dimissioni telematiche ai dubbi si aggiungono gli equivoci · dimissioni, gli equivoci sul ruolo...

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Reg. Trib. Civile di Roma sez. stampa n. 371/2009 Procedura dimissioni, gli equivoci sul ruolo dei Cdl Editoriale Fiesole, la photogallery del corso di II livello News Convegni nel mese di maggio 2016 Eventi Edizione del 16 maggio 2016 p.3 p.11 p.15 Seguici su anclsu.com e su facebook #anclsu DIMISSIONI TELEMATICHE ai dubbi si aggiungono gli equivoci

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Reg. Trib. Civile di Roma sez. stampa n. 371/2009

Procedura dimissioni, gli equivoci sul ruolo dei Cdl

EditorialeFiesole, la photogallery del corso di II livello

NewsConvegni nel mese di maggio 2016

Eventi

Edizione del 16 maggio 2016

p.3 p.11 p.15

Seguici su anclsu.com e su facebook #anclsu

DIMISSIONI TELEMATICHEai dubbi si aggiungono

gli equivoci

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EDIZIONE DEL 16 maggio 2016

EDITORIALENuove dimissioni telematiche, “Libero” equivoca il ruolo dei Cdl - pag. 3

NEWSEstratto conto contributivo pag. 5

NEWSParti prematuri, le istruzioni Inps pag. 6

NEWS Evasione, le linee guida dell’Agenzia pag. 7

NEWSAssemblea Enpacl: ente a sostegno dei Cldpag.8 NEWSFiesole: la photogallery del corso di II livellopag. 11 FOCUSIl regime contabile forfetariopag.14

EVENTI pag. 15 CHI SIAMOpag. 17

Bollettino ufficialeAssociazione Nazionale Consulentidel Lavoro - Sindacato Unitario

Anno 10 - Numero 5 (119)Reg. Tribunale Civile di Romasezione stampa n. 371 del 19.11.2009

Direttore ResponsabileFrancesco Longobardi Capo redattorePaola Diana Onder

Coordinatori di redazioneSilvia BradaschiaGiuliana Della BiancaFrancesco Pierro

Redazione e impaginazioneSolcom srlvia Salvatore Matarrese, 2/G70124 Bari

EditoreAncl - Segreteria Nazionalevia Cristoforo Colombo, 456Scala B, I piano00145 Roma

Contatti [email protected]@anclsu.com

Redazione Sommario

La vignetta della settimana chiuso alle ore 10.00del 13 maggio 2016

Note

RE. L.CO

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

Non passa edizione quotidiana che i giornali non riportino questa o quel-la storia di disservizio o complicazione derivante dalla nuova procedura intro-dotta per le dimissioni telematiche. A dire il vero, ci si è anche stancati di col-lezionare i commenti negativi, posto che l’incongruenza della predetta procedu-ra è sotto gli occhi di tutti, operatori e professionisti più di tutti. Tuttavia, taluni articoli pubblicati di recente, includono i Consulenti del Lavoro tra gli interme-diari abilitati: probabilmente perché si dà proprio per scontato che il Consulente del Lavoro, che ha gestito la genesi e lo sviluppo del rapporto di lavoro, non possa non essere abilitato alla cessa-zione per dimissioni. E’ il caso dell’ar-ticolo intitolato “Caos sulle dimissioni: lo Stato rischia 1,5 miliardi” pubblicato in data 26 aprile 2016 a pagina 6 del quotidiano “Libero”. Un articolo dal quale pare appunto comprendersi che i Con-sulenti del Lavoro sono soggetti abilitati alla nuova procedura telematica di tra-smissione delle dimissioni dei lavoratori dipendenti. Così non è e per tale ragio

ne, questa presidenza ha sentito la ne-cessità di inviare una missiva in data 28 aprile al Dott. Maurizio Belpietro diret-tore del quotidiano “Libero” per fornire una serie di chiarimenti e precisazioni.

