.500 - -

TOTALE rifiuti Centrale 302.140 312.630 372.028

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Per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi si è avuto un incremento relativamente a: soluzione acquosa di scarto dei lavaggi dei compressori dei TG (1612002) ferro e acciaio (170405) rifiuti urbani non differenziati( 200301) che però sono stati quasi completamente

recuperati vagli (190801) - alghe derivanti da pulizia vasca Itar

Si sono ridotti le quantità prodotte di: imballaggi (150106 materiali filtranti (150203) a seguito della sostituzione dei filtri aria dei TG; fanghi (190814), legati alla pulizia della vasca acque oleose.

Utilizzo di risorse naturali Combustibili

Il combustibile necessario al funzionamento della Centrale è il gas naturale, addotto all’impianto da un tronco di metanodotto di 4 km che lo collega alla rete nazionale SNAM. Tramite una stazione di decompressione posta all’ingresso della centrale, la pressione del gas viene ridotta ad un valore idoneo all’alimentazione dei turbogas. Si riportano in grafico i consumi mensili di gas naturale, registrati nell’anno, a seguito della produzione di energia richiesta dalla Rete.

Grafico 5 - Consumi mensili di gas naturale e consumo specifico

E’ stato inoltre utilizzato, in quantitativi molto ridotti rispetto al combustibile principale, gasolio per le prove periodiche dei gruppi elettrogeni di emergenza, della motopompa antincendio, per il riscaldamento e/o la produzione di acqua calda dell’edificio uffici. Acqua

L’acqua potabile viene derivata dall’acquedotto esistente; i consumi registrati nel corso del 2007sono pari ad un totale complessivo di 9.290 m

3.

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Per l’acqua industriale sono stati utilizzati i pozzi esistenti con un consumo pari a 291.970 m3.

La riduzione del consumo dell’acqua industriale è dovuto al recupero dell’acqua trattata, (obiettivo 4.05) mediante impianto dedicato, che, inserito negli obiettivi del programma triennale 2006 – 2009, è entrato in servizio nel corso dell’anno. E’ inoltre terminato lo studio di fattibilità relativo alla possibilità di recupero del concentrato in uscita dall’impianto di osmosi (obiettivo 4.01). Il risultato degli studi ha permesso di valutare l’inserimento, per il 2007, di un nuovo obiettivo che ha come scopo la realizzazione e la messa in servizio dell’ impianto per il recupero di tali fluidi. L’impianto è stato realizzato e, dopo un periodo di prova, è entrato in servizio regolarmente

Tabella n°6 – Consumi idrici (m

3)

2005 2006 2007

Acqua potabile per Cantiere 40.065 0 0

Acqua potabile per Edipower 5.300 11.050 9.290

Acqua industriale 456.440 432.110 291.970

Il prelievo di acqua potabile nel corso del 2007 è ulteriormente diminuito ed ha raggiunto un livello di consumo che dovrebbe stabilizzarsi intorno a tali valori anche per i prossimi anni.

Energia

Per il funzionamento della Centrale è necessaria una certa quantità di energia elettrica che alimenta le apparecchiature ausiliarie, come ad esempio le pompe acqua circolazione al condensatore, le pompe di alimento dei GVR, le pompe estrazione condensato che sono azionate da motori elettrici. I cicli combinati, per le particolari caratteristiche costruttive, presentano consumi di energia per usi propri ridotti rispetto alle centrali termoelettriche tradizionali. Nel 2007 l’energia consumata a questi scopi ammonta al 1,7% della produzione lorda annua (pari a 5595 GWh) ed è legata alle ore di funzionamento dei gruppi ed al numero di avviamenti effettuati nel corso dell’anno.

Gestione di sostanze e materie Materie di consumo Per il corretto funzionamento dei generatori di vapore a recupero (GVR) è necessario che gli stessi siano alimentati con acqua priva di sali incrostanti. L’impianto di demineralizzazione installato a questo scopo in Centrale, utilizza resine a scambio ionico per il trattamento dell’acqua prelevata dai pozzi. Dopo una certa quantità di acqua trattata, tali resine perdono la loro capacità di trattenere i sali che può essere però rigenerata, con un lavaggio a base di soda caustica o di acido cloridrico, secondo il tipo di resina. Il serbatoio della soda caustica, di 10 m

3 , è installato all’interno del demineralizzatore, quello

dell’acido cloridrico, 15 m3, è situato all’esterno del locale, protetto dalle intemperie da una

tettoia; sono entrambi muniti di appositi bacini di contenimento, collegati agli scarichi acidi/alcalini. Per evitare fenomeni di corrosione all’interno dei GVR e del ciclo acqua – vapore in generale è inoltre necessario additivare l’acqua demineralizzata con altre sostanze chimiche quali:

la carboidrazide , con specifica funzione deossigenante, “cattura” l’ossigeno disciolto nell’acqua evitando che attacchi il metallo delle apparecchiature.

l’ammoniaca ha una specifica funzione alcalinizzante ed impedisce che si creino condizioni favorevoli all’innesco di fenomeni corrosivi.

l’additivo specifico per caldaie ha una funzione antincrostante, disperdente ed alcalinizzante, contiene esametafosfato con specifica funzione di tracciante analitico.

L’approvvigionamento di queste sostanze avviene per mezzo di contenitori commerciali in materia plastica, di 1 m

3 di capacità. Pompe e serbatoi di stoccaggio sono installati in appositi

bacini di contenimento, collegati alla rete di raccolta scarichi acidi/alcalini. Sostanze chimiche sono impiegate anche per il funzionamento dell’impianto trattamento acque reflue (ITAR). In particolare si utilizza:

soda caustica come alcalinizzante;

acido cloridrico come correttore di PH

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cloruro ferrico per favorire la precipitazione dei sali

polielettrolita come flocculante e coagulante. Per i lavaggi periodici dei compressori delle turbine a gas, si utilizza, in soluzione acquosa preparata in apposito serbatoio, un detergente a base di sostanze tensioattive. Per l’impianto ad osmosi inversa si utilizza un antincrostante con lo specifico compito di evitare la precipitazione dei sali, presenti nella fase del concentrato,sulle membrane. Per l’impianto di raffreddamento a ciclo chiuso si utilizza un prodotto filmante a base di molibdati con presenza di un inibizione di corrosione. Nella tabella seguente sono indicati i quantitativi di sostanze acquistate negli anni 2005 ÷ 2007. (*) Per i prodotti in soluzione è riportata, dal 2007, l’effettiva quantità calcolata in base alla concentrazione della soluzione. Tabella n°7- Sostanze acquistate (t) e loro impiego

** non più usata

L’installazione di un sistema di pretrattamento ad osmosi inversa, che permette di inviare alle colonne di demineralizzazione acqua meno ricca di sali e che, di conseguenza, consente alle colonne a scambio ionico di esaurirsi in tempi più lunghi, ha determinato un minor numero di rigenerazioni ed, in definitiva, una riduzione di quantitativi di acido cloridrico e soda caustica utilizzati (obiettivo 6.01).Una ulteriore riduzione di uso di sostanze è ottenuta con il recupero del refluo concentrato in uscita dall’impianto di osmosi (obiettivo 6.03).

