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DIOCESI DI ASSISI – NOCERA UMBRA – GUALDO TADINO SUSSIDIO LITURGICO ANNO A PARTE PRIMA: I DOM. DI AVVENTO DOMENICA DI PENTECOSTE 2007-2008

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  • DIOCESI DI ASSISI – NOCERA UMBRA – GUALDO TADINO

    SUSSIDIO LITURGICO

    ANNO A

    PARTE PRIMA: I DOM. DI AVVENTO – DOMENICA DI PENTECOSTE

    2007-2008

  • ____________________________________________ A CURA DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO

    Indice: I domenica di Avvento 2 Immacolata Concezione della B.V. Maria 3 II domenica di Avvento 5 III domenica di Avvento 6 IV domenica di Avvento 7 Natale – Messa della Notte 8 Natale – Messa dell’Aurora 9 Natale – Messa del Giorno 9 Sacra Famiglia 10 Celebrazione di Ringraziamento del 31 dicembre 11 Solennità di Maria SS. Madre di Dio 12 Epifania del Signore 13 Battesimo di Gesù 13 II domenica del T.O. 14 III domenica del T.O 15 IV domenica del T.O 16 Mercoledì delle Ceneri 17 I domenica di Quaresima 18 II domenica di Quaresima 19 III domenica di Quaresima 20 IV domenica di Quaresima 21 V domenica di Quaresima 22 Domenica delle Palme 23 Giovedì Santo – Messa nella Cena del Signore 24 Venerdì Santo 25 Veglia Pasquale 26 Giorno di Pasqua 27 II Domenica di Pasqua 28 III domenica di Pasqua 29 IV domenica di Pasqua 30 V domenica di Pasqua 31 VI domenica di Pasqua 32 Ascensione del Signore 33 Domenica di Pentecoste 34

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  • I DOMENICA DI AVVENTO Anno A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, oggi inizia un nuovo Anno Liturgico. In esso la nostra vita di fede è invitata a ripartire con rinnovato vigore, camminando incontro a Cristo che viene. La liturgia di questa prima domenica di Avvento ci esorta con forza a gettare via le opere delle tenebre, che sono i peccati e le cattive abitudini, e a rivestirci invece delle armi della luce: l’ascolto della Parola, la preghiera vigilante, la lode a Dio Padre, l’attenzione particolare ad ogni fratello. Svegliamoci dunque dal nostro torpore e lasciamoci guidare da Cristo per poter celebrare il Natale nella giustizia e nella pace. I LETTURA Il profeta Isaia ci propone l’immagine della umanità nuova che cammina incontro al Signore, giudice ed arbitro della storia. Questa lettura è per noi il primo richiamo d’Avvento a cambiare le nostre relazioni e a costruire la pace per andare incontro a Cristo che viene. II LETTURA Come qualsiasi attesa importante , anche l’attesa del Signore si esprime in atteggiamenti concreti. L’apostolo Paolo ci esorta ad allontanarci con decisione dal male, a comportarci in modo onesto e a fare nostre le scelte di Cristo. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, all’inizio dell’Avvento preghiamo con insistenza il Signore perché risvegli il nostro cuore e il mondo intero dal torpore dell’indifferenza e della mediocrità, rafforzi i germi di bontà e di pace e faccia brillare la luce della sua visita che salva e dà speranza. Diciamo insieme: VIENI, SIGNORE GESÙ 1. Signore, risveglia la tua Chiesa con la forza della tua parola e donale il coraggio necessario per denunciare il male e far crescere la fraternità: Preghiamo. 2. Signore, dona a coloro che hanno responsabilità e potere, saggezza nel prendere decisioni per il bene di tutti, rendendoli attenti specialmente alla condizione dei poveri e di chi non ha voce: Preghiamo. 3. Signore, suscita in mezzo ai popoli uomini e donne che abbiamo a cuore la pace e sono disposti a sacrificarsi per essa; fa’ che nei paesi in cui regnano la guerra e l’odio, si speri nella pace che appare impossibile e si cerchino vie nuove per la riconciliazione: Preghiamo. 4. Signore, fa’ che i giovani non debbano più addestrarsi nell’arte della guerra; aumenta in loro la disponibilità verso i più poveri e deboli; rendili sensibili alla gratuità e al volontariato: Preghiamo. 5. Signore, fa’ che iniziamo l’Avvento con piena disponibilità ad accogliere Cristo, incontrandolo nella Parola, nella preghiera e in ogni persona: Preghiamo. Signore Gesù, vieni a visitare la tua Chiesa; vieni a visitare questa assemblea; vieni a visitare l’umanità intera; visita le nostre famiglie e questa città (paese): accendi nel cuore di ognuno una sana inquietudine che ci spinga a cercarti, una grande nostalgia che ci spinga a desiderarti, una preghiera più viva che ci permetta d’incontrarti. Questo primo cero dell’Avvento che ora accendiamo esprime il nostro desiderio di te, Signore, e il nostro impegno per una giustizia sociale animata dalla carità. Ci sostenga nel santo proposito la Vergine tua madre, che soprattutto in questo tempo risplende davanti a noi come la Vergine operosa nella carità. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen * Mentre si accende il primo cero della corona d’Avvento si può eseguire un canto mariano

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  • SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA Anno A ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, proprio all'inizio dell'Avvento celebriamo questo giorno di festa in onore della beata Vergine Maria. Di lei celebriamo l'Immacolata Concezione cioè la sua radicale immunità dal peccato perché fosse degna dimora del Figlio di Dio. Maria è tutta santa, tutta bella, tutta grazia, mai sfiorata dal peccato; è la nuova Eva che viene al mondo in funzione di Cristo, nuovo Adamo. Maria immacolata è l'aurora che annuncia il sorgere del sole sulla terra; è il segno che Dio è stato fedele alle promesse; è la prova che Dio ci ama e vuol fare di noi nuove creature, sante e immacolate nell'amore, è immagine della Chiesa che accoglie e dona Cristo al mondo. Onorando la Madre, adoriamo il Figlio suo Gesù Cristo; venerando Maria, aderiamo alla Chiesa con amore e corresponsabilità impegnandoci a testimoniare il Vangelo della carità. ATTO PENITENZIALE: Fratelli e sorelle, onorando la Madre del Signore e venerando la sua Immacolata Concezione, domandiamo al Signore che ci liberi da ogni peccato per intercessione della Tutta-santa, della donna senza peccato che ha accettato di farsi madre dei peccatori: Confesso a Dio... e supplico la beata sempre Vergine... I LETTURA: Ascoltiamo nella prima lettura la narrazione del primo peccato dell'uomo. Morte, infelicità, disordine, paura sono i suoi effetti... Ma Dio immediatamente annuncia la rivincita dell'umanità sul male; il figlio della donna, Cristo figlio di Maria, sconfiggerà il maligno. Maria Immacolata è il grande segno di questa vittoria. II LETTURA: L'apostolo Paolo, parlandoci del progetto di Dio sul mondo, ci ricorda che Dio ha a cuore una sola cosa: rendere nuova, bella, grande, piena, felice la vita degli uomini. Questo è già avvenuto in Maria Immacolata; questo è cominciato anche in noi con il battesimo; questo deve completarsi anche in noi con la nostra risposta a Dio attraverso una vita vissuta nell'amore. PREGHIERA DEI FEDELI: Fratelli e sorelle, affidiamo alla Madre del Signore, alla Vergine fedele, alla donna tutta santa, alla Madre della Chiesa e di tutti gli uomini, le nostre preghiere che racchiudono i desideri e le speranze, le tristezze e le angosce del mondo intero. Invochiamo Maria con i titoli più belli che la venerazione della Chiesa ha rivolto a lei nel Concilio Vaticano II: Maria interceda per noi Kyrie, eleison Kyrie, eleison Christe, eleison Christe, eleison Kyrie, eleison Kyrie, eleison Santa Maria Madre di Dio prega per noi Figlia prediletta del Padre “ “ Madre del Verbo incarnato “ “ Tempio dello Spirito Santo “ “ Vergine scelta da tutta l'eternità “ “ Novella Eva “ “ Figlia di Adamo “ “ Figlia di Sion “ “ Vergine immacolata “ “ Vergine di Nazaret “ “ Vergine adombrata dallo Spirito “ “ Madre del Signore “ “ Madre dell'Emmanuele “ “ Madre di Cristo “ “ Madre del Salvatore “ “ Socia del Redentore “ “ Madre dei viventi “ “ Madre dei fedeli “ “ Madre di tutti gli uomini “ “

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  • Eletta tra i poveri del Signore prega per noi Umile ancella del Signore “ “ Serva della Redenzione “ “ Pellegrina nel cammino della fede “ “ Vergine dell'obbedienza “ “ Vergine della speranza “ “ Vergine dell'amore “ “ Modello di santità “ “ Membro eminente della Chiesa “ “ Immagine della Chiesa “ “ Madre della Chiesa “ “ Avvocata nostra “ “ Aiuto dei cristiani “ “ Soccorso dei poveri “ “ Mediatrice di grazia “ “ Assunta alla gloria celeste “ “ Glorificata nel corpo e nell'anima “ “ Esaltata sopra gli angeli e i santi “ “ Regina dell'universo “ “ Segno di consolazione “ “ Segno di sicura speranza “ “ Segno della gloria futura “ “ È bello e gioioso per noi lodare e benedire te, nostro Padre, che in questa celebrazione ci consenti di esaltare la bellezza di Maria, salutata dall'angelo come la piena di grazia. Essa è bella fin dalla sua concezione, immune da ogni macchia di peccato risplende per il fulgore della tua grazia. Essa è bella nel parto verginale, avendo generato il Figlio, splendore della tua gloria, divenuto salvatore e fratello di tutti noi. Essa è bella persino nella passione del Figlio, poiché pacifica agnella che soffre con l'Agnello immacolato, diventa madre per tutta l'umanità. Essa infine è bella nella risurrezione di Cristo con il quale regna gloriosa, divenuta partecipe della sua vittoria. Affascinati da questa bellezza spirituale di Maria, splendente sul suo volto e irraggiante nella chiesa, noi ti chiediamo o Padre: fa' che seguendo gli esempi di questa madre amorevole, possiamo sempre camminare verso di te, fonte di ogni bellezza. Per Cristo nostro Signore. Dopo la comunione è bene cantare il Magnificat come canto di ringraziamento e al termine della celebrazione è opportuno venerare l'icona della Vergine con il canto e l'incenso.