“Le recenti disposizioni hanno di fatto escluso i Consulenti del Lavoro dalla predetta procedura, e quindi essi nulla hanno a che fare con disservizi e pro-spettive di maggiori costi per lo Stato. Anzi. I Consulenti del Lavoro – anche at-traverso lo scrivente Sindacato – hanno da sùbito contestato – attraverso ogni mezzo di informazione - la nuova pro-cedura telematica, in quanto inclusiva di soggetti intermediari che nulla han-no avuto a che fare con il singolo rap-porto di lavoro, e che invece ha escluso proprio i professionisti (CdL) che hanno assistito in origine l’impresa ed il dato-re di lavoro nella assunzione del lavo-ratore, nella gestione e svolgimento del rapporto di lavoro, negli adempimenti amministrativi, formali, fiscali e contribu-tivi del rapporto di lavoro, e che incom-prensibilmente vengono esclusi dalla

editoriale

scrive FrancescoLongobardi

presidentenazionaleAncl - Su

Nuove Dimissioni telematiche,

“Libero” equivoca il ruolo dei Cdl

P. 3

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

editoriale P. 4

proprio i professionisti (CdL) che hanno assistito in origine l’im-presa ed il datore di lavoro nella assunzione del lavoratore, nel-la gestione e svolgimento del rapporto di lavoro, negli adem-pimenti amministrativi, formali, fiscali e contributivi del rapporto di lavoro, e che incomprensi-bilmente vengono esclusi dalla procedura telematica di con-clusione del rapporto di lavo-ro per dimissioni del lavoratore.Ciò nonostante il complessi-vo intervento legislativo me-glio conosciuto come “Jobs act” ha riconosciuto ai Con-sulenti del Lavoro – per diver-si adempimenti – la connota-zione “terza” del professionista rispetto al rapporto di lavoro”.

E’ un estratto della lettera in-viata al direttore del quotidiano, nella quale il sottoscritto non ha mancato di cogliere l’occasione, ancora una volta, per precisare la posizione del nostro Sindacato in merito alla procedura telemat-ica, a nostro avviso tutt’altro che volta alla semplificazione

come invece vorrebbe far cre-dere l’inserimento della stessa nel recente Dlgs 151/2015 tito-lato “Disposizioni di razionaliz-zazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese”.Nella lettera è stato ribadito ancora una volta, molto breve-mente che il lavoratore che in-tende dimettersi e che a fronte della complessità della procedu-ra, si disinteressa a perfezionare le dimissioni telematiche (caso non eccezionale ma estrema-mente ricorrente non essendo lo stesso lavoratore sanzionabile a riguardo) costringe il datore di lavoro ad avviare una complessa operazione di procedimento dis-ciplinare per giungere – suo mal-grado – al licenziamento del di-pendente medesimo. Il lavoratore quindi che intendeva volontari-amente dimettersi (senza quindi poter percepire alcuna indennità di disoccupazione) e che non ot-tempera alla procedura telemat-ica, costringerà il datore di lavoro a perfezionare il recesso con una procedura di licenziamento, alla

quale dovrà necessariamente corrispondere il versamento oneroso all’Inps della cd. “tassa sui licenziamenti” che consentirà al lavoratore – in quanto licenzi-ato e non dimesso – a fare rego-lare domanda di NASPI, ovvero il nuovo sussidio di disoccupazi-one a valere anche per due anni. Il tutto con un aggravio notevole sulla cassa previdenziale, non dovuto se solo si fosse trattato delle originarie naturali dimissioni.

Ma tant’è, nonostante accorati appelli al legislatore per rive-dere nell’immediato la proce-dura telematica in questione, ancor prima dell’entrata in vi-gore. Ci saremmo aspettati, ol-tre alle formali osservazioni e opportune proteste del mon-do professionale, l’immediata presa di posizione dell’Inps che sarà direttamente (e a breve) chiamato all’ulteriore (ed in-debito) esborso denunciato nell’articolo in questione. Ma evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

P. 5

L’Inps deve rifondere il danno proc-urato in caso di rilascio di estratto contributivo cui consegue l’errata convinzione di poter essere collo-cato in pensione. Così si è pronun-ciata la Corte di cassazione con la sentenza 2 maggio 2016, n. 8604. Tribunale e Corte d’Appello avevano respinto la domanda di un ex dipen-dente avente ad oggetto la richiesta di condanna dell’Inps al risarcimen-to del danno derivatogli dalla man-cata percezione del trattamento pensionistico per circa 18 mesi, in conseguenza dell’erronea comuni-cazione della sua situazione con-tributiva da parte dell’Istituto circa il numero dei contributi accreditatigli. In particolare - osservavano i giudici d’appello - il prospetto contributivo, sul quale l’assicurato aveva fatto af-fidamento per ritenere perfezionati i requisiti contributivi necessari per la pensione, non aveva valore cer-tificativo ai sensi dell’art. 54 della legge n. 88/1989, trattandosi di una semplice “videata di computer, sen-za alcuna sottoscrizione da parte dei funzionario responsabile, senza riferimento alla legge n.88/1989”, priva di indicazioni circa la data alla quale, con quel numero di contributi settimanali, il ricorrente avrebbe maturato il diritto alla pensione di anzianità. Inoltre si addebitava al richiedente che ben avrebbe fatto a richiedere un nuovo estratto con-tributivo con requisiti certificativi