Amianto

Nel corso del 2007 sono stati effettuati, da parte del Cantiere Edipower – Realizzazione Progetti, gli smaltimenti dei materiali, relativi alle residue attività di demolizione delle strutture esterne alla Centrale.

Sostanze lesive della fascia di ozono ed ad effetto serra

Sono ritenute lesive all’ozono stratosferico le sostanze definite clorofluorocarburi (CFC). Per ridurre i loro effetti, tali fluidi sono stati sostituiti con gli HCFC (IdroCloroFluoroCarburi siglati R22) i quali, avendo un minor contenuto di cloro ed una molecola meno stabile, contribuiscono in modo meno evidente ai fenomeni prima citati. Anche tali fluidi dovranno essere sostituiti con altri privi di cloro (HFC IdroFluoroCarburi). Nella Centrale di Chivasso sono presenti gli idroclorofuorocarburi (HCFC) negli impianti di condizionamento di vecchia installazione. Queste sostanze possono essere utilizzate fino al 31/12/2009.

Sostanza 2005 2006 2007(*) Impiego

Soda caustica (sol. 30%) 30,72 53,93 2,96 Rigenerazione basica delle resine per produzione acqua demineralizzata. Neutralizzazione acque di scarico ITAR

Soda caustica (sol. 23%) 66,56 ** ** Neutralizzazione acque di scarico ITAR

Acido cloridrico (sol. 30%) 34,92 59,63 2,9 Rigenerazione acida delle resine per produzione acqua demineralizzata

Cloruro ferrico 26,16 10,7 0 Coadiuvante per la precipitazione ITAR

Carboidrazide 9,5 0 1,9 Condizionamento GVR e ciclo (deossigenante)

Drewo 202 - 1,02 0,6 Antincrostante per osmosi

Drewo 350 - 1,32 0 Additivo per ciclo chiuso

Drewo 707 9,68 9,24 7,92 Alcalinizzante – disperdente per C.C.

Detergente 3 2 0 Lavaggio compressori

Ammoniaca 8,28 7,36 0,45 Condizionamento GVR e ciclo (alcalinizzante)

Polielettrolita 0,7 0,5 0 Flocculante per ITAR

Olio lubrificante 14,24 4,73 5,95 Lubrificazione turbine

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Attualmente i condizionatori di nuova installazione utilizzano come fluido refrigerante l’R407C, che è una miscela ternaria di R32/R125/R134a, e l’R410a, che è una miscela binaria di R35/R125. Entrambi non danneggiano l’ozono atmosferico ma sono sostanze ad effetto serra. Tutti i condizionatori sono gestiti (libretti d’impianto e controlli periodici) in ottemperanza al DPR 147/06 ed al regolamento CE 842/06. Del gruppo di sostanze lesive della fascia di ozono, fa parte anche l’esafluoruro di zolfo, che presso la Centrale di Chivasso è utilizzato come mezzo dielettrico negli impianti delle stazioni blindate a 220 kV e 380 kV ed è presente per un totale di 992 kg. La gestione di queste sostanze avviene con modalità tale da minimizzare eventuali dispersioni nell’ambiente ed effettuare il recupero del gas nel caso di manutenzioni agli impianti.

Scarichi idrici Acque reflue

Le acque di scarico sono sostanzialmente costituite dai reflui provenienti dell’impianto di trattamento biologico (che raccoglie gli effluenti liquidi derivanti dai servizi), dalle acque meteoriche, dall’impianto trattamento acque reflue. In questo ultimo gli scarichi che confluiscono possono essere così suddivisi: - acque meteoriche eventualmente inquinabili da olio; - acque acide alcaline; - acque inquinabili da oli. Le reti di raccolta realizzate garantiscono che le acque, anche se solo potenzialmente inquinabili, siano selettivamente inviate allo specifico trattamento dell’ITAR. Tutte le acque meteoriche provenienti dalle superfici scolanti sono raccolte e convogliate, mediante una rete dedicata, ad un sistema di vasche. La prima vasca consente l’eventuale separazione degli oli in caso di sversamenti accidentali; ad essa segue il sistema di separazione delle vasche di prima pioggia. Queste ultime sono accumulate nella apposita vasca, dove vengono trattenuti i primi 5 mm, inviati al trattamento in tempi successivi. I quantitativi eccedenti sono invece convogliati direttamente al punto di scarico n°5. La vasca di prima pioggia funge anche da vasca di decantazione delle acque meteoriche che, mediante pompe di sollevamento,vengono successivamente inviate al trattamento di filtrazione delle acque inquinabili da olio. Le acque acide alcaline derivano invece dai lavaggi della filtrazione del condensato, dalla rigenerazione delle resine dell’impianto demineralizzatore, dagli scarichi provenienti dal laboratorio e dagli spurghi continui dei generatori di vapore. Il fluido trattato è analiticamente controllato, prima dello scarico, da un sistema di misura in linea che, qualora i parametri non siano accettabili, lo riprocessa finchè i valori non sono rientrati nei limiti di legge. Le acque potenzialmente inquinabili da oli sono costituite dalle acque derivanti da vasche di contenimento macchinari elettrici isolati o raffreddati da oli minerali e da spurghi e lavaggi episodici. Anche in questo caso il refluo depurato è analiticamente controllato, prima dello scarico, da un sistema di misura in linea che, qualora non siano rispettati i valori di legge richiesti, lo invia ad un ulteriore trattamento di filtraggio a carbone. Qualora per disservizio e/o anomalia non siano rispettate le caratteristiche fisico chimiche della acqua trattata, è prevista la possibilità di ricircolo al serbatoio di accumulo principale od ad un serbatoio di riserva da 2000 m

3.

Lo scarico è controllato oltre che dagli analizzatori in linea, anche da analisi di laboratorio i cui valori medi sono riportati in tabella. La Centrale controlla in maniera diretta la funzionalità dell’impianto di scarico attraverso analisi effettuate dal laboratorio interno. Fa eseguire trimestralmente, da un laboratorio esterno certificato, un’analisi delle acque di scarico per la verifica dei parametri della tabella 3 Allegato 5 della parte terza del D.Lgs. 152/06. La tabella n° 6 riporta i valori massimi risultanti dalle analisi condotte negli anni 2005-2006-2007. Tabella n°8 – Analisi acque reflue

Parametro Unità di misura

Limiti Valore 2005

Valore 2006

Valore 2007

Ph 5,5 – 9,5 7,7 8,2 8,19

Odore Inodore Inodore Inodore

Materiali in sospensione mg/l ≤ 80 10 6 1,22

B.O.D.5 (O2) mg/l ≤ 40 15 13 N.D.

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Parametro Unità di misura

Limiti Valore 2005

Valore 2006

Valore 2007

C.O.D. (O2) mg/l ≤ 160 40 40 N.D.