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  • II DOMENICA DI AVVENTO Anno A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, in questa seconda domenica di Avvento, Giovanni Battista ci invita alla conversione e a preparare la strada al Signore che viene. Egli giunge fra noi per renderci giusti, a patto che ci convertiamo, orientando la nostra vita verso di Lui e riconoscendoci umilmente peccatori. La nostra conversione avrà come frutto la costruzione della giustizia e della pace nelle relazioni con gli altri nel mondo intero. In questa celebrazione il Signore ci rinnovi con il suo Spirito e accenda in noi il desiderio di una vera conversione. I LETTURA Il profeta Isaia annuncia al popolo la nascita di un piccolo germoglio, cioè di un nuovo Re, che spunterà dal tronco di Iesse, padre di Davide. Questo Re non si presenterà con potenza militare o politica, ma sarà pieno dello Spirito del Signore, giudicherà con giustizia i poveri e porterà la pace. Questo Re, simboleggiato dal germoglio, è Cristo Gesù. II LETTURA L’apostolo Paolo ci invita a nutrirci delle Sacre Scritture e a tenere viva la speranza in Cristo Gesù. Solo così saremo capaci di vivere con gli altri relazioni autentiche e di accoglierci reciprocamente come Cristo ha accolto noi. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, sollecitati alla conversione dalla Parola di Dio, apriamo il cuore alla preghiera e chiediamo al Signore di rendere tutti gli uomini docili alla voce dello Spirito perché preparino la via della salvezza e raddrizzino i loro sentieri. 1. Cristo Gesù, Verbo eterno, suggerisci alla tua Chiesa le parole adatte ad annunciare agli uomini di questo tempo il tuo vangelo di salvezza: Preghiamo. 2. Cristo Gesù, Signore dell’Universo, dona ai cristiani la grazia di saper vivere nella sobrietà e nell’accoglienza di ogni fratello perché si realizzi il tuo regno: Preghiamo. 3. Cristo Gesù. luce vera, illumina i governanti, dona loro il coraggio di operare scelte che vincano l’odio con l’amore, la vendetta con il perdono e la guerra con la pace: Preghiamo. 4. Cristo Gesù, principe della pace, abbatti le barriere dell’odio che dividono le nazioni, apri la strada alla concordia e alla pacifica convivenza tra tutti i popoli: Preghiamo. 5. Cristo Gesù, giudice giusto, insegnaci a distinguere il bene dal male, perché l’albero della nostra vita produca frutti di mitezza, di giustizia e di amore reciproco: Preghiamo. Signore Gesù, vieni con il tuo Spirito a convertire la nostra vita; vieni con la tua Parola a rinnovare il mondo; vieni con la tua presenza a rafforzare la Chiesa. Rendici capaci di produrre frutti di santità e di pace, rivestici dei tuoi sentimenti, ricolmaci dei doni del tuo Spirito, perché il mondo ti riconosca presente e operante nella tua Chiesa per il bene dell’umanità intera. Signore, questo secondo cero dell’Avvento che ora accendiamo, esprime il nostro impegno di conversione, la nostra docilità al tuo Spirito e la nostra apertura alla solidarietà con tutti. Ci accompagni con il suo esempio e la sua intercessione la Vergine Madre, che risplende davanti a noi come la donna solidale con tutta l’umanità, la donna totalmente docile allo Spirito e pienamente tua discepola. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. * Mentre si accende il secondo cero dell’Avvento, si può eseguire un canto mariano

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  • III DOMENICA DI AVVENTO ANNO A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, ogni domenica di Avvento annunciamo al mondo che il Signore viene per cambiare la storia e l’umanità. Molti però, di fronte ai fatti della propria vita e del mondo, fanno fatica a credere che Gesù sia il Messia, il Salvatore. Nonostante questo, la Chiesa annuncia a tutti gli uomini che bisogna rallegrarsi per il Signore che viene. La gioia cristiana è frutto di una attesa paziente, di un cammino coraggioso dietro a Cristo. Solo così, noi cristiani saremo strumenti della gioia evangelica che trasforma l’umanità. I LETTURA Nella prima lettura il profeta Isaia annuncia al popolo tempi nuovi; il deserto e la steppa fioriranno, e a tutto ciò che è arido e morto, il Signore darà speranza e vita. Per Lui, infatti, non c’è situazione così disastrosa che non possa essere cambiata e riportata alla vita. II LETTURA Nella seconda lettura, Giacomo, con l’esempio dell’agricoltore che aspetta il frutto nascere e maturare, ci invita alla pazienza e alla perseveranza, poiché il giorno del raccolto è vicino e non c’è ragione di dubitarne. Perciò in nessuna situazione dobbiamo perderci d’animo, perché il Signore garantisce la riuscita della nostra vita. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il Signore è vicino, anzi è già in mezzo a noi. È lui il Messia di cui tutti gli uomini hanno bisogno. Non dobbiamo aspettare nessun altro. Preghiamo dunque perché ogni uomo, in questo Natale, apra il cuore a Gesù Cristo e trovi in lui salvezza piena e gioia vera. Diciamo insieme: VISITA IL TUO POPOLO, SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché testimoni al mondo la gioia, fondata sulla certezza che la venuta di Cristo trasforma la vita di ogni uomo: Preghiamo. 2. Per tutte le comunità cristiane , in particolare per quelle perseguitate a causa della guerra, dell’odio razziale e dei fondamentalismi religiosi: perché perseverino con passo sicuro e gioioso nella testimonianza del Vangelo: Preghiamo. 3. Per quanti sono smarriti e non riescono a vedere Dio negli avvenimenti della vita: perché il Signore rinfranchi il loro cuore e doni loro una pazienza coraggiosa: Preghiamo. 4. Per coloro che soffrono nella malattia, nella miseria e nella solitudine: perché sentano nel nostro aiuto fraterno e nella nostra concreta condivisione la vicinanza del Signore che viene: Preghiamo. 5. Per tutti noi: perché in ogni circostanza sappiamo attendere con pazienza i tempi di Dio, senza scoraggiarci nelle difficoltà e accettando con gioia la fatica di vivere il Vangelo: Preghiamo. Signore Gesù, visita con la pace e la gioia l’umanità intera che ti attende. Tu conosci, Signore, le attese di liberazione e le delusioni degli uomini e dei popoli. Tu leggi nel cuore le speranze e le angosce di tante persone. Tu vedi i desideri di bene e i peccati di ogni creatura. Tu, Signore, sei colui che deve venire anche oggi nel mondo perché sempre più comprendiamo, mentre crollano i messianismi terreni, che non possiamo aspettare vita, libertà e gioia da qualcun altro. Questo terzo cero dell’ Avvento che accendiamo, Signore, esprime la nostra profonda certezza che solo tu sei la Via, la Verità e la Vita del mondo e significa la nostra pazienza e perseveranza nel ricercare il bene comune. Ci accompagni con il suo esempio e la sua protezione materna la Vergine Maria che veneriamo come Vergine paziente e gioiosa nel consacrarsi al bene di tutta l’umanità. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli Amen. * Mentre si accende il terzo cero dell’Avvento si può eseguire un canto mariano.

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  • IV DOMENICA DI AVVENTO Anno A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, in questa ultima domenica di Avvento, Giuseppe, lo sposo di Maria, ci introduce nel mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Giuseppe, uomo silenzioso e giusto, ascolta con fiducia la Parola di Dio e compie con semplicità ciò che Dio gli chiede. In questo modo Egli consente al Messia di entrare nella storia umana. Questa accettazione di Giuseppe chiama tutti noi a vivere il Natale con i suoi stessi atteggiamenti che sono quelli della fede, dell’obbedienza, dell’umiltà e del silenzio. I LETTURA Il profeta Isaia ci presenta il re Acaz che, nelle difficoltà della guerra, non vuole chiedere un segno a Dio, perché poi dovrebbe fidarsi di Lui. Egli vuole fare di testa sua, ma Dio, prendendo ugualmente l’iniziativa, gli dà come segno e garanzia del futuro, la nascita di un figlio da una vergine. Questo annuncio è la più grande profezia della nascita di Gesù. II LETTURA L’apostolo Paolo ci indica l’atteggiamento di fondo con cui celebrare il Natale: vivere l’obbedienza della fede, che consiste nel credere in Gesù Cristo Figlio di Dio e affidarsi a Lui. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, è ormai vicino il Natale del Signore. Contemplando il mistero della Vergine Madre, preghiamo per l’umanità intera perché, attraverso l’obbedienza della fede, accolga l’Emmanuele e così dia gloria al nome santo di Dio. Diciamo insieme: VIENI, SIGNORE GESÙ. 1 O Re delle genti e Pietra angolare della Chiesa, vieni a rinnovare il tuo popolo con la grazia della tua visita e rendilo sempre più capace, come Maria e Giuseppe, di portarti al mondo; Preghiamo. 2 O Sapienza che esci dalla bocca dell’Altissimo e tutto disponi con forza e dolcezza, vieni a sostenere nel servizio i pastori della Chiesa e suscita in ogni comunità accoglienza, corresponsabilità e servizio del Vangelo; Preghiamo. 3 O Signore, Guida del tuo popolo, che hai dato a Mosè la legge sul monte Sinai, vieni ad illuminare tutti i governanti perché sappiano portare a compimento le attese di giustizia e di pace che sono nel cuore dei popoli; Preghiamo. 4 O Germoglio della radice di Iesse, che t’innalzi come segno per i popoli, vieni a liberare tutti i poveri e i piccoli della terra perché da oriente ad occidente, dal nord al sud del mondo, salga a te un inno di lode; Preghiamo. 5 O Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli, vieni e libera chi giace nelle tenebre del male e del peccato, perché ogni cuore umano sperimenti la gioia e la libertà che desidera; Preghiamo. 6 O Astro che sorgi, splendore di luce eterna e sole di giustizia, vieni e dona speranza a chi è triste e unità a chi è diviso, perché ogni persona sia riconciliata con se stessa, con te e con i fratelli; Preghiamo. Signore Gesù, tu sei l’Emmanuele, il Dio-con-noi: dona a tutto il mondo di potersi rallegrare per la tua venuta. Signore Gesù, tu sei il vangelo per la vita del mondo, la buona notizia dell’amore di Dio per tutti: dona alla tua Chiesa di crescere nella coscienza missionaria e nell’impegno dell’evangelizzazione. Signore Gesù, tu ci salvi dei nostri peccati con la tua obbedienza al Padre: donaci di crescere nell’obbedienza della fede. Questo quarto cero dell’Avvento che accendiamo, Signore, esprime la certezza che tu sei l’Emmanuele, il Dio-con-noi, il Dio dentro la nostra storia e manifesta la nostra volontà di stare dentro la storia del nostro tempo, condividendone le speranze e i problemi. Ci accompagnino con il loro esempio e la loro intercessione la Vergine Maria e il suo sposo Giuseppe, che nel mistero del Natale risplendono per la loro fede obbediente e la loro totale condivisione della storia d’Israele e dell’umanità. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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  • NATALE DEL SIGNORE

    MESSA DELLA NOTTE

    ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, questa è una grande notte: fuori, ma forse anche dentro di noi ci sono il freddo e le tenebre; qui la luce ci illumina, ci penetra e ci riscalda: la luce di questa notte che è Cristo Signore, fatto uomo da Maria Vergine.

    Diciamo con Isaia: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio: quel bambino è Dio, quel figlio è il Signore Gesù.

    Partecipiamo con gioia a questa celebrazione che non è il ricordo di un avvenimento accaduto duemila anni fa o una commemorazione della nascita di Gesù; qui, attraverso la Parola e l'Eucarístia, riviviamo il mistero del Natale e incontrando nella fede il Signore Gesù, ci viene comunicata la ricchezza spirituale della sua nascita: la salvezza, la grazia, la vita eterna, la fraternità, la gioia e l'umiltà.

    CANTO DEL GLORIA: (è bene introdurlo) Insieme agli angeli di Betlemme e a tutta la Chiesa sparsa nel mondo, cantiamo la gloria di Dio e la pace per gli uomini che scaturiscono dal Natale del Signore. (A questo punto è bene suonare le campane sia del campanile interno della Chiesa, come pure altri strumenti musicali, è un modo per annunciare a tutti la nascita del Redentore)

    I LETTURA: Le parole del profeta Isaia sono un inno alla salvezza che Dio offre all'umanità di sempre,

    rovinata dal peccato, lacerata dalla divisione, oppressa dal dolore... «Un bambino è nato per noi», Cristo Salvatore: tutto è nuovo, tutto è luminoso... le angoscie, le delusioni, il male, il peccato... tutto è cancellato. Tutto è grazia per chi accoglie il Salvatore nella sua vita. C'è davvero per ogni uomo e per tutti gli uomini una possibilità concreta di vita nuova e vera.