prima di accettare la risoluzione del rapporto di lavoro. Contro questa sentenza il mancato pensionato ricorre in cassazione. Va premesso che la stessa suprema Corte ha avuto modo di esaminare il caso di lavoratori che avevano rassegnato le dimissioni sul presupposto, poi rivelatosi errato, di avere maturato i requisiti di anzianità necessari per beneficiare della pensione, dopo avere esaminato gli estratti conto provenienti dall’INPS attestanti il raggiungimento di un numero di contributi utile a tal fine. In tali casi, ha affermato che il lavoratore in-dotto alle dimissioni da colpevole comportamento dell’INPS ha diritto al risarcimento del danno in un im-porto commisurabile a quello delle retribuzioni perdute fra la data della cessazione del rapporto di lavoro e quella dell’effettivo conseguimento della detta pensione, in forza del completamento del periodo di con-tribuzione a tal fine necessario, ot-tenuto col versamento di contributi volontari, da sommarsi a quelli ob-bligatori anteriormente accreditati (, Cass., 10 novembre 2008, n. 26925, in cui si è statuito che, in caso di er-ronea comunicazione al lavoratore, da parte dell’Inps, della posizione contributiva utile al pensionamento, l’ente risponde del danno deriva-tone per inadempimento contrat-tuale, salvo che provi l’estraneità della causa dell’errore alla sua

sfera di controllo e l’inevitabilità del fatto impeditivo nonostante l’applicazione della normale diligen-za). Si è in particolare evidenziato l’obbligo che fa carico all’Istituto, ai sensi della L. 9 marzo 1989, n. 88, art. 54, di comunicare all’assicurato che ne faccia richiesta, i dati relativi alla propria situazione previdenziale e pensionistica (“é fatto obbligo agii enti previdenziali di comunicare, a richiesta esclusiva dell’interessato o di chi ne sia da questi legalmente de fegato o ne abbia diritto ai sensi di legge, i dati richiesti relativi alla propria situazione previdenziale e pensionistica”; l’ultimo periodo di questa norma dispone che: “La co-municazione da parte degli enti ha valore certificativo della situazione in essa descritta”). Si è poi qualifica-ta la responsabilità dell’Ente come contrattuale, in quanto si tratta di obbligazione di origine legale at-tinente ad un rapporto intercor-rente tra due parti, con la conseg-uente applicabilità dell’art. 1218 cod.civ. Questa norma pone espres-samente a carico del debitore la prova che l’inadempimento è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, prova che esige la dimostrazione dello specifico im-pedimento che ha reso impossibile la prestazione. Scrive Francesco Longobardi

newsattività sindacaleEstratto conto contributivo ed errata data di pensionamento

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

P. 6

Sarà prolungata l’astensione ob-bligatoria per parto prematuro, se avvenuto in anticipo di oltre due mesi. L’Inps interviene con la circolare n.69/16 per fornire istruzioni sull’indennità di mater-nità per i giorni ulteriori rispetto ai 5 mesi riconosciuti nei casi di parto molto prematuro ex art. 16 T.U. Nell’ottica della conciliazione ottimale dei tempi di vita e lavoro dei genitori lavoratori e per assi-curare tutele sempre più ampie, il Dlgs n. 80/15, con gli artt. 2, 3 e 4, ha apportato modifiche agli articoli 16, 24 e 26 del T.U. ma-ternità/paternità (Dlgs n.151/01). Queste nuove disposizioni, in vi-gore dal 25 giugno 2015, sono state introdotte a carattere sper-imentale per l’anno 2015 ma, per effetto del Dlgs n. 148/15, tro-vano applicazione anche per gli anni successivi, salve eventuali rideterminazioni dei benefici da parte dei Ministeri vigilanti. Il c.1, lett. d) dell’art. 16 T.U. è stato ri-disegnato prevedendo il divieto