Ammoniaca (NH4) mg/l ≤ 15 2,5 0,1 0,1

Azoto nitroso (N) mg/l ≤ 0,6 0,27 0,36 0,23

Azoto nitrico (N) mg/l ≤ 20 5,3 3,88 12,9

Fosforo mg/l ≤ 10 0,5 0,47 0,12

Cadmio mg/l ≤ 0,02 0,01 0,004 0,005

Ferro mg/l ≤ 2 1,3 0,8 0,05

Cromo tot. mg/l ≤ 0,2 0,1 0,04 0,05

Rame mg/l ≤ 0,1 0,02 0,04 0,02

Nichel mg/l ≤ 2 0,1 0,04 0,005

Piombo mg/l ≤ 0,2 0,0005 0,04 0,01

Zinco mg/l ≤ 0,5 0,1 0,21 0,1

Oii minerali mg/l ≤ 5 2 1 1

Tensioattivi non ionici mg/l ≤ 2 (*) 2 0,35 1,55 (*)

Tensioattivi anionici MBAS mg/l ≤ 2 (*) 2 0,54 (*)

Solventi organici aromatici tot.

mg/l ≤ 0,2 0,05 0,001 0,001

Idrocarburi totali mg/l ≤ 5 1 1 0,6

(*) Il limite si riferisce ai tensioattivi totali

Il valore di azoto nitrico, aumentato come valore massimo nell’anno in corso (comunque sempre ampiamente inferiore al limite di legge), è stato regolarmente monitorato dal reparto chimico. Il sistema di filtrazione all’impianto ITAR (obiettivo 5.02), progettato e costruito per migliorare ulteriormente la qualità dei fluidi in scarico, ha terminato l’esercizio sperimentale e dal mese di maggio 2007 è in regolare servizio. Acque meteoriche

Per quanto riguarda le acque meteoriche è stato presentato nell’ottobre 2006 il Piano di prevenzione e gestione redatto in accordo con la Normativa Regionale. Acque di raffreddamento L’acqua utilizzata per la condensazione del fluido allo scarico delle turbine a vapore viene prelevata per mezzo di pompe dal fiume PO, tramite il Canale Cavour. Un sistema filtrante di griglie fisse e rotanti trattiene il materiale trasportato dal fiume che potrebbe intasare le apparecchiature a valle; il materiale è raccolto in centrale e successivamente smaltito come rifiuto. La restituzione dell’acqua avviene senza nessun altro trattamento allo stesso canale scaricatore, che confluisce più a valle nel fiume Po, oppure direttamente al Canale Cavour. La scelta della destinazione degli scarichi avviene su indicazione della Coutenza Canale Cavour, ente gestore del canale irriguo. La temperatura dell’acqua allo scarico è costantemente monitorata al fine del rispetto dei limiti di legge. Le due turbine a vapore a servizio dei due moduli a ciclo combinato sono dotate di due pompe di circolazione ciascuna, normalmente entrambe in servizio con modulo in funzione. Per il modulo 1 sono necessari 11,5 m

3/sec di acqua di circolazione, 5,5 m

3/sec per il modulo 2,

1m3/sec per il raffreddamento di altre utenze, per un totale di 18m

3 /sec.

Queste portate sono normalmente costanti, non variano cioè con la potenza erogata dal modulo.

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Suolo e sottosuolo Nell’ambito degli adempimenti ambientali connessi alla trasformazione in ciclo combinato della Centrale, prescritti dal decreto MICA n°008/2001, è stata completata, con largo anticipo sui tempi richiesti dal decreto stesso, la bonifica dell’area dell’ex parco combustibili. L’ulteriore riporto di terreno sarà completato in contemporanea con il programma di piantumazione di alberi e arbusti autoctoni per la riqualificazione ambientale delle aree bonificate. Per quanto riguarda il controllo della qualità delle acque sotterranee Edipower fa eseguire trimestralmente, ad un laboratorio esterno certificato, un’analisi di tutti i pozzi al fine di indagare l’eventuale presenza di inquinanti. I valori minimi e massimi risultati dalle analisi effettuate nell’anno 2007 sono riportati nella tabella seguente.

Tabella n°9 – Analisi acque sotterranee

Componente Valore Minimo Valore Massimo Limite(*)

Cloruri 11,5 mg/l 41,5 mg/l 1200 mg/l

Solfati 17,6 mg/l 54,3 mg/l 250 mg/l

Idrocarburi totali (espressi come n-esano)

Tutti i valori sono risultati inferiori al limite di rilevabilità della tecnica analitica (10 µg/l)

350 µg/l

(*) Per i solfati e gli idrocarburi totali si fa riferimento ai limiti espressi dal DM 471/99, mentre per i cloruri, non essendo indicati nel precedente decreto, si fa riferimento alla tabella 3 - allegato 5 del DLgs 152/99. I limiti non si riferiscono al DLgs 152/06 in quanto è successivo al Decreto Autorizzativo.

Rumore

In ottemperanza a quanto prescritto dal Decreto Autorizzativo DEC/VIA 4907, art. 10c, è stata effettuata, nel periodo compreso tra fine dicembre 2005 ed inizio febbraio 2006, una campagna di misura a Centrale trasformata ed in pieno esercizio, allo scopo di dimostrare il rispetto dei valori limiti, così come stabiliti dal piano di zonizzazione del Comune di Chivasso. Dalla relazione sulle misure di rumore esterno, redatta da tecnico competente, nelle modalità previste dalla Delibera della Regione Piemonte n° 9/11616 del 02/02/2004, dalla Legge 447/95, dal D.P.C.M. 14/11/97 e dalla Legge Regionale n° 52 del 25/10/2000, si evince che i livelli sonori del Ciclo Combinato della Centrale di Chivasso rispettano:

i limiti di emissione al confine d’impianto

i limiti assoluti di immissione presso tutti i ricettori, sia in periodo diurno che notturno

i limiti differenziali d’immissione all’esterno delle abitazioni, sia in periodo diurno che notturno

le prescrizioni acustiche del decreto Mica 008/2001, che fanno riferimento alla fase di messa in servizio della centrale

e non sono, con le informazioni oggi disponibili, necessari altri interventi di insonorizzazione Inoltre è stato effettuato un monitoraggio dei livelli di esposizione al rumore interno degli operatori della Centrale, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo, per la stesura del documento di valutazione del rischio.

Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti Radiazioni ionizzanti Nelle postazioni della Rete di Rilevamento Qualità dell’Aria sono impiegate sorgenti sigillate di C14

per gli analizzatori delle polveri.

L’installazione di due analizzatori di polveri nella postazione di Castagneto Po e due nella postazione di Chivasso è stata affidata ad un esperto, qualificato in radioprotezione, che ha fornito le indicazioni per un esercizio sicuro e quelle per eventuali emergenze, con la valutazione finalizzata ad assicurare ai lavoratori ed alla popolazione una adeguata protezione dai rischi connessi con l’impiego di sorgenti radioattive.

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Radiazioni non ionizzanti Le radiazioni non ionizzanti, sottoforma di campi elettromagnetici, sono generate dall’utilizzo e dal trasporto dell’energia elettrica. I valori rilevati immediatamente all’esterno della sottostazione elettrica 380 / 220 kV risultano ampiamente inferiori ai limiti di legge. Le apparecchiature elettriche, interessate dalla campagna di misura, sono posizionate ad una distanza dai propri confini tale da non influire sull’ambiente esterno.