    II LETTURA: S. Paolo testimonia che le parole di Isaia si sono avverate, che le promesse di Dio si sono compiute e continuano a compiersi in ogni uomo che accoglie Gesù Cristo nella sua vita. Egli ci libera dall'indifferenza religiosa e da ogni attaccamento al male e ci rende capaci di vivere una vita nuova, da figli e fratelli. PROFESSIONE DI FEDE: Professiamo la fede nel Padre che ci ha tanto amati da dare per noi il Figlio, la fede in Gesù Cristo che per noi e per la nostra salvezza si è fatto uomo, la fede nello Spirito Santo che vivifica la Chiesa e la rende corpo di Cristo nel mondo; alle parole dell'incarnazione ci inginocchieremo per adorare il mistero del Verbo di Dio fatto uomo.

    PREGHIERA DEI FEDELI: È bene usare il formulario previsto dall'Orazionale; diventa un segno di comunione con tutte le chiese d'Italia.

    PREGHIERA EUCARISTICA: È bene cantare il prefazio, il racconto dell'istituzione, il mistero della fede e la dossologia finale.

    COMUNIONE: Si faccia, per quanto possibile, sotto le due specie.

    CONGEDO: È bene che il sacerdote scenda tra i fedeli a scambiare gli auguri di Buon Natale.

    MOMENTO DI FESTA: È cosa buona scambiarsi gli auguri in un momento di fraternità organizzato nei locali della parrocchia... mangiando e bevendo qualcosa insieme ...

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  • MESSA DELL'AURORA

    ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, oggi è Natale. Natale è il Figlio di Dio che si fa uno di noi per essere la luce che sconfigge le tenebre del peccato e della morte. Anche se la realtà che viviamo ogni giorno sembra dirci che nulla è cambiato nella vita degli uomini, il Natale che oggi celebriamo viene a renderci ancor più certi che dentro la nostra storia, dentro la nostra vita c'è ormai Dio con il suo amore che salva, con la sua vita che vince la morte, con la sua presenza che illumina e dà senso ad ogni avvenimento della nostra esistenza. Rallegriamoci dunque perché veramente Dio è con noi e noi siamo chiamati ad esse in comunione con lui per mezzo del figlio suo Gesù Cristo, nostro fratello, amico e redentore.

    Accogliamo in questa mattina la luce del Natale e riconosciamo il Signore Gesù nei segni dell'assemblea che formiamo, nella Parola che ascoltiamo e nell'Eucaristia che offriamo e riceviamo.

    GLORIA A Dio: Più che l'atto penitenziale si sottolinei il canto natalizio del Gloria... Può essere fatto con le parole della notte (si veda per la messa della notte).

    I LETTURA: Il profeta Isaia trasmette il messaggio del Signore alla figlia di Sion, cioè a Gerusalemme allora e a tutto il popolo di Dio oggi. Questo è l'annunzio: Dio si è fatto uomo, ci ha uniti a sé e ci ha liberati dalla schiavitù del male e della morte; nessun uomo è più abbandonato a se stesso; ma amato da Dio.

    II LETTURA: S. Paolo ci insegna che per bontà di Dio siamo salvati in Gesù Cristo. Non sono le nostre buone opere che ci salvano dall'egoismo, dal peccato e dalla morte, ma Gesù Cristo che ci regala la salvezza e la vita eterna facendoci figli di Dio e donandoci la sua stessa vita. Nessun uomo può quindi dirsi svantaggiato di fronte a Dio.

    MESSA DEL GIORNO

    ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, il Verbo di Dio si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.

    Da lui abbiamo ricevuto grazia su grazia, ma la realtà che viviamo sembra scontrarsi con questa buona notizia. Davvero è nato per noi il Salvatore? È proprio Cristo la speranza e la salvezza dell'uomo, oppure dobbiamo cercare altrove? Fratelli e sorelle, celebrare il Natale è credere che Dio in Cristo Gesù si è fatto nostro fratello solidale, nostro amico fedele, nostro compagno di viaggio. Celebrare il Natale significa riconoscere oggi la presenza del Salvatore nella vita della Chiesa e nella concretezza della storia. Accogliamo dunque il Signore Gesù che si fa presente, ora, in questa assemblea, facendo arrivare a noi tutta la ricchezza spirituale del suo Natale.

    CANTO DEL GLORIA: Mentre l'atto penitenziale dovrà essere sobrio, il canto del Gloria dovrà essere sottolineato, solenne e assembleare. Perché non suonare anche oggi le campane dentro la Chiesa... ?

    I LETTURA: È possibile cantare la gioia e avere speranza di fronte ad un mondo che va in rovina? Isaia ha cantato, vedendo che Dio stava per compiere la liberazione del suo popolo.

    A maggior ragione possiamo e dobbiamo cantare noi dal momento che il Signore ha consolato il suo popolo; tutti i confini della terra hanno visto e possono vedere la salvezza di Dio cioè Cristo Salvatore. Alla Chiesa, a noi, il grande e impegnativo compito missionario di annunciare, di gridare al mondo di oggi la salvezza che viene da Gesù Cristo.

    II LETTURA: È possibile per l'uomo raggiungere Dio e parlargli familiarmente? Non lo sarebbe... ma

    lo è diventato da quando Dio stesso ci ha parlato personalmente per mezzo del Figlio fatto uomo come noi. Egli si è messo al nostro livello di uomini per portarci al livello di Dio.

    PREGHIERA DEI FEDELI: (Si veda l’Orazionale)

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  • SACRA FAMIGLIA – Anno A ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, celebriamo la festa della Santa Famiglia di Nazareth, composta da Gesù, Maria e Giuseppe. Sappiamo che oggi la famiglia costituita dal matrimonio attraversa una forte crisi, mentre vengono proposti modelli di famiglia contrari al disegno di Dio. Riaffermiamo, alla luce della famiglia di Nazareth, la nostra adesione al piano di Dio sulla famiglia, consapevoli che anche noi – come Chiesa – ora formiamo la famiglia di Dio, animata dallo Spirito Santo e riunita nel nome del nostro Padre comune attorno a Cristo suo Figlio e nostro fratello. I LETTURA: Il libro del Siracide, detto anche Ecclesiastico, ci insegna che, onorando e rispettando i genitori, meritiamo la benedizione di Dio, rendiamo efficace la nostra preghiera e otteniamo il perdono dei peccati. II LETTURA: L'apostolo Paolo esorta i membri di ogni famiglia cristiana a imitare le virtù e i sentimenti di Cristo: tra moglie e marito, tra genitori e figli ogni difficoltà può essere superata attraverso l'amore, il perdono e la pazienza reciproca. PREGHIERA DEI FEDELI: Fratelli e sorelle, consapevoli di essere amati da Dio come veri figli, rivolgiamo al Padre comune la nostra preghiera filiale, sicuri che Egli ci esaudirà nel suo amore. Diciamo insieme: Padre nostro, ascoltaci. 1 - Padre santo, noi ti benediciamo per le coppie di sposi che vivono lo stesso amore nel vincolo della fedeltà. Ricordati anche delle coppie separate, delle comunità cristiane divise al loro interno, della divisione dei cristiani. Preghiamo 2 - Padre santo, noi ti benediciamo per le famiglie che hanno la forza di aprire le loro case all'adozione e all'affido, agli stranieri e ai senza tetto. Ricordati anche di quanti soffrono la solitudine e l'esclusione sopratutto in questo giorno di festa familiare. Preghiamo 3 - Padre santo, noi ti benediciamo per le famiglie che sanno venire incontro alle povertà e ai disagi giovanili presenti nella nostra società. Ricordati anche di quanti mancano di tutto, anche se circondati dall'opulenza del consumismo. Preghiamo. 4 - Padre santo, noi ti benediciamo per questa mensa imbandita attorno alla quale raccogli la tua famiglia. Ricordati della nostra comunità parrocchiale perchè tutti contribuiamo a formare in essa un clima familiare di comprensione reciproca e di aiuto sincero. Preghiamo. Padre santo e misericordioso, tu ci hai donato il tuo Figlio che è vissuto in famiglia con Maria e Giuseppe: vieni in soccorso alle nostre famiglie e renditi presente in ciascuna di esse per mezzo del tuo Figlio Gesù che con Te e con lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli.

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  • CELEBRAZIONE DI RINGRAZIAMENTO DEL 31 DICEMBRE

    - È bene che la celebrazione preveda l'Eucaristia, anche se comporta la liturgia della solennità di Maria SS. Madre di Dio, perché è l'Eucaristia il ringraziamento pieno della Chiesa; in questo caso il canto del Te Deum va fatto dopo la comunione;

    - la celebrazione può essere fatta con il canto dei Vespri che potrebbero prevedere anche l'adorazione e la benedizione eucaristica; nel caso dei soli Vespri il canto del Te Deum può sostituire l'inno; se invece si fa la benedizione eucaristica il Te Deum va cantato prima della benedizione al posto del tradizionale Tantum ergo;

    - nell'omelia si tengano presenti gli avvenimenti più importanti della vita ecclesiale (universale, diocesana e parrocchiale) e della vita del mondo intero,

    PREGHIERA DEI FEDELI: 1) Per la Chiesa di Dio pellegrina nel tempo: perché godendo sempre della protezione divina sappia condividere, ogni giorno di più, le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di questo tempo; Preghiamo. 2) Per tutte le nazioni della terra: perché il Signore della misericordia e della pace perdoni tutte le ingiustizie, le sopraffazioni e le violenze compiute in questo anno, e, ispirando ai governanti pensieri di pace, ci conceda un futuro libero dal flagello della guerra e dalla vergogna della fame; Preghiamo. 3) Per quanti hanno contribuito con la loro fedeltà, il loro impegno e anche l'offerta della loro vita alla costruzione di un mondo più umano, perché il loro sacrificio, pubblico o nascosto, produca frutti fecondi di libertà, di pace e di speranza per tutti; Preghiamo. 4) Per i pastori di tutte le chiese: perché sull'esempio di Cristo, buon pastore, guidino il gregge loro affidato verso i pascoli della verità, della libertà e della comunione con il Signore e lavorino incessantemente per l'unità della Chiesa; Preghiamo. 5) Per quanti in questo anno sono diventati figli di Dio nel battesimo, o sono stati confermati nella cresima; per quanti per la prima volta si sono accostati alla mensa eucaristica e per quanti hanno celebrato il sacramento del matrimonio; per coloro che hanno ricevuto un ministero nella chiesa o si sono consacrati a Dio nella professione dei consigli evangelici: il Signore conceda a tutti di crescere nella fede in lui e nel servizio alla chiesa e al mondo; Preghiamo. 6) Per i poveri, i malati, i sofferenti, gli sfiduciati, i dubbiosi, gli increduli, i disperati, i violenti, i drogati, i carcerati, le famiglie divise: perché per tutti il Signore sia misericordia per il passato e coraggio e speranza per il futuro; Preghiamo. 7) Per quanti in questo anno sono morti a causa della violenza e della guerra, per quanti sono stati vittime della tortura e della indifferenza dei potenti, per coloro che sono stati tragicamente portati via dagli incidenti e dalle catastrofi naturali, per tutti i nostri cari defunti: perché il Signore doni a tutti la pienezza di vita e di pace nel suo regno e un giorno ci raduni tutti insieme nella risurrezione gloriosa; Preghiamo. 8) Per noi, che in quest'anno, ancora una volta, abbiamo sperimentato l'amore provvidente di Dio: perché il Signore accetti il nostro umile ringraziamento, perdoni le nostre colpe, accresca in noi, con il suo Spirito, il nostro impegno al servizio del vangelo e di ogni uomo; Preghiamo. 11

  • SOLENNITÀ DI MARIA SS. MADRE DI DIO

    ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, in questo primo giorno dell'anno celebriamo l'ottava del Natale e veneriamo la divina maternità di Maria. Riconosciamo cioè che Maria è la madre di Gesù, il quale nella sua unica persona è Dio come il Padre e uomo come noi; perciò veneriamo Maria con il titolo di Madre di Dio, per affermare la vera umanità di Cristo e la sua vera divinità. Celebriamo oggi anche la giornata mondiale della Pace. È il figlio nato da Maria la nostra pace; pace che si realizza soprattutto passando per l'umiltà di Betlemme e per la strada stretta della Croce che conduce all'amore. Mostrandoci tra le braccia il figlio Gesù, Maria ci indica la via della vera pace, quella pace che ci viene donata in questa eucaristia e di cui diventiamo portatori in ogni ambiente.