di adibire al lavoro le donne du-rante i giorni non goduti prima del parto, qualora il parto av-venga in data anticipata rispetto a quella presunta. Tali giorni si aggiungono al periodo di con-gedo di maternità dopo il parto, anche qualora la somma dei pe-riodi di cui alle lettere a) - 2 mesi prima e c) - 3 mesi dopo - superi il limite complessivo di 5 mesi. La riforma interessa le lavoratrici dipendenti e le lavoratrici is-critte alla Gestione separata e riguarda, in particolare, i casi di parti “fortemente” prematuri da intendersi con tale accezione quelli che si verificano prima dei 2 mesi antecedenti alla data presunta del parto (cioè prima dell’inizio del congedo ordinario ex lett. a dell’art. 16).Rispetto a questi parti, la disci-plina previgente prevedeva un congedo di maternità coinci-dente con i 5 mesi successivi al giorno del parto. Con la riforma, invece, il congedo si calcola ag-

giungendo ai 3 mesi post partum ex lett. c) dell’art. 16 tutti i giorni compresi tra la data del parto fortemente prematuro e la data presunta del parto, risultando così di durata complessivamente maggiore rispetto al periodo di 5 mesi precedentemente previsto. La riforma, invece, non compor-ta variazioni nei casi in cui il parto prematuro si verifichi all’interno dei 2 mesi ante partum, ossia quando il congedo obbligatorio ante partum è già iniziato: per tali eventi, infatti, il congedo post partum risulta coincidente, come in precedenza, con i 3 mesi dopo il parto ai quali vanno aggiunti i giorni di congedo ante partum non goduti.

newsParti prematuri: le istruzioni InpsL’Inps con la circolare n.69/16 fornisce istruzioni sull’indenni-tà di maternità per i giorni ulteriori rispetto ai 5 mesi ricono-sciuti nei casi di parto molto prematuro ex art. 16 T.U.

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

Banche dati e social network per i controlli incrociati. Agenzia en-trate, con la circolare n.16E/16 delinea il quadro dei principali ambiti di attività del 2016: svol-gimento della ordinaria attività di prevenzione e contrasto, ivi inclusa la gestione delle richi-este di voluntary disclosure ed il presidio del territorio; coordina-mento con altri enti; contrasto ai fenomeni di frode ed agli illeciti fiscali internazionali; implemen-tazione dell’adempimento spon-taneo; attuazione del programma di cooperative compliance; attu-azione dei nuovi accordi di ruling internazionale e gestione delle richieste di patent box. L’attività di prevenzione e contrasto all’evasione deve essere priori-tariamente finalizzata a: ridurre il tax gap; migliorare la qualità delle attività di accertamento e verifi-ca; ridurre l’invasività dei control-li; favorire l’integrazione dei pro-cessi automatizzati di controllo

tra più amministrazioni; favorire la tracciabilità dello stato dei pro-cedimenti. Tutta l’attività dovrà migliorare qualitativamente. I controlli dovranno, quindi, essere sempre più mirati e finalizzati a far emergere la reale capacità contributiva del contribuente, concentrando l’attenzione su concrete situazioni di rischio, evitando di disperdere energie in contestazioni di natura for-male o di esiguo ammontare che, oltre a creare inefficienze, determinano una percezione er-rata dell’operato dell’Agenzia. Si procederà con specifiche analisi di rischio, attuate attraverso un uso appropriato delle banche dati e delle applicazioni di ausilio a disposizione. L’incrocio dei dati garantisce controlli efficaci ed una minore invasività dell’azione. Dal punto di vista operativo, alle notizie ritraibili dalle banche dati, si aggiungono quelle che per-vengono da altre fonti, ivi incluse

fonti aperte (social network, siti, giornali). Specifica attenzione dovrà essere posta sulle false fatturazioni o false indicazioni di componenti negativi, poiché possono celare fenomeni cor-ruttivi. L’intento è quello di veri-ficare se sussistono ricorrenze di comportamento tra soggetti che si avvalgono dello stesso professionista, anche al fine di verificare la sussistenza del ruolo di “ideatore/facilitatore” del comportamento evasivo. In tali ipotesi si procederà nei confronti dei soggetti che hanno adot-tato il comportamento indebito.