Rischio di incidente rilevante La Centrale non detiene sostanze pericolose in quantità superiore a quelle previste dal D. Lgs. 238/99, che obbliga, se superati i quantitativi, all’inoltro della notifica e del rapporto di sicurezza alle autorità competenti.

Dichiarazione IPPC (Integrated Pollution Prevention Control) Come previsto dal D. M. 23/11/2001, la Centrale effettua entro il 30 aprile di ogni anno, la dichiarazione IPPC relativa alle emissioni in aria e nelle acque reflue prodotte. I dati utilizzati per la dichiarazione sono desunti da campagne di misure effettuate da laboratori specializzati. L’impianto è considerato in possesso di AIA ai sensi dell’articolo 17, comma 4 del D. Lgs. 59/2005, in quanto è stato autorizzato dopo il 10/11/1999 ed è stato soggetto a procedura di VIA con esito positivo. E’ stata presentata la documentazione necessaria per la richiesta di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’assetto attuale entro il 31/08/2007 (6 mesi in anticipo rispetto alla scadenza di 7 anni dall’autorizzazione esistente).

Aspetto visivo

La trasformazione a ciclo combinato ha visto la realizzazione di tre nuovi camini di 90 m di altezza e di tre GVR di circa 40 m che costituiscono l’impatto visivo più rilevante. Sono state demolite le vecchie ciminiere dei generatori di vapore.

Gestione delle Emergenze Le possibili situazioni di emergenza che si possono originare all’interno della Centrale, sono trattate nel Piano di Emergenza Interno (PEI); nel documento vengono identificate e trattate le seguenti situazioni di emergenza: - Infortuni / malori - Incidenti gravi - Incendi / esplosioni - Fughe di gas esplosivi (metano, idrogeno), - Fuoriuscite di olio minerale (da trasformatori, da serbatoi di olio lubrificante,da tubazioni,

ecc.) gasolio - Fuoriuscite di sostanze chimiche pericolose - Incidenti che possono coinvolgere sorgenti radioattive - Calamità naturali (terremoti, inondazioni, tifoni, trombe d’aria, fulmini ecc.) - Atti terroristici o vandalici - Anomalia emissioni in atmosfera - Anomalia scarichi fluidi Il PEI, di cui tutto il personale di Centrale è informato, viene aggiornato ad ogni nuova modifica. Vengono programmate esercitazioni sulla gestione di una situazione di emergenza ed esercitazioni di evacuazione della Centrale.

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Salute e sicurezza

Nel corso dell’anno 2007 si sono registrati 2 infortuni, relativi al personale Edipower, che hanno comportato un’astensione dal lavoro di complessivi 25 giorni. Nello stesso periodo non si sono avuti infortuni a personale di imprese esterne.

Fornitori ed appaltatori

Nel 2007 le principali ditte esterne presenti presso l’impianto sono state 71 per un totale di ore lavorate pari a 78.775. La gestione delle imprese prevede uno scrupoloso accertamento della presenza del loro personale presso la Centrale; a tale scopo la portineria è dotata di tornelli con timbratrici a mezzo badge. In occasione delle riunioni di coordinamento, indette sistematicamente da Edipower, alle imprese vengono ricordati i vincoli ambientali connessi al Sistema di Gestione Ambientale adottato da Edipower e alle relative procedure. Il controllo sulle attività delle imprese avviene a cura del personale Edipower.

Traffico stradale indotto

Nel 2007 il traffico stradale indotto si è stabilizzato sui valori del 2006. Quello relativo ai mezzi leggeri è praticamente ristretto all’uso di automezzi per il trasporto del personale di Centrale e di eventuali ditte esterne presenti nel sito. Il transito dei mezzi pesanti è esclusivamente quello relativo all’approvvigionamento delle sostanze chimiche e dei gas tecnici necessari al funzionamento della Centrale e al trasporto di rifiuti e non interessa, in generale, il centro urbano. Ciò vale in particolare per quello proveniente da est, che è indirizzato sulla nuova strada realizzata sulla sponda destra del Canale Cavour.

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Il programma ambientale Nel 2007 sono stati conseguiti gli obiettivi 1.03, 4.01, 4.05, 5.02 e 6.01. A seguito del risultato positivo dell’ obiettivo 4.01 ne sono stati inseriti altri due nuovi (6.02 e 6.03), che già conseguiti ci consentono di ridurre ulteriormente i quantitativi di acqua prelevati dai pozzi ed i quantitativi di sostanze usate per il trattamento della stessa. Si riporta di seguito una breve descrizione dello stato di attuazione degli obiettivi previsti nel Programma Ambientale 2006-2009 ed in quello precedente.

Programma Ambientale precedente Obiettivo 1.03: riduzione del rischio di contaminazione del suolo

Nel mese di agosto 2006 è stata consegnata alla Provincia di Torino la relazione in merito ai fine lavori di scavo e bonifica dei terreni. A fine novembre la Provincia ha richiesto all’ARPA di Torino un controllo sui risultati dei lavori. La campionatura, effettuata mediante carotaggio, è stata eseguita nel mese di gennaio 2007. A seguito del benestare della Provincia, sono cominciati nel mese di aprile e terminati nel mese di giugno i lavori di riempimento dello scavo. Il successivo riporto di terreno sarà effettuato in concomitanza con la riqualificazione ambientale indicata nell’obiettivo 1.04 Obiettivo 1.04 :miglioramento dell’impatto visivo consistente nella riqualificazione ambientale dell’area ex parco nafta mediante la realizzazione di opportune schermature con alberi e arbusti autoctoni sarà realizzato a seguito del conseguimento dell’obiettivo 1.03.

Programma Ambientale 2006 -2009 Obiettivo 4.01: ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa acqua L’obiettivo consiste nel valutare la fattibilità di recuperare il refluo in uscita dall’impianto di osmosi e di riutilizzarla come acqua industriale. Il raggiungimento dell’obiettivo ha consentito di inserire i nuovi obiettivi (6.02 e 6.03). Obiettivo 4.02: ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa acqua

L’obiettivo è stato raggiunto con largo anticipo nel 2006. Si è pertanto deciso di inserire gli obiettivi 4.05 e 6.01. Obiettivo 4.03: ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa acqua

L’obiettivo consiste nel valutare la fattibilità di recuperare il refluo in uscita dalla sezione acque oleose dell’impianto di trattamento acque reflue e di riutilizzarla come acqua industriale. In corso lo studio di fattibilità. Obiettivo 4.04: ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa acqua L’obiettivo consiste nel valutare la fattibilità di recuperare il refluo in uscita dalla sezione acque acide-alcaline dell’impianto di trattamento acque reflue e di riutilizzarla come acqua industriale. In corso lo studio di fattibilità.