    I LETTURA: Questo brano, che viene ora proclamato, è l'antica benedizione che dal tempio di Gerusalemme i sacerdoti pronunciavano sul popolo all'inizio del nuovo anno. Questa benedizione si è compiuta in Gesù perché lui è il volto, il nome, la pace e la benedizione di Dio per ogni uomo. II LETTURA: La vita non è assurda, la storia non è in balia del destino, la pace non è impossibile; non siamo schiavi né della paura né del tempo, ma figli di Dio nella pace, figli liberi di un Dio di libertà. E questo da quando il Figlio di Dio è entrato nella storia e nel tempo nascendo da una donna, Maria.

    PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore il dono della pace e ogni altro bene, per l’intercessione della Madre di Dio. Diciamo insieme: SANTA MARIA, MADRE DI DIO, PREGA PER NOI

    1) Ricordando la totale disponibilità con cui Maria all'annuncio dell'angelo aderì alla volontà di Dio, preghiamo perché sull'esempio di Maria, Vergine dell'ascolto, la Chiesa sia sempre più docile all'azione dello Spirito Santo; 2) Ricordando la prontezza con cui Maria si recò dalla cugina Elisabetta e nella sua casa magnificò le grandi opere di Dio, preghiamo perché, per intercessione della Vergine del servizio e della lode, il Signore ricolmi anche oggi di bene gli affamati, innalzi gli umili e gli oppressi; 3) Ricordando la povertà nella quale Maria partorì il suo figlio unigenito, chiediamo al Signore di far crescere nella nostra terra tutti gli sforzi e i propositi di pace, perché nella giustizia e nella condivisione dei beni, sia garantito a tutti i popoli il diritto all'esistenza e all'autodeterminazione; 4) Ricordando il disagio e la sofferenza di Maria nella fuga in Egitto, preghiamo perché, per intercessione della Vergine solidale con gli uomini, tutti i profughi, gli esiliati, i senzatetto, gli immigrati e quanti sono nella sofferenza, nella malattia e nella persecuzione, siano rianimati, consolati e liberati;

    5) Ricordando la trepidazione di Maria nel ricercare Gesù smarrito nel tempio e la sua premura di madre nella casa di Nazaret, preghiamo perché, per intercessione della Vergine sposa e madre, in tutte le famiglie genitori e figli crescano nel dialogo e nella ricerca della volontà di Dio, nell'amore vicendevole e nel rispetto della vita umana;

    Signore, che prontamente hai esaudito Maria, tua Madre, alle nozze di Cana, dona anche a noi,

    per sua intercessione, il vino della vita nuova che rallegri tutta l’umanità. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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  • EPIFANIA DEL SIGNORE

    ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, oggi è l'Epifania, cioè la manifestazione di Cristo come Salvatore di tutti i popoli. Questa solennità ci spalanca davanti agli occhi in tutta la sua vastità, il grandioso piano di Dio che vuole radunare tutti gli uomini attorno a Cristo, che ha preso dimora in mezzo a noi e continua ad abitare nella Chiesa. In un certo senso il lungo viaggio dei magi, che partono dall'oriente per cercare Cristo, termina con il nostro radunarci insieme in questa assemblea eucaristica nella quale adoriamo Cristo, lo accogliamo nella fede e lo portiamo ai fratelli. L'epifania è dunque la festa di Cristo luce del mondo, una luce che risplende nella Chiesa e che arriva in ogni ambiente attraverso la nostra testimonianza. Festa della Chiesa missionaria, festa della fede, festa della luce. Questo oggi celebriamo.

    I LETTURA: Il profeta Isaia invita Gerusalemme a sentirsi inondata della luce del Signore e a rallegrarsi perché tutti i popoli vogliono radunarsi in essa. Questa città della luce, nella quale risplende la gloria del Signore e che diventa luogo di raduno di tutti gli uomini, è la Chiesa. Sul mondo immerso nelle tenebre del male, dell'errore, della morte e della falsità, la Chiesa fa risplendere la luce di Cristo.

    II LETTURA: Dio non fa preferenze. Come la luce non può non illuminare qualsiasi cosa, così Dio

    non può escludere nessuno dal suo “mistero” cioè dal suo progetto di salvezza che si è manifestato a tutti i- popoli in Cristo Gesù. Questo vuol dire che la Chiesa è veramente se stessa quando soprattutto è missionaria, cioè evangelizza.

    SEGNI DA VALORIZZARE: IL SEGNO DELLA LUCE con l’abbondanza di ceri accesi: * fissi accanto all'ambone o sull'altare o accanto all'immagine di Gesù Bambino o al centro del

    presbiterio * portati al vangelo o all'inizio della preghiera eucaristica

    * potrebbero essere accesi al momento della professione di fede, oppure all'inizio della preghiera eucaristica (se sull'altare);

    - sarebbe bene, insieme al pane e al vino, offrire l'incenso su un braciere già fumigante che viene collocato davanti all'altare in segno di adorazione e di fede (cfr. i magi).

    PREGHIERA DEI FEDELI: Come nell'Orazionale.

    BATTESIMO DI GESÙ ANNO A ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, oggi celebriamo la festa del Battesimo di Gesù nel fiume Giordano. Sottoponendosi al battesimo di penitenza di Giovanni Battista, Gesù si mostra solidale con i peccatori e condivide la nostra condizione umana nella sua fragilità, per renderla nuova attraverso l'opera della sua grazia. La voce autorevole del Padre lo proclama suo Figlio prediletto e lo Spirito Santo lo consacra Messia. Riconosciamolo dunque, in questa liturgia, come nostro Salvatore e sorgente della nostra fede e del nostro battesimo. I LETTURA: Nella prima lettura si parla di un servo di Dio che, nella totale docilità e in modo umile e disarmato, porta la salvezza al popolo. Anche le prove e le sofferenze non lo faranno indietreggiare. In questo servo, descritto da Isaia come luce e alleanza per tutti gli uomini, noi vediamo chiaramente presentata la missione di Gesù. II LETTURA: Lo Spirito stesso di Gesù continua ad agire nella Chiesa; per questo Pietro, trasgredendo le usanze religiose del suo tempo, va in casa del pagano Cornelio e prende atto che Dio non fa preferenze di persone, cioè non è razzista. In questa occasione l'apostolo annuncia Gesù Cristo e la sua opera di salvezza, a partire dal battesimo del Giordano. PREGHIERA DEI FEDELI: Come nell’Orazionale. Si suggerisce la benedizione e l'aspersione dell'acqua, in ricordo del Battesimo all'inizio della celebrazione (sostitutiva dell'atto penitenziale)

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  • II Domenica - TEMPO ORDINARIO Anno A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, in questa domenica, in continuità con la festa del Battesimo dì Gesú, ci viene presentata la missione del Figlio di Dio. Egli è venuto per fare la volontà del Padre: questa scelta ha caratterizzato tutta la sua esistenza. Facendosi servo, Egli ha preso su di sé il peccato del mondo liberando così l’uomo dalla schiavitù del male. Noi, in quanto battezzati, siamo chiamati a percorrere la stessa strada di Gesù, obbedendo alla volontà di Dio e facendoci carico dei problemi e delle debolezze degli altri. L’Eucaristia che celebra sempre l’obbedienza di Cristo al Padre, ci rende capaci di ripetere come Lui: “Ecco, io vengo, Padre, per fare la tua volontà”. I LETTURA La prima lettura, tratta dal libro del profeta Isaia, è il brano noto come il “Canto del Servo”. In essa il profeta evidenzia la missione speciale di un eletto del Signore che, ripieno di Dio, sarà la luce di tutte le nazioni. La Chiesa ci insegna che il servo per eccellenza è Cristo Figlio di Dio, mandato dal Padre per essere la luce dell’intera umanità. II LETTURA La comunità di Corinto era stata fondata da San Paolo nel corso del suo secondo viaggio missionario, negli anni ‘50. Egli, scrivendo questa lettera per rispondere ad alcuni interrogativi sulla vita cristiana, ricorda anzitutto ai cristiani che sono stati chiamati alla santità seguendo Gesù. La stessa esortazione, oggi, risuona per ognuno di noi. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, presentiamo al Signore le necessità di tutti gli uomini, specialmente di quanti sono dimenticati e oppressi. Diciamo insieme: ASCOLTACI, O SIGNORE I. Per la Chiesa: perché sia sempre più impegnata nella sua missione di annunciare ai popoli Cristo, Agnello di Dio, che porta su di sé i peccati del mondo; Preghiamo. 2. Per ogni cristiano: perché superando la tentazione dell’egoismo e dell’autonomia, sappia rinunciare a se stesso per fare la volontà del Padre; Preghiamo. 3. Per tutti gli uomini che sono alla ricerca della verità: perché giungano a Cristo: via, verità e vita, e trovino in Lui ciò che cercano; Preghiamo. 4. Per tutti ì pastori della Chiesa: perché ripieni dello Spirito Santo seguano Cristo servo, e sappiano testimoniare un autentico stile di vita evangelico; Preghiamo. 5. Per la nostra comunità parrocchiale: perché ognuno di noi impari di più a dimenticare se stesso, e così cresca nella sensibilità ai problemi del mondo e alle sofferenze dei nostri fratelli; Preghiamo. Signore Gesù, Agnello che ti sei caricato dei peccati e dei dolori degli uomini, accogli le invocazioni dell’umanità sofferente e suscita operatori santi e capaci di costruire un mondo nuovo. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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  • III Domenica - TEMPO ORDINARIO Anno A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, anche in questa domenica, come nelle precedenti, la liturgia risponde alla domanda: “Chi è Gesù per noi e chi siamo noi per Lui?”. Gesù si presenta quale luce, liberatore, portatore di gioia e di salvezza. Per questo i pescatori di Galilea lo ascoltano, accolgono la sua Parola e cambiano l’orientamento della loro vita. In una parola si convertono. Anche ora, in questa assemblea, il Signore passa, ci guarda, ci chiama. E noi siamo disposti a lasciarci di nuovo convertire? Chiediamo la conversione per noi e per tutti i discepoli di Gesù. I LETTURA Nel 721 a.C. il Regno d’Israele viene invaso dall’esercito assiro che provoca nelle regioni di Zàbulon e di Nèftali devastazioni e miseria. Al popolo umiliato, il profeta Isaia annuncia la fine della loro tribolazione e la venuta di un salvatore portatore di luce e di salvezza. Gesù, che è il salvatore promesso, inizierà la predicazione proprio da questo luogo, che al suo tempo era considerato terra di frontiera, e i cui abitanti erano ritenuti quasi pagani. II LETTURA I cristiani di Corinto, pur convertiti a Cristo, ben presto hanno formato piccoli gruppi chiusi richiamandosi a qualche apostolo in particolare. Tutto questo rischia di compromettere la pace e l’unità. San Paolo condanna con forza questa situazione, dichiarando che l’unità della Chiesa si fonda sulla comune appartenenza a Cristo, perché solo Lui si è sacrificato per tutti sulla croce. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, chiediamo al Padre la grazia dell’unità in Cristo perché si compia il disegno divino di un solo gregge e un solo pastore. Diciamo insieme: ASCOLTACI, O SIGNORE I. Padre, dona alla tua Chiesa pastori saggi che rinnovando sempre la loro vita, siano di esempio e guida a tutti i fedeli; Preghiamo. 2. Padre, fa che tutti i battezzati siano affascinati da Cristo, tua Parola vivente, e rimangano saldi nella fede e nella sequela del Vangelo; Preghiamo. 3. Padre, suscita in mezzo al tuo popolo uomini capaci di costruire l’unità in Cristo, perché si attui quanto prima la riconciliazione tra i cristiani di tutte le Chiese; Preghiamo. 4. Padre, suscita in mezzo al tuo popolo, vocazioni sacerdotali, perché molti ascoltino la chiamata del Signore e lascino tutto per seguire Cristo e servire la Chiesa; Preghiamo. 5. Padre, che conosci la nostra miseria e le nostre debolezze, illuminaci, perché aderendo maggiormente a Cristo, sappiamo diffondere la speranza e la gioia nella nostra comunità; Preghiamo. Padre Santo, rendi disponibili i nostri cuori alla chiamata del tuo Figlio per la missione che vuole affidarci e donaci la perseveranza nel servizio. Per Cristo nostro Signore.