La circolare n.16/E dell’Agenzia delle Entrate delinea il quadro dei principali ambiti di attività del 2016

newsP. 7

Evasione, ecco le linee guida dell’Agenzia delle Entrate

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

P. 8

newsAssemblea Enpacl: centralità dell’ente a sostegno dei CdlSi è svolta il 29 aprile a Roma l’assemblea dei delegati EnpaclSi sono svolti a Roma il 29 aprile scorso i lavori assembleari dei dele-gati Enpacl che hanno confermato la centralità delle attività dell’Ente volte a sostenere la categoria dei Consulenti del Lavoro. Tra i nu-merosi temi all’ordine del giorno e le sollecitazioni da parte dell’ANCL Nazionale, l’attenzione prioritaria è stata posta sulla “prestazione pre-videnziale. Il sistema di previdenza sociale presenta un assetto dico-tomico: alla previdenza sociale in senso stretto, connotata da una vocazione mutualistica aperta ad una solidarietà interna al mondo del lavoro, si contrappone l’assistenza sociale a vocazione universalistica e solidaristica, basata sul principio di finanziamento dell’ Ente. Proprio da questo assunto hanno preso corpo le riflessioni e le proposte ANCL in Assemblea dei Delegati. L’analisi dello status di soci “silente o cancellato” e dei soci “morosi” ha evidenziato come la questione resti una priorità aperta e volta, non a pe-nalizzare ma a garantire la massima equità. L’attività di “recupero con-tributivo” è stata molto favorevole e il Presidente Nazionale dell’Ancl Francesco Longobardi ha esor-tato il presidente Enpacl Visparelli a proseguire lungo la strada intra-presa. L’accesso alla professione si è innalzato negli ultimi anni e si è

calcolato che la responsabilità con-tributiva scatta mediamente non prima dei 35 anni di età. Pertanto occorre continuare a lavorare sulla riduzione dei costi fissi e sull’offerta di una pluralità di servizi per la con-ciliazione del lavoro con le esigenze familiari. Per far ciò e per offrire ga-ranzie di serietà e trasparenza del proprio operato, l’Enpacl si è dotato di un sistema di controllo esterno e può vantare con orgoglio quaranta-quattro anni di storia e quarantamila soci, tra iscritti e pensionati. Apprez-zata è stata la relazione puntuale e dettagliata della società di revi-sione attraverso la quale è emerso quanto l’Enpacl abbia focalizzato l’attenzione sul fenomeno ricorrente dei “Ced - Centri elaborazione dati”, per la quale si è dotata di un nucleo interno dedicato proprio a tale at-tività di verifica e vigilanza e incrocio banche dati per rintracciare i “non regolari” o gli “erranti”. Attualmente sono in verifica cinquemila società e si sta costruendo una banca dati specifica con tutte le informazioni di interesse, il lavoro è iniziato dal nord est, Friuli, Veneto, Lombardia, Piemonte e a seguire passeranno al vaglio le aeree geografiche del centro e del sud. Nei prossimi mesi verranno inviati avvisi ai colleghi interessati e il 20% dei ced costi-tuiti da professionisti, a settembre

dovranno trasformarsi in STP per regolarizzare la loro posizione.Confermata anche la solida e bu-ona relazione tra Enpacl e Telecon-sul che garantisce ottimi servizi di qualità ed efficacia per i cdl. Ul-teriore punto all’ordine del giorno dell’Assemblea dei Delegati Enpacl è stato la recente costituzione (gen-naio 2016) in seno all’ENPACl, della fondazione “UNIVERSOLAVORO - Sistema servizi integrati per i Con-sulenti”, guidata dal Presidente Mat-teo Robustelli e volta a progettare lo sviluppo e la diffusione di servizi informatici di supporto all’attività degli studi professionali dei Con-sulenti del Lavoro, sfruttando tec-nologie di avanguardia su cloud e mettendo a sistema grandi econo-mie di scala. Infine non è mancato anche un passaggio su temi quali il sostegno alla genitorialità, i prestiti generici e ai neo iscritti, il sostegno al praticante, la stipula di conven-zioni e tanto altro. Nell’occasione si è altresì ribadita la necessità di fare attività di informazione partendo dalle scuole, anche sulla scorta de-gli ottimi report che l’ANCL sta rac-cogliendo dopo la sottoscrizione del protocollo di intesa con il MIUR e con i Presidi delle scuole Italiane.