Obiettivo 4.05: ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa acqua Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per il recupero dei reflui in uscita dai GVR e dal riscaldamento del metano come acqua industriale. Obiettivo raggiunto ed impianto di recupero in regolare servizio dopo un periodo di prova. Obiettivo 5.01: miglioramento dello scarico acque reflue L’obiettivo è stato raggiunto con largo anticipo nel 2007. Si è pertanto inserito l’obiettivo 5.02.

Obiettivo 5.02: miglioramento dello scarico acque reflue Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per la filtrazione dei reflui dell’impianto ITAR. Obiettivo raggiunto ed impianto di filtrazione in regolare servizio dopo un breve periodo di prova.

Ripristino area demaniale

Uso di risorse naturali Scarichi controllati Sostanze e materie

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Obiettivo 6.01: riduzione dell’impiego di sostanze pericolose Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per il recupero dei reflui in uscita dai GVR e dal riscaldamento del metano come acqua industriale. Con il recupero dei reflui (obiettivo 4.05) è stato raggiunto anche l’obiettivo della riduzione delle sostanze pericolose utilizzate. Obiettivo 6.02: ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa acqua Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per il recupero del concentrato in uscita dall’impianto di osmosi. L’obiettivo è stato raggiunto e l’impianto,dopo un periodo di prova,è entrato in regolare servizio. Obiettivo 6.03: riduzione dell’impiego di sostanze pericolose Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per il recupero del concentrato in uscita dall’impianto di osmosi. Con il recupero del concentrato (obiettivo 6.02) è stato raggiunto anche l’obiettivo della riduzione delle sostanze pericolose utilizzate. Obiettivo 6.04: riduzione di inquinanti in atmosfera L’obiettivo consiste nel valutare la fattibilità del miglioramento della combustione dei TG mediante nuove tecniche impiantistiche Obiettivo 6.05: riduzione di inquinanti in atmosfera e di uso di sostanze naturali (metano) L’obiettivo consiste nel valutare la fattibilità di uno studio di un impianto fotovoltaico sperimentale. I risultati di tale studio potrebbero dare origine ad un nuovo obiettivo relativo all’installazione di tale impianto nel sito della Centrale.

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Sintesi degli obiettivi di miglioramento ambientale slittati dal precedente programma (tabella n°8)

Sintesi dei nuovi obiettivi di miglioramento ambientale 2006– 2009 (tabella n°9)

Area sito Aspetto

ambientale Obiettivo Traguardo Interventi proposti Indicatori Risorse

Scadenza prevista

Stato

Area Demaniale in concessione

Suolo e sottosuolo

1.03 - Riduzione del rischio di contaminazione del suolo

Bonifica del terreno dopo demolizione dei serbatoi stoccaggio nafta 1÷5

Asportazione del terreno contaminato,trattamento o conferimento in discariche autorizzate, ripristino con inerte da demolizione e/o cava e successivo riporto di terreno adatto alla piantumazione di alberi e arbusti autoctoni

Stato avanzamento lavori

1 milione di euro

Dicembre 2006

Bonifica terminata a

giugno 2007

Area Demaniale in concessione

Aspetto visivo 1.04 – Miglioramento dell’impatto visivo

Riqualificazione ambientale delle aree bonificate

Schermatura con alberi e arbusti autoctoni

Documentazione fotografica 500.000

euro

Dicembre 2007

Slittato a fine 2008 per ritardi

1.03

Area sito Aspetto

ambientale Obiettivo Traguardo Interventi proposti Indicatori Risorse

Scadenza prevista

Stato

Aree produttive della Centrale

Uso di risorse naturali - acqua

4.01 – Ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa acqua

Recupero del refluo in uscita dall’impianto di osmosi come acqua industriale

Esecuzione di uno studio di fattibilità

Risultato dello studio di fattibilità 1000 euro

Dicembre 2009

Raggiunto

Aree produttive della Centrale

Uso di risorse naturali - acqua 4.02 – Ottimizzazione dell’utilizzo della

risorsa acqua

Recupero del refluo in uscita dagli spurghi dei GVR e dal riscaldamento del metano come acqua industriale

Esecuzione di uno studio di fattibilità

Risultato dello studio di fattibilità

1000 euro

Dicembre 2009

Raggiunto Lug. 2006

Aree produttive della Centrale

Uso di risorse naturali - acqua 4.03 – Ottimizzazione dell’utilizzo della

risorsa acqua

Recupero del refluo in uscita dall’impianto Itar - sezione acque oleose (filtrazione) come acqua industriale

Esecuzione di uno studio di fattibilità

Risultato dello studio di fattibilità

1000 euro

Dicembre 2009

Aree produttive della Centrale

Uso di risorse naturali - acqua 4.04 – Ottimizzazione dell’utilizzo della

risorsa acqua

Recupero del refluo in uscita dall’impianto Itar - sezione acque acide- alcaline come acqua industriale

Esecuzione di uno studio di fattibilità

Risultato dello studio di fattibilità

1000 euro

Dicembre 2009

Aree produttive della Centrale

Uso di risorse naturali - acqua 4.05 – Ottimizzazione dell’utilizzo della

risorsa acqua

Recupero del refluo in uscita dagli spurghi dei GVR e dal riscaldamento del metano come acqua industriale

Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per il recupero dei reflui

Prelievi da pozzi Quantitativi acqua recuperata

72.000 euro (*) relativi anche a

6.01

Dicembre 2007

Raggiunto

Aree produttive della Centrale

Scarichi controllati 5.01 – Miglioramento dello scarico acque reflue

Riduzione dei solidi sospesi nei reflui

Esecuzione di uno studio di fattibilità

Risultato dello studio di fattibilità 1000 euro

Dicembre 2007

Raggiunto

Aree produttive della Centrale

Scarichi controllati 5.02 – Miglioramento dello scarico acque reflue

Riduzione dei solidi sospesi nei reflui

Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per la filtrazione dei reflui

Concentrazioni solidi sospesi 7000 euro

Dicembre 2007

Raggiunto

Aree produttive della Centrale

Sostanze e materie 6.01 – Riduzione dell’impiego di sostanze pericolose

Riduzione dei quantitativi di acido cloridrico e soda caustica utilizzati

Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per il recupero dei reflui

Quantitativi di sostanze usate

72.000 euro (*) relativi anche a

4.05

Dicembre 2007

Raggiunto

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Area sito Aspetto

ambientale Obiettivo Traguardo Interventi proposti Indicatori Risorse

Scadenza prevista

Stato

Aree produttive della Centrale

Uso di risorse naturali - acqua 6.02 – Ottimizzazione dell’utilizzo della

risorsa acqua

Recupero dei concentrato in uscita dall’impianto di osmosi come acqua industriale

Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per il recupero del concentrato in uscita dall’impianto di osmosi

Prelievi da pozzi Quantitativi acqua recuperata

14.000 euro

Dicembre 2007

Raggiunto

Aree produttive della Centrale

Uso di risorse naturali - acqua 6.03 – Riduzione dell’impiego di

sostanze pericolose

Riduzione dei quantitativi di acido cloridrico e soda caustica utilizzati

Realizzazione e messa in servizio dell’ impianto per il recupero del concentrato in uscita dall’impianto di osmosi