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  • IV Domenica - TEMPO ORDINARIO ANNO A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, la liturgia di questa domenica mette a confronto la mentalità evangelica con la mentalità del mondo di oggi. Durante la liturgia della Parola ascolteremo le Beatitudini, che sono il centro del messaggio di Cristo e il fondamento per la nostra conversione. Questa è la domenica della nostra "beatitudine", perchè Gesù ci indica la strada per essere suoi veri discepoli. Rallegriamoci dunque, perchè oggi Cristo ci dona la grazia per essere umili servitori del suo Vangelo. I LETTURA Il profeta Sofonia promette, a nome di Dio, l'avvento di un popolo nuovo, formato da umili e poveri che fuggiranno ogni iniquità e confideranno nel Signore. Noi siamo chiamati ad essere tra costoro. II LETTURA L'apostolo Paolo nota che nella comunità di Corinto non ci sono molti sapienti, potenti e nobili; Dio infatti sceglie ciò che è debole e disprezzato, perchè nessun uomo possa gloriarsi davanti a Lui: egli dona sapienza e redenzione per mezzo di Gesù Cristo. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, preghiamo con viva fede perchè le beatitudini evangeliche si radichino nel cuore di tutti. Diciamo: Ascoltaci, o Signore 1. Per la Chiesa, perchè annunci con coraggio che la salvezza degli uomini viene solo dalla croce di Cristo, e segua sempre la via della povertà evangelica. Preghiamo. 2. Per il papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perchè nello svolgimento del loro ministero siano esempio vivo delle Beatitudini. Preghiamo. 3. Per il mondo: il Signore susciti governanti che nello spirito delle Beatitudini si facciano carico dei poveri, dei perseguitati e degli indifesi, trasformando così la loro condizione. PREGHIAMO. 4. Per tutti coloro che lottano e soffrono per la giustizia e la libertà, perchè il Signore doni loro la perseveranza nell'impegno e la gioia della speranza. Preghiamo. 5. Per tutti noi, perchè il Signore ci insegni ad essere poveri e distaccati dalle cose del mondo; ad essere generosi ed altruisti; a saper condividere le gioie e le sofferenze dei più deboli. Preghiamo. Signore Gesù, rinnova i nostri modi di pensare e di agire. Lo spirito delle Beatitudini ci pervada e diventi una testimonianza di vita nuova davanti al mondo. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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  • MERCOLEDÌ DELLE CENERI Anno A ACCOGLIENZA «Lasciatevi riconciliare con Dio... Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza». «Convertitevi e credete al Vangelo!». Alla luce di questi due imperativi inizia l’itinerario quaresimale del cristiano, il mercoledì delle Ceneri. È un pressante invito a riscoprire innanzitutto l’amore di Dio che precede e chiama a conversione gli uomini. La comprensione cristiana del peccato e della conversione diventa possibile solo a partire dall’amore gratuito e sorprendente di Dio e non a partire dalla constatazione delle nostre debolezze e dei nostri limiti. I LETTURA: “Laceratevi il cuore e non le vesti”. La calamità che, ai tempi di Gioele, ha colpito la terra di Giuda diventa per il profeta un segno per invitare il popolo alla conversione: il giorno del Signore è vicino! Tempo di giudizio, dunque; ma anche occasione per rivedere il proprio agire, tempo opportuno per ritornare a Dio. II LETTURA: “Riconciliatevi con Dio... Ecco il momento favorevole”. La conversione, nella prospettiva cristiana, non è il cammino che l’uomo deve fare per andare a Dio, piuttosto è il cammino di riscoperta di quanto Dio, in Cristo Gesù, ha fatto per l’uomo. LITURGIA DI PENITENZA (come nel messale) PREGHIERA DEI FEDELI (come nell’Orazionale)

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  • I DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, abbiamo iniziato il tempo santo della Quaresima, che avrà il suo culmine nella celebrazione della Pasqua. In questo periodo saremo aiutati a riscoprire il nostro Battesimo e a conformare ad esso la nostra condotta. Per poter vivere a fondo questo tempo liturgico abbiamo bisogno di un profondo cambiamento del nostro modo di pensare e di agire; ciò diventa possibile solo se, come Gesù, ci lasciamo guidare dalla Parola di Dio. Accogliamo con fiducia il dono della Quaresima per diventare persone nuove e libere. Un tempo eravamo tenebra, ora siamo luce nel Signore; cerchiamo dunque ciò che è gradito a Lui con la forza che nasce dalla grazia di Cristo. I LETTURA Il brano della Genesi ci ricorda che la radice di ogni male è la ribellione a Dio. Con il peccato, l’armonia delle relazioni e la felicità della vita cedono il posto alla nudità, alla paura e alla infelicità. Sarà Cristo che con la sua grazia redentrice rinnoverà l’uomo.

    II LETTURA Nella seconda lettura, l’Apostolo Paolo ci annuncia che la rovina e la morte portate nel mondo dal peccato di Adamo, sono state sconfitte da Cristo con la sua obbedienza al Padre. Per questo Gesù è chiamato nuovo Adamo e salvatore del mondo.

    PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, in questa Quaresima dobbiamo dedicarci più intensamente alla preghiera in unione con Gesù nel deserto. Pertanto eleviamo al Padre le nostre ferventi invocazioni per implorare salvezza e pace. Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE (oppure: SIGNORE, PIETÀ) 1. Signore, rinnova la Chiesa con la tua parola e donale una voce forte e coraggiosa per denunciare le situazioni di ingiustizia e di morte, e per indicare a tutti le vie del bene e della vita. Preghiamo. 2. Signore, libera gli uomini del nostro tempo dalle tentazioni dell’indifferenza religiosa, della violenza e dell’interesse privato: ognuno si sforzi di vivere servendo la verità, la giustizia e la pace. Preghiamo. 3. Signore, illumina i catecumeni eletti in questa domenica per ricevere il Battesimo nella Veglia Pasquale : rendili forti nel loro proposito e coraggiosi contro le seduzioni del male. Preghiamo. 4. Signore, apri gli occhi dei peccatori, perché riconoscano che tu sei Padre ricco di misericordia, e attendi la loro conversione per dare a tutti una autentica libertà e felicità. Preghiamo. 5. Signore, fa’ che tutti noi, sorretti dalla grazia di Cristo, ritroviamo, in questa Quaresima, la forza di combattere e vincere la tentazione del male per vivere come figli della luce. Preghiamo. O Dio nostro Padre, donaci lo Spirito del tuo Figlio, perché nella conversione del cuore possiamo camminare in una vita nuova, animata dalla parola, dalla preghiera e dalla carità.Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen. Gesto: All'ingresso si potrebbero cantare le litanie dei Santi per esprimere che inizia un cammino di conversione. Oppure si può fare il rito dell'aspersione secondo quanto è proposto dal Messale.

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  • Il DOMENICA QUARESIMA ANNO A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, a noi che domenica scorsa abbiamo deciso di entrare nel cammino della Quaresima, chiedendo conversione, perdono e grazia, l’Eucaristia di oggi giunge come una sorpresa del Signore, attesa e desiderata. Essa ci presenta la trasfigurazione di Gesù come segno della meta verso la quale anche noi siamo diretti, ossia la visione del volto del Padre che si rivela nella morte e risurrezione del Cristo. Rinnoviamo, come Pietro, Giacomo e Giovanni, la disponibilità a seguire Gesù sul monte, senza avere paura dell’oscurità che sovrasta il cammino, perché la Parola sarà sempre la lampada per i nostri passi. Perciò, già ora, vogliamo accogliere l’invito del Padre che ci chiede di ascoltare il suo Figlio prediletto, affinché, con la fede che nasce dalla Parola di Cristo, tutta la nostra vita sia trasfigurata. I LETTURA Dio chiama Abramo a lasciare la sua terra e le sue sicurezze. Egli deve mettersi in cammino fidandosi solo della promessa di Dio. La sua fiducia e la sua obbedienza lo fanno passare dalle tenebre di un Dio misterioso, alla luce di un Dio amico che offre la sua alleanza. Questa alleanza sarà completa in Gesù. II LETTURA Soffrire per il Vangelo significa seguire fino in fondo le orme del Maestro, come l'apostolo Paolo, che si consegna totalmente alla Parola di Dio e accetta la prigionia, consapevole di poter confidare nella forza e nella grazia del Signore che trasfigurerà la sua vita. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, preghiamo il Padre per mezzo di Gesù, che egli ha indicato come suo Figlio. Alla parola del Padre i discepoli caddero con la faccia a terra in atto di adorazione. Noi pure, pieni di riverenza e confidenza, diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE. 1. Signore, dona alla tua Chiesa la stessa fede e lo stesso entusiasmo di Abramo, perché ti sappia seguire anche quando la conduci nei sentieri difficili della storia. Preghiamo. 2. Signore, fa’ che i credenti riscoprano in questa Quaresima il desiderio vivo di ascoltare la tua Parola e di cercarti nella vita di ogni giorno, riconoscendo la tua presenza discreta e silenziosa. Preghiamo. 3. Signore, fa’ giungere la luce della tua Parola a coloro che governano le nazioni, perché sappiano ascoltare le domande di giustizia, di libertà e di pace che salgono dai popoli. Preghiamo. 4. Signore, scuoti le coscienze di coloro che hanno fatto delle tenebre il regno della propria vita, con scelte di odio, di violenza e di egoismo, perché sentano la nostalgia della luce e dell' autentica libertà. Preghiamo. 5. Signore, rendici ascoltatori docili della tua Parola, perché la tua luce rischiari le nostre tenebre e vinca ogni paura. Preghiamo.