Scrive Stefania Scoglio Presidente Ancl Sicilia

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news P. 11

Si è tenuto nei gior-ni 22-23 aprile il secondo appun-tamento del pro-gramma di corsi di formazione interna Ancl.

Si tratta del dodice-simo anno di attività formativa promosso dal Centro Studi Na-zionale, coordinato da Paola Diana On-

der e rivolto a tutti gli iscritti all’Asso-ciazione nazionale sindacale dei Con-sulenti del Lavoro.

La prima sessio-ne di questo do-dicesimo anno dei corsi di formazio-ne interna Anclsiè tenuta come di consueto presso la struttura formativa

centro Studium a Fiesole (Firenze) e si è recentemente conclusa con il cor-so di III livello del 12, 13 e 14 maggio 2016.

Fiesole, la photogallery del corso di II livelloSi è svolto il 22 e 23 aprile il 2° appuntamento con l’attività formativa interna Ancl organizzata dal Centro Studi

Fig.1 Foto gruppo Fiesole II livello

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P. 12

Fiesole, le foto del corso di II livello del 22 e 23 aprile 2016

Photogallery

L’album fotografico completo è visionabile sul sito www.anclsu.com nella sezione Centro Studi

news

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

Il regime contabile forfetario: semplificazione o complicazione?

LEGGE DI STABILITA’

focusgli approfondimenti

P. 13

Come noto il regime forfetario è stato introdotto a far data dal 2015 dalla Legge di stabilità n.190-2014 e modificato nei contenuti struttu-rali a cura della Legge di stabilità n.208-2015 rendendo di fatto il re-gime in questione più appetibile agli occhi dei contribuenti.

Tale regime doveva rappresentare nella sostanza un atto di semplifi-cazione tributaria al fine di sottoli-neare lo sforzo fatto in tal senso da parte dell’Amministrazione finan-ziaria in nome del nuovo rapporto fisco-contribuente decantato da tutti gli addetti ai lavori.

L’Agenzia delle Entrate con la re-cente circolare n. 10/E del 04 aprile 2016 ha ribadito che i contri-buenti che hanno adottato il regime forfetario devono fornire apposite informazioni con la compilazione del quadro RS del modello Unico di

riferimento.In merito alla questione appena esposta urge sottolineare le infor-mazioni che devono essere indicate

a) qualifica di sostituto d’imposta: i contribuenti che adottano il regime forfetario devono comunicare i dati dei redditi erogati per i qual non è stata operata la ritenuta alla fonte indicando il codice fiscale del per-cettore e l’ammontare dei redditi erogati;

b) studi di settore: pur essendo esonerati dagli studi di settore i soggetti forfetari devono fornire in-formazioni relative al numero com-plessivo delle giornate retribuite re-lative a lavoratori dipendenti ovvero a quelli impiegati con contratto di somministrazione di lavoro , a tem-po parziale e agli apprendisti;

c) mezzi di trasporto: deve essere

comunicato il numero complessivo di mezzi di trasporto utilizzati per lo svolgimento dell’attività alla data di chiusura del periodo d’imposta;

d) costi sostenuti: devono essere indicati i costi sostenuti per l’acqui-sto di materie prime e sussidiarie, semilavorati e merci e le spese so-stenute per le lavorazioni effettua-te da terzi;

e) godimento di beni di terzi: devono essere indicati i canoni di locazione, leasing, noleggio o affitto d’azienda;

f) acquisti carburanti: devono es-sere indicate le spese sostenute a tale titolo;

g) compensi corrisposti a ter-zi e consumi: occorre indicare i compensi corrisposti a terzi per prestazioni professionali e servi-zi direttamente afferenti l’attività

scrive Celeste Vivenzi

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

focus LEGGE DI STABILITA’ P. 14

professionale unitamente all’am-montare delle spese telefoniche e di energia elettrica sostenute.

Come stabilito dalla Legge n.190-2014 Il regime forfetario è ca-ratterizzato dal fatto che per de-terminare il reddito imponibile si applicano ai ricavi apposite percen-tuali di abbattimento indipenden-temente dall’ammontare dei costi effettivamente sostenuti e per tale motivo i contribuenti forfetari sono

esonerati dai seguenti obblighi:

- Registrazione di fatture emesse/corrispettivi ed acquisti,-Liquidazione e versamento Iva,- Dichiarazione Iva, - Spesometro, - Comunicazioni black list.