Quantitativi di sostanze usate

Dicembre 2007

Raggiunto

Aree produttive

della Centrale

Emissioni convogliate

6.04 – Riduzioni di inquinanti in atmosfera

Riduzione dei quantitativi di

inquinanti emessi in atmosfera

Esecuzione di uno studio di

fattibilità relativo al miglioramento della combustione dei Tg mediante l’impiego di nuove tecniche impiantistiche

Risultato dello studio

di fattibilità

1000 euro

Dicembre

2010

Aree produttive della Centrale

Emissioni convogliate - Uso di risorse naturali 6.05 – Riduzione di inquinanti in

atmosfera. - uso di risorse naturali

- Riduzione dei quantitativi di inquinanti emessi in atmosfera - Riduzione del consumo di gas naturale

Esecuzione di uno studio di fattibilità relativo ad un impianto fotovoltaico sperimentale

Risultato dello studio di fattibilità

1000 euro

Dicembre 2010

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ll sistema di gestione ambientale

La gestione dell’impatto ambientale richiede un approccio attivo da parte delle industrie, in particolare l’introduzione e l’attuazione di politiche, obiettivi e programmi in materia ambientale nonché di efficaci sistemi di gestione. Il Sistema di Gestione Ambientale è la parte del sistema complessivo comprendente la struttura organizzativa (vedi organigramma di Centrale), le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire ed attuare la politica ambientale. La Centrale di Chivasso ha organizzato, già dai primi anni 90, la documentazione di pertinenza ambientale in un apposito archivio denominato Archivio Ambientale strutturato per comparti omogenei. Nel 1996 la Centrale ha predisposto, in accordo con il DM Ambiente del 21/12/95, le procedure per la Gestione del Sistema di Monitoraggio delle emissioni atmosferiche, installato secondo il dettato del DM Ambiente 12/07/90 (Linee guida). Nel 2000 la Centrale ha intrapreso le attività necessarie per l’adesione volontaria al sistema comunitario di ecogestione e audit (Regolamento CE 1836/93, poi reiterato dal 761/01) prendendo a riferimento anche la norma UNI EN ISO 14001. La Centrale di Chivasso è convinta dell’utilità dello strumento “Politica Ambientale” che, oltre ad assicurare la conformità con tutte le pertinenti disposizioni regolamentari in materia ambientale, formalizza impegni finalizzati al costante e ragionevole miglioramento dell’efficienza ambientale. Pertanto ha predisposto un Sistema di Gestione Ambientale comprendente anche procedure di audit che consentono di valutare la conformità e l’efficacia di attuazione della politica ambientale del sito. Il Sistema è stato avviato nel corso del 2001 ed ha ottenuto la certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 14001 nel mese di dicembre 2002 e la Registrazione Emas nel mese di dicembre 2003. Nel mese di maggio 2006 è stata rinnovata la conformità alla norma UNI ISO EN 14001 e nel mese di luglio è stata rinnovata la registrazione Emas

RAPPRESENTANTE

DELLA DIREZIONE

Laboratorio

Chimico

Linea

Materiali

CAPO

CENTRALE

SEZIONE

ESERCIZIO

Linea Personale

e Controllo di gestione

Linea Ambiente

e Sicurezza

Ottimizzatore

di Esercizio

Conduzione

in Turno

Reparto

Elettrostrumentale

SEZIONE

MANUTENZIONE

Reparto

Meccanico e Civile

La struttura organizzativa della Centrale ha come riferimento principale la figura del Capo Centrale, il quale è il responsabile della corretta gestione dell’impianto. Dal Capo Centrale dipendono il Capo Sezione Esercizio, il Capo Sezione Manutenzione ed i responsabili delle attività di Staff. Nel corso del 2006 è stata inserita, nella filiera della Sezione Esercizio ed alle dirette dipendenze del Capo Sezione, la figura dell’Ottimizzatore di Esercizio, le cui funzioni sono di controllo e miglioramento continuo delle prestazioni delle unità produttive e di interfaccia con la Sezione Manutenzione per quanto riguarda la programmazione delle manutenzioni. Il Sistema di Gestione Ambientale si basa sull’applicazione di una serie di procedure, che disciplinano i comportamenti e le responsabilità del personale in relazione all’ambiente.

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Il Sistema stabilisce le modalità di registrazione degli impatti ambientali, nonché delle disposizioni legislative in materia ambientale. II Sistema di Gestione Ambientale è documentato mediante il Manuale Ambientale, le Procedure Gestionali e le Istruzioni Operative (procedure tecniche). Il Manuale Ambientale fornisce una descrizione di tutto il Sistema di Gestione Ambientale e fa riferimento alle Procedure Gestionali in vigore. Le Istruzioni Operative regolamentano la gestione tecnica dei sistemi con impatto ambientale. Tutta la nuova documentazione ambientale, integrata e coordinata con la preesistente, è raggruppata e raccolta nell’Archivio Ambientale di Centrale. Nel seguito si delineano brevemente gli elementi essenziali del Sistema di Gestione Ambientale

Formazione e partecipazione La diffusione della cultura ambientale tra il personale rappresenta uno degli impegni della direzione del sito. Pertanto la Centrale organizza corsi di formazione e informazione riguardanti il Sistema di Gestione Ambientale in generale ed i diversi aspetti ambientali connessi alle specifiche attività eseguite dal personale; nel corso dell’anno 2007 sono state effettuate azioni formative per un totale di 1504 ore. Tali corsi sono effettuati sulla base di un piano delle attività formative e informative che tiene conto delle esigenze aziendali, delle proposte tecnico-gestionali e delle evidenze operative per il miglioramento ambientale. La Centrale si è inoltre dotata di procedure per raccogliere eventuali proposte di miglioramento ambientale segnalate dal personale, consentendo in questo modo a tutti di partecipare alla formulazione del programma ambientale.

Audit Ambientali La Centrale stabilisce all’interno del proprio Sistema di Gestione Ambientale un programma di audit per verificare l’applicazione delle procedure di gestione, delle I.O. e dell’osservanza delle disposizioni regolamentari. Nel mese di gennaio 2007 è stato effettuato un audit interno. Nel mese di aprile 2007 è stato effettuato l’audit di sorveglianza da parte dell’ente di certificazione RINA per la convalida dell’aggiornamento della Dichiarazione Ambientale, per la verifica di conformità del Sistema di Gestione Ambientale e della norma UNI ISO EN 14001. Nel corso del 2008 sono previsti - audit interno effettuato a fine gennaio - audit di sorveglianza ISO 14001 ed Emas nel mese di aprile.