    Sii benedetto, o Padre, che ci hai fatti discendenti di Abramo e ci hai donato il tuo Figlio come Salvatore. Avvolgi la nostra vita con la luce del tuo Figlio perché possiamo glorificarti insieme a Lui, che con Te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. Gesto: Si suggerisce di accogliere solennemente l'evangeliario al momento del canto del Vangelo, usando ceri e incenso.

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  • III DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, da questa domenica, entrando nel cuore del tempo quaresimale, la liturgia ci introduce più chiaramente nel mistero della Pasqua. Oggi Cristo si presenta a noi come la sorgente di acqua viva che zampilla per la vita eterna. Quante volte ci sentiamo insoddisfatti e assetati di verità, di giustizia e di amore! Quante volte ci siamo lasciati confondere dalle sicurezze illusorie del mondo e abbiamo dimenticato la nostra dignità di figli di Dio. Oggi Gesù Cristo ci ricorda che nel nostro battesimo abbiamo bevuto alla sorgente della vita. Ricolmati del suo Spirito, siamo diventati figli amati da Dio e da Lui benedetti in Cristo. Beviamo dunque l’acqua viva del Padre che è Cristo.

    I LETTURA Il libro dell’Esodo ci propone la liberazione dall’Egitto e il cammino del popolo d’Israele nel deserto.Pur avendo visto cose straordinarie, gli israeliti stanchi e assetati dubitano e si ribellano. L’acqua che scaturisce dalla roccia è la risposta di Dio al popolo. Anche noi battezzati spesso dubitiamo della presenza di Dio nella nostra vita, ma il Signore ci offre l’acqua viva che è Gesù Cristo.

    II LETTURA San Paolo, nella seconda lettura, ci insegna che l’acqua viva di Dio è lo Spirito di vita e di amore che scaturisce da Cristo. Quest’acqua viva arriva a noi per mezzo della fede e del battesimo; perciò l’apostolo ci incoraggia a non avere paura e a non perdere mai la speranza nell’amore di Dio.

    PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il Padre vuole adoratori in spirito e verità. Animati dal suo Spirito e da Cristo nostro mediatore, eleviamo con fiducia la nostra preghiera. Diciamo insieme: ASCOLTACI, O SIGNORE. 1. Padre, rinnova la Chiesa con la grazia del tuo Spirito, perché sia una fontana di vita e di speranza per il mondo; Preghiamo. 2. Padre, vieni anche oggi incontro all’umanità assetata di verità e di libertà, di giustizia e di pace, perché trovi salvezza e vita in Cristo, Messia venuto nel mondo; Preghiamo. 3. Padre, guarda tutti coloro che hanno il cuore riarso e le speranze bruciate, perché in Cristo sorgente d’acqua viva, scoprano il tuo amore e ritrovino pace con se stessi, con gli altri e con la vita; Preghiamo. 4. Padre, che chiami gli uomini ad adorarti in Spirito e verità, guarda con amore i nostri catecumeni, perché scoprano Cristo come sorgente della vita e della vera felicità e sostienili nel cammino che li prepara al battesimo; Preghiamo. 5. Padre, che ci hai donato il tuo Figlio, risveglia in noi che partecipiamo a questa assemblea, la grazia del nostro battesimo, perché ci sentiamo sempre più tuoi figli e sempre più pronti a fare la tua volontà; Preghiamo. Dio della vita, ascolta le nostre implorazioni e sazia la nostra sete di felicità con l’acqua viva del tuo Spirito che sgorga per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

    Gesto: Si propone la benedizione e l’aspersione con l’acqua.

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  • IV DOMENICA DI QUARESIMA Anno A ACCOGLIENZA

    Fratelli e sorelle, oggi Cristo si presenta a noi come la luce del mondo. Egli infatti ha vinto le tenebre del cuore e illumina con la luce di Dio l’esistenza di ogni uomo. Nel battesimo, mediante la luce della fede, siamo stati liberati dalle tenebre del peccato e della morte, della paura e della disperazione, del non senso della vita e dell’ ignoranza di Dio. Abbiamo conosciuto Dio e il suo amore per noi, abbiamo scoperto il senso nuovo della vita, abbiamo sperimentato la liberazione dal peccato e dalla morte. La liturgia oggi ci invita a svegliarci dal torpore delle abitudini e ad essere vigilanti per non ricadere nelle tenebre e nella cecità. Come il cieco nato, lasciamoci illuminare dalla Luce del Padre che è Cristo, per poterla manifestare al mondo.

    I LETTURA

    La lettura che ascoltiamo, tratta dal primo libro di Samuele, narra l’unzione di Davide, scelto da Dio come Re e figura di Cristo. Dal racconto impariamo che le scelte di Dio non concordano necessariamente con le scelte umane. Dio non si ferma alle apparenze ma guarda alle intenzioni del cuore.

    II LETTURA

    San Paolo ricorda agli Efesini che col battesimo ricevuto dopo la conversione, sono stati strappati dalle tenebre del paganesimo e sono diventati luce di Cristo. Anche noi siamo invitati a liberarci dalle tenebre dell’ipocrisia e del peccato, per vivere come figli della luce, ispirando la nostra vita all’insegnamento di Cristo.

    PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, il Padre ha inviato Gesù per trasferirci dalle tenebre del male nel regno della luce. Preghiamolo perché guarisca la cecità degli uomini. Diciamo insieme: DONACI LA TUA LUCE, SIGNORE.

    1. Padre, che illumini la Chiesa con la luce di Cristo, rinnova il tuo popolo con la grazia di questa Quaresima perché con la sua santità ti glorifichi davanti al mondo; Preghiamo.

    2. Padre, che illumini gli uomini con la luce di Cristo, fa risplendere sul mondo la verità del Vangelo perché tutti i popoli trovino in esso la via del vero progresso e della vera libertà; Preghiamo.

    3. Padre, che illumini il nostro cammino con la luce di Cristo, sostieni con la tua presenza i giovani della nostra comunità, perché non si lascino incantare dalle illusioni del piacere e del benessere, ma abbiano il coraggio di fare scelte impegnative nel servizio della Chiesa e della società; Preghiamo.

    4. Padre, che illumini con la luce di Cristo chi ti cerca con cuore sincero, dona ai catecumeni la gioia dell’incontro con Te, perché possano professare la fede in Cristo Gesù; Preghiamo. 5. Padre ,che vinci le tenebre con la luce di Cristo, liberaci dal peccato e da ogni attaccamento disordinato; illumina le profondità della nostra coscienza, perché vediamo il bene e abbiamo il coraggio di seguirlo; Preghiamo. 6. Padre, che illumini ogni uomo con la luce di Cristo, sveglia dal torpore del peccato e dalla illusione dell’egoismo quanti sono schiavi delle passioni e dei vizi, perché possano avere una vita piena e una gioia vera; Preghiamo. Padre, che susciti la preghiera nei cuori, illumina la nostra vita con la luce della tua parola e la forza risanatrice della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

    Gesto: Si propone un gesto, come scrutinio, con alcune domande che aiutino i fedeli a fare luce sugli atteggiamenti fondamentali della vita (ad esempio, all’atto penitenziale).

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  • V DOMENICA DI QUARESIMA Anno A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, in queste ultime domeniche la liturgia ci ha rivelato progressivamente Gesù: Egli è “l’acqua viva” che disseta la nostra sete di felicità;è la “luce” che rischiara le tenebre del nostro cuore. In questa quinta tappa del cammino quaresimale, Gesù si presenta a noi come colui che è la risurrezione e la vita. Egli solo infatti libera l’umanità dalla morte del corpo e dalla morte dello spirito che è il peccato. Come, a gran voce, Gesù chiamò Lazzaro, così oggi chiama ognuno di noi ad uscire dalla nostra condizione di peccato e di mediocrità spirituale e attraverso l’Eucaristia ci dona la vita eterna e la risurrezione. Usciamo quindi dai nostri sepolcri e accogliamo la vita eterna del Padre che è Cristo. I LETTURA Dopo l’umiliazione della sconfitta e dell’esilio babilonese, il profeta Ezechiele annuncia al popolo d’Israele che Dio lo farà rivivere, riscattandolo dalla schiavitù e dall’oppressione, poiché Egli è il Dio della vita e non della morte. II LETTURA L’apostolo Paolo ci invita a vivere non secondo la carne, ma secondo lo Spirito. La “carne” e le “opere del corpo” indicano il nostro egoismo, contro il quale Paolo ci mette in guardia e che dobbiamo combattere per non essere schiavi della morte spirituale. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Dio ci ha creato per la vita e non per la morte. Veniamo da Lui, viviamo in Lui, vivremo per sempre con Lui. Preghiamolo con fiducia: DONACI LA TUA VITA, SIGNORE. 1. Padre, per mezzo del tuo Figlio che è la nostra vita, rinnova la Chiesa con la potenza della tua Parola e del tuo Spirito, perché manifesti al mondo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte; Preghiamo. 2. Padre, per mezzo del tuo Figlio che è il vincitore della morte, libera il mondo da tutto ciò che uccide l’uomo, perché scompaia la cultura della morte e cresca la civiltà dell’ amore e della vita; Preghiamo. 3. Padre, per mezzo del tuo Figlio che è la nostra speranza, guarda quanti sono nel dolore, nel peccato, nella prova e nell’incertezza, perché trovino in te pace, sicurezza e il gusto della vita. Preghiamo. 4. Padre, per mezzo del tuo Figlio che è il Signore della vita, guida gli uomini di scienza perché i loro sforzi per prolungare e migliorare la vita siano sempre ispirati al bene di tutta la persona; Preghiamo. 5. Padre,che per mezzo del tuo Figlio hai risuscitato Lazzaro, chiama alla vita eterna i nostri fratelli defunti, perché nel giorno della risurrezione possiamo ritrovarci insieme con loro nella gioia senza fine; Preghiamo. 6. Padre,che per mezzo del tuo Figlio ci doni lo Spirito, rafforza la nostra comunità nella fede in Cristo e nella speranza della vita eterna, perché trasmettiamo ai giovani i valori che rendono vera e piena la vita; Preghiamo. Dio creatore, riconosci nelle nostre domande la voce del tuo spirito, e fa’ crescere in noi la vita divina, che ci rende tuoi figli ed è anticipo della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Gesto: Si può fare un gesto d’offerta dell’incenso spiegandolo per sottolineare che Cristo vince l’odore di morte con il profumo della vita eterna e della risurrezione.

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  • DOMENICA DELLE PALME

    DIDASCALIA PRIMA DELLA BENEDIZIONE DEI RAMI E PROCESSIONE

    Questa domenica con i suoi due momenti liturgici preannuncia i due aspetti della Pasqua: l’ingresso di Gesù in Gerusalemme prelude alla sua glorificazione; il racconto della Passione ci pone davanti l’umiliazione della Croce.