In conclusione e in buona sostan-za, quello che si vuole sottolineare con il presente contributo è che appare del tutto evidente come il

contribuente che adotta il regime forfetario, al fine di poter risponde-re a tutte le richieste contenute nel quadro RS del modello unico, dovrà tenere la contabilità con le stesse modalità previste per il soggetto che adotta il regime ordinario ren-dendo di fatto ancora inattuata la strada della vera e propria “ sem-plificazione fiscale”.

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

eventiconvegni a maggio

P. 15

Nell’ambito del ciclo di convegni organizzati per il 2016 dall’Ancl, dal Consiglio Provinciale dell’Ordine del Lavoro di Siena e dall’ANCL U.P. di Siena, si terrà il 20 mag-gio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 il quinto appuntamen-to formativo sul tema “Conoscere e saper utilizzare al meglio gli incetivi alle assunzioni” presso l’Auditorium CIA di Siena.RELATORE Dott. Luca Caratti ISCRIZIONI:

Conoscere e utilizzare al meglio gli incentivi alle assunzioni

SIENA - 20/05

Si terrà a Firenze dalle ore 9.30 alle ore 17.30presso la sede ANCL di Firenze – Viale Belfiore 15 il seminario su “Crisi d’impresa: la sorte dei rapporti di la-voro”N.POSTI: massimo 25 CREDITI: 7RELATORE: Dott. Francesco NataliniISCRIZIONI: piattaforma Myanclsu.com

Crisi d’impresa: la sorte dei rapporti di lavoro

FIRENZE - 20/05

PADOVA - 23/05 TREVISO - 24/05

Il Punto del lunedì Il contratto di assunzione

L’Up di Padova organizza un convegno per il 23 maggio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 sui seguen-ti temi: Le Ispezioni in azienda – analisi dell’iter procedurale connesso. Come fare lo sblocco atti-vità; regolarizzazione; tempi; regolarizzazione pre-videnziale ed assicurativa. L’evento si terrà pressol’EUROINTERIM SERVIZI V.le dell’Industria n. 60 N.POSTI: massimo 80 iscrittiCREDITI: 3ISCRIZIONI: piattaforma Myanclsu.com

L’Up di Treviso organizza un convegno dedicato al Con-tratto di assunzione e alle novità per costruirlo. che si terrà il 24 maggio dalle ore 14.30 alle ore 18.30 presso l’Hotel Ca’ del Galletto in Via Santa Bona Vecchia n. 30 a Treviso. N POSTI: massimo 200CREDITI: 4RELATORE: Dott. Massimo BraghinISCRIZIONI: piattaforma Myanclsu.com

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edizione nr. 123 del16 maggio 2016

convegni a maggioCREAZZO (VI) - 24/05 MILANO - 24/05La risoluzione del rap-porto di lavoro tra vecchie e nuove tutele

Le dimissioni on-line: analisi delle FAQ mini-steriali

L’ Up di Vicenza organizza il convegno di aggiornamen-to “La risoluzione del rapporto di lavoro tra vecchie e nuove tutele” per il 24 maggio dalle ore 14.30 alle ore 18.30. presso Vergilius Hotel - Via Carpaneda 5 Creazzo CREDITI: 4RELATORE: Avv. Patrizio Bernardo ISCRIZIONI: piattaforma Myanclsu.com

L’Up di Milano organizza un convegno di aggiorna-mento professionale su “Dimissioni on-line: analisi delle Faq ministeriali” che si terrà il 24 maggio dalle ore 18.30 alle ore 20.30 in Via De Amicis, 17 - MilanoCREDITI: 2N.POSTI: massimo 100 RELATORE: Cdl Andrea AsnaghiISCRIZIONI: anclmilano.it

TORINO - 25/05 BERGAMO - 30/05Novità in pillole: detas-sazione e tempo e luo-go della prestazione

Il salario di produttività e la detassazione nella legge di stabilità 2016

L’ Up di Torino organizza un convegno di aggiornamen-to professionale intitolato “Novità in pillole: la detas-sazione; il tempo ed il luogo della prestazione; dalla disciplina dell’orario di lavoro a quella sulle trasferte ed i distacchi di personale” che si terrà il 25 maggio dalle ore 14.00 alle ore 18.00. presso il Teatro del Collegio San Giuseppe.CREDITI: 4ISCRIZIONI: piattaforma Myanclsu.com