Rapporti con l’esterno La conduzione delle attività produttive implica interazioni con soggetti esterni che per varie ragioni sono interessati dalle prestazioni ambientali dell'impianto. Per quanto riguarda gli enti preposti ai controlli, le competenze sono espletate dalle autorità previste dalla legislazione regionale e nazionale. Il Comune di Chivasso, la Provincia di Torino e la Regione Piemonte hanno frequenti relazioni con l’impianto per aspetti ambientali, autorizzativi, organizzativi e per verifiche e controlli sulle attività del sito. La Direzione della centrale gestisce le comunicazioni e le richieste di informazioni provenienti dall’esterno ed i reclami. Il personale addetto, durante l’assenza della Direzione di Centrale, provvede a registrare gli estremi ed i contenuti della comunicazione ed a trasferirli alla Direzione per le necessarie valutazioni. Al fine di migliorare l’informazione ai cittadini è stata organizzata, il giorno 7 Ottobre 2007, la manifestazione “Giornata Nazionale dell’Energia Elettrica”a cui hanno partecipato circa 600 persone; inoltre sono state effettuate alcune serie di visite per le scuole elementari, medie e superiori del circondario, precedute, quando richiesto, da una introduzione informativa tenuta da un esperto presso le scuole stesse. Una parte rilevante degli argomenti trattati durante questi incontri riguarda gli aspetti e gli impatti ambientali della Centrale. Complessivamente la partecipazione a tutte le manifestazioni è stata di circa 1700 persone. Anche per il 2008 è prevista una serie di visite scolastiche.

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Compendio dei dati ambientali dell’esercizio 2007

Bilancio ambientale 2007

Acqua restituita dopo condensazione e raffreddamento: 474.274.800 m

3

Acqua scaricata da impianti idi trattamento: 184.290 m

3

-------------------------

Totale 474.459.090 m3

Scarichi in corpi idrici

Emissioni

NOX : 675 t CO : 67 t

CO2 : 2.075,28 t

Rifiuti non pericolosi: 372,03 t Rifiuti pericolosi: 9,52 t Tot. 381,55 t

All’acqua

ENERGIA NETTA 5.478,6 GWh

Discarica controllata

Recupero da parte di Terzi a titolo oneroso

Conferimenti obbligatori

VENDITA

LIQUIDI GAS ENERGIA RIFIUTI

MATERIALI DI CONSUMO: Gas naturale 1.057.782 kSm

3

Energia dalla rete 4.977 GWh Energia autoprodotta 90,609 GWh Acqua dal PO per raffreddamento e altri usi 474.274.800 m

3

Acqua da pozzo: 291.970 m3

Acqua potabile : 9.290 m3

---------------------------- Totale 474.576.060 m

3

Figura 6 Bilancio ambientale 2007

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Tabella n° 10 – Quantità in ingresso

Quantità in ingresso 2005 2006 2007(***)

Energia elettrica assorbita dalla rete (GWh)

6 5,293 4,977

Combustibile utilizzato

Gas naturale (kSm3) 1.046.944 1.065.964 1.057.782

Acqua prelevata

Per raffreddamento, condensazione e altri usi (m

3)

422.547.960 432.000.000 474.274.800

Prelievo da pozzo (m3) 456.440 432.110 291.970

Prelievo da acquedotto (m3) 45.365 11.050 9.290

Materiali acquistate (t) Acido cloridrico (sol. Al 30%) 34,92 59.63 2,96 Soda (sol. 30 %) 30,72 53,93 2,90 Cloruro ferrico (sol. al 40 %) 26,16 10,7 0 Ammoniaca come idrato d’ammonio (sol. al 24,5 %)

8,28 7.36 0,45

Polielettrolita 0,7 0,5 0 Soda (sol. 23 %) 66,56 (*) (*) Carboidrazide 9,5 0 1,9 Alcalinizzante DREWO 707 9,68 9,24 7,92 Antiincrostante DREWO 202 - 1,02 0,6 Additivo DREWO 350 - 1,32 0 Detergente 3 2 0 Gasolio per riscaldamento (t) 78 10,35(**) 10,53 Olio lubrificante 14,24 4,73 5,95

(*) Non più usata

(**) Il notevole calo nei consumi di gasolio è dovuto al pressoché totale abbandono degli alloggi sociali da parte degli ultimi inquilini, con conseguente spegnimento delle caldaie.

(***) Per i prodotti in soluzione è riportata l’effettiva quantità, calcolata in base alla concentrazione della soluzione

Tabella n° 11 – Quantità in uscita

(*) Non comprensiva delle acque di origine meteorica Comprensiva delle acque di scarico dell’impianto Itab

Quantità in uscita 2005 2006 2007

Energia elettrica (GWh)

Produzione netta 5516 5563 5.479

Emissioni atmosferiche principali (t)

NOX 926 848 675

CO 176 187 67

CO2 2.049.460 2.098.170 2075,28 Scarichi idrici (m

3)

Acqua restituita dopo condensazione e raffreddamento 422.547.960 432.000.000 474.274.800 Acqua scaricata da impianti di trattamento (*)

175.000 175.000 184.290

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Appendice

Limiti di legge per gli effluenti liquidi Per gli scarichi industriali, relativamente alla Centrale, valgono i limiti stabiliti dal Decreto Legislativo 152/99, in quanto l’autorizzazione è precedente all’uscita del DLgs. 152/06. In particolare i limiti sono i seguenti:

o solidi sospesi ≤ 80 mg/l; o oli minerali ≤ 5 mg/l; o COD ≤ 160 mg/l; o rame ≤ 0,1 mg/l; o ferro ≤ 2 mg/l; o cadmio ≤ 0,02 mg/ml; o cromo ≤ 0,2 mg/ml; o piombo ≤ 0,2 mg/ml; o zinco ≤ 0,5 mg/ml; o nichel ≤ 2 mg/ml.

Relativamente agli scarichi per il funzionamento della centrale, valgono gli stessi limiti, inoltre deve essere rispettato il valore di temperatura di 35°C, inteso come massimo valore medio di qualsiasi sezione a valle dello scarico.

Limiti di legge per le emissioni Di seguito sono riportati i limiti alle emissioni fissati dal decreto MICA n°008/2001:

NOx < 50 mg/Nm

3 (riferiti 15% O2, 0°C e 1013 hPa)

CO < 50 mg/Nm

3 (riferiti 15% O2, 0°C e 1013 hPa)

Tali limiti sono stati applicati alle medie mensili sino a fine giugno. A partire dal 1/07/06 tali limiti sono applicati alle medie giornaliere.

Il decreto impone inoltre l’obiettivo di ridurre i flussi di massa annui di NOx da 2600 t/anno a 1700 t/anno, da raggiungere in 5 anni a partire dalla messa in servizio commerciale della centrale.

Limiti di legge per la qualità dell’aria Gli attuali limiti di legge per la qualità dell’aria sono quelli previsti dal DM 60/2002. NO2 - 99,8° percentile delle concentrazioni medie di 1 ora rilevate durante l’anno

(dal 1 gennaio al 31 dicembre) 200 µg/m3

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Informazioni al pubblico Per informazioni e approfondimenti contattare:

Capo Centrale Elisabetta Garti tel. 011 6004236

fax 011 6004249 e-mail: [email protected]

Rappresentante della Direzione

Mario Molinatto tel. 011 6004237 fax 011 6004249 e-mail: [email protected]

Centralino tel. 011 6004200

Sito Internet Edipower S.p.A. www.edipower.it

La registrazione EMAS - validità e convalida della Dichiarazione Ambientale

Il Verificatore Ambientale accreditato IT-V-0002, RINA S.p.A., via Corsica 12 - 16128 Genova, ha verificato e convalidato questa Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento CE 761/2001 il _______________________ .