    Entriamo con Gesù in Gerusalemme, in questa settimana santa, per condividere l’umiliazione e la gloria del nostro Salvatore. Iniziamo la celebrazione, gridando il nostro «Osanna» a Gesù con più fede delle folle di Gerusalemme. INTRODUZIONE ALLA LITURGIA DELLA PAROLA La Parola di Dio pone davanti alla nostra assemblea la figura e il mistero del Servo obbediente e sofferente che fa in tutto la volontà di Dio, non reagisce alla violenza e all’oppressione, si fa pienamente solidale con gli uomini, si carica dei loro peccati, accetta liberamente e per amore la morte infame della Croce. Questo ha fatto Gesù per riscattare l’umanità dalla disobbedienza e dalla schiavitù del peccato e della morte e per donare al mondo la libertà e la vita. Segni e gesti È bene che i fedeli entrando in chiesa avvertano che oggi iniziano giorni più significativi: si ponga un drappo rosso nel presbiterio con un simbolo della passione, la croce ornata con l’olivo.

    Come segno di attenzione e di amore e riconoscimento del valore della « passione » di ogni uomo, sarebbe significativo far portare al mattino dopo la messa o nel pomeriggio i ramoscelli di olivo (con una frase scritta che invita ad unirsi alla passione di Cristo) ai malati, agli anziani e alle persone in difficoltà che non hanno potuto partecipare all’assemblea. PREGHIERA DEI FEDELI (come nell’Orazionale)

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  • GIOVEDÌ SANTO: MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE MONIZIONE INIZIALE: Quando venne l’ora per la cena pasquale, Gesù si mise a tavola con i suoi apostoli, poi disse loro: «Ho

    desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione». Fratelli e sorelle, ecco qui preparata la tavola per celebrare insieme la cena del Signore, memoriale

    della Pasqua, sacramento dell’amore, vincolo di unità. Questa sera vogliamo rivivere due gesti che Gesù stesso ci ha affidato: Egli ha lavato i piedi ai discepoli perché ognuno si sentisse di essere servo e fratello di tutti. Egli ha spezzato il pane e ha donato il calice, come avrebbe offerto di lì a poco la sua esistenza per noi.

    Noi ripeteremo questi gesti come possono farlo dei discepoli deboli e a volte smarriti, che tante volte preferiscono tenere per sé la propria vita, ma che nello stesso tempo vogliono seguire il Signore.

    Con questa celebrazione entriamo nel Triduo santissimo della Passione, Morte, Sepoltura e Risurrezione del Signore.

    I LETTURA: Il racconto dell’esodo ci ricorda la Pasqua di Israele, rivissuta annualmente da ogni

    famiglia ebraica con la cena dell’agnello. Proprio mentre celebrava questo rito, che era memoriale dell’antica liberazione e alleanza, Gesù ci ha lasciato l’Eucaristia, memoriale della piena liberazione e della nuova ed eterna alleanza. Cristo è il nuovo Agnello; la sua morte e risurrezione la nuova Pasqua.

    II LETTURA: Lo scrupolo tutto particolare con cui Paolo tramanda il racconto dell’ultima cena, ci fa

    comprendere che l’Eucaristia è il gesto fondamentale della comunità cristiana, è il centro e la sorgente della vita di tutta la Chiesa. Nell’Eucaristia infatti facciamo memoria viva del Signore morto e risorto ed entriamo in piena comunione con lui e tra di noi.

    ALLA LAVANDA DEI PIEDI: Lavare i piedi a qualcuno significa compiere un lavoro senz’altro

    sgradevole e vile. Generalmente infatti toccava allo schiavo questo servizio. Gesù infrange volutamente la convenzione sociale per imprimere nella mente e nel cuore dei discepoli

    di allora e di oggi che Egli non è venuto per essere servito ma per servire. Perciò chi segue lui ha un compito ben preciso nella vita: servire, spendersi, morire per gli altri; vivere la vita come dono d’amore.

    PREGHIERA DEI FEDELI (vedi Orazionale)

    ALLA PRESENTAZIONE DEI DONI: Nell’ultima cena Gesù ha lavato i piedi, ha donato in cibo il suo corpo e il suo sangue, ci ha lasciato il comandamento dell’amore. Per questo fin dal primo secolo i cristiani quando si riunivano in assemblea, ascoltavano la Parola, spezzavano il pane ma facevano anche la colletta per i poveri. È quanto facciamo anche noi ora; portiamo (i salvadanai nei quali abbiamo messo) il frutto della carità quaresimale e diamo generosamente il nostro denaro. Il ricavato servirà... (Indicare l’opera della Caritas). Nota: Questa sera è altamente raccomandabile la comunione sotto le due specie per tutta l’assemblea.

    AL TERMINE DOPO LA PREGHIERA CHE SEGUE LA COMUNIONE Questa è la sera in cui il Signore ci ha lasciato l’Eucaristia, perciò la celebrazione eucaristica si prolunga con l’adorazione. Il sacerdote porterà l’Eucaristia all’altare della reposizione. Durante la sera (fino a tardi) siamo invitati a sostare in preghiera davanti al Signore. Alle ore ......... faremo un’ora di adorazione comunitaria. Ricordiamo a proposito le parole dette da Gesù ai discepoli proprio in questa sera: «Vegliate con me».

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  • VENERDÌ SANTO MONIZIONE INIZIALE: Fratelli, questo è il giorno in cui Cristo si è immolato sulla Croce per la salvezza di tutti gli uomini. Oggi la disobbedienza di Adamo, che ci ha procurato la morte è stata sconfitta dall’obbedienza di Cristo.

    Oggi l’albero della Croce ha ridato agli uomini la vita eterna, che avevano perduto a causa dell’albero piantato nel paradiso terrestre. Oggi la morte di Cristo ha vinto la morte e il peccato e la Croce risplende davanti al mondo come unica speranza di salvezza e di vita. Iniziamo con fede viva e ardente amore la celebrazione della Passione del Signore che si svolge in tre momenti: liturgia della parola, adorazione della Croce e comunione eucaristica. (Al termine seguirà la processione).

    Secondo la più antica tradizione della liturgia cristiana, all’inizio di questa celebrazione, insieme al sacerdote e ai ministri, tutti preghiamo per breve tempo in silenzio, possibilmente in ginocchio.

    I LETTURA: Ascoltiamo la grande profezia del «Servo sofferente»: è Cristo, l’uomo dei dolori, che si è addossato i nostri peccati e si è offerto in sacrificio per noi: sacrificio fecondo che dà la vita ad un popolo nuovo, la Chiesa. II LETTURA: La lettera agli Ebrei ci dà la spiegazione teologica, cioè profonda, della passione di Cristo; la morte di Gesù non è un incidente e non è una disgrazia, ma risponde al preciso progetto di Dio.

    Gesù che soffre e muore, facendosi obbediente in tutto al Padre, è il grande sacerdote che comunica la salvezza a tutti quelli che credono in lui.

    PREGHIERA UNIVERSALE: Gesù in croce ha pregato per i suoi uccisori e ha offerto la vita per tutti gli uomini. La Chiesa si unisce ora alla grande preghiera di Cristo e intercede per la salvezza di tutti gli uomini. Preghiamo come i cristiani dei primi secoli: dopo l’invito alla preghiera, preghiamo in silenzio (o cantando un’invocazione), quindi il sacerdote concluderà l’orazione.

    ADORAZIONE DELLA CROCE (terminata la preghiera dei fedeli)

    Ora si compie la solenne adorazione della Croce; il patibolo sul quale è stato immolato il Signore è diventato strumento di vita, di salvezza e di risurrezione. Veneriamo la croce gloriosa del Signore: è il talamo delle nozze tra Cristo e la Chiesa, è l’altare del sacrificio di Gesù, è il trono dal quale il Signore regna.

    ALLA COMUNIONE (terminata l’adorazione alla Croce) Ci disponiamo ad accogliere l’Eucaristia, memoriale vivente della passione del Signore. La comunione che faremo ci collega con la messa nella cena del Signore e con la solenne eucaristia della veglia pasquale.

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  • VEGLIA PASQUALE

    MONIZIONE INIZIALE (fuori della chiesa) Se a motivo della pioggia o del vento si dovesse fare la benedizione del fuoco dentro la Chiesa, si realizzi una

    bella fiamma attraverso dei batuffoli di ovatta imbevuti di molto olio di oliva (esistono in commercio anche oli profumati); si ricorda che il cero deve essere nuovo e di cera cioè non fittizio.

    Fratelli e sorelle, per antichissima tradizione questa è la notte di veglia in onore del Signore. Secondo l’ammonizione del vangelo, portando in mano la lampada accesa, assomigliamo a coloro che attendono il Signore al suo ritorno, in modo che quando egli verrà ci trovi vigilanti e ci faccia sedere alla sua mensa nella pasqua eterna.

    Questa notte è più chiara del giorno! Questa notte è più luminosa del sole! Questa notte è più candida della neve, più illuminante delle nostre fiaccole, più soave del Paradiso! Questa notte non conosce tenebre: essa allontana il sonno e ci fa vegliare con gli angeli.

    Questa notte è terrore dei demoni, notte pasquale, attesa per un anno! Notte nuziale della Chiesa che dà la vita ai nuovi battezzati e rende innocuo il demonio intorpidito. In questa notte l’Erede, Cristo, introduce gli eredi nell’eternità.

    Accogliamo il sacerdote che presiede questa assemblea e disponiamoci ad entrare con tutto l’impegno e la gioia del cuore in questa veglia, che è la celebrazione della Risurrezione, la più solenne di tutto l’anno liturgico.

    LITURGIA DELLA PAROLA La Pasqua è il culmine e il compimento di tutta la storia della salvezza; per questo nella liturgia della

    Parola rivivremo tutti i momenti più significativi di questa storia, per riconoscere e proclamare che con la Pasqua di Gesù Dio ha portato a compimento tutte le sue promesse e nella Pasqua di Gesù ogni avvenimento trova significato pieno.

    I LETTURA (Genesi 1) Viene proclamato il racconto della creazione dell’universo. Dio partecipa la sua

    ricchezza infinita all’uomo creandolo a sua immagine. La Pasqua è una nuova creazione che ricostruisce l’uomo rovinato dal peccato.

    II LETTURA (Genesi 22): Il misterioso gesto di Abramo prefigura il sacrificio pasquale di Cristo. Dio

    Padre ha sacrificato il suo Figlio Gesù per la nostra salvezza. III LETTURA (Esodo): La prodigiosa traversata del Mar Rosso testimonia la premura di Dio per il suo

    popolo. La Pasqua di Cristo è un nuovo esodo per il popolo dei battezzati, che passano dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio.

    IV LETTURA (Ezechiele): Dio si rende presente in mezzo al suo popolo esiliato: lo ricondurrà in patria,

    lo aspergerà con acqua pura e gli darà un cuore nuovo. La Pasqua è la festa del grande ritorno; l’acqua del battesimo ci purifica e ci trasforma.

    EPISTOLA (dopo il canto del Gloria e la colletta): In Cristo Gesù la morte e il peccato sono stati vinti.

    Noi partecipiamo a questa vittoria pasquale mediante il battesimo che è la prima pasqua del cristiano. In esso moriamo al peccato con Cristo, siamo sepolti con lui e con lui risorgiamo per essere uomini nuovi.