L’ Up di Bergamo organizza un convegno su “Il salario di produttività e la detassazione prevista dalla Legge di stabilità 2016” che si terrà il 30 maggio dalle ore 14.30 alle ore 18.30. presso il Centro Congressi Gio-vanni XXIII - viale Papa Giovanni XXIII, 106 di Bergamo.CREDITI: 4N.POSTI: massimo 60ISCRIZIONI: piattaforma Myanclsu.com

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CHI SIAMODIRIGENTI E SEDI

ANCL - SINDACATO UNITARIO

CONSIGLIO NAZIONALEDa chi è composto il Consiglio

Consiglieri di estrazione congressualeWalter Agostini, Mario Alborno, Mario Annaro, Omar Barella, Giovanni Besio, Romana Bettoni, Paolo Biscarini,

Francesco Blasini, Luca Bonati, Bruno Bravi, Luciana Bruno, Maurizio Buonocore, Biancamaria Burali,Antonio Cairo, Stefano Camassa, Stella Crimi, Flavia Croce, Nestore D’Alessandro, Laura Della Rosa,

Roberto Entilli, Claudio Faggiotto, Vittorina Faoro, Carlo Flagella, Giovanna Formentin, Annarita Formicola, Debora Furlan, Rossana Maria Marini, Massimiliano Gerardi, Antonietta Giacomin, Zeno Giarola, Daniele Girini,

Mariano Giunta, Alfonso Izzo, Manuela Maffiotti, Livio Masi, Domenico Monaco, Dario Montanaro,Roberto Morini, Piervittorio Morsiani, Loredana Nicoli, Paola Diana Onder, Marco Operti, Leonardo Pascazio,

Roberto Pasquini, Valeria Rama, Alberto Saitta, Antonio Saporito, Roberto Sartore, Guido Sciacca,Roberta Sighinolfi, Antonella Spalletti, Antonio Stella, Giuseppe Trovato, Massimiliano Umbaldo,

Enrico Vannicola.Ex presidenti ed ex segretari generali nazionali - consiglieri nazionali di diritto

Giancarlo Bottaro, Roberto De Lorenzis, Franco Dolli, Giuseppe Innocenti, Gabriella Perini, Benito Pesenato

UFFICIO DI PRESIDENZA NAZIONALEDa chi è composto l’Ufficio di presidenza

Presidente Nazionale Francesco LongobardiVice Presidente Nazionale Vicario Guido Sciacca

Segretario Tesoriere Luca BonatiSegretario Amministrativo Romana Bettoni

Coordinatore del Centro Studi Nazionale Paola Diana OnderComponenti Claudio Faggiotto, Manuela Maffiotti, Dario Montanaro, Roberto Morini

CONSIGLIO NAZIONALE PROBIVIRIDa chi è composto il ConsiglioRossano Zanella, Filippo Continisio, Luciano Ognissanti

CONSIGLIO NAZIONALE SINDACI REVISORIDa chi è composto il ConsiglioGiammaria Monticelli, Tiziano Belotti, Luigi Sabatini

PRESIDENTI CONSIGLI REGIONALI ANCLI presidenti dei Consigli Regionali dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro

Pasquale Arteritano (Molise), Crocifisso Baldari (Puglia), Elisabetta Battistella (Bolzano),Maria Paola Cogotti (Sardegna), Marco Degan (Veneto), Anna Maria Ermacora (Friuli Venezia Giulia),

Luca Fedeli (Toscana), Nicola Filippi (Piemonte), Andrea Fortuna (Lombardia), Anna Maria Granata (Campania),Giuseppe Gaetano (Calabria), Fabio Licari (Marche), Fabrizio Marti (Liguria), Claudia Paoli (Umbria),

Fabiano Paoli (Trento), Andrea Parlagreco (Lazio), Luca Piscaglia (Emilia Romagna), Lucia Scarpone (Abruzzo),Stefania Scoglio (Sicilia)

ANCL SEGRETERIA NAZIONALEvia Cristoforo Colombo, 456 - Scala B, I piano

00145 Roma - tel. 06 5415742