RINA DIREZIONE GENERALEVia Corsica, 12

16128 GENOVA

CONVALIDA PER CONFORMITA’AL REGOLAMENTO CEN° 761/01 del 19.03.2001

( Accreditamento IT - V - 0002 )

N. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _34

Dr. Ing. Domenico AndreisDirettore Divisione Certificazione

e Servizi

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

RINA S.p.A.

Genova, _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _24/04/2008

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Glossario Ambiente

Contesto nel quale opera un’organizzazione, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interazioni. Arpa

Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Aspetto ambientale

Elemento di una attività, prodotto o servizio di una organizzazione che può interagire con l’ambiente. Audit ambientale

Strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione del Sistema di gestione e dei processi destinati alla protezione dell’ambiente. Bod Domanda biochimica di ossigeno. E’ la quantità di ossigeno utilizzata per ossidare

biologicamente le sostanze organiche e inorganiche presenti. Centrale Termoelettrica

Impianto per la produzione di energia elettrica tramite vapore prodotto a seguito dello sviluppo di calore da un combustibile (carbone, gasolio, gas naturale, olio combustibile denso). CC

Ciclo Combinato. CCCH1-(2)

Ciclo combinato Chivasso 1 (2). CER

Codice Europeo Rifiuti. CMTA

Carico Minimo Tecnico Ambientale. CO

Ossido di Carbonio; si forma dall'ossidazione incompleta dei composti del carbonio contenuti nei combustibili utilizzati. CO2

Biossido di Carbonio (denominato anche anidride carbonica); si forma dall’ossidazione dei composti del carbonio contenuti nei combustibili utilizzati. E’ un cosiddetto gas serra. COD

Domanda di ossigeno chimico. È’ la quantità di ossigeno utilizzata per ossidare chimicamente le sostanze organiche e inorganiche presenti. Conseguenze ambientali

Conseguenze positive o negative causate da un impatto ambientale derivante dalla presenza dell’impianto produttivo. Consumo specifico

Rapporto tra la quantità di calore sviluppata dal combustibile impiegato in una sezione termoelettrica in un determinato periodo di tempo e la corrispondente quantità di energia elettrica netta prodotta. Convalida della Dichiarazione ambientale

Atto con cui il Verificatore ambientale accreditato da idoneo organismo competente esamina la Dichiarazione ambientale con risultato positivo. Dichiarazione ambientale

Dichiarazione elaborata dall’impresa in conformità alle disposizioni del Regolamento CE 761/2001.

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EMAS

ECO Management and Audit Scheme - sistema di gestione ambientale e schema di audit definito dal Regolamento CE 761/2001. G

Generatore.

GVR

Generatore di vapore a recupero. Impatto ambientale

Qualunque modificazione dello stato dell’ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguente alle attività svolte nel sito e derivanti da aspetti ambientali. ITAR

Individua nel complesso l’Impianto Trattamento Acque Reflue della Centrale.

MAP

Ministero delle attività produttive. Mediana

Il valore corrispondente al “dato” che nell'insieme ordinato (crescente) dei valori delle concentrazioni medie giornaliere nell'anno, rappresenta l’elemento centrale, divide cioè la distribuzione a metà. MICA

Ministero Dell’Industria Commercio e Artigianato, ora MAP.

NMHC

Idrocarburi non metanici.

NO

Monossido di azoto. NO2

Biossido di azoto. NOX

Miscela di ossidi di azoto; si formano dall’ossidazione dei composti azotati contenuti nel combustibile utilizzato e dall’ossidazione dell’azoto dell’aria. Nm

3

Normal metro cubo, misura del volume di effluente gassoso rapportato alle condizioni fisiche normali (0°C e 0,1013 kpa). O3

Ozono. Percentile (99,8° - 98° - 95°)

Percentile (99,8° - 98° - 95°) è il valore corrispondente al dato che, nell'insieme ordinato (crescente) dei valori di un insieme omogeneo, risulta essere superiore al (99,8% - 98% - 95%) dei valori. pH

Concentrazione di ioni di idrogeno - Indica l’acidità o l’alcalinità di un liquido. PM2,

Particolato con diametro aerodinamico equivalente, uguale o inferiore a 2,5 µm. PM10

Particolato con diametro aerodinamico equivalente, uguale o inferiore a 10 µm. RASS

(Radio Acoustic Sounding System) - Strumento per la telemisura del profilo verticale di temperatura fino a 1000m.

RRQA

Rete di Rilevamento della Qualità dell’Aria.

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Rete elettrica

L’insieme delle linee, delle stazioni e delle cabine preposte alla trasmissione e alla distribuzione dell’energia elettrica. SCAI

Sistema Controllo Ambientale Innovativo. SIDT

Sistema informatizzato di gestione della documentazione tecnica.

SME

Sistema monitoraggio emissioni. Sm

3

Standard metro cubo, misura del volume del gas, impiegata in condizioni “standard”, ossia alla pressione atmosferica e alla temperatura di 15°C.

SODAR

( Sound Detection And Ranging ) Strumento per la telemisura del profilo verticale del vento fino a una quota massimo di 900-1000 metri. TG

Turbina a gas. TP

Trasformatore principale di potenza. TV

Turbina a vapore.

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Unita’ di base e supplementari del SI

QUANTITA’ UNITA’ SIMBOLO

Lunghezza Metro m

Massa Chilogrammo kg

Tempo Secondo s

Corrente elettrica Ampere A

Temperatura termodinamica Kelvin K

Intensità luminosa Candela cd

Quantità di sostanza Mole mol

Prefissi comunemente usati

FATTORE PREFISSO SIMBOLO

1012

Tera T

109 Giga G

106 Mega M

103 kilo k

10-1

deci d

10-2

centi c

10-3

milli m

10-6

micro

Unita’ derivate dal SI

QUANTITA’ UNITA’ SIMBOLO

Area metro quadrato m2

Volume metro cubo m3

Velocità metro per secondo m/s

Frequenza Hertz Hz = cicli/s

Densità chilogrammo per metro cubo kg/m3

Forza Newton N = kg · m/s2

Energia, lavoro, calore Joule J = N · m

Potenza Watt W = J/s

Pressione Pascal Pa = N/m2

Carica elettrica Coulomb C = A·s

Potenziale elettrico Volt V = W/A

Flusso magnetico Weber Wb = V·s

Campo magnetico Tesla T = Wb/m2

Radiante Sr Numero puro

Unita’ SI e fattori di conversione per alcune unita’ di uso comune

Per convertire da…. Simbolo a…. Simbolo Moltiplicare per….

Volume

Litro l metro cubo m3 0,001

Pressione

Bar bar Pascal Pa 100.000

Atmosfera atm Pascal Pa 101.325

Energia / Lavoro

Calorie cal Joule J 4,186

Wattora Wh Joule J 3.600

Potenza

calorie/ora cal/h Watt W 0,0011628

Energia Specifica

calorie/chilogrammo cal/kg Joule/kg J/kg 4,186