    LITURGIA BATTESIMALE: Ha inizio ora la terza parte della Veglia: la liturgia battesimale nella quale

    (celebreremo i battesimi e) rivivremo tutti il nostro battesimo; questa è la notte battesimale perché, come ci ha detto S. Paolo, il battesimo è la nostra prima e fondamentale pasqua.

    (Il parroco accoglie e presenta all’assemblea i bambini che devono essere battezzati, le loro famiglie e i padrini.)

    Invochiamo l’intercessione dei Santi per essere fedeli come loro al nostro battesimo.

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  • RINNOVAMENTO DELLE PROMESSE BATTESIMALI Ora siamo invitati a rinnovare le promesse del Battesimo rispondendo ad alta voce «rinunzio» oppure

    «credo», secondo la domanda che ci viene rivolta. Stiamo in piedi con in mano la candela accesa, simbolo del Cristo risorto e della fede nella quale vogliamo vivere.

    ASPERSIONE CON L’ACQUA Ora verremo aspersi con l’acqua in ricordo del nostro battesimo; il Signore ci comunichi i doni pasquali

    del perdono e della gioia. Subito dopo celebreremo l’Eucaristia, culmine della veglia, memoriale vivo della Pasqua, presenza del Risorto tra noi.

    GIORNO DI PASQUA ACCOGLIENZA

    Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo! È il giorno di Pasqua, fratelli e sorelle! Questo giorno è unico, apportatore di salvezza per la Chiesa e per il mondo intero. Con tutta la Chiesa proclamiamo che oggi Cristo è risorto, è presente in mezzo a noi, ci offre la remissione dei peccati, ci comunica la vita eterna e la speranza della risurrezione gloriosa. Viviamo nella gioia questa assemblea domenicale. La Pasqua è la prima e grande domenica della Chiesa.

    Incontriamo nella fede il Signore e saremo testimoni della gioia e della pace della sua risurrezione.

    GESTO: Al posto dell’atto penitenziale è bene fare l’aspersione con l’acqua benedetta nella Veglia pasquale . I motivi di questa scelta sono vari: è un rito più gioioso e più pasquale in quanto simbolo del battesimo (molta gente non è stata alla Veglia pasquale) e segno dell’abbondanza dei doni pasquali.

    Del rito di aspersione previsto dal Messale, si usi la seconda parte del II formulario, quella per il tempo pasquale.

    I LETTURA: La Chiesa ha questa missione fondamentale: portare la potenza rinnovatrice della Pasqua nella coscienza e nella storia degli uomini, perché solo in Gesù c’è salvezza. La Chiesa fa questo attraverso l’annuncio della Parola, la celebrazione dei sacramenti e la testimonianza della carità. Ascoltiamo in questa lettura la testimonianza della resurrezione data dall’apostolo Pietro.

    Il LETTURA: (Colossesi) S. Paolo ora ci ricorda che la Pasqua è al centro della nostra vita; uniti alla morte e risurrezione di Gesù con il battesimo, siamo chiamati a vivere una vita nuova e a partecipare alla felicità eterna. (II Corinzi): S. Paolo, facendo riferimento agli usi della pasqua ebraica, che consistevano nell’eliminare ogni traccia del pane lievitato per mangiare solo pane azzimo, chiede ai Corinzi, e oggi a noi, di fare Pasqua distaccandoci da ogni specie di male e aderendo al bene. Ciò è possibile perché Cristo è la nostra Pasqua: in lui e con lui passiamo dal peccato alla vita nuova.

    PREGHIERA DEI FEDELI (dall’Orazionale)

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  • II DOMENICA DI PASQUA ANNO A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, otto giorni dopo la Pasqua siamo di nuovo convocati in assemblea nel giorno del Signore. Egli stesso ha consacrato il ritmo settimanale della domenica, manifestandosi risorto e vivo ai suoi discepoli. La domenica è dunque la Pasqua settimanale. Le prime domeniche del tempo pasquale ci presentano le apparizioni del Risorto. Anche noi, come i primi discepoli, abbiamo bisogno di essere rafforzati nella fede. In questa domenica chiediamo con l’apostolo Tommaso il dono della fede, per riconoscere la presenza dei Signore in mezzo a noi. Solo così, uscendo da questa assemblea, potremo proclamare anche noi: “Abbiamo visto il Signore”! I LETTURA Nelle domeniche del tempo pasquale la prima lettura è tratta dagli Atti degli Apostoli, che narrano la nascita della comunità cristiana. Il brano di oggi ci dà una descrizione della Chiesa primitiva. Dalla risurrezione di Gesù nasce infatti la Chiesa che è la comunità dove si vivono relazioni nuove. II LETTURA Nella seconda lettura quest’anno leggiamo la prima lettera di Pietro, che è un’antica istruzione rivolta ai cristiani appena battezzati. Nella prima parte del brano si benedice Dio perché siamo rinati e rigenerati in Cristo; nella seconda è descritta la vita cristiana come rapporto di fede e di amore con Cristo. PREGHIERA DEI FEDELI: Fratelli e sorelle, invochiamo il Signore risorto e, come Tommaso, pieni di stupore e di fede, diciamo: MIO SIGNORE E MIO DIO! 1 - Per tutti i cristiani: perché lo Spirito dei Risorto li renda un cuor solo e un’anima sola, affinché il mondo creda in Colui che il Padre ha mandato; preghiamo. 2 - Per i paesi in guerra: perché la potenza del Signore risorto che ha vinto l’odio e la morte, faccia tacere le armi, ridoni la terra ai profughi deportati, spinga i politici ad incontrarsi e a dialogare; preghiamo.

    3 - Per la nostra nazione: perché i responsabili della vita politica e sociale trovino le strade di una reciproca intesa per il progresso del paese e la costruzione di una società più libera e giusta; preghiamo.

    4 - Per chi è lontano dalla fede e per chi dice di non credere più: perché vedendo una comunità di cristiani che si pone in ascolto dei vangelo, vive la fraternità e condivide i propri beni, sia stimolato a riprendere il cammino della fede; preghiamo.

    5 - Per la nostra comunità: perché senta come necessario il giorno domenicale per la sua crescita, e lo viva come il giorno del Risorto, dell’Eucaristia, della fraternità e della condivisione; preghiamo.

    Signore Gesù, apri i nostri occhi e donaci una fede viva e operosa. Rendici capaci di testimoniare la vita nuova che scaturisce dalla tua risurrezione. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

    GESTO: Si suggerisce per tutto il tempo pasquale, come indicato dal Messale, di fare la professione di fede con la triplice domanda (come nella Veglia pasquale) e la risposta possibilmente cantata. Anche l’aspersione con l’acqua benedetta è indicata in questo tempo.

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  • III DOMENICA DI PASQUA ANNO A ACCOGLIENZA: Fratelli e sorelle, Dio ha risuscitato Cristo dai morti e gli ha dato gloria; così la nostra fede e la nostra speranza sono fisse in Dio. Anche se è difficile nei momenti della prova, leggere i segni dell’agire di Dio, Cristo risorto cammina accanto a noi. Anche quando non riusciamo a capire il piano di Dio su di noi e sulla storia, Cristo risorto è capace di far ardere il nostro cuore. Come i discepoli di Emmaus, ora lo incontriamo nell’ascolto della Parola e nello spezzare il Pane Eucaristico e così anche oggi facciamo Pasqua con Lui. I LETTURA: Commentando un salmo di Davide, Pietro, il mattino di Pentecoste, di fronte ad una folla di Giudei accorsi davanti al cenacolo, afferma che Gesù morto sulla croce è il Messia promesso; la sua morte risponde al progetto di Dio, che non ha abbandonato il proprio Figlio alla corruzione del sepolcro, ma lo ha risuscitato dai morti. II LETTURA: Nella seconda lettura, San Pietro ci richiama al prezzo altissimo con cui siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato e di una vita vuota. Non è un prezzo d’oro, ma un dono d’amore: è il sangue di Gesù Cristo, Agnello pasquale, che ci rivela il volto del Dio di misericordia. Questo ci impegna a comportarci con timore nel tempo del nostro pellegrinaggio, cioè a vigilare per non perdere l’amicizia con Dio. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, come i discepoli di Emmaus, anche noi camminiamo nel mondo oppressi da dubbi e difficoltà. Invochiamo il Signore perché, avvicinandosi a noi, ci illumini e ci sostenga. Diciamo insieme: ASCOLTACI, O SIGNORE. 1. Per la Chiesa: perché attraverso l’ascolto delle Scritture e l’assiduità con la Parola sappia annunciare il mistero di Gesù morto e risorto per la nostra salvezza. Preghiamo.

    2. Per le comunità cristiane : perché l’Eucaristia che celebrano sia veramente culmine e fonte di ogni attività ecclesiale, e alla mensa del Risorto imparino a mettersi al servizio degli uomini. Preghiamo.

    3. Per tutti coloro che vivono nella prova e trovano difficoltà a comprendere la speranza che nasce dalla croce: perché , attraverso l’ascolto e la meditazione della Parola di Dio, si manifesti loro la luce di Cristo risorto e il disegno di Dio sulla loro vita. Preghiamo.

    4. Per l’Università Cattolica : perché ispirandosi al valori del Vangelo e investendo nella cultura, animi il mondo della ricerca e si ponga al servizio della crescita spirituale e culturale della nostra nazione. Preghiamo.

    5. Per noi qui riuniti e per la nostra comunità: perché, cercando il Signore nell’assemblea domenicale e riconoscendolo nello spezzare il Pane, possiamo aderire a Lui con tutto il nostro essere. Preghiamo.

    Signore Gesù, accompagnaci nel cammino della vita e, dopo averti riconosciuto alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, rendici testimoni della tua risurrezione. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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  • IV DOMENICA DI PASQUA ANNO A ACCOGLIENZA Fratelli e sorelle, è risorto il buon Pastore che ha offerto la vita per le pecore, e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia. Nel giorno di domenica, che è giorno del Signore e insieme giorno della Chiesa, siamo radunati come gregge di Cristo per celebrare l’Eucaristia. Riconosciamo la voce del Pastore che ci chiama alle sorgenti della vita; seguiamolo e nutriamoci alla mensa che ci ha preparato. Solo Lui, il crocifisso risuscitato, è la porta che ci conduce al Padre. Come Lui ha dato la vita per le pecore, così anche noi, nutriti dal Pane della Pasqua, prendiamo forza per dare la vita al servizio della Chiesa e del mondo. In questa domenica siamo invitati a riflettere sulle vocazioni al ministero ordinato e di speciale consacrazione e a pregare per esse. I LETTURA Pietro annuncia che Gesù Cristo crocifisso e risorto è l’unica porta per arrivare alla salvezza. Per mezzo di Lui infatti, attraverso il battesimo, riceviamo la remissione dei peccati e il dono dello Spirito Santo. II LETTURA Gesù Cristo non è solo l’esempio a cui ispirare la condotta della nostra vita; è pure il Pastore e la guida delle nostre anime. Egli è colui al quale possiamo affidare la nostra esistenza, nella certezza che in Lui abbiamo la vita e l’abbiamo in abbondanza. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Gesù è il buon Pastore che ha cura di noi. Invochiamolo con fede perché intervenga con amore nelle vicende dei singoli e dell’umanità. Diciamo: ASCOLTACI, O SIGNORE. 1. Per la Chiesa santa di Dio: perché attraverso la sua azione pastorale conduca gli uomini a Gesù Cristo. Preghiamo 2. Per i pastori del popolo di Dio: perché compiano la loro mis